la fiera dell'est n. 7 del 20/04/2013

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 7 - 20 aprile 2013 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO PAG. 2, 3 MUNICIPIO PAG. 21 ROCCA CENCIA NELLO STABILIMENTO DI ROCCA CENCIA È IN FASE DI REALIZZAZIONE UN TRITO- VAGLIATORE PROPOSTO DALLA REGIONE LAZIO E DAL COMUNE DI ROMA. IL PROGETTO SEMBREREBBE NON OTTENE- RE IL BENESTARE DELL’UNIONE EUROPEA. PAG. 8 PONTE DI NONA I MOVIMENTI DI LOTTA PER LA CASA TOR- NANO AD OCCUPARE, STAVOLTA IN UNA PALAZZINA INVENDUTA DEL COSTRUTTORE CALTAGIRONE IN VIA VALENTINO CERRUTI. MENTRE PROTESTANO I CITTADINI, SI APRE UN TAVOLO IN REGIONE. Non passa in Consiglio Comunale la delibera per l’abbattimento e la ricostruzione di Tor Bella Monaca. Termina così la Giunta Alemanno e il faraonico progetto del Masterplan, divenuto il cartello elettorale del Sindaco per le prossime elezioni amministrative. SARÀ MARCO SCIPIONI A GUIDARE LA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA ALLE PROSSIME ELEZIONI. LE PRIMARIE NE SANCISCONO LA VITTO- RIA E PORTANO A GALLA LE SPACCATURE DI UN PD CHE SI APPRESTA AD UNA NUOVA FASE. PER LA TUA PUBBLICITÀ 3338421714 3357243472 PROSSIMA USCITA 11 MAGGIO 2013 A PAG. 12 SEGUICI ANCHE SU La Fiera dell’Est www.fieradellest.it BYE BYE MASTERPLAN

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Il periodico del Municipio delle Torri

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Page 1: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 7 - 20 aprile 2013 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

PAG. 2, 3

MUNICIPIO

PAG. 21

ROCCA CENCIA

NELLO STABILIMENTO DI ROCCA CENCIA

È IN FASE DI REALIZZAZIONE UN TRITO-VAGLIATORE PROPOSTO DALLA REGIONE

LAZIO E DAL COMUNE DI ROMA.IL PROGETTO SEMBREREBBE NON OTTENE-RE IL BENESTARE DELL’UNIONE EUROPEA.

PAG. 8

PONTE DI NONA

I MOVIMENTI DI LOTTA PER LA CASA TOR-NANO AD OCCUPARE, STAVOLTA IN UNA

PALAZZINA INVENDUTA DEL COSTRUTTORE

CALTAGIRONE IN VIA VALENTINO

CERRUTI.MENTRE PROTESTANO I CITTADINI, SI

APRE UN TAVOLO IN REGIONE.

Non passa in Consiglio Comunale la delibera per l’abbattimento e la ricostruzione di Tor BellaMonaca. Termina così la Giunta Alemanno e il faraonico progetto del Masterplan, divenuto ilcartello elettorale del Sindaco per le prossime elezioni amministrative.

SARÀ MARCO SCIPIONI A GUIDARE LA

COALIZIONE DI CENTROSINISTRA ALLE

PROSSIME ELEZIONI.LE PRIMARIE NE SANCISCONO LA VITTO-RIA E PORTANO A GALLA LE SPACCATURE

DI UN PD CHE SI APPRESTA AD UNA

NUOVA FASE.

PER LA TUAPUBBLICITÀ33384217143357243472

PROSSIMA USCITA 11 MAGGIO 2013

A PAG. 12

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La Fiera dell’Est

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Page 2: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

La bufera delle primarie del centrosini-stra nel Municipio delle Torri spazza viala vecchia classe dirigente e apre una

nuova era. Vince Scipioni, nonostante le po-lemiche che hanno animato il post elezioni.

Tutto regolare per la Commissione dei Ga-ranti, che hanno visionato il materiale pro-dotto e non hanno riscontrato irregolarità.Che le primarie nel nostro municipio avreb-bero rappresentato lo strappo definitivo trale due fazioni del Pd, che da anni si fanno laguerra, era prevedibile, ma che con questasfida elettorale sarebbero scomparsi dallascena politica del territorio molti esponentinon potevano prevederlo. Dimissioni di mas-sa di tutto il gruppo dirigente del Pd tra cuisegretario, capogruppo e presidente. E im-probabile sostegno al vincitore di tutti colo-ro che a questa parte politica erano legati.

Scipioni vince ai numeri: più di mille pre-ferenze sulla candidatura di apparato di Cre-monesi, sostenuto da 5 circoli. Per non par-lare del grosso divario dal candidato Sel, Ma-strantonio, che si ferma a circa 1470 voti.Analizzando seggio per seggio i dati, è pro-prio nelle roccaforti del gruppo dirigente delPd che Scipioni spadroneggia: 259 preferen-ze a Villaggio Breda, territorio di Contartese,contro i 171 di Cremonesi, sostenuto in quel

quartiere dal consigliere Mattei in quota Cel-li. Così come il seggio di Giardinetti, da sem-pre terra di conquista del Pd locale, dove Sci-pioni lo duplica.

Come era prevedibile, Cremonesi sbancaal seggio di Castelverde con 365 voti, ma ètallonato da Scipioni con 240 preferenze. Ingenerale il vincitore regge abbastanza benein tutti quei seggi che dovevano invece pre-miare l'avversario. Contiene dove è debole evince dove è forte, come a largo Mengaroni,suo territorio di provenienza, dove ottieneben 766 voti, e Torre Spaccata dove fa il pie-no. Una strategia politica che lo ha portatoalla vittoria, contro il pressapochismo dell'al-tra parte. Brogli o meno, Scipioni vince aipunti. Cremonesi è il vero perdente della sfi-da perchè sostenuto da tutti.

Ma come si è arrivati a questa sconfitta?Il gruppo dirigente del Pd locale si era fattodue conti: sommiamo i voti di Scorzoni pre-si alle Regionali, aggiungiamo Celli, Astorre,Pelonzi e il gioco è fatto. Niente di più sba-gliato! Perché Celli non ha sostenuto e i vo-

ti non si passano come le caramelle! Si vo-cifera anche di un retroscena: in realtà, sen-za che Cremonesi lo sapesse, il gruppo ave-va deciso di puntare tutto su Mastrantonio,ma i giochi sarebbero stati rovinati proprioda noi che anticipavamo nello scorso nume-ro questa mossa. Una lite furiosa avrebbefatto rimettere tutto sul piatto. E infatti Ma-strantonio con 1475 voti perde e Cremone-si incassa il resto. La vittoria di Scipioni vie-ne legittimata dalla somma degli altri due,che insieme otterrebbero solo qualche cen-tinaia di voti in più rispetto al vincitore. Que-ste primarie hanno messo a nudo tutti i limi-ti e la pochezza politica del gruppo dirigentedel Pd che, arroccato sulla propria arrogan-za e presunzione, come al solito, aveva i con-ti senza l'oste.

Il grande merito di Scipioni è quello di avercercato alleati, vedi Valter Mastrangeli, cheda solo convoglia circa 600 voti, a dispettodel gruppo legato a Cremonesi che ha dimo-strato un talento particolare, invece, per pro-curarsi molti nemici. FEDERICA GRAZIANI

Le prove sono state reputate “insuffi-cienti”. Il Comitato dei Garanti di Ro-ma Bene Comune non ha ritenuto si-

gnificativo il materiale consegnato dai duecandidati perdenti.

Pesanti accuse sono state mosse da Scor-zoni, consigliere Pd, sulle pagine de La Re-pubblica, dove attacca un cittadino di TorBella Monaca, Duilio Morano, accusandolodi aver organizzato una compravendita divoti. Secondo le accuse, sarebbero stati of-ferti pacchi di pasta e soldi adimmigrati e povera gente incambio del voto al candidatoScipioni. Il gruppo dirigente delPd locale ha assediato la sederomana del partito in segno diprotesta, fino ad arrivare all’in-contro con i Garanti con tutti etre i candidati per esprimersisulla vicenda.

Tra i nodi cruciali che farebbero pensaread un voto su commissione, secondo il grup-po dirigente del Pd, sarebbero i numeri:7265 votanti contro i 5398 delle primarietra Bersani e Renzi. Il segretario del Pd ro-mano Marco Miccoli ha dichiarato che “il ma-teriale si è rivelato non essere così schiac-ciante”.

Diversa la posizione del segretario roma-no di Sel Giancarlo Torricelli che suggerisce“di indicare un candidato esterno alla con-

tesa. Scipioni havinto, ma buonaparte della coali-zione non è conlui”. Una vera bu-fera che ha coin-volto anche le per-sone presenti neiseggi, che per tut-to il giorno si so-

no viste scaricare nigeriani, bengalesi e ma-rocchini con volantini che indicavano il no-me da votare. Scipioni ha dichiarato di nonessere a conoscenza dei fatti e che se i rac-conti dei testimoni corrispondessero al ve-ro devono essere considerate azioni fruttodi iniziativa individuale.

In molti seggi è stato messo tutto a ver-bale. Resta però il rammarico di un manca-

to provvedimento dei candidati durante levotazioni: nonostante le denunce, i segginon sono stati chiusi e la gente ha continua-to a votare. Molti testimoniano che a LargoMengaroni avrebbero fatto votare anche sen-za scheda elettorale, così come al seggio diCastelverde. In sua difesa Scipioni raccon-ta dei pulmini dell’Iskra, che hanno scarica-to gli anziani fragili nel seggio di largo Men-garoni, riconducibili a Mastrantonio, e ag-giunge che molti stranieri sono stati porta-ti dal consigliere aggiunto Oparah, respon-sabile degli extracomunitari in Municipio, chesosteneva Cremonesi.

Una bufera che poteva essere bloccata sesolo i due sconfitti, invece di aspettare l’esi-to delle primarie con la speranza di vince-re, avessero dato indicazione di chiudere iseggi. In modo da invalidare le primarie. La-scia interdetti il fatto che in un’intera gior-nata nessuno tra i candidati sia stato in gra-do di produrrebbe foto, video e altro mate-riale per inchiodare Scipioni.

FEDERICA GRAZIANI

2 MUNICIPIONUMERO 7 ANNO VI

LA CADUTA DEGLI DEICON IL 44% DELLE PREFERENZE, SCIPIONI VINCE LE PRIMARIE PER LA PRESIDEN-ZA DEL MUNICIPIO DELLE TORRI. AL SECONDO POSTO CON IL 32% CREMONESI,SEGUITO DA MASTRANTONIO, CANDIDATO SEL, CON 21%.

PRIMARIE CONTESTATE NEL MUNICIPIO DELLE TORRI

QUANDO LA POLITICA DIVENTA UN LAVORO…

RISULTATI PRIMARIE VI MUNICIPIO

SOTTO ACCUSA IL VOTO DI DECINE DI STRANIERI ACCOMPAGNATI AI SEGGI. PRESENTANO

RICORSO CREMONESI E MASTRANTONIO, BOCCIATO DALLA COMMISSIONE DI GARANZIA.

“C’è stata una vera e propria mercifi-cazione dell'essere umano: intere fa-

miglie di extracomunitari prelevate dalle loroabitazioni, da scagnozzi prezzolati, per recar-si a votare dietro compenso di denaro; gen-te che all'esterno dei seggi distribuiva fogliet-ti e denaro. Se queste votazioni non sarannoannullate, come sarebbe logico, io mi candi-derò ugualmente alle elezioni del 26 maggio,perché mi dissocio completamente da quelloche ho visto accadere".

Con questo comunicato Mastrantonio, men-tre volgeva al termine la giornata dedicata al-le primarie, comunica la sua volontà di can-didarsi, nonostante la sconfitta. Presidenteuscente dell'ex VII Municipio, Mastrantonioda anni vive di politica. Nulla di male, se que-sto non portasse a fare scelte sconsiderate.Il suo ricorso contro l'esito delle primarie nelnostro municipio non è stato accettato. Nonsono state fornite prove utili all'annullamen-to delle votazioni.

Conscio dell'impossibilità di trovare un de-gno incarico nella coalizione capitanata da Sci-pioni, che nel corso della campagna elettora-le aveva giurato che mai avrebbe collabora-to con lui, si appella al tema della moralità edecide di presentare una lista alternativa aquella di Roma Bene Comune. Fa di più. Simette a capo della lista, con la certezza di en-trare qualora raggiungesse il quorum, met-tendo Sel in forte imbarazzo. Seguirlo, disco-noscerlo, appoggiare la sua lista o stare nel-la coalizione di centrosinistra. Un vero ricat-to politico con lo scopo, forse, di strappare unincarico in un altro municipio. Privare il cen-trosinistra del gruppo di Sel produrrebbe ri-sultati nefasti: non ci sarebbero nella prossi-ma maggioranza municipale, qualora vinces-se il centrosinistra, esponenti di Sel al gover-no, si priverebbero gli elettori della possibili-tà di eleggere un rappresentante che porti ilPd più a sinistra e soprattutto si disperdereb-bero sempre più i voti a tutto vantaggio delcentrodestra e del 5 Stelle. Di solito in politi-ca il perdente fa un passo indietro. Non im-pone la sua candidatura.

Per ora Sel non prende ancora posizioni uf-ficiali. Il coordinatore del VI Municipio, Fran-co Simeoni, comunica che in ogni caso, il Par-tito non correrà alle prossime elezioni nellacoalizione di Roma Bene Comune. O decide-rà di portare nella lista il simbolo, oppure nonci saranno liste di Sel, i cui candidati conflui-ranno nel progetto di Mastrantonio. Se Sel intutta Roma è in coalizione con il Pd, Marino,candidato sindaco per il centrosinistra, nonpermetterà che questo accada. Si creerebbeun caso, in uno dei municipi più importantidella città. E con l'andazzo della politica diquesti tempi è qualcosa che nessuno può per-mettersi. L'obiettivo è battere il centrodestrae il 5 Stelle, senza disperdere le forze. Noncerto seguire gli interessi di un singolo can-didato, peraltro sconfitto.

FEDERICA GRAZIANI

SEGGIO VOTANTI BIANCHE/NULLE CREMONESI MASTRANTONIO POLICELLA SCIPIONI

LARGO MENGARONI 1217 49 236 137 29 766LARGO MONREALE 59 492 9 293 32 6 152VIA DELL'ARCHEOLOGIA 352 18 116 52 19 147VIA CALTAGIRONE 253 13 75 120 3 42VIA MASSA SAN GIULIANO 337 774 50 365 119 - 240VIA ARTUSI 455 5 109 82 59 200VIA OSTERIA DEL FINOCCHIO 1/B 688 15 305 87 7 274VIA ADONE FINARDI 215 11 29 25 5 145VIA ELISABETTA MORA 7 264 9 10 24 4 217VIA ANNIBALE CALZONI 560 18 171 99 13 259VIA TADDEO LANDINI 7 614 5 87 321 6 195VIA TENUTA DI TORRENOVA 501 11 93 182 17 198VIA PRENESTINA 1221 250 18 71 92 3 66VIA GIGLIOLI 74 630 18 302 103 13 194TOTALI 7265 249 2262 1475 184 3095

MASTRANTONIO, CANDIDATO SEL ALLE PRI-MARIE, CON 1.475 VOTI SI PIAZZA AL TER-ZO POSTO. DECIDE DI DARE UN CALCIO AL-LA CARTA D'INTENTI E DI SCENDERE IN

CAMPO CON UNA LISTA TUTTA SUA.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2013 - PRENOTAZIONE SPAZI ELETTORALI A PAGAMENTO

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MUNICIPIO NUMERO 7 ANNO VI 3

Schiena dritta e petto in fuori. Le pole-miche che hanno infuocato il Munici-pio in seguito alle primarie del centro-

sinistra, non sembrano aver scalfito MarcoScipioni che definisce il suo risultato fruttodi una straordinaria partecipa-zione e voglia di cambiamento.

Un commento alla sua vit-toria …

E' la vittoria di un gruppo cheda anni si batte per un cambia-mento su questo territorio vistoche l'attuale gruppo dirigentedai risultati politici non è statoin grado di dare una svolta suquesto quadrante. Le scelte del-l'attuale centrosinistra non so-no state congeniali, non hannofatto le battaglie che normalmente doveva-no fare, per cui abbiamo fatto una battagliaaperta, trasparente, non personale ma po-litica che ci ha portati al risultato.

Perché la gente vi ha premiati?Perché ci conosce, noi non siamo quelli

con la maschera o che si nascondono sulweb. Noi stiamo in mezzo alla gente da an-ni e quindi ci ha riconosciuto perché la no-stra battaglia è giusta e trasparente, fattada persone perbene. Io ho preso voti da tut-te le parti, senza il sostegno dei circoli. Quan-do mi sono candidato, sono sempre stato ilprimo degli eletti. Al Congresso mi hannosostenuto il 50% degli iscritti.

In lei hanno riconosciuto la chiave perspazzare via il gruppo dirigente?

Sicuramente. Io l'avevo dichiarato dicen-

do che il Grillo dellasituazione era il miogruppo. Un gruppo chesia a livello territoria-le che romano sta ten-tando un cambiamen-to. Più attento ai pro-blemi della gente, me-no ai problemi di po-chi.

Come commentale esternazioni de-

gli altri candidati?Penso che abbiano perso la testa. La stes-

sa cosa che hanno fatto quando ha vinto Ma-rino, accusato di aver pagato gli zingari pervotare. Gli stranieri sono un problema delpartito che li ha fatti esprimere, non mio. IlConsigliere aggiunto Oparah, responsabiledegli extracomunitari in questo Municipio,votava apertamente per Cremonesi. Vogliopuntualizzare che l'exploit ottenuto da mealle primarie non è il risultato di alcun "vo-to di scambio". Io ho vinto le primarie conuno scarto di oltre mille voti e questo è il ri-sultato di una straordinaria voglia di parte-cipazione e di democrazia di cui i cittadini delMunicipio hanno dato prova. Capisco la de-lusione, ma la Carta d' Intenti firmata da tut-ti i candidati impegna a sostenere il candi-

dato che vince le primarie. Per cui faccio uninvito a lavorare insieme per vincere a Ro-ma e in un Municipio difficile come il nostro.Stiamo intraprendendo le opportune inizia-tive legali contro tutti coloro che stanno ri-lasciando dichiarazioni diffamatorie nei mieiconfronti e rovinando quella che è stata unagrande giornata di festa democratica.

Lei non è a conoscenza del fatto chealcune persone accompagnavano glistranieri a votare?

No assolutamente. Se è accaduto sonostate iniziative individuali. Io posso anchedire che l'altra parte ha portato a votare glianziani fragili dell' Iskra con i pulmini che di-cono abbiano votato per Mastrantonio. Op-pure Oparah che portava stranieri a votare.Poi i numeri sono talmente alti, tra me e ilsecondo passano più di mille voti. Ho fattoquasi il doppio sul terzo. Vorrei chiudere que-ste polemiche visto che la vicenda è statavagliata anche dai garanti. Apriamo una nuo-va fase politica.

Le proposte più importanti per il Mu-nicipio?

Trasparenza, risanamento delle scuole,soprattutto nel versante prenestino, atten-zione sul sociale e rilanciare progetti, maga-ri attraverso i fondi europei, per portare oc-cupazione sul territorio. FEDERICA GRAZIANI

In realtà le dimissioni sarebbero dovute ar-rivare da tempo. In Consiglio il Capogrup-

po Scorzoni nei 5 anni di Lorenzotti non è riu-scito a tenere unito il gruppo, tanto che nelcorso della Consigliatura hanno lasciato il Pdben 4 consiglieri con uno, Alveti, dissidenterispetto alla gestione del Partito locale.

Poi i risultati elettorali: il Pd del Municipiosempre ultimo su Roma, con un risultato di-sastroso nelle ultime Politiche e Regionali. Ungruppo che non è stato in grado di aprirsi acoloro che avevano una visione diversa daquella imposta dal gruppo dirigente.

Un capitolo a parte lo merita il SegretarioSgrulletti, che ha scelto di essere il segreta-rio di una sola parte del Pd, attraverso il so-stegno sconsiderato per la candidatura di Scor-zoni, prima alle Regionali, e di Cremonesi poialle Primarie per la Presidenza del Municipio.Un Segretario che portava su di sé il peso diun Congresso chiacchierato, che ha dato ini-zio alla guerra con Scipioni. In una nota Sgrul-letti dichiara: "Si rendono necessarie le miedimissioni perché in politica è fondamentalefare ciò che si è detto e pertanto, dopo avertante volte consapevolmente affermato chequesta sarebbe stata la mia scelta rispetto adun esito di questo tipo, non voglio contrav-venire a questo principio".

Consegna le sue dimissioni da Presidentedell'Assemblea Municipale anche Doriana Ma-stropietro che scrive: "Le mie dimissioni daPresidente del Pd le avevo già consegnate alSegretario Sgrulletti 15 giorni fa, ma le hocongelate perchè non volevo che apparisse-ro come una spaccatura all'interno del grup-po dirigente e quindi fare un favore a Scipio-ni. Alla luce di quello che sta accadendo lemie dimissioni sono ufficiali".

Delle dimissioni che, a quanto sembra, nonostacoleranno l'appoggio della Mastropietroal Pd nelle prossime elezioni amministrative"per non consegnare il Municipio al centrode-stra". Qualcuno ragiona in questo Pd, che inmolti, a causa di personalismi e rancori, han-no portato alla deriva. FEDERICA GRAZIANI

TUTTI A CASANEL PD SI DIMETTONO IL SEGRETARIO

MUNICIPALE ANDREA SGRULLETTI, IL PRE-SIDENTE DELL'ASSEMBLEA MUNICIPALE,DORIANA MASTROPIETRO E IL CAPOGRUP-PO, FABRIZIO SCORZONI.

IL GRUPPO LEGATO AD ANTONIO SBAR-DELLA E FELICE SINISTRI DIRAMA UN CO-MUNICATO PER PRENDERE LE DISTANZE DA

SCIPIONI.

Scipioni e il suo Pd a ‘5 stelle’COME IL MOVIMENTO 5 STELLE SPAZZA VIA IL VECCHIO E APRE UNA NUOVA FA-SE. SCIPIONI, VINCITORE ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA, COMMENTA IL

VOTO E LE POLEMICHE CHE NE SONO SEGUITE.

QUALCUNO GIOCA 'SPORCO'

Qualcuno nel Pd locale punta alla poltro-na. E' il Circolo Nuovi Orizzonti che pro-

pone nella lista del Pd un proprio candidato,ma dichiara di non assicurare il sostegno alCandidato Presidente. "Il gruppo dirigente delCircolo Nuovi Orizzonti farà votare il propriocandidato nella lista del Pd.

Non escludiamo di dare indicazioni per unvoto disgiunto; smentiamo categoricamentevoci fatte

circolare da personaggi vicini al vincitoredelle elezioni primarie del centrosinistra nelVI Municipio (ex VIII), i quali vanno affer-mando cose non vere su accordi ad oggi ine-sistenti fra il nostro Circolo e il vincitore Can-didato Presidente". Continuano le guerre som-merse nel Pd VI che, attraverso questi per-sonaggi, legati al vecchio gruppo dirigente,dimostrano di non puntare al bene del parti-to ma solo ai propri interessi.

FEDERICA GRAZIANI

“Pacchi di pasta, 10 euro, ai poveri e agli immigrati in cambio della ricevuta del voto:sarebbe questo lo scambio scellerato, ricattatorio e indegno, estorto a chi si trova so-

cialmente in difficoltà. Nel Municipio VI (ex VIII), ma non solo, con le primarie Pd sembre-rebbe essere tornati agli albori della Prima Repubblica, ai tempi della scarpa spaiata primadel voto in vista dell' altra a consenso ottenuto".

Commenta così Marco Di Cosimo, Presidente della Commissione Urbanistica Roma Capi-tale le polemiche e le accuse post primarie in seno al Pd del Municipio delle Torri. "Proprioperché si tratta del partito che ancora oggi ha la faccia di rivendicare una sua diversità mo-rale, che la cronaca nazionale e locale peraltro ha da tempo sbugiardato a caratteri di fuo-co, è impressionante e istruttivo leggere notizie che delineerebbero il più becero sfruttamen-to della miseria e del disagio sociale proprio nei luoghi della periferia romana così cara allaretorica della sinistra". Mentre il Pd implode, il centrodestra incassa, attaccando gli avversa-ri sul tema della moralità, cavallo di battaglia del Pd. FEDERICA GRAZIANI

Se a caldo la maggior parte degli espo-nenti del Pd erano pronti a giurare che

mai avrebbero sostenuto Scipioni, a quin-dici giorni di distanza dal 7 aprile le cosesono decisamente cambiate.

Del vecchio gruppo dirigente torna allea-ta Doriana Mastropietro, che sceglie di an-teporre alle guerre intestine la vittoria con-tro il centrodestra. Resta anche il consiglie-re Grasso che, per paura di restare fuori dalprossimo governo municipale, corre ai ri-pari e si fa mettere nella lista del Pd che so-sterrà Scipioni.

