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Direzione, Redazione, Amministrazione: via Colombo, 35 - tel 0523 596511-Poste Italiane spa - Sped.in a.p.-D.L.353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46)-art.1 comma 1-DCB Piacenza-Costo abbonamento annuo: euro 11-Pagamento assolto tramite versamento quota associativa-contiene i.p. LA VOCE DEI C oltivatori Anno LXII N° 5 Maggio 2010 Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Piacenza VIN SANTO DI VIGOLENO LA DOC PIÙ PICCOLA D’ITALIA

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la voce maggio 2010

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LAVOCE

DEI ColtivatoriAnno LXII N° 5

Maggio 2010 Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Piacenza

VIN SANTO DI VIGOLENOLA DOC PIÙ PICCOLA D’ITALIA

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QUI AGRICOLTURATELELIBERTÀ

domenica ore 13.00replica ore 21.30

COLDIRETTI NEWSApprofondimento su temi di carattere sindacale, economico e fiscale oltre ad argomenti inerenti il Patronato Epaca.

( ( ( Radio Sound ) ) ) frequenza FM 95.00tutti i giovedì dalle ore 9.00

( ( ( Radio Fiore ) ) ) frequenza FM. 92.85tutti i martedì alle ore 8.15, alle ore 12.50 e alle ore 18.15

IL MENSILE DI RIFERIMENTO DEL MONDO AGRICOLO PIACENTINODiffuso in oltre diecimila copie stampate, è ora facilmente consultabile e sfogliabile. Approfondimenti inerenti il comparto agroalimentare, iniziative, eventi, interviste, rubriche di carattere tecnico, fiscale e previdenziale possono essere sfogliati on line.

NUOVO SITO

Veste grafica moderna, di facile lettura e inserito in uno modello comune a tutti i siti delle Coldiretti d’Italia. E’ possibile accedervi dal banner del sito nazionale o da quello regionale dell’Emilia Romagna. E’ uno strumento utile per gli addetti ai lavori ma anche per chi intende conoscere gli uffici e i servizi della maggiore organizzazione agricola della provincia; contiene inserti dedicati ai temi di maggior attualità e approfondimenti suddivisi per argomenti specifici. Tutti i cittadini consumatori potranno avere in tempo reale notizie utili sui Mercati di Campagna Amica e sulle aziende che fanno vendita diretta.

LAVOCE

DEI ColtivatoriSFOGLIABILE SUL WEB

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Coldiretti informa

IL PUNTO COLDIRETTI Il Punto Coldiretti” è divenuto un giornale di informazione per le imprese del sistema agroalimentare. Viene aggiornato costantemente e rinnovato completamente il lunedì. In tempo reale tutte le informazioni su Economia e Settori produttivi, Fisco, Ambiente, Lavoro, Scadenza, Mercati e Prezzi, Credito e Finanziamenti, Energia, Previdenza, Formazione, Qualità, Meteo, Normativa, Innovazione e Ricerca.

Leggilo e stampalo dal sitoo richiedilo agli uffici Coldiretti

www.ilpuntocoldiretti.itLUNEDÌ 19 APRILE 2010 NUMERO 15 - 2010

L'EX GOVERNATORE DEL VENETO PRENDE IL POSTO DI LUCA ZAIA

Decreto flussi, Coldiretti chiede di accelerare i tempi

Un decreto moltoatteso nelle aziendeagricole, poichédagli stagionalidipende il 10 percento dei raccoltinelle campagne italiane dove stan-no per iniziare i lavori di preparazionedella primavera

ECONOMIA

Riserva Pac, ecco come accedere

Ortofrutta: su l'import, giù i consumi

QUALITÀ

Dilaga l'agropirateria negli Usa

AMBIENTE

I criteri per i pagamenti silvo-ambientali

Nuove regole contro il rischio alluvioni

APPROFONDIMENTI

E' on line il dibattito sul futuro della Pac

Galan nuovo ministro dell'Agricoltura"Settore primario straordinario volano"

Il giusto rapporto conla politica

ORGANIZZAZIONE

Ezio Castiglione èin Coldiretti

EUROPA

Dall'Ue 35 milioni per l'ecoinnovazione

L’ALLARME

La nube islandese "oscura" l'export

ORGANIZZAZIONE

Spunti di riflessione

Salute e sviluppo

EDITORIALE

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Assemblea Coldiretti Piacenza - Collegio Alberonialla presenza del presidente nazionale Sergio Marini

20 MAGGIO 2010ore 10.00

Evento finale del progetto Educazione alla Campagna AmicaPiacenza Expo

14 MAGGIO 2010ore 9.30

Pellegrinaggio Coldiretti al Santuario di Strà9 MAGGIO 2010ore 15.00

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l’editoriale del Direttore

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Massimo AlbanoDIRETTORE COLDIRETTI PIACENZA

È tornato di attualità nelle ultime settimane il dibattito sugli Ogm, ma la nostra posizione è rimasta, negli anni, sempre coerente! Un percorso

consequenziale a tutela dell’agricoltura e dei consumatori che in questo ultimo periodo è stato rafforzato dalla controfirma dei ministri della Salute Ferruccio Fazio e dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo al decreto predisposto dall’ex ministro dell’agricoltura Zaia, con cui è stata respinta la domanda di coltivare ibridi di mais geneticamente modificati.

Non vorremmo tornare a ribadire che la posizione di Coldiretti non è ideologica, ma strettamente economica, purtroppo, però, pare che una certa parte del Paese, legata a interessi di lobby finga di non capire. E quindi ci sentiamo in dovere e in diritto di ribadire che abbiamo difeso e continueremo a difendere con ancora più decisione l’agricoltura italiana dalla contaminazione degli organismi geneticamente modificati per proteggere i valori distintivi del territorio e della biodiversità, minacciati dall’omologazione.

La diffusione degli organismi biotech appartiene ad un modello di produzione agricola antitetico rispetto al nostro.

L’agricoltura italiana, infatti, non ha nulla da guadagnare dall’introduzione del transgenico perché coltivare questo tipo di piante significa mettersi in concorrenza con forme di agricoltura diverse, connotate da costi di produzione bassi, nessuna limitazione nell’uso di concimi e di antiparassitari, uso di manodopera a basso costo ed assenza di tutele sociali.

Il modello produttivo che va associato agli Ogm, infatti, non può conciliarsi con la qualità delle produzioni, né si raccorda con lo sviluppo sostenibile e tantomeno è orientato a preservare l’identità culturale, economica, sociale e professionale di un territorio.

Con ogni probabilità, gli unici in grado di guadagnare dalle applicazioni Ogm sarebbero i produttori di beni alimentari di scarsa qualità e ottenuti a basso costo, produzioni con cui la nostra agricoltura non può competere sul mercato globale, avendo preferito, da tempo, una strategia di competitività basata sulla qualità.

A ciò si aggiunga che il mercato ha già bocciato gli Ogm, giudicandoli come il prodotto di una tecnologia inaffidabile, pericolosa per l’ambiente e la salute, oltre che diseconomica, se non per chi ne detiene i brevetti.

Nella partita Ogm, come in numerose altre, gli interessi dei produttori vengono a coincidere con quelli dei consumatori e appare necessario consolidare una alleanza che rappresenti un forte momento di confronto e di incontro per garantire una alimentazione sana, territoriale e di qualità.

E’ infatti fin troppo evidente che il modello produttivo cui appare orientato l’impiego di questi organismi sia il grande nemico della tipicità e il grande alleato dell’omologazione.

La più importante considerazione in questo senso riguarda, pertanto, gli effetti riconducili al transgenico nella politica di valorizzazione del made in Italy agroalimentare. Gli Ogm, infatti, svincolano gli alimenti dalle condizioni ambientali e, quindi, di fatto, spingono alla delocalizzazione e alla perdita di ogni legame con il territorio.

Non va poi dimenticato che le coltivazioni biotech nel mondo non solo non hanno risolto il problema della fame, ma hanno anche aggravato la dipendenza economica dall’estero di molti paesi in via di sviluppo; nel 2009, infatti, gli affamati sono cresciuti del 9%, arrivando alla vetta di 1,02 miliardi, il livello più alto dal 1970 secondo la Fao, nonostante l’aumento del 7% dei terreni coltivati con Ogm.

Da queste considerazioni emergono allora alcuni legittimi interrogativi: per quale ragione il nostro Paese dovrebbe aprire al transgenico se il consumatore non lo vuole? Perché la nostra agricoltura dovrebbe lasciare una strategia sicura, costruita sulla qualità, sulla tracciabilità e sulla sicurezza alimentare, per far posto a una produzione anonima e indifferenziata? Perché mai, in un’ottica di sicurezza alimentare, dovremmo adattarci a coltivare prodotti non ancora sicuri per la salute umana e per l’ambiente? In sostanza, perché dunque dovremmo rinunciare a produrre ciò che il mercato più apprezza e più ricerca?

Insomma il transgenico e’ un’operazione che ha come obiettivo quello di omologare i nostri prodotti e di annullare il valore del made in Italy e quindi…

questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai…

Agricoltura italiana e OGM? “questo matrimonio non s’ha da fare...”

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Sindacale

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l’editoriale del Direttore

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LAVOCE

DEIColtivatori Periodicodella FederazioneProvinciale ColdirettidiPiacenza

Direzione, Redazione e Amministrazione:FEDERAZIONE PROVINCIALECOLDIRETTI DI PIACENZAPalazzo dell’Agricoltura29122 Piacenza via Colombo, 35Tel. 0523 596511Fax 0523 596596E-mail: [email protected]

Autorizzazione Tribunale di Piacenza:n. 71 del 24 Aprile 1953

DIRETTORE RESPONSABILEGiovanniRoncalli

COMITATO EDITORIALE AntonellaBazzini,ElisabettaMontesissa,LucaPiacenza,MariaLuisaCassi,MaurizioMaffi,MedoroRebecchi,MilenaGalli

HANNO COLLABORATOCinziaPastorelli,EnricaCampisi,DarioPanelli,NadiaMarcotti,donStefanoSegalini

PROGETTO GRAFICO & IMPAGINAZIONE MassimoCovati

FOTO ArchivioColdiretti

FOTOCOMPOSIZIONE E STAMPAGraficheLamas.r.l.

Il periodico ha una tiratura di 9.500 copie.Viene spedito ai Soci in regola con la quotaassociativa. Non è in vendita.Titolare del trattamento dei dati personali nelle banche dati diusoredazionaleèFederazioneProvincialeColdirettidiPiacenza.Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Dl.Lgs196/2003inmateriadiprotezionedeidatipersonali,telefonandoaln.0523596511,e-mail:[email protected]

© tutti i diritti riservati

Questo numero è stato chiuso in redazione il 29 Aprile 2010

incopertina:VIN SANTO DI VIGOLENOLA DOC PIÙ PICCOLA D’ITALIA

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ANNO LXII - N. 5 - MAGGIO 2010 SOMMARIOEditorialeAgricoltura italiana e OGM? “questo matrimonio non s’ha da fare...” .............................................................1

SindacaleIl giusto rapporto con la politica....................................................................................................................4Giancarlo Galan è il nuovo ministro dell’agricoltura ........................................................................................5Agricoltura: Ezio Castiglione in Coldiretti .......................................................................................................5Il Progetto di Coldiretti al centro degli incontri con le forze sociali ed economiche ............................................6I soldi dello zucchero non vadano altrove ......................................................................................................7Speciale Vinitaly 2010 .................................................................................................................................8Pomodoro: le importazioni di concentrato abbattono i prezzi ........................................................................13Cercasi frutta italiana… disperatamente ....................................................................................................13Fragole spagnole spacciate per italiane ......................................................................................................15Suini da macello: un nuovo regolamento a vantaggio degli allevatori ............................................................15Gasolio da serra: un problema da 50 milioni di euro ....................................................................................16Al via l’edizione 2010 del concorso “comuni fioriti” .....................................................................................17Inaugurato il primo mercato coperto di Campagna Amica del nord Italia .......................................................18Nasce la prima pizza che cambia con le stagioni .........................................................................................18In centomila adottano da mucca a orto, da frutta a vino ...............................................................................19Ora anche l’Ue punta a promuovere i mercati degli agricoltori ......................................................................20La Pac è indispensabile e lo sarà per molto ................................................................................................20Creditagri Emilia Romagna informa ............................................................................................................21La nuova squadra di Vittorio Sangiorgio ......................................................................................................22Un nuovo statuto per Terranostra Piacenza .................................................................................................23Grazie Don Andrea ....................................................................................................................................25

L’intervista del meseDante Pattini .............................................................................................................................................26

Iniziative ColdirettiIl pomodoro, una ricetta di lunga vita ..........................................................................................................32Il mercato di Campagna Amica è “sbarcato” anche in Val Tidone ..................................................................33Dalla stalla al latte .....................................................................................................................................33

Eventi e notizie dal mondo agricoloQual è il ruolo dei consorzi di difesa nel nuovo sistema? ..............................................................................34Servizio di raccolta straordinaria di prodotti fitosanitari ................................................................................35“Pollice in su per POMI’ ” ..........................................................................................................................37

TecnicoVendita diretta, adempimenti igienico - sanitari ...........................................................................................38Agriturismi, sorveglianza e controllo della Legionellosi .................................................................................40Energia fotovoltaica, una risorsa per le imprese agricole ..............................................................................41Assicurazioni 2010 ...................................................................................................................................44Rottamazione trattori: in arrivo gli incentivi statali ........................................................................................45Sostegno agli investimenti non produttivi ....................................................................................................46Vini varietali “da tavola” .............................................................................................................................47Tariffe controlli sanitari: urge rinvio ............................................................................................................47 Certificati di idoneità sanitaria ...................................................................................................................47 La pagina della sicurezza ...........................................................................................................................48I vostri quesiti, a domanda … risposta! ......................................................................................................49

Fiscale – tributarioVendita diretta: coop come produttori agricoli..............................................................................................50Dichiarazione redditi: modello 730/2010 ....................................................................................................51

Fiscale – pagheImmigrazione: bene firma decreto flussi ma i tempi sono stretti....................................................................54Visita medica per l’assunzione dei minori....................................................................................................55VOUCHER: il 58 % sono utilizzati in agricoltura ............................................................................................55

EpacaIn arrivo i modelli red .................................................................................................................................57Prosegue la lotta ai “falsi invalidi” ...............................................................................................................59Pensione di anzianita’: agevolazioni per le donne lavoratrici .........................................................................59

Notizie in breveIn breve... maggio 2010 ..........................................................................................................................60

La pagina del CapVarie .......................................................................................................................................................64

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Sindacale

4 LA VOCE DEI Coltivatori

Il giusto rapporto con la politica

Da qualche giorno Giancarlo Galan è il nuovo ministro dell’agricoltura. Non siamo abituati a dare giudizi preventivi, mi piace solo riconoscere che lo stesso Galan ha molto ben operato per il settore agricolo nella Regione che ha governato. Inoltre, ricordo con molto piacere che è stato l’unico presidente di Regione che ha partecipato alla nostra grande manifesta-

zione a Bologna del luglio 2007 contro le politiche dell’allora ministro De Castro. Noi di Coldiretti siamo ancora quelli e continuiamo a combattere le battaglie di allora; sono sicuro che altrettanto è per il nuovo ministro al quale vanno tutti i nostri migliori auguri e la nostra leale, piena e trasparente collaborazione.Dopo le elezioni regionali abbiamo assistito anche ad un rinnovato quadro politico regionale con riconferme importanti, ma anche nuovi Governi, nuovi Presidenti e nuovi Assessori, a tutti naturalmente un buon lavoro fiduciosi che sapranno interpretare al meglio le aspettative degli agricoltori e dei territori che rappresentano.Dal canto nostro, cercheremo di fare al meglio la nostra parte mettendo a disposizione il nostro bagaglio di proposte e di idee con l’obiettivo di creare un sistema agroalimentare utile alle imprese, utile al Paese e apprezzato dalla gente.Noi abbiamo fatto della concretezza, della correttezza e della coerenza un dogma del nostro agire, peraltro, riteniamo che questi siano i presupposti per essere compresi sempre e da tutti. Dai nostri soci, dalla società e dalla politica. Il nostro è un percorso che non prevede sorprese, perché tutto comincia da un progetto che è politico, prima ancora che economico ed imprenditoriale, perché cibo, salute e trasparenza, etica di impresa, ambiente, socialità, territorio, democrazia economica sono temi e comportamenti compresi, ma non compressi nella sola filiera agricola italiana.E’ su come la politica sostiene o ostacola questo progetto che noi poniamo il nostro giudizio, ed è su questi giudizi che la nostra gente, e non solo, applaude o scende in piazza o, magari, orienta il suo voto.Siamo convinti che chiarezza, coerenza e memoria lucida, possano troncare sul nascere qualsiasi esercizio teso a confondere in opportunismo politico o collateralismo ciò che è invece esercizio libero, pieno e motivato del consenso o del dissenso di una forza sociale.Se è all’interno di questo alveo interpretativo che “il voto agricolo” è ridiventato determinante, come molti leader e commentatori e analisti politici in queste settimane sostengono, allora benvenuta questa nuova coscienza.Io posso solo dire che è proprio questo il rapporto giusto che Coldiretti vuole avere con la politica, è quello che vogliamo essere ed è quello che dobbiamo essere sempre di più e con maggiore determinazione.Chiarezza, coerenza e libertà di giudizio di una organizzazione però non si inventano; il peso del voto agricolo e di ciò che esso imbriglia è strettamente legato alla autorevolezza ed alla serietà che la stessa organizzazione riesce a trasmettere.Voglio dire che se una rappresentanza agricola magari si trova a contestare ripetutamente il proprio interlocutore politico istitu-zionale, e poi questo, alla prima occasione di voto, fa il pieno di consensi proprio nelle campagne, allora quella rappresentanza ha politicamente fallito; lo stesso avverrebbe naturalmente se le parti fossero concordi, ma il risultato invertito, e questo naturalmente a prescindere dalle appartenenze politiche.Ha fallito non solo perché non è stata capace di interpretare il pensiero e i bisogni dei propri associati, ma soprattutto perché una correlazione inversa tra giudizio associativo e libero comportamento degli associati nel voto attesterebbe di fatto l’infermità sinda-cale e di conseguenza la negazione assoluta della autorevolezza politica. Mi sembra evidente che questo tipo di riflessione è utile, ma non riguarda noi. Coldiretti l’esame di coerenza e di serietà rappresentativa lo ha superato da un pezzo; il fatto che molti ci riconoscano una “forte correlazione” tra giudizio associativo e comportamento degli associati è la premessa a quella autorevolezza politica che meritiamo.Ma qui mi fermo. E’ il momento di tornare alle nostre cose. Sono già troppi infatti quelli impegnati nell’interpretazione del pensiero altrui e noi, a dire il vero, ci sentiamo già sufficientemente “interpretati”.

Sergio Marini

Sergio MariniPresidente Nazionale Coldiretti

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Sindacale

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G I A N C A R L O

Galan è il nuovo

Ministro dell’agricoltura

“Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Ministro delle politiche agricole che siamo certi saprà valorizzare al meglio le enormi potenzialità che offre l’agricoltura italiana nelle sue distintività - ha commentato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini. Il dialogo costruttivo con il neoministro è il miglior auspicio per l’ impegno futuro a difesa dell’identità del Made in Italy e a sostegno del potere contrattuale delle imprese agricole sul mercato. Su questi obiettivi ci sarà la piena, leale e trasparente collaborazione della Coldiretti, anche in vista dell’importante negoziato europeo sulla riforma della Politica Agricola Comune che il nuovo Ministro dovrà affrontare, con la forte personalità e la grande esperienza maturata”.“Ringrazio sinceramente - continua Marini - il nuovo Governatore del Veneto per il proficuo impegno a difesa dell’agricoltura italiana portato avanti con coerenza, correttezza e trasparenza nella sua azione di Governo. Con Zaia abbiamo condiviso dure battaglie per contrastare il furto di identità e di valore che stanno mettendo a rischio il futuro delle imprese agricole italiane”.

L’ex Governatore della Regione Veneto ha giurato nelle mani del Presidente Giorgio Napolitano e

si è insediato nel dicastero di via XX Settembre, prendendo il posto

di Luca Zaia, a sua volta eletto alla guida dell’amministrazione

regionale veneta.

(ANSA) - ROMA, 16 APRILE

Giancarlo Galan nasce il 10 Settembre 1956 a Padova.

Si laurea in Giurisprudenza nell’Universita’ cittadina, con una tesi in diritto ecclesiastico. Dopo un Master in Business Administration alla Bocconi di Milano, entra giovanissimo in Publitalia e diventa Direttore centrale. Nel 1993 viene invitato da Silvio Berlusconi a formare assieme la squadra di Forza Italia. Organizza le elezioni politiche del 1994, studia i programmi, cura i rapporti con gli altri movimenti di area liberale, riformatrice e moderata.Eletto in Parlamento, nel 1995 entra nel Consiglio regionale del Veneto, in seguito è scelto come presidente della Giunta. Nel 2000, sono i cittadini a sceglierlo direttamente come presidente del Veneto. E’ stato componente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, luogo istituzionale di raccordo delle politiche regionali. Nelle elezioni del 3-4 aprile 2005, e’ stato scelto direttamente dai cittadini, dopo il secondo mandato, per una terza legislatura quinquennale. Oggi il suo insediamento al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

(ANSA).

LA SCHEDA

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Sindacale

6 LA VOCE DEI Coltivatori

Il Progetto di Coldiretti al centro degli incontri con le forze sociali ed economiche

Una serie di appuntamenti necessari per comprendere il ruolo del mondo rurale nel territorio piacentino, un ruolo fondamen-tale in una provincia con una forte vocazione agricola.Il valore, la qualità e l’eticità delle nostre produzioni, ha commentato il direttore Albano, unita alla sinergia con tutti gli attori

della filiera agroalimentare possono costituire il volano e lo strumento per promuovere maggiormente i tesori enogastronomici della nostra provincia.Coldiretti ha sempre messo chiaramente sul tavolo le proprie carte ed è pronta a proseguire la battaglia per ridare un ruolo da protagonista all’agricoltura, presidio indispensabile per il mantenimento del territorio. Siamo pronti con tutti coloro che vogliono impegnarsi, non solo a parole, ma dimostrando concretamente di credere nella distintività e nel valore del made in italy.La questione decisiva, ha concluso il direttore, riguarda un nuovo modello di sviluppo del nostro Paese: l’agroali-mentare come motore virtuoso, volano strategico, che valorizza i nostri prodotti di qualità, unici al mondo, legati al nostro territorio, alle nostre tradizioni e alla nostra cultura.

Il nuovo direttore Massimo Albano ha conosciuto in questi primi mesi le istituzioni e le rappresentanze economiche del territorio piacentino

IverticidiColdiretticonilprefettoLuigiViana

Il presidente della Coldiretti Sergio Marini e Ezio Castiglione rendono noto che a partire dal giorno 21 Aprile 2010, lo stesso Castiglione ha assunto la carica di segretario Nazionale economico sindacale della Confederazione.

Ezio Castiglione in Coldiretti

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Sindacale

7M A G G I O 2 0 1 0

I soldi dello zuccheronon vadano altrove

Un invito alla Commissione di inchie-sta istituita dal Ministero delle Poli-tiche Agricole sui fondi della società

Terrae SpA, (già Finbieticola SpA), ad agire con la massima scrupolosità e sollecitu-dine per evitare che le eventuali somme pubbliche distratte diventino irrecuperabili.Oltre millecinquecento bieticoltori della Coldiretti provenienti da tutte le regioni bieticole italiane si sono riuniti, nelle scor-se settimane, a Bologna per sostenere questa richiesta. Numerosi e significativi gli interventi di sostegno alla commissio-ne e ai bieticoltori che avevano presentato ricorso al Tar; dal presidente regionale e vice presidente nazionale Mauro Tonel-lo agli assessori regionali all’agricoltura dell’Emilia Romagna e del Molise, oltre a diversi bieticoltori e dirigenti. Il presidente nazionale Sergio Marini nel suo intervento conclusivo ha sostenuto la necessità che le somme distratte non vadano perse e prosegua velocemente il controllo e le ve-rifiche della Commissione affinchè emer-ga finalmente la verità.“L’assemblea, sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi che ha par-tecipato all’incontro insieme al direttore Massimo Albano e a dirigenti e funzionari

dell’organizzazione piacentina, ha deci-so di dare avvio ad una serie di iniziative tese a sostenere l’ emersione della verità nell’interesse dell’intera agricoltura italia-na.Qui non è più solo una questione legata al settore bieticolo-saccarifero, ma è in gioco la dignità dell’agricoltura italiana, per cui Coldiretti è pronta ad intraprendere ogni iniziativa, ed ogni azione nelle sedi oppor-tune, a tutela degli interessi delle imprese agricole.La tanto auspicata unità del mondo agri-colo, può realizzarsi su questa questione che – sostiene Bisi - non va assolutamen-te ricondotta nell’ambito politico o di con-trapposizione tra organizzazioni; si tratta semplicemente di ribadire il fatto che una società privata non può far proprie risorse che sarebbero invece degli imprenditori agricoli. Questo è il momento di dimostra-re, attraverso un’azione comune, se tutte le rappresentanze pensano alla tutela del-le aziende agricole. Coldiretti andrà avanti, ma siamo pronti ad accogliere anche tutti gli altri che decidano di impegnarsi in que-sta partita e che vogliano effettivamente dimostrare che credono nella legalità e trasparenza.”

