la fiera dell'est n. 10 del 25/05/2013

24
Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 10 - 24 maggio 2013 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO IL 26 e 27 maggio si vota per le elezioni amministrative, al Comune e al Municipio. E’ importante la partecipazione di tutti al voto. In gioco c’è il futuro di Roma e del territorio del Municipio delle Torri. “Libertà è partecipazione”. PER LA TUA PUBBLICITÀ 3338421714 3357243472 SEGUICI ANCHE SU La Fiera dell’Est www.fieradellest.it ORA TOCCA A TE! PAG. 10 CASTELVERDE CONSEGNATO IL CAMPO SPORTIVO. IL NUOVO IMPIANTO È FINALMENTE PRON- TO AD ACCOGLIERE IL CASTELVERDE CAL- CIO. MA ANCHE IL CORCOLLE E FORSE LA POLISPORTIVA DILETTANTISTICA NUOVA LUNGHEZZA. PAG. 20 DUE LEONI LE MAMME DEI BAMBINI DELLA SCUOLA MOR- VILLO, STANCHE DELLINDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI, DECIDONO DI PRESENTARE UNA QUERELA CONTRO LAMMINISTRAZIO- NE PER LO STATO DI ABBANDONO E INSI- CUREZZA IN CUI VERSA LA STRUTTURA. PAG. 14 TOR BELLA MONACA EX FIENILE. VINCE IL BANDO MUSICAL- MENTE, CHE ANCORA DEVE ACCETTARE LAS- SEGNAZIONE. L’A.T.A., SECONDA CLAS- SIFICATA, DICHIARA IMPUGNABILE IL GIU- DIZIO. E SI DIFFONDE LIDEA DI UNA COL- LABORAZIONE FRA LE DUE ASSOCIAZIONI. FINITO DI STAMPARE E DISTRIBUITO VENERDÌ 24 MAGGIO 2013

Upload: alessio-carta

Post on 14-Mar-2016

221 views

Category:

Documents


5 download

DESCRIPTION

Il periodico del Municipio delle Torri

TRANSCRIPT

Page 1: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 10 - 24 maggio 2013 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

IL 26 e 27 maggio si vota per le elezioni amministrative, al Comune e al Municipio. E’ importante la partecipazione di tutti al voto. In gioco c’è il futuro di Roma e del territorio del Municipio delle Torri. “Libertà è partecipazione”.

PER LA TUAPUBBLICITÀ33384217143357243472

SEGUICI ANCHE SU

La Fiera dell’Est

www.fieradellest.it

ORA TOCCA A TE!

PAG. 10

CASTELVERDE

CONSEGNATO IL CAMPO SPORTIVO. IL NUOVO IMPIANTO È FINALMENTE PRON-TO AD ACCOGLIERE IL CASTELVERDE CAL-CIO. MA ANCHE IL CORCOLLE E FORSE LA

POLISPORTIVA DILETTANTISTICA NUOVA

LUNGHEZZA.

PAG. 20

DUE LEONI

LE MAMME DEI BAMBINI DELLA SCUOLA MOR-VILLO, STANCHE DELL’INDIFFERENZA DELLE

ISTITUZIONI, DECIDONO DI PRESENTARE

UNA QUERELA CONTRO L’AMMINISTRAZIO-NE PER LO STATO DI ABBANDONO E INSI-CUREZZA IN CUI VERSA LA STRUTTURA.

PAG. 14

TOR BELLA MONACA

EX FIENILE. VINCE IL BANDO MUSICAL-MENTE, CHE ANCORA DEVE ACCETTARE L’AS-SEGNAZIONE. L’A.T.A., SECONDA CLAS-SIFICATA, DICHIARA IMPUGNABILE IL GIU-DIZIO. E SI DIFFONDE L’IDEA DI UNA COL-LABORAZIONE FRA LE DUE ASSOCIAZIONI.

FINITO DI STAMPARE E DISTRIBUITO VENERDÌ 24 MAGGIO 2013

Page 2: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

Venerdì 17 maggio, in occasione del-la presentazione del progetto al-ternativo del Masterplan di David

Sassoli, Marino fa visita ai cittadini di TorBella Monaca.

La parola d'ordine è discontinuità. Obiet-tivo; mandare a casa Alemanno. E' deci-so Marino a ripartire dalle periferie pergettare le basi per una Roma che diventiuna città vivibile, sicura e protagonistanella lotta per il decoro urbano. Prima dipresenziare all'incontro sul Masterplan, ilcandidato sindaco fa visita ai commercian-ti del centro Le Torri.

Cosa pensa dell'operato di Aleman-no?

Nei primi 100 giorni riuscirò a realizza-re molti più obiettivi di quelli che il sinda-co in uscita ha realizzato in questi 5 an-ni. Rispetto ad un personaggio che ha vis-suto sempre con gli stipendi presic dallapolitica, io un mestiere ce l'ho e ne sonoorgoglioso. E' una visione diversa della vi-ta. Non immagino di vivere di politica. Ven-go da un mondo di vera democrazia, sifanno le primarie si compete e poi si riu-nisce tutti insieme, molto diverso da quel-lo che ha fatto Alemanno che ha tentatodi manipolare all'interno dei palazzi perevitare che ci fos-sero nel suo parti-to le primarie. Pre-ferisce la culturadell'accordo piut-tosto che del me-rito. Questo sindaco voleva fare lo scerif-fo a me sembra solo chiacchiere e distin-tivo. Il sindaco deve cercare dove rispar-miare e dove investire. Roma deve esse-re una città che accoglie. Alemanno hadetto che in questi 5 anni ha capito qua-li sono le difficoltà di Roma, che la suasquadra non andava bene e la cambierà.Di danni ci bastano 5 anni, non è che dob-biamo fargli fare gli esami di riparazionesulla nostra pelle!

Tra gli obiettivi mancati da Aleman-no il Masterplan di Tor Bella Mona-ca…

Il progetto del Masterplan per me è quel-lo presentato con Sassoli. Oggi chi studiaurbanistica non pensa alla demolizione maalla riqualificazione, alla rigenerazione.

Quali sono i progetti per le perife-rie?

Il nostro impegno sarà volto al decorourbano delle periferie. Fra qualche meseavremo anche degli autobus nuovi e faròin modo che vengano utilizzati prima ditutto nei quartieri più periferici. Dobbia-mo trasformare la città e dare il senso atutti che siamo una comunità. Ci sono tan-

ti aspetti che stiamo studiando uno fratutti è quello della sicurezza. Mi sono re-so conto che ci sono 29 commissariati,tutti in edifici privati. Paghiamo 14 milio-ni e mezzo per gli affitti. Vicini ad ognu-no di questi ci sono edifici comunali nonutilizzati. Andrò dal Ministero degli Inter-

ni e dirò tu spendi 80 milioni di euro ogni5 anni per affitto. Io ti do i locali tu rispar-mi 80 milioni ma non mi lasci zone comeTor Bella Monaca con una sola pattugliala notte. In questo modo potremmo au-mentare il numero degli uomini e delledonne da impiegare. FEDERICA GRAZIANI

2 MUNICIPIONUMERO 10 ANNO VI

Marino: “Nessun esame di riparazione per AlemannoIL CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA IGNAZIO MARINO IN VISITA A TOR

BELLA MONACA.

Il 17 maggio all’interno dell’Aula Consiliare Marino, Sassoli, Cremonesi e Scipioni hannosottoscritto il proprio sostegno a quello che molti chiamano “il vero Masterplan”. Pre-

se<<<<<<<<<nte anche Nanni, candidato consigliere al Campidoglio. Per tutto il PD il piano dell’Avvocato Bianchi è la dimostrazione di come idee e conoscen-

ze in primis possano riqualificare un quartiere che rischiava di riman<ere sepolto sotto il ce-mento delle 64 delibere di Alemanno. Si leggono dalle carte parole che l’originale Master-plan ignorava in nome degli interessi dei “palazzinari”: salvaguardia degli ambienti pedona-li, valorizzazione delle aree verdi (tenuta Vaselli), difesa delsistema idrogeologico, limitazione al consumo di suolo emaggiori servizi. Nello specifico il progetto darà più impul-so alla vocazione universitaria di Tor Bella Monaca, con spa-zi attorno al Municipio attivi h24. Un collegamento tra viaQuaglia e l’area archeologica vicina sarà nodo di connes-sione con la stazione di Torre Angela del prolungamentodella Metro C.

L’area dei casali verrà adibita ad asilo e centro anzianicon la riqualificazione dell’area prospiciente, e via di Tor Bella Monaca non squarcerà più ilquartiere in due con una piazza e zone pedonali. Il progetto era stato presentato durantela campagna per le primarie anche da Sassoli (4 aprile), a cui Scorzoni e Cremonesi dava-no il loro appoggio. Scorzoni era inizialmente presente all’incontro, ma le spaccature tra leliste Mastrantonio (che lui appoggia) e il Centrosinistra di Scipioni lo hanno visto andarse-ne anzitempo senza presenziare. Scipioni ha dichiarato: ”Questa rabbia, questa sofferenzadobbiamo tramutarla in responsabilità e impegno. Qui abbiamo grandi potenzialità (l’AgroRomano, l’Università e la Città dello Sport, ndr) che possiamo sfruttare con idee come que-ste”. Il clima di tensione per le contrapposizioni locali (anche interne al PD) ha lasciato spa-zio alla pura e semplice campagna elettorale quando ha preso la parola Sassoli. “Dobbiamoreinventare la sicurezza in questo quartiere, dove abbiamo un solo poliziotto ogni 2238 abi-tanti”. Interessante il tema collaborazione Roma -UE: ”Roma si governa anche da Bruxel-les, partecipando ai grandi progetti (Horizon 2020, Smart City) le nostre economie posso-no generare ricchezza tramite le aziende”.

Grandi applausi per Marino: ”Aiuto per le piccole e medie imprese, aiuto ai trasporti e al-la viabilità di Roma” dice il candidato Sindaco. E sulle periferie:”Dobbiamo ricominciare daldecoro urbano, dando poi più sicurezza ai cittadini senza sperperare denaro come ha fattoAlemanno. E lo prometto: ci distingueremo dall’ultimo governo della città il quale non ha di-chiarato i propri conti e i propri debiti pubblicamente. Quando andremo in Campidoglio tut-ti sapranno come spenderemo i soldi dei cittadini!”. MANUEL MANCHI

ANCHE MARINO E SCIPIONI APPOGGIANO IL PROGETTO DELL’ARCH. BIANCHI, PRESENTATO

MESI FA DA SCORZONI, CREMONESI E SASSOLI. GRANDI CONSENSI ATTORNO AL CANDIDATO

SINDACO: ”RIPARTIREMO DAL DECORO URBANO NELLE PERIFERIE”.

PER TOR BELLA MONACA IL PD APPOGGIA IL NUOVO PIANO DI RIQUALIFICAZIONE

C’è un'aria gelida all'arrivo del candidatosindaco presso l'Aula Municipale. Mari-

no arriva in pompa magna accompagnato datutto il Pd di Scipioni.

Ad attenderlo i 'trombati' delle primarie del-l'ex gruppo dirigente del Pd locale, rappre-sentanti di Sel e di Partecipazione Popolare.Le tre liste in coalizione per Mastrantonio Pre-sidente. Marino lancia a tutti grandi sorrisi,inconsapevole di quello che da lì a breve staper accadere.

L'Aula Municipale è gremita, il candidatosindaco fa il suo ingresso insieme a MarcoScipioni, candidato del centrosinistra alla Pre-sidenza del Municipio delle Torri e in pochi mi-nuti la sala si svuota. I sostenitori di Mastran-tonio lasciano solo il candidato sindaco. Fan-no di più: mettono in scena una protesta fuo-ri l'Aula del Consiglio Municipale. Urlano, in-sultano i presenti e schiamazzano. Ad attiz-zare gli animi Mastrantonio, Scorzoni, Pulci-nelli e altri ex dirigenti del Pd del VI Munici-pio.

L'incubo del voto disgiunto torna alla ribal-ta: assenti durante l'incontro con Marino co-loro che molti nelle settimane scorse aveva-no etichettato come i probabili traditori delPd: Grasso, che arriverà a bocce ferme, Giam-marini e Gasparutto, che con ritardo farà laspola tra i due gruppi. La protesta messa inatto dal gruppo legato a Mastrantonio e Scor-zoni conferma quanto la loro politica sia vol-ta alla difesa degli interessi personali e nonal bene comune.

Dentro c'era il candidato sindaco, il candi-dato presidente del Municipio delle Torri e ilPd. Fuori qualcuno che alla poltrona non vuo-le proprio rinunciare. Anche a costo di mina-re la visita di colui che potrebbe mandare acasa Alemanno. FEDERICA GRAZIANI

DURANTE L'INCONTRO IN AULA MUNICI-PALE SUL MASTERPLAN, A CUI ERA STATO

INVITATO IL CANDIDATO SINDACO DEL CEN-TROSINISTRA MARINO, I DEMOCRATICI IN

MOVIMENTO DECIDONO DI PORTARE AVAN-TI ISTANZE PERSONALI ANZICHÉ MIRARE

AL BENE COMUNE.

I DEMOCRATICI IN MOVIMENTO VOLTANO LE SPALLE A MARINO

Page 3: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

MUNICIPIO NUMERO 10 ANNO VI 3

Ha scelto le piazze per la sua cam-pagna elettorale. Ha riportato il Pdtra la gente, qualcosa a cui da tem-

po i cittadini del Municipio non erano abi-tuati. Ha rischiato, anche nei territori piùostici ci ha messo la faccia.

Marco Scipioni è statoprotagonista di una setti-mana tra la gente. Non i so-liti incontri chiusi tra quat-tro mura nei circoli, il nuo-vo Pd ha il coraggio di ri-schiare. Da Castelverde, Tor-re Spaccata, Finocchio, TorBella Monaca, Giardinetti,Villaggio Falcone, Torre Mau-ra, Villaggio Breda, Torre Angela e Borghe-siana, il tour di Scipioni ha evidenziato ladiscontinuità rispetto al passato. I cittadi-

ni hanno apprezzato questo nuovo,ma vecchio, modo di fare politica el'abbandono dell'ex gruppo dirigen-te delle piazze ha in qualche situa-zione fatto mancare i numeri. Que-stione di abitudine, la gente vuoleesserci. Si respira nell'aria. "Sonol'unico che ha deciso di fare le piaz-ze. Ho avuto il coraggio di confron-

tarmi con i cittadini e ho rischiato possibi-li insuccessi. Credo però sia fondamenta-le ripartire da qui".

I partiti di coalizione hanno risposto ehanno sostenuto e accompagnato il lorocandidato presidente nel corso della cam-pagna elettorale. "Noi abbiamo parlato diprogrammi, le diatribe personali le lascia-mo ad altri". Scipioni ha avuto il merito dinon cadere in facili provocazioni, di punta-re dritto all'obiettivo: "Io ho il dovere dibattere il centrodestra, tutto il resto lo la-scio agli altri". Un programma, quello diScipioni, che cerca di risolvere le temati-che più importanti del nostro territorio. A

cominciare dal lavoro attraverso progettiregionali e della Comunità Europea per l'im-prenditoria e l'artigianato, ai servizi socia-li con la loro rimodulazione e l'integrazio-ne con quelli sanitari.

"Voglio che sia aumentata la presenzadi sportelli Asl per la specialistica e per iprelievi per gli anziani e i diabetici".Senzalasciare il tema della cultura: "La Città del-lo Sport deve diventare il sito dei grandieventi, bisogna che la cultura riparta dal-la periferia. E' necessario riprendere anchei rapporti con l'Università attraverso la ge-stione di alcuni progetti".

Uno sguardo anche al tema dei traspor-ti con la Metro C e la proposta di un nododi scambio nel versante prenestino. "La miasfida partirà proprio da quel quadrante cheha bisogno di scuole, di servizi e di lavo-ro". Scipioni mostra sensibilità anche suitemi legati all'ambiente: "Avrò particolareattenzione per i temi legati al decoro ur-bano, mi batterò affinchè la raccolta diffe-renziata parta quanto prima e per la tute-la dell'Agro Romano".

E sui toponimi propone una riqualifica-zione dei settori per portare servizi attra-verso risorse già esistenti. Scipioni lanciapoi il vero segnale di discontinuità rispet-to al passato: "Sarà fondamentale aprireai cittadini le porte del Municipio per dareun forte segnale di trasparenza e parteci-pazione!". FEDERICA GRAZIANI

“La differenza tra noi e l'ex classe dirigente non è difficile da individuare: il partito così come è sta-to concepito dall'ultimo congresso con Sgrulletti vincitore, ci ha messo nei guai. Il cambiamento

fermenta, ne sono un sintomo le liste per le prossime elezioni, profondamente cambiate rispetto alleprecedenti, con tanti nomi nuovi".

Esordisce così Mariano Angelucci, candidato Pd alle elezioni municipali. Anche lui parla di cambiamen-to e discontinuità rispetto al passato. "Probabilmente le dimissioni dell'ex segretario del Pd, assieme aquelle di 3 circoli su 7, avrebbero fatto meglio al partito se fossero arrivate lunedì prossimo, alla chiu-sura dei seggi, senza prestare il fianco a chi vorrebbe dipingere il PD locale come decapitato, senza uncoordinamento. Il grande problema è che Enrico Gasbarra, segretario regionale, a differenza del parti-to nazionale non può, secondo regolamento, fare alcun commissariamento: ciò significa che al Municipio saremo vacanti finoa novembre, quando presumibilmente faremo il nuovo congresso a cavallo di quello nazionale che sostituirà Epifani".

