il tempo dell'acqua - numero 15 – agosto 2011

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SOSTENIBILITÀ Pozzi di prima falda per le aree verdi Il tem P o ACQUA dell’ n. 15 agosto 2011 INVESTIMENTI: i cantieri aperti da CAP Holding sul territorio SFIDE Il check-up delle reti fognarie PROSPETTIVE Dopo il referendum: serve un grande sforzo industriale INSERTO I progetti con le scuole

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Il referendum del 12 e 13 giugno 2011 ha di fatto riconosciuto ai Comuni gli stessi diritti che hanno gli enti locali degli altri Paesi europei. Vale infatti la pena di ricordare che in Europa esistono tre diverse tipologie di gestione: l’affidamento diretto a un soggetto pubblico in house providing, la gara e la gestione mista pubblico-privata.

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SOSTENIBILITÀPozzi di prima falda per le aree verdi

Il temPo ACQUAdell’

n. 15 agosto 2011

INVESTIMENTI:

i cantieri aperti da CAP Holding

sul territorio

SFIDEIl check-up delle reti fognarie

PROSPETTIVEDopo il referendum:serve un grande sforzo industriale

INSERTOI progetti con le scuole

Come società pubblica e unico soggetto responsabile per l’erogazione del Servizio Idrico Integrato nella Provincia di Milano e in numerosi comuni delle Province di Monza e Brianza, Pavia, Como, Varese, siamo impegnati ogni giorno per garantire acqua potabile buona, sicura e controllata a 2 milioni di abitanti. Ci occupiamo dell’intero ciclo integrato dell’acqua, nel rispetto dell’ambiente e delle risorse idriche del territorio: captazione e distribuzione, fognatura, depurazione delle acque reflue. Un Servizio quotidiano e un impegno che va oltre, per sostenere una nuova cultura finalizzata a un utilizzo sostenibile di questo prezioso elemento, e per promuovere la sicurezza e la qualità dell’acqua del rubinetto: una scelta di vita amica dell’ambiente!

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“Il tempo dell’acqua”registrazione 510/90 del 25/7/1990

presso il Tribunale di Milano

Periodico del Gruppo CAP

Direttore responsabileRaffaella Ciceri

Comitato editorialeAlessandro Ramazzotti (presidente),

Silvia Martorana, Elena Cassia, Laura Pettenati

Hanno collaborato a questo numeroFranco Arnò, Barbara Bensi, Alberto Bergamaschi,

Saverio Calabria, Eliana Castaldo Tuccillo, Davide Chiuch, Giulio Conte, Giacomo Garbelli,

Maurizio Gorla, Angela Iovino, Marina Lentini,Giuseppe Manfredi, Filippo Negri,

Michela Pezzuto, Roberta Pupa, Ugo Rabbiosi,Cristina Sossan, Marco Tavecchia

Progetto grafico e impaginazioneAP&B - Via Lentasio, 7 - 20122 Milano

StampaGrafica Due Print - Viale Lombardia, 32

20092 Cinisello Balsamo (MI)www.graficadueprint.com

Per la pubblicità e per ricevere “Il tempo dell’acqua”

tel. 02 [email protected]

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LAVORI

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EVENTI

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PROGETTI

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SOSTENIBILITÀ

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EDITORIALE4 • Ai Comuni italiani la stessa libertà di scelta

dei cittadini europei. Ma ora occorre un grande sforzo industriale per rilanciare il settore idricodi Alessandro Ramazzotti

ZOOM6 • Federutility dopo il referendum: “Subito risposte

istituzionali e un nuovo modello per il settore”8 • Archiviato il referendum, restano i problemi.

Qualche spunto per risolverlidi Giulio Conte

MONDOCAP10 • Un anno in crescita

Approvato il bilancio di esercizio 201012 • Diciotto nuovi Comuni entrano a far parte

del mondo CAP13 • Il bilancio di metà anno per l’Ufficio Appalti:

41 gare in 7 mesi14 • CAP si fa in quattro16 • “Diamo un calcio allo spreco!”