“Ricordiamo chiarisce il direttore Albano che il Ministero delle Politiche Agricole ha istituto una commissione d’inchiesta per verificare l’esatto ammontare delle som-me impegnate dalla società Finbieticola SpA per finalità estranee agli interessi del settore bieticolo-saccarifero. La Commis-sione, con funzioni ispettivo-contabili, è stata costituita in ottemperanza alla sen-tenza del Tar del Lazio, la quale ordinava al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di esercitare, entro il termine dei 90 giorni dalla notificazione della senten-za, i poteri di vigilanza e sanzionatori sul settore, procedendo alla ricognizione delle somme oggetto di operazioni non coerenti con le finalità pubblicistiche dell’ente e al conseguente recupero delle somme even-tualmente distratte.” “L’unità per vincere a cui molte sigle oggi si appellano, conclude Bisi, costituisce un valore solo se frutto di coraggio e coeren-za. Il coraggio di denunciare chi si com-porta illegalmente e la coerenza di stare dalla parte che si dice di rappresentare, come sta facendo Coldiretti.”

Oltre 1500 bieticoltori riuniti a Bologna chiedono chiarezza sulla vicenda Finbieticola Terrae

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Sindacale

8 LA VOCE DEI Coltivatori

2010

COLDIRETTI,

il vino dà lavoroa 1,2 milioni di persone

Con un aumento del 50 per cento in dieci anni nel settore del vino Made in Italy trovano oggi oppor-

tunità di lavoro 1,2 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, can-tine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servi-zio, con ogni grappolo raccolto in cam-pagna che è in grado di attivare ben 18 diversi settori.

A crescere in modo esponenziale sono state le attività indotte che si sono este-se negli ambiti piu’ diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli acces-sori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazio-ne alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai program-mi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (vinacce e raspi) che potenzialmente possono offrire da 2,4 a 3,2 milioni di tonnellate di biomasse ogni anno.

In Italia ci sono 250mila aziende agrico-le con vigneti che offrono occupazione a circa 200mila lavoratori dipendenti. Di queste ben 21.600 aziende agricole vendono direttamente il proprio vino ai consumatori mentre le altre lo cedo-no alle 35mila aziende imbottigliatrici presenti in Italia che impiegano operai, agronomi, enologi, responsabili di mar-

keting, informatici e wine manager. Un contributo importante all’occupazione del vino proviene dai comparti collega-ti degli accessori che nel nostro Paese genera un giro di affari di 2,6 miliardi di euro.

Sono però le attività legate all’indotto meno tradizionali ad avere avuto una vera esplosione negli ultimi dieci anni con la nascita del fenomeno dell’enotu-

speciale VINITALY Sindacale

Ferruccio FazioMinistro della Salute

Sergio MariniPresidente della Coldiretti

E’ quanto emerso dal convegno organizzato da Coldiretti e Città del vino nel corso del Vinitaly “I mestieri del vino tra tecnologia, tradizione, territorio e salute” con il Presidente della Coldiretti Sergio Marini e il Ministro della Salute Ferruccio Fazio.

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rismo che ha realizzato nel 2009 un fat-turato di 1,8 miliardi di euro “muovendo” sei milioni di turisti con un incremento del 20%, anche grazie a 150 strade del vino e oltre 500 città del vino. In grande espansione è anche l’industria della co-smetica e del benessere con il moltipli-carsi di centri di vinoterapia

La capacità di individuare esperien-ze imprenditoriali creative che va-lorizzano lo storico legame del vino con il territorio e la tradizione sem-bra essere la ricetta del successo di molte attività correlate, come hanno dimostrato alcuni degli esempi espo-sti dalla Coldiretti al Vinitaly, tra cui il nostro Vin Santo di Vigoleno, la piu’ piccola Doc d’Italia.La crescita del settore del vino ha spin-to l’editoria di settore i siti web dedicati mentre è letteralmente esplosa la spesa in pubblicità negli ultimi dieci anni, così come sono aumentati gli investimenti nelle società del settore vitivinicolo quo-tate in borsa.

“Il vino rappresenta l’unico modello da replicare anche in una situazio-

ne di crisi della quale, nonostante le difficoltà, il vitivinicolo Made in Italy risente meno di quello di altri Paesi e meno degli altri settori produtti-vi in Italia, perchè esprime i valori dell’identità e del legame con il ter-ritorio che nel mercato globale sono vincenti rispetto all’omologazione”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sot-tolineare “la dinamicità di un settore che rappresenta una risorsa per l’in-tero Made in Italy per il quale svolge una funzione da traino sui mercati nazionale ed internazionale”.Nel corso del convegno si è anche di-scusso della necessità di distinguere il consumo di vino da quello degli altri alcolici. “Bere due bicchieri di vino non e’ come fare binge drinking” ha dichiarato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. E proprio questo mo-tivo è stato annunciata, all’interno del programma Cittadinanza e Costituzione nelle scuole, l’ora di educazione alimen-tare nelle scuole, anche sul tema del consumo consapevole di vino.

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SALUTE: FAZIO,SICUREZZA ALIMENTARE E’ ANCHE DIFESA TIPICITA’(ANSA), VERONA 8 APR Sulla sicurezza alimentare l’impegno del ministero della Salute e’ quello di ‘’garantire i cittadini cibi sani su tutta la filiera, dai campi alla tavola, ma anche la difesa della qualita’ a tavola, nel rispetto della tipicita’ e del mantenimento delle tradizioni. E cio’ in fortissimo accordo col ministro Zaia’’. Lo ha detto il ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenuto al convegno Coldiretti-Citta’ del vino al Vinitaly, dove ha annunciato che chiedera’ all’Efsa l’impegno sulla valorizzazione sistemica degli Ogm e non solo, di fare cioe’ valutazione anche con tecnologie finora non in uso. Fazio ha poi sottolineato che il l’Italia e’ il Paese che, dopo la Germania, fa piu’ controlli in campo fitosanitario; molti piu’ che la Francia. Negli ultimi tre anni - ha precisato il ministro - ‘’sono stati prelevati 600 campioni l’anno e in ogni campione ci sono ben 67 fattori da valutare. E nessun allarme c’e’ stato, e cioe’ un fatto stremamente positivo’’.

VINITALY: DA COLDIRETTI 3 GRAZIE A FAZIO PER OGM (ANSA), VERONA 8 APR E’ piena sintonia tra il ministro della Salute Ferruccio Fazio e Coldiretti, e sancire quello che sembra un patto di ferro e’ stata firma del decreto che esclude le coltivazioni Ogm. ‘’Una firma non scontata e che va oltre il divieto di colture geneticamente modificate in Italia - ha detto il presidente di Coldiretti Sergio Marini - perche’ accetta il modello di sviluppo di tutela delle tipicita’ e qualita’ agroalimentari che e’ l’elemento fondante del progetto Coldiretti’’. L’organizzazione agricola ha espresso a Fazio non uno ma tre grazie, il primo per la firma del decreto degli Ogm; il secondo per aver fatto sistema nel garantire la sicurezza dei prodotti Made in Italy ‘’in una operazione-trasparenza - ha sottolineato Marini - sempre coadiuvata dai Nas che e’ una leva competitiva per il nostro Paese’’; il terzo grazie della Coldiretti va infine a Fazio per la non demonizzazione del sistema vino, ‘’testimonianza che abbiamo un ministro che ha a cuore l’agricoltura italiana’’.(ANSA)

Un successo per i vini piacentini

Numerose le aziende vitivinicole piacentine presenti nel padiglione dell’Emilia Romagna. L’appuntamento più prestigioso dell’anno nel comparto vitivinicolo è stato anche l’occasione per presentare i mi-

gliori vini del nostro territorio. Oltre al Consorzio Vini doc Colli Piacentini e alle cantine sociali Valtidone e Vicobarone, erano numerose le aziende presenti che nel corso della rassegna hanno potuto promuovere i vini e il territorio, ottenendo importanti riconoscimenti che assegnano alla quali-tà la strada vincente per il futuro.Per Coldiretti il futuro del settore riparte da qui, dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza Bisi presente al Vinitaly insieme al direttore Albano ed a una numerosa delegazione di funzionari e di soci, dalle nuove professioni degli agricoltori, impe-gnati a custodire vitigni tipici e interessati alla ricerca genetica; attenti alla promo-zione turistica dei luoghi e della ristorazione; portatori delle idee, delle tradizioni, dei tesori enologici e del legame con il territorio. Certo, affinché Piacenza possa final-mente emergere e ottenere ciò che merita è necessaria proseguire, con maggiore sinergia, l’attività di promozione; solo così i nostri vini potranno entrare “nell’Olim-po” della qualità e i nostri imprenditori vedersi riconosciuti redditi adeguati.

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10 LA VOCE DEI Coltivatori

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Spumante batte ChampagneItaliani più nazionalisti: crollano le importazioni di vino - 29% da Francia e - 50% da Spagna

Spesa 1,2 miliardi per acquisti in cantina (+4 %)

Dopo anni di continua crescita del vino straniero in Italia, scoppia la bolla esterofila con un crollo del 24 per cento del valore delle importazioni nel 2009 e gli italiani che si dimostrano addirittura più nazionalisti dei francesi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della visita del Presidente della Repubblica Napolitano al Vinitaly che evidenzia una clamorosa in-versione di tendenza nei consumi a favore del prodotto Made in Italy che può contare su 320 Doc, 48, Docg e 118 Igt,, a partire dalla più piccola Doc d’Italia, il Vin santo di Vigoleno, esposto allo stand della Coldiretti e prodotto nel territorio della provincia di Piacenza, che conta appena 3000 mini bottiglie da 0,375 litri, per una produzione annua di 1200 litri ottenuti da soli 5 ettari di vigneti. Le importazioni di vini e spumanti stranieri sono scese ad un valore di appena 250 milioni di euro (330 milioni nel 2008) con la Francia che crolla a 158 milioni di euro (222 milioni nel 2008), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al 2009 che evidenziano peraltro un valore delle esportazioni Made in Italy nel

mondo di 3,5 miliardi di euro.

Il crollo delle importazioni di vini stranieri colpisce principalmente i concorrenti francesi ma anche la Spagna che ha visto addirittura dimezzare il valore delle proprie spedizioni nel Belpaese, mentre rimangono residuali gli arrivi da Australia e Sudafrica. A scompari-re dalle tavole degli italiani sono però soprattutto le produzioni dei francesi che, anche se rimangono il principale fornitore dell’Italia, registrano un crollo delle spedizioni in Italia del 29 per cento sia in valore che in quantità, per effetto della debacle dello champa-gne. In Italia e nel mondo sono infatti crollate le esportazioni di champagne francese (-22 per cento) e aumentano peraltro quelle di spumante italiano (+ 2 per cento) che nel 2009 mette a segno uno storico sorpasso nei brindisi a livello mondiale: sulla base dei dati consuntivi divulgati dalla federazione degli esportatori del set-tore transalpini sono state spedite all’estero 8,87 milioni di casse da 12 bottiglie (106 milioni di bottiglie) mentre lo spumante Made in Italy ha fatto segnare il record storico di 203 milioni di bottiglie.

Per comperare il vino direttamente in cantina dal produttore gli italiani hanno speso 1,2 miliardi di euro con un aumento del 4 per cento in un anno. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Os-servatorio Coldiretti - Agri2000 sulla vendita diretta, dal quale si evidenzia peraltro che bianchi e rossi Made in Italy sono al primo posto tra i prodotti acquistati nelle aziende agricole e nei mercati degli agricoltori, personalmente o attraverso i gruppi di acquisto solidale.

Nel rapporto, sottolinea la Coldiretti, è stata registrate nel 2009 la presenza in Italia di 21.624 aziende agricole (in aumento rispetto alle 21.245 dell’anno precedente).

Acquistare direttamente in cantina è una opportunità per i consu-matori che possono così risparmiare e garantirsi acquisti sicuri e di qualità, ma anche una occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere diretta-mente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare una specialità territoriale unica ed inimitabile.

Il vino - sottolinea la Coldiretti - è oggi il prodotto piu’ commercializzato dalle aziende agricole impegnate in Ita-lia nella vendita diretta e supera abbondantemente orto-frutta e formaggi.

E non mancano, rileva la Coldiretti, le esperienze innova-tive di commercializzazione e non solo. C’è, ad esempio,

chi offre la possibilità di prenotare le bottiglie di vino del-le future annate. La richiesta è talmente importante che in questo ultimo periodo si sta cercando di aumentare il potenziale produttivo dei propri vigneti per soddisfare le varie commesse. Intanto sono aumentati del 30 per cento i gruppi di acquisto formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma soprattutto per garan-tirsi la qualità del vino che portano in tavola. Ma il nettare di Bacco viene anche utilizzato per trattamenti di benes-sere, come nel caso della vinoterapia. Dai bagni nel vino agli impacchi di uva nera, fino allo scrub col mosto d’uva, sono sempre più le proposte che agriturismi e resort del vino offrono per tonificare il corpo e rilassare la mente.

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La più piccola doc d’Italia, con una tradizione di oltre tre secoli, è stata esposta al Vinitaly nello stand di Coldiretti

Una vetrina prestigiosa per il

Vin Santodi Vigoleno

Le tecniche di produzione sono rimaste praticamente uguali dal Settecento ad oggi e si tramandano oralmente di padre in figlio. Non sono molti gli eredi di questa tradizione e infatti, Il Vin Santo di Vigoleno è uno dei vini più antichi della vitivini-

coltura moderna ed è la più piccola Doc d’Italia, con circa 3.000 bottiglie prodotte ogni anno, inserita nella Doc dei Colli piacentini.Il Vin Santo di Vigoleno, per le sue caratteristiche è un trionfo delle eccellenze del ter-ritorio. Viene infatti prodotto solo con uve di vitigni autoctoni, la cui memoria è rimasta quasi esclusivamente nel territorio dei colli piacentini. I loro nomi sono Santa Maria e Melara, che forniscono la maggioranza delle uve, accompagnati in minimo uvaggio a Ortrugo, Beverdino e Trebbiano. Ognuna di queste uve porta al vin santo particolari caratteristiche di gusto e di aroma, che derivano dalle proprietà dei nostri terreni, che i geologi hanno denominato ‘formazione di Vigoleno’, dall’esposizione delle vigne e dalla tecniche di produzione.Posti sotto il medioevale borgo fortificato di Vigoleno, affacciato sul parco fluviale dello Stirone, i vigneti hanno una resa di 5 tonnellate di uva ad ettaro. Vengono raccolti solo i grappoli migliori, messi ad appassire sui graticci. Come tutte le cose buone, la tecnica produttiva richiede tempo e pazienza. A dicembre/gennaio (se il tempo lo consente si arriva anche a febbraio), quando gli acini sono completamente appassiti, si procede alla torchiatura con l’antico torchio verticale. Il denso mosto-vino ricavato dopo una prima fermentazione in tini aperti passa all’affinamento in botti di legno non tostato, dove il vino dovrà invecchiare ameno per cinque anni. Alla fine la resa da uva a vino è solo del 15.20%. Produrre Vin Santo di Vigoleno, per il tempo che occorre e per la resa finale, comporta sacrificio e fatica, ma il profumo intenso e il sapore pieno e potente, molto apprezzati dai consumatori, dimostrano che ne vale proprio la pena.

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12 LA VOCE DEI Coltivatori

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Dopo l’accordo siglato per il pomodoro da industria in area nord (-12% il prezzo indicativo rispetto a quanto regi-strato nel 2008 e nel 2009), sono state definite le condizioni contrattuali anche in area centro-sud. Mercato pesante, troppa produzione, magazzini pieni sono le giustificazioni, ma la responsabilità delle importazioni

registrate nel corso del 2009 (oltre 160 milioni di chilogrammi di concentrato di pomodoro triplo, di cui oltre 70 milioni dagli Usa e oltre 75 milioni dalla Cina) sono ovviamente tutte di parte industriale. Se convertiamo questa quantità in pomodoro fresco, è come se l’industria avesse acquistato, in aggiunta a quelli prodotti in Italia, oltre 11 milioni di quintali di pomodoro da trasformare (pari al 19% della produzione nazionale). A fronte di questa situazione come valutare (al di là del prezzo e delle altre condizioni) la portata di accordi in cui alla parte agricola si chiede di diminuire le superfici coltivate, una parte delle industrie si impegna a ridurre la trasformazione, mentre altri vanno avanti ad importare tranquillamente semilavorati? Che significato ha tutto questo?Il 2011 sarà, finalmente l’anno del disaccoppiamento totale, ma – come aveva previsto Coldiretti – i tre anni di disaccoppiamento parziale, voluti per “accompagnare” la filiera, non sono serviti a nulla.

Niente arance made in Italy nei succhi di Conserve Italia

Pomodoro: le importazioni di concentrato abbattono i prezzi

Cercasi frutta italiana… disperatamente“Quanta e quale frutta è acquistata dall’estero dal gruppo co-operativo Conservitalia di cui lo stesso Gardini è presidente, a cominciare, ad esempio, dai succhi di quegli agrumi che invece in Italia rimangono sulle piante perché non hanno prezzo?”.

Lo ha chiesto il presidente di Coldiretti, Sergio Marini, dopo gli attacchi venuti dall’assemblea di Fedagri - Confcoopera-tive, i cui responsabili, Maurizio Gardini e Luigi Marino hanno attaccato in modo scomposto e contraddittorio il progetto della maggiore organizzazione agricola italiana.

“Uno dei due dovrebbe raccontarci di tutta quella frutta non solo ac-quistata, ma addirittura trasformata negli stabilimenti del gruppo si-tuati in Francia e Spagna - ha sottolineato Marini - mentre nel nostro

Paese i frutticoltori estirpano gli impianti. Se l’agricoltura va male è perché oggi, come in passato, abbiamo affidato la valorizzazio-ne economica dei nostri prodotti a certe cooperative che sono state brave ad accaparrarsi una barca di risorse pubbliche lasciando però i coltivatori non solo a vendere i prodotti lungo le strade, come la racconta Gardini (che sono per altro gli unici che oggi vedono qual-che euro), ma letteralmente in mezzo alla strada a fare la fame. Una bugia detta più volte, anche se cambia il “grado” di chi la racconta, non diventa verità”.

Se da parte di Conservitalia è venuta una replica impacciata sul peso ridotto degli agrumi sul fatturato del gruppo, Fedagri è tornata sui suoi passi, smorzando i toni. “Il senso di responsabilità e la necessità di dare risposte concrete, immediate e tangibili all’agricoltura italia-na, ha dichiarato Gardini, stavolta nella sua veste di presidente delle cooperative agroalimentari, mi impongono di non proseguire sulla strada delle polemiche e di non dare risposta alcuna a chi non parla dei problemi dell’agricoltura e dei suoi protagonisti”.

“Anche io come il presidente di Fedagri Gardini penso che sia giusto chiudere qui la polemica ma intanto è giusto per corretta informazio-ne prendere atto che gli agrumi italiani rimangono sugli alberi anche perché Conserve Italia li acquista all’estero. (A proposito da dove?),

ha ribattuto il presidente della Coldiretti. Restiamo in attesa di sa-pere da dove viene il prodotto e cosa si lavora negli stabilimenti

in Francia e Spagna di Conserve Italia.

Per quanto riguarda l’invito negli stabilimenti italiani del gruppo di Conserve Italia, non abbiamo bisogno di

visitarli, li conosciamo bene, in quanto sono rea-lizzati, e sostenuti, in gran quantità con i soldi pubblici di tutta l’agricoltura italiana. (A propo-sito, quanti soldi?)”.

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14 LA VOCE DEI Coltivatori

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Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio dei Consumi Ortofrutticoli delle famiglie italiane, nel nostro Paese ogni famiglia ha consumato nel 2009 in media 10,3 kg di ortofrutta in meno dell’anno precedente. Nel frattempo si registrano altri segnali preoccupanti. Su un sito di rilevanza internazionale è apparsa la notizia che l’inizio della stagione delle fragole in Italia vede apprezzato il nostro prodotto per gusto e consistenza, ma che alcuni operatori della Grande distribuzione acquistano solo merce spagnola (di qualità inferiore a quella nazionale), solo per dimostrare ai consumatori di avere i prezzi più bassi dei concorrenti.E questo fenomeno, se collegato ad altre segnalazioni (ad esempio fragole spagnole spacciate per italiane) sanzionate dalla Polizia Locale di Padova, ci fa temere per l’andamento della campagna 2010 della frutta estiva, visto che i dati Istat 2009 degli scambi per i prodotti ortofrutticoli mostrano come siano aumentate le importazioni di ortofrutta (+9,4% in volume e +6,9% in valore) e siano al contempo diminuite le esportazioni (-7% in volume e -15,7% in valore).Coldiretti richiama le istituzioni ad una maggiore attività di controllo del rispetto dell’etichettatura di origine dei prodotti ortofrutticoli, perché ai danni provocati al sistema economico nazionale da queste importazioni, non si aggiunga anche la beffa che vede come protagonista il consumatore, convinto di aver acquistato prodotti italiani.

In aumento l’import di ortofrutta

FRAGOLE SPAGNOLE spacciate per italiane

Suini da macello: un nuovo regolamento

a vantaggio degli allevatori

È entrato in vigore, il 22 aprile, il nuo-vo regolamento della Commissione unica nazionale dei suini da macello,

l’organismo paritetico composto da alle-vatori e macellatori all’interno del quale si formulano le tendenze di mercato per la settimana successiva e si perviene alla fis-sazione di un prezzo medio per ogni singo-lo prodotto. Tra le principali novità, lo spo-stamento presso la Camera di Commercio di Mantova della sede delle riunioni (che attualmente si svolgono a Reggio Emilia) e l’introduzione di un nuovo meccanismo per ridurre la quantità dei “non quotati”, ovvero i casi nei quali le parti non arrivino a un accordo e quindi non si abbia su un prodotto un prezzo di scambio condiviso. Per prevenire rischi di definizione di prezzi “anomali” in caso di mancato accordo tra le parti, si è deciso di affidarne, alternati-vamente, la fissazione ad una delle due. Poiché dalle recenti quotazioni emerge che, in media, lo scostamento da una

settimana all’altra è di 2,5 centesimi, una possibile ipotesi sarebbe quella di inseri-re, in caso di prezzo fissato da una delle due parti, un tetto di scostamento (al ri-alzo o al ribasso) rispetto alla quotazione della settimana precedente (per esempio di 3 centesimi). Questa nuova procedura dovrebbe dare più trasparenza alle tran-sazioni, a tutto vantaggio degli allevato-ri (specie quelli più piccoli e quindi con minor potere negoziale) in una congiun-tura non particolarmente favorevole per il settore, come dimostrano i dati 2009 recentemente resi noti dall’Anas (vedi tabella). Dalle cifre emerge chiaramente una diminuzione delle esportazioni sia in quantità (-5,8% rispetto al 2008) che in valore (-2,4%) a fronte di un notevole au-mento di suini d’importazione macellati in Italia (+14,6%) e una flessione dl 4,5% di animali destinati ai prosciutti Parma e San Daniele.

Produzione degli allevamenti italiani Numero suini 12.922.000 cap - 0,8 % rispetto al 2008 Numero di suini certificati per prosciutti PR e SD 8.707.362 cap - 4,5 % rispetto al 2008 Valore franco azienda, Iva esclusa 2.361,573 ml/€ - 6,8 % rispetto al 2008

Numero di suini macellati in Italia Nati in Italia 12.922.000 capi - 0,8 % rispetto al 2008 Nati all’estero 671.774 capi + 14,6 % rispetto al 2008 Totale 13.593.774 capi - 0,2 % rispetto al 2008

Produzione carcasse di suini Nati in Italia 1.547.539 t + 0,7 % rispetto al 2008 Nati all’estero 80.452 t + 16,3 % rispetto al 2008 Totale 1.627.990 t + 1,4 % rispetto al 2008

Import di suini vivi 35.634 t - 0,5 % rispetto al 2008

Valore import suini vivi 53.085.359 € + 4,7 % rispetto al 2008

Import carni 889.493 t - 0,4 % rispetto al 2008 inclusi lardo, grasso, strutto, frattaglie e fegati

Valore import carni 1.691.127.420 € - 5,6 % rispetto al 2008

Export 270.799 t - 5,8 % rispetto al 2008 peso equivalente carne fresca - Sono inclusi lardo, grasso, strutto, frattaglie e fegati

Valore export 987.241.633 € - 2,4 % rispetto al 2008

Acquisti di carne suina equivalente carcassa 2.246.684 t + 1,5 % rispetto al 2008

Fonti: Eurostat, Istat, elaborazioni Anas su dati Istat o Eurostat, Istituti di controllo Ipq-Ineq

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16 LA VOCE DEI Coltivatori

Complessivamente, le produzioni riscaldate in serra di fiori, piante e ortaggi valgono oltre l’8% del totale della produzione agricola nazionale ed alimentano un fortissimo indotto, tra

sviluppo di fattori di produzione, macchine, strutture, distribuzione, logistica, pubblicità, progettazione, assistenza tecnica ed altro ancora. Un settore che è stato messo in grossa difficoltà negli ultimi mesi (a partire dal novembre 2009), da quando cioè una interpretazione discutibile del contenzioso con l’Unione Europea sulle agevolazioni per il gasolio da riscaldamento ha portato alla sospensione dell’agevolazione ad accisa zero per le serre.

