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ALLEGATO N°5
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
ISTITUTO COMPRENSIVO “RITA LEVI-MONTALCINI” ZAGAROLO - VALLE MARTELLA
VIA VITTORIO ALFIERI SNC – [email protected] C.F.93015970580 C.M. RMIC8B300L -
Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado.
Distretto 36 - 00039 ZAGAROLO (RM) Via V. Alfieri s.n.c. tel. 06/95430821 - fax 06/954530831
LA VALUTAZIONE
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SOMMARIO
ASPETTI NORMATIVI .................................................................................................................................... 3
COS’È LA VALUTAZIONE PER IL NOSTRO ISTITUTO? .......................................................................... 4
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA........................................................................... 6
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
DI PRIMO GRADO .......................................................................................................................................... 6
SCUOLA PRIMARIA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI .................................... 9
SCUOLA PRIMARIA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SOGGETTIVE........................... 11
SCUOLA SECONDARIA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ............................ 12
SCUOLA SECONDARIA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SOGGETTIVE .................... 14
SCUOLA SECONDARIA: GRIGLIA DI VALUTAZIONE IN DECIMI DELLE PROVE OGGETTIVE .. 15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA…………15
SCUOLA PRIMARIA: GIUDIZIO GLOBALE……………………………………………………………...16
SCUOLA SECONDARIA: GIUDIZIO GLOBALE………………………………………………………….20
MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO E RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI ........................ 22
COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE ......................................................................................................... 22
VALUTAZIONE AL TERMINE DEL PRIMO QUADRIMESTRE.............................................................. 23
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ............................................................................................... 23
DISABILITÀ E VALUTAZIONE .................................................................................................................. 27
DSA E VALUTAZIONE ................................................................................................................................. 31
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI .......................................................................................... 32
VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO ........................................................................................................ 35
SCRUTINI ....................................................................................................................................................... 36
VALUTAZIONE DI FINE ANNO .................................................................................................................. 37
ESAME DI STATO ......................................................................................................................................... 38
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ................................................................................................ 41
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ASPETTI NORMATIVI
La materia della valutazione degli alunni ha subito delle consistenti variazioni con l’approvazione
del Decreto Legge n. 137 del 1 settembre 2008, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 169 del 30
ottobre 2008. Il 22 giugno 2009 è stato approvato il DPR n. 122 che ha coordinato le norme già vigenti sulla
valutazione; in ultimo il Decreto Legislativo n. 62 del 13 aprile 2017 ha apportato ulteriori modifiche alle
modalità di valutazione degli apprendimenti per le alunne e gli alunni della scuola primaria e secondaria di
primo grado, di svolgimento dell’esame di Stato e di rilascio della certificazione delle competenze. Con il
decreto ministeriale n. 741 del 3 ottobre 2017 sono stati disciplinati in modo organico l’esame di Stato del
primo ciclo e le operazioni ad esso connesse, mentre con il decreto ministeriale n. 742 del 3 ottobre 2017 il
MIUR ha pubblicato i modelli di Certificazione delle competenze da rilasciare a tutti gli alunni e le alunne al
termine della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Di seguito si rende conto delle principali norme in materia. Per il dettaglio si rimanda alle sezioni successive
del presente documento.
A. SCUOLA PRIMARIA
a. la valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni è espressa
con votazioni in decimi (corrispondenti ai diversi livelli di apprendimento) ed è integrata
dalla descrizione del processo formativo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
raggiunto (cfr. art. 2, commi 1 e 3, D. Lgs n. 62/2017);
b. la valutazione del comportamento degli alunni si riferisce allo sviluppo delle competenze di
cittadinanza (cfr. art. 1, comma 3, D. Lgs n. 62/2017) ed è espressa collegialmente dai docenti
attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione (cfr. art. 2, comma 5,
D. Lgs n. 62/2017);
c. i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla
classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione (cfr. art. 3,
comma 3, D. Lgs n. 62/2017).
B. SCUOLA SECONDARIA
a. la valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni, ivi compresa
la valutazione dell’esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle
Indicazioni Nazionali per il curricolo, è espressa con votazioni in decimi che indicano
differenti livelli di apprendimento.
Essa è integrata dalla descrizione del processo formativo e del livello globale di sviluppo
degli apprendimenti raggiunto (cfr. art. 2, commi 1 e 3, D. Lgs n. 62/2017);
b. la valutazione del comportamento degli alunni si riferisce allo sviluppo delle competenze di
cittadinanza (cfr. art. 1, comma 3, D. Lgs n. 62/2017) ed è espressa collegialmente dai docenti
attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione (cfr. art. 2, comma 5,
D. Lgs n. 62/2017);
c. ai fini della validità dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte
ore annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio
dei docenti, motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente
documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi
per procedere alla valutazione (cfr. art. 5, commi 1 e 2, D. Lgs n. 62/2017);
d. il consiglio di classe può non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva o all’esame
di Stato, con adeguata motivazione, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline (cfr. art. 6, comma 2, D. Lgs n. 62/2017);
e. l’ammissione all’esame di Stato è disposta in presenza dei seguenti requisiti (cfr. art. 6 comma
1 e art. 7 comma 4, D. Lgs n. 62/2017):
4
aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le
deroghe deliberate dal collegio docenti;
non essere incorsi nella sanzione disciplinare prevista dall’art. 4, commi 6 e 9 bis, del
DPR n. 249/1998;
aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e
inglese predisposte dall’INVALSI;
f. il voto di ammissione all’Esame di Stato è espresso in decimi, considerando il percorso
scolastico compiuto dall’alunna o dall’alunno (cfr. art. 6, comma 5, D. Lgs n. 62/2017);
g. l’esito dell’Esame di Stato è espresso con votazione in decimi, derivante dalla media
(arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5) tra il voto di ammissione e
la media dei voti delle prove scritte e del colloquio; conseguono il diploma gli studenti che
ottengono una votazione complessiva di almeno sei decimi (cfr. art. 8, comma7, D. Lgs n.
62/2017).
COS’È LA VALUTAZIONE PER IL NOSTRO ISTITUTO?
La valutazione coinvolge insegnanti e alunni in un processo nel quale:
l’alunno diventa consapevole del proprio processo evolutivo;
il docente conosce l’alunno attribuendo valore al suo apprendimento e alla sua persona.
La valutazione:
- è funzionale al processo di insegnamento / apprendimento;
- è uno strumento di conoscenza dell’alunno e per l’alunno e di regolazione dell’attività didattica;
- è sempre formativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e dei rapporti interpersonali;
- promuove il successo formativo di ogni alunno;
Costituiscono quindi oggetto della valutazione il processo di apprendimento e il comportamento
dell’alunno.
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione viene intesa non come giudizio su ciò che il bambino sa fare,
bensì come valutazione del contesto educativo. È strettamente correlata con la programmazione didattica e
la progettazione di attività e percorsi non centrati sulla trasmissione di contenuti, ma sulle strategie più
efficaci per apprendere. È un processo dinamico ed orientativo che pone l’accento non tanto sui risultati
quanto sui processi attivati; permette di osservare, comprendere, interpretare senza assumere criteri di tipo
quantitativo, preferendo sempre la contestualizzazione dei comportamenti. Ha, quindi, valore “formativo”
perché tiene conto di tutte le variabili che influenzano l’apprendimento (le conoscenze pregresse, i modi e
gli stili di apprendimento, le modalità organizzative ecc.). Si valuta il contesto socio-culturale e l’ambiente
fisico in cui si opera, ma soprattutto si valuta l’azione educativa attraverso l’osservazione:
• iniziale, in funzione diagnostica, di conoscenza delle capacità, degli atteggiamenti, delle motivazioni
con cui il bambino accede alla scuola dell’infanzia;
• in itinere, in funzione formativa, per adeguare ed individualizzare le proposte educative e i percorsi
di apprendimento alle risposte dei bambini;
5
• conclusiva, come verifica degli esiti formativi conseguiti dai bambini e come valutazione della
qualità dell’attività educativo - didattica.
• sommativa, come verifica finale in uscita dalla scuola dell’Infanzia attraverso la compilazione di un
“profilo finale dell’alunno” in cui registrare il livello di competenze acquisite in relazione ai seguenti campi
di esperienza:
a) il sé e l’altro
b) il corpo e il movimento
c) immagini, suoni, colori
d) i discorsi e le parole
e) la conoscenza del mondo
Gli aspetti presi in considerazione ai fini della valutazione, per tutto il percorso scolastico sono:
- la socializzazione
- l’autonomia
- lo sviluppo del linguaggio e altre forme di espressione
- la gestione dello spazio in relazione a sé e al gruppo
- la capacità di osservare, descrivere, misurare e formulare ipotesi per trovare soluzioni a semplici problemi
- la capacità di avvicinarsi a materiali, esperienze e situazioni con idee originali e spirito di ricerca.
Si valuta anche attraverso questionari e colloqui periodici fra scuola e famiglia. Si tratta dunque di una
valutazione utilizzata per comprendere più che per misurare e giudicare.
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LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
Il processo di valutazione si snoda attraverso fasi distinte:
- iniziale: definisce la situazione iniziale per predisporre strategie di tipo didattico ed educativo;
- in itinere: si svolge nel corso dell’intero anno scolastico;
- sommativa-finale: tiene conto del processo di apprendimento anche sul piano della motivazione
dell’alunno, oltre che su quello dell’acquisizione di saperi essenziali.
Il processo valutativo si realizza in tre momenti:
- la verifica, cioè un insieme di osservazioni e/o di prove
- la misurazione, cioè l’elaborazione dei dati delle prove di verifica
- l’attribuzione di un valore.
VERIFICA
La verifica è lo strumento che permette:
1. all’alunno di rendersi progressivamente consapevole del proprio processo di apprendimento e dei
propri traguardi di maturazione riconoscendo l’eventuale errore. L’errore quindi viene visto come
risorsa che consente all’alunno di migliorarsi.
2. ai docenti di valutare le scelte educative, didattiche e metodologiche in termini di efficienza (su
quanto programmato) e di efficacia (sugli apprendimenti degli alunni).
Attraverso la verifica i docenti sono in grado di programmare eventuali interventi e azioni di recupero,
modificare o integrare le proposte curricolari, gli obiettivi, i tempi, i metodi, le attività.
