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...Santantoniaro Anno 5 N.° 1 Spediz. AP. 45% Art. 2, comma 20B legge 662/96 - Filiale di Perugia Il nostro percorso I l cammino della Famiglia dei Santantoniari talvolta è reso difficoltoso da piccoli-grandi ostacoli, ma la forza del gruppo riesce a far fronte a qualsiasi contrarietà. Su tutte, la vicen- da giudiziaria legata ai presunti abusi edilizi in Taverna che dopo notti insonni si è conclusa con la piena assoluzione. Le idee ci sono e sono sempre di un certo livello e spessore. Negli ultimi anni siamo riusciti non solo a conservare quello che c’è di più caro e passionale in una tradizione come la nostra, ma anche a continuare e raffor- zare un percorso di proposte che sono il punto di riferimento per Presidente e Consiglio. Questo percorso è il nostro percorso: at- traverso il quale col- laboriamo per il Cen- tro Documentale; per l’Unesco; per la Tute- la della Festa al fine di evitare specula- zioni. Se ci fossero stati questi due capisaldi, Unesco e Tutela, quanti sotterfugi sapienti in meno avremmo visto, arti oratorie e diplomati- che che non avrebbero alimentato discussioni ma intrapreso il cammino della programmazione. I Santantoniari affronteranno i prossimi ap- puntamenti a testa alta. Le scelte al solito sa- ranno dettate dal cuore e voglia di condivisione e sempre con la testa sulle spalle. Concludiamo con un appello alle nuove gene- razioni che si avvicinano al Cero: tengano sempre vivi e presenti i valori tramandati dai nostri predecessori, ovvero il Nostro patrimonio culturale, il Nostro vivere la Festa ed il Nostro stare insieme... in Famiglia. Ubaldo Gini Auguri Unesco atto finale Nuova richiesta della nostra festa all’Unesco dopo aver percorso una strada diversa dalla «Rete delle grandi macchine a spalla». Riallacciati i rapporti con le feste di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo, inserite nel 2013 pa- trimonio culturale immateriale dell’umanità. Per i Ceri si tenta la risalita LA STORIA L'Unesco è un'agenzia delle Nazioni Unite creata per promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni attraverso l'istruzione, la scienza, la cultu- ra, la comunicazione e l'informazione. L’avvio per- ché la Festa dei Ceri venga inserita dall’Unesco nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità, par- te dall’indimenticabile Gianni Chiocci, San- tantoniaro Professore e Consigliere Comunale. Benché se ne parlasse da molto prima, solo nel 2009 un gruppo di Enti e Associazioni coinvolte nella nostra Fe- sta predispon- gono un dossier di candidatura. Nel 2010 si svol- ge un semina- rio con tutti i possibili candi- dati italiani alla lista. Il nostro Consiglio Comunale decide di procedere ad una candidatura singola e si redigono i formulari ri- chiesti. Successivamente c’è un cambio della tipologia di formulario da parte dell’Unesco e con- seguente riavvio delle attività di compilazione. Nel 2011 un gruppo di lavoro licenzia il formulario di candidatura che riceve l’approvazione dell’Uffi- cio Patrimonio Unesco. Nel 2012 traduzione in in- glese e francese di tutto il materiale prodotto e consegna. N el 2017 centenario della Prima Guerra Mon- diale, in tutta Italia, si celebreranno momenti per ricordare la più sanguinosa guerra di tutti i tempi. Celebrazioni che a vario titolo ricorderrano milioni di soldati italiani morti sui vari fronti di guerra. An- che la nostra città sarà chiamata a celebrare un ricordo, so- prattutto per quanto si ve- rificò nel mag- gio del 1917. Fu proprio nel maggio di quell’anno che un grup- po di soldati eugubini de- cise, con le autorizzazio- ni avute dai comandanti, di organiz- zare la Festa dei Ceri sul fronte del Col di Lana. Un gesto quasi di follia, una botta da matti, tanto più folle perché erano lassù, dove i Ceri non esistono, non sono pensabili, fuori contesto. Col di lana... un doveroso ricordo Fra le manifestazioni che si susseguiranno nel centenario della Grande Guerra, Gubbio è chiamata a celebrare quanto accadde nel maggio del 1917 sul fronte del Col di Lana. La nostra Famiglia a disposizione 15 MAGGIO 1917 – Pioveva... ma programma rispettato

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Page 1: Il Ceraiolo Donati - Eugubini nel MondoIl Comune di Gubbio ha stilato un programma, da sottoporre al comitato per eventuali integrazioni. La Famiglia dei Santantoniari, come ha sempre

...SantantoniaroAnno 5 N.° 1 Spediz. AP. 45% Art. 2, comma 20B legge 662/96 - Filiale di Perugia

Il nostro percorso

Il cammino della Famiglia dei Santantoniaritalvolta è reso difficoltoso da piccoli-grandiostacoli, ma la forza del gruppo riesce a far

fronte a qualsiasi contrarietà. Su tutte, la vicen-da giudiziaria legata ai presunti abusi edilizi inTaverna che dopo notti insonni si è conclusacon la piena assoluzione. Le idee ci sono esono sempre di un certo livello e spessore.Negli ultimi anni siamo riusciti non solo a

conservare quelloche c’è di più caro epassionale in unatradizione come lanostra, ma anche acontinuare e raffor-zare un percorso diproposte che sono ilpunto di riferimentoper Presidente eConsiglio.Questo percorso è ilnostro percorso: at-traverso il quale col-laboriamo per il Cen-tro Documentale; perl’Unesco; per la Tute-la della Festa al finedi evitare specula-

zioni. Se ci fossero stati questi due capisaldi,Unesco e Tutela, quanti sotterfugi sapienti inmeno avremmo visto, arti oratorie e diplomati-che che non avrebbero alimentato discussioni maintrapreso il cammino della programmazione.I Santantoniari affronteranno i prossimi ap-puntamenti a testa alta. Le scelte al solito sa-ranno dettate dal cuore e voglia di condivisionee sempre con la testa sulle spalle.Concludiamo con un appello alle nuove gene-razioni che si avvicinano al Cero: tenganosempre vivi e presenti i valori tramandati dainostri predecessori, ovvero il Nostro patrimonioculturale, il Nostro vivere la Festa ed il Nostrostare insieme... in Famiglia. Ubaldo Gini

Auguri

Unesco atto finaleNuova richiesta della nostra festa all’Unescodopo aver percorso una strada diversa dalla«Rete delle grandi macchine a spalla».Riallacciati i rapporti con le feste di Nola,Palmi, Sassari e Viterbo, inserite nel 2013 pa-trimonio culturale immateriale dell’umanità.

