impianti di depurazione che affluiscono al serio … serio 15 marzo... · 2016-03-15 · ni, a...
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38 L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 15 MARZO 2016
EMANUELE RONCALLI
Alle quote più altemerita un 8 pieno, ma il votoscende progressivamenteman mano si attraversa la val-le - diciamo da 7 - e quandoarriva in pianura raggiungeappena il 6.
La pagella della qualità del-l’acqua del fiume Serio si puòsintetizzare così. Alla sorgen-te raggiunge il top - la lode -alla foce quando scarica nel-l’Adda, nel Cremonese, è dasonora bocciatura.
Lo dicono non solo i datidel monitoraggio del Sire (Si-stema Informativo RegionaleAcque) dell’Arpa Lombardia,ma lo dicono anche i fatti, co-me la scomparsa di alcunespecie ittiche e altre a rischioper i livelli di inquinamentoorganico o chimico.
Attualmente - secondo idati forniti dal Sire - affluisco-no al fiume Serio 21 impiantidi depurazione. Tredici sonopresenti nella provincia diBergamo e sono indicati nellacartina qui a fianco, altri 8 so-no invece nel Cremonese, dal-la Galbani fino alla confluen-za nell’Adda.
Ventuno impianti potreb-bero sembrare a livello di ci-fre numerosi. Però se consi-deriamo che in tutta la Lom-bardia gli impianti di depura-zione sono ben 1573 probabil-mente il giudizio cambiereb-be.
Se si considera poi il rap-porto fra le due provincie: 13Bergamo, 8 Cremona e la lun-ghezza dei tratti in cui sonopresenti detti depuratori èevidente che un maggior nu-
mero di impianti nella nostraprovincia non potrebbe
che portare ulteriori be-nefici alla qualità delleacque del nostro fiume.È lapalissiano, sconta-to. Del resto questi de-
puratori sono stati rea-lizzati in corrispondenza
di zone interessate da inse-diamenti industriali e artigia-nali. Va da sé che il tasso diinquinamento non è dovutosolo ed esclusivamente all’in-dustria, ma c’è anche un livel-lo di inquinamento organicoche va tenuto costantementesotto controllo.
A ciò si aggiunga che in al-cuni casi gli stessi torrenti cheaffluiscono nel fiume sonoportatori di sostanze nonsempre pulite. Ster e Consor-zio di bonifica hanno avviatoda tempo alcuni interventi ri-volti a produrre effetti su al-cuni corsi d’acqua problema-tici. Interventi che non ri-guardano solo le acque,maanche i dissesti accentuati adesempio dal fenomeno delle«bombe d’acqua». Opere dimanutenzione riguardanotorrenti come lo Zerra a Mor-nico al Serio la cui qualità del-le acque secondo i dati più re-centi sono stati classificati«scarsi», penultimo gradinodella classifica che va da ele-vato a cattivo e che tiene con-to di quattro parametri: azotoammoniacale, azoto nitrico,fosforo totale e ossigeno di-sciolto.
Ma vediamo ora nel detta-glio i «voti» raggiungi dal fiu-me Serio, in base ai dati dispo-nibili della Provincia (2014) e
Serio, qualità delle acquePromozione con riservaInquinamento. I monitoraggi dell’Arpa Lombardia dalla sorgente alla foceNella Bassa Bergamasca e nell’alto Cremonese rilevate le maggiori criticità
Lavori in corso
La «Seriöla» in asciuttaPulizie fino al 6 aprile Fra le operazioni ambientali del
Consorzio di bonifica della media
pianura Bergamasca rientrano le
cosiddette «asciutte», ovvero
una serie di interventi di pulizia
e di manutenzione delle rogge.
Parlando di Serio è inevitabile il
rimando alla roggia Serio Grande
(Seriöla in dialetto bergamasco):
si tratta di un canale artificiale
lungo circa venti chilometri
derivato dal fiume Serio.
Lo scorso 26 febbraio - si legge
sul sito del Consorzio - «con il
recupero del pesce presente nel
canale sono iniziate le operazio-
ni di asciutta della roggia, per
consentirne la pulizia e la manu-
tenzione. Tale asciutta si protrar-
rà sino al prossimo 6 aprile. I
lavori di pulizia predetti interes-
seranno circa 18 km di canale a
cielo aperto nei seguenti comuni:
Albino, Nembro, Alzano Lombar-
do, Ranica, Torre Boldone, Berga-
mo e Treviolo».
Una vasca del depuratore di Ranica FOTO YURI COLLEONI
Bigoni si intersecano con i ricor-di di gioventù e l’inevitabile con-fronto con i ragazzi che ora in-contra a scuola.
