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ESAME DI STATO a.s. 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5^ SIA serale Consiglio di classe Materie Docenti Firme Lingua e lettere italiane Massimo Ghirlanda Storia Massimo Ghirlanda Lingua straniera: Inglese Emma Mandarini Informatica e Laboratorio Giovanna Gatti/Daniele Fogli Matematica Giuseppe Spanò Diritto Rosalba Confalone Scienze delle Finanze Rosalba Confalone Economia aziendale Fabrizio Giusti Religione Fulvio Falleni Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Simonetta Costagliola) ____________________________________

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ESAME DI STATO

a.s. 2015/2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5^ SIA serale

Consiglio di classe

Materie Docenti Firme

Lingua e lettere italiane Massimo Ghirlanda

Storia Massimo Ghirlanda

Lingua straniera: Inglese Emma Mandarini

Informatica e Laboratorio Giovanna Gatti/Daniele Fogli

Matematica Giuseppe Spanò

Diritto Rosalba Confalone

Scienze delle Finanze Rosalba Confalone

Economia aziendale Fabrizio Giusti

Religione Fulvio Falleni

Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Simonetta Costagliola)

____________________________________

SOMMARIO

1. Presentazione della scuola

2. Profilo professionale

3. Consiglio di classe e quadro orario

4. Evoluzione della classe

5. Attività extrascolastiche e di recupero

6. Obiettivi programmati dal Consiglio di classe e grado di conseguimento

7. Valutazione degli apprendimenti

7.1 Griglia in decimi

7.2 Criteri di valutazione concordati dal Consiglio di classe

8. Percorsi formativi disciplinari

8.1 Diritto – Scienze delle finanze

8.2 Inglese

8.3 Lingua e Lettere italiane

8.4 Storia

8.5 Informatica

8.6 Economia aziendale

8.7 Matematica

8.8 Religione

9. Allegati (materiali per la commissione d’esame)

9.1 Testo di simulazione della Prima prova

9.2 Testo di simulazione della Seconda prova

9.3 Testo di simulazione della Terza prova

10. Griglie di valutazione

10.1 Griglie di valutazione delle prove in quindicesimi

10.2 Griglia di valutazione per il colloquio orale

1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

L’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Programmatori “A. Vespucci”, nei suoi 150 anni di

storia, ha subito molte modifiche formali e sostanziali. Avviato come sezione di “Commercio,

Amministrazione e Ragioneria” dell’Istituto di Marina Mercantile nel lontano 1863, ha acquisito

successivamente fisionomia autonoma nel 1921, per trasformarsi in Istituto Tecnico

Commerciale nel 1933. Dal 1937 al 1971 ha ospitato la sezione per Geometri e dal 1968

prevede un Corso Serale Statale Commerciale. Occupa l’attuale sede in Via Chiarini dal 1928.

Questo breve excursus storico rende ragione del radicamento dell’Istituto nella città di Livorno,

dove per lungo tempo esso ha rappresentato un polo formativo da cui sono emersi i quadri del

terziario del territorio; ancora adesso, l’Istituto può vantare tra i suoi iscritti la quarta

generazione dei primi alunni: intere famiglie legate nella consuetudine della frequenza della

stessa scuola sono un riconoscimento significativo e gratificante.

Negli ultimi anni, la diversificazione dell’offerta formativa nel distretto scolastico livornese

aveva determinato una progressiva flessione nel numero degli iscritti, ma attualmente la

situazione è radicalmente mutata e gli alunni in uscita dalla scuola media sono tornati a

privilegiare il nostro Istituto. Questo risultato può essere ascritto ad un’attività di orientamento

efficace e stimolante (che ha consentito una nuova visibilità sul territorio) e ad una politica

scolastica basata sull’innovazione didattica e organizzativa ( sito web interattivo, registro

elettronico, classi 2.0) e sullo stretto rapporto con il contesto territoriale (attraverso percorsi di

alternanza scuola-lavoro, stage internazionali e tirocini formativi). Inoltre, nell’ambito della

politica di ridimensionamento della rete scolastica provinciale e in accordo con il riordino della

scuola secondaria di secondo grado, è confluito nell’Istituto Vespucci, in aggiunta agli indirizzi

esistenti, anche il nuovo indirizzo Turistico, prima attivo presso l’Istituto “B. Buontalenti”

All’ITC “Amerigo Vespucci” è stato inoltre associato l’IPSCT- Liceo Artistico ad indirizzo Grafica

“C. Colombo”, per la costituzione di un I.I.S. (Istituto di Istruzione Superiore), che rappresenta

il polo di istruzione tecnico professionale per il settore economico e dei servizi nella città di

Livorno.

Attualmente il percorso di studio del Vespucci si articola in un biennio comune per tutti gli

indirizzi, al termine del quale è possibile scegliere tra cinque indirizzi/specializzazioni diversi.

Alla fine del percorso di studi si consegue, a seconda degli indirizzi, il diploma di Perito

Economico in Amministrazione Finanza e Marketing: è il nuovo "Ragioniere", un tecnico che

svolge un ruolo importante nella gestione del sistema azienda (privata o pubblica),

contribuendo sia all'innovazione che al miglioramento organizzativo e tecnologico del contesto

in cui opera. Il titolo viene conseguito seguendo nel triennio il percorso in Amministrazione

Finanza e Marketing o una delle sue specializzazioni: Sistemi informativo aziendali –

informatica; Economia dei sistemi logistici integrati; Relazioni internazionali per il marketing.

Il Perito Economico in Turismo ha invece competenze specifiche nella gestione e

organizzazione delle aziende del settore turistico. Contribuisce al miglioramento organizzativo

dell'impresa turistica. Comunica in tre lingue straniere sia nel rapporto diretto con la clientela

sia con interlocutori professionali. Progetta pacchetti turistici intervenendo per la valorizzazione

integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e ambientale.

Non bisogna inoltre dimenticare l’attività svolta dal Corso Serale, presente con un triennio

completo strutturato in base alle esigenze di flessibilità degli adulti studenti-lavoratori.

2. PROFILO PROFESSIONALE

Il Corso Sistemi Informativi Aziendali è finalizzato alla formazione di una figura professionale

esperta in problemi di economia aziendale-gestionale con indirizzo informatico, che affronta e

risolve anche con le tecniche e le competenze acquisite per l'utilizzo efficace degli strumenti

matematici e dell’informatica gestionale.

Il diplomato che esce da questo corso, oltre ad essere dotato di cultura generale adeguata alle

esigenze della vita socio-professionale attuale, ha acquisito conoscenze e competenze nella

gestione dei processi aziendali sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile e

informatico. Le sue capacità devono essere tali da consentirgli di:

operare all'interno del sistema informativo aziendale, di tipo informatizzato, per

favorirne la gestione e per contribuire ad apportarne le necessarie modificazioni;

sapersi orientare all’interno di software applicativi esistenti, esprimere su di essi

motivati giudizi di merito e saper individuare le modifiche da apportare per adeguarli

alle specifiche e mutevoli esigenze dell’azienda in cui opera;

analizzare e risolvere i principali problemi interni all'azienda;

elaborare dati, rappresentarli e interpretarli in modo efficace per favorire i diversi

processi decisionali, avvalendosi di strumenti informatici e telematici diversificati a

seconda delle caratteristiche del fenomeno a cui i dati si riferiscono;

gestire in modo adeguato i rapporti fra l'azienda e l'ambiente in cui essa opera, per

proporre anche soluzioni a problemi specifici;

analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai problemi e alle risorse

tecnologiche disponibili;

utilizzare metodi, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione dei

fenomeni gestionali;

documentare adeguatamente il proprio lavoro;

partecipare al lavoro organizzato, in particolare al lavoro di gruppo;

comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici;

affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze.

Il Corso Serale si articola in un orario settimanale di 24 ore distribuite in cinque giorni dal

lunedì al venerdì dalle ore 16,45alle ore 21,35.

3. CONSIGLIO DI CLASSE E QUADRO ORARIO

Disciplina Nome del docente

Lingua e Lettere italiane Massimo Ghirlanda

Storia Massimo Ghirlanda

Diritto/Scienze delle

finanze

Rosalba Confalone

Matematica Giuseppe Spanò

Economia aziendale Fabrizio Giusti

Inglese Emma Mandarini

Informatica Giovanna Gatti

Lab. di Informatica Daniele Fogli

Religione Fulvio Falleni

QUADRO ORARIO CORSO SIRIO

Ore Docente

Lingua e

Lettere

italiane

3 Massimo

Ghirlanda

Storia 2 Massimo

Ghirlanda

Economia

aziendale

5 Fabrizio

Giusti

Diritto 4 Rosalba

Confalone

Informatica 4 Giovanna

Gatti

Daniele

Fogli

Inglese 2 Emma

Mandarini

Matematica 3 Giuseppe

Spanò

Religione 1 Fulvio

Falleni

4. EVOLUZIONE DELLA CLASSE

All’inizio dell’anno scolastico la classe era composta da 21 alunni, di cui 14 provenienti dalla

classe 4° Sia. Una alunna ha cessato la frequenza fin dal mese di febbraio-

La continuità didattica con la classe precedente è stata mantenuta per quasi tutte le discipline

eccetto Informatica ed Economia Aziendale. La docente di Diritto è stata assente, per motivi di

salute, per circa tre mesi. Questi motivi di non continuità didattica hanno certamente creato

qualche difficoltà nel recupero di lacune pregresse.

