fm magazine 09 - dicembre/gennaio

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Italian Magazine online about Football Manager. www.fmpassion.com

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Sommario- INTERVISTA DOPPIA

- FOCUS SU FOOTBALL MANAGER

- SPAZIO CARRIERE

- I GIOVANI DI FM

- GUIDA ATALANTA

OFF-TOPIC- UNA JUVE IN-CONTE-NIBILE

fmmagazine CreditsZeroCool.

Zlatan90, Mavs, Luk’s95, Zhzau, Freddy, Bibo90, Lionel

Pelüc

www.fmpassion.com

Editoriale:

Articoli:

Grafica:

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INTERVISTE- TOP 10 CALCIOMERCATO- TOP 10 BUSTE CHIUSE- RESOCONTO SQUADRE SERIE A*

*le squadre di B e C saranno presenti nei prossimo numeri

FM TOURNAMENT

RUBRICHE

Un anno da (non) dimenticare

Dopo l’ultimo editoriale, è successo un casino. L’utente Sa77 ha allertato le guardie, i pompieri e l’ambulanza (cit). In ogni caso, credo di poterlo ringraziare a nome di tutto lo staff di Fmpassion.com: il numero scorso ha infatti superato i 1000 downloads. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla pubblicità che Sa77 ci ha fatto in tutto il web. Certo, mi aspettavo di essere querelato da Moratti per Natale, ma vabbè. Sarà per la prossima volta.

Veniamo a noi. Sto scrivendo il 25 dicembre e, come è noto, a Natale siamo tutti buoni. Ma, dato che il mio atto di bontà l’ho fatto ringraziando un tizio che mi ha insultato con la bava alla bocca solo perché ho osato prendere in giro la sua squadra del cuore (unico scopo di vita?), direi che per questo numero può bastare. Veniamo alle note bastarde e ripercorriamo il 2011 attraverso le gesta di coloro che ci hanno tenuto compagnia e hanno reso i nostri giorni meno noiosi.

La Sampdoria. Gennaio 2011: Pazzini all’Inter, Cassano al Milan. Giugno 2011: Samp in B. Quando si dice programmare il futuro.

Leonardo. Memorabile il 2-5 subito dallo Schalke in Champions. A fine stagione lascerà la panchina dell’Inter, non avendo ben chiaro che mestiere fare. Da Dirigente ad allenatore e poi di nuovo dirigente. Hai solo 42 anni, Leo: c’è ancora tempo. Nel 2012 ti rivedremo in campo?

Moratti e Branca. La premiata ditta. Sono riusciti a rendere la squadra campione di tutto una semplice squadretta da strapazzo in meno di due anni. L’impresa sembrava ardua: ce l’hanno fatta. Il prossimo passo sarà seguire le orme della Sampdoria? Forse sì, forse no. Intanto hanno chiuso l’anno in rimonta. Magari il 2012 riporterà l’Inter ai vertici del calcio mondiale. Più facile che i Maya avessero ragione.

Milito. L’uomo capace di segnare ovunque e in qualunque modo, si è ben presto trasformato nell’esatto opposto. Non ne azzecca più una e quando si è sbloccato l’ha fatto nella porta sbagliata. Ha chiuso il 2011 segnando all’ultima giornata di campionato. Fuoco di paglia o fenice che rinasce dalle proprie ceneri? Staremo a vedere, intanto su Youtube spopolano solo i suoi errori sotto porta. Non è certo un bel vedere.

Nagatomo. Poco da dire. È arrivato all’Inter a Gennaio 2011, in sordina e tra qualche critica: ha chiuso l’anno vestendo i panni del fenomeno. Tra gol, assist ed espressioni facciali, sembra il fratello asiatico di Maicon.

Borriello. Riserva pure nella trasmissione di Fiorello (#ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, ndr): doveva andarci Bojan, la Roma non gliel’ha permesso e c’è andato l’uomo cornificato in diretta nazionale su un’isola deserta. Per questo, sembra anche perso il posto in squadra (che già non aveva a prescindere). Che dire, un totem vivente.

Mazzarri. Grande allenatore, ma che due palle: ogni conferenza stampa, un lamento. Il Napoli fa fatica in campionato e la colpa è della Champions. Bastava pensarci a luglio, comprando qualche riserva in più. E dajè, Mazzà!

La maglia rosa della Juve. Di rara bruttezza. Pirlo – uno a caso (o anche no) – con quella maglia addosso, sembra un bimbominkia.

Controcampo linea notte. Di chi è stata l’idea di mandarlo in onda a mezzanotte e venti e di piazzarci uno come Cruciani? Guardarlo è puro masochismo, abbiate pazienza.

Manchester City e Manchester United. Vale la pena specificare?

Il Barcelona. Giocano bene e vincono. Che palle, però: ormai, le altre squadre, giocano per il secondo posto. Che barba, che noia.

Arsène Wenger. Sempre detto: avesse la cittadinanza italiana, sarebbe il leader ideale del PD, con buona pace di Bersani. Sembra si stia riprendendo, comunque. Durerà poco, probabilmente.

Goran Pandev. Doppietta di pregevolissima fattura alla Juve. Ha regnato per una sera.

Pato. Un anno tra infortuni, panchine e pochi gol. Sembra abbia finalmente fatto centro. Barbara Berlusconi ci darà il risultato?

Robinho. Una comica vivente. Non centrerebbe un elefante da due centimetri di distanza. Quanta limitatezza in un sol uomo.

Dinamo Zagabria - Olympique Lione 1-7. Una partita che ricorderemo nei secoli come indice di quanto il calcio possa essere imprevedibile e bello. Come no. E io ho sposato Eva Medes (due giorni fa, vi mando le bomboniere?).

Cristiano Doni. Idolo delle masse. Ha tentato la fuga in pigiama la mattina dell’arresto. Bei momenti. Mi sento di mandarlo solennemente a fanculo da parte di tutti gli sportivi.

Michele Padovano. In galera anche lui. E vabbè, non infierisco. Magari, un giorno, ci dirà qualcosa in più anche su Denis Bergamini.

Buffon, Cannavaro e Gattuso. Così: tre nomi a random. Scommetto che voi sapete perchè. Confermati o meno, il più pulito ha la rogna.

Luciano Moggi. Ce li ha sfrangiati per anni con la sua presunta innocenza. L’8 novembre è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli a 5 anni e 4 mesi di reclusione per promozione della associazione a delinquere. Non sarà mica perché se “lo fanno tutti” è reato comunque? Buon 2012, Lucianone. Ogni tanto riascolto i tuoi pianti (in tv e durante gli interrogatori) per tirarmi su il morale.

Detto ciò, per querele, insulti, appuntamenti (solo donne, Eva non è gelosa) contattate pure il mio agente. Non mi resta che farvi gli auguri e ricordarvi che il vero calcio lo trovate solo su Football Manager (al massimo, anche su Fifa), quello mandato in onda da Sky e Premium è solo un banale surrogato. Buon anno a tutti (soprattutto a Pandev).

Focus su Football ManagerAmici di Fm, nella rubrica di oggi trattiamo un argomento che in Football Manager 2012 ha avuto un netto miglioramento ed è diventato un punto fondamentale del gioco, stiamo parlando dei commenti o indica-zioni pre-partita, dell’intervallo e post-partita. Come avrete sicuramente notato nella nuova versione del manageriale più amato al Mondo le frasi che si possono scegliere per dare indicazioni o commentare la prestazione della propria squadra sono nettamente aumentate e migliorate, si può dire che ora c’è l’imba-razzo della scelta, ma la novità non è solo questa, bisogna scegliere con attenzione le parole da usare, e so-prattutto associare alle parole un giusto comportamento emotivo, infatti una combinazione sbagliata, nel momento sbagliato potrebbe incidere sul morale del giocatore o della squadra e questo si ripercuote a sua volta sul gioco e sul risultato. Insomma un occhio di riguardo ai commenti prima, durante e dopo le partite è d’obbligo. Ma analizziamo con più attenzione le nuove opzioni. Nel pre-partita bisogna motivare i gioca-tori a dare il meglio di se per poter fare risultato, a maggior ragione se l’avversario è abbordabile oppure se si vuole fare risultato a tutti i costi. Queste le opzioni associate al comportamento o tono che si vuole usare per comunicare alla squadra:

Come si può vedere le scelte sono numerose, da un tono Aggressivo che può incitare e motivare i giocatori a dare il meglio per arrivare alla vittoria ad uno riluttante che solitamente può demoralizzare i giocatori, ma andiamo ancora di più nel dettaglio. Scegliendo un tono Aggressivo le opzioni variano in base alla parti-ta se è un’amichevole ad esempio si avranno commenti di questo tipo:

Mentre se è una partita di campionato ovviamente i commenti saranno differenti, dal “Stasera mi aspetto la vittoria” che è un’arma a doppio taglio, perché a volte può caricare i giocatori altre volte può spaventarli o farli giocare con apprensione, e ovviamente questo non è un bene. Consiglio di usare il tono Aggressivo soprattutto durante l’intervallo perché se il risultato è sfavorevole, con una bella strigliata la reazione nel secondo tempo è assicurata, mentre per quanto riguarda il tono Assertivo:

- SCRITTO DA BIBO90 -

Lo uso raramente, ma dalle opzioni si può notare che è quasi simile a quello Aggressivo, per poi andare a calare d’intensità, questo potrebbe essere un bene per le partite contro squadra di livello inferiore, dove i giocatori giocano con meno ansia e più sciolti, ma bisogna stare attenti perché giocando in quel modo possono anche sottovalutare l’avversario ed incappare in una sconfitta inaspettata, e questo ovviamente inciderà sul morale…e sulla classifica. Andiamo avanti, tono Accorato:

Questo è il tono che solitamente uso nel pre-partita. Cioè commenti come il primo sono utili per vedere la reazione dei giocatori, così come il secondo ed il terzo commento, nella maggior parte dei casi motivano i giocatori a dare il meglio, alcune volte possono spaventarli o farli giocare con troppa ansia e allora si ricorre all’altra opzione cioè un discorso personale al giocatore per poterlo tranquillizzare o caricare, a seconda dei casi. Ecco il tono Calmo:

