esame di stato a.s. 2015/2016 documento del consiglio di ... · 9.1 testo di simulazione della ......
TRANSCRIPT
ESAME DI STATO
a.s. 2015/2016
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe 5^ SIA serale
Consiglio di classe
Materie Docenti Firme
Lingua e lettere italiane Massimo Ghirlanda
Storia Massimo Ghirlanda
Lingua straniera: Inglese Emma Mandarini
Informatica e Laboratorio Giovanna Gatti/Daniele Fogli
Matematica Giuseppe Spanò
Diritto Rosalba Confalone
Scienze delle Finanze Rosalba Confalone
Economia aziendale Fabrizio Giusti
Religione Fulvio Falleni
Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Simonetta Costagliola)
____________________________________
SOMMARIO
1. Presentazione della scuola
2. Profilo professionale
3. Consiglio di classe e quadro orario
4. Evoluzione della classe
5. Attività extrascolastiche e di recupero
6. Obiettivi programmati dal Consiglio di classe e grado di conseguimento
7. Valutazione degli apprendimenti
7.1 Griglia in decimi
7.2 Criteri di valutazione concordati dal Consiglio di classe
8. Percorsi formativi disciplinari
8.1 Diritto – Scienze delle finanze
8.2 Inglese
8.3 Lingua e Lettere italiane
8.4 Storia
8.5 Informatica
8.6 Economia aziendale
8.7 Matematica
8.8 Religione
9. Allegati (materiali per la commissione d’esame)
9.1 Testo di simulazione della Prima prova
9.2 Testo di simulazione della Seconda prova
9.3 Testo di simulazione della Terza prova
10. Griglie di valutazione
10.1 Griglie di valutazione delle prove in quindicesimi
10.2 Griglia di valutazione per il colloquio orale
1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Programmatori “A. Vespucci”, nei suoi 150 anni di
storia, ha subito molte modifiche formali e sostanziali. Avviato come sezione di “Commercio,
Amministrazione e Ragioneria” dell’Istituto di Marina Mercantile nel lontano 1863, ha acquisito
successivamente fisionomia autonoma nel 1921, per trasformarsi in Istituto Tecnico
Commerciale nel 1933. Dal 1937 al 1971 ha ospitato la sezione per Geometri e dal 1968
prevede un Corso Serale Statale Commerciale. Occupa l’attuale sede in Via Chiarini dal 1928.
Questo breve excursus storico rende ragione del radicamento dell’Istituto nella città di Livorno,
dove per lungo tempo esso ha rappresentato un polo formativo da cui sono emersi i quadri del
terziario del territorio; ancora adesso, l’Istituto può vantare tra i suoi iscritti la quarta
generazione dei primi alunni: intere famiglie legate nella consuetudine della frequenza della
stessa scuola sono un riconoscimento significativo e gratificante.
Negli ultimi anni, la diversificazione dell’offerta formativa nel distretto scolastico livornese
aveva determinato una progressiva flessione nel numero degli iscritti, ma attualmente la
situazione è radicalmente mutata e gli alunni in uscita dalla scuola media sono tornati a
privilegiare il nostro Istituto. Questo risultato può essere ascritto ad un’attività di orientamento
efficace e stimolante (che ha consentito una nuova visibilità sul territorio) e ad una politica
scolastica basata sull’innovazione didattica e organizzativa ( sito web interattivo, registro
elettronico, classi 2.0) e sullo stretto rapporto con il contesto territoriale (attraverso percorsi di
alternanza scuola-lavoro, stage internazionali e tirocini formativi). Inoltre, nell’ambito della
politica di ridimensionamento della rete scolastica provinciale e in accordo con il riordino della
scuola secondaria di secondo grado, è confluito nell’Istituto Vespucci, in aggiunta agli indirizzi
esistenti, anche il nuovo indirizzo Turistico, prima attivo presso l’Istituto “B. Buontalenti”
All’ITC “Amerigo Vespucci” è stato inoltre associato l’IPSCT- Liceo Artistico ad indirizzo Grafica
“C. Colombo”, per la costituzione di un I.I.S. (Istituto di Istruzione Superiore), che rappresenta
il polo di istruzione tecnico professionale per il settore economico e dei servizi nella città di
Livorno.
Attualmente il percorso di studio del Vespucci si articola in un biennio comune per tutti gli
indirizzi, al termine del quale è possibile scegliere tra cinque indirizzi/specializzazioni diversi.
Alla fine del percorso di studi si consegue, a seconda degli indirizzi, il diploma di Perito
Economico in Amministrazione Finanza e Marketing: è il nuovo "Ragioniere", un tecnico che
svolge un ruolo importante nella gestione del sistema azienda (privata o pubblica),
contribuendo sia all'innovazione che al miglioramento organizzativo e tecnologico del contesto
in cui opera. Il titolo viene conseguito seguendo nel triennio il percorso in Amministrazione
Finanza e Marketing o una delle sue specializzazioni: Sistemi informativo aziendali –
informatica; Economia dei sistemi logistici integrati; Relazioni internazionali per il marketing.
Il Perito Economico in Turismo ha invece competenze specifiche nella gestione e
organizzazione delle aziende del settore turistico. Contribuisce al miglioramento organizzativo
dell'impresa turistica. Comunica in tre lingue straniere sia nel rapporto diretto con la clientela
sia con interlocutori professionali. Progetta pacchetti turistici intervenendo per la valorizzazione
integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e ambientale.
Non bisogna inoltre dimenticare l’attività svolta dal Corso Serale, presente con un triennio
completo strutturato in base alle esigenze di flessibilità degli adulti studenti-lavoratori.
2. PROFILO PROFESSIONALE
Il Corso Sistemi Informativi Aziendali è finalizzato alla formazione di una figura professionale
esperta in problemi di economia aziendale-gestionale con indirizzo informatico, che affronta e
risolve anche con le tecniche e le competenze acquisite per l'utilizzo efficace degli strumenti
matematici e dell’informatica gestionale.
Il diplomato che esce da questo corso, oltre ad essere dotato di cultura generale adeguata alle
esigenze della vita socio-professionale attuale, ha acquisito conoscenze e competenze nella
gestione dei processi aziendali sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile e
informatico. Le sue capacità devono essere tali da consentirgli di:
operare all'interno del sistema informativo aziendale, di tipo informatizzato, per
favorirne la gestione e per contribuire ad apportarne le necessarie modificazioni;
sapersi orientare all’interno di software applicativi esistenti, esprimere su di essi
motivati giudizi di merito e saper individuare le modifiche da apportare per adeguarli
alle specifiche e mutevoli esigenze dell’azienda in cui opera;
analizzare e risolvere i principali problemi interni all'azienda;
elaborare dati, rappresentarli e interpretarli in modo efficace per favorire i diversi
processi decisionali, avvalendosi di strumenti informatici e telematici diversificati a
seconda delle caratteristiche del fenomeno a cui i dati si riferiscono;
gestire in modo adeguato i rapporti fra l'azienda e l'ambiente in cui essa opera, per
proporre anche soluzioni a problemi specifici;
analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi e alle risorse
tecnologiche disponibili;
utilizzare metodi, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione dei
fenomeni gestionali;
documentare adeguatamente il proprio lavoro;
partecipare al lavoro organizzato, in particolare al lavoro di gruppo;
comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici;
affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze.
Il Corso Serale si articola in un orario settimanale di 24 ore distribuite in cinque giorni dal
lunedì al venerdì dalle ore 16,45alle ore 21,35.
3. CONSIGLIO DI CLASSE E QUADRO ORARIO
Disciplina Nome del docente
Lingua e Lettere italiane Massimo Ghirlanda
Storia Massimo Ghirlanda
Diritto/Scienze delle
finanze
Rosalba Confalone
Matematica Giuseppe Spanò
Economia aziendale Fabrizio Giusti
Inglese Emma Mandarini
Informatica Giovanna Gatti
Lab. di Informatica Daniele Fogli
Religione Fulvio Falleni
QUADRO ORARIO CORSO SIRIO
Ore Docente
Lingua e
Lettere
italiane
3 Massimo
Ghirlanda
Storia 2 Massimo
Ghirlanda
Economia
aziendale
5 Fabrizio
Giusti
Diritto 4 Rosalba
Confalone
Informatica 4 Giovanna
Gatti
Daniele
Fogli
Inglese 2 Emma
Mandarini
Matematica 3 Giuseppe
Spanò
Religione 1 Fulvio
Falleni
4. EVOLUZIONE DELLA CLASSE
All’inizio dell’anno scolastico la classe era composta da 21 alunni, di cui 14 provenienti dalla
classe 4° Sia. Una alunna ha cessato la frequenza fin dal mese di febbraio-
La continuità didattica con la classe precedente è stata mantenuta per quasi tutte le discipline
eccetto Informatica ed Economia Aziendale. La docente di Diritto è stata assente, per motivi di
salute, per circa tre mesi. Questi motivi di non continuità didattica hanno certamente creato
qualche difficoltà nel recupero di lacune pregresse.
Il clima generale della classe è stato comunque sempre positivo. Anche se alcuni studenti,
impegnati col lavoro, hanno avuto una presenza in classe discontinua, in generale, la
partecipazione si è rivelata collaborativa e costruttiva.
Per preparare gli studenti alle prove dell’Esame di Stato sono state proposte dai singoli docenti
prove di vario tipo sugli argomenti studiati, includendo verifiche inerenti tutto il programma
svolto per accertate conoscenza degli argomenti, capacità di collegamento e di esposizione.
Sono state effettuate quattro simulazioni dell’Esame di Stato: la Prima, Seconda e Terza Prova
e, per tre studenti, la simulazione dell’orale.