Il momento della verifica comprende:
1) l’osservazione degli alunni durante il normale svolgimento dell’attività scolastica, nei vari contesti
relazionali e operativi;
2) le prove orali, scritte, gli elaborati grafici, le attività pratiche che sono calibrate in rapporto agli obiettivi e
alle attività svolte.
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Tipologie di verifiche
a) Verifiche scritte: Prove strutturate e semi-strutturate (vero/falso, a scelta multipla, a completamento),
relazioni, componimenti, esercizi di varia tipologia, sintesi, soluzione di problemi, dettati. Le prove
saranno strutturate a livelli di difficoltà graduati, onde permettere agli alunni di rispondere secondo le
loro possibilità. Prove diversificate saranno somministrate agli alunni con certificazione di handicap o
svantaggio debitamente e tempestivamente documentate dagli enti e servizi competenti.
b) Verifiche orali: Colloqui, interrogazioni, audizioni, interventi, discussioni su argomenti di studio,
esposizione di attività svolte. Sarà riservata una particolare attenzione alle interrogazioni e alle relazioni
orali, perché si ritiene che la capacità di parlare costituisca non solo un obiettivo didattico (imparare a
parlare favorisce la capacità di riflettere e di rielaborare), ma anche un obiettivo educativo (imparare a
parlare in pubblico incrementa la stima di sé, dà sicurezza, favorisce l’articolazione del pensiero). La
valutazione delle interrogazioni sarà motivata e comunicata tempestivamente sia agli alunni (per
favorire il processo di auto-valutazione) sia alle famiglie. L’impreparazione, non giustificabile
oggettivamente, sarà valutata negativamente, per sottolineare la necessità dell’impegno costante nello
studio.
c) Verifiche di performance o comportamenti attesi: Prove grafico-cromatiche, prove strumentali e vocali,
test e prove motorie, prove tecnico-grafiche. Si considera il valore formativo delle prove, che possono
prevedere un voto corrispondente a più elaborati.
d) Le osservazioni sistematiche sulla partecipazione alle attività della classe: permettono di conoscere e
verificare le modalità di apprendimento di ogni singolo alunno e concorrono alla verifica degli
apprendimenti. Sono considerate osservazioni sistematiche quelle riferite alla partecipazione con
interventi “dal posto”, richiesti durante il normale svolgimento delle lezioni e/o durante la correzione
dei compiti per casa. Importante, rispetto alla situazione di partenza, sarà la valutazione delle modalità
di approccio ai contenuti, dei tempi di attenzione, di concentrazione, del grado di partecipazione e
interesse. Per mantenere vivo l’interesse si valorizzeranno le conoscenze degli alunni tramite domande,
richieste di precisazioni e chiarimenti nel corso di svolgimento della normale attività didattica.
MISURAZIONE
In base alla recente normativa sulla valutazione delle discipline e del comportamento, il Collegio dei docenti
ha individuato delle linee condivise, mediante la formulazione di criteri generali di valutazione degli
apprendimenti, al fine di rendere omogenei gli standard utilizzati dai singoli Consigli di classe e
interclasse.
Tali criteri vengono:
esplicitati agli studenti per facilitarne il processo di autovalutazione;
comunicati alle famiglie
Per la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado tali criteri rilevano il grado di acquisizione delle
conoscenze, abilità e competenze disciplinari e sono così definiti:
VOTO CRITERIO
10 Raggiungimento completo, sicuro e personale degli obiettivi disciplinari
9 Raggiungimento completo e sicuro degli obiettivi disciplinari
8 Raggiungimento completo degli obiettivi disciplinari
7 Raggiungimento complessivo degli obiettivi disciplinari
6 Raggiungimento essenziale degli obiettivi disciplinari
5 Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari
4 (solo per la
Scuola Secondaria)
Mancato raggiungimento degli obiettivi disciplinari
8
Per la descrizione dettagliata dei diversi livelli di apprendimento con i relativi voti, si rimanda alle griglie di
valutazione riportate nelle pagine seguenti del presente documento.
ATTRIBUZIONE DI VALORE
È il momento del giudizio nel quale si interpretano i dati a disposizione in rapporto alla storia formativa di
quello specifico alunno: in questo passaggio trova ampio spazio la personalizzazione che contestualizza il
giudizio in relazione al percorso di crescita della persona.
Valutare non significa semplicemente verificare o misurare gli apprendimenti, quindi i prodotti finiti, ma
significa soprattutto “attribuire, dichiarare il valore di qualcosa”, significa valorizzare, riconoscere il
valore di un’esperienza di apprendimento, in termini di “significatività” per lo studente, in funzione della
formazione integrale della sua persona. Nel fare ciò, il Collegio dei docenti:
1. valorizza lo studente attraverso un’azione di progettazione didattica che si auto-valuta. Il singolo
docente, l’equipe pedagogica, il Consiglio di classe si interrogano e riflettono sul proprio operato. Se
nell’insegnamento sono stati privilegiati processi poco adatti e motivanti per gli alunni sarà
necessario rivedere la progettazione disciplinare e confrontarsi collegialmente per discutere punti di
forza e di criticità delle scelte educative;
2. promuove nel singolo alunno atteggiamenti e comportamenti volti ad un apprendimento
significativo, critico ed autonomo, anche attraverso un’attività di orientamento efficace. Diventa
dunque importante la modalità della comunicazione, occorre far capire allo studente a che punto è
nel suo cammino e offrirgli una prospettiva per continuare: anche davanti ad una valutazione
negativa egli deve poter capire quali passi muovere per riprendersi.
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SCUOLA PRIMARIA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
VOTO
DESCRITTORE
10
Raggiungimento completo, sicuro e personale degli obiettivi disciplinari
Conoscenze
Acquisizione dei contenuti completa, ben strutturata e approfondita con capacità di operare
collegamenti
interdisciplinari efficaci.
Abilità
Piena padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo sicuro e preciso delle procedure, degli
strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro, preciso e ben
articolato. Esposizione personale valida, approfondita ed originale.
Competenze
Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le abilità. In contesti noti
assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e responsabile; è in grado di
dare istruzioni ad altri; utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi; è
in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a punto procedure di
soluzione originali.
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Raggiungimento completo e sicuro degli obiettivi disciplinari
Conoscenze
Acquisizione dei contenuti completa e approfondita con capacità di operare collegamenti
interdisciplinari.
Abilità
Soddisfacente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo sicuro delle procedure, degli
strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro e ben
articolato. Esposizione personale valida ed approfondita.
Competenze
Padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a
termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. È in grado di utilizzare conoscenze
e abilità per risolvere problemi legati all’esperienza con istruzioni date e in contesti noti.
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Raggiungimento completo degli obiettivi disciplinari
Conoscenze
Buon livello di acquisizione dei contenuti con capacità di operare semplici collegamenti
interdisciplinari.
Abilità
Buona padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo autonomo e corretto delle procedure,
degli strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro e
appropriato. Esposizione personale adeguata/organica, ma non sempre precisa.
Competenze
Padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità. Assume iniziative e porta a
termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. È in grado di utilizzare conoscenze
e abilità per risolvere problemi legati all’esperienza con istruzioni date e in contesti noti.
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7
Raggiungimento complessivo degli obiettivi disciplinari
Conoscenze
Discreta acquisizione dei contenuti.
Abilità
Sostanziale padronanza delle strumentalità di base. Discreto utilizzo delle procedure, degli
strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, in modo semplice, ma
sostanzialmente chiaro e corretto. Esposizione personale abbastanza adeguata, ma poco
approfondita.
Competenze
Padroneggia in modo adeguato la maggior parte delle conoscenze e delle abilità. Porta a
termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove sono coinvolte conoscenze e abilità
che padroneggia con sicurezza mentre per gli altri si avvale del supporto dell’insegnante e dei
compagni.
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Raggiungimento essenziale degli obiettivi disciplinari
Conoscenze
Acquisizione essenziale dei contenuti minimi con necessità di consolidamento.
Abilità
Apprendimento superficiale delle strumentalità di base. Utilizzo meccanico delle procedure,
degli strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, semplice e
abbastanza chiaro, ma non del tutto corretto e/o pertinente. Esposizione personale
generica/superficiale.
Competenze
Padroneggia la maggior parte delle conoscenze e le abilità, in modo essenziale. Esegue i
compiti richiesti con il supporto di domande stimolo e indicazioni dell’adulto o dei compagni.
5
Mancato/ Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari
Conoscenze
Acquisizione frammentaria dei contenuti con presenza di molte e gravi lacune.
Abilità
Mancato/parziale apprendimento delle strumentalità di base. Scarsa autonomia nell’uso delle
procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari anche a livello meccanico
Competenze
Non padroneggia ancora in modo essenziale la maggior parte delle conoscenze e delle abilità.
Fatica ad eseguire i compiti richiesti, anche con il supporto di domande stimolo e indicazioni
dell’adulto o dei compagni.
11
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
DELLE PROVE SOGGETTIVE
DESCRITTORE
VALUTAZIONE
IN DECIMI
Conosce e comprende in modo completo e approfondito gli argomenti
sviluppati nelle varie discipline
Rielabora autonomamente ed effettua collegamenti coerenti e
significativi tra le informazioni in diversi contesti (anche extra-
scolastici)
Possiede ottime capacità organizzative, operative e creative.
10
Conosce e comprende in modo completo e sicuro gli argomenti
sviluppati nelle varie discipline
Relaziona con sicurezza ed effettua collegamenti coerenti tra le
informazioni in diversi contesti (anche extra-scolastici)
Possiede valide capacità organizzative, operative e creative.
9
Conosce e comprende in modo completo gli argomenti sviluppati nelle
varie discipline
Relaziona effettuando collegamenti tra le informazioni in diversi
contesti
Possiede buone capacità organizzative, operative e creative.
8
Conosce in modo abbastanza corretto gli argomenti sviluppati nelle
varie discipline
Effettua collegamenti tra le informazioni e li espone con sufficiente
sicurezza
Possiede più che sufficienti capacità organizzative, operative e creative.
