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I PONTI CHE UNISCONO www.comune.pescara.it Intervento finanziato nell'ambito del POR-FESR Abruzzo 2007/2013 Asse 4: Sviluppo territoriale Attività 1.1: Sostegno ai Programmi Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) Delibera di Giunta Regionale n. 649 del 9/07/2008

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I PON T I CH E UN I SCONO

www.comune.pesc

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Intervento finanziato nell'ambito del POR-FESR Abruzzo 2007/2013Asse 4: Sviluppo territoriale

Attività 1.1: Sostegno ai Programmi Integrati di Sviluppo Urbano (PISU)Delibera di Giunta Regionale n. 649 del 9/07/2008

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Tutto nasce 12 anni fa, quando, volendo accompagnare la capacità di crescita di Pescara, ci si è posti la domanda di come reperire le risorse e quale impostazione strategica assicurare alla domanda di potenza di una Città come Pescara che, se collocata nella sua solitu-dine non vale nulla, mentre se viene resa relazionale esprime tutta la sua capacità.Occorreva sviluppare le sue attitudini di servizio, rendere Pescara facilmente raggiungibile, avvicinabile, per permetterle di abbracciare tutto ciò che la potesse riguardare: dal passaggio delle generazioni, delle attività economiche più innovative, alla trasformazione delle idee. Questo programma strategico di sviluppo, avviato con il PIC Urban 2 e poi proseguito con il PISU ed ora con il PAC, era impostato su tre cardini fondamentali:

- una infrastruttura di riconnessione delle aree esterne con quelle centrali e con i poli di servizio;- le rampe di collegamento con l’asse attrezzato in corrispondenza del ponte ex Capacchietti, poi della Libertà;- un elemento di ricucitura del rettangolo strategico Chieti - Pescara alle aree di risulta della stazione centrale, al centro vitale e commer-ciale della Città.

Di qui, messe in campo le necessarie competenze e professionalità e raccolti i pareri favorevoli delle categorie e della collettività, si è iniziato a dare concretezza a questo disegno di trasformazione, per permettere a Pescara di essere Città-Regione, ossia una città a servizio non solo dei suoi 130.000 residenti in maniera permanente, ma anche dei 250.000 cittadini quotidiani per i quali deve essere flessibile, elastica, quasi adesiva.E’ su questo piano che abbiamo anche candidato Pescara ad essere uno snodo della connettività trasportistica europea: fatti nuovi che si stanno delineando anche in virtù della decisione del parlamento Europeo, nella seduta straordinaria dello scorso 26 ottobre, di inserire Pescara nel piano di aumento della velocità ferroviaria, in ragione del fatto di essere entrata nella programmazione europea del trasporto su ferro.

PIC URBAN 2 "Strada Pendolo"LUCIANO D’ALFONSO Presidente della Regione Abruzzo

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L’idea della Strada Pendolo compare sin dal dopoguerra nei piani regolatori della Città, quale asse viario che si inserisce come potenziamento della dotazione infrastrutturale nel senso longitudinale della Città.Il nome, infatti, deriva dall’essere geometricamente un arco di cerchio costruito con il centro in P.zza Unione e che originariamente collegava il fiume con la Pineta D’Avalos.Da iniziale funzione di circonvallazione a margine del territorio urbanizzato, il suo ruolo, seguendo le dinami-che di una città in crescita, muta a quello di strada che attraversa l’agglomerato urbano.Il tratto di Strada Pendolo realizzato nell’ambito del Programma Comunitario Urban 2 rappresenta una ulteriore evoluzione di questo concetto, per due ordini di motivi. Il primo è quello di configurarsi come una infrastruttura non solo trasportistica, ma come un vero e proprio parco lineare che apporta all’opera pubblica carattere ed elementi di qualità. Il secondo è di avere la funzione di reinserire i territori che attraversa nelle dinamiche più ampie della città, andando nella direzione di eliminare l’isolamento e la marginalità di un pezzo di territorio urbano che per lunghi anni ha vissuto condizioni caratteriz-zate da un degrado fisico, ambientale e conseguentemente sociale.

