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1 L’EDITORIALE DAVAR DettoFatto Davar in ebraico significa Parola e nello stesso tempo Azione. Potremmo dire una Parola efficace, che realizza e che può spiegare la proposta estiva ai bambini “DETTOFATTO”, in riferimento al tema della Creazione. Nel primo capitolo della Genesi, che farà da sfondo a tutto l’oratorio estivo, si ripete per 10 volte (come le 10 parole che “fanno” il popolo di Israele al Sinai, 10 parole “fanno” il mondo), “e Dio disse:”, in corrispondenza di tutte le opere create. Dio disse “Luce” e la luce FU, DETTOFATTO. La Davar, la Parola di Dio è efficace, perché Lui è fedele alla Sua Creazione, soprattutto alle Sue Creature principali che siamo noi, FA quello che DICE. E continua a FARE quello che DICE, perché la Creazione non è una volta per tutte, ma continua a realizzarsi, è in svolgimento finché ci saranno i giorni. Questo lungi dal voler dire che contano più i fatti delle parole: non è vero, le parole sono importanti. Davar vuol dire innanzitutto Parola e poi Azione. Perché ci sia una realtà Buona, ci devono essere Parole Vere e Buone.

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L’EDITORIALE DAVAR

DettoFatto

Davar in ebraico significa Parola e nello stesso tempo Azione. Potremmo dire una Parola efficace, che realizza e che può spiegare la proposta estiva ai bambini “DETTOFATTO”, in riferimento al tema della Creazione. Nel primo capitolo della Genesi, che farà da sfondo a tutto l’oratorio estivo, si ripete per 10 volte (come le 10 parole che “fanno” il popolo di Israele al Sinai, 10 parole “fanno” il mondo), “e

Dio disse:”, in corrispondenza di tutte le opere create. Dio disse “Luce” e la luce FU, DETTOFATTO. La Davar, la Parola di Dio è efficace, perché Lui è fedele alla Sua Creazione, soprattutto alle Sue Creature principali che siamo noi, FA quello che DICE. E continua a FARE quello che DICE, perché la Creazione non è una volta per tutte, ma continua a realizzarsi, è in svolgimento finché ci saranno i giorni.

Questo lungi dal voler dire che contano più i fatti delle parole: non è vero, le parole sono importanti. Davar vuol dire innanzitutto Parola e poi Azione. Perché ci sia una realtà Buona, ci devono essere Parole Vere e Buone.

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Ecco perché faremo ascoltare le Parole Buone di Dio, che “FANNO” bellezza e gioia, che danno Vita. Tra le parole, c’è una Parola. Al centro di ogni giornata ci sarà l’Ascolto della Davar, perché possiamo contemplare nelle creature la Sua Fedeltà e il Suo Amore e partecipare al processo creativo con il nostro pezzo, la nostra parte, suoi “concreatori”. E l’oratorio estivo è un pezzo di Creazione, che non ha inventato Dio: Lui ha inventato noi e noi abbiamo inventato l’oratorio estivo e la danza, la musica, le lasagne, il calcio, il cellulare e tutte le cose buone che la nostra fantasia creativa ha FATTO. Chissà cosa faranno ancora gli uomini e le donne. E chissà cosa porterà, questa estate piena di iniziative. Non finiremo mai di stupirci e di stupire Dio stesso. Perché questo si aspetta Lui: di essere sorpreso… Con pazienza ci parla, perché impariamo ad Amare la Vita, pronunciando Parole autentiche che “compiano opere ancora più grandi delle Sue” (GV 14,12).

DETTOFATTO!!! E tutta la Comunità DICA preghiere per questi bambini, per questi giovani. Buona Estate,

don Davide

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LA VITA DI PARROCCHIA Appuntamenti e riflessioni

Mese Mariano

Ringraziamo la comunità per la presenza ai rosari durante il mese Mariano e

i cortili e le case per averci aperto le porte, allestito e ospitato durante le

diverse serate.

Rosario e S. Messa a Santo Stefano

A partire da mercoledì 14 giugno sarà celebrata alle ore 21 la S. Messa nella

chiesetta di Santo Stefano, preceduta dalla recita del Rosario all’interno del

cimitero alle ore 20.30.

Raccolta Caritas Nei prossimi mesi dovranno essere effettuati dei lavori negli spazi che attualmente ospitano la Casa della Carità. Il 19 giugno sarà l’ultimo giorno in cui avverrà la distribuzione della Caritas e poi il servizio sarà sospeso fino a gennaio (o comunque fino al termine dei lavori.) Coloro avessero bisogno della Caritas potranno rivolgersi alle altre presenti nei paesi vicini e chiediamo inoltre di non portare indumenti o altro nei prossimi mesi. Se si dovesse trovare una soluzione alternativa, si provvederà ad avvisare tempestivamente la comunità. Visita Pastorale Nell’incontro di mercoledì 17 maggio presso il nostro Santuario, voluto dal nostro cardinale Angelo Scola dopo la sua Visita Pastorale di aprile, ci ha mandato alcune riflessioni sulle nostre comunità che il Vicario Generale ha letto in quell’occasione. Ad ogni comunità è stato consegnato uno speciale passo da attuare nel prossimo anno pastorale. Di seguito trovate ciò che monsignor Delpini ha letto e commentato quella sera.