Sul tema della rottura di Mastrantonio con la coalizione di centrosinistra Angelucci commenta: "Una grossa forzatura. Ma-strantonio si è candidato alle primarie firmando un patto che si chiama Roma Bene Comune. Il patto in questione lo conosco-no tutti, e stabilisce che da mezz'ora dopo l'esito delle primarie, i candidati sconfitti devono sostenere il vincitore in campagnaelettorale. Troppo facile, a questo punto, perdere una sfida regolare e rompere un accordo controfirmato per staccarsi e anda-re per proprio conto. Se era legittimo fare ricorso ai garanti, non è altrettanto legittimo contestare l'esito di un voto in cui nonc'è traccia di brogli, né denunce, ne prove di alcun tipo a sostegno di questa tesi, così come gli stessi garanti hanno ribadito.Del resto 1300 voti di scarto sono un abisso. E poi è da tempo che ricordo ai miei concittadini come Mastrantonio sia un can-didato indipendente, che col centrosinistra non c'entra assolutamente nulla. E la dimostrazione l'abbiamo avuta con la scissio-ne dei giorni scorsi".

ANDREA GIONCHETTI

ANGELUCCI (PD) E LA SFIDA PER IL MUNICIPIO DELLE TORRI

IL GIOVANE CANDIDATO PD COMMENTA LA SITUAZIONE MUNICIPALE DEL PD.

Scipioni: “Voltiamo pagina”IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA ALLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO DELLE TORRI

È PRONTO PER LA SFIDA ELETTORALE. PRESENTA PROGETTI E IDEE PER IL FUTURO E

INVITA TUTTI A VOTARE CON LA TESTA.

Page 4: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

MUNICIPIONUMERO 10 ANNO VI4

Venerdì 17 maggio alcuni tra i candi-dati al consiglio comunale e alla pre-sidenza del municipio VI sono stati

protagonisti di un dibattito pubblico che siè svolto alla scuola di via Fosso dell'Osa 507.

Claudio Aprilanti, presidente del comita-to di quartiere Villaggio Prenestino, li ha in-terrogati su diversi argomenti: la situazio-ne delle scuole e in particolar modo del ples-so scolastico luogo del dibattito che presen-ta infiltrazioni d'acqua e non solo, le stradedel quartiere poco sicure e non illuminate,la sicurezza e il rapporto dei cittadini con icentri di accoglienza. Gli altri punti trattatisono stati il centro polifunzionale e la mo-bilità locale.

Ad Enrico Stefano, Dario Nanni e MarcoDi Cosimo rispettivamente candidati al con-

siglio comunale del Movimento 5 Stelle, delPd e Pdl sono toccati 10 minuti a testa. Lostesso tempo concesso anche ai due candi-dati alla presidenza del nostro municipio Ro-berto Mastrantonio (Sel) e Fabio Tranchina(M5S).

Il primo a prendere la parola è stato Mar-co Di Cosimo. "Dobbiamo impegnarci pertrovare i fondi, questa la scuola è grande enon sarà semplice. Il centro polifunzionale èstato definananziato dalla giunta Polverini.Siamo però pronti per la realizzazione delcentro anziani su via Fosso dell'Osa, dovre-

mo partire in poco tempo". Poi Dario Nanni:"è il caso di fare in modo di far arrivare unpresidio qui nella zona, la sicurezza però sifa in tanti modi e non solo con le caserme".

Per quanto riguarda la mobilità Enrico Ste-fano ha sottolineato: "Abbiamo molti auto-bus che fanno giri inutili e senza senso. Dob-biamo mettere nella mani dei cittadini glistrumenti per interagire e giudicare l'opera-to della cosa pubblica. Per questo abbiamoproposto che venga data ai cittadini la pos-sibilità di ridisegnare le linee Atac attraver-so internet, esistono dei potenti software che

permettono di farlo". Sulle scuole e il socia-le Roberto Mastrantonio ha detto: "Anche inun momento di scarse risorse bisogna sce-gliere le priorità, e la scuola è una priorità.Per quanto riguarda i centri di accoglienza,il municipio deve attivare tutte le misure dimediazione sia dal punto di vista sociale checulturale attraverso i servizi sociali".

Nel finale è stata la volta di Fabio Tran-china: "Il cambiamento deve essere imme-diato. Quello che vi possiamo garantire èche ci sarà trasparenza in tutto quello chefaremo", ha detto ad una platea di soli cit-tadini, tutti gli altri candidati intanto eranoandati via per impegni elettorali.

VALERIA PICHINI

Si riduce sempre tutto ad una que-stione di voti: prendere da più par-

ti anche a costo di fare l'occhiolino achi sta facendo il male del Pd locale. E'stato distribuito materiale elettoraleper Dario Nanni , candidato Pd, insie-me alla candidatura di Mastrantonio,candidato della coalizione di Sel, DiMe Partecipazione Popolare. Sono colo-ro che hanno tradito il patto di Romabene comune, che hanno deciso di pre-sentare, in seguito al risultato delle pri-marie, una coalizione alternativa a quel-la di Scipioni. Nonostante questo, Nan-ni partecipa alle loro riunioni e ai loroeventi, consente che si diffonda mate-riale elettorale con il suo nome e quel-lo di Mastrantonio accanto, tutto perché il gruppo dei Democratici in Movi-mento sostiene la sua candidatura al Comune. Continuano a regnare sovra-ni gli interessi personali, per quelli del partito c'è tempo. Forse.

FEDERICA GRAZIANI

“Questa mattina ho presentato una querela nei confronti di Marco Scipioni, candidato alla Presiden-za del VI Municipio, di Annamaria Addante, ex Presidente del Consiglio Municipale e di Valerio Ar-

cangeli, ex capogruppo dei DS, per diffamazione a mezzo stampa. Le dichiarazioni, elargite senza com-plimenti da queste persone, oltre ad essere false e tendenziose, rispecchiano anche la loro poca informa-zione. E' infatti altamente improbabile che un partito, dopo la presunta espulsione (che per regolamentoviene sancita dagli organi di garanzia del partito stesso e non da una riunione di "pochi intimi") di un suotesserato, decida di candidare lo stesso alla Presidenza di un altro Municipio dopo appena un anno”. E' ilcomunicato diramato da Roberto Mastantonio, candidato alla Presidenza del Municipio delle Torri per lacoalizione formata da Sel, Democratici in Movimento e Partecipazione Popolare. La querela si riferisce adun articolo del nostro giornale, pubblicato lo scorso numero dal titolo 'Trombati, traditori e falsi moralisti'.

Se si legge bene l'articolo, risulta evidente che la querela è del tutto forzata perché Annamaria Addan-te e Valerio Arcangeli non rilasciano dichiarazioni alla nostra testata, bensì siamo noi che scriviamo chesu un social network hanno confermato le accuse di Scipioni. Quindi la diffamazione per mezzo stampadecade. Così come risulta incomprensibile perché non includere Doriana Mastropietro nella querela, vi-sto che nell'ultimo numero ci ha rilasciato una lunga intervista, dettagliata, sul tema dell'uscita di Mastran-tonio dai Ds. E' stata l'unica a fornire particolari sulla questione. Così come non si capisce come in que-sto comunicato si scriva dell'espulsione di Mastrantonio "che per regolamento viene sancita dagli organidi garanzia del partito stesso e non da una riunione di "pochi intimi", perché nessuno parla di espulsioneforzata ma di un accordo pacifico tra le parti. Quindi senza bisogno di garanti. E non regge nemmeno latesi per cui "un partito, dopo la presunta espulsione di un suo tesserato, decida di candidare lo stesso al-la Presidenza di un altro Municipio dopo appena un anno", perché la candidatura di fatto non avviene coni Ds, quindi il legame non esiste. E inoltre resta ancora incomprensibile una candidatura dall'VIII al VII epoi di nuovo all'VIII. Questo comunicato sembra, da parte di Mastrantonio, più un mezzo per prendereposizione rispetto alle numerose accuse davanti ai suoi sostenitori. Della serie: li ho querelati quindi nonè vero. Aspettiamo che la querela arrivi…Forse! FEDERICA GRAZIANI

Candidati del municipio e del comune a confronto

IL CANDIDATO PD AL CONSIGLIO COMUNALE DARIO NANNI DISTRIBUI-SCE MATERIALE ELETTORALE DEI DEMOCRATICI IN MOVIMENTO, LA LISTA

CHE STA OSTACOLANDO L'ASCESA DEL CANDIDATO PD, MARCO SCIPIONI,ALLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO.

MASTRANTONIO QUERELA SCIPIONI… FORSE…

ENRICO STEFANO, MARCO DI COSIMO, DARIO NANNI, ROBERTO MASTRANTONIO E

FRANCO TRANCHINA ACCETTANO L'INVITO DEL PRESIDENTE DEL CDQ VILLAGGIO PRE-NESTINO CLAUDIO APRILANTI E SI CONFRONTANO SUI PUNTI DA LUI ESPOSTI.

NANNI, PD O DIM QUESTO È IL PROBLEMA!CON UN COMUNICATO IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DI SEL DIRAMA LA NOTIZIA DI UNA QUERELA.

Page 5: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013
Page 6: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

MUNICIPIONUMERO 10 ANNO VI6

Come un ciclone si sono abbattuti sul-le strade del VI Municipio. Hanno por-tato una ventata di novità e cambia-

mento. Attivismo, coesione e pro-

grammi innovativi distinguonola lista dei Verdi VI Municipio.Una lista che è formata in granparte da donne, ben 13, chepresenta come suo capolistaAlessio Carta, grafico de La Fie-ra dell'Est.

Nell'ultima settimana hannoportato a termine l'opera di ripulitura deiparchi di Ponte di Nona e largo Mengaroni.Hanno organizzato la giornata del barattoal Parco Calimera per lanciare il messaggiodel riciclo degli oggetti e dell'importanzadello scambio. E hanno concluso con unagiornata dedicata alla lotta: l'Eco Resistan-ce Day.

Il 21 maggio, infatti, hanno protestatocontro la privatizzazione dell'asilo di LargoRotello a Castelverde. Alla manifestazionehanno partecipato le educatrici dell'USB, ilcapolista dei Verdi al Comune di Roma Nan-do Bonessio e il candidato del centrosini-stra alla Presidenza del Municipio Marco Sci-pioni. "La Giunta Alemanno - spiegano nelloro comunicato - con un bando in scaden-za il 3 giugno, vuole privatizzare ben 10 asi-li nido pubblici. Con questo provvedimen-

to i privati prenderanno 480 euro per ognibambino per 10 mesi, una cifra irrisoria cheporterà tagli al personale e ai materiali di-dattici.

Un altro colpo all'istruzione pubblica che,invece di arricchire l'educazione, la impo-verirà perchè verrà aumentato il numero dibambini iscritti, ma il personale resterà lostesso. Protestiamo anche in difesa delleeducatrici, costrette a condizioni di lavoroindecorose: un salario di 5 euro l'ora, con10-12 bambini da gestire tutti insieme. Unlavoro prezioso, quello delle educatrici, ri-dotto a mero lavoro di babysitting! Siamocontro il modello di Alemanno che relega laprofessione di educatrici a servizio di cu-stodia e chiediamo che venga difesa la pro-fessione delle stesse con norme contrattua-li che ne preservino il loro lavoro".

Per un paio d'ore hanno ostaco-lato il traffico di via Massa San Giu-liano. Si sono poi spostati di fron-te allo stabilimento di Rocca Cen-cia. Presente Nando Bonessio e iresidenti delle case intorno allastruttura, costretti a vivere tra ilcattivo odore. "I Verdi VI Munici-

pio - commentano - chiedono la sospensio-ne della tassa rifiuti per i residenti, lo spo-stamento dell'impianto in un sito idoneo inattesa che venga avviata la raccolta diffe-renziata, per preservare la salute dei citta-dini e il territorio e per trasformare i rifiutiin risorsa. Chiediamo inoltre che per la rac-colta differenziata vengano impiegati i re-sidenti della zona in modo da creare lavo-ro in un territorio difficile dal punto di vistaeconomico e sociale".

Ultima tappa piazza Castano per prote-stare contro la Romeo che dovrebbe occu-parsi della manutenzione delle case popo-lari, lasciate invece al completo abbando-no. I Verdi VI Municipio sono un gruppo gio-vane e dinamico che vuole diventare la vo-ce dei cittadini e farsi carico delle istanzedegli ultimi. FEDERICA GRAZIANI

E' LA LISTA CHE SI È DISTINTA PER SIMPATIA, ORIGINALITÀ E ATTIVISMO. NELL'ULTI-MA SETTIMANA HANNO PORTATO A TERMINE ALTRE OPERE DI RIPULITURA DEI PARCHI,HANNO ORGANIZZATO LA GIORNATA DEL BARATTO E SONO STATI PROTAGONISTI DI TRE

PROTESTE. CAPOLISTA ALESSIO CARTA, GRAFICO DE LA FIERA DELL'EST. "Ho scelto i Verdi perché avevano un pro-gramma molto interessante dal punto di vi-sta ambientale, sociale e urbanistico".

Si presenta così Lorenza Taiti, 35 anni diFinocchio, candidata alle elezioni municipalicon i Verdi. Responsabile linguistico pressoun'associazione, Lorenza da sempre operanel sociale e nel settore del volontariato. "Noiproponiamo di far ripartire l'economia delMunicipio attraverso la manutenzione del ver-de e dalla valorizzazione dei prodotti artigia-nali del territorio. Il bene comune può servi-re a crescere insieme. Possiamo sfruttare an-

che i nostri siti archeologiciper creare lavoro. Basta conqueste grandi società chearrivano, spremono gli ope-rai e poi li abbandonano. E'necessario ripartire dal pic-

colo favorendo le realtà locali". I Verdi propongono una città e un Munici-

pio ecosostenibile: "C'è bisogno di una cre-scita urbana ordinata, al servizio del cittadi-ni. La persona deve diventare il centro di tut-to. Urbanizzazione, lavoro e natura devonocrescere insieme. L'obiettivo è l'armonia del-le cose".

I Verdi hanno improntato la loro campa-gna elettorale sull'attivismo: "Noi ci differen-ziamo già per la nostra campagna elettora-le che non è stata solo a scopo di raccoglie-re voti, ma è stato l'inizio di un progetto fu-turo. Quindi io pulisco il parco perché in men-te ho un progetto. Poi ci rende diversi la no-stra unione: siamo tutti giovani del territorioche vogliamo crescere. Ognuno di noi ha unposto di lavoro, quindi la scelta di candidar-ci è dovuta alla passione per il nostro terri-torio. Ci distingue l'amore verso la nostra ter-ra". FEDERICA GRAZIANI

LORENZA TAITI (VERDI): "NOI CI DIFFERENZIAMO"La cavalcata dei Verdi VI Municipio

“Ho deciso di candidarmi neiVerdi perché penso che que-

sto partito possa rappresentare leistanze di tutte quelle persone chenon trovano spazi, soprattutto neiservizi alla persona. In questo ter-ritorio c'è carenza di questi servizi e pensoche i Verdi possano dare voce a queste per-sone".

Esordisce così Mauro Sorrentini, psicologopresso il centro di Torre Angela in via Atlan-tide, candidato con i Verdi del VI Municipio."I Verdi si occupano di ambiente ma non si-gnifica si fermino a quello. L'ambiente è labase da cui deve partire tutto il resto: l'ag-gregazione per esempio parte se c'è uno spa-zio curato. Ambiente significa lavoro e occu-pazione". Mauro, grazie al suo lavoro, cono-sce bene la situazione sociale del territorio:"Ci sono persone isolate e intendo con que-sto una trasversalità: donne sole, nuclei fa-miliari isolati e persone con handicap abban-

donate. Ci sono stranieri che non sono assi-stiti".

I Verdi offrono una diversa chiave di let-tura rispetto alle politiche sociali: "Il sociale

è una risorsa non una spesa. Se si in-veste sul sociale si riesce a risparmia-re sulla spesa che attualmente si va aripercuotere sul sistema sanitario. I ser-vizi devono essere revisionati, i soldivengono spesi male. Ci sono delle nuo-ve possibilità di sviluppare, altri servi-

zi come il vecchio telesoccorso che possonoessere aiutati anche dai privati. Intendo unsostegno dai privati che investono normal-mente i loro soldi sulla pubblicità: possonodestinare questi soldi all' Amministrazioneche può utilizzarli per un servizio. Questa èpubblicità, pubblicità sociale". Alcune propo-ste anche per l'assistenza domiciliare:

"Per abbattere le liste dell'assistenza do-miciliare bisogna creare altri servizi leggericome il servizio a chiamata, le badanti as-sunte con sovvenzioni dei privati e il telesoc-corso. Se si tolgono questi servizi non faccia-mo altro che intasare le liste. Le domande diassistenza non sono facilmente comprensi-bili perché spesso vengono accolte prima le

domande e poi fatte le visite domiciliari. C'èun sistema che va rivisto. Può essere tuttoreindirizzato. Proponiamo il bilancio parteci-pato che porta alla trasparenza massima. Pro-poniamo una commissione composta da rap-presentanti dell' Amministrazione, dei servi-zi alla persona e delle associazioni".

FEDERICA GRAZIANI

LA LISTA DEI VERDI DEL VI MUNICIPIOAL SUO INTERNO CONTA BEN 13 DONNE.PARLA UNA DELLE CANDIDATE.

