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La riproduzione

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La riproduzione

La Riproduzione

Perché gli esseri viventi si riproducono?

La riproduzione è il processo attraverso il quale gli

esseri viventi fanno sì che la propria specie

sopravviva, generando nuovi individui.

La specie comprende individui in grado di accoppiarsi tra

loro e di generare prole feconda, ogni specie ha un numero

caratteristico di geni.

La Riproduzione

La riproduzione ha assunto nel corso

dell’evoluzione forme diverse e sempre

più complesse, tuttavia il processo

riproduttivo può riportarsi a due soli tipi

fondamentali: riproduzione asessuata e

riproduzione sessuata.

La Riproduzione

Nella riproduzione asessuata un solo

individuo è capace di generare

discendenti geneticamente simili tra loro

e all'individuo che li ha generati.

La riproduzione sessuale (o

gamica) richiede due genitori di

sesse diverso e genera discendenti

con caratteri di entrambi i genitori.

La riproduzione sessuata dà origine ad

organismi che possiedono caratteri

ereditati per metà dal padre e per metà

dalla madre. Tutto ciò conduce ad una

notevole variabilità del patrimonio genico

dei figli, che sfocia in una maggiore

capacità di adattamento al mutare delle

condizioni ambientali. È tipica degli

organismi pluricellulari più complessi.

La Riproduzione

Nella riproduzione sessuata, la formazione di un nuovo

essere vivente risulta dall'incontro di due cellule di due

genitori diversi detti gameti o cellule germinali: gli

spermatozoi e le cellule uovo.

La fusione dei due gameti (fecondazione) che avviene nel

corpo dell'individuo femmina (fecondazione interna) e

forma una nuova cellula, lo zigote, da cui si svilupperà un

nuovo individuo

La Riproduzione Sessuata

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La Riproduzione

Nel nostro organismo esistono due tipi di cellule.

Le cellule somatiche sono le cellule del corpo (muscoli,

fegato, cervello ecc) mentre i gameti sono le cellule

destinate alla riproduzione.

La Riproduzione

I cromosomi del nucleo sono formati da lunghe molecole

di DNA, nelle quali sono scritte tutte le informazioni

ereditarie.

Ogni molecola di DNA è formata da tanti frammenti detti

geni contenenti l’informazione per un certa caratteristica.

La Riproduzione

Le cellule somatiche di un organismo hanno uguale

patrimonio genetico e si dividono per mitosi generando

cellule che contengono sempre lo stesso corredo

cromosomico, 46 cromosomi, uguali due a due.

Poiché possiedono una duplica copia di ogni cromosoma

sono detti diploidi.

La Riproduzione

I gameti contengono metà dei cromosomi delle cellule

somatiche, 23 cromosomi, e sono detti aploidi perché

contengono un unico esemplare di ogni coppia di

cromosomi.

Il ciclo vitale di molti organismi

comprende sia la mitosi sia la meiosi

La meiosi richiede due divisioni nucleari (i

gameti sono aploidi, n), mentre la mitosi ne

richiede solo una (le cellule somatiche sono

diploidi, 2n).

Alla mitosi è affidata la crescita

dell’organismo nel corso dello sviluppo,

oltre che la riparazione dei tessuti per tutta

la vita.

La meiosi è invece implicata nella

formazione dei gameti (spermatogenesi e

oogenesi).

I cromosomi eucariotici sono visibili

durante la divisione cellulare

Quando una cellula eucariotica

non è in divisione, il DNA

presente in un cromosoma si

trova in una massa intricata di

filamenti sottili, la cromatina.

Prima della divisione nucleare,

ogni cromosoma si duplica ed

è formato da due parti uguali

chiamati cromatidi.

I cromosomi eucariotici sono visibili

durante la divisione cellulare Ciascuna specie di organismo ha un numero

cromosomico caratteristico. Questa cifra indica il numero

diploide (2n) di cromosomi.

Le cellule somatiche sono diploidi (2n): ogni

cromosoma è presente in due copie.

I gameti sono aploidi (n): le cellule uovo e gli

spermatozoi hanno un singolo cromosoma per tipo.

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La mitosi mantiene inalterato il numero di

cromosomi

La divisione cellulare avviene durante la fase della mitosi.

Come risultato della mitosi, le due cellule figlie

possiedono un corredo genetico identico a quello della

cellula madre.

Anche se la mitosi è un processo continuo, si possono

distinguere alcune fasi:

•profase – la cromatina è condensata e i cromosomi

visibili;

•metafase – i cromosomi sono allineati al centro della

cellula e ancorati a una fibra del fuso mitotico;

•anafase – i cromatidi fratelli si staccano e vengono

portati ai poli opposti del fuso;

•telofase – si stanno formando le cellule figlie.

Le fasi della mitosi nella cellula animale (in alto) e nella cellula vegetale (in basso) – I parte

Le fasi della mitosi nella cellula animale (in alto) e nella cellula vegetale (in basso) – II parte

La meiosi produce i gameti La meiosi è il tipo di divisione cellulare che ha un ruolo

chiave nella riproduzione sessuata.