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CALENDARIO PARROCCHIALE Giugno 2017

4 domenica DOMENICA DI PENTECOSTE 5 lunedì Ore 21.00 Serata di verifica dei Catechisti, in Sacra Famiglia 6 martedì Ore 21.00 Serata conclusiva dei gruppi di ascolto presso

la chiesetta di san Giovanni 10 sabato Ore 21.00 Serata di apertura dell’ oratorio estivo

11 domenica Santissima Trinità Raccolta “operazione Zaccheo” per le famiglie bisognose della parrocchia

Ore 21.00 Serata biblica 12 lunedì INIZIO ATTIVITÀ ORATORIO ESTIVO 14 mercoledì Ore 20.30 Recita del santo Rosario al cimitero e al termine

celebrazione della santa Messa presso la chiesetta di santo Stefano

Ore 21.00 Incontro di preparazione ai battesimi

18 domenica CORPUS DOMINI Ore 16.00 Battesimi Ore 21.00 Processione del Corpus Domini Raccolta Caritas: Pelati, tonno e biscotti 21 mercoledì Ore 20.30 Rosario al cimitero e messa in santo Stefano 23 venerdì Giornata del Sacratissimo Cuore di Gesù 24 sabato Giornata del cuore Immacolato della Beata Vergine Maria

Gita per gli animatori

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25 domenica 4^ DOMENICA DOPO PENTECOSTE Giornata per la carità del papa

28 mercoledì Ore 20.30 Rosario al cimitero e messa in santo Stefano Ore 21.00 In Oratorio, riunione dei Genitori dei ragazzi

partecipanti alla Koiné

Luglio 2017

2 domenica 5^ DOMENICA DOPO PENTECOSTE 5 mercoledì Ore 20.30 Rosario al cimitero e messa in santo Stefano 7 venerdì Ore 21.00 Serata di Festa di chiusura della prima parte

dell’Oratorio estivo in oratorio 8 sabato Partenza 1° Turno Koinè Elementari

********************************

Per aggiornamenti e modifiche del calendario si rimanda agli avvisi dati durante le messe domenicali e al foglietto settimanale disponibile in chiesa.

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ALAIN, POINT DE VUE La solidarietà per essere uniti e forte

Nella cultura del paese da cui provengo (Nord

del Camerun) la vita non è così semplice a causa

della precarietà o alla quasi mancanza delle

strutture adeguate per promuovere un minimo

di benessere per la soddisfazione di tutti.

Nonostante il fatto che il paese ha delle

potenzialità, intese come le risorse umane e

naturali, tutto si fa in maniera tradizionale. Per

la maggior parte del popolo è molto pesante,

ma quelli che hanno i mezzi economici possono

offrirsi il lusso della modernità.

In questa parte del Camerun, la situazione socio-politica ed economica

richiede un’attenzione particolare dello stato per sviluppare i settori

dell’educazione, della sanità, dell’agricoltura, dell’allevamento,

dell’idraulica e dell’energia elettrica e per aiutare il popolo che ha bisogno. A

questo punto è bene notare che ci sono tante famiglie della classe bassa che

soffrono ad emergere e che hanno bisogno di una assistenza sociale

immediata e degna dello stato. Purtroppo, la situazione presentata in

questo modo ci fa capire che chi non ha i mezzi a causa dell’abbandono dei

governanti sta male. Evoco questo contesto per offrirvi il quadro relativo

all’ambiente di vita della società della quale sono originario.

Di fronte a questa situazione, le famiglie lavorano duramente per essere

indipendenti. La durezza degli episodi della vita quotidiana non costituisce

barriere per andare avanti. Di fronte alle circostanze incontrate, le persone

sviluppano delle strategie per stare in piedi, a testa alta. Non si tratta della

dimissione davanti agli aspetti restrittive e umiliante della vita, ma della

capacità ad accettare le cose come sono, come si presentano e di assumerle

con coraggio. I problemi legati alla malattia, alla morte, al fallimento, al

tradimento, ai mezzi adeguati per sopravvivere sono superati con una forza

interiore incredibile. Sì, queste difficoltà che abbiamo citato fanno soffrire,

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ma questo solo per un momento e poi la vita riprende con grande

entusiasmo. Alla fine si capisce che in questa società la gente ha capito che

la vita è fatta di due livelli: il successo o il fallimento. Il fallimento non è un

dramma; la malattia, la morte non sono considerati come la fine che azzera

l’esistenza umana. Quando capita, fa male sicuramente ma non toglie il

gusto di vivere, il piacere di riconquistare e la voglia di andare avanti.

La capacità di lamentarsi e di piangere è notevole nei casi di incidenti, del

furto, della malattia, di morte. Quando uno piange, tutti piangono con lui

per essere solidali nella sua situazione, è un modo di sfogarsi totalmente.

Nella stessa maniera, la capacità di gioire è molta anche nei momenti di

nascita, del matrimonio e nelle ricorrenze più importanti della vita. In questi

momenti particolari c’è una grande festa che segue dopo.

Questi fatti sono regolati dalla solidarietà, l’attenzione all’altro, al vicino, al

povero a quello che soffre. La gioia dell’altro o il pianto dell’altro può

divenire la gioia e il pianto della comunità intera che la condivise. È lì che

questo popolo trova la piena espressione della sua sensibilità per

manifestare l’affetto per il prossimo. La fiducia crea una situazione di

sicurezza nel fatto di sentirsi tutti coinvolti con gli altri come una sola

persona. Alla fine, questo rapporto stretto tra le persone esercita su quelli

che si sentono soli, marginalizzati o abbandonati una pressione positiva

come rimedio psicanalitico per un conforto. Non c’è bisogno di andare a

trovare uno psicanalista perché nello stare insieme la comunità è capace di

ridare speranza al più debole e fragile.

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Non è facile accorgersi di questo fatto senza vivere direttamente questa

realtà per percepire che nonostante la complessità della vita, la gente è

sempre lieta, felice anche nei momenti critici della vita, che possono

mandare qualcuno in crisi.