TRA LE PROPOSTE DELLE LISTA ECOLOGI-STA DEL VI MUNICIPIO MOLTE SONO DE-DICATE AL SOCIALE. NE PARLA MAURO

SORRENTINI, CANDIDATO E PSICOLOGO

PRESSO UN CENTRO A TORRE ANGELA.

LA RICETTA DEI VERDI PER IL SOCIALE

Page 7: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

MUNICIPIO NUMERO 10 ANNO VI 7

Fulvio Papini, segretario del circolo Pddi Torre Spaccata, in seguito ai ri-sultati del congresso che ha visto

l'elezione di Sgrulletti come se-gretario del Pd locale, ha fat-to quadrato intorno a Scipioniinsieme a tutti gli iscritti delsuo circolo.

Un congresso contestato for-temente dal candidato del cen-trosinistra alla Presidenza delMunicipio delle Torri, perché laFederazione aveva deciso di farvotare il circolo fantasma di Ponte di No-na per il romano e non per il locale. I Ga-ranti stabilirono che i 15 voti di Sgrullettisu Scipioni erano da ritenersi validi e ini-ziò una diatriba interna. "La candidatura

di Marco Scipioni è venuta dal no-stro circolo, a cui lui era iscritto.Marco non fa politica per soldi maper una passione. Noi del circolodi Torre Spaccata presentiamouna sola candidata Ambra Con-solino. Abbiamo puntato sul cam-biamento radicale".

Rispetto al tradimento di Sel,che ha deciso di presentare una coalizio-ne alternativa staccandosi dal Patto di Ro-ma Bene Comune con i perdenti del Pd le-gati all'ex gruppo dirigente, commenta:"Marino ha posto un problema importan-

te: l'etica. I candidati hanno sottoscrittoun codice etico alle primarie. Quelli che ilgiorno dopo hanno strappato questo codi-ce si definiscono da soli. In politica l'affi-dabilità è tutto, chi non accetta le regolee va da un'altra parte ha sempre torto. Ioho lottato all'interno del Pd in seguito alcongresso, abbiamo sempre detto che nonera corretto diventare autarchici e fare unpartito tra loro non coinvolgendo chi eraarrivato con 15 voti di scarto. Dopo le pri-marie e il ricorso presso la Commissionedei Garanti l'esito è stato la conferma diScipioni. Quando uno vince per 1000 votiin più non lo si può accusare di inquina-mento del voto".

Papini non esclude un accordo tra le par-ti (Mastrantonio e l'ex gruppo dirigente ndr)

prima delle primarie: "Secondo me c'è qual-cosa di strano perché Mastrantonio primastava con noi, esce dai Ds perché non ave-va operato in modo limpido, va nell' ex VIImunicipio, cambia tre volte il partito poi ri-torna e con loro si allea. Se il Pd mantieneil concetto di etica questa gente deve es-sere fatta fuori. Penso che in politica la gen-te chieda i valori e non fette di potere dadividersi. Votare la coalizione legata a Ma-strantonio significa indebolire il centrosini-stra, disperdere i voti. Questa è un'opera-zione nata per aiutare qualcuno a soprav-vivere all'interno della politica. Più che al-tro lo vedo come una forma di pressioneper fare una trattativa futura che secondome non ci sarà mai. Secondo me è esclu-so". FEDERICA GRAZIANI

Papini: “Chi non accetta le regole ha sempre torto”E' L'UNICO SEGRETARIO DI CIRCOLO DEL

PD CHE SI È SCHIERATO CON SCIPIONI IN

QUESTI CINQUE ANNI.

La politica ha sempre fatto parte della suavita. Dall'età di 13 anni, infatti, milita nelPartito Comunista, e qualche anno fa si

candida in Municipio con Rifondazione Comu-nista.

Decide oggi di presentarsi con i socialisti per-ché "per cambiare le cose è necessario entra-re nelle istituzioni". Addetta mensa nelle scuo-le, Daniela si è battuta sul territorio delle casepopolari di Ponte di Nona su moltissimi temilegati al sociale: "Per circa 10 anni sono stata impegna-ta nel sociale, avevamo una associazione 'L'isola che nonc'è', di cui ero vicepresidente, lavoravamo in particolaresul disagio sociale ed eravamo diventati un punto di ag-gregazione per i ragazzi. Abbiamo lottato tanto per il pun-to verde qualità, che doveva essere un punto aggrega-zione dove doveva venire, e ancora c'è il progetto, un

centro polivalente. Invece è venuta una piscina privata,un asilo nido che c'è ma non apre e comunque sarà pri-vato, e una sala slot. Questo è stato un furto per il quar-tiere!".

Una candidatura sofferta e molto pondera-ta "perché oggi non è facile riprendere in ma-no la politica, la gente è sfiduciata dalla cor-ruzione". Tra gli obiettivi di Daniela quello dientrare nelle istituzioni e continuare la lottadall'interno: "E' ora di capire che se non si èdentro dall'esterno non si conta nulla. Potròrendere partecipi le persone di quello che ac-cade". Partecipazione, trasparenza e lavorosono alla base del suo programma: "La miaproposta è creare cooperative municipalizza-

te impiegando i disoccupati, le fasce deboli e gli ex dete-nuti nella manutenzione degli spazi comuni. Spero che laparte della sinistra abbia voglia di collaborare su questitemi. Rovesciamo la piramide: dal basso all'alto".

Tante proposte anche per i giovani del territorio: "Hointenzione di presentare la proposta di convertire gli spa-zi abbandonati in spazi sociali e aggregativi. E' fondamen-

tale creare un'alternativa ai nostri giovani, dargli dellestrutture in cui incontrarsi anche sul nostro territorio".Daniele dice un secco no alla cementificazione selvaggia:"Dobbiamo avere una percentuale di spazi verdi per ogniedificio realizzato. Questo territorio deve essere risarcitodalla colata di cemento che è stato costretto a subire".

Tra le proposte più interessanti l'apertura in Municipiodell'Agenzia dei diritti: "Questo progetto nasce da un'esi-genza, è un punto dove la gente può avere informazionied essere indirizzata nel modo più semplice possibile perle varie problematiche. Questo consentirà di avere un mo-nitoraggio delle necessità e di riappropriarsi delle risorseche stanno sul territorio per dare delle risposte immedia-te ai cittadini. Dare risposte non a livello clientelare". Trale sue lotte quella dell'emergenza abitativa: "Basta conla costruzione, riappropriamoci dell'invenduto che c'è sulterritorio. I palazzinari hanno fatto man bassa!".

Un piccolo commento lo riserva anche alla situazionedel centrosinistra del Municipio: "Corriamo il rischio chegli interessi lobbistici di alcuni creino una sponda alla de-stra. Chi decide di giocare da solo dovrà spiegare poi perchi ha giocato". FEDERICA GRAZIANI

DA SEMPRE IN PRIMA LINEA IN DIFESA DEI DIRITTI DEI PIÙ

DEBOLI, DANIELA FONTANELLA, RESIDENTE NEL QUARTIERE

DI CENTRO SERENA, A VILLAGGIO FALCONE, SI METTE IN

GIOCO CON IL PARTITO SOCIALISTA.

DANIELA FONTANELLA, CANDIDATA PSI: "ROVESCIAMO LA PIRAMIDE"

Page 8: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

La prima giornata di proteste per itagli sui servizi domiciliari agli an-ziani si conclude con un nulla di fat-

to. Il neo costituito Comitato per i Dirittidegli Anziani ci ha messopochi giorni a passare dal-le parole ai fatti.

Dopo una richiesta di in-contro a cui non è perve-nuta risposta, alle 10 dimattina del 17 maggio -assieme a esponenti di Ac-tion (Ponte di Nona), Soc!al Pr!de, SPICGIL, Monica Natali candidata di Sinistraper Roma alla Presidenza del Municipiodelle Torri, Fabio Alberti candidato in Cam-pidoglio per la lista Sinistra per Roma ealtri – ha manifestato al pian terreno delMunicipio. L’organo, formatosi solo il 14maggio, chiede la ritrattazione della de-libera n°355/2012, voluta da Alemannoe dal Vicesindaco Belviso, responsabiledelle Politiche Sociali. La presente riducedrasticamente le ore di assistenza domi-ciliare spettante agli anziani (SAISA) equindi riduce enormemente il lavoro de-gli operatori sociali, oltre che a tagliare ifondi per i centri diurni. Meno penalizza-ti o addirittura favoriti dall’atto disabili eminori.

Fischietti, cori polemici e irriverenti peril Presidente del VI – candidato a un se-condo mandato – hanno intasato il Mu-nicipio per circa un’ora. Prima che il co-mandante dei vigili e un uomo dei servi-zi fiduciari si siano fatti carico della richie-sta dei dimostranti, invitando una dele-gazione di 5 persone a salire alla Presi-denza. Luigi Pignatelli e Viviana Ruggeri(Comitato per i Diritti degli Anziani), Gia-como Garbini (assistente sociale), Carlode Angelis (Soc!al Pr!de) e Verino Tina-burri per SPI CGIL sono rimasti fino a

mezzogiorno inoltra-to a parlare con Fe-derico Ceccarelli (se-gretario di Lorenzot-ti), Alessandroni (re-sponsabile Servizi So-ciali Municipio) e altriassistenti. Terminato

il colloquio dopo mezzogiorno, il Comita-to ha dichiarato soddisfatto:”All’inizio sem-brava non capissero nemmeno di cosa sistesse parlando. La Alessandroni si è mo-strata preoccupata perché essendo untecnico è suo compito attuare una dispo-sizione di un organo superiore quale il Co-

mune. Siamo riusciti a convincerli a spe-dire entro un’ora una lettera alla Belviso,in cui si comunica la sospensione localedell’attuazione della riforma per la sezio-ne che concerne gli anziani. Si chiede poil’apertura di un tavolo per rivedere qua-li aspetti tecnici penalizzano fortementeil target rappresentato dal Comitato”.

I presenti però, come si dice, hannofatto i conti senza l’oste. Molti dimostran-ti – soddisfatti dell’impegno strappato –hanno abbandonato il Municipio, l’ora diattesa passa nel silenzio come quelle se-guenti. Lorenzotti arriva alle 15.30 e ungruppo di vigili comunica ai pochi rima-

sti l’imminente nuovo colloquio, che si di-mostra disastroso per le rimostranze delComitato e degli altri movimenti. Dice Vi-viana Ruggeri, ricercatrice per il Comitato:”Cihanno detto che devono riflettere sul dafarsi! Come se non bastasse il Presiden-te in pieno delirio ha iniziato ad accusa-re i sindacati come unico vero problemadelle pubbliche amministrazioni…”.

Il dettame uscito dalla seconda e ulti-ma assemblea è il seguente: la 355/2012continuerà ad essere applicata, anche re-lativamente agli anziani. In caso si deci-derà di correggerla in seguito. I manife-stanti non ci stanno, affermano che la let-tera la spediranno alla Belviso anche sen-za il consenso dell’amministrazione. E ar-riveranno presto altri presidi.

MANUEL MANCHI

Presidio per gli anziani in Municipio, ma Lorenzotti non ascoltaCHIESTO UN INCONTRO AL PRESIDENTE. INIZIALMENTE IL SUO SEGRETARIO SI IMPEGNA

A SPEDIRE UNA LETTERA ALLA BELVISO PER L’APERTURA DI UN NUOVO TAVOLO DI TRAT-TATIVE, POI, DOPO ORE DI ATTESA, TUTTO SFUMA. RABBIA E FRUSTRAZIONE TRA I DI-MOSTRANTI.

MUNICIPIO8 NUMERO 10 ANNO VI

"Il popolo vuole le case popolari": basterebbe questo slogan perpoter riassumere la manifestazione del 15 maggio scorso. In miglia-ia tra famiglie italiane e straniere, ragazzi universitari ed adulti si so-no riversati nelle strade del centro della Capitale per protestare con-tro l'emergenza abitativa che vede numerose famiglie romane priva-te di una casa. Al corteo hanno preso parola alcuni studenti dell' Uni-versità de La Sapienza, gli stessi che hanno occupato simbolicamen-te la sede del Laziodisu, ente che si occupa dell'erogazione di borsedi studio e di alloggi universitari, ed alcuni esponenti di movimentiquali Blocchi Precari Metropolitani ed Action. Il corteo ha visto anchela partecipazione del candidato Sindaco di Roma Sandro Medici, l'uni-co a sostenere la lotta alla casa, e del sindacato USB.

Una delle tappe simboliche del corteo è stato il sit-in di fronte lasede dell'ACER (Associazione dei Costruttori Edili di Roma e provin-cia), dove i manifestanti hanno simbolicamente sfrattato i costrutto-ri, accusati di guardare esclusivamente ai propri interessi. "Si conti-

nua a costruire, a Roma arriva-no colate di cemento, ma la gen-te resta sempre senza casa. Que-sto è perché ci si occupa solo diedilizia privata e non di quellapopolare", lamenta uno degli or-ganizzatori, accolto dall'applau-so e dai consensi dei manifestanti. La protesta si è conclusa poi aPorta Pia, di fronte alla sede del Ministero delle Infrastrutture e deiTrasporti (dopo una legge del Governo Berlusconi II, il Ministero deiLavori Pubblici è stato accorpato a quello delle Infrastrutture) con ungesto simbolico: sono state aperte delle tende da campeggio davan-ti l'entrata della sede, "se non ci concedete un incontro noi restiamoqui". C'è chi urla "Questo Ministero non serve a nulla!" mentre gli or-ganizzatori cercano di accordarsi per un tavolo con le istituzioni perrisolvere il problema abitativo. E nel tardo pomeriggio la risposta èarrivata: il 22 maggio i rappresentati sono invitati ad un dibattito conl'assessore regionale alla Casa Refrigeri ed il ministro alle Infrastrut-ture Lupi.

Insomma, una giornata di mobilitazione ha finalmente portato adun incontro con le istituzioni. Ora è da vedere se queste saranno ingrado di risolvere il problema. LUCREZIA LA GATTA

LO TSUNAMI TOUR SCENDE IN PIAZZANELLA MATTINATA DEL 15 MAGGIO A PIAZZALE TIBURTINO È

PARTITO UN CORTEO DI PROTESTA ORGANIZZATO DAI MOVI-MENTI PER IL DIRITTO ALL'ABITARE. ALLA MANIFESTAZIONE

HANNO PARTECIPATO MIGLIAIA DI PERSONE COINVOLTE NELLE

OCCUPAZIONI DEL 6 DICEMBRE 2012 E DEL 6 APRILE 2013.

Fotot di Lucrezia La Gatta

Page 9: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013
Page 10: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

Negli ultimi giorni numerose sono sta-te le notizie in merito alla venditadell'immobile di via Massa San Giu-

liano, Castelverde, destinato in futuro adospitare un presidio delle forze dell'ordine.

La questione sicurezza è una nota dolen-te soprattutto per il nostro municipio e nonpoche sono state le polemiche scaturite dal-l'argomento. Oggi speriamo di mettere unpunto a questa situazione che si trascina datroppo tempo con le parole di Marco Dari,Assessore ai Lavori Pubblici VI Municipio, econ quelle di Oscar Carmignoli, proprieta-rio insieme a Mirella Petrolati dello stabilein questione.

"I soldi destinati per comprare l'immobi-le di Castelverde sono in bilancio. Il Comu-ne di Roma, come tutti gli altri in Italia, acausa del Patto di Stabilità lavora per cas-

sa per cui si possono spendere i soldi soloquando materialmente sono presenti nellacassa. L'Amministrazione stava chiudendola pratica nei giorni passati, ma i fondi del-la cassa sono stati utilizzati per tamponarele emergenze che hanno riguardano il pa-

trimonio. L'acquisto dell'immobile destina-to al presidio è stato solo rimandato". "Fi-nalmente una buona notizia", afferma OscarCarmignoli. "Lunedì 20 maggio l'assessora-to di competenza, ovvero quello al patrimo-nio, ci ha contattato assicurando che nel piùbreve tempo possibile saremo chiamati asottoscrivere l'atto notarile di vendita.

L'atto è stato rimandato per un proble-ma di cassa, quando nuovamente ci saran-no i fondi a disposizione chiuderemo defi-nitivamente la pratica. La cosa positiva èche l'intenzione e la volontà di voler com-prare c'è sempre stata e non appena saràpossibile il Comune procederà all'acquisto".

VALERIA PICHINI

Caserma Castelverde, rimandata la venditaDOPO L'INTERVISTA RILASCIATA DA MIRELLA PETROLATI, A PRENDERE LA PAROLA SONO L'AS-SESSORE AI LAVORI PUBBLICI MARCO DARI E IL PROPRIETARIO DELLO STABILE OSCAR CAR-MIGNOLI.

PRENESTINO - COLLATINO10 NUMERO 10 ANNO VI

Maurizio Fiorini e tutto l'organico del Ca-stelverde Calcio, giocatori compresi,

hanno lasciato l'impianto sportivo di via S.Ma-ria di Loreto n. 6 trasferendosi in via Ma-glianico, a pochi metri di distanza.