7
Conosce i contenuti minimi sviluppati nelle varie discipline
Espone i contenuti appresi solo se guidato
Possiede sufficienti capacità organizzative e operative. 6
Conosce in modo incompleto e frammentario gli argomenti sviluppati
nelle varie discipline
Presenta difficoltà nell’esposizione
Possiede scarse capacità organizzative e operative. 5
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
VOTO DESCRITTORE
10
Raggiungimento completo, sicuro e personale degli obiettivi disciplinari
Conoscenze: complete, organiche, approfondite. Piena capacità di comprensione, analisi e
sintesi, con apporti critici e rielaborativi;
Abilità: corretta ed efficace capacità di applicazione dei concetti, delle regole, delle
procedure. Sicura capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema. Piena
autonomia e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri della disciplina. Esposizione
fluida, ricca e articolata. Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni
anche con apporti originali e creativi;
Competenze: padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le abilità.
Assume iniziative e porta a termine compiti in modo autonomo e responsabile; è in grado di
dare istruzioni ad altri; utilizza conoscenze e abilità per risolvere autonomamente problemi; è
in grado di reperire e organizzare conoscenze nuove e di mettere a punto procedure di
soluzione originali.
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Raggiungimento completo e sicuro degli obiettivi disciplinari
Conoscenze: acquisizione dei contenuti completa e approfondita con capacità di operare
collegamenti interdisciplinari. Conoscenze strutturate e approfondite. Sicura capacità di
comprensione, analisi e sintesi;
Abilità: corretta capacità di applicazione dei concetti, delle regole, delle procedure. Puntuale
capacità di orientarsi nell’analisi e nella soluzione di un problema. Sicura autonomia e
consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri della disciplina. Esposizione chiara, precisa
e articolata. Capacità di operare collegamenti tra discipline;
Competenze: Padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità. Assume
iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. È in grado di
utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi legati all’esperienza con istruzioni date e
in contesti noti.
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Raggiungimento completo degli obiettivi disciplinari
Conoscenze: generalmente complete. Apprezzabile capacità di comprensione, analisi e sintesi;
Abilità: generalmente corretta capacità di applicazione di concetti, regole e procedure.
Adeguata capacità di orientarsi nella soluzione di un problema. Apprezzabile autonomia e
consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline. Esposizione chiara e
sostanzialmente corretta;
Competenze: padroneggia in modo adeguato tutte le conoscenze e le abilità. Assume
iniziative e porta a termine compiti affidati in modo responsabile e autonomo. È in grado di
utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi legati all’esperienza con istruzioni date e
in contesti noti.
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7
Raggiungimento complessivo degli obiettivi disciplinari
Conoscenze: corrette dei principali contenuti disciplinari. Accettabile capacità di
comprensione, analisi e sintesi;
Abilità: discreta capacità di applicazione di concetti, regole e procedure. Discreta capacità di
orientarsi nella soluzione di in problema. Discreta autonomia e consapevolezza nell’utilizzo
degli strumenti propri delle discipline. Esposizione sostanzialmente corretta, con qualche
carenza nel linguaggio specifico;
Competenze: padroneggia in modo adeguato la maggior parte delle conoscenze e delle abilità.
Porta a termine in autonomia e di propria iniziativa i compiti dove sono coinvolte conoscenze
e abilità che padroneggia con sicurezza, mentre per gli altri si avvale del supporto
dell’insegnante e dei compagni.
6
Raggiungimento essenziale degli obiettivi disciplinari
Conoscenze: semplici e parziali. Limitata capacità di comprensione, analisi e sintesi;
Abilità: modesta capacità di applicazione di concetti, regole e procedure. Capacità di
orientarsi, se guidato, nella soluzione di un problema. Incerta autonomia e consapevolezza
nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline. Esposizione non sempre lineare e coerente,
con imprecisioni linguistiche;
Competenze: padroneggia la maggior parte delle conoscenze e le abilità in modo essenziale.
Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo e indicazioni dell’adulto o dei
compagni.
5
Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari
Conoscenze: generiche e incomplete. Stentata capacità di comprensione, analisi e sintesi;
Abilità: difficoltosa capacità di applicazione di concetti, regole e procedure. Scarsa autonomia
e consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline. Esposizione superficiale
e carente, con errori linguistici.
Competenze: non padroneggia ancora in modo essenziale la maggior parte delle conoscenze e
delle abilità. Fatica ad eseguire i compiti richiesti, anche con il supporto di domande stimolo e
indicazioni dell’adulto o dei compagni.
4
Mancato raggiungimento degli obiettivi disciplinari
Conoscenze: frammentarie dei contenuti basilari. Scarsa capacità di comprensione, analisi e
sintesi;
Abilità: scarsa capacità di applicazione di concetti, regole e procedure. Mancata autonomia e
consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti propri delle discipline. Esposizione confusa e
gravemente lacunosa, con gravi errori linguistici.
Competenze: non padroneggia la maggior parte delle conoscenze e delle abilità. Fatica ad
eseguire i compiti richiesti, anche con il supporto di domande stimolo e indicazioni dell’adulto
o dei compagni.
14
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
DELLE PROVE SOGGETTIVE
DESCRITTORE
VALUTAZIONE
IN DECIMI
Conosce in modo approfondito i contenuti propri della disciplina
Rielabora autonomamente i contenuti appresi
Comprende e si esprime utilizzando i linguaggi specifici in modo
preciso e personale 10
Conosce in modo completo e preciso i contenuti propri della
disciplina
Rielabora autonomamente i contenuti appresi
Comprende e si esprime utilizzando i linguaggi specifici con molta
padronanza
9
Conosce in modo completo i contenuti propri della disciplina
Relaziona con sicurezza sui contenuti appresi
Comprende e si esprime utilizzando i linguaggi specifici con buona
padronanza 8
Conosce in modo abbastanza completo i contenuti propri della
disciplina
Riferisce con sufficiente sicurezza i contenuti appresi
Comprende e si esprime utilizzando in modo sostanzialmente
corretto i linguaggi specifici
7
Conosce i contenuti minimi della disciplina
Espone, se guidato, i contenuti appresi
Comprende e si esprime utilizzando i linguaggi minimi della
disciplina solo in parte 6
Conosce in modo incompleto e frammentario i contenuti della
disciplina
Presenta difficoltà nell’esporre i contenuti appresi
Comprende e si esprime utilizzando in modo inadeguato o insicuro i
linguaggi minimi della disciplina
5
Non conosce i contenuti della disciplina
Presenta difficoltà nella comprensione e utilizza in modo
tecnicamente scorretto i linguaggi specifici 4
15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE 0% / 45% 4 non sufficiente
46% / 55% 5
56% / 65% 6
66% / 75% 7
76% / 85% 8
86% / 95% 9
96% / 100% 10
Per prove oggettive si intendono quelle costruite / tarate su percentuali.
Il Collegio ritiene che voti inferiori al quattro, mentre non aggiungono elementi utili alla valutazione,
possono invece contribuire a demotivare lo studente e a non aiutarlo a conseguire il successo
scolastico e formativo. Per questi motivi il Collegio dei docenti delibera di non utilizzare voti
inferiori al quattro.
Allo studente va, tuttavia, spiegato l’esito della prova oggettiva (parlandogli e / o accompagnando al
voto la percentuale).
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
Conoscenza dei,
contenuti della
religione
Riferimento alle fonti
bibliche, iconografiche
e agli altri documenti
Linguaggio specifico
Valori etici religiosi e
simbolici
OTTIMO
Ottima conoscenza e
capacità di
rielaborazione
personale
Notevole capacità di
riferimento corretto
alle fonti
Notevole padronanza
nell’uso del
linguaggio specifico
Capacità di cogliere e
apprezzare
autonomamente i
valori
DISTINTO
Buona conoscenza e
discreta capacità di
rielaborazione
personale
Buona capacità di
riferimento corretto
alle fonti
Ottima comprensione
e uso appropriato del
linguaggio specifico
Capacità di cogliere e
apprezzare i valori
BUONO
Buona conoscenza
dei contenuti
Capacità di
riferimento corretto
alle fonti
Comprensione e uso
di terminologia
specifica
Capacità di
riconoscere e
apprezzare i valori
essenziali
SUFFICIENTE
Conoscenza
sufficiente dei
contenuti essenziali
Capacità di
riferimento essenziale
alle fonti
Comprensione
minima di
terminologia
specifica in contesti
dati
Capacità di
riconoscere, se
guidato, l’importanza
dei valori essenziali
NON
SUFFICIENTE
Scarsa conoscenza
dei contenuti basilari
Inadeguata capacità
di riferimento alle
fonti
Scarsa comprensione
del linguaggio
specifico
Scarsa capacità di
cogliere i valori
16
SCUOLA PRIMARIA
INDICATORI E DESCRITTORI DEL PROCESSO E DEL LIVELLO GLOBALE DI
SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI RAGGIUNTO
VALUTAZIONE INTERMEDIA - I °QUADRIMESTRE CLASSE PRIMA
A. SOCIALIZZAZIONE
L’alunno
1. instaura/sa instaurare
un rapporto positivo
con gli altri
2. ha ancora difficoltà
nel rapporto con gli altri
3. non sempre si
rapporta
correttamente con gli
altri
B. RISPETTO DELLE
REGOLE e/ ma / anche se
1. è rispettoso delle
regole.
2. complessivamente è
rispettoso delle regole.
3. in qualche occasione è
poco rispettoso delle
regole.
4. non è rispettoso delle
regole.
C. PARTECIPAZIONE partecipa alle attività
scolastiche 1. con interesse ed impegno
costante
2. con attenzione costante
3. con sufficiente interesse
4. limitatamente ad alcune
proposte didattiche
5. in modo superficiale
6. solo se sollecitato dai
docenti
7. in modo discontinuo
D. ORGANIZZAZIONE
e/ ma / anche se
1. è sempre impegnato,
2. è molto impegnato,
3. è abbastanza
impegnato,
4. è poco impegnato
porta a termine le
consegne con:
1. molta
2. abbastanza
3. poca
4. scarsa
cura e/o precisione e/o
puntualità e/o costanza
e/o ordine
( facoltativo )
evidenziando tempi di
lavoro
1. adeguati.
2. lenti.
3. piuttosto lenti.
E. REGOLARITA’ NELLO SVOLGIMENTO DEI
COMPITI SCRITTI PER CASA (facoltativo)
L’alunno:
1. è puntuale nell’eseguire i compiti assegnati per
casa.