Possiamo dire, concludendo questo articolo, che la forza per resistere alle

difficoltà proviene della considerazione secondo la quale l’uomo da solo non

può andare avanti perché ha sempre bisogno di un sostegno sia della

famiglia, degli amici o ancora della comunità intera. Il fatto di vivere uniti

crea proprio una forza per affrontare e superare i risentimenti, la rabbia, il

rancore o la vendetta. A questo punto, l’amore rimane il criterio della

consolidazione dei legami tra persone; è la chiave o meglio il sigillo della

fecondità nei rapporti che libera l’uomo dalla paura, per fare immergere la

speranza e la fede. Così, la felicità si costruisce nello stare insieme, nella

carità e nella capacità di riconoscere che l’altro come me ha bisogno di un

aiuto.

Questa è la carità di cui ci parla San Paolo nella lettera rivolta ai Romani e

che si verifica nella solidarietà, come quello che abbiamo sottolineato per il

popolo del Nord-Camerun:

«La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene;

amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello

stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece

ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza,

costanti nella tribolazione, perseveranti nella

preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi

nell'ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e

non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia;

piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi

sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di

grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi

sapienti da voi stessi» (Rm 12, 9-16)

Don Alain

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NOTIZIE DALL’ORATORIO ORATORIO ESTIVO 2017

“DettoFatto”

Siamo prossimi all’inizio dell’Oratorio estivo 2017, un’esperienza ogni volta indimenticabile, per i ragazzi, per gli animatori, per tutti coloro che si mettono al servizio in oratorio. Il tema di quest’anno è «DettoFatto – Meravigliose le tue opere.

Ecco come la FOM ci presenta il tema di questo oratorio 2017: L’Oratorio estivo 2017 si aprirà a tutto il creato e sarà come vivere giorni di bellezza e di contemplazione di tutto ciò che è buono, lasciando che ogni ragazzo e ogni ragazza possano guardare , stupirsi conoscere, contemplare e benedire. Sarà come stare innanzi all’universo intero e vedere, un poco alla volta, le cose con lo sguardo del Creatore. Nel racconto della Genesi al primo capitolo, la narrazione dei giorni della creazione ci rivela un mondo ordinato, perché voluto e desiderato pezzo per pezzo, costruito un poco alla volta, in un lavoro creativo che ha determinato una continua «accensione» di realtà, tessuta insieme come in un mosaico, fino alla gioia per aver visto compiere tutte le cose, per aver detto e fatto bene ogni cosa.

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I giorni dell’Oratorio estivo ripercorreranno le stesse «tappe» della creazione, alla scoperta non solo di che cos’è che fa il mondo, ma del significato profondo che hanno tutte le cose in relazione, di ciò che si dice di esse contemplandole insieme. DettoFatto è lo slogan dell’Oratorio estivo 2017. Ci meraviglieremo di fronte alla forza creatrice di Dio che si è rivelata nella sua Parola: «Dio disse» e tutte le cose furono fatte. Ci sforzeremo di avere il suo sguardo, per provare il suo stesso stupore di fronte a quanto ha voluto fare: «Dio vide che era cosa buona». Non cercheremo una risposta scientifica alla domanda: «Come si è formato il mondo?», perché non è questo l’intento del testo biblico e del nostro tema, ma andremo più in profondità, per aiutare i ragazzi, dai più piccoli ai più grandi, a comprendere «perché» esiste il tutto e quale sia il senso della natura e delle cose che ci circondano. Diremo ogni giorno ai ragazzi, di fronte alla bellezza e alla varietà del mondo, che all’origine di tutto esiste il pensiero buono di Dio che ha voluto un universo ordinato, in cui ci fossimo dentro anche noi, lo esprimeremo con uno sguardo che è molto somigliante a quello del Creatore e con parole e fatti che possono essere segno della sua presenza e quindi una sua «immagine». L’Oratorio estivo DettoFatto – Meravigliose le tue opere sarà ritmato dalle «sette giornate della creazione». Unico testo biblico di riferimento sarà il racconto di Genesi 1-2, 1-4a. E noi siamo pronti a metterci in gioco anche per quest’anno, su questa linea che c’è stata consegnata dalla FOM cerchiamo come ogni anno di creare qualcosa di bello e speciale. Il processo di Creazione per il nostro oratorio è iniziato una sera di fine aprile, quando un temerario gruppo di educatori ha deciso di fare le ore piccole e di vagare per le vie del nostro paese con una missione: quella di attaccare dei fiocchi di colore rosa e verde sui cancelli delle case di tutti gli animatori della nostra comunità, con la scritta: “OGGI È NATO UN ANIMATORE”!

Obbiettivo di questa missione è stato quello di creare stupore, sicuramente nei ragazzi, ma anche all’interno di un paese e di una comunità che deve sapere e ricordare che ogni anno ci sono giovani ragazzi che si mettono veramente in gioco per quasi due mesi, decidendo di fare una scelta importante e di grande significato: quella di regalare tante giornate delle proprie vacanze estive ai più piccoli che li aspettano sul campetto per giocare insieme.