Ad attenderli una nuova sede inauguratadomenica 12 maggio alla presenza del can-didato sindaco Gianni Alemanno, al presi-dente della Commissione Urbanistica di Ro-ma Capitale, al parroco e a tutti i tifosi chehanno partecipato alla grande festa biancoverde. Anche il Corcolle, che da un anno aquesta parte era ospitato dalla società di Fio-rini, ha fatto armi e bagagli e si è trasferitonella nuova sede che vanta un campo da cal-cio in sintetico di tutto rispetto. Da MarcoDari, Assessore ai Lavori Pubblici del VI mu-nicipio, veniamo a sapere che il campo è sta-to temporaneamente affidato al Castelver-de Calcio in attesa di un bando di gara pub-blico che ci sarà quando la struttura sarà fi-

nalmente completata. Cosa ne pensa Maurizio Fio-

rini, numero uno del Castel-verde Calcio? "Non conosco itempi di ultimazione della strut-tura perché non dipende da noima dall'associazione consortile. Abbiamo giàospitato il Corcolle e, molto probabilmente,si sposterà con noi, se vorrà venire anche laPolisportiva Dilettantistica Nuova Lunghez-za dovremo organizzarci perché il campo èuno, ma per me non c'è nessun problema,troveremo un accordo. Abbiamo già avutoun contatto l'anno scorso ed io ho dato lamassima disponibilità sia al Lunghezza cheal Corcolle".

Lo storico impianto, che sarà sman-tellato e molto probabilmente destina-to alla costruzione di nuove palazzine,è stato lasciato lunedì 20 maggio. Og-

gi il Castelverde è pronto a scrivere nuovepagine di storia su un campo completamen-te nuovo che già ospita le prime partite deltorneo della scuola calcio. Il 16 giugno, in-vece, in occasione della chiusura della sta-gione calcistica, il Presidente Fiorini ha or-ganizzato una grande festa alla quale pren-deranno parte i fondatori della società bian-co verde, i giocatori e la Lega.

VALERIA PICHINI

A VILLAGGIO PRENESTINO NASCERÀ UN POLO ARTIGIANALE

IL NUOVO IMPIANTO È FINALMENTE PRONTO

AD ACCOGLIERE IL CASTELVERDE CALCIO. MA

ANCHE IL CORCOLLE E FORSE LA POLISPORTI-VA DILETTANTISTICA NUOVA LUNGHEZZA.

Lo scorso 5 aprile è stato approvato al-l'unanimità dalla Commissione Urbani-

stica e da quella Ambiente il progetto pre-liminare del polo artigianale di VillaggioPrenestino - Via Fosso dell'Osa Sant'Elgi-dio.

"Il piccolo polo artigianale si estende suuna superficie di 6 mila metri cubi e nascecon l'obiettivo di sostenere l'artigianato eil commercio sollevando così l'economia lo-cale che attualmente si trova in difficoltà.Accanto alla struttura sorgerà un'area ver-de attrezzata. Aspettiamo la delibera perl'approvazione definitiva del progetto ese-cutivo", ha detto Marco Dari, Assessore aiLavori Pubblici VI Municipio.

Il polo, che nascerà su via Fosso del-l'Osa, prevede la costruzione di spazi siacoperti che esterni per il parcheggio e ri-duce i fattori di degrado ambientale. La su-perficie territoriale a disposizione è di 23.292mq. 5.400 mq sono destinati all'area pub-blica, 1.524 mq al verde pubblico, 2.760mq ai parcheggi pubblici e 3.398 mq ai par-cheggi privati il tutto per un totale di euro739.990. I fondi, come si apprende dal pro-getto, non provengono dal bilancio di Ro-ma Capitale.

In questo non risultano infatti stanzia-menti finalizzati alla realizzazione degli in-terventi pubblici nell'area in questione. Perquesto tutte le entrate derivanti dagli one-ri a carico degli operatori privati per l'at-tuazione dell'intervento, oneri di urbaniz-zazione e contributi straordinari, dovran-no essere finalizzati a finanziare la realiz-zazione delle opere pubbliche individuatenel programma definitivo. La relazione tec-nica del progetto rassicura anche sull'im-patto che il polo potrebbe avere sull'am-biente. Il filare dei pini esistenti lungo lavia Fosso dell'Osa verrà conservato ad ec-cezione di due pini che saranno abbattutiper consentire la realizzazione dell'acces-so al complesso artigianale, complesso chepossiede un'elevata qualità architettonicae garantisce la massima integrazione congli insediamenti esistenti.

VALERIA PICHINI

IL PROGETTO PRENDE VITA. NE PARLIAMO CON

L'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI MARCO

DARI.

IL CASTELVERDE CALCIO TRASLOCA

Accade questo quando l'Amministrazio-ne non si prende cura delle aree verdi

comunali. Il parco giochi di via Torricella Si-cura, a Villaggio Prenestino, da anni è sta-to abbandonato. Noi de La Fiera dell'Est, incollaborazione con il Centro Giovani Salta-fosso, ormai chiuso, avevamo pulito il par-co qualche anno fa.

Il fai da te alla lunga non può e non de-ve funzionare. Oggi tutti i limiti di questaAmministrazione si sono di nuovo palesa-ti: non solo erba alta, rifiuti e inaccessibili-tà, ora ad abitarlo ci sono 'frustoni' (ser-penti innocui, ma spaventosi per i più pic-coli) e topi. Tutto a due passi dalla Asl e dal-le abitazioni. Basterebbe un minimo di lun-gimiranza e buon senso per restituire unospazio pubblico ai cittadini e ai loro figli. Madopo anni e anni di segnalazioni è eviden-te che a questa Amministrazione il benepubblico interessa poco o niente.

FEDERICA GRAZIANI

PARCO VIA TORRICELLA SICURA, TERRA DI SERPI

LA FOLTA VEGETAZIONE HA DATO CASA AL DE-GRADO MA ANCHE A RETTILI CHE STRISCIANO

INDISTURBATI TRA I GIOCHI DEI BAMBINI.

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE FEDERICA GRAZIANISTAMPA: IL CENTRO STAMPAvia Cantiano, 14 - 00132 RomaREDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)

tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’Est

Grafica PIXEL - Impaginazione Alessio Carta© RIPRODUZIONE RISERVATA DI FOTO, TESTI E PUBBLICITÀ

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

Page 11: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013
Page 12: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

Il 28 maggio chiuderà il ponte di viadelle Cerquete per consentire la co-struzione delle complanari. Era da tem-

po che a Lunghezza non si parlava d'altro. All'inizio era solo un rumor, una voce

che aveva fatto allarmare non pochi. Co-me faremo? Avranno pensato molti resi-denti che si vedevano dividere il quartie-re in due parti. "E' la solita voce", diceva-no invece i più scettici e non a torto per-chè nessuno li aveva avvertiti. A mano amano che i lavori procedevanola situazione è diventata chiaraa tutti.

La mancata informazione pe-rò non va giù a Pompeo Bozza eMichele Nonni. I due pionieri diLunghezza hanno fondato il "Co-mitato di via delle Cerquete" conlo scopo di informare la popola-zione sui cambiamenti dovuti alla chiusu-ra del ponte. "Quando a febbraio ci disse-ro che a fine mese avrebbero chiuso il pon-te ci siamo immediatamente rivolti all'am-ministrazione comunale per avere un chia-rimento. Non avevamo ricevuto nessunaconvocazione né sulla realizzazione dei la-vori né sulle alternative individuate alla ga-ranzia della ordinaria vita quotidiana deicittadini", sottolinea Pompeo. "Così - con-tinua- il 16 febbraio abbiamo scritto al Sin-daco, alla Commissione Urbanistica, al Pre-sidente del Municipio e al Comandante del-la Polizia Municipale ma all'inizio non ci han-no risposto. In un secondo momento, pres-so il Gabinetto del sindaco, si è aperto untavolo, che abbiamo chiesto che rimangaaperto fino alla fine dei lavori, al quale sia-mo stati chiamati insieme alla Società Au-tostrade dei Parchi, alla ditta Toto che sista occupando della costruzione delle com-planari e all'Atac".

Bisognava infatti capire le alternative al-

la viabilità. Il ponte è per-corso da due linee Atac (042e 051) e da uno scuolabusche da via delle Cerquetearriva alla scuola Prampo-

lini di Ponte di Nona e a quella di via Me-dail.

"Il trasporto pubblico sarà garantito dauna navetta che percorrerà una strada al-ternativa - ci spiega Pompeo - partirà ogni20 minuti e farà capolinea in un lotto vuo-

to della via in questione. Anche il traspor-to scolastico muterà il percorso. I tempiprevisti per la riapertura del ponte vannodai 3 ai 5 mesi. Avevamo anche chiestoun passaggio pedonale ma ci hanno rispo-sto che la realizzazione non è tecnicamen-te possibile". Oltre alla mobilità, ad alcu-ni cittadini si presenta un problema benpiù grave.

"Le famiglie che abitano a ridosso delponte - ci dice Michele - sono in trattativacon la Società Autostrade che, molto pro-babilmente, li sposterà a sue spese". "I la-vori delle complanari sono importanti per-ché consentiranno una mobilita diversa inquesta parte del territorio - incalza Pom-peo - il Presidente della Commissione Ur-banistica Marco Di Cosimo, in un secondomomento, ci ha aiutato, ma l'amministra-zione, più vicina alla popolazione, il Muni-cipio, aveva l'obbligo di informarci fin dasubito". VALERIA PICHINI

Chiude il ponte di via delle Cerquete. Qualcuno lo sapeva?LA COSTRUZIONE DELLE COMPLANARI DELL'AUTOSTRADA A24 COMPORTERÀ LA CHIU-SURA DEL PONTE DIVIDENDO IL QUARTIERE DI LUNGHEZZA IN DUE PARTI. NON TUT-TI NE ERANO A CONOSCENZA.

PRENESTINO - COLLATINO12 NUMERO 10 ANNO VI

Da 30 anni Peppino Turchetta è il presi-dente della Polisportiva Dilettantistica

Nuova Lunghezza. E da più o meno gli stes-si anni aspetta l'allungamento del camposportivo in terra battuta per permettere aisuoi ragazzi di giocare in tutta sicurezza.

"Il campo è corto didue metri per la primasquadra (II categoria).Dal momento che que-sta è proprietà del Vica-riato, il campo è stato fatto a più riprese maè sempre stato corto. Ci possiamo allunga-re di 10 metri più o meno e sotto l'impian-to sorgeranno doppi spogliatoi per i calcia-tori e doppi spogliatoi per gli arbitri perchéspesso vengono ad arbitrare le donne. Ver-rà poi costruita un'infermeria e istallato unascensore che da sotto ci permetterà di sa-lire direttamente in campo. Comunque la co-sa principale è che il rettangolo da gioco ven-ga allungato, lasciando così più margine tracampo e muretto, per una questione di si-curezza, e che divenga regolamentare perla prima squadra. Giocare al campo di Ca-stelverde? Essendo comunale potrei chie-derlo almeno per le partite di campionato".

Anche con Marco Di Cosimo abbiamo par-lato del progetto che a molti potrebbe sem-brare una sciocchezza ma con la sicurezzain campo non si scherza. Non pochi negli an-ni passati sono stati purtroppo gli incidenti,alcuni mortali, che si sono verificati duranteuna partita.

"E' pronto il progetto definitivo per l'allun-gamento del campo. Abbiamo dovuto chie-dere al Vicariato di darci la possibilità di fa-re questi lavori perché siamo confinanti. Laparrocchia è disponibile a lasciare la strut-tura a disposizione del quartiere, abbiamoconsegnato al parroco Don Salvatore la ri-chiesta da portare in Vicariato per il sì for-male. I fondi per la sistemazione del campoci sono e provengono da quelli ex Tav indi-rizzati dal Consiglio Comunale. Aspettiamola conferenza dei servizi e potremo avere lagara per fine anno. Il campo attualmente èin terra battuta ma cercheremo di capire sepotremmo istallare una copertura sintetica,la cosa più importante è quella di esseremesso in sicurezza e quindi utilizzato da tut-te le categorie della società sportiva".

VALERIA PICHINI

CAMPO SPORTIVO LUNGHEZZA, IN ARRIVO UN NUOVO LOOK

VIA DELL'ACQUAVIVA D'ISERNIA A CHE PUNTO SIAMO?

Aquattro mesi di distanza ritorniamo invia Acquaviva D'Isernia, Lunghezza, e

scopriamo che nei giorni di pioggia si veri-ficano i soliti allagamenti.

I soliti liquami si riversano in strada e isoliti cittadini sfortunati che abitano lungoil ciglio della strada sono costretti a rimboc-carsi le maniche e pulire i locali bassi delleproprie abitazioni. Nei giorni di pioggia in-tensa arriva invece l'Ama con l'autospurgoad alta pressione e ristabilisce la situazioneche crea non pochi problemi anche alla via- bilità.

Una soluzione defini-tiva però ancora non c'è.A denunciare il fatto è ilsolito Antonio Palozzi, pioniere del quartie-re, che ancora una volta si fa portavoce diuna situazione che, seppur ormai di routi-ne, è insostenibile. "Non abbiamo fondi asufficienza per ripristinare il sistema fogna-rio", gli avevano comunicato dal Municipioquando aveva chiesto un intervento defini-tivo per evitare gli allagamenti. Allagamen-ti che, dopo un'ispezione dell'Acea, risulta-vano essere causati dal cemento che ottu-rava le fogne.

"Anche se piove un solo giorno la via siallaga e non si può uscire di casa", sottoli-nea Antonio. "Senza contare che se inveceti trovi a camminare lungo il ciglio della stra-da - continua l'uomo - le automobili chesfrecciano ad alta velocità ti fanno il bagno.Il sistema fognario di questa via è otturato,come già avevo denunciato, sembra che cisia del cemento e non permette alle acqueche provengono anche da via Giovanni Ca-soni di defluire altrove. Perché non utilizza-re i soldi della Tav per debellare definitiva-mente il problema? Che fine hanno fatto?Io li andrò a cercare perché una situazionedel genere è insostenibile. Il problema è poiaggravato dal modo scriteriato con il qualesi apre la diga di Tivoli che causa l'allaga-mento di Corcolle, che in parte ha risolto ilproblema con la costruzione di un costone,e di Lunghezza".

VALERIA PICHINI

LE FOGNE INTASATE CAUSANO CONTINUI ALLAGAMENTI. RITORNIAMO SU UNA QUESTIONE SPI-NOSA PER I CITTADINI DI LUNGHEZZA PER VEDERE SE QUALCOSA SI È MOSSO.

NEL PROGETTO SONO PREVISTI L'ALLUNGAMEN-TO DEL RETTANGOLO DA GIOCO E LA COSTRU-ZIONE DI SPOGLIATOI ED INFERMERIA.

3357243472

TI PIACE SCRIVERE?COLLABORA CON NOIINVIA IL TUO CURRICULUM A:

[email protected]

Page 13: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 10 ANNO VI 13

“Tre anni fa, insieme a 67 cittadini,abbiamo fatto ricorso al TAR perottenere questa piazza”.

“Non volevamo fare una guerra al Comu-ne, ma solamente ottenere un nostro dirit-to", ci racconta Antonio Cataldi, responsa-bile dell'associazione Nuova Urbe. Ed ora,finalmente, i cittadini di Lunghezzina han-no ottenuto una piazza dotata di aiuole,un'area dedicata ai bambini con scivoli edaltalene ed uno spazio al coperto. Un belprogetto che gli abitanti hanno accolto conmolta soddisfazione, tanto che la piazzettaera già gremita di bambini, adulti e ragaz-zi. Ma questo, per gli abitanti, non è che unprimo punto di arrivo: sono infatti due an-ni che il quartiere si batte per il parco ab-bandonato che si trova di fronte Largo Mon-tenerodomo. Vincenzo, un residente, ci rac-conta come, proprio in quel prato, siano sta-ti ritrovati i resti di un motorino rubato, im-

mondizia e molto altro. "Se da una parte è un evento positivo

perché abbiamo una nuova piazza, dall'al-tra non lo è in quanto, proprio qui di fron-te, il prato è totalmente abbandonato". Sem-pre l'associazione Nuova Urbe, infatti, si èdedicata alla sua pulizia (l'ultima volta è sta-

ta il 21 aprile), ma ci vorrebbe anche la col-laborazione del Comune e dell'AMA. Due an-ni fa, infatti, è stata firmata una petizioneda milleduecento persone per convincere ilComune a prendersi carico del prato tutt'oraabbandonato, ma il Sindaco Alemanno nonha mai voluto ricevere i cittadini firmatari.

"C'è bisogno di nuovi elementi identifica-tori per i nostri ragazzi, vanno valorizzati gliaspetti culturali ed ambientali delle nostrezone, altrimenti continueranno a vedereesclusivamente i centri commerciali comeRoma Est come spazi aggregativi", dice giu-stamente il sig. Cataldi. Per non parlare delproblema legato all'AMA. L'azienda, infatti,interviene solo sotto richiesta dei cittadini(e neanche sempre!).

Così i residenti si chiedono come mai an-

che loro debbano pagare dei servizi che, pe-rò, non usufruiscono. L'AMA, infatti, nono-stante abbia partecipato ad alcuni eventipromossi dalla Nuova Urbe, non si è mai oc-cupata al 100% del quartiere, tanto menodelle richieste della cittadinanza. Sono sta-ti richiesti, ad esempio, dei cestini per la rac-colta differenziata nella piazza e nelle stra-de, in modo che questa parta direttamentedai residenti. Ma non è mai giunta nessunarisposta.

Insomma, sembrerebbe che l'aperturadella piazzetta, guarda caso, avvenuta aduna settimana di distanza dalle elezioni, siasoprattutto una trovata elettorale per il Pri-mo Cittadino e per l'Amministrazione. Un"contentino" da dare ai cittadini che, nono-stante l'allegria dovuta all'apertura di unospazio aggregativo, non dimenticano di cer-to le lacune di questa Giunta Comunale.

