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74 La Caccia al Cinghiale - N° 75 - Settembre-Ottobre 2013 I l nuovo proiettile Norma Kala- hari rientra nella categoria del- le palle senza piombo di tipo monolitico, realizzata in lega di rame; possiede un profilo di palla di tipo “boat tail” (a coda rastrema- ta) che conferisce un coefficiente balistico (CB) ed un coefficiente di penetrazione (CX) molto elevati, rendendola molto adatta per i tiri a lunga distanza. Il suo profilo speci- fico rende questo proiettile idoneo soprattutto per il tiro di precisione (caccia all’aspetto) sui medi e gran- di mammiferi europei, come il cer- vo ed il cinghiale. A causa del diverso peso specifico del rame rispetto al piombo, la Ka- lahari è una palla leggera rispetto alle tradizionali “soft point”, tutta- via ha delle caratteristiche tecniche molto interessanti, che andremo ad esaminare. Nove calibri disponibili Ad oggi, solo tre diametri di palla sono disponibili. Nello specifico si tratta del 7,05 mm (.270), il 7,21 mm (.280) ed il 7,85 mm (.308). In altre parole i tecnici svedesi hanno voluto partire dai nove calibri più diffusi tra i cacciatori europei, che si trovano tutti in questo “range” di diametro di palla. Parallelamente a ciò i pesi di palla sono limitati solo a quattro. Disponibilità di calibri e pesi di palla: 7,8g / 120grs 270 Win, 270 WSM 8,1g / 125grs 280 Rem, 7x64, 7mm RM 9,7g / 150grs 308 Win, 30-06 10g / 155grs 300 Win.Mag, 300 WSM Benché il nome evochi subito le cacce africane, occorre rilevare che i calibri disponibili non sono così riconosciuti come calibri per i Il proiettile monolitico Norma Kalahari Una delle munizioni senza piombo destinate alla caccia agli ungulati più inte- ressanti è senza dubbio la Norma Kalahari. Ha un nome che evoca le cacce africane ai grandi mammiferi, ma in realtà è una munizione adatta alla cac- cia ai grandi ungulati europei, in primo luogo cervo e cinghiale. La Norma Kalahari viene al momento proposta in nove calibri, con soli tre diametri di palla disponibili. Tuttavia c’è da credere che, se la Kalahari avrà il successo che merita, presto avremo nuovi diametri di palla disponibili. Munizioni

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Page 1: La Caccia al Cinghiale - Bignami · altre parole, la precisione ottenibi-le dipende in gran parte non tan-to dal disegno della palla, quanto dalla qualità della canna destinata a

74 La Caccia al Cinghiale - N° 75 - Settembre-Ottobre 2013

Il nuovo proiettile Norma Kala-hari rientra nella categoria del-le palle senza piombo di tipo

monolitico, realizzata in lega di rame; possiede un profilo di palla di tipo “boat tail” (a coda rastrema-ta) che conferisce un coefficiente balistico (CB) ed un coefficiente di penetrazione (CX) molto elevati, rendendola molto adatta per i tiri a lunga distanza. Il suo profilo speci-fico rende questo proiettile idoneo soprattutto per il tiro di precisione (caccia all’aspetto) sui medi e gran-di mammiferi europei, come il cer-vo ed il cinghiale.

A causa del diverso peso specifico del rame rispetto al piombo, la Ka-lahari è una palla leggera rispetto alle tradizionali “soft point”, tutta-via ha delle caratteristiche tecniche molto interessanti, che andremo ad esaminare.

Nove calibri disponibiliAd oggi, solo tre diametri di palla sono disponibili. Nello specifico si tratta del 7,05 mm (.270), il 7,21 mm (.280) ed il 7,85 mm (.308). In altre parole i tecnici svedesi hanno voluto partire dai nove calibri più diffusi tra i cacciatori europei, che

si trovano tutti in questo “range” di diametro di palla. Parallelamente a ciò i pesi di palla sono limitati solo a quattro.

Disponibilità di calibri e pesi di palla:7,8g / 120grs 270 Win, 270 WSM

8,1g / 125grs 280 Rem, 7x64, 7mm RM

9,7g / 150grs 308 Win, 30-06

10g / 155grs 300 Win.Mag, 300 WSM

Benché il nome evochi subito le cacce africane, occorre rilevare che i calibri disponibili non sono così riconosciuti come calibri per i

Il proiettile monoliticoNorma Kalahari

Una delle munizioni senza piombo destinate alla caccia agli ungulati più inte-ressanti è senza dubbio la Norma Kalahari. Ha un nome che evoca le cacce africane ai grandi mammiferi, ma in realtà è una munizione adatta alla cac-cia ai grandi ungulati europei, in primo luogo cervo e cinghiale. La Norma Kalahari viene al momento proposta in nove calibri, con soli tre diametri di palla disponibili. Tuttavia c’è da credere che, se la Kalahari avrà il successo che merita, presto avremo nuovi diametri di palla disponibili.