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Non si può in questo caso non parlare di passione, di qualcosa che si crea dentro di te, perché anche fare l’animatore è una vocazione e quando senti quella chiamata non si può rimanere fermi, bisogna mettersi in gioco. Il secondo passo del nostro processo di creazione è la formazione di questi animatori: venerdì 5 maggio è iniziato il Corso di Formazione per tutti i ragazzi che hanno deciso di mettersi in gioco. Le sedie messe in cerchio quella sera erano quasi 80, un numero grande che forse fa un po’ paura ma rende felici e pieni di speranza La divisione degli animatori nelle varie squadre è forse uno dei momenti più emozionanti. Qui si vede tutta la passione, l’attaccamento a quel colore, GIALLO, ROSSO, VERDE O BLU, che nella maggior parte dei casi è stato il colore della squadra che ti ha accompagnato dal primo giorno del tuo primo oratorio estivo. Ogni venerdì fino al 9 di Giugno i ragazzi saranno impegnati in varie attività che serviranno anche a preparare in modo pratico tutta la macchina dell’oratorio estivo. E le cose da fare sono molte, non solo per i nostri animatori. Proprio per questo motivo l’invito è aperto anche ai più grandi, a tutti coloro che hanno del tempo libero. L’Oratorio estivo è una bellissima macchina ma molto complessa,: in segreteria aspettano le disponibilità di tutti coloro che vogliono mettersi in gioco, magari seguendo l’esempio dei più giovani. Anche il più piccolo aiuto può diventare fondamentale. In conclusione vi ricordiamo che l’inizio dell’oratorio estivo 2017 sarà sabato 10 giugno, con una serata di apertura. Siete tutti invitati per partire con il piede giusto, tra balli, risate, giochi e ovviamente si scopriranno le squadre!

Vi aspettiamo numerosi!

Gli educatori

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LA MIA PRIMA COMUNIONE

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I bambini della Prima Comunione hanno scritto dei pensieri sul loro primo incontro con Gesù. Non potendo pubblicarli tutti per motivi di spazio, noi catechiste ne abbiamo scelti alcuni, raccogliendo

AGOSTINI FLAVIO LUPERTO RICCARDO AIRAGHI GRETA MADIO CHIARA ALESSIO M. FRANCESCA MAFFIOLI FEDERICO ALOISE ANDREA MAGISTRELLI ANDREA BACCHIEGA SOFIA MARCHIANTE SOFIA BARLOCCO IRENE MARMONTI BEATRICE BIGONZI ALICE MARTINELLI ANDREA BOLDORINI GRETA MENDEZ LAURA CROERA BURDINO SABRINA MENIN DIEGO CALIGIURI AURORA MESCHINI GIADA CANNISTRÀ NICOLE MIETTO ALICE CANNONE GIORGIA MONOLO ILARIA CASTOLDI LUDOVICA MUGGIASCA CHIARA CELI ALESSIA NAPOLEONE SARA CIAPPARELLI FEDERICA NEBULONI LUCA CLERICI FEDERICO NERI REBECCA CODARI ALESSANDRO NOCITA GABRIELE COLOMBO BEATRICE ONEDA LORENZO MARIA COLOMBO JACOPO PAGNONCELLI GIORGIA COLOMBO LORENZO PALEARI MARTINA COZZI SOFIA PALESCANDOLO LORENZO CRESPI MATILDE PAPARAZZO MATTEO DEL POZO ILARY PESSINA GIULIA DI DIO MATILDE PIOGGIARELLA MARCO FERRAZZO AURORA PLEBANI LUCA FIGLIUZZI FRANCESCA POLITO LETIZIA FRANCICA EMANUELE QUINZANI ELISA FURLANIS MARCO RE CALEGARI ALESSANDRO GALLI ELISA RECALDE NAIRY GALLO STAMPINO ADELE ROSSIN GIULIA GASPERONI ALESSIA ROVEDA ASIA GENELLINI MARTINA RUSCIANI ANDREA GIULIVO LEONARDO SCALABRINO MATTIA GRACI MARTA SCIOCCO FABIOLA GRECO CRISTIAN SCIOCCO REBECCA GUZZO AURORA SORIANO LAURA LA ROSA ALESSIA STATTI ANDREA LANGELLA JESSICA TROPEA SIRIA LOHOURIGNON WILLIAM VIVIAN PETRA LOMAZZI FEDERICO CARLO ZAVALA SAMANTHA LUPERTO FEDERICO ZECCA STEFANO

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sentimenti ed emozioni che ciascuno di loro ha vissuto domenica 28 maggio. All’inizio mi sentivo un po' agitata ma durante la messa mi sentivo molto meglio. Quando eravamo in fila per ricevere Gesù mi è risalita l'agitazione. Quando ho preso l'ostia mi sono sentita una dei dodici apostoli all'ultima cena, e quando abbiamo cantato mi sentivo benissimo ed ero felice.

Il giorno della mia 1 comunione ho provato un'emozione unica ma quando ho ricevuto l'ostia ero super felice perché ho ricordato tutto quello che mi aveva detto la mia catechista.

Il 28 maggio giorno del mio battesimo e 1 comunione stavo per piangere dalla gioia. Quando don Davide mi ha bagnato la testa mi ha fatto ridere e sentivo le

farfalle nello stomaco!

Io alla prima comunione ho provato tanta felicità. Quando Gesù è entrato nel mio cuore è diventato il mio grande amico. Grazie Gesù per tutto quello che fai per noi.

Per me la cosa più importante della prima comunione è stata

farmi più amico di Gesù.

Per me è stato molto importante ascoltare il

Vangelo sui due discepoli di Emmaus e poi ricevere l'Eucaristia.

Quando ho ricevuto l’ostia ho provato serenità e felicità perché mi sentivo di più con Lui, in modo particolare nel mio cuore.

Sono stata molto contenta quando abbiamo ricevuto l’ostia, ma

soprattutto quando Gesù è entrato nel mio cuore.

Sono stata contenta e felice quando ho ricevuto Gesù. Quando ho ricevuto l’ostia ed anche quando ci hanno dato il Vangelo.

