la riviera n°42 del 13-10-2013

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La Riviera n°42 del 13-10-2013

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 02

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 03

Proprio mercoledì scorso ricorreva ilcinquantesimo anniversario dal disastrodel Vajont. Un'imponente frana sistaccò dalla montagna, cadde dentrol'invaso artificiale, l'acqua tracimò euno tsunami si abbatté sul fondovalleveneto cancellando la cittadina diLongarone. I morti furono 1910. Lastrage del Vajont è collegata alla costru-zione di quella che all'epoca era la digapiù grande del mondo: un'infrastrutturache si rendeva necessaria al businessdella centrale idroelettrica in quelloscorcio di Nord-Est. Chissà quanto con-sciamente i cauloniesi che hanno lan-ciato la petizione on-line contro la cen-trale dell'Allaro hanno ripensato aquella strage. O se il Vajont abbia agitosui loro cervelli come un fantasma, sca-vando nei sotterranei della mente eprovocando in maniera irriflessa il rifiu-to dell'opera.

LA CENTRALE SUL FIUMEÈ risaputo che l'idroelettrico non inqui-na e, anzi, è catalogato fra le fonti dienergia rinnovabili. Il suo guaio è, inve-ce, connesso al carattere invasivo dellecomponenti della centrale nei confron-ti del territorio circostante. Condotte eturbine che modificano la morfologia dimonti, fiumi e valli causando financhel'erosione delle coste. Da qui scaturiscela paura per la creazione di una centra-le sulla fiumara Allaro, vicino all'eremodi Sant'Ilarione. Il ventinove ottobreprossimo, il consiglio comunale diCaulonia di riunirà per discutere dellafaccenda. L'origine del caso risaleormai a dieci anni fa, quando una dittadi Genova, l'Albe Sud sas, ha chiestoalla regione Calabria la concessionedelle acque del torrente. La richiesta èrimasta nel cassetto fino al ventunonovembre del 2012 quando il Tribunalesuperiore delle Acque Pubbliche, suricorso dell'azienda, ha imposto l'avviodell'iter burocratico. Così la Regione haavvisato il Comune, che con delibera-zione di Consiglio numero 40 del 16 set-tembre scorso ha chiesto di visionare glielaborati del progetto e, al contempo,

ha espresso parere negativo riguardoalla realizzazione del sito.

LE CARATTERISTICHESecondo i piani dell'Albe Sud sas, lacentrale dell'Allaro dovrebbe produrreenergia pari a 4931 kw, per un saltogeodetico delle acque uguale a 275metri. Si tratta di un piccolo impianto,considerando che la scala dell'idroelet-trico prevede generatori di potenzainstallati fra Brasile e Paraguay che rag-giungono i 14 milioni di kw.L'investimento previsto sarebbe di 13milioni di euro e il ricavo di 3 milioni dieuro all'anno. L'insediamento dellacentrale sarebbe all'interno del comunedi Caulonia, mentre la captazione delleacque avverrebbe già in localitàRagonà, sulle serre vibonesi, entro iconfini di Nardodipace.

LA DIFFERENZA CON SALINEPiù giù, lungo la costa che arriva aReggio, c'è chi si batte contro la costru-zione di un'altra centrale, quella diSaline Joniche. In realtà, lo stop allacreazione già stato. Ci hanno pensatogli svizzeri del Cantone dei Grigioniche, attraverso un referendum, hannostabilito che la società a partecipazionestatale, Repower, deve lavorare con l'e-nergia pulita. Repower, che detiene oltre la metàdelle azioni di Sei spa, intende creare aSaline una centrale a carbone. Ora, lacittà che ha già vissuto l'errore (maanche l'orrore ambientale, economico epolitico) della Liquichimica tenta dievitare di ricadere in fallo. Dal cantosuo, Caulonia vuole prevenire eventua-li problemi altrettanto importanti: lagente vuole vederci chiaro sugli interes-si dell'Albe Sud sas, vuole conoscere glistudi sull'impatto ambientale e vuolecapire quali saranno le ricadute socio-economiche sul territorio. La città desi-dera cioè essere consultata su un'opera-zione che la riguarda e che tocca unluogo letteralmente sacro per la popo-lazione.

Angelo Nizza

AFFARE IDRO-ELETTRICO

No allacentrale

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 04

Parlandodi...

LA SETTIMANA

La notizia apparsa sui quotidiani, che laPrefettura di Reggio Calabria ha pubblicato glielenchi delle ditte non soggette a tentativi di infil-trazioni mafiose e che solo quattro in tutto il ter-ritorio provinciale risultano pulite, di cui una nelsettore trasporto di materiali in discarica, una nelsettore confezionamento, forniture e trasportodi calcestruzzo e bitume e una per autotrasportoper conto terzi e guardiania nei cantieri, creagrande preoccupazione.

Il dato è allarmante e deve creare una preoccu-pazione in tutta la collettività, in quanto molteditte presenti sul territorio, nei diversi settori,potrebbero essere esclusi dagli appalti pubblici,in quanto non inseriti sulla lista bianca dellaPrefettura, con gravi ripercussioni sul sistemaproduttivo della Provincia di Reggio Calabria egravissimi problemi occupazionali per le mae-stranze che, inevitabilmente, saranno licenziatedalle ditte che non possono avere le commesse

Lista bianca della Prefettura,solo 4 aziende promosse?

Difendiamo i principimorali, civili ed econo-mici del territorio

La lettera dell'avvocato MarioMazza non ha bisogno di com-mento alcuno ed è la dimostra-zione della necessità che ilnostro popolo, recuperandocoraggio e dignità, rialzi la testa.Non c'è altro luogo dell'Europaoccidentale in cui le garanziecostituzionali sono messe indiscussione come nella nostraProvincia ed a ciò corrisponde ilfatto che non ci sia terra in cui lapresenza mafiosa ha un impattoviolento e devastante come danoi.Non si sta lottando la ndranghe-ta, ma per usare una metaforastanno causando un deserto chequalcuno chiamerà pace.

(i.a.)

Lunedi c’è stata la riunione delCorsecom a Siderno presenti i sindaciImperitura e Strangio che hanno accet-tato la collaborazione delle associazionidel territorio per intraprendere unaserie di battaglie. Il lodevole impegnodelle associazioni dovrebbe garantireall’associazione dei comuni maggioreautorevolezza considerato che i risulta-ti sinora ottenuti dall’associazione sonostati deludenti

IL CORSECOM STRIGLIAI SINDACI LOCRIDEI

Il Presidente della Provincia di ReggioCalabria Giuseppe Raffa, accompagna-to dalla consigliera provinciale

Polimeno al centro Don Puglisi dimo-stra di essere particolarmente vicino allerichieste della gente e degli amministra-tori locali. Speriamo che alle “visite isti-tuzionali” facciano anche seguito gli“impegni di spesa” che possano risolve-re i tanti problemi che riguardano que-sto territorio.

VISITA DIRAFFA ALBOSCO DIBOVALINO

Al convegno sul turismo organizza-to a Bovalino abbiamo notato lacontinua vicinanza del presidenteScopelliti con l’ex senatore FrancoCrinò. Le simpatie politiche dell’exsenatore socialista nei confrontidell’attuale governatore dellaCalabria sembrano in continuoaumento, segno che i progetti diScopelliti sono ampiamente condi-visi.

CRINÒ- SCOPELLITIBINOMIO POSSIBILE?

A far capitolare Tinto Brass, maestro indiscusso dei film erotici, è stata unacalabrese doc. Soveratese, psicologa jumghiana, Caterina Varzi ha conquista-to mente e cuore del celebre regista.Tinto Brass famoso per i suoi film e per le sue muse, alcune delle donne piùbelle del mondo sono apparse nelle sue pellicole facendo sognare milioni dispettatori. Adesso alla veneranda età di 80 anni lui ha scelto proprio la Varziper fare il grande passo e diventare monogamo.

Tinto Brass cede al fascino calabrese

Si è tenuta a Sant'Eufemiad'Aspromonte la conferenzastampa dell'Ente ParcoNazionale dell'Aspromonte daltema “La Regione investe neiParchi e nelle aree interne”.Durante la conferenza è emersala volontà della Regione di sup-portare e promuovere le aree

interne della Calabria, recepita dall'Ente Parco che vuole mettere in campo attività di progettazione e dicoordinamento per ottimizzare le ricadute territoriali e sociali dei finanziamenti nell'area di pertinenza.«La rete sentieristica in un Parco Nazionale è la vera ossatura del Parco stesso -interviene il PresidenteBombino - che consente l'accesso nelle zone più nascoste. La Regione (l'Assessore Trematerra e il dipar-timento Agricoltura) approvando i nostri progetti per sostenere lo sviluppo dei sentieri, dimostra di volervalorizzare il territorio montano calabrese.

La Regione investe nei Parchi

e nelle aree interne. Oltre un

milione di euro al Parco

d'Aspromonte

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la Riviera

3) SIDERNO: FURTO IN FARMACIA, 200EURO IL BOTTINO

1) FALSA POLITICA: CHIESTA CONDANNA 10ANNI DI CARCERE PER L’EX CONSIGLIEREPROVINCIALE DI REGGIO, AGRIPPO

2) SIDERNO, AVVISO DI INTERRUZIONEENERGIA ELETTRICA PER LAVORI INALCUNE VIE CITTADINE

5) RAUL BOVA SI SEPARA DA CHIARAGIORDANO

6) LOCRI, INCENDIATA AUTO DIUN MEDICO DELL’OSPEDALE

8) LOCRI: GUARDIA COSTIERASEQUESTRA 40 VERRICELLI ABUSIVI

Le notizie più lettedella settimana sularivieraonline.com

4) LOCRI: VIA CUSMANO. LA STRADADELLA MORTE

7) FIUMARA NOVITO: UNO ZERBINO TRA

SIDERNO E LOCRI

Questa terra, incrocio di monti e mare e storia e speranza. Questa terra comeuna giovane donna di provincia che giunge in città: costretta a umiliarsi, e poi feri-ta, sfregiata, deturpata. Questa terra calpestata da maledizioni, dalla banalitàtotale e coinvolgente di un male feroce e suicida. Questa terra e i suoi abitanti,resi sordi e ciechi dalle sirene di un benessere fasullo, che si gettano a capofittodalla rupe dell’orrore e, inconsapevoli, passano i giorni ad ucciderla lentamente,come una tortura. Questa terra è la mia terra, sanguinante ed esausta, bella emorente.

DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 05

CCARARTOLINE MERIDIONALI TOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò

Ferite calabresi

degli appalti pubblici.Certamente le imprese devono essere pulite enon devono avere rapporti o interessi con sog-getti appartenenti alla criminalità organizzata,però è necessario che la valutazione sia fatta inmodo approfondita, basata su dati certi edincontrovertibili e non su semplici sospetti oinformative degli organi di polizia, che nonsono stati corroborati da sentenze o da proces-si penali pendenti. Chi esercita l'attività di impresa ha inevitabil-mente contatti con molte persone, e nei nostripiccoli centri è possibile che si verifichino incon-tri occasionali anche con persone che hannoavuto problemi giudiziari, ma questo non puòessere valutato in modo negativo da parte dellaPrefettura e determinare l'esclusione dall'elen-co delle liste pulite.Uno stato democratico si basa sulla certezza del

diritto e sulla necessità che i provvedimentiamministrativi siano conseguenza di atti tipiciz-zati che il soggetto ha posto in essere in violazio-ne di legge. Stiamo assistendo, invece, a conti-nui provvedimenti, da parte dello stato, cheincidono sui cittadini e sulle speranze dei nostrifigli in modo negativo, dal momento che vengo-no sciolti molti consigli comunali per infiltrazio-ne mafiosa, vengono escluse molte ditte perpresunta infiltrazione mafiosa, vengono revoca-te licenze o contratti a causa di informative dipolizia che si basano su sospetti e non su daticerti ed incontrovertibili di coinvolgimento inattività criminali. Il nostro territorio ha moltissi-mi problemi, ed i posti di lavoro sono sempremeno, costringendo molti giovani ad emigrareper poter avere una speranza per il loro futuro.Se la pubblica amministrazione deve far parte-cipare alle gare solo le ditte (TRE) che vengo-

no inserite nella lista bianca della Prefettura, sirischia di creare un monopolio e di impedire lalibera concorrenza tra i partecipanti, creando ipresupposti per ottenere, di fatto, affidamentidiretti su appalti e servizi a costi elevati, per cuiè necessario che tale strumento operativo,importante e legittimo, venga applicato conparticolare attenzione nella valutazione deirequisiti necessari per ottenere tale iscrizionealla lista bianca, evitando di far prevalere criteridi esclusione basati su sospetti o su elementicontraddittori ed incerti.I cittadini hanno bisogno di ripristinare la fidu-cia nello stato e nelle sue articolazioni territoria-li, per cui è necessario che i provvedimenti sianogiusti, legittimi e condivisi.La presenza devastante della criminalità orga-nizzata deve essere lottata con tutti gli strumen-ti necessari, però generalizzare coinvolgendo

impropriamente politici o imprenditori onestinel calderone, senza alcuna distinzione, puòcausare l'effetto contrario, sulla base che tutto èmafia e che tutti i calabresi sono destinati inevi-tabilmente a non avere alcuna speranza per ilfuturo.I cittadini onesti vogliono difendere i propridiritti ed osservare i doveri che impone unostato democratico, senza subire prevaricazioni ediscriminazioni che offendono lo stato di dirittoe l'agibilità democratica di chi si sente sempre ecomunque italiano.Usiamo il coraggio delle idee e manifestiamopubblicamente ed ufficialmente il nostro disa-gio e le nostre legittime preoccupazioni, difen-dendo i principi morali, civili ed economici delnostro territorio.

Mario MazzaEx Sindaco di Gioiosa Ionica

Aeroporto di Reggio,l'affondo di Cuzzocrea:

«Clamorose iniziative di protesta contro Alitalia»

«Ancora una volta la politica reggina dimostra dinon andare oltre il consueto teatrino di dichiara-zioni stereotipate mentre l'aeroporto dello Strettomuore». Il presidente di Confindustria ReggioCalabria, Andrea Cuzzocrea, interviene sull'at-tuale situazione del “Tito Minniti” Il massimo rappresentante degli industriali reg-gini sostiene di non condividere «le dichiarazionidi quanti tentano di rassicurare l'opinione pub-blica asserendo che il taglio dei voli deciso daAlitalia sia in linea con quanto accaduto in pas-sato. Il punto è un altro: la compagnia di bandie-

ra, cancellando la bellezza di 5mila posti passeg-geri, dimostra di non avere alcun interesse stra-tegico nei confronti di Reggio Calabria, oppure dinon essere nelle condizioni di garantire il serviziocon una dignitosa programmazione. Ma noi reg-gini non siamo italiani di serie B. Abbiamo glistessi diritti degli altri». Cuzzocrea ribadisce «la necessità di avviare unapolitica seria di rilancio del “Tito Minniti”, a cuiservono poche e chiare cose: il collegamento velo-ce con Messina e frequenti ed economici voli conle principali città italiane».

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L’INTERVISTA

Il senso d’impotenza del sindaco Rocca

ILARIO AMMENDOLIA

Sindaco Rocca ci può parlare della situazione a Benestare?Benestare, oggi, vive i drammi sociali comuni a gli altri centri dellaLocride. La disoccupazione giovanile ha ormai raggiunto livelli inso-stenibili, le scuole chiudono, molta gente è con la valigia in mano, men-tre i bisogni sociali vanno progressivamente aumentando. A questoquadro si aggiunge l'attuale clima di paura collettiva e, soprattutto, ditragica rassegnazione.Il suo paese è stato sempre considerato un'oasi di pace rispetto a moltipaesi del circondario, secondo lei c'è qualche possibilità di omologazionealla realtà circostante?Benestare non è più un'oasi di pace.Dimostrare il contrario significherebbevoler mistificare la situazione reale. Nonso cosa intende per omologazione. Qui,come del resto anche negli altri centri delcircondario, la stragrande maggioranzadella cittadinanza è gente perbene. Oggicome ieri. Diciamo che a differenza di ieri,oggi la gente è rassegnata. Questo è il verodramma!Ella ha scritto una lettera sicuramente con-tro i delinquenti ma che conteneva ancheuna accusa decisa allo Stato. Ne vuole parlare?Dello Stato qua si percepisce solo l'assenza. Questo è innegabile.Un'assenza tragica che si tocca con mano percorrendo le nostre stra-de, frequentando le nostre scuole, i nostri ospedali. Ogni volta che sirivendica un diritto. La vostra è una amministrazione di giovani che hanno deciso di “sacrifi-carsi” per il riscatto di Benestare, è ancora valida la sfida che avete lancia-to?Non lo so. La passione che ha motivato le nostre scelte oggi è offusca-ta in un drammatico senso di impotenza. Ella ha detto in una intervista di aver notato nella gente di Benestare atteg-giamenti divergenti: rassegnazione e voglia di riscatto. Quale, secondo lei,prevarrà?La rassegnazione è dovuta, come ho detto, alle risposte tardive e inef-

ficaci da parte dello Stato. Mentre il senso del riscatto, qui a Benestare,come nella Locride, scorre nel nostro sangue.La maggioranza le sembra intimidita dai “roghi” ?Certamente.Ha timore di essere strumentalizzato e da chi?C'è un forte rischio. Come del resto è già successo in altre circostan-ze simili. Credo che chi abbia l'interesse di denigrare il nostro terri-torio e la nostra gente possa strumentalizzare la mia posizione e ildramma dei benestaresi. Sarebbe l'ennesimo indegno strumentopolitico per legittimare irresponsabilità, connivenze e scelte poli-tiche attuate a danno del nostro territorio e a vantaggio di altre

realtà, se mi è consentito, delnord del Paese. Come ha valutato l'atteggia-mento dei giornali sullavicenda?Non saprei risponderle.Ho acceso poco la tele-visione e non holetto i giornali inquesti giorni.Come valuta ilr u o l o

dell'Associazione dei comuni della locri-de in questo momento storico?Credo che l'Associazione dei Comunidebba essere, per certi aspetti, rifonda-ta. O si creano le condizioni per stabi-lire sinergie con l'associazionismo,con la scuola pubblica e con la gente,oppure rimarrà uno strumentopotenzialmente valido, ma poco inci-sivo.Ritirerà le dimissioni ?No. Non penso. A meno che nonsucceda davvero qualcosa. Manon credo nei miracoli!

Il suo paese è stato sempre considerato un'oasi di pace rispetto a molti paesi delcircondario, secondo lei c'è qualche possibilità di omologazione alla realtàcircostante? Benestare non è più un’oasi di pace. Dimostrare il contrariosignificherebbe voler mistificare la situazione reale.