2. non sempre è puntuale nell’eseguire i compiti
assegnati per casa.
3. necessita di continui controlli e richiami per
svolgere i compiti assegnati per casa.
4. non esegue i compiti assegnati per casa.
F. RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
DISCIPLINARI 1. In tutte le discipline
2. In quasi tutte le discipline
3. In alcune discipline
ha raggiunto gli obiettivi proposti in modo
1. completo.
2. abbastanza completo.
3. parziale.
17
VALUTAZIONE INTERMEDIA - I ° QUADRIMESTRE
CLASSI SECONDA E TERZA
A. SOCIALIZZAZIONE
L’alunno
1. instaura/sa instaurare
un rapporto costruttivo
con gli altri
2. instaura/sa instaurare
un rapporto positivo
con gli altri
3. ha ancora difficoltà
nel rapporto con gli
altri
4. non sempre si
rapporta correttamente
con gli altri
B. RISPETTO DELLE
REGOLE e/ ma / anche se
1. è rispettoso delle
regole.
2. complessivamente è
rispettoso delle regole.
3. in qualche occasione
è poco rispettoso delle
regole.
4. non è rispettoso delle
regole.
C. PARTECIPAZIONE
partecipa alle attività
scolastiche
1. in modo propositivo
2. con responsabilità ed
impegno costante
3. con sufficiente interesse
4. limitatamente ad alcune
proposte didattiche
5. in modo superficiale
6. solo se sollecitato dai
docenti
7. in modo discontinuo
D. ORGANIZZAZIONE
e/ ma / anche se
1. è sempre impegnato,
2. è molto impegnato,
3. è abbastanza
impegnato,
4. è poco impegnato
porta a termine le
consegne con:
1. molta
2. abbastanza
3. poca
4. scarsa
cura e/o precisione
e/o puntualità e/o
costanza e/o ordine.
E. REGOLARITA’ SVOLGIMENTO COMPITI
SCRITTI PER CASA
(facoltativo)
L’alunno
1. è puntuale nell’eseguire i compiti assegnati
per casa.
2. non sempre è puntuale nell’eseguire i compiti
assegnati per casa.
3. necessita di continui controlli e richiami per
svolgere i compiti assegnati per casa.
4. esegue con poca cura i compiti assegnati per
casa.
5. non esegue i compiti assegnati per casa.
6. ha bisogno di eseguire con maggiore costanza
e cura i compiti assegnati.
F. RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
DISCIPLINARI 1. In tutte le discipline
2. In quasi tutte le discipline
3. In alcune discipline
ha raggiunto gli obiettivi proposti in modo
1. completo.
2. abbastanza completo.
3. parziale.
18
VALUTAZIONE INTERMEDIA - I ° QUADRIMESTRE
CLASSI QUARTA E QUINTA
A. SOCIALIZZAZIONE
L’alunno
1. instaura/sa instaurare
un rapporto costruttivo
con gli altri.
2. instaura/sa instaurare
un rapporto positivo
con gli altri.
3. ha ancora difficoltà
nel rapporto con gli
altri
4. non sempre si
rapporta correttamente
con gli altri
B. RISPETTO DELLE
REGOLE e
ma / anche se
1. è rispettoso delle
regole;
2. è generalmente
rispettoso delle regole;
3. non sempre è
rispettoso delle regole;
4. non è rispettoso delle
regole;
C. PARTECIPAZIONE
partecipa alle attività
scolastiche
1. in modo propositivo
2. con responsabilità ed
impegno costante
3. con interesse e impegno
4. con sufficiente interesse
5. limitatamente ad alcune
attività
6. in modo superficiale
7. solo se sollecitato dai
docenti
8. in modo discontinuo
D. ORGANIZZAZIONE
e
ma / anche se
1. organizza il proprio
lavoro autonomamente e
in modo accurato.
2. organizza in modo
abbastanza autonomo il
proprio lavoro.
3. se guidato riesce ad
organizzare il proprio
lavoro.
4. ha qualche difficoltà
nell'organizzare il proprio
lavoro.
5. non sa organizzare il
proprio lavoro.
E. REGOLARITA’ SVOLGIMENTO COMPITI
SCRITTI PER CASA (facoltativo)
L’alunno
1. è puntuale nell’eseguire i compiti assegnati per
casa
2. non sempre è puntuale nell’eseguire i compiti
assegnati per casa
3. necessita di alcuni controlli e richiami per
svolgere i compiti assegnati per casa
4. esegue con poca cura i compiti assegnati per
casa
5. non esegue i compiti assegnati per casa
F. MODO DI APPLICAZIONE
(facoltativo)
che svolge in modo
1. approfondito
2. appropriato
3. adeguato
4. superficiale
5. non sempre efficace
6. non efficace
G. APPLICAZIONE NELLO STUDIO
e
anche se / ma
1. si applica nello studio con costanza.
2. si applica nello studio con sufficiente
continuità.
3. si applica nello studio con discontinuità.
4. si applica nello studio occasionalmente.
5. si applica nello studio solo in alcune discipline.
6. non si applica nello studio.
H. NELLE DISCIPLINE 1. In tutte le discipline
2. In quasi tutte le discipline
3. In alcune discipline
1. ha raggiunto gli obiettivi proposti in modo
completo
2. ha raggiunto gli obiettivi proposti in modo
abbastanza completo
3. ha raggiunto gli obiettivi proposti in modo
parziale
4. ha raggiunto solo gli obiettivi minimi
19
VALUTAZIONE FINALE - II ° QUADRIMESTRE
TUTTE LE CLASSI
A.
SOCIALIZZAZIONE
L’alunno ha
confermato /
dimostrato un
1. ottimo livello di
socializzazione
2. buon livello di
socializzazione
3. discreto livello di
socializzazione
4. sufficiente livello
di
socializzazione
B. INTERAZIONE CON
COMPAGNI E ADULTI
e
ma / anche se
ha saputo interagire /
ha interagito
1. correttamente con i
compagni e con gli
adulti dell’ambiente
scolastico.
2. positivamente con i
compagni e con gli
adulti dell’ambiente
scolastico.
3. con qualche
difficoltà con i
compagni e con gli
adulti dell’ambiente
scolastico.
4. ha continuato a
dimostrare / ha
dimostrato di saper
accettare le opinioni e
i punti di vista dei
compagni, favorendo
l’instaurarsi di rapporti
di positiva
collaborazione.
C. INTERESSE
Ha evidenziato un
interesse
1. continuo
2. soddisfacente
3. altalenante
4. discontinuo
5. selettivo
verso le attività
scolastiche
proposte;
1. attenzione e
concentrazione
sono state sempre
adeguate.
2. attenzione e
concentrazione
sono state adeguate.
3. attenzione e
concentrazione non
sono state sempre
adeguate.
4. ha avuto
difficoltà nel
mantenere tempi di
concentrazione
adeguati.
D. AUTONOMIA Ha conseguito
1. piena
2. un’adeguata
3. una parziale
autonomia operativa
1. portando sempre a termine i
lavori assegnati
2. portando non sempre a termine i
lavori assegnati
3. portando a termine di rado i lavori
assegnati
4. portando talvolta a termine i
lavori assegnati
in tempi
1. adeguati
2. non sempre adeguati
e/ ma / anche se
1. in modo accurato.
2. in modo preciso.
3. in modo puntuale.
4. in modo superficiale.
5. in modo frettoloso.
6. in modo disordinato.
7. in modo incompleto.
Necessita talvolta dell’aiuto
dell’insegnante per organizzare il
proprio lavoro. E. COMPITI PER CASA L’alunno:
1. si è sempre applicato con costanza nello
svolgimento dei compiti assegnati per casa.
2. si è sempre applicato nello svolgimento
dei compiti assegnati per casa.
3. si è quasi sempre applicato con costanza
nello svolgimento dei compiti assegnati per
casa.
4. si è quasi sempre applicato nello
svolgimento dei compiti assegnati per casa.
5. si è impegnato poco nello svolgimento dei
compiti assegnati per casa.