Il clima generale della classe è stato comunque sempre positivo. Anche se alcuni studenti,

impegnati col lavoro, hanno avuto una presenza in classe discontinua, in generale, la

partecipazione si è rivelata collaborativa e costruttiva.

Per preparare gli studenti alle prove dell’Esame di Stato sono state proposte dai singoli docenti

prove di vario tipo sugli argomenti studiati, includendo verifiche inerenti tutto il programma

svolto per accertate conoscenza degli argomenti, capacità di collegamento e di esposizione.

Sono state effettuate quattro simulazioni dell’Esame di Stato: la Prima, Seconda e Terza Prova

e, per tre studenti, la simulazione dell’orale.

Il livello globale delle competenze raggiunte risulta, a fine anno scolastico, nell’insieme,

sufficiente e per alcuni più che sufficiente, con punte di ottimo livello. Tuttavia, come segnalato

in precedenti verbali, i docenti del Consiglio di classe denunciano, come fatto grave, rispetto

allo scorso anno, un numero di ore inferiori, ridotte dal Ministero, a fronte dello stesso Esame.

Infatti, eccetto Lettere e Storia, tutti le altre discipline hanno subito una significativa

diminuzione del monte ore a discapito della didattica. Per lo stesso motivo la modalità CLIL,

prevista per le materie di indirizzo, è stata limitata ad un solo modulo (il bilancio di esercizio

the balance sheet).

5. ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE E DI RECUPERO

Nonostante gli alunni siano degli studenti-lavoratori hanno comunque partecipato anche ad

alcune attività extrascolastiche:

Corso di approfondimento di Storia del Cinema dal titolo: Progetto Hitchcock

Visita della Mostra di Toulouse Lautrec a Palazzo Blu a Pisa

Progetto Vespucci-Antartico-

Incontro con i medici di Emergency

Uscite didattiche al Teatro Goldoni di Livorno per le seguenti rappresentazioni

Cavalleria Rusticana-Mascagni

Sei Personaggi in cerca d'autore -Pirandello

6. OBIETTIVI PROGRAMMATI DAL C.D.C. E GRADO DI CONSEGUIMENTO

LEGENDA

1 Non acquisita

2 Scarsamente

acquisita

3 Acquisita

4 Pienamente

acquisita

5 Acquisita ed

elaborata

Conoscenze Grado di

conseguiment

o (scala da 1

a 5)

Conosce i contenuti essenziali delle singole discipline 4

Conosce le dinamiche evolutive essenziali del progresso umano e la loro

successione cronologica 4

Conosce i processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo

economico, giuridico, organizzativo, contabile 3

Competenze

(capacità ed esperienza in un determinato campo, in una determinata

attività)

Grado di

conseguiment

o

(scala da 1 a

5)

Affronta le differenti situazioni problematiche sia con un approccio

sistemico, sia con strumenti di analisi quantitativa 3

Utilizza metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una

corretta rilevazione dei fenomeni gestionali 3

Mostra flessibilità e capacità di adattamento in situazioni mutevoli 4

Capacità

(attitudine, abilità a fare qualcosa)

Grado di

conseguiment

o

(scala da 1 a

5)

Apprende in maniera autonoma 4

Comunica efficacemente con linguaggi appropriati 4

Individua e risolve problemi specifici 3

Si orienta nell’uso di manuali tecnici 3

Elabora dati e li rappresenta in modo efficace per favorire i diversi processi

decisionali 3

7. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

7.1 – Griglia in decimi

I docenti del Consiglio di classe hanno fatto riferimento, in generale, alla seguente griglia di

corrispondenza fra voti in decimi e un giudizio sul grado di conseguimento degli obiettivi in

termini di capacità, conoscenze e competenze, adattandola alle specificità delle singole

discipline

VOTO IN DECIMI GIUDIZIO CORRISPONDENTE

9-10

Ha ottime e generalizzate competenze nella disciplina .Possiede conoscenze

ampie, complete e approfondite. Sa applicare correttamente le conoscenze.

Effettua con disinvoltura analisi e sintesi, senza incontrare alcuna difficoltà

di fronte ai problemi complessi. Sa rielaborare le sue conoscenze con

numerosi spunti personali in un’esposizione fluida e lessicalmente

appropriata.

8

Ha buone competenze nella disciplina. Possiede conoscenze abbastanza

complete e approfondite. Sa applicarle senza errori né imprecisioni ed

effettua analisi abbastanza approfondite. Sintetizza correttamente e produce

valutazioni personali e autonome. Usa un linguaggio chiaro ed esauriente.

7

Ha discrete competenze nella disciplina. Possiede conoscenze che gli

consentono di non commettere errori nell’esecuzione dei compiti complessi.

Sa effettuare analisi, anche se con qualche imprecisione, ed ha autonomia

nella sintesi. Usa un linguaggio idoneo all’argomento.

6

Ha sufficienti competenze nella disciplina. Pur possedendo conoscenze non

molto approfondite, non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici.

Sa applicare le sue conoscenze ed è in grado di effettuare analisi parziali,

con qualche errore. E’ impreciso nell’effettuare sintesi, ma ha qualche

spunto di autonomia. Possiede una terminologia accettabile, ma

un’esposizione poco fluente.

5

Possiede modeste competenze nella disciplina. Denota conoscenze non

molto approfondite e commette qualche errore nella comprensione.

Nell’applicazione e nell’analisi commette errori non gravi. Non possiede

autonomia nella rielaborazione delle conoscenze, cogliendone solo

parzialmente gli aspetti essenziali. Usa u linguaggio non sempre

appropriato, commettendo qualche errore che però non oscura il significato.

4

Le sue competenze nella disciplina sono molto limitate. Possiede conoscenze

frammentarie e superficiali, commettendo spesso errori nell’esecuzione dei

compiti semplici e nell’applicazione. Ha difficoltà nell’analizzare e nel

sintetizzare le proprie conoscenze, mancando di autonomia. Si esprime in

maniera poco corretta, rendendo spesso oscuro il significato del discorso.

1-3

Le sue competenze nella disciplina sono inadeguate. Possiede conoscenze

frammentarie e superficiali, commettendo errori gravi nell’esecuzione dei

compiti semplici e nell’applicazione. Non riesce a condurre analisi con

correttezza e non sa sintetizzare le proprie conoscenze, mancando del tutto

di autonomia. Si esprime con grande difficoltà, commettendo errori che

oscurano il significato del discorso.

7.2 Criteri di valutazione concordati dal Consiglio di classe

La valutazione degli esiti è stata effettuata sulla base di criteri comuni, coerenti con la

programmazione d’Istituto, tenuto conto che tutte le materie concorrono alla formazione

culturale e personale dello studente. In particolare il Consiglio di classe ha tenuto conto dei

seguenti elementi:

comportamento

frequenza

impegno individuale

partecipazione al dialogo educativo

metodo di studio

capacità, conoscenze, competenze acquisite

Tra le varie metodologie previste dalla normativa vigente, i docenti della classe ritengono che

la metodologia di verifica che meglio risponde sia all’applicazione delle conoscenze e delle

competenze acquisite dagli alunni che alla coerenza con le scelte didattiche operate negli anni

precedenti sia la tipologia: 2 domande a trattazione sintetica + quattro domande a risposta

multipla.

La simulazione della Terza prova ha avuto una durata di 100 minuti e ha coinvolto le seguenti

discipline: Diritto, Economia Aziendale, Inglese, Matematica.

8. PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI

8.1 Diritto – Scienze delle Finanze (prof.ssa Rosalba Confalone)

Obiettivi disciplinari

In termine di conoscenza:

Conoscere le principali problematiche giuridiche ed economiche riguardanti l’attività

dello Stato;

Conoscere la dimensione giuridica della realtà in cui l’alunno vive e vivrà;

Possedere la consapevolezza della stretta connessione tra le più importanti dinamiche

economiche dell'attività finanziaria dello Stato e la sua organizzazione istituzionale;

Ampliare e migliorare la capacità di comprensione del linguaggio giuridico.

In termine di competenze applicative:

1. Saper coordinare i vari istituti ed effettuare connessioni con le altre discipline;

2. Essere in grado di comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro utilizzando in

modo appropriato il linguaggio tecnico-giuridico attinente a queste discipline;

3. Saper analizzare e sintetizzare fonti normative, articoli e brani.

In termini di capacità:

Apprendere in maniera autonoma;

Sviluppare la capacita di collegamento e di rielaborazione personale;

Evidenziare capacità di adattamento a situazioni flessibili.

Analisi della classe – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

Gli alunni hanno dimostrato, durante l'anno scolastico, interesse ed attenzione per questa

disciplina, partecipando in modo attivo e spesso propositivo al dialogo educativo:

Gli obbiettivi preventivati sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe mentre un

esiguo numero di alunni ha raggiunto risultati ai limiti della sufficienza.

Il programma non è stato interamente svolto e alcuni moduli non stati adeguatamente

approfonditi in quanto la docente titolare è mancata per circa tre per motivi di salute.

Modalità di verifica: prove strutturate, semi-strutturate, analisi e sintesi di brani, colloquio.