«Oggi i ragazzi vivono untempo libero molto strutturato -sottolinea - praticando calcio sull’erba sintetica o tuffandosi in piscine riscaldate. Un pro-gresso inevitabile, ma i tuffi ar-diti nelle “pozze” hanno dato al-la nostra generazione qualcosa di più di semplici emozioni».
Bigoni è stato per molti anni
del Serio, oppure quando con gliamici andavamo a caccia di “bo-se” (lo scazzone, pesce d'acqua dolce) sotto le pietre. Era un luo-go familiare, di vita quotidiana. Lo attraversavamo per andare alla Festi Rasini, la vecchia fab-brica, a prendere la minestra con i buoni, ma è stato anche preziosa energia negli anni in cui, ormai operaio, lavoravo alla cartiera Fibrocellulosa di Villa d’Ogna».
Le emozioni, nel racconto di
«l’uomo dei funghi», esperto mi-cologo dell’Associazione Bresa-dola, attiva da 40 anni. Per stu-denti piccoli e grandi, dalla ma-terna alle superiori, è invece «l’uomo del Serio» che in classe e sulle sponde racconta da anni di questo fiume e dei suoi tesori ambientali, ecologici, produttivie turistici. «Il Serio - spiega Bigo-ni - incrocia la mia vita sin da quando ero bambino, quando giocavo a costruire dighe di sassilungo il torrente Ogna, affluente
Il personaggioHa incontrato centinaia
di classi, proponendo attività e
laboratori, ma anche
lezioni di ecologia e flora
A sessantacinque an-ni, a dispetto dell’anagrafe, insi-ste a frequentare i banchi di scuola. In Valle Seriana, e in par-ticolare a Villa d’Ogna, è impos-sibile non conoscere Pierino Bi-goni, classe 1950. Per tutti è
Pierino Bigoni è «l’uomo del fiume»E svela ai ragazzi tutti i suoi segreti
Focus Il Serio
Briciole di storia
«Fiume limpido e chiaro»Ma solo nel Cinquecento
«Nella parte estrema della Berga-
masca, tra i monti, nasce un fiume
limpido e chiaro chiamato Serio».
Così scriveva nel lontano 1560 il
capitano Pietro Pizzamanno,
nella sua «Relatione». E’ una delle
tante testimonianze storiche che
raccontano i tempi durante i quali
le acque del fiume servivano per
abbeverare i cavalli, ma anche gli
uomini e per lavare i panni, per
trasportare i tronchi. Esattamen-
te un secolo più tardi, lo scenario
era già mutati. Complice anche
quel nubifragio del primo novem-
bre 1666 che si abbatté sull’Alta
Valle Seriana. Una valanga di
pietre e tronchi d’albero seppellì
le case, travolse le fucine delle
spade, e si riversò anche nel
fiume rendendo le acque marroni
e rompendone gli argini. Forse
questo il primo episodio di «in-
quinamento» del Serio.
Pierino Bigoni in classe con alunni delle scuole di Rovetta
L’inchiesta
I nostri
fiumi
3ª puntata
La vasca di un impianto di depurazione FOTO YURI COLLEONI
IMPIANTI DI DEPURAZIONE
CHE AFFLUISCONO AL SERIO
Villa d’Ogna
PonteNossa
Colzate
Aviatico
Nembro
Ranica
Grassobbio
Ghisalba
Martinengo
Mozzanica
Montodine
Ripalta Guerina
Sergnano
Crema(Serio 1)
CasaleCremasco(Galbani)Torlino
Vimercati
Vaiano Cremasco -Vaianello
Cortenuova
Colognoal Serio
BERGAMO
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aperto l’orizzonte del territorio a chi più che il fiume ha cono-sciuto il dramma del mare e dei barconi. «Abbiamo scoperto in-sieme anche i cibi locali. Sono piccoli passi che mostrano, in-nanzitutto, doverosa umanità».
Alla base dell’impegno restal’aspetto educativo. «I ragazzi, ma anche gli adulti, devono ave-re consapevolezza che anche le azioni più elementari, come get-tare un pezzo di plastica in un tombino, generano effetti a ca-tena che distruggono l’ecosiste-ma. In classe effettuiamo un viaggio che va dalle sorgenti al mare, dal Barbellino all’Adriati-co. Il viaggio più importante è però fra i ragazzi, ma anche den-tro di noi».Giambattista Gherardi
arriva in classe con microscopioin versione tradizionale e stere-oscopica ed un’infinità di splen-dide immagini che mostra comeun album di famiglia.