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COPERTINA

RICCARDORITORTONato a: Martone

Anni: 55 Origine politica:

social democrazia

Primi passi mossi con un gruppo misto, ma sempre nella destra calabrese. In questascissione interna che rischia di indebolire solo il movimento non ci crede e si augurache non ci sia una frattura del movimento.«Mi auguro che non cambino le condizioni e che si continui a combattere uniti perdare dignità alla politica». Inoltre rassicura Ritorto, che fa parte del coordinamento delPdl provinciale e regionale, in Calabria la scissione all'interno del gruppo non c'èstata. Ma si resta in attesa di vedere quel che succede.PASSERO

GIOVANNI CALABRESE

Nato a: LocriAnni: 44

Origine politica: movimento sociale italiano

Scelte giovanili un po' azzardate per il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, che hamosso i suoi primi passi politici nei gruppi di estrema destra. Adesso nella diatribainterna Pdl e Forza Italia, lui convinto sostenitore di Alleanza Nazionale, si sente con-fuso, ubriacato da tutto il teatro politico in atto a Roma. «Preferisco starmene nel miosalotto e occuparmi del Comune». Calabrese quindi è in attesa che giunga un nuovoMessia della Destra, perché lui si sente orfano di padre e madre politici.RONDINE

PIERFRANCESCOCAMPISI

Nato a: CauloniaAnni: 46

Origine politica: liberal-radicale

filosoficamente parlando

Con una vena di marzullismo si pone le domande e si da le risposte. Decide qualidomande sono tempestivamente pertinenti e di conseguenza esprime le sue consid-erazioni. Rispetto alla diarchia Berlusconi-Alfano afferma: «Come circa 10 milioni diitaliani sto cercando di capire. Le due forze non esistono». Mentre la sua coalizione inquesta lotta ha deciso di seguire gli uomini di buona volontà. Seguendo in pieno ibuoni precetti cristiani. PASSERO

ERCOLE MACRÌ

«I buoni sono i fondatori delle religioni, i cattivi i distruttori delle religioni» questososteneva Machiavelli un po' di tempo fa, in un periodo di instabilità e decadenzamorale molto simile al nostro. Il centro destra nazionale non riesce a creare niente, nep-pure un discorso o un movimento al di fuori della chiesa, perché solo all'interno diquesto contenitore si posseggono le chiavi del Paradiso. Tutto può essere messo in discussione, tante possono essere le divisioni, i litigi, gli stor-mi, ma alla fine si torna sempre alla casa madre, nella Democrazia Cristiana, cementosociale e approdo naturale sia di chi si lancia in picchiata senza mai ammettere le cat-

Falchi e colombe, rondine e passeri,tutti insieme nella Democrazia Cristiana

LA GRANDE MIGRAZIONE

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PIERPAOLO ZAVETTIERI

Nato a: Melito di PortosalvoAnni: 39

Origine politica: socialista

Sempre rimasto socialista, anche dopo la valanga Tangentopoli. Uno dei fedelissimiinvece di cambiare casacca dopo un breve stand-by hanno riformato il gruppo social-ista in Calabria. Il movimento di cui fa parte non prende posizione «anche se all'interno del Pdl la nos-tra simpatia va a Berlusconi piuttosto che ai suoi traditori». Il gruppo autonomo di cuiZavattieri fa parte però ha appoggiato Raffa alla Provincia e Scopelliti alla Regione.Loro sono autonomi, appoggiano maggioranze o minoranze in base alle affinità pro-grammatiche. D'altra parte seguono le orme di Zavettieri senior, zio di Pierpaolo.PASSERO

PIETRO CRINÒ

Nato a: CasignanaAnni: 64

Origine politica: socialista

Fedelissimo del movimento craxiano anche dopo l'ufficiale scioglimento del '92.Rispetto alla scissione Pdl-Forza Italia l'unica sua preoccupazione è che possaminare l'unità della destra italiana. Ma questo è solo il suo pensiero, dato che il suogruppo non si è ancora espresso ufficialmente sul colpo tentato da Alfano ai danni diBerlusconi. Ci sarà però una riunione al più presto per stabilire unanimemente suquale corazzata salire.RONDINE

ALESSANDRAPOLIMENO

Nato a: Reggio CalabriaAnni: omessa per galanteria

Origine politica: democrazia cristiana

Cresciuta all'ombra dell'oratorio della sua città, da brava scout non ha mai tradito ilsuo gruppo di lupacchiotti. E anche in questa situazione di guerra fredda sta cercan-do di rispettare gli insegnamenti appresi nei campi di sopravvivenza scout. Nella suatenda in mezzo alla natura sta riflettendo su quale sia la posizione da sposare e sibaserà sulle sue qualità di osservatrice per decidere da che parte schierarsi. Anchese la sua vicinanza a Gianni Nucera, a sua volta schierato con Giovanardi e quindivicino a Alfano, fa presagire una scelta. La sua coalizione, che ha storicamentesostenuto il Pdl, in questa situazione però non ha ancora deciso per chi tifare. RONDINE

tive azioni, sia di chi volteggia immacolato mancando sempre alla parola data. LaDemocrazia Cristiana è il “nuovo” miraggio di chi vola alto, ma anche di chi vola basso,come i rappresentanti reggini, sempre in coda a uccellacci più grossi di malaugurio,sempre senza meta, sempre telecomandati a distanza perfino dai pappagalli isolani conle piume nere. Addirittura corvi. Altro che Bossi e Maroni: i corvi siciliani, da sempre nemici dichiaratidella contrada Calabria, sorridono diabolici e ci rubano, ci arrestano, ci raggirano, conchiavi universali, divise, stelle e abilità da scassinatori. Che Dio ce ne scansi e liberi.La migrazione è partita, andate in pace.

e colombe, e e passeri,

Democrazia Cristiana

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LA REPLICA

DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 10

La vicenda della settimana scorsa, cioè l'epi-sodio del professore che paga a rate ottoeuro, ha suscitato diverse reazione nellaLocride e principalmente nel mondo dellascuola. Molti, si sono sentiti “indignati”.Woodstok e l'insegnate ci riporta sempre ecomunque nel mondo della scuola di cui dapiù parti sembra non si voglia parlare. I pro-tagonisti di questo universo sono sempre glistessi: insegnanti, ed alunni. Dai primi ci siattende molto come l'educazione dellenuove generazione, sui secondi invece siinveste per costruire il nostro futuro. Orache la crisi in corso, di cui qualcuno dice divedere una luce in fondo al tunnel, abbiamietuto vittime illustri come i dipendentipubblici e principalmente quelli della scuolanon lo diciamo solo noi ma crediamo che sialapalissiano. Si dovrebbe aggiungere sem-mai che quello della scuola è stato il settorein cui le manovre finanziarie “lacrime e san-gue” sono state accettate supinamente senzache questo pianeta si ribellasse o quantome-no mostrasse una minima reazione.Avremmo voluto sentire da parte del mondodella scuola che non eravamo d'accordo edintraprendere forme di lotta incisive, comeper esempio il blocco degli scrutini, con ilrischio di essere precettati. Ma questo si dirà

appartine alla storia passata. Certo la nostrasocietà ha conosciuto negli ultimi decennitrasformazioni così radicali che non potevalasciare indenne la scuola che normalmenteè laboratorio della nuova società. E veniamoal punto: ancora negli anni Settanta un pro-fessore di liceo oppure di un Istituto supe-riore ma anche inferiore era considerato un“notabile”, pari ad un altro professionista

come poteva essere un farmacista oppure unavvocato. Questa realtà permane ancora inpaesi avanzati come la Germania, la Francia,la Svizzera, l'Austria ed i Paesi scandinavi.Realtà che registra stupendi alti dei colleghinon inferiori a quello degli altri professioni-sti, di cui si è parlato sopra, per raggiungerein Svizzera oppure i Lussemburgo la cifraconsiderevole di circa dieci mila euro almese( In Svizzera è dodici mila franche almese). Qualcosa di meno, ma sempre sti-pendi dignitosi si percepiscono in Germaniae Francia, Austria e paesi scandinavi. Vorreiaggiungere che nei paesi sovra menzionati lastima sociale di cui gode un professore diliceo è molto elevata, ricorderei all'uopo cheG. Pompidou, presidente della Repubblicafrancese era un semplice insegnante di liceo..In Italia, invece, ma questo vale anche perl'area deli paesi del Mediterraneo, per i soli-ti motivi noti, come il reclutamento non piùselettivo e concorsuale oppure molto piùsemplicemente per le politiche scolastiche lacui logica , si tratti di L. Berlinguer oppureCarrozza, non tralasciando la curatrice falli-mentare che è Maria Stella Gelmini, è statoil taglio lineare della spesa pubblica, che hacolpito principalmente il nostro settore,abbiamo assistito ad progressivo immiseri-

mento degli insegnati che li ha visti sempre dipiù declassati a semplici impiegati e con l'im-possibilità che ci fosse una carriera comenegli altri settori della pubblica amministra-zione Ma non siamo ancora arrivati alla“fame” come qualcuno vorrebbe dimostra-re, ne tantomeno a chiedere l'elemosinacome raccontava un sindacalista tempo fache vedeva ad ogni costo la proletarizzazio-ne della categoria per corroborare alcunifalsi presupposti estrapolati da mal digeriteletture marxiane. Anche questa volta quelladi Siderno è da leggersi come una “palla”che riguarda più il soggetto che non la cate-goria degli insegnati. Sono convinto che allafine si tratta di un qualche taccagno di turno,magari con redditi non dichiarati, che sidiverte a prendere in giro il barbiere. Eveniamo ad un altro aspetto del nostropanorama scolastico per dimostrare quantoda noi sino ad ora scritto. Il mondo dellascuola è un mondo prevalentemente fem-minile, la stragrande maggioranza degli inse-gnanti, ma questo valga anche per altri setto-ri della pubblica amministrazione, è di sessofemminile, è dunque un part- time di lusso,nelle realtà più avanzate, perché di solito gliinsegnanti non sono altro che mogli di pro-fessionisti, le quali essendo provviste spesso

di titoli di laurea, piuttosto che fare le classi-che casalinghe, hanno scelto questa profes-sione per pagarsi la domestica( succedeva aMilano negli anni Ottanta). Mi rendo contoche nella realtà nostra le cose potrebberoessere leggermente diverse, ma quasi sem-pre si tratta di mogli di professionisti. I pochimaschi che si sono dedicati all'insegnamen-to, e che ho avuto modo di conoscere e sti-mare lo hanno fatto con la consapevolezzache mai e poi mai da questo lavoro sarebbevenuto un grande progresso economico masolo perché c'è in loro uno spirito di missio-nari. Dopotutto fare l'insegnate è fare il mis-sionario. Chi non capisce questo vuol direche ha capito ben poco del mondo dell'inse-gnamento! Rimane ovviamente un altroaspetto che è quello della sistemazione e peri Meridionali, come noi avere un posto pub-blico è sempre e comunque sinonimo d sicu-rezza economica e prestigio sociale. Questoprestigio si sa è scemato e per tante ragionidi cui qui non possiamo occuparci, ma sulquale contiamo di ritornarci con un forumda noi promosso proprio nella città diSiderno ( lunedì 28 ottobre) e che vedràcoinvolti sia i dirigenti delle più significativerealtà scolastiche sia , ovviamente gli alunni.

Domenico Angilletta

Il professore parrucchiere

Anche questa volta quella di Siderno è da leggersi come una “palla” cheriguarda più il soggetto che non la categoria degli insegnanti.Sonoconvinto che alla fine si tratta di un qualche taccagno di turno, magaricon i redditi non dichiarati, che si diverte a prendere in giro il barbiere

ed il

IN EVIDENZA

L'episodio del professoreche paga a rate otto euro, hasuscitato diverse reazionenella Locride e principal-mente nel mondo dellascuola. Molti, si sono sentiti“indignati”. Woodstok e l'in-segnate ci riporta sempre ecomunque nel mondo dellascuola di cui da più partisembra non si voglia parlare

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“Libertà è partecipazione” è il titolo di uncelebre brano di Giorgio Gaber. “Libertà èpartecipazione” è anche il nome della listacapeggiata da Domenico Vestito che parteci-perà alle prossime elezioni amministrativeche si svolgeranno il 17 e 18 novembre aMarina di Gioiosa. I comitati “Per la vivibi-lità di Marina di Gioiosa” e “O' Strakon”hanno lavorato duramente in queste setti-mane. Entro il 19 ottobre andranno presen-tate in Municipio le liste che supporterannola candidatura del giovane professionista.Ma conosciamo meglio questo neo candida-to. Da sempre vicinissimo all'ex Vescovo diLocri, Giancarlo Maria Bregantini, dal 2005al 2008 è stato nominato direttore della scuo-la di formazione all'impegno sociale e politi-co della diocesi. Attualmente, sempre inambito ecclesiastico, è il direttore dell’ufficiodi pastorale sociale e del lavoro. In questacompetizione ha imbarcato (direttamente oindirettamente) anche l'A.i.g.a. (Associazione Italiana Giovani Avvocati) dicui è il riconfermato presidente della sezio-ne di Locri essendo stato rieletto lo scorsoluglio, guarda caso, proprio qualche meseprima del congresso nazionale di fine otto-bre. In ambito politico ha seguito, primadella maggiore età, l’attività politica diGiuseppe Scopelliti, attuale presidente delConsiglio regionale della Calabria. Neglianni universitari bolognesi si è iscritto primaad Azione Universitaria, formazione giova-nile di Alleanza Nazionale e successivamen-

te allo stesso partito abbandonandolo defini-tivamente (si legge nel suo curriculum) giànel 2004. Durante la militanza in AzioneUniversitaria ha ricoperto l’incarico di vice-presidente della federazione di Bolognadove è stato eletto, per due mandati conse-cutivi, quale consigliere di facoltà e membrodella commissione didattica. Alla luce diquesta militanza nel mondo della destra gliconsigliamo, se possiamo permetterci, didichiarare pubblicamente a quale area poli-tica appartenga, anche al fine di non ingene-rare dubbi o confusione nell’elettorato di

Marina di Gioiosa. Sposatosi recentementecon la nostra collega Cristina Briguglio,Vestito si è professionalmente e politicamen-te “formato” sotto l'ala protettiva dell'ex sin-daco Francesco Macrì. Molti osservatori loconsiderano il suo “prediletto”, ipotesi, delresto, confermata anche dal fatto che, nell’in-contro decisivo in cui è stata ufficializzata lasua candidatura, l'ex Primo Cittadino (stori-co ed autorevole esponente della sinistra edel socialismo locale) si è posizionato al suofianco quasi a voler significare : “lo sostengo,io e lui siamo la stessa cosa”. Diciamolofrancamente, a noi de la Riviera, non è pia-ciuto il fatto che quella riunione si sia svoltanei locali della canonica. Non è piaciuto siaper motivi d'opportunità e sia perché non eraproprio il caso che la Chiesa locale (in unoStato laico come il nostro) si schierasse cosìapertamente a favore di un candidato. Il votodi Marina di Gioiosa, è bene ricordarlo, saràun voto “particolarissimo”. Il consenso cheverrà dato al sindaco ed ai candidati consi-glieri dalle famiglie “egemoni” sul quel terri-torio (quella degli Aquino e quella deiMazzaferro) giocherà un ruolo determinatesull'esito finale della competizione. Gli occhidegli osservatori “neutrali” saranno partico-larmente attenti nel cogliere eventuali “ano-malie” che si dovessero verificare durante lafase della campagna elettorale. Noi, dalcanto nostro, siamo sicuri che lo Stato, nellesue varie articolazioni, rimarrà sempre vigi-le al fine di accertare e verificare quanto

accadrà anche dopo il voto. DomenicoVestito è uno che ci vede lungo anche sequalche volta si “avventura” in commentiche mal si conciliano con il ruolo di chi vor-rebbe (o dovrebbe) rappresentare unacomunità. Quest' estate, ad esempio, forse aseguito di una polemica scaturita dallecolonne del nostro giornale tra il compiantodirettore Pasquino Crupi e l'ex sindaco anti-mafia di Monasterace Maria CarmelaLanzetta (di cui Vestito è stato uno strettissi-mo collaboratore ), esattamente il 14 luglio,pubblicò sul suo profilo Facebook un post“polemico” dove affermava che, “certi foglistampati sono delle cloache ributtanti” e“pretenderebbero di fare informazione”. Econsiderato che già in precedenza, lo stessocandidato, esattamente il 13 maggio, condi-vise sempre su fcb, un post di Anna MariaPancallo (che altro non era se non la rispostaad un articolo pubblicato in esclusiva dalnostro settimanale relativo ad una manife-stazione libraria svoltasi a Gerace) con ilseguente commento “si tratta di una bellarisposta, scritta in una bella lingua italiana,rara nelle colonne di quel foglio in cui è statapubblicata”, alla luce di quello che abbiamopercepito, non possiamo non chiedereall’avvocato Vestito, se, per caso, quell'allu-sione di “cloaca ributtante” che pretende-rebbe di fare informazione, fosse stata, all’e-poca dei fatti, indirizzata a noi de “laRiviera”. In caso affermativo ne prenderem-mo atto, così come, eventualmente, prende-

remmo atto del linguaggio che viene utiliz-zato da alcuni autorevoli dirigenti del mondodella chiesa nostrana. E’ evidente che si trat-ta di una cosa gravissima che non può passa-re inosservata. Vestito, infatti, da futuro sin-daco ( glielo auguriamo) dovrebbe sapereche, in democrazia, se non si è d'accordosulle linee o sui contenuti di un qualsiasi gior-nale o testata giornalistica, si può sempremanifestare naturale, legittimo e motivato“dissenso” ma non bisogna mai offendere ladignità dello stesso e di quelli che ci lavorano. E' una questione di stile, di garbo e di cor-rettezza. Con questo tipo di mentalità,siamo sicuri (ma saremmo eventualmentelieti di essere smentiti dai fatti) che per noi oper i suoi avversari politici sarà molto diffici-le potergli muovere delle critiche o dissenti-re su qualsiasi argomento senza che poi lostesso non si possa considerare vittima diqualche preordinato “disegno” . Lo diciamoprima ed a scanso di equivoci: per il futuro diMarina di Gioiosa non serve un Sindacoeroe ma serve un Primo Cittadino autorevo-le ed esperto (non appoggiato direttamenteo indirettamente da poteri esterni e dall'opi-nione dominante) che possa essere capacedi amministrare la cosa pubblica, e, soprat-tutto, sia poco timoroso nei confronti dellacriminalità organizzata. Solo di questo habisogno Marina di Gioiosa.

Antonio Tassone

AMMINISTRATIVE

Rischio “clonazione alla gioisana”“ Libertà è partecipazione”schiera Vestito, in passato collaboratore della Lanzetta

IN EVIDENZA

Per Marina di Gioiosa nonserve un Sindaco eroe maserve un Primo Cittadino auto-revole ed esperto (non appog-giato direttamente o indiretta-mente da poteri esterni e dal-l'opinione dominante) chepossa essere capace di ammini-strare la cosa pubblica, e,soprattutto, sia poco timorosonei confronti della criminalitàorganizzata.