CAP Holding finanzia i pozzi di prima falda per le aree verdi

ABC ACQUA17 • INSERTO SPECIALE SCUOLE

LAVORI IN CORSO25 • Progetti, zona 1: conoscere per intervenire

Indagini esplorative al collettore fognario di Brugherio26 • Progetti, zona 2: una via d’acqua per

Cusano Milanino e Cinisello Balsamo27 • Progetti, zona 3: una centrale di trattamento

delle acque a Trezzo sull’Adda 28 • Progetti, zona 4: il potenziamento dei depuratori

di Abbiategrasso e Besate29 • Completato il check-up della rete fognaria di Sesto,

Abbiategrasso, Sedriano e Vimodrone 30 • Più di 7 milioni di litri in sei mesi: il successo

delle Case dell’Acqua

LINK32 • A Rochefort l’assemblea annuale

di Aqua Publica Europea 34 • Tavola rotonda italo-israeliana sul water tech 36 • Arriva il Festival dell’Acqua, con una maratona da

Genova a Palermo37 • A qualcuno piace… fresca!

Grazie a CAP Holding solo acqua di rete al Milano Film Festival

38 • Il progetto sulla sostenibilità a Sesto San Giovanni

Questa pubblicazione è stampata su carta interamente riciclata e riciclabile, priva di cloro e sostanze chimiche

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di Alessandro Ramazzotti*

Le date del 12 e 13 giugno 2011 rimarranno impresse alungo nella memoria degli italiani. Verranno ricordati comei giorni in cui, per la prima volta dopo tanti anni, un refe-rendum nel nostro Paese ha raggiunto il fatidico quorumportando alle urne più del cinquanta per cento degli elet-tori. Ed è stata una tappa cruciale per il settore idrico incui opera la nostra azienda. Il risultato del referendumsegna infatti una sostanziale vittoria per i cittadini italia-ni, perché, al di là del dibattito a volte eccessivamenteideologico, di fatto riconosce ai Comuni gli stessi dirittiche hanno gli Enti Locali degli altri Paesi europei. Vale la pena sottolineare infatti che in Europa esistono tre diverse tipologie di gestio-ne: l’affidamento diretto a un soggetto pubblico in house providing, la gara o la ge-stione mista pubblico-privata. In Italia invece la legge limitava di fatto a due le possi-bilità: prevedeva la gara e la gestione mista, ma rendeva difficilmente praticabile lagestione in house, negando quindi ai cittadini italiani le stesse possibilità di scelta diquelli europei. Eppure il grande patrimonio nazionale di reti e impianti idrici italiani èil frutto del lungo e intenso lavoro portato avanti nei decenni proprio dai Comuni coni soldi dei cittadini. I cittadini quindi, attraverso i Comuni, ne sono gli effettivi pro-prietari, e in quanto tali dovrebbero poter decidere a chi affidare la gestione del loropatrimonio idrico, se a una società pubblica o a una privata.

Il referendum quindi è servito proprio a questo: a ridare ai nostri cittadini, come intutta Europa, la piena possibilità di decidere a chi affidare la gestione del nostro pre-zioso patrimonio, orientando la scelta in base alle esigenze dei territori e ai risultatiattesi e quindi premiando le aziende migliori, e non confermando quelle che non hanno raggiunto gli obiettivi indicati. Ora, però, per le nostre aziende pubbliche non si tratta di salutare il risultato del referendum con un sospiro di sollievo per lo scampato pe-ricolo, né possiamo permetterci di sederci sugli allori. La fiducia accordataci dai no-stri territori deve invece rappresentare uno stimolo a lavorare sempre meglio, per te-stimoniare giorno dopo giorno che abbiamo tutte le carte in regola, le competenze,il know-how, l’esperienza e le capacità per gestire il servizio idrico nel modo migliore. Dobbiamo dimostrare nei fatti che la fiducia nei nostri confronti attestata dal votodegli elettori italiani è ben riposta, e che in Lombardia “pubblico” è ancora sinonimodi qualità.

