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INTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE ANNO 2008

ARPA - Sezione Provinciale di Bologna

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INDICE

Pag. 3 RELAZIONE ANNUALE Allegati: PRINCIPALI INTERVENTI EFFETTUATI NEL 2008 1) INCENDIO

1.1 Incendio con interessamento di coperture in eternit 1.2 Incendio di attività produttiva

2) ESALAZIONI MOLESTE – EMISSIONI DI POLVERI O FUMI 2.1 Esalazioni moleste/emissione di polveri o fumi da insediamento produttivo 2.2 Esalazioni moleste prodotte da centri di stoccaggio e trattamento rifiuti 2.3 Esalazioni moleste provenienti da spandimenti su terreno 2.4 Esalazioni moleste/emissione di polveri e fumi da pubblica fognatura 2.5 Esalazioni moleste/emissione di polveri e fumi da area non identificata

3) INQUINAMENTO CORPO IDRICO 3.1 Inquinamento di corso d’acqua superficiale 3.2 Moria di pesci 3.3 Sversamento di liquami zootecnici in corso d’acqua superficiale 3.4 Presenza di oli minerali in corso d’acqua superficiale 3.5 Presenza di schiuma in corso d’acqua superficiale

4) INCIDENTI STRADALI E FERROVIARI 4.1 Incidente con sversamento sul suolo/corpo idrico di gasolio per autotrazione 4.2 Sversamento sul suolo di rifiuti da container ferroviario 4.3.Sversamento su sede stradale di materiale oleoso trasportato

5) ABBANDONO DI RIFIUTI 5.1 Abbandono di rifiuti su terreno pubblico o privato

6) VARIE 6.1 Sverasmento di acque contaminate da sostanze oleose su fondo agricolo 6.2 Sversamento di letame su fondo agricolo con interessamento del fondo stradale 6.3 Perdita di gasolio da cisterna a servizio di civile abitazione 6.4 Rottura di oleodotto con sversamento sul terreno di cherosene

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GLI INTERVENTI IN EMERGENZA AMBIENTALE EFFETTUATI NEL 2008

DAL SERVIZIO TERRITORIALE DELLA

SEZIONE PROVINCIALE DI BOLOGNA

L’anno 2008 è stato caratterizzato da n. 67 interventi per emergenze ambientali, dei quali n. 37 in

Servizio di Pronta Disponibilità e n. 30 durante il normale orario di lavoro.

Sulla base di quanto riportato nel documento sulla pronta Disponibilità attualmente vigente il

Servizio Territoriale della Sezione Provinciale di Bologna garantisce interventi in emergenza nel

caso di:

1) Inquinamento di corpi idrici superficiali e sotterranei;

2) Spandimento non corretto di deiezioni animali,

3) Emissione di inquinanti in atmosfera, accidentali e non;

4) Ritrovamento di rifiuti abbandonati

5) Incidenti stradali o ferroviari con sversamento di sostanze pericolose;

6) Incidenti connessi con la presenza di materiale radioattivo;

7) Incendi in insediamenti produttivi;

8) Piani Provinciali di Protezione Civile;

9) Piani di emergenza per le aziende a rischio di incidente rilevante,

Il presente documento si prefigge lo scopo di riassumere ed analizzare statisticamente gli interventi

effettuati , riportando inoltre in allegato le schede riassuntive delle principali emergenze, suddivise

per tipologia.

Per la registrazione degli interventi, effettuata sulla base delle relazioni trasmesse al Responsabile di

Service, sono stati utilizzati i format previsti nelle linee guida ARPA sul Servizio di Pronta

Disponibilità; detti format sono stati inseriti in uno specifico Data-Base e successivamente elaborati

per le valutazioni del caso.

Nella sottostante Tabella 1 e nel Grafico 1 si riporta la suddivisione degli interventi effettuati

secondo la loro diversa tipologia.