Le prove strutturate e semi-strutturate sono state formate da vari tipologie di esercizi

(vero/falso, a risposta multipla, completamento) cui sono stati assegnati punteggi differenziati

secondo il tipo di prova e il suo grado di difficoltà. Il punteggio totale è stato pari a 1OO e la

votazione è stata poi rapportata in decimi.

Scala dei voti: da 1 a 10 come stabilito dal Collegio dei docenti.

La valutazione individuale è avvenuta mediante prove sia scritte che orali centrati su precisi

blocchi tematici.

E' stata data comunque assoluta prevalenza alle prove orali e sono state oggetto di

valutazione:

la conoscenza dei contenuti;

l'essere in grado di comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro utilizzando in

modo appropriato il linguaggio specifico;

capacita di analisi e sintesi degli argomenti trattati.

Metodologia - Strumenti

I vari argomenti sono stati introdotti usando il metodo della lezione dialogata, sollecitando

studenti a intervenire ogni qualvolta avessero dei dubbi o quesiti di ordine giuridico riguardanti

il loro vissuto.

Libri di testo:

L. Gagliardini – G. Palmerio – M.P. Lorenzoni, Economia Politica, Le Monnier Scuola.

G. Zagrebelsky – G. Oberto – G. Stalla – C. Trucco, Diritto per il quinto anno, Le

Monnier Scuola.

Fotocopie integrative;

Costituzione.

E’ stato effettuato il recupero in itinere alla fine di ogni modulo e ogni qualvolta se ne è

presentata la necessità.

8.2 Lingua Inglese (prof.ssa Emma Mandarini)

Obiettivi disciplinari – Metodologia

Il percorso didattico affrontato durante l'anno scolastico è stato volto al completamento,

approfondimento e studio di argomenti specifici di indirizzo e di natura generale .

Gli obiettivi disciplinari prefissati sono i seguenti :

Conoscere i principali aspetti di una transazione commerciale

Conoscere i principali servizi bancari

Conoscere le più comuni strategie di Marketing

Approfondire la microlingua ( phraseology) e strutture sintattiche più complesse

Approfondire la lingua nel suo aspetto comunicativo anche attraverso la lettura e lo

studio di testi scelti a seconda delle curiosità emergenti durante l'a.s.

La eterogeneità della classe ha reso necessario un approccio metodologico comprensivo di

lezione frontale, schemi semplificativi, mappe concettuali, attività di lettura e traduzione,

attività di ascolto, problem solving.

Ogni argomento è stato studiato anche attraverso lo svolgimento degli esercizi previsti dal libro

di testo o proposti sotto forma di fotocopie.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe si è distinta per interesse e partecipazione, ma il suo livello di partenza permane

abbastanza disomogeneo. Pochi gli alunni la cui preparazione iniziale è ottima. Sufficiente, nel

complesso, il livello iniziale del resto della classe, fatta eccezione per pochi alunni il cui livello

di partenza è del tutto insufficiente. A questo proposito, si rende necessario sottolineare che le

carenze linguistiche pregresse non sono del tutto risolvibili in tempi scolastici ridotti ( La

riforma Ministeriale, in vigore dallo scorso anno, ha ridotto le ore di inglese da tre a due per

settimana). L'insegnamento agli adulti, infatti, prevede che buona parte del momento di

apprendimento si realizzi in classe, evitando di appesantire la mole di lavoro agli studenti che

per motivi di lavoro/famiglia, non abbiano molto tempo da dedicarvi.

Vista la specificità del progetto IDA ( Istruzione degli Adulti) e tenuto conto dell'impegno degli

alunni si può dire, dunque, che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla maggiorparte

della classe secondo le capacità ed il livello di partenza di ognuno. Si precisa, inoltra, che la

capacità espressiva orale di alcuni alunni risulta essere ancora mnemonica e, a volte,

strettamente collegata al testo di riferimento anche per quanto concerne la rielaborazione

scritta. Per quanto riguarda gli alunni i cui risultati non sono complessivamente sufficienti, si

tiene conto dei progressi, anche minimi realizzati e dell' impegno costante mostrato durante

l'intero ciclo scolastico.

La valutazione individuale è avvenuta mediante prove scritte e prove orali centrate su precisi

blocchi tematici.

Nelle prove orali sono state oggetto di valutazione:

la conoscenza dei contenuti;

la pronuncia e la fluidità espressiva.

la capacità di collegamento e di rielaborazione personale.

Nelle prove scritte sono state valutate le seguenti abilità:

Comprensione del testo

Correttezza formale

Rielaborazione personale

Come è ovvio la valutazione complessiva tiene conto di impegno, frequenza, partecipazione e

progressione consapevole, anche minima, nell'apprendimento e nella capacità espressiva .

Le griglie di valutazioni utilizzate sono quelle scelte dal dipartimento di lingue.

Note sul programma svolto – Strumenti

Il programma è stato articolato in quattro moduli, tre concernenti argomenti di carattere

commerciale ( Transazione commerciale, Banche e Marketing ), uno di carattere generale (

letture finalizzate all'approfondimento delle strutture linguistiche ed all'apprendimento di un

argomento in modalità CLIL)

Gli strumenti a disposizione sono stati i seguenti:

Libro di testo consigliato “In Business”

Fotocopie

8.3 Lingua e Lettere italiane (prof. Massimo Ghirlanda)

Obiettivi disciplinari – Metodologia

Il percorso didattico si è sviluppato su due diversi versanti: lo studio della letteratura, il

consolidamento delle competenze linguistiche e delle capacità espressive.

Le finalità generali sono state: la conoscenza dei testi rappresentativi del patrimonio letterario

italiano nel suo storico costituirsi con riferimenti alla letteratura europea; la consapevolezza del

valore dei fenomeni letterari come espressioni di una civiltà e come forme di conoscenza del

reale; la padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione nelle diverse

situazioni comunicative.

Momento privilegiato è stato quello della lettura ed analisi dei testi. Da un punto di vista

didattico si è tenuto conto, nel momento del commento, di porre al centro dell’attenzione della

classe il testo; nel momento dell’interpretazione si è privilegiata la posizione della comunità

ermeneutica formata dagli alunni.

L’interpretazione si è articolata nei seguenti momenti: la contestualizzazione; l’attualizzazione

tematica; la valorizzazione (con attribuzione di significato).

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe si è presentata con un dichiarato interesse per la disciplina, mantenendo, per tutto il

corso dell’anno, una lodevole attenzione e una partecipazione più o meno regolare,

compatibilmente agli impegni lavorativi e familiari. Ciò ha permesso un clima collaborativo e

produttivo che ha favorito il conseguimento di risultati mediamente discreti. All’orale gli alunni

più capaci sono in grado di procedere sia in modo induttivo, risalendo dall’analisi dei testi alla

definizione delle caratteristiche di un’epoca o di una corrente, sia di partire dalle considerazioni

di carattere storico-culturale per contestualizzare i fenomeni letterari più rilevanti. Tuttavia un

certo numero di alunni più fragili possono compiere queste operazioni solo se opportunamente

guidati.

Per quanto riguarda l’orale sono stati oggetto di valutazione:

Il possesso di informazione sull’argomento;

L’espressione chiara e coerente e la correttezza terminologica;

Le capacità di collegamento e la rielaborazione critica e personale.

Per quanto riguarda la valutazione dello scritto si è tenuto conto dei seguenti indicatori:

Pertinenza alla traccia;

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua;

Possesso di adeguate conoscenze relative sia all’argomento scelto che al quadro di

riferimento generale in cui esso si inserisce;

Attitudini allo sviluppo critico e alla costruzione di un discorso organico e coerente;

Originalità.

Note sul programma svolto – Strumenti

Il programma svolto è stato suddiviso in sette grandi moduli: Il nascere della poesia e della

prosa moderna; L’età del Positivismo: Il Naturalismo e il Verismo; Il Decadentismo; Ritratto

d’autore: Luigi Pirandello; Le avanguardie; Letteratura e la psicanalisi; La grande poesia del

Novecento; (per gli autori, le opere, i singoli testi e i percorsi tematici si veda l’allegato).

Durante l’anno scolastico alcuni alunni hanno visto al Teatro Goldoni di Livorno La Traviata e

Cavalleria rusticana; Non ti pago di Eduardo De Filippo e al Teatro CRAL Sei personaggi in

cerca d’autore. Una buona parte della classe ha inoltre partecipato al corso di Storia del cinema

Progetto Hitchcock svolto nei mesi di febbraio, marzo e aprile. In classe invece è stata vista la

versione del Berretto a sonagli interpretata da Eduardo De Filippo.

Il manuale di letteratura (Sambugar – Salà, Letteratura & oltre. Dall’età del Positivismo alla

letteratura contemporanea, Vol. 3, La Nuova Italia) è stato integrato da fotocopie con le quali

si è cercato di arricchire il programma con temi e percorsi interdisciplinari.

8.4 Storia (prof. Massimo Ghirlanda)

Obiettivi disciplinari – Metodologia

All’insegnamento della Storia sono state attribuite importanti finalità di tipo formativo. In

particolare esso si è proposto di far acquisire consapevolezza della complessità dei fatti del

passato, di scoprire la dimensione storica del presente, di favorire l’accettazione al pluralismo

delle idee e di stimolare la curiosità e gli interrogativi su alcuni grandi temi.

A volte la lezione frontale è stata integrata con la discussione, tendente a problematizzare i

temi e a far emergere la partecipazione attiva degli studenti.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe si è presentata, fin dall’inizio, con uno discreto interesse alla materia che ha fatto sì

che ci fosse, per tutto l’anno scolastico, una discreta partecipazione e un lodevole l’impegno.