Ai Comuni italiani la stessa libertà di scelta dei cittadini europeiMa ora occorre un grande sforzo industriale per rilanciare il settore idrico

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leVorrei però sottolineare una carenza nel dibattito che si è sviluppato finora intorno aidue referendum sull’acqua, che, tutto incentrato su temi etici o di portata più gene-rale, ha lasciato in ombra il tema del servizio idrico vero e proprio e delle aziende chelo gestiscono. Ad urne chiuse, diventa quindi cruciale parlare di quei soggetti che l’ac-qua la portano nelle case, garantendone la sicurezza, la qualità e i migliori trattamentiperchè venga restituita all’ambiente il più possibile simile a come l’abbiamo preleva-ta. Diventa insomma cruciale parlare dei soggetti incaricati di svolgere questo servi-zio, e che costituiscono un tessuto industriale importante nel nostro Paese.

Sottolineo ancora una volta che si sono calcolati 66 miliardi di euro di investimentinecessari, nei prossimi anni, sul fronte idrico per mettere il Paese in linea con gli stan-dard europei. Nel nostro territorio, noi siamo pronti a fare la nostra parte: CAP Holding ha adottato infatti nei mesi scorsi, di concerto con l’ATO della Provincia di Milano, unPiano triennale degli investimenti da 130 milioni di euro, che prevede oltre 300 in-terventi per realizzare nuovi acquedotti, estendere reti fognarie, potenziare depurato-ri, in base alle esigenze segnalate dai Comuni e verificate con la nostra area tecnica.Come sempre, in questo numero del Tempo dell’Acqua pubblichiamo un aggiornamentosu alcuni di questi interventi, per mettere i lettori al corrente dei lavori in corso e deicantieri che si apriranno in futuro.

Voglio concludere però con un appello: serve oggi un grande sforzo industriale chechiami a raccolta le migliori aziende, garantendo tariffe remunerative che permettanodi investire in progetti a lungo respiro per avviare il necessario ammodernamento degliimpianti e delle reti. E serve, prima di tutto, una Authority nazionale che vigili sui cri-teri tariffari e sulla piena rispondenza di tutti i soggetti ai parametri richiesti e agli im-pegni assunti. Nell’attesa che diventi presto realtà questa richiesta - avanzata più voltedal mondo delle aziende e da Federutility, la federazione nazionale che ci rappresen-ta - auguro a tutti una buona lettura, con la speranza che possa fornirvi spunti di ri-flessione preziosi per la conoscenza del settore idrico.

*Presidente CAP Holding

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idurre i costi per la collet-tività in termini di acquistoe smaltimento di bottigliedi plastica per le mense

scolastiche; valorizzare la qualità dell’ac-qua di rete, che sul territorio ser vito daCAP Holding è buona, sicura e controlla-ta, ottima da bere; ridurre l’impatto am-bientale derivante dall’utilizzo di ingentiquantità di plastica. Sono questi gli obiet-tivi che si propone di raggiungere il pro-getto “Imbrocchiamola! Le caraffe per di-stribuire acqua di rete nelle mense sco-lastiche”.Molti Comuni le stanno già richiedendo, esono già sui tavoli le caraffe che CAP Hol-ding mette a disposizione per le mensedelle scuole che decidono di sostituire lebottigliette di plastica con acqua di rete.Cer tificate per l’uso alimentare, le caraf-fe sono per fettamente igieniche e lavabi-li in lavastoviglie.

L’Italia è il terzo consumatore al mondodi acqua in bottiglia, primo in Europa:quasi duecento litri all’anno per ogni abi-tante. Consumi così elevati compor tanoun enorme impatto ambientale, che èstato calcolato in sei miliardi di bottigliedi plastica e 300mila tir ogni anno. Que-ste abitudini sono spesso immotivate, inpar ticolare nel nostro territorio l’acqua direte, quella che arriva nei rubinetti dellenostre case, è di ottima qualità, garanti-ta da rigorosi controlli periodici svolti daigestori del servizio idrico e dall’Asl.

Gli ultimi Comuni, in ordine di tempo, a

prenotare il ritiro delle caraffe di CAP sonostati Sedriano, Besate, Noviglio, Casari-le, Bellusco, Paullo. Per chi ancora nonsi fosse fatto avanti, c’è ancora posto:basta inoltrare la richiesta all’azienda scri-vendo a [email protected].