«Sono foto vissute - sottoli-nea – scattate personalmente. I ragazzi dimostrano curiosità e fiducia nell’esperto esterno. Si crea un dialogo franco, con do-mande che fanno capire come purtroppo il fiume sia diventatoun habitat estraneo, addirittura sconosciuto». Particolare non da poco è che l’attività di Bigoni portata avanti sotto l’egida del-l’associazione Bresadola, è asso-lutamente gratuita. Un volonta-riato territoriale che oltre ai pic-coli studenti ha raggiunto anchei richiedenti asilo ospitati a Liz-zola, con lezioni che hanno
Ma dov’è finito il ge-nerale inverno e con lui la sta-gione delle nevicate e delletemperature rigide? E dove so-no finite le piogge? La situazio-ne meteo climatica sta diven-tando sempre più critica. Ap-pena si parla di siccità il primo pensiero va all’estate, alla cani-cola e ai fiumi che svelano un letto cosparso spesso di detriti e rifiuti. Ma il fenomeno sem-bra ormai ripetersi anche du-rante nella stagione fredda e si può ben parlare anche di siccitàinvernale. A parte questo pri-mo scorcio di 2016, negli ultimimesi secondo le statistiche na-zionali si sono registrate il 91%di precipitazioni in meno ri-spetto a quella che è la media diriferimento, mentre a gennaio sono caduti gli stessi mm dipioggia che solitamente si regi-strano ad agosto. Tutto ciò si ri-percuote inevitabilmente sui fiumi come il Serio, torrentizio,alimentato soprattutto dalle piogge. A Seriate c’è chi moni-tora la situazione ormai da pa-recchi anni. Sono gli «Amici delSerio» che statistiche alla ma-no snocciolano le annate di sec-ca, ma anche di piena. L’eventoè anomalo ma si è ripetuto an-che di recente. Lo scorso fine dicembre, il livello del fiume Serio è precipitato su parame-tri decisamente estivi: solo unaventina di 20 centimetri. In ca-so di secca prolungata i mag-giori problemi si avrebbero du-rante la stagione primaverile.
Fra settembre e dicembre2015 gli «Amici» hanno regi-strato 180 milioni di metri cubidi portata d’acqua (meno del solo novembre 2014) e livello dell’acqua di 20 centimetri: il minimo vitale.
La siccità invernalevero nemico del fiumeIl corso del Serio deve la sua vita soprattutto alle pioggeA fine dicembre livello dell’acqua al «minimo vitale»
Il triste letto del Serio in periodo di siccità invernale
Statistiche
Il Real Corpo del GenioSei mesi senza una gocciaDal 1889- 1908 ci sono state
secche annuali fra un minimo di
90 giorni e un massimo di 220
giorni. Risulta dalle tabelle
giornaliere del Corpo Reale del
Genio Civile di Bergamo che
negli anni 1893, 1899, 1904 e
1906 annotano (per ogni anno)
oltre 200 giorni di asciutta dove
per «asciutto» si deve intendere
se non la secca assoluta, certa-
mente un livello d’acqua inferio-
re a 25 centimetri. Il Serio a Seriate
operaio del Comune di Piario.«Fra le mansioni c’era quella
di seguire la manutenzione del Ponte Ballerino, che lega i terri-tori di Piario, Villa d’Ogna e Par-re. Un’ulteriore incrocio con il fiume, ma anche l’occasione per incontrare le scuole locali in le-zioni a tema». Quei primi incon-tri sono diventati appuntamentifissi un poco ovunque, affianca-to dalla moglie Mary con cui è sposato da 42 anni. «Ho incon-trato centinaia di classi, propo-nendo attività specifiche legate al fiume, ma anche ai funghi, al-l’ecologia e alla flora. Alla gram-matica sui banchi è decisivo uni-re la pratica lungo fiume e tor-renti, nelle centrali idroelettri-che, al Maglio di Ponte Nossa o alla sorgente Nossana». Pierino
La curiosità
«Cavati» e venduti ai muratorisassi del fiume per i cascinali
In Valle Seriana qualche anziano
se lo ricorda ancora. C’è gente
che ha cresciuto la famiglia
grazie ai sassi del fiume. Li «ca-
vava» e li vendeva ai muratori
che li utilizzavano per costruire
case e cascinali. Lo dimostrano
numerosi edifici che ancora oggi
di notano lungo le sponde del
fiume. Vecchi caseggiati caratte-
rizzati all’esterno da una tecnica
costruttiva inequivocabile: sassi
di fiume disposti a vario modo,
soprattutto a «spina di pesce».-
Dunque il fiume negli anni ha
dato non solo vita ed energia alle
turbine, ma è stato potremmo
dire «saccheggiato» da tanti che
vi hanno estratto sabbia, ghiaia e
appunto ciottoli e sassi levigati
dall’acqua. Esempi si possono
notare un po’ ovunque e sono
testimonianze di quanto il Serio
ha saputo donare.
