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L’istruzione dei ragaz- zi è sempre stata alla base della società e ancora oggi, nella vita moderna, è molto importante. Tuttavia i metodi di apprendi- mento sono molto cambiati cercando di adeguarsi ad un mon- do che cambia velo- cemente. Anche nei piccoli centri come Calimera, un piccolo paese della provincia di Lecce in Puglia, i ragazzi che frequen- tano l’Istituto Com- prensivo sono sem- pre stati guidati per trovare il proprio po- sto nella società e tutto ciò grazie a del- le persone che si im- pegnano ad insegna- re loro 3 regole im- portanti nella vita: il rispetto; l’educazione; lo stu- dio. Le opportuni- tà che questa scuola offre sono vera- mente tante, sin dalla Scuola per l’Infanzia. U- na volta ap- prodati nella Scuola Secon- daria, si ha la possibi- lità di scegliere l’indirizzo musicale, con l’apprendimento di alcuni strumenti: chitarra; pianoforte; flauto tra- verso e violino. Inoltre vari sono i pro- getti messi in atto per permette- re agli a- lunni di crescere in armonia. Molto valida, per e- sempio, è l’opportunità offerta dai PON (che quest’anno ha per- messo la nascita del giornalino scolastico) che spaziano dalle conoscenze matema- tiche e linguistiche a quelle informatiche in un contesto istruttivo ma allo stesso tempo giocoso e divertente. E’ un luogo dove po- ter lasciare i propri figli con fiducia se si vuole sperare in un futuro in cui non re- gni l’ignoranza ma trionfi la cultura. Nicolò Sicuro 5C La scuola di Calimera oggi Un’opportunità di crescita per il territorio Sommario: La pagina degli esteri 2 La pagina degli interni 7 Per ridere un po’... 9 Intervista al Dirigente Scola- stico 10 Lettere al giornale 11 Cultura e spettacolo 12 La lettura ti fa grande 14 La pagina dello sport 16 Calimera Istituto Comprensivo Calimera-Martignano Numero Unico A.S. 2013/2014 CalimeraScuola Secondaria Inferiore di I grado CalimeraScuola Primaria KALIMERA NEWS

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L’istruzione dei ragaz-

zi è sempre stata alla

base della società e

ancora oggi, nella

vita moderna, è molto

importante. Tuttavia i

metodi di apprendi-

mento sono molto

cambiati cercando di

adeguarsi ad un mon-

do che cambia velo-

cemente. Anche nei

piccoli centri come

Calimera, un piccolo

paese della provincia

di Lecce in Puglia, i

ragazzi che frequen-

tano l’Istituto Com-

prensivo sono sem-

pre stati guidati per

trovare il proprio po-

sto nella società e

tutto ciò grazie a del-

le persone che si im-

pegnano ad insegna-

re loro 3 regole im-

portanti nella vita: il

rispetto;

l’educazione; lo stu-

dio.

Le opportuni-

tà che questa

scuola offre

sono vera-

mente tante,

sin dalla

Scuola per

l’Infanzia. U-

na volta ap-

prodati nella

Scuola Secon-

daria, si ha la possibi-

lità di scegliere

l’indirizzo musicale,

con l’apprendimento

di alcuni strumenti:

chitarra;

pianoforte;

flauto tra-

verso e

violino.

Inoltre vari

sono i pro-

getti messi

in atto per

permette-

re agli a-

lunni di

crescere in armonia.

Molto valida, per e-

sempio, è

l’opportunità offerta

dai PON (che

quest’anno ha per-

messo la nascita del

giornalino scolastico)

che spaziano dalle

conoscenze matema-

tiche e linguistiche a

quelle informatiche in

un contesto istruttivo

ma allo stesso tempo

giocoso e divertente.

E’ un luogo dove po-

ter lasciare i propri

figli con fiducia se si

vuole sperare in un

futuro in cui non re-

gni l’ignoranza ma

trionfi la cultura. Nicolò Sicuro 5C

La scuola di Calimera oggi Un’opportunità di crescita per il territorio

Sommario:

La pagina degli esteri 2

La pagina degli interni 7

Per ridere un po’... 9

Intervista al Dirigente Scola-

stico

10

Lettere al giornale 11

Cultura e spettacolo 12

La lettura ti fa grande 14

La pagina dello sport 16

Calimera

Istituto Comprensivo Calimera-Martignano

Numero Unico

A.S. 2013/2014

Calimera– Scuola Secondaria Inferiore di I grado

Calimera—Scuola Primaria

KALIMERA NEWS

Calimera– Parco La Mandra, entra-

ta

Il 31 marzo 2014 la classe 5°

C della Scuola Primaria di Cali-

mera, si è recata al parco co-

munale “LA MANDRA” per

fare una ricognizione immer-

gendosi nella natura piena di

colori e profumi che rallegrano

l’umore! Nel parco è stato cre-

ato un Percorso Natura Sprint

che consiste in un programma

di attività motorie da eseguire

con l'aiuto di attrezzi ginnici

situati in loco.

All’ ingresso si possono osser-

vare fiori, piante, uccelli e far-

falle variopinte, alberi con le

loro maestose chiome simili a

tanti capelli ricci.

Si possono anche guardare le

casette di legno per i pipistrelli

e tutta la natura variopinta

Calimera– Parco La Mandra

con i colori dell’arcobaleno

che dà l’idea di vivere in un

mondo popolato da fantasti-

che creature naturali …

Però non tutto è così idilliaco,

infatti, all’inizio del tragitto si

può notare un cartellone but-

tato a terra perché è stato rot-

to da alcuni ragazzi che non

conoscono il vero significato

del rispetto per la natura!

Calimera– Parco La Mandra

Tuffandosi nelle piccole stradi-

ne del parco si vedono, inol-

tre, vari attrezzi non utilizzabili

perché rotti e pericolosi per la

gente che frequenta il parco.

Calime-

ra–

Parco

La

Mandra

Indubbiamente il parco pre-

senta altri punti di forza: le

giostre usate dai bambini per

giocare, un bar in costruzione

per offrire servizi di ristorazio-

ne, le aree per i pic-nic.

Per contro vi sono rifiuti ab-

bandonati per terra che fanno

sembrare questo posto un im-

mondezzaio (carte di caramel-

le, mozziconi di sigaret-

ta,fazzoletti, addirittura cibo),

Calimera– Parco La Mandra

la staccionata che delimita il

sentiero a tratti è rotta per

non parlare del sottobosco

che dovrebbe essere maggior-

mente curato per evitare con-

seguenze pericolose.

Calimera– Parco La Mandra

Continua a pag.3

Pagina 2 Numero Unico

Memorie di viaggio

La Mandra Un’immersione favolosa nella natura

La pagina degli esteri

Kalimera news

Questa uscita per i ragazzi è

stata davvero interessante

perché ha insegnato loro che

se si vuole godere delle bellez-

ze della natura è necessario

difenderle e preservarle da

atti vandalici. Ora finalmente

hanno potuto capire che per

l’ambiente e il paese bisogna

avere un gran rispetto!!!