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Imbrocchiamola!Le caraffe per distribuire acqua del rubinetto nelle mense scolastiche

Gli alunni di Pantigliate con le nuove brocche per l’acqua di rubinetto. Il Comune è stato tra i primi a usufruire del servizio messo a disposizione da CAP Holding

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nizialmente si apriranno gliscavi in corso Sempione. A seguire i lavori si sposte-ranno in corrispondenza del-

l’incrocio tra via Monte Cristallo e via SanCarlo, dove è necessario approfondire laconoscenza della situazione prima di pro-gettare l’intervento sul collettore”. L’inge-gnere Davide Chiuch, direttore dell’areatecnica di CAP Holding, spiega così i pros-simi passi dei lavori di indagine necessariper il potenziamento del collettore fogna-rio di Brugherio.L’obiettivo è quello di avere una visionecompleta della situazione attuale e di ri-durre al minimo il disagio nella cittadinabrianzola, causato dai lavori di scavo, perla metà di settembre, quando riaprirannole scuole.

Cosa succede a Brugherio? I reflui prodot-ti nel comune dovrebbero essere convo-gliati nel collettore che passa da via SanCarlo e da via Guzzina, per arrivare poi aldepuratore di Peschiera Borromeo. Qui leacque reflue vengono depurate e restitui-te pulite ai corsi d’acqua super ficiali. In realtà questo, che è il percorso previsto,non sempre è quello concretamente se-guito dai reflui di Brugherio: il collettore in-fatti non è sufficiente, e all’incrocio fra viaMonte Cristallo e via San Carlo c’è un nodocritico che spesso si riempie, provocandodegli sversamenti in un canale scolmatorevicino. Un problema da risolvere per l’area tecni-ca di CAP, ma le tecnologie di video-ispe-zione tradizionali si sono rivelate in questocaso inefficaci per arrivare alla piena com-

prensione della situazione. Le acque reflue dovrebbero confluire nelcanale scolmatore solo in caso di pioggeconsistenti, che le rendono molto diluite,invece a Brugherio il problema si ripeteanche in altre situazioni. Si è dunque deciso di procedere agli scaviper avviare indagini conoscitive particola-reggiate così da progettare gli inter ventiavendo a disposizione tutti gli elementi ne-cessari. Passaggi preliminari alla progettazione ese-cutiva del potenziamento del collettore.I tecnici di CAP Holding coglieranno l’oc-casione per risolvere anche il problemadelle infiltrazioni nelle cantine di alcuneabitazioni private della zona, un’esigenzasegnalata dalle famiglie dei residenti delquartiere coinvolto.

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Progetti, zona 1: conoscere per intervenireIndagini esplorative al collettore fognario di Brugherio

LAVORI in corso

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onnettere le reti idriche ecreare una via d’acqua di di-mensioni sufficienti a fron-teggiare l’eccesso di nitra-

ti negli acquedotti. È questo l’obiettivo principale del proget-to studiato dell’area tecnica di CAP Hol-ding, che prevede la realizzazione di un’in-terconnessione fra le reti idriche di Cusa-no Milanino e Cinisello Balsamo. Il dato di par tenza è la previsione che inalcuni pozzi dei due Comuni potrebbe ve-rificarsi un eccesso di nitrati, inquinanti diorigine antropica dovuti all’infiltrazione infalda dei prodotti utilizzati in agricoltura enell’allevamento intensivo. Sulla base di questa previsione, i tecnicidi CAP Holding hanno messo a punto unprogetto che consentirà di gestire i flussi

idrici con maggiore flessibilità. L’inter-connessione degli acquedotti permette in-fatti una migliore distribuzione delle risor-se idriche e una maggiore elasticità di ser-vizio in caso di variazioni della richiesta diportata da parte di uno o dell’altro dei dueComuni, ma anche in caso di necessità ge-stionali, ad esempio per il fermo tempo-raneo di un impianto di sollevamento daun pozzo determinato dal superamento diqualche limite di potabilità o dalla man-canza di tensione elettrica, oppure anco-ra per la manutenzione programmata.“La dorsale di interconnessione sarà dun-que una vera e propria via d’acqua, rea-lizzata tra la tubazione posta all’internodella cameretta interrata in via MonteGrappa a Cusano Milanino fino alla tuba-zione di via Leon Battista Alberti nel Co-