LUCREZIA LA GATTA

Lunghezzina: inaugurata la piazza di Largo MontenerodomoNELLA MATTINATA DI SABATO 18 MAGGIO È STATA FINALMENTE INAUGURATA AL PUB-BLICO LA NUOVA PIAZZA. NONOSTANTE SI TRATTI DI UNA VITTORIA PER I CITTADINI,RESTA ANCORA DEL MALCONTENTO TRA GLI ABITANTI.

Èconsiderato il nuovo business del XXI se-colo. Il rame è un metallo facilmente la-

vorabile, reperibile ed ha un'elevata condu-cibilità elettrica.

Il suo furto, generalmente attribuito allecomunità rom che lo vendono dietro laudicompensi, crea disagi eproblemi a volte anche se-ri come ad esempio verie propri blackout che in-teressano intere strade. Èquello che è successo invia Appignano dove da an-ni risiedono Romolo Di Marco (nella foto) eAssunta Di Marzi, marito e moglie, che ciraccontano un problema con cui devono fa-re i conti dallo scorso 23 marzo e che, a di-stanza di mesi, ancora non è stato risolto.

"I pali della luce istallati lungo via Appi-gnano rientrano nel progetto di completa-mento dell'illuminazione pubblica di Corcol-le, che aspettavamo da 40 anni, ma non so-no mai stati accesi. Questo perché il 22 mar-zo i chiusini dell'illuminazione sono stati aper-ti e il sottile strato di cemento che copre icavi è stato tolto. Ho pensato di rimettere ilcemento da solo ma ho preferito chiamarele forze dell'ordine dato che mi trovavo da-vanti ad un tentato furto. Durante la notteperò degli sconosciuti hanno portato via 250metri di cavo e il giorno successivo altri 200metri. A questo punto mi sono rivolto al-l'Acea, che si era occupata del completamen-to dell'illuminazione pubblica, che ha costa-tato il furto insieme ad una pattuglia dei Ca-rabinieri di Tivoli. Pensavamo che l'Acea sisarebbe fatta carico del lavoro ma non ab-biamo più visto né sentito nessuno e i cavi- come ci mostra Romolo - ancora non so-

no stati ripristinati. Solo oggi (22 maggiondr) sono venuti a fare sopralluogo. Speria-mo che portino a termine il lavoro. Abbiamoaspettato per anni l'illuminazione pubblica euna volta avuta non ne abbiamo potuto usu-fruire a causa di questo furto".

Il buio isola ancora di più la via che di not-te non solo è terra dei ladri di oro rosso maanche di prostitute e clienti che sporcano conpreservativi e fazzoletti. E per due persone

come Romolo e Assunta che hanno rischia-to di veder costruire la discarica a pochi me-tri dalla loro abitazione, circa 800, l'ambien-te è una priorità assoluta. "Il giorno vado apulire con paletta e secchiello lo schifo crea-to durante la notte - ci spiega Assunta - ve-dere un degrado del genere davanti casa èdavvero insopportabile".

VALERIA PICHINI

CORCOLLE. FINALMENTE L'ILLUMINAZIONE IN VIA APPIGNANO, ANZI NO!

Provengono da San Vittorino i due candidati alle elezioni comu-nali con la Lista Civica Marino Sindaco. Sono Teresa e Nicotra

Campana che non abitano nella piccola frazione di Roma ma il ter-ritorio lo conoscono come le loro tasche poiché proprio lì svolgo-no la loro attività professionale.

Franco Vettori (nella foto), fondatore dell'associazione culturale"L'Altra Roma", ci parla di alcuni punti del loro programma che fan-no leva sullo sviluppo dell'economia locale e sulla riqualificazionedel territorio soprattutto di San Vittorino che ad oggi conta più omeno 700 abitanti, nella maggior parte anziani. "Al centro del pro-gramma di Teresa e Nicotra Campana c'è la proposta di creare nelVI municipio (ex VIII) una zona franca.

Dal momento che è un territorio abbastanza disagiato, creareuna zona del genere dove ci siano agevolazioni fiscali, benzina esigarette ad un costo agevolato porterebbe un grande afflusso dipersone nei borghi difficili da raggiungere come San Vittorino. Pro-prio come hanno fatto a Livigno, nella provincia di Sondrio. È unmodo per rilanciare l'economia locale e un segno che davvero sivuol dare sviluppo.

Molti potrebbero obiettare che il paese è preso d'assalto dai pel-

legrini e dalle scolaresche in visita alSantuario ma non è così.

Il luogo di culto infatti è munito di lo-cali interni per la ristorazione e per i sou-venir e non lascia nulla all'economia lo-cale". Oltre al Santuario di N.S. di Fati-ma, a San Vittorino è pre-sente il Castello Barberi-ni risalente al 1800.

Purtroppo però versa inun grave stato di abban-dono visibile già dall'ester-no ed è meta solo di vo-latili che trovano rifugio tra i buchi del muro o addirittura dentro laresidenza, passando dalle finestre rotte. "L'altro punto fondamen-tale del loro programma è la valorizzazione del Castello che è indisuso da anni. Questo comporterebbe la creazioni di posti di lavo-ro e favorirebbe anche l'economia locale grazie all'organizzazionedi eventi ed incontri, importantissimi per un borgo come il nostroche si sta impoverendo". VALERIA PICHINI

IL FURTO DEI CAVI ELETTRICI BLOCCA L'ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO CHE I CITTADI-NI ASPETTAVANO DA ANNI: L'ILLUMINAZIONE PUBBLICA.

SAN VITTORINO PRESENTERÀ DUE CANDIDATI ALLE ELEZIONI COMUNALI

ECONOMIA LOCALE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO AL CENTRO DEL PROGRAMMA DI TERESA E NICOTRA CAMPANA.

Page 14: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

TORRINUMERO 10 ANNO VI14

Abbiamo dato l’anteprima nello scor-so numero. Il verbale di assegnazio-ne – con responsabile del procedi-

mento l’Ing. Contino dell’Ufficio Tecnico – hadecretato la proposta dell’Associazione Mu-sicale e Culturale Musicalmente la miglioretra quelle in gara.

A meno di una rinuncia della prima arri-vata, l’affidamento (di 6 anni) in forma vo-lontaria delle aree a verde pubblico di Lar-go Mengaroni, con annesso edificio, non pas-serà all’A.T.A., composta da associazioni delterritorio alcune delle quali già si sono oc-cupate della struttura nella precedente ge-stione. Non passerà nemmeno alla Coope-rativa Africa Multiservice, di proprietà del-l’ex custode Antonio Campisi, da anni resi-dente nell’Ex Fienile. La progettualità di Mu-sicalmente – a quanto scritto sul verbale –soddisfa maggiormente i criteri, gli obietti-vi e gli interessi del Municipio VI. Si propo-ne di fare corsi di musica e danza sviluppa-ti “a seconda dell’utente” e delle sue finali-tà, differentemente dedicati a bambini, ra-gazzi, adulti, anziani, persone con differen-ti abilità, stranieri e famiglie con reddito in-feriore ai 40mila euro annui.

Aggiunge attività supplementari: organiz-zazione di mostre ed eventi, installazione dicinema all’aperto. Ma è soprattutto la “cu-stodia attiva”, la manutenzione dello stabi-le che ha fatto la differenza nel giudizio diContino e gli altri tecnici. Le ristrutturazioni

riguarderanno la fruibilità del verde e deglispazi del manufatto, allestiti con amplifica-zioni e resi fonoassorbenti. Verranno costrui-ti bagni per disabili, con rimozione in tuttal’area di ostacoli anche per anziani e non ve-denti. Insomma più che ordinaria (come ri-chiede ossessivamente il bando) trattasi dimanutenzione straordinaria.

Chi può permettersi costi tanto elevati?La spiegazione risiederebbe nella collabora-zione di Musicalmente (che al momento nonrilascia dichiarazioni ufficiali) con Musica In-contro, scuola nata con i finanziamenti del-la Provincia di Roma: 13 sale prova (2 pergrandi concerti), un palco per la musica dalvivo, con corsi di musica e danza offerti aprezzi popolari. Una struttura avveniristica,tra le più avanguardia e competitive d’Eu-ropa. Chi se non la Provincia potrebbe ga-rantire un esborso tale da ricostruire sani-

tari, ulteriori im-pianti insonoriz-zanti, mettere inopera un ascen-sore in un bandocon affidamentoin forma volonta-ria? Francesco

Pezzella, responsabile dell’Associazione Cul-turale Psicoanalisi Contro – Compagnia Tea-trale Sandro Gindro, facente parte dell’A.T.A.,ha parlato con l’Ing. Contino per avere de-lucidazioni sui criteri di giudizio. ”Abbiamopresentato più di 40 pagine di progetto; lacustodia attiva nel bando prevedeva manu-tenzione ordinaria e gestione del verde. Ab-biamo coinvolto più di trenta associazioniper riqualificare culturalmente e socialmen-te Tor Bella Monaca, corsi di musica, con-certi, teatro, cinema, mostre d’arte.

Musicalmente ha presentato pochi fogli diproposte e ha vinto ugualmente. È eviden-te come il valore aggiunto sia stato l’impe-gno di ristrutturare i locali”. In pratica gli in-genti fondi hanno avuto la meglio sulla pro-gettualità artistica. L’Ing. Contino ha con-fermato questa tesi, aggiungendo che le con-dizioni fatiscenti attuali del locale dipendo-

no in parte proprio da quelle Associazioni fa-centi parte dell’attuale A.T.A., che gestiva-no l’Ex Fienile fino a qualche anno fa. Pertutta risposta Pezzella ha scritto una lette-ra di contestazione all’ingegnere: ”L’ Asso-ciazione Musicalmente ha vinto in virtù diun elemento che non faceva parte della ri-chiesta del bando (la manutenzione straor-dinaria ndr). Faccio presente l’impugnabili-tà della vostra decisione e dichiaro la volon-tà dell’A.T.A di effettuare lavori di manuten-zione straordinaria”. Sulla base degli svilup-pi è stato chiesto a Contino di rivedere lagraduatoria. È stata anche fatta una richie-sta all’Ufficio relazioni con il pubblico di ac-cesso agli atti, così da visionare tutte le car-te .Il responsabile Ufficio Tecnico non haescluso un affidamento condiviso tra le duecontendenti, in cui anche le spese di ristrut-turazione sarebbero sobbarcate da entram-be le realtà.

Una prospettiva incoraggiante questa, cheporterebbe allo stesso tempo possibilità eco-nomiche ed esperienza sul territorio. Da de-finire sarà anche la sorte di Campisi, resi-dente nell’edificio: “L’Ex Fienile ha bisognodi una ristrutturazione completa. Qualsiasicosa decidano su di me, anche se il bandorichiede un custode, rispetterò la scelta del-l’associazione vincente. Sicuramente biso-gnerà trovare un accordo con l’Amministra-zione per una nuova eventuale residenza”.

MANUEL MANCHI

I VINCITORI, CHE ANCORA DEVONO ACCETTARE L’ASSEGNAZIONE, HANNO PROPOSTO LA

RISTRUTTURAZIONE STRAORDINARIA DELL’AMBIENTE. L’A.T.A., SECONDA CLASSIFICA-TA, DICHIARA IMPUGNABILE IL GIUDIZIO. E SI DIFFONDE L’IDEA DI UNA COLLABORA-ZIONE FRA LE DUE ASSOCIAZIONI.

Non è un quartiere per giovani. La mancanza di spazi aggre-gativi sta lasciando una generazione intera dispersa nel vuo-

to della periferia. Proprio in queste ore però sta nascendo la speranza che l’Ex

Fienile possa tornare un punto di riferimento per chi, soprattuttola sera, emigra in centro per passare il proprio tempo. “In Dire-zione Ostinata e Contraria” (DOC) ha partecipato al bando insie-me alle altre associazioni del territorio (A.T.A.), si barcamena inquesto deserto sociale e culturale dalla sua formazione, nel di-cembre 2011. Nasce senza fini di lucro e prende il nome da unacanzone di De Andrè, Smisurata Preghiera. “Siamo in direzioneostinata e contraria – dice Andrea Cuoghi, uno dei 7 fondatori del-

l’Associazione - semplicemente perché organizziamo attività peri ragazzi dove nessuno lo fa. Tor Bella Monaca viene visto comeun quartiere dormitorio sebbene sia il più giovane di Roma (mag-gior tasso di ragazzi sotto i 25 anni, ndr) ”.

L’obiettivo è fin troppo ardito, vista soprattuttola mancanza di spazi e mezzi economici: “orga-nizzare feste, mostre, letture, cinema, aperitivi,solo per formare una cultura sociale comune nelquartiere”. Le ambizioni sono state falcidiate daalcuni problemi. Racconta Paolo Bietolini, cofon-datore DOC: ”Inizialmente risiedevamo alla Ro-smarina Onlus (Villaggio Breda, ndr), ma i costi da sostenere ele richieste di partecipare a bandi dedicati non esclusivamente airagazzi ci ha spinto a cercare altre sistemazioni.

Per qualche mese non abbiamo avuto una sede”. Poi MarioCecchetti, responsabile del Centro Sociale “Che” a Largo Men-

garoni ha deciso di ospitare gli effettivi di DOC, che hanno anchedeciso di partecipare al bando. Secondo impedimento, la man-canza cronica di interesse attorno alle iniziative culturali: ”Finchèsi parla di feste – dice Paolo – ottieni molti ingressi, come la scor-sa estate nel centro sportivo di Borghesiana, più di 300 presen-

ze. Quando però porti l’attenzione su mostre fo-tografiche o letture, ci siamo dovuti spostare pri-ma a Frascati e poi al Pigneto per avere un luo-go d’esibizione e un pubblico”.

Gli universitari dello Studentato di Tor Bella Mo-naca (uno dei migliori tra quelli di Tor Vergata)potrebbero rappresentare un concreto gruppod’interesse ma considerano la zona un quartie-

re dormitorio e non un polo attrattivo. Ora sull’Ex Fienile, dopol’assegnazione ancora da definire, potrebbero riversarsi i nuovipropositi associativi di DOC. Percorsi attivi: corso di nutrizione, dichitarra, scrittura creativa, cineforum, corso ricreativo per bambi-ni, modellazione 3D (grafica). MANUEL MANCHI

Ex Fienile, la spunta Musicalmente (ma non finisce qui)

TOR BELLA MONACA. I RAGAZZI, QUESTI SCONOSCIUTI…MOLTE ASSOCIAZIONI SONO COSTRETTE A SPOSTARSI

FUORI IL VI PER ORGANIZZARE LE PROPRIE INIZIATI-VE. DOC È UNA DI QUESTE. “C’È BISOGNO DI FERMA-RE L’EMIGRAZIONE DALLA PERIFERIA AL CENTRO”.

Francesco Pezzolla e Antonio Campisi

Page 15: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013
Page 16: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

TORRINUMERO 10 ANNO VI16

Il 10 di aprile a mezzanotte la promessadi Alemanno ai signori del mattone èstata infranta. Il piano di abbattimento

e ricostruzione di Tor Bella Monaca, passa-to per le 64 delibere (piano di densificazio-ne e ricostruzione di diverse aree romane),viene osteggiato e respinto in Consiglio Co-munale.

Il Masterplan di riqualificazione non hanulla. Prevedeva la demolizione di edificipubblici e la costruzione di una volumetriapari al triplo degli edifici abbattuti, di cui 2/3per destinazioni private. Proprio la venditadi quegli appartamenti avrebbe finanziatol’opera. Si sarebbe proceduto in deroga alpiano regolatore e al sistema ambientale.Erano previste due fasi, una di densificazio-ne (edificare il maggior numero di aree pos-sibile per finanziare il piano) e una di disten-sione sul territorio, per ripagare il debitocontratto dal Comune con la famiglia Vasel-li (55mln di euro) in occasione della costru-zione di Tor Bella Monaca con altri quartie-ri popolari.

E ripianare un debito simile sarebbe sta-to possibile. Basti pensare che un ettaro diarea agricola, con un valore di circa 20mi-la euro, edificandola, può portare ad un gua-dagno di un milione di euro per il costrut-tore. A pagare quindi sarebbero stati solo icittadini, prigionieri in un quartiere ultrapo-polato, mangiato dal grigio dei palazzi conappartamenti rimasti molto probabilmentesfitti. Il Comitato No Masterplan quella not-

te del 10 aprile era in presidio fuori l’AulaComunale. Francesco Montillo, membro delComitato, urbanista, spiega da dove potreb-be passare la vera riqualificazione del quar-tiere.

Quale ruolo ha avuto il Comitato NoMasterplan nella man-cata approvazione del-le 64 delibere?

La notte delle delibe-re ha rappresentato l'at-to conclusivo di una po-litica urbanistica falli-mentare - portata avan-ti negli ultimi 5 anni dal-la giunta di governo –che ha rischiato di ri-versare sulla capitale circa 20 milioni di mcdi cemento. Interventi urbanistici prevalen-temente a compensazione con una produ-zione spropositata di edilizia residenziale dicui Roma non ha bisogno. Tor Bella Mona-ca era uno di questi; la delibera è stata in-serita gli ultimi 15 minuti ma fortunatamen-te non è stata votata. La nostra presenzaquella sera, insieme a quella di altri comi-tati e cittadini, è stata importante perché,con buona parte dell'opposizione assente,abbiamo fatto di tutto per contestare talidelibere e alla fine ne sono passate solo po-

co più di una decina.Ora che il Masterplan non è passato,

quali idee per riqualificare Tor BellaMonaca propone il Comitato No Master-plan?