Cali-

mera

– Par-

co La

Man-

dra

Calimera– Parco La Mandra

Daniele Capone 5C

Chiara Colrianò 5C

Giorgia Friolo 5C

Silvia Longo 5C

Foto di: Matteo Tommasi 5C

Pagina 3

Il centro storico di Calimera: un piccolo gioiello da

valorizzare

a, l’occhio dell’attento osser-

vatore non può fare a meno di

notare l’assenza totale di ve-

getazione.

Calimera-Piazza del Sole

Prospiciente alla piazza si tro-

va la Chiesa Madre dedicata a

S.Brizio, patrono della città,

costituita da un edificio rico-

struito nel 1689 sulle rovine

di un antico tempio greco.

Complessivamente le sue con-

dizioni sono buone pur eviden-

ziando, all’interno, delle mac-

chie di umidità.

Calimera– Chiesa Madre, interno

Uscendo dalla Chiesa e im-

boccando via Costantini, è

possibile osservare diversi e-

sempi di case a corte, dimora

contadina tipica del passato.

Essa era composta da un por-

ticato (“samportu” in griko)

che la collegava alla strada e

da un cortile aperto a tutti

Continua a pag.4

Il centro storico è il cuore pul-

sante della città, esso contie-

ne le memorie del passato

tramandandole alle generazio-

n i f u t u r e . S o l l e c i t a t i

dall’esperta e dalle tutor, gli

alunni della 5^C dell’Istituto

Comprensivo di Calimera han-

no effettuato un sopralluogo

presso i luoghi più significativi

del centro storico, rilevandone

tutta la bellezza ma anche al-

cuni punti critici. Il punto di

snodo delle vie cittadine è

Piazza del Sole che è stata

recentemente ricostruita e

dove prospettano edifici mo-

derni a più piani dotati di ampi

porticati la cui funzione oggi

ricorda quella che in passato

aveva l’Agorà per gli antichi

greci. Qui, infatti, la gente si

raduna per chiacchierare e

per concludere affari essendo-

ci diversi bar e negozi. Tuttavi-

La pagina degli esteri

Anastasia

De Matteis

(“avli”) dove si affacciavano

le porte dei vari nuclei familia-

ri.

Calimera– Via Costantini, casa a

corte

Tuttavia spesso si vedono ri-

maneggiamenti non sempre

rispettosi delle antiche struttu-

re.

Tornando indietro ed

uscendo da via Co-

stantini si imbocca via

Montinari, la via più

importante del paese,

dove è possibile am-

mirare, oltre la cappel-

la del Carmine, il bel-

lissimo portale di pa-

lazzo Montinari che fu

l a r e s i d e n z a

dell’ultimo protopapàs

di rito greco.

Sempre nella stessa

via si incontra la Chie-

sa di S.Antonio accan-

to alla quale, un tem-

po sorgeva un

“Hospitale” che dava

ristoro ai pellegrini e

alla gente di passag-

gio.

Questi sono solo una parte dei

meravigliosi gioielli che Cali-

mera conserva, ce ne sono

altri pieni di storia e di un pas-

sato magnifico che aspetta

solo di essere scoperto.

Calimera– Via Montinari

Chiara Corlianò 5C

Benedetta Mazzei 5C

NiKola Nikolov 5C

Marzia Perrone 5C

Foto di: Daniele Capone 5C

Pagina 4 Numero Unico

La pagina degli esteri

Centro storico: Cappella del Crocifisso, Casa Museo

Lunedì 14 aprile le classi del

pon di Italiano hanno attraver-

sato Calimera per scoprirne

un pezzo di storia accompa-

gnati da una bravissima gui-

da.

La prima cosa che hanno visi-

tato è stata la Cappella del

Crodifisso, appartenente alla

famiglia Licci, arrivata a Cali-

m e r a p e r r i f u g i a r s i

dall’attacco dei Turchi a O-

tranto. Si tratta di una stanza

molto piccola ma ricchissima

di affreschi che per molti se-

coli sono stati ricoperti di into-

naco. Realizzata nel 1698 è

stata oggetto di restauro nel

1997, intervento grazie al

quale è stato possibile recupe-

rare gli affreschi originali e un

prezioso Crocifisso ligneo attri-

buito a Placido Buffelli. Il tema

iconografico degli affreschi è

costituito dagli ultimi istanti di

vita del Cristo. Alle spalle del

crocifisso la vergine Maria e

San Giovanni piangono la ter-

ribile esecuzione del figlio di

Dio mentre il cielo è diviso tra

luce e tenebre. Il sole e la luna

compaiono l’uno accanto

all’altra, ad indicare che an-

che il mondo e la natura sono

sconvolti nell’ordinario corso

degli eventi. Dalla volta i quat-

tro evangelisti scrutano e ac-

compagnano la discesa dello

Spirito Santo, con sembianze

di colomba che completa la

santissima Trinità con la raffi-

gurazione del Creatore. Suc-

cessivamente, incamminando-

ci verso la casa museo abbia-

mo scoperto una delle case

Kalimera news

più antiche di Calimera, una

delle poche costituite da due

piani poiché la nostra città era

a “Casale Aperto”, ovvero si

estendeva in superficie non

avendo mura di protezione.

Casa Museo

Sulle finestre ci sono due iscri-

zioni in latino “tutte le cose

vengono da Dio”; non dare per

certo quello che può cambia-

re, sii umile”.

Le case a corte nascevano

con una sola stanza, successi-

vamente altre stanze veniva-

no aggiunte, ma non per in-

grandire la proprietà, serviva-

no come dimora per i figli pri-

mogeniti che, divenuti adulti si

sposavano e avevano figli.

Infine siamo andati a visitare

la casa museo della civiltà

Contadina e della cultura Gri-

ka, allestita in una caratteristi-

ca casa a corte. E’ sostanzial-

mente un punto d’incontro

con la cultura della Grecia Sa-

lentina. Gli ambienti sono ar-

redati a tema e ospitano og-

getti della cultura materiale

che vanno dalla casa,

all’artigianato, alle tradizioni,

f ino a l l ’a rcheologia e

all’architettura. La casa muse-

o vanta

i n o l t r e

una bi-

blioteca

in cui

s o n o

conser-

vate cir-

ca tre-

mile pubblicazioni di Ghetonia

e i volumi delle biblioteche di

V.N. Palumbo e di A. Codardo,

un’emeroteca e una mediate-

ca. Vi si svolgono progetti per

il servizio civile nazionale, tiro-

cini formativi universitari, ri-

cerche per elaborazione di

tesi di laurea e dottorato. La

casa museo si presenta come

un ponte tra generazioni e cul-

ture, un patrimonio da valoriz-

zare e accrescere, giorno do-

po giorno.