Per i Ceri si tenta la risalita

LA STORIA

L'Unesco è un'agenzia delle Nazioni Unite creataper promuovere la pace e la comprensione tra lenazioni attraverso l'istruzione, la scienza, la cultu-ra, la comunicazione e l'informazione. L’avvio per-ché la Festa dei Ceri venga inserita dall’Unesco nelpatrimonio culturale immateriale dell’umanità, par-te dall’indimenticabile Gianni Chiocci, San-tantoniaro Professore e Consigliere Comunale.Benché se ne parlasse da molto prima, solo nel2009 un gruppo di Enti e Associazioni coinvolte

nella nostra Fe-sta predispon-gono un dossierdi candidatura.Nel 2010 si svol-ge un semina-rio con tutti ipossibili candi-dati italiani allalista. Il nostro

Consiglio Comunale decide di procedere ad unacandidatura singola e si redigono i formulari ri-chiesti. Successivamente c’è un cambio dellatipologia di formulario da parte dell’Unesco e con-seguente riavvio delle attività di compilazione.Nel 2011 un gruppo di lavoro licenzia il formulariodi candidatura che riceve l’approvazione dell’Uffi-cio Patrimonio Unesco. Nel 2012 traduzione in in-glese e francese di tutto il materiale prodotto econsegna.

Nel 2017 centenario della Prima Guerra Mon-diale, in tutta Italia, si celebreranno momentiper ricordare la più sanguinosa guerra di tutti

i tempi. Celebrazioni che a vario titolo ricorderranomilioni di soldati italiani morti sui vari fronti diguerra. An-che la nostracittà saràchiamata acelebrare unricordo, so-prattutto perquanto si ve-rificò nel mag-gio del 1917.Fu proprionel maggiodi quell’annoche un grup-po di soldatieugubini de-cise, con leautorizzazio-ni avute daicomandanti,di organiz-zare la Festa dei Ceri sul fronte del Col di Lana. Ungesto quasi di follia, una botta da matti, tanto piùfolle perché erano lassù, dove i Ceri non esistono,non sono pensabili, fuori contesto.

Col di lana...un doveroso ricordoFra le manifestazioni che si susseguirannonel centenario della Grande Guerra, Gubbioè chiamata a celebrare quanto accadde nelmaggio del 1917 sul fronte del Col di Lana.

La nostra Famiglia a disposizione

15 MAGGIO 1917– Pioveva... ma programma rispettato

Page 2: Il Ceraiolo Donati - Eugubini nel MondoIl Comune di Gubbio ha stilato un programma, da sottoporre al comitato per eventuali integrazioni. La Famiglia dei Santantoniari, come ha sempre

Intanto citiamo a titolo informativo che vieneritirata la proposta del Palio di Siena mentre laFesta dei Ceri è tra le candidature italiane pre-sentate all’Unesco insieme a: La liuteria diCremona; Le feste delle grandi macchine a spalla; Letorce di San Marco in Lamis (Foggia); ilCalendimaggio di Assisi; Il Carnevale di Viareggio;La festa dell’albero di Alessandria del Carretto(Cosenza); La musica delle launeddas (Sassari).Nel frattempo cambiano le procedure di candida-tura: ci si deve interfacciare direttamente con laCommissione Nazionale Italiana per l’Unesco (mala candidatura della Festa dei Ceri è precedenteed in quella data è già all’Unesco di Parigi).Poi cambia anche la composizione dell’organosussidiario che pre-valuterà le candidature allaLista Unesco per il 2012, e si decide che per ogniStato sarà esaminata una sola candidatura all’an-no. Ogni Stato dovrà indicare l’ordine di prioritàdelle proprie candidature. Nel 2012 è stata esami-nata per l’Italia la candidatura della Liuteria diCremona che ha ottenuto nel 2013 l’inserimento.Per l’anno 2013 è stata esaminata la candidaturadelle Città delle Macchine a Spalla che nel dicem-bre 2103 a Baku Azerbaigian ottiene il riconosci-mento come patrimonio immateriale dell’Unesco.RIPRENDE IL PERCORSO INTERROTTO

Nel 2014 le organizzazioni che soprintendono allaFesta dei Ceri riallacciano i rapporti con le cittàfacente parti delle Feste della macchine a spalla

con la precisaintenzione di ri-prendere il per-corso interrottonel 2010.La dr.ssa Patri-zia Nardi, coor-dinatrice dellaRete delle grandimacchine a spal-la italiane, si èfatta carico diriaprire questopercorso e pre-parare al megliola ricandidaturadella città diGubbio nel rico-

noscimento dei Beni immateriali dell’Umanitàreinserendola nella Rete stessa.In piena attuazione della richiesta formulata a suotempo dalla nostra città viene organizzato a Gub-bio un work-shop con tutte le comunità della cittàdelle suddette macchine dal titolo “Il Patrimonioculturale immateriale e le feste della cultura dellatradizione mediterranea. Le comunità delle Gran-di Macchine a Spalla a confronto: i Ceri di Gubbio,i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, i Candelieri diSassari, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo”.LA FESTA DEI CERI RESTA IN ATTESA

Speriamo che l’iter di riammissione di Gubbio nelcontesto Unesco si risolva positivamente. Si trattadi un iter alquanto delicato che la dr.ssa Nardi damarzo 2016 porterà avanti al Ministero beni cultu-rali e turismo e all’Unesco con metodologie chesono al vaglio di varie commissioni. Quest’ultime,si dovranno esprimere sulle modalità da applicare,perché la Festa dei Ceri venga inserita nel ricono-scimento già avuto dalle altre città della Rete.Un percorso che la nostra comunità dovrà facili-tare costruendo e rafforzando il legame con Nola,Palmi, Sassari e Viterbo. Per questo il Tavolo deiCeri si farà carico di iniziative e incontri perfacilitare questo rapporto che, se tutto andrà comesi spera, porterà alla Festa dei Ceri quel ricono-scimento che gli spetta per la sua secolare storia.