Una paura che in un primo momento loaveva spinto a cercare paradossali allean-ze con la Mastropietro per garantirsi la si-curezza dei voti utili per entrare. Torna an-che il gruppo legato ad Astorre, che però inun comunicato dichiara di proporre una can-didato per la lista Pd, ma di non garantireil sostegno al Presidente. Restano fuori dalgiro i fedelissimi legati a Scorzoni e il grup-po legato a Pulcinelli. Su Cremonesi anco-ra molte incertezze. Sosterrà il Pd o forsetransiterà nella lista legata ad Alfio Marchi-ni. Per ora restano solo voci. Nella lista le-gata al sindaco invece scioglie ogni dubbioCelli che propone l'uscente consigliere mu-nicipale Mattei.

Il vero rebus resta Sel, che Mastrantonioha egoisticamente messo all'angolo con ladecisione di candidarsi, nonostante la scon-fitta alle primarie, con una lista tutta suacontro Scipioni. Il nodo da sciogliere è seriuscirà a portare con sé anche il simbolodel partito che, con il patto di Roma BeneComune, non potrebbe schierarsi contro ilvincitore. I maligni sono pronti a scommet-tere che è solo un modo per assicurarsi unnuovo incarico.

FEDERICA GRAZIANI

E IL CENTRODESTRA SE LA RIDE…NON PERDE L'OCCASIONE IL PDL PER CAVALCARE LA SPACCATURA DEL PD IN SEGUI-TO ALLE PRIMARIE CON UN COMUNICATO DI MARCO DI COSIMO.

DENTRO E FUORI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

PRIMARIE E LA LIBERTÀ DI VOTO MUNICIPIO VI(EX VIII)

La comunità nigeriana si rende estranea aquanto affermato negli ultimi giorni dopo leprimarie che hanno interessato il centrosini-stra. La strumentalizzazione che sta ruotan-do intorno a questa vicenda porta sconfortoa questa comunità che da anni risiede nel Mu-nicipio. Siamo cittadini residenti e consape-voli delle nostre scelte. Il nostro quartiere èil luogo dove viviamo, dove crescono i nostrifigli quindi come molti altri abitanti abbiamodeciso di votare democraticamente per sce-gliere colui che sembrava più appropriato perl'operato di Presidente. Per questo motivo nonapproviamo la strumentalizzazione che si stacostruendo intorno ai nostri voti. Crediamoche le dichiarazione sono piene di razzismo.Un politico incapace che scarica sugli altri lapropria incapacità che non ha mai dialogatocon le comunità esistenti sul territorio.

NAPOLEONE ISIBUR

(CAPO NIGERIANI DIASPORA NIDOÈ ITALIA ) GEORGE OMO IDUHON

(PRESIDENTE ASSOCIAZIONE CULTURALE ET-NICA DI EDO E IN COLLABORAZIONE CON GLI AN-ZIANI DELL'ASSOCIAZIONE DI EDO).

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

RISPOSTA ALL'ARTICOLO SULLE PRIMARIE PUBBLI-CATO SU LA REPUBBLICA DEL 10 APRILE 2013

Duilio Morano, menzionato dall'articolo inoggetto, ancora iscritto al PD, dichiara cheFabrizio Scorzoni ispiratore di tale l'articolo,con il quale ha condiviso 15 anni della sua at-tività politica, con le proprie dichiarazioni ten-ta di nascondere i propri insuccessi politici de-nigrando il voto delle primarie del 7 aprile nel-le quali hanno partecipato più di 7000 per-sone. Le quali hanno deciso spontaneamen-te di cambiare la classe dirigente del PD lo-cale non votando il candidato appoggiato dal-lo stesso. I 900 voti di differenza tra i candi-dati più votati dimostrano l'infondatezza del-le sue dichiarazioni colme di livore che por-tano ad evidenziare una tendenza razzista. Ègiunto il tempo che abbandoni la politica do-po stagioni di insuccessi. Anche queste ulti-me dichiarazioni dimostrano che lo stesso in-vece di interessarsi all'unità del Partito perbattere una destra, che ha prodotto soltantodisastri, continua a minare il percorso di rin-novamento in atto da tempo, richiesto dai cit-tadini e palesato con il voto delle primarie

DUILIO MORANO

IL RISULTATO DELLE PRIMARIE CREA UN

NUOVO ASSETTO POLITICO NEL PD E NEL

CENTROSINISTRA. NUOVE ALLEANZE E RI-TORNI DI FIAMMA PER LE PROSSIME ELE-ZIONI AMMINISTRATIVE.

Page 4: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

MUNICIPIONUMERO 7 ANNO VI4

“Per Roma, il Governo della svolta”.È stato questo il motto dell’assem-blea pubblica dove Andrea

Alzetta, detto Tarzan, ha lanciato lapropria candidatura al Consiglio Co-munale, il 16 aprile al Centro Con-gressi Frentani (San Lorenzo).

Una candidatura che era nell’ariaper il leader di “Action – diritti inmovimento” ma che forse in pochisi aspettavano in questo modo. Per-ché l’alleanza con Sel lo vedrebbeiscritto proprio in quella logica di partito chesi è dimostrata in questi anni troppo lonta-na dai veri bisogni dei cittadini.

Sotto l’organizzazione della piattaforma“Roma Social Pride” all’incontro si sono pre-sentati movimenti, cooperative, associazio-ni, segretari di partito (Rifondazione Comu-nista e PD) e candidati sindaci. Oltre agli in-terventi dei segretari di Fiom e Cgil, inte-ressante è stato il dibattito col PD. Alzettaha sottolineato l’assenza del candidato Sin-daco Marino:”È segno di scarso coraggio po-litico”. A difenderlo il Segretario del Pd Ro-ma Marco Miccoli che ha detto:”In questeore c’è una giungla di nomi da scegliere atutti i livelli e alleanze da fare, Marino si scu-sa per l’assenza”. E guarda caso Tarzan perla candidatura a Sindaco si schiera dalla par-te di Sandro Medici, con la lista “Repubbli-

ca Romana”. Medici ha da parte sua difesoAlzetta dalla campagna discriminatoria deIl Messaggero, ”descritto come un occupa-tore, un pugile, un abusivista dalla testatapiù importante romana. Non tutte le occu-pazioni sono fatte per fini abitativi, moltevengono fatte per aprire un confronto so-ciale, per ridare servizi e un sorriso alla per-sone. E in una città che basa il proprio Pilsu settori in crisi come edilizia e commer-cio una scossa servirebbe eccome”.

Significativa per un accordo politico conSel la presenza di Gianluca Peciola, candi-dato anch’esso al comune. “La periferia,Ponte di Nona, Tor Bella Monaca - ha dettol’ex Assessore Provinciale – devono avere

gli stessi servizi dei quartieri centrali, solocosì potremo avere una grande città metro-politana”.

Quindi l’intervento, anzi il manifesto po-litico di Tarzan: ”Occorre costruire una de-mocrazia per i beni comuni tramite una par-tecipazione deliberante, ricostruire la cittàrecuperando il patrimonio invece di conti-nuare a costruire indiscriminatamente (espli-cito il richiamo alla pioggia di cemento por-tata avanti da Alemanno, ndr). Serve ununico campo della sinistra dove i partiti fac-ciano un passo indietro e i movimenti unoin avanti.

Il successo di Grillo ci ha detto che la po-litica è distante dai cittadini, il problema nonè distruggere tutto ma provare a costruireun'idea di città che vada nella direzione op-posta non solo dalla gestione di Alemannoma anche dal modello Veltroni”. Infine laproposta a Sel: ”Vorremmo candidarci conloro, vediamo se il centrosinistra ha una sen-sibilità o se invece vuole solo continuare aspartirsi le poltrone!”.

In questo gioco di alleanze resta un dub-bio: Alzetta potrà all’interno di un partitonazionale portare avanti le lotte che lo han-no reso tanto celebre? MANUEL MANCHI

“LE ALLEANZE VANNO FATTE SOLO VERSO IL BASSO, CON LA SOCIETÀ CIVILE”. LANCIA-TA LA CANDIDATURA PER TORNARE CONSIGLIERE COMUNALE, PROBABILMENTE CON SEL.

Alzetta con il candidato Sindato Medici, a destraGianluca Peciola

Il Consiglio dell’8 aprile si apre con le di-missioni di Scorzoni da capogruppo del Pd

VI. E’ il giorno dopo le tanto chiacchierate pri-marie che hanno sancito la vittoria di Scipio-ni, nemico pubblico del gruppo dirigente delPd locale.

L’aria è tesa. Cremonesi, lo sconfitto, è com-posto, silenzioso e visibilmente provato. Con-tartese tiene la testa tra le mani, Grasso è piùsu di giri del solito. Gli unici a gongolare tra ibanchi dell’ opposizione sono Mastrangeli eAlveti, che alle primarie hanno sostenuto Sci-pioni.

In Aula sono presenti alcuni membri delConsorzio di Villaggio Prenestino che sono infebbricitante attesa per l’approvazione del Po-lo Artigianale. Dopo una serie di interventi de-magogici e un tentativo assurdo di Grasso dichiedere un emendamento per destinare par-te delle risorse dell’opera per una scuola aColle degli Abeti, la proposta viene approva-ta. Tutti gli interventi in Aula sono intrisi diodio e rivendicazioni. In pochi si preoccupa-no di Villaggio Prenestino.

Scorzoni è livido e interviene con una mi-naccia dopo l’altra, puntando sulla moralità eil senso del decoro: “Voglio annunciare il mioritiro dalla politica. A chi oggi fa le foto (noi?)e magari un domani sarà chiamato a gover-nare questo Municipio sappiate che saremonoi a fotografare voi!”. E’ fuori di testa l’ex ca-pogruppo Pd. Ce l’ha con tutti e ripete conti-nuamente la parola “magistratura”, quasi co-me fosse un giustiziere!.

Il Consiglio andrà, per non smentirsi, in se-conda convocazione dove il dramma tocche-rà i livelli più alti. Grasso avrà un mancamen-to, durante un suo intervento in Aula, Con-tartese dirà addio alla politica tra le lacrime.Cremonesi punterà tutto sulla moralità, sen-za sbilanciarsi sul suo futuro. E Scorzoni con-tinuerà ad appellarsi alla Magistratura. La de-gna fine di un’opposizione che porta via consé tante responsabilità politiche dei5 anni diLorenzotti. FEDERICA GRAZIANI

LA FINE DEI LAVORI DELL’AULA CONSI-LIARE SI CHIUDE CON L’APPROVAZIONEDEL POLO ARTIGIANALE DI VILLAGGIOPRENESTINO TRA LACRIME, RABBIA E MAN-CAMENTI POST PRIMARIE CENTROSINISTRA.

L’ADDIO AL CONSIGLIO

In Aula per 32 ore di fila. Tanto ci è volutoper le consultazioni sulle 64 delibere pro-

poste dal sindaco a fine mandato. L'era Ale-manno si chiude a mezzanotte del 10 apri-le limitando i danni rispetto alle previsioni.

Complice dello sventato pericolo l'ostruzio-nismo di parte del centrosinistra, praticamen-te di soli tre consiglieri: Gemma Azumi, AthosDe Luca e Andrea Alzetta. La voce grossa,però, è dei comitati dei cittadini che hannopresidiato la sala consigliare e la piazza delCampidogli per evitare il disastro: Legam-biente, Carteinregola e No a Roma Capitaledel cemento hanno tenuto duro protestandoper scongiurare questo scempio.

Il centrodestra, affidandosi allo strumentodella seconda convocazione, che consentel'approvazione dei decreti con la sola parte-cipazione di 20 consiglieri, si è spaccato in di-verse occasioni. Non passa il Masterplan, re-spinte anche le densificazioni di 20 piani dizona e la valorizzazione dell'ex rimessa Vit-toria, di proprietà dell'Atac in piazza Bainsiz-za. Bocciata anche la cosiddetta delibera Camper la riqualificazione di compendi immobi-liari dei mercati di via Chiara, zona Trieste,via Antonelli, al Pinciano e via Magna Grecia, effettuati dalla Cam srl grazie alla gestione

dei parcheggi sottostanti grazie ai quali il Co-mune avrebbe ricevuto in cambio una seriedi immobili destinati all'housing sociale.

Approvata invece una compensazione edi-ficatoria dell'ex comprensorio "M2 SantaFumia"in variante al Piano regolatore: oltre170.000 metri cubi di costruzioni da ricollo-care in parte a via di Brava, in pieno centro;approvata la variante al PRG per l'amplia-mento di un immobile di proprietà della Ban-ca di Credito Cooperativo e, come contenti-

no, la realizzazione del parco archeologicoa Capannelle. Infine passano gli ultimi tre to-ponimi rimasti e due parcheggi intorno la Nu-vola Fuksas all'Eur, importanti per ottenerei fondi europei per l'ultimazione del CentroCongressi, lavoro per altro iniziato nel 2008.Sì alla delibera n.27 che prevede la cessio-ne gratuita di aree comunali situate nella cin-tura periferica in favore dell'"Opera romanaper la preservazione della fede e la provvi-sta di nuove chiese" della diocesi di Roma.

Non sono mancate risse e bagarre in Au-la. La Giunta è comunque riuscita a conce-dere quei favori che a fine mandato diventa-no un biglietto da visita per garantire qual-che consenso. JESSICA SANTINI

ALEMANNO TENTA IL COLPACCIO PER FAR APPROVARE DISPOSIZIONI CHE SAREBBERO

COSTATE ALLA CAPITALE 23 MILIONI DI METRI CUBI DI CEMENTO PER LA GIOIA DI PA-RECCHI COSTRUTTORI.

LE 64 DELIBERE DI ALEMANNO NON PASSANO

Tarzan, chiude al vecchio centrosinistra e apre al nuovo

Anche Fratelli d'Italia organizza le sue primarie: dopo la dubbia esperienza del Pd, il neopartito di Giorgia Me-loni dispone in tutto il territorio del comune di Roma la consultazione dei cittadini per la scelta del candidato

sindaco. Da una parte c'è il sindaco Gianni Alemanno, ancora in carica e con l'intenzione di prolungare la sua per-manenza in Campidoglio. Dall'altra ci sono le proposte degli elettori di Fratelli d'Italia: "Abbiamo sempre detto divoler fare le primarie, è il nostro cavallo di battaglia - sostiene Massimo Fonti, capogruppo del di Fratelli d'Italiaal Municipio delle Torri - già quando eravamo all' interno del Pdl invocavamo le primarie ma non si sono mai fat-te. Siamo scesi sui territori, nelle piazze di Roma per dimostrare che è sempre una nostra idea". Così a via dellaTenuta di Torrenova Emanuele Amici sabato 13 aprile e a Finocchio davanti la Collina della Pace il capogruppo Fonti domenica 14, hanno pre-senziato alle consultazioni cittadine: "Stiamo dando la possibilità di poter scegliere il prossimo possibile sindaco. Possono votare i ragazzi daisedici anni in su e gli stranieri, purchè muniti di documento, senza dare nessun compenso per cercare di vedere se vogliono Alemanno co-me candidato sindaco o hanno altre proposte da offrire". Le consultazioni sul web, che sarebbero dovute durare dall'11 al 16 aprile, sonostate prolungate fino a venerdì 18. E solo allora si deciderà se concorrere da soli o continuare l'esperienza con il Pdl. JESSICA SANTINI

DUE GAZEBO NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO VI PER SCEGLIERE IL CANDIDATO SINDACO DI FRATELLI D'ITALIA.LE PRIMARIE DI FRATELLI D'ITALIA

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Passo elegante, voce pacata, sguardosorridente. Ignazio Marino attira su-bito l'attenzione dei passanti: strette

di mano,scambio di opinioni. Uno spet-tacolo al quale da un po' la borgatanon era abituata.

In vista delle primarie di domeni-ca 7 aprile, il candidato ha scelto difarsi conoscere giovedì 4 aprile, pro-prio a Tor Bella Monaca. Un giro tra ibanchi dei venditori ambulanti delmercato rionale di via Quaglia, unaveloce visita al Municipio e ultima tap-pa del tour il CIS, Centro Integrazio-ne Sociale, di via Castano.

Che impressione le hanno fatto gliabitanti di Tor Bella Monaca?

Si sente soprattutto in quartieri come que-sto quanto siano stati feriti i diritti delle per-sone: molti mi hanno spiegato la difficoltàad accedere a cure mediche attraverso ipercorsi del pubblico e all'assistenza domi-ciliare. Mi hanno esposto i problemi legatialla sicurezza di un quartiere che spesso du-rante questi anni della giunta Alemanno nonha avuto la presenza delle forze dell'ordi-ne. Alcuni hanno addirittura affermato chele stesse forze dell'ordine avrebbero timo-re a presidiare e garantire la sicurezza aquesta zona di Roma. Io credo che il dirit-to alla salute, alla casa, problema solleva-to anche a causa degli sfratti, all'assisten-za domiciliare, alla sicurezza e al decoro ur-bano, sono diritti che devono essere garan-titi ai cittadini.

Cosa pensa di poter fare per cambia-re le cose?

Vorrei una città a misura di bambino, unindicatore scientifico della tutela dei diritti:se in una città un bimbo ha un asilo nido lasua mamma non sarà costretta sceglieretra la maternità e il suo lavoro; e se potràsocializzare fin da piccolo, potrà muoversiliberamente per andare a scuola, giocarenel parco e i genitori sono tranquilli, vuoldire che la città è sicura. Se una mammavuole spostarsi con il passeggino deve po-terlo fare, non come qui dove le barriere ar-chitettoniche lo impediscono. E' un indica-tore di civiltà.

Ha qualche progetto per riqualifica-re Tor Bella Monaca?

Ho studiato molto in questi mesi con do-centi di urbanistica della nostra città comeil prof. Giovanni Caudo. Esistono in effettiprogetti di rigenerazione utilizzati in moltecapitali europee, come Dublino, che potreb-bero essere applicati con successo anche in

un quartiere come Tor Bella Monaca, mi-gliorandolo urbanisticamente, costruendoedifici ecosostenibili ed eliminando le Torri.Ma questo evidentemente va fatto con unprogetto studiato, finanziato e non come ilsindaco Alemanno in questi anni,con pro-clami parole e cadendo spesso in contrad-dizione. JESSICA SANTINI

Ignazio Marino, trionfa alle primarie SARÀ IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA PER LA CORSA ALLE ELEZIONI PER IL

SINDACO DI ROMA. IGNAZIO MARINO HA DECISO DI TRASCORRERE UNA GIORNA-TA A TOR BELLA MONACA.

MUNICIPIO6 NUMERO 7 ANNO VI

Un manifesto politico esposto davanti gliuffici dell'anagrafe, sulla porta della stan-

za numero 25, assegnata dalla direzione delMunicipio al gruppo Fratelli d'Italia. Sebbeneabbia solo due rappresentanti in Consiglio, ilgruppo ha diritto ad una propria camera perl'attività politica.

"E' giusto che abbia una sua stanza perquesto ne ho chiesto una al direttore del Mu-nicipio, è lui che si occupa dell'assegnazione- sottolinea Maurizio Mattei, Presidente delConsiglio - Ho visto che c'erano due stanzelibere, la 104 e la 105 dove si trovava la vec-chia dirigenza della dottoressa Iorio. Il Diret-tore mi ha risposto in una lettera protocolla-ta che stava riorganizzando le stanze e mo-mentaneamente dava a Fratelli D'Italia la nu-mero 25". Ma se le stanze vicino alla Presi-denza sono libere, non si capisce la decisio-ne del Direttore.

"E' una scelta sbagliata secondo me. Ho la106 e la 107 e so che le stanze vicine sonolibere. Anche i sindacati si sono subito risen-titi" conclude Mattei. E sono stati proprio isindacati a sollevare il caso: il manifesto delpartito all'ufficio anagrafe ha suscitato fortipolemiche. Di certo non è quello il suo posto!

"Il problema è nato quando il Pdl ha per-so la Presidenza del Consiglio: tutto il grup-po ha dichiarato in Aula, di non volere più noinella stanza insieme e obiettivamente noi es-sendo un gruppo a parte abbiamo diritto aduna nostra stanza - dichiara Massimo Fonti,capogruppo di Fratelli d'Italia - Il PresidenteDari ha temporeggiato. Il Presidente Mattei,che davvero sta attuando quello che è il re-golamento, ha inoltrato richiesta al direttoredel Municipio. Noi sappiamo che dove c'è laPresidenza, al primo piano, ci sono due stan-ze libere. E' sempre un piano politico. Perquello che so Lorenzotti non era d'accordoche andassi lì: non ha voluto che facessi ilPresidente del Consiglio e l'assessore e nonmi vuole vicino. Il Direttore mi ha assegnatoquella stanza e automaticamente ho affisso,come tutti i partiti, visto che non si tratta piùdi amministrazione ma di una stanza dellapolitica, il manifesto di Fratelli d'Italia. In mo-do che la gente se mi cerca sa dove trovar-mi. La mia è anche una provocazione: all'ul-timo consiglio ho detto che mi sento comeNapoleone in esilio all'Elba. Sappiate che iosto là e che ritornerò".

Le bagarre politiche continuano a coinvol-gere la vita dei cittadini. La presenza di duestanze libere tra i politici e la scelta di sbat-tere il gruppo all'anagrafe fa sorgere dubbisulla decisione del Direttore che a questo pun-to non può più far finta di niente. Siamo stan-chi di questi giochetti, staccate quel manife-sto! JESSICA SANTINI

TOGLIETE QUEL MANIFESTO!DENUNCIA DEI SINDACATI PER L'AFFISSIO-NE DI UNA LOCANDINA DI FRATELLI D'ITA-LIA ALL'ANAGRAFICO.

Foto di Lucrezia La Gatta

CENTRO ANZIANI DI CORCOLLE, ARRIVA GIANNI ALEMANNO

Ma quanto è stato bravo il nostro ormaiex sindaco di Roma? Secondo i suoi

manifesti elettorali in 5 anni ha reso la ca-pitale più vivibile e a passo con le città eu-ropee, ha istituito 4.000 posti in asili nido,abbassato del 14% i reati e aumentato del76% la raccolta differen-ziata.

A meno che non abbia-no tolto il Municipio delleTorri dal territorio di com-petenza del Comune di Ro-ma, questi dati sono quan-to di più lontano dalla re-altà. Abbiamo intervista-to il sindaco in occasionedella sua visita al centro anziani di Corcolleil 6 aprile. Parliamo della tanto millantataraccolta differenziata: "Siamo passati sul to-tale dei rifiuti dal 17% al 30,5% .

La raccolta differenziata è aumentata edha interessato i municipi I, III, IV e XVII. Agiugno toccherà al VI e il XVIII". Un prov-vedimento quindi che ha interessato i mu-

nicipi più centrali e che ha dimenticato di in-cludere quelli più periferici, tant'è che finoad un anno fa proprio Corcolle era protago-nista di una battaglia per contrastare la rea-lizzazione di una discarica. Sull'emergenzascuole nel nostro territorio il sindaco si è det-

to fiducioso: "Per quan-to riguarda le scuole cimancano altri 6mila po-sti ma nel giro di un an-no faremo fronte al-l'emergenza del vostromunicipio". Peccato chea Ponte di Nona le gra-duatorie per l'ammis-sione delle scuole co-

munali dell'infanzia hanno escluso più di 400bambini e fatto infuriare le giovani famiglieche dovranno rivolgersi ad istituti privati. Ab-biamo poi chiesto delucidazioni sul tema del-la sicurezza: "In quanto a sicurezza abbia-mo ottenuto risultati importanti. Dal 2007al 2011 i reati sono diminuiti del 14% poi sisono stabilizzati. Conosco la difficile situa-zione di Tor Bella Monaca e proprio per que-sto ho sollecitato la polizia e i carabinieri adinterventi più incisivi". Un altro slogan, per-ché solo nel nostro municipio nell'ultimo an-no si è sparato una cinquantina di volte. An-cora più irrealistica sembra l'idea del sinda-co di chiedere interventi più incisivi alle for-ze dell'ordine, visto che nel Municipio delleTorri abbiamo a disposizione un poliziottoogni mille abitanti e il versante prenestino èancora in attesa di una caserma, tant'è chea Ponte di Nona la sicurezza passa per il faida te. Rispetto al tema delle case popolari,e quindi rispetto alla gestione Romeo, sco-priamo che presto sarà indetto un bando digara per sostituire la società appaltatrice.

Concludiamo l'intervista sul tema dellacultura: "Cercheremo di difendere le attivi-tà culturali soprattutto della periferia, pur-troppo abbiamo subito dei forti tagli a cau-sa della spending review e del patto di sta-bilità del governo". Attività culturali che nelnostro municipio sono spesse ostacolate nonsolo dalla mancanza di risorse, ma dall'as-senza di spazi sociali e progettualità. In pe-riferia non basta qualche slogan per fare cen-tro, serve concretezza e conoscenza. Coseche il sindaco Alemanno ha dimostrato dinon avere. Dalla periferia al centro la storiacambia. VALERIA PICHINI

"IL MIO SLOGAN È CONTINUIAMO INSIEME, IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE". LA CAMPAGNA

ELETTORALE È AGLI SGOCCIOLI E IL CANDIDATO SINDACO GIANNI ALEMANNO FA TAPPA IL 6APRILE AL CENTRO ANZIANI DI VIA FRONTONE, CORCOLLE. PRESENTI IL VICESINDACO SVE-VA BELVISO E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA MARCO DI COSIMO.

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MUNICIPIO NUMERO 7 ANNO VI 7

Una coalizione che racchiude nume-rose sigle legate a partiti eredi del-la tradizione comuni-

sta, Sinistra per Roma (PRCe PdCI), Partito dei Pirati, Si-nistra Critica eccetera. L'obiet-tivo di Repubblica Romana èquello di realizzare un proget-to concreto e contemporanea-mente rivoluzionario.