Domenico vs Domenico

Vestito vsLupis Dunque, Domenico contro Domenico, Vestito contro

Lupis. Avvocato contro avvocato. Trentenne controTrentenne. Sarà sfida a due per acciuffare quella

poltrona di sindaco rimasta vuota dal 2011, quando poliziae carabinieri arrestarono il primo cittadino dell'epoca, ildocente di educazione fisica Rocco Femia. Ma a meno diuna settimana dall'ufficializzazione delle liste presso l'uffi-cio elettorale del comune di Marina di Gioiosa Jonica nonè ancora stato tolto per intero il velo sui nomi dei candida-ti consiglieri e sui programmi politici. Molti dati rimango-no top secret. Da una sponda e dall'altra proseguono aritmo forsennato le riunioni per rifinire le rispettive com-

pagini ma evidentemente non si trova la quadra. Dal lato diLupis, la regia è in mano al medico Gianni Femia, ex pre-sidente del consiglio comunale sia durante l'amministrazio-ne di Francesco Macrì e sia nel corso dei tre anni del gover-no di Rocco Femia.Il dottore sta gestendo la situazione da dietro le quinte e hagià dichiarato più volte di non voler comparire in lista, nécome aspirante a un seggio all'interno del civico consessoné tanto meno come pretendente alla poltrona più ambita.Dall'altro lato, Vestito chiama a raccolta i suoi quasi ognigiorno nella nuova sede di “Libertà è partecipazione” inpiazza Zaleuco. A differenza degli avversari, hanno un

nome e un simbolo ma vivono la medesima “impasse”quanto a definizione della squadra e del programma.Marina di Gioiosa, dopo due anni di commissariamentoper mafia, attende di tornare alle urne. La città appare tuttora sotto shock e, forse, non vede l'orache la consultazione passi per ricominciare da capo, chiun-que sia il vincitore. La tornata straordinaria, decisa dalMinistero degli Interni, è prevista per domenica 17 e lunedì18 novembre. Sul sito web del Comune, i commissarihanno pubblicato un documento con l'indicazione delledate, degli orari e delle sezioni.

(AN)

DomenicoVestito

DomenicoLupis

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LOCRIDE

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LIDIA ZITARA

Che la biblioteca di Siderno non fun-zionasse non è una novità. La cosa èsempre stata così palese che tutti i quo-tidiani calabresi - prima o poi - nehanno parlato, e anche questa testataha più volte portato il problema all’at-tenzione pubblica, sollecitando impe-gno e soluzioni efficaci. Manco a dirlo,nessuna voce è stata ascoltata, né quel-le dei numerosi studiosi , né dei giorna-listi, né dei semplici aficionados. Direcente la biblioteca ha vissuto un paiod’anni di modesta attività grazie alla

mediateca, a cui poi non è stato rinno-vato l’appalto da parte della Regione,per il resto è stata sempre sballottata adestra e a sinistra, considerata più unpeso che un valore. Eppure ha unamole di volumi che la rende la piùimportante della Locride, alcuni testisono rari, da collezione. Tuttavia ilpatrimonio librario non è stato adegua-tamente messo a frutto con azioni dianimazione culturale, anzi, grazie aduna gestione anonima e fredda, èdiventato materiale morto. Cosa voletefarci? C’è la spazzatura a cui pensare,la viabilità, le spese per favorire turi-

smo e commercio: la biblioteca puòaspettare. Ha aspettato tanto, e ancoratanto dovrà aspettare perfino nelle piùrosee previsioni. Ma c’è qualcuno a cuiquesta situazione non va proprio giù,perché una biblioteca è l’anima di unpaese, e un paese senza biblioteca è unpaese senz’anima, senza cultura, senzavolto, senza attrattive, popolato damorti. Con la “spending review” alla bibliote-ca è toccato l’ennesimo trasloco: aSiderno Superiore, stavolta. Il che ècome dire “chiudiamo battenti”, perchése un senso può avere una biblioteca

L'anziana signora Teresina, aggrappatacon le braccia alle ginocchia della sette-centesca statua di Maria Santissimadella Purità, implorava la Sua perma-nenza nella chiesetta dove da oltremezzo secolo è esposta al culto dei fede-li, dopo che la miseria e l'emigrazioneposero fine a quell'antichissima omoni-ma Confraternita che ne ebbe in cura ladevozione e la sacra dimora nella Chiesaconventuale di San Domenico. La stessasorte toccò alla Confraternita di SanCarlo, e anche quella storica chiesetta furidotta all'abbandono e all'incuria.Cumuli di rovine coprono oggi quei duesacri edifici del SS. Rosario e di SanCarlo a Siderno Superiore.Fra tanto abbandono e indifferenzavalse tuttavia la premurosa attenzione diun'altra confraternita, quella di MariaSS. dell'Arco, a proteggere la sacra sta-tua della Madonna della Purità dalla

sacrilega espoliazione della Sua Chiesa.Fin da allora la sacra effigie rimasecustodita ed esposta al culto nellaChiesetta di Santa Maria dell'Arco. Ifedeli, soprattutto quelli più anziani, siinchinavano commossi e rammaricatisotto lo sguardo pietoso di quel sacrovolto, ripercorrendo eventi e ricordi diun'antica Fede più sentita e intimamen-te vissuta. Il recente trasferimento della statua diMaria SS. della Purità dalla chiesa diSanta Maria dell'Arco alla Chiesa di SanNicola è stato preceduto da una disag-gregante disputa burocratica. Lettereraccomandate del novello Parroco allaConfraternita imponevano la “restitu-zione” del “maltolto”, rivendicandonela “proprietà” in virtù di un imprecisatoatavico diritto. Finanche il coinvolgimento del Vescovoè stato adito a sostegno di un'autorità

parrocchiale piuttosto di principio chedi pastorale mandato, additando partedella comunità parrocchiale di resisten-za e di settarismo.Forse alla Sua terza sistemazione inun'altra chiesa la bellissima statua dellaPurità farà più mostra di sé. Forse làqualcuno ricorderà meglio quale anticadevozione riservava il paese a quellacelebrata immagine della Madonna colBambino. Gesti incomprensibili, probabilmentefrutto di velleità e di egoismi piuttostoche di carità Cristiana e di devota parte-cipazione. Iniziative che amareggianouna comunità di fedeli e che probabil-mente mortificano le tradizioni e ilculto. E soprattutto provocano inutili eirriducibili lacerazioni. In un piccolo paese ormai svuotato dellarigogliosa vitalità di un tempo, rancoried partigianerie talvolta si sostituiscono

all'armonia e alla tranquillità. Le “chiacchiere”- come c'insegna PapaFrancesco - provocano più danno deiconflitti.È per questo che nessuno potrà com-prendere l'angoscia e la disperazione diquella pia vecchietta. Assistere ad unanuova forzata rimozione di quel simula-cro dalla chiesa ove i fedeli avevano l'usodi guardarla e rivolgere una muta espontanea preghiera è stato per lei comestrapparle ancora qualcosa dal cuore,dalla sua memoria, dalla sua devozionesemplice e antica. Ancor di più, ad uscirne mortificata daqueste diatribe di ignoranza paesana è laspiritualità Cristiana, fatta di amore, diperdono e di misericordia, che non piut-tosto di penose dispute intestine e distriscianti fariseismi.

G.B.

SIDERNO SUPERIORE

La biblioteca di Siderno va a scatafascioEmergono questioni rilevanti, come la mancanza di una figura dirigenziale,di un comitato di controllo, la difficoltà di colloquio con i tre Commissari ela costante diminuzione del numero dei volumi. Sulla biblioteca ha fin trop-po pesato il silenzio: se esistono delle colpe queste debbono essere portatealla luce, e chi ha sbagliato sia obbligato a pagare per la sua irresponsabilità.

fatta solo di libri, questo senso è solo inuna posizione centrale sulla linea costie-ra, dove possa essere raggiuta facilmenteanche dai paesi limitrofi. Un gruppetto di persone, piccolo maagguerrito, ha dato avvio ad un comitatodi cittadini per la riqualificazione dellabiblioteca. Molte le opinioni e le strate-gie raccolte. Su tutte spicca la risoluzio-ne di trovare una sistemazione definitivaper la biblioteca, considerando che cisono plessi liberi o parzialmente liberi aSiderno Marina, e anche immobili sottosequestro. C’è da pensare ad una solu-zione organizzativa, che miri a far dive-nire la biblioteca un luogo di aggregazio-ne culturale, non solo un deposito di libricom’è stata nell’ultimo periodo. Internete la lettura digitale non possono esserein alcun modo messe da parte in favoredi una biblioteca di stampo classico, con-siderando che Siderno non è mai real-mente entrata a far parte del prestitointerbibliotecario e che solo pochi librisono stati schedati su pc. Emergono que-stioni rilevanti, come la mancanza di unafigura dirigenziale, di un comitato dicontrollo, la difficoltà di colloquio con itre Commissari e la costante diminuzio-ne del numero dei volumi. Sulla bibliote-ca ha fin troppo pesato il silenzio: se esi-stono delle colpe queste debbono essereportate alla luce, e chi ha sbagliato siaobbligato a pagare per la sua irresponsa-bilità.

Tra sacre e profane diatribe di paese

Le Finestre di Emidio (Laboratori teatrali)ASSOCIAZIONE CULTURALE LE FINESTRE DI EMIDIO Corsi di teatro per Bambini e Ragazzi

Condotti da Maria Antonietta Cristarella 26 Ottobre 2013 / 30 Giugno 2014

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Polaroid

LOCRIDE

ILARIA AMMENDOLIA

Come avete concepitol’idea di progettare unpiano formativo per la

formazione ed innovazioneper la mobilità in Calabria?Il progetto “Formazione edinnovazione per la mobilità inCalabria”, finanziato dalFondo InterprofessionaleFondimpresa, rivolto ai lavo-ratori posti in mobilità daaziende aderenti al Fondo,nasce da una collaborazionetra soggetti formativi, espertinella progettazione, eroga-zione e gestione di percorsidi formazione aziendale econtinua. Il soggetto promo-

tore nonché attuatore delprogetto è rappresentatodall’ATS tra Formitalia srl,Formamentis Soc. Coop. eSicur.con, che insiemehanno realizzato e gestito insinergia il percorso formati-vo finanziato dal fondo inter-professionale.La realizzazione del PianoFormativo è stata possibilegrazie alle cospicue risorseofferte da Fondimpresa, allaformazione dei lavoratori inmobilità.Quali sono i punti fonda-mentali da cui il progettomuove ed a cosa tende?Nel rispetto delle linee guidadell’Avviso 2/2010, il piano

formativo “Formazione edinnovazione per la mobilitàin Calabria” è stato realizza-to allo scopo di favorire lariallocazione dei lavoratoriin mobilità e di adeguare leloro professionalità allemutate esigenze del mercatodel lavoro.Il Piano Formativo, realizza-to sul territorio dell’interaprovincia di ReggioCalabria, è stato redattodopo un’attenta analisi deifabbisogni locali e del conte-sto micro-territoriale.

Si sente in condizioni diescludere che il corsopotrebbe risolversi in unodei tanti momenti assisten-

ziali?L’approccio alla formazioneè un po’ come l’approccioalla scuola, troviamo studen-ti volenterosi e quelli un po’svogliati.Da parte nostra, per garanti-re un percorso di qualità,abbiamo selezionato unostaff di docenti con specificaesperienza nel settore turisti-co alberghiero e con compe-tenze decennali, mentre lascelta delle strutture ricettiveche hanno ospitato i nostriformandi è ricaduta suimprese locali, messe adisposizione da che si sonodimostrati disponibili a tra-sferire il loro know how. Dagli attestati di stima e diriconoscimento avuti dallamaggior parte dei parteci-panti possiamo ritenere chesi è colto appieno lo spiritodell’iniziativa e che tuttisono stati messi in condizio-ne di frequentare un corso diformazione che ha consenti-to di accrescere le propriecompetenze professionali eculturali. In questa attività non trovoun risvolto assistenzialeanche considerato che i lavo-ratori stessi hanno rinuncia-to al proprio tempo liberoper dedicarsi al percorso for-mativo. Che ricaduta può avere il vs.progetto nella Locride?Siamo consapevoli che lericadute occupazionali pre-fissate dal progetto, stante ladifficile congiuntura econo-

mica nazionale, saranno dif-ficili da conseguire in pienoalmeno nel breve periodo,tuttavia c’è da parte nostrala ferma convinzione che ilpercorso formativo realizza-to consentirà ai discenti piùpervicaci di cimentarsi in ini-ziative di auto imprendito-rialità nel settore turisticoalberghiero.Di cosa pensa che la Locrideabbia bisogno nel momentoattuale?Purtroppo di tante cose, marestando in tema di sviluppoturistico penso che abbiamobisogno di più idee chediventano azioni e di menoconvegni e seminari.Difatti, mentre proliferanodibattiti decennali sul man-cato sviluppo per quanto miriguarda è assurdo pensareche ad oggi la Riviera deiGelsomini non abbia un por-tale internet in grado diaccogliere l’offerta turisticaaggregata del territorio; èassurdo pensare che noi cit-tadini non conosciamo imille volti e le tante realtà diquesto lembo di terra. Come pretendiamo di pro-muovere o “vendere” ilnostro sistema turistico –culturale se noi stessi nedisconosciamo i contenuti? Quindi la crescita culturale,intesa anche come conoscen-za e approfondimento dellarealtà che ci circonda, è con-ditio sine qua non di ogniforma di sviluppo e migliora-mento, anche turistico.

Vedere insieme Oreste Romeo e FrancoArcidiaco è come vedere Don Camillo ePeppone. Un incontro tra due nostriapprezzati amici che, pur nella diversitàdelle loro opinioni, riescono sempre atrovare il modo giusto per dialogare erispettarsi a vicenda segno di grandematurità e correttezza.

La fama lo precede, si dice così, solita-mente, di chi è portatore di nuovi mes-saggi di vita. È così è stato per il nuovovescovo dell'Arcidiocesi di Reggio-Bova, che, il due ottobre scorso, nellavisita alla Parrocchia del SS. Redentoredi Palizzi Marina, ha incontrato i fedelied ha proposto un nuovo stile di vita, hatracciato la via che, chi si professa cri-stiano, deve percorrere. L'omelia di S.E. Monsignor Giuseppe FioriniMorosini è stata rivoluzionaria, oltrechénei contenuti anche nel metodo dicomunicazione: vicino a chi, in osse-quioso silenzio, lo ha ascoltato. Haumanizzato il messaggio di Cristo, ha

ammonito tutti coloro che negano ilmessaggio cristiano, rispettando laforma e negando la sostanza. Ha ripu-diato la religione delle masse, che con-vintamente si legano ai segni esterni delcattolicesimo e li associano a condottedi vita delinquenziali. Ha puntualizzatola centralità di Cristo nella Chiesa, riba-dendo che la preghiera ai Santi è soloun veicolo a Cristo e non sostitutiva. Siè soffermato sulla centralità deiSacramenti, sostenendo che un pretedeve rifiutare il Battesimo ad una cop-pia di persone che non sono sposate:“Non avrebbe senso negare il sacra-mento del matrimonio e pretendere il

battesimo dei figli”. L'Arcivescovo èvenuto ad ascoltare le necessità del suopopolo, e lo ha fatto pure attraverso ilcontatto umano, soffermandosi tra ifedeli, che gli hanno trasmesso l'afflatoumano di coloro che hanno trovato unbuon pastore. La visita di MonsignorMorosini, anche se non ha trovato lagiusta eco nella stampa, anzi è stataignorata, ha rappresentato un momen-to di estrema importanza per la comu-nità cattolica palizzese, a cui ha ricorda-to che essere soldati di Cristo è una scel-ta di vita, che va vissuta ogni giorno e vamantenuta con coerenza

Walter Scerbo

Dopo l'iniziale incredulità di fronte al nuovoregime che vede senso unico la parte terminaledi via Amendola, dal semaforo delCommissariato fino all'incrocio con via Turati,molti esercenti di via Amendola e di corsoGaribaldi si sono riuniti per richiedere il ripristi-no delle condizioni precedenti, cioè doppiosenso di marcia. Lunedì scorso una rappresen-tanza dei commercianti sottoscrittori di unarichiesta rivolta ai responsabili, ha incontrato ildott. Brescia, il quale si è reso partecipe e soli-

dale e ha dichiarato che effettuerà quantoprima un sopralluogo per rendersi conto dellasituazione. Ci si vuole in particolar modo accer-tare delle condizioni di viabilità durante la piog-gia. I commercianti di via Amendola sono statigravemente penalizzati dal senso unico e sonopiù che determinati a portare avanti la lorocausa. Il dott. Brescia ha evidenziato che in ognicaso la priorità rimane la viabilità e la sicurezzadi pedoni e automobilisti.

L. Z.

SIDERNO:SENSO UNICO IN VIAAMENDOLA

Icommercianti non si arrendono

PALIZZI MARINA

IL VESCOVO FIORINIMOROSINI IN VISITAALLA SUA DIOCESI

DOPPIA COPPIA AREGGIOCALABRIA

Il consigliere Nucera cerca di acquisirenuovi amici nella locride dopo laPolimeno. Sempre attivo, sempre allaricerca di nuove collaborazioni politiche,l’esponente del Pdl regionale, da semprevicino all’area di Carlo Giovanardi, èstato visto in compagnia dell’ex Sindacodi Ardore, Giuseppe Campisi. Chissà chenon possa scaturire un nuovo accordo?

GIANNINUCERACOMEGALLIANI

foto NOTIZIE

“Formazione ed innovazione per la mobilità in Calabria”con Formamentis

L’intervista a Pasquale Calabrese

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IL CASO

Ci risiamo. The day after. Il giorno dopo l’incendio della Fiat Bravo del chirur-go locrese Luigi Brunano, Il Quotidiano della Calabria scrive e pubblica che«l’intimidazione potrebbe essere il frutto di tensione sull’ambiente di lavoro o

di diversità di veduta sulla gestione organizzativa (inquietante, ndr) [...]. Quello cheal momento sembra però reggere, è il fatto che l’avvertimento a Bugnano possa arri-vare dall’interno (agghiacciante, ndr) dell’ospedale […]. Perché è lì che si trovereb-be il movente».Il dopo Fortugno è una menzogna? No. Non solo è una menzogna, ma il periodo cheva dal 16 ottobre ad oggi, è la macchia, il veleno, la selva oscura e l’irto colle. È infer-

no. Politica, ‘ndrangheta e sanità: una lince chiazzata, un leone affamato, euna lupa magra che brama più degli altri due.

In questi otto anni i fatti non hanno mai preso il posto delleparole, le telecamere di sorveglianza non hanno filama-

to i danni, né gli avvertimenti, né le fiamme chehanno illuminato la notte a giorno, né, maledetta

terra, chi ha toccato uno dei migliori chirurgidella Locride, perché Luigi Brugnano è il più

nobile dei medici e, da un punto di vistaetico, è superiore a tutti.