Ultimamente, nel proporre un qualsiasipiano di intervento urbanistico,sembra non si possa prescinde-re dal termine "riqualificazione"e molto spesso tale termine ser-ve a nascondere operazioni chesi traducono in espressione di in-teressi specifici, quasi sempre pri-vati, che non producono un'ideacollettiva di città.

A Tor Bella Monaca le linee gui-da devono essere: reinserimen-

to e valorizzazione. Reinserimento socialedei tanti abitanti del quartiere che vivonocondizioni di emarginalità, attraverso lacreazione di una rete territoriale di servizi,ma anche valorizzazione e gestione deglispazi pubblici. Penso alla mancanza di piaz-ze, alle aree verdi incolte o alle corti inter-ne degli edifici degradate. Spazi che po-trebbero offrire luoghi di incontro e di so-cializzazione tali da rendere il quartiereun'entità destinata ad essere vissuta e nonsoltanto abitata.

MANUEL MANCHI

POCO PIÙ DI UN MESE FA SI È CHIUSA L’AMMINISTRAZIONE ALEMANNO, LE 64 DELI-BERE NON SONO PASSATE. TUTTI I MOVIMENTI CHE SI SONO MOSSI PER SCONGIURARE

LA COLATA DI CEMENTO ORA PENSANO AL FUTURO DI UN QUARTIERE CHE HA BISOGNO

DI UNA RIQUALIFICAZIONE SOCIALE.

Via dell’Archeologia, a pochi passi da viadi Tor Bella Monaca, è il simbolo dell’ab-

bandono della periferia apparentemente osteg-giato dalle istituzioni.

L’etichetta di tratto pericolosissimo ha con-tribuito a far accostare Tor Bella Monaca aScampia. Ma la disinformazione e l’ignoran-za delle eccellenze che quella via sa offrirecon le persone che ci vivono e la frequenta-no non supera il degrado ambientale, che siè aggravato con l’Amministrazione Aleman-no. Qui la crisi colpisce soprattutto i più de-boli, chi ha perso il lavoro, la casa, le donnesole i disabili. In giro si nota l’abitudine a nonindignarsi più di nulla, del manto stradale chesta franando, dei tombini aperti dove in mol-ti inciampano, dei secchioni dell’immondiziamai cambiati, anche bruciati.

Le case sono distrutte dalla mancanza dimanutenzione della Romeo Spa che per con-to del Comune riscuote affitti, ma non inter-viene sulle emergenze abitative. Le opere ascomputo sono interminabili, come l’area da-vanti all’Istituto Comprensivo “Via dell’Ar-cheologia”( dove andranno 3 palazzine e uncentro per ragazzi autistici) che doveva por-tare ad un parco per ragazzi tra i civici 52 e62 ancora chiuso. M.V. Molinari – Presiden-te CdQ Nuova Tor Bella Monaca – ne ha vi-ste fin troppe: ”Il Masterplan, opera da 1 mi-liardo e 600 mila euro, non si poneva comepriorità il risollevamento delle sorti di questepersone. Noi sapevamo che a prescinderedal Masterplan non avrebbero riqualificatovia dell’Archeologia. Se passavano questedelibere, l’ammodernamento sarebbe comin-ciato dal Largo Mengaroni!”.

C’è spazio però per una promessa: ”A chiun-que sarà Sindaco noi chiederemo un inter-vento urgente. La Romeo non può continua-re ad esercitare in proroga, bisogna mandar-la via e creare un fondo in cui gli affitti deicittadini vengano usati per la pulizia e l’am-ministrazione delle aree, gestendo in modocostante e prevenendo le emergenze”. Aspet-tando le elezioni in pochi pensano davveroche alle future promesse della politica segui-ranno i fatti.

MANUEL MANCHI

VIA DELL’ARCHEOLOGIA È L’ULTIMO DEI PENSIERI DELL’AMMINISTRAZIONE

Via dell’Archeologia, a pochi passi da viadi Tor Bella Monaca, è il simbolo dell’ab-

bandono della periferia apparentementeosteggiato dalle istituzioni.

L’etichetta di tratto pericolosissimo ha con-tribuito a far accostare Tor Bella Monaca a

Scampia. Ma la di-sinformazione el’ignoranza delle ec-cellenze che quellavia sa offrire con lepersone che ci vivono e la frequentano nonsupera il degrado ambientale, che si è ag-gravato con l’Amministrazione Alemanno.Qui la crisi colpisce soprattutto i più deboli,chi ha perso il lavoro, la casa, le donne solei disabili. In giro si nota l’abitudine a non in-dignarsi più di nulla, del manto stradale chesta franando, dei tombini aperti dove in mol-ti inciampano, dei secchioni dell’immondiziamai cambiati, anche bruciati.

Le case sono distrutte dalla mancanza dimanutenzione della Romeo Spa che per con-to del Comune riscuote affitti, ma non inter-viene sulle emergenze abitative. Le opere ascomputo sono interminabili, come l’area da-vanti all’Istituto Comprensivo “Via dell’Ar-cheologia”( dove andranno 3 palazzine e uncentro per ragazzi autistici) che doveva por-tare ad un parco per ragazzi tra i civici 52 e62 ancora chiuso. M.V. Molinari – Presiden-te CdQ Nuova Tor Bella Monaca – ne ha vi-ste fin troppe: ”Il Masterplan, opera da 1 mi-liardo e 600 mila euro, non si poneva comepriorità il risollevamento delle sorti di que-ste persone. Noi sapevamo che a prescin-dere dal Masterplan non avrebbero riquali-ficato via dell’Archeologia. Se passavano que-ste delibere, l’ammodernamento sarebbe co-minciato dal Largo Mengaroni!”. C’è spazioperò per una promessa: ”A chiunque saràSindaco noi chiederemo un intervento ur-gente. La Romeo non può continuare ad eser-citare in proroga, bisogna mandarla via ecreare un fondo in cui gli affitti dei cittadinivengano usati per la pulizia e l’amministra-zione delle aree, gestendo in modo costan-te e prevenendo le emergenze”.

Aspettando le elezioni in pochi pensanodavvero che alle future promesse della po-litica seguiranno i fatti. MANUEL MANCHI

Bocciato il Masterplan, che ne sarà di Tor Bella Monaca?

DIBATTITO SULLA CONDIZIONE GIOVA-NILE A TOR BELLA MONACA. GRANDE

PARTECIPAZIONE DELLE REALTÀ TERRI-TORIALI E DELLE ISTITUZIONI. SI APRE

UNA NUOVA STAGIONE DI INTERVENTO

POLITICO?

LA STRADA PIÙ DISCUSSA DI TOR BEL-LA MONACA PRESENTA ANCORA OGGI AP-PARTAMENTI FATISCENTI, STRADE DI-STRUTTE E NESSUN SERVIZIO. IN OGNI

CASO IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE

NON SAREBBE PARTITO DA QUI.

MINORI E PERIFERIA, MAI PIÙ SOLI

Francesco Montillo, membrodel Comitato No Masterplan eMaria Vittotia Molinari

Page 17: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

TORRI NUMERO 10 ANNO VI 17

Via Giuseppe Romagnoli. L'entrata delcomplesso sembra promettere gran-di cose: un cancello e

un vialetto d'ingresso sovra-stati da meravigliosi cespuglidi rincospermo, i cui fiori bian-chi profumano il quartiere diuna fragranza simile al gelso-mino.

Ma la notizia più imminen-te è la nascita di una nuovacreatura mitologica, la fatinadella politica smemorata che, anziché tra-sformare la zucca in carrozza come la suaparente più prossima, col bibbidi bobbidi bufa sparire i fondi per concludere i lavori. Ilcomplesso ISVEUR, che conta circa 140 ap-partamenti, è un cantiere fin dalla sua fon-dazione nel lontano 1978. Badate bene, nonè un modo di dire, le foto parlano chiaro: c'èun'area di circa 150 mq all'interno dei via-letti che collegano le palazzine, delimitata daun reticolato in ferro. Al suo interno, il pocomateriale rimasto per i lavori che non è sta-to sottratto nottetempo in questi anni, e unpiccolo container abitato (abusivamente, pa-re scontato) da un pregiudicato di mezza età,che, a detta di alcuni residenti ripaga l'ospi-talità forzata con piccoli lavori di giardinag-gio per cui poi va questuando denaro portaa porta. È solo uno dei tanti problemi di que-sto quartiere, considerato il fatto che alcunepalazzine pagano già un giardiniere in formaprivata, dovendo poi trattare col signore inquestione per lavori non richiesti.

E dire che sono 30 anni che l'ATER, unicoente preposto alla manutenzione, non si af-faccia con vanga e falciatrice in quel di Giar-dinetti. Il cantiere in questione, aperto circa5 anni fa con l'intento di sistemare la vec-chia recinzione e costruire le fognature, ècompletamente abbandonato da più di 2 an-ni: la recinzione è rimasta a metà, e i lavori

delle fognature non so-no mai partiti, nono-stante le palazzine sia-no relegate all'uso dipozzetti (uno per sca-la) fin dalla nascita delcomplesso, combat-tendo da anni con imolteplici scoppi e con-

seguenti allagamenti delle cantine. Un disa-gio che dovrà attendere ancora per esserelenito; difatti alcuni residenti, presentate ledovute rimostranze all' Ufficio Tecnico del Mu-nicipio, si sono sentiti rispondere con la so-lita solfa: "Non ci sono i fondi", un'altra pro-verbiale formula magica della fatina della po-litica smemorata, che preferisce aprire 100cantieri anzichè portarne 5 a termine.

Ciliegina sul-la torta: ci fu untempo, al pian-terreno fra le pa-lazzine, uno stabile di circa 50 mq adibito acentro di ricreazione per i residenti. Se neparla al passato, perchè da oltre un anno èstato occupato abusivamente da una signo-ra e sua figlia, entrambe invalide, che l'han-no trasformato in abitazione privata. Privo diqualsivoglia contatore, acqua e corrente elet-trica naturalmente sono pagate dai condo-mini, e a quanto pare anche il Municipio ciha messo lo zampino, visto che la signora èriuscita misteriosamente a portare la propriaresidenza nello stabile.

C'è chi definisce la struttura un centro so-ciale, ma anche qui la definizione lascia il

tempo che trova, visto che non vi si ap-poggiano associazioni di alcun tipo, e leporte sfondate non sono esattamente ilbenvenuto che ci si aspetta.

Il quadro risultante è di pura anarchia,con un ricco contorno di spacciatori, pi-stoleri della domenica e ladri a vario ti-

tolo; basti pensare ad un residente che, for-te di molte denunce sia alla stampa che al-le istituzioni, si è visto sottrarre 4 automo-bili solo nei primi 5 anni di domicilio in viaRomagnoli. Altri abitanti ci hanno racconta-to di aver assistito ad inseguimenti fra sog-getti armati di tutto punto. Non a caso, chici ha aiutato nel redigere questo articolo hapreferito rimanere anonimo per timore di ri-torsioni: cessa così di esistere quell'implici-ta solidarietà di buon vicinato, che ci spedi-sce brutalmente in una realtà da Far Westdel tardo ottocento: più che i vigili, servireb-be John Wayne. ANDREA GIONCHETTI

Giardinetti, il complesso ISVEUR e la politica smemorataUN'ALTRA MACCHIA PER LE AMMINISTRAZIONI SUCCEDUTESI

DAL '78 AD OGGI. INTANTO I RESIDENTI PAGANO.

La viabilità interna del quartiere Giardinetti è da diver-si anni rallentata delle inefficienti condizioni delle stra-

de. Via del Fosso di Santa Maura è una di queste, am-malorata da anni di inoperosità nei rifacimenti.

Alcuni residenti ci hanno segnalato che la situazio-ne è tanto deteriorata da rendere insufficienti le colatedi cemento sulle buche. Fabrizio Felici è uno di questi,titolare di un negozio di computer al civico 183. Raccon-ta:” È la terza volta quest'anno che l'asfalto cede. Me-no di un mese fa si è creata una voragine di circa duemetri di diametro profonda uno. Arrivati i vigili urbani e i vigili del fuoco han-no transennato e se ne sono andati”. Le macchine passavano a bordostrada mettendo a repentaglio la sicurezza dei pedoni. Ma il maggior di-sagio lo hanno affrontato i residenti come Marcello Dominici, titolare di unposto al parcheggio sotterraneo che esce esattamente sulla buca.

“Per entrare in strada dovevi compiere tre manovre, sono passati gior-ni prima di un intervento!”. Quando gli operai (probabilmente della Acea,a detta di chi ha assistito) sono intervenuti hanno risolto solo temporanea-

mente il problema. “Hanno scavato per 3/4 metri – ripren-de Felici - con tutti i macchinari del caso, ma non hannoispezionato il tombino accanto alla voragine ( perché ri-coperto dai lavori di asfaltatura di mesi prima ndr) asse-rendo che il problema non fosse dell' Acea. Hanno richiu-so la fossa con la terra rimossa.

Qualche giorno dopo è stata colata un’enorme “top-pa” di asfalto e bitume a caldo, ma nessuno si è preoc-cupato di trovare la causa e risolvere il problema a mon-te!”. Abbiamo scoperto che la responsabilità di un inter-

vento sulla suddetta strada ricade sul Municipio (non essendo una stra-da a grande viabilità che spetterebbe al Dipartimento del Comune) o alladitta operante per la Acea, nel caso si trattasse di problemi di tubature.Ma all’ufficio “Interventi Emergenze Patrimonio Stradale Aperto a Pubbli-co Transito” del VI nessuno risponde da giorni. Un altro intervento “allabuona” getterà gli automobilisti di via del Fosso di Santa Maura nella me-desima condizione di un mese fa. Le segnalazioni dei cittadini aiuteran-no a capire a chi compete le responsabilità. MANUEL MANCHI

SUCCEDE A GIARDINETTI. IL MANTO STRADALE DISASTRATO HA COMPLICATO PER GIORNI LA VIABILITÀ INTERNA AL QUARTIERE.E GLI INTERVENTI DEGLI OPERAI NON BASTANO.

BUCA OTTURATA, MA LA FOSSA È GIÀ TORNATA

Marcello Dominici e FabrizioFelici, residenti Via del Fosso

Page 18: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

TORRINUMERO 10 ANNO VI18

Dopo anni di oblio gli spazi dell’ ex mer-cato tra viale dei Romanisti e via Tac-coni sono stati calcati dai residenti

della zona. È opinione comune che da gennaio Torre

Spaccata sia un quartiere a due velocità: unaparte nei pressi del mercato di via Sisenna èvitale, luogo di commercio e socialità, l’altraparte vicino all’ex plateatico è invece dimen-ticata e abbandonata. Il progetto del Comi-tato di Quartiere - con l’Associazione Calpur-nia – si propone di rivitalizzare quella comu-nità, privata di un centro di aggregazione. Ilmezzo per farlo è la nascita di un polo cultu-rale e artistico che mira a coinvolgere un pub-blico vasto, dando lavoro ai ragazzi del quar-tiere.

Dopo aver stilato un accordo scritto con laditta Cittadini, privato gestore della struttu-ra da parte del Comune, Calpurnia ha incas-sato il beneplacito verbale di Ghera (Asses-sore ai Lavori Pubblici Roma Capitale). Fini-te le pulizie delle strade di collegamento èstato – dal 10 maggio – il turno del piano su-periore dello stabile, il tutto nel pieno rispet-to delle norme. Nel piano inferiore invece per-

siste l’occupazione dello stabile da parte diun pastore evangelico, sulla base di un ac-cordo col privato forse non più valido. Mas-simo Sbardella - candidato Lista Marino alMunicipio – ha deciso il 16 maggio di visita-re il luogo. Forfait ha dato invece il candida-to Presidente del VI Scipioni, trattenuto daimpegni elettorali. Due i propositi: spiegarea tutti cosa nascerà e impegnarsi per il quar-tiere. Sul primo punto molte le suggestioni:”Sivuole fare teatro, cinema e corsi musicali.Nell’immediato si organizzeranno mostre dipittura, abbiamo già la disponibilità di un’as-

sociazione per esposizioni dedicate ai bam-bini”.

Sbardella - in piena campagna elettorale- non lesina promesse per Torre Spaccata incaso di governo. Temi affrontati: un nuovosportello ASL (distaccamento del Municipio),una migliore cura di giardini e strade, lo spo-stamento del capolinea 558 alla metro Ana-gnina e soprattutto la messa in sicurezza diviale dei Romanisti. Per le opere di ristrut-turazione bisognerà attendere un accordo fir-mato sul progetto tra il Comune e la ditta Cit-tadini, a cui il bene è stato affidato con un’an-nosa convenzione. “Ad oggi Il piano superio-re – dice Marinelli di Calpurnia - è stato di-sinfestato da siringhe e calcinacci. Abbiamogià posizionato una libreria.

Tutto è a costo zero. I tavolini li avevamo,porteremo giornali gratis tutte le mattine, lamacchina del caffè è in comodato d’uso e ilfrigo preso guasto è stato aggiustato”. Chi aTorre Spaccata non sa dove andare può fi-nalmente rivisitare l’ex mercato.

MANUEL MANCHI

COMINCIANO LE PRIME OPERE DI PULITURA. MENTRE LE ISTITUZIONI SI INTERESSANO

AL PROGETTO DI CALPURNIA, I CITTADINI RISCOPRONO LA STRUTTURA.

L’A.R.Q.A. si è dichiarata estranea allapulizia del parco Calimera (via di Tor-

renova) avvenuta la mattina del 15 maggio.L’iniziativa ha da subito assunto connotatipolitici più che volontaristici e sociali.