Appena prima della divisione, nella cellula sono visibili le

coppie di cromosomi omologhi, chiamati così poiché

hanno la stessa taglia, forma e tipo di costrizione (la

posizione del centromero).

Coppia di cromosomi

omologhi

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Le quattro fasi tipiche della mitosi (profase, metafase,

anafase e telofase) si possono evidenziare sia nella

meiosi I sia nella meiosi II.

Al termine della meiosi, un cromosoma di ciascuna

coppia di cromosomi omologhi è in ciascuna delle quattro

cellule figlie aploidi.

La meiosi prevede due cicli di divisioni

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Le fasi della meiosi I

Le fasi della meiosi I

I cromosomi omologhi si avvicinano e si allineano

lateralmente: poiché ciascun omologo ha due cromosomi

fratelli, nella sinapsi quattro cromosomi si trovano a

stretto contatto; tale gruppo si chiama tetrade.

Il crossing-over

Il crossing-over

I cromatidi non fratelli della

tetrade talvolta si scambiano

materiale genetico, un

evento chiamato crossing-

over.

Grazie a questo scambio, i

cromatidi fratelli portano

delle informazioni

genetiche non più uguali.

La riproduzione sessuata aumenta la

variabilità genetica

La Pubertà

La pubertà è il periodo di

cambiamenti fisici attraverso i

quali il corpo di un bambino

diviene un corpo adulto capace

di riproduzione. Durante la

pubertà compaiono i caratteri

sessuali secondari.

I caratteri sessuali primari

definiscono le differenze tra

maschio e femmina.

La pubertà – E. Munch

Cambiamenti Puberali

L’apparato riproduttore maschile

Lo scroto, o sacco scrotale, è un sacchetto

che contiene i testicoli, assicurando

protezione e il mantenimento di una

temperatura adeguata (2-3 °C inferiore

rispetto a quella corporea).

L’apparato genitale maschile

I testicoli sono una coppia

di ghiandole di forma

ovoidale, sono ricoperti da

una rigida capsula bianca

fibrosa introflessa e divisa

in lobuli e in tubuli

seminiferi dove vengono

prodotti gli spermatozoi.

L’apparato genitale maschile

Lo scroto, o sacco scrotale, è un sacchetto che

contiene i testicoli, assicurando protezione e il

mantenimento di una temperatura adeguata (2-3

°C inferiore rispetto a quella corporea).

1.meiosi I;

2.meiosi II;

3.spermiogenesi.

L’apparato genitale maschile

La spermatogenesi è il processo in cui gli spermatidi

maturano in spermatozoi e si divide in tre fasi:

L’apparato genitale maschile

L’apparato genitale maschile

Il testicolo è composto da compartimenti chiamati lobuli, ciascuno

contenente da uno a tre tubuli seminiferi dove avviene la spermatogenesi,

cioè la produzione degli spermatozoi.

L’apparato genitale maschile

Ogni giorno nei testicoli vengono prodotti

circa 300 milioni di spermatozoi che riescono

a sopravvivere nel tratto riproduttivo

femminile fino a circa 48 ore.

Ogni cellula spermatica è costituita da

• una testa, contenente il nucleo con 23

cromosomi, e un acrosoma, cioè una

vescicola piena di enzimi litici che

favoriscono la penetrazione nell’ovulo;

• un collo, ricco di mitocondri che

producono energia.

• una coda, utilizzata per la locomozione.

L’apparato genitale maschile

All’inizio della pubertà, le

cellule neurosecretrici

dell’ipotalamo aumentano la

secrezione dell’ormone di

rilascio delle gonadotropine

(GnRH). Questo stimola

l’ipofisi a secernere

l’ormone luteinizzante (LH) e

l’ormone follicolo-stimolante

(FSH).

L’apparato genitale maschile

Lo sperma è una miscela di spermatozoi e di secrezioni prodotte dalle ghiandole annesse contenente un numero variabile di spermatozoi, da 50 a 150 milioni per mL.

Contiene anche un antibiotico naturale che può distruggere o limitare la diffusione di certi batteri presenti sia nello sperma stesso che nelle vie inferiori del tratto genitale femminile.

L’apparato genitale maschile

L’apparato genitale femminile

Gli organi dell’apparato genitale

femminile comprendono

• le ovaie;

• le tube uterine;

• l’utero;

• la vagina;

• genitali esterni, che nel loro insieme

prendono il nome di vulva;

• le ghiandole mammarie.

L’apparato riproduttore femminile

Le ovaie sono un paio di organi che producono le cellule

uovo e ormoni quali progesterone, estrogeni.

Contengono i follicoli ovarici nei quali maturano le cellule

uovo.

Ciò che resta del follicolo dopo l’ovulazione si trasforma

nel corpo luteo.

40 Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia © Zanichelli editore, 2012

Nelle ovaie si formano gli oociti e si

producono ormoni sessuali femminili Un oocita viene prodotto quando un follicolo dell’ovaia si trasforma da follicolo

primario a follicolo secondario a follicolo vescicolare.

L’apparato genitale femminile

L’apparato genitale femminile

Ai lati dell’utero si trovano due tube uterine (o di

Falloppio), che servono per gli le cellule uovo come vie

di transito dalle ovaie all’utero.