Questa decisione ha determinato un aumento del costo del riscaldamento del 22% per le imprese (equivalente all’importo dell’accisa pagata per il gasolio per le attività agricole). In sostanza si tratta di un incremento dei costi di riscaldamento di 0,093€/litro.Da novembre dello scorso anno ci sono state innumerevoli occasioni per risolvere il problema e diversi sono stati i provvedimenti presentati. Ma ad oggi, dopo diversi mesi e nonostante il consenso bipartisan, non si è ancora arrivati a una soluzione. L’ultimo passaggio negativo si è avuto con l’emanazione del decreto incentivi, che doveva contenere anche l’agevolazione per il gasolio destinato al riscaldamento delle serre; agevolazione che, invece, è rimasta esclusa.E’ attraverso gli emendamenti, in sede di conversione del decreto, che ora la politica cercherà di trovare la soluzione a questo grave problema che vale circa 50 milioni di euro. Una somma che pesa come un macigno sui bilanci delle aziende, con il rischio di chiusure e il relativo corredo di licenziamenti e ricadute negative sull’indotto.La soluzione richiesta da Coldiretti passa attraverso il ripristino dell’agevolazione soppressa, nella misura massima compatibile con la normativa Ue (21€/1000 litri è l’accisa minima applicabile senza incorrere in infrazione comunitaria, a fronte di un impegno ambientale che si può declinare in una maggiore efficienza e in una riduzione dei consumi), con una norma che copra un arco temporale adeguato (10 anni) per consentire alle imprese di impostare la propria attività.

Gasolio da serra: un problema da 50 milioni di euro

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Al via l’edizione 2010 del concorso“ comuni fioriti ”

Aperte, anche per l’anno 2010, le iscrizioni al concorso organizzato da Coldiretti, Asproflor e Distretto turistico dei laghi

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Si tratta di una manifestazione che premia le amministrazioni locali che si sono distinte nella realizzazione, gestione e manutenzione del verde, oltre che nel promuovere attraverso eventi e convegni la cultura delle piante, dei fiori e del bello.

Attraverso questo concorso Coldiretti punta a rendere più accoglienti le nostre città facendo in modo che ai prodotti agroali-mentari di eccellenza, legati al territorio, corrisponda un’immagine dei luoghi adeguata e coinvolgendo le imprese

agricole nella gestione, manutenzione, realizzazione delle aree a verdi, delle rotonde, delle aiuole e degli elementi di arredo urbano, secondo le opportunità offerte dalla Legge di Orientamento.

Il concorso “Comuni fioriti” premia i Comuni in funzione del loro impegno nel-la realizzazione, gestione, manutenzione del verde, nel promuovere attraverso

manifestazioni, convegni, la cultura di piante e fiori e del bello. Nel 2009 hanno vinto, nell’ambito delle diverse categorie, i comuni di Fossa

(provincia dell’Aquila), Stresa (provincia di Verbania), Savigliano (provin-cia di Cuneo) e Salsomaggiore Terme (provincia di Parma). La manifestazione è collegata al concorso europeo “Entente Floreale Eu-

rope”, organizzato in 12 Paesi; ogni anno vengono scelti due Comuni in rappresentanza dell’Italia. Per il 2010 sono stati selezionati Stresa (Vb) e

Salsomaggiore Terme (Pr).Ma l’iniziativa punta anche a promuovere il consumo di fiori ed esaltare il

florovivaismo Made in Italy. Un settore trainante della nostra economia che impegna oltre 30mila imprese agricole (con un totale di più di 100mila occupati,

circa 38mila ettari coperti e in pieno campo), generando un giro d’affari pari al 6,4% del fatturato complessivo dell’agricoltura italiana, con un saldo attivo pari ad oltre a

150 milioni di euro. A livello comunitario, siamo secondi solo all’Olanda.Ed anche Piacenza vanta importanti aziende florovivaistiche, che intendiamo sostenere

e promuovere. Da qui il nostro impegno perché la provincia di Piacenza abbia un numero sempre maggiore di Comuni fioriti, riscoprendo e valorizzando quella “cultura floreale” che è

caratteristica del nostro Paese. Le adesioni per il 2010 dovranno essere formalizzate entro il 31 maggio.

I Comuni interessati a prendere parte all’iniziativa, potranno contattare l’ufficio Relazioni Esterne di Coldiretti Piacenza al numero 0523 596523.

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18 LA VOCE DEI Coltivatori

Taglio del nastro per il primo mercato di Campagna Amica in una città metropolitana del nord Italia. E’ la prima struttura del genere nel nord Italia. Su un’area

di 200 metri quadrati sono riunite le postazioni di una quindicina di aziende che ogni mercoledì e ogni sabato mattina offrono di-rettamente ai consumatori i loro prodotti: verdura, frutta, salumi, formaggi, marmellate, miele, farina di mais, latte fresco appena munto e yogurt. E’ un altro tassello della filiera agricola italiana che stiamo costruendo in tutto il Paese e che conta a livello na-zionale già 600 mercati di Campagna Amica, con un aumento del 400 per cento nell’ultimo anno. Le vendite dirette dal campo alla tavola sono un’opportunità sia per i consumatori che per le nostre aziende perché, accorciando la filiera, garantiscono un giusto guadagno per i produttori e un

risparmio per i consumatori, garantendo freschezza e qualità. Due italiani su tre (67 per cento) hanno acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo.

E’ un progetto significativo, un obiettivo fondamentale a cui stiamo lavorando anche sul nostro territorio, commen-ta la responsabile Relazioni Esterne di Coldiretti Piacen-za Elisabetta Montesissa; siamo certi che anche le nostre istituzioni locali possano riconoscere in questo percorso un vantaggio non solo per le aziende agricole, ma anche per i consumatori e per tutti i soggetti della filiera, a co-minciare proprio dagli esercizi commerciali che avrebbero a disposizione un punto coperto dove trovare prodotti ti-pici a chilometri zero e con origine assolutamente certa.

E’ guerra alla solita pizza uguale dovun-que durante tutto l’anno come la 4 sta-

gioni dove, per avere sempre gli stessi ingredienti, si è costretti a utilizzare

prodotti conservati o importati dall’estero, con il risultato che oltre la metà delle pizze servite nelle 25mila pizzerie nazionali non contengono prodotti Made in Italy. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’annunciare che

arrivano per la prima volta nel menù le pizze a “chilometri zero”

che cambiano secondo stagione per tenere conto negli ingredienti

dei prodotti presenti in quella zona ed in quel momento nell’orto, nel bosco o

nel mare (come peperoni, melanzane, ruco-

la, carciofi funghi o il pescato).La sfida nel mondo della pizza parte da Treviso dove è stata con-segnata dalla Coldiretti la prima targa a “chilometri zero” alla “Pizzeria da Bepi” che ha avviato una azione di valorizzazione dei prodotti locali e di stagione. Una vera rivoluzione che salva anche il clima perché riduce l’impiego di prodotti che consumano energia per essere conservati a lungo o che devono percorrere migliaia di chilometri di distanza con mezzi inquinanti che emettono gas ad effetto serra prima di giungere in tavola.La ricetta delle nuove pizze a chilometri zero variano dunque in base alla produzione reperibile nelle campagne limitrofe in quel momento per garantire il legame con il territorio ed evitare la per-dita di freschezza e genuinità delle pizze standard.L’iniziativa ha anche uno scopo educativo perchè combatte la con-fusione che si crea a tavola nei giovani e meno giovani sui prodotti di stagione ed aiuta a recuperare uno stile alimentare più sano.

Inaugurato il primo mercato coperto di

Campagna Amica del nord Italia

Nasce la prima pizza che cambia con le stagioni

All’interno del Consorzio Agrario di Milano,

la prima sede stabile al coperto del nord Italia

Consegnata dalla Coldiretti la targa a “chilometri zero”

Km0

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Sindacale

19M A G G I O 2 0 1 0

In centomila adottano da mucca a orto, da frutta a vino

È boom delle adozioni in agricoltura dove si moltiplicano i cittadini che vogliono diventare partner delle aziende agricole, con-dividendone i rischi e le opportunità nell’attività di allevamento e in quelle di coltivazione. E’ quanto è emerso all’Assemblea dei giovani dove è stato aperto il primo Salone dell’innovazione con le esperienze più creative realizzate dai nuovi impren-

ditori agricoli. Si stima che oltre centomila cittadini, non si siano accontentati di acquistare prodotti di qualità ma abbiano deciso di seguire e partecipare direttamente al processo produttivo dell’azienda agricole direttamente o, grazie alle nuove tecnologie, attraverso il web. Un modo per garantirsi una sorta di “second life” e trasformarsi in “avatar” della campagna ma anche per assi-curarsi forniture di prodotti alimentari genuini, freschi, di origine garantita con il miglior rapporto prezzo/qualità grazie al taglio di tutte le intermediazioni. Non manca peraltro il valore etico di una operazione che aiuta a salvare l’agricoltura del territorio e con essa l’ambiente, il paesaggio, le tradizioni e una cultura locale che si tramanda nei secoli. Si tratta di una tendenza che è stata colta immediatamente dai giovani imprenditori agricoli che hanno moltiplicato le iniziative per cogliere questa nuova domanda come dimostrano le esperienze presentate all’Assemblea dei giovani della Coldiretti.

Tra le esperienze innovative:

ADOTTA UN MAIALE - Azienda agricola agriRiggio - Reggio Calabria Giuseppe Raggio ha avuto la brillante idea di far allevare a distanza il suinetto grecanico presso la sua azienda di Reggio Calabria, nel rispetto della natura e della tradizione dei greci di Calabria. Il cliente “affidatario” all’inizio di questa avventura versa una somma di 150 euro e mensilmente contribuisce con una rata di 45 euro che serve essenzialmente per il sostentamento del suino. Nel corso dei mesi di “adozione” lo stesso potrà visitare l’azienda. SEGUI LA MUCCA SUL WEB - Azienda agricola Cornalba - Locate Triulzi - MilanoL’Azienda agricola Cornalba, costantemente alla ricerca di nuove forma di vendita diretta, offre ai suoi clienti la possibilità di vedere in “diretta” tut-to il lavoro che viene svolto nelle proprie stalle attraverso una webcam fissa che, tramite collegamento internet, permette agli acquirenti dell’azien-da una visione completa dell’interno della stalla, garantendo una trasparenza totale sui processi che vengono utilizzati sui capi di bestiame.“BOT” DEL VINO - Sansovino Vigneti e Cantine – Conselve – PadovaQuesta azienda offre la possibilità di prenotare le bottiglie di vino delle future annate. La richiesta è talmente importante che in questo ultimo periodo l’azienda sta cercando di aumentare il potenziale produttivo dei propri vigneti per soddisfare le varie commesse. Un sistema questo che ha numerosissimi estimatori, visto che una buona parte del vino che verrà commercializzato nel 2016 è stato già impegnato, con clienti in Europa, Usa e Cina. ADOTTA IL CAMPO DI GRANO - Oasi Agrituristica Baugiano – Quarrata - PistoiaIl progetto “Grani & Pani Antichi” prevede l’adozione da parte delle scuole della zona dell’intero campo di grani antichi toscani (Verna, Gentil rosso e Frassinetto) che daranno vita alla farina che servirà per produrre la famosa schiacciata (storica focaccia toscana) che sarà poi offerta nella mensa scolastica come merenda del mattino a Km 0. MARCHBURGER, L’HAMBURGER MADE IN MARCHE - Bovinmarche – AnconaBovinmarche, consorzio di allevatori (600 allevamenti, 70 macellerie e 5.000 capi certificati ogni anno) che dal 1987 porta avanti un sistema di certificazione elettronica della carne marchigiana, ha lanciato il Marchburger. Si tratta del primo panino fatto con sola carne certificata di razza bovina marchigiana che viene servito con pane di grano regionale e verdure marchigiane. Il Marchburger si vende nelle macellerie convenzionate e negli ipermercati. ADOTTA L’ORTO - Azienda Erika Proiect – Pagazzano – BergamoL’azienda di Silvio Negri è un’azienda multifunzionale dedita alla disabilità e al disagio sociale, che recentemente ha avviato anche il progetto per l’adozione dell’orto, ovvero la possibilità di indicare cosa coltivare e seguire tutte le fasi colturali delle verdure che verranno acquistate. ADOTTA L’ALBERO - Fattoria Corte Roeli – Pegola di Malalbergo - BolognaLa Fattoria Corte Roeli è un’ azienda agricola perfettamente multifunzionale che offre a tutti i suoi clienti la possibilità di “adottare” un albero del proprio frutteto attraverso il sito internet www.corteroeli.com. Si può individuare l’albero preferito su una mappa on line e scegliere tra le varietà di frutta autoctona disponibili, Pere Abate Fetel Igp, Pere Guyot, Pere Santa Maria, Albicocche Tyrintos e Albicocche Reali d’Imola. Al momento della raccolta verrà spedita a domicilio la frutta dell’albero selezionato. HAMBURGER DI SOLA CARNE PIEMONTESE - La Piemontesina - Chiasso - TorinoL’azienda agricola ha lanciato hamburger fatti di pura carne piemontese ma offre anche la possibilità di acquistare carne freschissima di bovini di razza piemontese, nati e allevati in azienda e alimentati solo con sostanze vegetali. I vari tagli del bovino possono essere scelti e in seguito forniti in comode confezioni sigillate ed etichettate, pronte per essere congelate.

Si tratta di idee innovative perfettamente replicabili anche sul nostro territorio.

Il boom degli italiani trasformati in “Avatar” delle campagne

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20 LA VOCE DEI Coltivatori

Ora anche l’Ue punta a promuovere i mercati degli agricoltori

La Pac è indispensabile e lo sarà per molto

Alla risoluzione sulla “politica di qualità dei prodotti agricoli: quale strategia seguire?”, gli europarlamentari si sono detti dell’avviso che il sistema delle denominazioni di origine

protette costituisca uno degli strumenti della Pac preposti a favorire lo sviluppo delle zone rurali, proteggere il patrimonio culturale delle regioni e contribuire alla diversificazione dell’occupazione in ambito sociale. A tale proposito, sono stati adottati una serie di emendamenti volti a ribadire il mantenimento dei tre sistemi di registrazione (vini, bevande alcoliche e prodotti alimentari) e la contrarietà alla sostituzione delle indicazioni geografiche con i marchi. I deputati si sono detti d’accordo affinché, nel caso in cui un prodotto tutelato da un’indicazione geografica sia utilizzato come ingrediente, debba essere possibile definire norme concernenti l’utilizzazione del suo nome “per verificare che le caratteristiche, l’immagine o la reputazione del prodotto non siano alterate”.Di particolare carattere innovativo è la domanda rivolta alla Commissione europea di predisporre programmi rivolti alla promozione di mercati agricoli gestiti direttamente dagli

agricoltori, dal momento che “in tale modo si garantisce un prezzo equo per i prodotti di qualità, si consolida il legame tra prodotto e territorio e si incoraggiano i consumatori a compiere scelte consapevoli”.Con riferimento all’origine gli europarlamentari hanno fatto proprio un emendamento presentato da deputati italiani dei diversi gruppi; il Parlamento ritiene opportuno indicare il paese d’origine per i prodotti agricoli freschi e, nel caso di prodotti trasformati “monoingrediente” il luogo di provenienza della materia prima agricola utilizzata nel prodotto finito, “con l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza e una tracciabilità” per assicurare “acquisti consapevoli da parte dei consumatori”. La Risoluzione in questione ha ad oggetto la Comunicazione della Commissione europea il cui obiettivo è quello di promuovere una consultazione, tra le istituzioni comunitarie su una serie di opzioni volte alla revisione della vigente normativa comunitaria in materia di qualità dei prodotti agricoli.

Ciolos, che ha lanciato un dibattito pubblico sul futuro della Pac, ha sottolineato che “la Politica agricola comune è un elemento chiave della dinamica dei territori rurali e un motore di vitalità per le campagne”. L’agricoltura, ha sottolineato con forza, “può portare molto alla

crescita intelligente, durevole e inclusiva. Non è il momento di abbassare le braccia”. Per dare il suo contributo, ha aggiunto il commissario, la Pac deve tuttavia essere riformata di fronte alla nuova realtà europea, in cui “non si può parlare di un unico modello in agricoltura”. “Abbiamo ha spiegato, un’agricoltura multiforme. Oggi possiamo parlare piuttosto di agricolture”. Secondo un rapporto parlamentare non ancora ultimato, si fa appello a lasciare almeno invariato, anche dopo il 2013, il bilancio destinato alla Pac dall’Unione europea, ma su questo punto Ciolos rileva che il dibattito è prematuro, prima, a suo avviso, è necessario focalizzare l’attenzione sugli obiettivi. Nella discussione sulla riforma il confronto si annuncia comunque serrato e non facile con alcun Paesi, come la Gran Bretagna e quelli del nord Europa, pronti a dare battaglia per ridurre il sostegno all’agricoltura.Proprio sul futuro della Politica Agricola Comune Coldiretti ha organizzato un Forum a Bruxelles per il prossimo 27 maggio.

Promozione dei mercati gestiti direttamente da agricoltori; rafforzamento della protezione delle Dop e Igp dalla contraffazione, dentro e fuori l’Ue; nuove norme sul loro utilizzo come ingredienti e sul potere dei consorzi di regolarne le quantità in vendita ed i requisiti per il confezionamento; indicazione in etichetta dell’origine dei prodotti e mantenimento delle norme commerciali settoriali.

Il commissario Ue all’agricoltura Dacian Ciolos, parlando agli eurodeputati della competente commissione del Parlamento europeo, ha ribadito più volte che la Politica agricola comune (Pac) è “indispensabile”’ e che “‘lo sarà ancora per lungo tempo”.

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21M A G G I O 2 0 1 0

E’ stata siglata la convenzione tra Agrifidi Emilia e CreditAgri Emilia Romagna; l’intesa, grazie all’apporto di CreditAgri, società di mediazione creditizia, intende favorire il più completo raggiungimento degli obiettivi istituzionali dell’Ente di garanzia fidi, promosso dalle Organizzazioni agricole di Parma e Piacenza. La convenzione, si aggiunge a quella sottoscritta a febbraio con AgrifidiUno, Ente di garanzia fidi di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. CreditAgri Emilia Romagna, attraverso questo secondo accordo, rafforza il proprio sostegno al progetto di collaborazione già avviato, favorendo altresì più proficue occasioni di contatto tra le imprese agricole, il sistema bancario e le strutture interprovinciale di garanzia fidi.Alla qualificata attività di garanzia svolta da AgrifidiUno ed Agrifidi Emilia, si vanno così ad aggiungere innovative attività di consulenza messe a disposizione da CreditAgri Emilia Romagna. Di seguito, i principali servizi a disposizione dell’azienda:

• check-up aziendale per l’ottimizzazione della gestione finanziaria, con lettura e commento dell’estratto conto e/o consulenza sui contratti di mutuo; • diagnosi per la migliore gestione economica dell’azienda agricola, con redazione di studi di sostenibilità degli investimenti e reperimento delle coperture finanziarie alle migliori condizioni di mercato; • assistenza e consulenza per il consolidamento del debito e interventi di riequilibrio finanziario; • valutazione dell’effettivo merito creditizio, successiva istruttoria e presentazione della pratica di finanziamento.Il valore aggiunto di questa collaborazione si sostanzia nell’unione delle differenti prerogative che caratterizzano i soggetti firmatari che, proprio per la loro diversa natura, sono complementari e consentono di soddisfare di più e meglio le esigenze dell’imprenditore agricolo.

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CreditAgri Emilia Romagnavia Marconi 9 - 40122 BolognaTel.: 051.2758811e-mail: [email protected]

CreditAgri Emilia Romagna - sportello di Piacenza: via Colombo 35 - 29122 PiacenzaTel.: 0523.596511Referente: Fabrizio Masini – e-mail: [email protected]

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Tabella 1 – Agrifidi Emilia*

RIEPILOGO DATI ATTIVITÀ AGRIFIDI EMILIA PARMA PIACENZA TOTALI

TOTALE FINANZIAMENTI EROGATI E GARANTITI € 6.548.889,00 € 10.545.000,00 € 17.093.889,00

GARANZIE RILASCIATE (SU DEBITO RESIDUO) AL 31/12/2008 € 6.579.502,33 € 7.041.763,00 € 13.621.265,33

GARANZIE PRESTATE SU FINANZIAMENTI EROGATI DAL 01/01/2008 AL 31/12/2008 € 3.179.866,00 € 4.523.900,00 € 7.703.766,00

N. SOCI 1.613 474 2.087

N. FINANZIAMENTI EROGATI 139 111 250

* Dati al 31.12.2008

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Sindacale

22 LA VOCE DEI Coltivatori

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La nuova squadra di Vittorio Sangiorgio

IIIII L’esecutivo nazionale, oltre che dal delegato nazionale Sangiorgio è composto da:

Ilse De Matteis (Abruzzo)

Daniele Perrone (Calabria)

Mattia Dall’Olio (Emilia Romagna)

Stefano Ravizza (Lombardia)

Roberto Moncalvo (Piemonte)

Mario Coni (Sardegna)

Giuseppina Palazzolo (Sicilia)

Alberto Mantovanelli (Veneto)

Il gruppo Giovani Impresa dell’Emilia Romagna con il vice presidente nazionale Mauro Tonello

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23M A G G I O 2 0 1 0

Un nuovo statuto per Terranostra Piacenza

u n a f i l i e r a a g r i c o l a t u t t a i t a l i a n a e f i r m a t a d a g l i A g r i c o l t o r i

Il nuovo statuto di Terranostra Piacenza, è stato approvato nei giorni scorsi, dopo un attento esame dell’Assemblea e del Con-siglio. Un momento importante per fornire un quadro di nuovi

ed equilibrati rapporti tra ambiente, agricoltura, turismo e cultura.Per noi è una grande soddisfazione, afferma Carlo Pontini presi-dente di Terranostra Piacenza, mettere a disposizione delle aziende agrituristiche uno strumento normativo adeguato alle esigenze del mercato, efficace per migliorare l’offerta qualitativa di un territorio che possiede un’enorme potenzialità turistica ed enogastronomica.Negli ultimi dieci anni è quasi raddoppiato (+90 per cento) il numero di agriturismi che contribuiscono ad alimentare il moto-re del turismo enogastronomico che, con 5 miliardi di fatturato stimato per il 2009, è l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama della vacanza Made in Italy.

La tendenza di crescita per l’ agriturismo per quanto riguarda il ter-ritorio piacentino, è favorita dal fatto che le nostre vallate offrono sia percorsi turistici nel verde che la possibilità di visitare borghi storici, castelli e musei; ma l’interesse principale dei nostri clienti, soprattutto famiglie con bambini, è rivolto agli animali da cortile, agli attrezzi antichi e alla possibilità di conoscere le tradizione e gli antichi mestieri del nostro territorio.Con il nuovo statuto vogliamo intraprendere numerose iniziative e attività ispirate alla tutela delle risorse naturali, del territorio e del patrimonio paesistico e forestale, volte e sviluppare le potenzialità ricettive delle aziende agricole, ma anche la corretta valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, la tutela della specificità e genuinità dei prodotti agro-alimentari, conservando tradizioni e culture rurali.

Per scegliere la vacanza in agriturismo è possibile ricercare su internet dove è presente il sito www.terranostra.it

Fabrizio Masini Massimo Albano Carlo Pontini

agriturismivendita diretta bancolat

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Sindacale

24 LA VOCE DEI Coltivatori

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Sindacale

25M A G G I O 2 0 1 0

DON STEFANO SEGALINICONSIGLIERE ECCLESIASTICO PROVINCIALEDI COLDIRETTI PIACENZA

Grazie Don AndreaQuando si devono ricordare i fatti salienti della vita di una persona che ci ha lasciato non è facile riassumerli in poche parole, tanto meno lo è per me nei confronti della vita di don Andrea Mutti.

Parto da ciò che mi ha raccontato quando sono andato a trovarlo in canonica a Strà.

Mi aveva confidato che fin da bambino aveva sperimentato la sofferenza, rimanendo senza padre, e poi si è aggiunta la guerra. Sicuramente sono stati fatti che lo hanno aiutato a crescere sempre più nella fede.

Poi c’è stato il tempo degli studi in seminario e il ministero sacerdotale per ben 58 anni!

Tutti questi anni sono stati spesi per annunciare il vangelo mettendosi alla sequela di Maria.

Le opere che ha compiuto, Santuario in primis, e le relazioni umane che ha coltivato, tra cui l’assistenza spirituale alla Coldiretti per oltre trent’anni, gli hanno permesso di parlare di Gesù a tante persone, prima con la sua vita e poi con le parole.

Ha colto ogni occasione per far conoscere quel messaggio, il Vangelo, per cui aveva deciso di spendere tutte le sue forze.

Oggi possiamo per lui pregare perché possa godere del premio che spetta al servo fedele, e chiedere per noi la sua intercessione perché, nella vita di ogni giorno, possiamo affidarci all’abbraccio materno di Maria per giungere così un giorno insieme con lui nella patria beata.

Grazie don Andrea!

Il nostro non è un’addio

ma un arrivederci.

don Andrea Mutti

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l’intervista del mese

26 LA VOCE DEI Coltivatori

Dante

Pattini

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l’intervista del mese

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IIIII Direttore può presentarci la struttura che Lei dirige?Nato nel 1900 dalla volontà di 47 agricoltori piacentini il Consorzio Agrario ha attraversato la storia del secolo scorso restando sempre uno dei punti di riferimento a li-vello italiano; basti pensare a tutte le attività industriali (fabbrica concimi, fabbrica mangimi, logistica) sviluppa-te dagli anni 60 in poi dal direttore Stradiotti. Da sempre l’obiettivo è stato “contribuire all’incremento e al miglio-ramento della produzione agricola”.In questo lungo percorso non sono mancati, anche re-centemente, i momenti meno belli con esperienze di di-versificazione non positive che hanno pesato sui bilanci della cooperativa.