Questo tono solitamente si può usare in una doppia sfida, cioè in una competizione con partita di andata e di ritorno, quando magari il passaggio del turno è già ipotecato e ci si può permettere di far giocare i giocatori senza obblighi particolari, però come il tono Assertivo può essere negativo se i giocatori giocano troppo molli e senza nessuna motivazione, insomma sta anche a voi essere bravi e scegliere l’opzione giusta al momento giusto, stessa cosa per il tono Prudente:

Le opzioni come potete vedere sono praticamente identiche a quelle del tono Calmo, ovviamente cambia il modo di comunicarlo ai giocatori, questo potrebbe incidere notevolmente sul loro morale, simile ai toni Calmo e Prudente è il tono Riluttante, che però è quello che viene utilizzato quando in una ipotetica doppia sfida, il passaggio del turno è quasi (o senza quasi) impossibile, perciò l’allenatore è rassegnato, anzi proprio Riluttante, e comunica questo stato d’animo ai giocatori che sicuramente non sono motivati a cercare l’impresa:

Questi i commenti che si possono utilizzare nel pre-partita, passiamo ora ai commenti dell’intervallo. Ovviamente dipende tutto dal risultato se state perdendo consiglio sempre una bella strigliata con tono Aggressivo, carica sempre i giocatori, nel caso stiate vincendo consiglio un bell’incoraggiamento, Assertivo o Accorato:

Questo ovviamente farà piacere ai giocatori e al loro morale:

Date anche uno sguardo a ciò che vi consiglia il vostro secondo, che vi aiuta a prendere una decisione su ciò che potete dire alla squadra:

Come detto prima tutto dipende dal risultato, in questo caso sta a voi decidere se motivare i giocatori, mantenere la concentrazione sino alla fine o permettere alla squadra di abbassare i ritmi e rilassarsi con un tono Prudente o Calmo, consiglio di tenere i giocatori sempre concentrati perché un calo di motivazione potrebbe essere nocivo. Infine i commenti post-partita, anche qui il tutto dipende dal risultato finale, dopo una bella vittoria il mio secondo consiglia di:

Comunicare alla squadra che sono felicissimo ed impressionato della prestazione, ovviamente facendo ciò i giocatori saranno felici sia della vittoria sia dei miei complimenti, infatti usando un tono Assertivo e dicendo:

Anche i giocatori lo saranno di conseguenza:

Ovviamente poi potete integrare i commenti di squadra con i commenti ai singoli giocatori:

Ovviamente poi potete integrare i commenti di squadra con i commenti ai singoli giocatori:

Aumentando gli elogi o anche criticare e motivare il singolo giocatore, insomma, quest’anno il risultato delle partite dipende ancora di più da voi, non si può sbagliare, bisogna scegliere con attenzione il tono e le parole che si vogliono rivolgere alla squadra o ai singoli giocatori, perché da questo dipende il risultato.

Abbiamo parlato degli effetti delle parole scelte per parlare alla squadra. Ovviamente questi effetti possono essere sia positivi che negativi. Gli esempi degli effetti positivi sono stati appena mostrati, ora vediamo i possibili effetti negativi dei nostri discorsi. Il rischio maggiore nel creare un ambiente negativo o nel far irritare qualche singolo giocatore è nei commenti dell’intervallo o, soprattutto, nel post-partita. Vediamo in quali commenti e in che condizioni possiamo in-cappare nelle reazioni negative, ecco alcuni esempi:

Qui siamo nei commenti pre-partita e l’allenatore in seconda consiglia di non deludere i tifosi:

Io invece di caricare i giocatori decido di dire: “Andate in campo e divertitevi” potrebbe essere la mossa giusta, i gio-catori essendo rilassati potrebbero giocare meglio, ma potrebbero anche sottovalutare gli avversari e questo sarebbe fatale per la squadra:

Infatti, in questo modo, la squadra sottovaluta gli avversari. Nel secondo tempo cerco di strigliare la squadra. A volte ci può essere una reazione positiva, cioè i giocatori si caricano ed entrano determinati, altre volte si possono alterare. Questa è una di quelle volte:

Quando capita una situazione del genere, potete migliorare il morale parlando singolarmente ai giocatori, cercare di caricarli ulteriormente o di consolarli. Questo inciderà sicuramente sul loro secondo tempo. Di seguito i commenti post-partita: la reazione c’è stata, ma il risultato ha premiato comunque gli avversari e, arrabbiandomi con la squadra nel secondo tempo, i giocatori mi danno ragione e sembrano motivati per fare meglio nella prossima partita:

Potete provare a migliorare (o peggiorare) il loro umore nel dopo partita, ad esempio criticando singolarmente ogni giocatore. Questo è il risultato:

Alcuni si caricano ulteriormente, altri invece si abbattono e questo inciderà sulle loro future prestazioni. Insomma, occhio a ciò che dite e soprattutto a chi parlate! Sperando che questa guida vi sia stata d’aiuto, buon divertimento e buone strigliate!

- SCRITTO DA LIONEL -

“Allora, entriamo un po’ nel forum. Vediamo se qualcuno ha aggiornato la carriera”

Ogni giorno troveremo sempre una persona che ha postato un risultato, il resoconto del calciomercato o semplicemente la tattica che utilizzerà nella stagione che sta per affrontare.

Ogni volta che si riceve un commento è un piacere, capisci che la tua carriera piace e hai un’ulteriore spinta a continuarla e magari terminare una stagione in pochissimo tempo. Molto spesso ci si chiede come attirare l’attenzione delle persone. Beh, non è facilissimo, però posso consigliarvi delle carriere da cui prendere spunto.

Prendiamo in considerazione la carriera “Heroes…” di mr. james_ford89, che s’ispira al personaggio Hiro Nakamura della serie televisiva omonima. Diamo uno sguardo alle prime pagine. Promozione col Padova, ottimo risultato.

Andiamo avanti con le pagine: Champions col Padova al primo anno in A, bravissimo!

Spazio Carriere

L’avventura in Champions si caratterizza soprattutto per questa impresa:

L’anno dopo è l’ora di portare a casa un trofeo. Europa League in Veneto!

Alla fine giunge il giusto premio della conquista dello scudetto e addirittura della Champions League!

Capitolo nazionali: prima un’avventura in Svezia (con cui arrivano i quarti agli Europei), poi james_ford89 diventa allenatore dell’Italia.

Dopo vari successi passa ad allenare il Real Madrid e pure qui arriva a vincere la Champions.

Fino a qui tutto nella norma, ma poi arriva il colpo di scena: james_ford89 passa al Calais. DOVE?! Dove si trova questa squadra, nel Madagascar?

È proprio questo passaggio che crea curiosità negli utenti e nelle persone. Consiglio questa carriera a tutti coloro che amano le grandi avventure perché da questo utente ci potremmo aspettare di tutto.

Volete un’altra grande carriera? Subito, fatemi pensare. Certo, come non nominare il grande satorox.

Qui la tipologia di carriera è differente. Si parte da una squadra di livello abbastanza basso per arrivare a vincere tutto, qui si deve avere molta pazienza perchè non è detto che si arriva subito ai livelli stratosferici di Barcellona e Real Madrid. Comunque è una carriera molto interessante da seguire perchè ogni utente può utilizzare tattiche diverse, sia nel mercato sia nella formazione.

Detto questo, si capisce che le tipologie di carriere che attirano di più sono soprattutto due: quella con il colpo di scena, come nel caso della prima carriera raccontata, e quella di seguire una carriera abbastanza lunga in cui l’allenatore vuole portare in alto una squadra di basso livello.

Oltre a questo, naturalmente è importante la capacità di intrattenere gli utenti che seguono la carriera e l’impostazione grafica; infatti si è più attratti dalle immagini da guardare, se realizzate con cura e postate costantemente. Inizialmente, consiglierei a tutti i “carrieristi” di postare partita per partita e aggiornare quotidianamente la carriera, poi col tempo potreste anche commentare gruppi di partite, di un mese o addirittura tutta la stagione in un solo post. Questo però non sempre piace ai “followers”, quindi fatelo solo una volta ogni tanto.

Nonostante in questo spazio siano menzionate solo due carriere, ce ne sono altre molto interessanti da seguire, quindi fate un salto nella sezione Carriere, perchè a volte anche un semplice click può farvi entrare in un’avventura molto divertente.

Nome?

B: Alessandro

R: Raymond

Quanti anni hai?

B: 21

R: 26 primavere...

Dove vivi?

B: Attualmente a Milano causa studio!

R: A Coriano di Rimini, paese di Simoncelli

Da quanto tempo giochi a Football Manager?

B: Sono 6/7 anni se non erro, ma giocai a Scudetto e altri manageriali.

R: Da almeno 12 anni!

Ascolti musica mentre giochi?

B: Non sempre. A volte ci sta una bella canzone che dia la carica, chissà che non venga trasmessa anche ai giocatori :D

R: Di solito no, può capitare da Youtube

Hai acquistato FM12? Se sì, Come ti sembra rispetto alle versioni passate?

B: Si, diciamo che si sono fatti passi avanti, bisogna abituarsi alla nuova interfaccia, che hanno modificato parecchio, e la giocabilità sembra migliorata così come la grafica.

R: Si. È la migliore edizione di sempre, come ogni anno :D. Mi piace tantissimo il 3d, adoro il nuovo modulo tattico e il fatto che finalmente si riesca a seguire una logica nell’effettuare cambiamenti, e che questi si riflettano realmente quando sposti le leve... in fm11 era un po’ alla sperindio asd! E soprattutto mi piace che quest’anno non ci siano grossi bug o problemi fin dall’inizio, anche grazie al metodo delle minipatch di Steam

Qual’è stata la tua prima squadra?

B: Ovviamente la Juventus!

R: La prima prova con l’Udinese come ogni anno, ma la prima carriera in quarta divisione estone con l’Olympic Taallina

Ti adatti alla squadra, oppure hai un modulo tutto tuo?

B: Solitamente mi adatto alla squadra, però penso che testerò il mio 4-2-4 Follia! (Chi mi ha seguito col Bolton in FM11 sa di cosa parlo :D ).

