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L'acqua minerale naturale: un percorso fra storia, origine e caratteristiche peculiari

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L'acqua minerale naturale:un percorso fra storia, origine e caratteristiche peculiari

L'acqua minerale naturale:un percorso fra storia, origine e caratteristiche peculiari

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SOMMARIO

L'acqua minerale naturale∞ Caratteristiche ed evoluzione normativa

∞ Le differenze con le altre acque

∞ Le preferenze dei consumatori

∞ L'importanza di una corretta idratazione

Il legame tra acqua minerale naturale e territorio∞ Il ciclo dell'acqua

∞ Gli acquiferi

∞ L'origine dell'acqua minerale naturale

∞ La captazione delle fonti e le autorizzazioni

∞ La protezione delle fonti

La qualità dalla fonte alla tavola∞ Il monitoraggio delle risorse

∞ La qualità dei materiali

∞ Il processo di imbottigliamento

∞ La qualità del prodotto finito e dei trasporti

∞ Persone

L'impegno per l'ambiente∞ Il consumo di acqua

∞ Le emissioni di gas effetto serra

∞ L'impatto del contenitore di PET

∞ Le casette dell'acqua

∞ L'acqua minerale, una risorsa per il territorio: salvaguardia dell’ambiente e sviluppo economico

54

L'ACQUA MINERALE NATURALE

È una risorsa preziosa, con peculiarità e caratteristiche organolettiche tali da non po-

ter essere riprodotte.

È l’acqua minerale naturale.

L’acqua minerale è un prodotto all’apparenza semplice, che si trova in natura, ma è

necessario un grande impegno da parte delle aziende produttrici per preservarne la

purezza originaria e garantire che arrivi sulle nostre tavole con le stesse caratteristiche

con cui sgorga alla sorgente.

Non tutti sanno che l’acqua minerale, per essere definita tale, deve provenire per legge

da falde o giacimenti sotterranei, essere imbottigliata pura alla fonte senza subire mo-

difiche e ricevere un apposito riconoscimento dal Ministero della Salute. L’imbottiglia-

mento dell’acqua minerale non è dunque delocalizzabile e pertanto crea occupazione

e indotto, a partire dai territori nei quali sono presenti le fonti.

Dietro a una bottiglia di acqua minerale c’è un accurato processo produttivo e l’impe-

gno costante delle persone in esso coinvolte nel garantire la qualità di ogni sua fase:

dalla captazione dell’acqua minerale alla sorgente, alla scelta dei materiali di con-

fezionamento, all’imbottigliamento. Un processo che si basa sulla salvaguardia delle

fonti e dei territori circostanti dai quali discende la purezza originaria e l’essenza stessa

dell’acqua minerale.

Questi aspetti, insieme all’evoluzione normativa del settore, alla scelta dell’acqua mi-

nerale come prodotto di qualità e all’impegno per l’ambiente sono il cuore di questa

pubblicazione. Un strumento che si propone di illustrare le peculiarità di questa risorsa

e il valore che le aziende del comparto creano per il nostro Paese.

Stefano AgostiniPresidente e Amministratore Delegato

Gruppo Sanpellegrino

76

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE NORMATIVA

L’imbottigliamento dell’acqua minerale ha

origine nel XIX secolo con la diffusione del-

le cure termali. In Francia, in Italia e in In-

ghilterra fioriscono durante il periodo del-

la Belle Epoque numerosi centri per sfrut-

tare i poteri curativi delle acque termali.

La volontà di conservare e trasportare acque

con particolari proprietà per goderne anche

al ritorno dal periodo di cura danno un impulso

all’industria dell’imbottigliamento.

La prima definizione di acqua minerale naturale in Italia è riportata nei primi due

articoli del Regio Decreto del 28 settembre 1919, n. 1924, dove la legge affida al

Ministero dell’Interno la potestà di concedere l’autorizzazione a commercializzare

un'acqua minerale. Nel decreto l’acqua minerale si delinea ancora nella sua fisionomia

originaria di farmaco in quanto dotata di proprietà terapeutiche o igieniche particolari,

non riproducibili artificialmente.

Regio Decreto del 28 settembre 1919, n. 1924

1. Agli effetti della legge 16 luglio 1916 n. 947, sono considerate acque minerali quelle che

vengono adoperate per le loro proprietà terapeutiche od igieniche speciali, sia per la bibita

sia per altri usi curativi.

Non si considerano acque minerali:

le ordinarie acque potabili, comunque messe in commercio, le acque gassate e le acque

di seltz, costituite da acqua potabile trattata con anidride carbonica; le acque preparate

estemporaneamente, per ricetta medica; i fanghi.

2. Si considera acqua minerale naturale quella che viene offerta all’uso così come

scaturisce dalla sorgente...

Nel 1972, l’entrata in vigore di un Decreto del Presidente della Repubblica (14 gennaio

1972 n. 2), trasferisce alle Regioni le competenze in materia mineraria e l’autorizzazione

all’utilizzo di un’acqua minerale, all’esercizio degli impianti di imbottigliamento e della

vigilanza igienico sanitaria.

L'ACQUA MINERALE NATURALEL'ACQUA MINERALE NATURALE

A partire da questi anni si assiste ad una crescita del mercato dovuta da una parte alla

maggiore sensibilità dei consumatori italiani verso una sana alimentazione, dall'altra ad

un ampliamento delle occasioni di consumo favorite dall'introduzione dei contenitori

in plastica, più leggeri e pratici da trasportare.

NORMATIVA ATTUALE

La normativa attuale delle acque minerali naturali è quella regolata dal Decreto

Legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, che recepisce la Direttiva Europea 2009/54/CE.

Decreto Legislativo 8 ottobre 2011, n. 176

Art. 2 Definizione e caratteristiche di un’acqua minerale naturale

1. Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno

caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute.

2. Le acque minerali naturali si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e la sua conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi o altri costituenti

ed, eventualmente, per taluni loro effetti. Esse vanno tenute al riparo da ogni rischio di inquinamento.

3. Le caratteristiche di cui ai commi 1 e 2 devono essere valutate sul piano:

a) geologico ed idrogeologico;

b) organolettico, fisico, fisico-chimico e chimico;

c) microbiologico;

d) se necessario, farmacologico, clinico e fisiologico.

4. La composizione, la temperatura e le altre caratteristiche essenziali delle acque minerali naturali debbono mantenersi costanti alla sorgente nell’ambito delle variazioni naturali, anche in seguito ad eventuali variazioni di portata.

Secondo la normativa un’acqua minerale naturale deve quindi possedere i seguenti

requisiti:

• L’origine sotterranea e protetta

• La purezza originaria e la sua conservazione

• L’imbottigliamento all’origine

• Il tenore in minerali e oligoelementi e le caratteristiche essenziali costanti nel

tempo

• Eventuali proprietà favorevoli alla salute

98

È il Ministero della Salute, come previsto dallo stesso Decreto Legislativo che riconosce

e autorizza un’acqua "minerale naturale" in quanto tale.

È sempre il Ministero della Salute che, dopo una valutazione degli studi clinici-

farmacologici, autorizza con decreto di riconoscimen-

to le indicazioni favorevoli alla salute che possono

essere riportate in etichetta, secondo alcune

espressioni previste dal Decreto Legislativo

176/2011 (come per esempio "stimola

la digestione", "può favorire le funzioni

epatobiliari").

Uno dei fattori fondamentali, sempre

previsto dalla legge, che garantisce la

preservazione dell’acqua minerale nella sua

purezza e caratteristiche originarie è inoltre

l’imbottigliamento alla fonte, che sigilla tutte le

proprietà con cui l’acqua sgorga.

Ogni acqua minerale è diversa dalle altre grazie ai sali minerali e agli oligoelementi che

acquisisce lungo il suo percorso sotterraneo verso la fonte.