Valerio Spedicato, Sara De Riccar-

dis, Gloria Renato (2^ Martignano)

Tiziano Spagnolo 2B

Pagina 5

La pagina degli esteri

Cappella del Cro-

cifisso

Casa Museo

A Martignano durante il perio-

do natalizio viene organizzata

una gara di presepi in miniatu-

ra. Quest’anno ho partecipato

e ho costruito un presepe bel-

lissimo: ho rappresentato Ge-

sù e la sua famiglia in una

grotta di paglia, all’esterno ho

inserito i Re Magi e varie figu-

re di pastori.

Oltre a me hanno partecipato

alla gara anche gli alunni

della scuola secondaria di

Calimera che sono arrivati

primi mentre io mi sono clas-

sificato al terzo posto e ho

vinto trenta euro. Per me è

stata una bellissima espe-

rienza.

Giorgiolino Di Lecce 2A

Pagina 6 Numero Unico

La pagina degli esteri

ARCIMBOLDI

Giuseppe Arcimboldi nato a

Milano nel 1526 e’ noto per le

sue grottesche “Teste Compo-

ste”, ritratti burleschi eseguiti

combinando tra loro oggetti o

elementi dello stesso genere

( p r o d o t t i o r t o f r u t t i c o -

li,pesci,uccelli,libri,ecc…).

Le sue opere più celebri sono

in effetti le otto tavole raffigu-

ranti, in forma di ritratto alle-

gorico,le quattro stagio-

ni(Primavera, Estate,Autunno

e Inverno) e i quattro elementi

(Aria ,Fuoco,Terra,Acqua).

SUMMER (ESTATE)

Il volto è costituito da frut-

ti,verdure e ortaggi,che orna-

no tutto il viso con molti parti-

colari.

Il vestito è formato interna-

mente da grano; sul collo si

nota la scritta “Giuseppe Ar-

cimboldi” mentre sulla manica è inciso l’anno: “1573”.

In quest’opera l’Arcimboldi ha creato una sorta di gioco che

corre tra l’irreale ed il fantastico che suscita un certo fascino.

Martina Montinari 2C

Laura Castrignano’ 2B

Franceso Aprile 2B

Presepi in miniatura

La rubrica dell’arte

Kalimera news

Che fatica! Ma dobbiamo am-

mettere che, quella del Pon di

italiano del modulo 7

2013/14, è stata proprio un’

esperienza unica e fondamen-

tale per approfondire le nostre

conoscenze linguistiche.

A dir la verità, le prime lezioni,

a cominciare dal 13 Gennaio,

ci sono sembrate un po’ noio-

se, perché facevamo solo veri-

fiche e brani di comprensione

che, seppur utili, non ci coin-

volgevano; ora però, ripensan-

doci, ci siamo resi conto che,

in realtà, quelle attività sono

state molto utili per migliora-

re le competenze lessicali da

mettere in uso nella verifica

finale. La parte più bella è sta-

ta quella dei giochi linguistici,

che ci hanno permesso di la-

vorare in gruppo facendo nuo-

ve amicizie e stimolando il no-

stro spirito di sana competizio-

ne.

Nella parte finale del corso

PON ci siamo dedicati alla ste-

sura del copione dell’opera

teatrale: “ME RICORDU” che

poi abbiamo drammatizzato.

In essa viene raccontata una

giornata scolastica degli anni

’50. Abbiamo inserito, anche,

una storia d’amore, nata tra i

banchi e destinata a durare

nel tempo. E’ stato interessan-

te, alcune ricerche, uscite nel

centro storico di Calimera (la

casa museo e varie chiesette

risalenti ad epoche molto anti-

che) con la guida di uno stu-

dioso innamorato della realtà

storico-culturale del nostro

paese. Questa esperienza, è

ormai giunta al termine, ma

siamo sicuri che in noi rimar-

ranno tutte le cose e gli inse-

gnamenti che da essa abbia-

mo appreso.

…………….. ah dimenticavamo,

volevamo ringraziare i due do-

c e n t i c h e c i h a n n o

“sopportato” fino alla fine, la

nostra cara prof.essa Di Mitri

Silvia e il prof. Vito Santo Mar-

zano.

Gli alunni del PON mod.7

Pagina 7

La pagina degli interni

50 ORE DI DURO LAVORO Amarcord: uno spettacolo d’altri tempi

Pubblicità Il futuro è nelle tue mani,

studiando e impegnandoti po-

trai realizzare i tuoi sogni e

avere così un futuro migliore!

RICORDA: il futuro...è

nelle tue mani!!!

Il tuo futuro… lo costruisci tu!!!

Benedetta Mazzei 5C

A Calimera, mercoledì 19

febbraio, gli alunni candidati

della classe 5^ della scuola

primaria hanno svolto le prove

per formare la classe musica-

le per la Scuola Secondaria di

I grado. Essi si sono recati in

sala di musica, al piano supe-

riore della scuola primaria, per

svolgere alcuni esercizi tra

cui: riprodurre col battito delle

mani ritmi diversi, ripetere

sempre con le mani una can-

zoncina accompagnata dal

pianoforte, riconoscere le note

acute e quelle gravi, individua-

re le note suonate col piano-

forte. Di se-

guito i profes-

sori di musica

hanno analiz-

zato le prove

e tre giorni

dopo, sabato

22 febbraio,

hanno reso

noti i risultati; gli alunni scelti

sono stati entusiasti, anche se

c’è stato un po’ di malconten-

to tra quelli a cui non è stato

assegna-

to lo

strumen-

to richie-

sto.

Jacopo

Rollo 5C

Pagina 8 Numero Unico

Per un anno pieno di musica

Le classi musicali

La pagina degli interni

Nella scuola primaria di Cali-

mera, il giorno 12 marzo c.a.,

si sono svolte le elezioni per il

Sindaco e il Consiglio Comu-

nale dei Ragazzi.

I candidati a Sindaco erano:

Bray Lorenzo, esponente della

lista “UNA SCUOLA E UN PAE-

SE MIGLIORE… SI PUO’ “ e Si-

curo Nicolò, a capo della lista

“INSIEME PER MIGLIORARE E

MIGLIORARCI”.

La tensione era alta e durante

lo spoglio il silenzio nell’aula

faceva percepire l’ansia

dell’attesa.

Dopo circa un’ora le classi 5^

hanno avuto il loro SINDACO,

Sicuro Nicolò, e il loro consi-

glio comunale: Aprile Luca,

Badiali Clara, Corlianò Chiara,

Creti Luigi, Marsella Luisa,

Pensa Gloria, Za Aurora i con-

siglieri eletti della lista di Nico-

lò, mentre Bray Lorenzo con

Corlianò Francesco e Mazzei

Benedetta, della lista non vin-

cente, completano il CONSI-

GLIO COMUNALE

DEI RAGAZZI.