R: Un po’ tutti e due....una volta avevo un solo modulo, ora lo adatto ai giocatori

Ti piace acquistare giocatori giovani o già affermati?

B: Entrambi. A volte è soddisfacente esaltare la piazza con qualche grande nome, altre volte è come una scommessa personale, e se la si vince porterà grandi soddisfazioni!

R: Giovani tutta la vita! Scuola Udinese

2D o 3D?

B: 3D, ma il 2D l’ho letteralmente consumato con i vecchi FM!

R: Solo 3d

C’è un allenatore che ti piace seguire particolarmente?

B: Conte asd. No, tralasciando le battute nel gioco non seguo nessuno, faccio di testa mia!

R: il mio idolo Guidolin!

Cosa speri venga migliorato nel prossimo capitolo di FM?

B: Pensi già al nuovo capitolo? Sinceramente ora non saprei rispondere, anche perché ho iniziato da poco a smanettare col nuovo Fm, più in là magari saprò dirti qualcosa in più! :D

R: Spero che il realismo venga migliorato ancora di più, soprattutto nel mercato, e che venga implementato completamente il fair play finanziario!

INTERVISTA DOPPIABibo90 e Raymond85

- SCRITTO DA LUK’S95 -

-- SCRITTO DA FREDDY -

L’ultima sessione di mercato ha regalato trattative da sogno, tra autentici affari e clamorosi svarioni. Chi sono stati i protagonisti? Andiamo a vederli con la Top 10 del Mercato di FMT!

1. Lionel Messi >> A.S. Dinasty

Arjen Robben, Gonzalo Rodriguez, Xerdan Shaqiri, Fernando >> Mendoza

Lo scambio che riguarda il giocatore più forte al mondo non può che essere lo scambio più importante dell’intero mercato; è sempre difficile dire se un giocatore di questo livello lo si è pagato troppo oppure no, secondo alcuni qualunque cifra spesa è giusta, secondo altri ogni giocatore ha un suo giusto prezzo. Mr. michelegambero sicuramente avrà l’onore di poter disporre del giocatore più forte al mondo nella sua rosa e nello stesso tempo l’onere di farlo rendere al massimo, cosa sicuramente non facile, Infatti, piaccia o no, spinge spesso gli stessi allenatori a venderlo per questo motivo.

2. Cristiano Ronaldo >> Resina 09

Bacary Sagna, Wayne Rooney >> Heat Soccer

Importante cambio di casacca per Ronaldo, che finisce nella squadra rivelazione dello scorso campionato di Serie A, il Resina, guidato fra l’altro da uno dei migliori tattici del torneo, mr. calaio77. Nello stesso tempo, l’Heat Soccer del neo-mister Frenckuzzo può contare su uno dei migliori terzini destri al mondo (Sagna), ma soprattutto sull’attaccante più completo al mondo: Wayne Rooney. Deve essere un vero piacere avere in rosa un giocatore così: finalizzatore implacabile, trequartista aggiunto, rifinitore, ispiratore della manovra, bravo anche in fase difensiva. Il Rooney plasmato da Sir Alex Ferguson negli anni è diventato questo, un calciatore a 360°.

3. Mario Gomez, Cesc Fabregas >> Mendoza

Arjen Robben, Lucas Barrios >> Heat Soccer

Robben non ha manco fatto in tempo a disfare le valigie, che mr. calonderiel gli prenota un posto nella rivoluzionata squadra di Frenckuzzo, l’Heat Soccer. che trova un giocatore che, per caratteristiche, sostituisce al meglio l’ex Cristiano Ronaldo. Fabrizio si porta a casa il miglior centrocampista under 30 al mondo, l’ancora giovanissimo Cesc Fabregas.

A fare da corollario (si fa per dire) lo scambio fra attaccanti: Gomez passa alla corte del Mendoza, mentre Barrios si unisce alle fila dell’Heat Soccer.

4. Gareth Bale, Michele Pazienza à Dark Angels

Arturo Vidal, Stephan Lichtsteiner, Daniel Agger à A.S. Oreta

A mio parere uno degli scambi più “pesanti” (passatemi il termine) dell’intero mercato. Questo vuole dimostrare che quando si desidera un giocatore, davvero non si bada a spese. Spesso quanto speso si dimostra nel tempo un ottimo investimento. Fatto sta che mr. Devil_XVII per avere il miglior laterale mancino al mondo, ha messo sul piatto un difensore di grande livello come Agger, uno dei centrocampisti più in voga al momento, Arturo Vidal e infine il terzino destro della Juve, Lichtsteiner: niente male anche lui!. A fare da contorno l’approdo di Pazienza ai Dark Angels insieme a Bale.

Top10 Calciomercato

5. Maicon, Alexis Sanchez, 30 mln >> Mojito

Sergio Ramos, Antonio Valencia, Bafetimbi Gomis >> Best Eleven

Scambio importantissimo fra due regine della Serie A. Lo scambio di terzini destri, se non altro in prospettiva, pende a favore di mr. zux, che con Ramos è a posto per i prossimi 10 anni, sia sulla fascia che all’occorrenza nel mezzo della difesa. Loris nello stesso tempo prende il migliore al mondo nel ruolo fino a pochi mesi fa, il brasiliano Maicon. Proprio per equilibrare l’arrivo di Ramos al Best Eleven, al Mojito approda il funambolo cileno Sanchez, con Valencia e Gomis che vanno a giocare insieme a Ibrahimovic e soci.

6. Ricardo Kakà >> Jack Daniel's

Miralem Pjanic, Mirko Vucinic, Andrea Pirlo >> A.S.Dinasty

Mr. michelegambero, dopo l’arrivo di Messi, decide, come è comprensibile, di sacrificare Kakà, che approda ai Jack Daniel’s. Il giocatore è sicuramente in una fase negativa della sua carriera, ma il suo valore non si discute! Mr. obaoba902000 potrà così contare su questo fuoriclasse, mentre allo stesso tempo Michele con questo scambio 1x3 sostituisce in pratica i ruoli che aveva sacrificato per prendere Messi. Fernando viene sostituito da Pirlo, Vucinic sostituisce Robben e Pjanic sostituisce Shaqiri. Bravo Nino che non si è fatto sfuggire l’occasione di arrivare ad un top player, ma nello stesso tempo faccio un complimento a Michele per come ha saputo abilmente sfruttare l’ingresso di Messi e l’uscita di Kakà senza lasciare buchi scoperti in rosa.

7. Nemanja Vidic, 20 mln >> Mendoza

Miranda, Rafael Van der Vaart >> A.C. Zampis

Il muro Vidic approda da mr. calonderiel, vero protagonista di questo mercato con tanti scambi importanti. Per sostituirlo, Miranda va all’A.C. Zampis di Dimitri e con lui anche il talentuosissimo Van der Vaart, che al Tottenham pare finalmente aver trovato la giusta dimensione per avere una continuità di prestazioni che gli era mancata in passato. Dopo tanti mercati in cui Dimitri non considerava la partenza di Vidic, il Mendoza è riuscito a mettere sul piatto argomenti convincenti!

8. Patrice Evra, Michael Carrick >> Jack Daniel's

Dimitar Berbatov, José Angel, 10 mln >> Heat Soccer

Scambio targato Manchester United, con ben tre giocatori su quattro appartenenti ai Red Devils. Mr. Frenckuzzo decide di privarsi di Patrice Evra, il terzino mancino più forte al mondo, ma un po’ in là con l’età (ormai 31enne) che va ai Jack Daniel’s insieme al compagno di squadra Carrick. All’Heat Soccer in cambio approda un altro United, il capocannoniere della Premier 2010/11 Dimitar Berbatov, insieme al giovane terzino spagnolo della Roma, José Angel.

9. Neymar, 10 mln >> Mojito

Maxi Rodriguez, Ireneusz Jelen, Cana >> F.C. Black Dragons

Questo è sicuramente lo scambio che più di tutti ha fatto discutere. Ma mr. lorisnoto ha trovato gli argomenti giusti per convincere mr. miccamarco, allenatore dell’ex Red Bull Trinacria, a cedere il talento verdeoro. Ai nuovi F.C. Blacks Dragons, approdano l’ala del Liverpool Maxi Rodriguez, la punta polacca Jelen e soprattutto il rocciosissimo mediano Lorik Cana, tre puntelli importanti per una rosa già molto attrezzata.

10. Arturo Vidal >> Grifone F.C.

Theo Walcott, Abou Diaby >> A.S. Oreta

Vidal, appena approdato da mr. Supermanager nell’ambito della mega-trattativa Bale, trova subito un’altra squadra, ma soprattutto un’altra proposta vantaggiosa. Non si può certo dire che l’Oreta abbia svenduto qualcuno in questo mercato, se pensiamo che, conti alla mano, cedendo il solo Bale ha ricavato Agger, Lichtsteiner, Walcott e Diaby! Sacrificio importante per il Grifone che cede due giovani già affermati, ma con tanto potenziale davanti; sacrificio però necessario per arrivare a coprire con un grande giocatore un ruolo rimasto scoperto.

-- SCRITTO DA FREDDY -

Il momento delle buste è certamente uno dei più attesi durante una sessione di mercato. Ci vuole tanta strategia e calcolo per poter tesserare molti dei campioni o futuri prospetti senza squadra. Curiosi di sapere i nomi dei protagonisti delle ultime buste?

1. Phil Jones (Manchester United)

La Seleccion >> 103 milioni

Il migliore giocatore libero alle buste, una potenza della natura, ormai a breve diventerà titolare della Nazionale maggiore. Nel Manchester Utd può giocare terzino, centrale e pure mediano, sempre con grandi prestazioni. Veloce, forte fisicamente, ottimo piede: se si pensa che è solo un classe ’92, c’è da stropicciarsi gli occhi. Questo ragazzo ha tutto per diventare il miglior difensore al mondo in pochi anni, qualunque cifra spesa per lui alle buste sarebbe stata giusta. Complimenti vivissimi a Lele, che ha investito il tesoretto a disposizione nel migliore dei modi, 103 milioni sono nulla per uno come lui.