La tipologia e la quantità di questi ultimi è

strettamente correlata alle caratteristiche

delle rocce e dei terreni percorsi che

conferiscono gusto e proprietà distintive

all’acqua, rendendola una risorsa unica.

Poiché la loro composizione è stabile e

garantita, è sufficiente leggere l’etichetta

apposta sulla bottiglia per sapere

quello che un’acqua minerale contiene

esattamente.

COME LEGGERE L’ETICHETTA

In Italia per legge, sull’etichetta di ogni bottiglia si devono trovare tutte le informazioni relative alle caratteristiche dell’acqua minerale:

• la denominazione legale "acqua minerale naturale"

•  il nome commerciale dell’acqua minerale naturale, il nome della sorgente e il luogo di utilizzazione della stessa

• l’indicazione della composizione analitica, risultante dalle analisi effettuate, con i componenti caratteristici (sali minerali e oligoelementi)

• il residuo fisso, la conducibilità, il PH, la temperatura e la Co2 libera alla sorgente

• La data e il laboratorio presso cui sono state effettuate le analisi.

• il termine minimo di conservazione

• il contenuto nominale (ad esempio 0,5 litri, 1 litro etc.)

• la dicitura di identificazione del lotto

• eventuali proprietà favorevoli alla salute e modalità di conservazione del prodotto

Le analisi sull'etichetta delle bottiglie delle acque minerali devono essere aggiornate per legge almeno ogni 5 anni; una volta all'anno l'azienda imbottigliatrice deve inviare all'autorità sanitaria i risultati delle analisi per verificare la sua composizione, che la distingue da ogni altra acqua minerale e che per legge è costante. I controlli sulla qualità dell’acqua eseguiti dall’azienda lungo tutto il processo produttivo tuttavia (analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche) sono molto più frequenti.

LE TIPOLOGIE DI ACQUA MINERALE NATURALE

IL RESIDUO FISSOUno degli elementi distintivi delle acque minerali è il residuo fisso, ossia la quantità di sali minerali disciolti nell’acqua, ottenuta mediante evaporazione di un litro d’acqua, sino a temperatura di 180°C.In base al residuo fisso si distinguono in:

• minimamente mineralizzare: residuo inferiore o uguale a 50 mg/L

• oligominerali: da 51 a 500 mg/L

• mediamente mineralizzate: da 501 a 1500 mg/L

• ricche di sali minerali: superiore a 1500 mg/L

LA DUREZZALa durezza è determinata dal contenuto di calcio e magnesio. Si esprime in gradi francesi (°f): più il valore è alto più l’acqua è calcarea.La scala in uso distingue:

• Acque leggere o dolci: durezza inferiore a 15 gradi

• Acque mediamente dure: durezza compresa tra 15 e 32 gradi

• Acque dure: durezza superiore a 32 gradi

Una durezza media o elevata può determinare variazioni nel gusto dell’acqua, ma nessun problema per la salute.

L'ACQUA MINERALE NATURALEL'ACQUA MINERALE NATURALE

1110

L'ACQUA MINERALE NATURALE L'ACQUA MINERALE NATURALE

La disinfezione può modificare le caratteristiche organolettiche dell’acqua potabile e

generare sottoprodotti chimici che richiedono frequente monitoraggio*.

La qualità dell’acqua potabile dipende anche dallo stato della rete di distribuzione, che

può variare sensibilmente da comune a comune.

Nel caso di problemi alle tubature o di tubature vecchie, l’acqua può interagire con

i materiali che le costituiscono provocandone la corrosione e portando in soluzione

alcuni elementi (in particolare metalli), con conseguente aumento della loro

concentrazione.

Mentre un’acqua minerale fuori parametro perde il riconoscimento ministeriale e non

può più essere commercializzata, un’acqua potabile fuori parametro può ottenere

dalla Regione deroghe, concesse entro valori massimi ammissibili stabiliti dal Ministero

della Salute e purché non presenti nessun potenziale pericolo per la salute umana.

LE DIFFERENZE CON LE ALTRE ACQUE

L’acqua potabile

Le acque comunemente definite "potabili"

sono le "acque destinate al consumo uma-

no" principalmente distribuite tramite gli

acquedotti pubblici, ma anche in cisterne

e altri contenitori.

Esse rispondono ai requisiti indicati dal

Decreto legislativo del 2 febbraio 2001, n. 31,

entrato in vigore il 25 dicembre 2003.

Decreto legislativo del 2 febbraio 2001, n. 31

Finalità

1. Il presente decreto disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al

fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi della contaminazione delle acque,

garantendone la salubrità e la pulizia.

Definizioni

Ai fini del presente decreto, si intende per acque destinate al consumo umano:

1. Le acque trattate e non trattate, destinate ad un uso potabile, per la preparazione di cibi e

bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine...

2. Le acque utilizzate in un’impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la

conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo

umano...

Le acque potabili hanno origini diverse: laghi, fiumi, falde superficiali e sotterranee.

Nella gran parte dei casi l’acqua erogata in Italia è sottoposta a disinfezione prima di

essere distribuita tramite acquedotti.

Per preservare la qualità microbiologica dell’acqua fino all’utenza (al rubinetto), è

necessario mantenere una certa concentrazione di disinfettante residuo che impedisca

un’eventuale proliferazione batterica all’interno della rete di distribuzione. Esempi di

tali disinfettanti sono: cloro, sostanze come perossido di idrogeno (acqua ossigenata),

catalizzatori di argento-rame, oltre all’ozono.

Vi sono inoltre dispositivi di disinfezione che agiscono tramite raggi UV.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel documento "Guidelines for drinking water quality" afferma che "L'uso di disinfettanti chimici nel trattamento delle acque porta solitamente alla formazione di sottoprodotti chimici. Tuttavia, i rischi per la salute dei sottoprodotti sono ridotti confronto ai rischi associati ad una disinfezione inadeguata ed è importante che l'efficacia della disinfezione non sia compromessa nel tentativo di controllare tali sottoprodotti. Alcuni disinfettanti, come il cloro, possono essere facilmente monitorati e si consiglia il monitoraggio frequente ovunque sia praticata la disinfezione con il cloro".

*

1312

MINERALE RUBINETTO FILTRATA

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ACQUA MINERALE,

DEL RUBINETTOO FILTRATA

Diversificatada laghi, fiumi, falde freatiche e sotterranee

Sotterraneada acquiferi profondi e protetti naturalmente, non alimentati direttamente dalle precipitazioni

Diversificatada laghi, fiumi, falde freatiche e sotterranee

Vietati trattamenti di disinfezione o che modificano la composizione. Pura microbiologicamente"all’origine"

Trattamenti di potabilizzazione, solitamente di disinfezione con il cloro

Filtrazione che separa alcuni inquinanti e può modificare la composizione salina

Obbligatoria secondo il Decreto Legislativo 8 ottobre 2011, n. 176 e tutelata da aree di "salvaguardia"

Non indicatanel Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31

Non indicatanel DecretoLegislativo 2 febbraio 2001, n. 31

Costante nel tempo,per definizione stessa di acqua minerale

Idratazione ed eventuali effetti favorevoli sulla salute solo se riconosciuti e autorizzati dal Ministero della Salute

Imbottigliamento alla fonte con tubature inacciaio inox conformi alle norme in materia di contatto con gli alimenti

Lo stato della rete di distribuzione varia da Comune a Comune

Dipendente dallo stato delle tubature all’ingresso dell’apparecchiaturadi filtrazione

Non richiesta, può variare

Idratazione Idratazione

Non richiesta, può variare

L'ACQUA MINERALE NATURALE

L’acqua filtrata

È il risultato dell’utilizzo di caraffe filtranti o

apposite apparecchiature utilizzate sia in

ambito domestico che nei pubblici esercizi

(ristoranti e alberghi). Entrambi i sistemi

"trattano" l’acqua, già potabile, distribuita

dalla rete dell’acquedotto cittadino.