Il livello globale delle competenze raggiunte risulta, a fine anno scolastico, nell’insieme,
sufficiente e per alcuni più che sufficiente, con punte di ottimo livello. Tuttavia, come segnalato
in precedenti verbali, i docenti del Consiglio di classe denunciano, come fatto grave, rispetto
allo scorso anno, un numero di ore inferiori, ridotte dal Ministero, a fronte dello stesso Esame.
Infatti, eccetto Lettere e Storia, tutti le altre discipline hanno subito una significativa
diminuzione del monte ore a discapito della didattica. Per lo stesso motivo la modalità CLIL,
prevista per le materie di indirizzo, è stata limitata ad un solo modulo (il bilancio di esercizio
the balance sheet).
5. ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE E DI RECUPERO
Nonostante gli alunni siano degli studenti-lavoratori hanno comunque partecipato anche ad
alcune attività extrascolastiche:
Corso di approfondimento di Storia del Cinema dal titolo: Progetto Hitchcock
Visita della Mostra di Toulouse Lautrec a Palazzo Blu a Pisa
Progetto Vespucci-Antartico-
Incontro con i medici di Emergency
Uscite didattiche al Teatro Goldoni di Livorno per le seguenti rappresentazioni
Cavalleria Rusticana-Mascagni
Sei Personaggi in cerca d'autore -Pirandello
6. OBIETTIVI PROGRAMMATI DAL C.D.C. E GRADO DI CONSEGUIMENTO
LEGENDA
1 Non acquisita
2 Scarsamente
acquisita
3 Acquisita
4 Pienamente
acquisita
5 Acquisita ed
elaborata
Conoscenze Grado di
conseguiment
o (scala da 1
a 5)
Conosce i contenuti essenziali delle singole discipline 4
Conosce le dinamiche evolutive essenziali del progresso umano e la loro
successione cronologica 4
Conosce i processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo
economico, giuridico, organizzativo, contabile 3
Competenze
(capacità ed esperienza in un determinato campo, in una determinata
attività)
Grado di
conseguiment
o
(scala da 1 a
5)
Affronta le differenti situazioni problematiche sia con un approccio
sistemico, sia con strumenti di analisi quantitativa 3
Utilizza metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una
corretta rilevazione dei fenomeni gestionali 3
Mostra flessibilità e capacità di adattamento in situazioni mutevoli 4
Capacità
(attitudine, abilità a fare qualcosa)
Grado di
conseguiment
o
(scala da 1 a
5)
Apprende in maniera autonoma 4
Comunica efficacemente con linguaggi appropriati 4
Individua e risolve problemi specifici 3
Si orienta nell’uso di manuali tecnici 3
Elabora dati e li rappresenta in modo efficace per favorire i diversi processi
decisionali 3
7. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
7.1 – Griglia in decimi
I docenti del Consiglio di classe hanno fatto riferimento, in generale, alla seguente griglia di
corrispondenza fra voti in decimi e un giudizio sul grado di conseguimento degli obiettivi in
termini di capacità, conoscenze e competenze, adattandola alle specificità delle singole
discipline
VOTO IN DECIMI GIUDIZIO CORRISPONDENTE
9-10
Ha ottime e generalizzate competenze nella disciplina .Possiede conoscenze
ampie, complete e approfondite. Sa applicare correttamente le conoscenze.
Effettua con disinvoltura analisi e sintesi, senza incontrare alcuna difficoltà
di fronte ai problemi complessi. Sa rielaborare le sue conoscenze con
numerosi spunti personali in un’esposizione fluida e lessicalmente
appropriata.
8
Ha buone competenze nella disciplina. Possiede conoscenze abbastanza
complete e approfondite. Sa applicarle senza errori né imprecisioni ed
effettua analisi abbastanza approfondite. Sintetizza correttamente e produce
valutazioni personali e autonome. Usa un linguaggio chiaro ed esauriente.
7
Ha discrete competenze nella disciplina. Possiede conoscenze che gli
consentono di non commettere errori nell’esecuzione dei compiti complessi.
Sa effettuare analisi, anche se con qualche imprecisione, ed ha autonomia
nella sintesi. Usa un linguaggio idoneo all’argomento.
6
Ha sufficienti competenze nella disciplina. Pur possedendo conoscenze non
molto approfondite, non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici.
Sa applicare le sue conoscenze ed è in grado di effettuare analisi parziali,
con qualche errore. E’ impreciso nell’effettuare sintesi, ma ha qualche
spunto di autonomia. Possiede una terminologia accettabile, ma
un’esposizione poco fluente.
5
Possiede modeste competenze nella disciplina. Denota conoscenze non
molto approfondite e commette qualche errore nella comprensione.
Nell’applicazione e nell’analisi commette errori non gravi. Non possiede
autonomia nella rielaborazione delle conoscenze, cogliendone solo
parzialmente gli aspetti essenziali. Usa u linguaggio non sempre
appropriato, commettendo qualche errore che però non oscura il significato.
4
Le sue competenze nella disciplina sono molto limitate. Possiede conoscenze
frammentarie e superficiali, commettendo spesso errori nell’esecuzione dei
compiti semplici e nell’applicazione. Ha difficoltà nell’analizzare e nel
sintetizzare le proprie conoscenze, mancando di autonomia. Si esprime in
maniera poco corretta, rendendo spesso oscuro il significato del discorso.
1-3
Le sue competenze nella disciplina sono inadeguate. Possiede conoscenze
frammentarie e superficiali, commettendo errori gravi nell’esecuzione dei
compiti semplici e nell’applicazione. Non riesce a condurre analisi con
correttezza e non sa sintetizzare le proprie conoscenze, mancando del tutto
di autonomia. Si esprime con grande difficoltà, commettendo errori che
oscurano il significato del discorso.
7.2 Criteri di valutazione concordati dal Consiglio di classe
La valutazione degli esiti è stata effettuata sulla base di criteri comuni, coerenti con la
programmazione d’Istituto, tenuto conto che tutte le materie concorrono alla formazione
culturale e personale dello studente. In particolare il Consiglio di classe ha tenuto conto dei
seguenti elementi:
comportamento
frequenza
impegno individuale
partecipazione al dialogo educativo
metodo di studio
capacità, conoscenze, competenze acquisite
Tra le varie metodologie previste dalla normativa vigente, i docenti della classe ritengono che
la metodologia di verifica che meglio risponde sia all’applicazione delle conoscenze e delle
competenze acquisite dagli alunni che alla coerenza con le scelte didattiche operate negli anni
precedenti sia la tipologia: 2 domande a trattazione sintetica + quattro domande a risposta
multipla.
La simulazione della Terza prova ha avuto una durata di 100 minuti e ha coinvolto le seguenti
discipline: Diritto, Economia Aziendale, Inglese, Matematica.
8. PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI
8.1 Diritto – Scienze delle Finanze (prof.ssa Rosalba Confalone)
Obiettivi disciplinari
In termine di conoscenza:
Conoscere le principali problematiche giuridiche ed economiche riguardanti l’attività
dello Stato;
Conoscere la dimensione giuridica della realtà in cui l’alunno vive e vivrà;
Possedere la consapevolezza della stretta connessione tra le più importanti dinamiche
economiche dell'attività finanziaria dello Stato e la sua organizzazione istituzionale;
Ampliare e migliorare la capacità di comprensione del linguaggio giuridico.
In termine di competenze applicative:
1. Saper coordinare i vari istituti ed effettuare connessioni con le altre discipline;
2. Essere in grado di comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro utilizzando in
modo appropriato il linguaggio tecnico-giuridico attinente a queste discipline;
3. Saper analizzare e sintetizzare fonti normative, articoli e brani.
In termini di capacità:
Apprendere in maniera autonoma;
Sviluppare la capacita di collegamento e di rielaborazione personale;
Evidenziare capacità di adattamento a situazioni flessibili.
Analisi della classe – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione
Gli alunni hanno dimostrato, durante l'anno scolastico, interesse ed attenzione per questa
disciplina, partecipando in modo attivo e spesso propositivo al dialogo educativo:
Gli obbiettivi preventivati sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe mentre un
esiguo numero di alunni ha raggiunto risultati ai limiti della sufficienza.
Il programma non è stato interamente svolto e alcuni moduli non stati adeguatamente
approfonditi in quanto la docente titolare è mancata per circa tre per motivi di salute.
Modalità di verifica: prove strutturate, semi-strutturate, analisi e sintesi di brani, colloquio.
Le prove strutturate e semi-strutturate sono state formate da vari tipologie di esercizi
(vero/falso, a risposta multipla, completamento) cui sono stati assegnati punteggi differenziati
secondo il tipo di prova e il suo grado di difficoltà. Il punteggio totale è stato pari a 1OO e la
votazione è stata poi rapportata in decimi.
Scala dei voti: da 1 a 10 come stabilito dal Collegio dei docenti.
La valutazione individuale è avvenuta mediante prove sia scritte che orali centrati su precisi
blocchi tematici.
E' stata data comunque assoluta prevalenza alle prove orali e sono state oggetto di
valutazione:
la conoscenza dei contenuti;
l'essere in grado di comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro utilizzando in
modo appropriato il linguaggio specifico;
capacita di analisi e sintesi degli argomenti trattati.
Metodologia - Strumenti
I vari argomenti sono stati introdotti usando il metodo della lezione dialogata, sollecitando
studenti a intervenire ogni qualvolta avessero dei dubbi o quesiti di ordine giuridico riguardanti
il loro vissuto.
Libri di testo:
L. Gagliardini – G. Palmerio – M.P. Lorenzoni, Economia Politica, Le Monnier Scuola.
G. Zagrebelsky – G. Oberto – G. Stalla – C. Trucco, Diritto per il quinto anno, Le
Monnier Scuola.