Senza dubbio il coinvolgimento è risultato ulteriormente stimolato dalla vicinanza cronologica

delle problematiche trattate e dai frequenti collegamenti operati con l’attualità.

L’esposizione orale è, per la maggior parte degli alunni, buona con appropriate competenze

linguistiche. Un terzo della classe possiede metodi di lavoro rigorosi e sistematici, con capacità

di approfondimento critico di tipo personale.

Strumenti di verifica sono stati questionari a domande aperte e, più spesso, il colloquio orale,

con lo scopo di mettere in evidenza la capacità di organizzare ed esporre in modo adeguato le

conoscenze acquisite.

Note sul programma svolto – Strumenti

Il programma svolto copre l’arco temporale che va dagli anni Ottanta del XIX secolo alla fine

del secondo conflitto mondiale, con una breve appendice sul mondo bipolare del secondo

dopoguerra. Il programma è stato suddiviso in otto grandi moduli: L’età dell’imperialismo;

Introduzione al Novecento; La Grande Guerra e la Rivoluzione d’Ottobre; Il primo dopoguerra;

Il fascismo; La grande crisi e l’età dei totalitarismi; La seconda guerra mondiale; Il secondo

dopoguerra.

Talvolta si è fatto uso di documenti audiovisivi, fotocopie e articoli di giornali, pagine di

romanzi, riflessioni storiografiche.

8.5 Informatica (prof.ssa Giovanna Gatti, prof. Daniele Fogli)

Obiettivi disciplinari - Metodologia

Obiettivi disciplinari: quelli previsti nella programmazione sono stati globalmente raggiunti

nonostante la riduzione di orario, già dall’anno scolastico 2014/2015 (da

4 a 3 in quarta e da 5 a 4 in quinta).

Metodologia: Lezione frontale, improntata seguendo il metodo deduttivo, in modo da stimolare

gli studenti alla riflessione ed alla partecipazione.

Esercitazioni in laboratorio per mettere in pratica quanto appreso nelle lezioni

frontali e per potenziare le conoscenze acquisite, cooperative learning.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe, in generale, ha mostrato durante l’anno scolastico attenzione e partecipazione. Una

parte della classe è riuscita a raggiungere buoni risultati, in alcuni casi ottimi risultati. Invece

alcuni studenti non hanno raggiunto soddisfacenti risultati.

L’impegno, per alcuni studenti, non è stato sempre continuo per gli impegni lavorativi che

talvolta non hanno permesso di seguire le lezioni e il laboratorio.

Gli obiettivi raggiunti si possono così classificare:

Conoscenze:

Conoscenza adeguata di una base di dati e delle sue problematiche;

Acquisizione dei principali fondamenti del sistema informativo aziendale e del sistema

informatico;

Capacità:

Riconoscere i componenti di un sistema informatico;

Individuare il corretto metodo risolutivo per sviluppare una base di dati;

Individuare i diversi metodi per interrogare una base di dati.

Competenze:

Saper progettare semplici data base definendone lo schema concettuale e lo

schema logico;

Saper utilizzare un DBMS ed un linguaggio SQL;

Saper applicare un processo di normalizzazione;

Saper utilizzare gli operatori relazionali;

Saper costruire un semplice sito.

I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti nella programmazione della disciplina con

particolare riferimento ai seguenti parametri:

conoscenza del contenuto della materia

padronanza del linguaggio

capacità di analisi e sintesi

capacità critiche e di rielaborazione

capacità pratiche di mettere in atto ciò che si è acquisito.

Gli strumenti di valutazione adottati sono state prove scritte in classe, attività laboratoriali e

prove orali.

Note sul programma svolto - Strumenti

Il programma svolto è formato da due moduli principali: le basi di dati ed il sistema

informativo aziendale.

Il primo modulo ha richiesto gran parte dell’anno scolastico, infatti oltre allo studio della parte

teorica si sono dedicate molte lezioni alle esercitazioni in classe inerenti allo sviluppo

dell’analisi e quindi della progettazione concettuale e logica.

Molte ore sono state dedicate al laboratorio dove si sono sviluppate applicazioni su data base

usando phpMyAdmin e il linguaggio SQL.

Il secondo modulo essendo un argomento teorico è stato sviluppato completamente in classe.

Il libro di testo è stato integrato da fotocopie.

8.6 Economia aziendale (prof. Fabrizio Giusti)

8.7 Matematica (prof. Giuseppe Spanò)

Obiettivi disciplinari, trasversali, comuni

Il percorso didattico affrontato durante la seconda parte dell'anno scolastico è stato volto al

completamento e approfondimento e studio di argomenti specifici di natura economico

matematica

Gli obiettivi disciplinari prefissati sono stati i seguenti :

1. Conoscere le principali funzioni matematiche;

2. Conoscere i principali concetti di indagine statistica

3. Conoscere le più comuni metodologie per l risoluzione di problemi;

4. Approfondire alcuni problemi di Ricerca Operativa

La eterogeneità della classe ha reso necessario un approccio metodologico comprensivo di

lezione frontale, schemi semplificativi. Ogni argomento è stato studiato anche attraverso lo

svolgimento degli esercizi proposti sotto forma di fotocopie.

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe mi è stata assegnata solo nel corrente a.s. e ho dovuto subito constatare la scarsa

preparazione di base di un parte degli allievi. Per tale motivo l’attività didattica ha perseguito,

per la prima parte dell’anno scolastico, il recupero di alcuni concetti basilari che poi sono serviti

a svolgere un programma semplificato rispetto a quello ministeriale.

L’atteggiamento diffuso di scarsa partecipazione di una parte della classe, e l’assenteismo

hanno rappresentato un freno allo sviluppo delle potenzialità della classe. La partecipazione e

l’impegno si è limitato ad un gruppo di alunni che ha seguito con diligenza e costanza, mentre

il resto della classe ha partecipato a fasi alterne e soprattutto con impegno personale non

sempre adeguato. Pertanto, si può dire che solo una parte degli alunni ha partecipato al

dialogo educativo con impegno e assiduità nella frequenza delle lezioni, rispettando gli orari di

ingresso e di uscita, mentre l’altra parte si è molto adagiata. Quindi, si può esprimere un

giudizio di mediocrità per il 40% degli alunni, di sufficienza per il 50%, mentre il restante 10%

ha acquisito una adeguata conoscenza delle tematiche di base. Il programma svolto,

nonostante alcune interruzioni per le difficoltà di dover ripetere le lezioni agli assenti del giorno

prima, è da ritenersi sufficiente. I problemi di scelta con effetti differiti e la programmazione

lineare, non hanno trovato sufficiente spazio nell’approfondimento pratico. Il testo adottato è

stato supportato ed integrato da appunti e da ricerche personali sugli argomenti svolti.

Nelle prove orali sono state oggetto di valutazione:

la conoscenza dei contenuti;

il linguaggio tecnico.

la capacità di collegamento e di rielaborazione personale.

Nelle prove scritte sono state valutate le seguenti abilità:

Comprensione del testo;

Correttezza formale;

Rielaborazione personale;

Sia per la valutazione orale che per quella scritta sono state utilizzate delle griglie di

valutazione.

La valutazione quadrimestrale e quella finale hanno tenuto conto di impegno, frequenza,

partecipazione e della progressione nell'apprendimento e nella capacità espressiva, anche

minima

Note sul programma svolto - Strumenti

Il programma è stato articolato in tre moduli, il primo dei quali volto al recupero di concetti

basilari per lo svolgimento di argomenti di matematica applicata all’economia: il problema dei

minimi quadrati e la Ricerca Operativa anche nel caso specifico della programmazione lineare.

Gli strumenti a disposizione sono stati i seguenti:

Libro di testo

Fotocopie.

8.8 Religione (prof. Fulvio Falleni)

Obiettivi disciplinari - Metodologia

Gli obiettivi disciplinari sono quelli previsti nella programmazione che sono stati globalmente

raggiunti.

Metodologia: Lezione frontale, improntata seguendo il metodo deduttivo, in modo da stimolare

gli studenti alla riflessione ed alla partecipazione. Lezioni con strumenti

audiovisivi e discussione in classe

Livello di partenza – Obiettivi raggiunti – Criteri di valutazione

La classe, interessata per la materia, ha mostrato durante tutto l’anno attenzione e

partecipazione. Nonostante che gli avvalentesi all’IRC fosse un numero limitato, gli studenti

hanno raggiunto buoni ed in alcuni casi ottimi risultati. Nonostante gli impegni di lavoro

l’impegno è stato comunque sempre costante e attivo

Gli obiettivi raggiunti si possono così classificare:

Conoscenze:

Conoscenza adeguatamente approfondita di una base di dati e delle sue problematiche;

Acquisizione dei contenuti essenziali degli argomenti affrontati

Capacità:

Riconoscere le distinzioni tra le diverse Religioni monoteiste;

Approfondimento ed analisi di alcuni problemi etici;

Competenze:

Saper distinguere i principi fondamentali delle tre Religioni monoteiste: Ebraismo –

Cristianesimo - Islamismo

Saper riconoscere i valori relativi alla dignità umana;

I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti nella programmazione della disciplina con

particolare riferimento ai seguenti parametri: conoscenza del contenuto della materia,

padronanza del linguaggio, capacità di analisi e sintesi, capacità critiche e di rielaborazione,

capacità pratiche di mettere in atto ciò che si è acquisito. Gli strumenti di valutazione adottati

sono state prove orali.