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Tabella 1

Interventi Tipo emergenza

in PD in Orario Servizio Totali

%

Inquinamento corpo idrico 17 15 32 47,8 Esalazioni maleodoranti 11 4 15 22,4 Emissione polveri-fumi-incendi 1 4 5 7,5 Inquinamento del suolo 3 1 4 6,0 Incidente stradale 2 1 3 4,5 Moria di pesci 2 1 3 4,5 Sversamento liquami 0 2 2 3,0 Abbandono di rifiuti 1 1 2 3,0 Altro 0 1 1 1,5 Scarichi idrici 0 0 0 0,0 Totale 37 30 67 100,0

Grafico 1

0

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15

20

25

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Tipologia segnalazione (%)

Dall’analisi dei dati riportati in Tabella 1 emerge chiaramente che la principale tipologia di

emergenza registrata nel 2008, in analogia con quanto riscontrato anche negli anni passati,

riguarda fenomeni di inquinamento di corsi d’acqua superficiali che, unitamente ai fenomeni di

moria di pesci, costituisce oltre il 50% degli interventi complessivi.

Da un’analisi più dettagliata dei singoli interventi si possono trarre le seguenti indicazioni:

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a) Incendi:

Trattasi di eventi che possono costituire un rilevante rischio ambientale, soprattutto nel caso di

incendi di insediamenti produttivi.

In genere il ruolo di ARPA è concordato con i VV.FF che sono presenti sul posto ed ai quali siamo

subordinati per tutto ciò che comporta problemi di sicurezza.

Nel corso del 2008 si segnala come unico evento di una certa rilevanza l’intervento n. 461

riguardante l’incendio, a seguito di esplosione, dello stabilimento della ditta Marconi Gomma

S.p.A.

Causa dell’esplosione, che ha anche determinato la morte di due persone addette alle lavorazioni, è

risultata essere una miscelazione sperimentale di sostanze per la produzione di gomma.

Dal punto di vista delle ricadute ambientali durante l’emergenza si è provveduto a monitorare la

situazione relativamente alla produzione di acque di spegnimento derivanti dalle operazioni dei

Vigili del Fuoco, mentre per quanto concerne la post emergenza l’attenzione è stata rivolta alle

condizioni del tetto in eternit, parzialmente lesionato dall’esplosione e dal conseguente incendio.

b) Esalazioni maleodoranti/Emissione di poveri e fumi:

Per quanto concerne la presenza di esalazioni maleodoranti l’anno 2008 è stato caratterizzato da

numerose segnalazioni riguardanti l’attività della ditta Valli Zabban – Via del traghetto – Bologna,

che effettua la produzione di conglomerato bituminoso.

In proposito si richiamano gli interventi n. 435, 444, 454, 460, 462, 466.

Le continue proteste della cittadinanza e i risultati dei numerosi interventi effettuati da questa

Agenzia hanno portato all’emanazione di provvedimenti da parte dell’autorità competente

(Provincia di Bologna) finalizzati alla realizzazione di interventi tecnici in grado di consentire il

superamento delle problematiche riscontrate.

Alla ditta in questione sono stati concessi tempi di adeguamento al momento non ancora scaduti.

Altro intervento di una certa rilevanza è costituito dal n. 433 relativo alla segnalazione di emissioni

odorigene riconducibili ad una fuga di gas metano da un’azienda che svolge l’attività di stoccaggio

di rifiuti speciali e pericolosi.

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Come già avvenuto in passato in altre realtà simili il problema è stato originata da operazioni su

cisternette precedentemente utilizzate per il contenimento di odorizzante per gas metano, conferite

al centro di stoccaggio rifiuti senza aver effettuato un adeguata bonifica.

c) Inquinamento di corpo idrico superficiale:

Trattasi di eventi sui quali è opportuno intervenire in quanto il rischio ambientale è quasi sempre

valutabile esclusivamente sul posto.

Nel 2008 non si sono verificati episodi particolarmente rilevanti.

Come evento più significativo si segnala l’intervento n. 412 che ha riguardato lo sversamento in

corso d’acqua superficiale di reflui provenienti da un’azienda galvanica che svolge attività di

ossidazione e colorazione dell’alluminio.

Lo scarico dell’azienda avviene con immissione nella fognatura comunale e solamente a seguito di

rottura della stessa in concomitanza di uno scolmatore di piena è stato possibile individuare lo

scarico anomalo che si è riversato nel corso d’acqua superficiale limitrofo.