Per completezza bisogna aggiungereche gli inquirenti sempre secondo “ilQuotidiano” hanno anche avanzatoun’ipotesi di riserva. Un contornoservibile. Non escludono, infatti,che qualche paziente poco soddi-sfatto possa aver reagito in modoeclatante. Su questo tipo di com-portamento, su soggetti che van-tano una discendenza diretta conil Neanderthal, su questa nuovainvoluzione di chi era già belvaabbiamo scritto ampiamente lascorsa settimana a proposito del-l’intimidazione al sindaco diBenestare, Rosario Rocca. Ci

limitiamo a confermare che isignori della morte continuano a

vagare incontrastati con la massimabruttezza, lungo attorno a questo ter-

ritorio, ma, paradossalmente, questasettimana siamo obbligati a catalogarli

come il male minore. La Locride ci chie-de anche a questo.

Jim Bruzzese

FiammeL’ospedale ancora sotto tiro. Il vecchio Signor Morteha puntato uno dei migliori chirurghi della Locride.

In alto una vedutapanoramicadell’ospedale diLocri. In basso l’autoincendiata del dott.Brugnano

Luigi Brugnano NON SI TOCCA,Luigi Brugnano È NOSTROLa sua opera missionaria CI APPARTIENE

Oscure

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ANTONELLO LUPIS

La Scuola calabrese e le sue ottime pecu-liarità, veicolate con sapienza e bravurada intraprendenti e propositivi dirigentiscolastici come la preside regginaMariarosaria Russo, a Palazzo Chigi, nelcuore della Capitale.“Muoviamo con più forza il cambiamen-to verso un mondo senza barriere”. E' conquesto slogan che il presidente di Fiaba,Giuseppe Trieste, ha lanciato l'undicesi-ma edizione della giornata nazionale“Fiabaday”, evento, questo, finalizzatoall'abbattimento della barriere architet-toniche che si è svolto nei giorni a Romaa Piazza Colonna-Palazzo Chigi. Nel corso del noto e affollato eventonazionale, alla presenza di autorevoli fig-ure del mondo politico, si è particolar-mente distinta, al punto da ricevere con-sensi e apprezzamenti unanimi, l'orches-

tra dell'Istituto scolastico superiore“Piria” di Rosarno e Laureana diBorrello, diretta dal maestro MaurizioManagò, che con la sua eccellente eapplaudita performance ha dimostratocome anche la cultura della musica nellescuole può tramutarsi in un vero e pro-prio strumento per abbattere qualsiasibarriera culturale.Scopo, infatti, del “Fiabaday” è quello dipromuovere un percorso di riflessione sututte le forme di barriere, architettoniche,culturali e mentali. Ed è proprio in ques-ta direzione che l'organizzazione, rivol-gendosi anche al mondo dell'istruzione equindi alle Scuole, ha trovato la fattiva eoperosa collaborazione della dottoressa,Mariarosaria Russo, preside dell'Istitutosuperiore “Piria” di Rosarno. La scuola da lei diretta, già insignita, nelsalone della Camera dei deputati, del“Premio Internazionale Fiaba”, ha avvia-

to una collaborazione concreta e ininter-rotta su tematiche di pregnante attualità.Sulla base di un'articolata e provata espe-rienza, la preside Russo ha infatti parteci-pato alla tavola rotonda sulla “Total qual-ity ambientale” intesa come opportunitàper tutti coloro che si trovano in con-dizioni di movimento ridotto ma che mer-itano comunque di poter fruire del terri-torio comune in modo completo. La prin-

cipale difficoltà emersa infatti dal dibatti-to è stata la differenza tra il concetto gen-erale della libera autonomia del cittadinoe l'effettiva qualità di vita così come vienespesso percepita dalle persone in diffi-coltà.Tra i presenti al dibattito, moderato daGiuseppe Trieste, Presidente Fiaba, laresponsabile del servizio clienti delleFerrovie dello Stato, autorevoli esponentidell'industria e della politica nazionale, ladirigente scolastica Mariarosaria Russo,come rappresentante del mondo dellaScuola, e il vicepresidente del Senato, sen.Maurizio Gasparri. L'esponente politico del Pdl, sen.Gasparri, ha ribadito la sua vicinanzaoperativa a tutte le iniziative di “Fiaba”,complimentandosi con la scuola rosar-nese, polo di eccellenza riconosciuto dallaCommissione Europea, e condividendopure l'esigenza di dare un'evidenza medi-

atica all'iniziativa con eventi di questotipo. Fondamentale a questo proposito, siè rivelato l'esempio illustrato dalla presideRusso, che ha ampliato la tematicasoprattutto sull'abbattimento degli stecca-ti sociali e dei pregiudizi, che vedono laCalabria penalizzata e criminalizzata,facendo emergere, attraverso l'attivitàdella sua scuola, dove non esistono bar-riere di nessun genere, l'entusiasmo deigiovani costruttori del cambiamento e delriscatto morale e sociale della loro terra.Da tempo, infatti, la scuola della Piana haavviato un progetto di monitoraggio sututte le barriere architettoniche dell'arealimitrofa all'istituto in modo da operareuna selezione delle criticità ambientali e,quindi, una successiva rimozione dellestesse grazie al supporto dei Fondi SocialiEuropei stanziati dalla Regione Calabriaa seguito di un protocollo d'intesa siglatocon la Provincia di Reggio Calabria.

Al “Fiabaday” di Roma l'orchestra dell'Istituto scolastico superiore “Piria” di Rosarno

Doppia preferenza di genere in politica per ripartire alla pari

«Il lavoro è stato impegnativo per arrivare allo stato attuale- ha affermato la presidente della Commissione -ora è necessario che i consiglieri si assumano la responsabilitàdi dire se vogliono veramente che qualcosa cambi».

Pari Opportunità

Una riunione per chiedere a granvoce meritocrazia e non privilegi. Lapresidente della Commissione PariOpportunità della Regione Calabria,Giovanna Cusumano, supportata dadonne attive in politica, nell'associ-azionismo e nel mondo sindacale,presenti e motivate, insieme allecomponenti la Commissione stessa,nella sala “Giuditta Levato” ha sol-lecitato l'approvazione in ICommissione consiliare AffariIstituzionali e Generali, Riforme eDecentramento e quindi inConsiglio regionale, della proposta

di legge per la doppia parità digenere, un modo, forse l'unico, perripartire dallo stesso livello degliuomini. Le donne chiedono soloquesto, per avere non maggiori, male stesse loro chance grazie ad unaproposta di legge che può contaresulla firma di settemila cittadini cal-abresi che fin da subito alla stessahanno creduto. Settemila firme checonfermano come la Calabria vogliaquesto cambiamento, già realtà allescorse elezioni amministrative. «Illavoro è stato impegnativo perarrivare allo stato attuale - ha affer-

mato la presidente dellaCommissione - ora è necessario che iconsiglieri si assumano la respons-abilità di dire se vogliono veramenteche qualcosa cambi». E dopo illavoro per convogliare in un unicotesto tre proposte inerenti lo stessoargomento, Tilde Minasi, a cuiGiovanna Cusumano ha non solosimbolicamente “passato il testi-mone”, come anche CandeloroImbalzano, si sono detti certi chealla prima seduta utile la propostaverrà approvata. L'introduzione della doppia pref-

erenza di genere in materia elet-torale è un modo valido per recuper-are terreno sulla “politica almaschile”. Opportunità in questocampo che, come emerso, spessosono state perse proprio dalle donneche non sempre hanno saputo con igiusti mezzi pretenderla, nonostantea questo punto dovrebbe essere unassunto. Una riunione che ha potutocontare su interventi concreti epropositivi conclusasi con un appas-sionato “inno” al ruolo della donnain politica e alla diversa percezione edifferente approccio ad argomenti

che altrimenti nel contesto politicomaschile non verrebbero mai collo-cati nella giusta ottica. Wanda Ferro,che di primati in politica ne ha diver-si, tra i quali la prima donna adessere eletta presidente di unaprovincia calabrese, ha ripercorso lasua storia politica, soffermandosi sulmodo della donna di concepirla, nontrascurando la grande difficoltà nelfarne parte concretamente, certa chel'approvazione della proposta dilegge per la doppia parità di generepotrà fare la differenza.

Emanuela Alvaro

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 20

LaGerenza...

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

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Cartolinedi Antonio CalabròLoqui e sproloqui di Filomena CataldoMessaggi nel tempo di Daniela FerraroArte e dintornidi Domenico Spanò

Direttore responsabile: ANTONIO TASSONEDirettore editoriale: ILARIO AMMENDOLIAIn redazione: ELEONORA ARAGONA, DOMENICO MACRÌ, ILARIA

AMMENDOLIA.Art Director: PAOLA D’ORSA

Grafica: EUGENIO FIMOGNARI

COLLABORATORIErcole Macrì, Angelo Letizia, Nicodemo Barillaro, Mimmo Romeo, FrancoParrello, Daniele Mangiola, Angelo Nizza, Domenico Angiletta, Lidia Zitara,Mario Mazza,

NOTE E SCHERMAGLIE

Scese dal trattore e si mise a gridare di andare viaaltrimenti avrebbe usato la sua pistola. Era unabella ragazza, aveva capelli lunghi, biondi e occhicelesti, viso roseo e labbra e sottili, fronte lucidaper il sudore e i suoi vestiti erano pieni di polve-re. Enzo sentendo quelle crude parole si spa-ventò e cadde per terra aggrappandosi a quella

lunga gonna della ragazza gridando “aiuto!Pietà! Misericordia!”. La ragazza non sapevacosa dovesse fare e si rivolse a Dio: “ti supplico omio Signore dammi la forza di capire chi è costuie cosa vuole, perché è capitato proprio a me cheho un sacco di problemi”. Un raggio di sole den-tro il suo cervello mutò tutti i suoi sentimenti

maligni e lo sguardo fisso negli occhi vide la sof-ferenza, la tristezza e la malinconia in quel visoscheletrito, in quella barba lunga e fitta, negliocchi azzurri e in quei capelli castani, quel corpogiovane che faceva pietà nel sol guardarlo.“Chissà da quanto tempo non mangia e nonbeve, non dorme in un letto pietoso” pensò. Si

Un viaggio senza ritornoQUARTA PUNTATA

Schivo e riservato com'eri, ti staraichiedendo "e mo la cicciarella cosa fa, ionon voglio encomi . Non lo è infatti, mavorrei che tutti sapessero che uomoeccezionale sei stato, fin da quando seipartito per gli USA con una valigia pienasolo di intelligenza e amore. Un amore cosìforte che ti ha costretto a varcare l'oceano eti ha portato lontano da noi, negli anni incui l'America era un altro pianeta. Possiamosolo immaginare quanto ti si a costato,perchè dalle lettere, che aspettavamo conansia, non traspariva mai la nostalgia nè ilrimpianto. L'affermazione personale eprofessionale è stata la giusta ricompensa altuo valore, e, soprattutto, al tuo modo diessere, sempre umile e generoso con chinon era stato fortunato come te. Sei stato unpunto di riferimento ed un sostegno pertutti i "paesani" che arrivavano a Brooklyn,spesso li accoglievi all'aeroporto, che era

un pò la tua seconda casa, talvoltachiamandoli a gran voce con i lorosoprannomi, per farli sentire ancora a casa.Li aiutavi come potevi, per il posto di lavoroo per il viaggio di ritorno, che nonavrebbero potuto sostenere con i pochirisparmi - addirittura in prima classe riusciviad inserire qualche umile sidernese,regalandogli un viaggio tra i ricchi;

"pensati", - mi raccontava qualcuno - "uTuri i donna Isabella mi fici u viaggiu inprima classe - ieu mi sentia nu piscisperduto, ma mi scialai e potti vidiri amamma mia pe l'urtima vota".Era il tuo ed il suo riscatto morale. Non date apprendevamo dei tuoi successi, ma daiconnazionali e tavolta dai giornali, che tiritraevano con noti personaggi dellacultura, della medicina, dello spettacolo. Tusminuivi tutto con un gesto della mano.L'amore per la tua terra ti ha fatto vivere dapendolare e tu, che potevi andare nei postipiù belli del mondo, hai sempre scelto ditornare qui. Anche tu ti illuminavid'immenso ed il tuo immenso era Siderno,il mare, il corso, gli amici, che incontravi e tiseguivano per la passeggiata, e ad ogniincontro la squadra diventava piùnumerosa. Noi spesso ti abbandonavamo,un po’ infastiditi dalle frequenti soste persalutare questo e quello. Per non parlaredelle soste presso i vari negozi, dovecompravi tutto ciò non ti serviva, che nonavresti mai indossato, solo per aiutare glialtri. Tutti erano tuoi amici, tutti buoni,contraddistinti solo dal nome e nondall'appartenenza, perchè il tuo cuoregeneroso non evidenziava difetti ocattiveria. Per tutti eri zio Turi . E per noi,per me lo zio amatissimo, pieno di

entusiasmo per ogni cosa, amante della vitain un'epoca di malessere, felice per le cosepiù semplici - il mare in tempesta, il bagnoin compagnia, la festa dei Santi di Riace. Letue sagre del maiale, all'insegnadell'ospitalità, rimarranno tra i ricordi piùbelli. Non sapevamo mai per quantiapparecchiare, perchè arrivavi sempre contutti quelli che incontravi per caso , felice diregalare ore di allegria e spensieratezza . Latua casa era aperta a tutti ed il tuo cuorepure. Anche in quest'ultima fase hai sceltoSiderno, rinunciando all'ospedaleamericano di avanguardia , perchè qui tisentivi veramente a casa . Sarà triste senzadi te , ci sentiamo già orfani e per noi dadomani il corso di Siderno sarà deserto , maci accompagnerà il ricordo del tempotrascorso insieme , gli insegnamenti che cihai trasmesso con i comportamenti , noncon le parole , la consapevolezza che pervivere bene bisogna vivere in pace con sestessi e con gli altri , con umiltà e congenerosità, apprezzando le cose semplicima importanti : la famiglia , gli affetti, labellezza dei luoghi, che gratificano l'animodell'uomo e lo avvicinano a Dio. Grazie,zio Turi- Sapeva dieterna giovinezza il tuomodo di essere e di vivere ,e noi ne faremotesoro.

La nipote Franca

Ad un anno dalla morte ripubblichiamo il ricordo di Enzo Ingo.

È morto Enzo Ferreri, il Peter Pan dell’Ymca di Siderno. Detto “Ingo”, enon Ringo, per colpa della sua erre moscia, aveva 56 anni e nonostante lebirre e le sigarette siano state le compagne fedeli della sua “breve” vita,lui è rimasto sempre un bambino. Un bambino buono. La sua bontàillimitata incontrava confini ben definiti. La sprigionava quotidia-namente dall’Ymca al negozio di fiori, dove si dava da fare.Decine di andata e ritorno lungo quell’ettaro di centro città.Siamo commossi dinanzi alla perdita di un monumento del-l’innocenza.

“Acqua, acqua di montagna,acqua fresca”.Però si paga il “dazio”!Il bisogno aguzza l'ingegno echi non ha lavoro cerca ditrovarselo. Si sa, l'acqua deipaesi della costa , quasi

ovunque, è di pessima qualità e così lagente acquista l'acqua di cui le nostremontagne sono ricche. Nel 2010 due giovani decidono di lavo-rare vendendo acqua nei paesi sullacosta ma. non avevano ben fatto i conticon la ndrangheta di marina che pre-tende il pagamento del pizzo.Pizzo anche sull'acqua da bere, restalibera solo l'aria che possiamo respirareliberamente fintanto che non troveran-no il modo di “tassare” anche quella.Ho letto con naturale indignazione l'in-tercettazione da cui emerge che landrangheta minacciava di sparare con-tro i poveri venditori d'acqua se nonavessero pagato un balzello di 1500euro mensili in perfetta continuità econtiguità con lo stato feudale.Possibile che una organizzazione cheguadagna miliardi con lo spaccio didroga pretenda di “tassare” la miseriaed il lavoro altrui? È possibile, anzi ècerto.Miliardi nel commercio della droga,pochi spiccioli per l'acqua. L'avidità nonha limiti , la ndrangheta, questa ndran-gheta, non ha respiro politico ma simuove mossa solo dalla bramosia didenaro.Qualcuno dirà, “vuole controllare il ter-ritorio”. No. Se avesse avuto questaambizione, e forse un tempo l'ha avuta,non avrebbe preteso tali balzelli cheattirano solo odio ed isolano i mafiosidalla popolazione. Non c'è onore, nonc'è orgoglio, non c'è dignità in tali prete-se ma solo una insaziabile ingordigia.Qualcuno ci vorrebbe convincere chequesta ndrangheta organizza il 27 % oaddirittura il 60% della nostra popola-zione? Ma dove vivono costoro?Queste sono cosche che non trovanoconsenso alcuno oltre la ristretta cer-chia di appartenenza e che uno Statogiusto cancellerebbe in pochi mesi dallafaccia della nostra terra.Uno “Stato giusto” capace di muoversinel solco segnato dalla Costituzione,con magistrati capaci di rendere giusti-

zia e non alla spasmodica ricerca dipubblicità.Infine, una domanda: dopo venti annidi antimafia costosa, gridata, teatralesono questi i risultati?Se la ndrangheta , ancora due anni fa, ilperiodo a cui risalgono le intercettazio-ni, era in grado di imporre la “tassa”sull'acqua - e forse lo è ancora - nonsarebbe giusto pensare ad una riflessio-ne su questo “modello” di presuntalotta alla ndrangheta?Lo sanno anche “loro”. L'attuale “anti-mafia” in Calabria ha portato beneficisolo a certa politica, a una cerchiaristretta di magistrati, ad alcuni “scritto-ri” impegnati a denigrare il nostropopolo e a derubricare la questionecalabrese da drammatica questionesociale a semplice questione criminale..La ndrangheta e le grida forcaiole sisostengono a vicenda camminanoapparentemente divisi ma colpisconouniti determinando la lunga oppressio-ne al nostro popolo.A questo disegno noi ci siamo oppostie ci opporremo finché avremo respiro.

L’editorialedi Ilario Ammendolia

Prima pagae poi bevi

ENZO INGO, L’INNOCENZA DI UN BAMBINO

Sei sempre nei nostri cuori e continui a proteggerci,come hai sempre fatto. Solo la Fede nella tua VitaEterna potrà consegnarci la Speranza di non rinchiuder-ci nelle nostre preoccupazioni quotidiane e conservareun cuore aperto, per essere certi e sicuri che la luce deituoi profondi valori ci possa ancora giovare, trasforman-dosi in guida luminosa e onesta per il nostro percorsoterreno. Ci piace ricordarti quando scherzando ci dicevi:“Un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle!”Oggi, alzando gli occhi al cielo, ammiriamo una stella inpiù…ciao, Colonnello!!!