Munizioni

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game africani, quanto invece ideali per le cacce europee.La palla ha un profilo affusolato, lungo ed aerodinamico, e possiede una punta cava circolare che pe-netra all’interno del proiettile per circa un terzo dell’ogiva. Se questo disegno specifico della palla con-tribuisce a migliorare sensibilmen-te la stabilità del proiettile in volo, anche la coda rastremata aiuta sen-za dubbio a diminuire la resisten-za aerodinamica. Il profilo affilato conferisce alla palla un eccellente coefficiente di penetrazione, poco influenzato dalla presenza di una profonda cavità nella testa dell’o-giva.Il corpo della palla, che è nichelata per ridurre al minimo il fenomeno della ramatura dell’anima della canna, presenta due anelli di for-zamento per ridurre al minimo la superficie di contatto con la canna.Questo è stato uno degli aspetti più studiati dai tecnici della ditta sve-dese, poiché la tendenza a sporca-

re eccessivamente la rigatura delle canne è probabilmente il difetto principale di tutti i proiettili mono-litici in lega di rame. Per questa ra-

gione è stata aggiun-ta una nichelatura superficiale, abbinata ad un eccellente di-segno della palla che riduce al minimo il contatto tra proiettile e rigatura.Ma il segreto prin-cipale del proiettile Norma Kalahari si nasconde dentro la sua ogiva a punta cava e frammenta-zione prestabilita in sei elementi distinti che permettono alla palla di espandersi in maniera regolare prima di creare sei diversi frammenti che si staccano dal corpo principale della palla che invece resta in-tero, trattenendo, a seconda della veloci-tà, il 40% - 60% del peso iniziale.

Aspetto del proiettileDa un punto di vista dinamico e più particolarmente per quanto riguar-da la balistica esterna, è evidente che un proiettile vola correttamen-te perché è stato ben studiato, fatto che gli conferisce una buona pre-cisione di tiro ed una scarsa sensi-bilità ad elementi esterni, mentre è altrettanto evidente che una palla mal studiata con un profilo di palla mal realizzato non sarà mai pre-cisa e costante nelle prestazioni. Generalmente, gli ingegneri degli uffici di ricerca e sviluppo delle fabbriche di munizioni studiano nuovi tipi di proiettile in funzione di leggi fisiche e di meccanica dei fluidi che sono ben note e ricono-sciute, fatto che limita a priori di arrivare ad un fiasco completo. In altre parole, la precisione ottenibi-le dipende in gran parte non tan-to dal disegno della palla, quanto dalla qualità della canna destinata a sparare la munizione. Per quanto invece riguarda il comportamento del proiettile una volta attinto il bersaglio, le cose si fanno molto più complicate, poiché le qualità meccaniche della palla dovranno rispondere ad una grande varietà

Comportamento del proiettile Norma Kalahari calibro 7 mm Rem Mag in funzione di diverse velocità. Esemplari recuperati da blocchi di gelatina balistica.

Impronta in gelatina balistica del passaggio di una palla Kalahari calibro 7 mm da 125 grs (8,10 grammi) alla velocità di circa 510 metri al secondo. La palla si è espansa ma non si è frammentata.

Impronta in gelatina balistica del passaggio di una palla Kalahari calibro 7 mm da 125 grs (8,10 grammi) alla velocità di circa 800 metri al secondo. La palla si è espansa ed in seguito frammentata creando numerosi canali secondari.