Medici, perché la sinistra sembra nonavere più attrattiva?

Purtroppo la sinistra ha abbandonato iterritori popolari, spesso non c'è sintonia, lepersone percepiscono la sinistra come unaforza di conservazione e non vedono inno-vazione. E' evidente come ci sia una crisipolitica della sinistra in tutto il territorio na-zionale.

Da dove ripartire, allora? Repubblica Romana punta alla riunifica-

zione di tutte quelle forze politiche che han-no come obiettivo l'attenzione alle istanzedella cittadinanza. Abbiamo tanti limiti co-me rappresentatività anche per un proble-ma pratico di natura economica. La nostrapresenza, al momento è più intensa in al-cune aree, come per esempio i municipi IV,X, ex XVI e V. Non dobbiamo comunquescoraggiarci e fare in modo di andare avan-ti con la passione e l'impegno dei militan-

ti. Il risultato elettorale sa-rà determinato grazie ancheall' autorganizzazione (pas-saparola soprattutto). Sia-mo in ogni caso una forzainnovativa.

Qual è il suo program-ma per Roma?

Abbiamo dei punti fondamentali ma vo-gliamo condividere quello che sarà il pro-gramma definitivo con i "Tavoli di parteci-pazione". Il nostro slogan è "Roma non pa-ga il debito". Le politiche "assassine" dellaUE e della BCE hanno destabilizzato tutte lerealtà locali. Faremo un'azione di disobbe-dienza contro le regole del patto di stabili-tà. La spesa pubblica consentirà di fornireservizi per la città e migliorare lo stato delwelfare. Fondamentale sarà interromperela spesa sugli investimenti per le grandiopere e riversare quelle risorse su una gran-de opera di riqualificazione. Rivedere la ma-nutenzione stradale, i sistemi fognari (la cit-tà si paralizza non appena piove), riqualifi-care le aree verdi.

Proposte per risolvere il nodo mobi-lità?

Terminare la Metro C, ovviamente, eorientare tutti i progetti di mobilità su linee

tranviarie. Lungotevere ambo i lati e lineache copra tutta la via Togliatti, per comin-ciare. Il servizio autobus e metro dovrebbeessere gratuito. Gli automobilisti sarannospontaneamente disincentivati ad utilizza-re la propria auto.

Dove si reperirebbero le risorse cheverrebbero meno dai costi dei bigliet-ti?

L'Atac prende il 22-23% dalla tariffazio-ne e può essere compensato attraverso in-vestimenti pubblici. Servono scelte radica-li. I soldi che dovrebbero essere investiti peril raddoppio del GRA, per esempio, andreb-bero alle aziende di trasporto per poter co-sì compensare la gratuità del servizio.

Quali misure contro l'emergenza abi-tativa?

Diciamo no a manovre urbanistiche espan-sive, favorire l'edilizia popolare utilizzandoquello che è un grande patrimonio abban-donato presente sul territorio di Roma, conedifici vuoti e case sfitte. Basterebbero dueprogetti: acquisire i 50mila appartamentiinvenduti e requisire gli edifici vuoti da as-segnare a chi ha il problema della casa. E'intollerabile che Roma, come diceva il sin-daco Argan, sia "una città di case senza gen-te e gente senza casa". VESNA BALDASSARRI

La sinistra riparte da Sandro Medici SANDRO MEDICI, IL PRESIDENTE USCENTE DEL X MUNICIPIO, SARÀ IL CANDIDATO SIN-DACO DI ROMA DELLA LISTA ELETTORALE DI CITTADINANZA "REPUBBLICA ROMANA".

Quarantasette anni, mamma, casalin-ga, lavoratrice, portavoce della Fede-

razione della Sinistra del Vi municipio (exVIII), Monica Natali sarà la candidata allaPresidenza del Municipio delle Torri con lalista Repubblica Romana. Impegnata in nu-

merose battagliecontro la disastro-sa condizione delPoliclinico Tor Ver-gata, la discaricadi Corcolle e con-tro il Masterplan.

Con quale mo-dalità si e' arri-vati alla scelta delcandidato presi-

dente? E' stata una scelta condivisa dal comita-

to del VI municipio a sostegno di SandroMedici sindaco. L'idea è di affidare la curadel territorio alle donne, che spesso hannouna maggior capacità di ascolto e di visio-ne complessiva dei problemi.

Avete un programma definitivo peril Municipio?

Il programma scaturirà dai tavoli tema-tici che il comitato ha organizzato per per-mettere a tutti di proporre idee e soluzioniattraverso incontri in luoghi "reali" in cuitutti i partecipanti potranno davvero con-frontarsi democraticamente.

Quali sono le criticità del VI munici-pio e come affrontarle?

Occorre intervenire a favore dei servizisociali, misure contro le scuole che cadonoa pezzi e risolvere il problema della man-canza di posti. Le possibilità di interventodipenderanno dalle risorse del Comune ma,come propone Sandro Medici, dovremmocongelare il Patto di Stabilità rifiutando dipagare gli interessi passivi alle banche, eutilizzare quei soldi per i servizi sociali ecreare lavoro diffuso sul territorio. Secon-do il rapporto "benessere e qualità della vi-ta nei municipi di Roma" redatto dall'Uni-versità Roma Tre, il nostro municipio risul-ta essere fanalino di coda. Il maggior biso-gno di politiche sociali esplode quindi in ma-niera più dirompente aggravato anche dal-la crisi economica. E' stata creata una mo-bilità insostenibile, si sottrae territorio chepotrebbe invece essere il volano per il la-voro, dando la possibilità per esempio dicreare aziende e cooperative agricole bio-logiche per creare occupazione e tutelarel'ambiente. VESNA BALDASSARRI

UNA DONNA ALLA PRESIDENZA DEL VI MUNICIPIO

“Repubblica Romana - spiega Morgia -nasce circa un anno fa con modalità

che definirei orizzontale. Tavoli tematici suambiente, debito, diritti civili e sociali al finedi costruire un programma condiviso sullacittà di Roma.

Hanno partecipato associazioni, partiti po-litici e singoli individui. Questa coalizione vuo-le riunire le sinistre mantenendo quell'iden-tità legata alla lotta di classe, all'attenzioneal sociale e del mondo del lavoro". Riparti-re dunque da Roma per sperimentare quel-le che sono le politiche di sinistra che han-no fatto i conti con il deludente risultato del-le ultime elezioni nazionali con la lista gui-data da Ingroia. "Rivoluzione Civile, con ilsuo leader, calato dall'alto, ha snaturato ilpercorso originario, infatti Sinistra Critica nonha dato il suo l'appoggio alle politiche".

L'esperienza di queste elezioni comunalisarà una sorta di laboratorio politico per

estendere il progetto anche a livello nazio-nale. Sul piano municipale, i problemi da af-frontare sono molteplici; dalla carenza di po-sti nelle scuole, alle esigenze di maggiori ser-vizi sociali, alla cementificazione selvaggia."Il programma della nostra lista per il Muni-cipio VI non si può isolare da quella che èuna proposta di governo della città comples-siva: dovrà essere affrontato, innanzitutto,il problema del debito per poter contrasta-re i numerosi problemi legati al nostro ter-ritorio ed offrire a tutti i cittadini una miglio-re qualità della vita. Intervenire contro la ca-renza dei servizi essenziali dovuti anche aquesto momento di grave crisi economicatra i nostri obiettivi". Le rigide regole del Pat-to di Stabilità, però, limitano molto l'auto-nomia degli enti locali e Repubblica Roma-na "vuole rompere quel patto al fine di libe-rare risorse e metterle al servizio di Roma".

Molti gli investimenti per grandi opere (in-

compiute) comeper esempio laCittà dello Sportdi Tor Vergata: "Ilnostro obiettivoè quello di recu-perare denaro la dove ci sono stati sprechie destinarli a opere davvero utili". Il proble-ma dell'emergenza abitativa è un nodo cheattanaglia questa città. "Il Masterplan pre-vede solo nuova cementificazione, noi vo-gliamo utilizzare le numerose case sfitte ededifici in disuso per non danneggiare l'AgroRomano, che dovrebbe essere invece unagrande risorsa per il nostro territorio e dareun'abitazione a chi non la possiede".

La campagna elettorale di Repubblica Ro-mana sta cercando di farsi largo tra i citta-dini mettendo in evidenza i diritti sociali sen-za arrogarsi nessun marchio di garanzia macon una proposta politica valida che si fon-di sull'antifascismo, sul lavoro e sulla tuteladei cittadini. L'impegno di Sinistra Critica hacome obiettivo quello di veder rinascere lacittà di Roma dopo anni di cattiva gestionecon il pieno sostegno a Sandro Medici.

VESNA BALDASSARRI“Un risultato storico che garantirà opere e servizi nelle aree periferiche della nostra città". Ladefinisce così Marco Di Cosimo, Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di

Roma, l'approvazione degli ultimi i piani di recupero della capitale. Il 9 aprile in Aula Giulio Cesare,l'Amministrazione capitolina ha infatti approvato ulteriori 18 toponimi che si vanno ad aggiungere ai5 di dicembre. Nel nostro municipio passano quelli di Fosso San Giuliano e Fosso San Giuliano2. Il 10 aprile il Campidoglio ne ha approvati altri tre (via Lotti, via Bagnoletto, Ponte Olivella, in XIIIMunicipio). Sono in tutto 26 i piani di recupero che hanno ottenuto il via libera dall'Assemblea Ca-pitolina e che porteranno alla riqualificazione delle zone meno centrali di Roma. "Si tratta di un pas-saggio concreto del programma di riqualificazione delle periferie - afferma Di Cosimo - Con l'appro-vazione dei piani di recupero delle periferie, l'Amministrazione Alemanno porta a compimento unaltro importante passaggio nel recupero dei versanti periferici della città. Risposte che erano atte-se, in alcuni casi, da decenni. Grazie al nostro impegno abbiamo avviato un iter che ha permessodi sbloccare quelle procedure necessarie per la riqualificazione urbanistica di queste aree".

È un buon traguardo per la città e per l'Amministrazione Alemanno che, con questo ultimo attoprima delle prossime elezioni amministrative, chiude in bellezza, nonostante cinque anni non pro-prio impeccabili di politica amministrativa. E riesce a porre fine ad un annoso problema comune atutte le periferie romane. Problema che per anni ha rallentato la riqualificazione urbanistica di queiquartieri, come molti in VI (ex VIII) municipio, sorti abusivamente ai margini della città e lasciati pri-vi di servizi primari quali strade, fognature, illuminazione, acqua corrente, servizi ed aree verdi. Conil riconoscimento ufficiale da parte dell'Amministrazione capitolina sarà ora possibile riabilitare que-sti territori grazie alla delibera 122 del 2009, che prevede il contributo al recupero da parte di tutticoloro che intendono realizzare nuove volumetrie, attraverso meccanismi di riequilibrio tra cessio-ne di aree pubbliche e maggiore o minore esborso di contributi straordinari. CRISTINA CORI

SINISTRA CRITICA PER MEDICI SINDACO DI ROMA

IL COMUNE APPROVA 21 TOPONIMI

ARMANDO MORGIA, ESPONENTE DI SINISTRA CRITICA, PORTA REPUBBLICA ROMANA NEL NOSTRO MUNICIPIO.

FINISCE IL LUNGO ITER BUROCRATICO CHE BLOCCAVA LA RIABILITAZIONE DEI NUCLEI DI EDI-LIZIA EX ABUSIVA. CON I NUOVI PIANI DI RECUPERO LE PERIFERIE DIMENTICATE DI ROMAPOTRANNO DOTARSI DI SERVIZI PRIMARI.

LE LISTE REPUBBLICA ROMANA E SINISTRA

PER ROMA (PRC E PDCI) CANDIDANO

MONICA NATALI.

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“Riprendiamoci la città" invoca lostriscione appeso ai balconi del-l'edificio in via Cerruti a Ponte di

Nona, occupato da 150 persone sabato 6aprile in tarda mattinata. Un'occupazione inpiena regola ad opera di alcuni cittadini delquartiere aiutati dal movimento Action; so-lo una delle tante avvenute nella Capitalenello stesso giorno. Quella che, forse, puòessere a buon diritto considerata il simbo-lo dell'occupazione.

L'hanno chiamato "Tsunami Tour" tantoè stato travolgente: la raffica di occupazio-ni in tutta la città hanno messo con le spal-le al muro la politica e le forze dell'ordine,colte alla sprovvista. A pochi mesi dall'ulti-ma ondata, avvenuta lo scorso 6 dicembrei movimenti tornano ad occupare una seriedi edifici in tutta Roma. Ma quello di Pontedi Nona vale doppio: è il famoso invendutodel quale da tempo il movimento parla, unpalazzo appartenente al gruppo del famo-so costruttore Caltagirone, uno dei più po-tenti della Capitale. Un edificio da oltre dueanni terminato e in attesa di essere acqui-stato. Solo uno delle centinaia di palazzi an-cora disabitati, difficili da vendere in tempodi crisi. E mentre si continua a costruire, di-vorando territorio e cementificando gli ulti-

mi spazi verdi, migliaia di appartamenti so-no vuoti. Come quello di via Cerruti. Dopoaver forzato il portone, gli occupanti, entra-

ti nella palazzina, si sono barricati dentro:ai balconi con striscioni e cori hanno grida-to: "Perché comprare una casa è impossi-bile, perché i costruttori hanno speculatocon il sostegno della politica ai danni dellapovera gente". E con le maschere del film"V per Vendetta", anche loro, come il pro-tagonista del film, assetati di giustizia, han-no presieduto lo stabile per tutto il giorno.

Sul posto sono intervenute le forze del-l'ordine, prontamente convocate dai resi-

denti del palazzo vicino, preoccupati per l'in-trusione, e, sembrerebbe dal Nuovo Comi-tato Ponte di Nona. Ma nulla hanno potutofare contro gli occupanti, a parte verbaliz-zare le denunce. Alla data del 17 aprile il pa-lazzo resta occupato in attesa di un esitopositivo al tavolo regionale allestito per lavicenda. Se dovessero sgomberarli sannogià cosa fare. Ci vuole altro per fermare loTsunami Tour. JESSICA SANTINI

Action occupa lo stabile di via CerrutiIL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA, IN CONTEMPORANEA AD ALTRE INIZIATIVE NEL-LA CAPITALE, PRENDE POSSESSO DEL PALAZZO DI CALTAGIRONE.

PRENESTINO - COLLATINO8 NUMERO 7 ANNO VI

Il lungo corteo dei movimenti del diritto adabitare martedì 9 aprile ha invaso le strade

della città: dalla Metro San Paolo la sfilata ègiunta fino sotto la sede della Regione Lazio do-ve una delegazione è stata accolta per il primoincontro.

L'apertura del tavolo di confronto ha visto lapartecipazione di alcuni rappresentanti dei piùimportanti movimenti impegnati nella questio-ne dell'emergenza abitativa, da Action, al Co-mitato Obiettivo Casa, dal Coordinamento cit-tadino di lotta per la casa a Blocchi Precari Me-tropolitani, il coinvolgimento degli studenti cheproprio in quei giorni hanno occupato lo stabi-le di via Musa e degli inquilini degli enti previ-denziali privatizzati (Asia Usb). Ad ascoltare leproposte della delegazione c'erano il vicepresi-dente Massimiliano Smeriglio, l'assessore allePolitiche del Territorio Michele Civita e alla Ca-sa, Fabio Refrigeri. Tema della discussione ilblocco degli sfratti, vera piaga sociale in un pe-riodo di crisi come questo, unitamente alla ri-cerca di una soluzione per risolvere l'emergen-za abitativa. Non era presente Zingaretti, cheperò ha dimostrato nelle dichiarazioni seguiteall'incontro, apertura al dialogo.

Il tavolo si è riaperto, dopo il primo incontropreliminare, anche mercoledì 17 aprile e a que-sta seguiranno, secondo le previsioni altre da-te. Per poter realizzare un confronto reale e af-frontare, finalmente, la questione in modo se-rio. JESSICA SANTINI

In un comunicato a chiare lettere il Comitato di quartiere Nuova Ponte diNona si augura che uno sgombero possa ristabilire l'ordine alterato. Per-

ché, dichiarano testualmente "Pur comprendendo le istanze di cittadini chenon riescono ad avere una casa e le difficoltà economiche della popolazio-ne in questi tempi, non si può accettare che tali condizioni siano utilizzateper giustificare azioni illegali. Quella delle occupazioni abusive è una mo-dalità di affrontare un problema fuori dalla legge che genera ancor di piùconflitto sociale".

Di contro Paolo Armilotta del Comitato Popolo di Ponte di Nona e ade-rente al movimento Action commenta: "Si sono spaventati, hanno capitoche questi ragazzi non li ferma nessuno. Molti provengono da Ponte di No-na e hanno vissuto tramite i loro genitori l'esperienza della lotta per la ca-sa. Sono già formati e sanno quello che vogliono. Terranno duro". Perchél'anomalia è anche questa: non occupanti provetti, ma giovani del quartie-

re pronti a lottare: "La politica ha capito che facciamo sul serio, e lo dico co-me Action. Non abbiamo occupato, come qualcuno ha dichiarato, le casecomprate faticosamente dai cittadini. Sono abitazioni invendute, è solo unodei tanti stabili vuoti. E noi l'abbiamo preso proprio per affrontare una voltaper tutte questo discorso". Per un progetto ecosostenibile, che non detur-pi ulteriormente il territorio, la soluzione potrebbe essere proprio l'utilizzodell'invenduto, in grado di risolvere, forse, la questione dell'emergenza abi-tativa. "Chi occupa sa benissimo a cosa va incontro, sa che è un'azione il-legale - continua Paolo - ma cosa vogliono fare, arrestarci tutti? Tornere-mo ad occupare fin quando non verremo ascoltati. Sono spaventati, san-no che non ci arrendiamo. Abbiamo deciso di indire un'assemblea pubbli-ca per spiegare agli abitanti della zona il perché di un simile atto. Per farcomprendere loro le nostre ragioni. Per far capire che non è una lotta solonostra". Tra la diffidenza dei residenti, preoccupati che il quartiere cada neldegrado più totale e sia ingoiato dal vortice dell'illegalità, gli occupanti per-seguono il loro intento. Almeno fino a quando non verranno, se accadràmai, sgomberati. JESSICA SANTINI

IL CDQ NUOVA PONTE DI NONA DICE NO ALL'OCCUPAZIONE

ALZETTA: "E' ORA DI CONTRATTARE"

EPPURE SONO QUASI TUTTI ABITANTI DEL QUARTIERE QUELLI CHEHANNO PRESO POSSESSO DELLO STABILE. FIGLI DELLA LOTTA PER LACASA E IN CERCA DI FUTURO.

PRESENTE DURANTE L'OCCUPAZIONE DELLA PALAZZINA IN VIA CERRUTI IL CONSIGLIERE CO-MUNALE ANDREA ALZETTA, RAPPRESENTANTE DI ROMA IN ACTION.

“La nostra è una forma di risarcimento nei confronti dei costruttori che ormai han-no costruito molto più di quello che serve, ci sono 52.000 case rimaste invendu-

te. Credo che il comune e la Regione debbano intavolare una trattativa con queste pro-prietà e chiederle al prezzo di costo in modo da far rientrare anche i proprietari. così sirisolvono due cose: l'emergenza abitativa e la cementificazione dell' Agro romano. Le10 palazzine che abbiamo occupato sono private. Questa in particolare di Ponte di No-na è di Caltagirone. Questa occupazione non è un atto dimostrativo, ci siamo barricatidentro e non abbiamo nessuna intenzione di uscire".

TSUNAMI TOUR, UN TAVOLO CON ZINGARETTIDUE INCONTRI CON LA REGIONE PER AF-FRONTARE IL DISCORSO DELL'EMERGENZA

ABITATIVA.

Page 9: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 7 ANNO VI 9

Via Berta Von Suttner,Via Raol Follereau e ViaCaterina Usai. Tre stra-

de accomunate da un'unicaparola: degrado. Degrado am-bientale e sociale, alimenta-to da anni e anni di assenzadelle amministrazioni.

L'intera zona adibita al par-co di via Follereau viene co-struita con un piano comunale di fine anni 70 dal Comune,case pronte nell'89. Gli inquilini delle tre vie però negli al-loggi ci entrano solo 8 anni dopo, nel 1997. Da allora tuttosi è fermato tranne l'usura del tempo. Nappo Pasquale delsindacato Asia (Associazione Inquilini e Assegnatari) e En-zo Fonte - residenti del posto - affermano: "Quando siamoarrivati le condutture erano già usurate e i pioppi (cipressi-ni, ndr) creavano i primi problemi con le radici. Queste so-no piante che cercano l'acqua, e scavando per raggiunger-la hanno rotto strade e tubature degli scarichi! Inoltre sonoalberi vecchi che rischiano di crollare su macchine, case oaddirittura persone". Come dice Santina Casales, che abitaa Via Von Suttner: "L'asfalto è pericoloso e non permette ainvalidi e anziani di uscire di casa alle prime piogge".

Ma sono i cortili interni a rappresentare la più significati-va immagine di abbandono: erba alta e piena di zanzare emosche, mattoni sparsi ovunque, motorini abbandonati, al-beri vecchi e mai tagliati, tubi di scarico che fuoriescono suisottopassaggi dove la gente passeggia. Una situazione cheporta ognuno a prendersela con il vicino, che scatena una"guerra fra poveri" degna delle favelas brasiliane. A via Usail'appartamento maggiormente disastrato è quello di SoniaAubeeluck e Andy Gervasi, che sono costretti ad interventialle tubature ogni due anni perché sempre intasate. La cau-sa risiede nelle perdite nel sottoscala che hanno riempito i

vasconi di scarico fognario.Perfino le pareti sono fradicee sporche: "Degli operai cihanno fatto un buco nel mu-ro esterno - dice Gervasi - peraspirare direttamente l'acquadi sotto, ma vengono solo ognitanto".

I residenti son quindi costretti a fare tutto privatamente,come Mario Macchetti di via Von Suttner, che taglia l'erbaalta del parco e dei cortili interni di sua spontanea iniziati-va. Tutto a causa della Romeo S.p.a., addetta alla manuten-zione delle case ma di fatto latitante sin dall'inizio della "ge-stione". Questa da anni adotta un "trucchetto" per conti-nuare a guadagnare senza intervenire e i raggirati sono i cit-tadini. U

na volta entrati per il sopralluogo, gli operai chiedono unafirma all'inquilino come prova del loro passaggio. Il residen-te aspetta che tornino dopo qualche giorno ma invano, per-ché con quella firma la ditta dichiara il falso al Comune, cioèdi aver fatto gli interventi, e per questo viene pagata. Unapratica che a via Usai, Follereau e Von Suttner dal 97' han-no visto in tanti. Chiunque sia stato vittima di un tale rag-giro può chiamare la redazione e segnalarcelo.

MANUEL MANCHI

Gli orrori di Ponte di Nona case popolariTRE INTERE VIE POPOLATE DA UN PIANO DEL COMUNE DI TRENT'ANNI FA SONO ABBANDONATE A SÉ STESSE, ALCUNI

LE CHIAMANO "LE FAVELAS". E MOLTO SPESSO I RESIDENTI SONO STATI VITTIME DI UN RAGGIRO CHE STA DIVENTAN-DO SEMPRE PIÙ DIFFUSO…

APonte Di Nona nasce e muove i suoi primi passi l'As-sociazione Volontari Sicurezza. È trascorso un me-

se dalla sua costituzione ma è già stata aperta una Ca-sella Postale 16- 144 Roma Tiburtino Sud 00155 pron-ta ad accogliere le segnalazioni anoni-me di chi volesse denunciare situazio-ni anomale. Stilato anche uno statutoe un programma.

Uno dei pilastri fondamentale di que-st'ultimo è quello di portare una mag-giore cultura della sicurezza e del ri-spetto del prossimo tramite seminari,tavole rotonde e conferenze presiedu-te dalle Forze dell'Ordine e il Capitanodei Carabinieri di Tivoli Emanuela Rocca ha dato la suadisponibilità. In agenda però anche un punto sicuramen-te eclatante come la richiesta di chiusura del campo no-madi di via di Salone, considerata una bomba di crimi-nalità. "L'A.V.S nasce dall'esasperazione dei cittadini diPonte Di Nona - spiega Franco Pirina, presidente dell'as-sociazione - causata da una criminalità prepotente de-dita a furti e atti vandalici. Siamo spinti dai valori di vi-ta come il rispetto e abbiamo deciso che possiamo com-battere queste forme di criminalità uniti e in collabora-zione con le Forze dell'Ordine che hanno imparato a co-noscerci ed appezzare il lavoro che svolgiamo".

L'associazione è composta dalla direzione, dai socioperativi e dai soci simpatizzanti per un totale di 50 per-sone. La dirigenza comprendente il presidente, il vice-presidente Daniele Marchetti e il segretario FrancescoGargiuoli, principale promotore di questa iniziativa. "Isoci operatori, di cui fa parte anche la dirigenza, pattu-gliano Ponte Di Nona con quattro macchine da mezza-notte fino alle 4 del mattino. Se dovessimo vedere del-le situazioni anomale allertiamo le Forze dell'Ordine, noinon interveniamo nè prima nè dopo.