mune di Cinisello Balsamo. Il percorsodella dorsale si svilupperà lungo via Ales-sandrina, con un collegamento in dirama-zione anche alla tubazione di via AldoMoro” - spiega Filippo Negri dell’area tec-nica di CAP Holding. Il progetto prevede un investimento di circaun milione di euro per realizzare l’inter-connessione, ma questo inter vento con-sentirà in futuro di af frontare i problemiche si dovessero presentare avendo le in-frastrutture adeguate. Eventuali necessità gestionali saranno cosìrisolte senza minimamente intaccare laqualità del servizio reso ai cittadini dei due Comuni, che semplicemente mettendo incondivisione le risorse potranno garantireun ser vizio più ef ficiente e rispondere aeventuali emergenze future.

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Progetti, zona 2: una via d’acqua per Cusano Milanino e Cinisello BalsamoL’interconnessione degli acquedotti consente maggiore elasticità

LAVORI in corso

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analisi dell’acqua prelevata daidue pozzi esplorativi scavati inlocalità Colonia San Benedettoa Trezzo sull’Adda ha dati ri-sultati incoraggianti: tutti i valo-

ri analizzati sono risultati al di sotto delle sogliepreviste per legge, tranne la presenza insolita-mente alta di ferro e manganese. Proprio per abbassarne la concentrazione verràrealizzata una centrale di trattamento delle acquenella parte alta delle aree acquisite dall’OperaSan Benedetto. I lavori partiranno a breve e richiedono un inve-stimento di circa 4 milioni di euro da parte diCAP Holding, per costruire uno dei tasselli chia-ve della nuova Dorsale per la Brianza, una delleopere più attese sul territorio di CAP, che pren-derà il via dal Campo Pozzi di Trezzo.Siamo dunque finalmente al nastro di parten-za: dopo la realizzazione, negli anni scorsi, del

Campo Pozzi di Pozzuolo Martesana e della dor-sale da Pozzuolo a Bellusco, che connette i Co-muni di Cambiago, Cavenago, Burago, Con-corezzo e Ornago, sulle stesse basi iniziano ilavori per l’area di Trezzo sull’Adda, per una dor-sale che è destinata ad arrivare fino a Brioscoe Veduggio.Ad oggi, come ci racconta l’ingegner Saverio Ca-labria, che segue i lavori per CAP Holding, sonostate acquisite le aree dall’Opera San Bene-detto: nella parte bassa è prevista la realizza-zione del Campo Pozzi, con sei pozzi a doppiacolonna, mentre nella parte alta sarà realizza-ta la già citata centrale di trattamento delleacque. Si sono avviate le trattative con il Co-mune e con gli enti competenti per il territorio,in questo caso il Parco Adda Nord e la Provin-cia di Milano, e si sta provvedendo alla recin-zione delle aree per i lavori.Sono dunque iniziati i lavori per un maxi progetto

da più di 25 milioni di euro che garantirà l’ac-cesso ad acqua di qualità per un’area di 90milaabitanti, che interesserà almeno 14 Comuni nelterritorio dell’Alta Brianza, senza contare i 70milagià raggiunti dal Campo Pozzi di Pozzuolo. A dimostrazione che grazie alla pianificazione dieconomie di scala, una grande azienda comeCAP Holding è in grado di rispondere alle esi-genze dei territori in maggiore difficoltà dal puntodi vista idrico, prelevando l’acqua dove ce n’èin abbondanza per portarla dove serve.

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Progetti, zona 3: una centrale di trattamento delle acque a Trezzo sull’AddaDopo i pozzi esplorativi, primi lavori per la Dorsale della Brianza

LAVORI in corso

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umentare le capacità di trat-tamento degli impianti perrispondere alle esigenze diun territorio in crescita: CAP

Holding ha appena chiuso le procedure digara per i lavori di adeguamento e poten-ziamento dei depuratori di Abbiategrassoe Besate.Con uno sguardo attento all’ambiente perentrambi i comuni che ricadono nel Parcodel Ticino: gli appalti saranno affidati me-diante il criterio dell’offerta economicamen-te più vantaggiosa, prevedendo un punteg-gio speciale per le tecniche più efficaci voltea ottenere un elevato livello di protezione del-l’ambiente nel suo complesso, ad esempiol’impiego di tecniche a scarsa produzione dirifiuti, lo sviluppo di tecniche per il recuperoe il riciclo delle sostanze emesse e usate nelprocesso, nell’ottica di prevenire e ridurre alminimo l’impatto ambientale.