I Tuoi Familiari

MARIO FEDELE

La ndrangheta e legrida forcaiole sisostengono a vicendacamminanoapparentemente divisima colpiscono unitideterminando la lungaoppressione al nostropopoloA questo disegno noici siamo opposti e ciopporremo finchéavremo respiro.

L’angolodi Parrello

Parola non certo piacevoleche da qualche anno si sentesempre più spesso alla TV, silegge sui giornali, è oggettodi dibattito nelle conver-sazioni di intellettuali euomini di Chiesa. Sta a sig-

nificare l'assurda violenza verso ledonne da parte di uomini. Uomini chenon accettano di essere lasciati daquelle donne che presumono di amaree che finiscono col compiere gesti al difuori di ogni possibile umana compren-sione. Nessuna persona al mondo puòe deve ostacolare la scelta fatta da unadonna di lasciare il proprio compagno.Vivere con dolore la solitudine?

Certo non è facile, ma cosa fare?Sicuramente non uccidere, macercare in fondo al cuore la viapiù giusta per continuare adandare avanti.

Franco Parrello

Femminicidio

La scomparsa

Zio Turi

Ricordando

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la RivieraHANNO COLLABORATO

Giuseppe Patamia, ,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,Giovanni Sfara.

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COPERTINE

DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 21

curvò su quel corpo quasi morto e con tutta lasua forza lo sollevò da terra e lo caricò sul tratto-re e piano piano lo portò a casa, e lo mise a lettoa riposare. Scrutò la valle per vedere se la sua vici-na stesse spiando. Il sole iniziava a tramontare, ilcielo era sereno e quella ragazza si mise a prega-re la luna: “dà vita a questo giovane, te ne prego,ha tanto bisogno di vivere”. Vide nel cielo unastella che brillava e un raggio di luce illuminò lavalle. “Oh Dio mio p un miracolo!”. Capì chetutto dipendeva da lei, prese alcool e cotone espalmò tutto il suo corpo pieno di ferite e bagna-to di sangue. Lo curò per bene e poi fece unaminestra calda, lo fece mangiare e stanca dellavoro si mise a dormire. La mattina seguente losvegliò ma lui ancora era come morto, avevaperso i sensi, lo guardava con amore e passione e

dentro di sé si creavano fantasie di gioia, volevasapere chi fosse quel giovano venuto dal bosco.Lo baciò con violenza ed Enzo finalmente si sve-gliò ma cominciò a gridare, implorava aiuto, pen-sava di essere in paradiso o in un altro mondo. “oangeli del cielo fatemi vedere mamma! Vi prego!Apparve la ragazza in vestaglia bianca ed Enzopenò di essere nel Regno di Dio. La ragazza len-tamente si avvicinò con gli occhi lucenti e sotto-voce gli chiese: “Chi sei tu? Da dove vieni? Cosavuoi da me? Non sono una peccatrice e nonvoglio soffrire e vivere nella paura, meglio mori-re che patire così, ti prego prendi quello che vuoie poi vattene sono stanca di vivere”. Enzo laguardò con occhi di fuoco poi disse: “ ti pregodimmi dove sono, mia madre mi aspetta!Sicuramente è molto preoccupata”. Lei rispose

“Io non ti ho chiamato e nemmeno ti proibiscodi andare via, sei arrivato da solo fino a qui? Ti hovisto uscire dal bosco stanco e sfinito, sei cadutoai miei piedi ed io ti ho portato fino a qui e hocurato le tue ferite.” Enzo tornò a ricordare edisse “sono partito da casa per una battuta di cac-cia e mi sono perso nel bosco, ho visto spiritimaligni, uccelli prigionieri fra siepi selvatiche euna luce mi ha portato fino a qui; io mi chiamoEnzo, ”tu hai un nome? “a cosa ti serve il mionome? Quando ti sentirai meglio te neandrai,altrimenti quando quella ritorna tiammazza” “chi è quella?” gli chiese Enzo “è unamaledetta strega! Guarda, vedi questa immensavalle?ha ucciso tutti i suoi vicini per prendersi leloro proprietà;sono rimasta solo io,coltivo tuttoquesto terreno e le devo fare da mangiare quan-

do ritorna.Ti prego vattene altrimenti sarai unuomo morto”.Enzo era un uomo forte,valente ecoraggioso.”io non ho paura di quella donna!”“ma guarda che quella non è una donna,è undemonio e tu nn la puoi combattere perché hauna presa soprannaturale ed è protetta dal diavo-lo;devi pensare che in questi paesi vi erano cava-lieri di fama, guerrieri, uomini forti e combatten-ti ma li ha uccisi tutti,compresa la sua famiglia perprendersi le loro proprietà.Ti supplico vai via nonvoglio che tu sia la sua prossima vittima”.Enzoera convinto che fra tanti guai,quella ragazza erala sua anima gemella ed era felice di rimanere emorire insieme a lei.”no non me ne vado, riman-go qui voglio morire accanto a te”.

Domenico Ubaldocontinua ...

Il dott. Filocamo, ex presidente del Tribunale di Locri, per ilsuo pensionamento ha salutato i colleghi con una modestacerimonia. Nominato presidente pro tempore il dott. BrunoMuscolo. Il comune di Locri ha presentato l’integgerrimomagistrato quale presidente della nascitura Commissione perla legalità.“Sotto la presidenza del giudice Mario Giovanni Filocamo iltribunale di Locri ha acquistato prestigio e importanza per lacittà e il circondario, grazie alla sua dedizione al lavoro”. Conqueste parole il dott. Bruno Muscolo, presidente della Corted'assise, ha salutato il giudice Filocamo, da cinque anni pres-idente del Tribunale di Locri, da giorno 1 ottobre in pensione,per scelta personale. È toccato al dott. Muscolo, magistratopiù anziano in servizio a Locri e da oggi Presidente pro tem-pore del Tribunale, pronunciare il discorso di commiato,ricordare i tratti salienti della prestigiosa carriera del giudiceFilocamo, che ha ricoperto importanti ruoli nella sezione

civile e nello specifico nel settore lavoro. Presenti i vertici delleforze dell'ordine della Locride, il dott. Luigi D'Alessio, capodella Procura di Locri, il presidente della sezione civile, giu-dice, dott.ssa Elisabetta Palumbo, il giudice Alfredo Sicuro,presidente della sezione penale, il presidente del tribunale diCatanzaro, dott. Domenico Ielasi, l'avv. Gabriella Mollica,presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Locri,e il primo dirigente della cancelleria, Sergio Aversa. Nelringraziare con commozione tutti presenti il presidenteFilocamo ha concluso sottolineando: “La battaglia di legalitànella quotidianità non può che passare dal riconoscimentodei diritti della persona”. Nello stesso giorno in cui il presi-dente Filocamo ha lasciato la presidenza del Tribunale diLocri vi è stato pure il prepensionamento per raggiunti limitid'età dell'Ausiliario A1 Sig.Nicola Carnà che ha svolto pertrentacinque anni il suo lavoro presso il Tribunale di Locri conil senso del servizio, del garbo, della gentilezza, verso l'interaistituzione in pieno rispetto con tutti i colleghi di lavoro.

L'Ausiliario A1, Sing. Nicola Carnà, ha avuto parole di elogioper il presidente Filocamo, per l'intera istituzione in ogniordine e grado, e ha dichiarato di sentirsi fiero per la fiduciae la stima accordatagli. Un prolungato e caloroso applauso distima verso i due che hanno lasciato il tribunale sembrava nonfinire mai e ha concluso tale evento. Nei giorni scorsi il comune di Locri ha ricevuto istituzional-mente il presidente del tribunale di Locri, dott. MarioGiovanni Filocamo. Dopo varie consultazioni sui problemidella giustizia il primo cittadino Giovanni Calabrese ha pro-posto al dott. Filocamo di presiedere la nascituraCommissione per la legalità. «La proposta sottolinea il sinda-co di Locri è nata dalla volontà dell'amministrazione comu-nale di tributare un riconoscimento formale che dal 1 ottobreè andato in pensione per propria scelta e non per raggiuntilimiti d'età, dopo aver svolto per 5 anni la guida con equilib-rio e grande serietà professionale».La formulazione della Commissione era prevista per il con-siglio comunale dell'8 ottobre. Durante quel consiglio è stataoperata la modifica dello statuto comunale mentre il puntosulla commissione, dopo le giuste modifiche, sarà ripropostonel prossimo consiglio comunale e a quel punto sarà ufficial-mente costituita la Commissione. In quell'incontro isti-tuzionale il presidente Filocamo ha ringraziato con un sensodi commozione, di rispetto, l'amministrazione comunale peraverlo scelto.Auguro al presidente che durante il prossimo consiglio comu-nale sia eletto all'unanimità perché è una figura di magistratointegerrimo ed esperto qualificato.

Giovanni Sfara

Un quotidiano calabrese del 26/09/2013 hapubblicato un articolo in merito all'insedia-mento della commissione di accesso nelcomune di Africo Nuovo.Fin qui niente di male visto che il diritto dicronaca di chi scrive e di chi legge è sacrosan-to . Di tutt'altra natura è l'intenzione denigra-toria della cittadina quando la si definisce “ilpaese dei Tiradrittu”.Premesso che la perse-cuzione di chicchessia non dovrebbe trovarehabitat in uno stato democratico né in unatestata giornalistica di una certa serietà,siritiene opportuno precisare che AfricoNuovo non è di proprietà di nessuno;non èun villaggio dell'antico west , ma una digni-

tosa comunità composta da tanta gente ones-ta e laboriosa, da altrettanti professionisti chehanno collaborato e collaborano per lacrescita del “Paese Italia” già il“BelPaese”.Continuare a parlare di AfricoNuovo in termini negativi,non è dannososolo per lo stesso ma per l'intera Locride.Africo Nuovo è uno dei tanti paesi delMeridione d' Italia illuso dalla politica delmal' affare che ha logorato le migliori energiee la voglia di riscatto.Gli Africesi,come tutti i meridionali sonostati utilizzati quale merce di scambio e man-odopera a basso costo ed hanno contribuitoal progresso e all'arricchimento di altre realtà

e di quei soggetti che dopo la caduta delmuro di Berlino hanno inteso delocalizzare iloro capitali in quelle aree .Oggi l'intero Suddalla Calabria in giù viene etichettato comeluogo di mafia e di perdizione, causa ed effet-to di ogni mancato sviluppo e male . Inquesto la stampa locale ha dato un contribu-to non secondario. Un bel modo per lavarsila coscienza! Un cattivo dire e agire sia insenso cristiano che laico progressista .Facendo un salto indietro nel passato, fareb-bero bene i pennivendoli di turno a ricordar-si che quando il defunto don Stilo era in augeera amato e riverito,poi,quando lo stesso,èstato arrestato veniva dipinto come “Il prete

di Africo”.Quando Africonella realtàlocridea rappresentava la punta di diamantedella classe operaia che con generosità e cor-aggio lottava per lo sviluppo della Locride losi definiva un paese di ”COMPAGNI”, perdiventare subito dopo a detta dei penniven-doli di turno il paese dei mafiosi .Ci si chiedequando finiranno i diversi “conoscitori” dellarealtà africese di marchiare una comunitàche pur tra tanti vizi,senza regalare patacchead alcuno vorrebbe essere aiutata per risolle-varsi .Si ribadisce che Africo Nuovo non è ilwest, né terra di cowboy!

Francesco Talia

Gerace non è stataeffervescente

Rispondeil direttore

In relazione alla classifica danoi stilata sulla località più"effervescenti" dell'estate 2013,abbiamo ricevuto una letteradalla pro-loco di Gerace, afirma del presidentesig.Giovanni Rodi. Non la pub-

blichiamo, perchè oltre al fatto che l'abbia-mo ritenuta offensiva nei nostri confronti enei confronti dei nostri lettori, ci sembranon supportata da argomenti validi. Ilsig.Rodi ci accusa di essere "miopi" e piegatial servizio di un qualche, non precisato,"interesse" editoriale. Ci domandiamo comemai si sia scomodato a scrivere addirittura ilpresidente della pro-loco e non invece l'uffi-cio stampa del comune visto che è proprioquella comunità a farsene carico.Tranquillizzo il sig.Rodi, in quanto, a parte inostri osservatori, anche io stesso, ed in piùcircostanze, sono stato nella "citta dellosparviero". Confermo che, a fronte di unaserie di manifestazioni di modesto valore, (anoi non interessa il commento che hannorilasciato eminenti studiosi, tour operators,attori, artisti etc) si possa a ragion vedutaaffermare che i risultati non si possonoconsiderare positivi. Pertanto, la posizionefuori classifica, è più che meritata. Ci sentia-mo invece di dire al sig.Rodi (nella sua qua-lità di presidente della pro-loco) che dovreb-be sempre lasciare ad altri soggetti, terzi edimparziali, il compito di valutare la bontàdegli eventi proposti, rispettando sempre ecomunque le opinioni altrui, anche se, comenel caso di specie, non si condividono .

Africo nuovo non è unabaronia e nè un principato

La lettera

Il presidentedel Tribunale di Locri va in pensione

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 22

VULCANO

Qualità e consumi ridottiSpecializzarsi in un unico prodotto: è stata questa la forza dell'azienda Vulcano che, dota-ta anche di un proprio centro di sperimentazione, ha investito in ricerca e innovazioneriuscendo a ottenere dei termocamini di altissima qualità. I termocamini Vulcano funzio-nano come una caldaia a gas, ma sono ad acqua alimentati a legna e hanno consumidavvero contenuti. In più la facilità di utilizzo, la pulizia da effettuare soltanto una voltaall'anno e la presenza di una scorta interna consentono davvero a chiunque di poterusufruire delle prestazioni eccellenti di questi prodotti. Infine, i termocamini Vulcanosono anche belli da vedere, diventando un vero e proprio pezzo immancabile d'arreda-mento.

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 23

ANGELO LETIZIA

Aseguito della sosta per le naziona-li, la Serie A si concede un turno diriposo e, in attesa della ripresa, le

squadre - o quel che ne rimane considera-te le numerose assenze legate alle convo-cazioni - sono tutte ferme ai box per unaprima diagnosi generale. Classifica allamano, il primo dato che balza all'occhiosono certamente i numeri, al di là delprimo posto in classifica, della Roma. Igiallorossi sono senza ombra di dubbio lavera novità di questo inizio di stagione,dall'alto dei loro 21 punti, frutto di 7 vitto-rie su 7 con un totale di 20 gol fatti e unosolo subito. Già da sole, certe cifre baste-rebbero a spiegare l'ottima partenza, dipiù c'è però che la Roma sta facendomeglio di tutti anche sul più del gioco edella freschezza di idee e delle gambe,con un Rudi Garcia sugli scudi e ormainuovo re incontrastato della piazza capi-tolina. L'allenatore giallorosso i compli-menti se li sta merita tutti, ma è il primo aguardare già oltre e a non adagiarsi in unambiente per tradizione molto umorale einstabile, come da lui stesso potutoriscontrare questa estate in occasionedelle cessioni di Marquinos, Lamela eOsvaldo e delle "baraonde" che ne sonoconseguite. Forte anche di questo inse-gnamento, ora Rudi Garcia può comun-que lavorare in tranquillità per far cresce-re ancora di più una squadra apparsa aMilano già ampiamente rodata e che inclassifica può contare su un bottino di ben10 punti in più rispetti all'anno scorso. Sela Roma marcia spedita, Napoli e Juveperò non passeggiano, di punti in classifi-ca ne hanno esattamente quanti ne ave-vano un anno fa, due in meno comunquedella Roma capolista attuale. Classifica aparte, rispetto ai giallorossi hanno peròavvertito qualche lieve scricchiolio cheper la Juve si è palesato in un paio didistrazioni e leggerezze di troppo in fasedifensiva, per il Napoli invece si è tradot-to nella serata storta che è valsa il mezzopasso falso casalingo contro un Sassuoloatteso al San Paolo ancora stordito e tra-mortito dai 7 gol subiti dall'Inter e, invece,da vittima sacrificale trasformatosi quasiin carnefice. In ogni caso, niente di vera-mente preoccupante per degli intoppi

tutto sommato abbastanza prevedibilianche dagli stessi Conte e Benitez, tecni-ci con davanti tempo, uomini e mezzinecessari per i giusti correttivi, che invecesembrano essere solo in parte a disposi-zione del Walter Mazzari comunquereale surplus nerazzurro di questo scorciodi stagione. L'ex Napoli ha rattoppato lefalle di una scialuppa che imbarcavaacqua da tutte le parti rimettendola agalla con l'obiettivo di ripartire prima pos-sibile, ma soprattutto cercando di farlobene e con lo spirito giusto. E così ineffetti è stato fino allo scoglio Roma -probabilmente al momento insormonta-bile per molti se non per tutti - in una garache a prescindere dalla superiorità com-plessiva dei capitolini, è stata comunquesegnata dagli "orrori" individuali diRanocchia e Juan più che da un rigoreperlomeno discutibile fischiato contro.Oltre che sulla fase difensiva, bisogneràallora lavorare con attenzione sui singolie bisognerà farlo in fretta, perché se èvero che il quarto posto e i 14 punti sono

un discreto bottino, è altrettanto un datodi fatto che l'anno scorso l'Inter diStramaccioni alla settima giornata andò avincere a Torino contro la Juventus, dipunti in classifica ne aveva addiritturauno in più (15) e si sa bene lo stesso poicome è andò finire. Vista così, ci sarebbepoco da stare tranquilli, nel complessoperò il buono supera il cattivo e a gestirela situazione tecnica, con tutto il rispettoper chi c'era prima, ora ci penseràMazzarri e non uno qualunque.Scorrendo la classifica, se WM è la certez-za nerazzurra, Andrea Mandorlini eVincenzino Montella sono i cardini diVerona e Fiorentina: se gli scaligeri sonouna delle note più positive e sorprenden-ti di questo campionato con un quintoposto insperato quanto meritato, sui violasi potrebbe un po' storcere il naso per viadi qualche passo falso inaspettato (il capi-tombolo interno contro il Parma moltopiù della sconfitta a Milano con l'Inter);tuttavia sarebbe superficiale non conside-rare quanto pesanti si siano rivelate le

assenze per gli infortuni non di pochiuomini a caso, ma di alcuni dei migliori,tre perni come Pepito Rossi, Gomez eCuadrado. Con loro il discorso probabil-mente sarebbe stato diverso, in ogni casole prospettive restano rosee, come quelledi Parma e Torino, che in classifica sonosubito dietro a Lazio e Udinese, ma chemeglio di chi li precede stanno facendo intermini di gioco: a Parma l'ancora redivi-vo Cassano sta crescendo turno dopoturno e con lui tutta la squadra (Firenzedocet); al Torino solo qualche pareggio ditroppo subìto allo scadere ha impeditouna classifica più brillante o quantomenoal livello di quella di Lazio e Udinese, duesquadre che viaggiano tra alti e bassicomuni ma di origine diversa. Se infattiera lecita attendersi una leggera flessionedei friulani dopo un paio di stagioni almassimo, dalla Lazio sull'onda positivadella Coppa Italia conquistata a Maggioerano invece attesi concreti progressi eun’ulteriore crescita tecnica che finorainvece non si sono praticamente intravi-sti. Bene poi anche Atalanta e Livorno,benino il Cagliari, male Genoa (già viaLiverani, con Gasperini che ritorna sullapanchina da cui è partito con lo stessoentusiasmo ma molte incognite in più),Catania e Chievo; malissimo Sampdoria,Bologna e Sassuolo, anche se per i nero-verdi emiliani le attenuanti sono molte dipiù di quelle di blucerchiati e rossoblu,squadre con dei valori complessivamentesuperiori a quelli di una terz'ultima openultima in classifica. E il Milan?Nessuna dimenticanza, è tra coloro cheson sospesi a metà classifica, in attesa digiorni migliori. Ed è meglio così, perchése l'analisi si limitasse solo all'inizio di sta-gione, ci sarebbe ben poco da salvare. Ealtrettanto vano sarebbe giustificareanche in minima parte ogni difficoltà conla pesante (e meritata) squalifica diBalotelli o le assenze di Kaka, De Sciglioe Pazzini. Anche queste, insieme ad altre"magagne", erano ampiamente ipotizza-bili, senza giustificazioni è invece unassetto societario che attraverso i suoivertici scarica responsabilità e metteall'angolo Allegri, trascurando bellamen-te immobilismo e incapacità proprie. Edè questo a creare perplessità e a preoccu-pare di più.