Alberto Cappannelli

RICANDIDERÀLA FESTA DEI CERI– La dr.ssa Patrizia Nardi coordi-natrice della “Rete delle grandimacchine a spalla”

Questo rompere gli schemi, questo giocare trale trincee, questo senso di sfida, questo compiaci-mento dell’irrazionale e dell’irragionevole, questofar prevalere ciò che abbiamo dentro ovunque ecomunque, questo fregarsene e portare gioiadove c’era ben altro, è stato un grande gesto.Uno schiaffo agli Austriaci, uno schiaffo alla guer-ra, uno schiaffo alla banalità della morte al fronte,al tempo che non passa mai per tornare a casa ealla vittoria, uno slancio verso la città amata comese potessero essere lì.Possiamo immaginare gli animi festosi, le voci, leparole, le grida, le canzoni, i suoni amati di casa,la commozione, la gioia, l’esigenza di scaricare latensione o il desiderio di tornare, tutto insieme.Ma era durante la guerra. Non era la Festa deiCeri, era un modo di pensare la Festa, di viverla lì,era un modo di sentirsi vicini a casa, con un’altradivisa, liberi, con amici e persone care, senzapensare a come sopravvivere, ma solo a goderedi loro stessi e della loro vita.Per questo pensiamo che sia necessario ricordareil centenario dedicando un ricordo a quei soldatieugubini.Nel luglio di quest’anno si è costituito un comitatopresieduto dal sindaco Stirati per organizzare deimomenti celebrativi fissati per l’agosto 2017.Il comitato oltre che dall’Amministrazione Comu-nale è formato dalle solite componenti della Festadei Ceri ed anche dalle Università dei Mestieri edall’Associazione Eugubini nel Mondo. Quest’ulti-ma, particolarmente attiva infatti in questi anni,ha mantenuto contatti con la comunità diLivinallongo Col di Lana, sviluppando nel tempoun ricca ricerca storica su quel 15 maggio 1917. Ilmateriale raccolto servirà a poter far capire me-glio, soprattutto ai giovani, la dimensione storicadell’evento, per ricordare, apprendere, ripensaree riflettere su di un momento importante dellastoria di Gubbio, anche se vissuta altrove.

Il Comune di Gubbio ha stilato un programma, dasottoporre al comitato per eventuali integrazioni.La Famiglia dei Santantoniari, come ha semprefatto, si è messa e si metterà a completa disposi-zione del suddetto comitato. Del resto già abbiamoredatto e reso noto un documento dai tonipropositivi e sinceri nelle sue argomentazioni. Ilcomitato, pur nelle diverse interpretazioni e neidiversi modi di pensare, dovrà far si che prevalgalo spirito di condivisione, con reciproco rispettotra le varie componenti.La celebrazione che andremo ad organizzaredovrà essere frutto di un lavoro e di una volontà,che possa rispecchiare quella dell’intera ComunitàEugubina, chiamata doverosamente a ricordare,prima di tutto, i propri figli morti soldati in quellaguerra. Alfredo Minelli

I SOLDATI DISSERO SI ALLA FESTA DEI CERI– Grande il desiderio di ricordare Sant’Ubaldo

PROSSIMI

APPUNTAMENTI

sabato 16 gennaio ore 18.00 Chiesa dei Neri

DONAZIONE

STATUA LIGNEA

DI S.ANTONIO ABATE

voluta daGiovanni Colaiacovo

alla Famiglia dei Santantoniari

La cerimonia delladonazione sarà precedutadalla relazione storica del

prof. Ettore Sannipolisulla statua lignea conbrevi considerazioni

sull’iconografia del Santo

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PREVENTIVO FINANZIARIO ESERCIZIO 2015-2016Preventivo Consuntivo -

----- ENTRATE ----- Es .2015-2016 Es .2014-2015

Contributi da soci 100,00 85,00Proventi manifestazioni sociali 71.000,00 67.325,00Contributi ricevuti 8.000,00 15.000,00Quote sociali 5.500,00 5.510,00Interessi attivi 1,20 1,28Sconti e Abbuoni 100,00 836,05SProventi 5x1000 Irpef 2.500,00 1.617,51Liquidità da avanzi gestione anni prec. 6.000,00TOTALE ENTRATE 93.201,20 90.374,84 ------ USCITE -----Amministrative Varie 900,00 1.461,83Manifestazioni sociali e culturali 61.500,00 60.857,57Contributi elargiti 3.500,00 5.088,18Energia elettrica 2.850,00 2.858,65Assicurazioni 550,00 546,00Consumo idrico 700,00 80,03Metano 950,50 905,72Oneri Bancari 450,00 440,08Manutenzioni varie 1.500,00 2.196,70Perdite su crediti 2.000,00 2.120,00Lavori su beni di terziIncremento liquidità generata dalla gestione 7.462,31 12.383,39TOTALE USCITE 82.362,31 88.938,15Disponibilità liquide iniziali 35.977,31 23.514,92Incremento/Decremento disponibilità liq. 7.462,31 12.383,39Disponibilità liquide finali 42.439,62 35.977,31

BILANCIO CONSUNTIVO ESERCIZIO 2014-2015STATO PATRIMONIALE Preventivo Consuntivo ------ ATTIVO ----- E s . 2 0 1 5 - 2 0 1 6 E s . 2 0 1 4 - 2 0 1 5

Beni patrimoniali mobili 66.043,98 66.043,98Beni immobili 37.028,37 37.028,37Lavori su beni di terzi 201.719,04 191.719,04Disponibilità liquide: 39.500,00 35.977,31Crediti verso soci 7.504,00 7.504,00Crediti diversi 1.200,00 20,71Crediti Vs. erario 1.800,00 1.617,51TOTALE ATTIVO 354.795,39 339.910,92

----- PASSIVO -----Debiti verso fornitori 1.350,00 1.364,25Fondo ammortamento 157.585,28 143.962,40Patrimonio netto 194.584,27 194.387,07TOTALE PASSIVO E NETTO 353.519,55 339.713,72AVANZO DI GESTIONE 1.275,84 197,20TOTALE A PAREGGIO 354.795,39 339.910,92

CONTO ECONOMICO Preventivo Consuntivo ----- COSTI ----- E s . 2 0 1 5 - 2 0 1 6 E s . 2 0 1 4 - 2 0 1 5