Il nuovo sindaco ha

anche nominato i

suoi assessori: am-

biente Badiali Clara,

scuola e cultura

Corlianò Chiara ,

sport Cretì Luigi,

urbanistica Marsel-

la Luisa.

Ora non rimane altro da fare

che rimboccarsi le maniche e

impegnarsi per MIGLIORARE

la nostra comunità dei ragaz-

zi!

Matteo Tommasi 5C

Calimera: elezioni a scuola

Viva il sindaco!

Scuola Primaria– Il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Kalimera news

La lettura ti fa grande” è il

c o n c o r s o o r g a n i z z a t o

dall’Istituto comprensivo di

Calimera, e dalla Libreria il

Giardino delle Nuvole. ll festi-

val è realizzato grazie al lavoro

e all'impegno delle insegnanti

dell'Istituto Comprensivo di

Calimera è dell'Assessore alla

Cultura Leo Palumbo. Tra gli

ospiti di questa edizione gli

scrittori: Francesco D’Adamo,

Giuseppe Festa ,Erminia

Dell’Oro, Viviana Mazza, Caro-

lina Capria, Carlo Marconi.

Quattro giorni di incontri, spet-

tacoli, letture e laboratori de-

dicati al mondo dei piccoli let-

tori e una grande mostra mer-

cato con i libri delle case edi-

trici italiane specializzate in

letteratura per ragazzi. Il Festi-

val è un'occasione di promo-

zione della lettura

per i ragazzi a cui

la nostra scuola da

anni partecipa. IL

Premio Città di Cali-

mera è stato asse-

gnato a Silvia Sac-

co Stevanella, per-

ché è stata l’autrice

più votata dai pic-

coli lettori tra tutti

gli scrittori presenti

in concorso nella

scorsa edizione.

Alla premiazione

sono intervenuti

l’Assessore alla cul-

tura del Comune di

Calimera Leo Pa-

lumbo, il Dirigente dell’Istituto

Comprensivo di Calimera Pie-

ra Ligori.

Anna Berrino, Beatriz Dos Santos,

Francesco Tagliafierro 2B

Pagina 9

La pagina degli interni

Per ridere un po’...tra una lezione e l’altra

Pierino dice ad un amico:

”Amo le aule rotonde” e

l’amico gli chiede: “Perché?”

“Perché la maestra non ci può

mettere all’angolo, per puni-

zione! ”

Freddure

Qual e’ il colmo per un pomo-

doro?

Ballare la salsa.

Qual e’ il colmo per un pizza-

iolo?

Avere una figlia di nome mar-

gherita che fa la capricciosa

ogni quattro stagioni.

Qual e’ il colmo per un pesce

palla?

Finire nella rete dello stadio.

A domanda... rispondo!

Cosa fa un budino nel deser-

to?

Attraversa il dessert del Saha-

ra.

Qual e’ il sogno per un verme?

Andare a Newyork, la grande

mela.

Matteo Tommasi 5C

Daniele Capone 5C

La lettura ti fa grande

Il nostro Dirigente Scolastico,

Prof.ssa Piera Ligori, è una

donna cordiale e sempre di-

sponibile a confrontarsi con i

suoi studenti, l’abbiamo inter-

vistata per conoscere qualco-

sa di più di lei, sia riguardo ai

suoi gusti personali che alla

sua vita lavorativa.

Qual è il suo colore preferito?

Il giallo

E il suo piatto preferito?

Mi piace mangiare di tut-

to, amo anche cucinare

sia piatti della tradizione

che della cucina innovati-

va.

Che tipo di musica le pia-

ce ascoltare?

Mi piacciono tutti i generi

musicali pur non avendo

una cultura musicale, nel

senso che non so suona-

re uno strumento. La mu-

sica mi fa stare bene,

rende più leggere le mie

giornate: classica, pop,

tradizionale, ogni genere

coglie una sfumatura del

mio carattere.

Le piace leggere i giorna-

li? Qual è il suo preferi-

to?

Leggo molti giornali: Repubbli-

ca, Il Corriere della sera, la

Gazzetta del Mezzogiorno, Va-

nity Fair, non ce n’è uno prefe-

rito, perché ogni giornale met-

te in evidenza determinati a-

spetti della realtà ed è neces-

sario leggerne molti per farsi

una propria opinione.

Che tipo di studentessa era?

Attenta, puntuale, un po’ sec-

chiona, leggevo molto e aiuta-

va i compagni in difficoltà. Mi

piacevano molto la matemati-

ca e le scienze pur avendo

frequentato il Liceo Classico.

Ricordo che quando frequen-

tavo la scuola media (ora Se-

condaria di I grado) il preside

elogiava la mia classe perché

c’erano molte eccellenze in

matematica, tra cui io.

In che cosa è laureata?

In matematica.

Come mai ha deciso di fare il

Dirigente Scolastico?

Ho iniziato a lavorare nella

scuola nel 1986, prima solo

come docente di matematica,

poi responsabile di sede, fin-

ché, quando mi sono trasferi-

ta all’Istituto “A.De Pace” a

Lecce, la Dirigente mi ha scel-

ta come collaboratrice, da lì

l’idea.

Da quanti anni è in servizio

come Dirigente Scolastico?

Questo è il primo anno.

Le piace il suo lavoro?

Sì, mi piace molto stare insie-

me ai ragazzi; penso che il la-

voro dell’insegnante e della

dirigente sia difficile, ma per-

mette di stare sempre a con-

tatto con le nuove generazioni

e quindi di stare al passo con i

cambiamenti della società. Di

conseguenza ci si sente sem-

pre giovani.

Cosa pensa delle nuove gene-

razioni?

Penso che voi siate molto più

svegli di noi alla vostra età,

più vivaci, più attenti alle novi-

tà, più tecnologici, ma siete

anche più critici, nel senso

che non sempre accettate ciò

che vi viene proposto dai do-

centi e dai genitori; ai miei

tempi questo non succedeva.

Cosa pensa dell’uso dei social

network da parte dei minoren-

ni?

Penso che debba essere mol-

to limitato e monitorato dai

genitori, perché molto spesso

i ragazzi non hanno una reale

conoscenza di quello che può

significare mettere un conte-

nuto su Facebook o su Twitter.

Cosa intende fare per miglio-

rare la nostra scuola?

Intendo continuare a svolgere

le attività già avviate negli an-

ni precedenti dalla Dirigente

Enza Ingrosso, apportando

delle novità: migliorare la co-

noscenza delle lingue stranie-

re, dell’informatica, volgendo

uno sguardo più attento alla

multimedialità.

Gli alunni della 5C

Pagina 10 Numero Unico

Intervista al Dirigente Scolastico

Kalimera news Pagina 11

Calimera, 10 marzo 2014

Egregia Dirigente,

sono un’alunna della 5^C della Scuola Pri-

maria di Calimera. Io vorrei che in questa

scuola e in tutte le altre scuole non ci fosse-

ro litigi tra di noi, vorrei che tutti andassero

d’accordo e si volessero bene. Quindi, cara

Dirigente, la ringrazio per tutto quello che si

fa in questa scuola per insegnare a noi bam-

bini a rispettare gli altri, le regole della scuo-

la e della società civile.