2. Papiss Cissé (Friburgo)

Dinamo Bucarest >> 112 milioni

Il miglior finalizzatore disponibile finisce nella Dinamo Bucarest del buon Pietro. La spesa per lui è importante, la più alta delle intere buste, ma sicuramente giustificata dalla forza di Papiss Cissé, vera rivelazione della scorsa Bundesliga, con una valanga di reti segnate. Ormai il suo tempo al Friburgo sembra finito, pare pronto l’approdo in una big europea, che è sicuramente quello che si augura anche Pietro.

3. Cheick Tioté (Newcastle)

Sardinian Style >> 50 milioni

Grande colpo per Claudio, soprattutto considerando il rapporto qualità/prezzo. Autentica rivelazione della scorsa stagione per il Newcastle, idolo incontrastato dei tifosi del St. James Park. É il tipico mediano che gioca davanti alla difesa. Grande dinamismo, corsa, aggressività e pure una buona qualità lo fanno sicuramente emergere come uno dei migliori mediani dell’intera Premier League.

4. Marvin Martin (Sochaux)

NPA >> 70 milioni

Regista francese dai piedi raffinatissimi. Volendo, si può definire, per caratteristiche, lo Xavi francese. Regista in mezzo al campo, bravissimo a muoversi anche sulla trequarti, grandi doti di assist-man, ma bravo anche nella corsa e nella copertura. 70 milioni non sono sicuramente pochi, Martin ne vale ben di più. Si aspetta solo la sua consacrazione in una piazza più importante di quella di Sochaux.

5. Kyle Walker (Tottenham)

La Seleccion >> 63 milioni

Lele non si è accontentato di avere in rosa uno come Jones, ha voluto prendere anche un altro grandissimo prospetto inglese come il terzino destro Kyle Walker! Con questi due acquisti La Seleccion, squadra “piccola” di Serie C, si è sistemata la difesa per i prossimi 15 anni, oppure potrebbe sempre avere la possibilità in futuro di

Top10 Buste Chiuse

venderli per offerte estremamente vantaggiose che le possano consentire di rivoluzionare e migliorare l’intera squadra. Questa è la dimostrazione che con una semplice busta chiusa, se giocata come si deve, si può rovesciare completamente il valore di una squadra.

6. Jordan Henderson (Liverpool)

In Rock >> 27 milioni

Mr. Goin’ Part Two mette a segno un colpo importante, i tanti giocatori famosi presenti alle buste fanno sì che un bel prospetto come Henderson venga preso per pochi milioni. Approdato al Liverpool dopo tre anni da protagonista nel Sunderland, il giovane centrocampista inglese classe ’90 è arrivato all’Anfield Road come futuro erede di Gerrard; del resto, con le dovute proporzioni, le caratteristiche sono proprio le stesse: centrocampista completo che gioca a testa alta, abile in ogni fase di gioco, bravo anche sulla fascia destra. Sono sicuro che si affermerà presto anche nei 23 di Fabio Capello.

7. José Callejon (Real Madrid)

F.C. Serpeverde >> 30 milioni

Bel colpo per mr. Incubus, che con soli 30 milioni si assicura le prestazioni di un giocatore già affermato e pronto per fare il titolare. Callejon è ormai entrato nelle grazie di Mourinho che lo inserisce spesso nei 14 del Real Madrid. Il quasi 25enne, dopo tanti anni fuori dalla capitale spagnola, dove aveva fatto tutte le giovanili, è tornato alla base; chissà che non riesca a confermarsi per lungo tempo anche nel club più famoso al mondo.

8. Marc-André ter Stegen (Borussia Mönchengladbach)

Carbon Soccer >> 50 milioni

Ormai diventato famosissimo dopo le sue eccezionali prestazioni con la maglia del Borussia in questa prima parte di stagione; è considerato dagli addetti ai lavori come il portiere della Germania del futuro, anche se Neuer è sicuramente tutt’altro che vicino alla pensione. Ricordiamoci però che Marc è solo un classe ’92, ha davvero un potenziale incredibile. Grande colpo per Teocriss, che non solo prende un vero bimbo prodigio, ma anche un portiere già pronto a fare il titolare sin da subito.

9. Wojciech Szczęsny (Arsenal)

Npa >> 30 milioni

Dopo tanti anni persi a cercare un portiere vero, l’Arsenal pare aver finalmente trovato quello giusto, il giovanissimo portiere polacco dal nome impossibile, classe ’90. Deve ancora crescere molto su alcuni fondamentali, ma pare avere tutte le premesse per diventare un bel portiere, considerando che già adesso può essere tranquillamente titolare di qualunque squadra del Torneo. Bel colpo per Tom che con soli 30 milioni si assicura un validissimo secondo da affiancare all’inamovibile Lloris.

10. Kyriakos Papadopoulos (Schalke 04)

Panormus >> 40 milioni

Giocatore per certi versi molto simile a Phil Jones, anche lui è solo un ’92, ma nello Schalke è ormai un punto fermo da qualche mese e viene molto spesso impiegato come mediano. Ha grandissimo temperamento e dinamismo, uniti ad un’ottima facilità di corsa e buona tecnica. Davvero un giocatore da tenere d’occhio. Un bel colpo per il Panormus, questo greco è destinato a far parlar molto di sé.

-- SCRITTO DA ZHZAU -

Quest’anno la Juventus, come non mai dal post 2006, sembra avere finalmente ritrovato il suo posto. Profondamente rinnovata ai blocchi di partenza, con molti nuovi acquisti, ha cambiato allenatore preferendo all’esperto Del Neri un tecnico giovane, ma con la Juve nel sangue, come Conte.

L’ex giocatore bianconero si presenta con una propensione al 4-4-2 (o 4-2-4 ma poco importa), dimostrando però nel corso della stagione di virare nettamente su un modulo più flessibile che in base agli avversari ed agli uomini diventa 4-3-3 o 3-5-2 ecc. Chiaramente, Conte non può aver cambiato le sue idee di gioco dall’oggi al domani. Infatti, come vedremo, in ogni variante ci sono dei concetti base che il tecnico della Juve vuole che siano applicati a fondo.

La formazione tipo, ad oggi, è questa:

Buffon

Lichtsteiner - Barzagli – Bonucci – Chiellini

Vidal - Pirlo - Marchisio

Pepe – Matri – Vucinic

Qualche cambio è stato effettuato in occasione di Udinese e Napoli, dove al posto di Vucinic è stato preferito Estigarribia, per passare ad un 3-5-2 più adatto a contrastare le incursioni in area che vedono queste squadre crossare con 4 uomini in aria di rigore, come disse proprio Conte nel post gara del San Paolo.

Come detto, alcuni concetti sono trasversali alle scelte del mister, che preferisce uomini in ottima forma a quelli reduci da infortuni (vedi Quagliarella che dopo l’infortunio in precampionato ha dovuto aspettare molto prima di vedere il campo):

- Pressing aggressivo: la Juventus pressa sempre molto alto, con i giocatori che corrono sempre verso avanti a cercare il pallone in maniera tale da costringere i difensori avversari al palleggio nello stretto e questo comporta, essendo i meno adatti, un recupero palla molto efficace cosa che le fa conquistare il terzo posto nella classifica dei palloni intercettati (fonte: whoscored.com). Da qui la motivazione della perfetta efficienza atletica richiesta agli uomini in campo, visto che un pressing portato male sarebbe deleterio per tutta la squadra e lascerebbe praterie agli avversari, una volta saltata la linea del pressing.

- Movimenti coordinati: ogni giocatore si muove in relazione agli altri ed alla posizione della palla, per cui vediamo Marchisio o Vidal fare movimenti che non sono subito premiati dal passaggio, ma che creano linee di passaggio utili per chi porta il pallone.

- Cercare la superiorità numerica senza il dribbling: spesso si può notare che Pepe-Vidal-Lichtsteiner e Marchisio-Vucinic-Chiellini combinano tra di loro sulla fascia, lasciando gli avversari in inferiorità numerica perché spesso il controllo delle fasce viene deputato a due uomini (terzino ed ala/interno di centrocampo). La dimostrazione è il fatto che la Juve è dietro Lecce, Inter, Parma, Napoli, Roma e Bologna nella classifica dei dribbling per partita (fonte: whoscored.com).

Come succede con il Barcellona, anche nella Juve definire il terzino (in questo caso Lichtsteiner) è quantomeno limitante, per il solo fatto che lo svizzero, così come Chiellini, spesso hanno una posizione oltre la linea mediana, come si vede in questo grafico sulla sinistra, riguardante la partita con il Cesena.

Analizziamo adesso i reparti facendo qualche nome tra quelli più in vista.

Una Juve In-Conte-nibile

DIFESA: Punto debole degli anni passati, le prestazioni di quest’anno dimostrano come parte dei problemi fossero dovuti alla scelta di Del Neri di giocare con un tipo di zona che portava sempre il terzino sul lato debole a fronteggiare uno degli attaccanti in area, con evidenti limiti dal punto di vista della fisicità (per fare un esempio accaduto: Pepe VS Ibra). Come molte squadre, che non giocano simmetricamente, anche Conte non schiera una difesa canonica: a sinistra gioca Chiellini per bilanciare, insieme ad un diligente Marchisio, i movimenti di Vucinic, mentre a destra, dove Pepe è più disposto al sacrificio, abbiamo il binario di Lichtsteiner, che si dimostra un ottimo terzino sia in fase difensiva che offensiva. A completare il reparto la sicurezza di Barzagli, sicuramente non un fuoriclasse ma un giocatore più che buono, ed i piedi di Bonucci. Scelgo di parlare di Bonucci perché, nonostante abbia qualche limite in fase di marcatura e che difetti in attenzione, è una pedina fondamentale nello scacchiere bianconero, visto che dai suoi piedi partono sempre molte azioni importanti.

La riprova è nell’immagine qui sulla sinistra, dove è Bonucci (num. 19) a svolgere il ruolo di libero, andando a prendere il pallone da Buffon (la posizione media riguarda, nello specifico, la partita contro l’Udinese).