F. RISULTATI FINALI Complessivamente ha raggiunto un
1. ottimo livello di competenza
2. più che buono livello di competenza
3. un buon livello di competenza
4. un discreto livello di competenza
5. un sufficiente livello di competenza
1. in tutte le aree disciplinari
2. in quasi tutte le aree disciplinari
3. in alcune aree disciplinari
20
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INDICATORI E DESCRITTORI DEL PROCESSO E DEL LIVELLO GLOBALE DI
SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI RAGGIUNTO
VALUTAZIONE INTERMEDIA - I ° QUADRIMESTRE
INDICATORE DESCRITTORE
COMPORTAMENTO L’alunno ha un comportamento
- corretto, responsabile e controllato
- corretto
- vivace ma responsabile
- poco adeguato: riconosce ma non rispetta le regole
- non adeguato: non riconosce e non rispetta le regole
FREQUENZA L’alunno frequenta
- con assiduità
- con regolarità
- con qualche discontinuità
- in modo discontinuo
- saltuariamente
SOCIALIZZAZIONE L’alunno
- è integrato positivamente e costruttivamente nel
gruppo classe
- è integrato positivamente nella classe
- è integrato nella classe
- ha qualche difficoltà di integrazione nella classe e
collabora solo se stimolato
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE L’alunno
- manifesta un impegno continuo e tenace
- partecipa in modo costante
- partecipa in modo adeguato
- presenta attenzione discontinua e tempi brevi di
concentrazione
- non è attento e mostra difficoltà di concentrazione
METODO DI STUDIO - organico, riflessivo e critico
- efficace
- organico per le fasi essenziali del lavoro scolastico
- poco efficace e scarsamente produttivo
- disorganico
SITUAZIONE DI PARTENZA - solida
- consistente
- adeguata
- incerta
- lacunosa
PROGRESSO NEGLI OBIETTIVI DIDATTICI L’alunno ha fatto registrare
- eccellenti progressi
- notevoli progressi
- regolari progressi
- alcuni progressi
- pochi progressi
- irrilevanti progressi
GRADO DI APPRENDIMENTO - ampio e approfondito
- abbastanza completo
- adeguato ma settoriale
- in via di miglioramento
- frammentario e superficiale
- del tutto carente
- alquanto lacunoso
21
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INDICATORI E DESCRITTORI DEL PROCESSO E DEL LIVELLO GLOBALE DI
SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI RAGGIUNTO
VALUTAZIONE FINALE - II ° QUADRIMESTRE
INDICATORE DESCRITTORE
COMPORTAMENTO L’alunno ha un comportamento
- corretto, responsabile e controllato
- corretto
- vivace ma responsabile
- poco adeguato: riconosce ma non rispetta le regole
- non adeguato: non riconosce e non rispetta le regole
FREQUENZA L’alunno frequenta
- con assiduità
- con regolarità
- con qualche discontinuità
- in modo discontinuo
- saltuariamente
SOCIALIZZAZIONE L’alunno
- è integrato positivamente e costruttivamente nel
gruppo classe
- è integrato positivamente nella classe
- è integrato nella classe
- ha qualche difficoltà di integrazione nella classe e
collabora solo se stimolato
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE L’alunno ha manifestato
- un impegno continuo e tenace
- un impegno continuo
- un impegno adeguato
- un impegno discontinuo e tempi brevi di
concentrazione
- scarso impegno e ha mostrato difficoltà di
concentrazione
METODO DI STUDIO - organico, riflessivo e critico
- efficace
- organico per le fasi essenziali del lavoro scolastico
- poco efficace e scarsamente produttivo
- disorganico
GRADO DI MATURITÁ - La personalità si è rivelata sicura, facendo denotare
uno sviluppato senso logico ed una elevata maturità
- La personalità si è rivelata sicura e la maturità è
pienamente adeguata alla sua età
- La personalità e la maturità si sono rivelate adeguate
alla sua età
- La personalità e la maturità, a causa di insicurezze
diverse, non sono del tutto adeguate alla sua età
- Presenta una personalità ed una maturità non ancora
adeguate alla sua età
PROGRESSO NEGLI OBIETTIVI DIDATTICI L’alunno ha fatto registrare
- eccellenti progressi
- notevoli progressi
- regolari progressi
- alcuni progressi
- pochi progressi
- irrilevanti progressi
GRADO DI APPRENDIMENTO ampio e approfondito/ abbastanza completo / alquanto
lacunoso / adeguato ma settoriale / in via di miglioramento/
frammentario e superficiale / del tutto carente
22
MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO E
RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI
Per coinvolgere gli alunni nel processo valutativo i docenti del Consiglio di classe e dell’equipe pedagogica:
informano gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento attesi all’inizio delle Unità di
Apprendimento (UdA);
informano anticipatamente gli alunni circa gli Obiettivi di Apprendimento, oggetto di verifica scritta
o colloquio orale, le modalità generali di svolgimento del colloquio o della verifica, i criteri per la
valutazione degli esiti;
informano gli alunni circa i risultati delle prove e definiscono tempi dedicati per una riflessione
individuale e/o collettiva.
aiutano gli alunni a cogliere i motivi delle difficoltà e a individuare i modi e le azioni per migliorare
il risultato.
COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE
Il Collegio dei docenti permette ai genitori di seguire il processo di apprendimento dei figli mediante gli
strumenti amministrativi:
la valutazione degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e abilità disciplinari indicate negli
obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto sulla base delle
Indicazioni Nazionali; distinguiamo: a) esiti delle verifiche, b) valutazioni sommative quadrimestrali.
la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato,
dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono
l’apprendimento efficace e formativo;
la valutazione delle competenze, attesta che cosa l’allievo sa (conoscenze), sa fare (abilità), in quale
condizione e contesto, e con quale grado di autonomia e responsabilità rispetto ad una competenza
specifica.
a) Esiti delle verifiche
Gli esiti delle prove di verifica (scritte, orali, grafiche, pratiche) sono comunicati alle famiglie tramite
registro elettronico e attraverso i colloqui individuali.
È possibile prendere visione delle prove scritte nei colloqui individuali.
b) Valutazione di fine periodo didattico
Viene consegnata ai genitori la scheda di valutazione del primo periodo didattico (primo quadrimestre) e il
documento di valutazione a fine anno scolastico (secondo quadrimestre).
c) Note - comunicazioni
allegate alla valutazione, relative ad insufficienze e carenze negli apprendimenti
infra-quadrimestrali relative alle assenze, al comportamento e al profitto
23
VALUTAZIONE AL TERMINE DEL PRIMO QUADRIMESTRE
La valutazione del primo periodo didattico, che è sempre formativa, non è data da un semplice insieme di
accertamenti e di verifiche, non è la somma delle misure emerse e neppure la loro media.
Concorrono, invece, alla definizione del voto del primo periodo didattico:
gli esiti delle prove riferiti agli specifici obiettivi di apprendimento: almeno tre per le prove scritte,
almeno due per le prove orali, grafiche, operative, pratiche o di altro tipo;
il processo di apprendimento relativo agli obiettivi del primo periodo didattico;
progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza;
l’atteggiamento nei confronti della materia (interesse, motivazione, partecipazione, impegno).
A conclusione della valutazione del primo periodo didattico, i docenti devono progettare percorsi di
recupero delle difficoltà manifestate dagli studenti attuando interventi didattici appropriati.
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa, per tutto il primo ciclo,
mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per
quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto
di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica, Il collegio dei docenti definisce i criteri per la
valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio.
SCUOLA PRIMARIA
La valutazione del comportamento degli alunni è espressa dai docenti della classe attraverso la seguente
formulazione sintetica:
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Non sufficiente
Tale giudizio è formulato dal team docenti considerando i seguenti indicatori:
Rispetto delle regole;
Partecipazione;
Impegno;
Autonomia, capacità organizzativa.
24
DESCRITTORI GIUDIZIO
SINTETICO
Comportamento sempre corretto
• partecipa sempre attivamente con interventi pertinenti
• mantiene consapevolezza del proprio dovere, grande diligenza nelle
consegne e continuità nell’impegno.
• sempre responsabile, usa un metodo di lavoro efficace e ha
un’ottima autonomia operativa; utilizza conoscenze in contesti
didattici diversi.
OTTIMO
Comportamento corretto
• partecipa attivamente
• rivela consapevolezza del proprio dovere, diligenza nelle consegne
e continuità nell’impegno.
• responsabile, usa un metodo di lavoro efficace; ha autonomia
operativa, anche in contesti didattici diversi.
DISTINTO
Comportamento generalmente corretto
• partecipa adeguatamente
• mantiene un impegno generalmente costante ed una adeguata
consapevolezza del proprio dovere.
• abbastanza responsabile, usa un buon metodo di lavoro; porta a
termine le attività quasi sempre in modo appropriato in contesti
didattici simili.
BUONO
Comportamento poco corretto
• partecipa quanto basta
• necessita di continui stimoli per mantenere un impegno costante
• poco responsabile, è incerto nel lavoro e procede con lentezza
SUFFICIENTE
Comportamento scorretto e poco rispettoso delle regole
• partecipa poco e saltuariamente
• impegno inadeguato
• non responsabile, necessita di guida continua.
NON
SUFFICIENTE
25
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La valutazione del comportamento degli alunni è espressa dai docenti della classe attraverso la seguente
formulazione sintetica:
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Gravemente Insufficiente
Tale giudizio è formulato dal team docenti considerando i seguenti indicatori:
Rispetto del regolamento d’istituto;
Uso del materiale scolastico;
Rapporti con compagni, insegnanti e personale ausiliario;
Abbigliamento;
Utilizzo dei materiali e delle attrezzature scolastiche;
Partecipazione al dialogo educativo.
26
DESCRITTORI GIUDIZIO
SINTETICO
Comportamento esemplare
- Scrupoloso rispetto del regolamento d’istituto.
- Uso responsabile del materiale scolastico proprio e altrui.
- Rispetto e correttezza nei rapporti con compagni, insegnanti e personale ausiliario.
- Abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico.
- Utilizzo responsabile dei materiali e delle attrezzature scolastiche.
- Assenza di note disciplinari sul registro di classe
OTTIMO
Comportamento corretto e responsabile
- Rispetto del regolamento d’Istituto.
- Uso responsabile del materiale scolastico proprio e altrui.
- Rispetto nei confronti di compagni, insegnanti e personale ausiliario.
- Abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico.
- Utilizzo responsabile dei materiali e delle attrezzature scolastiche.
- Assenza di note disciplinari sul registro di classe
DISTINTO
Comportamento generalmente corretto
- Rispetto del regolamento d’Istituto.
- Uso corretto del materiale scolastico proprio e altrui.
- Rispetto nei confronti di compagni, insegnanti e personale ausiliario.
- Abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico.
- Utilizzo responsabile dei materiali e delle attrezzature scolastiche.
- Assenza di note disciplinari sul registro di classe
BUONO
Comportamento sufficientemente rispettoso
- Sporadici episodi di inosservanza del regolamento d’Istituto (entrata a scuola in ritardo
senza giustificazione, ritardi nel rientro in classe dopo il riposo, mancanza del libretto
delle comunicazioni scuola-famiglia).
- Uso generalmente corretto del materiale scolastico proprio e altrui.
- Comportamento sufficientemente rispettoso nei confronti di compagni, insegnanti e
personale ausiliario
- Abbigliamento generalmente adeguato all’ambiente scolastico
- Utilizzo sufficientemente responsabile dei materiali e delle attrezzature scolastiche.
- Occasionale disturbo del regolare svolgimento delle lezioni
SUFFICIENTE
Comportamento irrispettoso
- Frequenti episodi di inosservanza del regolamento d’Istituto (entrata a scuola in ritardo
senza giustificazione, ritardi nel rientro in classe dopo il riposo, mancanza del libretto
delle comunicazioni scuola-famiglia).
- Uso scorretto del materiale scolastico proprio e altrui.
- Comportamento irrispettoso nei confronti di compagni, insegnanti e personale ausiliario
- Abbigliamento spesso inadeguato all’ambiente scolastico.
- Utilizzo irresponsabile dei materiali e delle attrezzature scolastiche
- Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni.
- Presenza di note disciplinari riportate sul registro di classe.
INSUFFICIENTE
Comportamento gravemente irrispettoso
- Frequenti e gravi episodi di inosservanza del regolamento d’Istituto (falsificazione della
firma dei genitori, cambio del voto sul libretto delle comunicazioni, frequenti ritardi).
- Uso scorretto del materiale scolastico proprio e altrui.