Testo di simulazione della Prima Prova (Italiano)

V A Sia corso serale - a/s 2015-2016

Prova di Italiano

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Alberto Moravia, Agostino Una mattina, giunto un po’ in ritardo allo stabilimento Vespucci, non aveva trovato il Saro allontanatosi per certe sue faccende, né la banda dei ragazzi. Malinconicamente andò a sedersi sopra un patino, in riva al mare. Ed ecco, mentre guardava alla spiaggia con desiderio di vederci almeno apparire il Saro, avvicinarsi un uomo e un ragazzo di forse due anni più giovane di lui. L'uomo, piccolo, le gambe corte e grasse sotto la pancia sporgente, il viso rotondo in cui un paio di lenti a molla stringevano un naso appuntito, pareva un impiegato o un professore. Il bambino magro e pallido, in un costume troppo ampio, stringeva contro il petto un enorme pallone di cuoio, tutto nuovo. Tenendo per mano il figlio, l'uomo si avvicinò ad Agostino e lo guardò a lungo indeciso. Finalmente gli chiese se fosse possibile fare una passeggiata in mare. «Certo che è possibile » rispose Agostino senza esitare. L'uomo lo considerò con diffidenza, al di sopra degli occhiali e poi domandò quanto costasse un'ora di patino. Agostino, che conosceva i prezzi, glielo disse. Ora capiva che l'uomo lo scambiava per un garzone o figlio di bagnino; e ciò, in qualche modo, lo lusingava. «Allora andiamo » disse l'uomo. Senza farselo dir due volte, Agostino prese il tronco di abete grezzo che serviva da rullo e andò a sottoporlo alla prua dell'imbarcazione. Quindi afferrate con le due mani le punte del patino, con uno sforzo raddoppiato dall'amor proprio così curiosamente impegnato, spinse il patino in mare. Aiutò a salire il ragazzo e il padre, balzò a sua volta e si impossessò dei remi. Per un pezzo, su quel mare calmo e deserto della prima mattina, Agostino remò senza dir parola. Il ragazzo stringeva al petto il pallone e guardava Agostino con i suoi occhi scialbi. L'uomo, seduto goffamente, la pancia tra le gambe, girava intorno il capo sul collo grasso e pareva godersi la passeggiata. Domandò alla fine ad Agostino chi egli fosse, se garzone o figlio di bagnino. Agostino rispose che era garzone. « E quanti anni hai? » interrogò l'uomo. « Tredici » rispose Agostino. « Vedi » disse l'uomo rivolto al « questo ragazzo ha quasi la tua età e già lavora ». Quindi, ad Agostino: « e a scuola ci vai? ». « Vorrei... ma come si fa? » rispose Agostino assumendo il tono ipocrita che aveva spesso visto adottare dai ragazzi della banda di fronte a simili domande; « bisogna campare, signore ». «Vedi » tornò a dire il padre al figlio, «vedi, questo ragazzo non può andare a scuola perché deve lavorare... e tu hai il coraggio di lamentarti perché devi studiare ». «Siamo molti in famiglia » continuò Agostino remando di lena « e tutti lavoriamo ». « E quanto puoi guadagnare in una giornata di lavoro? » domandò l'uomo «Dipende » rispose Agostino; «Se viene molta gente, anche venti o trenta lire ». «Che naturalmente porti a tuo padre » lo interruppe l'uomo. «Si capisce » rispose Agostino senza esitare «salvo s'intende quello che ricevo come mancia” L’uomo questa volta non se la sentì di additarlo come esempio al figliolo, ma fece un grave cenno di approvazione col capo. Il figlio taceva, stringendo più che mai al petto il pallone e guardando Agostino con gli occhi smorti e annacquati. «Ti piacerebbe, ragazzo », domandò ad un tratto l'uomo ad Agostino « di possedere un pallone di cuoio come questo?». Ora Agostino ne possedeva due di palloni, e giacevano da tempo nella sua camera e giacevano abbandonati insieme ad altri giocattoli. Tuttavia disse: «Sì, certo, mi piacerebbe. ma come si fa? dobbiamo prima di tutto provvedere al necessario » L’uomo si voltò verso il figlio, e più per gioco, come pareva, che perché ne avesse realmente l’intenzione, gli disse: «Su, Piero regala il tuo pallone a questo ragazzo che non l'ha ». Il figlio guardò il padre, guardò Agostino e con una specie di veemente gelosia strinse al petto il pallone; ma senza dir parola. « Non vuoi? » domandò il padre con dolcezza, «Non vuoi? ».

«Il pallone è mio » disse il ragazzo. «E’ tuo sì... ma puoi, se lo desideri, anche regalarlo » insistette il padre; “questo povero ragazzo non ne ha mai avuto uno in via sua... di’... non vuoi regalarglielo. “No” rispose con decisione il ragazzo «Lasci stare » intervenne a questo punto Agostino con un sorriso untuoso, «io non me ne farei nulla... non avrei il tempo di giocarci... lui invece...” Il padre sorrise a queste parole soddisfatto di aver presentato in forma vivente un apologo morale al figliolo. « Vedi, questo ragazzo è migliore di te » soggiunse accarezzando al figliolo, «è povero e tuttavia testa al figliolo. “è povero e tuttavia non vuole il tuo pallone... te lo lascia... ma tutte le volte che fai i capricci e ti lamenti...devi ricordarti che ci sono al mondo tanti ragazzi come questo che lavorano e non hanno mai avuto palloni né alcun altro balocco». «Il pallone è mio » rispose il figlio testardo. «Sì è tuo » sospirò il padre distrattamente. Guardò l'orologio e disse: «Ragazzo, torniamo a riva » con una voce mutata e del tutto padronale. Senza dir parola, Agostino voltò la prua verso la spiaggia. Come giunsero in prossimità della riva, egli vide il Saro ritto nell'acqua che osservava con attenzione le sue manovre; e temette che il bagnino lo svergognasse svelando la sua finzione. Ma il Saro non aprì bocca, forse aveva capito; forse non gli importava; e zitto e serio aiutò Agostino a tirare a secco l’imbarcazione. “Questo è per te” disse l’uomo dando ad Agostino i soldi pattuiti e qualcosa di più.. Agostino prese i soldi e li portò al Saro. “Ma questi me li tengo per me... sono la mancia” soggiunse con compiaciuta impudenza. Il Saro non disse nulla, sorrise appena e messi i soldi nella fascia nera che gli cingeva la pancia si allontanò lentamente verso la baracca, attraverso la spiaggia. Questo piccolo incidente diede ad Agostino il sentimento definitivo di non appartenere più al mondo in cui si trovavano ragazzi del genere di quello del pallone; e comunque di essersi così incanaglito ormai da non poterci più vivere senza ipocrisia e fastidio. Tuttavia sentiva con dolore che non era ancora neppure simile ai ragazzi della banda. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Delinea quali conseguenze psicologiche genera nel protagonista la finzione che egli mette in atto. 2.2 Il padre di Piero è un tipico rappresentante del mondo borghese. A cosa mirano i suoi comportamenti? Dalle sue azioni si può trarre un qualche giudizio che l’autore esprime su quella classe sociale? 2.3 Quali sono le somiglianze e le differenze tra l’Agostino di questo capitolo e quello tratteggiato all’inizio del romanzo? 2.4 Analizza lo stile dell’autore. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1 Il romanzo Agostino segna l’incontro di Moravia con il pensiero freudiano. Confronta quest’opera con altre nelle quali è presente l’influenza della psicanalisi.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma di «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale» indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il declassamento dell’arte e dell’intellettuale dalla seconda metà dell’Ottocento

DOCUMENTI

- Oh come! Voi qui caro? Voi in questo luogo malfamato! voi, il bevitore di quintessenze! voi il mangiatore

di ambrosia! Davvero, ne sono sorpreso! - Mio caro, vi è noto il mio terrore di cavalli e delle carrozze. Poc’anzi, mentre attraversavo il boulevard in

gran fretta, e saltavo nella mota, in mezzo a questo mobile caso, dove la morte arriva al galoppo da tutte le parti ad un tempo, la mia aureola, ad un movimento brusco che ho fatto, m’è scivolata giù dalla testa nel fango del selciato. Non ho avuto il coraggio di raccoglierla: ho giudicato meno sgradevole il perdere la mia insegna che non il farmi fracassare le ossa. E poi, ho pensato, non tutto il male viene per nuocere. Ora posso andare a zonzo in incognito, commettere delle bassezze abbandonarmi agli stravizi come i semplici mortali. Ed eccomi qui, assolutamente simile a voi, come vedete!

BAUDELAIRE, Perdita d’aureola, da Lo Spleen di Parigi (1869)

Sono l’Impero alla fine della decadenza, che guarda passare i grandi Barbari bianchi componendo acrostici indolenti dove danza il languore del sole in uno stile d’oro. Soletta l’anima soffre di noia densa il cuore. Laggiù, si dice, infuriano lunghe battaglie cruente. O non potervi, debole, e così lento a propositi, e non volervi far fiorire un po’ quest’esistenza!