Ragazzi delle scuole della Valle Seriana in visita alla centralina lungo il torrente Ogna a Ponte Nossa
dell’aggiornamento del Sire(2015) che rileva lo stato eco-logico e chimico di alcunitratti.Com’era decisamenteprevedibile, il Serio raggiungela classe «elevato» alle quotealte: Valbondione e Ardesio. Ecome non dovrebbe essere vi-sto che la sorgente è lì a pochipassi. Dal punto di vista eco-logico e chimico, raggiungonola valutazione «buono» i trattiiniziali dalla sorgente al LagoBarbellino e dal Barbellino al-la confluenza del Bondione.La situazione cambia (in peg-gio) appena si tocca PonteNossa (sufficiente), mentre iltorrente Riso nel tratto diquesto comune è promosso(elevato). A Seriate, la qualità
torna «buona», mentre i tor-renti della valle che affluisco-no nel fiume (Sanguigno, Val-le Cornella, Vertova ecc.) su-perano ampiamente la prova.Stessi risultati, anche se convalutazione inferiore, per itratti dal Bondione a Nese. Seil Serio in Bergamasca può so-stanzialmente sorridere noncosì quando oltrepassa il con-fine e si getta nel Cremonese.Sul banco degli imputati c’è laroggia Cresmiero che nel pri-mo tratto scorre tra terrenicoltivati e un campo da golf,ma quando si incunea nellacittà di Crema questo ingres-so determina uno scenario deltutto a se stante, facendo riaf-fiorare e mettendo in luce tut-
ti i problemi e i dilemmi chepossono sorgere dal rapportocittà-acqua. Fra l’altro il Cre-smiero anche in tempi recentiè stato interessato da sversa-menti e schiume. Il risultatofinale è condensato nel giudi-zio del Sire che per il tratto daMozzanica alla Roggia Cre-smiero ha rilevato uno statoecologico «sufficiente» e«non buono» per quello chi-mico. La situazione è disa-strosa per il tratto dalla roggiaCresmiero al fiume Adda: sta-to ecologico «scarso», chimi-co «non buono». Ora si diràche non riguarda la Bergama-sca. Ma il fiume non ha confi-ni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI DEL SERIO
Corso d'acquaPROVINCIA DI BERGAMO
Comune Classe
Serio (Fiume)Serio (Fiume)Serio (Fiume)Serio (Fiume)Serio (Fiume)Riso (Torrente)Roggia MorlanaSanguigno (Torrente)Valle Cornella (Torrente)Vertova (Torrente)Zerra (Torrente)
ArdesioMozzanicaPonte NossaSeriateValbondionePonte NossaNembroValgoglioAlbinoVertovaMornico al Serio
ELEVATOSUFFICIENTESUFFICIENTE
BUONOELEVATOELEVATOBUONO
ELEVATOBUONO
ELEVATOSCARSO
Corso d'acquaPROVINCIA DI CREMONA
Comune Classe
Cresmiero (Roggia)Molinara (Roggia)Serio (Fiume)Serio (Fiume)serio morto
CremaCremaSergnanoMontodinePizzighettone
SCARSOSCARSO
SUFFICIENTESUFFICIENTE
SCARSO
QUALITÀ DELLE ACQUE PER TRATTO ecologico chimico
Sorgente-Lago BarbellinoBarbellino-confluenzaBondioneBondione-confluenzaAcqualinaAcqualina-confluenza NeseBorgogna-MozzanicaMozzanica-Roggia CresmieroCresmiero-fiume AddaNese-Roggia Borgnogna
BUONOBUONO
SUFFICIENTE
SUFFICIENTESUFFICIENTESUFFICIENTE
SCARSOSUFFICIENTE
BUONOBUONO
BUONO
BUONOBUONO
NON BUONONON BUONO
BUONO
Classe: 5 classi di qualità dell'acqua, da cattivo a elevatoLa classe è stilata in base al descrittore LIMeco che integrai valori di 4 parametri rilevati sul corso d'acqua: azotoammoniacale, azoto nitrico, fosforo totale e ossigeno disciolto
Dati Arpa/Lombardia 2015
Stato
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