Fotocopie integrative;
Costituzione.
E’ stato effettuato il recupero in itinere alla fine di ogni modulo e ogni qualvolta se ne è
presentata la necessità.
8.2 Lingua Inglese (prof.ssa Emma Mandarini)
Obiettivi disciplinari – Metodologia
Il percorso didattico affrontato durante l'anno scolastico è stato volto al completamento,
approfondimento e studio di argomenti specifici di indirizzo e di natura generale .
Gli obiettivi disciplinari prefissati sono i seguenti :
Conoscere i principali aspetti di una transazione commerciale
Conoscere i principali servizi bancari
Conoscere le più comuni strategie di Marketing
Approfondire la microlingua ( phraseology) e strutture sintattiche più complesse
Approfondire la lingua nel suo aspetto comunicativo anche attraverso la lettura e lo
studio di testi scelti a seconda delle curiosità emergenti durante l'a.s.
La eterogeneità della classe ha reso necessario un approccio metodologico comprensivo di
lezione frontale, schemi semplificativi, mappe concettuali, attività di lettura e traduzione,
attività di ascolto, problem solving.
Ogni argomento è stato studiato anche attraverso lo svolgimento degli esercizi previsti dal libro
di testo o proposti sotto forma di fotocopie.
Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione
La classe si è distinta per interesse e partecipazione, ma il suo livello di partenza permane
abbastanza disomogeneo. Pochi gli alunni la cui preparazione iniziale è ottima. Sufficiente, nel
complesso, il livello iniziale del resto della classe, fatta eccezione per pochi alunni il cui livello
di partenza è del tutto insufficiente. A questo proposito, si rende necessario sottolineare che le
carenze linguistiche pregresse non sono del tutto risolvibili in tempi scolastici ridotti ( La
riforma Ministeriale, in vigore dallo scorso anno, ha ridotto le ore di inglese da tre a due per
settimana). L'insegnamento agli adulti, infatti, prevede che buona parte del momento di
apprendimento si realizzi in classe, evitando di appesantire la mole di lavoro agli studenti che
per motivi di lavoro/famiglia, non abbiano molto tempo da dedicarvi.
Vista la specificità del progetto IDA ( Istruzione degli Adulti) e tenuto conto dell'impegno degli
alunni si può dire, dunque, che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla maggiorparte
della classe secondo le capacità ed il livello di partenza di ognuno. Si precisa, inoltra, che la
capacità espressiva orale di alcuni alunni risulta essere ancora mnemonica e, a volte,
strettamente collegata al testo di riferimento anche per quanto concerne la rielaborazione
scritta. Per quanto riguarda gli alunni i cui risultati non sono complessivamente sufficienti, si
tiene conto dei progressi, anche minimi realizzati e dell' impegno costante mostrato durante
l'intero ciclo scolastico.
La valutazione individuale è avvenuta mediante prove scritte e prove orali centrate su precisi
blocchi tematici.
Nelle prove orali sono state oggetto di valutazione:
la conoscenza dei contenuti;
la pronuncia e la fluidità espressiva.
la capacità di collegamento e di rielaborazione personale.
Nelle prove scritte sono state valutate le seguenti abilità:
Comprensione del testo
Correttezza formale
Rielaborazione personale
Come è ovvio la valutazione complessiva tiene conto di impegno, frequenza, partecipazione e
progressione consapevole, anche minima, nell'apprendimento e nella capacità espressiva .
Le griglie di valutazioni utilizzate sono quelle scelte dal dipartimento di lingue.
Note sul programma svolto – Strumenti
Il programma è stato articolato in quattro moduli, tre concernenti argomenti di carattere
commerciale ( Transazione commerciale, Banche e Marketing ), uno di carattere generale (
letture finalizzate all'approfondimento delle strutture linguistiche ed all'apprendimento di un
argomento in modalità CLIL)
Gli strumenti a disposizione sono stati i seguenti:
Libro di testo consigliato “In Business”
Fotocopie
8.3 Lingua e Lettere italiane (prof. Massimo Ghirlanda)
Obiettivi disciplinari – Metodologia
Il percorso didattico si è sviluppato su due diversi versanti: lo studio della letteratura, il
consolidamento delle competenze linguistiche e delle capacità espressive.
Le finalità generali sono state: la conoscenza dei testi rappresentativi del patrimonio letterario
italiano nel suo storico costituirsi con riferimenti alla letteratura europea; la consapevolezza del
valore dei fenomeni letterari come espressioni di una civiltà e come forme di conoscenza del
reale; la padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione nelle diverse
situazioni comunicative.
Momento privilegiato è stato quello della lettura ed analisi dei testi. Da un punto di vista
didattico si è tenuto conto, nel momento del commento, di porre al centro dell’attenzione della
classe il testo; nel momento dell’interpretazione si è privilegiata la posizione della comunità
ermeneutica formata dagli alunni.
L’interpretazione si è articolata nei seguenti momenti: la contestualizzazione; l’attualizzazione
tematica; la valorizzazione (con attribuzione di significato).
Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione
La classe si è presentata con un dichiarato interesse per la disciplina, mantenendo, per tutto il
corso dell’anno, una lodevole attenzione e una partecipazione più o meno regolare,
compatibilmente agli impegni lavorativi e familiari. Ciò ha permesso un clima collaborativo e
produttivo che ha favorito il conseguimento di risultati mediamente discreti. All’orale gli alunni
più capaci sono in grado di procedere sia in modo induttivo, risalendo dall’analisi dei testi alla
definizione delle caratteristiche di un’epoca o di una corrente, sia di partire dalle considerazioni
di carattere storico-culturale per contestualizzare i fenomeni letterari più rilevanti. Tuttavia un
certo numero di alunni più fragili possono compiere queste operazioni solo se opportunamente
guidati.
Per quanto riguarda l’orale sono stati oggetto di valutazione:
Il possesso di informazione sull’argomento;
L’espressione chiara e coerente e la correttezza terminologica;
Le capacità di collegamento e la rielaborazione critica e personale.
Per quanto riguarda la valutazione dello scritto si è tenuto conto dei seguenti indicatori:
Pertinenza alla traccia;
Correttezza e proprietà nell’uso della lingua;
Possesso di adeguate conoscenze relative sia all’argomento scelto che al quadro di
riferimento generale in cui esso si inserisce;
Attitudini allo sviluppo critico e alla costruzione di un discorso organico e coerente;
Originalità.
Note sul programma svolto – Strumenti
Il programma svolto è stato suddiviso in sette grandi moduli: Il nascere della poesia e della
prosa moderna; L’età del Positivismo: Il Naturalismo e il Verismo; Il Decadentismo; Ritratto
d’autore: Luigi Pirandello; Le avanguardie; Letteratura e la psicanalisi; La grande poesia del
Novecento; (per gli autori, le opere, i singoli testi e i percorsi tematici si veda l’allegato).
Durante l’anno scolastico alcuni alunni hanno visto al Teatro Goldoni di Livorno La Traviata e
Cavalleria rusticana; Non ti pago di Eduardo De Filippo e al Teatro CRAL Sei personaggi in
cerca d’autore. Una buona parte della classe ha inoltre partecipato al corso di Storia del cinema
Progetto Hitchcock svolto nei mesi di febbraio, marzo e aprile. In classe invece è stata vista la
versione del Berretto a sonagli interpretata da Eduardo De Filippo.
Il manuale di letteratura (Sambugar – Salà, Letteratura & oltre. Dall’età del Positivismo alla
letteratura contemporanea, Vol. 3, La Nuova Italia) è stato integrato da fotocopie con le quali
si è cercato di arricchire il programma con temi e percorsi interdisciplinari.
8.4 Storia (prof. Massimo Ghirlanda)
Obiettivi disciplinari – Metodologia
All’insegnamento della Storia sono state attribuite importanti finalità di tipo formativo. In
particolare esso si è proposto di far acquisire consapevolezza della complessità dei fatti del
passato, di scoprire la dimensione storica del presente, di favorire l’accettazione al pluralismo
delle idee e di stimolare la curiosità e gli interrogativi su alcuni grandi temi.
A volte la lezione frontale è stata integrata con la discussione, tendente a problematizzare i
temi e a far emergere la partecipazione attiva degli studenti.
Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione
La classe si è presentata, fin dall’inizio, con uno discreto interesse alla materia che ha fatto sì
che ci fosse, per tutto l’anno scolastico, una discreta partecipazione e un lodevole l’impegno.
Senza dubbio il coinvolgimento è risultato ulteriormente stimolato dalla vicinanza cronologica
delle problematiche trattate e dai frequenti collegamenti operati con l’attualità.
L’esposizione orale è, per la maggior parte degli alunni, buona con appropriate competenze
linguistiche. Un terzo della classe possiede metodi di lavoro rigorosi e sistematici, con capacità
di approfondimento critico di tipo personale.
Strumenti di verifica sono stati questionari a domande aperte e, più spesso, il colloquio orale,
con lo scopo di mettere in evidenza la capacità di organizzare ed esporre in modo adeguato le
conoscenze acquisite.
Note sul programma svolto – Strumenti
Il programma svolto copre l’arco temporale che va dagli anni Ottanta del XIX secolo alla fine
del secondo conflitto mondiale, con una breve appendice sul mondo bipolare del secondo
dopoguerra. Il programma è stato suddiviso in otto grandi moduli: L’età dell’imperialismo;
Introduzione al Novecento; La Grande Guerra e la Rivoluzione d’Ottobre; Il primo dopoguerra;
Il fascismo; La grande crisi e l’età dei totalitarismi; La seconda guerra mondiale; Il secondo
dopoguerra.
Talvolta si è fatto uso di documenti audiovisivi, fotocopie e articoli di giornali, pagine di
romanzi, riflessioni storiografiche.