Il momento più critico è dalle 2.30 alle 3.45 del mat-tino. Oltretutto non mettiamo in strada persone allo sba-raglio. Chi volesse diventare socio operatore, dopo averfatto una piccola esperienza all'interno delle nostre mac-chine già operative, può iniziare a pattugliare la zona dasolo ma non prima di aver comunicando alle Forze del-l'Ordine la targa del proprio veicolo come già abbiamofatto anche noi. Poi ci sono i soci simpatizzanti".

VALERIA PICHINI

SICUREZZA PONTE DI NONACAPITOLO II: NASCE L'A.V.S.

L’ovile del sig. Salvatore Cocco, nonostante i Vigili Ur-bani del Municipio VI (ex VIII) avessero avuto l'in-

dicazione di procedere con lo sgombero entro il 10 apri-le, non è ancora stato spostato.

Il motivo di questo ritardo sta nel fatto che, a tutt'og-gi, non sono ancora pronti i documenti ufficiali che atte-stano lo spostamento dell'allevamento. Il sig. Cocco, nel-la mattinata del 6 aprile, ha incontrato personalmente ilSindaco Alemanno per concordare una soluzione che pos-sa soddisfare entrambe le parti. Alla fine del colloquio, ilPrimo Cittadino di Roma ha riconfermato la versione se-condo cui al pastore è stata offerta una permuta, cioè uno

scambio di terreni. L'ovile verrà trasferito su via Aurelia,zona Castel Di Guido, in un'azienda agricola, in quanto lecertificazioni risultano in regola.

Per quanto riguarda il casale, come già scritto nel nu-mero precedente, le indicazioni sono differenti: alla Poli-zia Municipale risulta che sia in vigore una concessionedata dal Comune nei confronti del sig. Cocco, tanto chenon è giunta nessuna richiesta di sgombero dell'area. IlComitato di Quartiere, anche se ancora per via non uffi-ciale, auspica un intervento di bonifica successivo allosgombero affinché venga tutelata l'abetaia creando, co-sì, un'oasi verde pubblica. LUCREZIA LA GATTA

Risate, musica, salti, trottole e costumi coloratissimi.Questi gli ingredienti del torneo di pattinaggio arti-

stico a rotelle andato in scena domenica 7 aprile dalle h10 al " Claudio Rosone" di Castelverde, dove un' atmo-sfera primaverile ha fatto da cornice alle splendide esibi-zioni singole, di piccoli o grandi gruppi delle atlete suiquad, pattini a quattro ruote. Una gara così non si vede-va da tempo.

Dopo sette anni infatti torna nella piccola frazione ro-mana il pattinaggio artistico a rotelle, sport molto similema meno popolare di quello sul ghiaccio entrato a far par-te dei Giochi mondali da almeno un trentennio. La mani-festazione indetta dalla Polisportiva Castelverde ed orga-nizzata dalle due insegnanti Arianna Quinzi e Roberta Cer-chiaro ha registrato la partecipazione di atlete e atleti conun età compresa dai 6 ai 17 anni, provenienti dalle seisocietà del Lazio che hanno aderito all'evento: Ascor, Pa-locco, Colonna, Still Life Mirella, Artistic Skating Lido e

naturalmente la padro-na di casa la Polisporti-va Castelverde. I patti-natori, 80 in tutto, so-no stati suddivisi in duegruppi. I più piccoli sono stati i primi a volteggiare ed es-sere premiati, poi è stata la volta dei più grandi giudica-ti dalla vigile giuria UISP che ha espresso il punteggio percontenuto tecnico e per quello artistico. Grandissima èstata l'affluenza del pubblico.

Durante tutta la mattinata si è registrato un viavai dinonni e genitori divertiti, emozionati e con lo sguardo fis-so sulle loro eleganti campionesse che hanno anche pie-namente soddisfatto il presidente della Polisportiva Cri-stian Cilia. "Questo è il primo anno che organizziamo unacompetizione del genere - hanno risposto visibilmenteemozionate Arianna e Roberta, maestre ed organizzatri-ci dell'evento - speriamo in un seguito". VALERIA PICHINI

RIMANDATO LO SPOSTAMENTO DELL'OVILE DI PONTE DI NONA

A CASTELVERDE TORNA IL PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE!

NEL NUMERO PRECEDENTE ABBIAMO RACCONTATO LA STORIA DELL'OVILE DI VIA

SALIOLA E DEL CASALE DI PIAZZA GIANNELLI, UNA STORIA CHE SAREBBE DOVU-TA FINIRE CON LO SPOSTAMENTO DELL'ALLEVAMENTO ENTRO IL 10 APRILE. NO-NOSTANTE IL PROVVEDIMENTO SIA STATO PRESO DIRETTAMENTE DAL GABINETTO

DEL SINDACO, LO SGOMBERO È STATO RINVIATO NEI PROSSIMI GIORNI.

DOPO SETTE ANNI DI ASSENZA TORNANO AL CENTRO SPORTIVO CLAUDIO ROSONE

GLI ATLETI SU QUAD: LE ESIBIZIONI DI SEI SOCIETÀ LAZIALI GIUDICATE DA UNA

GIURIA UISP.

SONO PASSATI DUE NUMERI E IL SISTEMA DI VIGILANZA

NOTTURNO ORGANIZZATO DA FRANCESCO GARGIUOLI SI

È COSTITUITO NELL'ASSOCIAZIONE VOLONTARI SICUREZ-ZA. PRESIDENTE FRANCO PIRINA. UNA CINQUANTINA LE

ADESIONI.

Foto di Lucrezia La Gatta

Roberta Cerchiaro e Arianna Quinzi

Franco Pirina

Page 10: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

Si è tenuto lo scorso 6 aprile il sopral-luogo di Marco Di Cosimo presso i par-chi di via Polverigi e via Cantiano. Il

Presidente della Commissione Urbanistica,accompagnato dal capocantiere Fabrizio Im-bastari e dal comitato di quartiere di Cor-colle, ha effettuato un giro ricognitivo neidue parchi ed ha spronato a velocizzare ilavori rallentati dalla mancanza dei pali del-l'illuminazione che si aspettano dall'Acea.

"Iniziate a velocizzare e pressiamo l'Acea.Per la fine del mese di aprile, tempo per-mettendo, devono essere finiti", ha dettoDi Cosimo. I lavori, a causa soprattutto delcattivo tempo, si prolungano ormai da set-tembre 2011. Da quel momento ad oggi lazona è ancora cantiere. Nel parco di via Pol-verigi sono state istallate le panchine in le-gno, una pista di pattinaggio a rotelle chesi presta a più sport, cestini, una fontanel-la, due strutture per le altalene e tre don-doli per bambini.

Ci sono ancora blocchetti in cemento, tu-bi, cataste di legno sparse ovunque e man-cano i pali dell'illuminazione e la semina delverde. Stessa storia per il parco di via Can-tiano dove è presente anche un percorso

per i disabili. Mancano alcune rifiniture, il li-vellamento del percorso e il collaudo. Sem-bra comunque essere vicina l'apertura deicancelli.

Dopo due anni di attesa e tante polemi-che i cittadini della piccola frazione del co-

mune di Roma potranno finalmente dispor-re di due attrezzati centri aggregativi al-l'aperto dove anziani, mamme, bambini,sportivi e adolescenti potranno passare illoro tempo libero. Meglio tardi che mai, è ilcaso di dire. VALERIA PICHINI

Parchi Corcolle. Il sopralluogo della Commissione"I DUE PARCHI DEVONO ESSERE PRONTI PER LA FINE DI QUESTO MESE", HA DETTO IL

PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA MARCO DI COSIMO DURANTE IL SO-PRALLUOGO A GIARDINI DI CORCOLLE.

PRENESTINO - COLLATINO10 NUMERO 7 ANNO VI

Saranno consegnati a Roma Capitale entro aprile i parchi di Cor-colle finanziati con il denaro proveniente dagli oneri concessori.

Iniziati il 5 settembre 2011, i lavori sono stati portati a termine conun buon margine di tempo, considerato che la fine delle opere eraprevista per il 16 giugno 2013. La consegna però avverrà solo dopoil collaudo tecnico amministrativo dell'opera, la cui la cui tempisticaè rimandata al tecnico comunale incaricato esterno all'appalto. E dalmomento che Acea sta portando a termine gli ultimi lavori all'illumi-nazione, probabilmente l'inaugurazione slitterà ai prossimi mesi.

I parchi in questione sono due. Il parco di via Cantiano, costatocomplessivamente 317´580,81 euro, ha una superficie di 3600mq eun parcheggio di 600 mq ed è un'area verde di tipo panoramico con

tracciato interno provvi-sto di sentieri di cammi-namento lungo l'area cheè stata divisa in due livel-li. La zona pianeggiante èdestinata al gioco libero edispone di panchine.

Quello di via San Qui-rico è invece un parco attrezzato che si estende su un unico livello.Costato 216´280,89 euro, ha una superficie di 2090 mq. Con alta-lene e giochi per bambini, è destinato ai più piccoli, ma è dotato an-che di una pista di pattinaggio centrale. CRISTINA CORI

I EDIZIONE "OLIMPIADI DI QUARTIERE" A CORCOLLETIRO AL BERSAGLIO, STAFFETTA E TANTO AL-TRO ALLA PRIMA EDIZIONE DELLE "OLIMPIA-DI" ORGANIZZATE DAL COMITATO DI QUAR-TIERE GIARDINI DI CORCOLLE.

PARCHI DI CORCOLLE, LA CONSEGNA AL COMUNE PREVISTA ENTRO IL MESELE DUE AREE VERDI DEL QUARTIERE SONO IN FASE DI ULTIMAZIONE. MA PER L'INAUGURAZIONE C'È ANCORA DA ATTENDERE IL COLLAUDO.

Squali, elefanti, volpi, canguri, leoni e lu-pi alla prima edizione delle "Olimpiadi

di quartiere Giardini di Corcolle". Niente paura, questi sono solo i nomi del-

le cinque squadre che hanno preso partealla competizione che si è tenuta lo scorso14 aprile nel rettangolo di gioco in verdesintetico della parrocchia di S. Michele Ar-

cangelo, via Monteprandone. Immerse inuna cornice di sole, musica e tanto diver-timento le sei protagoniste classi elemen-tari del plesso scolastico Corcolle - San Vit-torino II A, IIB, II D, III A, III B, III D, perun totale di 50 bambini, sono state accom-pagnate nei giochi dai loro rappresentantidi classe. La medaglia di bronzo è toccataalla IIID e alla IIA, quella d'argento alla IIIBe alla II D mentre al primo posto del podiodi sono piazzate la IIIA e la II B che han-no totalizzato la maggior parte dei punti,ma a farla da padrone sono state le risatedei piccoli partecipanti e dei loro numerosigenitori che hanno riempito gli improvvisa-ti spalti in legno.

Staffetta, scoppio dei palloni, gare di equi-librio e tiro al bersaglio sono stati i giochi,andati in scena in due tempi intervallati dal-la merenda, organizzati da un soddisfattocomitato di quartiere Giardini di Corcolle,che mai si sarebbe immaginata la grandeadesione, in particolar modo dal vicepre-sidente Roberto Ignagni che ha fatto damediatore per tutta la durata della diver-tente competizione. Nel mese di maggiosarà la volta delle classi elementari IV e V.

VALERIA PICHINI

In seguito al servizio di Edoardo Stoppa,nel quale sono state mostrate le carcas-

se di animali in putrefazione nella campa-gna della Tenuta Del Cavaliere, le autoritàhanno iniziato a procedere con lo sgombe-ro della tenuta dell'uomo, ritenuto colpevo-le di maltrattamento nei confronti degli ani-mali. Il pastore era già noto al programmatelevisivo in quanto, nel 2010, era stato man-dato in onda un servizio che rivelava, in que-sto caso, le pessime condizioni in cui vive-vano i maiali nell'allevamento di via Lunano(Giardini Di Corcolle), di proprietà del fratel-lo estraneo alla vicenda. Le operazioni dismantellamento, a detta dei Vigili Urbani delMunicipio VI (ex VIII), stanno procedendosecondo i piani: nel giro di una settimanal'allevamento verrà completamente chiuso.Il sig. D.D.P. (iniziali del nome) aveva espres-so la volontà di vendere gli animali restanti(19 maiali) ma, avendo poi cambiato idea,con molta probabilità questi verranno affi-dati al fratello, il sig. F.D.P.

Continueremo a seguire la vicenda, chie-dendoci come sia stato possibile lasciare de-gli animali in affidamento ad un uomo che,già nel 2010, era stato segnalato per mal-trattamenti. LUCREZIA LA GATTA

VIA LUNANO: CONTINUANO I LAVORI DEI VIGILI E DELLA FORESTALENELLA MATTINATA DI LUNEDÌ 15 APRILEI VIGILI URBANI, IN COLLABORAZIONE CONGLI AGENTI DEL CORPO FORESTALE, HAN-NO PROCEDUTO CON LA RIMOZIONE DEIMACCHINARI PRESENTI NELLA TENUTA DELPASTORE INDIVIDUATO DA STRISCIA LANOTIZIA LO SCORSO 22 MARZO.

Il comitato di quartiere Giardini di Cor-colle riempie il mese di aprile con diver-

se iniziative interessanti. Dopo le "Olimpia-di di Quartiere" che si sono svolte domeni-ca 14 a partire dalle 14.30 presso il centrosportivo della parrocchia e che hanno vistola partecipazione di tutti i bambini delle ele-mentari, ecco cosa fare il weekend del 20e 21 aprile.

Alle ore 17.30 presso i locali della par-rocchia si svolgerà un' assemblea pubblicacon il seguente ordine del giorno: presen-tazione del nuovo comitato di quartiere,raccolta differenziata porta a porta (nel no-stro municipio dovrebbe partire con l'iniziodi questa estate), varie ed eventuali. Sonoinvitati tutti i cittadini. Per domenica 21 apri-le è invece prevista un' iniziativa "pulita".Con partenza alle ore 10 dal centro anzia-ni di via Frontone i consorzi di auto recu-pero e i cittadini muniti di sacchi, guanti erastrelli puliranno le strade fino a piazzaMondavio per sensibilizzare le istituzioni ei residenti a mantenere bello e pulito il pro-prio quartiere. VALERIA PICHINI

CdQ GIARDINI DI CORCOLLE, GLI APPUNTAMENTI

IN AGENDA L'ASSEMBLEA PUBBLICA E "RI-PULIAMO CORCOLLE".

PARCO VIA CANTIANO PARCO VIA SERRA SAN QUIRICO

TIPO DI PARCO AREA VERDE DI TIPO PANORAMICO PARCO ATTREZZATO

COSTO 317´580,81 EURO 216'280,89 EURO

INIZIO LAVORI 05/09/2011 05/09/2011FINE LAVORI PREVISTO 16/06/2013 16/06/2013SUPERFICIE PARCO 3600 MQ 2090 MQ

SUPERFICIE PARCHEGGI 600 MQ 330 MQ

I NUMERI

Page 11: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 7 ANNO VI 11

Uno stabile di tre piani, 19 le fami-glie che nel 2001 si sono viste as-segnare una casa a Lunghezzina.

Persone che lottano tutti i giorni per vive-re dignitosamente: tra difficoltà di accessoalla propria casa, abbandono e in alcuni ca-si, assenza delle più comuni norme igieni-co - sanitarie, i residenti invocano gli inter-venti da anni attesi.

Le abitazioni, raccontano i residenti, era-no state realizzate per i vigili del fuoco, masono state rifiutate. Così, dopo varie occu-pazioni e l'acquisizione del Comune, eccoche l'edificio in via Ortona dei Marsi vieneassegnato: "Era ancora un cantiere quan-do sono arrivato qui - racconta Stefano Cian-cola, uno dei residenti - e abbiamo fatto ipicchetti per evitare che la rioccupassero.Abbiamo lottato per avere una casa e quan-do ce l'hanno assegnata, abbiamo lottatoper conservarla. Per questo lamentiamo chenon si può vivere così".

Subito salta agli occhi il manto stradale:terriccio ormai smottato con enormi crate-ri che diventano pozzanghere: "E' molto pe-ricoloso, soprattutto per i bambini - ricor-da la signora Monica Ronca, altra abitantedel palazzo - abbiamo fatto asfaltare un

pezzetto a nostre spese. Hanno sistematoovunque ma qui davanti no. Si dimentica-no di noi al punto che il navigatore non ciriporta". In effetti, il civico 205 non risultacosì l'intervento dei mezzi di soccorso in ca-so di necessità è davvero difficile.

Vicino alla struttura il terreno si presen-ta come una landa verde e rigogliosa ched'estate, raccontano, è a rischio incendioL'erba alta ed incolta, oltre ad ospitare ser-penti e topi, è ottimo nascondiglio di calci-nacci, elettrodomestici e pezzi di motorino.Nessuno sa a cosa sia stato destinato que-sto posto: un lavoro incompiuto, come delresto il muretto di recinzione dei giardinidello stabile.

Oltre al degrado visibile nelle scale, dalportone rotto, al citofono e le cassette del-la posta semi distrutte "le abbiamo cam-biate noi" ricorda il signor Ciancola, le lam-pade sono state tutte rotte. In molti lamen-tano la presenza di infiltrazioni di acqua:"Abbiamo problemi di muffa in bagno, incucina dove c'è anche una crepa importan-te e in camera di mio figlio - racconta la si-gnora Zahala -abbiamo segnalato tante vol-te il problema alla Romeo ma, oltre a pro-mettere un intervento, nient'altro".

"Ci sono infiltrazioni perché manca la co-pertura isolante sul terrazzo - racconta An-tonio Cicciotto, un altro residente - l'acquadal solaio arriva fino al piano terra. Abbia-

mo chiesto l'intervento alla Romeo: ha ri-sposto che è in attesa del via libera dal Co-mune. Così rinfreschiamo spesso la pitturaper coprire la muffa, che ovviamente, latorna se non si isola il terrazzo".

Un odore nauseabondo arriva dall'ultimopiano: il lavatoio è pieno di robaccia, diescrementi e c'è qualcuno che, coperto daun piumone dorme sul pavimento: "Il ter-razzo è stato adibito a cantina, ma è spor-co. E' necessaria la disinfestazione - rac-conta Ciancola, che ha proprio la cantina li-preferisco non andarci, anche quando hobisogno di qualcosa. La gente che abita inquesto palazzo crede ancora di stare in unaoccupazione, non si sono resi conto che lecase glie l'hanno assegnate e devono aver-ne cura".

Tra indifferenza degrado e inciviltà con-tinuano a sopravvivere alcune famiglie. Chechiedono solo di condurre un'esistenza di-gnitosa. JESSICA SANTINI

LE ABITAZIONI AL CIVICO 205 SONO IN CONDIZIONI DISASTRATE. COLPA DELLA MAN-CATA MANUTENZIONE E DI TANTA INCIVILTÀ.

“Si agisce su un area già trasformabile,su un fondiario e non si vanno ad in-

taccare il verde pubblico, i servizi pubblici ele aree agricole. Ci auguriamo che una vol-ta messo in atto il progetto si possa usufrui-re della stazione FR2 Roma - Tivoli".

Esordisce così l'architetto progettista Lo-renzo Busnengo che, attraverso slides esem-plificative, facilmente reperibili sul sito di Ro-ma Capitale nella sezione "processi parteci-pativi in corso", ha illustrato il progetto Lun-ghezza - Nocetta.

L'area di intervento è delimitata ad ovestdalla via Collatina, a nord dalla linea ferro-viaria fr2 Roma - Tivoli, ad est dal tracciatodello svincolo dell'autostrada A24 Roma - Te-ramo e dalla zona di Lunghezza, e a sud dalcentro abitativo di Ponte di Nona. La zonache si estende per 5 ettari vedrà la costru-zione da parte di privati di 5 nuove palazzi-ne, come se quelle presenti a Ponte di Nonasfitte o invendute non bastassero, per un to-tale di 589 abitanti. Le previsioni di massi-

ma delle spese si aggirano intorno ai 5 mi-lioni di euro. Di questi, 2 milioni saranno spe-si per le opere di urbanizzazioni primaria co-me la viabilità, i parcheggi pubblici, le fogne,le gallerie, gli impianti idrici e il verde pub-blico. I restanti 3 milioni saranno invece stan-ziati per l'urbanizzazione secondaria che ri-guarda un secondo verde pubblico, una scuo-la dell'infanzia per 60 bambini, le piste cicla-bile e un adeguamento delle due rotatorieesistenti.

"Ci siamo immaginati il parco del CentroCommerciale Roma Est con piste ciclabili eil laghetto esistente recuperato e integratocon la vegetazione", ha continuato l'archi-tetto. Le due piste ciclabili in particolar mo-do termineranno all'ingresso del centro com-merciale, alla stazione ferroviaria per favo-rire spostamenti, una correrà proprio lun-

go la stessa ferrovia connettendo il centro diRoma con la zona archeologica di Gabii cheverrà attrezzata. Nel finale la parola è pas-sata ai pochi cittadini presenti.

"Usava il condizionale per i servizi ma nonper i nuovi palazzi. A Ponte di Nona e ColleDegli Abeti i servizi mancano totalmente,so-no zone progettate per prendere la macchi-na e noi abbiamo anche l'autostrada a pa-

gamento", ha detto Enrico Stefàno del Mo-vimento 5 Stelle. "Non può un solo program-ma risolvere le problematiche di un interoquartiere, non si possono fare i miracoli", èstata la risposta del dirigente Carla Caprioli.

Alla domanda sul perché costruire altrecase, non è arrivata alcuna risposta. Nessu-na delle istituzione del municipio VI era pre-sente per rispondere. VALERIA PICHINI

Degrado alle case popolari di via Ortona dei Marsi

Secondo gli atti del Comune di Roma del 2012, entro il primo trimestre del 2013, ilproblema della zonizzazione acustica verrebbe risolto. Per tale motivo abbiamo con-

tattato il Presidente della Commissione Urbanistica, Marco Di Cosimo, il quale ci ha con-fermato che la questione tra le Ferrovie dello Stato e l'ANAS (Azienda Nazionale Auto-noma delle Strade) si è conclusa in manierasoddisfacente.

La fermata della linea F2 Roma - Tivoli, no-nostante il parcheggio di scambio sia stato giàultimato, non è mai entrata in funzione crean-do, così, numerosi problemi di viabilità ai cit-tadini. La maggior parte di essi, infatti, si ve-de costretta ad utilizzare i mezzi privati ed ascontrarsi con gli ingorghi che si creano quo-tidianamente su via Collatina. Altri, invece, si vedono obbligati a recarsi presso la sta-zione di Lunghezza che, però, non prevede un parcheggio abbastanza grande per poterpermettere la sosta di tutti i veicoli. La questione ha dato luogo a numerose lamenteleda parte dei cittadini, i quali denunciano la mancanza di considerazione nei confronti diun nuovo contesto urbano che, negli anni, si sviluppa sempre di più.

Le Ferrovie Italiane, dunque, nel giro di un anno, saranno in grado di inaugurare lanuova fermata offrendo, così, numerosi vantaggi di tipo economico ed ambientale ai re-sidenti. Continueremo a seguire la vicenda sperando che, finalmente, il trasporto su fer-ro riesca a ricevere gli incentivi e le attenzioni necessarie. LUCREZIA LA GATTA

PONTE DI NONA: L'APERTURA DELLA FERMATA È PREVISTA PER IL 2014LA CONFERENZA DEI SERVIZI È RIUSCITA, FINALMENTE, A RISOLVERE IL PROBLEMA DEL-L'INQUINAMENTO ACUSTICO CAUSATO DALLA VICINANZA DELLA LINEA FERROVIARIA AL-L'AUTOSTRADA A24. ORA SPETTA ALLE FERROVIE ITALIANE IL COMPITO DI CONCLUDE-RE I LAVORI.

PRESENTATO IL PROGRAMMA URBANISTICO LUNGHEZZA - NOCETTAIL 4 APRILE L'ARCHITETTO PROGETTISTA LORENZO BUSNENGO HA PRESENTATO NELL'AULA CONSILIARE DEL MUNICIPIO IL PROGRAM-MA URBANISTICO LUNGHEZZA - NOCETTA. PRESENTE CARLA CAPRIOLI, DIRIGENTE U.O. PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DI

TRASFORMAZIONE URBANA, MA DEI CITTADINI E DELLE ISTITUZIONI NEMMENO L'OMBRA.

Foto di Lucrezia La Gatta

A sinistra StefanoCiancola, AntonioCicciotti, MonicaRonco e Zahala

Page 12: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

La colata di cemento è stata bloccata.Il Masterplan non si farà. Nelle ore incui si chiude l'era Alemanno, arriva la

vittoria anche per il Comitato No Master-plan e i cittadini di Tor Bella Monaca.

Mentre questi ultimi festeggiano, in Au-la si sfiora anche la rissa. È la notte del 10aprile, alle ore 24 termina la legislatura. Dalgiorno precedente va avanti un interrottotour de force per votare le 64 delibere ur-banistiche che la maggioranza ha annun-ciato da mesi. L'ultimo regalo ai costrutto-ri prima delle elezioni.

Oltre a Tor Bella Monaca, fra le più con-testate sono attese la centralità Romanina,l'ex rimessa Atac di Piazza Bansizza, la de-libera Cam. Piani di densificazione che spar-gerebbero sulla città abbondanti cubature.Apre la giornata un annuncio di Gramazio(Pdl): "Avanti a oltranza, la seduta dureràdalle 16 alle 24 di domani notte". La batta-glia si presenta dura, il numero legale perapprovare le delibere in seconda convoca-zione è ridicolo: basta la maggioranza di 11voti favorevoli.