Diverse sono le tecniche utilizzate:

osmosi inversa, filtri a carbone attivo, filtri

a struttura composita.

Attualmente la materia è regolamentata dal

Decreto Ministeriale 7 febbraio 2012, n. 25 che

contiene disposizioni tecniche riguardanti le appa-

recchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano.

Al fine di prevenire potenziali rischi per la sicurezza dei consumatori e garantire

le prestazioni dei dispositivi il decreto richiede che sia assicurata la disponibilità di

esaustive istruzioni d’uso, per quanto riguarda l’installazione, la manutenzione e

l’impiego dei dispositivi, in funzione sia della tipologia di trattamento che delle

specifiche dell’apparecchiatura.

Le apparecchiature per il trattamento delle acque potabili possono modificare

le caratteristiche chimiche, microbiologiche, organolettiche dell’acqua che esce

dal rubinetto e causare un impoverimento dell’acqua con un abbattimento di

micronutrienti e sali minerali*.

Inoltre, tali apparecchi devono essere adeguatamente mantenuti anche tramite la

sostituzione periodica dei filtri, per consentire un corretto funzionamento ed evitare

inconvenienti di ordine igienico-sanitario*. Con il tempo, infatti, i filtri perdono la

loro capacità di ritenzione degli elementi chimici e possono anche dare origine a

contaminazioni microbiche.

* Fonte: Linee guida sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano ai sensi del DM 7 febbraio 2012 n. 25 (www.salute.gov.it)

L'ACQUA MINERALE NATURALE

1514

LE PREFERENZE DEI CONSUMATORI

Se oggi le acque minerali hanno una così larga diffusione, ciò è dovuto alla scelta di

un’ampia fascia di consumatori: GfK Eurisko ha rilevato che il 98% degli italiani consuma

acqua minerale indicando tra le motivazioni il gusto (52%) e la sua salubrità (62%).

Il 43% beve esclusivamente questa tipologia (nel 2011 era il 36%) preferendola a quella

del rubinetto i cui consumatori esclusivi sono il 16%.

ACQUA MINERALE 24.449

BIBITE GASSATE 23.142

BIRRA 22.517

ACQUA FRIZZANTE 22.108

SUCCHI DI FRUTTA 21.940

21.736BEVANDE BASE FRUTTA

IL CONSUMO DI BEVANDE IN ITALIA

GUSTO53%

SALUTE62%

38% è dissetante

35% ha un buon gusto

27% è naturale

24% è sicura e testata

24% aiuta la digestione

23% è leggera

19% è diuretica

19% favorisce una corretta idratazione

19% è salutare

8% dà senso di benessere

6% ha una composizione bilanciata

4% fa bene alle ossa

MOTIVAZIONE DI CONSUMO DELL'ACQUA MINERALE NATURALE

7%

uso non la uso più

12%

2010 2015

9%

3%

2010 2015

UTILIZZO DI CARAFFE FILTRANTI

Fonte: GFK Eurisko, 2015

Numero famiglie:

% Utilizzatori cara�e filtranti in Italia

Fonte: GFK Eurisko, 2015

Fonte: GFK Eurisko, CSR Monitor 2016

L'ACQUA MINERALE NATURALEL'ACQUA MINERALE NATURALE

L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA IDRATAZIONE

Una corretta idratazione è fondamentale per il naturale

svolgimento delle reazioni biochimiche e dei processi

fisiologici che ci assicurano la vita. Il corpo umano è

composto in media per il 60% da acqua.

L’acqua permette il trasporto dei nutrienti, ha

potere detossinante, regola la temperatura

corporea e il bilancio energetico; svolge

un ruolo importante come diluente

delle sostanze ingerite e favorisce i

processi digestivi.

E' importante assumere ogni giorno

almeno 2 litri di acqua sotto qualsiasi

forma in un regime dietetico vario ed

equilibrato e con uno stile di vita sano,

per mantenere il fisico in uno stato di

buona salute.

L'acqua, inoltre, contribuisce al mantenimento

delle normali funzioni fisiche e cognitive. In

condizioni di moderata disidratazione (circa 2%),

causata per esempio da temperatura ambientale elevata,

si sono osservati segnali come mal di testa e stanchezza, riduzione

della concentrazione e dell’attenzione*.

L’acqua, non contenendo calorie, è la bevanda ideale per rispondere al bisogno di

idratazione. Le peculiarità dell’acqua minerale naturale sono rappresentate da un lato

dalla presenza e composizione dei sali minerali in essa disciolti, dall’altro dall’assenza

di sostanze inquinanti o indesiderabili. L'acqua minerale non solo disseta ma in alcuni

casi può apportare quantitativi significativi di sali minerali e oligoelementi (calcio,

magnesio, potassio, fluoro, ferro…), esplicitamente riportati in etichetta, contribuendo

a soddisfare i fabbisogni giornalieri di questi nutrienti.

* Fonte: Idratazione per il benessere dell’organismo a cura Prof. Solimene e Dott. Zanasi

1716

IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO

La tipologia di un’acqua minerale naturale dipende dal luogo di origine della fonte e

dalla natura della falda acquifera.

Durante il lungo percorso sotterraneo che può durare decenni, centinaia o addirittura

migliaia di anni, un’acqua minerale acquisisce sali minerali e oligoelementi dalle rocce

con le quali viene a contatto.

La ricchezza di falde acquifere profonde, l’ampia varietà di rocce e strutture geologiche

presenti in Italia determinano le condizioni per la formazione di un’ampia varietà di

acque minerali particolari e diverse tra di loro che, proprio come il vino, hanno il loro

esclusivo terroir, ovvero un territorio che imprime una sua particolare firma.

Sali minerali e oligoelementi costituiscono l’impronta digitale di un’acqua minerale,

possono esistere acque minerali simili ma non ne esiste una identica all’altra.

"Quando acre e quando forte, quando prisca e quando amara, quando dolce e quando grossa o sottile ….Onde diren che ‘n tante nature

si trasmuta, quanto son vari i lochi donde passa. E come lo specchio si transmuta nel colore del suo obbietto, così questa si transmuta nella natura del loco donde passa."

Leonardo da Vinci, Il codice Arundel (a cura di C. Pedretti)

1918

Permanenzamedia dell’acqua

Percentuale di precipitazioni

InfiltrazionePenetrazione dell’acqua nel suolo

79%sugli oceani

2%di precipitazioni

16 miliardidi Litri al secondo

14 miliardidi Litri al secondo

21%sulle terre immerse

CondensazioneIl vapore dell’acqua si

condensa e forma le nuvole

Precipitazioni

2500 anninegli oceani

1,5 settimanenell’aria

da 2 settimanea 30.000 anninelle acque sotteranee

da 1000 a 9700 anninei ghiacciai

17 anninei laghi

PrecipitazioniL’acqua cade sotto forma di pioggiao di neve

EvapotraspirazioneEvaporazionedell’acqua attraversoil suoloe le piante

EvaporazioneTrasformazionein vapore dell’acqua degli oceani sottol’azione diriscaldamentodel sole

DeflussoScorrimento dell’acquarimasta in superficienei corsi d’acqua

IL CICLO DELL'ACQUA

Nel ciclo naturale l’acqua proveniente dalle precipitazioni atmosferiche intraprende

percorsi differenti: una parte va ad alimentare le risorse idriche superficiali, una parte si

infiltra nel sottosuolo dando origine a falde acquifere, anche molto profonde.

Una fonte di acqua minerale e il suo percorso sotterraneo sono il risultato di una

lunghissima storia, iniziata probabilmente milioni di anni prima della sua scoperta.

IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIOIL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO

2120

FALDE PROFONDE E PROTETTE

L’acqua minerale naturale può provenire solo da acquiferi

sotterranei, profondi e protetti naturalmente.

Si tratta di falde acquifere protette da uno strato di

materiale impermeabile sia inferiore che superiore.