Amministrative Vari 1.200,00 1.461,83Manifestazioni sociali e culturali 60.500,00 60.857,57Contributi elargiti 5.000,00 5.088,18Ammortamenti 13.622,88 13.662,88Energia elettrica 2.500,00 2.858,65Assicurazioni 550,00 546,00Perdite su crediti quote 2.120,00Consumo Idrico 150,00 80,03Metano 950,00 905,72Oneri Bancari 462,78 440,08Manutenzioni varie 1.500,00 2.196,70TOTALE COSTI 86.435,66 90.177,64AVANZO DI GESTIONE 1.275,84 197,20TOTALE A PAREGGIO 87.711,50 90.374,84----- RICAVI -----Contributi da soci 100,00 85,00Contributi ricevuti 10.000,00 15.000,00Quote sociali 7.010,00 5.510,00Interessi attivi 1,50 1,28Sconti e abb. attivi 450,00 836,05Proventi 5x1000 Irpef 1.800,00 1.617,51Proventi manifestazioni sociali 68.350,00 67.325,00TOTALE RICAVI 87.711,50 90.374,84

In occasione delle imminenti votazioni dell’10 gennaio per l'elezione del Capodieci 2016, la Famiglia comunica chesarà possibile rinnovare la tessera per l'anno in corso direttamente in Taverna. Il Consiglio Direttivo ha confermato in10,00 euro la quota sociale per il 2016 (vedi tessera a lato). Il mancato versamento della quota associativadetermina decadenza automatica dalla qualifica di Socio (entro il 31 agosto). Chi volesse regolarizzare la propriaposizione può farlo presso i Consiglieri o la Segreteria della Famiglia o la Gioielleria Fernando Bedini in CorsoGaribaldi. Presso quest’ultima è reperibile l’apposito modulo d’iscrizione per diventare Socio della Famiglia percondividerne scopi e finalità.

AVVISO AI SOCI E A CHI VOLESSE ENTRARE A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA

In sintesi l’operato della Famiglia nel 2015. — 10 gennaio Concerto in onoredi Sant’Antonio che quest’anno ha visto la rappresentazione teatrale degli«Oblivion», gruppo bolognese conosciuto a livello nazionale composto da

cinque attori-cantanti di cabaret. Un’accoglienza speciale è stata tributata auno del gruppo, Fabio Vagnarelli (de “Spara”) che si è esibito difronte ai suoiamici santantoniari. — GENNAIO: è uscito il presente periodico “Il CeraioloSantantoniaro”; sabato 17, Messa al mattino a S. Secondo seguita dallacolazione. Benedizione dei piccoli Santantoniari nel pomeriggio nella Chiesadei Neri. Di seguito S. Messa con investitura ufficiale del nostro CapodieciDaniele Battistelli. Infine tradizionale cena sotto gli Arconi. Molto apprezzataanche la sfilata fatta con la Banda Santantoniara. — FEBBRAIO: sabato 9, GranBallo dei Santantoniari. Il vejone è tornato al Crico’s di Cipolleto con bigliettiesauriti come non accadeva da tempo. — PRIMI MESI DELL’ANNO: si ècominciato ad affrontare la questione delle Quote Sociali problema sempre

attuale. Istituita allo sco-po la figura di un re-sponsabile. Si è conti-nuato con «l’inventario»di tutto il patrimoniodella Famiglia un lavorolungo, che è iniziato cir-ca un anno fa. — MAR-ZO: abbiamo collaboratocon la redazione delperiodico “Via Ch’eccoli”per la sua pubblicazio-ne. — APRILE: il giorno16 presso il Tribunale diPerugia udienza finaledel processo che da sei

anni pendeva sulla Famiglia (Presidente, Direttore lavori, Esecutore deilavori) per presunti abusi edilizi. Assolti con formula piena da ogni accusa: èla pronuncia. La denuncia alla Procura inoltrata nel 2009 da un vicinoresidente, contestava l’intervento relativo al passaggio di collegamento tral’orto e la Taverna, alcune opere complementari e l’utilizzo della Tavernastessa. Il Tribunale ha dimostrato la totale insussistenza dell’ipotesiaccusatoria prosciogliendo tutti. La Famiglia dei Santantoniari e tutti iSantantoniari vogliono ringraziare l’Avv. Marco Marchetti e CristianaNardelli. — UNESCO: Insieme alle altre istituzioni legate alla Festa dei Ceriabbiamo riallacciato i rapporti con le città della «Rete delle grandi macchinea spalla» (Nola, Palmi, Sassari, Viterbo) dopo che nel dicembre 2013 le lorofeste sono state riconosciute dall’UNESCO come beni immateriali dell’Umanità.— MAGGIO: Pranzo in Taverna nel giorno della discesa dei Ceri. — Cena dellecavje ai 65enni con incontro tra giovani e anziani ceraioli in Taverna. Il 14abbiamo continuato la vendita di magliette e kway con buon rientroeconomico; il 15 buona corsa del nostro Cero. Alla sera in Taverna, abbiamomantenuto i risultati degli anni passati; sempre in Taverna si sono ripetute leserate in occasione dei Ceri Mezzani e Ceri Piccoli, ogni volta con grandeaffluenza di ceraioli. — OTTOBRE: sabato 24, promosso dalla Famiglia ededicato al maestro Pietrangelo Farneti “Pacio”, si è svolto il Concerto dimusica lirica giunto alla nona edizione; — NOVEMBRE: sabato 28, Messa inricordo dei ceraioli defunti. Nell’occasione è stato ricordato il SantantoniaroFrancesco Rampini ed è stata donata ai familiari una targa ricordo.ALTRO: Abbiamo collaborato alla realizzazione dei “quaderni ubaldiani”,scritti e redatti dall’apposito comitato nonché partecipato alle riunioni perl’organizzazione delle celebrazioni del Centenario della I° Guerra Mondialee dei Ceri sul Col di Lana. È stato concesso l’uso della Taverna in occasioni dieventi particolari ribadendo che l’utilizzo dei locali per un determinatonumero di giorni spetta di diritto al Comune come la convenzione ci obbligaa rispettare.

Bilancio di fine anno

Cosa abbiamo fatto da gennaio a oggi.