IIIII Quali sono i momenti meno belli a cui si riferisce?Sicuramente gli anni dal 2000 al 2005, in cui ci sono sta-te pesanti perdite e vendite di tante nostre agenzie; sia-mo andati molto vicini ad un punto di non ritorno dove, per sopravvivere, avremmo dovuto dismettere l’intero pa-trimonio immobiliare lasciando la cooperativa senza più mezzi solidi.A questo punto è scattata da parte di tutta la squadra, dirigenza e struttura, la volontà di reagire e dimostrare la validità economica della cooperativa basando la nostra attività su valori quali l’onestà, la trasparenza, il forte legame con l’azienda; insomma ci siamo tutti, ma proprio tutti, rimboccati le maniche!La risalita è stata molto faticosa viste le annate agricole non facili, ma i risultati degli ultimi 2 anni con il bilancio finalmente tornato in attivo, senza particolari vendite

immobiliari, ci riempiono di orgoglio e di soddisfazione. Questo risultato non era assolutamente scontato! Natu-ralmente ci ha molto aiutato l’appoggio e il sostegno di una grande organizzazione agricola…. Coldiretti… che ha creduto negli uomini e nella struttura e ci ha sempre sostenuto anche nei momenti difficili. E dobbiamo dare atto al Presidente, particolarmente allergico alla cessione di immobili, e a tutto il consiglio di amministrazione, di aver dimostrato un grande attaccamento e passione verso il Consorzio agrario.

IIIII Quindi Lei è stato “promosso” da direttore commer-ciale a direttore generale, una grande soddisfazione, ma anche un grande impegno.Dal momento della mia nomina alla direzione generale non ho cambiato di molto le mie abitudini: tanto lavoro in ufficio, ma anche tanti contatti diretti con gli agricol-tori, un punto di forza e non modificabile della mia gui-da, perché solo parlando con chi utilizza i nostri mezzi, possiamo effettivamente migliorarci e crescere. Da subito ho chiesto a tutti i collaboratori un maggiore impegno sui risultati e una dedizione totale alla cooperativa. Ho favorito alcuni cambi generazionali in posizioni di re-sponsabilità, perché ho sempre creduto molto nei giova-ni. In una parola meritocrazia! In maniera forse un po’ troppo ambiziosa mi sono po-sto da subito l’obiettivo di fare del Consorzio Agrario un modello di azienda sana, innovativa ed agile nel quale le persone meritevoli hanno visto riconosciuto il loro im-pegno.

Lo spazio che “La voce dei Coltivatori” dedica a personaggi autorevoli del mondo agricolo, nel mese di maggio ospita nella propria rubrica una intervista a Dante Pattini, direttore del Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza. Dante Pattini, 49 anni, parmigiano di origine e residente a Milano, ha una lunga esperienza nel settore dell’agricoltura; terminati gli

studi è entrato in alcune importanti multinazionali, quali Shell, Ciba Geigy e Novartis impegnate nel settore sementi e fitofarmaci, lavorando non solo in Italia, ma anche in Francia e guadagnandosi una conoscenza approfondita del settore. È entrato al Consorzio Agrario di Piacenza nel 2001 con il ruolo di direttore commerciale, per poi ricoprire l’incarico di direttore operativo. Dall’ottobre 2007 è stato nominato direttore generale.

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ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA E ORDINARIA

DEI SOCIE’ convocata in Piacenza, via C. Colombo 35

presso la Sede del Consorzio Agrario (Palazzo dell’Agricoltura) per il giorno 30 aprile 2010 alle ore 7,00 in prima convocazione

ed occorrendo il giorno 15 maggio 2010 alle ore 10,00 in seconda, l’assemblea straordinaria e ordinaria dei soci dell’intestato Consorzio,

per la trattazione del seguente ordine del giorno:

A - PARTE STRAORDINARIAAdeguamento delle norme statutarie ai sensi della Legge n. 99 del 23/07/2009,

proposta di modifiche di alcuni articoli ai fini di una maggiore aderenza alla realtà ed approvazione di un nuovo testo di statuto.

B - PARTE ORDINARIABilancio al 31 dicembre 2009 e deliberazioni relative.

............................................................................................................................................................N.B.: Il bilancio e relative relazioni sono a disposizione degli aventi diritto presso la sede sociale a partire dal 15 aprile 2010.............................................................................................................................................................Piacenza , 11 Aprile 2010

Al termine dei lavori seguirà rinfresco a cui tutti siete invitati a partecipare

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEIL PRESIDENTE

Pierluigi Scrocchi

CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI PIACENZA Soc. Coop a responsablità limitata

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l’intervista del mese

29M A G G I O 2 0 1 0

Sono rimasto veramente colpito dalla dedizione profusa in questi ultimi anni da tutti i dipendenti, agenti, polisti. Ormai ho sempre meno lavoro da fare!

IIIII Meno lavoro da fare? Mi sembra, al contrario, che ci siano grandi obiettivi per il futuro?Sicuramente un obiettivo generale ma fondamentale: rendere il Consorzio Agrario sempre più efficiente; un processo in divenire dove tutti i giorni ci poniamo il pro-blema di come fare meglio rispetto al giorno precedente. Lo stesso si può dire riguardo alla valorizzazione delle risorse umane.Per l’immediato futuro ho avuto un mandato molto pre-ciso dal consiglio per allargare il nostro fatturato sia in provincia di Piacenza che fuori; inoltre stiamo ricercando, ove possibile, delle sinergie con altre coop nel nostro territorio e fuori provincia con altri consorzi agrari. Il risultato raggiunto in questi anni con C.I.O. vorremmo non rimanesse isolato.

IIIII Recentemente è nata la Holding degli agricoltori italiani, “Consorzi Agrari d’Italia”, ma che cos’è e soprattutto quali sono i suoi obiettivi?Potremmo definirla una risposta alla crisi dell’agricoltura. La Coldiretti si e’ impegnata nella costruzione di un’asso-ciazione che diventi rappresentanza di filiera, associando i consorzi agrari e la cooperazione.La Holding sviluppa un fatturato di 3 miliardi di euro su 1300 punti di vendita ai quali fanno riferimento 300mila imprese agricole ed un numero crescente di cittadini in-teressati dall’acquisto di prodotti alimentari genuini del-la filiera agricola italiana al giardinaggio.Un gigante che è leader incontrastato nella gestione dei cereali con il 20 per cento della produzione nazionale, nella commercializzazione di mezzi tecnici per l’agricol-tura con il 25 per cento dei trattori venduti, e garanti-sce l’alimentazione ad un animale allevato su dieci ma è presente, anche con esempi di eccellenza, in attività industriali e nella distribuzione alimentare.Consorzi Agrari d’Italia persegue quattro principali obiet-tivi:• la creazione di una rete efficiente di servizi su tutto il territorio nazionale, di tipo tecnico-commerciale, finan-ziario, logistico ma anche nelle nuove energie agricole;• la modifica delle relazioni industriali accrescendo il peso degli agricoltori;• la concentrazione dell’offerta e la commercializzazione delle produzioni, per aumentare il valore aggiunto degli agricoltori; • una presenza diretta sul mercato di prodotti agroali-mentari “firmati dagli agricoltori” e il rafforzamento di una rete distributiva integrata partendo dai punti vendita esistenti.Le aree di business della società sono state individuate nella razionalizzazione delle attività della rete Consorzi Agrari, nella realizzazione di una rete distributiva per le produzioni firmate dagli agricoltori, nelle nuove energie, nel credito ed nelle assicurazioni e nella filiera dei se-minativi con particolare riferimento al trading di grano

duro, tenero, mais, altri cereali, alle attività industriali di mangimifici, sementi e a quelle trasformazione delle produzioni (pasta, vino, olio, ecc).E’ una grande opportunità per l’agroalimentare italiano. Ed il nostro consorzio ha aderito da subito a questa nuo-va società ritenendola un’opportunità per il nostro futu-ro, forse l’unica opportunità.

IIIII E quindi quale sarà il ruolo del Cap di Piacenza sul territorio?Il nostro ruolo rimane sempre quello di creare valore per i nostri soci/clienti attraverso l’offerta di servizi e prodotti al passo con i tempi; la capacità di rimanere “attuali”, legati al nostro territorio, basti pensare all’esperienza di successo dei nostri contratti di coltivazione cereali; ma abbiamo in cantiere anche nuovi progetti riguardanti le nuove richieste del mercato. A questo punto non possia-mo fermarci e nemmeno mantenerci; vogliamo continuare a crescere.

IIIII Come definisce il progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana?Semplicemente l’unico progetto per il Paese.. con il gros-so pregio di essere estremamente concreto e di riassume-re tutti i temi presenti oggi nel mondo agricolo; la qua-lità, l’origine, l’etichettatura obbligatoria, un rapporto più equilibrato con la grande distribuzione. Un percorso completo che rappresenta il futuro per la nostra agricol-tura; senza questo progetto la nostra agricoltura non può avere un futuro. Naturalmente occorre una grande capaci-tà imprenditoriale, supportata dalla moderna tecnologia; insomma modernità, tradizione e legame con il territorio.Gli imprenditori agricoli, devono, quindi, fare la loro par-te, ma il senso di responsabilità che vedo oggi anche a Piacenza da parte di Coldiretti mi rende molto ottimista riguardo al successo di questo progetto!

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anche dal punto di vista dell’immagine: un’impresa che rispetta l’ambiente raccoglie più favori di quelle che non si occupano di

temi ecologici.

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aziendale e anticipa le risorse necessarie, fino a 5 milioni di euro. Cariparma Energia è il finanziamento che permette addirittura

di azzerare l’impegno del capitale aziendale, se si decide di finanziare il 100% dell’investimento.

Le aziende agricole possono anche scegliere di dilazionare il rimborso fino a 20 anni. Questo permette di abbassare la rata, che

può essere mensile, trimestrale o semestrale, e far sì che gli esborsi vengano quasi totalmente coperti dai risparmi in termini di

costo di energia e dai ricavi derivanti dagli incentivi e dalle detrazioni fiscali.

Cariparma Energia finanzia diversi tipi di investimento:

INVESTIMENTI IN FONTI RINNOVABILI

• Fotovoltaico • Eolico • Idroelettrico • Biomasse• Cogenerazione (costruzione di nuovi impianti, potenziamento di impianti esistenti, riattivazione di vecchi impianti)

• Geotermico

INVESTIMENTI IN ALTRE FORME DI RISPARMIO ENERGETICO

• Razionalizzazione dei consumi• Miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di produzione di energia/calore• Riqualificazione energetica degli edifici

INVESTIMENTI IN SOLUZIONI INNOVATIVE

• Lo studio e la realizzazione di nuove tecnologie per la produzione di energia.

Le aziende agricole che scelgono Cariparma Energia ottengono un tasso molto competitivo, uno dei migliori del mercato. Si tratta

infatti di un tasso che varia a seconda della durata del finanziamento e della classe di rischio a cui appartiene l’azienda: quelle

giudicate più solvibili ottengono migliori condizioni.

E’ possibile inoltre ottenere un prefinanziamento fino al 60% dell’importo concesso, permettendo quindi al cliente di fronteggiare i

costi prima che vengano ultimati i lavori. E per ottenerlo è sufficiente presentare le fatture e le relative disposizioni di pagamento.

Per le aziende agricole oggi è, quindi, più semplice investire sull’ambiente. Ed è anche più vantaggioso.

CARIPARMA finanzia chi investe in energia alternativaPer risparmiare sul costo dell’energia e per accedere alle detrazioni fiscali e agli incentivi

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Iniziative Coldiretti

32 LA VOCE DEI Coltivatori

IL POMODOROUNA RICETTA DI LUNGA VITA

L’iniziativa è stato il frutto di una importante sinergia tra l’am-ministrazione comunale, la provincia e Coldiretti Piacenza.Il pomodoro rappresenta per il nostro territorio, sottolinea

il presidente di Coldiretti Piacenza, Luigi Bisi, un comparto indi-spensabile e un fiore all’occhiello. Attraverso questo convegno a cui abbiamo voluto dare un taglio inusuale per noi, che siamo abituati a parlare di tecnicismi e di mercato, grazie all’intervento di autorevoli relatori, abbiamo illustrato ai consumatori le proprietà nutritive e nutraceutiche della più famosa bacca rossa.Si tratta, continua Bisi, di un frutto ricco di virtù preziose, un alleato per il cuore e per le arterie e anche un ottimo ingrediente in cucina.Ma è altrettanto indispensabile, e fondamentale conoscerne l’origi-ne; perché grazie alla professionalità dei nostri imprenditori e alla rigidità delle normative italiane abbiamo la certezza di quello che consumiamo. E’ per questo che la nostra organizzazione continua la propria battaglia nella direzione dell’etichettatura obbligatoria di tutti i suoi derivati a tutela delle scelte consapevoli del cittadino consumatore che può contare così sulla reale qualità del prodotto made in Italy”.

Il convegno, moderato con grande maestria dalla respon-sabile di Telelibertà Nicoletta Bracchi, dopo i saluti

delle autorità intervenute, il sindaco di Borgono-vo Luigi Francesconi, l’assessore provinciale

all’agricoltura Filippo Pozzi e il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi è stato aperto da Ermanno Coppola dell’Area Sicurezza alimentare della Confede-razione Nazionale Coldiretti, che ha affrontato l’importanza economica del comparto nella nostra provincia

e in Italia, ma anche della filiera corta ed in particolare della necessità di una etichettatura

obbligatoria. Hanno prose-guito Monica Maj dell’Università Cattolica di Piacenza, illustrando le

tematiche relative alle proprietà nutrizionali, e il primario del reparto di oncologia dell’Ospedale di Piacenza, Luigi Cavanna sugli effetti preventivi rispetto a certe malattie di una corretta ali-mentazione, in particolare gli aspetti nutraceutici del pomodoro.La tavola rotonda è stata chiusa dello chef stellato Isa Mazzocchi del ristorante La Palta di Bilegno che dopo aver sintetizzato gli usi in cucina e l’importanza di utilizzare prodotti di stagione ha effettuato una degustazione guidata di ricette a base di pomo-doro.Questo convegno è stato il primo di una serie di appuntamenti che la nostra Organizzazione intende promuovere, riguardanti un’analisi completa delle nostre produzioni tipiche, dagli aspetti economici, a quelli salutistici per concludere con gli utilizzi da parte del consumatore.

Le proprietà nutrizionali e nutraceutiche del pomodoro analizzate nel corso del convegno di apertura della Fiera dell’Angelo di Borgonovo

La conferenza stampa di presentazione dell’evento

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Iniziative Coldiretti

33M A G G I O 2 0 1 0

In occasione della domenica delle Palme l’associazione Agrimer-cato di Piacenza, grazie alla collaborazione con l’amministra-zione comunale di Pianello, ha inaugurato il primo Mercato di

Campagna Amica in Valtidone.“Il nostro ringraziamento va a Coldiretti che per noi è marchio di garanzia; l’obiettivo è di aiutare l’agricoltura a livello locale tentan-do di affievolire la crisi che attanaglia il settore agricolo”, con queste parole l’assessore all’agricoltura di Pianello, Guido Gualdana, ha commenta la nuova iniziativa dedicata alla vendita diretta.“La filiera corta, è uno strumento a disposizione dei cittadini con-sumatori, ma anche degli stessi imprenditori agricoli che nelle

nostre valli svolgono un ruolo fondamentale di presidio del territorio. Fin dalla scorsa campagna elettorale, continua Gualdana abbia-mo sempre sposato il “documento del buon governo del territorio”, di Coldi-retti, che meglio rappresenta le esigenze dell’agricoltura moderna”.E’ importante sottolineare, ha ribadito il presidente di Agrimercato Giovanni Manfredi che i prodotti alimentari freschi come la frutta e verdura acquistati al mercato degli agricoltori o direttamente nelle azienda agricole durano fino ad una settimana in piu’ rispetto a quelli dei canali di vendita tradizionali; questo è un ulteriore van-taggio per i cittadini consumatori.L’inaugurazione sotto l’impeccabile regia del sindaco Gianpaolo Fornasari, ha visto la presenza dell’assessore provinciale all’agricol-tura Filippo Pozzi, dell’onorevole Tommaso Foti e di numerose au-torità civili e miliatari dell’intera vallata, oltre che dei funzionari di Coldiretti. La giornata è stata caratterizzata da un folto pubblico di cittadini-consumatori, provenienti anche dal bacino lombardo che hanno riconosciuto il valore dell’iniziativa non solo sotto l’aspetto commerciale ma soprattutto per l’importante significato etico che racchiude.

“Il latte è un alimento importante e sano per la nostra alimentazione”, così Franco Testa ha accolto i bambini della Scuola dell’Infanzia ”Giardino dei Gelsi” di Fiorenzuola nella sua azienda agricola ubicata a pochi chilometri dal paese, a Baselica Duce. I bambini accompagnati dalle insegnanti e dai funzionari di Coldiretti hanno ascoltato incuriositi la storia del latte, ripercorren-do la filiera “dalla stalla alla tavola”, imparando che le peculiarità di questo alimento nobile, sono dovute alla cura e alla passione nonché alla professionalità che l’agricoltore pone nell’accudire gli animali.E’ stata una vera lezione interattiva dalla stalla al latte: iniziata con la visita alla stalla, provando l’emozione di toccare le vacche, pro-seguita nella sala mungitura, per poi osservare attentamente tutti i cicli dell’azienda agricola.Un’esperienza entusiasmante conclusa con una merenda a chilome-tri zero preparata con cura dalla famiglia Testa. Coldiretti Piacenza, attraverso il progetto di Educazione alla Cam-pagna Amica “Mangi locale, cresci fenomenale” vuole trasmettere agli studenti l’importanza di una sana alimentazione, legata all’uti-lizzo di prodotti locali, stagionali, che hanno percorso poca strada per arrivare sulla nostra tavola.

Un progetto che Coldiretti sta portando avanti da anni che ha lo scopo di avvicinare i ragazzi al mondo rurale, indirizzandoli verso le nostre tradizioni agroalimentari, rievocando il legame con il terri-torio ed i prodotti tipici. Consumare cibo a chilometri zero, significa prediligere l’utilizzo e la distribuzione di prodotti del territorio con relativo risparmio economico ed un impatto ambientale positivo. Per diventare stabili i cambiamenti devono essere innestati nella coscienza delle nuove generazioni; l’educazione alimentare nelle scuole, una sempre maggior consapevolezza sul cibo e la stagionali-tà dei prodotti sono i mattoni per una nuova società dei consumi che guardi anche al territorio e alle tradizioni e non solo all’economia.

Il mercato di Campagna Amica è “sbarcato” anche in Val TidoneSi ripeterà ogni prima domenica del mese

Dalla stalla al latte

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34 LA VOCE DEI Coltivatori

Eventi e notizie dal mondo agricolo

Qual è il ruolo dei consorzi di difesanel nuovo sistema?

E’ importante che gli agricoltori siano a conoscenza di tutti gli aspetti legati al nuovo sistema assicurativo:• prima di accettare le proposte dell’assicuratore, è necessario, innanzitutto, confrontare i tassi di premio delle varie compagnie, contattando il Condifesa che è in grado di monitorarli; quindi, le condizioni di franchigia e garanzia (monorischio, pluririschio, limiti di indennizzo, ecc);• particolare attenzione deve essere prestata quest’anno alla data prevista dalla compagnia di assicurazione per l’ erogazione dei risarcimenti a liquidazione dei danni subiti. L’assemblea del Condifesa ha deliberato di protrarre il più a lungo possibile la richiesta di pagamento, da parte del Socio, del costo della polizza, tenuto conto delle critiche condizioni di liquidità, senza chiedere alcun anticipo a luglio o ad ottobre, almeno fino al pagamento di Agrea, ma ha anche stabilito che il Socio debba versare entro e non oltre il 15 novembre l’importo degli eventuali risarcimenti che gli spettano in base ai bollettini di perizia, ad acconto o saldo della cartella esattoriale che il Condifesa avrà emesso a suo carico: è evidente che se la compagnia, presso la quale ha stipulato la polizza, eroga il risarcimento alla fine di dicembre, anzichè al 15 novembre, il Socio è costretto ad anticipare l’importo oppure a sopportare consistenti oneri aggiuntivi di esazione per il ritardo.Anche in questo caso, il Condifesa è in grado di segnalare al socio le compagnie in linea con quanto riportato;• i soci morosi alle scadenze previste dovranno essere segnalati ad AGREA che provvederà al blocco dei contributi PAC ed al recupero definitivo degli importi;• è fondamentale, per l’ottenimento del contributo art. 68 o Ocm vino, che il Socio presenti richiesta ai CAA entro il 15 maggio, verificando puntigliosamente la corrispondenza dei dati catastali e di superficie, riportati sul certificato di assicurazione agevolata con quelli riportati sul fascicolo aziendale PAC che confluiranno nel portale SIAN-AGEA.

Da quest’anno, il Fondo di solidarietà nazionale è finanziato dall’art. 68 del Reg. (CE) 73/2009 attivato dall’art.11 del D.M 29.7.2009, e dal Reg.(CE) 1234/2007.Il Regolamento CE n. 1290/2005 per il finanziamento della PAC prevede due pilastri: il 1° pilastro è relativo ai pagamenti diretti (art. 68) ed agli interventi di mercato (Ocm. unica), il 2° pilastro è relativo allo sviluppo rurale.L’art. 68 del Reg. CE 73/2009 è una nuova forma di sostegno nell’ambito della politica dei pagamenti diretti. Si tratta di una forma intermedia tra i pagamenti diretti disaccoppiati e le misure della politica di sviluppo rurale. Il plafond dell’art. 68 potrà essere alimentato da una trattenuta del 10% del massimale nazionale: quello italiano ammonta a 4,3

miliardi di euro; l’ art. 68 prevede, quindi, un importo massimo di 430 milioni di euro, di cui utilizzati 316,25 milioni di euro.Nella torta dell’art. 68 è stata ricavata per le assicurazioni agricole degli anni 2010-2013 una fetta del 22,1 % per 70 milioni di euro, a fronte dei quali viene erogato un cofinanziamento nazionale del 25% per 23,3 milioni di euro.Per quel che riguarda l’Ocm vino, Reg. CE 1234/2007 e 479/2008, nelle misure previste per il sostegno al mercato sempre nell’ambito del 1° pilastro, sono stati stanziati 20 milioni all’anno per le assicurazioni agevolate del prodotto uva da vino.I contributi sui premi assicurativi saranno erogati direttamente da AGREA, ente pagatore

di AGEA alle aziende agricole che avranno presentato apposita richiesta presso i centri di assistenza agricola (CAA) delle organizzazioni professionali nell’ambito della domanda unica PAC.

I Condifesa svolgono l’attività da almeno 40 anni ed il loro ruolo appare confermato, anzi potenziato dal fatto che le aziende agricole associate beneficiano non soltanto dell’attività di controllo e miglioramento delle condizioni tariffarie-normative relative alle polizze assicurative per la coperture dei rischi da avversità atmosferiche, fitopatie e infestazioni parassitarie sui raccolti e da epizoozie negli allevamenti zootecnici, ma anche di un sostegno finanziario da parte di un organismo che è

in grado di sopportare il pagamento anticipato dell’intero premio assicurativo (a luglio per l’uva da vino e ad ottobre per gli altri prodotti), recuperandolo dai Soci nel

momento in cui essi abbiano la concreta disponibilità dei contributi comunitari.

QUALI SONO LE NOVITA’ DEL PIANO ASSICURATIVO AGRICOLO NAZIONALE PER IL 2010?

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Eventi e notizie dal mondo agricolo

A partire dal mese di maggio verrà avviato un servizio di raccolta straordinaria di prodotti fitosanitari scaduti, promosso dal Consorzio Fitosanitario Provinciale di Piacenza, dalla Provincia di Piacenza e da Enìa, in collaborazione con le associazioni di categoria.

L’iniziativa, rivolta alle aziende agricole del territorio piacentino, ha la finalità di recuperare e smaltire in forma corretta i prodotti fitosanitari non più utilizzabili alleggerendo in questo modo gli oneri burocratici ed economici degli agricoltori relativi allo smaltimento di questa particolare tipologia di rifiuto.

Invitiamo pertanto tutte le aziende agricole ad usufruire di tale servizio che sarà effettuato da Enìa con le seguenti modalità:

• I rifiuti fitosanitari verranno ritirati dagli operatori Enìa in concomitanza con il consueto recupero degli altri rifiuti prodotti dalle aziende agricole.

• Il servizio è completamente gratuito per le aziende convenzionate. Le aziende non convenzionate che vorranno comunque beneficiare del servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti fitosanitari dovranno accollarsi l’onere del trasporto (51 euro all’ora).

Verranno ritirati rifiuti fitosanitari fino alla concorrenza dell’importo massimo (relativo ai costi di trasporto e confezionamento dei rifiuti) di 10.000 euro (iva compresa) stanziati dal Consorzio Fitosanitario Provinciale di Piacenza e dalla Provincia di Piacenza.

SERVIZIO DI RACCOLTA STRAORDINARIA

di prodotti fitosanitari

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36 LA VOCE DEI Coltivatori

Eventi e notizie dal mondo agricolo

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Eventi e notizie dal mondo agricolo

“Pollice in su per POMI’ ”Riportiamo integralmente un articolo di una rivista scientifica americana dedicato a Pomì per sottolineare il riconoscimento e l’apprezzamento del made in italy. E’ pertanto fondamentale proseguire su questa strada affinché le nostre produzioni, non globalizzate, ma fortemente identitarie possano ottenere anche sul piano economico il giusto riconoscimento.