Questa caratteristica le protegge naturalmente da rischi di

inquinamento provenienti dalla superficie.

Le falde profonde non sono alimentate direttamente dalle

precipitazioni atmosferiche ma dall’acqua che si infiltra dove il terreno è permeabile in

una zona, detta di ricarica, situata anche molto distante dalla falda stessa.

Alcune falde possono essere caratterizzate da una pressione interna superiore rispetto

a quella atmosferica: sono le cosiddette falde "in pressione" o "artesiane". Per questa

ragione dai pozzi artesiani l’acqua scaturisce spontaneamente.

GLI ACQUIFERI

L’acqua che si infiltra nel terreno e si muove nel sottosuolo costituisce le "falde idriche"

sotterranee (o acquiferi).

La parola falda, deriva dal tedesco "falte" (piega) e indica un deposito "idrico" tra gli strati,

appunto pieghe, del terreno. Le falde idriche sono classificate in due categorie: "falde

freatiche" o di superficie e "falde profonde".

FALDE FREATICHE

Le falde di superficie o falde freatiche (o libere) sono gli acquiferi alimentati direttamente

dalle precipitazioni atmosferiche che si infiltrano dalla superficie e penetrano nel terreno

permeabile, sino ad incontrare uno strato di materiale impermeabile (come, per esempio,

l'argilla) detto base o "letto" della falda freatica.

IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO

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IMPERMEABILESTRATO

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FALDA PROFONDA E PROTETTAFALDA FREATICA

AREA DI RICARICA AREA DI RICARICA

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FALDA PROFONDA E PROTETTAFALDA FREATICA

AREA DI RICARICA AREA DI RICARICA

L’acqua minerale può

provenire solo da acquiferi sotterranei,profondi e

protetti

2322

LA CAPTAZIONE DELLE FONTI E LE AUTORIZZAZIONI

Il punto in cui un’acqua minerale viene

captata si definisce fonte. Le acque minerali

possono scaturire spontaneamente dal

sottosuolo in sorgenti o essere prelevate

con pozzi profondi che raggiungono gli

acquiferi anche a qualche centinaio di

metri di profondità. In quest’ultimo caso

le acque minerali possono essere emunte

con pompe oppure risalire attraverso il pozzo

spontaneamente se la loro pressione è superiore a

quella della superficie. In questo caso il pozzo viene definito artesiano. Nei territori

montuosi spesso le acque minerali vengono prelevate alle sorgenti che sgorgano da

fessure della roccia o del terreno. Nelle pianure invece i pozzi sono la norma.

salioligoelementi

acquiferoprofondoe protetto

ROCCIA IMPERMEABILE

ROCCIA IMPERMEABILE

L’ORIGINE DELL’ACQUA MINERALE NATURALE

Un acquifero profondo e protetto è quindi

una sorta di serbatoio sotterraneo costitui-

to da roccia permeabile protetta, sopra e

sotto da strati di materiali impermeabili.

In questo "serbatoio" l’acqua meteorica

infiltrata ed in movimento continuo, subi-

sce un processo di mineralizzazione, acqui-

sisce cioè dalle rocce che attraversa i sali e gli

oligoelementi che la caratterizzano in maniera unica

proprio come un’impronta digitale, sino al raggiungimento di una condizione di equi-

librio chimico-fisico proprio dell’acqua minerale naturale.

La quantità e tipologia di sostanze disciolte dipende da diversi fattori tra cui la composizione

mineralogica delle rocce, il grado di solubilità dei minerali che le compongono, la durata

e velocità con cui l’acqua fluisce, la temperatura, la presenza di gas naturali.

La tipologia delle rocce

Il panorama idrogeologico italiano è caratterizzato da differenti categorie di rocce,

classificabili in generale come segue:

• Rocce metamorfiche (catena alpina)

• Rocce dolomitiche (fascia prealpina centro-orientale)

• Depositi alluvionali (pianura padana)

• Rocce sedimentarie (catena appenninica)

• Graniti e vulcaniti (Sardegna)

L'ampia varietà di rocce e strutture geologiche presenti in Italia determina le formazione

di acque minerali particolari e distinte. La circolazione in rocce metamorfiche dà

origine ad acque con basso residuo fisso come nel caso dell’acqua minerale Levissima.

S.Pellegrino origina invece da rocce dolomitiche, con formazioni gessose alla base,

che attribuiscono una certa ricchezza di sali minerali.

Acqua Panna origina da rocce sedimentarie-arenarie, mentre ciascuna delle fonti

Nestlé Vera beneficia delle caratteristiche delle rocce sedimentarie di ogni acquifero

locale (sedimentarie-calcareo a Santa Rosalia, sedimentarie calcareo-dolomitiche a

Castrocielo e sedimentarie clastiche-alluvionali a San Giorgio in Bosco).

Rocce metamorfiche (catena alpina)

Depositi alluvionali (pianura padana)

Graniti e vulcaniti (Sardegna)

Rocce dolomitiche (fascia prealpina

centro-orientale)

Rocce sedimentarie (catena appenninica)

IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO

2524

Un’azienda di imbottigliamento di acqua minerale naturale, per poter esercitare tale

attività, deve disporre dell’autorizzazione ufficiale ad utilizzare una o più fonti. L’acqua

minerale è una risorsa pubblica, anzi è un bene di valore primario ed assoluto.

Per questo motivo la legge ne prevede la "concessione" temporanea ad aziende

che dimostrino di essere in grado di gestire il ciclo industriale necessario ad

estrarla, imbottigliarla e distribuirla preservando la purezza originaria, la costanza,

le caratteristiche salubri e mantenendo costante l’equilibrio fra captazione e

ricostituzione della falda acquifera. L’utilizzo di questa risorsa è tutelato dagli organi

regionali, provinciali o comunali competenti che rilasciano ad una società privata il

permesso di sfruttare e valorizzare l’acqua minerale naturale a beneficio generale del

territorio e dello stesso concessionario.

Il percorso è complesso: occorre richiedere agli Enti Istituzionali competenti, general-

mente le Regioni, il rilascio del "permesso di ricerca" su una porzione di territorio

definita. Il richiedente, una volta autorizzato diviene "permissionario" e con tale qualifica

può effettuare studi, ricerche e prospezioni nel sottosuolo entro un termine definito.

Se le ricerche portano all’individuazione di nuove risorse idriche, il permissionario

può sottoporle ad analisi ufficiali, da effettuare nelle 4 stagioni consecutive di un

anno solare, al fine di qualificare l’acqua come "nuova acqua minerale naturale" (o

come "acqua minerale naturale" da miscelare in acqua minerale già esistente ed

autorizzata, se proviene dal medesimo acquifero). Le nuove fonti, per poter essere

utilizzate ai fini produttivi, devono aver superato una serie di valutazioni dal punto

di vista geologico-idrogeologico, fisico, chimico e chimico-fisico, climatologico.

Gli esiti delle valutazioni sono sottoposti al Ministero della Salute, l’Istituzione che deve

concedere il riconoscimento ufficiale della nuova acqua minerale.

Successivamente viene fatta domanda per trasformare il permesso di ricerca in "con-

cessione mineraria" e, una volta ottenuta, è possibile avviare la predisposizione delle

opere idrauliche finalizzate all’attività di imbottigliamento. Infine è necessario chiedere

l'autorizzazione all'imbottigliamento all’organo sanitario di territorio competente.

Riconoscimento u�ciale nuova Acqua Minerale Naturale

Rilascio permesso “Concessione Mineraria”

3Approvazioneall’mbottigliamento dell’organo sanitario del territorio

421 Permessodi ricerca

IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO

2726

LA PROTEZIONE DELLE FONTI

Il prelievo e l’imbottigliamento di un’acqua minerale richiede una rigorosa protezione

dell’area di captazione e delle zone circostanti per garantire nel tempo la conservazione

della sua quantità e qualità.