8.5 Informatica (prof.ssa Giovanna Gatti, prof. Daniele Fogli)
Obiettivi disciplinari - Metodologia
Obiettivi disciplinari: quelli previsti nella programmazione sono stati globalmente raggiunti
nonostante la riduzione di orario, già dall’anno scolastico 2014/2015 (da
4 a 3 in quarta e da 5 a 4 in quinta).
Metodologia: Lezione frontale, improntata seguendo il metodo deduttivo, in modo da stimolare
gli studenti alla riflessione ed alla partecipazione.
Esercitazioni in laboratorio per mettere in pratica quanto appreso nelle lezioni
frontali e per potenziare le conoscenze acquisite, cooperative learning.
Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione
La classe, in generale, ha mostrato durante l’anno scolastico attenzione e partecipazione. Una
parte della classe è riuscita a raggiungere buoni risultati, in alcuni casi ottimi risultati. Invece
alcuni studenti non hanno raggiunto soddisfacenti risultati.
L’impegno, per alcuni studenti, non è stato sempre continuo per gli impegni lavorativi che
talvolta non hanno permesso di seguire le lezioni e il laboratorio.
Gli obiettivi raggiunti si possono così classificare:
Conoscenze:
Conoscenza adeguata di una base di dati e delle sue problematiche;
Acquisizione dei principali fondamenti del sistema informativo aziendale e del sistema
informatico;
Capacità:
Riconoscere i componenti di un sistema informatico;
Individuare il corretto metodo risolutivo per sviluppare una base di dati;
Individuare i diversi metodi per interrogare una base di dati.
Competenze:
Saper progettare semplici data base definendone lo schema concettuale e lo
schema logico;
Saper utilizzare un DBMS ed un linguaggio SQL;
Saper applicare un processo di normalizzazione;
Saper utilizzare gli operatori relazionali;
Saper costruire un semplice sito.
I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti nella programmazione della disciplina con
particolare riferimento ai seguenti parametri:
conoscenza del contenuto della materia
padronanza del linguaggio
capacità di analisi e sintesi
capacità critiche e di rielaborazione
capacità pratiche di mettere in atto ciò che si è acquisito.
Gli strumenti di valutazione adottati sono state prove scritte in classe, attività laboratoriali e
prove orali.
Note sul programma svolto - Strumenti
Il programma svolto è formato da due moduli principali: le basi di dati ed il sistema
informativo aziendale.
Il primo modulo ha richiesto gran parte dell’anno scolastico, infatti oltre allo studio della parte
teorica si sono dedicate molte lezioni alle esercitazioni in classe inerenti allo sviluppo
dell’analisi e quindi della progettazione concettuale e logica.
Molte ore sono state dedicate al laboratorio dove si sono sviluppate applicazioni su data base
usando phpMyAdmin e il linguaggio SQL.
Il secondo modulo essendo un argomento teorico è stato sviluppato completamente in classe.
Il libro di testo è stato integrato da fotocopie.
8.7 Matematica (prof. Giuseppe Spanò)
Obiettivi disciplinari, trasversali, comuni
Il percorso didattico affrontato durante la seconda parte dell'anno scolastico è stato volto al
completamento e approfondimento e studio di argomenti specifici di natura economico
matematica
Gli obiettivi disciplinari prefissati sono stati i seguenti :
1. Conoscere le principali funzioni matematiche;
2. Conoscere i principali concetti di indagine statistica
3. Conoscere le più comuni metodologie per l risoluzione di problemi;
4. Approfondire alcuni problemi di Ricerca Operativa
La eterogeneità della classe ha reso necessario un approccio metodologico comprensivo di
lezione frontale, schemi semplificativi. Ogni argomento è stato studiato anche attraverso lo
svolgimento degli esercizi proposti sotto forma di fotocopie.
Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione
La classe mi è stata assegnata solo nel corrente a.s. e ho dovuto subito constatare la scarsa
preparazione di base di un parte degli allievi. Per tale motivo l’attività didattica ha perseguito,
per la prima parte dell’anno scolastico, il recupero di alcuni concetti basilari che poi sono serviti
a svolgere un programma semplificato rispetto a quello ministeriale.
L’atteggiamento diffuso di scarsa partecipazione di una parte della classe, e l’assenteismo
hanno rappresentato un freno allo sviluppo delle potenzialità della classe. La partecipazione e
l’impegno si è limitato ad un gruppo di alunni che ha seguito con diligenza e costanza, mentre
il resto della classe ha partecipato a fasi alterne e soprattutto con impegno personale non
sempre adeguato. Pertanto, si può dire che solo una parte degli alunni ha partecipato al
dialogo educativo con impegno e assiduità nella frequenza delle lezioni, rispettando gli orari di
ingresso e di uscita, mentre l’altra parte si è molto adagiata. Quindi, si può esprimere un
giudizio di mediocrità per il 40% degli alunni, di sufficienza per il 50%, mentre il restante 10%
ha acquisito una adeguata conoscenza delle tematiche di base. Il programma svolto,
nonostante alcune interruzioni per le difficoltà di dover ripetere le lezioni agli assenti del giorno
prima, è da ritenersi sufficiente. I problemi di scelta con effetti differiti e la programmazione
lineare, non hanno trovato sufficiente spazio nell’approfondimento pratico. Il testo adottato è
stato supportato ed integrato da appunti e da ricerche personali sugli argomenti svolti.
Nelle prove orali sono state oggetto di valutazione:
la conoscenza dei contenuti;
il linguaggio tecnico.
la capacità di collegamento e di rielaborazione personale.
Nelle prove scritte sono state valutate le seguenti abilità:
Comprensione del testo;
Correttezza formale;
Rielaborazione personale;
Sia per la valutazione orale che per quella scritta sono state utilizzate delle griglie di
valutazione.
La valutazione quadrimestrale e quella finale hanno tenuto conto di impegno, frequenza,
partecipazione e della progressione nell'apprendimento e nella capacità espressiva, anche
minima
Note sul programma svolto - Strumenti
Il programma è stato articolato in tre moduli, il primo dei quali volto al recupero di concetti
basilari per lo svolgimento di argomenti di matematica applicata all’economia: il problema dei
minimi quadrati e la Ricerca Operativa anche nel caso specifico della programmazione lineare.
Gli strumenti a disposizione sono stati i seguenti:
Libro di testo
Fotocopie.
8.8 Religione (prof. Fulvio Falleni)
Obiettivi disciplinari - Metodologia
Gli obiettivi disciplinari sono quelli previsti nella programmazione che sono stati globalmente
raggiunti.
Metodologia: Lezione frontale, improntata seguendo il metodo deduttivo, in modo da stimolare
gli studenti alla riflessione ed alla partecipazione. Lezioni con strumenti
audiovisivi e discussione in classe
Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione
La classe, interessata per la materia, ha mostrato durante tutto l’anno attenzione e
partecipazione. Nonostante che gli avvalentesi all’IRC fosse un numero limitato, gli studenti
hanno raggiunto buoni ed in alcuni casi ottimi risultati. Nonostante gli impegni di lavoro
l’impegno è stato comunque sempre costante e attivo
Gli obiettivi raggiunti si possono così classificare:
Conoscenze:
Conoscenza adeguatamente approfondita di una base di dati e delle sue problematiche;
Acquisizione dei contenuti essenziali degli argomenti affrontati
Capacità:
Riconoscere le distinzioni tra le diverse Religioni monoteiste;
Approfondimento ed analisi di alcuni problemi etici;
Competenze:
Saper distinguere i principi fondamentali delle tre Religioni monoteiste: Ebraismo –
Cristianesimo - Islamismo
Saper riconoscere i valori relativi alla dignità umana;
I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti nella programmazione della disciplina con
particolare riferimento ai seguenti parametri: conoscenza del contenuto della materia,
padronanza del linguaggio, capacità di analisi e sintesi, capacità critiche e di rielaborazione,
capacità pratiche di mettere in atto ciò che si è acquisito. Gli strumenti di valutazione adottati
sono state prove orali.