Il rendiconto del 2015

IL CONSIGLIO IN RIUNIONE– Tipico incontro nella sede della Famiglia

Page 4: Il Ceraiolo Donati - Eugubini nel MondoIl Comune di Gubbio ha stilato un programma, da sottoporre al comitato per eventuali integrazioni. La Famiglia dei Santantoniari, come ha sempre

SEMPRE VIVI NEI NOSTRI CUORI

Tito Mischianti«de’ Chiocci»(1927-2015)

Dopo Giuseppe Vagnarelli (“Pep-pe de Spara”), Angelo e MarioSilvioli, Adolfo Tomassini (“Dolfo

dei Muli”) e Carlo Tomassini (“Piero dePinca”) la zona Santantoniara di San

Martino in Colle perde un altro dei suoi Ceraioli con la “C” maiuscola. Ci halasciato Giuseppe Filippetti “Peppe del Barco”.Santantoniaro sincero e amato da tutti ha vissuto lasua giovinezza sotto la stanga. Ha dato sempre il suodecisivo contributo quale puntarolo nella muta deiFerranti e in tanti altri punti del percorso. Era una“presenza” per i Santantoniari con quel sorriso parti-colare, che era indice di una bonarietà unica. Più diogni altra cosa ci è mancata quest’anno e ci mancheràla sua “benedizione”, quella che il “Barco” impartiva inPiazza Bosone al passaggio della sfilata. Siamo vicinialla sua Jole, ai figli Corrado e Antonella e ai nipotiMirco e Francesco che prendono il Cero con la mutade’ Meli. Ciao Peppe! StefanoVagnarelli

Giuseppe Filippetti«’l Barco»(1928-2015)

Gabriele Calzuola«Lele»(1946-2015)

Tito, te ne sei andato come è sempre sta-to nel tuo stile, in silenzio. Ormai siamorimasti proprio orfani. Con te parte l’ul-

timo Grande Saggio della nostra zonaSantantoniara. Amico fraterno di Nello

Ontano, avete abbracciato, la stanga “giù ‘l distributore”. Ma la tua storia diSantantoniaro, parte da lontano. Con zii ecugini, sei stato l’artefice delle Mute de Raggio,portando un po’ di nero in luoghi dove i coloriavevano altre predominanze. Ci hai sempreraccontato che tu hai avuto la fortuna di potersentire il “dolce peso della stanga” pratica-mente ovunque. Perché «quela volta eravamopochi forte!». Sei stato anche lontano da Gubbioper lavoro, ma mai hai dimenticato i Ceri. Conuna battuta possiamo dire però che in queglianni della tua assenza, qualche “danno” c’èstato, visto che tuo figlio Guerrino («’l Verro») èvenuto de Sant’Ubaldo ed è stato anche Capodieci. Per fortuna Gianni è deSant’Antonio lu’ ha dato retta!Ci lasci in punta di piedi tramandandoci un amore per il Cero mai urlato,senza esagerazioni, sempre composto e privo di protagonismi. Poco tempo facon Mauro siamo venuti a trovarti in ospedale portandoti la tessera dellaFamiglia. Hai promesso la consueta cena tra noi Santantoniari a Te più vicini.Ci tenevi. Caro Tito non ti preoccupare, l’esempio che hai lasciato rappresentatalmente tanto che il resto poco conta. Alessio Salciarini

Come scrivevamo lo scorso annoper Ermete Bedini ripetiamo cheun alone di leggenda avvolge le

imprese Ceraiole (Santantoniare) di AlfioCappannelli. Ci limitiamo a riportarestralci di articoli apparsi su riviste equotidiani nei giorni dopo la sua scom-parsa.— Da «Gubbio Oggi»

Addio “Scelba”di Giacomo Marinelli Andreoli

La sua ultima “callata” l’ha percorsa sullespalle dei parà della Folgore. In un gesto,

semplice e silenzioso, c’era racchiuso il suo mon-do: quello che ne aveva caratterizzato la gioven-tù, il paracadutismo e quello che ne avevacontraddistinto l’eugubinità, il suo essereCeraiolo; la famiglia e gli amici a fare da prezio-so contorno. È così che ha salutato tutti all’età di95 anni Alfio Cappannelli detto “Scelba”. Conquel silenzio forte che ne contraddiceva l’indo-le mai spenta. Personaggio amato e carismati-co, era il Decano dei Capodieci di Sant’Antonio.Ebbe l’onore di “rompere la brocca” nel lontano1967 ma ancor prima era stato una delle figuredi riferimento del Cero accanto a FlaminioFarneti («’l Sor Nino») e a Pietrangelo Farneti(«Pacio»), quel gruppo di appassionatiSantantoniari capaci di riorganizzare il Cerocoinvolgendo molti giovani e contribuendo adaprire una nuova stagione ceraiola per San-

t’Antonio, altrimenti relegato alla partecipazio-ne di pochi. (…) Nelle sue passioni spesso era in

minoranza. Soprattutto a livello ceraiolo doven-dosela vedere ogni giorno con una “moltitudine

avversa” abitando nell’enclave cittadina piùSangiorgiara, quella della Madonna degli Angeli.

Dove ogni anno, tra tanto azzurro, spiccava sempre il suo stendardo di Sant’Anto-nio. Fiero solitario inamovibile. Con Scelba se ne va un altro pezzo di storiaceraiola, capace però di trasmettere spirito e passionalità ai figli Lauretta eAlberto quest’ultimo Capodieci nel 1995 e a suo nipote Daniele BattistelliCapodieci 2015 eletto pochi giorni prima che suo nonno Alfio se ne andasse.— Da «Il Giornale dell’Umbria»

“Alfio Cappannelli, il Capodieci capace di volare” di Cesare Coppari(…) La modestia è uno dei tratti entrati a definire l’identità di Alfio Cappannelli,uomo tenace e altruista, buono e generoso, capace di improntare il suo percorsoumano ai valori in cui a sempre creduto. È questo il senso del lungo, sentito,unanime applauso con cui una folla di Santantoniari e Folgorini, familiari e amiciradunatasi a Gubbio ha voluto tributargli all’indomani della sua scomparsa a 95anni. Tenere fede a valori liberamente scelti. Può accadere se nasci a Gubbio nel1920, da un padre, Alessandro, finito in ospedale per 11 giorni dopo aver contribu-ito - forse troppo - alla riuscita della corsa del Cero di Sant’Antonio e trasferitosipoi a Jessup, negli USA, per costruirsi una famiglia e un futuro al ritorno nellasua città (o, insinuano alcuni, per esportarvi la Festa dei Ceri). E può essereaddirittura necessario se simpatizzi per il Cero meno partecipato e organizzato, eche tutti ti spingono a lasciare per gli altri. (…) Una pietra dura Alfio, ma dalcuore tenero. Uno dei fondatori della Famiglia dei Santantoniari istituita con gliamici di sempre nel 1968 l’anno successi-vo al lancio della brocca di “Scelba”, comeormai viene chiamato in antitesi al fami-gerato Ministro degli Interni degli anni’50 a cui è unicamente legato da unaspiccata sensibilità per l’ordine, soprat-tutto pubblico. (…) Ha le energie e le qua-lità per motivare la specificità del suopercorso umano, Alfio Cappannelli, uomoche parla col suo stesso essere presente eil suo modo di mostrarsi, venendo presocome esempio. Immune ai trapassi dimultiple identità, sostiene sino all’ultimoil ruolo di sempre, senza troppa nostalgiaper quello che poteva essere stato e non èstato. Non ha certo paura di essere inminoranza, di schierarsi con gli ultimi.Principi ancora validi. Valori.