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Norma Kalahari

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di specifiche. E’ ovvio che esistono alcune regole elementari di base, ma solo una lunga ricerca unita ad innumerevoli prove pratiche riusci-rà ad arrivare allo scopo prefissato. Per questa ragione tutto lo spirito creativo ed inventivo dei progettisti trovano spazio nella realizzazione di un nuovo proiettile. Tutta questa fase di sperimentazione ha caratte-rizzato lo sviluppo della munizio-ne Norma Kalahari, che allo stato attuale rappresenta una delle più interessanti soluzioni nel campo delle cartucce da carabina realiz-zate senza la presenza di piombo. Da ormai molti anni due filosofie di impiego dei proiettili per uso venatorio si affrontano: la prima privilegia la totale (o quantomeno parziale) frammentazione al fine di ottenere il massimo effetto vulne-rante; la seconda privilegia la con-servazione della massa attraverso un’espansione controllata ed un aumento del calibro nominale.Con la sua palla Kalahari, Nor-ma ha cercato di riunire le due filosofie e ci è riuscita in maniera eccellente con un proiettile che è al tempo stesso espansivo e fram-mentabile in funzione della sua ve-locità nel momento in cui attinge il bersaglio, della natura del bersa-glio e la resistenza che oppone alla penetrazione.

Precisione a grande distanzaAbbiamo provato la palla Kalahari dal bancone con appoggio alla di-stanza di cento metri con serie di tre tiri con una carabina calibro 7 mm Remington Magnum dotata di ottica Zeiss 6-24 x 72 T FL. A que-sta distanza i proiettili, del peso di 125 grani, realizzano un solo buco della grandezza di una moneta da cinque centesimi di euro, sicu-ramente il grande ingrandimento dell’ottica ha aiutato in maniera sostanziale ad ottenere tali eccel-

lenti rosate. Pertanto non vi è alcun dubbio che la palla Kalahari sia idonea per il tiro all’aspetto, quan-do dalla munizione ci si aspetta la massima precisione.I tiri di laboratorio sono invece stati realizzati su dei blocchi di gelati-na balistica di tipo 40 CT e pesan-ti ciascuno sessanta chili. Que-sto bersaglio di riferimento ci ha permesso di studiare facilmente il comportamento della palla a diver-se velocità. La cosa che ci ha im-pressionato da subito è la capacità di penetrazione ad alta velocità, associata a dei sensibili fenomeni di frammentazione dell’ogiva.Nel canale generato dal passaggio del proiettile sono presenti quanti-tà variabili di frammenti, in funzio-ne della velocità della palla, rinve-nibili entro un raggio di proiezione che non eccede la ventina di cen-timetri e che ha una forma conica. L’impronta lasciata nella gelatina balistica lascia intuire come il pro-iettile continui a girare sul suo asse nel corso del tragitto all’interno del bersaglio. La massa media dei frammenti varia tra 0,1 gr a 0,25 gr.

Frammentazione controllataNel corso delle prove non abbiamo mai rilevato l’uscita di questi fram-menti che restano all’interno grazie alla loro proiezione radiale, per cui c’è ben da credere che la stessa cosa possa accadere su un animale di taglia media, come un capriolo o un giovane cinghiale. Se tuttavia ciò dovesse accadere, la debole massa dei frammenti unita ad una scarsa velocità che i frammenti possiedo-no dopo aver attraversato una quin-dicina di centimetri di tessuti con-feriscono una scarsissima energia cinetica a questi pezzi di ogiva, che a causa della loro forma tutt’altro che aerodinamica hanno una git-tata assai scarsa. Quindi una muni-zione sicura anche per il cacciato-

re che la utilizza. Discorso diverso per il nucleo posteriore della palla, che mantiene buona parte della sua massa ed ha eccellenti capacità di penetrazione ed ha la tendenza ad uscire dalla parte opposta, realiz-zando un profondo canale da cui il sangue dell’animale può uscire con facilità. Tuttavia, mentre i frammenti che potrebbero fuoriuscire dall’a-nimale non hanno grande lesività, discorso diverso riguarda il loro comportamento dentro il bersaglio: i frammenti più grandi possono ave-re un’energia di circa 20 joules, il che corrisponde a quella di un pal-lino da caccia del numero 6. Inoltre i bordi dei frammenti sono taglienti come rasoi, a garanzia dell’elevato potere lesivo di questi pezzi dell’o-giva. Gli organi interni vengono lesi in maniera molto grave, anche da frammenti di massa molto ri-dotta. Tutte le prove che abbiamo realizzato hanno dimostrato come la palla Kalahari possa offrire una precisione ed un potere d’arresto rimarchevoli, in alcuni casi assai superiori alle palle in piombo tipo “soft point”.Inoltre, non dimenti-chiamolo, non fanno assolutamente uso di piombo, il che, alla luce di recenti divieti, può permetterci di andare a caccia senza timore che qualche ricorso al TAR ci obblighi a tenere la nostra carabina nel fodero.

Testo e foto Joel Serre

La palla Norma Kalahari in una vista in sezione che consente di apprezzare la profonda cavità presente nell’ogiva.