Testo di simulazione della Prima Prova (Italiano)
V A Sia corso serale - a/s 2015-2016
Prova di Italiano
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Alberto Moravia, Agostino Una mattina, giunto un po’ in ritardo allo stabilimento Vespucci, non aveva trovato il Saro allontanatosi per certe sue faccende, né la banda dei ragazzi. Malinconicamente andò a sedersi sopra un patino, in riva al mare. Ed ecco, mentre guardava alla spiaggia con desiderio di vederci almeno apparire il Saro, avvicinarsi un uomo e un ragazzo di forse due anni più giovane di lui. L'uomo, piccolo, le gambe corte e grasse sotto la pancia sporgente, il viso rotondo in cui un paio di lenti a molla stringevano un naso appuntito, pareva un impiegato o un professore. Il bambino magro e pallido, in un costume troppo ampio, stringeva contro il petto un enorme pallone di cuoio, tutto nuovo. Tenendo per mano il figlio, l'uomo si avvicinò ad Agostino e lo guardò a lungo indeciso. Finalmente gli chiese se fosse possibile fare una passeggiata in mare. «Certo che è possibile » rispose Agostino senza esitare. L'uomo lo considerò con diffidenza, al di sopra degli occhiali e poi domandò quanto costasse un'ora di patino. Agostino, che conosceva i prezzi, glielo disse. Ora capiva che l'uomo lo scambiava per un garzone o figlio di bagnino; e ciò, in qualche modo, lo lusingava. «Allora andiamo » disse l'uomo. Senza farselo dir due volte, Agostino prese il tronco di abete grezzo che serviva da rullo e andò a sottoporlo alla prua dell'imbarcazione. Quindi afferrate con le due mani le punte del patino, con uno sforzo raddoppiato dall'amor proprio così curiosamente impegnato, spinse il patino in mare. Aiutò a salire il ragazzo e il padre, balzò a sua volta e si impossessò dei remi. Per un pezzo, su quel mare calmo e deserto della prima mattina, Agostino remò senza dir parola. Il ragazzo stringeva al petto il pallone e guardava Agostino con i suoi occhi scialbi. L'uomo, seduto goffamente, la pancia tra le gambe, girava intorno il capo sul collo grasso e pareva godersi la passeggiata. Domandò alla fine ad Agostino chi egli fosse, se garzone o figlio di bagnino. Agostino rispose che era garzone. « E quanti anni hai? » interrogò l'uomo. « Tredici » rispose Agostino. « Vedi » disse l'uomo rivolto al « questo ragazzo ha quasi la tua età e già lavora ». Quindi, ad Agostino: « e a scuola ci vai? ». « Vorrei... ma come si fa? » rispose Agostino assumendo il tono ipocrita che aveva spesso visto adottare dai ragazzi della banda di fronte a simili domande; « bisogna campare, signore ». «Vedi » tornò a dire il padre al figlio, «vedi, questo ragazzo non può andare a scuola perché deve lavorare... e tu hai il coraggio di lamentarti perché devi studiare ». «Siamo molti in famiglia » continuò Agostino remando di lena « e tutti lavoriamo ». « E quanto puoi guadagnare in una giornata di lavoro? » domandò l'uomo «Dipende » rispose Agostino; «Se viene molta gente, anche venti o trenta lire ». «Che naturalmente porti a tuo padre » lo interruppe l'uomo. «Si capisce » rispose Agostino senza esitare «salvo s'intende quello che ricevo come mancia” L’uomo questa volta non se la sentì di additarlo come esempio al figliolo, ma fece un grave cenno di approvazione col capo. Il figlio taceva, stringendo più che mai al petto il pallone e guardando Agostino con gli occhi smorti e annacquati. «Ti piacerebbe, ragazzo », domandò ad un tratto l'uomo ad Agostino « di possedere un pallone di cuoio come questo?». Ora Agostino ne possedeva due di palloni, e giacevano da tempo nella sua camera e giacevano abbandonati insieme ad altri giocattoli. Tuttavia disse: «Sì, certo, mi piacerebbe. ma come si fa? dobbiamo prima di tutto provvedere al necessario » L’uomo si voltò verso il figlio, e più per gioco, come pareva, che perché ne avesse realmente l’intenzione, gli disse: «Su, Piero regala il tuo pallone a questo ragazzo che non l'ha ». Il figlio guardò il padre, guardò Agostino e con una specie di veemente gelosia strinse al petto il pallone; ma senza dir parola. « Non vuoi? » domandò il padre con dolcezza, «Non vuoi? ».
«Il pallone è mio » disse il ragazzo. «E’ tuo sì... ma puoi, se lo desideri, anche regalarlo » insistette il padre; “questo povero ragazzo non ne ha mai avuto uno in via sua... di’... non vuoi regalarglielo. “No” rispose con decisione il ragazzo «Lasci stare » intervenne a questo punto Agostino con un sorriso untuoso, «io non me ne farei nulla... non avrei il tempo di giocarci... lui invece...” Il padre sorrise a queste parole soddisfatto di aver presentato in forma vivente un apologo morale al figliolo. « Vedi, questo ragazzo è migliore di te » soggiunse accarezzando al figliolo, «è povero e tuttavia testa al figliolo. “è povero e tuttavia non vuole il tuo pallone... te lo lascia... ma tutte le volte che fai i capricci e ti lamenti...devi ricordarti che ci sono al mondo tanti ragazzi come questo che lavorano e non hanno mai avuto palloni né alcun altro balocco». «Il pallone è mio » rispose il figlio testardo. «Sì è tuo » sospirò il padre distrattamente. Guardò l'orologio e disse: «Ragazzo, torniamo a riva » con una voce mutata e del tutto padronale. Senza dir parola, Agostino voltò la prua verso la spiaggia. Come giunsero in prossimità della riva, egli vide il Saro ritto nell'acqua che osservava con attenzione le sue manovre; e temette che il bagnino lo svergognasse svelando la sua finzione. Ma il Saro non aprì bocca, forse aveva capito; forse non gli importava; e zitto e serio aiutò Agostino a tirare a secco l’imbarcazione. “Questo è per te” disse l’uomo dando ad Agostino i soldi pattuiti e qualcosa di più.. Agostino prese i soldi e li portò al Saro. “Ma questi me li tengo per me... sono la mancia” soggiunse con compiaciuta impudenza. Il Saro non disse nulla, sorrise appena e messi i soldi nella fascia nera che gli cingeva la pancia si allontanò lentamente verso la baracca, attraverso la spiaggia. Questo piccolo incidente diede ad Agostino il sentimento definitivo di non appartenere più al mondo in cui si trovavano ragazzi del genere di quello del pallone; e comunque di essersi così incanaglito ormai da non poterci più vivere senza ipocrisia e fastidio. Tuttavia sentiva con dolore che non era ancora neppure simile ai ragazzi della banda. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Delinea quali conseguenze psicologiche genera nel protagonista la finzione che egli mette in atto. 2.2 Il padre di Piero è un tipico rappresentante del mondo borghese. A cosa mirano i suoi comportamenti? Dalle sue azioni si può trarre un qualche giudizio che l’autore esprime su quella classe sociale? 2.3 Quali sono le somiglianze e le differenze tra l’Agostino di questo capitolo e quello tratteggiato all’inizio del romanzo? 2.4 Analizza lo stile dell’autore. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1 Il romanzo Agostino segna l’incontro di Moravia con il pensiero freudiano. Confronta quest’opera con altre nelle quali è presente l’influenza della psicanalisi.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma di «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale» indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il declassamento dell’arte e dell’intellettuale dalla seconda metà dell’Ottocento
DOCUMENTI
- Oh come! Voi qui caro? Voi in questo luogo malfamato! voi, il bevitore di quintessenze! voi il mangiatore
di ambrosia! Davvero, ne sono sorpreso! - Mio caro, vi è noto il mio terrore di cavalli e delle carrozze. Poc’anzi, mentre attraversavo il boulevard in
gran fretta, e saltavo nella mota, in mezzo a questo mobile caso, dove la morte arriva al galoppo da tutte le parti ad un tempo, la mia aureola, ad un movimento brusco che ho fatto, m’è scivolata giù dalla testa nel fango del selciato. Non ho avuto il coraggio di raccoglierla: ho giudicato meno sgradevole il perdere la mia insegna che non il farmi fracassare le ossa. E poi, ho pensato, non tutto il male viene per nuocere. Ora posso andare a zonzo in incognito, commettere delle bassezze abbandonarmi agli stravizi come i semplici mortali. Ed eccomi qui, assolutamente simile a voi, come vedete!
BAUDELAIRE, Perdita d’aureola, da Lo Spleen di Parigi (1869)
Sono l’Impero alla fine della decadenza, che guarda passare i grandi Barbari bianchi componendo acrostici indolenti dove danza il languore del sole in uno stile d’oro. Soletta l’anima soffre di noia densa il cuore. Laggiù, si dice, infuriano lunghe battaglie cruente. O non potervi, debole, e così lento a propositi, e non volervi far fiorire un po’ quest’esistenza!
[…]
P. Verlaine, Languore (1883)
Un tempo, a Parigi, l’inclinazione per l’artificio l’aveva portato a disdegnare il fiore vero, a posporlo alla sua
perfetta imitazione, ottenuta mercé i prodigi della gomma elastica e del filo, della porcellana e del taffettà,
delle carte e dei velluti. Possedeva per ciò una sbalorditiva collezione di piante tropicali, foggiate dalle dita di
artisti consumati. Quei falsi seguivano la natura passo passo, la ricreavano. Prendevano il fiore al suo
nascere, lo accompagnavano sino al suo completo sboccio, lo ritraevano sin nel declino; arrivavano a fissare
le più labili sfumature, gli aspetti più fugaci del suo risveglio e del suo sonno. Capivano il portamento dei
petali piegati dalla brezza o gualciti dalla pioggia; mediante spruzzature di gomma, ne cospargevano di brina
la corolla mattiniera. Mostravano la pianta in piena fioritura, quando i rami piegavano sotto il peso della linfa
ed allo spogliarsi del calice ed al cadere delle foglie, quando rizza il gambo secco od un frutto che
s’accartoccia. Di quell’arte stupefacente s’era a lungo compiaciuto. Ma ora vagheggiava di mettere insieme
un’altra flora: dopo i fiori finti emulanti quelli veri, voleva fiori veri che emulassero fiori finti.
JORIS KARL HUYSMANS, A ritroso (1884)
I greci innamorati ci lasciarono la statua di Venere, noi lasceremo il cancan litografato sugli scatolini da fiammiferi. Non discutiamo nemmeno sulle proporzioni; l’arte allora era una civiltà, oggi è un lusso: anzi un lusso da scioperati. La civiltà è il benessere, e in fondo ad esso, quand’è esclusivo come oggi, non ci troverete altro, se avete il coraggio e la buona fede di seguire la logica, che il godimento materiale (…). Viviamo in un’atmosfera di Banche e Imprese industriali, e la febbre dei piaceri è l’esuberanza di tal vita. VERGA, Prefazione ad Eva (1873)
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Il dibattito sulla evoluzione del concetto di Stato sociale
DOCUMENTI
"Il termine welfare state venne usato per la prima volta in Gran Bretagna dopo la seconda guerra mondiale, per descrivere il tipo di stato "ricostruito" dal governo laburista col più ampio consenso. Il termine è sopravvissuto alla caduta di quel governo (1951). [...] Il potere politico, nel welfare state, poteva essere impiegato per modificare, con mezzi legislativi e amministrativi, il gioco delle forze del mercato. In tre possibili direzioni: 1) garantire ai singoli e alle famiglie un minimo reddito indipendente dal valore di mercato del loro lavoro o dal loro patrimonio; 2) ridurre l'insicurezza sociale mettendo chiunque in grado di far fronte a difficili congiunture: malattia, vecchiaia, disoccupazione; 3) garantire a tutti, senza distinzione di classe e di reddito, le migliori prestazioni possibili (l'ottimo, non il minimo) relativamente a un complesso di servizi predeterminati".