I comitati contro la cementificazione, sututti Carte in Regola e No a Roma Capitaledel Cemento, chiamano a raccolta i cittadi-

ni per presidiare l'Aula e annunciano: "Il blitznon passerà". Per ore i lavori procederan-no a rilento. Alle ore 22 di mercoledì 10, in-fine, l'opposizione frena l'ostruzionismo incambio del ritiro delle delibere più contro-verse. Gli scranni del centrosinistra riman-gono quasi vuoti.

Ad intervenire con un numero significa-tivo di emendamenti restano solo Athos DeLuca (PD), Gemma Azuni (Sel) e Andrea Al-zetta (Action). Il clima si surriscalda a quin-

dici minuti dalla mezzanotte. Prima la rissa fra Federico Mollico-

ne (FdI) e Athos de Luca. Poi lo stes-so Mollicone e Andrea De Priamo(FdI), tentano la sterzata finale. Chie-dono di mettere al voto Tor Bella Mo-naca. Continua il caos generale.

Ma le delibere non passano. Il quar-tiere progettato da Lucio Passarelli,Carlo Odorisio e Pietro Barucci è sal-vo. Nessun aumento delle cubature,niente abbattimenti, la popolazionenon raddoppierà. I privati non po-

tranno metterci le mani sopra. A pochi se-condi dalla mezzanotte i cittadini in presi-dio lanciano il conto alla rovescia. Un boa-to saluta l'era Alemanno.

I consiglieri di centrodestra si alzano, qual-cuno cerca la rissa col pubblico. La mattinaseguente il sindaco uscente lancerà un'ul-tima strizzatina d'occhio per chiedere i vo-ti ai signori del mattone. "Ci riproveremo.Tor Bella Monaca sarà il primo intervento sesarò eletto di nuovo". SILVIO GALEANO

Tor Bella Monaca, addio al MasterplanAD UN QUARTO D'ORA DALLA FINE DELLA LEGISLATURA, MOLLICONE E DE PRIAMO

(FDI) TENTANO IL TUTTO PER TUTTO E LA DELIBERA APPRODA IN AULA. MA NON PASSA: L'ABBATTIMENTO E LA RICOSTRUZIONE DI TOR BELLA MONACA SPAZ-ZATE VIA COL SINDACO.

TORRI12 NUMERO 7 ANNO VI

Maria Vittoria Molinari, Presidente del Co-mitato No Masterplan e del comitato di

quartiere Nuova Tor Bella Monaca, ha segui-to in prima linea lo scellerato progetto di Ale-manno fino all'approdo in aula del 10 apri-le. Anche in Campidoglio ha presidiato congli altri comitati contrari alla cementificazio-ne di fine legislatura.

Il Masterplan non si farà. Dopo le lot-te, arriva la vittoria...

La delibera è arrivata in Aula, proprio al-lo scadere della legislatu-ra. C'è stato un colpo dicoda ad un quarto d'oradalla fine, messa comeproposta di votazione. Perfortuna eravamo presen-ti noi cittadini, i comitati ealla fine di tutto il cemen-

to che doveva passare è passato solo l' 1%.Tor Bella Monaca è salva ma a Boccea, adesempio, vanno 150mila metri cubi di ce-mento. Per noi è stata una grande vittoriama resteremo con la soglia di attenzionemolto alta.

Alemanno afferma che se vince le ele-zioni ripartirà dal Masterplan...

Non gli permetteremo mai di portare avan-ti questo folle progetto. Chiunque sarà il sin-daco noi pretendiamo la riqualificazione ve-ra del quartiere. Il centrodestra fino ad og-gi ha usato questo termine per mascherareun altro processo: la densificazione. In au-la, non a caso, è stata portata solo la primaparte del Masteplan relativa a largo Menga-roni. E' la parte più appetibile agli interessiprivati.

I banchi dell'opposizione erano semi-vuoti. Come credi che abbiano gestitola situazione?

L'opposizione è stata latitante. Gli uniciconsiglieri che si sono opposti fermamentesono stati Andrea Alzetta (Action), Athos deLuca (PD) e Gemma Azuni (Sel) che hannofatto ostruzionismo con i loro emendamen-ti, ritardando i lavori. In molti hanno datoper scontato che il Masterplan non sarebbepassato. Ma intanto se ad un quarto d'oradalla mezzanotte qualcuno avesse votato ladelibera 2 milioni di metro cubi di cementosarebbero caduti su Tor Bella Monaca. Ciaspettavamo le barricate. Il Pd avrebbe an-che i numeri per chiamare a raccolta i suoielettori, se ci fosse la volontà.

Da dove si riparte per riqualificare TorBella Monaca?

Dal lavoro. Quando Alemanno ha parlatodi riqualificazione ha saputo indicare solol'abbattimento e la ricostruzione. Per noi in-vece riqualificazione sociale vuol dire crea-re lavoro, dare i servizi. Questo avviene at-traverso la gestione di quello che già esiste.Fare tabula rasa e ricostruire da zero perriempire la pancia dei costruttori non va be-ne. Poi se c'è bisogno di interventi anchestrutturali nessuno dice pregiudizialmente dino. Se c'è la volontà di riqualificare basta fa-re dei concorsi di idee con le università, conla società civile. Non esiste solo il modelloproposto da Alemanno. In questi anni ab-biamo avuto contatti con La Sapienza e al-tre università di tutta Italia. Hanno sempretenuto a mente un fattore determinante: bi-sogna ripartire dai cittadini. Farli sentire par-te vera e integrante del territorio, restituirea loro gli spazi pubblici e la loro cura, ren-derli custodi e gestori. SILVIO GALEANO

VITTORIA DEI CITTADINI,ORA SERVE VERA RIQUALIFICAZIONE

AGOSTO 2010 Da Cortina da Ampezzo,Alemanno lancia la proposta shock: abbat-tere e ricostruire Tor Bella Monaca. "Edifi-cheremo nelle zone limitrofe per demolirele Torri. Sarà la nostra rivoluzione d'otto-bre" annuncia.

NOVEMBRE 2010 Audito-rium dell'università di TorVergata, il Sindaco presen-ta il progetto. "Firmato dal-l'architetto Leon Krier, viale 14 Torri ci sarà una nuo-va Garbatella. Prima di but-tare giù, ricostruiremo. Costo un miliardodi euro, soldi dei privati. Raddoppio dellapopolazione". Movimento e cittadini con-testano: "E' un regalo ai costruttori, la ri-qualificazione deve essere sociale".

DICEMBRE 2010 Largo Mengaroni, com-parto R8, centro sociale El Che. Il primocittadino incontra gli abitanti. Piovono ri-

chieste di manutenzione sui vari compar-ti, nessuna risposta sulla speculazione esul debito da estinguere con i Vaselli. Con-tinuano le proteste: "Non abbiamo biso-

gno di un nuovo quartiere.C'è bisogno di un quartieremigliore".

FEBBRAIO 2011 La conte-stazione del comitato arrivafino al Campidoglio. Quando

ci sarebbe da parlare, Alemanno tace.

MARZO 2011 il Sindaco torna nell'aulaconsiliare di via Fernando Conti. Presentala commissione

speciale per il Masterplan e parla di ta-volo di confronto con i cittadini e le asso-ciazioni.

MARZO 2012 A via dell'Archeologia vie-ne abbattuto l'ex ente commerciale. Alletelecamere Alemanno parla di avvio delMasterplan. Ma l'opera è un atto del Pia-no di Riqualificazione Urbana del 2001 vo-tato da Veltroni.

GIUGNO 2012 Alemanno, Roberto Dia-

cetti di Roma City Investment e l'emiro delQatar a cena assieme. Si parla di venditaall'estero del progetto di riqualificazione diTor Bella Monaca, Waterfront di Ostia e ilMuseo di Roma. Il comitato No Masterplanrisponde con un ironico pranzo arabo inMunicipio.

LUGLIO 2012 Il Sindaco scarica la re-sponsabilità sui movimenti. "La mancatariqualificazione di Tor Bella Monaca è col-pa dei centri sociali. Non vogliono demo-lirla perché dicono che è bella". In rispo-sta, il comitato organizza con La Sapien-za in via dell'Archeologia una serata di pre-sentazione delle proposte alternative perla riqualificazione del quartiere.

DICEMBRE 2012 Vengono annunciate le64 delibere urbanistiche: c'è anche il Ma-sterplan. I comitati contro la cementifica-zione si preparano alla battaglia finale.

GENNAIO 2013 Rilancio del Masterplandal palco dell'IBAC (Business AdvisoryCouncil) di Roma alla presenza presidentie amministratori delegati di aziende italia-ne e multinazionali. SILVIO GALEANO

UNA GRANDE PASSERELLAIL PROGETTO FATTO UFFICIALMENTE SOLO DI ANNUNCI E VETRINE. DALLA PROPOSTA LAN-CIATA DA ALEMANNO A CORTINA FINO ALLE PSEUDOCENE CON GLI SCEICCHI PER CHIEDERE

FINANZIAMENTI. ECCO COM'È ANDATA.

L’operazione di Alemanno è subito sta-ta sbugiardata come una strumento

per saldare un debito contratto dall'ammi-nistrazione e riconosciuto proprio in tempirecenti.

A causa di un vizio nell'esproprio, infatti,il conte Vaselli, proprietario delle aree su cuiè stato costruito il quartiere, non è mai sta-to risarcito. La proposta n. 7 del 2011 me-glio nota come Masterplan sarebbe passataquindi solo come il prolungamento di un'al-tra deliberazione: la n.3 del 5 ottobre 2009.

Un provvedimento in cui il Sindaco stes-so, in qualità di commissario straordinariodi governo per il rientro riconosce la legit-

timità del debito contratto coi Vaselli. Tota-le: 55milioni di euro. Gli eredi Vaselli, nona caso, sono proprietari anche delle aree sucui sarebbe dovuta sorgere la nuova Tor Bel-la Monaca del piano di Krier.

Per estinguere il debito, grazie al Master-pan, Alemanno avrebbe comprato nuovi ter-reni e fatto ai Vaselli un regalo: trasforma-re le concessioni da terreno agricolo in edi-ficabile. Nascosto dietro l'operazione di ri-qualificazione, dunque, un doppio intento:estinguere il debito contratto dal Comune eallo stesso tempo far felici i costruttori. Tut-to sulle spalle degli abitanti.

SILVIO GALEANO

UNA GRANDE SPECULAZIONE PER RISARCIRE COL CEMENTO LA FAMIGLIA VASELLI. L'ENNESI-MO SACCO DI ROMA.

ESTINGUERE IL DEBITO SULLE SPALLE DEI CITTADINI

DI COSIMO (PDL): "SE VINCIAMO, CI RIPROVEREMO"

“E’una grande occasione persa ma ri-presenteremo anche quella di Tor Bel-

la Monaca". Marco Di Cosimo, Presidente del-la Commissione Urbanistica, mostra disappun-to per la mancata approvazione delle delibe-re urbanistiche.

"Nel caso di una rielezione ci riproveremo.Tor Bella Monaca sarà il primo intervento. Nonè ostinazione. Si chiama volontà di fare le co-se". Per il Presidente della Commissione Ur-banistica e il resto della maggioranza capito-lina, nonostante le dure contestazioni, l'ab-battimento rimane comunque l'unico mezzoper riqualificare. "La riqualificazione di Tor Bel-la Monaca è essenziale ma passa attraversoquel modello che abbiamo presentato. Per que-sto lo presenteremo come primo intervento".A chi accusa Alemanno di aver cercato in ex-tremis i voti dei costruttori, favorendo la spe-culazione edilizia, risponde: "Non è vero. Nonc'è mai stata la volontà di fare un favore aqualcuno e se la delibera è stata portata in Au-la con questo ritardo è a causa dell'ostruzio-nismo dell'opposizione". SILVIO GALEANO

Foto di Lucrezia La Gatta

Page 13: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

TORRI NUMERO 7 ANNO VI 13

Si fanno tesi i rapporti tra il Centro An-ziani in via della Tenuta 126 e il Co-mitato Isveur Tor Vergata. Sullo sfon-

do pure le solite questioni politiche. Il dissidio nasce il 10 di aprile, quando le

componenti del ComitatoRita Colangeli e Luana DiBenedetto chiedono di usa-re la palestra del Centro. Te-ma: le disastrate condizio-ni della palazzina H al civi-co 160 (che La Fiera sta se-guendo da settimane). E in-vece Luigi Gentili, nel ruolodi Presidente del centro an-ziani, dice di non poter ga-rantire immediatamente ladisponibilità.

Parte la contestazione, anche di alcunepersone vicine al Comitato. Luana Di Bene-detto afferma:"Noi volevamo riunire tuttigli inquilini dei palazzi a via della Tenuta di

Torrenova 160 per par-lare del palazzo (da po-co dichiarato inagibiledalla Romeo, ndr). Quin-

di il tema affronta-to riguardava l'emer-genza abitativa, nonla politica. C'è gen-te in pericolo lì! PerTredicine (candida-to Pdl per Roma) le

loro riunioni le fannosenza battere ciglio, a noi invece non le fan-no fare". La difesa di Gentili è chiara in al-cuni punti ma confusa su altri:"Non ho con-cesso lo spazio immediatamente perché non

mi fido del fatto che la loro riunione sia apo-litica. Se vengono a far girare volantini efanno campagna senza il mio permesso poici rimetto io. Per quello è il Comune che de-ve autorizzate. E poi perché vengono a chie-dermi la sala proprio ora e non dopo le ele-zioni politiche?".

La motivazione più ovvia è che la palaz-zina sta crollando e non si può di certo aspet-tare ancora. Vero è anche che il ComitatoIsveur Tor Vergata si è spesso fatto stru-mento di pubblicità politica, per Scorzonicome per Mastrantonio. Per quel che riguar-da Tredicine "lui è venuto sabato 13 soloper sponsorizzare un'iniziativa del Comunedi Roma, riguardante un test per gli anzia-

ni sulla sordità da invecchiamento" dice Gen-tili. Eh sì, perché l'On. Tredicine è anchePresidente della Commissione Affari Socia-li e Famiglia per Roma Capitale. Sembre-rebbe chiaro il conflitto di interessi che por-ta un Consigliere a sponsorizzare la propriacandidatura, approfittando dell'incarico alsociale. Infine la promessa di rivolgersi alComune e farsi dare l'autorizzazione, inter-pellando la Dott.ssa Alessandroni, Respon-sabile per i Centri Anziani. Anche qui peròarriva un'altra dichiarazione ben poco con-ciliante: "Attenzione - dice Gentili - anchese autorizzassero la riunione, devono esse-re presenti anche i miei consiglieri qui alCentro, altrimenti non se ne fa nulla".

Gli interessi politici sembrano evidenti mal'emergenza abitativa richiede un passo in-dietro e anche in fretta. MANUEL MANCHI

Torrenova, polemica sul Centro Anziani IL COMITATO ISVEUR TOR VERGATA CHIEDE DI USARE IL LOCALE MA LA RIUNIONE NON

VIENE CONCESSA, ALMENO PER ORA. PARTONO LE ACCUSE: "PER TREDICINE DEL PDL

PERÒ LE FESTE LE FANNO!"

Rita Colangeli, Luana Di Be-nedetto e Luigi Gentili Pre-sidente Centro Anziani

Gli inquilini di via della Tenuta diTorrenova 160 hanno ricevuto

la notifica dell'inagibilità di alcuni lo-cali nella palazzina H. In data 25marzo una perlustra-zione del Comando Pro-vinciale dei Vigili delFuoco ha constatatodelle fessurazioni sul-le pareti adiacenti al-le cantine dei numeri2, 8 e 10.

Per le cantine di que-sti ultimi due interni èstato rilevato un forteabbassamento dellapavimentazione. Inol-tre nel passaggio pe-donale esterno, postofra le scale G e H, è stato registratouno sprofondamento all'altezza del-le stesse cantine. Ricordiamo che iltutto era già stato denunciato dal no-stro giornale nello scorso numero,dove erano stati intervistati alcuniresidenti. Il fonogramma del sopral-luogo è stato inviato al Municipio del-le Torri, all' VIII Gruppo di Polizia di

Roma Capitale, al Commissariato diP.S. Casilino e alla Romeo.

Proprio quest'ultima, poche oredopo l'avviso, si è affrettata a dichia-

rare l'inagibilità dei lo-cali nella persona diRaffaele Scala, uno deidirigenti, già accusatoa inizio 2012 dalla Pro-cura della Corte deiConti di aver creato undanno erariale per ilComune di Napoli dacirca 87 milioni di eu-ro. È stato espressa-mente richiesto dai Vi-gili del Fuoco che "chidi dovere provveda afar eseguire, sotto la

guida di un tecnico qualificato e re-sponsabile, un'accurata e urgenteverifica delle cantine in argomento,nonché tutti i lavori di assicurazio-ne, consolidamento e ripristino cheil caso richiede". Vedremo quale con-cetto di "urgente" avranno la Ro-meo e il Comune.

MANUEL MANCHI

TOR VERGATA. PALAZZO H, PER LA ROMEO LE CANTINE SONO INAGIBILIDOPO IL SOPRALLUOGO DEI VIGILI ARRIVA LA CONFERMA DALLA SOCIE-TÀ CHE DOVREBBE RISTRUTTURARE.

Con tragico ritardo il Comune si è finalmentemosso. La famiglia Blackori, la cui situazione è

diventata simbolo di abbandono in VI (ex VIII), hafinalmente una propria casa popolare. L’assisten-te sociale A.S. - affidato dal Municipio - si è fattovivo il 10 aprile dopo mesi disilenzio annunciando la buonanotizia in accordo con il Dipar-timento Politiche Abitative diRoma Capitale.

La storia dei Blackori è se-guita e raccontata dal nostrogiornale da diversi mesi. Mori-na e Fatmir si sono trasferiti quidal Kosovo per trovare una cu-ra alla figlia minorenne, affet-ta da una forma cronica di epi-lessia (Sindrome di West) anche mortale nei casinon curati. Dopo anni di ricerche e liste di attesaall’ospedale Umberto I arriva la tanto agognata te-rapia al Centro di Riabilitazione Ambulatoriale invia Lazzero Taldi, a Torre Angela. Diventa indispen-sabile trasferirsi nelle vicinanze per poter dare lecure alla bambina.

Prima la casa di accoglienza a Torrenova e infi-ne l’appartamento in via Rota, proprio a Torre An-gela. Ma i bei tempi finiscono quando il Municipio

smette di calmierare l’affitto mensile ai Blackori. Ilprivato stanco di non venire più pagato minacciaazioni di forza per cacciare la famiglia. Ultimo av-viso di sfratto: 12 di aprile.

Ora grazie all’intervento in extremis del Comu-ne il peggio è rimandato. Morina Blacko-ri è al sicuro ma la serenità è ancora lon-tana. “L’aiuto dell’assistente sociale è sta-to determinante. In pochi giorni ha risol-to un’emergenza che stava mettendo inpericolo anche la nostra sicurezza, altridue giorni e ci ritrovavamo per strada.Ringrazio inoltre La Fiera dell’Est che hadato voce al nostro disagio. Ha fatto ca-pire a chi di dovere che non era più pos-sibile aspettare”. Quindi la “frecciata” alSidi (Sindacato Italiano Diritti Invalidi):”Lo-

ro ci hanno promesso una casa popolare per me-si, abbiamo aspettato troppo e invano”. Come det-to il pericolo è rimandato ma non scongiurato. Di-fatti la casa popolare è stata assegnata a Ponte Ga-leria, lontanissima dal Centro per le cure della bam-bina. Il Tribunale dei Minori ha assicurato che inconcerto con il Comune sarà presto assegnata unanuova casa popolare, vicina al centro di cure inGiardinetti. Il “e vissero felici e contenti” deve an-cora arrivare. MANUEL MANCHI

PER LA PRIMA VOLTA IL COMUNE ASCOLTA LA DISPERATA STORIA DELLA FAMIGLIA SENZA CA-SA E CON UNA BAMBINA DISABILE. “RINGRAZIAMO VOI DE LA FIERA PER AVERCI AIUTATO”DICE LA MADRE. LA SISTEMAZIONE DEFINITIVA PERÒ DEVE ANCORA ARRIVARE…

FAMIGLIA BLACKORI, SI VEDE LA LUCE

Page 14: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

TORRINUMERO 7 ANNO VI14

Una storia infinita, quella dell' Ex Fieni-le di Largo Mengaroni. E come in ogninarrazione lunga e tediosa, è impos-

sibile non individuare la mano pesante dellaburocrazia tricolore.

Dal 2008 l'associazione culturale ElChe'ntro combatte contro le carte el'impossibilità di procedere, per risol-vere il conflitto d'attribuzione con l'excustode Antonio Campisi. Un conflittomai sanato, che ha raggiunto il suoapice nella notte fra il 9 e il 10 aprile,con il ritrovamento da parte dell'asso-ciazione dei tamburi della batteria insala prove sfondati, e con la sparizio-ne di un condizionatore a muro e unMacintosh del valore di circa 5000 eu-ro. Unico indizio rilevante: nessun se-gno di effrazione.

Mario Cecchetti (nella foto), presidente diEl Che'ntro, ha rilasciato alla nostra testatauna lunga dichiarazione che ripercorre i pas-si di questa vicenda scabrosa, sfidando chiun-que voglia smentirlo a un confronto pubblico:come associazione i ragazzi di El Che'ntro svol-gono attività ricreative e con le scuole dal 2002,in collaborazione con la Datacoop. Dal 2008,con la scadenza della convenzione, la Data-coop uscì dai giochi e restarono soli ad occu-parsi della struttura e delle attività connesse,

senza che l'Assessoratochiedesse mai indietro lechiavi dello stabile. Ini-ziarono così le prime dif-ficoltà: da allora il custo-de Antonio Campisi, as-sunto al tempo dalla Da-tacoop, non ha mai vo-luto lasciare il fienile, sucui ha accampato fanto-

matici diritti di ge-stione fin dall'usci-ta di scena dellacooperativa so-ciale. Da quel mo-mento iniziano i

tentativi da parte di Campisi di ostacolare leattività organizzate nella struttura. È riuscitoperfino a mandare all'aria un convegno nazio-nale su metropoli e musica popolare con il pa-trocinio della Provincia, chiudendosi nello sta-bile con le catene e costringendo all'interven-to i vigili urbani.

Nel 2011 i fatti si complicano: Campisi farichiesta ai vigili di spostare la sua residenza

nel fienile, pur trattandosi di una struttura pub-blica, e in quella che appare come una svistacolossale delle forze dell'ordine, la richiestaviene accolta. Da allora è formalmente impos-sibile per i vigili allontanare Campisi dallo sta-bile. Nell'estate del 2012 iniziano i primi attivandalici: vengono segate le grate delle saleprove, nonché il costoso vetro insonorizzan-te che divide le due stanze. Dopo la fulmineadenuncia di El Che'ntro, Campisi sentito sullavicenda scarica su di loro la responsabilità del-l'accaduto. A settembre l'associazione ottie-ne dall'Assessorato al commercio l'autorizza-zione a proseguire le attività, cercando di nonentrare in conflitto con Campisi, e il 24 otto-bre Cecchetti incassa il patrocinio del fienile(firmato dal Presidente Lorenzotti) per il pro-getto musicale "Quando la scuola...incontra ilterritorio". Ultimo tassello di questa vicendaè la pubblicazione di un bando, con scadenza15 prile, che concede la convenzione nello sta-bile di Largo Mengaroni per 6 anni. Partecipe-ranno sia El Che'ntro che l'associazione Afri-ca Multiservice di Antonio Campisi, spostan-do dunque il conflitto sul piano delle attribu-

zioni formali. Una forma di battaglia senz'al-tro più dignitosa, rispetto ai danneggiamentinotturni per i quali lo stesso Campisi è sospet-tato. Del resto La Fiera dell'Est ha cercato pertre giorni di sentire la campana dell'ex-custo-de, ma Campisi è irreperibile alle autorità dal-la mattina del 10 aprile, giorno in cui Cecchet-ti ha disposto l'ennesima denuncia contro igno-ti. Lo stesso Cecchetti dichiara: "Il bando delComune ci sta bene, ma quando sarà decre-tato il vincitore pretendiamo massima traspa-renza: vogliamo vedere il progetto e gli atto-ri coinvolti; se non dovessero rispecchiare lenecessità del territorio, El Che'ntro non se neandrà mai dal fienile". A maggio, quando l'as-segnazione del bando concluderà il proprioiter, avremo finalmente le risposte che cer-chiamo. ANDREA GIONCHETTI

LA NOTTE DEL 9 APRILE LA SCOPERTA: GRAVISSIMI DANNEGGIAMENTI ALLE SALE PRO-VE E AGLI STRUMENTI DI REGISTRAZIONE

Non è il letto di un corso d’acqua, ma ilproseguimento della strada principale di

Villaggio Breda. Via Stefano Breda è un pas-saggio di raccordo verso Villa Verde e colle-gamento da e verso via Casilina. Per questoè molto trafficata.

Tuttavia gli allagamenti costanti negli ulti-mi mesi hanno coperto di detriti, sassi e fan-go il tratto portando 10 cm di acqua. Il mo-tivo è semplice da spiegare ma complessoda risolvere. Silvano Paris, proprietario delvivaio accanto via Breda, spiega: ”La stradasi trova in queste condizioni per varie ragio-ni. Quando non piove arriva di tutto dal cam-po sportivo ed estivo del Borussia che sorgesu terreno privato (Valentini). Scarica l’ac-qua della piscina direttamente in strada por-tando con sè terra e polvere. Quando nonpiove invece l’inondazione arriva da Villa Ver-de”.