La normativa vigente ai fini del rilascio della Concessione Mineraria prevede la

definizione di aree particolari e relative misure di protezione, tese alla salvaguardia

della risorsa (Decreto Legislativo del 3 aprile 2006, n. 152).

Le misure di protezione sono tanto più strette quanto più ci si avvicina al punto di

captazione.

Zona di tutela assoluta: deve avere un’estensione di almeno dieci metri di raggio dal

punto di captazione, essere adeguatamente protetta e adibita esclusivamente alle

opere di captazione.

Zona di rispetto: è costituita dalla porzione di territorio circostante la zona di

tutela assoluta. In assenza di specifiche indicazioni da parte delle regioni (o delle

province autonome) ha un’estensione di almeno 200 metri di raggio rispetto al

punto di captazione. È sottoposta a forti vincoli e destinazioni d’uso tali da tutelare

qualitativamente e quantitativamente l’acqua minerale captata.

Zona di protezione: coinvolge l’area di ricarica ed è delimitata secondo indicazioni

delle regioni (o delle province autonome). È sottoposta a vincoli e destinazioni d’uso

per assicurare la protezione del bacino idrico.

In sintesi la normativa prevede la creazione, intorno a ciascuna fonte d’acqua

minerale, di tre aree idealmente concentriche, caratterizzate da vincoli gestionali

via via crescenti all'avvicinarsi ad essa. Il perimetro delle aree risulta da una serie di

valutazioni, prima fra tutte quella geologica ed idrogeologica. Le aree di rispetto

hanno importanza fondamentale, perché in esse possono coesistere altri operatori

oltre al concessionario.

Risulta quindi essenziale rispettare le restrizioni imposte dalla normativa.

Zona di protezione:

Limitazioni e prescrizioni per gli

insediamenti civili, produttivi, turistici,

agro-forestali e zootecnici

Zona di rispetto:

Alcune delle attività vietate:

• Edilizia residenziale e relative opere di urbanizzazione

• Opere viarie, ferroviarie e in genere infrastrutture di servizio

• Pratiche agronomiche

• Dispersione di fanghi, acque piovane provenienti da piazzali e strade, acque reflue

• Utilizzo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; rifiuti

• Apertura di cave

• Gestione rifiuti

Zona di tutela assoluta:

Consentite solo le opere di

captazione

FONTE

L’IMPEGNO DI SANPELLEGRINO

Sanpellegrino mette in atto delle misure di protezione che superano le prescrizioni di legge.

Nella zona di captazione, i fabbricati che proteggono la fonte sono dotati di porte blindate; l’area è monitorata attraverso sensori anti intrusione e videocamere; gli accessi ai locali di captazione sono tracciati e sono previste procedure di sicurezza in caso di allarme.

Da queste considerazioni è nato il termine "cassaforte", che racchiude in sé la fonte e il locale di captazione.

La cassaforte consente di estrarre l’acqua minerale e di trasmetterla al consumatore nella sua purezza originaria, come se questi, ogni volta che beve l’acqua minerale dalla bottiglia, si abbeverasse direttamente alla fonte.

Al fine di gestire al meglio le risorse idriche affidate, Sanpellegrino effettua studi scientifici sugli acquiferi e avvia accordi con altri operatori presenti nelle zone protette per mettere a sistema le pratiche migliori di gestione del territorio: della definizione di aree da custodire con maggior forza all'individuazione di culture e pratiche agricole che non pregiudichino la falda acquifera. Molto spesso i risultati superano, in termini di protezione e preservazione della qualità delle risorse idriche, gli obiettivi imposti dalla normativa in vigore.

IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO IL LEGAME TRA ACQUA MINERALE NATURALE E TERRITORIO

2928

LA QUALITÀ DALLA FONTE ALLA TAVOLA

Un’azienda che imbottiglia un’acqua minerale ha il compito di mantenere inalterata la

sua purezza originaria, caratteristica esclusiva di questa risorsa.

In Sanpellegrino la filiera che porta l’acqua minerale dalla fonte al consumatore è

disegnata, strutturata e gestita impiegando i migliori materiali, impianti e i processi più

sicuri in ogni sua fase: dalla captazione ai materiali di confezionamento, dal processo

di imbottigliamento alla logistica.

Ogni stabilimento del Gruppo rispetta processi e norme atte a portare la qualità

originaria dell'acqua minerale naturale sulle tavole dei consumatori cosi come sgorga

dalle sorgenti.

QUALITÀdell’Acqua MineraleNaturale

SORGENTI

MATERIE PRIME

PRODUZIONE

PR

ODOTTO FINITO

ACQUAACQUA

ACQUA

LOGISTICA

3130

LA QUALITÀ DALLA FONTE ALLA TAVOLA

IL MONITORAGGIO DELLE RISORSE

Ogni fonte del Gruppo Sanpellegrino è dotata di un Servizio Sorgenti, formato da tecnici

specializzati che custodiscono l’area, effettuano prelievi alla sorgente e controllano

tutto il processo, dalla fonte sino allo stabilimento.

La conservazione della qualità originaria dell’acqua

minerale inizia con il monitoraggio alla fonte di

alcuni parametri previsti dalle normative re-

gionali: livello dell’acqua, portata, tempera-

tura, precipitazioni atmosferiche.

Attraverso sistemi di rilevazione predispo-

sti dall’azienda titolare della concessione,

vengono effettuate verifiche qualitative,

analisi chimiche, chimico-fisiche, batterio-

logiche e analisi su microinquinanti atmosfe-

rici, previste dalle normative sanitarie.

Il prelievo di questa risorsa è condotto in modo re-

sponsabile, rispettando innanzitutto la sostenibilità degli acquiferi, cioè la loro capa-

cità di ricarica naturale. L’azienda titolare della concessione ha il compito di tutelare e

perpetuare la risorsa custodita.

Dalla fonte all’imbottigliamento

Dalla captazione sino all’impianto di imbottigliamento l’acqua minerale viene a

contatto solamente con acciaio inossidabile ed aria trattata.

L’acciaio è il materiale più idoneo in quanto non è soggetto a corrosione, ha una

superficie compatta priva di porosità che quindi non trattiene elementi di qualsiasi

provenienza, resiste agli urti e alle sollecitazioni meccaniche.

La qualità dell’aria a contatto con l’acqua minerale deve essere di adeguata qualità

igienica.

Per questo deve essere filtrata con impiego di carbone attivo per rimuovere eventuali

contaminanti chimici e successivamente trattata con filtri batteriologici.

LA QUALITÀ DALLA FONTE ALLA TAVOLA

LA QUALITÀ DEI MATERIALI

Per garantire la qualità e la sicurezza alimentare del prodotto finito tutti i materiali

sono sottoposti a rigide procedure che prevedono:

• acquisti da fornitori qualificati e selezionati

• conformità dei materiali di packaging alle

normative vigenti sui materiali a contatto

con gli alimenti

• controlli in accettazione della conformi -

tà delle materie prime e di packaging

• tracciabilità dei materiali mediante si-

stemi informatici

• monitoraggio costante dei materiali di

packaging sensibili prima dell’utilizzo in

produzione

Le bottiglie oltre a proteggere, contenere, traspor-

tare e presentare il prodotto, rappresentano anch’esse delle piccole "casseforti" in

grado di mantenere inalterata la qualità originaria e le caratteristiche organolettiche

dell’acqua minerale che contengono. I materiali più utilizzati sono il PET e il vetro.

Il PET

Il PET (PoliEtilenTereftalato), è una materia plastica appartenente alla famiglia dei

polimeri. Nella sua forma originaria si presenta in granuli, detti anche chips o pellet,

che attraverso un processo di fusione vengono trasformati prima in preforme e

successivamente in bottiglie.

Il PET possiede caratteristiche ideali per l'imbottigliamento del Acqua Minerale

perché è leggero, infrangibile, perfettamente igienico; presenta un’alta trasparenza,

apprezzata dal consumatore che può vedere il contenuto della bottiglia e una buona

permeabilità ai gas.