L’intervento, effettuato congiuntamente a personale del Corpo di Polizia Municipale, si è

caratterizzato per il fatto di aver individuato il responsabile dello scarico anomalo grazie

all’esecuzione di video ispezione del tratto fognario interessato.

d) Incidenti stradali e ferroviari

In molti casi trattasi di incidenti che vedono coinvolti mezzi pesanti con rottura del serbatoio e

fuoriuscita di carburante che si disperde sulla sede stradale e può interessare anche corpi idrici

superficiali posti nelle vicinanze. In alcuni casi l'emergenza è caratterizzata dalla fuoriuscita della

merce trasportata. Trattasi di emergenze certamente significative, a volte anche ad alto rischio

ambientale proprio per le caratteristiche delle sostanze trasportate. In genere l'intervento è

facilmente gestibile se avviene in autostrada, potendo mobilitare le attrezzature a disposizione di

Soc. Autostrade, mentre risulta molto più problematico nel caso in cui si verifichi sulla normale rete

stradale.

Altra tipologia di emergenze direttamente collegate al trasporto su strada o ferro è legata alla

possibile perdita del prodotto trasportato, anche in assenza di evento accidentale.

Contrariamente a quanto riscontrato negli anni precedenti il 2008 è stato caratterizzato da un

limitato numero di emergenze legate al trasporto stradale e ferroviario (4,5 % a fronte ad esempio

del 17 % del 2007)

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Come intervento significativo si segnala l’intervento n. 401 relativo alla perdita di perdita di rifiuti

da container ferroviario temporaneamente in sosta presso l’Interporto di Bentivoglio, situazione

analoga a quanto già avvenuto nello stesso sito nel corso del 2007.

Anche in questo caso è stato necessario avviare interventi di bonifica rimuovendo il materiale

fuoriuscito, asportando eventuale terreno contaminato, nonché vigilando sulle operazioni di

recupero e ripristino delle condizioni di normale efficienze dei mezzi interessati dall’evento.

e) Abbandono di rifiuti in area pubbliche e private:

Come per le segnalazioni di inquinamento di corpo idrico superficiale anche in questo caso si tratta

di eventi sui quali normalmente è opportuno intervenire in quanto l’esatta tipologia del rifiuto

abbandonato e, di conseguenza il rischio ambientale, è quasi sempre valutabile esclusivamente sul

posto.

Nel corso del 2008 si segnala un unico intervento (n. 408) relativo all’abbandono sul suolo di n.3

fusti, della capacità di circa 2 Q.li cadauno, contenenti oli minerali.

La parziale rottura di uno dei fusti ha determinato la fuoriuscita del contenuto e lo sversamento

dello stesso sul terreno circostante.

Le operazioni di bonifica, effettuate in collaborazione con le autorità comunali hanno comportato

l’assorbimento del liquido sversato, il trasporto in area di sicurezza dei fusti rinvenuti, la

decorticatura del terreno interessato dall’inquinamento ed il successivo conferimento a centro di

stoccaggio autorizzato di tutto il materiale contaminato.

f) Varie:

Trattasi di segnalazioni di varia natura i cui risvolti ambientali devono pertanto essere valutati caso

per caso.

Nel 2008 si registra come significativo l’intervento n. 456 relativo alla rottura accidentale di un

oleodotto interrato con successivo sversamento nel terreno agricolo di carburante per aerei

(cherosene).

L’intervento ha comportato la chiusura delle saracinesche poste sulla conduttura a valle e a monte

del tratto interessato dall’evento, l’esecuzione di uno scavo per portare alla luce il condotto

lesionato, lo svuotamento del condotto con recupero del carburante, la riparazione dello stesso,

l’asportazione e il successivo smaltimento di tutto il terreno contaminato.

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In Tabella 2 e Grafico 2 si riporta la suddivisione territoriale delle emergenze ambientali.

Tabella 2

N° Interventi Distretto

in PD in Orario Servizio Totali %

Urbano 13 14 27 40,3

Pianura 15 2 17 25,4

Montagna 6 6 12 17,9

Imolese 3 8 11 16,4

Totale 37 30 67 100,0

Grafico 2

Dall’analisi della Tabella in questione si evidenzia come nel 2008 il Distretto Urbano sia risultato,

con il 40 % degli interventi, quello maggiormente interessato da eventi di emergenza ambientale.