L’apparato genitale femminile

L’utero è l’organo di impianto di un ovulo fecondato ed è la fonte del flusso mestruale se non è avvenuta la fecondazione.

Lo strato muscolare intermedio, il miometrio, consiste di muscolatura liscia e le sue contrazioni aiutano a espellere il bambino durante il parto.

La porzione più interna o endometrio è, invece, una membrana mucosa che fornisce nutrimento al feto in via di sviluppo oppure che si sfalda ogni mese con la mestruazione.

L’apparato genitale femminile

Il ciclo riproduttivo femminile

Il ciclo ovarico comprende una serie di eventi che si svolge nelle ovaie durante e dopo la maturazione di una cellula uovo.

Il ciclo uterino (o mestruale), controllato dagli ormoni steroidei rilasciati dalle ovaie, si svolge a livello dell’endometrio uterino in modo che sia pronto all’eventuale impianto di un ovulo fecondato e quindi alla gravidanza.

Il ciclo riproduttivo femminile

L’andamento dei livelli degli ormoni femminili durante il ciclo ovarico e il ciclo

uterino.

Il ciclo riproduttivo femminile

L’apparato

riproduttore

femminile presenta

un’attività ciclica che

coinvolge le ovaie e

l’utero.

Il ciclo riproduttivo femminile

La gravidanza è la sequenza di eventi che

hanno inizio con la fecondazione e

procedono con l’impianto dell’embrione

nella parete uterina, lo sviluppo

embrionale e poi fetale e sfociano nella

nascita.

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo

umano © Zanichelli editore 2009

La gravidanza

La fecondazione

Contatto fra gameti

La reazione

acrosomiale permette

allo spermatozoo di

aprire un varco nella

zona pellucida

dell’oocita.

Lo sviluppo embrionale: impianto

La blastocisti aderisce

all’endometrio e avviene

l’impianto nella parete

uterina.

Le cellule del trofoblasto

emettono dei prolungamenti,

i villi coriali.

Poco dopo la fecondazione, lo

zigote va incontro a una serie di divisioni

mitotiche (segmentazione) fino a formare una morula

che procede verso l’impianto

nell’endometrio uterino.

La gravidanza

Successivamente tale sferula prende il nome di

blastocisti dove è possibile distinguere una massa cellulare interna,

da cui si svilupperà l’embrione vero e proprio,

e un trofoblasto corrispondente alla porzione fetale della

placenta.

La gravidanza

Lo sviluppo

embrionale:

segmentazione

Nelle prime fasi dello

sviluppo embrionale si ha la

segmentazione dello zigote

e la formazione della morula

e della blastocisti.

Nel frattempo si assiste alla formazione dei

villi coriali, proiezioni digitiformi contenenti i

vasi sanguigni fetali.

La placenta consente il passaggio di

nutrienti e ossigeno dal sangue materno a

quello fetale. La connessione diretta tra

placenta ed embrione è costituita dal

cordone ombelicale.

Lo sviluppo embrionale

Lo sviluppo embrionale

A livello della placenta

vengono scambiati

sostanze nutritive e

cataboliti tra il sangue

materno e quello fetale.

Lo sviluppo embrionale

Le membrane extraembrionali sono

presenti in tutti i vertebrati terrestri.

Il corion è disposto appena sotto il

guscio dell’uovo e ha il compito di

assicurare gli scambi gassosi con

l’esterno.

L’amnios contiene un liquido protettivo

che idrata l’embrione.

L’allantoide ne raccoglie gli scarti

azotati.

Il sacco vitellino contiene il nutrimento

dell’embrione.

Lo sviluppo embrionale

Lo sviluppo embrionale

comprende i primi due mesi

della gestazione a partire dalla

fecondazione; al termine dello

sviluppo embrionale tutti i

sistemi di organi sono già

abbozzati.

Lo sviluppo

embrionale

Al termine delle prime otto settimane, l’embrione è

completo e comincia ad assumere caratteristiche

tipicamente umane.

Lo sviluppo embrionale

Lo sviluppo fetale inizia dal terzo mese della gestazione,

quando la placenta è completamente sviluppata.

La placenta fornisce al feto ossigeno e nutrienti e

consente di eliminare il diossido di carbonio e altri

prodotti di rifiuto.

Durante il terzo e il quarto mese le parti scheletriche

cartilaginee vengono sostituite da tessuto osseo, ed è

possibile distinguere il sesso del feto.

Dal quinto al settimo mese i movimenti fetali

aumentano e il feto continua a crescere e ad acquistare

peso.

https://www.youtube.com/watch?v=nKlkZlgP7Wk

Lo sviluppo embrionale

Le tre fasi del parto Al termine del nono mese, il feto assume la tipica posizione fetale ed è pronto per

la nascita, che si suddivide in tre fasi:

1. la dilatazione del collo dell’utero, determinata dalle contrazioni;

2. la nascita del bambino, accompagnata da contrazioni di circa 1 minuto ogni 1-2

minuti. Il cordone ombelicale viene reciso;

3. il secondamento della placenta, in cui la placenta viene espulsa.