Allora la bimba mi dice che si è emozionata tanto quando ha visto i suoi compagni ricevere il battesimo e poi quando ha ricevuto Gesù Durante la Comunione avevo una paura che non so come dirla, poi

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stavamo per prenderla ero come in crisi però poi mi sono calmato ed ero molto contento.

Ero emozionato quando siamo ho portato i doni poi

quando eravamo in fila per la Comunione avevo paura ma

una paura bella.

Mi ha emozionato tutta la cerimonia.

Ero quasi all'altare ed ero emozionatissima all'idea di ricevere il corpo di Cristo, ed era una cosa importante per me.

All' inizio mi sentivo un po' agitata ma durante la messa mi sentivo

molto meglio. Quando eravamo in fila per ricevere Gesù mi è risalita

l'agitazione. Quando ho preso l'ostia mi sono sentita una dei dodici

apostoli all'ultima cena, e quando abbiamo cantato mi sentivo

benissimo ed ero felice.

Secondo me il momento più bello è stato quando ho ricevuto la comunione cioè il corpo di Cristo. Appena uscito dalla chiesa ero felicissimo perché in quel momento importante avevo vicino le persone a cui tengo di più. Questo momento mi ha emozionato tantissimo. Che bello!.

Mi è piaciuto molto ricevere Gesù e ho provato molta felicità. È stato bellissimo fare la prima comunione. Non ho parole per dirlo. È stata l 'emozione più bella della mia vita.

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Ogni domenica alle ore 10.00 su RADIO PUNTO dopo il radiogiornale Tino t’invita all’ascolto della PAGINA DELLA FAMIGLIA: un punto d’incontro su temi di attualità che coinvolgono direttamente o indirettamente la sfera familiare. Ecco gli argomenti delle prossime trasmissioni:

4 giugno - Papa, immigrazioni? Non un pericolo ma una sfida per crescere

11 giugno - Noi genitori adottivi consapevoli del dono

18 giugno - Lavoro, famiglia, fisco, tutele ancora in ritardo

25 giugno - Raccontiamo ai fidanzati come amarsi per sempre

2 luglio - Obiezione di coscienza il coraggio di difenderla

E-mail: [email protected]

Per chi non avesse la possibilità di muoversi o uscire di casa, ricordiamo che è possibile seguire la S. Messa in streaming sul sito www.livestream.com/radiopunto.

Sul sito ufficiale www.radiopunto.it è possibile ascoltare un breve commento del parroco al Vangelo della domenica. (lo trovate nel menu – podcasting – gli speciali).

Per poter ascoltare Radio Punto anche fuori casa potete scaricare l’applicazione e non perdere i numerosi appuntamenti che la radio propone giornalmente.

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FAMIGLIA INSIEME Un anno di attività per e con le famiglie

Anche quest’anno sociale è giunto al termine per l’Associazione familiare “Una Casa per Pollicino – Onlus” e il bilancio ci sembra positivo.

Come sapete, la nostra attività è un mix di servizi e iniziative per le famiglie, i genitori, i bambini e momenti di convivialità, festa e gioco, perché fondamentale per noi è la cura dei rapporti di prossimità e amicizia.

Abbiamo anche quest’anno svolto il doposcuola per i ragazzi di Cerro Maggiore, il Corso di Italiano per mamme straniere a S. Vittore Olona e Cerro, i nostri bellissimi laboratori di attività creativa, quali momenti in cui mamme e papà ritrovano il tempo di giocare con i propri figli, la proposta delle nostre mitiche cene e la nostra presenza nelle manifestazioni comunitarie, l’esperienza dell’orto condiviso proposta da una nostra famiglia, e, ancora, l’attenzione ai servizi per la prima infanzia e l’accompagnamento e formazione dei genitori, per il tramite del nostro Asilo Nido “I Belli Anatroccoli”, con gestione affidata ai bravissimi amici della Coop. Stripes.

Nella rete non sono mancati momenti di mutuo aiuto tra famiglie, sostegno e accoglienza con stile familiare di famiglie in difficoltà, mettendo a disposizione le nostre competenze, nostri aiuti, la rete di scambi di beni, giochi, attrezzature per la prima infanzia, e soprattutto amicizia, perché le difficoltà siano condivise e non ci si senta soli nell’affrontarle.

Nel fare queste iniziative ed esperienze abbiamo incontrato e coinvolto anche famiglie straniere, testimoniando che il vivere insieme, la con-vivenza, in percorsi di integrazione rispettosi delle reciproche identità è possibile, conveniente e pure bello.

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Tutto questo ha avuto una bellissima espressione e manifestazione in due iniziative finali di allegria e festa.

La prima è stata la festa di fine anno del Corso di Italiano per mamme straniere “La rosa dei venti”.

Il più sentito ringraziamento è stato rivolto alla festa a queste mamme, donne tenaci e anche coraggiose, che, di fronte ai tragici eventi causati dal folle odio terroristico, testimoniano che l'integrazione è possibile, è da loro fortemente voluta, contro ogni chiusura culturale e sociale. Integrazione che si fa condivisione, convivialità, festa con tutti, esibendo il meglio delle proprie tradizioni culturali (e alla festa, anche gastronomiche!).

Un grazie poi alle insegnanti Marita, Marisa, Fatiha, Enza, Gabriella, a Erika che ha condotto i gruppi di discussione e auto mutuo aiuto tra le donne del corso e a chi ci sostiene e collabora con noi mettendoci a disposizione le sedi: la Parrocchia di S. Vittore Olona e il Comune e la biblioteca di Cerro Maggiore.