Alfio Cappannelli«Scelba»(1920-2015)

Il piccolo “Lele Calzola” cresce nellacasa dove, nella prima metà del‘900, Don Bosone Rossi “ ’nventa i

Ceri Piccoli”. Un battesimo da favola perLele e i suoi fratelli, Ettore e Carlo, e

per le sue sorelle, Anna e Francesca. La sua vita è intrisa di musica e teatro,di battute fini e velenose, di sana amicizia e di scherzi di ogni genere:tradotto in lingua ceraiola significa e, per lui, ha significato, “sana goliardia”,

quell’ “Essenza” di un modo di vivere il Ceroche appartiene, o apparteneva, senza falsipudori, soprattutto al mondo dei Santan-toniari. Un qualcosa che Lele ha vissuto etrasmesso in ogni momento, contagiandochiunque avesse ‘ntorno, compresi i suoi piùintimi amici forestieri: la sua casa, soprattuttoil giorno dei Ceri, è sempre stata aperta achiunque.Prezioso, costante nella presenza sotto lastanga, dal Corso alle Girate, a Via XX Settem-bre, nella Muta dei Leli: basta fare qualchenome, Lele de Pirro, Lele Franceschetti, ‘lMucco e, sì, la matrice santantoniara è sem-pre quella!Un esempio, una presenza, spesso, al mo-mento giusto, a suo modo, anche silenziosa.Un esempio, una presenza, soprattutto, danon dimenticare!

Francesco Cardoni

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L'incontro della Famiglia in Tavernacon i ragazzi del Centro di Accoglien-za “Aldo Moro” gruppo K/T è fissataper il 30 dicembre. Quest'anno saltala gara serale di briscola per proble-mi logistici. Ma a pranzo e per l’intero

pomeriggio staremo tutti in allegra e compagnia. Viene confermata, anche se nonce n’è bisogno, la sensibilità da parte della Famiglia dei Santantoniari per unconnubio ormai consolidato con il mondo del sociale.

Gianni BelardiAntonio Maria BiraschiLedo BucciarelliCarlo CalzuolaTelemaco CenciRenzo CippiccianiRoberto Di BaccoFausto FinettiValentino GaggiottiMassimo MarcelliLuciano MariucciCarlo MenichettiRaffaele MenichettiMassimo MinelliMarco PierottiEnzo Pietro RagniEnrico TomassiniNovello TomassiniEuro Vinti

Massimo Pannacci (1949)Fernando Rossi (1949)

“CAVJE” AI SANTANTONIARI

65ENNI Classe 1950

“PICCOLI” SANTANTONIARI

Cerimonia del 17-01-2015per i nati nel 2014

Giada AlunnoLeonardo BellucciFrancesco BeltramiViola BiccheriIrma BorselliniTommaso CarnevaliCamilla CarusoAlessandro CasagrandeGiosuè CasagrandeMatilde CasagrandeMatilde CeciliLeonardo CodignoniAlessia FinettiMartina Finetti

Nel 1990 sui principali quotidiani nazionaliapparve una pubblicità in cui un fotomon-taggio mostrava un figurante del Palio di

Siena mentre sfilava con una bandiera dellaGatorade (bevanda energetica affiliata alla PepsiCola n. d. r.).A Siena andarono tutti in bestia. In Comune riba-dirono che esiste un Consorzio per la Tutela delPalio che filtra rigorosamente ogni uso delle im-magini della festa. Vennero fuori beghe legalisimili a quelle che opposero la città toscana tempoprima al Palio d'Asti. Si parlò di una richiesta di

risarcimento stimata in un mi-liardo di vecchie lire. Non ri-cordiamo come andò a finirema si sollevò un gran polve-rone.E a Gubbio?A Gubbio nessun polverone eneanche una “spolveratina”alla Renzini Salumi che congusto discutibile (volendo usa-re un eufemismo) ha pubblica-to sulla sua pagina Facebookla foto dei nostri Santi sopratre salami.Niente di niente! Abbiamo ac-cettato le scuse dell’azienda diAlta Norcineria di Monteca-stelli di Umbertide e basta.Tutto è finito li. Certo è che conle “tante magnate che se fan-no pe’ i Ceri”, potevamo alme-no chiedere a quella ditta un“aiutino” in norcineria. Pensoche non ce l’avrebbe negato.La lista si allunga se ci mettia-mo la corsa dei Tubi dei BaciPerugina a Eurochocolate

Dopo i casi di copiatura e sfruttamento pubblicitario

Le componenti del Tavolo dei Ceri sono state convocate dal Sindaco perapprofondire, con l’aiuto di addetti ai lavori, il tema della tutela d’immaginedi una Festa come la nostra.

Verso la tutela d’immagine per i Ceri?

2004, preceduta qualche tempo prima dalla pubbli-cità della Magnesia San Pellegrino. Qualcuno ri-corda anche quella dell’Amaro Averna su rivistenazionali.Finché è arrivata la festa della Parrocchia diPietralacroce piccolo borgo dell’Anconetano dovedue anni fa è apparsa una curiosa corsa con tre

cilindri bianchi sormontati da una croce e costumisimili a quelli dei ceraioli. Può bastare...Qualcosa finalmente si muove. Di recente sul temadella salvaguardia della nostra Festa il Sindaco haconvocato il Tavolo dei Ceri, organismo che rag-gruppa le maggiori componenti di ogni 15 maggio.Si va verso la creazione di una commissione diaddetti ai lavori che traccerà le basi per arrivareprima o poi a quella tutela d’immagine che unamanifestazione del folklore mondiale come lanostra merita.