N°Interventi in emergenza ambientale

Imolese16,4%

Montagna

17,9%

Pianura

25,4%Urbano

40,3%

9

Di un certo interesse può rappresentare l’analisi relativa alle modalità di attivazione delle

emergenze; a tal fine si riporta in Tabella 3 e Grafico 3 la suddivisione degli interventi secondo la

provenienza della segnalazione.

Tabella 3

N° Segnalazioni Segnalante in PD in Orario Servizio Totali

%

Privati 7 6 13 19,4

Polizia Municipale 7 6 13 19,4

Altro 8 4 12 17,9

Vigili del fuoco 4 4 8 11,9

118 5 2 7 10,4

Guardie ecologiche 3 2 5 7,5

Comune 1 3 4 6,0

Provincia 2 1 3 4,5

Carabinieri 0 2 2 3,0

Ausl 0 0 0 0,0

Grafico 3

0

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Aus

lNumero segnalazioni emergenze

10

Si conferma quanto già riscontrato negli anni precedenti relativamente al fatto che le segnalazioni

provengono da numerosi soggetti, sia istituzionali che privati.

Dall’analisi dei dati riportati nei format di registrazione delle emergenze 2008 si osserva che nel 18

% del casi (12 su 67) si è reso necessario procedere ad un’attività di campionamento con successivo

inoltro al Laboratorio Integrato per l’esecuzione di analisi di laboratorio, mentre solamente in un

caso (1,5 %) si è provveduto anche ad effettuare analisi sul campo.

Nel 19 % degli interventi (13 su 67) si è inoltre reso necessario adottare uno o più provvedimenti

immediati per contenere o rimuovere le cause dell’inquinamento.

Nella sottostante Tabella 4 e Grafico 4 si riporta la distribuzione di tutti i provvedimenti adottati su

segnalazione o richiesta del personale ARPA intervenuto.

Tabella 4

Provvedimento Tipologia provvedimento immediato in PD in Orario Servizio Totali

Rimozione 5 2 7

Contenimento 2 2 4

Messa in sicurezza 3 1 4

Asportazione 3 1 4

Altro 2 1 3

Bonifica 2 0 2

Diluizione 0 2 2

Chiusura 1 0 1

Totale 18 9 27

11

Grafico 4

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Tipologia provvedimenti immediati

In molti di questi casi l'intervento è consistito nel contenimento e/o rimozione delle sostanze

inquinanti (liquami, fanghi, rifiuti, ecc..).

Si è pertanto reso necessario reperire attrezzature e materiali idonei allo scopo.

Tale evenienza ripropone una questione tuttora irrisolta, rappresentata dalla difficoltà, se non

impossibilità di reperire attrezzature e materiali idonei presso strutture pubbliche (es. Comuni,

VVFF) e nel contempo delle problematiche che si aprono nel caso in cui si richieda l'attivazione di

una ditta privata.

Nel caso in cui sia ARPA a richiedere l'intervento ad una ditta privata specializzata in bonifiche

ambientali si ripropone il quesito relativo a chi spetti l'onere economico conseguente, pertanto nel

dubbio ad oggi si continua a suggerire al privato (nel caso in cui sia nota la responsabilità

dell'evento) o al Comune (nel caso in cui non sia stato possibile accertare responsabilità di terzi)

l'attivazione delle ditte specializzate.

La questione, già segnalata nel corso degli anni precedenti, anche nel 2008 non ha trovato una

risposta soddisfacente; si rimanda alle precedenti relazioni per le valutazioni in merito a tale

problematica e alle possibili soluzioni.

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Per ultimo si riporta un breve confronto fra l’attività svolta in Pronta Disponibilità nel periodo 2002

- 2008 da cui si osserva che in questo ultimo anno si è registrato un numero di interventi ed un

tempo impiegato per ognuno di essi in linea con quanto rilevato nel periodo 2006 - 2008.