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La seconda è stata la gita del 27 maggio lungo l’Olona Greenway, con visita alla Foppa, attività di impasto per i bambini alla Cascina Lattuada, picnic al Parco Castello.

Con tante famiglie e anche qualche famiglia straniera abbiamo riscoperto la bellezza dei nostri luoghi e delle nostre tradizioni, coinvolgendo gli amici di “Olona Viva”, che hanno collaborato a questa bella iniziativa.

Grazie a Gigi Lattuada, che ci ha splendidamente accolto, a Matteo Beretta, che ci ha preparato l’impasto per l’attività dei nostri bambini, e un grazie speciale alle nostre animatrice Fatiha e Fatou che, nonostante il primo giorno di digiuno del Ramadan, con un bel sacrificio sono riuscite a stare con noi e a far divertire i nostri bambini impastando con la farina sanvittorese: se non è integrazione questa!

Al prossimo anno e buone vacanze estive a tutti!

Le famiglie dell’Associazione “Una Casa per Pollicino - Onlus”

www.facebook.com/casaperpollicino.onlus

Per informazioni: Alberto, tel. 334 6757157

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APPROFONDIMENTI Non abbiamo che questo

I cristiani, gente per bene. I cristiani sono gente per bene. Parcheggiano con criterio, se sbagliano una manovra chiedono scusa. Sono gente per bene: parlano senza troppe parolacce, discutono senza gridare troppo, parlano di calcio e di politica, un po’ come fanno tutti, lamentano dei mali presenti, un po’ come fanno tutti. Sono gente per bene: se c’è da dare una mano, non si fanno pregare; se capita una disgrazia sono tra i primi a commuoversi e a soccorrere, per la festa del paese ci prendono gusto a organizzare il pranzo comunitario e la pesca di beneficenza.

I cristiani e il loro cruccio. Tuttavia i cristiani sentono dentro una inquietudine e c’è un cruccio che li lascia tranquilli. Guardano i loro bambini e sospirano: “Come sono belli e cari! Ma che sarà di loro? Non siamo in grado di assicurare loro la gioia!”. Applaudono gli sposi novelli, hanno ma come un retropensiero: “ Come sono contenti! Ma durerà? Non siamo in grado di assicurare la fedeltà!”. Attraversano con un senso di colpa i giardinetti in cui bivaccano adolescenti inconcludenti: “Quanto tempo sciupato! Quanti talenti sotterrati! Non siamo in grado di aiutarli a rispondere alla loro vocazione!”. Ecco come sono i cristiani: sono inadeguati e sanno di non essere all’altezza della loro missione. Sono là per essere sale e non riescono a dare sapore! Sono là per essere luce e anche loro talora sono avvolti da un grigiore confuso. Ecco come sono i cristiani: gente per bene, che non è all’altezza delle sfide di questo tempo complicato.

Né argento né oro: solo il Nome. C’è però da dire che l’essere inadeguati al compito non è, per i cristiani, motivo di scoraggiamento. Non si sentono complessati. Continuano a ripetere le parole di Pietro: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo…!”(At 3,6). Per questo, ogni anno, i cristiani percorrono le vie della vita quotidiana celebrando la processione del Corpus Domini, per dire a tutti: “Siamo gente per bene, abbiamo tutte le buone intenzioni, non siamo all’altezza. Però questo sì possiamo offrirlo: il Pane della vita eterna. Siamo cristiani!”

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Mario Delpini Vescovo e Vicario Generale, Arcidiocesi di Milano

ORDINAZIONI SACERDOTALI 2017 Con Amore che non conosce confini

L’editoriale che segue è a firma di mons. Michele Di Tolve, Rettore del Seminario arcivescovile a Venegono Inferiore, e introduce le Ordinazioni presbiterali che quest’anno si terranno a Milano il prossimo 10 giugno

Nove. Si, solo nove. Un numero che suscita domande, forse preoccupazione. È dal 1918 che non si vedeva un numero così basso tra i preti novelli. E c’era una guerra mondiale in corso! Eppure è così. Viviamo un tempo diverso, ricco di contraddizioni ma sereno (almeno all’apparenza), dove l’amore per Cristo e la sua Chiesa ancora affascina e innerva le nostre città, come la recente visita del Papa a Milano ha dimostrato.

E in una stagione come questa, tale numero è una ferita aperta in confronto alle necessità che una Diocesi come la nostra richiede. Che fare? Lamentarsi? Piangersi addosso? Tutt’altro. Come più volte Gesù ha insegnato ai suoi discepoli, dobbiamo essere grati per quanto il Signore ci dona, partire da quanto di bello e grande abbiamo ricevuto.

Forse questo numero non è quello che tanti di voi si aspetterebbero, ma il desiderio di questi nove giovani di corrispondere alla volontà del Padre nel conformarsi a Lui divenendo presbiteri per il suo popolo, è quanto di più vero, genuino e profondo possono offrire.

C’è una parabola che ben riassume questa classe, è quella del lievito nella pasta (Mt 13,33): ne basta poco perché faccia il suo mestiere e contribuisca ad aumentare la mole della pasta perché possa venirne fuori una forma di pane fragrante.

È proprio così. Essi sono quel lievito capace di generare qualcosa di bello e di educare alla vita buona del Vangelo. Lo stanno già sperimentando in questi primi mesi di ministero, nelle parrocchie in cui sono stati destinati da diaconi e dove staranno anche da preti novelli. Ci saranno fatiche, sfide e delusioni, ma con la forza dello Spirito e con la fraternità che in questi anni hanno imparato a vivere, il Signore donerà loro la grazia di perseverare nella missione affidata – come recita il loro motto – «con amore che non conosce confini».