[…]

P. Verlaine, Languore (1883)

Un tempo, a Parigi, l’inclinazione per l’artificio l’aveva portato a disdegnare il fiore vero, a posporlo alla sua

perfetta imitazione, ottenuta mercé i prodigi della gomma elastica e del filo, della porcellana e del taffettà,

delle carte e dei velluti. Possedeva per ciò una sbalorditiva collezione di piante tropicali, foggiate dalle dita di

artisti consumati. Quei falsi seguivano la natura passo passo, la ricreavano. Prendevano il fiore al suo

nascere, lo accompagnavano sino al suo completo sboccio, lo ritraevano sin nel declino; arrivavano a fissare

le più labili sfumature, gli aspetti più fugaci del suo risveglio e del suo sonno. Capivano il portamento dei

petali piegati dalla brezza o gualciti dalla pioggia; mediante spruzzature di gomma, ne cospargevano di brina

la corolla mattiniera. Mostravano la pianta in piena fioritura, quando i rami piegavano sotto il peso della linfa

ed allo spogliarsi del calice ed al cadere delle foglie, quando rizza il gambo secco od un frutto che

s’accartoccia. Di quell’arte stupefacente s’era a lungo compiaciuto. Ma ora vagheggiava di mettere insieme

un’altra flora: dopo i fiori finti emulanti quelli veri, voleva fiori veri che emulassero fiori finti.

JORIS KARL HUYSMANS, A ritroso (1884)

I greci innamorati ci lasciarono la statua di Venere, noi lasceremo il cancan litografato sugli scatolini da fiammiferi. Non discutiamo nemmeno sulle proporzioni; l’arte allora era una civiltà, oggi è un lusso: anzi un lusso da scioperati. La civiltà è il benessere, e in fondo ad esso, quand’è esclusivo come oggi, non ci troverete altro, se avete il coraggio e la buona fede di seguire la logica, che il godimento materiale (…). Viviamo in un’atmosfera di Banche e Imprese industriali, e la febbre dei piaceri è l’esuberanza di tal vita. VERGA, Prefazione ad Eva (1873)

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Il dibattito sulla evoluzione del concetto di Stato sociale

DOCUMENTI

"Il termine welfare state venne usato per la prima volta in Gran Bretagna dopo la seconda guerra mondiale, per descrivere il tipo di stato "ricostruito" dal governo laburista col più ampio consenso. Il termine è sopravvissuto alla caduta di quel governo (1951). [...] Il potere politico, nel welfare state, poteva essere impiegato per modificare, con mezzi legislativi e amministrativi, il gioco delle forze del mercato. In tre possibili direzioni: 1) garantire ai singoli e alle famiglie un minimo reddito indipendente dal valore di mercato del loro lavoro o dal loro patrimonio; 2) ridurre l'insicurezza sociale mettendo chiunque in grado di far fronte a difficili congiunture: malattia, vecchiaia, disoccupazione; 3) garantire a tutti, senza distinzione di classe e di reddito, le migliori prestazioni possibili (l'ottimo, non il minimo) relativamente a un complesso di servizi predeterminati".

A. BRIGGS, Welfare State: passato, presente, futuro, Mondo Operaio, II, 1985

"Lo stato-provvidenza realizzato in Europa a partire dal 1945-46 ha cambiato natura e funzione. Ancora tra le due guerre, il suo scopo era quello dell'assistenza, di un riequilibrio precario delle disfunzioni sociali più evidenti, nel quadro di una preoccupazione politica che consisteva nel neutralizzare la lotta di classe nel momento di sviluppo della grande industria. […] Dopo il 1945, l'incremento molto sensibile delle spese sociali per il canale dello stato-provvidenza appare come uno dei motori necessari per dare impulso alla crescita economica, mediante lo sviluppo della produttività del lavoro. [...] Il progresso sociale è una componente indispensabile dello sviluppo, perché partecipa all'ampliamento del mercato interno, al miglioramento della produttività lavorativa, contribuendo a una ripresa degli investimenti, delle opportunità di lavoro e di impiego".

F. DEMIER, Lo stato sociale, in "Storia e dossier", Febbraio 1989

"L'attuale dibattito sulla crisi dello Stato sociale e assistenziale non riguarda solo l'aumento degli oneri finanziari. La critica è rivolta anche alla crescente burocratizzazione, centralizzazione, professionalizzazione, monetarizzazione e giuridificazione, collegate allo sviluppo dello Stato sociale. E' difficilmente contestabile il fatto che lo Stato sociale sia stato un forte motore di trasformazione della società ma che, ampliando le funzioni pubbliche nel campo della sicurezza sociale, abbia anche distrutto l'ambiente sociale, indebolito il potenziale di iniziativa personale e limitato l'autonomia dei singoli. L'individuo è stato assoggettato alle

regole disciplinatorie dello Stato sociale ed ha perso la libera disponibilità su un'ampia parte dei propri beni. Molti chiedono perciò di risolvere i problemi sociali in modo più deciso, attraverso il mercato o ridando slancio alla funzione sociale dei gruppi, come le organizzazioni di autotutela ed in particolare la famiglia. Quest'ultimo punto appare tanto più necessario, in quanto, ad esempio, alcolizzati, tossicodipendenti, malati di AIDS o malati cronici necessitano non solo di aiuto materiale ma anche, soprattutto, di dedizione umana".

G. A. RITTER, Storia dello Stato sociale, Roma-Bari, 1996

"In realtà, si profila l'esigenza di ripartire dal basso poiché, se è vero che la crescente articolazione e sofisticazione della domanda dei cittadini ha rappresentato l'aspetto veramente dirompente rispetto alla rottura del modello di welfare tradizionale, statocentrico e monopolista, di fatto, nei processi di ridefinizione organizzativa e funzionale del nostro modello di politiche sociali gli utenti hanno svolto finora un ruolo del tutto residuale. [...] Invece, laddove i soggetti di offerta hanno operato "sporcandosi le mani" con i bisogni sociali emergenti, anche estremi, si sono registrati i risultati più importanti in termini d'innovazione dei modelli di intervento e qualità delle prestazioni (emblematica sotto questo aspetto è tutta la vicenda del terzo settore nel campo dell'assistenza ai tossicodipendenti ed ai malati di Aids, oppure negli interventi a favore dei minori ecc..)".

34° Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese 2000 - Sintesi, CENSIS

2. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: Esiste una guerra giusta e inevitabile?

DOCUMENTI L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazioni; consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

La Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 11

Sono dette giuste le guerre che riscattano le ingiustizie, allorché un popolo e uno Stato contro cui una guerra deve essere fatta, ha trascurato di punire le malefatte dei suoi o di restituire quel che è stato razziato per mezzo di queste ingiustizie. SANT’AGOSTINO in P. Grégon, Le religioni e la guerra, Il Melangolo, 1992

Non mi sembra che i governi facciano le guerre perché sono giuste o ingiuste. Tendono, questo sì, a legittimarle, a raccogliere il sostegno popolare, sostenendo che sono giuste. È estremamente improbabile convincere le opinioni pubbliche, è decisivo presentare la guerra in modo tale che la gente la consideri legittima o giusta. Ma è molto difficile trovare nella storia esempi di governi che vanno alla guerra per qualcosa d’altro che non siano gli interessi nazionali. E. HOBSBAWM, Intervista sul nuovo secolo, a cura di A. Polito, Laterza, 1999

È evidente, o almeno dovrebbe esserlo per tutti, che i rapporti fra le comunità politiche, come quelli fra i singoli esseri umani, vanno regolati non facendo ricorso alla forza delle armi, ma nella luce della ragione; e cioè nella verità, nella giustizia, nella solidarietà operante. È un obiettivo desideratissimo. Ed invero chi è che

non desidera ardentissimamente che il pericolo della guerra sia eliminato e la pace sia salvaguardata e consolidata? È un obiettivo della più alta utilità. Dalla pace tutti traggono vantaggi: individui, famiglie, popoli, l’intera famiglia umana. Risuonano ancora oggi severamente ammonitrici le parole di Pio XII: “Nulla è perduto con la pace. Tutto può essere perduto con la guerra”.

GIOVANNI XXIII, Lettera enciclica Pacem in terris, 1963

Mi oppongo alla violenza perché, quando sembra che faccia del bene, questo bene è soltanto temporaneo, mentre il male che fa è durevole. Non credo che neppure l’uccisione di tutti gl’inglesi potrebbe fare il minimo bene all’India. Se domani qualcuno avesse la possibilità di ammazzare tutti gl’inglesi, la massa starebbe male come oggi (…). La forza di uccidere non è necessaria all’autodifesa; bisognerebbe avere la forza di morire. Quando si è perfettamente pronti a morire, non si desidera neppure usare violenza.

M. GANDHI, Antiche come le montagne, Mondadori, 1993

Poi la guerra l’ho vista davvero, e da vicino, facendo il mio mestiere di chirurgo. E ho potuto guardarle in faccia, le vittime. È strano, ma all’inizio mi sono ancora sorpreso. Era la prima volta, tra i feriti del conflitto afgano. Avevo immaginato di trovarmi in faccia ai combattenti con la benda insanguinata sul capo, e mi sono trovato a operare centinaia di donne e bambine, di vecchi magri e con la barba piena di polvere… Ma chi faceva la guerra? (…) Allora ho incominciato a capire le analisi del Peace Research Institute di Oslo. Raccogliendo i dati su oltre quattromila pazienti che abbiamo operato a Kabul, ne ho avuto la conferma: il novantatré per cento erano civili, il trentaquattro per cento bambini sotto i quattordici anni.