PIC URBAN 2 "Strada Pendolo"Arch. ANDREA MAMMARELLA Resp. Prog. Strada Pendolo

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La periferia sud-ovest della Città, con i quartieri di Villa del Fuoco e San Donato-Aternum, ha vissuto per molto tempo una condizione di marginalità e separatezza rispetto alle zone urbane più centrali.Le iniziative intraprese per ristabilire questa riconnessione trovano espressione nelle opere pubbliche realizza-te con il progetto PISU appena concluso, con il programma Urban prima e con il PAC ora: infrastrutture strate-giche che incidono direttamente sul dato fisico e urbanistico ma hanno la forza di ripercuotersi positivamente anche sullo sviluppo economico e sociale dell’area.Questo processo di riqualificazione e rigenerazione urbana è stato avviato con la realizzazione della Strada Pendolo, cosicché quello che prima era un breve tracciato intercluso tra i quartieri popolari, oggi è un asse viario e ciclo-pedonale, percorribile e sicuro, con valenza di collegamento tra più parti della Città. Le nuove rampe di connessione con l’asse attrezzato proseguono in questa direzione, con l’ulteriore obiettivo di aprire l’area anche al di là dei limiti urbani, rendendola più accessibile e quindi più appetibile anche a livello commerciale ed imprenditoriale.

PISU "Realizzazione Rampe di riconnessione Strada Pendolo/Asse Attrezzato”

MARINELLA SCLOCCO Assessore Politiche Sociali Regione Abruzzo

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PISU "Realizzazione Rampe di riconnessione Strada Pendolo/Asse Attrezzato”Per rendere maggiormente funzionale la Strada Pendolo e darle un respiro extraurbano, era opportuno ricollegarla alla princi-pale infrastruttura di scorrimento veloce che entra nella Città, e cioè l’Asse Attrezzato.Inserire uno svincolo sull’Asse Attrezzato poneva, tuttavia, vari ordini di problemi.Il primo, quello della mancanza di spazio, nel senso che in quel tratto l’Asse Attrezzato corre all’interno della Città, per cui era necessario reperire uno spazio fisico importante per inserire rampe che richiedevano caratteristiche geometriche e dimen-sionali specifiche.Il secondo, è che l’Asse Attrezzato è sempre molto trafficato, per cui si è dovuto progettare le opere ed organizzare le fasi realizzative dei lavori in modo da interferire il meno possibile con la funzionalità di un asse viario così nevralgico per la Città.Il terzo è la questione delle interferenze, in quanto pur non presentando il progetto particolari complessità da un punto di vista costruttivo ed ingegneristico, il fatto che l’asse attrezzato fosse attraversato da un fascio di sottoservizi (telefonia, media tensione e prodotti petroliferi) confliggeva con la realizzazione delle rampe, per cui, superando difficoltà tecniche e procedur-ali, questi sottoservizi sono stati ricollocati.Oggi lo svincolo è aperto ed è sostanzialmente quello più utilizzato e con maggior traffico prima di quello finale che porta al Centro, ed acquisterà sempre maggiore importanza con la realizzazione del ponte nuovo e con l’ulteriore sviluppo della strada pendolo.

Prof. Ing. MARCO PETRANGELI Resp. Gruppo di Progettazione Rampe

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Le linee programmatiche messe in campo dall’Amministrazione in questi anni esprimono una visione di Pescara come Città dinamica ed accessibile. Dinamica perché contenitore ed erogatore di nuove funzioni e di servizi per la collettività e l’imprenditorialità, accessibile perché dotata di nuove infrastrutture strategiche di collegamento e di riconnessione.Tra queste il ponte nuovo che, insieme alla strada pendolo e alle rampe di raccordo all’asse attrezzato in corri-spondenza del ponte della Libertà, è inteso con una nuova visione: non solo asse viario di snellimento del traffico urbano, ma anche elemento di penetrazione dall’area metropolitana e collegamento diretto dell’asse attrezzato con i parcheggi dell’area di risulta, ossia con il centro della Città.Alla funzione di raccordo fisico, si accompagna quella di raccordo sociale e culturale, in quanto una città accessibile e fruibile è anche una Città vivace ed aperta.Sono i programmi Urban, PISU e PAC ad aver impresso una forte spinta per la realizzazione di queste opere pubbliche fondamentali per lo sviluppo urbano, quindi è importante evidenziare che dietro questi acronimi si celano programmi di intervento integrati e risorse finanziarie importanti, che consentono alla città di crescere ed implementare le proprie risorse e potenzialità.

ENZO DEL VECCHIO Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pescara

PAC PESCARA “Ponte Nuovo”