Chiedo a tutto il popolo ambrosiano di accompagnare con la preghiera i giorni che li separano all’Ordinazione presbiterale, che avverrà sabato 10 giugno alle ore 9.00 nel Duomo di Milano. E, insieme, di non smettere mai di pregare per le

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vocazioni, perché non manchi mai quel lievito necessario a dare forma alla pasta.

mons. Michele Di Tolve Rettore del Seminario Arcivescovile

LO SAPEVI CHE…? Dona te stesso (Parte II)

Procedure. Il prelievo di organi da un donatore cadavere può aver luogo

allorquando siano soddisfatte le seguenti condizioni:

1. l’accertamento della morte del potenziale donatore mediante

certificazione da parte di un collegio medico appositamente

convocato che accerta la cessazione totale e irreversibile di ogni

attività del cervello per un periodo di osservazione non inferiore a 6

ore o un'assenza completa di attività cardiaca per 20 minuti.

2. il rispetto della volontà espressa in vita dal defunto

3. la non opposizione al prelievo degli aventi diritto

4. la stretta osservanza della specifica normativa che disciplina tutte le

fasi della certificazione di morte e del prelievo

Modalità di prelievo. Il prelievo di organi in Italia ha

luogo principalmente da persone decedute che si

trovano in una situazione artificiale in cui il cuore

continua a battere e il sangue a circolare solo perché le

macchine e i farmaci lo consentono (cuore battente).

L’apparente paradosso deriva dal fatto che

nell’immaginario collettivo le funzioni vitali di un

individuo sono ritenute essere legate alla funzione e

alla vitalità del cuore. In realtà, sono la presenza e il

mantenimento delle funzioni e dell’attività dell’encefalo che permettono a

un individuo di essere vivo.

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Nel momento in cui il cervello smette totalmente e irreversibilmente di

funzionare, viene a mancare la vita: il cuore potrà continuare a battere, ma

l’individuo non potrà mai più tornare a vivere. Una seconda modalità è

costituita dalla donazione da vivente (di rene, emi-fegato) che rappresenta

nella nostra realtà una percentuale modesta anche perché è necessaria la

massima tutela del donatore e la garanzia della libera volontà di colui che

vuole donare, cosa che deve essere certificata da una commissione di

specialisti estranea al trapianto e autorizzata dal magistrato. Una terza

possibilità è la donazione da soggetti in arresto cardiaco che al momento è

ancora la minore. Per donazione a cuore fermo si intende il prelievo di

organi e tessuti nel soggetto in cui è stata diagnosticata e certificata la

morte per arresto cardiaco, accertamento che prevede l'osservazione di

un'assenza completa di attività cardiaca e di circolo per almeno il tempo

necessario perché si abbia con certezza la necrosi encefalica tale da

determinare la perdita irreversibile di tutte le funzioni encefaliche: in Italia

questo periodo è di 20 minuti, negli altri Paesi dell'Unione europea è ridotto

in una forbice tra i 5 e i 10 minuti. La legge italiana ha privilegiato la

sovrabbondante certezza della morte rispetto alla necessità di limitare il

danno ischemico degli organi per il bene del paziente trapiantato.

Coma e stato vegetativo. Per coma si intende una condizione patologica

caratterizzata da perdita della coscienza, motilità spontanea e sensibilità. Si

definisce reversibile quando le lesioni subite lasciano prevedere un

recupero parziale o totale delle funzioni cerebrali; irreversibile quando le

lesioni sono talmente gravi da non permettere alcun recupero della

funzionalità cerebrale. Lo stato vegetativo è una condizione diversa dal

coma e dalla morte cerebrale. È uno stato di completa perdita della

coscienza di sé e della consapevolezza dell’ambiente in cui si ha la ciclicità

del ritmo sonno-veglia e la conservazione più o meno completa delle

funzioni vegetative. In nessuno dei due casi, coma o stato vegetativo, si

procede a prelievo di organi o tessuti.

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Come dare il proprio consenso. Attualmente le modalità per esprimere la

propria volontà di donare gli organi sono quattro: la compilazione

del tesserino blu del Ministero della Salute, che deve essere conservato

insieme ai documenti personali; una dichiarazione scritta su un comune

foglio bianco che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita,

dichiarazione di volontà (positiva o

negativa) data e firma, da portare

con sé, con i propri documenti; l'atto

olografo dell'Associazione Italiana

per la Donazione di Organi, Tessuti

e Cellule (A.I.D.O.) o la tessera

appositamente predisposta di una

delle altre associazioni di settore;

la registrazione della volontà presso gli appositi sportelli delle Aziende

Sanitarie Locali e dei Comuni convenzionati con le Asl o presso il medico

di famiglia. Quando la propria volontà viene registrata, i dati vengono

inseriti nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), un grande data-base del

Centro Nazionale per i Trapianti, collegato con i Centri trapianto

interregionali e regionali. In alcuni Comuni i cittadini maggiorenni possono

indicare all'anagrafe comunale, in occasione del rilascio o del rinnovo

della carta d’identità, la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti,

che viene registrata direttamente, con valore legale, nel SIT. Il progetto Una

Scelta in Comune (questo lo slogan dell'iniziativa) che verrà gradualmente

esteso a tutto il territorio nazionale, è partito dalla Regione Umbria nel

marzo 2012.