Roma boom

Classifica alla mano, ilprimo dato che balza

all'occhio sonocertamente i numeri,

al di là del primoposto in classifica,

della Roma. Igiallorossi sono senzaombra di dubbio la

vera novità di questoinizio di stagione

SPORT

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 24

Parlandodi...

SPORT

A Palazzo Campanella, il PresidenteFrancesco Talarico ha premiato le squadrevincitrici del torneo di calcio a 5, organizzatodal Direttivo del CRAL (Circolo ricreativodei dipendenti del Consiglio regionale). “IlTorneo, ‘I°Memorial Anna Multari’, è statopromosso – hanno spiegato gli organizzatori- in ricordo dell’amica e collega AnnaMultari prematuramente scomparsa. Unmomento di riflessione ma anche di socializ-zazione che attraverso lo sport esalta i valoridell’amicizia e della condivisione”.Quattrole squadre che hanno gareggiato contenden-dosi il trofeo della vittoria. “Sono lieto diconferire i premi di un torneo che si coloranel segno dei valori della leale competizionesportiva e dell’amicizia” – ha detto il presi-dente Francesco Talarico alla presenza dei

familiari di Anna Multari.“Ho avuto mododi conoscere Anna nel 2000 e di apprez-zarne negli anni le qualità umane e profes-sionali, la passione per il lavoro e l’entusias-mo. E’ un momentodi commozione ricor-darla oggi assieme alla sua famiglia”. Dopoaver consegnato alla famiglia un trofeo inricordo della manifestazione sportiva, ilpresidente Talarico si è rivolto ai vincitori deltorneo con queste parole: “Lo sport è unodei migliori veicoli di promozione dei valoricivili e sociali perché educa al confronto,all’impegno ed alla giustizia. Principi che devono governare la convivenzacivile in direzione di quel progresso cherichiede la collaborazione e l’impegno ditutti”.

lr

Il Roccella, in serie utile da 4 giornate sirecherà questo pomeriggio a Sambiaseper continuare nella striscia positiva che,se vinta, potrebbe portare gli amarantoroccellesi all’apice della graduatoria.Dall’esito della partita di oggi si potràdire se effettivamente la compagine diCiccio Galati potrà essere annoveratacome una delle pretendenti alla vittoriafinale oppure punterà ad una posizioneplay-off comunque utile per dare unsenso a questa stagione iniziata con la“rivoluzione” avutasi in estate. Contro ilBocale si è vista una squadra concentra-

ta, capace di dettare il ritmo del gioco inogni frangente e padrona assoluta delcampo. Sembra che tutti i meccanismifunzionino adeguatamente e quindi tuttoquesto lascia sperare nella disputa di uncampionato importante che evidenzieràla bontà dell’organico. Il Roccella dei gio-vani, vincendo a Sambiase, potrà davveroiniziar a sognare in attesa dei due puntiche dovrebbero arrivare, quanto prima,dalla Commissione Disciplinare. Il mister del Sambiase, Salerno ha comin-ciato a mettere i suoi in guardia sulle dif-ficoltà della gara di oggi al “D’Ippolito”

col Roccella. “Temo molto la gara - hadichiarato alla stampa- perché è unasquadra quadrata, forse la migliore inquesto frangente ed è guidata da unallenatore di categoria che conosce tuttele insidie. Ha elementi in organico come Saffioti,Coluccio, Minici, Calabrese che hannouna certa importanza. Ci confronteremo contro una realtà tostae dovremmo fornire una prestazioneall'altezza, spero anche con l'aiuto delpubblico.

A.T.

Cinque punti inpiù per la

Nausicaa, cambiala classifica

d’EccellenzaLa nuova classifica di Eccellenza dopo le deci-sioni del Giudice Sportivo, che ha assegnato 5punti alla Nausica, togliendo la vittoria delCorigliano (2-1) e il pari della Paolana (1-1) con-tro la squadra di Soverato: Isola C.R. 13,Sambiase e Guardavalle 12, Gallico-Catona eRoccella 10, Palmese 8, Sersale e Taurianovese 7,Nausicaa e Bocale 6, Castrovillari 5, San Lucidoe Acri 4, Audace Rossanese e Corigliano 3,Paolana 1.

Eccellenza: designazioni

arbitrali

Promozione:designazioni

arbitrali

L'Asd Millennium Arco ClubSiderno organizza, con il patrociniodel comune di Siderno, una garaindoor di tiro con l'arco. La manifes-tazione si svolgerà presso il Centropolifunzionale Koala (in via F.Macrì a Siderno) il giorno 13 otto-bre 2013 con inizio alle ore 9.30 finoalle 12.30 per il primo turno diarcieri, seguirà un secondo turno apartire dalle ore 13.30 fino alle16.30circa: al termine, cerimonia di pre-miazione presenziata dal Presidenteregionale della Fitarco GiovanniGiarmoleo. L'ingresso al pubblico ègradito, libero e gratuito. Si tratta diuna nuova ed importante iniziataorganizzata dalla prestigiosa associ-azione cittadina di tiro con l’arco.

L’Asd MillenniumArco Club

organizza la garaindoor

Roccella a Sambiase per “sognare”Questi gli arbitri che dirigeranno gli

incontri validi per la sesta giornata delgirone d’andata d’Eccellenza:

1) ROSSANESE- GALLICO CATONAMichienzi di Lamezia Terme

2) BOCALE- TAURIANOVESE Varacalli di Locri

3) ACRI- NAUSICAA Massaria di Vibo Valentia

4) SAMBIASE-ROCCELLAMarinuzzi di Taranto

5) PALMESE- GUARDAVALLEDe Napoli di Cosenza

6) PAOLANA-CORIGLIANO Acanfora di Castellammare di Stabia7) CASTROVILLARI- SERSALE

Catanoso di Reggio Calabria8) ISOLA C.R. - SAN LUCIDO

Milone di Taurianova

Arriva nel derby contro la Bovalinese la prima vit-toria stagionale del Gioiosa Jonica. Una vittoriaimportante per i biancorossi che interromponouna partenza di campionato molto difficile . Il 3-0 contro la Bovalinese, ha consentito ai bian-corossi di bissare il successo in Coppa. La gara in pratica è durata solo un tempo, vistoche immediatamente dopo la seconda rete, siglatadal dischetto ad opera di Pipicella, il signorPalmieri di Crotone ha espulso Criaco e Federico.Ridotta in nove uomini per quasi 70 minuti, laBovalinese ha potuto solo contare i minuti che laseparavano dal terzo ko di fila (il quinto nelleprime cinque gare fin qui disputate) per cui tutto

in salita per la compagine di Favasuli che ha potu-to fare veramente poco in inferiorità numerica. IlGioiosa dal canto suo ha giocato una partita tuttocuore con l'obbiettivo di trovare i primi tre puntistagionali. La formazione biancorossa ha giocatocon il tridente scelte che hanno alla fine premiatoil tecnico Silvano che ha caricato a dovere in set-timana i suoi ragazzi per spronarli a vincere laprima gara di campionato ed interrompere così lastriscia negativa. Il gruppo, dopo la vittoria didomenica, è galvanizzato e dunque ci sono tutti ipresupposti per vedere all'opera una squadradesiderosa di ottenere anche in futuro dei risul-tati positivi. (Nicodemo Barillaro)

Gioiosa Jonica in ripresa

Questi gli arbitri della VI giornata d’andata 1) BAGNARESE-BIANCO CALCIO

Sportelli di Lamezia Terme2) BRANCALEONE-POLISTENA

Fiore di Paola3) BOVALINESE-TAUREANA

Madeo di Rossano4) FILOGASO-REGGIOMEDITERR.

Critelli di Catanzaro5) MARINA GIOIOSA-DELIESE

Sicilia di Cosenza6) SORIANO -GIOIOSA JONICA

Stella di Cosenza7) RIZZICONI-BENESTARNATILESE

Innocente di Cosenza8) VILLESE- SIDERNO 1911

Morabito di Taurianova

Primo Memorial “Anna Multari”. Il presidente Talarico premia i vincitori

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 25

Gianni Rivera alla guida del settore tecnico, Luca Pancalli al settore giovanile e scolastico. Tra i simboli del calcio italiano, Rivera è stato Campione Europeo nel 1968 e Vicecampione del Mondo nel 1970con la maglia della Nazionale. Dopo aver esordito a quindici anni in Serie A con l’Alessandria, ha collezionato oltre 650 presenze con la maglia del Milan in una carriera costellata da successi e che nel1969 lo ha visto vincere anche il Pallone D’oro, primo italiano della storia dopo l’oriundo Omar Sivori. Dal 2010 è presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc, dove al suo posto da oggi sie-derà Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico nonché membro della Giunta comunale di Roma. Per Pancalli si tratta di un ritorno in Federcalcio, dove è stato Commissario Straordinario nel2006/2007. E’ stata varata dal Consiglio anche la nomina del nuovo segretario del Settore Giovanile e Scolastico nella persona di Patrizia Recandio.

Ufficiale l'obbligatorietàdei tecnici abilitati

Gli atleti del M° Vincenzo URSINO conquistano1 titolo iridato, 3 medaglie d'argento e 4 di bron-zo. L'evento, tenutosi ad Trapani nei giorni 5 e 6ottobre, ha visto la partecipazione di ca. 1.000atleti provenienti da 40 Nazioni, è stato organiz-zato dalla World Martial Kombat Federation edè stato seguito da un gran numero di spettatorioltre che da numerose Tv in primis Rai Sport+con il noto giornalista Roberto Gueli manderàl'evento in mondovisione. Esaltante il successo del Centro Studi Karate cheha conquistato un titolo iridato e medaglie nellespecialità Interstyle Forms, e Kata Sincronizzati.Numerosi gli attestati di stima ricevuti dal M°Vincenzo Urisno (Direttore Tecnico e Presidentedel sodalizio calabrese) da parte di addetti ailavori e non tra i quali si segnalano gli interventidei massimi dirigenti calabresi degli Enti di

Promozione Sportiva Nazionali riconosciuti dalC.O.N.I quali l'Associazione Italiana Cultura eSport tramite il Dott. Arturo Nastasi. Gli elogihanno sottolineato la valenza sociale ed educativapromossa da sempre dal M° Ursino ma soprattut-to l'esportazione dell'immagine positiva della nos-tra Calabria al di fuori dei confini regionali enazionali, una terra nota ai più per tristi fatti dicronaca.Mattatore dell'evento è stato senza alcun dubbioil sidernese Tommaso Figliomeni con 1 titoloiridato , 1 argento ed un bronzo, da segnalare gliargenti nel Kata Individuale di Salvatore Femia eGiuseppe Carbone ed i bronzi di Andrea Parrellie Stefano Pisciuneri. Ottime le prestazioni neiKata a Squadre con il titolo conquistato daFigliomeni-Pisciuneri ed il bronzo di Carbone-Femia-Parrelli.

Mammola: è tutto prontoper una nuova stagione Tutto pronto per l'inizio del nuovo campionato di seconda categoria peril nuovo Mammola guidato da Gianni Scigliano. Un torneo lungo epieno di insidie per la compagine viola . Spadola e compagni hannolavorato intensamente per non arrivare impreparati al big mach di esor-dio contro L'Allarese una gara che la squadra viola vuole interpretarepositivamente per iniziare con il piede giusto questa nuova avventura inseconda categoria. C'è la tensione giusta nel Mammola dopo le belleprove disputate nelle amichevoli precampionato ( Caulonia, Locri eRoccella) che ha confermato come la squadra sia stata capace di esibireun ottimo gioco con dei meccanismi già ben oleati tanto da ricevere subi-to i complimenti dei tanti tifosi che hanno seguito le prime apparizionidella sqaudra. Sul Mammola sono puntati i riflettori: infatti la squadradella Vallata del torbido visto i pezzi pregiati arrivati in estate (Spadola,Mammolenti, Capocasale, Panetta e Errigo ) viene considerata la favo-rita per la vittoria finale. Il Mammola punta decisamente alle prime

posizioni di classifica anche se dalla società non trapela nulla di tutto que-sto. Oltre ai tanti arrivi occhi puntati anche sui tanti giovani locali chesono pronti a dare il loro importante contributo in questa nuova avven-tura ( Raschellà, Furfaro, Giovinazzo e Barillaro . Il presidente Nevenon vede l'ora di iniziare :” Siamo pronti per incominciare questo nuovocampionato in seconda categoria, mi auguro che tutti insieme riuscire-mo a fare una grande stagione. Ho visto i miei giocatori lavorare inten-samente con il nuovo staff tecnico guidato da Gianni Scigliano dove siè creato da subito un ottimo feeling durante la preparazione estiva percui c'è soddisfazione e grande fiducia .Abbiamo pensato di ritoccare ilgruppo rispetto alla scorsa stagione inserendo diversi atleti che hannosubito sposato il nostro progetto tutti questi volti nuovi sono carichi dientusiasmo e certamente daranno il loro importante contributo perottenere in questa stagione che sta per iniziare dei buoni risultati”.

N. B.

la Riviera

La Lega Nazionale Dilettanti ha diramato il Comunicato Ufficiale n. 89 dellaStagione sportiva 2013/2014 nel quale tra gli altri chiarimenti specifica l'obbli-go dei tecnici abilitati. "È fatto obbligo alle Società partecipanti al CampionatoNazione Serie D, al Campionato Nazionale Juniores, al campionato diEccellenza, di Promozione, nonché ai Campionati Nazionali Maschili e fem-minili di Calcio a Cinque - ivi compreso il Campionato Nazionale Under 21 -e ai Campionati Nazionali di Calcio Femminile, di affidare la prima squadraad un allenatore abilitato dal Settore Tecnico ed iscritto nei ruoli ufficiali deitecnici. I Tecnici tesserati con Società partecipanti ai Campionati di 1°Categoria, di 2°Categoria, di 3°Categoria e al Campionato Regionale Junioresdovranno possedere almeno lo speciale titolo abilitativo per "AllenatoreDilettante" che sarà conseguito attraverso la partecipazione a Corsi centrali,regionale o provinciali organizzati dal Settore Tecnico, che ne stabilsce i pro-grammi e l'attuazione, affidata alle asrticolazione periferich e della L.N.D.Tuttavia, in via transitoria e fino al 30 Giugno 2014, per i campionati di 2°Categoria e di 3° Categoria, tenuto conto di particolari casi, potrà essere con-cessa l'autorizzazio a Scoietà di tesserare Allenatori non ancora in possessodella necessaria qualifica, previo accordo tra il Comitato Regionale dellaL.N.D. e l'A.I.A.C."

Segnali positivi in casa giallorossadopo il buon pareggio contro laBenestarNatilese. La formazione dimister Pasquale Rotondo è sempre incerca della prima vittoria stagionalechissà che non sia la volta buona oggipomeriggio contro la forte Delieseprossimo avversario di Frascà e com-pagni. In settimana la squadra gial-lorossa ha lavorato tantissimo perapprodare a questa sfida in buonecondizioni fisiche. La formazionedel presidente Vincenzo Tavernesemalgrado le diverse a assenze staesprimendo un ottimo gioco. Anchedomenica contro la BenestarNatileseè arrivato un buon punto che a liv-ello di pronostico sorride più ai gial-

lorossi, viste le diverse assenze persqualifica con cui i ragazzi di misterRotondo si sono presentati all'ap-puntamento. I giallorossi hanno col-pito anche un palo con Elitro ehanno trovato in questo avvio di sta-gione un guizzante MatteoMonteverde diventato il vero trasci-natore della squadra insieme ai tantinuovi arrivati che si stanno inserendobene nei nuovi schemi voluti dal tec-nico giallorosso. Contro La Deliese:il Marina di Gioiosa cercherà di farerisultato pieno per uscire dai bassifondi della classifica e per farlo il tec-nico giallorosso punterà su una for-mazione offensiva che possa attra-verso la velocità di Monteverde

Autelitano e Brogna mettere in dif-ficoltà la Deliese che rimane unadelle formazione più attrezzate diquesto campionato di promozione. Ilpresidente Vincenzo Tavernese sulmomento che sta vivendo la suasquadra afferma: “ Siamo con-sapevoli della forza della Deliese manoi siamo di gran lunga migliori diquanto non dica oggi la classifica:con l'atteggiamento giusto possiamooggi batterli e regalarci finalmentela prima vittoria che per quello chesiamo riusciti a fare nelle precedentigare credo che meritiamo ampia-mente ".

Nicodemo Barillaro

Un Marina di Gioiosa rigenerato attende latemibile ed ostica Nuova Deliese

Rai Sport trasmetterà il dominio del Centro Studi Karate

GIANNI RIVERA ALLA GUIDA DEL SETTORE TECNICO DELLA F.I.G.C.