- Comportamento gravemente irrispettoso nei confronti di compagni, insegnanti e
personale ausiliario
- Abbigliamento inadeguato all’ambiente scolastico
- Danneggiamenti a materiali scolastici e/o strutture dell’Istituto
- Continuo disturbo del regolare svolgimento delle lezioni.
- Presenza di atti di bullismo (violenze psicologiche e/o fisiche) nei confronti dei
compagni.
- Numerose note disciplinari riportate sul registro di classe.
- Provvedimenti di sospensione
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
27
DISABILITÀ E VALUTAZIONE
FINALITÀ GENERALI
La scuola è il punto d'incontro tra pensiero, scambio, comunicazione, regole ed emozioni, è uno spazio di
crescita globale dell'individuo che sperimenta e fonda alcune delle basi per il suo futuro di adulto. La scuola
diventa il luogo in cui poter instaurare una relazione reciproca, un feedback continuo, un momento di
condivisione di obiettivi e finalità tra i vari attori dell'intervento educativo.
Tra le priorità dell'istituzione scolastica non può mancare quella di un'effettiva integrazione e
compartecipazione degli alunni con disabilità all'interno del gruppo classe. Ogni alunno è valorizzato nel
suo "saper fare", nel suo essere unico e speciale; ciò diviene risorsa e potenzialità per la crescita dell'intero
gruppo classe.
L'ambiente scolastico favorisce l'integrazione di tutti gli alunni mostrando di tener presente, con particolare
attenzione i bisogni speciali degli alunni con disabilità e le necessità che si manifestano nell'interazione con i
coetanei e con gli altri.
Si vuole consentire a tutti gli alunni, e in particolare a quei bambini che presentano delle difficoltà, la più
ampia partecipazione possibile all'attività didattica e alle esperienze della classe aumentandone il
coinvolgimento, il grado di autostima e la motivazione personale.
L'integrazione e i percorsi educativi degli alunni con disabilità sono realizzati tenendo in considerazione i
principi stabiliti dalla legislazione vigente, in particolare la Legge 104 del 1992, in base alla quale si deve
garantire:
"...il pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e
promuoverne la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”.
In modo particolare l’art. 12 della L. 104, Diritto all’educazione e all’istruzione, stabilisce che
“l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione” e che “l’esercizio del
diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà d’apprendimento né da altre
difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”.
LA NOSTRA IDEA DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
All'interno di un contesto di integrazione e di ampia partecipazione di tutti gli alunni alla vita scolastica,
acquista un nuovo significato anche il processo di valutazione.
L'originario significato del termine "valutazione", come già sopra esplicitato, è quello di attribuire
valore. In tale prospettiva la valutazione degli alunni con disabilità diventa elemento innovativo di tutto il
processo educativo.
Verifiche e valutazioni non sono finalizzate a giudicare e a classificare il bambino bensì per porgergli un
aiuto concreto a crescere, a formarsi mettendo a frutto tutte le sue potenzialità.
28
Il valutare non può esaurirsi in una esclusiva pratica esaminativa, la valutazione dell'apprendimento deve
assumere un valore didattico volto a valutare il processo piuttosto che il prodotto, il percorso che l'alunno
compie piuttosto che il risultato finale a cui giunge.
ELEMENTI DELLA VALUTAZIONE
1. VALUTAZIONE INIZIALE
Nel caso di alunni con disabilità, la scuola in prima istanza, deve tener conto delle valutazioni cliniche
stilate dagli specialisti che danno indicazioni di quale sia il contesto di cui il bambino ha bisogno, quali
risorse e strategie possano essere d'aiuto per la sua crescita. È nella Diagnosi Funzionale (D.F.) che gli
specialisti infatti evidenziano le potenzialità e i bisogni cognitivi e di socializzazione dell'alunno, segnalando
quali elementi di comunicazione e di scambio, la scuola può promuovere e supportare con le proprie risorse
umane, culturali e sociali. Questa valutazione sarà poi utilizzata dai docenti che ne trarranno le conclusioni
utili per elaborare un progetto didattico ed educativo.
Ad inizio anno scolastico gli insegnanti sono tenuti a fare una prima valutazione del contesto scuola per
conoscere la situazione scolastica nella quale l'alunno viene o è inserito.
Occorre favorire l'accoglienza dell'alunno e fornirgli le risorse e gli strumenti per operare sugli
apprendimenti considerando gli elementi sotto riportati:
1. Il contesto classe, per conoscere il gruppo classe in cui è inserito l'alunno, soffermandosi sulle
dinamiche relazionali tra compagni.
2. L’organizzazione del tempo scuola, per conoscere l'orario di permanenza a scuola dell'alunno e
strutturarlo nel modo più opportuno. La presenza dell'insegnante di sostegno consente appunto di
organizzare progetti, attività di recupero, laboratori, classi aperte, in cui il singolo alunno possa
essere inserito.
3. Gli spazi e i materiali, per predisporre setting di lavoro corrispondenti ai bisogni del bambino.
4. Le risorse umane, in quanto il lavoro portato avanti da tutti i docenti, concorre a creare situazioni
idonee di socializzazione e di apprendimento favorendo i progetti d'integrazione per tutti gli alunni.
5. L'incontro con la famiglia, quale risorsa utile per acquisire dati specifici sull'alunno, determinanti ai
fini della strutturazione del percorso didattico-educativo.
Questa prima valutazione concorre a definire i bisogni formativi ed educativi dell'allievo in un'ottica di
crescita, di sviluppo personale e di integrazione sociale.
2. VALUTAZIONE IN ITINERE E FINALE
La valutazione iniziale, integrata dalle informazioni acquisite dagli specialisti, orienta e definisce il progetto
educativo individualizzato.
La predisposizione del PEI (Piano Educativo Individualizzato), che prevede il coinvolgimento di tutti gli
educatori (insegnanti di classe, di sostegno, assistenti, educatori) e la condivisione da parte dell'equipe socio-
sanitaria e della famiglia, deve essere calibrata sui bisogni speciali dei singoli alunni al fine di garantire il
loro diritto allo studio e la loro crescita personale sulla base delle specifiche potenzialità.
Il PEI è lo strumento prioritario per esplicitare, motivare e definire le modalità valutative, in relazione
al percorso educativo pensato per l'alunno e agli obiettivi personalizzati/individualizzati.
La valutazione dell'apprendimento può avvenire attraverso apposite prove predisposte dall'insegnante sulla
base di quanto svolto con l'alunno e di quanto previsto dal PEI. L'osservazione sistematica diventa un
29
aspetto fondamentale per ricavare dati relativi agli atteggiamenti, ai comportamenti e alle conquiste
dell'allievo.
Le valutazioni dell'apprendimento possono essere espresse tramite voti, giudizi, griglie di osservazione e
monitoraggio, ma anche tramite descrizioni del lavoro svolto, degli stimoli proposti e delle risposte
dell'allievo.
La valutazione non tende a verificare il livello cognitivo dell'alunno ma la capacità di partecipazione, il suo
interesse per gli argomenti, la comprensione del compito, i processi attentivi, le capacità esecutive,
l'adattamento alle regole dell'altro.
La valutazione è intesa e considerata come parte costitutiva della programmazione.
Tutti i docenti della classe sono tenuti a raccogliere osservazioni, esiti ottenuti, risposte date dall'alunno sulla
base degli stimoli forniti, per poi condividerle sia tra loro sia con l'equipe specialistica e con la famiglia.
La valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell'alunno, i miglioramenti
maturati nel corso del periodo scolastico e deve essere effettuata in rapporto alle potenzialità e ai livelli di
apprendimento iniziali.
In quest'ottica la valutazione consente ai docenti di verificare l'intervento didattico effettuato con l'alunno al
fine di rivedere il percorso svolto, individuarne limiti e risorse, e concordare collegialmente strategie efficaci
e comportamenti da assumere per far fronte alle esigenze degli allievi e a specifiche problematiche.
Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di valutazione degli apprendimenti, essa potrà
essere:
uguale a quella della classe
in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati
differenziata
mista
La scelta verrà affidata al PEI di ogni singolo alunno.
NORMATIVA
La normativa, per quanto concerne la valutazione degli alunni con disabilità, è chiara e mette in evidenza
che va fatta in relazione agli obiettivi previsti nel Piano Educativo Individualizzato del singolo alunno.
-Sulla valutazione intermedia e finale:
D.P.R. del 22 giugno 2009, n. 122, Art. 9 - Valutazione degli alunni con disabilità
La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle
disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano
educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo
n. 297 del 16 aprile 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei
precedenti articoli.
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-Sulle prove standardizzate:
D.Lgs del 13 aprile 2017, n. 62, Art. 11, comma 4 - Valutazione delle alunne e degli alunni con
disabilità
(c.4) Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7. Il
consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o
dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti
della prova ovvero l’esonero della prova.
-Sull’esame di Stato:
D.Lgs del 13 aprile 2017, n. 62, Art. 11, commi 5, 6, 8 - Valutazione delle alunne e degli alunni con
disabilità
(c.5) Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di
istruzione con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio tecnico
loro necessario, utilizzato nel corso dell’anno scolastico per l’attuazione del piano educativo
individualizzato.
(c.6) Per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione,
sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e
all’assistenza eventualmente prevista per l’autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario,
utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il
progresso dell’alunna o dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del
diploma finale.
(c.8) Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di
credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l’iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di
secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di
ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione.
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DSA E VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DELL' APPRENDIMENTO PER GLI ALUNNI CON DSA
Gli alunni con diagnosi di DSA (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) hanno diritto a fruire di una
didattica individualizzata e personalizzata che tenga conto delle caratteristiche specifiche degli studenti
prevedendo l'utilizzo di misure compensative (computer, sintesi vocale, audio-libri, tabelle, mappe,
calcolatrice etc.) e dispensative (evitare la lettura ad alta voce, il dettato, la scrittura veloce etc.).
Le misure dispensative e compensative adottate, devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio
per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e formazione scolastica, adeguate
forme di verifica e di valutazione, anche nel momento degli esami di Stato.