Gli americani sono stanchi del finto made in Italy

“pollice in su” COSE GIUSTENO ALLE LATTINE

Non c’è nulla come un maturo, succoso, pomodoro d’estate, per fare la salsa migliore, farcire il tuo panino preferito o aggiungere ad una fresca insalata verde.Ma quando i pomodori non sono al loro meglio fai bene a prendere il tuo pomodoro dalla scatola.La domanda è come puoi evitare il sodio (da 250 a 400 milligrammi in ogni mezza tazza) nel pomodoro in latta di Del Monte, Hunts e di molti altri marchi?E come puoi evitare il BPA (BisfenoloA), utilizzato per la barriera di plastica, presente nel rivestimento interno della maggior parte delle lattine? (Dagli studi sugli animali il BPA sembra alterare comportamenti che sono influenzati dagli ormoni. E alcuni, ma non tutti gli studi realizzati sugli animali, suggeriscono che BPA potrebbe accrescere il rischio di cancro, diabete e disturbi cardiaci).Del Monte, Eden, Hunt’s, Mulr Glen, e Whole Foods 365, vendono pomodoro senza sale aggiunto. Ma il formato è per tutti la lattina.La risposta per entrambe le domande: il carton-brick di Pomì Chopped Tomatoes.Il 10% di sodio per una porzione di mezza tazza di Pomì, non farà male alla tua pressione sanguigna. Non c’è BPA di cui preoccuparsi. E ogni porzione dà il 15 % del fabbisogno giornaliero di vitamina A, il 25% di vitamina C, più una bella dose di licopene e carotene che protegge la prostata.Sentirai la mancanza del sodio assente? Non se aggiungi Pomì a ceci al curry, chili di fagioli neri, pollo alla cacciatora o ad altri saporiti piatti. Provalo nella pasta all’ arrabbiata, alla puttanesca o in altri robusti piatti di pasta, oppure ratatouille, cassoulet o lenticchie, o minestrone. Delizioso!

< traduzione

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38 LA VOCE DEI Coltivatori

Tecnico

VENDITA DIRETTA

3° inserto da staccare e conservare

ADEMPIMENTI IGIENICO - SANITARI

Le possibilità di vendita dei prodotti agricoli si possono distinguere in:

1. Vendita diretta in campo:Lo scontrino fiscale presuppone l’istallazione del misuratore fiscale con il corredo dei seguenti documenti:

per questo tipo di attività viene richiesto solo il rispetto dei tempi di carenza dagli ultimi trattamenti effettuati, con il relativo quaderno di campagna compilato e aggiornato quale documento comprovante il rispetto della norma. La vendita avviene direttamente in campo pertanto non occorrono autorizzazioni sanitarie specifiche.

Le aziende che effettuano vendita diretta sono tenute al rispetto dei requisiti igienico-sanitari, fiscali e amministrativi che garantiscano alla stessa azienda di superare tutti i doverosi controlli eseguiti dagli enti preposti ed assicurano al consumatore che sotto alla bandiera gialla di Coldiretti può reperire, non solo prodotti di alta qualità, stagionali e a chilometri zero, ma anche rispettosi delle normative in vigoreL’ottemperanza a tutti i requisiti è indispensabile perché i Mercati di Campagna Amica, i punti vendita nelle aziende agricole e negli agriturismi, i Consorzi Agrari e le CoopColdiretti, rappresentano gli strumenti per la realizzazione della filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori.Proseguiamo quindi lo speciale dedicato agli adempimenti obbligatori e necessari per la vendita diretta, iniziato sul numero di febbraio, con gli aspetti fiscali e amministrativi e che in questo numero è dedicato ai requisiti igienico sanitari.

La premessa doverosa

è che nel caso di prodotto

ortofrutticolo deve sempre essere

rispettato il tempo di carenza

dall’ultimo trattamento fitosanitario

effettuato;

mentre nel caso di un prodotto di

origine animale, occorre rispettare

il periodo di sospensione dall’ultimo

trattamento veterinario,

ove effettuato.

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39M A G G I O 2 0 1 0

Tecnico 3° inserto da staccare e conservare

2. Vendita diretta presso locale aperto al pubblico pubblico (presso la sede aziendale ma anche extra aziendale):In questo caso occorre rispettare la normativa comunitaria Reg. CE 852/04 che fissa norme igienico – sanitarie alle quali occorre fare riferimento per rendere il locale idoneo a questa destinazione d’uso:

• Requisito di base: agibilità del locale rilasciata dal Comune di competenza, solo quando vengono rispettati i seguenti requisiti: impianto elettrico e idraulico a norma certificato da personale specializzato; pareti e pavimenti di facile e agevole pulizia e sanificazione; presenza nel locale di finestre che consentono una sufficiente e adeguata illuminazione e aerazione; attrezzature necessarie per l’attività di vendita di facile pulizia e sanificazione (scaffali per esposizione dei prodotto, piani di appoggio, frigoriferi per la conservazione dei prodotti che necessitano di conservazione a temperatura controllata).

• Essere in possesso della Notifica di registrazione (modello A1) per le attività nate dopo il 1° agosto 2008 o dell’autorizzazione sanitaria o DIA sanitaria per le attività nate prima di tale data.

Tale notifica di registrazione deve essere correlata di relazione tecnico-descrittiva ove vengono messe in risalto le caratteristiche strutturali del locale, la tipologia delle attrezzature presenti e le caratteristiche delle stesse, il tipo di allaccio idrico ad acquedotto comunale o a pozzo o sorgente aziendale la cui acqua viene utilizzata per la pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature, (negli ultimi casi viene richiesta a cadenza annuale una verifica dei parametri chimici e microbiologici della potabilità dell’acqua), la descrizione del processo produttivo adottato oltre che descrizione delle tipologie dei prodotto posti in vendita.

• Essere in possesso del manuale di autocontrollo HACCP ove a seguito di un’attenta valutazione dei punti critici e dei rischi igienico sanitari, vengono messe in atto una serie di azioni preventive e correttive che portano alla vendita di prodotti in locale idoneo a tale scopo.

• Essere in possesso del manuale della rintracciabilità come previsto dal Reg. Ce 178/02 per il quale l’azienda agricola deve essere in grado di dimostrare DA CHI sono state acquistate le materie prime (elenco fornitori) e A CHI sono stati forniti i propri prodotti (ad esclusione del consumatore finale): tale documentazione è reperibile dalle fatture di acquisto e di vendita in possesso delle imprese che possono sopperire alla compilazione delle schede tenendo un’accurata archiviazione delle fatture di acquisto e di vendita; l’azienda deve essere in grado di effettuare la procedure di ritiro/richiamo di un prodotto qualora questo, sia stato messo in vendita pur non avendone i requisiti richiesti.

3. Vendita diretta in aree pubbliche in occasione di fiere, mercati o manifestazioni: è ammessa quando le aree pubbliche e i posteggi rispondono ai requisiti igienico sanitari.

• L’impresa agricola deve essere in possesso della Notifica di registrazione (Modello A1) per la vendita dei prodotti in occasione di fiere, mercati e/o manifestazioni. Anche in questo caso è necessaria una relazione descrittiva del processo produttivo, della tipologia di attrezzature e delle caratteristiche del mezzo di trasporto utilizzato per il trasporto dei prodotti dalla sede aziendale al punto vendita.

Il modello A1 da presentare presso ASL di competenza ha validità dal giorno stesso in cui viene presentato senza dover attendere autorizzazione scritta da parte degli enti proposti come invece avveniva prima dell’uscita del Pacchetto Igiene.

• Banchi espositori, vetrinette che consentono il mantenimento della catena del freddo (per salumi e formaggi), gazebo o struttura alternativa che consenta di mantenere riparato il prodotto posto in vendita da agenti atmosferici (sole e/o acqua) che possono danneggiare il prodotto.

• Manuale HACCP con identificazione dei punti critici e relative azioni correttive adottate relative alla vendita su aree pubbliche esterne alla sede aziendale.

ATTENZIONE !LE AZIENDE CHE

EFFETTUANO VENDITA DIRETTA DEVONO RISPETTARE LE

NORMATIVE PREVISTE DALLA LEGISLAZIONE

VIGENTE

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40 LA VOCE DEI Coltivatori

Tecnico

AGRITURISMI sorveglianza e controllo della Legionellosi

La legionella è un microrganismo ubiquitario presente negli ambienti acquatici naturali che si è adattato ai sistemi idrici antropici (reti idriche di edifici, serbatoi di accumulo, piscine, stabilimenti di acque termali); si

moltiplica ad una temperatura compresa tra i 25 e i 42 °C ma è in grado di sopravvivere a un intervalli di temperatura più ampio.La legionellosi viene acquisita per via respiratoria mediante inalazione di aerosol contaminati: non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana.Persone di età avanzata, fumatori, persone con malattie croniche o persone con immunodeficienza, sono classificati quali soggetti più suscettibili all’acquisizione della malattia.Il rischio ambientale come temperatura dell’acqua dai 25 ai 45°C, insufficiente disinfezione della stessa, presenza di biofilm oltre che impianti con fenomeni di ristagno, presenza di incrostazioni, depositi di calcare, impianto centralizzato con estese reti di condutture, punti di giunzione e rami morti, presenza di serbatoi di accumulo, fenomeni di corrosione o usura sono fonti di rischio e possibile formazione e sopravvivenza della legionella.La legionella ha un periodo di incubazione che varia da 2 a 10 giorni e può presentarsi nell’uomo in forma subclinica con una forma di simil-influenzale (Febbre di Pontiac) a rapida risoluzione oppure sotto forma di grave polmonite, caratterizzata da febbre alta, brividi, tosse non produttiva, artralgie e cefalea che porta per la maggior parte dei casi al decesso.

Per prevenire il procrearsi della legio-nella occorre realizzare impianti ove la rete dell’acqua calda e dell’acqua

fredda siano adeguatamente distanziati evitando tubazioni con tratti termina-li ciechi ove non avvenga una corretta circolazione dell’acqua; nei serbatoi di accumulo dell’acqua, questa deve esse-re mantenuta a temperatura >= 60°C e l’acqua di riciclo non dovrebbe scende-re sotto i 50°C; occorre che gli impianti siano realizzati con materiali che possano supportare trattamenti chimici o termici di disinfezione.

Le linee giuda della Regione Emilia Roma-gna consigliano di effettuare una ispezio-ne periodica con disinfezione a cadenza almeno annuale per i serbatoi di acqua

fredda; occorre inoltre svuotare, disincro-stare e disinfettare i serbatoi di accumulo dell’acqua calda almeno due volte all’an-no e ripristinare il funzionamento dopo accurato lavaggio; tali serbatoi devono essere in possesso di un rubinetto che permetta le operazioni di spurgo.

Le docce, i diffusori delle docce e i rompigetto dei rubinetti, devono essere mantenuti puliti e provi di incrostazioni effettuando periodicamente una decalcifi-cazione o sostituendoli all’occorrenza.

Le linee guida definiscono l’obbligo per ogni struttura ricettiva di effet-tuare una valutazione del rischio a cadenza semestrale per acquisire conoscenza sulla vulnerabilità degli impianti, stimare i possibili impatti

sulla salute e definire le misure ade-guate per mitigare il rischio.

Qualora si riscontri la presenza di un rischio nella struttura, occorre attuare misure correttive per ripristinare la situa-zione e ed eliminare o ridurre al minimo il rischio evidenziato: occorre effettuare un campionamento dell’acqua per la ricerca della legionella in un numero di siti che sia rappresentativo di tutto l’impianto e comunque in un numero non inferiore a sei.

Per fissare tempi e modalità di con-trollo, ogni attività ricettiva dovrà predisporre un protocollo scritto che fissi e detti modalità di controllo, ma-nutenzione dell’impianto, procedura di pulizia e disinfezione.

L’ufficio sicurezza alimentare di Coldiretti è a disposizione per fornire ulteriori informazioni in materia. i

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Tecnico

E n e r g i a f o t o v o l t a i c a

Una risorsa per le imprese agricole

Le aziende agricole possono diventare “produttori di energia” creando impianti “a impatto zero” in grado di far fronte totalmente al fabbisogno energetico interno. Un’opportunità interessante, che sta prendendo sempre più piede sul territorio e che va colta

con intelligenza, ovvero creando strutture che sfruttano, per esempio, le coperture di stalle e capannoni agricoli.Ovviamente il fotovoltaico deve essere considerata come una risorsa aggiuntiva all’attività di impresa, che è e resta a vocazione agricola.Coldiretti sta dando un contributo importante per l’informazione alle imprese grazie a nuove professionalità e consulenti che possono rispondere ai diversi quesiti.Proseguiamo quindi lo speciale dedicato al FOTOVOLTAICO, iniziato sul numero di aprile del nostro periodico.

In aggiunta alla tariffa incentivante vi sono altri meccanismi che remunerano l’elettricità prodotta e immessa? Se un soggetto è titolare o ha la disponibilità di un impianto fotovoltaico di potenza fino a 20 kW, può, in alternativa: • usufruire del servizio di scambio sul posto, facendone richiesta all’impresa distributrice competente sul territorio ove l’impianto è ubicato. • cedere l’energia elettrica prodotta al GSE secondo le regole riportate nella delibera 280/07; • vendere l’energia elettrica prodotta sul mercato libero: • attraverso contratti bilaterali con grossisti o clienti finali liberi (cessione indiretta); • attraverso la Borsa elettrica (cessione diretta); Per gli impianti di potenza superiore a 20 kW, sono disponibili solo le opzioni b. e c..

Per impianti di potenza superiore a 20 kW, bisogna dichiarare come autoproduttore a fine anno all’UTF solo l’eccedenza che va in rete o la totale energia prodotta? Nella dichiarazione di produzione di energia elettrica da presentare all’Ufficio Tecnico di Finanza (UTF) va indicata la totale energia prodotta.

Il contributo è soggetto ad IVA? No.

Il contributo è soggetto a tassazione diretta? Dipende dallo specifico regime fiscale di ogni soggetto responsabile, in particolar modo dall’applicabilità ai redditi percepiti dal soggetto responsabile e quindi anche al contributo del regime previsto per la tassazione dei redditi di impresa. Si segnala comunque che si è in attesa di un pronunciamento da parte della Amministrazione Finanziaria circa le modalità di tassazione di tali contributi.

È possibile la cessione dei crediti? Si, esclusivamente per la totalità degli stessi crediti e a favore di un unico cessionario sino ad eventuale revoca espressa.

Perchè l’atto di cessione dei crediti deve essere stipulato per atto pubblico o scrittura autenticata da notaio? Il disposto dell’art. 69 del Regio Decreto del 18 novembre 1923, n. 2440, prevede, tra l’altro, che la cessione dei crediti verso la pubblica amministrazione (“relative a somme dovute dallo Stato”) deve risultare da atto pubblico o da scrittura privata autenticata da notaio.

Chi effettua le letture dell’energia prodotta? Il soggetto che effettua le letture è diverso a seconda della potenza dell’impianto. In dettaglio, nel caso di impianti con potenza nominale: • Compresa fra 1 e 20 kW, che si avvalgano o meno del servizio di scambio sul posto, è il gestore locale di rete che effettua la rilevazione dell’energia elettrica prodotta, oltre all’installazione ed alla manutenzione delle apparecchiature di misura; • Maggiore di 20 kW, incentivati con il Vecchio Conto Energia, il soggetto responsabile può incaricarsi della rilevazione e della comunicazione a GSE della misura, solo nel caso in cui l’impianto non immetta tutta l’energia elettrica prodotta in rete. Inoltre, i soggetti responsabili debbono comunque trasmettere al GSE, su base annuale e riferita

2° inserto da staccare e conservare

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42 LA VOCE DEI Coltivatori

Tecnico 2° inserto da staccare e conservare

all’anno solare precedente, copia della dichiarazione di produzione di energia elettrica presentata all’Ufficio Tecnico di Finanza; • Maggiore di 20 kW, incentivati con il Nuovo Conto Energia, che immettano o meno tutta l’energia elettrica prodotta in rete, il soggetto responsabile può scegliere se avvalersi o meno del gestore di rete cui l’impianto è collegato per la rilevazione dell’energia prodotta. Anche in questo caso il soggetto responsabile deve trasmettere al GSE, su base annuale e riferita all’anno solare precedente, copia della dichiarazione di produzione di energia elettrica presentata all’Ufficio Tecnico di Finanza.

A quanto ammontano le tariffe incentivanti per il fotovoltaico? Le tariffe, che rimangono costanti in termini di moneta corrente per la durata del periodo di incentivazione pari a 20 anni, sono

differenziate in base alla taglia degli impianti ed al grado di integrazione architettonica:Per gli impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, le tariffe sono decurtate del 2% per ciascuno degli anni di calendario successivi al 2008, con arrotondamento alla terza cifra decimale. Le suddette tariffe sono incrementate del 5% (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale) nei seguenti casi, non cumulabili fra di loro: • impianti maggiori di 3 kW di potenza non integrati architettonicamente, i cui soggetti responsabili impiegano l’energia elettrica prodotta in modo tale da conseguire il titolo di autoproduttori (ai sensi dell’art. 2, comma 2 del D. Lgs. n. 79/99 e successive modifiche e integrazioni); • impianti i cui soggetti responsabili sono scuole pubbliche o paritarie di qualunque ordine e grado o strutture sanitarie pubbliche; • impianti integrati (integrazione “totale” ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b3) del DM 19 febbraio 2007) in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto realizzati in superfici esterne degli involucri di: • edifici, • fabbricati, • strutture edilizie di destinazione agricola; • impianti i cui soggetti sono Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti in base all’ultimo censimento ISTAT (incluse Municipalità e Circoscrizioni, sempre che abbiano una loro autonomia e siano sotto i 5000 abitanti); Per gli impianti fotovoltaici operanti in regime di scambio sul posto e che alimentano, anche parzialmente, utenze ubicate all’interno o asservite ad unità immobiliari di edifici (ai sensi dell’articolo 2, comma 1 del D. Lgs. n. 192/05) è prevista l’applicazione di un premio aggiuntivo abbinato ad un uso efficiente dell’energia. Per gli anni successivi al 2010, le tariffe sono ridefinite con appositi decreti interministeriali, in mancanza dei quali si continueranno ad applicare le tariffe definite per gli impianti che entrano in esercizio nel 2010.

Come vengono comunicate le letture al GSE? Le misure di produzione incentivata vengono comunicate, dal soggetto responsabile stesso o dal gestore di rete locale se il servizio è di sua competenza, attraverso il portale web messo a disposizione dal GSE, accedendo con User ID e Password fornite dal GSE stesso.

Cosa deve fare un soggetto responsabile se vuole farsi carico di comunicare egli stesso le misure, avendo precedentemente incaricato il Gestore di rete? Il soggetto responsabile deve inviare a GSE, a mezzo lettera raccomandata, una dichiarazione firmata nella quale dichiara di voler essere egli stesso il Responsabile dell’invio delle misure di produzione, allegando una copia della disdetta del contratto del servizio di misura stipulato con il Gestore di rete.

Quando iniziano ad essere erogati gli incentivi? Gli incentivi vengono erogati a valle della stipula della convenzione e sono calcolati dal momento dell’entrata in esercizio dell’impianto.

Con quale scadenza vengono effettuati i pagamenti?

Taglia di potenza dell’impianto Non integrato (€/kWh)

Parzialmente integrato (€/kWh)

Integrato (€/kWh)

1 kW <= P <= 3 kW 0,40 0,44 0,49

3 kW < P <= 20 kW 0,38 0,42 0,46

P > 20 kW 0,36 0,40 0,44

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Tecnico 2° inserto da staccare e conservare

Come evidenziato in convenzione, i pagamenti vengono effettuati con valuta l’ultimo giorno del mese successivo a quello d’invio delle misure da parte del Responsabile del servizio di misura (soggetto responsabile o gestore di rete).Se l’ultimo giorno è un giorno festivo, i pagamenti sono disposti con valuta il giorno lavorativo immediatamente successivo. Inoltre, mentre per gli impianti che operano in regime di cessione il pagamento avviene con cadenza mensile, al superamento della soglia limite di 250€ per impianti sotto i 20kW di potenza e di 500 Euro per impianti sopra i 20kW di potenza, per gli impianti che operano in regime di scambio sul posto il pagamento avviene con cadenza bimestrale al superamento della soglia limite di 250 Euro.

Esiste un tetto massimo alla potenza totale (di tutti gli impianti) che può essere incentivata? La potenza nominale cumulativa incentivabile di tutti gli impianti è di 1.200 MW. In aggiunta a tale potenza, hanno diritto a richiedere la concessione delle tariffe incentivanti e, se del caso, del premio aggiuntivo, tutti gli impianti che entrano in esercizio entro 14 mesi dalla data, pubblicata dal GSE, nella quale verrà raggiunto il limite dei 1.200 MW (24 mesi per i soli impianti i cui soggetti responsabili sono soggetti pubblici).

L’incentivo in conto energia è cumulabile con altri incentivi e/o riconoscimenti? Le tariffe incentivanti non sono cumulabili con: • certificati verdi; • il riconoscimento o la richiesta di detrazione fiscale (articolo 2, comma 5 della legge n. 289/02 e successive modifiche ed integrazioni); • incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto capitale e/o in conto interessi con capitalizzazione anticipata, eccedenti il 20 % del costo di investimento per la realizzazione dell’impianto; • titoli di efficienza energetica. Le tariffe incentivanti sono cumulabili con incentivi pubblici di natura regionale, locale o comunitaria in conto capitale e/ in conto interessi con capitalizzazione anticipata, eccedenti il 20 % del costo di investimento per la realizzazione dell’impianto esclusivamente nel caso in cui il soggetto responsabile sia una scuola pubblica o paritaria di qualunque ordine e grado o una struttura sanitaria pubblica. Resta fermo il diritto al beneficio della riduzione dell’IVA per gli impianti facenti uso di energia solare per la produzione di calore o energia elettrica, di cui al DPR 633/1972 e al DM 29 dicembre 1999.

Per un soggetto che ha già presentato domanda di ammissione per un impianto di potenza compresa fra 1 e 20 kW, è possibile rinunciare al servizio di scambio sul posto ed optare per la cessione in rete dell’energia prodotta? Nel caso in cui l’impianto non sia ancora entrato in esercizio, il soggetto responsabile potrà liberamente decidere di optare per la cessione in rete, comunicando al GSE la decisione definitiva alla fine dei lavori, con l’invio della dichiarazione di entrata in esercizio dell’impianto. Nel caso in cui l’impianto sia già in esercizio, il passaggio dal servizio di scambio sul posto alla cessione in rete potrà avvenire solo alla naturale scadenza del contratto di scambio sul posto che, per quanto stabilito dalla delibera AEEG 28/06, è a durata annuale con tacito rinnovo per gli anni successivi. In tal caso sarà necessario inviare comunicazione sia al proprio gestore di rete sia al GSE.

L’ufficio tecnico-economico provinciale è a disposizione per ulteriori approfondimenti e chiarimentii

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44 LA VOCE DEI Coltivatori

Tecnico

Assicurazioni 2010Per la campagna 2010 il produttore agricolo potrà scegliere:• assicurazione dei raccolti degli animali e delle piante, con esclusione dell’uva da vino (Reg.CE 73/09, art.68);• assicurazioni dei raccolti di uva da vino (Re.CE 1234/07, OCM vino);• assicurazione delle produzioni vegetali, degli animali, delle piante e delle struttura aziendali (D.Lgs. 102/2004);• assicurazione dei raccolti delle produzioni ortofrutticole (piani operativi OCM ortofrutta).AVVERSITA’ ATMOSFERICHE1. assicurazione dei raccolti degli animali e delle piante, con esclusione dell’uva da vino (Reg.CE 73/09, art.68): soglia di danno 30%; colture assicurabili indicate nel Piano Assicurativo annuale; può comprendere due o più garanzie (monorischio, plurischio e multirischio sulle rese); contributo comunitario fino al 65% della spesa ammissibile, integrabile fino all’80%;2. assicurazione dei raccolti di uva da vino (Re.CE 1234/07, OCM vino): senza soglia di danno e con franchigia contratta tra le parti; avversità assicurabili indicate nel Piano Assicurativo annuale; può comprendere due o più garanzie (monorischio, plurischio e multirischio sulle rese); contributo comunitario fino al 50% della spesa ammissibile;3. assicurazione delle produzioni vegetali, degli animali, delle piante e delle struttura aziendali (D.Lgs. 102/2004) con esclusione dell’uva da vino: senza soglia di danno e con franchigia contratta tra le parti; colture assicurabili indicate nel Piano Assicurativo annuale; può comprendere due o più garanzie (monorischio, plurischio e multirischio sulle rese); contributo nazionale fino al 50% della spesa ammissibile.FITOPATIE E ATTACCHI PARASSITARI1. assicurazione dei raccolti degli animali e delle piante, con esclusione dell’uva da vino (Reg.CE 73/09, art.68): soglia di danno 30%; fitopatie e attacchi parassitari assicurabili indicati nel Piano Assicurativo annuale; può comprendere due o più garanzie (monorischio, plurischio e multirischio sulle rese); contributo comunitario fino al 65% della spesa ammissibile;2. assicurazione dei raccolti di uva da vino (Re.CE 1234/07, OCM vino): senza soglia di danno e con franchigia contratta tra le parti; fitopatie e attacchi parassitari assicurabili indicate nel Piano Assicurativo annuale; in un unica polizza possono essere coperte una o più infezioni, sia per i danni da abbattimento forzoso sia per quelli da mancato reddito; contributo comunitario fino al 50% della spesa ammissibile.EPIZOZIE E SMALTIMENTO CARCASSE1. assicurazione dei raccolti degli animali e delle piante, con esclusione dell’uva da vino (Reg.CE 73/09, art.68): soglia di danno 30%; epizozie e allevamenti assicurabili indicati nel Piano Assicurativo annuale; può comprendere due o più garanzie (monorischio, plurischio e multirischio sulle rese); contributo comunitario fino al 65% della spesa ammissibile;2. assicurazione delle produzioni vegetali, degli animali, delle piante e delle struttura aziendali (D.Lgs. 102/2004): senza soglia di danno e con franchigia contratta tra le parti; epizozie e allevamenti assicurabili indicati nel Piano Assicurativo annuale; in un unica polizza possono essere coperte una o più infezioni, sia per i danni da abbattimento forzoso sia per quelli da mancato reddito; contributo comunitario fino al 50% della spesa ammissibile.STRUTTURE AZIENDALI1. assicurazione delle produzioni vegetali, degli animali, delle piante e delle struttura aziendali (D.Lgs. 102/2004): soglia di danno 30%; strutture e avversità assicurabili indicati nel Piano Assicurativo annuale; contributo pubblico fino all’80% della spesa premio ammissibile;2. assicurazione delle produzioni vegetali, degli animali, delle piante e delle struttura aziendali (D.Lgs. 102/2004): senza soglia di danno 30%; strutture e avversità assicurabili indicati nel Piano Assicurativo annuale; contributo pubblico fino all’50% della spesa premio ammissibile;PIANI OPERATIVI OP1. assicurazione dei raccolti delle produzioni ortofrutticole (piani operativi OCM ortofrutta). Le O.P. possono adottare misure per la copertura dei rischi sui raccolti degli associati, causati da avversità atmosferiche e/o fitopatie e epizozie. I contributi concedibili sono quelli previsti dalla normativa vigente

I dati per la stipula delle polizze dovranno essere acquisiti dal piano colturale pertanto coloro che non hanno precedimenti in corso (domanda unica, domande agroambiente...) dovranno rivolgersi agli uffici di Coldiretti per la predisposizione del riparto colturale.