In particolare, il depuratore di Abbiategras-so era gestito dalla società Amaga fino al2010, quando è stato formalizzato il pas-saggio di consegne a CAP Holding. Questa convenzione aveva proprio lo scopodi promuovere una più incisiva salvaguardiadelle risorse idriche e di offrire un servizioche rispondesse sempre meglio alle aspet-tative dei cittadini, oltre ad andare nella di-rezione stabilita dalle norme regionali e na-zionali. Per questo intervento è previsto unfinanziamento ATO, che coprirà in parte i costidei lavori.Si tratta di due progetti imponenti, che com-portano un investimento di oltre due milio-ni di euro il primo, e quasi un milione emezzo di euro il secondo. Segno di un for te impegno per il migliora-mento delle infrastrutture idriche, a partireproprio dalla depurazione. Gli interventi rientrano infatti nel Piano trien-

nale degli investimenti, che oggi ammonta acirca 130 milioni di euro, di cui oltre 14 mi-lioni nel settore della depurazione. “Uno sfor-zo ingente che va in due macrodirezioni - spie-ga il presidente di CAP Holding AlessandroRamazzotti -: rispondere alle esigenze delterritorio, per sostenerne lo sviluppo nel ri-spetto delle risorse ambientali e naturali; eimpegnarsi in prima linea per muovere l’e-conomia locale e dare lavoro all’indotto delcomparto idrico”.

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Progetti, zona 4: il potenziamento dei depuratori di Abbiategrasso e BesateCAP investe nelle infrastrutture rispettando l’ambiente

LAVORI in corso

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Sesto San Giovanni i risulta-ti della mappatura sono statipresentati all’amministrazio-ne comunale a fine marzo. Ad

Abbiategrasso, Sedriano e Vimodrone l’at-tività si è conclusa prima dell’estate. A Bubbiano, Pantigliate e Nosate sono giàstati consegnati i primi documenti utili al Co-mune. Ora i lavori dei tecnici dell’Ufficio ri-lievi e cartografia di CAP Holding proseguo-no a macchia di leopardo su tutto il territo-rio milanese e brianzolo: a PeschieraBorromeo, Melegnano e Casorezzo sonostati ultimati i rilievi geometrici ed è iniziatala fase di elaborazione dei dati; a Cisliano,Cuggiono, Busto Garolfo e Boffalora sopraTicino le squadre sono all’opera per com-pletare la mappatura georefenziata. Complessivamente nei primi sei mesi del-l’anno sono 290 i chilometri di rete fognariagià rilevati dall’ufficio coordinato dal geolo-go Giuseppe Manfredi: un’attività intensache procede a ritmi serrati per raggiungeregli obiettivi previsti dal Progetto InformaRe(Tempo dell’Acqua n°14, marzo 2011, pagi-ne 14-15). In base alla pianificazione dell’ATO della Pro-vincia di Milano e al progetto condiviso trale aziende di gestione CAP Holding, Idra Pa-trimonio, Tam, Tasm, Ianomi e Alsi, l’inter-vento prevede la mappatura di 1.200 chilo-metri di reti in tre anni, con l’obiettivo di ot-tenere una banca dati unitaria e condivisa,

utile per aggiornare il Sistema InformativoTerritoriale e aiutare i Comuni nella predi-sposizione dei Piani Urbani di Gestione deiServizi del Sottosuolo (in sigla, PUGSS).A titolo di esempio, a Sesto San Giovanni lesquadre dell’Ufficio rilievi e cartografia hannorilevato, mappato e georefenziato 133 chi-lometri di rete fognaria e 3.930 chiusini.Anche ad Abbiategrasso l’attività ha richie-sto mesi di tempo: 102 chilometri di rete fo-gnaria, 2.751 chiusini, e - complessivamen-te - una diagnosi buona secondo i tecnici diCAP.Lo scopo non era solo quello di “dare i nu-meri”, ma di fornire al Comune la fotografiaaggiornata e puntuale delle reti che scorronosotto i nostri piedi, partendo appunto dalle con-dotte fognarie, per individuare i punti critici, co-noscere le necessità di intervento, e avere gli