La normativa di riferimento è l'Art. 10 del DPR 22 giugno 2009, n.122
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione
e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono
tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività
didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e
dispensativi ritenuti dal Consiglio di classe più idonei. In particolare, per quanto attiene alle misure
dispensative, ci si riferisce a:
privilegiare verifiche orali piuttosto che scritte, tenendo conto anche del profilo individuale di
abilità;
prevedere nelle prove scritte l’eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa, nel caso non si
riesca a concedere tempo supplementare;
considerare nella valutazione i contenuti piuttosto che la forma e l’ortografia.
Per quanto attiene agli strumenti compensativi, si ritiene altresì che si debba consentire agli studenti con
diagnosi di DSA di poter utilizzare le facilitazioni e gli strumenti in uso durante il percorso scolastico,
quali, per esempio:
registrazione delle lezioni;
utilizzo di testi in formato digitale;
programmi di sintesi vocale;
altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio e di esame
tempi più lunghi
inoltre è opportuno
indicare l'obiettivo oggetto di valutazione;
usare verifiche scalari o graduate
dividere le richieste per argomento con un titolo scritto più grande e la parola-chiave evidenziata;
assegnare un punteggio maggiore alla comprensione piuttosto che alla produzione;
leggere la consegna a voce ed eventualmente spiegarla;
fare attenzione alla qualità delle fotocopie che devono essere chiare e non contenere una scrittura
troppo fitta (aumentare gli spazi e l'interlinea);
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Per quanto riguarda la valutazione è sempre preferibile:
personalizzare;
far verificare gli errori all'alunno facendogli capire che possono essere ridotti;
evitare di mortificarlo segnalando in rosso tutti gli errori di ortografia;
insistere sulla correzione degli stessi anche se può sembrare inutile.
Sulle prove standardizzate e sull’esame di Stato interviene anche la normativa più recente:
D.Lgs del 13 aprile 2017, n. 62, Art. 11, commi 11, 12, 14 - Valutazione delle alunne e degli alunni con
disabilità e disturbi specifici di apprendimento
(c.11) Per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare alle
alunne e agli alunni con DSA tempi più lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere
consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati
impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenute funzionali allo svolgimento dell’esame,
senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte.
(c.12) Per l’alunno o l’alunna la cui certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento prevede la
dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce
modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera.
(c.14) Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all’articolo 4 e 7. Per lo
svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi
coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne o gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta
di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale
di lingua inglese di cui all’articolo 7.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
La valutazione degli alunni stranieri deve avere un carattere orientativo e formativo, finalizzato alla
promozione della persona nell’interezza della sua storia.
La valutazione iniziale, nella fase dell’accoglienza, prevede alcune azioni:
I docenti procedono alla rilevazione delle conoscenze per mezzo di osservazioni ed, eventualmente,
della somministrazione di prove oggettive di ingresso di lingua italiana e di altre discipline.
I docenti identificano livelli e bisogni formativi e didattici.
Successivamente potrà esservi il necessario adattamento dei programmi di insegnamento (D.P.R. 394 del
1999, art. 45) definito in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri.
LIVELLO 0
Alunni che non conoscono, non comprendono, non parlano la lingua italiana.
Necessitano di interventi di prima alfabetizzazione linguistica in percorsi personalizzati.
Nel documento di valutazione si specifica:
ITALIANO: “L’alunno si trova nella fase iniziale di alfabetizzazione della lingua italiana”.
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ALTRE DISCIPLINE: Se non si hanno elementi sufficienti per valutare, si utilizza la dicitura “Segue un
itinerario di sola alfabetizzazione linguistica”.
Nel caso il Consiglio di classe e l’equipe pedagogica lo ritengano necessario, la programmazione e,
conseguentemente la valutazione, potranno essere articolate nell’arco di due anni scolastici. In tale
situazione, il Consiglio di classe e l’equipe pedagogica possono decidere di considerare NON
VALUTABILI alcune discipline. Nel caso in cui l’alunno abbia iniziato a frequentare la scuola dal mese di
maggio potranno essere non valutate tutte le discipline.
LIVELLO 1
Alunni in fase di prima alfabetizzazione:
comunicano in italiano i bisogni primari,
comprendono semplici messaggi e consegne,
partecipano ad attività didattiche ludico-espressive con il gruppo.
Necessitano di proseguire le attività di alfabetizzazione linguistica, con proposte mirate all’acquisizione
della letto-scrittura e al rafforzamento della lingua della comunicazione.
Nel documento di valutazione si specifica:
ITALIANO: “Si valuta in base alla programmazione personalizzata”.
ALTRE DISCIPLINE: A questo livello dovrebbe essere possibile valutare.
LIVELLO 2 Sono alunni che:
comprendono la lingua di uso quotidiano;
rispondono a semplici domande sul vissuto scolastico;
leggono e comprendono semplici testi didascalici;
scrivono brevi frasi sotto dettatura;
socializzano con i compagni con i quali giocano e scambiano atteggiamenti di collaborazione.
Necessitano di essere supportati per consolidare gli apprendimenti precedenti, al fine di conseguire sempre
più valide competenze in lingua orale e scritta ed essere avviati a tutti gli apprendimenti curricolari.
LIVELLO 3
Alunni che gradualmente possono seguire quanto programmato per la classe stessa dopo aver seguito attività
di potenziamento della lingua.
LIVELLO 4
Alunni che iniziano a fare uso della lingua dello studio, pur con i dovuti adeguamenti.
La valutazione intermedia e/o finale terrà conto dei seguenti aspetti:
livello globale di maturazione raggiunto;
progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza;
conseguimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione personalizzata.
È importante seguire alcune modalità di adattamento del Curricolo:
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Riduzione o personalizzazione dei contenuti della programmazione delle attività del singolo docente;
Sostituzione di alcune discipline con il laboratorio di prima alfabetizzazione;
35
VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO In riferimento all’art. 2 comma 10 del DPR 22 giugno 2009, n. 122, nella scuola secondaria di primo
grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del
2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni,
le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei
docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla
valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe
successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte
del consiglio di classe e debitamente verbalizzate.
Considerato quindi che i docenti debbono accertare per ciascun alunno la validità dell’anno scolastico sulla
base della sua frequenza alle lezioni consistente in almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato,
e che solo per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe
al suddetto limite, il Collegio dei Docenti riconosce quanto segue:
1. E’comunque valida la frequenza documentata presso altre Scuole statali o parificate dello stesso
Ordine nel corso dell’anno scolastico di riferimento.
2. La deroga è discrezionalmente applicabile per gli alunni non italofoni iscritti in corso d’anno nella
classe spettante in base all’età anagrafica o nelle classi immediatamente precedenti o successive. Ciò
a patto che gli stessi, a insindacabile giudizio del Consiglio di classe, posseggano competenze, abilità
e attitudini che consentano di affrontare le esperienze e il lavoro previsti per la classe successiva.
3. È ammissibile la deroga in caso di assenze superiori a ¼ del monte ore annuale dovute a:
gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
terapie e/o cure programmate;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I.;
adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo (cfr. L.516/1998);
particolari e documentate condizioni di disagio familiare e/o socioculturale note al CdC;
iscrizioni e/o trasferimenti in corso d’anno.
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SCRUTINI Relativamente alle operazioni di scrutinio, è opportuno ricordare che:
allo scrutinio sono tenuti a partecipare tutti i docenti contitolari della classe, per la scuola primaria, e
tutti i docenti del Consiglio di Classe, per la scuola secondaria;
i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. Qualora
un alunno con disabilità sia affidato a più docenti di sostegno, essi si esprimono con un unico voto;
i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica e di attività alternative all’IRC
partecipano alla valutazione solo per gli alunni che si sono avvalsi del loro insegnamento;
i docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività nell’ambito del potenziamento e
dell’arricchimento dell’offerta formativa, forniscono elementi di informazione sui livelli di
apprendimento conseguiti dalle alunne e dagli alunni e sull’interesse manifestato.
1) Gli scrutini hanno luogo alla conclusione delle attività didattiche programmate e dopo la conclusione di
tutte le prove di verifica predisposte dagli insegnanti.
2) Lo scrutinio costituisce la risultanza delle verifiche scritte, orali o pratiche e delle osservazioni effettuate
nel corso delle attività didattiche e debitamente documentate nel registro personale. Le operazioni di
scrutinio avvengono in forma collegiale e recepiscono le osservazioni, le valutazioni e i giudizi espressi dai
docenti che hanno operato nella classe.
3) La valutazione dei progressi individuali nelle varie materie d’insegnamento viene effettuata confrontando
gli esiti finali con le osservazioni e le rilevazioni effettuate a inizio anno (prove d’ingresso), o al momento
dell’arrivo dell’alunno a scuola nel corso d’anno scolastico. In tale ambito diventano operanti eventuali
accordi tra i docenti stabiliti dalle Èquipes pedagogiche i Consigli di classe.
4) L’impegno dell’alunno va considerato anche indipendentemente dall’esito delle verifiche e degli
accertamenti periodici relativi al profitto, riservando la dovuta attenzione alle capacità logiche ed espositive,
nonché alle abilità di studio trasversali alle discipline d’insegnamento.
5) Si farà distinzione fra gli aspetti relativi all’apprendimento e aspetti relativi alla maturità e al
comportamento. Si terrà conto della documentazione didattica e delle prove oggettive svolte da ciascun
alunno durante l’a.s. e conservate dai Consigli di classe o dalle Èquipes, nonché di eventuali informazioni
pervenute dalle famiglie. La valutazione degli esiti finali sarà indipendente dalla media aritmetica delle
valutazioni attribuite alle singole prove oggettive e alle altre forme di verifica.
6) Sarà effettuata l’attenta considerazione dell’esito degli interventi educativi (rimotivazione, stimolazione,
interventi formali e informali con i genitori) e didattici (ripetizione sistematica di input, lavoro di gruppo,
lavoro individualizzato, lavoro graduato, personalizzazione degli interventi formativi), messi in atto dai
docenti durante l’a.s. al fine di ottenere il miglioramento delle prestazioni e di favorire il recupero degli
apprendimenti.
7) Sarà puntualmente valutata anche la possibilità dell’alunno di recuperare eventuali carenze evidenziate
nel corso dell’anno scolastico, compensando durante la pausa estiva eventuali carenze tramite lo
svolgimento di attività indicate dai docenti interessati.