A. BRIGGS, Welfare State: passato, presente, futuro, Mondo Operaio, II, 1985
"Lo stato-provvidenza realizzato in Europa a partire dal 1945-46 ha cambiato natura e funzione. Ancora tra le due guerre, il suo scopo era quello dell'assistenza, di un riequilibrio precario delle disfunzioni sociali più evidenti, nel quadro di una preoccupazione politica che consisteva nel neutralizzare la lotta di classe nel momento di sviluppo della grande industria. […] Dopo il 1945, l'incremento molto sensibile delle spese sociali per il canale dello stato-provvidenza appare come uno dei motori necessari per dare impulso alla crescita economica, mediante lo sviluppo della produttività del lavoro. [...] Il progresso sociale è una componente indispensabile dello sviluppo, perché partecipa all'ampliamento del mercato interno, al miglioramento della produttività lavorativa, contribuendo a una ripresa degli investimenti, delle opportunità di lavoro e di impiego".
F. DEMIER, Lo stato sociale, in "Storia e dossier", Febbraio 1989
"L'attuale dibattito sulla crisi dello Stato sociale e assistenziale non riguarda solo l'aumento degli oneri finanziari. La critica è rivolta anche alla crescente burocratizzazione, centralizzazione, professionalizzazione, monetarizzazione e giuridificazione, collegate allo sviluppo dello Stato sociale. E' difficilmente contestabile il fatto che lo Stato sociale sia stato un forte motore di trasformazione della società ma che, ampliando le funzioni pubbliche nel campo della sicurezza sociale, abbia anche distrutto l'ambiente sociale, indebolito il potenziale di iniziativa personale e limitato l'autonomia dei singoli. L'individuo è stato assoggettato alle
regole disciplinatorie dello Stato sociale ed ha perso la libera disponibilità su un'ampia parte dei propri beni. Molti chiedono perciò di risolvere i problemi sociali in modo più deciso, attraverso il mercato o ridando slancio alla funzione sociale dei gruppi, come le organizzazioni di autotutela ed in particolare la famiglia. Quest'ultimo punto appare tanto più necessario, in quanto, ad esempio, alcolizzati, tossicodipendenti, malati di AIDS o malati cronici necessitano non solo di aiuto materiale ma anche, soprattutto, di dedizione umana".
G. A. RITTER, Storia dello Stato sociale, Roma-Bari, 1996
"In realtà, si profila l'esigenza di ripartire dal basso poiché, se è vero che la crescente articolazione e sofisticazione della domanda dei cittadini ha rappresentato l'aspetto veramente dirompente rispetto alla rottura del modello di welfare tradizionale, statocentrico e monopolista, di fatto, nei processi di ridefinizione organizzativa e funzionale del nostro modello di politiche sociali gli utenti hanno svolto finora un ruolo del tutto residuale. [...] Invece, laddove i soggetti di offerta hanno operato "sporcandosi le mani" con i bisogni sociali emergenti, anche estremi, si sono registrati i risultati più importanti in termini d'innovazione dei modelli di intervento e qualità delle prestazioni (emblematica sotto questo aspetto è tutta la vicenda del terzo settore nel campo dell'assistenza ai tossicodipendenti ed ai malati di Aids, oppure negli interventi a favore dei minori ecc..)".
34° Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese 2000 - Sintesi, CENSIS
2. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Esiste una guerra giusta e inevitabile?
DOCUMENTI L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazioni; consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
La Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 11
Sono dette giuste le guerre che riscattano le ingiustizie, allorché un popolo e uno Stato contro cui una guerra deve essere fatta, ha trascurato di punire le malefatte dei suoi o di restituire quel che è stato razziato per mezzo di queste ingiustizie. SANT’AGOSTINO in P. Grégon, Le religioni e la guerra, Il Melangolo, 1992
Non mi sembra che i governi facciano le guerre perché sono giuste o ingiuste. Tendono, questo sì, a legittimarle, a raccogliere il sostegno popolare, sostenendo che sono giuste. È estremamente improbabile convincere le opinioni pubbliche, è decisivo presentare la guerra in modo tale che la gente la consideri legittima o giusta. Ma è molto difficile trovare nella storia esempi di governi che vanno alla guerra per qualcosa d’altro che non siano gli interessi nazionali. E. HOBSBAWM, Intervista sul nuovo secolo, a cura di A. Polito, Laterza, 1999
È evidente, o almeno dovrebbe esserlo per tutti, che i rapporti fra le comunità politiche, come quelli fra i singoli esseri umani, vanno regolati non facendo ricorso alla forza delle armi, ma nella luce della ragione; e cioè nella verità, nella giustizia, nella solidarietà operante. È un obiettivo desideratissimo. Ed invero chi è che
non desidera ardentissimamente che il pericolo della guerra sia eliminato e la pace sia salvaguardata e consolidata? È un obiettivo della più alta utilità. Dalla pace tutti traggono vantaggi: individui, famiglie, popoli, l’intera famiglia umana. Risuonano ancora oggi severamente ammonitrici le parole di Pio XII: “Nulla è perduto con la pace. Tutto può essere perduto con la guerra”.
GIOVANNI XXIII, Lettera enciclica Pacem in terris, 1963
Mi oppongo alla violenza perché, quando sembra che faccia del bene, questo bene è soltanto temporaneo, mentre il male che fa è durevole. Non credo che neppure l’uccisione di tutti gl’inglesi potrebbe fare il minimo bene all’India. Se domani qualcuno avesse la possibilità di ammazzare tutti gl’inglesi, la massa starebbe male come oggi (…). La forza di uccidere non è necessaria all’autodifesa; bisognerebbe avere la forza di morire. Quando si è perfettamente pronti a morire, non si desidera neppure usare violenza.
M. GANDHI, Antiche come le montagne, Mondadori, 1993
Poi la guerra l’ho vista davvero, e da vicino, facendo il mio mestiere di chirurgo. E ho potuto guardarle in faccia, le vittime. È strano, ma all’inizio mi sono ancora sorpreso. Era la prima volta, tra i feriti del conflitto afgano. Avevo immaginato di trovarmi in faccia ai combattenti con la benda insanguinata sul capo, e mi sono trovato a operare centinaia di donne e bambine, di vecchi magri e con la barba piena di polvere… Ma chi faceva la guerra? (…) Allora ho incominciato a capire le analisi del Peace Research Institute di Oslo. Raccogliendo i dati su oltre quattromila pazienti che abbiamo operato a Kabul, ne ho avuto la conferma: il novantatré per cento erano civili, il trentaquattro per cento bambini sotto i quattordici anni.
G. STRADA, Pappagalli verdi, Feltrinelli, 2003
Dobbiamo partire della consapevolezza di una verità difficile da mandare giù: non riusciremo a sradicare il conflitto violento nel corso della nostra vita. Ci saranno occasioni in cui le nazioni, agendo individualmente o collettivamente, troveranno non solo necessario, ma moralmente giustificato l'uso della forza. Dico questa cosa pensando a quello che disse anni fa, in questa stessa cerimonia, Martin Luther King: "La violenza non porta mai una pace permanente. Non risolve nessun problema della società, anzi ne crea di nuovi e più complicati". Io, che sono qui come conseguenza diretta dell'opera di una vita del reverendo King, sono la testimonianza vivente della forza morale della nonviolenza. Io so che non c'è nulla di debole, nulla di passivo, nulla di ingenuo, nelle idee e nella vita di Gandhi e di Martin Luther King. Ma in quanto capo di Stato che ha giurato di proteggere e difendere la mia nazione non posso lasciarmi guidare solo dai loro esempi. Devo affrontare il mondo così com'è e non posso rimanere inerte di fronte alle minacce contro il popolo americano. Perché una cosa dev'essere chiara: il male nel mondo esiste. Un movimento nonviolento non avrebbe potuto fermare le armate di Hitler. I negoziati non potrebbero convincere i leader di al Qaeda a deporre le armi. Dire che a volte la forza è necessaria non è un'invocazione al cinismo, è un riconoscere la storia, le imperfezioni dell’uomo e i limiti della ragione. B. OBAMA, Discorso per il Premio Nobel per la Pace, Oslo, 10 dicembre 2009
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione
DOCUMENTI
L'homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. È vero che la Bibbia stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi, risibile) di 200 copie. Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell'avvento - a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento - del giornale che si stampa ogni giorno, del "quotidiano". Nel contempo, dalla metà dell'Ottocento in poi comincia un
nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l'invenzione del telegrafo, poi quella del telefono (di Alexander Graham Bell). Con queste due invenzioni spariva la distanza e cominciava l'era delle comunicazioni immediate. La radio, anch'essa un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo elemento: una voce facile da diffondere in tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di comunicazioni; ma un diffusore che non intacca la natura simbolica dell'uomo. [...] La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione. La televisione - lo dice il nome - è "vedere da lontano" (tele), e cioè portare al cospetto di un pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce in campo, o di un parlante, è secondaria, sta in funzione dell'immagine, commenta l'immagine. Ne consegue che il telespettatore è più un animale vedente che non un animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di direzione, perché mentre la capacità simbolica distanzia l'homo sapiens dall'animale, il vedere lo ravvicina alle sue capacità ancestrali, al genere di cui l'homo sapiens è specie. [...] I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per i riempitivi, per le bibliografie e le informazioni che prima trovavano nei dizionari; ma dubito che se ne innamoreranno.