A causare la pendenza di via del Torrac-cio, che fa scivolare le acque dalla parte op-posta rispetto alla rete fognaria mandandocon l’acqua, perfino pezzi di strada verso viaStefano Breda. Assistiamo alla desolante vi-sta di impianti di drenaggio all’asciutto peruno sconcertante errore di progettazione. Peruna volta ad esser lamentata non è la man-canza di interventi ma l’inadeguatezza dei la-vori, alcuni molto recenti. “Sei mesi fa – di-ce Consoli Presidente Cdq Villaggio Breda –hanno messo un marciapiede più ampio invia Stefano Breda per far passare le anzianein carrozzina e creare nuovi posti macchine,ma hanno implementato l’intervento con so-le due caditoie. Troppo poche! Il parcheggiosi allaga e si ricopre di fango. Scendere dal-la macchina è un’impresa”.

Il progetto del marciapiede e dell’impian-to fognario risale all’amministrazione Celli eha visto prima completati gli orrori di via delTorraccio e ora quelli di via Breda, con fondiregionali. Maurizio Mattei - neo Presidentedel Consiglio Municipale – è stato tra i pro-motori dell’intervento. “La nostra (Celli, Mat-tei, Quadrana, ndr) priorità era mettere in si-curezza i cittadini coi marciapiedi comincian-do da Stefano Breda con la Giunta Celli e con-

tinuando fino a queste estate. Il problemacaditoie esiste dobbiamo aumentarle… Hochiesto anche in Commissione Urbanistica eAmbiente di pulire tutti gli impianti. Speria-mo di concludere il prima possibile”.

MANUEL MANCHI

Atti vandalici all’Ex Fienile

VIA STEFANO BREDA, UN FIUME IN PIENALAVORI RECENTI HANNO FAVORITO IL PASSAGGIO PEDONALE MA NON RISOLTO IL DRAM-MA DELL’IMPIANTO FOGNARIO INSUFFICIENTE. ALLUVIONI SEMPRE PIÙ FREQUENTI. IL

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO DELLE TORRI MATTEI AMMETTE LA COL-PA E SOLLECITA LA COMMISSIONE AMBIENTE.

“Nel '93, quando ci è venuta quest'idea,abbiamo subito cercato un confron-

to con il tessuto giovanile di Tor Bella Mona-ca, allora come oggi, l'anima del quartiere,promuovendo attività culturali, musicali econ l'apertura di spazi a disposizione propriodei giovani".

Racconta così Mario Cecchetti la storia del-la nascita del centro sociale El Che di LargoMengaroni a Tor Bella Monaca. In questi an-ni il quartiere è molto cambiato: la compo-sizione della popolazione, con uno cambia-mento di generazioni, il fenomeno dell'im-migrazione che ha portato qui usi e costumisconosciuti. Inoltre i servizi, l'attenzione al-le necessità dei residenti sono sempre sta-te lasciate da parte dalle istituzioni.

"L'unica attività culturale - commenta Ma-rio - che hanno fatto per il quartiere è il tea-tro, divenuto un paravento delle istituzioni.Quando si reclama la mancanza delle attivi-tà culturali, subito viene tirato in ballo il tea-tro di Tor Bella Monaca". Le attività del cen-tro con il tempo sono cambiate rispetto alprogetto iniziale. "Ci è sembrato fosse ne-cessario mettere in comunicazione tra lorole diverse realtà cercando di dar vita ad uncentro per creare una multintegrazione. Ab-biamo dato spazio alle diverse esigenze deiresidenti e aperto i locali alle diverse fascedi età.

Non a caso "El Che" è la prima esperien-za a Roma di spazio autogestito in cui c'èstato introdotto il divieto di fumo già nel '97,anomalo in uncentro sociale,come forma dirispetto vistoche il luogo erafrequentato an-che da bambi-ni". Tante le ini-ziative in programma per il futuro. Tutte leattività svolte in questi anni hanno fatto inmodo che si potesse creare il discorso di "fa-re comunità".

“Grazie alla collaborazione delle associa-zioni siamo riusciti a dar vita ad attività sulterritorio. "Ad esempio, in collaborazione conil Dipartimento di Biochimica dell'Universitàdi Tor Vergata, con Medicina Solidale e lescuole, si sta portando avanti un progetto dieducazione alla nutrizione. Oppure il Fienileè diventato sede di un programma di attivi-tà musicali e teatrali sempre per i ragazzi.Stiamo cercando di creare situazioni che pos-sano metter in comunicazione le varie istan-ze culturali e sociali, che poi altro non fannoche supportare altre attività del territorio".

JESSICA SANTINI

MARIO CECCHETTI, FONDATORE DEL CEN-TRO SOCIALE DI LARGO MENGARONI RAC-CONTA LA STORIA E LE ATTIVITÀ DEL SUO

SOGNO DIVENUTO REALTÀ.

EL CH'ENTRO COMPIE 20 ANNI

Caditoie occluse e detriti sulla carreggiata,A destra Virgilio Consoli Presidente Cdq Vil-laggio Breda e Silvano Paris, residente.

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TORRINUMERO 7 ANNO VI16

Giuseppina Mazzariello, 53enne resi-dente nel quartiere di Tor Bella Mo-naca, è morta dopo 14 ore di dolo-

re nel Pronto Soccorso di Tor Vergata a cau-sa di calcoli alla cistifellea. Suo marito, An-tonino Nastasi, dopo averla trasportata inospedale e aver condiviso con lei e gli altrifamiliari, quelle ore infernali, non riesce afarsene una ragione e denuncia la scarsa at-tenzione dei medici che hanno assistito suamoglie.

"Me l'hanno rubata, non si può morire dicalcoli alla cistifellea" , commenta AntoninoNastasi, pochi giorni dopo la perdita di suamoglie. Tutto ha avuto inizio lo scorso mer-coledì 13 aprile quando Giuseppina Mazza-riello è stata accompagnata al Pronto Soc-corso perché accusava dei fortissimi doloriall'altezza dell'addome e dei reni.

La donna è stata accolta in codice gialloma, a quanto sembra, le sue condizioni sa-

rebbero peggiorate repentinamente. Dopoessere stata sottoposta ad alcuni accerta-menti, verso le 19.00 arriva la diagnosi me-dica: calcoli alla cistifellea. Secondo il pare-re dei sanitari, i forti dolori che la donna ac-cusava erano dati dalla rottura dell'organoprovocata dai calcoli. "L'hanno tenuta in os-servazione per tutta la notte - racconta An-tonino Nastasi - per sette ore è stata su una

barella, in una stanza accanto a quella deimedici, le altre sette ore le abbiamo passa-te nell'astanteria del Dea. Lei ha dato di sto-maco e accusava ancora fortissimi dolori" .Il signor Antonino, ancora incredulo, raccon-ta quelle infernali ore: "Le flebo di antibio-tici non le alleviavano i dolori, mia figlia chia-mava le infermiere per chiedere assistenza,ma non le rispondevano".

Poi, alle tre del mattino, dopo 14 ore didolori lancinanti e flebo, Giuseppina peggio-ra inesorabilmente e ogni tentativo di riani-mazione dei medici si rivela inutile. Per leinon c'è più niente da fare, si può solo co-statare il decesso.

La famiglia di Giuseppina reputa che imedici siano responsabili di quanto accadu-to e sporge denuncia ai carabinieri. Sulla vi-

cenda è intervenuto anche Renato Balduz-zi, Ministro della Sanità, che ha chiesto uf-ficialmente alla Regione Lazio un'urgente re-lazione su quanto accaduto. Mentre il cor-po della donna è stato trasportato all'ospe-dale Gemelli di Roma per essere sottopostoall'autopsia che accerterà le cause del de-cesso, anche il Presidente della Regione Ni-cola Zingaretti ha richiesto una relazionesull'accaduto al Direttore Sanitario di TorVergata. Intanto, anche Codici - Centro peri diritti del cittadino - ha presentato un espo-sto alla Procura della Repubblica per aprireun'inchiesta.

La struttura ospedaliera di Tor Vergata haaperto un'indagine interna per accertare leeventuali responsabilità di ogni singolo ope-ratore e medico che hanno assistito Giusep-pina. "Voglio giustizia, quello che è succes-so a mia moglie non può essere dimentica-to". ANDREA CAVADA

DOPO IL RICOVERO VIENE TENUTA IN OSSERVAZIONE PER DEI CALCOLI ALLA CISTIFEL-LEA, LE SUE CONDIZIONI SI AGGRAVANO E TRA LANCINANTI DOLORI LA DONNA MUORE:LA FAMIGLIA DENUNCIA TUTTO AI CARABINIERI.

Sabato 13 aprile l'associazione Chico Men-des, attiva sul territorio dal 1987, ha

ospitato nella sala del parco di via Calime-ra la presentazione del libro "Torre Angela.Storia di un territorio di campagna diven-tato città", edito da Civilmente Edizioni.

È lo stesso direttore Alessandro De An-gelis, co-autore insieme ad Ilaria Aliquò, adincontrarci e illuminarci sui passi scelti perredigere questo compendio storico. Il libroè concettualmente diviso in tre parti: la pri-

ma ripercorre la storia antica del territoriodall'età imperiale (26 a.C. - 476 d.C.), ma-teria di Ilaria Aliquò, laureata in Storia Me-dioevale, che correda la sua trattazione conun ricco repertorio di foto d'epoca e map-pe ultra centenarie.

La seconda è terza parte, curate anchedalla stessa Aliquò, sono invece il frutto del-la ricerca di Alessandro De Angelis: in par-ticolare la seconda viaggia dal Medioevo al-l'età moderna e la costruzione della borga-ta, e la terza si incentra sul periodo con-temporaneo, dagli anni '40 ad oggi, conspeculazioni sulle future evoluzioni di que-sto meraviglioso quartiere.

Il libro, uscito nelle librerie circa un an-no fa, è già stato acquistato e letto da cir-ca 1500 persone. Non male come inizio peruna casa editrice che si è imposta una sfi-da di proporzioni notevoli: aprire una col-lana di testi sui quartieri romani (inaugu-rata proprio da Torre Angela), ripercorren-done la storia con testimonianze illustri, earrivando come di consueto ai giorni nostri.In cantiere c'è già un libro su Tor Bella Mo-naca, presumibilmente disponibile all'ac-quisto dal prossimo settembre.

Chiusi i battenti della sala, d'improvvisoè più facile notare i dettagli storici e artisti-ci di un quartiere che appare sempre piùun museo a cielo aperto. La cultura può fa-re anche questo effetto. ANDREA GIONCHETTI

TORRE ANGELA E LA SUA STORIA MILLE-NARIA, DA CAMPAGNA DELL'AGRO PON-TINO A BORGATA DI ROMA.

LE RADICI DI UN QUARTIERE

Da 30 anni è romano d'adozione mala tipica simpatia da toscano non l'-ha mai abbandonata. Alessandro

Benvenuti, il gigante buono del teatro, do-po l'esordio con il famoso trio Giancattivi euna brillante carriera, è ora il direttore arti-stico del Teatro di Tor Bella Monaca.

"Teatro popolare d'arte mi sembra la de-finizione pertinente per quello che vogliamofare", ci ha detto poco prima del brindisi au-gurale che si è tenuto lo scorso 5 aprile al-le h 18. Le sette compagnie coinvolte (Se-ven Cults, Artenova, Kipling Academy, LaCasa Dei Racconti, Nata Teatro, Scuola DiMusica Bela Bartok, Teatro Potlach) non so-lo hanno portato o porteranno sul palco spet-tacoli e volti noti ma anche rassegne cine-matografiche, laboratori teatrali, incontricon docenti universitari, serate di musicae di danza. Benvenuti ci spiega i suoi buo-ni propositi per il teatro.

Qual' è il programma della stagio-ne artistica?

Cominciamo con una serie di personeche sono amate dal pubblico romano co-me Giorgio Tirabassi, Simone Cristicchi,Roberto Ciufoli, Tiziana Foschi, la giovanee dalla grande voglia di lavorare Marghe-rita Vicario, Cinzia Leone, io e molti altri.Vogliamo che il pubblico si affezioni ma percreare affetto bisogna anche darlo. Sonomolto grato a questi attori perchè hannocreduto nel progetto e si sono prestati amettere in scena i loro spettacoli senza lagaranzia di un incasso sicuro e non tutti lofanno. E' un concetto banale ma testimo-nia le difficoltà del teatro di oggi.

Che tipo di direttore sarà? Mentalmente io sono presentissimo,da

quando ho assunto la responsabilità arti-stica la notte non dormo ed è la prima vol-ta che lo dico. Lo sento molto come inca-rico ma ho la fortuna di essere affiancatoda persone come Filippo D'Alessio, il ca-pofila delle sette compagnie. Come diret-tore stabilirò regole morali molto precisee collaborerò con tutti nell'elaborare pro-getti stimolanti, graditi e soprattutto utilial pubblico. Quando scrivevo uno spetta-colo mi chiedevo sempre cosa avrebbe pen-sato mio padre una volta messo in scenae anche in questo caso vale l'antica rego-la. Il pubblico deve essere trattato comeun padre, uno zio, un parente prossimocon il quale ovviamente hai un bellissimo

rapporto.Cosa pensa dei teatri di cintura?Hanno una funzione molto importante. La

prima volta che sono venuto qui è stato dueanni fa e ho trovato un pubblico straordina-rio e attento, sono venuto via con un ricor-do meraviglioso e mi è rimasto impressoperché ho trovato un attenzione che moltospesso nei teatri centrali romani non trovi.Vengo da un paesino alle porte di Firenze,sono un periferico anche io e conosco be-nissimo gli atteggiamenti e le voglie che cisono nelle periferie. Qui ad esempio ci so-no tante realtà, è un territorio e un avven-tura estremamente stimolante per questonon dobbiamo fallire. VALERIA PICHINI

Tor Vergata: muore dopo 14 ore di Pronto Soccorso

BRINDISI DI INIZIO AL TEATRO DI TOR BELLA MONACAAL TEATRO DI TOR BELLA MONACA ALESSANDRO BENVENUTI STAPPA LO SPUMANTE E DÀ IL VIA ALLA STAGIONE ARTISTICA APRI-LE 2013 - GIUGNO 2014. PRESENTI IL DIRETTORE ORGANIZZATIVO FILIPPO D'ALESSIO E L'ATTORE GIORGIO TIRABASSI.

Alessandro Benvenuti e Giorgio Tirabassi

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TORRINUMERO 7 ANNO VI18

Giovedì 11 aprile, Istituto Compren-sivo Ida Del Vecchio di Tor BellaMonaca. Il sindaco in scadenza Ale-

manno si reca a scuola assieme all' Asses-sore De Palo e il Presidente del VI Munici-pio Massimiliano Lorenzotti per il pranzo"Menù km 0" con annesso spettacolo or-ganizzato dai giovani studenti.

Ma l'incontro, non preannunciato e pas-sato in sordina sugli organi ufficiali, non èla sola notizia del giorno: qualcuno sape-va che Alemanno e De Palo si sarebberorecati all'istituto e non ha perso occasio-ne di manifestare il proprio dissenso ri-spetto al tema più centrale della giornata,il nuovo bando per le mense scolastiche.Quello stesso bando che il 14 gennaio èstato colpito dalle critiche dell'AVCP (Au-torità per la Vigilanza sui Contratti Pubbli-

ci), che ha rilevato su segnalazione di An-gem, Legacoop Servizi e Confcooperative,numerose e gravi incongruenze con con-seguente richiesta di revoca.

Da allora il bando è rimasto pressochèidentico alla stesura bocciata, ed è scadu-to a fine febbraio. Non si arrendono peròi genitori dell'Osservatorio Popolare sul-

l'alimentazione dei bambini diRoma, che dopo il blitz in Cam-pidoglio di mercoledì 10 apri-le, hanno costituito un picco-lo gruppo di protesta fuori daiconfini dell'Ida Del Vecchioper denunciare le pecche delbando e consegnare a De Pa-

lo circa 3000 firme sparse fra i Municipi ro-mani.

Primo obiettivo: ritardare quanto piùpossibile l'iter delle assegnazioni. Fra i pun-ti più critici, l'abbandono graduale degli ali-menti biologici, e l'abbassamento dellaqualità di alcuni prodotti fondamentali co-me l'olio, il burro e la pasta (non più bio-

logici ma industriali), in rapporto a un pre-vedibile aumento delle tariffe a carico del-le famiglie. Se Alemanno si sottrae fin dal-l'inizio al confronto e al nostro microfono,De Palo tenta un chiarimento (circa 15 se-condi, ndr) con i genitori, ma alla primainterruzione si dilegua ed entra nell'istitu-to.

All'uscita l'Assessore smentisce le accu-se dei manifestanti e la bocciatura del AVCP,sfidando chiunque ad affermare il contra-rio sull'eccellenza di un bando "che è il mi-gliore in Europa, considerando anche leforti limitazioni imposte dal Patto di stabi-lità". Fatto curioso, visto che nei mesi pre-cedenti ha negato, di concerto col restodell'amministrazione pubblica, ogni con-fronto richiesto dall'Osservatorio e le azien-de interessate... ANDREA GIONCHETTI

“Sono venuti, hanno aperto e ripu-lito. Poi hanno richiuso l'area e

tutto come prima". Cioè fermo. Maria Vit-toria Molinari, presidente del comitato diquartiere, racconta l'episodio singolareavvenuto in via dell'Archeologia.

Cuore di Tor Bella Monaca dove da me-si, dopo l'abbattimento dell'ex mercatocomunale previsto dal Programma di Re-cupero Urbano del 2001 (Giunta Veltro-ni ndr), c'è un cantiere in corso. Parlia-mo del campo di calcetto e della piazzet-ta ancora sbarrati da un grosso cancelloe chiusi agli abitanti. Sorti sulle ceneridell'ex luogo di degrado, edificati dalla"Edilizia Immobiliare Rio" srl, dovevanoessere pronti per giugno.

Un'opera offerta in favore della collet-tività come compensazione per l'edifica-zione di tre palazzine di edilizia privatae di un centro per ragazzi autistici. Pra-ticamente il prezzo pagato al posto de-gli oneri concessori. Costo: 209mila eu-ro. Forse poco, a confronto con la rendi-ta che frutteranno le palazzine. Stando

agli annunci, infatti, per un solo appar-tamento di 46mq al secondo piano il prez-zo è di 127mila euro. In totale sono 60.Era il 21 marzo 2012 e Alemanno in pom-pa magna proseguiva la sua campagnacomunicativa sul Masterplan, con un sem-plice espediente: far passare l'opera diabbattimento programmata dal centro-sinistra come avvio del suo piano a fir-

ma Krier. Da quel giorno il cantiere è pro-ceduto a singhiozzo, fino a poche setti-mane fa, quando qualcosa sembra es-sersi mosso. Due settimane fa sono ar-rivate pulizie e tirata a lucido, forse in at-tesa di qualche visita istituzionale. Il co-mitato di quartiere ha lanciato da mesil'allarme.

"I lavori potrebbero non essere ulti-mati fino a quando non inizieranno a ven-dere le case". Gli edifici della Edilizia Im-mobiliare Rio s.r.l. sono previsti per il2014. Il Masterplan di Alemanno è statosonoramente respinto al mittente e leelezioni sono vicine. Che si sia messa inmoto la macchina dell'inaugurazione preelettorale o meno, nel luogo in cui già èstata chiusa una ludoteca, i bambini diTor Bella Monaca aspettano.

SILVIO GALEANO

TOR BELLA MONACA, STRANI MOVIMENTI ALL'R5

“Prendiamo la segnalazione in ca-rico ma dovete rivolgervi al Mu-

nicipio". Lo scorso 12 aprile è arrivata larisposta di ATAC ai comitati di quartieredi Tor Bella Monaca e di Torre Angela chechiedevano la revisione del percorso del-le linee 056 e 058.

Peccato che i due presidenti Maria Vit-toria Molinari e Oriano Rossi avevano giàindirizzato la richiesta di prolungamen-to al presidente Lorenzotti, all' Assesso-re e alla commissione mobilità dell' VImunicipio, senza ricevere alcuna rispo-sta. Allora era maggio 2011. Proprio perquesto, dopo l'attesa infinita, avevanodeciso di scavalcare l'indifferenza del mi-nisindaco, inviando il documento diret-tamente all'azienda locale dei trasporti.

"Ci siamo rivolti ad ATAC proprio per-ché il Municipio aveva fatto muro" spie-ga Maria Vittoria Molinari. "Ora ci rispon-dono che è l'ente primo a dover essereinteressato. Che suggerimento utile! Lanostra richiesta è rimasta chiusa negliuffici dell'istituzione per quasi un anno".La strategia elaborata dai due comitatimigliorerebbe il trasporto pubblico loca-le e la qualità della vita dei cittadini in

maniera efficace. La richiesta, infatti, èdi inglobare la fermata Giardinetti neipercorsi delle linee ATAC 056 e 058 perrendere le linee circolari. Chi abita neidue quartieri oggi è costretto a raggiun-gere la linea del tramvetto Giardinetti-Laziali servendosi di due autobus. La con-seguenza sono le lunghe attese e gran-di disagi.

Se la richiesta fosse accolta, invece,potrebbe finalmente utilizzarne uno so-lo. La ferrovia Roma - Giardinetti che col-lega il quadrante est di Roma con la sta-zione Termini ha un'altissima frequenzadi viaggiatori e tempi di percorrenza ac-cettabili. È il mezzo pubblico maggior-mente utilizzato da centinaia di cittadi-

ni che tutti i giorni fanno i pendolari dal-la periferia al centro. L'unico ostacolo af-finché possa essere raggiunto da TorreAngela e da Tor Bella Monaca con unasola linea di autobus è la mancanza diuno spazio adeguato per effettuare ca-polinea alla fermata Giardinetti.

Sul posto, infatti, è già presente la sta-zione del 106. Ma i due comitati hannogià vagliato uno studio di fattibilità. Ba-sta prolungare 056 e 058 di una sola fer-mata senza effettuare capolinea. Se siincrementano i tragitti in entrambi i sen-si di percorrenza fino alla fermata Giar-dinetti non c'è alcuna necessità di au-mentare il numero di vetture o di alte-rare gli intervalli di frequenza delle duelinee.

"La mobilità è un valore di grande va-lenza sociale" prosegue Maria VittoriaMolinari. "Molto spesso c'è una carenzaqualitativa dei mezzi. Pochi giorni ho as-sistito alle difficoltà di una signora inva-lida alle prese con la mancanza di unarampa per salire sul bus. Ma per riqua-lificare c'è bisogno di migliorare anchequesto aspetto determinante per la vitadei cittadini pendolari". SILVIO GALEANO

LA RICHIESTA DEI COMITATI DI QUARTIERE DI TOR BELLA MONACA E DI TORRE ANGELA ERA STATA INOLTRATA AL MUNICI-PIO SENZA RICEVERE ALCUNA RISPOSTA. I COMITATI CI RIPROVANO INDIRIZZANDOLA DIRETTAMENTE ALL'ATAC CHE RISPON-DE: "RIVOLGETEVI AL MUNICIPIO".

Alemanno all’Ida Del Vecchio, protestano i genitori

Sabato 13 aprile, presso la sala parroc-chiale della Chiesa di Santa Rita a Grot-

te Celoni, si è svolta la festa dell' Associazio-ne Rocchiciani per il rinnovamento delle tes-sere di socio.

Presenti all'evento il can-didato del centrosinistraalla Presidenza del Muni-cipio, Marco Scipioni, il consigliere Valter Ma-strangeli e il coordinatore di Sel del VI Mu-nicipio Franco Simeoni. Grandissima parte-cipazione dei cittadini originari di Rocca diCave, che ormai da anni vivono nei quartie-ri del Municipio delle Torri. Una cena all'inse-gna della cucina tradizionale, con musica etanta allegria.

"La nostra associazione- spiega il Presi-dente Natale Costantini - è nata 10 anni conlo scopo sociale di aiutare gli altri e per ri-compattare i cittadini originari di Rocca diCave. Volevamo ricreare la comunità rocchi-ciana con coloro che hanno scelto di viverenei quartieri di questo municipio ma anchedi quelli limitrofi. Abbiamo tra gli associatipersone che non sono di Rocca di Cave. Og-gi c'è il rinnovamento delle tessere di socioe abbiamo organizzato questa cena. Lo fac-ciamo anche a Natale. Con l'associazione ab-biamo anche adottato un ragazzo a distan-za. Lo aiutiamo a crescere con un contribu-to economico.

Ad oggi il nostro gruppo abbiamo circa 400associati". L'associazione conta 15 consiglie-ri tra cui Giovanni Federici, segretario , Mar-co Federici, cassiere. Un gruppo coeso e al-legro che in un territorio come il nostro por-ta tradizione e spirito di unione.

CAMPO SPORTIVO E PIAZZA SORTE DALLE CENERI DELL'EX ENTE COMUNALE DI CON-SUMO ALL'IMPROVVISO RIPULITE NELLE SCORSE SETTIMANE. MA L'AREA, COMPEN-SAZIONE DELLE PALAZZINE PRIVATE PREVISTE DAL P.R.U DEL 2001, È UN CANTIE-RE FERMO DA MESI. PROVE TECNICHE DI INAUGURAZIONE?