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Tecnico

Rottamazione trattori: in arrivo gli incentivi statali Sono pari a 20 milioni le risorse economiche messe a disposizione per gli incentivi al settore delle macchine ed attrezzature agricole oltre che per il settore del movimento terra.

Il decreto attuativo firmato dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, e il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo definisce le modalità per concessione degli incentivi.La misura prevede un contributo pubblico del 10% sul prezzo di listino di acquisto a cui si aggiunge un altro 10% di sconto praticato

dal concessionario.Con successivo decreto interministeriale verrà definita l’applicazione pratica degli incentiviLe domande saranno finanziate in base all’ordine fino all’esaurimento delle risorse.Le macchine ammesse ad agevolazione sono: attrezzature agricole e movimento terra, comprese quelle operatici, a motore rispondenti alla categoria “Fase IIIa” di cui agli articoli 57 e 58 D.Lgs. 30/04/1992 n°285, portate, semiportate, attrezzature fisse, in sostituzione di macchine agricole e movimento terra di fabbricazione anteriore al 31 dicembre 1999, della stessa categoria di quelle sostituite. Le macchine dovranno essere esclusivamente della stessa tipologia e con potenza non superiore del 50% dell’originale rottamato.

Artt. 57 e 58 D.Lgs. 30/04/1992 n°285

Art. 57 - Macchine agricole.1. Le macchine agricole sono macchine a ruote o a cingoli destinate ad essere impiegate nelle attività agricole e forestali e possono, in quanto veicoli, circolare su strada per il proprio trasferimento e per il trasporto per conto delle aziende agricole e forestali di prodotti agricoli e sostanze di uso agrario, nonché di addetti alle lavorazioni; possono, altresì, portare attrezzature destinate alla esecuzione di dette attività. È consentito l’uso delle macchine agricole nelle operazioni di manutenzione e tutela del territorio. 2. Ai fini della circolazione su strada le macchine agricole si distinguono in:

SEMOVENTI: a. trattrici agricole: macchine a motore con o senza piano di carico munite di almeno due assi, prevalentemente atte alla trazione, concepite per tirare, spingere, portare prodotti agricoli e sostanze di uso agrario nonché azionare determinati strumenti, eventualmente equipaggiate con attrezzature portate o semiportate da considerare parte integrante della trattrice agricola; b. macchine agricole operatrici a due o più assi: macchine munite o predisposte per l’applicazione di speciali apparecchiature per l’esecuzione di operazioni agricole; c. macchine agricole operatrici ad un asse: macchine guidabili da conducente a terra, che possono essere equipaggiate con carrello separabile destinato esclusivamente al trasporto del conducente. La massa complessiva non può superare 0,7 t compreso il conducente;

TRAINATE: a. macchine agricole operatrici: macchine per l’esecuzione di operazioni agricole e per il trasporto di attrezzature e di accessori funzionali per le lavorazioni meccanico-agrarie, trainabili dalle macchine agricole semoventi ad eccezione di quelle di cui alla lettera a), numero 3); b. rimorchi agricoli: veicoli destinati al carico e trainabili dalle trattrici agricole; possono eventualmente essere muniti di apparecchiature per lavorazioni agricole; qualora la massa complessiva a pieno carico non sia superiorea 1,5 t, sono considerati parte integrante della trattrice traente. Art. 58 - Macchine operatrici.1. Le macchine operatrici sono macchine semoventi o trainate, a ruote o a cingoli, destinate ad operare su strada o nei cantieri, equipaggiate, eventualmente, con speciali attrezzature. In quanto veicoli possono circolare su strada per il proprio trasferimento e per lo spostamento di cose connesse con il ciclo operativo della macchina stessa o del cantiere, nei limiti e con le modalità stabilite dal regolamento di esecuzione. 2. Ai fini della circolazione su strada le macchine operatrici si distinguono in: a. macchine impiegate per la costruzione e la manutenzione di opere civili o delle infrastrutture stradali o per il ripristino del traffico; b. macchine sgombraneve, spartineve o ausiliarie quali spanditrici di sabbia e simili; c. carrelli: veicoli destinati alla movimentazione di cose.

In considerazione del fatto che le domande

saranno finanziate in base all’ordine

fino all’esaurimento delle risorse, si

invitano i soggetti interessati a recarsi

tempestivamente presso gli uffici di

Coldiretti per ulteriori informazioni in

materia

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46 LA VOCE DEI Coltivatori

Tecnico

Sostegno agli investimenti non produttiviMisura 216 - Azione 1: accesso al pubblico e gestione faunisticaBeneficiari• Imprenditori agricoli singoli e associati• Comuni• Enti di gestione dei Parchi e delle Aree Protette• Associazioni competenti in materia di tutela e/o gestione della flora e della fauna selvaticaEntità aiutoContributo in conto capitale pari al 70% della spesa ammissibileLocalizzazione• Aree Rete natura 2000• Aree protette, Zone di protezione della fauna selvatica e delle zone rifugio• Aree interessati da ripristini ambientaliAccordo agro ambientaleL’azione viene attuata attraverso specifici accordi agro ambientali approvati dalle Province.Interventi ammissibiliGli interventi riguardano progetti finalizzati alla: a. realizzazione e ristrutturazione di sentieri e piazzole per escursioni e visite naturalistiche; b. realizzazione di cartellonistica; c. schermature finalizzate a mitigare il disturbo sulla fauna; d. punti di osservazione per bird watching e per la gestione della fauna selvatica (ad esempio capanni, altane e torri di osservazioni); e. strutture per la gestione della fauna selvatica finalizzate a garantirne la coesistenza con le attività produttive agro-forestali (ad esempio: nidi artificiali, comprese le piattaforme per favorire la nidificazione delle cicogne, opere e dispositivi per la prevenzione); f. interventi finalizzati al sostentamento della fauna selvatica (sono esclusi, in ogni caso, interventi finalizzati alla realizzazione di colture a perdere per l’alimentazione della fauna selvatica).

Sostegno specifico nel settore lattiero casearioL’AGEA ha emanato la circolare per la ripartizione delle risorse finanziarie per il settore lattiero caseario.L’importo dovrà essere erogato entro il 30 giugno 2010.L’importo disopnibile, € 23.031.475, verrà ripartito tra i singoli produttori sulla base della produzione realizzata, nell’ambito della propria quota disponibile, nel periodo 2008/09 e che risultino ancora in produzione per il periodo 2010/11.

quantitativo nazionale consegnerettificato periodo 2008/09 t. 10.567.565,72 quota disponibile t. 10.412.532,18

quantitativo nazionale venditedirette periodo 2008/09 t. 335.262,52 quota disponibile t. 328.129,02

TOTALE t. 10.740.661,20

Premio previsto : € 0,2144 q.le latte quota disponibileSono esclusi dall’aiuto:• titolari quota latte 2008/09 che non hanno prodotto• titolari quota latte 2008/09 che non sono in produzione nel periodo 2010/11• produttori con aiuto inferiore a € 12,00

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Tecnico

Vini varietali “da tavola”nuove norme per la certificazione e il controllo

Certificati di idoneità sanitaria

Tariffe controlli sanitari: urge rinvio

È stato pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 83 del 10 aprile il decreto nazionale che stabilisce le norme

per la certificazione e controllo dei vini “da tavola” che riportano il vitigno e l’an-nata in etichetta.Il provvedimento stabilisce che le attività di certificazione e controllo possono esse-re effettuate da autorità pubbliche (quali le Camere di Commercio e gli Istituti Regionali) o da organismi di certificazio-ne privati, compresi quelli già individuati come idonei ai controlli nel settore viti-vinicolo, (come Valoritalia, CeviQ, T.C.A., ISMECERT, AGROQUALITA’, CSQA certifi-cazioni ecc.), liberamente individuati dagli utilizzatori. Questi soggetti svolgeranno la propria attività sotto la vigilanza delll’ lCQRF e delle Regioni e Provincie auto-nome; i costi delle attività di certificazione e controllo sono a carico degli utilizzatori.

A decorrere dal 25 aprile 2010, data di entrata in vigore del decreto, la situa-zione si presenta come segue:1) possono essere messi subito in vendita i vini con i nomi di varietà ottenuti esclu-sivamente da: a) vini a Igt/Doc/Docg a nome di varietà che sono stati declassati a “vini varietali” dopo che era già stato eseguito con esito positivo il controllo di conformità - sulla totalità della relativa partita - da parte dell’organismo competente (Icqrf per gli Igt e Organismo certificatore per i Doc/Docg); b) vini atti a diventare a Igt/Doc/Docg a nome di varietà, che vengono riclassificati come “vini varietali”, nella situazione di cui al punto a) e, in più, con il vincolo della verifica (da parte dei predetti organismi) dei dati riportati nello schedario viticolo o nell’albo dei vigneti.

2) Per i vini diversi dal punto 1), potran-no essere messi in vendita solo dopo che sarà espletato tutto il nuovo iter previsto dal decreto. Quindi il decreto non si applica ai vini eti-chettati con vitigno e annata se ottenuti da declassamento o riclassificazione di partite di vino Dop o lgp per le quali è già stato eseguito il controllo di conformità al disciplinare di produzione da parte delle strutture di controllo autorizzate.Si ritiene utile ricordare che, come pre-visto dal decreto 23 dicembre 2009 in tema di designazione e presentazione dei vini con indicazioni geografiche (Dop e Igp), gli unici vini varietali “da tavola” producibili in Italia sono quelli ottenuti dai seguenti vitigni internazionali: Cabernet, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Chardonnay, Merlot, Sauvignon e Syrah.

Coldiretti Emilia Romagna, assieme ad altre organizzazioni, ha inviato alla Regione una richiesta di proroga per la sospensione dei pagamenti per i controlli igienico sanitari a carico delle imprese agricole. Il termine precedente-mente fissato è scaduto il 30 aprile e la mancanza di un definitivo pronunciamento da parte del Ministero riguardo

il campo di applicazione del decreto legislativo 194/2008 (che prevedeva il pagamento delle tariffe), ha portato Coldiretti a chiedere una proroga della sospensione dei pagamenti fino al 30 settembre 2010. Nella richiesta si è anche ricordato, nell’ottica di porre a uno stesso livello competitivo le imprese agricole dell’Emilia Romagna, che una misura analoga è stata adottata dalla regioni confinanti con la nostra.

Gli operatori del settore alimentare che svolgono le seguenti mansioni:• cuochi; • addetti alla lavorazione del latte e dei formaggi; • addetti alla macellazione, sezionamento, lavorazione , trasformazione e vendita delle carni;• salumieri;• addetti alla vendita dei prodotti sfusi esclusi ortofrutticoli;hanno l’obbligo di frequentare un corso di formazione, organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica di Piacenza, per il rilascio e/o rinnovo del certificato di idoneità sanitaria. La validità del documento che può essere di 3 o 4 anni dipende dal tipo di attività.Sono esentati dalla partecipazione al corso gli addetti in possesso di:• diploma di scuola alberghiera;• diploma di perito agrario;• lauree in scienze agrarie o titolo equipollente. Tali soggetti sono tenuti comunque a presentarsi, previo appuntamento all’Asl che rilascia apposito attestato.

Per iscrizione: telefonare al numero verde 800651941dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 15.00

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48 LA VOCE DEI Coltivatori

Tecnico

LA PAGINA DELLA SICUREZZA

Chiunque Chiunque Chiunque Chiunque venda,venda,venda,venda, noleggi noleggi noleggi noleggi o conceda in uso o conceda in uso o conceda in uso o conceda in uso

o locazione finanziaria o locazione finanziaria o locazione finanziaria o locazione finanziaria macchine, apparecchi o macchine, apparecchi o macchine, apparecchi o macchine, apparecchi o

utensili.. utensili.. utensili.. utensili.. non marcati non marcati non marcati non marcati

attesta sotto la propria re-attesta sotto la propria re-attesta sotto la propria re-attesta sotto la propria re-

sponsabilità sponsabilità sponsabilità sponsabilità

che le stesse che le stesse che le stesse che le stesse siano conformi, … siano conformi, … siano conformi, … siano conformi, …

ai requisiti di sicurezza …ai requisiti di sicurezza …ai requisiti di sicurezza …ai requisiti di sicurezza …

Per informazioni:

Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza

Ambienti di Lavoro P.le Milano 2– PIACENZA

tel 0523 / 31.78.09 – 11

Gli infortuni da macchine agricole sono tra i più frequenti e i più gravi nel settore agricolo. L’analisi degli eventi infortunistici mortali anche molto recenti nonché i risultati della vigilanza nelle aziende agricole, hanno dimostrato che il parco macchine in uso, spesso non presenta le necessarie caratteristiche e dotazioni di sicurezza.

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMA0GNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza

PERMUTA CONTRO NUOVO ACQUISTO quando una azienda agricola cede a un commerciante

una macchina usata contro un nuovo acquisto

se nella fattura di vendita è specificatooltre a: marca modello, numero di matricola, nome del costruttore, la dicitura “la macchina non può essere reimmessa sul mercato nelle

condizioni di fatto; ciò è possibile solamente a seguito di un adeguamento alle norme di sicurezza”

Sanzione amministrativa Sanzione amministrativa Sanzione amministrativa Sanzione amministrativa da 750 da 750 da 750 da 750 € a 2700 €€ a 2700 €€ a 2700 €€ a 2700 €

L’ADEGUAMENTO DI UNA MACCHINA NON A NORMA,

COMPETE AL VENDITORE !

CESSIONE IN CONTO VENDITA quando una azienda agricola espone

presso un venditore una macchina con procura di vendita

VENDITA TRA AGRICOLTORI

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Tecnico

1 Immobili: Compravendita, Affitti e LocazioniLA MANUTENZIONE STRAORDINARIA COMPE-TE AL PROPRIETARIOD. Quali sono gli obblighi del locatore nei confronti della casa locata? A chi competono le riparazioni straordinarie? R. Il locatore deve (art. 1575 c.c.): 1. consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione; 2. mantenerla in stato da servire all’uso convenuto; 3. garantirne il pacifico godimento durante la locazione. Il locatore (proprietario dell’immobile) deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie comprese le opere di manutenzione straordinaria, eccettuate quelle di piccola manutenzione (ordinaria) che sono a carico del conduttore. Se al momento della consegna la cosa locata è affetta da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può domandare la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili (art. 1578 c.c.). Il locatore è tenuto a risarcire al conduttore i danni derivati da vizi della cosa, se non prova di avere, senza colpa, ignorato i vizi stessi al momento della consegna. LA DISDETTA SOLO A DETERMINATE CONDI-ZIONI (DOPO I PRIMI 4 ANNI ) OPPURE ALLA SCADENZA NATURALE D. Cosa deve fare il locatore (proprietario) per recedere dal contratto? R. Qualora il locatore di un immobile urbano adibito ad uso abitativo intenda recedere dal contratto deve darne avviso al conduttore almeno 6 mesi prima della scadenza fissata, mediante lettera raccomandata. Se si tratta di immobili adibiti ad uso non abitativo il termine prima della scadenza diventa di 12 mesi. In mancanza il contratto si intende tacitamente prorogato per un analogo termine (o per 2 anni se si tratta di contratto stipulato con l’ausilio delle associazioni rappresentative). È bene ricordare che, alla prima scadenza, tanto per gli immobili urbani adibiti ad uso abitativo, quanto per gli altri, il recesso del locatore è previsto solo per i casi esplicitamente menzionati dalla legge.LO SFRATTO SOLO A CERTE CONDIZIONI D. Il contratto di comodato deve essere registrato? come viene tassato? R. Il procedimento per ottenere la convalida di sfratto può avviarsi ad opera del locatore: A. per finita locazione: quando il contratto è scaduto o sta per scadere; B. per morosità: in caso di mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla scadenza prevista, oppure in caso di mancato pagamento, nel termine previsto, degli oneri accessori quando l’importo non

pagato superi quello di due mensilità del canone. In tutti i casi la procedura si avvia con una intimazione, rivolta dal locatore al conduttore, di lasciare libero l’immobile, con contestuale citazione in udienza del conduttore per la convalida. In udienza il conduttore può decidere: a. di non comparire, e in tal caso il giudice ordina la convalida esecutiva efficace dopo 30 giorni; b. di presentare opposizione, ma se questa non è fondata su prova scritta, il giudice concede comunque la convalida e il rilascio dell’immobile, con ordinanza immediatamente esecutiva; c. di comparire e, se si tratta di uno sfratto per morosità, chiedere che venga concesso un termine di grazia (non superiore a 90 giorni) per consentire il pagamento dei canoni non onorati.

2 Famiglia: Successioni e DonazioniL’ITER PER LA SUCCESSIONED. Chi deve presentare la successione, con quali modalità e presso quali uffici?R. Sono tenuti a presentare la dichiarazione:• gli eredi, sia per legge che per testamento, anche se non hanno ancora accettato l’eredità, purché non vi abbiano espressamente rinunziato, è sufficiente che la dichiarazione (unica) venga firmata da un solo erede;• i legatari (in caso di legato);• i loro rappresentanti;• gli immessi nel possesso dei beni, in caso di as-senza o in caso di dichiarazione di morte presunta;• gli amministratori dell’eredità;• i curatori delle eredità giacenti;• gli esecutori testamentari.Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente che la stessa sia presentata da una solo di esse. L’obbligo di presen-tare la dichiarazione sussiste solo nel caso in cui nell’eredità vi siano beni immobili che si trovino sul territorio italiano o diritti reali immobiliari sugli stessi e deve avvenire entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che corrisponde, in genere, alla data di morte del contribuente e deve essere redat-ta su un apposito modulo. L’utilizzo di un modello diverso rende la dichiarazione nulla. La denuncia di successione deve essere presentata, correlata da tutta la documentazione occorrente, all’Agenzia del-le Entrate dove il De Cuius aveva l’ultima residenza. La trascrizione presso gli uffici dell’Agenzia del Ter-ritorio (ex Conservatorie dei registri immobiliari) vie-ne fatta su richiesta dell’Agenzia delle Entrate che ha ricevuto la dichiarazione, non è infatti possibile per l’erede richiedere direttamente la trascrizione.

DIVERSI MODI PER DIVENTARE EREDE

D. Come si acquista l’eredità? R. Due sono i presupposti necessari per l’acquisto dell’eredità:

1. la vocazione dell’erede, che costituisce il fonda-mento del fenomeno successorio e consiste nella in-dividuazione dell’erede per testamento o per legge, 2. l’accettazione, (espressa o tacita) che è lo stru-mento tecnico con cui si acquista l’eredità. La qualità di erede non si acquisisce infatti automa-ticamente, ma necessita di una manifestazione di volontà orientata in tal senso ed i cui effetti retroa-giscono al momento dell’apertura della successione (art.459 c.c.), coincidente con la morte del testatore nel luogo del suo ultimo domicilio (art. 456 c.c.). L’accettazione costituisce il diritto del chiamato ad acquistare l’eredità, tramite il cui esercizio costui diviene erede, ma rappresenta anche un onere, poiché è elemento indispensabile per l’acquisto dell’eredità stessa. L’accettazione, che è diritto sog-getto a prescrizione ordinaria decennale (art. 480 c.c.), può essere pura e semplice o con il beneficio dell’inventario. Nel primo caso si attua una confu-sione tra il patrimonio del defunto e quello dell’ere-de, e quest’ultimo è responsabile per i debiti ed i legati ereditari anche al di là del valore dei beni che gli sono pervenuti, mentre nel secondo il patrimonio del testatore rimane distinto da quello dell’erede, che risponde delle obbligazioni trasmessegli solo nei limiti del valore del patrimonio ereditario. Quan-to alla forma, l’accettazione può essere espressa, tacita e presunta o legale. In base all’art. 475 c.c., l’accettazione è espressa ove in un atto pubblico od in una scrittura privata il chiamato all’eredità ha dichiarato di accettarla op-pure ha assunto il titolo di erede; è tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede, è presunta o legale quando il chiamato pone in essere atti di disposizione che, con presunzione assoluta, vengono considerati atti di accettazione implicita, come la donazione, la vendita e la ces-sione dei diritti di successione, nonché la rinunzia a quest’ultimi, ex artt. 477 e 478 c.c.

Le domande più frequenti e di interesse generale verranno qui pubblicate, le altre avranno una risposta diretta

i Vostri quesiti, a domanda ...risposta!

Ufficio provinciale Coldiretti: Maurizio Maffi: e-mail: [email protected].: 0523.596515 / 16 - Sedeoppure: presso tutti gli uffici Coldiretti

Competenzaeprofessionalitàperl’espletamentodellepraticheeper

informazionirelativea:Successioni, Eredità, Volture catastali,

Contratti di affitto e locazione immobili, Sicurezza sul Lavoro

(DLgs.81/08)

i

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50 LA VOCE DEI Coltivatori

Fiscale - Tributario

Parere del giudice della Corte di Cassazione Mario Agnoli sulla vendita diretta di prodotti agricoli che abbiano subìto una trasformazione da parte di cooperative.

Quand’è che la vendita diretta da parte di una cooperativa di prodotti agricoli propri e dei propri associati, che abbiano anche avuto un processo di trasformazione, rientra nell’attività agricola?

È questa la domanda da cui ha preso le mosse il presiden-te Mario Agnoli per spiegare che il D.L 228/2001 all’art.1 c.2 parifica ad imprenditori agricoli le cooperative di agri-

coltori ed i loro consorzi quando utilizzano per lo svolgimento delle attività prevalentemente prodotti dei soci, fornendo in prevalenza ai soci beni e servizi diretti alla cura ed allo svilup-po del ciclo biologico.A tal proposito per approfondire cosa è considerabile come agricolo anche dal punto di vista della cooperativa e come questa debba costituirsi per poter affrontare in forma associa-tiva le fasi successive alla produzione, il presidente Agnoli si è posto delle domande relative a una casistica reale basata una società di 8\10 produttori cerealicoli di frumento duro. Nel caso che la cooperativa tramite conto lavorazione otten-ga pasta confezionata da immettere sul mercato con proprio marchio: la pasta dovrà essere considerata prodotto agricolo? quale tipo di società è meglio costituire? se fosse una coo-perativa, sarebbe agricola? i soci possono svolgere il ruolo di “venditori della pasta prodotta”? se si, con quale rapporto tra cooperativa e socio “venditore-lavoratore”? e tale rapporto, qualora sussistesse andrebbe a modificare la figura dell’im-prenditore? In base alle disposizioni dell’art. 1 del D.Lgs. 18/5/2001 n. 228 (“Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57”) e alla nuova formulazione della definizione di imprenditore agrico-lo (e, quindi, di attività agricola), tanto il singolo imprenditore

quanto una società di imprenditori agricoli, iscritti nel regi-stro delle imprese, possono fare vendita diretta dei prodotti agricoli e/o trasformati delle aziende agricole proprie e degli associati. E’ fuor di dubbio, dal punto di vista sia civilistico sia tributario, che l’attività di trasformazione dei prodotti debba essere definita agraria per connessione, anche se la società non procede direttamente all’intero processo di lavorazione. La stessa Agenzia delle Entrate con la circolare n.44E in data 15/11/2004 ha riconosciuto l’ammissibilità della lavorazione esterna, sia in toto sia per una fase. Quanto alle questioni connesse non vi è dubbio che ad una cooperativa di produt-tori agricoli che svolge un’attività di trasformazione qualifica-bile come agraria se svolta dal singolo produttore competa la qualifica di società agricola, pur se i conferimenti sociali riguardano non i terreni, ma i prodotti. Quanto alla materiale esecuzione della vendita, possono provvedervi anzitutto gli stessi soci della cooperativa, sia in forza del solo rapporto so-ciale sia anche come soci-dipendenti qualora, in conformità alla riforma del diritto societario, accanto al rapporto sociale si sia instaurato un rapporto di lavoro subordinato (in entrambi i casi nessun riflesso sulla qualifica, separata e ben distinta, di imprenditore agricolo). In alternativa va ricordato che ai sem-plici dipendenti (non soci) di una cooperativa agricola addetti alla trasformazione e alienazione dei prodotti conferiti dai soci compete l’inquadramento nel settore agricolo e non in quel-lo commerciale (Cass. 20/2/1995 n. 1843; Cass. 3/11/1986 n.6424).