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DOMENICA 13 ,OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 26

Gustosapori& Le mele, ricche di acqua e vitamine, sali minerali, povere di

grassi e ricche di fibre e anti-ossidanti sono gestibili in diversefunzioni.Adatte alle diete, al controllo del colesterolo, neiproblemi intestinali, nelle patologie renali, nelle patologierespiratorie, nelle anemie sideropediche, nella cosmesi

La Melaaspromontanati allunga la vita

La mela e i suoi contenutiLa mela è un frutto di forma e colore vari. La sua coltivazione risale all'età della pietra e le vari-età oggi commercializzate sono più di 1.000. La mela contiene molta acqua, circa l'85%. Questacaratteristica la rende particolarmente adatta ai regimi dimagranti, perché essa dà un senso disazietà apportando solo circa 45-57 calorie ogni 100 g. di frutto.La mela, poi, fornisce zuccheri, fonte di energia, per circa il 12-18% del suo peso, costituiti essen-zialmente da fruttosio, l'unico zucchero con un basso indice glicemico. Come tutti i frutti, essacontiene una percentuale rilevante di fibre (12,7% in media), in particolare pectina (un terzo deltotale), una fibra idrosolubile che favorisce la peristalsi intestinale e riduce i livelli di colesterolonel sangue.

La vitamina C della melaLa mela apporta in media 12mg/100 g di vitamina C, quindi circa il 20% dell'apporto giornalieroraccomandato per un adulto. Il contenuto in vitamina C è al suo massimo quando il frutto èmaturo e si concentra essenzialmente nella buccia (25-50% della quantità totale). Attenzioneperò: il calore e il contatto con l'aria degradano la vitamina C; per conservarla è consigliabile con-sumare il frutto colto da poco, crudo e con la buccia.

La mela fa bene perché...La mela è indicata in caso di gastroenterite, diarrea, calcoli biliari, diete dimagranti; può essereconsumata in caso di diabete. A differenza di altri frutti, non favorisce le fermentazioni intesti-nali.

La mela rossa ti fa dimagrireLa migliore fonte alimentare di piruvato è costituita dalla mela rossa, con un contenuto stimatoin circa 450 milligrammi per mela. il piruvato è normalmente prodotto nell'organismo durante ilprocesso di metabolismo del glucosio. In effetti, sotto il profilo strutturale, il piruvato può essereconsiderato come una mezza molecola di glucosio, dal momento che il glucosio contiene seiatomi di carbonio e il piruvato ne ha tre. Questa sostanza tende a inibire gli accumuli di grasso,favorendo la riduzione delle scorte di adipe dell'organismo.

Curiosità

Tabellanutrizionale

Calorie 57Acqua 85 gVitamina C 5 mgFlavonoidi 129 mgZinco 0,1 mgSodio 0 mg

per 100 grammi di mele

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DOMENICA 13 ,OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 27

Se tutto nasce da un'armonia di incontri, di profumi, di luoghi, di aria, dicielo e di sole ...non posso non essere entusiasta di un'esperienza di duegiorni, con la MELA protagonista assoluta, dell'evento tenutosi a Bovasabato 5 e domenica 6 ottobre.

Chiamata 2o Sagra della Mela dell' Aspromonte, l'Agriturismo San Leo in col-laborazione con l'Associazione Culturale I Chora e l'Associazione Tone haorganizzato una due giorni tra tradizione gusto e sapori non tralasciando l'a-spetto culturale che assume particolare importanza quando l'alimento vieneinserito in un'ottica "simil farmaco", dove l'alimento dal crudo al cotto, passan-do tra diverse modalità di cottura e associazione nutrizionale caratterizza dif-ferenti funzioni organiche.Se ci soffermiamo su questo concetto è semplice comprendere quanto l'alimen-to, assunto con ritmiticità, sia fondamentale per la salute fisica e mentale del-l'individuo .Chiamata a partecipare e coordianare il seminario quale Naturopata espertaBioterapeuta Nutrizionale ho cercato di lasciare alle persone intervenute lapossibilità di relazioarsi con questo mondo meraviglioso NATURALMENTE .Questo termine abbracciato anche dall'Avv Leo Autolitano sarà un punto fon-damentale di approfondimento come collaborazione tra questa bella realtà

dell'Aspromonte e l'Associazione Tone, associazione culturale per la promozio-ne di Seminari Informativi di Prevenzione legati al Benessere della Persona a360o www.associazione-tone.itPartire dalla considerazione dell'alimento nel suo valore nutrizionale:le mele, ricche di acqua e vitamine, sali minerali, povere di grassi e ricche difibre e anti-ossidanti sono gestibili in diverse funzioni.Adatte alle diete, al controllo del colesterolo, nei problemi intestinali, nellepatologie renali, nelle patologie respiratorie, nelle anemie sidoropeniche, nellacosmesi.Le Mele dell'Aspromonte, di diverse qualità, tutte ottime, profumate e con unagrande particolarità introvabile in altro luogo, il loro nascere e crescere fino amaturazione su un altopiano di 1200 metri, non solo, la grande luminosità e ilterritorio baciato da più mari con lo scirocco africano conferiscono una croc-cantezza unica tanto da preservarle da attacchi esterni e trattamenti per lunghinella corretta conservazione .Posso asserire che le due giornate sono state sicuramente , oltre ogni aspettati-va, cause metereologiche, un successo per chi ci ha creduto fino infondo conpartecipazione ed apprezzamenti di quanti sono intervenuti.Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapeuta Nutrizionale

Le mele dell’Aspromonte, di diverse qualità, tutte ottime,profumate e con una grande particolarità: il loro nascere ecrescere fino a maturazione su un altopiano di 1200 metri, nonsolo, la grande luminosità e il territorio baciato da più mari conlo scirocco africano conferiscono una croccantezza unica

elaanavita

Mela

Smith

Mela

Royal Gala

Mela

Golden Ricetta

Mela in pastella

Proprio per il suo colore rosso della sua buccia è nota per le sue qualitàantisettica. Nella pigmentazione della buccia di questa mela infatti sonocontenuti i tannini. Se la Royal Gala viene preparata nel seguente mododiventa antinfluenzale: con un cava torsolo rimuovere la parte centraledella mela. Al posto del torsolo mettete 3 chiodi di garofano, buccia dilimone non trattato, un pezzo di stecca di cannella, mezza tazzina di vinorosso. A questo punto se la cuocerete al forno questa ricetta sarà adatta acurare la dissenteria. Mentre se la cuocerete in un pentolino a fuocoaiuterà a rilassare i muscoli , questa seconda ricetta è molto usata daglisportivi.

Tagliate la buccia della mela Golden con un pelapatate e mettetela a bol-lire con 250cc d'acqua, circa una tazza. Quando il tutto inizia a sobbollireabbassate la fiamma e fate continuare la cottura per altri 12/15 minuti. Inquesto modo si attivano le proprietà soporifere dei sali di bromo contenu-ti nella buccia e l'infuso così preparato aiuta a rilassarsi e addormentarsi.

Centrifugando questo tipo di mela e assumendone il succo ogni matti-na si diminuisce il colesterolo cattivo.

Che siano rosse, verdi ogialle tagliate una mela aanelli, come gli anelli dicalamaro. A partepreparate una pastellacon acqua e farina diriso, priva di glutine, epassateci gli anellini dimela. A questo puntofriggeteli in olio extravergine d'oliva. Questaricetta può avere unadoppia utilità, può essereun'alternativa per i bambi-ni che amano poco le ver-dura e la frutta. Oppurepuò alleviare i dolorimestruali della donne, per-ché il misto di frutta cruda epastella fritta aiuta a velociz-zare l'attività epatica del fega-to e quindi accelera il metabo-lismo, aiutando anche aperdere peso.

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 28

Parlandodi...

Scadranno il 15 ottobre 2013 i terminiper l'iscrizione al Kaulonia TarantellaFuture 2013. Il contest, organizzato dalComitato festa di S. Ilarione Abate,dal Comune di Caulonia, con la super-visione artistica della CNI Music, èdestinato a gruppi emergenti che si esi-biranno in Piazza Mese il 18 e il 19ottobre prossimi. Il vincitore salirà sul palco della ker-messe principe di musica popolare, ilKaulonia Tarantella Festival, per l'edi-zione del 2014. Una giuria compostada professionisti del settore (produtto-ri, artisti e discografici) selezionerà,attraverso l'ascolto e la visione delmateriale inviato, i gruppi e gli artistiche verranno ammessi all'esibizionelive. Qualità della proposta artistica, latecnica di esecuzione e l'originalità delprogetto presentato saranno i criteriguida della preselezione. Gli artistiselezionati sosterranno un'esibizionedella durata di circa 30 minuti. Quindiuna giuria divisa in tre sezioni - giuriadi qualità (composta da esperti del set-tore e facente capo all'organizzazionedel contest), giuria press (composta da

corrispondenti della stampa e deimedia), giuria popolare (composta dalpubblico presente in piazza, il qualemediante voto esprimerà le propriepreferenze) - proclamerà il vincitore.Ai primi tre classificati verrà offerto uncontratto per la distribuzione digitaledi un album attraverso la piattaformaITunes. Tutti i finalisti saranno inseriticon un brano inedito nellaCompilation digitale KauloniaTarantella Future.

2 OTTOBRE 1847: centosessantaseianni fa il sacrificio dei cinque martiri diGerace. La finalità perseguita dai cinque eroifucilati a Gerace era anche quella di libe-rare la Calabria dallo stato di sotto svilup-po socio-culturale in cui era tenuta“ostaggio” da un gruppo minoritario disignorotti appartenenti alla borghesialatifondista, che detenevano il poterepolitico ed economico, e di avvicinarlasempre più all'Europa e alle idee dilibertà e di uguaglianza che si erano dif-fuse dopo la Rivoluzione francese.Michele Bello da Siderno, GaetanoRuffo da Bovalino, Rocco Verduci daCaraffa, Domenico Salvadori da Biancoe Pietro Mazzone da Roccella, passatialla storia come i cinque martiri diGerace. Dalla cronaca del moto insurrezionalescritto dal conte Domenico AntonioGrillo, che venne arrestato insieme aicinque martiri, veniamo a conoscenzadegli eventi di quel tragico 2 ottobre.Nello scritto del Grillo, Memorie stori-che sugli avvenimenti politici avvenutinel distretto di Gerace nel Settembredell'anno 1847, pubblicate postume acura di chi scrive, tra l'altro si legge: alledue pomeridiane furon menati nellacontigua chiesa una volta deiConventuali di San Francesco d'Assisi

per gli ultimi conforti di religione, e furo-no a guisa di giumenti impastoiati.Venuti cinque confessori, sulle prime simostrarono renitenti a confessar le pec-cata, ma poi adempirono a questo attoreligioso. Alle quattro pomeridiane furon essi cin-que per la via più popolata della città, conmiserando spettacolo, bendati gli occhi,tradotti nel destinato locale per esseresacrificati in olocausto della libertà. Tutti andarono alla morte con calma,quale non si può avere che da un senti-mento religioso, e da una gran fede nellasantità della causa per la quale si muore.E quale causa più santa della libertà? La curiosità stolida, l'istinto fisico a scapi-to del sentimento morale ed il gusto fero-ce di osservare quella tragica scena, quel-l'assassinio politico, trassero gran folla dipopolo sotto la cosidetta chiana, estesaed amena pianura sottostante a Geraci,nella quale vi esistono due case, deiFrancescani della riforma una, deiCappuccini la seconda. Bendati com'erano i miseri, vennero fattifermare non lungi dal chiostro deiRiformati, dove su piedistallo lapideo,sorge il riverito segno dell'umano riscat-to. Svincolatesi quindi da loro i sacerdotidel Dio della pace e di mansuetudine,che commossi fino allora aveano confor-tati i morenti con parole di rassegnazione

e di perdono, costoro si persuasero diessere arrivata l'ora suprema, e che stavaper consumarsi l'opera nefanda, e consa-crando il pensiero e l'affetto alla patriacarissima, per lei, mandarono dal pettol'estremo magnanimo sospiro. Salvadoriil primo, e gli altri a coro intrepidi grida-rono: Fratelli coraggio: siamo innocenti;moriamo da forti. Viva l'Italia, Viva... e più non dissero, chequel grido fu strozzato a mezzo da qua-ranta archibugiate, che esplosero comeun colpo solo, e fulminarono quei pettigenerosi, e gli troncarono la voce, e conessa la vita. Ahi! dura terra, perche non tirattristi? Per la vicinanza dei moschetti ivestimenti di Ruffo e di Bello preserofuoco ed avrebbe bruciato i cadaverionorati se non fossero accorsi taluni deglispettatori a spegnerlo con acqua. Miserando spettacolo di compassione eribrezzo. Compagni in vita, non furono divisi inmorte, ed ebbero senza onore o confortodi esequie comune il sepolcro, ove èsenza effetto l'orgoglio dei potenti e doveè muta ed inerte la nequizia umana. Noidal carcere abbiamo sentito il rimbombodella fragorosa esplosione dei colpi frati-cidi e ci siamo persuasi che oramai ilsacrificio delle innocenti vittime era con-sumato.

Mimmo Romeo

Ricomincia la scuola e sono mazzate. I libripesano come macigni sul bilancio delle fami-glie. 500, fino a 1000 euro dalle scuole mediealle superiori. I più intraprendenti si muovonoalla ricerca delle copie usate, quando possibi-le, perché il mercato editoriale si affannacome può per produrre sempre nuove edizio-ni. Per cui il libro di qualche anno fa, dovestudi la stessa storia di Roma Antica di sem-pre, non va più bene, c'è la nuova edizione,che è quella che vuole il professore. E giù 20euro come niente, quando va bene.Proteste dappertutto, sommosse degli studen-ti e dei genitori, un assessore cosentino si inca-tena davanti ad una scuola (è un buon gestodal punto di vista della propaganda elettora-le). Ma il sistema non si ferma. E così, comeper ogni altro prodotto commerciale, gli edi-tori sfornano libri ogni volta più accessoriati,con supporto multimediale allegato, passwordper i contenuti online, ecc. Tutta roba inutileche, tra l'altro, nessuno utilizza.È la solita logica del marketing, offrire sempredi più per invogliare a comprare. Ti porti a

casa libri pieni di gadgets e la stessa scuola cheli spaccia non sa cosa siano. I libri di linguastraniera, dotati di contenuti multimedialipensati per l'ascolto, con esercizi dedicati, ven-gono poi utilizzati dai professori nel solito vec-chio modo, saltando a piè pari gli esercizi conl'iconetta del cd sopra. Un libro di letteraturadi scuola media ha una metà tutta dedicata alteatro, la tecnica, il corpo, la voce, gli autori,cose bellissime, che nei libri degli anni novan-ta neanche ci sognavamo. Tutta carta spreca-ta, che nessuno mai sfoglierà. Per non parlaredegli interi capitoli dedicati alla logica dei libridi matematica.La famiglia spesso non se ne rende conto, sifida delle competenze del prof., si dissanguaper comprare i libri e guarda agli insegnanticome a domineddio. E che fare, d'altronde?Un po' come dal medico, o con l'idraulico.Il sistema è quella cosa grande nella qualesiamo inseriti, volenti o nolenti, che respiria-mo e ci condiziona inesorabilmente. E lascuola è parte del sistema. Noi ci immaginia-mo l'istituzione scolastica come una benigna

educatrice, che ci insegna a pen-sare, a diventare critici e indi-pendenti, ma non è così, non èquesto il suo scopo. È un pezzodel sistema, creato con l'obietti-vo di indirizzare le nuove gene-razioni nella logica del sistema, del rispettodelle regole costituite, all'accettazione deimeccanismi socio-economici dei quali il siste-ma si alimenta. Attendono, le famiglie degli studenti di doma-ni, con impazienza gli ebook, che saranno piùeconomici, una volta che hai il lettore. Ma unebook non si può vendere, non si può presta-re né copiare e si acquista un diritto limitato a2, massimo 5 anni, per cui finisce che non sipotrà poi passarlo neanche alla sorellaminore. Che ne dovrà comprare un altro.Che possiamo farci? È la scuola del-l'obbligo.

Daniele Mangiola

La lettura sta diventando sempre più un'esperienza“social”, tanto che Amazon e altri siti consentono ilcollegamento con Facebook o Twitter, in modo dacondividere recensioni e opinioni. I gruppi di letturanon sono certo una novità, ed anzi sono piuttosto dif-fusi sul territorio nazionale: qualche settimana faCaterpillar (Radio2) ha invitato a discuterne sulla suapagina di Facebook, ottenendo mote risposte. È conanimo un po' sperimentale che parte un nuovo grup-

po di lettura, aperto ad ogni sollecitazione, flessibilee di spirito dinamico. Il gruppo non farà solo letturacondivisa, ma sarà un circolo di lettori con “master” arotazione. Lo spirito è quello di condividere una pas-sione ma anche di produrre effetti positivi sul territo-rio. La prima sessione è programmata alla libreriaMondadori di Siderno, alle ore 16 di domenica 20ottobre.

La redazione

GRUPPO DI LETTURA A SIDERNO

RICORRENZA

Il sacrificio dei 5 martiri di Gerace

Cari libri scolasticiI libri pesano come macigni sul bilancio delle famiglie. Il libro di qualche anno fa, dove studi la stessa storia di Roma Antica di sempre, non va più bene, c’è la nuova edizione, che è quella che vuole il professore

KAULONIA TARANTELLA FUTURE 2013

Il futuro della Musica Popolare parte da Caulonia

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 29

la Riviera

Tra i giornalisti in attività in Calabria,Bruno Gemelli, che, da qualche anno,scrive per il Quotidiano della Calabria, écertamente il più prolifico. Egli non è sol-tanto presente, sulle pagine del giornaleper cui ora lavora, con appezzabili artico-li di cronaca e commenti, ma continua asfornare, quasi con ricorrenza annuale,pregevoli prove editoriali che ne comple-tano e ne specificano il lavoro di giornali-sta e vanno ben al di la, lasciando unsegno che supera la breve vita dell'infor-mazione quotidiana.È uscito da poco, per i tipi della “Città delsole” di Franco Arcidiaco, l'ultima suafatica che si intitola Il grande otto e recaun sottotitolo emblematico ed esplicati-vo: ”Storie dimenticate di Calabria”. Sitratta di un'opera editorialmente bencurata e che, al di la della sua pregevole

snellezza contenutistica ed editoriale,contribuisce a fornire una ulteriore chia-ve interpretativa della grande varietà edella realtà calabrese. di ieri e dell'altroieri e, nel contempo, aiuta a spiegare ed aspiegarsi, perché, anche oggi e, forse, piùdi ieri, in questa nostra tanto amataCalabria, tutto riesce e risulta più difficilee faticoso che altrove. Sullo sfondo diquesto agile e snello volume di BrunoGemelli che non affronta, certamente, dipetto, questa fondamentale questioneche ci riguarda e ci coinvolge, diretta-mente o indirettamente, tutti noi calabre-si, è, se non esplicitata, quanto bastaaccennata, una risposta: soffriamo, dasempre, di una macroscopica carenza diclasse dirigente che, negli anni più recen-ti si è venuta acuendo. Carenza e man-canza che non è oggettivamente determi-nata dall'assenza di menti e cuori capacidi vedere e sentire i problemi e tentare ditrovarne le acconce soluzioni, ma nell'in-capacità di queste menti e di questi cuorisingoli di fare squadra, di essere gruppo.Quello che ci frega, mi verrebbe da dire,è il nostro inveterato individualismo chenon riusciamo mai a superare.Singolarmente bravi e capaci, ma incapa-ci di fare gruppo.In questa sua ultima fatica, Gemelli,parte da una bella descrizione e narrazio-ne del Giro automobilistico dellaCalabria, che egli titola Il grande otto, per-

ché nella sua rappresentazione grafica,quel giro automobilistico finiva col dise-gnare veramente un otto tra le allora treprovince calabresi. L'autore si occupa poi, starei per dire,quasi, di tutto lo scibile possibile: parla espiega, perché, il Carroccio, come emble-ma grafico partitico non è nato al Nord econ la Lega, ma a Lamezia. Si occupa,quindi, dei calabresi nella spedizione deiMille, fa una serie di brevi ritratti di per-sonaggi della politica e della cultura.Tratteggia brevemente le biografie diGennaro Mi celi, Titta Foti, CiccioModafferi, Raf Vallone, Sharo Gambino,Leopoldo Trieste, Mimmo Rotella. Scrive della Chiesa della Locride, del tra-sferimento dell'episcopio da Gerace aLocri. Parla diffusamente dei vescoviPerantoni e Bregantin.Nel volume c'è tanto altro che qui sareb-be assai lungo dettagliare. Dirò solo chenon manca la Repubblica rossa diCaulonia, la strage di Melissa e che siparla anche del regista De Seta, dellafamiglia Montalbano ed anche diQuirino Ledda, che Gemelli definisce il“comunista che salvò la Certosa”.Si tratta, per concludere, di un volumesnello che ogni buon calabrese dovrebbetenere sempre a portata di mano, perpoter darci, magari di tanto in tanto,un'occhiata.