Tutte queste caratteristiche, unite all’altissima flessibilità che consente di ottenere

forme, dimensioni e colorazioni diverse, ne hanno decretato il successo come

materiale di packaging nel settore del beverage.

32

Fonte

280° C

100° C

10Confezionamento

1Introduzione

di pellet di resina PET

2Riscaldamento

del PET finoallo scioglimento

3Immissione

del PET liquido nellostampo delle preforme 4

Riscaldamentodella preforma perrenderla elastica

5So�atura della

preformanello stampodelle bottiglie

So�atura aria alta

pressione

6Riempimento

con acqua convogliatadalla sorgente

7Tappatura

8Etichettatura

9Verifica

della conformità delle bottiglie

11Pallettizzazione

e imballaggio

12Consegna

ai rivenditori

Controlli di processo in fase di so�aggio

Controlli di processo in fase di etichettatura

Controlli di processo sulle materie prime

Controlli di processo sul packaging secondario e sui pallet di prodotto finito

Controlli di processo in fase di riempimento

LA QUALITÀ DALLA FONTE ALLA TAVOLA

Il PET è un materiale al 100% riciclabile e una volta riciclato non perde le sue

caratteristiche positive. Può essere trasformato in una grande varietà di altri oggetti

tra cui altre bottiglie. Dal 2010 infatti, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto

Ministeriale del 18 maggio 2010, n.113 è possibile distribuire l’acqua minerale in

bottiglie prodotte con PET riciclato (RPET) fino a una quantità del 50%.

Il PET attraverso la raccolta differenziata e l’avvio al riciclo può trasformarsi quindi in

un’importante risorsa.

Il vetro

L’altro materiale utilizzato per la produzione di bottiglie di acqua minerale è il vetro.

Come il PET, anche il vetro possiede proprietà ideali per preservare la qualità dell’acqua

minerale non cambiandone le caratteristiche e costituendo una barriera invalicabile

per batteri o elementi inquinanti esterni.

Mentre il PET è più utilizzato prevalentemente per i formati destinati ad un consumo a

domicilio o fuori casa, la bottiglia di vetro è il contenitore privilegiato dalla ristorazione.

IL PROCESSO DI IMBOTTIGLIAMENTO

L’imbottigliamento dell’acqua minerale naturale avviene in condizioni igieniche tali

da mantenere il suo stato di purezza originaria, attraverso un rigoroso controllo del

processo per impedire qualsiasi forma di contaminazione.

Le principali misure messe in atto a tal fine riguardano:

• utilizzo di impianti di produzione in

acciaio inox

• processi di sanificazione

• validazione dei processi di produzione

e di sanificazione

• oltre 4000 controlli di qualità in fase di

produzione al giorno per prodotto

• oltre 500 controlli di qualità in

laboratorio al giorno

Processo di imbottigliamento in contenitori di PET

3534

ACQUAACQUA

ACQUA

LA QUALITÀ DALLA FONTE ALLA TAVOLA

LA QUALITÀ DEL PRODOTTO FINITO E DEI TRASPORTI

Il prodotto finito deve essere conforme alle normative di tutti i Paesi in cui il prodotto

viene venduto così come le etichette che ne descrivono provenienza e caratteristiche.

L’acqua minerale imbottigliata deve essere sottoposta

a monitoraggio chimico, microbiologico e sen-

soriale presso il laboratorio di stabilimento e

da laboratori esterni specializzati.

La fase logistica che dopo il processo di

imbottigliamento consegna l’acqua mi-

nerale ai clienti della distribuzione e quin-

di al consumatore finale prevede alcune

misure essenziali per conservare la qualità

del prodotto finito: lo stoccaggio dei pro-

dotti finiti in magazzini idonei a preservarne la

qualità; la riduzione degli stock per garantirne la

freschezza ai consumatori finali; la "tracciabilità" dei

prodotti finiti mediante sistemi informatici e il controllo igienico dei mezzi di trasporto

prima del carico.

Nella distribuzione finale del prodotto, come

prescrive anche la legge, va evitata l'esposi-

zione del prodotto ad elevate fonti di calore

come del resto è consigliabile per qualsiasi

prodotto alimentare.

Il prodotto finito inoltre è anche sotto-

posto a monitoraggio nei magazzini dei

clienti della distribuzione da parte dell’au-

torità sanitarie.

PERSONE

Le Persone rappresentano la risorsa più preziosa e per questo il Gruppo Sanpellegrino

ha l’obiettivo di favorire un ambiente di lavoro sicuro, sereno e di

facilitare il loro coinvolgimento nel raggiungimento degli

obiettivi aziendali.

La sicurezza è una priorità non negoziabile: in

questo contesto vengono mantenuti elevati

standard di sicurezza sia per i dipendenti

del Gruppo sia per quelli dei fornitori o

delle società esterne chiamate a presta-

re i loro servizi nei nostri siti.

Consapevole del fatto che le Persone

possono fare la differenza, l’azienda

predispone strumenti e processi per

assegnare obiettivi chiari e mettere a

frutto potenzialità e talento, ricono-

scendo e premiando il raggiungimento

dei risultati.

La Qualità è un valore condiviso che non ri-

guarda solo prodotti e servizi ma anche i com-

portamenti delle Persone perché è anche attraverso

i comportamenti che si contribuisce al successo dell’a-

zienda in un contesto sfidante e in continua evoluzione.

La cura nei dettagli e la proattività nell’innovazione sono tratti distintivi: ogni anno

vengono premiate negli stabilimenti del Gruppo decine di idee proposte dalle Persone

che lavorano sulle linee che contribuiscono a migliorare i processi e la sicurezza, in un

percorso di continuo improvement.

3736

L'IMPEGNO PER L'AMBIENTE

L'Italia, per caratteristiche geologiche e conformità territoriale, ha a disposizione una

grande quantità d'acqua ed è tra i primi produttori al mondo di acqua minerale, con

265 marche.

Questa risorsa rappresenta un patrimonio di grande importanza che le aziende

imbottigliatrici si impegnano a salvaguardare e a rendere disponibile alle generazioni

presenti e future. La cura dell'ambiente è una priorità che le aziende perseguono

con progetti di tutela e valorizzazione della risorsa acqua e di riduzione dell'impatto

ambientale nei processi produttivi e distributivi.

3938

IL CONSUMO DI ACQUA

L'acqua dolce rappresenta il 3% dell'acqua totale presente sulla Terra. Il 2,4% è acqua

non disponibile congelata ai poli e la parte rimanente è parzialmente intrappolata nel-

la terra o inquinata. La percentuale di acqua dolce disponibile al

consumo umano in definitiva è lo 0,003%. I consumi di acqua

a livello mondiale sono assorbiti dall’agricoltura per il 70%

e a seguire dall’industria che ne utilizza il 20%. L’uso do-

mestico rappresenta il 10%.Ogni prodotto contiene acqua:

per produrre 1 Kg di carne sono necessari più di 15.000 lt di

acqua, 1600 per 1 Kg di pane e quasi 2500 per una maglietta.

Fonte: waterfootprint.org

Uno studio della Barilla CFN ha evidenziato che per imbottigliare un litro di acqua

sono necessari da 2,4 a 5,4 litri, considerato l’intero ciclo di vita del prodotto, dall’e-

strazione delle materie per produrre il contenitore fino alla distribuzione del prodotto

e smaltimento della bottiglia. Nel confronto con le altre bevande, l’acqua minerale

naturale si colloca alla base della piramide dell’ "impronta idrica".

L’IMPEGNO DI SANPELLEGRINO

Acqua Minerale in bottigliaAltra Acqua addizionale*

Litri di acqua utilizzata per litro imbottigliato

2007

1,11

1 1

0,81

2015

-27%

Il Gruppo Sanpellegrino è impegnato nell’ottimizza-zione continua dell’utilizzo di acqua durante il pro-cesso di imbottigliamento.