strumenti per una corretta e mirata pianifica-zione urbanistica. “Il sottosuolo è un settorefondamentale per la gestione del Sistema Ur-bano - ricorda infatti il vicepresidente di CAPHolding Franco De Angeli -. Conoscere il trac-ciato delle reti e le priorità di intervento con-sente di pianificare l’apertura dei cantieri evi-tando di intervenire più volte nella stessa stra-da”. Al Comune di Sesto per esempio è statoconsegnato un check up da cui si evince che,“in generale, la rete fognaria è ben distribuitasul territorio comunale, le acque reflue raccoltevengono convogliate al depuratore, mentre lesei vasche volano e una serie di sfioratori con-sentono di evitare problemi di allagamento incaso di eventi meteorici importanti”, concludeGiuseppe Manfredi. Ora i rilievi proseguono,con l’obiettivo di mappare altri 280 chilometrientro fine anno.

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Completato il check up della rete fognaria di Sesto, Abbiategrasso, Sedriano, VimodroneProsegue a ritmi serrati l’attività dell’Ufficio rilievi e cartografia

LAVORI in corso

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er la precisione sono7.395.660 i litri erogati dalle35 Case dell’Acqua di CAP Hol-ding nei primi sei mesi del

2011: un vero successo per le moderne fon-tane che erogano acqua naturale e frizzante,fresca di falda e a chilometro zero. Proviamo a fare qualche conto in termini di bi-lancio ambientale: considerando in un litro emezzo la capacità dei contenitori per l’acquapiù diffusi, scopriamo che, grazie ai 35 impiantidi CAP Holding, sono stati risparmiati nei primisei mesi del 2011 ben 5 milioni di bottiglie diplastica, che non sono state prodotte né tra-sportate sulle strade, né smaltite come rifiu-ti. Oltre a erogare acqua buona e sicura, leCase dell’Acqua si dimostrano quindi semprepiù amiche dell’ambiente!

I maggiori consumi si sono registrati a Rozza-no, storica Casa dell’Acqua, fra le prime inau-gurate: qui nei primi sei mesi dell’anno sonostati erogati 561.743 litri d’acqua, una mediadi più di 90mila litri al mese.Sul podio anche Sesto San Giovanni, con untotale di 503.573 litri da gennaio a giugno peruna media di 83mila litri al mese, e Corbetta,inaugurata nell’ottobre 2010, con 476mila litri(in media quasi 80mila litri al mese).Fra le altre, in particolare si segnalano: Pe-schiera Borromeo, Pioltello, Paullo, Cornare-do, Cologno Monzese, che riportano consumimensili superiori a 50mila litri, e che quindi in6 mesi hanno erogato oltre 300mila litri l’una.Dunque un’iniziativa che registra un alto gra-dimento dei cittadini, e che prosegue a ritmiserrati.

Nel corso di questi primi sei mesi dell’annosono state inaugurate 12 nuove Case del-l’Acqua: in provincia di Milano Vimodrone, Seg-giano, Limito, Arese, Dresano, Vernate, Ba-siglio e una struttura in condivisione fra i Co-muni di Vermezzo e Zelo Surrigone; due nelPavese a Torre D’Arese e Marzano, e le primedue in provincia di Monza e Brianza, a NovaMilanese e Misinto.

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Più di 7 milioni di litri in sei mesi: il successo delle Case dell’AcquaLe strutture di CAP Holding hanno consentito di risparmiare 5 milioni di bottiglie di plastica

Misinto - 27 Marzo 2011

Arese - 14 Maggio 2011

LAVORI in corso

Marzano - 17 Aprile 2011

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Torre D’Arese - 9 Aprile 2011

Dresano - 28 Maggio 2011

Zelo Surrigone - 15 maggio 2011

Vernate - 28 maggio 2011

LAVORI in corso

Seggiano - 7 maggio 2011

Limito - 10 aprile 2011

Basiglio - 9 giugno 2011

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