Le capacità balistiche di Bonucci sono molto importanti nell’avviare l’azione della Juventus, ma soprattutto per evitare la prima linea di pressing avversario ed uscire palla a terra, come il mister richiede spesso ai suoi giocatori. Riporto due dati per dare un’idea della mole di gioco che passa dai piedi di Bonucci:

88,2% di passaggi completati e 6 passaggi lunghi completati a partita, secondo solamente a Pirlo nella rosa juventina, considerando che la Juve ne gioca veramente pochi, visto che risulta terz’ultima in questa speciale classifica.

Dobbiamo anche specificare una piccola cosa: il passaggio da una marcatura puramente a zona ad una mista è stato “miracoloso” o quasi per il rendimento della difesa bianconera, passata da 47 reti subite in 38 gare ( di cui 23 nel girone di ritorno con dentro Barzagli e gli stessi uomini, Lichtsteiner a parte) a sole 11 reti subite in 16 gare, con una proiezione di 26 gol in un campionato, numero che, fatto il raffronto, è paragonabile a quelli incassati in un solo girone l’anno passato. Questo è stato un gravissimo errore di Del Neri, ovvero insistere con una difesa a zona che portava il centrale sul lato forte a scalare verso il terzino una volta saltato e che costringeva il terzino stesso sul lato debole a scalare in area. Un errore che, a mio parere, è solamente del precedente allenatore.

CENTROCAMPO: Ora passiamo al centrocampo, uno dei reparti più forti dell’intera serie A, per come la vedo io, perché può contare, nei titolari, su qualità e quantità fuori dal comune. Basti solo pensare che Vidal, il più aggressivo e dinamico del terzetto, l’anno passato era il secondo assistman della Bundesliga. Credo che parlare di Pirlo sia superfluo: una delle frasi che più mi piace per descrivere il regista bresciano è “piedi da trequartista e cervello da regista”. Infatti nelle rondinelle e poi nell’Inter era proprio sulla trequarti che giostrava, prima che Ancelotti lo spostasse davanti alla difesa una volta approdato sulla sponda rossonera. Ritornando al cileno, si può notare come i compiti da svolgere siano spesso quasi difensivi, ma in questo il giocatore si esalta perché riesce a recuperare parecchi palloni e a far ripartire l’azione molto in avanti, con ovvi benefici dal punto di vista della qualità delle azioni offensive e della tranquillità difensiva, visto che spesso i difensori avversari, per ovviare a questo pressing asfissiante, devono lanciare lungo dei palloni che cadono spesso preda di Barzagli (ottimo negli anticipi) e di Bonucci.

Ecco una serie di diapositive riguardanti la gara con il Cesena, dove Vidal praticamente va a pressare i giocatori avversari dentro la loro area di rigore.

Nonostante il giocatore del Cesena tolga palla a Vucinic, il cileno si butta all’inseguimento del pallone senza fermare la sua corsa.

Ed ecco un’altra azione con il cileno che è il primo a buttarsi alla caccia del pallone.

L’ultimo da analizzare del terzetto è Marchisio che, dopo anni passati fuori ruolo (con Del Neri faceva l’ala sinistra atipica oppure l’interno di un centrocampo “pari” con Aquilani o Melo), è tornato al suo ruolo naturale di mezz’ala ed i risultati si vedono ad occhio nudo. Conte chiede a Marchisio molti movimenti in coordinazione soprattutto con Matri. Infatti il centravanti arretra per sfuggire al pressing dei difensori de il

centrocampista si inserisce negli spazi spesso lanciato fronte alla porta dalle sponde proprio di Matri.

I movimenti di Marchisio sono esaltati, più che nel gol contro l’Inter, in quello contro il Palermo, dove riesce a prendere palla in difesa e poi a cercare gli spazi che si creano, grazie ai movimenti di Pirlo e Vucinic. Quindi sfrutta al meglio la finta di Matri che lo mette a tu per tu con il portiere. Il tutto in soli 12 secondi.

Altra azione quasi fotocopia a quella dove Pirlo, da solo al limite dell’area, aveva trovato un palo con il portiere immobile.

Un plauso anche a Pepe (che sarà trattato più avanti) e a Giaccherini, che con spirito di sacrificio si sono adattati nel ruolo di mezz’ala quando richiesto dal mister. Tra l’altro proprio l’ex Udinese è stato protagonista in una delle partite rappresentative del carattere di questa squadra, cioè quella con il Napoli, dove la Juventus, sotto di due gol a 15 minuti dal triplice fischio finale, trova un insperato pareggio.

ATTACCO: reparto che l’anno passato era stato numericamente e quantitativamente carente: come non ricordare le innumerevoli partite giocate dalla coppia Del Piero – Quagliarella per mancanza di alternative tra i vari Amauri e Iaquinta, nella prima parte, a cui si aggiungerà poi anche Toni, fermo soprattutto per gli infortuni. A Gennaio arrivò Matri, ma con Quagliarella fuori per il grave infortunio le scelte in attacco sarebbero state sempre scontate. Quest’anno c’è ancora abbondanza, ma fatti fuori i quattro di prima e tolto Matri, rimangono comunque possibili delle scelte, anche se Conte preferisce sempre far giocare gli stessi, probabilmente fino a che non ritiene che tutti abbiano assimilato i suoi dettami tattici.

I ruoli fondamentalmente sono 3 e gli uomini in grado di ricoprirli sono molti. Soprattutto Estigarribia viene usato per cambiare le carte dal mister, come è successo contro Udinese e Napoli, dove il paraguaiano, assieme a Lichtsteiner, funge da laterale del 3-5-2.

Ricordo che in occasione della partita con il Catania, primo match in cui Conte abbandona il suo 4-4-2 (a dire il vero è la prima squadra incontrata che non gioca a 4 a metà campo, come dirà proprio Conte in conferenza stampa) la presenza di Elia e Krasic fecero bollare il modulo come 4-1-4-1. Ora con Vucinc per Elia e Pepe per Krasic, si parla di 4-3-3 ed infatti i movimenti di Vucinic e Pepe sono propri degli attaccanti esterni. Infatti Vucinic spesso si accentra dalla sinistra tagliando verso il centro, mentre Pepe e Matri si muovono alle spalle dei difensori avversari, lasciando spazi in cui spesso si getta Lichtsteiner, che infatti crossa spesso, ma soprattutto crossa con profitto.

E’ il momento di tirare le somme.

La Juventus di quest’anno è sicuramente più quadrata in difesa, per il passaggio ad un modulo molto più consono sia in termini di disposizione tattica (zona o uomo), sia in termine di schermo davanti alla difesa perché, non dimentichiamoci, un difensore va in difficoltà se affrontato in velocità fronte alla porta. L’anno scorso Felipe Melo, incapace di passare la palla senza perderla, facendo subire caterve di contropiedi, ed Aquilani, inadatto al ruolo di centrale in un centrocampo pari, non potevano dare copertura alla difesa con le ali, in particolare Pepe, che qualcosa in più davano, ma sempre in maniera insufficiente.

Un’altra cosa da rimarcare è la crescita della Juve che nelle prime 11 giornate aveva collezionato 22 punti per poi arrivare a 34 in 16 match, con una media in salita, anche se di poco. Non dobbiamo dimenticarci che dopo la 11a giornata ha affrontato Roma, Lazio, Napoli, Inter ed Udinese, giocando praticamente a ritmi Champions, visto che tra recuperi e Coppa Italia, ha disputato 7 partite in 24 giorni, tra cui quattro delle cinque trasferte toste appena citate.

In generale, la Juventus di quest’anno tiene un gran ritmo per tutti i 90 minuti di gara, costringendo i suoi uomini, i centrocampisti in particolare, a sobbarcarsi una mole di lavoro impressionante, con Marchisio sugli scudi che fa valere le sue capacità balistiche e tattiche, inserendosi negli spazi creati dai movimenti di Matri e Pepe in particolar modo. In più se hai Pirlo e qualcuno che gli fa movimento spesso, lui la mette precisa sui piedi del compagno e questo sicuramente rende tutto più pericoloso, perché o ci si difende con nove o dieci uomini sotto la linea del pallone oppure è davvero dura tenere a bada i movimenti con i difensori, che devono assorbire quelli degli attaccanti lasciando buchi (spesso a destra o in mezzo).

Come fermare questa Juve? E’ stato fatto in due modi, da Inter ed Udinese.

L’Inter scelse di fare un pressing alto, molto alto, con la difesa ancora più avanzata. Pazzini e Zarate sui centrali e Snejider su Pirlo, con Obi deputato ad uscire su Lichtsteiner e Maicon su Chiellini. I risultati sono stati anche buoni, con l’Inter che ha sfruttato due o tre palloni persi in zone pericolose (da qui la traversa di Pazzini), fino a quando tutta la squadra si è mossa insieme alla stessa velocità. Quando però le forze sono calate, allora il centrocampo a 3 non è riuscito a coprire in ampiezza il campo, con Obi che arriva in ritardo sul cross di Lichtsteiner che da origine al primo gol. La difesa era stretta per contrastare ed assorbire i movimenti dei centrocampisti, tanto è vero che nell’immagine si contano 6 bianconeri e 7 nerazzurri con Pirlo e Sneijder coppia fissa poco dietro.

Queste immagini dimostrano come la Juventus riesca ad attaccare sia la profondità (si vede un bianconero oltre la linea del fuorigioco), sia l’ampiezza del campo con Chiellini e Lichtsteiner che fanno movimento in fascia, con lo svizzero premiato dal passaggio che lo porterà al cross e soprattutto al 3 vs 3 in area, senza aiuto da parte dei centrocampisti Cambiasso, Obi e Zanetti in area. Questo è uno dei punti di forza della squadra bianconera: giocare il “dentro fuori” in maniera quasi perfetta. Questo, come moli altri gol, arrivano da giocate che costringono la difesa a stringersi per assorbire i movimenti dei centrocampisti, per poi dare la palla sulla fascia al terzino o alla punta esterna che si trovano spesso soli o al massimo 1 vs 1.

Un altro modo è quello attuato dall’Udinese che è meno dispendioso, ma sicuramente anche meno pericoloso in fase di ripartenza, alternando una pressione alta ad una meno aggressiva ed esosa portata nella sua metà campo. C’è anche da dire che Snejider non fa il lavoro di Abdi in fase di copertura e questo rende tutto più difficile per i nerazzurri.

