i disturbi dell’apprendimento - ictramonti.it · persistere nella lingua scritta con difficoltà...

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I disturbi dell’apprendimento I disturbi dell’apprendimento si dividono in: Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (sono quei disturbi che si manifestano in soggetti con adeguato sviluppo cognitivo, visivo e uditivo e si riferiscono alle abilità scolastiche). Disturbi Non Specifici dell’Apprendimento (DSNA) si riferiscono ad una disabilità ad acquisire nuove conoscenze e competenze NON limitata all’area degli apprendimenti scolastici, ma estesa a più settori (ritardo mentale, DDAI, autismo ad alto funzionamento, disturbi d’ansia) che influenzano gli apprendimenti.

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I disturbi dell’apprendimento I disturbi dell’apprendimento si dividono in:

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)

(sono quei disturbi che si manifestano in soggetti con adeguato sviluppo cognitivo, visivo e uditivo e si riferiscono alle abilità scolastiche).

Disturbi Non Specifici dell’Apprendimento (DSNA) si riferiscono ad una disabilità ad acquisire nuove conoscenze e competenze NON limitata all’area degli apprendimenti scolastici, ma estesa a più settori (ritardo mentale, DDAI, autismo ad alto funzionamento, disturbi d’ansia) che influenzano gli apprendimenti.

L’ICD-1O e il DSM-IV : chiarezza di definizione e linguaggio comune. L’ICD-10 li inserisce all’interno dei disturbi dello sviluppo psicologico con il termine di Disturbi specifici delle abilità scolastiche

Quali sono? Disturbo specifico di lettura (Dislessia)

Disturbo specifico di scrittura (Disortografia)

Disgrafia

Disturbo delle abilità aritmetiche (Discalculia)

Disturbo specifico di lettura Dislessia

La dislessia è un disturbo specifico nonostante:

Intelligenza adeguata

Istruzione adeguata

Assenza di deficit neurologici e sensoriali

Assenza di psicopatologie primarie

Si manifesta con tempi di lettura e numero di errori significativamente superiori a quelli dell’età.

Sottotipi di dislessia Molteplici studi classificano la dislessia in sottotipi e

sostanzialmente individuano due aree funzionali coinvolte nel processo di lettura selettivamente colpite chiamate: canale uditivo e canale visivo (Boder).

Di qui la definizione di dislessia sulla base dell’esistenza di deficit cognitivi nella funzione visivo-gestaltica, in quella uditivo-analitica e/o in entrambe.

Processi cognitivi Si parla di cognitivo quando ci si riferisce a:

percezione,

memoria,

attenzione,

pensiero,

linguaggio.

Principali sottotipi Dislessia disfonetica

Dislessia diseidetica

Dislessia mista

Dislessia disfonetica: difficoltà a dividere in suoni e sillabe le parole Può essere correlato un disturbo del

linguaggio espressivo e ricettivo che evolve bene nell’eloquio ma può persistere nella lingua scritta con difficoltà di ordine fonologico, morfologico e sintattico in merito all’apprendimento della lingua scritta.

Alcuni tipi di errore Errori di discriminazione uditiva

Omissione

Inversione

Sostituzione di lettere, sillabe, di parti di parole

Trasposizione di lettere nell’ambito della parola

Errori per precipitazione

Comportamento durante la lettura Lettura frettolosa

Tentativi di indovinare la parola a partire da un indizio

Talvolta pronuncia di parole senza senso

Esitazione

Prosodia inespressiva

Dislessia diseidetica: difficoltà a riconoscere le parole così come appaiono

Questo tipo di dislessia è sottesa da disturbi visuo-percettivi

Alcuni tipi di errore Inversioni di lettere e sillabe nelle parole e di parole

nelle frasi

Inversioni visuo-spaziali

Inversioni di lettere visivamente simili

Comportamento durante la lettura Lettura lenta ma accurata

Lettura sillabica

Accuratezza nella scrittura ma presenza di errori ortografici

Dislessia mista Presenza di entrambe le difficoltà, quindi possono

presentarsi entrambe le categorie di errore.

Inoltre si possono verificare anche deficit nella comprensione della lettura evidenziati da:

Incapacità a ricordare le cose lette

Incapacità a trarre conclusioni o inferenze dal materiale letto

Nel rispondere ai quesiti su quanto letto, tendenza ad utilizzare informazioni di carattere generale piuttosto che ricavate dalla lettura

Disortografia (senza disturbo specifico della lettura)

La disortografia è un disturbo specifico della scrittura che comporta un numero di errori ortografici significativamente superiore a quelli attesi per età e livello di istruzione.