Tanti saluti.

Giulia Nocco 5C

Calimera, 16 aprile 2014

Cara Dirigente,

vorrei chiederLe se noi ragazzi durante la

ricreazione, possiamo andare nella sala poli-

funzionale per parlare, conoscerci, fare ami-

cizia e mangiare in tranquillità. Secondo me

questa sarebbe un’occasione per poter co-

struire rapporti più solidi.

Cordiali saluti

Anastasia De Matteis 5C

Calimera, 10 Marzo 2014

Egregia Dirigente,

sono un’alunna della scuola Primaria di Cali-

mera e Le scrivo perché vorrei che nella mia

scuola ci fossero più spazi verdi. Noi stessi

potremmo “adottare” una parte del giardino,

per creare dei piccoli orti e impegnarci a

mantenerli e curarli durante l’anno. Sarebbe

un’esperienza bellissima da fare con le inse-

gnanti di scienze, che ci permetterebbe di

assistere da vicino alla nascita e alla crescita

di alcune piante.

La ringrazio per la sua disponibilità….

Cordiali Saluti

Chiara Corlianò 5C

Calimera, 16 aprile 2014

Egregia Dirigente,

sono un’alunna della classe 5^C della scuola Pri-

maria di Calimera e Le scrivo per dirle che sono

molto contenta del lavoro che facciamo in classe

con le maestre, tuttavia, molti di noi vorrebbero

dedicare più tempo a fare lavori di pittura e cono-

scere meglio il mondo delle nuove tecnologie at-

traverso l’uso del computer.

Augurandomi che ciò si possa realizzare Le porgo

distinti saluti

Elide Cafaro 5C

Calimera, 10 marzo 2014

Caro Sindaco,

sono un’alunna della classe 5^ C della Scuola

Primaria di Calimera. Nella scuola va tutto benis-

simo, certo, ma vorrei chiederle una piccola co-

sa. I muri dei corridoi, delle aule, degli atri e dei

bagni, sono rovinati, scrostati, pieni di scotch e di

buchi, pieni di scritte e graffi fatti dagli alunni

che sono venuti prima di noi in questa scuola, lei

potrebbe intervenire facendo in modo che i muri

diventassero più colorati e quindi più adatti ad

accogliere bambini della nostra età? Bisognereb-

be anche ricoprire i buchi e poi passare sopra dei

bei colori; come ho detto in precedenza. Così sì

che sarebbe un posto pieno di vita.

Spero che provvederà a fare qualcosa.

Distinti saluti

Benedetta Mazzei 5C

Lettere al giornale

TITOLO: Il passaggio dell’orso

G E N E R E : n a r r a t i v a

d’avventura per ragazzi

AUTORE: Giuseppe Festa

PROTAGONISTI: Karhu (orso),

Kevin e Viola (due volontari)

EDITORE: Salani Editore, Mila-

no

Il libro è ambientato nel Parco

Nazionale d’Abruzzo. Una mat-

tina al parco nascono due or-

si, Karhu e Suuri e, contempo-

raneamente, viene alla luce

anche il figlio di Sandro un

guardaparco. Le vite dei cuc-

cioli d’orsa e del cucciolo di

uomo scorrono parallelamen-

te fino a quando il loro destino

si intreccia tragicamente. In-

tanto, Kevin, uno studente

milanese e Viola, amante del-

la natura, si offrono volontari

per lavorare nel parco e diven-

tano testimoni di un vero e

proprio giallo: qualcuno, spin-

to dalla fame di denaro, sta

cercando di uccidere gli ultimi

esemplari di orsi marsicani.

Grazie all’aiuto del guardapar-

co Sandro, di Viola e di Kevin

la carneficina viene fermata,

ma Karhu muore vittima an-

che egli dell’incoscienza

dell’uomo. Il libro è un omag-

gio alla natura protetta che è

la vera protagonista della sto-

ria; con le sue leggi, i suoi e-

quilibri, insegna all’uomo co-

me vivere in armonia con se

stesso e con l’ambiente che lo

circonda.

La frase che ci ha ispirato di

più: “Un cuore di pietra e bo-

sco che pulsava vivo e miste-

rioso, con i suoi mille volti, le

sue leggi ancestrali. Così vici-

ne a quelle dell’Uomo, così

lontane da quelle degli uomi-

ni”. Elide Cafaro 5C

Luigi Colica 5C

Antonio De Santis 5C

Graziano Curlante 5C

Jacopo Rollo 5C

Aurora Za 5C

Pagina 12 Numero Unico

LE NOSTRE RECENSIONI

Libri (La lettura ti fa grande! Libro in concorso)

Cultura e spettacolo

Film

TITOLO: Mr. Magorium e la

bottega delle meraviglie

REGISTA: Zach Helm

PROTAGONISTA: Dastin Hof-

fmman e Natalie Portman

PERSONAGGI: Eric, Mahoney,

Henry

GENERE: commedia

Il film racconta di un uomo

magico, Mr. Magorium, di 243

anni. Possiede una bottega

magica dove lavora una ragaz-

za di nome Mahoney che è

una pianista. Lei da piccola

era bravissima a suonare il

piano, ma arrivata all’età di

23 anni, non crede più in se

stessa. In quella bottega

“lavora” anche un bambino

Eric, che è solo, senza amici,

ma poi succede qualcosa di

magico. Nella bottega arriva

anche un contabile, molto se-

rio, che non crede nella magi-

a, anche se tutto attorno a sé

è magico. Dopo però accadrà

qualcosa…Questo film è molto

bello, lo consiglio vivamente

agli adolescenti e anche alle

famiglie, perché questa storia

trasmette l’amore tra persone,

ma è anche divertente e credo

proprio che sia adatto a tutti!

Benedetta Mazzei 5C

Illustrazione: Jacopo Rollo 5C

Kalimera news

A Calimera, piccolo paese in

provincia di Lecce, la Pasqua

è più unica che mai.

Ogni anno al suo arrivo è clas-

sico fare un grande pranzo

con amici e familiari e i piatti

tipici sono: l’agnello della non-

na al forno con contorno di

patate, ma soprattutto la

“cuddhura “ un piatto tipico

pasquale preparato dai conta-

dini con pasta frolla e al cen-

tro un uovo sodo.

La mattina di Pasqua si apro-

no le uova di cioccolata e tutti

i bimbi, insieme ad adulti e

anziani festeggiano allegra-

mente.