G. STRADA, Pappagalli verdi, Feltrinelli, 2003

Dobbiamo partire della consapevolezza di una verità difficile da mandare giù: non riusciremo a sradicare il conflitto violento nel corso della nostra vita. Ci saranno occasioni in cui le nazioni, agendo individualmente o collettivamente, troveranno non solo necessario, ma moralmente giustificato l'uso della forza. Dico questa cosa pensando a quello che disse anni fa, in questa stessa cerimonia, Martin Luther King: "La violenza non porta mai una pace permanente. Non risolve nessun problema della società, anzi ne crea di nuovi e più complicati". Io, che sono qui come conseguenza diretta dell'opera di una vita del reverendo King, sono la testimonianza vivente della forza morale della nonviolenza. Io so che non c'è nulla di debole, nulla di passivo, nulla di ingenuo, nelle idee e nella vita di Gandhi e di Martin Luther King. Ma in quanto capo di Stato che ha giurato di proteggere e difendere la mia nazione non posso lasciarmi guidare solo dai loro esempi. Devo affrontare il mondo così com'è e non posso rimanere inerte di fronte alle minacce contro il popolo americano. Perché una cosa dev'essere chiara: il male nel mondo esiste. Un movimento nonviolento non avrebbe potuto fermare le armate di Hitler. I negoziati non potrebbero convincere i leader di al Qaeda a deporre le armi. Dire che a volte la forza è necessaria non è un'invocazione al cinismo, è un riconoscere la storia, le imperfezioni dell’uomo e i limiti della ragione. B. OBAMA, Discorso per il Premio Nobel per la Pace, Oslo, 10 dicembre 2009

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione

DOCUMENTI

L'homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. È vero che la Bibbia stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi, risibile) di 200 copie. Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell'avvento - a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento - del giornale che si stampa ogni giorno, del "quotidiano". Nel contempo, dalla metà dell'Ottocento in poi comincia un

nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l'invenzione del telegrafo, poi quella del telefono (di Alexander Graham Bell). Con queste due invenzioni spariva la distanza e cominciava l'era delle comunicazioni immediate. La radio, anch'essa un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo elemento: una voce facile da diffondere in tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di comunicazioni; ma un diffusore che non intacca la natura simbolica dell'uomo. [...] La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione. La televisione - lo dice il nome - è "vedere da lontano" (tele), e cioè portare al cospetto di un pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce in campo, o di un parlante, è secondaria, sta in funzione dell'immagine, commenta l'immagine. Ne consegue che il telespettatore è più un animale vedente che non un animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in immagini contano e pesano più delle cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di direzione, perché mentre la capacità simbolica distanzia l'homo sapiens dall'animale, il vedere lo ravvicina alle sue capacità ancestrali, al genere di cui l'homo sapiens è specie. [...] I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per i riempitivi, per le bibliografie e le informazioni che prima trovavano nei dizionari; ma dubito che se ne innamoreranno.

G. SARTORI, Homo videns, Laterza Bari 1997

Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l'uomo aveva catturato e imparato a governare l'immagine. Solo in questo secolo è stato capace di realizzare una delle sue più antiche ambizioni: quella di catturare, riprodurre, trasmettere a distanza i suoni delle voci e delle cose. La galassia Gutenberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale gli ha ridato voce, ne ha moltiplicato le immagini acustiche.

R MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza, Bari, 1998

La rivoluzione dell'editoria comincia a primavera. E nell'arco di pochi anni si verificheranno tali trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione (ma anche in quella dei giornali) che alla fine tutto apparirà radicalmente mutato. Addio carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto. La rivoluzione si chiama eBook. Gli eBook, conclude Fabio Falzea [responsabile delle relazioni strategiche della Microsoft Italia], saranno il più grosso fattore di accelerazione della cultura dopo Gutenberg.

L. SIMONELLI, “Tuttoscienze”, 23 febbraio, 2000

Il futuro è digitale. Quante volte lo abbiamo sentito dire. È stato il mantra degli ultimi anni. Nel tempo leggeremo solo ebook, la carta diventerà un supporto del passato, come lo sono stati i papiri o le iscrizioni su pietra. Poi accade che il mercato dia un altro segnale e tutte le nostre proiezioni all'improvviso si smontano. Da ieri sappiamo che negli Stati Uniti - dunque nel centro dell'impero digitale - le vendite degli ebook stanno crollando: nei primi mesi di quest'anno i libri elettronici hanno perso negli Usa il 10 per cento, mentre il settore si è fermato al 20 per cento di mercato, la stessa quota che aveva cinque anni fa. I dati, raccolti dall'Association of American Publishers riferendoli alle vendite di oltre 1200 editori, finiscono sul New York Times e scoppia il caso. Contrordine, la rivoluzione non è avvenuta e chissà se avverrà. carta.

R. DE SANTIS, Crollo delle vendite e riscoperta della carta: addio al lettore digitale, “la Repubblica”, 24 settembre 2015

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

In questi giorni si è approvato al Senato il reato di negazionismo, punibile da 2 a 6 anni di reclusione se ci sarà “un concreto pericolo di diffusione di tali idee”. Molte sono le voci di intellettuali che hanno espresso il loro disappunto in quanto – dicono – è assurdo prevedere reati di opinione. Inoltre si afferma che tale provvedimento potrebbe avere ricadute pesanti nel limitare la verità della ricerca storica che dovrebbe essere sempre libera da condizionamenti e che quando si parla oggi di negazionismo l’unico riferimento è quello della Shoah e non di altri orrori del Novecento: tutto questo può nascondere il rischio di concorrenza tra le vittime e alimentare il pregiudizio sul presunto “privilegio” degli ebrei.

Alla luce di questi fatti, il candidato rifletta su quello che ha significato la Shoah nella storia del Novecento ed esprima la sua opinione al riguardo.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Scriveva Theophile Gautier: “Veramente bello è soltanto ciò che non può servire a nulla; tutto ciò che utile è brutto, perché è l’espressione di un determinato bisogno, e i bisogni dell’uomo sono ignobili e disgustosi, come la sua povera e inferma natura. Il luogo più utile di una casa è il cesso”. Il candidato rifletta sul tema dell’inutilità /utilità della bellezza con riferimenti al suo percorso di studi e su quale ruolo essa può avere ancora nella cultura contemporanea.

Testo di simulazione della seconda prova (Informatica)

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITSI – AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

Tema di: INFORMATICA

Tipologia b

ESEMPIO PROVA

Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso

esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della

prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Il mercato dell’abbigliamento ha conosciuto negli ultimi anni profonde modificazioni su scala globale a

causa dei nuovi comportamenti dei consumatori. L’azienda “Gamma” è una società multinazionale di

produzione e commercializzazione di prodotti di abbigliamento. Essa ha intuito l’opportunità di

indagare i nuovi “modelli individuali” di comportamento dei consumatori e ha adeguato le proprie

strategie manageriali, utilizzando metodologie di raccolta dati che consentano un rapido feedback tra

l’analisi delle vendite e le strategie di produzione.

Ciò le ha consentito di offrire sul mercato modelli di abbigliamento di tendenza, con un processo di

progettazione, produzione e distribuzione di poche settimane (time to market breve), e a prezzi

accessibili al grande pubblico. L’offerta di modelli è differenziata in base all’analisi dei comportamenti

dei consumatori e pertanto, per identificarne rapidamente le tendenze, Gamma traccia ogni singolo capo

disponibile nei suoi punti vendita.

La struttura produttiva dell’azienda Gamma è basata su stabilimenti dislocati in diverse nazioni europee,

che si approvvigionano da vari fornitori. La sua rete commerciale è composta di punti vendita che

presentano caratteristiche e offerte differenziate, distribuiti prevalentemente nelle città di medie e grandi

dimensioni. Il personale di vendita può essere impiegato presso i vari punti vendita della società, in

periodi diversi.

L’azienda attua strategie di fidelizzazione e di raccolta delle opinioni dei clienti anche tramite Web.

Il candidato, fatte le opportune ipotesi aggiuntive:

1. identifichi le principali aree del sistema informativo dell’azienda Gamma e le soluzioni tecnologiche

necessarie alla sua implementazione;

2. concentrandosi poi sulla porzione del sistema informativo che gestisce l’attività di vendita, sviluppi

uno schema concettuale della relativa base di dati, che dovrà prevedere:

i punti vendita, identificati mediante un opportuno codice, dei quali si registra anche l’indirizzo,

il telefono, la data di inizio attività

i dipendenti, dei quali interessano i dati anagrafici, la qualifica, il punto vendita in cui operano

i modelli, specificando per ciascuno il codice, il nome, la descrizione, il prezzo di listino, il

genere (uomo/donna), la collezione a cui appartiene

i singoli capi, di cui interessano il modello, la taglia, il colore (scelto tra un insieme codificato)

ed il punto vendita dove si trova. Al momento della vendita si deve inoltre memorizzare la data

di vendita, il prezzo effettivo di vendita (che può differire dal prezzo di listino in caso di

promozioni) e il dipendente che ha curato la vendita;

3. derivi il corrispondente schema logico relazionale;

4. sviluppi in linguaggio SQL le query per ottenere le seguenti informazioni:

a) il volume totale di vendite di un determinato punto vendita in un dato periodo di tempo

b) l’elenco dei capi presenti in un punto vendita ad una precisa data (a scopo di inventario) con la

descrizione dei modelli a cui appartengono.