IL SINDACO USCENTE, IN VISITA ALL'ISTITUTO, È STATO ACCOLTO DALLE CRITICHE DEL-L'OSSERVATORIO POPOLARE SULL'ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI PER IL NUOVO BANDO SUL-LE MENSE SCOLASTICHE.

PROLUNGAMENTO DI 056 E 058 FINO A GIARDINETTI, SCARICABARILE FRA LE ISTITUZIONI

LA FESTA DEI ROCCHICIANI A GROTTE CELONIL'ASSOCIAZIONE ROCCHICIANI SALUTA

I SUOI SOCI CON LA FESTA DEL RINNO-VAMENTO TESSERE.

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TORRI NUMERO 7 ANNO VI 19

Via delle Cincie, via delle Alzavole,piazzale delle Paradisee. Nelle stra-de di Torre Maura interessate dal-

l'edilizia popolare, la luce del-l'illuminazione pubblica an-cora non è tornata.

Il blackout in grande par-te del quadrante è partito loscorso 21 marzo e stando aquanto riportato dall'ACEA,dopo le segnalazioni degli abi-tanti, sarebbe stato causatodal guasto di una centralina.Ma se in via dei Colombi e inbuona parte delle strade limitrofe si è prov-veduto al ripristino, l'area delle case popo-lari è ancora completamente al buio. L'im-provvisa accensione, durante la processio-ne pasquale di mercoledì 27, aveva desta-to il sospetto del Comitato Inquilini Isveurche aveva denunciato il problema sulle no-stre pagine.

E a due settimane di distanza torna sul

disagio causato agliabitanti: "I cittadinisono arrabbiati. Quan-do ci fu il grande blac-kout del 2003 ci mi-sero molto di meno.Ora è passato un me-se e siamo ancora inqueste condizioni",continua a denuncia-

re. Un attacco era stato sferrato anche al-le istituzioni con l'ipotesi che l'episodio fos-se la conseguenza di politiche di risparmioenergetico. Attuate a scapito della sicurez-za dei cittadini e proprio nelle zone perife-riche: quelle in cui più c'è bisogno di pre-sidi e misure di argine alla delinquenza.

"Non vorremmo che si trattasse di unaspending review dell'amministrazione co-

munale" aveva lanciato l'allerta, alzando itoni. "Mentre per il resto del quartiere il pro-blema è stato risolto, al buio ora siamo ri-masti solo noi: gli ultimi", commenta oggi.In attesa che si provveda, il comitato nonmolla.

Così si è rivolto direttamente ad Aleman-no. In una lunga lettera, il presidente por-ta a conoscenza del Sindaco le vicissitudi-ni di queste settimane. Assieme al proble-ma luce, snocciola tutte le questioni anco-ra aperte in quest'area di quartiere. Il par-co delle Cincie aspetta da mesi e ci sonotanti altri problemi di manutenzione da ri-solvere: infiltrazioni nelle case, abbattimen-to e potatura dei pini, asfaltature. MentreAlemanno fa campagna elettorale nelle ca-se private, i cittadini che non hanno santiin paradiso attendono. SILVIO GALEANO

RIPRISTINATA L'ILLUMINAZIONE MA SOLO IN VIA DEI COLOMBI E STRADE LIMITROFE.A OLTRE UN MESE DI DISTANZA DAL BLACKOUT A RIMETTERCI SONO SEMPRE GLI UL-TIMI: GLI ABITANTI DELLE CASE POPOLARI. PARTE LA LETTERA AL SINDACO.

Via gli alberi, arrivano dei vasi. È il 2008e la giunta Lorenzotti decide di installa-

re in via dell'Aquila Reale a Torre Maura al-cune vasche che contengono delle piante. Adanni di distanza i vasi si sono trasformati inaccumuli di rifiuti e i cittadini della zona chie-dono che siano rimossi.

La manutenzione, infatti, non è mai statafatta. "Avevamo chiesto che ci mettesserodegli alberi - spiega Angela Curti, una dei re-sidenti del civico 63 - Al posto di quelli, inve-ce, sono arrivati dei contenitori, utilizzati difatto come secchi della spazzatura. Ovunquea Roma si piantano alberi. Perché da noi in-vece un intervento del genere?". Assieme alei altri cittadini chiedono attenzione per unadelle strade più importante di questa partedel quartiere. Cristina Mendozzi, Cosmo Car-nevale, Antonio Fiadina, Giuseppina Sosio.Sono tutti concordi. "La situazione si è fattainsostenibile, ci sentiamo presi in giro".

Le vasche incriminate, infatti, sono solo la

manifestazione piùvisibile del malcon-tento generale checorre da tempo fragli abitanti di via del-l'Aquila Reale. Par-cheggio selvaggio sui marciapiedi, passi car-rabili senza autorizzazione, panchine rotte.Soprattutto per chi si sposta a piedi, le diffi-coltà sono enormi. La proprietà del marcia-piede è divisa in due. Una parte, quella piùesterna, è di competenza del Comune. Laparte interna, invece, appartiene ai privati.Capita così che qualche furbetto usi a suo fa-vore l'inghippo. Magari per parcheggiare sen-za troppi scrupoli sull'area riservata al pas-saggio dei pedoni oppure per non pulire ade-guatamente la parte che gli spetterebbe man-tenere.

"Ma le regole dovrebbero essere rispetta-te da tutti". Qualcuno, per prevenire, ha pen-sato di installare dei cartelli di passo carrabi-

le. Spesso pretende però che venga rispet-tato anche senza che sia indicata la neces-saria autorizzazione del Comune. Così, fra chisi parcheggia dove non dovrebbe e chi impe-disce il parcheggio dove si potrebbe, il caosper gli abitanti è totale.

E ancora le panchine. In molti casi sonodanneggiate da atti di vandalismo. "Per fini-re ci sarebbe un problema con via Ettore Ar-rigoni, una traversa". La strada, già stretta,è usata frequentemente per recarsi a piedinel vicino mercato rionale. Il transito, a casadei parcheggi su entrambi i lati, è davveropericoloso. I cittadini chiedono che siano in-stallati almeno dei parapedonali.

SILVIO GALEANO

TORRE MAURA, I CITTADINI DI VIA DELL'AQUILA REALE ALZANO LA VOCE

VASI CHE SI TRASFORMANO IN DISCARICHE, PARCHEGGIO SELVAGGIO, PANCHINE

ROTTE. GLI ABITANTI DELL'AREA DENUNCIANO UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE E

CHIEDONO ATTENZIONE DELLE ISTITUZIONI.

Mariano Angelucci, se-gretario regionale dell'associazione per

la difesa dei consumatori ARCO, confermal'organizzazione della Festa di Primavera, l'at-tesa replica dell'evento che in settembre 2012ha portato nel parco delle Canapiglie oltre800 cittadini di Torre Maura. La festa, per mo-tivi organizzativi, non si terrà più a fine apri-le come inizialmente preventivato, ma in oc-casione del 1 maggio.

L'organizzazione è a tinte unite: saranno ivolontari di ARCO a gestire l'evento, dallapredisposizione delle strutture ai contatti perle attività ludiche, che si svolgeranno rigoro-samente a titolo gratuito per gentile conces-sione delle associazioni che vi prenderannoparte. Tutte le attività partiranno intorno al-le 10.30, per i bambini è prevista un'anima-zione intensa a cura del gruppo organizzato"Festa Insieme", confermati anche la riffa, iltorneo di burraco e un doppio concerto di dueore, equamente divise fra due band locali.Resta qualche dubbio sullo spettacolo di dan-za ritmica dell'associazione "ASD Attitude",per il quale in settimana si attende il sopral-luogo nel parco per chiarire alcuni aspetti tec-nici.

La festa prevede anche un momento diforte raccoglimento intorno alla Madonna del-le Rovine, dove alle 19 verrà officiata la mes-sa, seguita dalla cena e i saluti finali. Inter-rogato sugli obiettivi di questo evento, An-gelucci ha così risposto: "lo scopo principaleè senz'altro dare una prova del fatto che que-sto quartiere è vivo e vibrante, e che non ènecessario recarsi a Villa Borghese per tra-scorrere una giornata piacevole. Come obiet-tivo secondario, infine, ci siamo impegnati adestinare qualunque risorsa in avanzo allamanutenzione dell'area giochi, pur non es-sendo di nostra stretta competenza".

ANDREA GIONCHETTI

Torre Maura al buio, la luce torna ma non all'ISVEUR GRANDE ATTESA PER L'EVENTO ORGANIZ-ZATO DA ARCO, UN PRIMO MAGGIO AL-L'INSEGNA DEI GIOCHI, MUSICA, BUON

CIBO E TANTO DIVERTIMENTO PER I CIT-TADINI DI TORRE MAURA.

FESTA DI PRIMAVERA: COSA SERVE SAPERE

Cristina Mendozzi, Angela Curti, Cosmo Carnevale, Giuseppina Sosio

e Antonio Fiadina

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TORRINUMERO 7 ANNO VI20

“Manca solo il collaudo ma nonabbiamo certezze sui tempi".A parlare è Antonio Villino, pre-

sidente della Commissione Culturale del VImunicipio. Torre Spaccata. Sembrava un'ope-razione senza fine e invece la ristruttura-zione del Teatro Enaoli è praticamente ul-timata.

A mettersi di traverso c' erano stati pri-ma i salti mortali per il reperimento dei fon-di e infine lo stop intimato dai vigili del fuo-co nel 2011. I lavori erano stati annuncia-ti già nel lontano 2008 per un finanziamen-to di 400mila euro, grazie all'intervento del-l'allora Presidente del Consiglio del Munici-pio Roma delle Torri, Annamaria Addante,sotto la giunta di centrosinistra guidata daFabrizio Scorzoni e alla mobilitazione del-l'attore e regista Edoardo Torricella dellacompagnia teatrale "Il gruppo".

Un investimento cospicuo che avrebberestituito ad abitanti ed associazioni di Tor-re Spaccata un rinnovato riferimento cul-turale. Ma anche un luogo innovativo e diavanguardia. Annunciato come spazio in

cui la tecnologia avrebbe dovuto farla daprotagonista. E così è stato. Perché granparte dei costi se n'è andata in pannelli dautilizzare per le videoconferenze e instal-lazioni multimediali. Ma che non possonoancora essere utilizzate. La struttura erastata chiusa nel 2006 per ragioni di sicu-rezza a causa delle infiltrazioni d' acqua e

di un sistema non idoneo con le attuali nor-mative di legge ma ora, anche se a rilen-to, le ultime rifiniture e gli allacci all'impian-to a norma sono state eseguite. Eppurenon c'è alcuna certezza sui tempi di aper-tura.

Le duecento poltrone sono incellopha-nate da mesi e i cittadini si chiedono quan-do lo spazio potrà essere restituito alla vi-ta culturale del quartiere. "Si potrebbe ac-celerare ma ci sono tempi tecnici" prose-gue Villino. "Una volta che sarà eseguito ilcollaudo la struttura sarà messa a bandoper le associazioni del territorio". Staremoa vedere. Siamo a un mese dalle elezioni.

Chissà che l'accelerazione non venga im-pressa proprio in vista della scadenza elet-torale. Esprime contrarietà Annamaria Ad-dante: "E' un'altra occasione persa del VImunicipio, una struttura che avrebbe po-tuto dare vita al quartiere. I lavori sono fi-niti da tempo. Tutto ciò che tocca il Muni-cipio muore, perché le strutture che si fan-no non vengono utilizzate. Vale per chi go-verna e per l'opposizione". SILVIO GALEANO

LA STRUTTURA CULTURALE DI TORRE SPACCATA IN RISTRUTTURAZIONE DAL 2008 CON UN FINANZIAMENTO DI 400MILA EU-RO È ULTIMATA. UN PALCO E DUECENTO POSTI A SEDERE FERMI DA ANNI. ANTONIO VILLINO (GRUPPO MISTO): "IN ATTESA

DI COLLAUDO". ANNAMARIA ADDANTE, PROMOTRICE DELL'INTERVENTO: "UN'ALTRA OCCASIONE PERSA".

Teatro Ex Enaoli, pronto ma fermo

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE FEDERICA GRAZIANISTAMPA: IL CENTRO STAMPAvia Cantiano, 14 - 00132 RomaREDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)

tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’Est

Grafica PIXEL - Impaginazione Alessio Carta© RIPRODUZIONE RISERVATA DI FOTO, TESTI E PUBBLICITÀ

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

AL GALILEO GALILEICONTRO LA DISPERSIONESCOLASTICA

Scuola Galileo Galilei. Via di Torrenova 128.A Tor Vergata, da un mese, sono comin-

ciate le attività rivolte ai bambini del quartie-re curate gratuitamente dall'associazione IlBaluardo.

Ogni giovedì dalle 14,30 nell'ex aula desti-nata al medico della Asl e che ora il consigliodi istituto dell'Istituto Compensivo De Curtisha concesso agli operatori. Sociologi, psico-terapeuti, educatori. Tutti volontari. Carmen,Luca, Marcello, Rosario, Valentina, Elisabet-ta, Giuseppe e Michele sono i ragazzi che aiu-tano i bambini. Sia nel doposcuola, con le ri-petizioni e il sostegno nello svolgimento deicompiti assegnati dalla maestre, che con il la-boratorio espressivo teatrale che inizia subi-to dopo, alle 16,30. "E' uno dei momenti piùedificanti" spiega Giuseppe Scarvaglieri, unodei curatori. "Lo scopo è di provare a tirarefuori le emozioni, farli lavorare in squadra.Non è facile per l'età che hanno".

Eppure, nonostante le difficoltà, i bambinisono entusiasti. Mentre assistiamo all'ora dilaboratorio, l'espediente è apparentementesemplice: i bambini sono chiamati a sceglie-re un oggetto e a ricreare la narrazione peruno spot pubblicitario. Ma le capacità imma-ginifiche e la fantasia viaggiano a velocità dav-vero sostenute. Permettono a chi partecipadi sperimentarsi e parlare attraverso tuttoquello che si ha a disposizione: gesti, ogget-ti, musiche. Dal tentativo, quello che esce fuo-ri sono soprattutto dei grandi sorrisi. Ma conil gioco, spesso, si crea un terreno fertile af-finché emergano i problemi dei bambini. Echissà mai che non spuntino anche occasio-ni per riuscire a superarli.

"Quello che i ragazzi restituiscono a noi èincredibile. Consiglio a chiunque di fare un'espe-rienza di volontariato del genere" commentaMassimo Milli, presidente della onlus. "Neiprossimi mesi l'obiettivo è far partire uno spor-tello di ascolto psicologico, rivolto anche aigenitori". In periferia le difficoltà che incon-trano i bambini, infatti, sono spesso frutto diripercussioni che hanno origine nella famiglia.Lottare contro la dispersione scolastica, infondo, quando si riesce ad arrivare alla radi-ce, riesce ancora meglio. SILVIO GALEANO

DA UN MESE NELLA SONO PARTITE LE AT-TIVITÀ DELLA ONLUS BALUARDO. DOPO-SCUOLA E LABORATORI ESPRESSIVI TEATRA-LI, UN ARGINE ALLA DISPERSIONE SCOLA-STICA E UN'OCCASIONE DI CRESCITA. A BRE-VE, ANCHE GLI SPORTELLI DI ASCOLTO PER

I GENITORI.

Ora l’iniziativa passa agli studenti. A darloro lo strumento della partecipazione

Link Tor Vergata, Coordinamento Universi-tario. È stata lanciata a livello nazionale gio-vedì 4 la petizione/campagna “10 Proposteper il Diritto allo Studio! Mai più senza bor-sa!”. Il motto “Non c’è più tempo” è esplica-tivo dell’urgenza che ac-compagna la mobilitazio-ne. Il sistema universita-rio è ormai al collasso, inumeri sono impietosi.

Per il prossimo anno so-no previsti 14 milioni peril diritto allo studio dai 103di questo. Il numero deglistudenti chiamati "idonei non beneficiari" (ri-conosciuti idonei per reddito e merito, mache non ricevono la borsa di studio per man-canza di fondi) è in continuo aumento: ben57mila nel 2011/12. Immense poi le dispa-rità territoriali con l’Emilia Romagna che ga-rantisce borse a tutti gli iscritti e la Calabriasolo a uno su tre. Insomma già l'anno pros-simo sarà impossibile garantire la coperturadelle borse di studio. E per un Ateneo di pe-riferia come quello di Tor Vergata, collegatomalissimo con le città laziali e per questo pie-no di affittuari fuorisede negli studentati gra-zie alle borse di studio, i tagli potrebbero rap-presentare un autentico dramma.

Il 4 aprile i ragazzi di Link hanno occupa-

to l’Adisu (Ente per il Diritto agli Studi) ter-ritoriale in un’azione di lancio, come stavaavvenendo in tutte le altre città universita-

rie italiane. Poi dall’8 èpartita la raccolta firme(solo nel primo giorno500) prima nella facol-tà di Scienze e poi nel-la mensa a Economia.Quali le proposte? Lospiega Diego Ciarafoni,coordinatore principale

di Link Tor Vergata:”Chiediamo in primis unBando unico per il diritto allo studio così daeliminare le differenze territoriali, l’abolizio-ne della figura dell’”idoneo non beneficiario”e della tassa regionale per gli studenti in dif-ficoltà economiche. Il welfare studentesco inItalia sta sparendo! Non possiamo essereschiavi del prestito d’onore (finanziamentoper gli studenti che devono finire gli studicon lauto interesse, ndr), per questo voglia-mo abolirlo”.

L’obiettivo è arrivare a circa 2000 firme epresentare poi a livello nazionale la propo-sta al nuovo Governo o al nuovo Ministro del-l’Istruzione. Ma soprattutto queste 20 pagi-ne di proposta andranno a finire in un que-

stionario da sottoporre ai cittadini, in un “ve-ro e proprio movimento di critica che partedal basso” come spiega Ciarafoni. Alla finedel processo un Referendum nazionale perriformare questo sistema dell’istruzione or-mai a pezzi. Per info sui tavoli per la raccol-ta firme rivolgersi alla pagina Facebook “LinkTor Vergata”. MANUEL MANCHI

TAGLI AL DIRITTO ALLO STUDIO: GLI STUDENTI RISPONDONO

Anna MariaAddante e AntonioVillino

REGALIAMOCI UN SORRISO'IL SOGNO DI UN SORRISO' CONTINUA AD

ADOPERARSI PER REGALARE SERENITÀ E

SPENSIERATEZZA.

Il 14 aprile l'associazione 'Il sogno di un sor-riso' di Grotte Celoni ha organizzato, presso

l'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Palido-ro, l'evento "Regaliamoci un sorriso". Questainiziativa ha permesso di regalare ai piccoli pa-zienti spettacoli di marionette, giochi di magia,balli e regalini per tutti.

Presidente dell'associazione Francesca Chia-lastri che commenta: "Durante la festa ci sonostate molte riorganizzazioni, i bimbi erano qua-si tutti su sedia a rotelle e molti con deficit men-tali, non potevano ballare o cantare, non po-tevano troppo muoversi,spesso non potevanocapire. La festa si è adattata ai bambini, ai lo-ro bisogni.

Poi i volontari hanno compreso che i bam-bini andavano abbracciati con tutto l'amore delmondo, ma c'era chi forse stava peggio. I ge-nitori. I genitori sembravano persone uscite dalnostro tempo, distanti e immerse in un altro vi-vere: quello della malattia. Voglio ringraziaretutti i volontari, la Dottoressa Elena Giacomi,il Personale Sanitario dell'Ospedale BambinGesù di Palidoro, le animatrici Manuela e Va-nessa di Zerosmile, il circolo Nuovi Orizzonti,e soprattutto grazie a tutti i bambini ricoverati,che con le loro tremende malattie sono la lin-fa vitale di questo mondo".

L'associazione non si ferma qui: dopo le rif-fe pasquali, la raccolta viveri "Aiutami a Man-giare", dedicata ai poveri della zona, e la rea-lizzazione del "Progetto vaccini", che ha per-messo l'acquisto di vaccini contro la tuberco-losi nell'Orfanotrofio Maison Enrica di Kinsha-sa (Congo), organizzerà un mercatino di be-neficienza a maggio presso la Parrocchia San-ta Rita a Grotte Celoni.

PARTITA ANCHE A TOR VERGATA LA CAMPAGNA “NON C’È PIÙ TEMPO”, DIECI PROPO-STE IN DIFESA DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA CONTRO L’ANNULLAMENTO DELLE BORSE DI

STUDIO. IL PROGETTO DIVENTERÀ PARTE DI UN REFERENDUM NAZIONALE, TUTTI GLI

ISCRITTI UNIVERSITARI SONO CHIAMATI A FIRMARE.

Page 21: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

CASILINO NUMERO 7 ANNO VI 21

In seguito alle direttive europee lega-te all'emergenza rifiuti, la RegioneLazio è stata costretta a prendere dei

provvedimenti. Tra queste decisioni figura la costru-

zione di un tritovagliatore nello stabili-mento di Rocca Cencia: il macchinariodoveva essere operativo già dal 10 apri-le scorso, poiché, secondo le direttive,non è più possibile inviare rifiuti non trat-tati a Malagrotta. Il ritardo nell'aperturadello stabile sta già iniziando a crearenon pochi problemi, tanto che il piano Bpresentato dalla Regione è quello di fartrattare i rifiuti in Toscana (o in Abruz-zo), per poi riportare tutto nella discari-ca romana.

Una soluzione decisamente poco ap-prezzata dall'Unione Europea che stareb-be minacciando l'Italia con una nuovasanzione pecuniaria. Per avere maggio-ri informazioni al riguardo abbiamo con-tattato Nando Bonessio, presidente deiVerdi Lazio. "È stata fornita dall'Europauna scala dei trattamenti per i rifiuti: bi-sogna ridurne la produzione e bisognaattuare la raccolta differenziata. Tutte lematerie prime - seconde, cioè quelle dariciclare, vanno suddivise in modo taleda poter essere reintrodotte nel ciclo pro-duttivo del consumo industriale, cioè co-stituendo un valore per gli enti locali chesi occupino della raccolta dei rifiuti.

Il tritovagliatore, invece, presupponeche a monte non ci sia la differenziata:nella Capitale arriva una quantità cosìelevata di rifiuti che devono essere trat-

tati con questo macchinario". Il tritova-gliatore, infatti, ha il compito di separa-re la frazione umida, cioè l'organico, dal-la frazione secca, cioè quella che andràa finire in discarica o in un inceneritoresenza essere, perciò, differenziata. Nelcaso degli inceneritori, dunque, verreb-bero create delle ecoballe, altrimenti chia-mate CDR (Combustibile Da Rifiuti), con-tenenti materiali come plastica e carta,destinate ad essere bruciate.

Sarebbero esattamente gli stessi pro-dotti che il Comune di Roma dovrebbericiclare ormai da anni, ma che, a quan-to pare, non ha alcuna intenzione di fa-re. Nando Bonessio ci spiega come i sol-di utilizzati nella costruzione del tritova-gliatore avrebbero potuto essere desti-nati alla realizzazione di un impianto chesi potrebbe occupare dello scioglimentodel vetro per il riciclo, in modo tale da

creare anche posti di lavoro per gli abi-tanti della zona. Ma, come tutti noi sap-piamo, gli interessi che si celano dietroil mondo delle discariche e degli incene-ritori sono troppo grandi per poter per-mettere ciò.

In parole povere il tritovagliatore ser-virà solo a tritare i rifiuti ed a far loro oc-cupare, perciò, uno spazio minore appe-na arrivati in discarica. Né più, né meno.

Un'azienda che ha un impatto ambien-tale così forte dovrebbe consentire l'ac-cesso ai cittadini riuniti in comitato, af-finché verifichino la maniera in cui i rifiu-ti vengono trattati all'interno dello stabi-le. Infatti, appena verrà inaugurato l'im-pianto si assisterà ad un continuo viavaidi camion dell'AMA, per non parlare delcattivo odore che si propagherà per leabitazioni limitrofe a causa del tratta-mento dei rifiuti organici.

Per affrontare il problema, i Verdi stan-no collaborando con il candidato sinda-co Ignazio Marino (PD), affinché, nellaprossima amministrazione venga seria-mente presa in considerazione l'idea del-la raccolta differenziata a discapito di di-scariche ed inceneritori che, come si sa,danneggiano la salute dei cittadini.

Ormai anche quest'ultima prova datadal Comune e dalla Regione ci fa capireche, purtroppo, gli interessi hanno sem-pre la meglio sulla salute dei cittadini,nonostante la minaccia di una sanzioneeconomica da parte della Comunità Eu-ropea. LUCREZIA LA GATTA

Rocca Cencia: il nuovo tritovagliatore è già oggetto di aspre critiche

È ANCORA IN FASE DI REALIZZAZIONE L'IMPIANTO PROPOSTO DALLA REGIONE LA-ZIO E DAL COMUNE DI ROMA. LA SUA FUNZIONE, PERÒ, NON SEMBREREBBE SUFFI-CIENTE PER CONTRASTARE L'EMERGENZA RIFIUTI E SODDISFARE LE RICHIESTE DEL-L'UNIONE EUROPEA.

Tre milioni e 961milasono i casi di violen-

za fisica, 5 milioni quellidi violenza sessuale, 110i casi di femminicidio. Que-sto è il triste il bollettinodell'Istat stilato su scalanazionale alla fine del 2012.