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Fiscale - Tributario

Dichiarazione redditi: MODELLO 730/2010scadenza 31 maggio 2010I NOSTRI SERVIZI:• dichiarazione redditi mod.730 e unico;• analisi di tutte le spese deducibili e detraibili dal reddito;• analisi dei benefici fiscali per i disabili;• verifica spettanza OGNI TIPO DI BENEFICIO FISCALE: famiglia, energia, affitti,• verifica correttezza del prelievo fiscale;• ICI (gestione versamenti, rimborsi e contenzioso);• verifica requisiti su ruralità dei fabbricati;• dichiarazioni ISE, ISEE, ISEU; • denunce di successione;• assunzioni/licenziamento collaboratrici famigliari: (colf, badanti, baby sitter);• pratiche beneficio fiscale 36% su ristrutturazioni abitazioni;• pratiche beneficio fiscale risparmio energetico 55% su interventi su edifici; • contenzioso tributario;• richiesta di rimborso per oneri non indicati in dichiarazioni di anni precedenti, (la richiesta deve essere fatta entro 48 mesi dalla presentazione della dichiarazione originaria).

Per garantire una maggior tutela e riservatezza dei Vostri dati personali, i nostri Uffici anche quest’anno, provvederanno ad invitarVi, in giorni e orari prestabiliti, per una migliore e attenta analisi di tutta la documentazione necessaria. Per contribuire ad una migliore qualità del servizio, invitiamo cortesemente i nostri iscritti a voler rispettare i termini dell’invito e le modalità di consegna della documentazione, anche per evitare inutili quanto sgradite attese.

Elaborazione del modello 730 e UnicoDocumenti necessari da presentareL’elenco completo è riportato in seguito ai punti da 1 a 12• cud/2010 da lavoro e/o pensione e altra documentazione inviata dall’Inps;• certificazione di altri redditi;• atti notarili e contratti di affitto;• documentazione riferita a spese e oneri personali deducibili e detraibili;• documentazione completa su intervento di ristrutturazione e risparmio energetico;• documentazione per aggiornare la situazione familiare e personale;

1. Aggiornamento dei dati personali e familiari a carico: in caso di variazioni sono necessari i seguenti documenti:• documento di identità personale in corso di validità (patente e/o carta identità, tessera sanitaria);• per cambi di residenza: data esatta e nuovo domicilio o residenza;• per variazioni riguardanti lo stato civile: codice fiscale del coniuge e/o, provvedimento giudiziale in caso di separazione legale, divorzio, annullamento del matrimonio;• codice fiscale e/o tessera sanitaria dei figli a carico, nati nel 2009 (per i figli di cittadini extra comunitari non residenti in Italia documentazione consolare attestante lo status di familiare);• dichiarazione del reddito posseduto nel 2009 dei familiari a carico;• certificazione relativa al riconoscimento dell’handicap proprio e/o dei propri familiari (ex Legge 104 del 1992).

2. Per una corretta indicazione del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio presentare:• esatta denominazione del datore di lavoro, ente pensionistico o altro soggetto sul rapporto in essere almeno da luglio a settembre 2010, (se è soggetto diverso da quanto indicato nel CUD si richiedono i dati precisi e completi, meglio portare in visione la busta paga mese di marzo 2010 o ultima certificazione dei compensi);

3. Per una esatta determinazione del reddito complessivo 2009, e per l’ aggiornamento dati catastali conseguenti a variazioni 2009 su immobili presentare:• atti (rogiti) di cquisto/vendita/donazione/frazionamenti/permute/successioni/divisioni/ usucapione/espropri/altri atti costitutivi di diritti: usufrutto, superficie, uso o altro diritto reale;• nuova destinazione urbanistica per terreni edificabili e relativi valori rilevati dagli uffici tecnici;• perizia giurata per eventuale affrancamento di aree edificabili;• locazioni, contratti stipulati nel corso del 2009 ed eventuali risoluzioni anticipate, quietanze per canoni riscossi. Per i canoni non riscossi e relativo sgravio fiscale, sentenza di convalida di sfratto per morosità del conduttore;

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52 LA VOCE DEI Coltivatori

Fiscale - Tributario

• contratti registrati di comodato d’uso gratuito;• accatastamenti effettuati nel 2009, fabbricati ex rurali;• contratti di affitto, conferimento in godimento, contratti stipulati nel 2009 ed eventuali risoluzioni anticipate;• affittanze agrarie/comodati/contratti di affitto stipulati nel 2009 relativi a terreni e fabbricati e di compartecipazione agraria ex. art. 56 Legge 203/82,con ricevute per canoni percepiti nel 2009;• eventuali accatastamenti di costruzioni rurali per il venir a meno del requisito di ruralità;• documentazione attestante redditi di natura fondiaria non determinati catastalmente (es. terreni o fabbricati rurali dati in affitto per scopi non agricoli o occupati per scopi non agricoli);

IMPORTANTE: è indispensabile, nel caso di vendita di aree edificabili, di acquisto e vendita di immobili nel quinquennio, verificare sempre le plusavalenze

4. Per calcolare esattamente l’Ici/2010, nel caso di variazioni in questi primi mesi dell’anno presentare:• tutti gli atti (ROGITI DEL 2009 e primi mesi 2010) di: acquisto, vendita, successione, donazioni, permute, frazionamenti, divisioni, usucapione, trascrizioni di usufrutto ecc.. inerenti ad immobili (terreni, fabbricati e aree edificabili); • nuova destinazione urbanistica per terreni edificabili e relativi valori rilevati dagli uffici tecnici;• eventuale delibera comunale per agevolazione e riduzione ICI;

5. Per il reddito di lavoro dipendente e assimilato, pensioni (anche estere), trattamenti integrativi da fondi pensione, presentare:• mod. CUD/2010 (pensione, lavoro dipendente, collaborazioni e altre indennità erogate da INPS o altri enti, Cassa Edile, Cassa Integrazione, disoccupazione ordinaria e speciale, indennità di mobilità, indennità di maternità o infortuni, borse di studio;• certificazione per retribuzione corrisposte da privati a collaboratori familiari, giardinieri, autisti ecc;• assegni periodici comunque denominati, compresi gli assegni testamentari e alimentari;• indennità e gettoni di presenza per l’esercizio di pubbliche funzioni.

6. Altri redditi:• certificazione per redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo occasionale, e redditi diversi Mod. CUD/2010 per redditi di lavoro dipendente, pensioni ivi comprese le pensioni estere e ogni altra indennità percepita all’estero;• certificazione inerente a redditi di natura diversa (occasionale, associazione in partecipazione o altro) percepiti nell’anno 2009;• documentazione riguardante assegni periodi percepiti dal coniuge con relativo codice fiscale in seguito a separazione legale, divorzio o annullamento di matrimonio;• ogni altro documento attestante reddito di qualsiasi natura percepito nell’anno 2009.

7. La deducibilità dal reddito complessivo degli oneri personali deve essere documentata dal pagamento effettuato nel 2009 e risultare da fatture, e/o ricevute, bonifici, quietanze di pagamento, bollettini bancari o postale, cartelle esattoriali o altro documento idoneo a comprovare l’avvenuto pagamento di: • contributi previdenziali obbligatori e/o versati facoltativamente per la ricongiunzione di periodi assicurativi (riscatto di laurea, prosecuzione volontaria, ivi compresi quelli versati al fondo casalinghe e per addetti ai servizi domestici familiari, pagati ad INPS (ex SCAU ) e/o ad altri enti previdenziali; • contributi versati a forme pensionistiche complementari (contratto di stipula);• assicurazione (RCA) veicoli intestati ivi compreso le macchine agricole assicurate per detrazione SSN;• assegni periodici corrisposti al coniuge con relativo codice fiscale, in conseguenza di sentenza di separazione;• spese mediche, di assistenza specifica, e assistenza per l’assistenza personale dei soggetti non autosufficienti e portatori di handicap;• contributi obbligatori di bonifica fondiaria;• erogazioni liberali a favore di ONLUS, società di Mutuo soccorso, Paesi in via di sviluppo, ONG, Istituzioni religiose, Associazioni sportive dilettantistiche.

8. La detrazione dall’imposta 19% sugli oneri personali deve essere documentata dal pagamento effettuato nel 2009 e risultare da: fatture, e/o ricevute, bonifici, quietanze di pagamento, bollettini bancari o postale, cartelle esattoriali o altro documento idoneo a comprovare l’avvenuto pagamento di spese: • sanitarie sostenute per sé e per i familiari a carico: mediche generiche, specialistiche, analisi, chirurgiche e ricoveri, protesi sanitarie, spese per autovetture portatori di handicap, spese per assistenza specifica, (con prescrizione medica anche le prestazioni di fisioterapia, riabilitazione e ginnastica correttiva, cure termali);• interessi passivi (agrari e 1^ casa) per stipule 2009: contratti di mutuo, atto di acquisto, fattura notaio e intermediazione immobiliare;• assicurazione vita, infortuni, previdenza integrativa e relativi contratti stipulati nel 2009;• tasse Universitarie e scuole secondarie;• locazione e/o ospitalità per studenti fuori sede;• frequenza asilo nido;• attività sportive dei ragazzi, iscrizione annuale e abbonamento, spesa massima per figlio 210,00€;• veterinarie per animali da affezione;• funebri;• acquisto computer per docenti;• assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana;• intermediazione immobiliare per acquisto abitazione principale per un importo non superiore a 1000,00 €.

9. La detrazione del 36% per interventi di recupero del patrimonio edilizio abitativo deve essere documentata dal pagamento effettuato nel 2009 e risultare da: • fatture, ricevute fiscali con separata indicazione costo manodopera, e/o bollettino postale per il pagamento degli oneri;• bonifico bancario riguardante il pagamento della spesa, dal quale risulti: la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che versa e la partita del soggetto che riceve la somma;• ricevuta Racc. RR al Centro di Servizio della comunicazione inizio lavori se assunti in propri;• dichiarazione rilasciata dall’amministratore di condominio per i lavori commissionati dallo stesso.NB: Se l’intervento è condominiale è necessaria la dichiarazione dell’amministratore con assunzione di responsabilità e relativo riparto della spesa.

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Fiscale - Tributario

10. La detrazione del 55% per interventi sul risparmio energetico relativi alla realizzazione di: riqualificazione energetica dell’itero edificio; involucro di edifici esistenti (serramenti e infissi); installazione di pannelli solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (con caldaie a condensazione); deve essere documentata da:• asseverazione del tecnico abilitato o certificazione dei produttori;• certificazione o qualificazione energetica;• copia scheda informativa e ricevuta di trasmissione all’ENEA;• fatture o ricevute fiscali con separata indicazione costo manodopera;• bonifico bancario ai sensi di legge.

11. Riconoscimento di eventuali crediti d’imposta per le seguenti casistiche: • riacquisto della prima casa: riguardanti: l’acquisto, la vendita e il riacquisto della prima casa (1^ atto di acquisto e vendita secondo atto di acquisto)• canoni di locazione non percepiti: riguardante il provvedimento giudiziale riguardante lo sfratto per morosità e dichiarazione redditi riguardanti canoni dichiarati e NON percepiti;• incremento occupazionale: riguardante le nuove assunzioni di collaboratori, baby-sitter, e assistenti per anziani;• imposte pagate all’estero.

12. Per i nuovi assistiti; ulteriore documentazione richiesta se la dichiarazione redditi dell’anno precedente non è stata elaborata da Caf Coldiretti occorre:• copia Mod. 730 o UnicoPF anno precedente • f24 per versamento acconti d’imposta;• calcolo ICI anno 2009.

Per registrare eventuali crediti e versamenti d’acconti e mancati rimborsi presentare:• copia Unico anno precedente con credito non chiesto a rimborso;• mod. F24 per pagamento di acconti anno 2009 per chi ha dichiarato in Unico i redditi scorso anno;• mod. F24 riguardanti gli utilizzi in compensazione del maggior acconto versato in misura piena 99% e non in misura ridotta del 79%; • ogni altro versamento integrativo effettuato;• comunicazioni inviate dal sostituto attestante la mancata liquidazione del rimborso anno precedente, dove non si è provveduto alla presentazione Unico integrativo;

Inoltre presentare ogni altro eventuale documento riguardante variazioni su situazione: personale, familiare, reddituale 2009, oppure riguardante spese o oneri deducibili, anche se non specificato in questa informativa.

I nostri uffici provinciali e periferici sono a disposizione anche per tutti i Vostri componenti familiari, per ogni ed eventuale chiarimento e problema specifico di ordine fiscale. Si consiglia di provvedere in tempo utile al riordino di tutta la documentazione per una corretta elaborazione.i

Bonus arredi. Detrazione Irpef del 20% per gli acquisti di mobili, computer, televisori ed elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+, effettuati tra il 7 febbraio e il 31 dicembre 2009, destinati ad arredare case ristrutturate. Il bonus riguarda solo chi ha sostenuto spese per ristrutturazioni edilizie, a partire dal 1° luglio 2008, per le quali usufruisce della detrazione del 36%. La detrazione spetta su una spesa massima di 10 mila euro per ciascun immobile ristrutturato e deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo. Per l’acquisto di frigoriferi e congelatori ad alta efficienza energetica si può continuare a sfruttare, fino a tutto il 2010, la “vecchia” detrazione del 20% prevista dalla Finanziaria 2008 per la rottamazione di questi apparecchi. Il quadro dei fabbricati. Da quest’anno è richiesta l’indicazione analitica di alcune particolari tipologie di utilizzo dell’immobile, come per esempio, l’uso gratuito ai familiari, gli immobili di proprietà condominiale, le pertinenze di fabbricati tenuti a disposizione. Risparmio energetico. Confermata anche per il 2009 la detrazione Irpef del 55% per i lavori finalizzati al risparmio energetico degli edifici (per esempio, sostituzione di caldaie, pannelli solari, nuove finestre comprese di infissi, ecc.). Ma c’è una novità: chi nel 2009 ha ereditato, ricevuto in donazione o acquistato un immobile che nel 2008 è stato oggetto di questi interventi di riqualificazione, può rideterminare il numero delle rate residue della detrazione del 55%. Altre detrazioni. Confermati nel 730/2010 anche altri “vecchi” bonus che danno diritto ad una detrazione del 19%: 1) abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale (su un massimo di 250 euro comprese le spese dei familiari a carico); 2) iscrizione dei figli all’asilo nido (età inferiore a tre anni, importo massimo 632 euro); 3) spese per attività sportive praticate dai ragazzi fino a 18 anni (su un massimo di 210 euro); 4) spese di aggiornamento e formazione dei docenti (libri, riviste, corsi di aggiornamento, seminari, software didattici, ecc., su un importo massimo di 500 euro).2° Acconto 2009. Possibilità a riduzione al 79% anziché del 99%.Riduzione interessi su importi rateizzati. Gli interessi sulle rate per chi sceglie il pagamento frazionato su saldo 2009 e 1° acconto 2010 rateizzati passano dall’0,50 allo 0,33% al mese.

LE PRINCIPALI NOVITÀ

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54 LA VOCE DEI Coltivatori

Fiscale - Paghe

Immigrazione: bene firma decreto flussi ma i tempi sono stretti

Soddisfazione per la firma del decreto flussi per i lavoratori stagionali da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri è stata espressa dalla Coldiretti che segnala l’esigenza di una

sollecita pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale. Dopo di essa, infatti, sarà necessario attendere gli altri adempimenti amministrativi come il nulla osta dello Sportello Unico presso la Prefettura e il rilascio del visto presso i Consolati all’estero con il rischio concreto che i ritardi mettano in difficoltà l’agricoltura che deve confrontarsi con i tempi dettati dall’andamento stagionale delle produzioni. C’è infatti molta attesa nelle aziende agricole per l’arrivo dei lavoratori stagionali immigrati dai quali dipende il 10 per cento dei raccolti nelle campagne italiane dove stanno per iniziare i lavori di preparazione della primavera.

La maggioranza dei lavoratori stagionali extracomunitari troverà occupazione in agricoltura che insieme al turismo e all’edilizia è il settore con maggiori opportunità occupazionali per questi lavoratori soprattutto per le grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti. Sono 90.091 i rapporti di lavoro in agricoltura identificati come extracomunitari negli archivi INPS ed appartengono a 155 diverse nazionalità anche se a trasferirsi in Italia per lavorare in agricoltura sono principalmente nell’ordine gli albanesi (17,2 per cento), i marocchini (12,6%) e a sorpresa gli indiani (13,8 per cento) che trovano occupazione soprattutto negli allevamenti del nord per l’abilità e la cura che garantiscono alle mucche.

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L’Ufficio paghe provinciale di Coldiretti e gli uffici periferici sono a disposizione per ulteriori informazioni e invio delle domande i

Tutte le Aziende interessate possono presentare le richieste presso i nostri uffici: le istanze per ottenere il nulla osta all’ingresso del cittadino extracomunitario devono essere trasmesse telematicamente al Ministero dell’Interno. Coldiretti anche lo scorso anno è stata l’associazione che ha presentato il maggior numero di domande.

Nella nostra provincia l’assegnazione di 400 quote di cittadini extracomunitari per lavoro stagionale (70 in più rispetto all’anno 2009)

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Fiscale - Paghe

In merito alle competenze del rilascio della certificazione dell’idoneità del lavoro, il Ministero del Lavoro, con la nota del 22 gennaio 2010, ha espresso un ulteriore parere utile a

chiarire la situazione di incertezza esistente ad oggi.

Il Ministero riconosce valide le certificazioni rilasciate dal medico competente e riconferma l’obbligo di sottoporre a visita fisica di idoneità il minore prima dell’inizio della attività lavorativa.

La legge in merito prevede che l’idoneità dei minori all’attività lavorativa cui sono addetti deve essere accertata mediante visite periodiche da effettuare ad intervalli non superiori ad un anno.Le visite mediche di cui al presente articolo sono effettuate, a cura e spese del datore di lavoro, presso un medico del Servizio Sanitario Nazionale.Per quanto attiene la competenza ad effettuare la visita medica preassuntiva del minore, il Ministero, afferma che è demandata ad un medico che risulti giuridicamente incaricato nell’ambito dell’organizzazione sanitaria pubblica.

La visita al minore potrà essere effettuata:• dal medico della struttura ospedaliera pubblica ovvero dell’Azienda Sanitaria Locale,• dal medico di base convenzionato.Il medico competente potrà rilasciare la certificazione di idoneità di svolgimento anche di determinate attività, in alternativa al medico del Servizio Sanitario Nazionale, ancorchè operante in regime di convenzione.Di conseguenza, la documentazione rilasciata dallo stesso è da ritenersi valida ai fini degli obblighi.E’ da aggiungere che nel caso in cui il minore sia adibito ad un’attività per la quale è prevista una sorveglianza sanitaria, le suddette visite possono essere effettuate dal medico competente nominato dal Datore di lavoro a norma del D.Lgs. n. 81/2008.

IN BREVE gli obblighi del datore di lavoro per l’assunzione del minore:• l’ età minima per l’ammissione al lavoro è sottoposta a un duplice requisito: a) 16 anni compiuti;b) istruzione obbligatoria per almeno 10 anni se manca uno di questi non può, legittimamente, essere instaurato un contratto di lavoro;• visita medica preventiva e periodica.

Le Sanzioni: la violazione della normativa in materia di tutela del lavoro minorile comporta a carico del datore di lavoro l’applicazione di un sistema sanzionatorio molto pesante con sanzioni amministrative da € 516 a € 2.582 ma soprattutto penali (arresto fino a 6 mesi o ammenda fino a € 5.164).

La stragrande maggioranza dei “voucher” o “buoni lavoro” (58 per cento) è stato utilizzato in agricoltu-ra soprattutto in Veneto, Emilia Romagna, Piemonte

e Lombardia. E’ quanto rileva la Coldiretti nel commen-tare l’annuncio dell’Inps sul fatto che i “buoni lavoro” potranno essere venduti e incassati, in via sperimentale, in tabaccheria a partire da metà aprile per effetto di una convenzione che riguarda sei regioni italiane (Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia). Per tutte le altre regioni, compresa l’Emilia Romagna, si continua ad applicare la procedura dello scorso anno. I “voucher” rappresentano uno strumento che offre in-teressanti opportunità di reddito e occupazione a cate-gorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo. Le prestazioni di lavoro occasionale, come ormai noto, rappresentano attività lavorative non riconducibili ad un lavoro subordinato o autonomo ma mere prestazioni di lavoro con la sola finalità di assi-curare le tutele minime previdenziali e assicurative, in funzione di contrasto a forme di lavoro nero e irregolare. Ne consegue che il ricorso ai buoni lavoro è limitato al rapporto diretto tra prestatore ed utilizzatore finale.

Per qualsiasi informazione o eventuali prenotazioni dei voucher rivolgersi all’Ufficio Paghe provinciale di Coldiretti o agli uffici periferici.

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56 LA VOCE DEI Coltivatori

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È l’Ente individuato dallo Stato Italiano quale Responsabile dello Svolgimento dell’Attività Sportiva da parte della Popolazione disabile a qualsiasi livello e per qualsiasi disabilità……. (legge 189 del 15/07/03 e DPCM dell’08/04/04)

I disabili possono praticare quasi tutti gli sport, a Piacenza se ne praticano abitualmente 16:

Judo • Tiro a segno • Tiro con l’arco • Basket in carrozzina e per disabilità Mentale • Nuoto Tennis in carrozzina Tennis • Tennis tavolo • Atletica leggera • Trail-o (orienteering per disabili) • Scherma • Calcetto Equitazione Arrampicata sportiva • Torball

Ce ne sono allo studio tanti altri in base al tipo di disabilità:vela, canoa, conottaggio, kayak, waterbasket, bocce, ciclismo, ginnastica- artistica, golf, danza sportiva, showdownLa Delegazione é a disposizione per esaminare i singoli casi, i nostri Tecnici sono preparati per ogni singolo sport.

Abbiamo anche sette Società Sportive: Judo Sakura per il Judo ; Atletica Piacenza per l’Atletica Tiro a Segno Nazionale per il Tiro a segno ; Acquarello per il Nuoto; Non vedenti Piacenza per il Torball ; Pol. Ospedale Verdi per il Basket in carrozzina; CSI Piacenza per Calcetto, una Scuola di Tennis in carrozzina e una per il Tiro con l’arco

Per qualsiasi informazione: Comitato Italiano Paralimpico - Delegazione di PiacenzaTel.: 336.454266e.mail: piacenza@comitato paralimpico.it - [email protected]

www.cippiacenza.it

Progetto Scuole CipIl Progetto Scuola Cip riparte, seppure su basi non ancora finanziariamente consolidate in quanto mancano le certezze dei finanziamenti, ma con numeri decisamente molto elevati. Il Progetto é arrivato alla conclusione con 91 disabili che assieme ai loro compagni di classe, quindi circa 2.500 studenti, in 28 scuole tra Piacenza e Provincia, hanna appreso i fondamentali di 11 discipline sportive paralimpiche e non. Se in questo momento accettassimo tutti gli incrementi nelle scuole che già hanno applicato il progetto e tutte le nuove richieste il numero dei partecipanti salirebbe a 120 e le scuole a 40, ma i fondi sono quelli degli anni passati salvo miracoli dell’ultima ora.

La sintesi1. in qualsiasi classe di qualsiasi grado di scuole, se vi é presente uno o più disabili (certificato/i dalla ASL )si individua, di comune accordo di un gruppo di lavoro (neuropsichiatra, insegnante di educazione fisica, insegnante di sostegno, psicologo, tecnico Cip) uno sport che tenga conto sia della disabilità , che della possibilità di attuazione, che della realtà sportiva locale.2. tutti gli studenti della classe partecipano, senza fare distinzione evidente per la presenza del disabile per non metterlo in difficoltà, all’attività proposta3. possiamo spaziare su 27 sports adattati alle necessità.6. il Tecnico Cip insegna lo sport prescelto in 5-8 lezioni di una ora da distribuirsi nell’anno scolastico durante le ore di educazione fisica o di attività motoria.7. il ragazza/a disabile viene seguito da un/una psicologo Cip che si terrà in stretto contatto con il Tecnico Cip e che riferirà al gruppo di lavoro ci cui al punto 1.8. a carico dell’Istituto é una iscrizione di 100 (cento) € per classe, ma in alcuni istituto operiamo gratuitamente avendo risolto con fonti di finanziamento esterne

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Epaca

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IN ARRIVO I MODELLI REDIn questo periodo molti pensionati, stanno ricevendo una busta da parte dell’INPS contenente documenti molto importanti. Tra questi è compresa la dichiarazione del modello RED.

A decorrere dal 1° gennaio 2010, al fine di semplificare le attività di verifica sulle situazioni reddituali, l’Amministrazione finanziaria e ogni altra Amministrazione

pubblica, che detengono informazioni utili a determinare l’importo delle prestazioni previdenziali ed assistenziali collegate al reddito dei beneficiari, sono tenute a fornire all’Inps e agli altri enti di previdenza e assistenza obbligatoria, in via telematica le predette informazioni presenti in tutte le banche dati a loro disposizione, relative a titolari, e rispettivi coniugi e familiari, di prestazioni pensionistiche o assistenziali residenti in Italia. L’Agenzia delle entrate effettuerà la trasmissione delle informazioni reddituali dichiarate al Fisco dai contribuenti titolari delle prestazioni collegate al reddito e, ove necessario, dei loro familiari. Pertanto se la situazione reddituale del pensionato (o quella degli eventuali componenti il suo nucleo familiare) è integralmente dichiarata al Fisco (attraverso il modello 730 o il modello Unico), non dovrà inviare nessuna ulteriore dichiarazione all’Inps, in quanto l’Istituto acquisirà i dati utili direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Conseguentemente, per realizzare concretamente la finalità di semplificazione amministrativa perseguita dalla norma, evitando la duplicazione degli adempimenti burocratici, l’Inps richiede ai pensionati di presentare il modello Red solo nei casi in cui possiedano redditi che non debbano essere dichiarati al Fisco.