Dal 2007 al 2015 ha ridotto nei suoi stabilimenti il consumo di acqua addizionale (ovvero quella non imbottigliata) del 27% per ogni litro di acqua minerale imbottigliata e venduta in Italia.

* L'acqua utilizzata nel processo di imbottigliamento esclusa quella contenuta nella bottiglia

CO2

CO2

CO2

CO2

L'IMPEGNO PER L'AMBIENTEL'IMPEGNO PER L'AMBIENTE

Carbon Footprint:g eq CO2 prodotti per Kg o lt di alimento

* Fonte: Duble Pyramid 2015, Barilla Centre of Nutrition and Nutrition Foundation: g CO2 eq per kg o litro

10%Uso domestico

20%Industriale

70%Agricoltura

Water Footprint:Litri di acqua consumata nel ciclo di vita del prodotto per litro di bevanda

Elaborazione della Duble Pyramid 2011, BCFN FoundationI valori fanno riferimento ai valori massimi esposti nella Piramide Alimentare BCFN

Water FootprintLitri di acqua consumata nel ciclo di vita del prodotto per litro di bevanda

Carbon Footprint:g eq CO2 prodotti per Kg o lt di alimento

L’IMPEGNO DI SANPELLEGRINO

CO2

2007

168

124

2015

-26%

Fonte: GEF Italy Domestic - Greenhouse (g eq CO2 / litro)

Numerosi i progetti che hanno portato a questo risultato:• Riduzione del peso degli imballaggi

• Maggior efficienza nella produzione della resina PET da parte dei fornitori esterni

• Crescenti tassi di raccolta/riciclo della plastica

• Riduzione del consumo di energia e utilizzo negli stabili- menti del 100% dell’energia elettrica da fonti rinnovabil: Le emissioni di gas serra associate a tali fonti sono minori rispetto a quelle dell'energia elettrica tradizionale

• Maggiore utilizzo del Treno Produzione Gas Effetto Serra per ogni litro imbottigliato in Italia

Sanpellegrino ha ridotto i gas effetto serra per ogni litro imbottigliato di acqua minerale trasportato in Italia dal 2007 al 2014 del 27% (Fonte: Global Environmental Footprint*).

LE EMISSIONI DI GAS EFFETTO SERRA

Secondo gli studi di Life Cycle Assessement (impatto di un prodotto lungo l’in-

tero clclo di vita) disponibili su alcuni brand di acque minerali di-

stribuite in Italia, le emissioni di gas effetto serra per litro di

acqua minerale imbottigliata in PET rientrano in un intervallo

compreso tra 71,4 e 230 g CO2 eq per litro prodotto. (www.

environdec.com EPD acque minerali lug 2016). Anche per

quanto riguarda questo indicatore, l’acqua minerale naturale si

colloca ai livelli più bassi della piramide del "Carbon Footprint".*

4140

In Italia, un cittadino emette

mediamente 15.500 g eq di CO2

al giorno (fonte World Bank 2013)

e consuma mediamente 0,51 lt

di acqua minerale confezionata

in PET. Considerato che l'impatto

del contenitore in PET associato a

tale consumo si colloca secondo

l'EPD* tra i 25 e 69 g eq CO2 (in

base al tipo di imballaggio), si può stimare che questo rappresenti una percentuale

compresa tra 0,20 e 0,45 delle emissioni totali di un cittadino.

* Fonte: www.environdec.com EPD for mineral water, Luglio 2016

Lo smaltimento

Il PET è un materiale al 100% riciclabile. Ogni volta che un contenitore di PET è riciclato,

la sua "riserva" di petrolio è recuperata e riutilizzata. Il PET quindi può trasformarsi da

rifiuto in importante risorsa perché può essere riciclato senza perdere le sue proprietà

in una grande varietà di oggetti tra cui contenitori per alimenti e altre bottiglie di acqua

minerale. È opportuno quindi migliorarne la gestione aumentando la sua raccolta

differenziata, in costante crescita negli ultimi anni, e il suo avvio a riciclo. Il PET in Italia

vale il 21,9 % degli imballaggi in plastica immessi al consumo* di cui il PET attribuibile

alla categoria dell’acqua minerale rappresenta circa 10 punti (valutazione basata su

dati IRI 2015). Il tasso di riciclo del PET è del 45,2%* e, così come per le altre plastiche,

una sua percentuale significativa è avviata a recupero energetico.

* Fonte: Rapporto Corepla su Gestione 2015

7%Altro

3%Petrolchimica

(esclusa plastica)

Distribuzione Consumi Petroliferi

Fonte: Plastics Europe, Facts 2015

4%Plastica

35%Riscaldamento

29%Trasporto

22%Energia

3,6%Altri

prodottiin plastica

0,4%Imballaggi

in PET

Il consumo di petrolio assorbito dagli imballaggi in PET è circa lo

0,4% del petrolio estratto e utilizzato per qualunque uso

Le emissioni di gas e�etto serra in Europa

7%Elettricità(uso domestico)

8%Trasporto Aereo

15%Alimentazione

14%Trasporto Privato

11%Servizi Pubblici

24%Altri prodotti

18%Riscaldamento

1,7%Imballaggi(0,6% plastica)

1%Trasporto Pubblico

L'IMPATTO DEL CONTENITORE DI PET

Le caratteristiche del PET consentono di pro-

durre imballaggi particolarmente leggeri che

implicano minori quantità di materiali da

produrre, trasportare e smaltire. Da anni le

aziende imbottigliatrici hanno introdotto

continue innovazioni per lo sviluppo di

contenitori sempre più leggeri e rispettosi

dell’ambiente tanto che negli ultimi dieci

anni il peso delle bottiglie in PET è stato ri-

dotto mediamente del 28%.*

Utilizzo del petrolio

Il PET è prodotto a partire da fonti fossili ma la percentuale di petrolio impiegata per la

sua produzione totale a livello mondiale non supera lo 0,4% di tutto il petrolio estratto.

Le emissioni di gas effetto serra relativi agli imballi in plastica

Alcuni studi* evidenziano che gli imballaggi in plastica rappresentano lo 0,6 % del to-

tale dei gas serra immessi mediamente nell’ambiente da un cittadino europeo.

LA SECONDA VITA DEL PET

si realizzaun bikini

si realizzaun maglione

si realizzauna coperta

di pile

si realizzauna felpa

in pile

si realizzaun imbottitura di un

piumino matrimoniale

bo

ttiglie

PE

T

5 bo

ttiglie

PE

T

10 bo

ttiglie

PE

T

20 bo

ttiglie

PE

T

27 bo

ttiglie

PE

T

67

* Fonte: Denskstatt study on the impact of plastic packaging on energy consumption and GHG emissions

L'IMPEGNO PER L'AMBIENTEL'IMPEGNO PER L'AMBIENTE

* Fonte: Plastic Europe, citato in "Programma Specifico di Prevenzione 2013-2015" Corepla.

4342

L’IMPEGNO DI SANPELLEGRINO

LE CASETTE DELL’ACQUA

Un fenomeno forzatamente connesso alla categoria dell'acqua minerale è rappre-

sentato dalla rapida propagazione delle "case dell’acqua", impianti che distribui-

scono acqua proveniente dall’acquedotto micro-

filtrata o trattata, con la possibilità di refrige-

rarla o di aggiungere anidride carbonica.

Sono impianti costruiti con fondi del-

le multiutilities, le aziende controlla-

te dagli enti locali che distribuisco-

no l’acqua potabile o, in alcuni casi,

delle Regioni, Province o Comuni.

In uno studio dell'Istituto Bruno Le-

oni, si è stimato che per 800 case

dell'acqua in Italia siano stati spesi cir-

ca 24 milioni di euro. La regione con il più

alto numero di casette dell’acqua è la Lom-

bardia che conta quasi la metà degli impianti.