In conclusione, i limiti di questa Juventus sono soprattutto caratteriali e tecnici, non fisici, perché quando le grandi riprenderanno la Champions League, qualcosa pagheranno e se la Juve ha retto il ritmo delle ultime gare del 2011 senza perdere colpi, il futuro si prospetta roseo. Caratterialmente ha qualcosa da apprendere soprattutto per quanto riguarda la cattiveria sotto porta, con ancora troppe palle gol non realizzate e quindi partite che si devono giocare fino in fondo perché non sono state chiuse quando se ne aveva la possibilità. Tecnicamente a parte Bonucci, con molte considerazioni da fare anche economicamente parlando, visto che per me un difensore che sappia impostare e difendere è molto raro. Io vedo dei limiti a metà campo e Krasic ed Elia sono casi emblematici: Conte non vuole lo spunto del singolo, ma un gioco di squadra; in questo l’olandese, anche se lentamente, sembra avere più margini di progresso del serbo che non riesce ad alzare la testa quando corre. Sul mercato, prenderei un uomo a centrocampo per dare respiro ai titolari, ma non potendo seguire gli allenamenti, non escludo che Marrone possa ritagliarsi dei minuti importanti, visto che Conte ha allenato il ragazzo a Siena e quest’anno l’ha voluto tenere a tutti i costi.

Se Quagliarella, Pazienza e De Ceglie sapranno trovare spazi importanti per far rifiatare qualcuno dei titolari, penso che quest’anno si possa arrivare in fondo e bene.

Si ringrazia il sito www.uccellinodidelpiero.com per i video da cui ho preso le immagini.

- SCRITTO DA ZLATAN90 -

I Giovani di FMADIL CHIHI

RUOLO

E’ un trequartista sinistro che si può adattare, volendo, anche da punta centrale. Gioca solitamente alto a sinistra (sulla linea dei trequartisti) dove si esprime al meglio. Se lo utilizzate centrocampista latarale sarà poco proficuo. Potrebbe adattarsi anche a destra ma ve lo sconsiglio, fatelo solo in caso di emergenza.Da punta centrale non è una cima, però potrebbe fare i suoi gol. Ala perfetta e di grande spessore.

QUALITÀ

La sua qualità migliore è la velocità e l’accelerazione palla al piede. Diventa fondamentale quando gioca 1vs1 e soprattutto cambia la partita con i suoi dribbling. E’ molto freddo sotto porta, nonostante abbia un 10 in finalizzazione. Nella mia carriera con Colonia ha siglato diverse reti in quella posizione. Pecca in qualche qualità mentale, però può migliorare.

PREZZO

Il primo anno è al Colonia e probabilmente non verrà via, dal secondo anno (oppure da Gennaio) sicuramente può essere acquistato se il Colonia dovesse ricevere la giusta offerta. Il prezzo del cartellino base è di 2 mln, ma questo giocatore merita di giocare in una grande squadra e, se fossi in voi, proverei a prenderlo tranquillamente spendendo anche sugli 8-9 mln.

KARA

RUOLO

Il suo ruolo ideale è il mediano centrale, ma è possibile utilizzarlo anche da difensore centrale, grazie alle sue doti fisiche e teniche. A me ha reso tantissimo da difensore centrale, con qualità e quantità: molti goal decisivi e interventi parecchio importanti.

QUALITÀ

Indubbiamente ha delle qualità fisiche notevoli e l’età gioca dalla sua parte, può solo migliorare. Inoltre è un giocatore difensivo, ma con il vizietto del gol, è un vero e proprio bomber. Infatti nella mia carriera al Colonia ha fatto più di 10 gol, quasi tutti provenienti da calci d’angolo.

PREZZO

Il cartellino è irrisorio, viene via con appena 1,1 mln. Lo consiglio vivamente a chi ha bisogno di un giocatore roccioso e allo stesso tempo di qualità, è adatto a qualsiasi realtà di gioco (squadre blasonate o meno).

YAROSLAV RAKITSKYI

RUOLO

E’ un difensore centrale che si può adattare anche a sinistra e come mediano centrale. E’ soprattutto un giocatore da squadra importante e per ricoprire un ruolo fondamentale come il difensore, lui è veramente adatto.

QUALITÀ

Nonostante la giovane età, l’ucraino può vantare già ottime qualità fisiche e tecniche. Da notare un 18 in calci piazzati. Per esperienza personale, vi posso dire di averlo utilizzato nel Barca dei sogni ed è stato veramente fondamentale per la conquista della Liga, siglando gol importanti anche da calcio di punizione. Non si trascurano le sue qualità per il ruolo di difensore, infatti l’equilibrio e la forza sono dalla sua parte.

PREZZO

Il cartellino non è proibitivo, però per poterlo portare via dallo Shakhtar servono almeno 9 mln. Se avete bisogno di un difensore ed avete questo tipo di budget, è indubbiamente un giocatore su cui puntare per la sua affidabilità e per i margini di miglioramento.

-- SCRITTO DA LUK’S95 -

Atalanta - GuidaInformazioni

Finanze

RosaPortieri: In porta la Dea ha garanzie. Consigli è sicuramente un ottimo portiere, tra i migliori italiani. Il suo secondo è Frezzolini, che altri 1/2 anni di riserva li può fare. Il resto non è buono, il polacco e Polito li cederei, magari prendendo un portiere per il futuro

Punto di forza: Andrea Consigli

Punto debole: Ciro Polito/Przemyslav Frackowiak

Difesa: Buonissima difesa, però si può migliorare. Come terzini destri abbiamo Schelotto e all’occorrenza pure Andrea Masiello. Comunque l’italo-argentino lo vedo bene come centrocampista. Vi consiglierò di prendere qualche terzino destro piu’ in là. A sinistra la scelta è difficile, ci sono sia Bellini che Peluso o Manfredini, ma quest’ultimo mi piace piu’ difensore centrale. Ottimi i centrali, Lucchini-Manfredini-Capelli si giocano tutti un posto da titolare.

Punto di forza: Andrea Masiello/Matias Schelotto

Punto debole: Andrea Audino

Centrocampo: Bellissimo reparto come l’attacco. Come centrocampisti centrali abbiamo Brighi-Cigarini-Carmona e Padoin, quest’ultimo lo preferisco esterno. Come esterni abbiamo Schelotto e Padoin, due ottimi esterni. Occhio al talento di casa, Giacomo Bonaventura è il play-maker perfetto per la Dea, può fare tutti i ruoli del centrocampo. Doni lo sconsiglio di vendere, perchè i tifosi si lamenteranno un pochino, comunque scegliete voi cosa fare.

Punto di forza: Luca Cigarini

Punto debole: Nadir Minotti

Trequarti: Come trequartista la scelta è scontata, Maximiliano Moralez è uno dei migliori della squadra. Conviene

comprare un giovane giocatore, da tenere come “secondo” all’argentino.

Punto di forza: Maximiliano Moralez

Punto debole://

Attacco: Attacco giovane, completo e ottimo. Questo è l’identikit della Dea nel reparto offensivo. Il migliore in assoluto è il “Tanque” Denis, che può assicurarvi tanti goal a stagione. La prima riserva dell’argentino è Marilungo, diverso dal primo, però pure lui ha uno screen discreto. Consiglio di terminare il prestito di Giorgio Verga, e di mandare in prestito Manolo Gabbiadini, giovane talento che potrebbe trovare poco spazio al primo anno.

Punto di forza: German Denis/Guido Marilungo

Punto debole:Giovanni Verga/

Primavera: Nulla di ecclatante la primavera dell’Atalanta, occhio soltanto a Nejc Praprotnik e Simone Magnagni.

StaffAllenatore in seconda: E’ Michele Armenise che, secondo me è buonissimo. Altri 2/3 anni si può tenere, aspettanto di acquistare un signor allenatore in seconda, dopo l’aumento di reputazione.

Preparatori: Provate Roberto Sesena, osservatore della Lazio.

Osservatori: In questo reparto siamo messi bene, non c’è bisogno di cambiare qualcosa.

Fisioterapisti: Consiglio di comprare Gary Lewin, è l’unico “decente” in giro, ma non è nulla di eccelso.

Acquisti/Cessioni ConsigliatiCome dicevo prima, consiglio Carlos Diogo come terzino destro, lo si trova a parametro zero e viene pure. L’Atalanta ha molti prestiti, quindi a fine anno c’è il rischio di avere la rosa decimata. Consiglio di prendere Verratti, sicurezza per il futuro e qualche altro svincolato, tipo Mahamadou Diarra, Luciano Figueroa, Jan Vennegoor of Heeselink ecc. Naturalmente la scelta stà a voi!

http://www.multiupload.com/PVIAOVYH9P

SERIE A 18 squadre in lotta per il titolo, un solo vincitore

La massima serie, dove sono presenti le squadre più blasonate ed attrezzate, capitanate dai mister più preparati ed esperti, pronti a lottare per una lunga stagione. Ogni partita sarà una finale, il livello è ormai altissimo. Riuscirà il The Fox a ripetersi e bissare il successo della passata stagione?

AC BEST ELEVEN Allenatore: zux87

Rosa Iker Casillas

Michael Rensing

Matej Delac

Lisandro Lopez

Sergio Ramos

Lassana Diarra

Giorgio Chiellini

Ashley Cole

Thiago Silva

Holger Badstuber

Maxi Pereira

Michael Essien

Angel Di Maria

Toni Kroos

Steven Gerrard

Antonio Valencia

Nicolas Lodeiro

Thomas Muller

Zlatan Ibrahimovic

Bafétimbi Gomis

Karim Benzema

Victor Andrade

Stadio: Friuli (Udine)

Colori sociali: Arancione-nero

Se si chiama Best Eleven, un motivo ci sarà. Vincitrice due stagioni fa, ha avuto una battuta d’arresto nello scorso campionato. Si attende una riscossa e il materiale umano è certamente di primo livello. Per gli addetti ai lavori, la rosa più forte del campionato. Starà a mr. Zux riportarla verso il successo.