G. SARTORI, Homo videns, Laterza Bari 1997
Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l'uomo aveva catturato e imparato a governare l'immagine. Solo in questo secolo è stato capace di realizzare una delle sue più antiche ambizioni: quella di catturare, riprodurre, trasmettere a distanza i suoni delle voci e delle cose. La galassia Gutenberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale gli ha ridato voce, ne ha moltiplicato le immagini acustiche.
R MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza, Bari, 1998
La rivoluzione dell'editoria comincia a primavera. E nell'arco di pochi anni si verificheranno tali trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione (ma anche in quella dei giornali) che alla fine tutto apparirà radicalmente mutato. Addio carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto. La rivoluzione si chiama eBook. Gli eBook, conclude Fabio Falzea [responsabile delle relazioni strategiche della Microsoft Italia], saranno il più grosso fattore di accelerazione della cultura dopo Gutenberg.
L. SIMONELLI, “Tuttoscienze”, 23 febbraio, 2000
Il futuro è digitale. Quante volte lo abbiamo sentito dire. È stato il mantra degli ultimi anni. Nel tempo leggeremo solo ebook, la carta diventerà un supporto del passato, come lo sono stati i papiri o le iscrizioni su pietra. Poi accade che il mercato dia un altro segnale e tutte le nostre proiezioni all'improvviso si smontano. Da ieri sappiamo che negli Stati Uniti - dunque nel centro dell'impero digitale - le vendite degli ebook stanno crollando: nei primi mesi di quest'anno i libri elettronici hanno perso negli Usa il 10 per cento, mentre il settore si è fermato al 20 per cento di mercato, la stessa quota che aveva cinque anni fa. I dati, raccolti dall'Association of American Publishers riferendoli alle vendite di oltre 1200 editori, finiscono sul New York Times e scoppia il caso. Contrordine, la rivoluzione non è avvenuta e chissà se avverrà. carta.
R. DE SANTIS, Crollo delle vendite e riscoperta della carta: addio al lettore digitale, “la Repubblica”, 24 settembre 2015
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
In questi giorni si è approvato al Senato il reato di negazionismo, punibile da 2 a 6 anni di reclusione se ci sarà “un concreto pericolo di diffusione di tali idee”. Molte sono le voci di intellettuali che hanno espresso il loro disappunto in quanto – dicono – è assurdo prevedere reati di opinione. Inoltre si afferma che tale provvedimento potrebbe avere ricadute pesanti nel limitare la verità della ricerca storica che dovrebbe essere sempre libera da condizionamenti e che quando si parla oggi di negazionismo l’unico riferimento è quello della Shoah e non di altri orrori del Novecento: tutto questo può nascondere il rischio di concorrenza tra le vittime e alimentare il pregiudizio sul presunto “privilegio” degli ebrei.
Alla luce di questi fatti, il candidato rifletta su quello che ha significato la Shoah nella storia del Novecento ed esprima la sua opinione al riguardo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Scriveva Theophile Gautier: “Veramente bello è soltanto ciò che non può servire a nulla; tutto ciò che utile è brutto, perché è l’espressione di un determinato bisogno, e i bisogni dell’uomo sono ignobili e disgustosi, come la sua povera e inferma natura. Il luogo più utile di una casa è il cesso”. Il candidato rifletta sul tema dell’inutilità /utilità della bellezza con riferimenti al suo percorso di studi e su quale ruolo essa può avere ancora nella cultura contemporanea.
Testo di simulazione della seconda prova (Informatica)
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITSI – AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
Tema di: INFORMATICA
Tipologia b
ESEMPIO PROVA
Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso
esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della
prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Il mercato dell’abbigliamento ha conosciuto negli ultimi anni profonde modificazioni su scala globale a
causa dei nuovi comportamenti dei consumatori. L’azienda “Gamma” è una società multinazionale di
produzione e commercializzazione di prodotti di abbigliamento. Essa ha intuito l’opportunità di
indagare i nuovi “modelli individuali” di comportamento dei consumatori e ha adeguato le proprie
strategie manageriali, utilizzando metodologie di raccolta dati che consentano un rapido feedback tra
l’analisi delle vendite e le strategie di produzione.
Ciò le ha consentito di offrire sul mercato modelli di abbigliamento di tendenza, con un processo di
progettazione, produzione e distribuzione di poche settimane (time to market breve), e a prezzi
accessibili al grande pubblico. L’offerta di modelli è differenziata in base all’analisi dei comportamenti
dei consumatori e pertanto, per identificarne rapidamente le tendenze, Gamma traccia ogni singolo capo
disponibile nei suoi punti vendita.
La struttura produttiva dell’azienda Gamma è basata su stabilimenti dislocati in diverse nazioni europee,
che si approvvigionano da vari fornitori. La sua rete commerciale è composta di punti vendita che
presentano caratteristiche e offerte differenziate, distribuiti prevalentemente nelle città di medie e grandi
dimensioni. Il personale di vendita può essere impiegato presso i vari punti vendita della società, in
periodi diversi.
L’azienda attua strategie di fidelizzazione e di raccolta delle opinioni dei clienti anche tramite Web.
Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive:
1. identifichi le principali aree del sistema informativo dell’azienda Gamma e le soluzioni tecnologiche
necessarie alla sua implementazione;
2. concentrandosi poi sulla porzione del sistema informativo che gestisce l’attività di vendita, sviluppi
uno schema concettuale della relativa base di dati, che dovrà prevedere:
i punti vendita, identificati mediante un opportuno codice, dei quali si registra anche l’indirizzo,
il telefono, la data di inizio attività
i dipendenti, dei quali interessano i dati anagrafici, la qualifica, il punto vendita in cui operano
i modelli, specificando per ciascuno il codice, il nome, la descrizione, il prezzo di listino, il
genere (uomo/donna), la collezione a cui appartiene
i singoli capi, di cui interessano il modello, la taglia, il colore (scelto tra un insieme codificato)
ed il punto vendita dove si trova. Al momento della vendita si deve inoltre memorizzare la data
di vendita, il prezzo effettivo di vendita (che può differire dal prezzo di listino in caso di
promozioni) e il dipendente che ha curato la vendita;
3. derivi il corrispondente schema logico relazionale;
4. sviluppi in linguaggio SQL le query per ottenere le seguenti informazioni:
a) il volume totale di vendite di un determinato punto vendita in un dato periodo di tempo
b) l’elenco dei capi presenti in un punto vendita ad una precisa data (a scopo di inventario) con la
descrizione dei modelli a cui appartengono.
SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati.
1) In relazione al tema proposto nella prima parte, si immagini che un cliente, in un punto vendita della
catena, non trovi un capo della sua taglia di un determinato modello, e che chieda al commesso di
verificare se esso è presente in un altro punto vendita. Il candidato sviluppi in un linguaggio a sua scelta
le pagine web che consentono all’addetto alle vendite di visualizzare, per ciascun punto vendita, il numero di capi disponibili del tipo richiesto dal cliente, specificando modello e taglia.
2) La recente disponibilità di sistemi ERP con prestazioni buone e a costi accettabili o anche
opensource, dà la possibilità anche alle aziende di medio-piccole dimensioni di evolvere da sistemi
gestionali tradizionali e legacy, basati su banche dati non integrate, a sistemi ERP. Il candidato illustri
quali sono i punti di forza e di debolezza di un sistema ERP e le possibili problematiche relative al processo di transizione.
3) È noto che di recente la Pubblica Amministrazione ha avviato un nuovo sistema di identificazione dei
cittadini per l’accesso ai servizi telematici da essa forniti. In particolare, tale nuovo sistema prevede che
si possa utilizzare un unico identificativo per i rapporti con vari enti e amministrazioni centrali e
periferiche dello Stato, anche noto come SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale).
A partire anche da questa esemplificazione, il candidato illustri strumenti e tecnologie utilizzati per
attuare quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale e le tecniche adottate per garantire l’Identità digitale e la riservatezza nei processi di comunicazione formali.
4) Il candidato esponga i principali tipi di rischi, legati a eventi accidentali o intenzionali, che possono
dar luogo a violazioni della sicurezza di un sistema informatico aziendale connesso in rete. Dopo aver
ipotizzato una possibile architettura di rete utilizzata da un’organizzazione, approfondisca uno di tali
rischi e discuta anche le possibili contromisure.
__________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici (references riportanti solo
la sintassi, non guide) dei linguaggi utilizzati.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Testo di simulazione della terza prova
DIRITTO
Candidato________________________________________
In caso di alto tradimento il Capo dello Stato viene giudicato:
a) dalla Corte Costituzionale
b) dalla Corte di Cassazione
c) dalla Corte dei Conti
d) dalla Corte d'assise
E' una funzione del Governo:
a) quella politica
b) quella esecutiva
c) quella normativa
d) tutte le funzioni precedenti
Quale ,tra questi soggetti ,non è autorizzato a presentare proposte di legge alle
Camere?
a) Le Regioni
b) Il Governo
c) Un singolo cittadino
d) Un cittadino eletto al Parlamento
Illustra il diritto di voto e le sue caratteristiche
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
Che differenza esiste tra un decreto legge e un decreto legislativo?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Disciplina: Storia
Domande a trattazione breve 1. Il candidato illustri chi fu Giacomo Matteotti e che cosa accadde dopo il suo assassinio.