In un cartellone ap-parso a inizio di mag-gio l’Avvocato Di Bel-la (candidato ListaMarino alle munici-pali) si è assunto la

paternità dell’atto, invitando i cittadini dalleore 16 del 15 maggio a esprimere un pare-re sulla corretta gestione dello spazio. Perquesto dibattito era stata chiesta preceden-temente dai collaboratori di Di Bella la salapiccola all’interno del Parco, ma A.R.Q.A. harifiutato la richiesta. Mentre Carlo Fardi eLuigi Casella (rispettivamente presidenteonorario e membro A.R.Q.A.) attendevanoDi Bella nelle sale dell’Associazione, Di Bel-la presenziava all’entrata del parco all’altez-za della scuola Oscar Romero in via Calime-ra.

Quindi la visita elettorale è realmente av-venuta, ma non per rimarcare un atto di ini-ziativa comune, perché l’evento non ha mi-nimamente coinvolto la cittadinanza, mes-sa di fronte al fatto compiuto da parte deicollaboratori del politico. A tal propositoA.R.Q.A. nel suo comunicato ha dichiarato:”Ab-biamo più volte organizzato diverse puliziedel parco per sopperire alle mancanze dell'amministrazione municipale e capitolina.L'iniziativa del 26 maggio infatti – “Ripulia-mo il parco” alla terza edizione - è organiz-zata per sensibilizzare l'abbandono in cuiversa lo spazio da qualche anno a questaparte”. MANUEL MANCHI

Due mattinate all'insegna della pulizia delmarciapiede di via del Torraccio che con-

giunge i quartieri Villa Verde e Villaggio Breda. "Abbiamo chiesto l'intervento delle istituzio-

ni e del proprietario dei terreni adiacenti al trat-to di strada in questione- sottolinea PasqualeGidaro, presidente del CdQ Villa Verde e can-didato Pd alle elezioni municipali- il signor Lac-chi si è impegnato sin da subito a provvederealla porzione di sua competenza, lo stesso stia-mo facendo noi cittadini, sfoltendo le sterpaglienell'area del Comune". Un lavoro lunghissimoche i residenti hanno portato avanti lunedì 20 e

martedì 21 maggio. Un gruppo di volenterosiarmato di decespugliatori pale e rastrelli hannosistemato un bel tratto di banchina.

L'erba ormai troppo alta, impediva il passag-gio dei pedoni che si vedevano costretti a pas-sare in mezzo alla strada. Se si esclude il pic-colo marciapiede da poco realizzato in prossi-mità dell'incrocio, quello di via del Torraccio èl'unico esistente in tutto il quartiere. "Sarebbe-ro necessari dei macchinari appositi, che ren-derebbero il lavoro più veloce e accurato. Noinon li possediamo e forse nemmeno il Comu-ne ne è fornito" prosegue Gidaro. Per quanto

sia difficile i volontari non si arrendono: hannodeciso che renderanno il percorso libero da ognisterpaglia.

Gli interventi sporadici, però, non sono suffi-cienti a risolvere il problema: serve un pianoprogrammato che consenta di mantenere il mar-ciapiede in condizioni ottimali per essere utiliz-zato. JESSICA SANTINI

Ex mercato di Torre Spaccata, una luce in fondo al tunnel

VILLA VERDE, RIPULITO IL MARCIAPIEDE

PARCO CALIMERA PULITO PER UNA VISITA ELETTORALE

IL COMITATO DI QUARTIERE HA PROVVEDUTO AL TAGLIO DELL'ERBA. SONO NECES-SARI PERÒ ANCORA ALTRI INTERVENTI PER COMPLETARE IL LAVORO.

DOPO IL COMUNICATO DIRAMATO DA

A.R.Q.A. IL “BENEFATTORE” DELLO SPA-ZIO VERDE RACCOGLIE CONSENSI PER

L’OPERA COMPIUTA.

Page 19: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013
Page 20: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

CASILINONUMERO 10 ANNO VI20

“E’dall’inizio dell’anno scolasticoche continuiamo a ripetere lestesse cose senza essere ascol-

tate. Adesso basta!”, tuona la signora An-na Risoli, mamma di un bambino che fre-quenta la scuola elementare di via Sicu-liana nel quartiere Due Leoni. Le lamen-tele sono sempre le stesse e riguardanoper lo più la sicurezza dei bambini, temache non dovrebbe interessare solo loro.

“Il cancello è continuamente lasciatoaperto per permettere agli addetti alla cu-cina, agli operatori della raccolta della spaz-zatura e a tutti gli altri di entrare - ricordala signora Arianna A, altro genitore dellascuola di via Siculiana - anche perché èrotto il citofono. Ripararlo, dopotutto, nonè una spesa così dispendiosa”, prosegueinfuriata. Il pericolo è che i bambini, pas-sando dalla pericolosa scala antincendio,possano uscire fuori. Dopotutto nella scuo-la ci sono anche alunni molto piccoli, per-fino della materna!

Altro problema riguarda l’incuria del giar-

dino: venerdì 17 maggio fi-nalmente sono venuti gli ope-rai a tagliare il prato che, fi-no ad allora, era una vera epropria giungla. Così i bam-bini per raggiungere il cortileper giocare, uscendo dall’entrata principa-le, erano costretti ad attraversare una ve-ra e propria foresta. Oltre ai numerosi ani-mali che un giardino così poco curato è in

grado di ospitare, primi fra tutti topi e ser-penti, è da sottolineare che molti bambi-ni sono soggetti allergici e già la stagioneprimaverile porta con sé riniti e difficoltàrespiratorie. Un simile ambiente non fa al-tro che peggiorare la situazione.

Tornando al tema de-gli animali c’è un’altrapaura che ha suscitatol’angoscia delle mamme:”Raccolgono la spazza-tura con troppa poca fre-quenza, o forse sono so-lo troppo pochi i casso-netti, perché sono sem-pre troppo pieni – ricor-

da Anna Risoli- e il rischio è che i topi ven-gano qui a banchettare. Ma ci rendiamoconto che a pochi passi i bambini vengo-no a giocare?”.

Consumate da tanti mesi di lotta este-nuante che non ha quasi portato risultati,le mamme hanno deciso la via della de-nuncia ai carabinieri. Presenteranno primarichiesta ufficiale alla Preside, ma poi scat-terà la querela, per aver lasciato i bambi-ni un tale stato di abbandono da metterea repentaglio la loro incolumità. Primo fratutti è il totale disinteresse nel riparare ilcitofono, operazione che avrebbe consen-tito la chiusura del cancello e la risoluzio-ne del problema più grave.

Di seguito tutti gli altri, compresa la mes-sa in sicurezza della scala antincendio. Itempi durante i quali si protocollavano ri-chieste alle istituzioni sono finiti. Si sta pen-sando ad una mobilitazione con le altrescuole per bloccare il traffico sulle arterieprincipali. Tremate, tremate, le mammeson tornate! JESSICA SANTINI

Scuola Morvillo, scattano le denunce

Mentre a Finocchio il memoriale delritrovamento del corpo di Peppino

impastato, gli alunni della scuola MediaDomenico Savio, sotto la guida vigile del-le insegnanti, visitavano la città natale delgiovane eroe morto. Una di loro, MonicaDi Bernardo, ha raccontato questa inte-ressante esperienza.

Perché avete sceltoCinisi come meta delvostro viaggio d’istru-zione?

Per far capire ai ragaz-zi come funziona il siste-ma mafioso abbiamo pen-sato che la cosa miglio-re fosse portarli nei luo-ghi dove la mafia c’è stata, c’è e speria-mo non ci sarà in futuro.

Abbiamo visitato diversi luoghi oltre Pa-lermo, costruendo un vero e proprio per-corso della legalità. Ci siamo soffermati aCorleone, patria di tanti boss di mafia, maanche di tante persone che hanno avutoil coraggio di sfidare il potere mafioso.

La giornata più emozionante è statasenza dubbio il 9 maggio quando siamoandati a Cinisi per ricordare Peppino Im-pastato, personaggio particolarmente ca-ro ai nostri studenti per il fatto che sul no-stro territorio “La Collina della pace” è alui dedicato. A Cinisi abbiamo incontratoil fratello di Peppino, Giovanni Impastatoche ha salutato i nostri ragazzi e si è trat-tenuto con loro.

Cosa pensate che i ragazzi possa-

no aver appreso da questa esperien-za?

Io credo che non ci possa essere espe-rienza migliore di questa per far capire airagazzi il mondo in cui vivono: attraver-so una modalità nuova, anche diverten-te e partecipata, i ragazzi hanno avuto la

possibilità di compren-dere che tutto quello cheabbiamo discusso in clas-se, i film che abbiamo vi-sto, le vittime di mafia dicui tante volte abbiamoparlato, rappresentanoun pezzo di storia.

Come riuscite, voiinsegnanti, a spiega-

re ai giovani cos'è la mafia e l'impor-tanza della libertà?

Naturalmente nulla si improvvisa e que-sto viaggio è stato organizzato come con-clusione di un progetto Legalità che vedecoinvolta la nostra scuola da molti anni.Infatti, da tempo, collabora con l’associa-zione Libera partecipando ai progetti eagli incontri che ogni anno organizza nel-le scuole. Inoltre, quest’anno i ragazzi del-le classi terze hanno avuto anche la pos-sibilità di incontrare a scuola Don LuigiMerola, il prete antimafia, fondatore del-l’associazione “A voce d’i creatture”. In-somma quel che ci interessa è fornireesempi concreti ai nostri studenti dando-gli la possibilità di incontrare persone chepossano far loro “lezione di vita”.

JESSICA SANTINI

I RAGAZZI DELLA DOMENICO SAVIO SULE TRACCE DI PEPPINO IMPASTATOUN VIAGGIO D’ISTRUZIONE PER RICORDARE LE VITTIME DELLA MAFIA E CHI OGNI GIOR-NO COMBATTE PER SCONFIGGERLA.

Mezzi in manovra per l’ultimazione dei lavori, fornitori per loscarico merci, insegnanti e genitori con le automobili. Entra

di tutto e a qualsiasi ora nel cortile della scuola Motta Camastra,a Finocchio. Indisturbato, senza chiedere il permesso, perché ilcancello d’ingresso è rotto e ognuno può far come gli pare.

Le scuole del Municipio VI sono praticamente tutte in uno sta-to pietoso, degno di un periodo storico e politico nel quale l’impor-tanza dell’istruzione e dei beni ad essa collegati è stata declassa-ta. Eppure da molto tempo il problema sicurezza è messo in cima a quasi tutti i pro-grammi elettorali. Anche se è un argomento che aiuta a raccogliere molti consen-si, quando si arriva al dunque, per quanto possano essere facili le soluzioni, sem-bra sempre esistano barriere insormontabili da scavalcare. Infatti riparare un can-cello, per quanto possa essere dispendioso, è pur sempre una soluzione facile da conseguire, inbreve tempo.

Gli operai, dopo mesi e mesi di insistenza, sono stati inviati sul posto, ma dopo qualche tentati-vo si sono visti costretti ad andar via con un nulla di fatto: riparare quel cancello era troppo dispen-dioso. E non ci sono i soldi per cambiarlo. Così l’ultima speranza è andata consumandosi, scate-nando l’ira dei genitori: ”Non è possibile una situazione del genere. Manca la volontà di trovare unasoluzione!”, tuona la signora Natascia Antonini, genitore di un alunno. “Sono andata da Lorenzot-ti, sono riuscita a parlare con lui. Mi ha detto di chiudere il cancello con una catena. Di averlo an-che proposto al preside che si è rifiutato”.Chiudere con una catena significa non poter far entraree uscire più nessuno. Forse per questo il preside potrebbe aver rifiutato la proposta. Vorrebbe, in-fatti, dire che durante il giorno nessuno potrà entrare e uscire dall’istituto fuori dagli orari prestabi-liti. Per quanto ovvia come soluzione non sbroglia il problema, lo rimanda creandone uno nuovo.Come aprire in caso di necessità?

La signora è decisa a parlare con il preside per sentire le proprie ragioni. L’unico interesse deigenitori è che in qualche modo la questione venga risolta. A loro non interessa come e chi, bastache i bambini non corrano pericoli. E hanno ragione: dopotutto è solo un cancello da aggiustare!

JESSICA SANTINI

Termina tra le risate e gli applausi di un piccolo pubblico divertito il terzo e ultimo appuntamentodel Caffè letterario presso la biblioteca Borghesiana di Largo Monreale.

Dopo il tema, purtroppo attuale, del femminicidio presentato lo scorso 11 maggio con l'antologialetteraria "Nessuna più" curata da Marilù Oliva, il 18 maggio è stata la volta di Paolo Logli. Lo sce-neggiatore RAI di "Trilussa, storia d'amore e poesia" e di "K2 la montagna degli italiani" ha presen-tato "Le Vendicatrici", un'antologia di 18 racconti incentrati sulle donne che si vendicano dell'uni-verso maschile che le ha violate. 18 racconti come i 18 autori che hanno preso parte alla raccolta,tra i più grandi dell'horror, del noir italiano e del fantasy. Appassionantee divertente il passo in dialetto romanesco scritto da Paolo Logli e intito-lato "La frana di tutti li sogni mia", interpretato da una bravissima SilviaNebbia. Protagonista Antonia Corticone che, dopo una vita passata a fa-re i lavori più umili e a mandar giù rospi, decide di prendere parte al rea-lity "Saranno talenti" durante il quale si rende conto che apparire è piùimportante che essere.

Il racconto si presenta come un monologo o finto dialogo tra la donna e il cadavere di un uomoche ha ucciso e brutalmente squartato. Antonia però non è solo un carnefice. A sua volta è infattivittima di un sistema squallido spesso radicato nel mondo del piccolo schermo fatto di raccoman-dazioni e incapaci showgirl. Fatti o persone sono puramente casuali, precisa l'autore reduce di im-portanti esperienze televisive. "C'è un sistema di potere che ha convinto i giovani che l'unico mo-do possibile andare avanti è conoscere qualcuno, apparire in televisione o peggio ancora che nonserve studiare", ha detto Paolo Logli. "Il dramma è che non hanno ragione ma è una cosa che seguardi la realtà si è giustificati a pensare. Questo è il sottotesto serio del racconto - ha sottolinea-to l'autore - che non ha nessuna pretesa di fare analisi sociologiche ma semplicemente di ridercisopra. Da ligure ho scelto il dialetto romanesco per un motivo semplice, non mi paragono al gran-de Pier Paolo Pasolini ma come lui il romanesco è la mia lingua d'adozione e la utilizzo con una di-stanza che il romano non riesce ad avere. Senza lasciare che è un dialetto che diverte molto".

VALERIA PICHINI

IL CANCELLO È ROTTO, CHIUNQUE PUÒ ENTRARE E USCIRE A QUALSIASI ORA DEL GIOR-NO E DELLA NOTTE. I BAMBINI E L’EDIFICIO NON SONO AL SICURO.

PRESENTATA L'ANTOLOGIA "LE VENDICATRICI", 18 STORIE DI DONNE CHE SI SONO VEN-DICATE DI CHI LE HA OLTRAGGIATE E FERITE.

MOTTA CAMASTRA, TROVATE UNA SOLUZIONE

LE CONTINUE SEGNALAZIONI A POCO SONO SERVITE. LE MAMME SONO SUL PIEDE DI GUERRA.

BIBLIOTECA BORGHESIANA, ULTIMO APPUNTAMENTO DEL CAFFÈ LETTERARIO

Page 21: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

CASILINO NUMERO 10 ANNO VI 21

Collegherà l’aeroporto di Fiumicino alla Pontina Nuova, tra-mite Tor dei Cenci, fino all’autostrada Roma - Napoli e al-la Bretella. Un miliardo e 700mila euro per arrivare più

velocemente e, soprattutto, trasportare le mer-ci fino all’aeroporto di Fiumicino.

Cofinanziato dalla Comunità Europea, circa400 milioni, inserita tra le 100 opere da faresotto il Governo Berlusconi, e su domandacongiunta di finanziamento avanzata da ANAS,ATAC (ora Roma Servizi per la Mobilità), Re-te Ferroviaria Italiana, Aeroporti di Roma, lacantierizzazione dell’opera dovrebbe iniziarenel 2016. Oltre a ben 5 Municipi, compreso ilVI (ex VII) a Roma sono coinvolti altri 10 comuni: Ciampino,Marino, Frascati, Grottaferrata, Montecompatri, Monte PorzioCatone, Colonna Zagarolo, San Cesareo e Gallicano nel Lazio.

Si parla di 1.660.400.000 euro, la cifra necessaria alla realiz-zazione dell’intera infrastruttura. Una cifra mostruosa per unarete stradale che correrà intorno al GRA, che non ha minima-mente fatto riflettere su quanto sarebbe stato più semplice in-vestire molto meno sul trasporto su ferro, potenziando le lineegià esistenti e accelerando la realizzazione di quelle in cantiere,vedi la Metro C.

In tutto sono 35 chilometri per circa 50 metri di larghezza.Sei corsie, alle quali vanno aggiunte le due di emergenza; viag-gerà in trincea per 8 chilometri, in galleria per 9 e in viadottoper 8 e mezzo. Il grande snodo Romanina brucerà ettari e etta-ri di terreno per poi passare trasversalmente via di Vermicinoproseguendo poi per via di Prataporci, via Tor Forame, via Fon-tana Candida, via Quarto Grande, via dei Sassi, via della Lite,via Casale di Santa Maria, via Casilina, le cave di Laghetto, fino

ad arrivare a Valle Martella per poi collegarsi con lo snodo dellabretella Milano - Napoli.