Le inaugurazioni delle case dell'acqua sono spesso eventi mediatici per promuovere

la sostituzione del consumo di acqua minerale con l'acqua erogata dalle stes-

se, assumendo vantaggi di tipo ambientale ed economico in considerazione del fatto

che l'acqua erogata solitamente costa al cittadino pochi centesimi al litro (e in al-

cuni casi è gratuita). Tuttavia il confronto non può essere fatto con l'acqua minera-

le, un prodotto alimentare con specifiche caratteristiche naturali, tra cui la purezza,

la costanza qualitativa, eventuali proprietà favorevoli alla salute. Inoltre l'acqua mi-

nerale è imbottigliata in condizioni di elevato controllo. L'acqua erogata dalle ca-

sette deve rispettare dal punto di vista igienico i requisiti dell'acqua potabile previsti

dalla legge (Decreto Legislativo del 2 febbraio 2001, n. 31) e la loro qualità dipen-

de anche dai contenitori in cui è raccolta. Viene data infatti indicazione ai cittadi-

ni di consumarla entro tempi molto brevi. Il fatto che sia un’acqua trattata inoltre

non assicura che mantenga le caratteristiche garantite per l’acqua dell’acquedotto.

È responsabilità del gestore delle case dell'acqua infatti predisporre "analisi di labora-

torio volte a garantire e fornire evidenza del mantenimento dei parametri relativi alla

potabilità dell’acqua e al controllo di eventuali cessioni derivanti da prodotti e materiali

in contatto con l’acqua".*

Le case dell’acqua implicano investimenti in impianti che erogano acqua di una qualità

in sostanza paragonabile a quella del rubinetto di casa ma ad un prezzo generalmente

superiore rispetto a quest’ultima.

* Fonte: Linee guida sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano ai sensi del D.M. 7 febbraio 2012, n. 25).

CASETTADELL’ACQUA

Sanpellegrino è fortemente impegnata sul fronte del packaging, adottando le innovazioni più avanzate nell’ottica di un rispetto sempre maggiore dell’ambiente.

Negli ultimi anni ha messo in atto progetti di light-weighting (letteralmente "alleggerimento") con l’obiettivo di ridurre il peso di bottiglie e imballaggi e nel dicembre 2010 è stata la prima azienda di acque minerali a lanciare sul mercato un’innovativa bottiglia prodotta con il 25% di PET Riciclato (RPET),gli stabilimenti del Gruppo raccolgono fino al 99% degli scarti di produzione per il loro avvio a reciclo con l'obiettivo di raggiungere il 100% (0 rifiuti in discarica) nel 2017-2018. Il Gruppo aderisce al CONAI, (Consorzio Nazionale Imballaggi) per lo smaltimento e il riciclo degli imballaggi in plastica e dal 2016 a Coripet, un consorzio autonomo per la raccolta e la rigenerazione degli imballaggi in Pet di acqua e soft drink. Il consorzio, prevedendo la raccolta selettiva del PET attraverso macchine "ecocompattatrici", si pone l’obiettivo di aumentare la sua percentuale di riciclo in oggetti di utilità.

Il Gruppo promuove la raccolta differenziata anche attraverso attività educative. Con il progetto "Raccogli la plastica, semina il futuro" promosso nelle scuole primarie, Sanpellegrino ha l’obiettivo di stimolare la sensibilità dei bambini sull’importanza del PET, come utilizzarlo e smaltirlo nel modo corretto.

L'IMPEGNO PER L'AMBIENTEL'IMPEGNO PER L'AMBIENTE

I CANONI

Un tema spesso dibattuto è quello relativo all’entità dei canoni di concessione pagati dalle aziende imbottigliatrici di acqua minerale naturale.

L’alta competitività del settore e i costi di produzione, controllo e distri-buzione rendono questo business meno remunerativo di quanto si possa pensare. Il risultato ante imposte delle imprese del settore, per esempio, nel 2012 è stato dell’1,1% (Fonte: studio settoriale Plimsoll effettuato su 109 imprese del settore).

L’Italia ha a disposizione oltre 430 fonti di acqua minerale na-turale, per un totale di 265 marche tra le quali i consumatori possono scegliere liberamente secondo i propri gusti. A tale varietà si accompagna una forte competitività tra le aziende del settore e dunque dei prezzi al pubblico: il prezzo di un litro di acqua minerale in Italia nel canale Retail è di 0,21 €, il più basso rispetto a quello dei 9 maggiori Paesi Europei. (fonte dati IRI/Nielsen).

In Italia, è possibile acquistare acqua minerale naturale a un costo compreso tra 0,11 €, per i brand nella fascia più bassa del mercato, e 0,32 € per quelli di fascia più elevata.

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L'acqua minerale una risorsa per il territorio: salvaguardia dell’ambiente e sviluppo economico

L’acqua minerale, oltre ad essere nel nostro Paese una delle bevande più amate, simbolo

di naturalezza, sicurezza e salubrità, riveste un ruolo importante nell’economia italiana

rappresentando per i territori limitrofi le fonti una ricchezza.

L’imbottigliamento deve per legge avvenire direttamente alla sorgente e questo fa

dell’acqua minerale un bene non delocalizzabile, in grado di generare occupazione e

valore per le Comunità locali, con ricadute sull’intero sistema economico nazionale.

Secondo uno studio commissionato da Sanpellegrino all’Istituto Althesys ("Creare

valore condiviso per far crescere l’Italia: il caso Sanpellegrino", 2013), la filiera coinvolta

direttamente o indirettamente nelle attività del Gruppo conta circa 4.550 aziende che,

nel corso del 2012, hanno portato occupazione a 7.000 persone in Italia, pari allo 0,17%

degli impiegati nell’industria italiana. Per ogni collaboratore diretto di Sanpellegrino

l’attività dell’azienda ha generato in maniera indotta circa 3 ulteriori posti di lavoro.

Altri indicatori calcolati nello studio riguardano il valore creato lungo tutta la filiera da

Sanpellegrino, pari a 1,1 miliardi di euro, circa lo 0,10 % della produzione industriale italiana.

Nel complesso, sempre nello stesso anno, l’intera filiera ha portato 390 milioni di euro

di contribuzione fiscale (pari allo 0,1% delle entrate fiscali in Italia) all’Italia, attraverso

le imposte pagate da imprese, lavoratori e consumatori.

Oltre ad essere una preziosa "fonte" occupazionale per le comunità locali le acque

del Gruppo rappresentano anche un volano di promozione e valorizzazione turistica,

potenziato da una proficua sinergia tra pubblico e privato nello sviluppo dei territori

delle fonti.

Studio commissionato da Sanpellegrino all’Istituto Althesys

circa

4.550aziende

nel corso del

2012occupazione per

7.000persone in italia

pari allo

0,17%degli impiegati nell’industria italiana

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Questa risorsa naturale è pertanto un importante patrimonio da salvaguardare e

valorizzare: un impegno che le aziende imbottigliatrici del nostro Paese concretizzano

quotidianamente attraverso l’adozione di politiche di sostenibilità ambientale e

territoriale. La tutela dell'ambiente e l'utilizzo sostenibile dell’acqua non possono che

essere priorità per aziende che utilizzano una risorsa naturale le cui caratteristiche

uniche sono proprio frutto del territorio da cui origina.

L'ACQUA MINERALE UNA RISORSA PER IL TERRITORIO

Sanpellegrino è l’azienda leader nel campo del beverage in Italia,

con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi.

I suoi prodotti, attraverso filiali e distributori, sono presenti in 145 Paesi nel mondo.

Sanpellegrino, come principale produttore di acqua minerale,

è da sempre impegnato per la sua valorizzazione

e lavora con responsabilità e passione per garantire

a questa risorsa un futuro di qualità.

A cura della

Direzione Public Category Affairs e della Commissione Bilaterale.

Grazie a tutti i colleghi che hanno contribuito a questa pubblicazione.

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