Tabella 5

Confronto PD periodo 2002 - 2008

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Interventi 36 43 45 52 39 36 37

Ore straordinarie 226 240 230 177 153 169 139

Ore straordinarie/intervento 6,3 5,6 5,1 3,4 3,9 4,7 3,7

Grafico 5

0

10

20

30

40

50

60

2002 2003 2004 2005 2006 2007 20080

50

100

150

200

250

300

Interventi Ore straordinarie

Per ultimo si sottolinea che dei 37 operatori interessati dalla Pronta Disponibilità (6 capoturno e 31

Tecnici del Servizio Territoriale) 25 operatori ( 6 Capoturno e 19 Tecnici) sono stati chiamati ad

affrontare almeno uno dei 37 interventi in Pronta Disponibilità effettuati nel corso del 2008.

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PRINCIPALI INTERVENTI EFFETTUATI NEL 2008

1) INCENDIO

1.1 Incendio con interessamento di coperture in eternit

- Interv. n. 409: incendio di cascinale con presenza di amianto e rifiuti vari – Bologna - Interv. n. 458: incendio di stalla con copertura in eternit - Casalfiumanese

1.2 Incendio di attività produttiva

- Interv. n. 436: incendio presso inceneritore FEA – Bologna - Interv. n. 441: incendio ditta Colorificio Colba – Castenaso - Interv. n. 443: incendio ditta Bonora – Malalbergo - Interv, n. 461: incendio ed esplosione ditta Marconi Gomma – Sasso Marconi

2) ESALAZIONI MOLESTE – EMISSIONI DI POLVERI E FUMI

2.1 Esalazioni moleste/emissione di polveri o fumi da insediamento produttivo

- Interv. n. 417: esalazioni moleste e fumi da ditta Fonderie di Castel Guelfo – Castel Guelfo

- Interv. n. 435: esalazioni moleste da ditta Valli Zabban – Bologna - Interv. n. 444: esalazioni moleste da ditta Valli Zabban – Bologna - Interv. n. 454: esalazioni moleste da ditta Valli Zabban – Bologna - Interv. n. 460: esalazioni moleste da ditta Valli Zabban – Bologna - Interv. n. 462: esalazioni moleste da ditta Valli Zabban – Bologna - Interv. n. 466: esalazioni moleste da ditta Valli Zabban – Bologna

2.2 Esalazioni moleste prodotte da centri di stoccaggio e trattamento rifiuti

- Interv. n. 433: esalazioni moleste da ditta Bologna Ecologia – San Giorgio di Piano

2.3 Esalazioni moleste provenienti da spandimenti su terreno

- Interv. n. 449: esalazioni maleodoranti provenienti da operazioni di spandimento di pollina su area agricola - Castel del Rio

2.4 Esalazioni moleste/emissione di polveri e fumi da pubblica fognatura

- Interv. n. 414: esalazioni maleodoranti da scarico fognario – Granarolo Emilia - Interv. n. 439: esalazioni maleodoranti provenienti dalla pubblica fognatura - Imola - Interv. n. 464: esalazioni maleodoranti provenienti dalla pubblica fognatura - Dozza

2.5 Esalazioni moleste/emissione di polveri e fumi da area non identificata

- Interv. n. 453: esalazioni moleste derivanti da area industriale – San Giorgio di Piano

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3) INQUINAMENTO CORPO IDRICO

3.1 inquinamento di corso d’acqua superficiale

- Interv. n. 402: inquinamento fosso di scolo – Grizzana Morandi - Interv. n. 403: inquinamento fosso do scolo – San Lazzaro di Savena - Interv. n. 404: inquinamento Scolo di Budrio – Budrio - Interv. n. 405: inquinamento Torrente Samoggia – Monteveglio - Interv. n. 406: inquinamento Scolo Riolo – Castelmaggiore - Interv. n. 407: inquinamento Scolo Calcarata – San Giorgio di Piano - Interv. n. 410: inquinamento Scolo Correcchiello – Imola - Interv. n. 411: inquinamento fosso di scolo – Granarolo Emilia - Interv. n. 412: inquinamento Scolo Zenetta – Granarolo Emilia - Interv. n. 415: inquinamento Scolo Cerchia – Sant’Agata Bolognese - Interv. n. 416: inquinamento Scolo Calcarata – San Giorgio di Piano - Interv. n. 419: inquinamento Canale Menata Sellaro – Castel Guelfo - Interv. n. 430: inquinamento Canale Gambellara – Imola - Interv. n. 434: inquinamento Rio Zinella – San Lazzaro di Savena - Interv. n. 437: inquinamento Canale Navile – Bologna - Interv. n. 440: inquinamento corso d’acqua superficiali – Monterenzio - Interv. n. 445: inquinamento Canale Torbido – Crevalcore - Interv. n. 446: inquinamento Fiume Savena – Pianoro - Interv. n. 451: inquinamento Fiume Reno – Vergato - Interv. n. 452: inquinamento Scolo Fossetta Selice – Imola - Interv. n. 455: inquinamento Canale Navile – Bologna - Interv. n. 465: inquinamento Torrente Savena – Bologna