La mappa dei Comuni che hanno avviato questo servizio è ancora a macchia

di leopardo. “Nel 21% delle amministrazioni comunali di tutta Italia è

possibile fare una scelta importante quando si rinnova il documento di

identità. Il nostro auspicio, afferma il direttore del Centro Nazionale

Trapianti, è di arrivare presto ad una copertura nazionale, anche grazie

all’introduzione della Carta d’Identità Elettronica già adottata in via

sperimentale da circa 200 Comuni.” La Provincia Autonoma di Bolzano,

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l’Umbria, la Toscana e l’Emilia Romagna sono le Regioni che presentano

il numero più elevato di Comuni che hanno attivato questa procedura.

Vale

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ARCHIVIO PARROCCHIALE BATTESIMI Sono entrati nella comunità cristiana, la Chiesa, con l’impegno dei loro genitori e dei

padrini a credere in Cristo e nella fede cattolica:

15 Amelia di Ricci Marco e Cozzi Marta 16 Leonardo di Di Silvestro Francesco e Tumminelli Sabrina 17 Davide di Ferrero Luca e Rotigliano Cinzia 18 Manuel di Ceruti Daniele e Schincaglia Deborah 19 Matteo di Picchioldi Maurizio e Re Fraschini Eleonora 20 Davide di Picchioldi Maurizio e Re Fraschini Eleonora 21 Rebecca di Amara Salvatore e Grisetti Sara 22 Matteo di Maggioni Marco e Caccia Anna Chiara 23 Serena di Zingale Nunzio e Perin Laura 24 Nairy di Recalde Paterson e Sanchez Irina 25 William di Lohourignon Marcel e Alla Ahou Annick

UNITI IN MATRIMONIO

Hanno assunto l’impegno di formare la famiglia con amore perenne e ispirato al vangelo:

13 Spaggiari Giovanni con Rotondi Alice Stefania

DEFUNTI

La nostra preghiera di suffragio interceda presso Dio, perché, nella sua misericordia e perdono, conceda la vita eterna:

32 Testa Pierino di anni 100 33 Mascheroni Giovanni di anni 76 34 Caccia Carolina di anni 94 35 Boschi Cesare di anni 73

UN GRAZIE PER CHI SI È RICORDATO

DELLA PARROCCHIA:

S. Messe € 1.035 – Battesimi € 130 - Funerali € 700 – Visita ammalati € 120 – Il Comitato accoglienza bambini di Chernobyl e i coscritti della classe 1953 in ricordo di Gajo Tiziana € 130. Rosario nei cortili: Via Deledda € 250, I Condomini di via Foscolo n.16 € 90, I condomini di via Roma n.14 € 95, Via Monterosa € 55.

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SPAZIO APERTO Scrivi alla redazione

Aspettiamo le vostre riflessioni, pensieri, fotografie e suggerimenti circa

eventi o iniziative all’indirizzo della redazione ([email protected])

che dovranno arrivare entro il 25 Giugno per poter essere pubblicati sul

numero di Luglio/Agosto.

Questo mese riportiamo una poesia di Dino Meda:

Mi sön fà inscì

Io sono fatto così

Ogni volta che scrivu un quei cos sui ricordi pasàa ma trema ul cör e ul parché al so nò.

Ogni volta che scrivo qualcosa sui ricordi passati mi freme il cuore ma non so perché.

Pensu ai bei tempi, amis e parenti, ma ai rivedu dumà a la lus da la menti: “A ghin pù”.

Penso ai bei tempi, amici e parenti, ma li rivedo solo alla luce della mente: “Sono scomparsi”.

Sa ma capita una quei lacrima, al sö nò, ma a tratignila sön bun nò. E a sö nò se dì, sön fà inscì.

Se mi capita qualche lacrima, non so, ma a trattenerla non sono capace. E non so cosa dire, io sono fatto così.

Anca quando pensu a quel ca sucedi al dì din cö, ma ciapa ul dulur al cör, però a tutu ul mondu ga voru ben e speru da vidé la genti sensa velen.

Anche quando penso a quanto succede al giorno d’oggi, mi prende il dolore al cuore, però a tutto il mondo voglio bene e spero di vedere la gente senza veleni.

Pensu anca a quel ca pö sucedi duman, ma sa acorgiu ca l’è già ier: sö dà faghi mì? “Sön fà inscì”.

Penso anche a quello che possa succedere domani, ma mi accorgo che è già ieri: cosa posso farci? “Io sono fatto così” .

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Dino Meda

Riportiamo qui di seguito i turni delle guardia farmaceutica durante i festivi

Giugno 2017 Venerdì 2 Farmacia GIANESE via Bernocchi,3 Cerro Maggiore Domenica 4 Farmacia DELLA STAZIONE Via Liberazione 2/A Legnano Domenica 11 Farmacia AMCeM via Capuccini, 3/5 Cerro Maggiore Domenica 18 Farmacia DELLA STAZIONE Via Liberazione 2/A Legnano Domenica 25 Farmacia VILLANI Via Matteotti, 9 Cerro Maggiore

Luglio 2017 Domenica 2 Farmacia DELLA STAZIONE Via Liberazione 2/A Legnano

SERVIZIO DI FARMACIA NOTTURNA

La Farmacia della Stazione via Liberazione (angolo piazza del Popolo) Legnano è aperta tutte le notti dell’anno, festivi inclusi, a partire dalle 19,30. I cittadini potranno liberamente accedere ai locali fino alle ore 23,00 mentre dopo tale ora, per motivi di sicurezza, verranno serviti

dallo sportello.

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE - DISTRETTO DI LEGNANO

Guardia Medica Dalle 20.00 alle 08.00 di tutti i giorni feriali

Dalle 8.00 alle 20.00 il sabato Dalle 8.00 alle 20.00 dei giorni prefestivi

Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo Tel. 800.103.103