Alberto Cappannelli

NESSUNA RICHIESTA DANNI– La foto incriminata della Renzini azienda di Montecastelli di Umbertide COPIATE ANCHE LE DIVISE

– La manifestazione a Pietralacroce nell’Anconetano

La giornata col K/Tè il 30 dicembre

NUOVI SOCI DELLA FAMIGLIA 2015

Julia FontanarosaNoemi GaggiGiulia GaggioliGiacomo GicheroSofia MartiriEleonora MenichettiCristian MischiantiFrancesco PalazzariFrancesco PazziVittoria PellegriniElisabetta ProcacciAntonio RossiFilippo TintiViola Tomassini

GislenoBazzucchi(1923-2015)

Mentre eravamo in chiu-sura della presente pub-blicazione, abbiamo

appreso di un’altra grandeperdita per il nostro Cero. Se

ne è andato a 92 anni Gisleno Bazzucchi. Era una dellefigure “mitiche” della Manicchiadi Mengara che aveva fondatoinsieme a Giovanni Agostini«Riganello», Giuseppe Baldelli«’l fabbro» e Ettore Santioni.Prendeva il Cero “giù da Meli”,sul Ponte di San Martino e sulMonte dopo la Prima Capeluccia.In questo 2015, la prima dome-nica di maggio era venuto aprendere i Ceri e il 15... eccolosu la Mostra per una foto ricor-do. Purtroppo l’ultima.Come Santantoniari siamo vici-ni ai suoi familiari e già sentia-mo la mancanza del nostroGisleno. RED.

Sergio Ambrogetti Rosetti

Gianfranco Fiorucci

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Secondo anno per il nuovo sistema di elezione

Si apriranno le urne presso la nostra Taverna domenica10 gennaio dalle ore 09.00 alle 16.00. Per votare biso-gna essere inclusi nelle liste recentemente aggiornate.

Il nuovo metodo di elezione diretta da parte dei ceraioli del PrimoCapodieci è al secondo anno.Domenica 10 gennaio voteranno tutti i Ceraioli di S. Antonio identificati

e regolarmente iscritti nella lista aggiornata degli aventi diritto.PER MANTENERE IL DIRITTO DI VOTO

Si ricorda che, a termine di regolamento, chi vuol mantenere il propriodiritto di voto deve presentarsi a tutte le votazioni ed apporre la propriafirma al seggio elettorale.PER ACQUISIRE IL DIRITTO DI VOTO

Chi non ha esercitato il proprio diritto di voto - pur essendo incluso nelleliste iniziali - può recarsi al seggio e firmare presenza pur non votando.In questo modo la volta successiva acquisirà diritto al voto.Chi non era incluso nelle liste iniziali purtroppo dovrà recarsi per dueanni consecutivi presso il seggio e firmare presenza. In questo modo - seautorizzato dai componenti vecchi e nuovi della muta di appartenenza - lavolta successiva acquisirà diritto al voto.LA MANICCHIA ESTERNA

Ricordiamo brevemente quello che prevede il regolamento di elezione delCapodieci per la Manicchia Esterna.La Manicchia Esterna viene formalmente suddivisa in tre zone: est-sud-ovest. Al fine di poter regolamentare una naturale rotazione della broccasulle tre zone, anziché procedere ad una scrematura nella Manicchia, sono

considerate valide le can-didature, con un minimo di2 (due) candidati, prove-nienti dalle due zone che dapiù tempo non hanno lancia-to la brocca: pertanto lazona che, l'ultima volta del-la Manicchia Esterna, haavuto il Capodieci, non potrà

avanzare candidature. Non viene posto un limite numerico massimo di candi-dati nella Manicchia.CONSULTARE IL REGOLAMENTO

Ricordiamo che il regolamento intero è consultabile sul sitowww.santantonioari.it cliccando su: Mappa del sito / Il Cero.

Hanno diritto al voto i 792 ceraioli che si sono recati a votarelo scorso anno più i 16 venticinquenni che sono entrati nellalista aggiornata. Il totale dei possibili votanti è 808.Ecco i candidati a Primo Capodieci per la Manicchia Esterna.

I CANDIDATI 2016

Domenico Bagaglidetto “Brotanello”

Michele Gaggiottide’ Leonardo

Eros Mencarelli

Il Capodieci 2016 toccaalla Manicchia Esterna

Iscritti all'anagrafe santantoniara 950Hanno esercitato il loro diritto di voto 792

— Daniele Battistelli “Boccino” 352— Roberto Gaggioli “Giunco” 239— Giacomo Marinelli Andreoli 192— Nulle 3— Bianche 6

COME È ANDATA NELLA VOTAZIONE 2015

RISULTATO

Massimo Passeridetto “Masciolo”

Questo è un saluto molto breve da parte del Senato.Come sapete il Senato (termine voluto dall’indi-menticato capodieci Giorgio Gini) è composto da

tutti i Capodieci di brocca.Il Senato tiene a sottolineare che ha sempre fatto e semprefarà quello che hanno voluto i Santantoniari. Quando gli èstato chiesto nominava il Capodieci o collaborava dandosuggerimenti per la Corsa. Adesso per volere dei Ceraiolipresiede il seggio elettorale nelle votazioni del Capodieci epoi procede all’atto della Ratifica. Stasera in occasionedelle candidature invita tutti alla massima serietà e offrela massima collaborazione.Nel suo Breve (che è un regolamento interno anche questo

proposto e approvato dai Santantoniari) c’è scritto fral’altro che «il Senato vigila affinchè lo spirito che animala Festa resti sempre immutato nei valori di fede, sanapassionalità e rispetto delle tradizioni... per questo ilSenato ha la funzione di controllo e guida nei compor-tamenti dei ceraioli di Sant’Antonio».Altro aspetto da sottolineare è che probabilmente, pressole scuole elementari, il Senato sarà chiamato con Univer-sità Muratori e esponenti degli altri Ceri a chiarire aigiovani i significati della nostra Festa. I momenti damigliorare ogni 15 maggio sono diversi (volendo fare unesempio citiamo la Mostra e le Sfilate su cui si è riscontra-to qualche malumore).C’è la speranza che il Senato e più in generale i ceraiolimeno giovani possano tramandare proprio a quelli delPiccolo ma anche a quelli del Mezzano il vero spirito dellanostra tradizione.Concludendo, per quanto riguarda le votazioni per ilCapodieci, il Senato si augura che, a prescindere da chiverrà eletto, il prossimo 10 gennaio dovrà essere il giornoin cui ci ritroveremo tutti insieme con quell’entusiasmo,amicizia e allegria come solo i Santantoniari sanno fare.Viva Sant’Antonio!