Un lungo nastro, ovviamente a pagamento, che distruggeràbuona parte dei terreni agricoli del nostro Munici-pio.

I viadotti passeranno in prossimità e dei terre-ni ora adibiti a vigneti e uliveti, andando a com-promettere per sempre la fattura della moltitudi-ne di prodotti, la qualità dei quali è riconosciuta alivello internazionale: dal pecorino DOP, al vinoFrascati DOCG, all’olio. Inoltre il progetto è statorealizzato su carte ormai datate, precedenti allaforte espansione urbanistica degli ultimi anni. Co-

sì accade che secondo il piano di lavoro alcuni tratti dell’auto-strada dovrebbero passare sopra ad aree ormai divenute resi-denziali e non più solo terreni destinati all’agricoltura. Il rischioè di avere l’autostrada sopra il tetto della propria abitazione!

Il pericolo, oltretutto, atmosferico e ambientale non è indif-ferente. Senza contare il problema dell’inquinamento acustico,che in qualche misura non ha ancora coinvolto buona parte delnostro territorio. Sarà, inoltre, completamente alterato con larealizzazione del GRA Bis l’ecosistema, in un’area particolarmen-te varia a livello di flora e di fauna.

Un immane danno non calcolato in sede di progettazione. Oforse valutato ma considerato ininfluente rispetto ai benefici chemolti ne trarranno. Primi fra tutti i privati che avranno in con-cessione l’autostrada. O i costruttori, già pronti ad accaparrarsiuna fetta del sicuro mercato dei nuovi quartieri costruiti intornoal Raccordo Bis. A farne le spese i cittadini, che si vedranno scip-pare il territorio, la salute e il futuro, senza nemmeno chiederloro cosa ne pensino. JESSICA SANTINI

GRA Bis, un disastro ambientaleTRENTACINQUE CHILOMETRI PER DETURPARE IL TERRITORIO CON VIADOTTI, GALLERIE E PILONI. TUTTO PER RISPARMIARE QUALCHE MINUTO.

L’interesse per il progetto ha portato lanascita di diverse associazioni nei di-

versi territori interessati. In VI Municipio ènato un comitato sotto la spinta propulsivadi Noris Pivetta.

Perché il Comitato No- Raccordo bis?Nasce a ad ottobre 2012 quando, come

al solito, gironzolavo per il web in cerca dinotizie sulle de-predazioni e isaccheggi delleamministrazionilocali e dei poli-tici in cerca di af-fari. A fine set-tembre ho sco-perto un filmatosu Youtube rea-lizzato dai Verdi liste civiche presentato daNando Bonessio che illustrava nei minimidettagli questo progetto megalomane!

Come influirà l'infrastruttura sul ter-ritorio secondo voi?

Distruggerà l'ultimo pezzo di Agro Roma-no che vive ancora di produzione vino DOCe DOCG Frascati, di olio, di latte crudo e pe-corino romano. Farà chiudere aziende agri-cole, cantine, agriturismo, B&B. I nostri fi-gli e noi cresceremo malati a causa dell'in-quinamento ambientale, acustico e atmo-sferico. Per la costruzione consumeremoenormi risorse idriche. Quindi oltre ad am-malarci, ci leveranno lavoro! Un'opera inu-tile: il GRA si trova a 10 minuti di macchi-na e, invece di avere un'altra strada, abbia-mo bisogno di incentivare il trasporto pub-blico per avere strade libere. La tratta del-le Ferrovie di Stato FR6 Colle Mattia /TorVergata andrebbe potenziata, la Metro C de-ve essere ultimata e portata a termine co-me da progetto fino Piazzale Clodio, i mez-zi su gomma dovrebbero poi collegare il tut-to.

Il GRA bis potrebbe creare un indot-to economico per il nostro territorio?

A chi pensa che questa opera inutile da-rebbe ossigeno all'economia e all'edilizia,invitiamo a riflettere sulle economie agra-rie di questo territorio coma Casale Marche-se , 50ettari, Principessa Pallavicini 60 et-tari ad esempio, che danno lavoro ed eccel-lenza vedi la strada del vino, Vinitaly, sera-te cultura; sulle potenzialità turistiche, Par-co di Gabii, le Catacombe di San Zotico, letorri di avvistamento, via Labicana, via Pre-nestina, che darebbero lavoro e posti di ri-cettività; dall'altra parte, sulle speculazionidi grandi costruttori gli unici a guadagnarecon le grandi opere. Per non parlare di cor-ruzione, tangenti, rinvii per insufficienza difinanziamenti.

Come pensate di contrastare il pro-getto?

Il comitato sta raccogliendo firme e haprodotto un documento che è stato già inol-trato al precedente Ministro dell’ Interno.Oraprovvederemo ad inviarlo anche al nuovoMinistro. Alla cittadinanza diciamo: soste-neteci e seguiteci su Facebook dove ci so-no informazioni più approfondite.

JESSICA SANTINI

Attraverserà i terreni con sopraelevate chetaglieranno a metà vigneti e uliveti. Dei

campi che ora si estendono a perdita d’oc-chio già nel nostro Municipio, per proseguireverso i comuni limitrofi di Monteporzio, Fra-scati e Montecompatri, non ridaranno altroche piloni alti 150 metri e oltre; e nuove co-late di cemento. Lo scenario che il GRA Bispotrebbe portare dietro di se è devastanteper i cittadini, ma anche per alcuni impren-ditori, i titolari delle aziende agricole che han-no costruito la loro fortuna sulla ricchezza delterritorio. E che rischiano che tutto venga lo-ro portato viabreve.

Tra le varieaziende del ter-ritorio c’è Casa-le Marchese, cir-ca 50 ettari disuperficie desti-nati a vignetospecializzato. Nel rispetto dell’ambiente e se-guendo le norme di produzione integrata, ilpodere può vantare una vasta gamma di vi-ni DOCG e di olii di qualità.

Se fosse realizzato il GRA Bis la situazio-ne cambierebbe totalmente: ”Purtroppo pernoi sarebbe una grande devastazione di vi-gneti DOCG, quasi due ettari per l'esattezza,che sarebbero deturpati durante la realizza-zione dell’infrastruttura”, racconta Alessan-dro Carletti, amministratore dell’azienda epossessore insieme al fratello Ferdinando. Daquasi duecento anni la sua famiglia è pro-prietaria dell’azienda agricola Casale Marche-se. Il cambiamento dell’assetto paesaggisti-co e territoriale segnerebbe la rovina per laproduzione di tutto ciò che proprio dal terre-no ha origine.

“Inoltre una sopraelevata ci taglierebbequasi l'ingresso della nostra storica tenutache risale al 1300”, prosegue il signor Carlet-ti. La realizzazione di una simile infrastruttu-ra non solo rovinerebbe il paesaggio, ma an-

drebbe ad alterare un casale di importanzastorica.

Un immane danno a livello ambientale e alivello economico, poiché la realizzazione diun simile progetto metterà in serio pericolol’economia di Casale Marchese e di tutte le

altre aziende che, come questa, saranno so-vrastate, affiancate o sostituite dal GRA Bis.Con grave perdita di prodotti DOCG, granderisorsa per il territorio, e di posti di lavoro.Qualcuno pensa ancora che ne valga la pe-na? JESSICA SANTINI

IL COMITATO “NO RACCORDO BIS RM-NA”SUL PROGETTO È CATEGORICO.

GRAVE RISCHIO PER L’AGRO ROMANOIL MASTODONTICO PROGETTO RISCHIA DI METTERE IN SERIO PERICOLO LE AZIENDE DEL TERRITORIO .

NORIS PIVETTA: “SOLOINQUINAMENTO E CONSUMO DI SUOLO”

Page 22: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013

CASILINONUMERO 10 ANNO VI22

Nemmeno la minaccia di una segna-lazione agli organi competenti habloccato lo scempio dell’abbandono

dei rifiuti in via Giovambattista Crema, conil passare del tempo la situazione è andatatanto degenerando che ora la spazzatura hainvaso la strada.

Il consorzio aveva lanciato una richiestadi aiuto alle istituzioni. Per la particolare po-sizione nella quale si trova la strada, isola-ta, con poche abitazioni, tra campi incolti,il luogo è scelto da alcuni mascalzoni perl’abbandono dei propri rifiuti, domestici enon.

Tutti gli scarti di lavorazioni edili, infissidismessi, sanitari ormai in disuso, calcinac-ci. Sembrerebbe proprio si tratti degli scar-ti di una ristrutturazione. Non manca comeal solito all’appello un po’ di vecchia mobi-lia: sedie, materassi, tavoli. Una montagnadi immondizia, da smaltire nelle aree eco-logiche e, invece, lasciata in mezzo ad unastrada.

Sarà a questo punto necessario l’inter-vento dell’Ama per restituire un po’ di de-coro alla zona. E, soprattutto, cercare unasoluzione per evitare che ciò accada nuova-

mente. Perché da queste parti è un giocoche si ripete praticamente in continuazio-ne: vengono abbandonati dei rifiuti, i resi-denti chiamano i vigili e l’Ama che si recasul posto e porta via tutto. Dopo qualchegiorno si ricomincia a formare il cumulo dirifiuti e via da capo con le segnalazioni.

Spesso tra l’immondizia abbandonata èstato anche ritrovato eternit, materiale con-siderato cancerogeno e che necessita di unosmaltimento a parte. Ma gli stessi scarti in-dustriali sono altamente inquinanti da ren-dere indispensabili procedure adeguate. Quel

cumulo di rifiuti altro non è che una bombainquinante per l’aria e per i terreni circo-stanti. Se aggiungiamo il fatto che ormaihanno raggiunto un volume tale da occupa-re metà carreggiata, la partita è conclusa.

L’abbandono dei rifiuti è perseguibile perlegge, ma non sembra bastare come deter-rente. E’ talmente tanto radicato il fatto danon essere quasi considerato un crimine.Solo una brutta abitudine.

Se si capisse davvero la gravità del fat-to, e non solo in termini di decoro, con l’aiu-to delle istituzioni, dei controlli sul territorioe la collaborazione dei cittadini con le lorosegnalazioni, sarebbe possibile avere un’ar-ma contro questo fenomeno.

JESSICA SANTINI

Una strada mai sistemata. Un paio di top-pe per dare il contentino ai numerosi

abitanti di via della Lite, intorno alla qualesorgono i quartieri di Pantano, Torre Jacovae Colle Mattia. Persone che tutti i giorni so-no costretti al calvario di percorrere una car-reggiata divenuta una mulattiera.

Hanno bloccato via Casilina più di due an-ni fa per protestare contro l’indifferenza del-le istituzioni che alla manifestazione hannofatto spallucce per tornare ai propri affari.

Qualche pro-messa è statafatta, ma si-stemare unastrada del ge-nere è troppodispendioso eil tornacontoin termini elet-torali è troppo risicato-.

Così, a suon di promesse e di rinvii, viadella Lite è diventata un percorso pieno diinsidie: crateri ovunque, praticamente im-possibili da evitare perché si rischia di an-dare contromano, in una strada in alcunipunti stretta. Priva di marciapiedi pratica-mente in tutta la sua lunghezza, per i pedo-ni è ancora più ardua l’impresa. A renderepoi ancora più veloce il disgregamento delmanto stradale ci si mette l’acqua piovanache, siccome per la maggior parte del per-corso non esistono sistemi di raccolta, cor-re veloce portando dietro di se tutto, asfal-to compreso.

Un vero percorso rally, con tanto di ster-rato e avvallamenti, che solo piloti espertipossono fare senza temere il peggio.

Non dimentichiamo, poi, che sulla stradapassa anche la linea Atac 054, diretta allafatiscente stazione di Colle Mattia. E gli au-tobus di certo non sono attrezzati per certipercorsi sconnessi. Nemmeno questo è ba-stato a velocizzare e concretizzare gli inter-venti tanto richiesti e più volte promessi.

Resta solo da sperare che il futuro regaliun po’ d’asfalto anche a via della Lite, pri-ma che davvero gli abitanti siano costretti acomprarsi tutti il fuoristrada.

JESSICA SANTINI

L’ALLARME ERA PARTITO DAL CONSOR-ZIO DUE PINI. IL GRIDO NON È STATO

ASCOLTATO.

Hanno cambiato il senso unico, sotto lapressione dei residenti preoccupati per lapropria incolumità. La questione sicurezzaperò non è certo risolta in via Bompensier-re, strada secondaria di Borghesiana.

Il manto stradale versa incondizioni disastrate. Impor-tante arteria che conduce al-la scuola di via Giarre, è per-corsa quotidianamente da unfiume di vetture dirette pro-prio all’istituto. Da qui la de-cisione dei residenti di far cam-biare il senso unico: per prima cosa perché,proprio a causa della vicinanza della scuo-la, il senso obbligato inverso troppo spessonon veniva rispettato, mettendo in serio pe-ricolo l’incolumità di tutti. In secondo luogoperché la visibilità, uscendo su via di Ver-micino, risultava troppo limitata e spessocausa di incidenti.

Risolto un problema, però, non si è pen-

sato all’altra questione. Col passare del tem-po la mancata manutenzione del manto stra-dale ha portato le conseguenze ora ben evi-denti: asfalto sgretolato, falde nel terreno,crateri dove si rischi di finire dentro. In spe-

cial modo nella parte “alta”della strada, proprio neipressi di via di Vermicino,dove l’asfalto sembra esse-re stato sostituito da unacolata di cemento.

Così, quando piove, il flus-so d’acqua proveniente dal-

la strada principale si incanala lungo la di-scesa di via Bompensierre, continuando aderodere un asfalto già deteriorato e andan-dosi a fermare dove le buche sono più pro-fonde. Risultato: danno sul danno.

Sembrerà strano ma è una delle pochestrade del quartiere dove non si è mai in-tervenuti: eppure quel versante di opera-zioni di quantomeno apparente sistemazio-

ne del manto stradale ne ha viste parecchie.Basti pensare a via di Castelvetrano, dove icontinui lavori in corso per sistemare la stra-da non hanno portato grandi risultati (la bu-ca all’incrocio con via Giarre ne è triste esem-pio ndr). O la riasfaltatura di via Bronte, viaPaternò con i suoi lavori davanti la scuola,via Calscibetta - certo non strada di fonda-mentale importanza - via Savoca e via Me-soraca. Ma per via Bompensierre, nulla.

Così, vicini alle elezioni, è inutile piange-re sull’asfalto versato o piuttosto sulle stra-de che ci si è dimenticati di considerare. Vo-glia piuttosto essere un appello per i neoe-letti: quando sarete lì, ricordatevi anche divia Bompensierre. JESSICA SANTINI

Via Giovambattista Crema, basta immondizia

VIA BOMPENSIERRE… NEMMENO UNA TOPPA!

VIA DELLA LITE, BUONA PER IL RALLY

TRA BUCHE E ASFALTO SALTATO, LA STRADA È TUTTA DA RIFARE.

Tutto è concentrato in pochi metri qua-drati, all’interno e all’esterno del par-

cheggia antistante una banca di via di Ver-micino, al civico 53. Dalla spazzatura getta-ta per terra alle sterpaglie,per finire con una bucaproprio sul marciapiede.

Uno dei tanti esempi didegrado del quartiere Bor-ghesiana, tema per il qua-le troppo spesso le istitu-zioni sembrano voltarsidall’altra parte. Si va dal-la sporcizia a terra, volan-tini, bottiglie di plastica, lattine e addirittu-ra rami spezzati, alle sterpaglie ormai altequasi mezzo metro. Lo scempio si innalzadavanti un’importante banca sita in via diVermicino.

In seguito alle lamentele di diversi citta-dini della borgata, il Comitato di QuartiereBorghesiana 2 ha presentato una richiestaprotocollata ai vigili per una tempestiva pu-

lizia dell’area. Il fondo, divenuto ormai sci-voloso anche a causa degli aghi di pino chesi sono accumulati sul parcheggio, può ri-sultare estremamente pericoloso. Come èrischioso per i pedoni camminare su queltratto di marciapiede antistante, a causa del-le auto che vi parcheggiano sopra, nono-stante i posti auto messi a disposizione dal-la banca nell’area privata.

E’ necessario, inoltre,sistemare l’ingresso al par-cheggio: una enorme bu-ca , a cavallo tra il marcia-piede e l’entrata del po-steggio, continua ad ognipioggia a diventare più pro-fonda. Pezzi d’asfalto stac-cato rendono ancora piùdifficile il transito.

Trattandosi di un’area privata, sarà diffi-cile che l’intervento dei vigili possa, in qual-che misura, risolvere la situazione. Tuttaviale istituzioni possono occuparsi, quantome-no, di ciò che c’è al di fuori del parcheggio.La sporcizia anche qui è in agguato. Comepotrebbero occuparsi del parcheggio selvag-gio, evitabile quando c’è un’area di sosta apochi passi. JESSICA SANTINI

DEGRADO IN VIA DI VERMICINOERBACCE E SPORCIZIA DAVANTI IL PAR-CHEGGIO DELLA BANCA. IL CDQ BOR-GHESIANA 2 CHIEDE UN INTERVENTO.

DOPO TANTE SUPPLICHE ALL’AMMINI-STRAZIONE E UN NULLA DI FATTO, LA

STRADA È DIVENTATA UN PERCORSO PER

GUIDATORI ESPERTI.

Page 23: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013
Page 24: La Fiera dell'Est n. 10 del 25/05/2013