Dietro le cifre a sei ze-ri si nascondono donne abusate il più dellevolte all'interno delle mura domestiche dapadri o mariti, da coloro che invece dovreb-bero amarle e proteggerle. A volte l'aggres-sione è opera di uno sconosciuto che senzaun motivo apparente segna la loro vita persempre. A proposito. Prima di suscitare com-menti e rigurgiti razzisti sempre secondol'Istat il 79% degli aggressori sono italiani,il 10% stranieri. Denunciateli. Perché nonc'è mai un solo schiaffo, ne segue sempreun secondo fino a quando le più sfortunatepassano agli onori di cronaca. Lo sportellodonna anti-violenza gestito da Erika Cofo-ne opera nel nostro territorio e rappresen-ta una risposta all'assenteismo da parte del-le istituzioni. Per ora è in fase di trasloco mail numero 3408150053 è sempre attivo.

Che cos'è lo sportello donna anti vio-lenza?

Il nostro sportello sociale nasce a dicem-bre all'interno dell'associazione GSS Casili-na della Protezione Civile. È un ritrovo ge-stito da donne per donne che non fa distin-zione di lingua, religione e altri stereotipi. Ilfulcro dello sportello è costituito da quattrodonne e operiamo, come volontarie, all'in-terno del Municipio delle Torri ma non sia-mo una loro associazione e tutto quello che

attraverso iniziative e contributi racco-gliamo viene unicamente utilizzato perla nostra attività.

Che tipo di attività svolgete?Promuoviamo assistenza sia psico-

logica che legale ma anche solo infor-mazione sulla violenza. La cosa fonda-mentale è reintegrare in società le don-ne attraverso un percorso che variadalla persona e dall'abuso subito. Inol-

tre, attraverso cooperative, offriamo pro-spettive di alloggio per chi dopo la violenzanon può tornare a casa. Stiamo cercando dipromuovere corsi di lingua per le straniere,corsi di autodifesa e corsi di educazione ses-suale all'interno delle scuole perché c'è bi-sogno di ricostruire l'immagine della don-na e ripristinare una politica del rispetto. Laviolenza è una forma di disagio a livello cul-turale e superarla è possibile se lo si fa in-sieme.

Quali sono i dati?I dati sono raccapriccianti. I casi di vio-

lenza sono parecchi e vanno dallo stalking,dalla violenza fisica a quella psicologica e lafascia maggiormente colpita è quella delleventenni e delle diciottenni. Da dicembre 20sono state le donne che si sono rivolte a noi,abbiamo avuto parecchio da fare.

VALERIA PICHINI

BORGHESIANA, SI VOTA PER IL COMITATO DI QUARTIERE

"USCIRE DALLA VIOLENZA È POSSIBILE, INSIEME".

Icittadini che abitano a Borghesiana sono chia-mati sabato 20 e domenica 21 aprile all'ele-

zione dei nuovi membri del comitato di quartie-re. Scaduti i treanni di manda-to dell'attualeconsigliatura, ègiunto il mo-mento di sce-gliere i nuovi rappresentanti.

Alle elezioni potranno accedere nuovi can-didati che nelle settimane precedenti, a partiredal 2 aprile per sei date prestabilite, recandosipresso la sede del Comitato di quartiere sita invia Paternò, avranno registrato i loro nominati-vi. Perché, anche se i pochi cartelloni visibili peril quartiere, più che altro nei pressi della sededel comitato, annunciano il rinnovo delle cari-che, c'è la seppur remota possibilità che i nuo-vi membri del comitato non siano gli stessi deitre anni precedenti: "Abbiamo fatto volantini emanifesti per avvisare la cittadinanza - ricordaGiuseppe Imbesi, presidente del Cdq in carica- come nessuno aveva mai fatto, abbiamo in-vestito soldi per rendere partecipi i residenti al-le iniziative per far crescere il quartiere".

E per fare un po' di ringraziamenti del caso:oltre a sincerarsi con le forze dell'ordine, con laparrocchia e con il centro anziani, il comitato citiene a ringraziare la Giunta e il Presidente delMunicipio Lorenzotti.

Fatto sta che le poche locandine informati-ve a disposizione - si, c'è pure l'invito su Face-book, ma non tutti si tengono al corrente in que-sto modo - le poche date per le neocandidatu-re e lo stretto legame tra istituzioni e comitato,con la bella foto di Lorenzotti intento ad inau-gurare Largo Monreale - lasciano pensare piùad un rinnovo del mandato che a un rinnovodelle cariche. JESSICA SANTINI

ERIKA COFONE CI APRE UNA FINESTRA SUL

SUO SPORTELLO SOCIALE DONNA ANTI-VIO-LENZA ATTIVO 24H SU 24H PRESSO

L'A.N.V.V.F.C (ASSOCIAZIONE NAZIONA-LE VOLONTARI VIGILI DEL FUOCO IN CON-GEDO). DA DICEMBRE, INSIEME AD ALTRE

TRE VOLONTARIE, ASSISTE LE VITTIME DI

ABUSI OFFRENDO ASSISTENZA PSICOLOGICA

E LEGALE.

DOPO TRE ANNI, I RESIDENTI SONO CHIA-MATI AD ELEGGERE IL NUOVO PRESIDENTE

E I NUOVI CONSIGLIERI DELLA BORGATA.

Page 22: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

CASILINONUMERO 7 ANNO VI22

Tanti ragazzi delle scuola di Finocchiolunedì 15 aprile per celebrare la Gior-nata della Memoria e dell’impegno

alla Collina della Pace. Provenienti dallescuole di via del Casale del Finocchio, viaMotta Camastra e via Campofiorito, i pic-coli cittadini hanno ricordato con letture ecanti le vittime della mafia.

Organizzato dall’associazione Libera edall’Adq Collina della Pace, quest’anno lamanifestazione ha avuto come ospite Ales-sandro Antioco (nella foto), fratello del po-liziotto barbaramente ucciso nell’agosto del1985 mentre scortava il questore Cassarà,collaboratore di Giovanni Falcone nel poolantimafia, nella sua abitazione di Palermo.Per quell’attentato, che vide anche la mor-te del questore, furono condannati comemandanti ben cinque esponenti del clan diCosa Nostra.

Alla giornata vera e propria è precedutoper i ragazzi un percorso di studio sulla sto-ria e il fenomeno della mafia, per conoscer-la e imparare a combatterla: “La legalitàdeve entrare nel vostro pensiero, nella vo-stra anima. Voi siete il futuro - proclamaLuigi di Bernardo, presidente dell’Adq Col-lina della Pace- noi siamo il passato e dob-biamo fare di tutto per difendere questofuturo e questa realtà che abbiamo”.

“Pensate che per farrealizzare questa struttu-ra – riferendosi ai casalidella Collina della Pace in

fase di riqualificazione- abbiamo fatto in-tervenire il Presidente della Repubblica Gior-gio Napolitano al quale abbiamo portato1000 firme. E ora, che lo sappia tutto Fi-nocchio, con il suo intervento si sta ulti-mando questa struttura che ospiterà la cul-tura del quartiere. Significa per tutti, perquelli che devono ancora nascere, per quel-li che sono vecchi, per quelli che sono mor-ti e hanno lasciato il ricordo”. Un’ occasio-ne per ricordare che il parco è di tutti e de-ve rimanere aperto all’intera cittadinanza.Una dichiarazione a coloro i quali vorreb-bero sottrarre qualche spazio per riservar-lo a pochi, al passato come lo chiama diBernardo, agli anziani diciamo noi, esclu-dendo il resto dei cittadini. Dimenticando-si che proprio i ragazzi sono il domani e chela Collina della Pace è anche loro.

JESSICA SANTINI

ALL’EVENTO HA PARTECIPATO ROBERTO

ANTIOCHIA, FRATELLO DEL POLIZIOTTO UC-CISO DALLA MAFIA.

Effettivamente ci avevamo creduto. Ve-dendo gli operai armati di attrezzi va-

ri, il reggente, Carmine Giammarini, chedopo mesi e mesi di sollecitazioni finalmen-te confidava di poter veder realizzata una

delle nume-rose richie-ste avanza-ta alle isti-tuzioni, igenitori deiragazzi del-la MottaCamastra diBorghesia-

na, preoccupati per i loro piccoli in una strut-tura che non riesce a garantire molti stan-dard di sicurezza. Invece anche stavolta ilcancello non è stato riparato.

E' almeno dall'inizio dell'anno scolasticoche Giammarini con fax, telefonate e quan-t'altro invita l'amministrazione a provvede-re alle opere di manutenzione, ormai dive-nuta straordinaria, nel plesso: dalle impor-tanti infiltrazioni, che hanno causato gua-sti al quadro elettrico, alla messa in sicu-rezza del cortile adiacente, al taglio dell'er-ba, fino ad arrivare alla sistemazione delcancello d'ingresso: impossibile da chiude-re resta aperto giorno e notte, senza alcuncontrollo, permettendo a chiunque di en-trare.

"L'intervento degli operai era desidera-to, viste le continue segnalazioni, ma nonannunciato - ricorda Carmine Giammarini- e comunque avevamo creduto che final-mente una delle maggiori piaghe di questascuola potesse essere risolta. Invece, do-po un paio d'ora di tentativi, il responsabi-le degli operai è venuto da me per avvisar-mi che è necessario cambiare il sistema enon è possibile sistemarlo. Ci vogliono trop-pi soldi, che ora l'amministrazione non ha;il cancello non è riparabile",

L'entusiasmo iniziale si è dissolto, la spe-ranza è svanita. I bambini dovranno anco-ra stare i una scuola senza protezione al-cuna, dove chiunque può entrare ed usci-re, anche di notte. Tutti i pochi lavori chedurante questi mesi sono stati portati avan-ti nel plesso, sono ad opera dei genitori edel Reggente: sistemazione dei bagni, ta-glio dell'erba, pittura nelle aule. Ma quelladel cancello è una questione che non sonoin grado di risolversi da soli. Sembra chenemmeno chi ha il potere e il dovere di of-frire questi servizi possa - voglia farlo.

JESSICA SANTINI

GLI OPERAI INTERVENUTI HANNO DATO IL

TRISTE VERDETTO. LA SCUOLA ANCORA

NON È AL SICURO.

MOTTA CAMASTRA, IL CANCELLO È IRREPARABILE

PARLA ALESSANDRO ANTIOCHIA, FRATELLO DI ROBERTO

Giornata della legalità alla Collina della Pace

Che ricordo di se ha lasciato suo fratel-lo?

Roberto ha lasciato due tipi di ricordi: unodentro di noi, i famigliari. Era il fratello sim-patico, sempre piacevolmente scherzoso, pie-no di ricci rossi che si divertiva a prendere ingiro noi fratelli più grandi e la mamma. Ne-gli altri penso, e spero, abbia lasciato un ri-cordo di onestà e di legalità. Con il suo ope-rato di poliziotto, giorno dopo giorno con l’ar-ma della legge ha condotto la sua intensalotta contro la mafia.

Che tipo esempio ha portato Roberto,come le altre vittime innocenti della ma-fia, a questi ragazzi?

Sono convinto che abbiano capito il mes-saggio: combattere contro tutti i tipi di ma-fia per un mondo migliore ed evitare che suc-cedano cose drammatiche alle famiglie e al-le persone e ogni giorno conducono questalotta. Una battaglia molto difficile ma che sipuò tentare e si deve tentare con l’arma del-la legalità.

Crede che sia possibile sconfiggere lamafia?

E’ una battaglia molto dura che si può vin-cere non cedendo alle tentazioni mafiose, co-me droga, denaro gioco d’azzardo e cose si-mili, ma conducendo la propria vita nel ri-spetto della legalità e credendo nella possi-bilità di un futuro migliore. JESSICA SANTINI

Ilocali del centro anziani di Finocchio so-no fatiscenti. Non è una notizia, visto

che ormai la cosa è nota praticamente atutti: agli associati che lo frequentano, aicittadini che sono a conoscenza del desi-derio del direttivo di volersi spostare nelcasale, per ora in fase di ultimazione, sitosulla Collina della Pace, alle istituzioni chedopo le ripetute visite ormai non possonopiù fare finta di nulla. Quale sia stata lamolla che ha scatenato i lavori di riquali-ficazione, per altro tanto attesi del bagnodei disabili, non è nota. Di certo è eviden-te che doveva essere fatto.

Il Dipartimento in tal senso aveva unprogetto, già finanziato, depositato per larealizzazione del bagno dei disabili, servi-zio indispensabile in un contesto frequen-tato da persone in età avanzata: durantel’assidua frequentazione dei politici dei me-si scorsi, da Giordano Tredicine, Assesso-re alle politiche Sociali, al sindaco GianniAlemanno, più volte era stato sollevato il

caso di questa impellente necessità. E dipromesse ne sono state fatte tante.

Ora, dopo tante richieste e tant’attesa,il centro per qualche tempo è stato chiu-so per garantire l’ultimazione dei lavori; asentire qualche socio del centro si è trat-tato in realtà solo di una veloce rinfresca-

ta. Fatto sta che le promesse sono statemantenute. O almeno così potrebbe sem-brare. Non si tratta certo di un’opera vo-luta dalla Giunta, quella per la quale il Di-partimento si è adoperata da tempo. Cer-to sarà utile, in un contesto fin troppo po-liticizzato come quello del Centro Anzianidi Finocchio, a raccogliere qualche consen-so in più. JESSICA SANTINI

CENTRO ANZIANI FINOCCHIO, ARRIVA IL BAGNO DISABILIFORSE È SOLO UN CASO LA CONCOMITANZA CON IL FLUSSO DEI POLITICI, EPPURE

DOPO TANTI ANNI L’OPERA È STATA REALIZZATA.

Conclusi i lavori per il rifacimento del ba-gno al centro anziani di Finocchio, ecco

che sabato 13 aprile arriva a raccogliere ap-plausi Giordano Tredicine, Assessore alle Po-litiche sociali di Roma. Mossa scontata, delresto.

Ad accoglierlo un denso gruppo di asso-ciati e in prima fila oltre a Grimolizzi, presi-dente dello stesso centro anziani, Angelo Co-lagrossi, presidente del Comitato Spontaneodei cittadini di Finocchio, seduto al tavolod'onore, sebbene non ricopra alcuna caricaall'interno del centro.

Durante il suo discorso il caro Tredicinenon ha mancato di ricordare gli eventi cheha organizzato al centro anziani, la festadel nonno, la festa della donna, la befana,e quante cosa ha fatto per il sociale, di-menticando di enunciate il taglio alle oredi assistenza sia docente che non docen-te ai ragazzi disabili nelle scuola, la dimi-nuzione delle assistenze domiciliari per idisabili, la quasi chiusura dei centri diurniche ha causato a ottobre dello scorso an-no l'occupazione dell'Aula del Municipio daparte degli anziani

Eppure tra gli applausi ha presentato lebrochure del partito invitando gli associati avotare, per lui ovviamente. E non si è di-menticato di riannunciare l'impegno che ac-cende gli animi da queste parti: spostare il

centro nei casali della Collina della Pace. Nonè una promessa elettorale, questa?

Esiste una normativa interna ai centri an-ziani che prevede che la politica debba re-stare fuori: non si tratta di vietare un incon-tro istituzionale, sia ben chiaro: quello cheaccade al centro anziani di Finocchio, col be-nestare degli organizzatori di questi eventiche non possono negare di conoscerne lanatura, sono veri e propri comizi elettorali.

JESSICA SANTINI

CONTINUA LA CAMPAGNA ELETTORALE A FINOCCHIO CON RINGRAZIAMENTI, PRO-MESSE E INVITI AL VOTO.

TREDICINE ANCORA AL CENTRO ANZIANI

Page 23: La Fiera dell'Est N. 7 del 20/04/2013

CASILINO NUMERO 7 ANNO VI 23

Ormai è visibile solo un lungo sol-co nel terreno spesso pieno dispazzatura ed erbacce, ma un

tempo questo fosso faceva defluire il cor-so proveniente fin dai Castelli Romani.Molti anni fa è stato intubato e di acqua,ormai, nel fosso di via Fiumedisi, ne scor-re ben poca, se non quella provenientedalle strade collaterali dalle pendenze fal-late.

Da oltre trent'anni sul fos-so alle spalle di via di Ver-micino a Borghesiana è sta-to realizzato un ponticelloper permettere di andareda via Fiumedinisi e via Re-galbuto a via Campofelicedi Fitalia e a via Cefalà Dia-na senza fare tutto il giro del quartiere.A costruirlo gli stessi abitanti che per ne-cessità hanno investito il proprio denaroin attesa che il progetto, che prevedevala realizzazione di una carreggiata chemettesse in collegamento le vie con lastrada principale, fosse realizzata.

Nel frattempo,senza sperare troppo neilavori, i residenti hanno continuato a pu-

lire il fosso e a mantener-lo nelle migliori condizionipossibili: era diventato co-vo di spacciatori e tossici,discarica di scarti edili, na-

scondiglio sicuro: solo l'insistenza dei cit-tadini ha permesso di evitare il degradopiù totale.

Gli abitanti aspettano interventi seri enon un banale allargamento del ponti-cello pedonale, autorizzato dal Munici-pio, ma realizzato a spese dei cittadinisotto l'attenta supervisione di Pietro Gian-santi: l'inserimento di due tubature ha

solo ridotto la portata di un fosso, cheseppure non ha più il compito di una vol-ta, ancora aiuta molto in caso di pioggeabbondanti il deflusso dell'acqua. La di-minuzione della portata, in aggiunta alfatto che i condotti, da poco installati,sono già ostruiti, limitano molto il com-pito.

Insoddisfazione dei cittadini che aspet-tano ben altro e che sono adirati perchéquando c'è bisogno nessuno si presentada loro con soluzioni risolutive, ma solocon interventi di facciata, spesso più dan-nosi che utili. JESSICA SANTINI

Borghesiana e il fosso della discordiaNESSUNO SE N'È MAI OCCUPATO A PARTE I RESIDENTI CHE ASPETTANO DA AN-NI ASPETTANO UNA STRADA

Dopo un mese di angoscia e speranzaaspettando l'esito delle analisi, a Cri-

stian Milia arriva finalmente la notizia chesua figlia non è affetta dalla fibrosi cistica.Nel frattempo entra in contatto con la Fon-dazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cisticache gli offre la possibilità di creare un grup-po di sostegno. Cristian, che si sente fortu-nato rispetto ad altri genitori, accetta la pro-posta e nell'agosto del 2012 fonda il grup-po promotore di iniziative sul territorio del-la periferia est di Roma con lo scopo di in-formare e raccogliere fondi.

Che cos'è la fibrosi cistica e come sidiagnostica?

La fibrosi cistica è una delle malattie ge-netiche più gravi ed è causata dalla modi-ficazione del gene CFTR che provoca, at-traverso la produzione di muco molto den-so, l'ostruzione delle vie respiratorie e delpancreas. Ovviamente ci sono casi in cui lamalattia si manifesta in modo più leggero

o più grave. Dopo essere ri-sultato positivo al test della fi-brosi cistica, ci si sottopone altest del sudore che nei pazien-ti malati contiene molto piùsale.

Quante persone malateci sono attualmente in Ita-lia?

I pazienti stimati sono attorno ai 7.000.I portatori sono circa 2 milioni e mezzo que-sto vuol dire che ogni 25 persone c'è unportatore sano. Una coppia su 600 circa ècomposta da due portatori sani e ad ognigravidanza quella coppia ha il 25% di pro-babilità di avere un bambino malato di fi-brosi cistica. Un neonato ogni 2500 è ma-lato di fibrosi cistica. Ogni settimana nasco-no 4 nuovi malati e ne muore 1.

A che punto è la ricerca?La ricerca è a buon punto se consideria-

mo che fino agli anni Sessanta un bambi-

no malato non superava l'in-fanzia. Pero bisogna consi-derare i vari casi,dipendecome attacca la malattia.Una buona cosa sarebbe iltrapianto dei polmoni ma iltrapianto non salva la vita,aiuta solo a vivere meglio

e più a lungo. Il mio primo obiettivo è cer-care di informare le persone, bisogna so-stenere con fiducia la ricerca.

Quali iniziative hai promosso o pro-muovi nel nostro territorio?

Lo scorso anno ho organizzato un con-corso fotografico, quest'anno invece un ban-chetto di carnevale. Attualmente sto met-tendo in piedi un'iniziativa per il mese di ot-tobre ma non c'è ancora niente di sicuro.Come sempre il devoluto andrà completa-mente alla Fondazione per la Ricerca sullaFibrosi Cistica e tutto avviene nella massi-ma trasparenza perché è controllato daifunzionari della Fondazione che mi dannol'ok sulle iniziative e le visionano. Sono ibenvenuti tutti coloro che come volontarivogliono prendere parte al gruppo di soste-gno, potete contattarmi alla pagina Face-book "Gruppo Ffc Roma EST."

VALERIA PICHINI

MOSTRA FOTOGRAFICA E PRESENTAZIONE

DEL LIBRO "LE VIE DELLA PARITÀ" ALLA

BIBLIOTECA BORGHESIANA

LE STRADE DELLE DONNE

INFORMARE E SOSTENERE LA RICERCA, DUE SEMPLICI GESTI PER SCONFIGGERE LA FIBROSI CISTICA"IL MIO PRIMO OBIETTIVO È INFORMARE LE PERSONE, BISOGNA SOSTENERE CON FIDUCIA LA RICERCA", AFFERMA CRISTIAN MILIA

CHE, DOPO UN ESPERIENZA PERSONALE, FONDA IL GRUPPO DI SOSTEGNO DELLA FIBROSI CISTICA CON LO SCOPO DI FAR CONOSCE-RE UNA DELLE MALATTIE PIÙ RARE DI CUI NE SONO AFFETTI NUMEROSI PAZIENTI.

Igenitori si sono rimboccati le manichememori di quanto accaduto la primave-

ra scorsa, quando i piccoli furono costrettia trascorrere dentro le mura scolastiche lebelle giornate. A pulire il giardino della scuo-la materna di via del Casale del Finocchioc’hanno pensato loro!

Sono quasi termina-ti i lavori della scuolamaterna. Dopo il rifa-cimento della copertu-ra, causa di continueinfiltrazioni, ora man-cano dei piccoli lavoriinterni, ora è necessa-rio sistemare parte del parquet e ritinteg-giare alcuni soffitti. Al cortiletto però nonhanno pensato.

Armati di tosaerba, rastrelli e sacchi del-la spazzatura, hanno tagliato il prato, ripu-lito i giochi dei bambini e si stanno adope-rando per riverniciare le panchine, vecchie

e arrugginite. Un lavoro vo-lontario di una decina di mam-me e papà che si sono auto-tassandosi per acquistare tut-to l’occorrente: dal tubo del-l’acqua, al carburante per il

tosaerba, alla vernice. “Ringrazio i genitori per questo interven-

to – sottolinea Giammarini, reggente dellascuola materna - hanno fatto molto e sen-za di loro non sarebbe stato possibile”.

E’ proprio il caso di dirlo: chi fa da sé, faper 100! JESSICA SANTINI

Toponomastica Femminile, FNISM (Fe-derazione Nazionale Insegnanti) e scuo-

le del Municipio hanno presentato pressola biblioteca Borghesiana una rassegna de-dicata alle vie intitolate a donne.

Una ricerca di anni sfociata in un veroe proprio censimento di tutte le vie italia-ne dedicate a nomi femminili che hannolasciato un segno nella storia. Molti quel-li legati alla religione cattolica ma anchedonne comuni che hanno fatto parte del-la nostra storia più recente con gesta eroi-che durante le lotte partigiane. Grazie alcontributo degli studenti di alcuni licei ro-mani una rassegna fotografica mostrauna serie di vie intitolate a staffette, com-battenti in prima linea ma anche a "sem-

plici "donne chesi sono ribella-te alle violen-ze nazi-fascisterimanendonepoi vittime. Esi-ste anche un si-to internet cu-rato dall'asso-ciazione (topo-nomasticafem-minile.it).

"Questo pro-getto ha avutovita grazie al fi-nanziamentodel Comune diRoma attraver-

so l'organo della commissione delle elet-te ma soprattutto grazie alla collaborazio-ne delle tante persone iscritte al nostrogruppo su Facebook che ci hanno inviatosegnalazioni da tutta Italia rendendo quin-di possibile questo censimento".

Un lavoro attento e meticoloso permet-te di avere il numero esatto delle stradeintitolate a donne e sapere anche la lorostoria. Purtroppo il dato che emerge e'che i nomi al femminile sono molto infe-riori a quelli maschili. Nel nostro munici-pio ad esempio le vie totali sono 1087 dicui 510 intitolate a uomini e solo 40 a don-ne. La speranza delle organizzatrici del-l'iniziativa, Livia Capasso e Barbara Be-lotti "non è quello di aumentare il nume-ro delle strade nelle nostre città (ce nesono già abbastanza) ma quello di spin-gere le autorità competenti a dedicare al-le donne centri culturali, sportivi o parchiper esempio" L'augurio è che questo pos-sa divenire possibile per colmare, alme-no in parte, l'assenza di una vera culturadelle pari opportunità. VESNA BALDASSARRI

SCUOLA MATERNA VIA DEL CASALE DEL FINOCCHIO: AL PRATO CI PENSANO I GENITORI!

L’ANNO SCORSO I BAMBINI NON HANNO POTUTO UTILIZZARE IL GIARDINO. A SISTEMARLO QUEST’ANNO CI PENSANO MAMME E PAPÀ.

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