Punti di forza: Impossibile trovarne uno, sono troppi: la muraglia formata da Chiellini e Thiago Silva, la classe di Gerrard, la rapidità di Di Maria o lo strapotere fisico di Ibra. Scegliete voi.

Punti deboli: Poca presenza di incontristi, c’è il solo Essien a fare da baluardo tra gli avversari e la difesa.

S.S. DARK ANGELS 1990 Allenatore: Devil _XVII

Rosa Sébastien Frey

Diego Lopez

Christophe Jallet

Tomas Sivok

Younes Kaboul

Cristian Zaccardo

Pablo Zabaleta

Aleksander Lukovic

Michal Kadlec

Maxime Gonalons

Lars Bender

Gareth Bale

Michele Pazienza

Lucas Moura

Jesus Navas

Gabriel Torje

Zé Roberto

Ryan Giggs

Dani Parejo

Liedson

Tommaso Rocchi

Olivier Giroud

Stadio: Azteca (Città del Messico)

Colori sociali: Viola-nero

Promozione conquistata con autorità, ora c’è bisogno di salire ulteriormente di livello. Rosa omogenea, dove spuntano i nomi di Bale, Lucas e Navas, oltre ai grandi vecchi come Giggs e Zé Roberto, che nonostante l’età daranno un valido contributo.

Punti di forza: A destra Navas, a sinistra Bale: la chiave di tutto saranno le fasce, dove si potrebbe veramente sfondare ad ogni azioni, visti gli interpreti.

Punti deboli: Attacco troppo scarno, non c’è un possibile cannoniere, si farà molta fatica a trovare tanti gol da questo reparto.

DINAMO BUCAREST Allenatore: pietroimperium

Rosa Jefferson

Guillermo Ochoa

Branislav Ivanovic

Matias Silvestre

Roger Johnson

Mamadou Sakho

Rafael Marquez

Mauricio Isla

Aly Cissokho

Ignazio Abate

Garreth Barry

Xabi Alonso

Riccardo Montolivo

Axel Witsel

Willian

Thiago Alcantara

Jeremy Menez

Arda Turan

Nicolas Anelka

Mario Mandzukic

Djibril Cissé

Papiss Cissé

Salomon Rondon

Stadio: Camp Nou (Barcellona)

Colori sociali: Rosso-bianco

Obiettivo dichiarato è una salvezza tranquilla. Dopo gli alti e bassi del passato, si cerca continuità e una rosa del genere può certamente mantenere le promesse. Tanto talento a centrocampo e una solida coppia di centrali difensivi come Johnson e Sakho.

Punti di forza: Molte chiavi positive: le fasce arrembanti con Isla, Abate e Cissokho, la gioventù di Thiago e Witsel, la stella Xabi Alonso e la curiosa coppia Cissé-Cissé.

Punti deboli: I portieri sono buoni, ma forse non da Serie A. Occhio alla discontinuità di Menez.

FC BLACKS DRAGONS Allenatore: miccamarco

Rosa Gianluigi Buffon

Federico Vilar

Dejan Lovren

Yaroslav Rakitskyi

Rio Ferdinand

Raul Albiol

Leonel Galeano

Gojko Kacar

Philipp Lahm

Marcelo

Jack Rodwell

Milan Bedelj

Sandro

Maxi Rodriguez

Erik Lamela

Xavi

Wesley Sneijder

Ganso

Robin van Persie

Diego Buonanotte

Ireneusz Jelen

Pato

Oscar Cardozo

Stadio: Giglio (Reggio Emilia)

Colori sociali: Oro-nero

L’ex Red Bull Trinacria si presenta con uno spirito rinnovato, conscio che ci sono i mezzi per poter sfondare. Inutile discutere su campioni del calibro di Xavi, Sneijder, van Persie o Lahm. Sarà arduo compito del mister creare un gioco di squadra efficace per puntare alla cima della classifica.

Punti di forza: Se si riuscirà a far giocare bene Pato, cosa mai riuscita da nessuno negli scorsi anni, allora si che si troverà il vero punto di forza del team. Senza dimenticare un certo Buffon che regalerà almeno 5-6 punti in più.

Punti deboli: La difesa è il reparto meno attrezzato per il futuro prossimo (per ora invece è più che solido). L’eterno Ferdinand ormai sta per tirare le cuoia.

IN ROCK Allenatore: Goin’ Part Two

Rosa Shay Given

Rui Patricio

Tim Cahill

Claudio Morel Rodriguez

Marcos Angeleri

Cata Diaz

Ryan Shawcross

Ezequiel Munoz

Kolo Tourè

Andrè Santos

Anthony Reveillere

Tobias Weis

Miguel Veloso

Sebastian Blanco

Fabio Coentrao

Yossi Benayoun

Thiago Neves

Juan Iturbe

Jermaine Jenas

Roman Pavlyuchenko

Carlos Vela

Romelu Lukaku

Alejandro Alfaro

Stadio: Angelo Massimino – Cibali (Catania)

Colori sociali: Rosso-azzurro

Neopromossa salita grazie al primo posto conquistato nel suo girone dal mister che è subentrato a stagione in corso, vincendo e convincendo. Team composto da poche stelle, ci sarà molto da lavorare per colmare il gap con le rivali tramite la tattica.

Punti di forza: Le geometrie di Veloso e la dinamicità di Coentrao dovranno necessariamente essere messe in primo piano. Occhio ai giovani in rampa di lancio come Lukaku, da cui si aspetta una grossa crescita.

Punti deboli: Globalmente non è la rosa più attrezzata della Serie A. Quando bisognerà ricorrere alle seconde linee, ci potrebbero essere seri problemi di tenuta.

IRON TEAM Allenatore: -Superluca-

Rosa Victor Valdes

Neto

Domenico Criscito

Stephen Warnock

Thomas Vermaelen

Michael Dawson

Bruno Alves

Rafael

Sèbastien Corchia

Yuri Zhirkov

John Obi Mikel

Sami Khedira

Steven Davis

Juanfran

Luka Modric

André Ayew

Aaron Lennon

Shinji Kagawa

Samuel Eto’o

Park Chu-Young

André Schurrle

Carlos Tevez

Stadio: Allianz Arena (Monaco)

Colori sociali: Blu-giallo

Le qualità della squadra sono già venute fuori nel finale della scorsa annata, quando mr. Superluca è approdato nell’ex Real Appled. Molta esperienza in elementi come Eto’o, Mikel, Bruno Alves e Valdes, miscelata al talento cristallino di Tevez, Modric, Lennon e Vermaelen. Ci si aspetta un altro campionato ai vertici, possibile sgambetto a qualche big.

Punti di forza: La coppia d’attacco Tevez-Eto’o fa paura a qualunque difesa del torneo. Molte delle ambizioni di successo passano da loro due.

Punti deboli: Dalla panchina non sembrano esserci uomini in grado di cambiare marcia alla squadra, nel caso ci fossero differenti esigenze tattiche.

JACK DANIEL’S Allenatore: obaoba902000

Rosa Morgan De Sanctis

Julio Sergio

Alan Hutton

Wes Brown

Juan

Sebastian Coates

Kader Mangane

Andoni Iraola

Javier Zanetti

Patrice Evra

Scott Parker

Michael Carrick

Tom Huddlestone

Owen Hargreaves

Thiago Motta

Renato Augusto

Jorge Valdivia

Joaquin

Santi Cazorla

Kaka

Diego Forlan

Mladen Petric

Luiz Adriano

Stadio: National Stadium (Pechino)

Colori sociali: Arancione-bianco-nero

Tra le neopromosse, è una delle più competitive. Centrocampo muscolare, difesa rocciosa e un tocco di fantasia con Kaka, stella della compagine. Si è puntato sull’affidabilità dei “senatori” piuttosto che sul talento di giovani rampanti.

Punti di forza: L’asse della trequarti sarà strategicamente fondamentale nel gioco del team. Se si amalgameranno bene con Forlan, si prevede un funzionale reparto offensivo.

Punti deboli: Poca scelta in attacco, Petric e Luiz Adriano dovranno impegnarsi molto per dare il giusto contributo e per garantire differenti scelte al mister.

MOJITO FC Allenatore: lorisnoto

Rosa Gomes

Tomasz Kuszczak

Heiko Westermann

John Terry

Christofer Samba

Douglas

Maicon

Eros Pisano

Federico Balzaretti

Pablo Armero

Afriyie Acquah

Franco Vasquez

Hernanes

Mathieu Flamini

Alessandro Diamanti

Wilson Palacios

Ever Banega

Alexis Sanchez

Javier Pastore

Neymar

Fabrizio Miccoli

Luis Suarez

Lisandro Lopez

Stadio: Renzo Barbera (Palermo)

Colori sociali: Rosa-nero

Il mercato ha ulteriormente rafforzato una squadra che puntava già al titolo. C’è da superare la delusione per la passata stagione e i presupposti ci sono tutti. Pochi punti deboli, o adesso o mai più.

Punti di forza: Si potrebbero citare tanti nomi, i campioni sicuramente non mancano. Ma si può sicuramente dire che nessuno può avere un comparto di terzini mancini migliore di questo.

Punti deboli: Fin troppi palermitani in squadra, Pisano e Acquah difficilmente saranno mai all’altezza.

NPA Allenatore: Tom

Rosa Hugo Lloris

Wojciech Szczesny

Gael Clichy

Daniel Alves

Per Mertesacker

Andrea Ranocchia

Marcel Schmelzer

Toby Alderweireld

Mehdi Benatia

Danny Wilson

Elias Trindade

Sergio Busquets

Daniele De Rossi

Nani Cunha

David Silva

Samir Nasri

Casemiro

Marvin Martin

Michel Bastos

Robinho

Loic Remy

Fred

Klaas-Jan Huntelaar

Stadio: San Nicola (Bari)

Colori sociali: Rosso-blu

Dopo la conquista della Europa League nella passata annata, alla squadra pugliese si chiede il definitivo salto di qualità. Pochi cambiamenti durante il mercato, l’ossatura è solida e ci sono i campioni necessari per fare la differenza. Probabile arrivo tra le 5 migliori della Serie A.