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
2. Il candidato spieghi perché la guerra civile spagnola può essere considerata, più della Grande guerra, una guerra di tipo novecentesco e considerarsi una prova generale del secondo conflitto mondiale
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
Domande a risposta multipla
Lo storico britannico Eric John Hobsbawm fa coincidere l’inizio del Novecento con:
il 1882 anno della Triplice alleanza il 1900 anno dell’assassinio di Umberto I la Grande Guerra e la Rivoluzione russa Il 1919 con il Trattato di Versailles Il Progetto Aktion T4
In Italia il controllo della penisola da parte dei tedeschi dopo l’8 settembre In Germania la soppressione di persone affette da malattie genetiche Il progetto comune tra Urss e Germania per invadere la Polonia In Urss il confino dei dissidenti politici nei gulag
La Società delle Nazioni punì l’Italia per l’invasione dell’Etiopia: espellendola
con sanzioni economiche
con un intervento militare con il blocco delle coste per impedire approvvigionamenti di materie prime Il progetto di destituire Mussolini venne elaborato dai partiti antifascisti e in particolare dal partito comunista
dal Gran Consiglio del Fascismo dalla Chiesa dai nazisti con il piano Alarico
Disciplina: Inglese
TALKING TRANSLATOR
The only 9-language translator
Wherever you are you'll be able to speak any language. Used an incredible combination of the most advanced speech recognition for 9 languages and high-definition recordings of authentic native speakers, the Talking Translator understands exactly what you say and offers a clear reproduction of the same words and phrases in any foreign language you choose. You simply speak into the translator and it will immediately give you the translation on the display. Features over 450,000 words and 12,000 phrases. With the Language Helper there's no need to comparison shop. If you find an identical product advertised for less, just send us the ad and we'll offer the same price. Price 220,00 $
1. What is the product advertised and how does it work?
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2. What can you do if you find the same article at a lower price?
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________
Chose the correct one
We close a reply to complaints by writing: a. We look forward to your reply b. We look forward to your replying c. We look forward to reply d. We look forward replying to you
Morgage is : a. a property loan made by banks b. a property insurance made by insurance companies c. a property leasing made by banks d. a property sale to banks.
2. Companies can use current accounts only : a. to receive interests on their current accounts b. to receive interests on their account balance c. to save money d. to access means and receive payments fastly
Banks are athorised to make payments of fixed amounts by :
a. standing orders b. direct debs c. swich cards d. cheques
Disciplina: Economia Aziendale
Domande a trattazione breve
1) Il candidato descriva brevemente le fasi attraverso le quali si passa dalle scritture di esercizio a quelle di
chiusura generale dei conti e illustrare, anche con opportune esemplificazioni, le seguenti operazioni di
assestamento: ammortamenti, rimanenze di magazzino, ratei e risconti
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
2) Il candidato indichi la metodologia da adottare da parte di un analista esterno per effettuare
l’analisi di bilancio per indici – Illustrare ROI e ROE
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________-
___________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
Indicare la risposta corretta ( alcuni quesiti possono avere più risposte esatte)
1. Indica quali dei seguenti conti riguardano la gestione delle immobilizzazioni
Costi di pubblicità patrimonializzati
Costruzioni in economia
Brevetti
Ammortamento impianti
2. Il sistema informativo di bilancio è costituito
da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa
dalle informazioni supplementari legate al bilancio
dalla relazione sulla gestione e dalla relazione del soggetto incaricato del controllo
contabile
dall’insieme dei documenti costituiti dal bilancio di esercizio, dagli allegati, dalle
informazioni complementari e dalle relazioni accompagnatorie
3. Se l’ammortamento civilistico è maggiore dell’ammortamento fiscalmente ammesso in
deduzione
non si apporta alcuna variazione al reddito di bilancio
si deve effettuare una variazione in aumento del reddito di bilancio
si deve effettuare una variazione in diminuzione del reddito di bilancio
4. La contabilità direzionale fornisce informazioni
finalizzate alla gestione del costo di produzione
per misurare i profitti
esclusivamente ai soggetti interni
ai soggetti interni ed esterni
Disciplina: Matematica
Domande a trattazione breve
1 Indicare in cosa consiste l’errore tra funzione interpolante e dati del problema e specificare
l’ipotesi alla base del metodo dei minimi quadrati.
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
2 La “correlazione lineare”, il Candidato descriva brevemente il metodo e le sue applicazioni
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
Domande a risposta multipla
Il sistema di disequazioni
02
0
0
yx
y
xy
è soddisfatto:
□ in un quadrilatero □ in una regione illimitata □ in un insieme vuoto □ in due regioni illimitate
Quale, tra le soluzioni proposte, caratterizza la parabola di equazione
322 xxy
□ il suo vertice cade nel I Quadrante;l’asse di simmetria è parallelo all’asse Y;
non interseca mai l’asse delle ascisse;
□ ha il vertice nell’origine degli assi; l’asse di simmetria coincide con l’asse Y;
interseca l’asse delle ascisse in due punti distinti;
□ il suo vertice appartiene al I Quadrante; l’asse di simmetria è parallelo all’asse
delle ordinate;interseca l’asse X in due punti distinti;
□ il suo vertice appartiene al I Quadrante; l’asse di simmetria è parallelo all’asse
delle ordinate; interseca l’asse delle ascisse in un solo punto.
Un equazione con infinite soluzioni si dice:
□ indeterminata
□ determinata
□ impossibile
□ errata
10.1 Griglie di valutazione delle prove in quindicesimi
Griglia di valutazione per la prima prova
Tipologia A: Analisi del testo
Indicatori Valutazione Voto Comprensione del testo fino a un massimo di 4 punti
Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo di 4 punti
Analisi del testo fino a un massimo di 4 punti
Interpretazione complessiva e approfondimenti fino a un massimo di 3 punti
Tipologia B: Saggio breve / articolo di giornale
Indicatori Valutazione Voto Impostazione generale del lavoro e capacità di avvalersi del materiale proposto fino a un massimo di 4 punti
Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo di 4 punti
Pertinenza e sviluppo delle argomentazioni fino a un massimo di 4 punti
Approfondimenti e rielaborazione personale fino a un massimo di 3 punti
Tipologia C: Tema di argomento storico
Indicatori Valutazione Voto Conoscenza dell’argomento fino a un massimo di 5 punti
Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo di 4 punti
Coerenza espositiva e organica degli eventi considerati fino a un massimo di 4 punti
Analisi della complessità e relazione degli eventi. Valutazione critica fino a un massimo di 2
Tipologia D: Tema di ordine generale
Indicatori Valutazione Voto Pertinenza e conoscenza dell’argomento fino a un massimo 4
Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo 4
Coerenza espositiva e argomentativa fino a un massimo 4
Correttezza delle informazioni e livello di approfondimento e originalità fino a un massimo 3
Livorno, __________________________ I Commissari Il Presidente
* nel caso in cui la somma dei punteggi parziali degli indicatori presenti una parte frazionaria, il punteggio complessivo sarà arrotondato per eccesso all’intero superiore
Il presidente I Commissari
Griglia di valutazione per la Terza prova
ALUNNO/A ________________________________ CLASSE __________ SEZ. _____________ MATERIA ______________________
DESCRITTORI MISURATORI B1 B2 PARZIALE B
DESCRITTORI
C1 C2 C3 C4 PARZIALE C
Trattazione completa, corretta e resa con linguaggio specifico (ottimo: 10_09/10)
4,5
Risposta corretta (1,5)
4,2
Trattazione corretta, ma essenziale nei contenuti e nella forma (Buono: 8_7/10)
3,8
******
3,4
Trattazione accettabile, con qualche imprecisione (Sufficiente: 6/10)
3,0
******
Trattazione solo parzialmente adeguata (Non sufficiente: 5/10)
2,5
******
Trattazione inadeguata nei contenuti e nell’esposizione (Insufficiente: 4/10)
2,0
*******
Trattazione errata o non data (Negativo: 3_2_1/10)
1,5
Risposta errata o non data (0,1)
0,9
0,2
Totale B Totale C
TOTALE/15
Li, ______________________________________________
Firma docenti __________________________________________
10.2 Griglia di valutazione per il colloquio orale
INDICATORI DESCRITTORI Punteggi
o in /30
Punteggi
o
assegnat
o
I FASE
Argomento
proposto
dal
candidato
1. Capacità di
applicazione delle
conoscenze e di
collegamento
multidiscipli-
nare
Autonoma, consapevole ed efficace
Autonoma e sostanzialmente
soddisfacente
Accettabile e sostanzialmente corretta
Guidata e in parte approssimativa
Inadeguata, limitata e superficiale
Da 1 a 6
punti
2. Capacità di
argomentazione,
di analisi/sintesi,
di rielaborazione
critica
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e
approssimativa
Disorganica e superficiale
da 1 a 2
punti
____/8
II FASE
Argomenti
proposti dai
commissari
1. Conoscenze
disciplinari e capacità
di collegamento
interdisciplinare
Complete, ampie e approfondite
Corrette e in parte approfondite
Essenziali ma sostanzialmente corrette
Imprecise e frammentarie
Frammentarie e fortemente lacunose
Da 1 a 10
punti
2 Corenza logico-
tematica, capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e
approssimativa
Disorganica e superficiale
Da 1 a 5
punti
3. Capacità di
rielaborazione critica
Efficace e articolata
Sostanzialmente efficace
Adeguata
Incerta e approssimativa
Inefficace
Da 1 a 5
punti
__/20 III FASE
Discussione
prove
scritte
1. Capacità di
autovalutazione e
autocorrezione
I PROVA Adeguata
Inefficace
0,50
0
II PROVA Adeguata
Inefficace
0.50
0
III PROVA Adeguata
Inefficace
1
0
____/ 2
___/30