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L’idea di realizzare un nuovo ponte nasce dall’esigenza di dotare Pescara di una ulteriore infrastruttura di connessione tra le due parti di Città al di qua e al di là del fiume, al fine di agevolare e snellire i collegamenti e favorire l’accessibilità ai servizi.L’opera, oggi in corso di realizzazione, è il risultato di un procedimento complesso, non solo per gli aspetti tecnico-progettuali, ma anche amministrativo e procedimentale. In particolare, sono stati interessati Enti terzi a vario titolo (ANAS, Genio Civile, Autorità di Bacino), con i quali è stato necessario un costante raccordo e confronto sul progetto per l’ acquisizione dei preventivi pareri e nulla-osta di competenza. Il ponte nuovo, che copre una luce di circa 90 metri, è costituito da un impalcato metallico di larghezza di 28 metri per la realizzazione di quattro corsie carrabili, due per ogni senso di marcia, affiancate da due percorsi ciclopedonali.La realizzazione del ponte presenta aspetti innovativi non solo dal punto di vista costruttivo, ma anche per gli accorgimenti di valenza ambientale, quali la presenza di due percorsi ciclopedonali a fianco della viabilità veicolare, che si ricollegano a quelli già esistenti sulle due sponde del fiume, e l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, all’interno delle due antenne alte circa 50 metri in cui si sfiocca il pilone centrale che sostiene i 10 stralli della struttura.

PAC PESCARA “Ponte Nuovo”

Ing. GIULIANO ROSSI Dirigente Settore LL.PP. Comune di Pescara e Dir. dei Lavori Ponte Nuovo

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Il concetto di bellezza riferito ad una Città di solito si ha nell’immagine del suo nucleo storico, che si trova ad esempio nei borghi medievali toscani, nei centri rinascimentali padani o nelle capitali barocche del centro meridione. Da questo punto di vista Pescara paga la scotto di essere una Città moderna, ma compensa questo limite con la caratteristica di essere una Città affascinante.Un fascino da attribuirsi innanzitutto alla facilità di fruizione degli spazi di relazione interni al centro urbano, che si configura come un centro commerciale diffuso, di riferimento per l’intera area metropolitana, ma anche per la fascia a mare, di grande interesse paesaggisti-co e funzionale. Questo fascino è anche da riferirsi ad elementi naturali, come la luce: Pescara ha una luce bellissima, che va dagli azzurri del cielo che sfumano sul mare, ai colori del sole che compie un tragitto su due luoghi altamente simbolici, in quanto nasce sul mare e muore sullo sfondo della Bella Addormentata e quindi sul Gran Sasso.Guido Piovene, nel 1956, definì Pescara la più americana della città italiane, caratteristica questa che tutt’oggi è conservata, quando alle opere moderne del ventennio si sono andate ad aggiungere opere contemporanee che sono diventate anch’esse simboliche, andando in alcuni casi a cambiare lo sky-line della Città stessa. Si pensi al ponte sul mare che in breve tempo è diventato il maggior elemento di riconoscibilità della Città, e ad altre opere infrastrutturali quali le rampe di connessione all’asse attrezzato o il ponte nuovo, recentemente messo in cantiere.La Città deve continuare a perseguire la sua vocazione alla modernità che gli deriva da queste grandi opere, ponendo in essere condizioni virtuose di sviluppo ma nel contempo assumendo importanti cautele, quali rispettare i valori ambientali e paesaggistici del territorio, traguardare costantemente obiettivi di sostenibilità e perseguire la qualità dei progetti di trasformazione.

Prof. Arch. PAOLO FUSERO Dir. Dipartimento di Architettura Universita' G. D'Annunzio

L’ARTE/L’ARCHITETTURA “Il nuovo Sky Line di Pescara”

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MARCO ALESSANDRINI Sindaco di Pescara

L’idea di Pescara come Città moderna ed in movimento trova uno dei riscontri più concreti ed immediati nel dato infrastrutturale dei ponti, che stanno cambiando il volto della Città stessa.A cominciare dal Ponte del Mare, che trae spunto dal sogno dannunziano di unire le due sponde del fiume, per finire con il ponte nuovo che consentirà di rivoluzionare sia gli spostamenti dentro la Città che i collega-menti con l’esterno.Modernità significa anche un’attitudine a guardare al futuro, caratteristica coerente con un’altra vocazione di questa Città, che è la creatività: una città di mare per definizione è una città aperta e con larghezza di pensie-ro, in continuo fermento ed evoluzione. Quindi modernità e creatività rappresentano le facce di una stessa medaglia e sono le due peculiarità che dovranno accompagnare la nostra Pescara nel suo sviluppo.Nel 2027 Pescara compierà 100 anni dalla sua nascita, ed è doveroso per chi ha responsabilità pubblica condurre la Città in questo viaggio non fermandosi al contingente, ma delineando nuove e sempre più ambi-ziose linee di crescita e di trasformazione per il suo futuro.

PESCARA “La Citta’ Moderna”

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Intervento finanziato nell'ambito del POR-FESR Abruzzo 2007/2013Asse 4: Sviluppo territoriale

Attività 1.1: Sostegno ai Programmi Integrati di Sviluppo Urbano (PISU)Delibera di Giunta Regionale n. 649 del 9/07/2008