Punti di forza: Non c’è solo un punto, sono molteplici. Ogni reparto è completo e forte. Molta scelta sugli esterni, due uomini che possono dare il cambio di marcia sono Silva e Nani.

Punti deboli: Probabilmente l’ostacolo principale sarà la continuità di risultati. Qualche problema di troppo potrebbe esserci se Robinho sarà quello del Milan che sbaglia ad un metro dalla porta.

PANORMUS Allenatore: xalex85x

Rosa Scott Carson

Igor Akinfeev

Jorge Fucile

Emiliano Insua

Souleymane Diawara

Diego Godin

Kyriakos Papadopoulos

Emiliano Papa

Antony Annan

Ricardo Alvarez

Giulio Migliaccio

Diego Perotti

Juan Mata

Aarom Ramsey

Andrea Poli

Alejandro Gomez

Simon Vukcevic

Diego

Antonio Di Natale

Alberto Gilardino

Diego Milito

Mauricio Pinilla

Stadio: Renzo Barbera (Palermo)

Colori sociali: Rosa-nero

I rosanero avranno l’arduo compito di riconfermarsi in posizioni di media classifica. Squadra con pochi difensori e molti centrocampisti. Ci sarà da soffrire e sperare nei tanti gol di Totò Di Natale.

Punti di forza: Milito e Di Natale sono compatibili e potranno dare molte gioie ai tifosi rosanero. Stella del centrocampo è certamente Mata, che potrà dare imprevedibilità e fantasia.

Punti deboli: Difesa ridotta all’osso, onestamente il reparto arretrato meno attrezzato della Serie A. Sarà dura mantenere la porta inviolata.

RESINA 09 Allenatore: calaio77

Rosa René Adler

Doni

John O’Shea

William Gallas

Lucio

Cesare Bovo

John Arne Riise

Andrea Dossena

Yaya Touré

Royston Drenthe

Jorge Martinez

Sulley Muntari

Alou Diarra

Benoit Pedretti

Zdravko Kuzmanovic

Simao

Jesus Datolo

Cristiano Ronaldo

Adel Taarabt

Peter Crouch

Edin Dzeko

Darren Bent

Jordan Ayew

Stadio: San Paolo (Napoli)

Colori sociali: Bianco-granata

Appare in calo nonostante il blasone e il 2° posto incamerato la scorsa stagione. Poco mercato, ma che ha portato Ronaldo in Campania, ovviamente la stella indiscussa della squadra. Se il mister riuscirà a far girare i suoi uomini, forse può prendersi la rivincita, ma il cammino è in salita.

Punti di forza: Dzeko avrà tutto l’attacco sulle spalle, può essere la stagione della definitiva consacrazione.

Punti deboli: Difesa ormai troppo anziana, agli sgoccioli. Potrebbe subire fin troppo, è mancato il ricambio. A centrocampo unico sicuro del posto è Touré.

SARDINIAN STYLE Allenatore: Mavs

Rosa

Cedric Carrasso

Federico Marchetti

Mariano

Laurent Koscielny

Vincent Kompany

Rèver

Alex Silva

Cristian Ansaldi

Razvan Rat

Fabricio

Simon Rolfes

Cheick Tioté

Dejan Stankovic

Borja Valero

Radja Nainggolan

Kevin De Bruyne

Dario Conca

Hulk

Nilmar

Rodrigo Palacio

Lacina Traorè

Stadio: May Day Stadium (Pyongyang, North Korea)

Colori sociali: Verde-bianco

La squadra sarda cercherà anche quest’anno di centrare l’obiettivo salvezza, nella speranza di togliersi qualche soddisfazione durante la stagione. Pochi stravolgimenti nella rosa, l’ossatura rimane la stessa del passato.

Punti di forza: Kompany e Hulk sono gli uomini più importanti in rosa, da loro due dipenderanno le sorti della squadra. Inoltre una struttura di gioco ormai consolidata darà garanzie di compattezza.

Punti deboli: Difesa e centrocampo non sono esattamente da Serie A. Gli esterni soffriranno molto le folate offensive avversarie, qualche gol di troppo subito all’orizzonte.

SIKELIAN TEAM Allenatore: NiktheZar

Rosa Diego Alves

Timo Hildebrand

Omer Toprak

Joris Mathijsen

Jonny Evans

Taras Mykhalyk

Gokhan Gonul

Ivan Obradovic

Jerémy Mathieu

Dries Mertens

Kara

Sebastian Battaglia

Stéphane Sessegnon

Juan Sebastian Veron

Ruben Yttergard Jenssen

Javi Martinez

Alex Teixeira

Balazs Dzsudzsak

Pablo Piatti

Cristian Rodriguez

Andriy Yarmolenko

Kléber

Seydou Doumbia

Stadio: San Filippo (Messina)

Colori sociali: Nero-azzurro

Meritatamente ha trovato la promozione nella massima serie. Rosa nella media, pochi campioni, ma tanti uomini squadra. Giovane stella del team è Javi Martinez.

Punti di forza: Gran parte delle responsabilità sarà sopra le spalle di Doumbia, atteso a grandi prestazioni nel palcoscenico della Serie A. Avendo ancora margini di miglioramento, ci si aspetta molto.

Punti deboli: Seconde linee migliorabili, soprattutto a centrocampo e in attacco. Ah, un altro punto debole sono gli impronunciabili e inscrivibili nomi del difensore ucraino e del mancino ungherese!

THE FOX Allenatore: der_maister

Rosa Marco Storari

Julio Cesar

Ron-Robert Zieler

Walter Samuel

José Bosingwa

Arne Friedrich

Mario Fernandes

Eric Abidal

Gerard Piqué

Cheick M’Bengué

Massimo Ambrosini

Ognjen Vukojevic

Andrey Arshavin

James Rodriguez

Kim Kallstrom

Jadson

Frank Lampard

Nicolas Gaitan

Edison Cavani

Miroslav Klose

Kevin Gameiro

Moussa Sow

Stadio: Olimpico (Roma)

Colori sociali: Giallo-rosso

I campioni in carica, basta questo. Non c’era ovviamente bisogno di rivoluzionare tutto in sede di mercato, sono stati solamente puntellati alcuni ruoli anche in chiave futura. Favorita numero 1 alla difficile riconquista del titolo.

Punti di forza: I campionati solitamente sono vinti da chi subisce meno reti. Con Bosingwa, Samuel, Piqué e Abidal si può star tranquilli lì dietro.

Punti deboli: Difficile trovarne. Facendo i pignoli, a centrocampo manca un altro uomo dello stesso spessore di Lampard e in attacco un compagno di reparto letale quanto Cavani.

FC TURRIS Allenatore: dino79

Rosa Franck Rost

Fabio

Gabriel Milito

Pepe

Brede Hangeland

Phil Jagielka

Jonathan

Mattia Cassani

Leighton Baines

Etienne Capoue

Jucilei

Nigel de Jong

Bruno

Steven Pienaar

Mikel Arteta

Xherdan Shaqiri

Keisuke Honda

Ashley Young

Eduardo

Gonzalo Higuain

Vedad Ibisevic

Leandro Damiao

Stadio: San Paolo (Napoli)

Colori sociali: Bianco-rosso

La squadra più vincente dell’anno passato si affaccia alla massima serie con ambizioni da potenziale mina vagante. In sede di mercato la struttura portante è rimasta la stessa, indice di grossa fiducia da parte del mister per i ragazzi che l’hanno portato alla promozione. Higuain candidato ad essere Pichichi.

Punti di forza: C’è da scommettere che Damiao si rivelerà una piacevole sorpresa durante l’arco della stagione, è in crescita esponenziale.

Punti deboli: de Jong non potrebbe bastare per fare da diga a centrocampo, a fronte di tanti giocatori offensivi e di qualità presenti nel reparto e della propensione d’attacco della squadra.

F.C. SERPEVERDE Allenatore: Incubus:.

Rosa Salvatore Sirigu

Tim Howard

Cristián Zapata

Alessandro Nesta

Taye Taiwo

Simon Kjaer

Stefan Radu

Felipe Mattioni

Mathieu Debuchy

Cléverson Gabriel Córdova

Ramires

Willians

Demy De Zeeuw

Siem De Jong

Milos Krasic

Florent Malouda

Blerim Dzemaili

Fernandinho

Stefan Jovetic

David Trezeguet

Salomon Kalou

Marouane Chamakh

Abel Hernandez

Stadio: Upton Park (Londra)

Colori sociali: Verde-argento

L’ex società Salernitana si è salvata solo ai playout la scorsa stagione. Questa nuova gestione promette un campionato meno rischioso. Squadra ricca di esperienza e tutta da scoprire.

Punti di forza: Difesa abbastanza solida diretta da Nesta. Gli uomini di fascia hanno la corsa facile, saranno sicuramente molto pericolosi se serviti a dovere. Ma molto dipende dalla fantasia e dalla qualità di Jovetic.

Punti deboli: L’attacco potrebbe non garantire tantissime reti: Hernandez non è ancora pronto, Trezeguet ormai ha già dato il meglio e Chamakh deve fare il salto di qualità definitivo.

HEAT SOCCER Allenatore: Frenckuzzo

Rosa Petr Cech

Manuel Almunia

Andreas Beck

Pape Diakhate

Milan Bisevac

Naldo

Benedikt Howedes

Bacary Sagna

José Angel

Jeremy Toulalan

Javier Mascherano

Juraj Kucka

Pedro

Xabi Prieto

Dusan Tadic

Stephen Ireland

Arjen Robben

Gaston Ramirez

Dimitar Berbatov

Wayne Rooney

Lucas Barrios

Tomas Necid

Stadio: Santiago Bernabeu (Madrid)

Colori sociali: Rosso-nero

Precampionato tribolato per questa società, col cambio di guardia a pochi giorni dalla fine del mercato, che ha mutato la fisionomia della squadra. Si prevede stagione di assestamento, ancora presto per puntare al vertice alto della classifica.

Punti di forza: Robben nel gioco è sempre stato un fattore, bisognerà sfruttarlo con sapienza. In porta Cech farà il resto.

Punti deboli: Troppi giocatori medi voluti dalla dirigenza, oltre agli 11 titolari non si intravede qualcuno che possa dare la scossa.