Tale situazione ricorre in tutti i casi in cui il pensionato e/o i suoi familiari si trovino nelle condizioni di essere esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi al Fisco o abbiano conseguito nell’anno 2009 redditi esenti da Irpef che sono però rilevanti ai fini dell’erogazione delle prestazioni dell’Inps. In entrambe tali ipotesi, attraverso il modello Red, dovranno essere dichiarati tutti i redditi del soggetto, anche quelli che vengono dichiarati al Fisco. Nel caso in cui il soggetto, pur essendo teoricamente esonerato dall’obbligo di presentare la dichiarazione fiscale, dichiari comunque tutti i propri redditi all’Agenzia delle Entrate, per far valere oneri, crediti d’imposta, etc., il modello Red non dovrà essere trasmesso all’ Istituto. Modalità semplificate di dichiarazione sono invece previste nel caso in cui la situazione reddituale del soggetto non sia variata rispetto a quanto comunicato con l’ultima dichiarazione e nel caso in cui il soggetto dichiari di non avere altri redditi oltre alle pensioni. Ovviamente, poiché l’Inps non conosce anticipatamente la situazione reddituale dei pensionati, la campagna Red è stata indirizzata a tutti i titolari di prestazioni legate al reddito.

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ATTENZIONEE’ necessario che tutti i pensionati si rivolgano agli uffici Epaca che effettueranno i controlli opportuni verificando la necessità di trasmettere o meno il modello RED. Ricordiamo infatti che la mancata restituzione dei modelli Red comporta rilevanti sanzioni

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58 LA VOCE DEI Coltivatori

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Epaca

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Prosegue la lotta ai “falsi invalidi”

Pensione di anzianita’: agevolazioni per le donne lavoratrici

Verifiche ai soggetti che percepiscono accompagnamento o assegno di invalidità

Avviato dall’Inps un regime pensionistico sperimentale a che consente alle donne di anticipare la decorrenza della pensione.

Saranno effettuate circa 100.000 visite straordinarie che avranno per oggetto, in particolare le indennità d’accompagnamento erogate da oltre dieci anni e assegni

di invalidità con decorrenza precedente il 1° aprile 2002.Inoltre l’Istituto comunica che sta procedendo alla sospensione delle prestazioni di invalidità civile i cui titolari, dopo essere stati convocati a visita, siano risultati assenti senza giustificato motivo. La sospensione dei pagamenti relativi a questo ulteriore gruppo di verifiche, che fa seguito ad altre già effettuate dall’inizio del 2010, sarà comunicato in forma scritta dall’Inps e avrà effetto dal 1° aprile 2010.Il pagamento sospeso sarà immediatamente ripristinato qualora venga accertata la sussistenza di una delle condizioni che comportano l’esonero dalla visita secondo le norme vigenti, come, ad esempio, nei casi di degenza in strutture sanitarie protette,

ricovero in strutture ospedaliere, non trasportabilità dell’invalido.Nella comunicazione inviata dall’Inps si invita l’invalido che beneficia di un’indennità di accompagnamento o di comunicazione sulla base di determinate patologie a trasmettere la documentazione sanitaria che attesta il suo stato invalidante alla Commissione Medica, la quale, accertati i requisiti richiesti, potrà disporre l’esonero dalla visita di revisione.Si ricorda infine che, se entro 90 giorni dall’invio l’invalido non chiarisce la sua posizione con l’Istituto, la prestazione viene definitivamente revocata.Invitiamo tutti coloro che percepiscono prestazioni di invalidità civile a portare tempestivamente al patronato Epaca tutte le comunicazioni che dovessero pervenire da parte dell’Inps per evitare spiacevoli inconvenienti

Ovviamente è riservato a una particolare categoria di lavoratrici e devono essere rispettate determinate regole.Per tutte le donne che possono far valere 35 anni di

contributi e 58 anni di età sarà possibile accedere alla pensione con una età inferiore a quella prevista dalle norme vigenti, a condizione che venga esercitata l’opzione al calcolo contributivo.Per alcune coltivatrici dirette l’opzione è molto conveniente, soprattutto per coloro in possesso dei requisiti richiesti e che versano una contribuzione in prima o seconda “fascia”.Il beneficio pensionistico potrebbe rivelarsi assai vantaggioso in quanto consentirebbe loro di anticipare notevolmente la data di pensionamento senza alcun effetto negativo sull’importo in pagamento.Infatti chi paga contributi in prima o seconda fascia, soprattutto, per esempio nelle zone di montagna, matura pensioni di scarso importo che, in presenza di redditi bassi attribuisce diritto alla liquidazione della cosiddetta “minima”. Le leggi attuali hanno escluso l’integrazione al minimo per le pensioni contributive ed è proprio per tale motivo che l’opzione spesso viene sconsigliata.

Questo nuovo regime sperimentale costituisce un eccezione rispetto alle norme attuali, in quanto consentirà sia l’accesso anticipato alla pensione, sia il riconoscimento del trattamento minimo.Potranno beneficiare della sperimentazione:1. Le lavoratrici con un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni al 31 dicembre 1995 purchè non abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2007, i requisiti di anzianità contributiva e di età anagrafica utile per il conseguimento del diritto a pensione di anzianità;2. le lavoratrici con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995 che non abbiano già esercitato il diritto di opzione per il sistema contributivoNon possono beneficiare della sperimentazione, le lavoratrici che hanno perfezionato i requisiti di età anagrafica e di contribuzione per il pensionamento di anzianità, entro il 31 dicembre 2007, le lavoratrici in mobilità lunga e quelle autorizzate ai versamenti volontari entro il 20 luglio 2007.

Invitiamo tutti coloro che percepiscono prestazioni di invalidità civile a portare tempestivamente al patronato Epaca tutte le comunicazioni che dovessero pervenire da parte dell’Inps per evitare spiacevoli inconvenienti

Per esercitare l’OPZIONE DONNA è fondamentale rivolgersi agli uffici Epaca che forniranno consulenza e indicheranno la soluzione più conveniente

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60 LA VOCE DEI Coltivatori

Notizie in breve

CONTRIBUTO PER AGRITURISMI E FATTORIE DIDATTICHE - BANDO SOPRIP Scade il 14 giugno 2010 il termine ultimo per la presentazione delle domande di finanziamento sul bando di SOPRIP per contributo agriturismi e fattorie didattiche.Le aziende interessate possono prendere contatto con il nostro ufficio provinciale telefono n° 0523.596513 - Enrica Campisi, per predisporre la pratica in tempo utile. -----------------------------------------------------------------------------------------UNIEMENS INDIVIDUALE: DA GENNAIO OBBLIGATORIO PER TUTTI I DATORI DI LAVORODalle denunce di competenza gennaio 2010, scatta l’obbligo per tutti i datori di presentare il nuovo flusso Uniemens individuale sostitutivo sia del DM 10 sia del flusso Emens. Il rilascio della nuova procedura consentirà di raccogliere in u n unico documento le informazioni attualmente inviate all’Inps con due diverse procedure DM10 per i flussi contributivi e Emens per i flussi retributivi. Nell’area dei servizi on-line per aziende, consulenti e professionisti è stata attivata dall’Inps la funzione che consente l’invio dei nuovi file Uniemens e le relative opzioni per la gestione dei flussi e delle ricevute.I TERMINI DI PRESENTAZIONE: entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di competenza (se tale ultimo giorno cade in festivo, il termine si differisce al primo giorno lavorativo successivo).-----------------------------------------------------------------------------------------LA PROROGA DELLE AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE NELL’AGRICOLTURA.L’art. 2, c. 49, legge n. 191/2009 (Finanziaria 2010) proroga fino al 31 luglio 2010 le agevolazioni contributive per i datori di lavoro agricoli nelle zone agricole e di montagna svantaggiate. Si ricorda che la legge n. 81/2006 aveva modificato, limita-tamente al periodo 2006/2008, le agevolazioni a favore delle aziende ubicate o che comunque operino nei territori montani, definiti particolarmente svantaggiati, e nei territori svantaggiati.COSÌ LE AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE FINO AL 31 LUGLIO 2010:• territori montani: agevolazione contributiva al 75% e contribuzione dovuta al 25%;• restanti zone agricole svantaggiate: agevolazione contributiva al 68% e contribuzione dovuta 32%.-----------------------------------------------------------------------------------------EMERSIONE COLF E BADANTISOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO DI SOGGIORNOIl Ministero dell’interno conferma che se il datore è impossibilitato a presentarsi presso lo Sportello unico per l’immigrazione per sottoscrivere il contratto di soggior-no, possono sostituirlo anche il coniuge, i figli o altri parenti in linea retta o collaterale fino al terzo grado o anche una persona non legata da vincoli parentali, purché munita di apposita delega con firma autenticata da un funzionario del Comune di residenza del datore. (Ministero dell’interno, circolare 23 dicembre 2009, n.8546). -----------------------------------------------------------------------------------------LAVORO DOMESTICO - REGOLARIZZAZIONE COLF E BADANTI Il Ministero dell’Interno chiarisce che lo straniero colf o badante che sta fruendo del-la procedura di regolarizzazione ex legge n.102/2009, in attesa della convocazione presso lo Sportello Unico per l’immigrazione per la sottoscrizione del contratto di soggiorno non può uscire dall’ Italia e farvi rientro esibendo alla Polizia di frontiera la ricevuta rilasciata dal Ministero stesso attestante l’avvenuta presentazione per via telematica del modello.-----------------------------------------------------------------------------------------SANATORIA COLF E BADANTIDalla data di entrata in vigore della stessa legge e fino alla conclusione del proce-dimento, i lavoratori extracomunitari per i quali è stata presentata la dichiarazione di emersione dal lavoro irregolare ed i datori di lavoro non saranno punibili per le violazioni delle norme relative all’ingresso ed al soggiorno nel territorio nazionale (con esclusione di quelle di cui all’art. 12 del T.U. per l’Immigrazione) ed a quelle relative all’impiego dei lavoratori, anche se rivestono carattere finanziario, fiscale, previdenziale ed assistenziale. Pertanto, i relativi procedimenti penali o amministrativi eventualmente in corso a loro carico saranno sospesi. -----------------------------------------------------------------------------------------INPS - MANCATA ANTICIPAZIONE DI PRESTAZIONI IN AGRICOLTURA - O.T.I. Il datore di lavoro che non anticipi ai propri operai agricoli a tempo indetermina-to una serie di prestazioni temporanee previste dalla legge o dai contratti collettivi

come:assegni al nucleo famigliare, malattia, donazione sangue, perde il diritto alle agevolazioni contributive.-----------------------------------------------------------------------------------------SETTORE AGRICOLO: APPLICABILITÀ DEI VOUCHER PER LAVORO ACCESSORIOIl sistema dei buoni lavoro è operativo con riferimento, non solo alle vendemmie, ma a tutte le attività agricole di carattere stagionale effettuate da casalinghe, pensionati e da giovani con meno di 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado e alle attività agricole svolte a favore dei produttori agricoli con un volume di affari annuo non superiore a 7.000 euro. La circolare Inps illustra le modalità e gli adempimenti a carico dei diversi soggetti per instaurare attività occasionali di tipo accessorio. L’estensione alla figura della casalinga, come anche le prestazioni dei giovani nel fine settimana, originano come noto,da una azione sindacale di Coldiretti finalizzata soprattutto a rendere trasparenti le prestazioni rese da tali soggetti nell’ambito delle attività con-nesse di agriturismo. L’INPS AFFRONTA LE NOVITÀ CONTENUTE NELLA LEGGE FINANZIARIA 2010 IN MATERIA DI LAVORO ACCESSORIO (ARTICOLO NELLA PAGINA INTERNA DEDICATA AL SETTORE PAGHE).-----------------------------------------------------------------------------------------VOUCHERL’ impiego con il voucher deve essere segnalata in anticipo all’Inail. Per avvalersi di qualunque lavoratore accessorio, i committenti hanno l’obbligo di comunicare all’ Inail, prima dell’inizio della prestazione lavorativa, i dati relativi al luogo e al periodo di lavoro della prestazione, nonché i dati anagrafici propri e del prestatore. Quindi ogni loro variazione e la cessazione del rapporto di lavoro.-----------------------------------------------------------------------------------------LAVORATORI EXTRACOMUNITARILa legge 125/2008 ha inasprito il regime sanzionatorio per il datore di lavoro che assuma un lavoratore privo di permesso di soggiorno o con un permesso scaduto per il quale non sia stato richiesto il rinnovo nei termini di legge. Per ogni lavoratore assunto privo di permesso di soggiorno è prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sanzione pecuniaria di 5.000 euro. -----------------------------------------------------------------------------------------ASSUNZIONE DI PARENTI ED AFFINI - ULTERIORMENTE ALLARGATO L’AMBITO DI OPERATIVITÀ DELL’ART.74 DEL D.LGS. In particolare possono rendere prestazioni occasionali o ricorrenti di breve perio-do nell’ambito delle attività agricole anche i parenti ed affini fino al quarto grado (cugini,prozii,e pronipoti) del titolare, senza per questo che si instauri un rapporto di lavoro subordinato o autonomo. Queste prestazioni presentano le seguenti caratteristiche:• devono essere svolte in modo meramente occasionali o ricorrenti di breve periodo cioè l’attività è resa senza carattere di abitualità, in via eccezionale e straordinaria, anche ripetutamente nel corso dell’anno , ma sempre per brevi intervalli di tempo • devono essere svolte esclusivamente a titolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazione morale, • devono essere gratuite, ovvero senza corresponsione di compensi.Se il parente o l’ affine che lavora in azienda percepisce una retribuzione anche in natura , rispetta un determinato orario di lavoro e sottostà alle direttive del datore di lavoro il rapporto di lavoro è esattamente come un qualsiasi altro rapporto di lavoro e deve sottostare alle normali ordinarie regole ( assunzione, busta paga ecc).-----------------------------------------------------------------------------------------LIBRO UNICO DEL LAVORO SCADENZA 16 MAGGIO 2010I datori di lavoro , committenti e soggetti intermediari tenutari devono stampare il Libro Unico del lavoro o, nel caso di soggetti gestori, consegnare copia al soggetto obbligato alla tenuta, riferito al periodo di paga precedente. Il processo avviene me-diante stampa meccanografica su fogli mobili vidimati e numerati su ogni pagina oppure su stampa laser previa autorizzazione Inail e numerazione. -----------------------------------------------------------------------------------------VERSAMENTI UNIFICATI - IL 16 MAGGIO 2010 (PROROGA AL LUNEDÌ)I contribuenti titolari di partita iva devono versare con F24 telematico i seguenti con-tributi ed imposte:• le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati trattenute dai

MAGGIO 2010in breve...

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Notizie in breve

sostituti d’imposta nel mese precedente; • ritenute d’acconto su redditi di lavoro autonomo;• contributi previdenziali dovuti all’Inps dai datori di lavoro per il periodo di paga scaduto nel mese precedente; • contributi dovuti dai committenti alla gestione separata Inps per collaborazioni coordinate e continuative pagate nel mese precedente.-----------------------------------------------------------------------------------------ASSUNZIONITutti i Datori di lavoro titolari di un rapporto di lavoro devono comunicare l’assunzione del lavoratore ai Centri per l’Impiego dove è ubicata la sede di lavoro, con modalità on-line. Il termine per inviare la comunicazione di assunzione scade alle ore del 24 del giorno precedente l’inizio del rapporto di lavoro anche se trattasi di giorno festivo. IL DATORE DI LAVORO DEVE CONSEGNARE AL LAVORATORE COPIA DEL-LA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI ASSUNZIONE: l’omessa consegna prima dell’inizio della prestazione lavorativa comporta l’applicazione di una sanzione per ogni lavoratore. Casi di urgenza: per esigenze produttive tecnico organizzative o per evitare danni a persone o impianti, l’inoltro può essere effettuato entro cinque giorni dall’instaura-zione del rapporto di lavoro, fermo restando l’obbligo di comunicare entro il giorno antecedente, alcuni dati essenziali quali data di inizio della prestazione, generalità del lavoratore e del datore di lavoro. L’assunzione dovrà poi essere comunicata entro il primo giorno utile e comunque non oltre il 5° giorno.-----------------------------------------------------------------------------------------CESSAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVOROTutti i datori di lavoro titolari di un rapporto di lavoro devono comunicarne la ces-sazione e la trasformazione ai Centri per l’Impiego entro i 5 giorni successivi, con modalità on-line.e-----------------------------------------------------------------------------------------SANZIONILa mancata osservanza dei termini e delle prescrizioni legati all’assunzione, trasfor-mazione ovvero cessazione di un rapporto di lavoro possono comportare le seguenti sanzioni:• mancata consegna al lavoratore delle dichiarazione di assunzione: sanzione amministrativa pecuniaria pari da euro 250 a euro 1.500• mancata comunicazione di assunzione: sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500;• mancata comunicazione di variazioni del rapporto: sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500;• mancata comunicazione della cessazione: sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500.-----------------------------------------------------------------------------------------TFR E PREVIDENZA COMPLEMENTARE: NUOVE ASSUNZIONI E DESTINAZIONE DEL TFR Al momento di una nuova assunzione l’azienda deve acquisire le informazioni relative alle scelte precedentemente fatte dai lavoratori, nonché la relativa documentazione al fine di essere in grado di gestire il tutto conformemente alle disposizioni di legge.-----------------------------------------------------------------------------------------ENPAIA – 25 MAGGIO 2010 I datori di lavoro agricolo devono presentare la denuncia contributiva all’ Enpaia a mezzo mod. Dipa/01 e DIPA/02 per posta o via telematica degli impiegati occupati nel mese precedente nonchè procedere a mezzo Mav bancario o in mancanza, tramite bollettino c/c postale.----------------------------------------------------INPS – 31 MAGGIO 2010 - DENUNCIA UNIEMENS INDIVIDUALETrasmissione telematica denuncia mensile dei contributi previdenziali Inps dei contributi previ-denzialiInps dei lavoratori dipendenti e per co.co.co e lavoratori occasionali con reddito anuuo oltre € 5.000 (mese di aprile 2010).----------------------------------------------------ACCATASTAMENTO FABBRICATI EX RURALI O MAI ACCATASTATI- PRATICHE CATASTALI SU IMMOBILI Offriamo un servizio di consulenza, sup-porto e pratiche di accatastamento a prezzi favorevoli, tramite convenzione con Studio Tecnico Professionale, per tutti quei fabbri-cati agricoli che hanno perso i requisiti di

ruralità o che non risultano inseriti in mappa o accatastati. E’ consigliabile controllare la propria situazione catastale e verificare l’inserimento in map-pa di ogni immobile.-----------------------------------------------------------------------------------------ASSISTENZA COMPLETA NEI CONTRATTI DI LOCAZIONEGestione contratti- gestione delle scadenze- gestione della corrispondenza, gestione delle problematiche locatore/conduttore. Presso la nostra struttura è attivo un servizio di assistenza e supporto nella stipula e gestione dei contratti di locazione di immobili ad uso abitativo e commerciale, calcoli aumento ISTAT, disdette, comunicazioni varie alle parti, rinnovi annuali ecc. Inoltre siamo operativi per l’invio e la registrazione telematica aperta a tutti dei contratti di locazione e affitto.IL SERVIZIO È ATTIVO ANCHE PRESSO I NUOVI UFFICI DI: CASTEL SAN GIOVANNI in Via F.lli Bandiera, 35 tel. 333/6528661MONTICELLI D’ONGINA in Via Garibaldi, 29 tel. 0523/829498-----------------------------------------------------------------------------------------CANONI DI LOCAZIONE – INDICE ISTAT DI MARZO 2010La variazione percentuale dell’indice rispetto al corrispondente periodo dell’anno pre-cedente (febbraio 2009- febbraio 2010) è pari al – 1,50% che ridotto al 75% ai fini dell’adeguamento annuale dei canoni di locazione di immobili (ad uso abitativo e non abitativo) corrisponde al – 1,13%.-----------------------------------------------------------------------------------------SUCCESSIONI ed EREDITA’Presso i nostri Uffici dislocati su tutto il territorio provinciale, forniamo assistenza e informazioni qualificate per la compilazione e inoltro della DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE, volture catastali, riunioni d’Usufrutto, e ogni altra informazione circa l’eredità. IL SERVIZIO È ATTIVO ANCHE PRESSO I NUOVI UFFICI DI: CASTEL SAN GIOVANNI in Via F.lli Bandiera, 35 tel. 333/6528661MONTICELLI D’ONGINA in Via Garibaldi, 29 tel. 0523/829498-----------------------------------------------------------------------------------------SICUREZZA SUL LAVORO – TUTTE LE AZIENDE AGRICOLE SONO INTERESSATELe aziende agricole che assumono dipendenti, anche con lavoro accessorio (vou-cher) sono assoggettate alle norme della sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/2008), adeguamento macchine e attrezzature agricole, nomina Responsabile della sicurezza, nomina addetto primo soccorso e prevenzione incendi, valuta-zione dei rischi, nomina medico competente, formazione e informazione dipendenti assunti. Anche le aziende senza dipendenti sono ugualmente soggette alle norme sulla sicurezza, limitatamente alla messa a norma di tut-te le macchine e attrezzature agricole (in particolare Arco di protezione e Cinture di sicurezza su tutte le trattrici) e all’utilizzo dei DPI. Le aziende sono invitate a verificare la propria posizione e rivolgersi ai nostri Uffici per una verifica degli adempimenti.

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64 LA VOCE DEI Coltivatori

le pagine del CAP

Buen Retiroloc. sost. m. inv. Luogo appartato destinato al riposo e

alla meditazione, lontano dalle preoccupazioni quotidiane.Grande dizionario Hoepli

Offri il giusto relax alle tue vacche!Il periodo dell’asciutta determina i risultati della lattazione suc-cessiva.Le bovine richiedono un adeguato riposo, dopo le fatiche pro-duttive, per rigenerarsi in vista dei successivi impegni.

Il Consorzio Agrario di Piacenza in collaborazione con Vitasol harealizzato Buen Retiro per offrire il meglio alle tue bovinein questa delicata fase.Maggiore ingestione, migliore efficienza epatica, inizio lattazionesoddisfacente.Chiedi maggiori informazioni al tuo agente o a [email protected]

Consorzio Agrario di Piacenza, la soluzione che cercavi

2.700

25.000

18.000

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20.000

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Maratona Vacca da latte30 kg latte/die

Scrofa 10 suinetti

Fabbisogni Energetici (Kcal EM/die)

1. Apporta Zuccheri Solubili ad elevata velocità di fermentazione e ad altissimo rendimento energetico

2. Fra tutti gli zuccheri, il Maltosio (55% degli zuccheri totali) è quello con l’indice glicemico superiore (elevatissima capacità di innalzare i tassi di glucosio ed insulina nel sangue)

3. Riduce l’accumulo di lipidi a livello epatico, limitando l’incidenza di molte patologie classiche delle prime fasi di lattazione (chetosi e steatosi)

4. Svolge un importante effetto probiotico, sia a livello ruminale che intestinale (suini) dove stimola la replicazione di alcuni utili ceppi batterici

5. Incrementa qualità e quantità del latte prodotto, utile soprattutto nella scrofa per ottimizzare gli accrescimenti dei suinetti nelle prime fasi di vita

6. E’ caratterizzato da un bassissimo potere osmotico, è quindi in grado di fornire energia senza “togliere” fluidi all’organismo

ZoomaltinaZoomaltina

ZOOMALTINA = ENERGIA PROBIOTICAZOOMALTINA = ENERGIA PROBIOTICA

Il glicole propilenico è un alcoolglicole propilenico è un alcool !! A nessun atleta dopo o durante una gara verrebbe voglia di bersi un A nessun atleta dopo o durante una gara verrebbe voglia di bersi un bicchiere di alcool, perché allora darlo alla vacca da latte … ??bicchiere di alcool, perché allora darlo alla vacca da latte … ?? Durante o al termine di uno sforzo, soprattutto se prolungato, l’organismo necessita di fluidi (acqua)fluidi (acqua), sali mineralisali minerali ed energia a pronto utilizzo (zuccheri energia a pronto utilizzo (zuccheri solubili)solubili)

200-250 gr/capo/die

100-200 gr/capo/die

750-1000 gr/q.le mangime

Post-partum In estate

Nel finissaggio

In sala parto In estate

Bovine e scrofe, in medie condizioni di allevamento, hanno fabbisogni energetici giornalieri pari a 6-10 volte quelli di un maratoneta il giorno di una gara. La vacca da latte e la scrofa sono, a tutti gli effetti, degli atleti.

L’insilato di mais può essere un ottimo alimentoper le bovine.Contiene fibra ed energia utili per una latta-zione soddisfacente.Lo si produce da tempo, migliorandolo ognianno.Non dovrebbe avere misteri.Non dovrebbe essere una minaccia per la sa-lute degli animali.Purtroppo, in condizioni climatiche particolari,può contenere micotossine che rubano red-dito agli allevatori.Se il vostro trinciato contiene D.O.N. (vomitos-sina) e ZEARALENONE in quantità elevate, ilCONSORZIO AGRARIO DI PIACENZA, ha la so-luzione che state cercando dalla ri-cerca TROUW NUTRITION, l’adsorbente piùefficace sul mercato.

e le micotossine sono solo un bruttoricordo.Per maggiori informazioni chiedi al tuo agenteCAP o manda una mail a [email protected]

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65M A G G I O 2 0 1 0

Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza

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CONTATTATECI PER INFORMAZIONI:Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza

Divisione Macchine - via C.Colombo 33 – Piacenza tel. 0523 386801 email: [email protected]

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