Il giorno dopo Pasqua, detto

“Pasquetta”, si mangia in

campagna e si passa dalla

pietra di San Vito una pietra

con un buco al

centro (largo solo

30 centimetri!) in

simbolo di augu-

rio. Questa pietra

è situata nella

chiesetta rurale di

San Vito, Si tratta

di un grosso mas-

so calcareo con

un foro nel mezzo

che emerge diret-

tamente dal pavi-

mento. Secondo il

culto cristiano, chi ci passa

attraverso verrebbe purificato,

rinascendo a nuova vita, ma

secondo il culto pagano il pas-

saggio

è sim-

bolo di

ferit l i -

tà.. Nicolò

Sicuro

5C

Pagina 13

Tradizioni del mio paese

Pasqua a Calimera

Cultura e spettacolo

Cuddhure

Pubblicità

Venite alla scuo-la di Calimera

e la cultura sarà sempre vera!

Aurora Za 5C

Viviana Mazza “Storia di Mala-

la”.

Lo studio è alla base della vi-

ta. Per noi ragazzi che fre-

quentiamo l’ultimo anno della

scuola primaria, lo studio è

come le fondamenta di un pa-

lazzo. Ci dobbiamo ritenere

fortunati perché molti bambini

del mondo, come per esempio

Malala che viveva in Pakistan,

non hanno potuto completare

i loro anni di studio con tran-

quillità, a causa della guer-

ra.“Che senso ha rispondere

sempre alla violenza con la

violenza, alla morte con la

morte?”. Questa è una delle

tante frasi, ma tra le più signi-

ficative, pronunciate

da Malala nel libro di

Viviana Mazza.Ogni

bambino che vive la

guerra dovrebbe ave-

re il coraggio di dire:

“L’ISTRUZIONE E’ UN

NOSTRO DIRITTO!”.

Molti uomini impon-

gono la loro volontà

con la violenza, passando dal-

la ragione al torto. Malala, in-

vece, ha saputo far valere i

suoi diritti lottando con le pa-

role, non con la violenza, e ha

alzato la voce per difendere

ciò in cui credeva, non solo

per se stessa, ma anche in

nome delle altre ragazze e

l’ha fatto rischiando tutto, an-

che la sua stessa vita.

L’istruzione per lei era ed è un

diritto di tutti e, nonostante

abbiano tentato di ucciderla,

non si è arresa perché non

poteva lasciare che la paura

sconfiggesse il suo amore per

la vita. I talebani volevano im-

porre a Malala e alle sue ami-

che di non andare a scuola,

per noi questo è sbagliato.

Ognuno ha dei diritti ed è libe-

ro di fare le proprie scelte e di

svolgere il lavoro che fin da

piccolo ha desiderato fare e

nessuno è padrone di ostaco-

larlo; infatti,Malala dice che i

talebani possono fare del ma-

le alle persone, ma “non pos-

sono cancellare i ricordi felici

dalle loro menti e dal loro cuo-

re”. Ella è stata molto corag-

giosa perché, oltre a lottare

per sé stessa, ha lottato per

tutte le persone del mondo

con lo stesso problema e ha

sacrificato la propria vita, per-

ché si è messa contro persone

più grandi e potenti di lei. Per

noi è stata un ottimo esempio

di coraggio e sicurezza, anche

in futuro nell’educazione dei

figli.

Gli alunni della 5^A

Pagina 14 Numero Unico

…grazie allo studio!

La lettura ti fa grande! Libri in concorso

il cammino

La lettura...

Pubblicità

ti facilita...

Marzia Perrone 5C

Kalimera news

Francesco D’Adamo “Oh, free-

dom!”.

E’ la storia di Tommy e la sua

famiglia che, grazie all’aiuto di

Peg Leg Joe ‘the drinking

gourd’, riescono a raggiungere

la libertà dalla schiavitù. Il vi-

aggio ha rappresentato per

Tommy un percorso di crescita

interiore infatti, da ragazzo

che pensava solo a correre

nei campi e a pescare si ritro-

va pronto ad imparare tutto

ciò che serve per diventare

una guida: saper leggere e

scrivere, suonare il banjo e

inseguire con determinazione

le proprie ambizioni.

I ragazzi della 5^B immagina-

no di intervistare i due prota-

gonisti del racconto.

PEG LEG JOE

Signor Peg Leg Joe, da dove

viene e perché si trova qui in

Alabama?

Vengo da lontano e rappre-

sento per tanti una opportuni-

tà…verso la libertà…

Cosa intende per “opportunità

verso la libertà”?

Sono qui per portar via la mia

gente dalla schiavitù e

dall’oppressione. E’ un viaggio

lungo e pieno di ostacoli…ma

ne vale la pena…

Che cos’è quella specie di zuc-

ca che ha sulle spalle?

Questo è il mio banjo , uno

strumento a corda simile alla

chitarra ricavato da una zuc-

ca. Lo uso per accompagnare

le mie canzoni…

Ma le sue sono canzoni parti-

colari?

Si tratta di Spirituals, dei canti

che nascondono un messag-

gio che pochi colgono e sono

indizi per raggiungere la liber-

tà “Steel away, steel away

home”.

Quali sono state le difficoltà

maggiori del tuo cammino?

Sicuramente…tenere unito il

gruppo, lontano dai bianchi,

dai cacciatori di taglie e dai

neri che tradiscono la loro

gente per poche monete…

Secondo lei riuscirà la sua

gente a portare a termine il

viaggio verso la libertà?

Secondo me sì, perché la mia

gente ha coraggio e fede e

perché sono sicuro che quel

ragazzino lì riuscirà a continu-

are dove io lascerò.

TOMMY

Sei stato designato come il

successore di Peg Leg Joe in

questa straordinaria avventu-

ra…credi di farcela, nonostan-

te la tua giovane età?

Sì perché Peg Leg Joe e la mia

famiglia mi hanno trasmesso

forza, coraggio e lealtà.

Che emozioni hai provato

quando sei stato eletto come

successore di Peg Leg Joe?

Ho provato un’emozione gran-

dissima, anche se avevo pau-

ra di non essere all’altezza del

compito che mi è stato asse-

gnato, di lasciare la mia fami-

glia e di diventare grande

all’improvviso dovendomi oc-

cupare della mia gente.

Tommy, cos’è per te la liber-

tà?

No, a questa domanda vorrei

rispondeste voi…Noi

l’abbiamo vissuta sulla nostra

pelle…per voi, dopo aver cono-

sciuto la nostra storia, cos’è

la libertà?

Beh…per noi la Libertà è dirit-

to e rispetto…non essere pro-

prietà di alcuno! Libertà è giu-

stizia ma anche musica, pas-

sione, emozione… è il senso

della vita stessa…perché una

vita senza Libertà…non è vi-

ta…

Ecco ragazzi, avete capito per-

chè è così importante per me

e la mia gente questo lungo

viaggio…

….Sei forte Tommy… siamo

davvero felici di averti cono-

sciuto… Gli alunni della 5^B

Pagina 15

Oh freedom!