3.2 Moria di pesci

- Interv. n. 447: moria di pesci nel fiume Reno – Bologna - Interv. n. 450: moria di pesci nel Canale di Reno – Bologna - Interv. n. 457: moria di pesci nello Scolo Riolo – Galliera - Interv. n. 467: moria di pesci nel Torrente Savena – San Lazzaro di Savena

3.3 Sversamento di liquami zootecnici in corso d’acqua superficiale

- Interv. n. 428: sversamento liquame bovino nel Canale Cantalupo – San Giovanni - Interv. n. 429: sversamento liquami nel Rio Canelli – Castel D’Aiano - Interv. n. 431: sversamento liquami nello Scolo Romita – San Giovanni in Persiceto - Interv. n. 463: sversamento liquami nel Torrente Gea – Castel D’Aiano

3.4 Presenza di oli minerali in corso d’acqua superficiale

- Interv. n. 442: presenza di oli minerali nel collettore Canocchietta – Sala Bolognese

3.5 Presenza di schiuma in corso d’acqua superficiale

- Interv. n. 413: presenza di schiuma nel Fiume Idice – Monterenzio - Interv. n. 420: presenza di schiuma nello Rio Maggiore – Porretta Terme - Interv. n. 422: presenza di schiuma nel Canal Riolo – Malalbergo

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- Interv. n. 426: presenza di schiuma nel Torrente Savena Abbandonato – Bologna - Interv. n. 459: presenza di schiuma nel Fiume Reno – Molinella

4) INCIDENTI STRADALI E FERROVIARI

4.1 Incidente con sversamento sul suolo/corpo idrico di gasolio per autotrazione

- Interv. n. 418: incidente stradale di pulman con rottura del serbatoio contenente gasolio – San Benedetto Val di Sambro

- Interv. n. 432: ribaltamento di autocarro con rottura del serbatoio contenente gasolio – Imola

4.2 Sversamento sul suolo di rifiuti da container ferroviario

- Interv. n. 401: Perdita con sversamento sul suolo di rifiuti da container ferroviario

presso area Interporto – Bentivoglio

4.3 Sversamento su sede stradale di materiale oleoso trasportato

- Interv. n. 423: Perdita con sversamento su sede stradale di materiale oleoso trasportato – Porretta Terme

5) ABBANDONO DI RIFIUTI

5.1 Abbandono di rifiuti su terreno pubblico o privato

- Interv. n. 408: abbandono di oli minerali su terreno – Grizzana Morandi

6) VARIE 6.1 Sverasmento di acque contaminate da sostanze oleose su fondo agricolo

- Interv. n. 421: Deposito di sostanze oleose su terreno agricolo - Anzola Emilia 6.2 Sversamento di letame su fondo agricolo con interessamento del fondo stradale

- Interv. n. 427: Sversamento di letame su fondo agricolo con ruscellamento in strada privata – Castel D’Aiano

6.3 Perdita di gasolio da cisterna a servizio di civile abitazione

- Interv. n. 438: Perdita di gasolio da cisterna a servizio di civile abitazione - Malalbergo

6.4 Rottura di oleodotto con sversamento sul terreno di cherosene

- Interv. n. 456: Fuoriuscita di cherosene da oleodotto interrato – Zola Predosa

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INCENDIO

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ESALAZIONI MOLESTE – EMISSIONI DI POLVERI E

FUMI

18

INQUINAMENTO CORPO IDRICO

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INCIDENTI STRADALI E FERROVIARI

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ABBANDONO DI RIFIUTI

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VARIE