8) Saranno attentamente considerati gli interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti alle famiglie dagli
insegnanti, volti al miglioramento dell’impegno nell’applicazione e nello studio, anche relativamente allo
svolgimento dei compiti assegnati per casa.
9) Per la valutazione degli alunni stranieri frequentanti le scuole dell’Istituto, si farà riferimento anche a
quanto previsto nella personalizzazione del loro percorso formativo.
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10) Le operazioni di scrutinio sono presiedute dal dirigente scolastico o da un suo delegato.
11) La valutazione dell’IRC e delle attività alternative ad essa è resa su una nota distinta ed è espressa con
un giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti.
VALUTAZIONE DI FINE ANNO AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO
Gli articoli 3 e 6 del D.Lgs n.62/2017 intervengono sulle modalità di ammissione alla classe successiva e
all’esame di Stato, rispettivamente, per le alunne e gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo
grado, disponendo quanto segue.
Scuola Primaria
(Art.3) L’ammissione alla classe successiva è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto l’alunno viene ammesso alla classe
successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in
una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione.
Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal collegio
dei docenti, i docenti della classe, in sede di scrutinio finale presieduto dal dirigente scolastico o da un suo
delegato, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva con decisione assunta
all’unanimità.
Scuola Secondaria di primo grado
(Art.6) Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e
all’esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall’articolo 4, comma 6, del DPR del 24 giugno
1998, n.249.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio
di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o
all’esame conclusivo del primo ciclo. In tale deliberazione, il voto dell’insegnante di religione cattolica e
del docente di attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se
determinante, diviene un giudizio motivato iscritto al verbale.
Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze
nell’acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l’istituzione scolastica, nell’ambito
dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di
apprendimento.
Per l’ammissione all’esame di Stato è inoltre necessario aver frequentato almeno tre quarti del monte ore
annuale personalizzato, fatte salve le deroghe deliberate dal collegio docenti (cfr. p.35 validazione dell’anno
scolastico), e aver partecipato entro il mese di aprile alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese
predisposte dall’INVALSI.
VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
In base all’art.2, comma 4, del D.M. 741/2017, in sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce
alle alunne e agli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale e in
conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti inseriti nel piano triennale dell'offerta
formativa, un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali, anche inferiore a
sei decimi.
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ESAME DI STATO
Ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs 62/2017, l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è finalizzato
a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall’alunna o dall’alunno anche in funzione
orientativa.
La commissione d’esame, articolata in sottocommissioni per ciascuna classe terza, è composta dai docenti
del consiglio di classe. Le funzioni di Presidente sono svolte dal Dirigente scolastico o da un suo
collaboratore in caso di assenza o impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica.
L’esame di Stato è costituito da tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi. La
commissione d’esame predispone le prove d’esame e i criteri per la correzione e la valutazione.
Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le
Indicazioni Nazionali per il curricolo, sono:
a) Prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, intesa ad
accertare la padronanza della stessa lingua;
b) Prova scritta relativa alle competenze logico- matematiche;
c) Prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per
ciascuna delle lingue straniere studiate.
Il colloquio è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le
Indicazioni Nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione dei
problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di
cittadinanza, delle competenze nelle lingue straniere.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE D’ESAME
A- ITALIANO
Aderenza alla traccia
Organizzazione e coerenza espositiva
Correttezza morfosintattica
Uso del lessico
Creatività e ricchezza dei contenuti
Indicazioni per alunni con DSA
Strumenti compensativi/dispensativi:
-computer
-vocabolario
-possibilità che qualcuno legga le consegne
-nella valutazione della forma non si considera la correttezza ortografica
B- MATEMATICA
Conoscenza regole, proprietà, concetti.
Applicazione di procedimenti di calcolo, proprietà, formule.
Abilità grafiche.
Capacità di risolvere problemi, con l’individuazione di dati, richieste e strategie risolutive.
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Indicazioni per alunni con DSA
Strumenti compensativi/dispensativi:
- Tempi più lunghi
- Formulari
- Tavole pitagoriche
C- LINGUE STRANIERE
Capacità di comprendere un testo;
Capacità di produrre un testo completo, coerente e pertinente;
Capacità di usare funzioni, strutture e lessico in modo corretto.
Indicazioni per alunni con DSA
Strumenti compensativi/dispensativi:
-computer
-vocabolario
-tabelle con regole grammaticali
-possibilità che qualcuno legga le consegne / il testo al posto dell’alunno
-nella valutazione della forma non si considera la correttezza ortografica
ORIENTAMENTI E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME
Orientamenti
Nella valutazione del colloquio d’esame si terrà conto di:
La coerenza con la programmazione educativa e didattica attuata nel corso degli studi.
L’impostazione a misura di ciascun alunno, tenendo presente il personale processo di apprendimento,
diverso per ciascuno per tempi e per modi.
La scelta di argomenti che offrono collegamenti pluridisciplinari.
Con gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento e/o una preparazione lacunosa, si partirà
dall’esperienza personale e concreta, proponendo collegamenti semplici.
Agli alunni più preparati si offrirà l’opportunità di dimostrare non solo le conoscenze, ma anche di
saper rielaborare personalmente i contenuti, di saper operare collegamenti e riferimenti tra le varie
discipline con l’uso di linguaggi specifici.
Criteri
Nella valutazione del colloquio d’esame si terrà conto di:
Conoscenza dei contenuti
Capacità di applicazione delle conoscenze in contesti diversi
Chiarezza, coerenza e ordine nell’esposizione.
Capacità di argomentazione e di collegamento tra i temi trattati.
Capacità di usare un lessico appropriato e i linguaggi specifici.
Capacità di rielaborazione e di valutazione personali.
CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL VOTO FINALE
La commissione d’esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva
espressa con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o
superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio. L’esame si
intende superato se il candidato consegue una votazione complessiva di almeno sei decimi.
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La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode, con
deliberazione all’unanimità della commissione, in relazione alle valutazioni conseguite nel percorso
scolastico del triennio agli esiti delle prove d’esame.
L’esito dell’esame per i candidati privatisti tiene conto della valutazione attribuita alle prove scritte e al
colloquio.
Per le alunne e gli alunni risultati assenti ad una o più prove, per gravi motivi documentati, valutati dal
consiglio di classe, la commissione prevede una sessione suppletiva d’esame.
Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola.
Per i candidati che non superano l’esame viene resa pubblica solo la dicitura “esame non superato” senza
esplicitazione del voto finale conseguito.
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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
“Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine
della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate
anche da valutazione in decimi” (art. 8 D.P.R. 122/2009).
Pertanto alla fine della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria di I°
grado, la normativa vigente prevede la compilazione di un ulteriore documento denominato Certificazione
delle competenze.
Secondo il QEQ, il Quadro europeo delle Qualifiche (v. “Raccomandazione” del Parlamento e del Consiglio
Europeo del 5 settembre 2006) per “competenza” si intende “la capacità dimostrata di utilizzare le
conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e
nello sviluppo professionale e/o personale. Nel QEQ le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia”.
È evidente che, in tale ottica, certificare le competenze per ogni singolo studente presuppone una attenta
valutazione da parte dei docenti.
La valutazione della competenza non è la semplice trasposizione del voto disciplinare, ma è il frutto di un
processo di:
1. valutazione delle conoscenze e delle abilità per mezzo delle quali gli alunni realizzano i compiti loro
proposti;
2. osservazione dell’operatività degli alunni per riconoscere l’evoluzione dei processi di autonomia, la
capacità di collaborare nel gruppo … tutti quei comportamenti, cioè, che si imparano facendo;
3. valutazione complessiva dell’alunno per riconoscere il possesso della capacità di usare il proprio
sapere e la propria personalità per affrontare e risolvere le situazioni che di volta in volta vengono
proposte.
Mentre i voti e i giudizi permettono di seguire il percorso di apprendimento e di crescita dello studente, con
la Certificazione delle competenze l’intento è quello di fornire informazioni puntuali sui livelli di
competenza degli studenti in relazione a criteri di carattere generale quali la trasparenza, la comparabilità, il
riconoscimento delle qualifiche e/o dei diplomi mediante livelli di riferimento e principi comuni di
certificazione validi non solo su tutto il territorio nazionale, ma anche in tutta Europa.
PROFITTO E COMPETENZA DEFINIZIONE
Profitto
È usualmente valutato: misura prevalentemente le abilità e le conoscenze disciplinari, attraverso le prove di
verifica precedentemente descritte, si esprime per mezzo di voti numerici, letterali o aggettivali assegnati
alle discipline. Il profitto può assumere polarità positiva e negativa. In base agli esiti del profitto si
assumono decisioni sulla carriera degli studenti in termini di promozione o bocciatura. Le scansioni
temporali sono il trimestre, il quadrimestre, l’annualità. Essendo espresso con un voto, necessita di una
descrizione che illustri i CRITERI e le DIMENSIONI sottostanti il giudizio sintetico.
Competenza
La competenza si può osservare solo in un sapere agito e quindi solo nell’azione di compiti significativi che
permettano di mobilitare conoscenze, abilità e capacità personali in relazione a differenti contesti e con
differenti gradi di responsabilità e di autonomia. Per questo la padronanza di una competenza viene descritta
da LIVELLI che rendono conto del dispiegarsi della competenza in funzione evolutiva. Nello stato iniziale
le conoscenze e le abilità possedute e la loro mobilitazione saranno limitate e ridotte fino all’acquisizione di
abilità strumentali e funzionali anche complesse, alla capacità di agire in autonomia con ambiti di
responsabilità progressivamente più ampi di fronte a problemi più complessi.
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In base all’articolo 9 del D.Lgs n.62/2017 la certificazione delle competenze è redatta in sede di scrutinio
finale e rilasciata alle alunne e agli alunni al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo
grado (in quest’ultimo caso soltanto ai candidati che hanno superato l’esame di Stato). Essa descrive lo
sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite
dalle alunne e dagli alunni, anche sostenendo e orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo (art.
9, comma 1).
Con il D.M. n.742/2017 sono stati adottati i due modelli unici nazionali di certificazione delle
competenze, uno per la scuola primaria (allegato A) e l’altro per la scuola secondaria di primo grado
(allegato B).
Per quest’ultima il modello è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI, che
descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano, matematica e inglese.
Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può
essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di
competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.