La lettura ti fa grande! Libri in concorso

La ginnastica ritmica è una

disciplina sportiva solo femmi-

nile. È uno sport totalmente

diverso dalla danza perché

nella ritmica si usano gli at-

trezzi: la palla, il cerchio, il na-

stro, le clavette e la fune. È

uno sport molto complesso

perché si devono coordinare i

movimenti del corpo e con-

temporaneamente il movi-

mento dell’attrezzo; ma è an-

che divertente.

Io, Benedetta Mazzei, la prati-

co ed ho imparato molte cose.

Ho imparato che quando non

si riesce a fare una cosa si

deve riprovare, non ci si deve

mai scoraggiare e prima o poi

ti riuscirà; ho imparato a sod-

disfare ogni mio desiderio im-

pegnandomi al massimo e,

allenandomi, potrò diventare

qualcuno.

A Melendugno c’è una pale-

stra di ritmica, si chiama LIFE.

Io vado lì a praticare la ritmica

e le allenatrici sono Maria De

Rinaldis e Milena Piccinno.

Sono bravissime, ci incorag-

giano sempre, sanno cosa è

opportuno fare, ci fanno senti-

re il vero spirito di squadra e

ci trasmettono il coraggio per

continuare ad andare avanti

dopo qualsiasi incidente.

Diverse sono le competizioni

che affrontiamo ogni anno e

quest’anno è arrivata una

grande soddisfazione, la LIFE

ha partecipato alle gare di hip

hop e ritmica e con grande

stupore... SIAMO ARRIVATE

PRIME!!!

Dopo le gare io e le mie com-

pagne abbiamo intervistato

una delle nostre allenatrici

MILENA PICCINNO:

Quando è nata la sua passio-

ne per la ritmica e dove?

A Lecce quando ero piccola

Ha partecipato a delle gare

interregionali?

Sì, ho partecipato a tante ga-

re.

Ha mai vinto delle gare? Se

sì, a che posto si è qualifica-

ta?

Sì, ho vinto diverse gare, piaz-

zandomi anche al 1° posto.

Come mai ha deciso di diven-

tare allenatrice?

Perché volevo divulgare e tra-

smettere la mia passione per

la ginnastica ritmica.

Quali sono le ginnaste più bra-

ve del 1°, 2°,3° e 4° grup-

po?

Per me sono tutte brave.

Cosa direbbe alle ragazze che

non praticano la ritmica per

incitarle a praticarla?

Direi che è una disciplina mol-

to affascinante.

Cosa vuol dire per lei

“Ritmica”?

Per me ritmica è: passione e

dedizione.

Chi sono state le sue prime

allieve?

La mia prima allieva è stata la

mia collega Maria.

Quanti anni aveva quando

l’ha allenata?

Aveva 21 anni.

Benedetta Mazzei 5C

Pagina 16 Numero Unico

Ritmica: uno sport affascinante Passione e dedizione per arrivare prime.

La pagina dello sport

Basket e calcio: che passione! Due discipline molto amate a Calimera, sentiamo cosa ne pensano i

rispettivi allenatori

A Calimera lo sport è una di-

sciplina molto praticata dagli

sportivi di tutte le età. In effet-

ti, non c’è che l’imbarazzo del-

la scelta, essendoci alcune

Società Sportive fortemente

radicate sul territorio che atti-

rano atleti anche dai paesi

limitrofi. Tra le discipline più

praticate vi sono il basket e il

calcio, sport completi che faci-

litano il corretto sviluppo fisico

di bambini e adolescenti.

BASKET. Allenatore storico

dell’A.S.D. basket Calimera, è

Federico Quarta, nato 45 anni

fa a Calimera, dove abita e

svolge il suo lavoro di allena-

tore da ben 23 anni. Il suo co-

lore preferito è il rosso e pre-

ferisce mangiare pesce e riso.

Ascolta musica diversa, a se-

conda del suo stato d’animo,

ma non gli piacciono sicura-

mente i generi: rap, hip hop e

rock. Nel tempo libero, quan-

do non allena, gli piace legge-

Kalimera news

re, guardare i film e, natural-

mente, seguire il basket. Per

conoscerlo meglio gli abbiamo

posto alcune domande.

Com’ è nata la sua passione

per il basket?

È incominciata a scuola a 17

anni.

Cosa l’ha portato a di-

ventare allenatore?

Ero un giocatore valido

e, quindi, ho voluto tra-

smettere quello che sa-

pevo ad altri giocatori.

In quale squadra ha gio-

cato e in quale ruolo?

Ho giocato soprattutto

nella squadra del Maglie

ricoprendo il ruolo di

guardia essendo più bra-

vo in difesa.

Ha allenato altre squadre ol-

tre al Calimera ?

Sì: il Lecce il Maglie, Nardò e

San Cesareo.

Quando scade il suo mandato

di allenatore del Calimera?

Il mio contratto non ha termi-

ni.

Fino ad ora qual è stato la

squadra più dura da sostene-

re?

Quella del Galatina under 19.

Se la squadra è in svantaggio

cosa fa per tirare su il morale

ai suoi giocatori ?

Grido per incoraggiarli e consi-

gliarli.

Quale schema usa?

Dipende dai giocatori e dalle

circostanze. La squadra è dut-

tile, capace di fare molte cose,

non abbiamo uno schema fis-

so di attacco e difesa, è una

squadra poliedrica.

Chi sono i giocatori più forti

della squadra serie D?

Andrea Saracino e Gaetano

Montinaro perché hanno più

esperienza.

Farà salire il Calimera in serie

D ?

Se si impegna ci riuscirà, si

spera tra un paio d’anni.

Se dovesse consigliare a noi

ragazzi di fare basket quali

argomentazioni sceglierebbe?

Il basket è uno sport molto

spettacolare e divertente che

permette di fare gruppo con i

compagni di squadra, quindi è

consigliato anche ai fini della

socializzazione.

CALCIO. Andrea Panico ha 35

anni, è nato a Napoli, ama il

colore blu e il suo piatto prefe-

rito sono gli spaghetti con le

vongole. Si è diplomato presso

l’Istituto Tecnico Commerciale

dopodiché si è dedicato piena-

mente alla sua grande passio-

ne: il calcio. Si definisce un

buono con la tendenza a pren-

dere decisioni affrettate. Ben

volentieri si è prestato ad es-

sere intervistato dagli alunni

della 5^C molti dei quali sono

suoi allievi.

Come, quando e dove è nata

la sua passione per il calcio?

In un campo di calcio in cam-

pagna. È una passione di fa-

miglia, infatti mio padre era

un portiere.

Secondo lei, a che età biso-

gnerebbe incominciare a pra-

ticare il calcio?

Intorno ai 5 o 6 anni.

Per quale squadra di serie

A tifa e perché?

Per il NAPOLI perché sono

nato a Napoli.

Qual è stata la prima squa-

dra che ha allenato?

Il Lecce Calcio.

È vero che allena la

“PRIMAVERA” del Lecce?

Si è vero.

Quanti anni aveva quando

ha iniziato a fare

l’allenatore?