Il breve saluto del Senato

La sera delle candidature

Riportiamo il messaggio del Senato delCero ai Santantoniari letto in apertura diriunione venerdi 11 dicembre.

RECORD DI CONTATTI

SUL NOSTRO SITO INTERNET

Si tratta di un vero e proprioprimato per il sito della Famigliawww.santantoniari.it.Dopo due giorni dalla pubblica-zione della news: “Ufficializzatele candidature per l’elezione delCapodieci di Sant’Antonio 2016» sisono contate ben 7625 visualiz-zazioni.

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ne e il tuo stesso spirito. Spettacolare.Poi la Mostra, fantastica. Una Festa nellaFesta. È stato bello omaggiare ogni famiglia,soprattutto quelle che aspettano il Cero perricordare qualcuno o dimenticare per unistante i brutti pensieri. In quei momentiho sentito l’abbraccio di tante personeed ho avuto conferma che la nostra èveramente una Festa di popolo.Tutto scorre troppo velocemente,vorresti fermare il tempo, ma nonè possibile manca poco al momen-to della Corsa. Comincio a sentireun po’ di stanchezza fisica, ma ilgiorno dei Ceri non mi voglio cer-to riposare. Non l’ho mai fatto,tanto meno quest’anno che devo“caricare e incoraggiare i mieiceraioli”. Dare loro un saluto, unapacca sulle spalle, incitare con un“via ch’eccoli!” ogni muta, nessunaesclusa, prima delle “fatidiche sei”

che presto arrivano.Ci siamo, pronti via! giù per la Calata,

la Curva della Statua, il boato dellagente, San Giorgio lì a un metro, entra

la Muta “de Mijarini” e semo sempre“ataccati” capisco che tecnicamente è

molto difficile il mio cambio, più che maiserve concentrazione e lucidità. Riescoad ”uscire” in pochissimo spazio. Per gli altri pezzi della Corsa, so cheposso fidarmi delle nostre mute, sonofiducioso, luci ed ombre si susseguono,così è sempre nei vari tratti del percorso.C’è la consapevolezza di aver fatto tuttoil possibile anche se bisogna migliorarecercando di costruire con unità e colla-borazione, mai dividendo.La giornata sta finendo e il Cero è anda-

to bene, nessuna “incertezza”. Ecco l’arrivo in Basilica alla riapertura delportone non mi sarei aspettato un epilogo migliore, i tre Ceri nel Chiostrouniti a rendere omaggio al nostro amato Patrono. Commovente. Le emozioni, dal periodo dall’elezione in poi, sono servite a rafforzare l’ideache c’è sempre stata in me: il Cero non si alza da soli ma insieme a tutti e che“se chiede ‘l Cero, non se chiede la brocca, quella te la devono riconoscere gli altri”.Desidero esprimere profonda gratitudine alla mia famiglia, agli amici, aiSantantoniari, ai ceraioli in generale e a tutti quelli che mi conoscono perchégrazie a loro posso dire: «Non potèo chiede’ de più!». Viva Sant’Antonio!

Daniele Battistelli

LA SODDISFAZIONE MAGGIORE– Sentire l’affetto di tante persone

L’ALZATA– Condivisa con gli amici di sempre

SAN GIORGIO LÌ A UN METRO– «Ataccati!» il mio cambio è molto difficile, riesco ad uscire in pochissimo spazio

«Non potèo chiede’ de più!»

Pensieri in libertà del Primo Capodieci 2015

Daniele Battistelli racconta il susseguirsi diemozioni a partire dal giorno dell’elezionea Capodieci.

Sin dal primo momento ho capito che avrei vissuto questaesperienza insieme a tante persone. Molti mi sono statisempre vicini, dimostrandomi grande amicizia e solidarie-

tà. Probabilmente è stata questa la soddisfazione maggiore, senti-re l’affettoe la stimadella gente.Un attacca-mento che mi hafatto capire che forse“qualcosa de bono”avevo fatto negli annidi vita ceraiola cheora mi veniva ripaga-to con la stessa mone-ta.Non c’è stato giorno incui qualcuno non miabbia manifestato ilproprio affetto e lapropria vicinanza.Santantoniari giovanie meno giovani ma,anche ceraioli deglialtri Ceri ed eugubiniin generale. Per que-sto vedevo conferma-ta la mia convinzioneche da soli non si vada nessuna parte.Tutto è filato liscionelle tappe di avvici-namento al giorno deiCeri. Il 17 gennaio conl’investitura, il “ve-

jone” e le manifestazioni collaterali impeccabilmente organizzate dallaFamiglia. Sono sempre stato attorniato da tanti amici e poi... finalmente ilgiorno più atteso quello che tutti desiderano fin da bambini, il sogno di unavita che si realizza.

Mi sono reso conto cheavrei dovuto essere mestesso e fare quello chesapevo, niente di più.Bastava rimanere cal-mo, tranquillo, concen-trato e comportarmi inmodo naturale e spon-taneo. Così ho affron-tato la giornata cer-cando di rimanere lu-cido, freddo in ognimomento godendo ogniparticolare, ogni sotti-gliezza, ogni spigolatu-ra, ogni affettuosità.Non ho permesso allatensione di farla da pa-drona, ma ho cercato didominare timori, incer-tezze ed eccitazioni.Alla mattina l’Alzatal’ho condivisa con gliamici di una vita, quelliche basta uno sguardoper capirsi perché han-no la tua stessa passio-

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Amarcord

...Santantoniaro

Aut.Trib.PG n.° 45 del 3-9-2010

Direttore Responsabile: Ubaldo GiniRedazione: Alfredo Minelli, Alberto Cappannelli, Emanuele CataneseProgetto grafico e impaginazione: Alberto CappannelliHanno collaborato: Daniele Battistelli, Francesco Cardoni, Alessio Salciarini, Stefano VagnarelliStampa: Tipografia Vispi & Angeletti

Gran Ballodei Santantoniari

Quando

andremo alla

festa da ballo

balleremo diverse quadriglie...

17 gennaio 1979

Cipolleto di Gubbiosabato 6 febbraio 2016

Dopo la Messa la sfilata in Corso Garibaldi che quellavolta si faceva con il Santo in braccio ai ceraioli piùanziani. Una bevuta, due frappe sulla Piazzetta e poicena d’allegria in Taverna con un buon piatto di«capeletti» in brodo per scaldarsi dal freddo inverno.

Foto Alberto Cappannelli

Archivio Famiglia dei Santantoniari.