La principale caratteristica è la compromissione dello sviluppo delle capacità di compitazione orale delle parole e della relativa trascrizione scritta.

Manifestazioni di disagio durante la lettura Necessità di avere la presenza dell’adulto

Tremori, tosse, sbadigli

Alterazioni della temperatura corporea

Respirazione alterata

Rumori con la lingua e le labbra

Distraibilità accentuata mascherata da commenti e interiezioni

Postura alterata

Disgrafia

Disturbo che si manifesta come difficoltà a riprodurre sia segni alfabetici che numerici.

Difficoltà ad organizzare i pattern motori sottesi alla scrittura intesa come grafia e non ha nulla a che vedere con le regole dell’ortografia e della sintassi!

Le variabili da osservare sono:

Velocità (ritmo)

Pressione

Prensione dello strumento

Organizzazione nello spazio grafico

Andamento del tracciato

La legatura dei segni

La distanza tra le parole

La discontinuità del gesto

I ritocchi

La postura

Disturbo specifico delle abilità aritmetiche Discalculia

Questo deficit riguarda la padronanza delle capacità di calcolo fondamentali quindi:

Addizione

Sottrazione

Moltiplicazione

Divisione

La discalculia riguarda l’apprendimento del calcolo numerico, sia scritto che mentale.

Si suddivide in:

discalculia per le cifre: difficoltà ad acquisire i processi lessicali sia nel sistema di comprensione del numero che nella produzione del calcolo;

discalculia procedurale: difficoltà ad acquisire le procedure degli algoritmi implicati nel sistema di calcolo;

discalculia per fatti aritmetici: difficoltà ad acquisire i fatti numerici all’interno del sistema di calcolo.

Diagnosi Difficoltà nel porre la diagnosi

1. Occorre distinguere i disturbi in questione da normali variazioni del rendimento scolastico.

2. Tenere conto dell’età del soggetto e della fase dello sviluppo.

3. Tenere conto del contesto ambientale: famiglia, scuola.

4. Presenza di più anomalie cognitive è difficile da stabilire.

Non bisogna temporeggiare se si hanno dubbi. La perdita di tempo compromette l’intervento di recupero danneggiando in modo irreversibile il soggetto.

Tappe della diagnosi Anamnesi accurata e mirata alle possibili cause:

- Sofferenza encefalica precoce (pre-peri-postnatale)?

- Alterato sviluppo delle tappe motorie, prassiche e linguistiche

- Alterato sviluppo affettivo-relazionale

- Inadeguate esperienze ambientali (traumi, abusi, perdite)

- Rilievo di disturbi neurologici (epilessia, disturbi del sonno, cefalea ecc.)

- Rilievo di disturbi psichiatrici (ritardo mentale, disturbo dell’umore, disturbi generalizzati dello sviluppo, dei disturbi di ansia, psicosi ecc.)

- Ricerca nei familiari di dislessia, disortografia , discalculia, disgrafia.

- Indagine sui tempi di acquisizione delle abilità di pregrafismo, di letto-scrittura e calcolo.

Esame somatico obiettivo per stabilire eventuali patologie o alterazioni a organi e apparati

Esame neurologico: valutazione dell’organizzazine posturale motoria, delle abilità prassiche manuali, della coordinazione visuo-motoria, della dominanza laterale, rilievo di segni patologici (disprassie, disartrie, ecc)

Esami strumentali

- Indagine psico-diagnostica: QI, valutazione delle abilità di lettura e scrittura e calcolo

- Indagini neurodiagnostiche mirate: EEG, RM, potenziali evocati

Valutazione pediatrica mirata per possibili disturbi somatici che possano influenzare l’adattamento e apprendimento scolastico ( asma, diabete, gravi anomalie della condotta alimentare)

Visita oculistica

Visita otorinolaringoiatrica

Diagnosi funzionale La diagnosi funzionale ha come obiettivo la

conoscenza più approfondita ed estesa della persona. Tale conoscenza deve essere funzionale educativa ed avere quindi l’obiettivo di creare, strutturare attività didattiche ed educative appropriate, significative ed efficaci per il soggetto.

Produce molti dati

Richiede lavoro interdisciplinare

Ruolo centrale della SCUOLA!