Avevo 33 anni, ho preso la

decisione dopo aver avuto un

infortunio grave.

Quali sono i migliori giocatori

che allena?

Guadalupi e Chironi.

Che studi ha fatto?

Ho frequentato e mi sono di-

plomato all’Istituto Tecnico

Commerciale.

I suoi figli praticano il calcio?

Solo mio figlio maggiore, Mat-

teo.

Che tipo di schema usa?

Lo schema 4-2: 4 difensori, 4

centrocampisti e 2 attaccanti.

Secondo lei, perché un ragaz-

zo dovrebbe praticare il cal-

cio?

Perché è un gioco di gruppo,

dà molto dal punto di vista

fisico e insegna il rispetto del-

le regole. Gli alunni della 5^C

Pagina 17

La pagina dello sport

E’ in continuo aumento il nu-

mero delle persone che prati-

cano un’attività sportiva. Si

iniziò a parlare di sport nel

776 a.C. quando i Greci per

primi inventarono i giochi o-

limpici. Oltre per divertire lo

sport è importante per

l’educazione del carattere, per

contenere la rabbia e lo

stress. Inoltre lo sport crea

occasioni di condivisione e

consente di fare amicizie. Pra-

ticando sport si impara lo spi-

rito di squadra, infatti nel cal-

cio, nel basket, nella danza, è

molto importante essere uniti

e non lasciarsi indebolire dalle

altre squadre.

Con le nuove tecnologie si so-

no superati anche i limiti fisici

dando così la possibilità an-

che ai disabili di praticare

sport e di gareggiare alle para-

olimpiadi.

Noi pratichiamo sport fin da

quando eravamo bambini, e

consigliamo a tutti, grandi e

piccoli, di praticare uno sport,

Per gli sportivi è molto impor-

tante la nutrizione, e dobbia-

mo ricordarci che

tutto ciò che intro-

duciamo nel no-

stro organismo

deve servire come

b e n z i n a

(CALORIE), come

proteine (VITAMINE, MINERA-

LI, FIBRE, ANTIOSSIDANTI), e

per la regolazione termica

(L’ACQUA DELLE BEVANDE E

DEI CIBI). Il motore umano ha

bisogno di una miscela di ma-

c r o n u t r i e n t i

(CARBOIDRATI ,PROTEINE,

GRASSI). Alimentazione bilan-

ciata significa introdurre ogni

giorno una buona varietà di

alimenti (CEREALI, LEGUMI,

CARNE).

Alessandro Boghiu 2B

Alessia Calogiuri 2B

Sofia Longo 2B

Giorgia Puzzovio 2B

e corse. E’ da qui che ho capi-

to cosa mi sarebbe piaciuto

fare nella vita, ovvero curare

gli animali e la natura.

Il ricordo più bello che ho è

quello della gara in cui sono

arrivata prima, ma ci sono sta-

ti anche momenti difficili, per

esempio una caduta in segui-

to alla quale mi sono rotta un

ginocchio.

Nel periodo di convalescenza

ho scoperto l’esistenza

dell’ippoterapia, insieme di

tecniche che utilizzano il ca-

vallo per migliorare lo stato di

Per me lo sport significa liber-

tà. Mi piace andare a cavallo,

con questi animali ho instau-

rato un rapporto di vera amici-

zia.

Questa passione è nata grazie

al mio amico Stefano, un ra-

gazzo disabile amante anche

lui dei cavalli. Quando un gior-

no mio zio mi regalò una ca-

valla, sono stata felicissima,

non credevo ai miei occhi, era

tutta mia, non avevo mai visto

un animale così grande.

Con il mio amico Stefano

spesso facevamo lunghe pas-

seggiate a cavallo, gare, salti

salute di persone affette da

autismo, sindrome di Down, o

altre patologie.

Diletta Martano 2^ Martignano

Pagina 18 Volume 1, Numero 1

Lo sport: un valido aiuto per vivere bene

La pagina dello sport

Per me lo sport è….

Titolo notiziario Pagina 19

I campioni e lo sport

La pagina dello sport

Il fisico risente dello stress che subisce il cor-po e anche di quello psi-cologico. E' naturale che il pubblico e la compa-gnia che aspettano l'ar-tista ospite abbiano gli occhi puntati su di lui e

si aspettino la grande performance. Bisogna stringere i denti e ma-scherare qualsiasi pro-blema fisico. Non si può sbagliare.

( ROBERTO BOLLE) BALLERINO

Il talento ti fa vincere una partita. L'intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.

(MICHAEL JORDAN)

GIOCATORE DI BASKET

La libertà è un valore

fondamentale. Appena

mi sento costretta, mi

ribello e faccio il contra-

rio.

(FEDERICA PELLEGRINI)

NUOTATRICE

Faccio una cosa molto

bene, ma il talento non

basta. E' il primo inse-

gnamento che mi ha

trasmesso il coach.

Puoi aver talento, ma

se non lavori dura-

mente non diventi un

campione.

Tra me e il pallone c’è un rapporto speciale. Ancora

oggi, come quando ero bambino, so già come dovrò

trattarlo e cosa dovrò farne prima ancora che mi ar-

rivi tra i piedi. (LIONEL MESSI) CALCIATORE

Alessandro Boghiu, Alessia Calogiuri, Sofia Longo, Giorgia Puzzovio 2B

via Ugo Foscolo, 1 tel. 0832.872014

E-mail: [email protected]

Istituto Comprensivo Calimera-

Martignano (LE)

Scuola Primaria 5C Cali-

mera

Direttore: Sicuro Nicolò

Grafici: Berrino Brizio,

Ciccarese Franceso, Cor-

lianò Chiara, De Matteis

Anastasia, Nocco Giulia,

Perrone Marzia, Rollo Ja-

copo, Za Aurora.

Fotografi: Capone Daniele,

Curlante Graziano, Friolo

Giorgia, Tommasi Matteo

Redattori: Cafaro Elide,

Colica Luigi, De Santis

Antonio, Longo Silvia, Maz-

zei Benedetta, Nikola Ni-

kolov.

Tutor: Marsella Antonella,

Tommasi Alessandra

Esperta esterna: Campa

Maria Lucia

Siamo su internet:

www.icscalimera.it C – 1 – FSE – 2013 - 328

Scuola Secondaria 2B,2C

Direttore: Aprile Francesco

Impaginazione e grafica:

De Riccardis Sara, Spa-

gnolo Tiziano

Fotografi: Berrino Anna,

Boghiu Alessandro, Longo

Sofia

Grafici: Calogiuri Alessia,

Montinari Martina

Redattori: Castrignanò

Laura, Di Lecce Giorgioli-

no, Dos Santos Beatriz,

Martano Diletta, Puzzovio

Giorgia, Renato Gloria,

Spedicato Valerio, Taglia-

fierro Francesco .

Tutor: Bray Anna

Esperta esterna: Cozza

Lorella

La redazione