Ho scritto poche paginette sul libro, La scuola a pezzi, perché siail titolo del libro, che il sottotitolo: “Critiche, cifre e statistichesullo sbriciolamento dei saperi” che i titoli di altri capitoli, tuttidello stesso tono, mi hanno molto incuriosito. Antonio De Leo, l'autore del libro, è unuomo che conosce i problemi della scuola,perché ha svolto per quasi trent'anni le fun-zioni di preside prima e di dirigente scolasti-co dopo. Nella mia Scuola, l'Istituto TecnicoCommerciale “G. Marconi” di Siderno,dove ho insegnato per quasi trent'anni,dopo averla frequentata come studente,Antonio De Leo è stato per oltre vent'anni. Il libro ci offre un'ampia panoramica dellascuola italiana, tratteggiata in maniera velo-ce, quasi nervosa, ma cruda e realistica econ il chiaro intento di voler stupire il letto-re. Non capita spesso di leggere un libro, scrit-to da un uomo che ha svolto nella scuolafunzioni di una certa responsabilità e che hal'ardire di dire pane al pane e vino al vinocon tanta franchezza. Vi sono critici sostengono che il valore dei

libri stia tutto nelle sue pagine e che la bio-grafia degli autori non aiuta alla compren-sione del testo. Per me la circostanza checonosco la precedente esperienza politico-culturale dell'autore, che, comunque, luistesso ci ricorda, là dove scrive “come giova-ne studente universitario ho partecipato aquel grande movimento giovanile che dove-va cambiare il mondo …”, ha avuto l'effettodi accrescere la mia curiosità: volevo capire. Poiché all'inizio miera parso che Antonio De Leo volesse rinnegare il '68, mi intriga-va vedere il modo con cui lo faceva. Ma, proseguendo la letturaho dovuto cambiare opinione e ho, invece, individuato una chia-

ve interpretativa del libro, nello schema del “ '68 tradito”, anchese con qualche incertezza qua e là. Nel libro trovo molto del '68: un rifiuto totale di questa istituzio-ne scolastica e della cultura dominante, un'opposizione radicale

verso le classi dirigenti che hannofatto”la scuola a pezzi” e che non hannodato risposte adeguate alle domande diprofondo rinnovamento che avevaposto il '68 e hanno culturalmenteimpoverito il paese determinando lasostituzione della “centralità della per-sona con la centralità dell'oggetto”. Per concludere. Il libro di Antonio DeLeo merita di essere letto soprattutto dachi opera nella scuola, perché aiuta aprender coscienza di problemi chemagari conosciamo, ma che talvolta sot-tovalutiamo.Noi stiamo riflettuto sul libro diAntonio De Leo, ma meriterebbe undiscorso a parte la prefazione al libro,colta e puntuale, che è stata curata dalprofessore Carmelo Carabetta. Non èuna di quelle prefazioni che si fannosvogliatamente, perché non si vuole diredi no all'autore. Le riflessioni del pro-fessore Carabetta, ricca di interessantispunti ed approfondimenti, denota unagrande competenza dell'autore e ci aiu-tano ad addentrarci nelle tematichetrattate da Antonio De Leo. Il professo-re Carmelo Carabetta riesce in pocherighe, collocate all'inizio del suo scritto,

a sintetizzare il lavoro dell'autore. Nicola Frammartino.

La versione integrale dell'articolo è disponibile sul nostro sito www.larivieraonline.com

Il giorno 2 ottobre, la scuola dell'Infanzia paritaria “Il Pianeta dei Bimbi”, sita in Siderno,via E. Fermi, si è recata presso la casa di riposo “S. Antonio” di Siderno. Per l'occasione sono stati portati loro in dono tante cose buone da consumare grazie allagenerosa collaborazione dei genitori che hanno partecipato con grande entusiasmo.

Durante la visita i bambini hanno allietato i nonnini con le poesie, canzoncine e balletti conla speranza di ridare loro un sorriso per un giorno speciale. La direzione e le maestreringraziano a casa di riposo per l'accoglienza e in particolare i genitori che hanno aderitoall'iniziativa.

Il “Pianeta dei Bimbi”allieta i nonnini della casa di riposo “S. Antonio”

Un'estate alla riscoperta di principi e divalori per un'associazione presente dadecenni a Siderno. L'Ymca nei mesiestivi ha potuto contare sull'aiuto divolontari motivati, quindici tra ragazzi eragazze che grazie alla stessa e alsostegno di Siderno hanno potutovivere un'esperienza importante, parte-cipare ai Campionati Europei di bas-ket. Questi ragazzi hanno contraccam-biato prestando dodici ore settimanalidi volontariato attivo alla Colonia esti-va “Ymca Village”. «Siamo orgogliosidel loro contributo attivo, una grandemano in termini di risorse - raccontaCarlo Sgarlato, segretario dell'associ-azione - una ventata di freschezza

anche per l'immagine stessa dell'Ymca.In questi mesi a rafforzarsi è stato ilsenso di appartenenza all'associazione,per noi l'aspetto più importante». Ilsegretario parla di questi ragazzi e deivolontari in genere come del “bigliettoda visita” per l'associazione. Ed è pro-prio sul volontariato e l'impegno attivoche l'Ymca punterà, un programmache dopo diverso tempo ricomincia ariottenere la giusta consistenza edattenzione. Infatti partiranno altreiniziative, tra le quali in questo mese laraccolta di fondi per la sclerosi multi-pla, con la vendita in piazza delle mele. «Nonostante il mese di agosto e la lorovoglia di divertirsi, pur tornando a casatardi hanno sempre cercato di esserepresenti fino all'ultimo aiutando ancheper completare la chiusura dello stabil-imento. Questo loro atteggiamentoresponsabile è stato ripagato dall'affet-to di tutti i bambini che in estate hannofrequentato l'associazione e con il feel-ing che si è instaurato con il personale.A tutti loro un grazie, sono l'orgogliodell'Ymca».

LR

L'ULTIMO LIBRO DI BRUNO GEMELLI

Gemelli parte da unabella narrazione delGiro automobilisticodella Calabria, cheegli titola Il grandeotto, perchè nellarappresentazionegrafica, quel girofiniva col disegnareun otto tra le alloratre province calabresi

Il grande otto

La scuola nuda e cruda nellibro di Antonio De Leo

I volontariorgogliodell’Ymca

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Dopo l'indiscrezione pubblicatada La Riviera domenica scorsa,prende sempre più forma la can-didatura di MaurizioAspromonte, noto in paese per lasua passione verso le materiegiuridiche e le gloriose battagliein favore dei più deboli ed indi-fesi! Il suo movimento "Per laRinascita di Marina di Gioiosa"è pronto ad accogliere sostenito-ri, simpatizzanti e finanziatoriper la campagna elettorale!

Parlandodi...

I Titani de la Riviera

Logoteta e Agostino altri tempi

L'unione fa la forza ma senza la forza non c'èunione, grazie ad entrambe il giorno più importante è arrivato. Congratulazioni per il traguardo raggiunto un caloroso abbraccio da Luciano,Marisa, F

L’americano che fa la siestaalla messicana

ATTUALITÀ

Se non ci arriva il braccio ci arriva la mente

DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 30

guenza ben affermare quanto essifossero pari ai più miseri degliuomini e che sarebbe stato dicerto meglio per loro morire piut-tosto che vivere in tali condizioniperché “ anche il Sibarita piùcodardo preferirebbe di certo lamorte piuttosto che vivere unasimile vita!” Per quanto sia inevi-tabile il pensare che sia gli altriGreci come pure i Romani esage-rassero senz'altro nel raccontaredi lei sia per catturare l'interessedegli ascoltatori attratti dallavisione di questa città da “Mille euna notte” sia per invidia o astiopolitico, è innegabile che la vita, a

Sibari, si svolgesse all'insegna dellusso e dello sfarzo. E si narravacosì della “triphè”, la dolce vita diSibari che lasciava incantato l'au-ditorio: i facili costumi sessuali egli splendidi vestiti dei suoi abitan-ti intessuti di fili d'oro e imprezio-siti da spille dorate, le stradecoperte per passeggiare anche d'e-state al fresco e perché, la mattina,il sole non entrasse nelle case aturbare il sonno mentre unamusica, ovunque, accompagnavail passo dei cavalli. Le grandi saledei banchetti erano riccamentedecorate ed adorne di bende ecorone e recavano al centro un

grande mosaico pavimentale. ASibari si banchettava ad ogni oratanto che era un vanto per i suoiabitanti l'affermare di non vederemai sorgere né tramontare il sole.E l'aria era profumata da incensie-ri e il pasto accompagnato damusiche e danze. Per ordine delgoverno sibarita, i galli non pote-vano stare dentro le mura dellacittà per non turbare, all'alba, ilsonno dei suoi abitanti che dove-va, invece, protrarsi fino a tardaora. Tale molle vita non impedìcomunque ai Sibariti di fondaresubcolonie quali Laos, Scidro ePoseidonia né, alleati con

Metaponto e Crotone, di radereal suolo la città di Siris (metà delVI sec.a.Cr.). Sibari era retta aquel tempo da un governo oligar-chico, espressione delle grandifamiglie proprietarie terriere emercantili che venne, però, benpresto in dissidio con il partitodemocratico che reclamava ilpotere chiedendo anche una piùequa distribuzione delle ricchezze.Il capo di quest'ultimo, Telys, riu-scì ad impadronirsi del governoesiliando cinquecento cittadini trai più facoltosi che si rifugiarono aCrotone chiedendo il suo aiuto.Sul fiume Traente, i Sibariti ven-

nero sconfitti con conseguentecaduta della dittatura di Telys el'assedio alla città. ScriveStrabone” I Sibariti furono vittimedel loro orgoglio e del loro lusso.Tutta la loro prosperità fu distrut-ta in 70 giorni dai Crotoniati che,dopo aver preso la città, deviaro-no su di essa il corso del fiumeCrati sommergendola sotto acquae fango.” Mi viene alla mente ilcanto VI dell'Inferno dantesco :Non più sontuosi banchetti per iSibariti, bensì un'eterna pioggia diacqua fetida e fango. Ma anche lagolosità mista a lussuria puòdiventare leggenda.

DANIELA FERRARO

Era di gran lunga la più popo-losa, la più potente, la piùricca tra le colonie achee la

bella Sibari fondata in Calabria,secondo la cronologia di Eusebio,nel 708 a.Cr. tra il corso dei duefiumi Crati e Sibari (oggi Coscile)dall'ecista Ois…d'Elice. I due fiumiavevano reso molto fertile il territo-rio che offriva in abbondanza fru-mento, olio, vino, frutta e in quan-tità di molto superiore alle esigen-ze locali, le sue ricche miniere tra-sudavano rame e argento, la suacavalleria era famosa quanto quelladi Taranto e quella messapica. Lesue navi solcavano il Mediterraneoper raggiungere Mileto, l'Etruria, laSardegna commerciando i propriprodotti e ritornando ricolme ditessuti finissimi, tappeti, avori, pro-fumi, incensi, oggetti d'argento fine-mente lavorati e d'ogni altro artico-lo di lusso da offrire ad una popola-zione mai sazia del superfluo. “ISibariti sono schiavi del loro ventree amanti del lusso” scrivevaDiodoro Siculo riportando su diloro diversi aneddoti. Narrava, adesempio, di un Sibarita che, dopouna visita a Sparta, aveva affermatoche era solito stupirsi del coraggiodegli Spartani ma che, dopo avervisto la vita frugale e miserabile cheessi conducevano, poteva di conse-

La dolce vitadei sibariti

Il nuovo terzinodegli Orange

I facili costumi sessuali e gli splendidi vestiti dei suoi abitantiintessuti di fili d'oro e impreziositi da spille dorate, le strade coperteper passeggiare anche d'estate al fresco e perché, la mattina, il solenon entrasse nelle case a turbare il sonno mentre una musica,ovunque, accompagnava il passo dei cavalli

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la Riviera

DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA 31

Auguri Sergione

Il duello teologico: Caridi sfida Giarmoleo

Congratulazioni Simona per il tuosplendido successo, astro splendente

nel firmamento dei pianisti!!!

unione fa la forza ma senza la forza non c'ènione, grazie ad entrambe il giorno più impor-nte è arrivato. Congratulazioni per il traguar- raggiunto un caloroso abbraccio da Luciano,arisa, Francesco, Alessandra e Gabriele

Ad un mese dalla vostra favola..la favola continuaancora Auguri agli sposi Emily e Luigi Romano da

mamma e papàLa Riviera batte La Gazzettadello Sport è diventa il gornalepiù amato dagli imbianchini

Viste le tante richieste che giungono alla redazione per

la pubblicazione di foto di auguri,non riuscendo ad

accontentare tutti, ricordiamo ainostri lettori che le foto

sono a pagamento

Caterina Iiriti è una giovane ragaz-za di Bova Marina (R.C), storicopaesino della costa jonica che nel

suo entroterra racchiude l'antica “Chòratu Vùa” patria dell'antica MagnaGrecia. Caterina non si considera unafotografa ma una artista fotografica.Usa le sue fotografie come mezzo veico-lante per trasmettere emozioni.Osservare le sue opere artistiche foto-grafiche è sicuramente un' emozioneparticolare e non comune in quantoricercatezza e sperimentazione si fondo-no per lasciare allo spettatore un sensa-zione piacevole di stupore e interesse. Caterina sperimenta la sua personalearte fotografando ed elaborando grafi-camente interni di case vecchie e abban-donate. Moltissimi gli antichi edifici, neipaesini interni della Calabria JonicaGrecanica, totalmente desolati e deca-denti a causa dei trasferimenti nellezone marine o ancor di più i trasferi-menti di massa dell'ultimo decennioverso il nord o all'estero in cerca di for-tuna. Si è ritornati purtroppo a ripercor-rere i flussi migratori del dopoguerraattualizzandoli spinti della crescentecrisi. Queste case vecchie, libere alle intem-

perie, al degrado, agli sciacalli, nascon-dono pezzi di vita e storie umane ricchedi valore per chi li ha vissute. Quattromura che hanno ancora qualcosa daracchiudere e raccontare a chi li osservain silenzio. Ad ascoltare e cogliere ogni sussurroche trasuda da pareti crepate edammuffite, tetti cadenti, infissi arruggi-niti, arredi rotti, utensili vecchi e oggettisparsi senza ordine, c'è sempre sull'uscioCaterina Iiriti e la sua macchina fotogra-fica. Lei ascolta e scatta silenziosa, èospite, non invade ma ridà energia e

vitalità agli spazi lasciando che quei luo-ghi continuino a vivere nei ricordi e nellememorie dei suoi inquilini, facendoritornare la quotidianità delle vita che fuin quelle mura.L'artista immortala l'odore del tempopassato, vissuto, i muri sgretolati, detur-pati dal tempo e dalle cromie affasci-nanti che solo la perfezione della naturaè in grado di creare. Oggetti dimenticati o abbandonati, vali-gie pronte per essere chiuse, spazi vuotiche si mostrano al mondo attraversouna piccola finestra. Caterina si immer-ge nel contesto, cambia i suoi abiti con-temporanei per indossare vesti cheanche loro fanno parte di una memoria.Si pone dinanzi l'obiettivo compiendolenti movimenti per intrappolare il pas-saggio di vite, fotogramma il ricordo cheriaffiora nelle menti. Così l'artista faparte dell'opera d'arte e il suo corpo simimetizza diventando materia e partedell'architettura. Ora sfugge, ora riemerge, ora si sgreto-la...come i resti degradati di queste case,mutando identità e rimanendo prigio-nieri di se stessi nel tempo. La Iiriti si chiede se in questi luoghiognuno di noi sia mai passato durante la

propria esistenza? Il tempo li frantumalentamente come si passa dalla gioventùalla vecchiaia poiché tutto ciò è un pro-gresso molto lento che tutti noi prima opoi siamo destinati a seguire.L'artista di Bova Marina ha esposto lesue opere in diverse rassegne d'artesparse in Italia, tra cui: Allo Start Point2012 Accademia in mostra, a Firenze.Al Premio Nascimben 2012, a Treviso.Alla rassegna d'arte Calliurghìa / l'utilitàdel bello, a Bova (Rc).Da sempre è stata affascinata dalmondo dell'arte, si è diplomataall'Istituto d'arte di Reggio Calabria e haproseguito i suoi studi artisticiall'Accademia delle belle arti di Firenzedurante i quali ha compreso meglio lasua arte scrutando i percorsi da ClaudeCahun a Francesca Woodman alla ricer-ca di donne che riescono a descrivere lapropria frantumazione. Attualmenteaffina la sua arte fotografica attraversogli studi all'Isia di Urbino con la speran-za di continuare a migliorare, far cono-scere i suoi lavori alla gente e un giornolavorare costantemente nel mondo arti-stico-fotografico rappresentando la suaterra, le sue origini e i segni indelebilidella sua storia e cultura.

L’arte fotografica di Caterina Iiriti tra leantiche case degradate della Magna Grecia

Martin Lutero contro la Citta di Dio di Sant’Agostino,il tutto a Siderno sul Corsodella Repubblica e davantia testimoni

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