SECONDA PARTE

Il candidato risponda a due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati.

1) In relazione al tema proposto nella prima parte, si immagini che un cliente, in un punto vendita della

catena, non trovi un capo della sua taglia di un determinato modello, e che chieda al commesso di

verificare se esso è presente in un altro punto vendita. Il candidato sviluppi in un linguaggio a sua scelta

le pagine web che consentono all’addetto alle vendite di visualizzare, per ciascun punto vendita, il numero di capi disponibili del tipo richiesto dal cliente, specificando modello e taglia.

2) La recente disponibilità di sistemi ERP con prestazioni buone e a costi accettabili o anche

opensource, dà la possibilità anche alle aziende di medio-piccole dimensioni di evolvere da sistemi

gestionali tradizionali e legacy, basati su banche dati non integrate, a sistemi ERP. Il candidato illustri

quali sono i punti di forza e di debolezza di un sistema ERP e le possibili problematiche relative al processo di transizione.

3) È noto che di recente la Pubblica Amministrazione ha avviato un nuovo sistema di identificazione dei

cittadini per l’accesso ai servizi telematici da essa forniti. In particolare, tale nuovo sistema prevede che

si possa utilizzare un unico identificativo per i rapporti con vari enti e amministrazioni centrali e

periferiche dello Stato, anche noto come SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale).

A partire anche da questa esemplificazione, il candidato illustri strumenti e tecnologie utilizzati per

attuare quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale e le tecniche adottate per garantire l’Identità digitale e la riservatezza nei processi di comunicazione formali.

4) Il candidato esponga i principali tipi di rischi, legati a eventi accidentali o intenzionali, che possono

dar luogo a violazioni della sicurezza di un sistema informatico aziendale connesso in rete. Dopo aver

ipotizzato una possibile architettura di rete utilizzata da un’organizzazione, approfondisca uno di tali

rischi e discuta anche le possibili contromisure.

__________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici (references riportanti solo

la sintassi, non guide) dei linguaggi utilizzati.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di

madrelingua non italiana.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

Testo di simulazione della terza prova

DIRITTO

Candidato________________________________________

In caso di alto tradimento il Capo dello Stato viene giudicato:

a) dalla Corte Costituzionale

b) dalla Corte di Cassazione

c) dalla Corte dei Conti

d) dalla Corte d'assise

E' una funzione del Governo:

a) quella politica

b) quella esecutiva

c) quella normativa

d) tutte le funzioni precedenti

Quale ,tra questi soggetti ,non è autorizzato a presentare proposte di legge alle

Camere?

a) Le Regioni

b) Il Governo

c) Un singolo cittadino

d) Un cittadino eletto al Parlamento

Illustra il diritto di voto e le sue caratteristiche

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Che differenza esiste tra un decreto legge e un decreto legislativo?

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Disciplina: Storia

Domande a trattazione breve 1. Il candidato illustri chi fu Giacomo Matteotti e che cosa accadde dopo il suo assassinio.

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2. Il candidato spieghi perché la guerra civile spagnola può essere considerata, più della Grande guerra, una guerra di tipo novecentesco e considerarsi una prova generale del secondo conflitto mondiale

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Domande a risposta multipla

Lo storico britannico Eric John Hobsbawm fa coincidere l’inizio del Novecento con:

il 1882 anno della Triplice alleanza il 1900 anno dell’assassinio di Umberto I la Grande Guerra e la Rivoluzione russa Il 1919 con il Trattato di Versailles Il Progetto Aktion T4

In Italia il controllo della penisola da parte dei tedeschi dopo l’8 settembre In Germania la soppressione di persone affette da malattie genetiche Il progetto comune tra Urss e Germania per invadere la Polonia In Urss il confino dei dissidenti politici nei gulag

La Società delle Nazioni punì l’Italia per l’invasione dell’Etiopia: espellendola

con sanzioni economiche

con un intervento militare con il blocco delle coste per impedire approvvigionamenti di materie prime Il progetto di destituire Mussolini venne elaborato dai partiti antifascisti e in particolare dal partito comunista

dal Gran Consiglio del Fascismo dalla Chiesa dai nazisti con il piano Alarico

Disciplina: Inglese

TALKING TRANSLATOR

The only 9-language translator

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1. What is the product advertised and how does it work?

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2. What can you do if you find the same article at a lower price?

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Chose the correct one

We close a reply to complaints by writing: a. We look forward to your reply b. We look forward to your replying c. We look forward to reply d. We look forward replying to you

Morgage is : a. a property loan made by banks b. a property insurance made by insurance companies c. a property leasing made by banks d. a property sale to banks.

2. Companies can use current accounts only : a. to receive interests on their current accounts b. to receive interests on their account balance c. to save money d. to access means and receive payments fastly

Banks are athorised to make payments of fixed amounts by :

a. standing orders b. direct debs c. swich cards d. cheques

Disciplina: Economia Aziendale

Domande a trattazione breve

1) Il candidato descriva brevemente le fasi attraverso le quali si passa dalle scritture di esercizio a quelle di

chiusura generale dei conti e illustrare, anche con opportune esemplificazioni, le seguenti operazioni di

assestamento: ammortamenti, rimanenze di magazzino, ratei e risconti

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2) Il candidato indichi la metodologia da adottare da parte di un analista esterno per effettuare

l’analisi di bilancio per indici – Illustrare ROI e ROE

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Indicare la risposta corretta ( alcuni quesiti possono avere più risposte esatte)

1. Indica quali dei seguenti conti riguardano la gestione delle immobilizzazioni

Costi di pubblicità patrimonializzati

Costruzioni in economia

Brevetti

Ammortamento impianti

2. Il sistema informativo di bilancio è costituito

da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa

dalle informazioni supplementari legate al bilancio

dalla relazione sulla gestione e dalla relazione del soggetto incaricato del controllo

contabile

dall’insieme dei documenti costituiti dal bilancio di esercizio, dagli allegati, dalle

informazioni complementari e dalle relazioni accompagnatorie

3. Se l’ammortamento civilistico è maggiore dell’ammortamento fiscalmente ammesso in

deduzione

non si apporta alcuna variazione al reddito di bilancio

si deve effettuare una variazione in aumento del reddito di bilancio

si deve effettuare una variazione in diminuzione del reddito di bilancio

4. La contabilità direzionale fornisce informazioni

finalizzate alla gestione del costo di produzione

per misurare i profitti

esclusivamente ai soggetti interni

ai soggetti interni ed esterni

Disciplina: Matematica

Domande a trattazione breve

1 Indicare in cosa consiste l’errore tra funzione interpolante e dati del problema e specificare

l’ipotesi alla base del metodo dei minimi quadrati.

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2 La “correlazione lineare”, il Candidato descriva brevemente il metodo e le sue applicazioni

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Domande a risposta multipla

Il sistema di disequazioni

02

0

0

yx

y

xy

è soddisfatto:

□ in un quadrilatero □ in una regione illimitata □ in un insieme vuoto □ in due regioni illimitate

Quale, tra le soluzioni proposte, caratterizza la parabola di equazione

322 xxy

□ il suo vertice cade nel I Quadrante;l’asse di simmetria è parallelo all’asse Y;

non interseca mai l’asse delle ascisse;

□ ha il vertice nell’origine degli assi; l’asse di simmetria coincide con l’asse Y;

interseca l’asse delle ascisse in due punti distinti;

□ il suo vertice appartiene al I Quadrante; l’asse di simmetria è parallelo all’asse

delle ordinate;interseca l’asse X in due punti distinti;

□ il suo vertice appartiene al I Quadrante; l’asse di simmetria è parallelo all’asse

delle ordinate; interseca l’asse delle ascisse in un solo punto.

Un equazione con infinite soluzioni si dice:

□ indeterminata

□ determinata

□ impossibile

□ errata

10.1 Griglie di valutazione delle prove in quindicesimi

Griglia di valutazione per la prima prova

Tipologia A: Analisi del testo

Indicatori Valutazione Voto Comprensione del testo fino a un massimo di 4 punti

Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo di 4 punti

Analisi del testo fino a un massimo di 4 punti

Interpretazione complessiva e approfondimenti fino a un massimo di 3 punti

Tipologia B: Saggio breve / articolo di giornale

Indicatori Valutazione Voto Impostazione generale del lavoro e capacità di avvalersi del materiale proposto fino a un massimo di 4 punti

Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo di 4 punti

Pertinenza e sviluppo delle argomentazioni fino a un massimo di 4 punti

Approfondimenti e rielaborazione personale fino a un massimo di 3 punti

Tipologia C: Tema di argomento storico

Indicatori Valutazione Voto Conoscenza dell’argomento fino a un massimo di 5 punti

Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo di 4 punti

Coerenza espositiva e organica degli eventi considerati fino a un massimo di 4 punti

Analisi della complessità e relazione degli eventi. Valutazione critica fino a un massimo di 2

Tipologia D: Tema di ordine generale

Indicatori Valutazione Voto Pertinenza e conoscenza dell’argomento fino a un massimo 4

Correttezza e proprietà linguistica fino a un massimo 4

Coerenza espositiva e argomentativa fino a un massimo 4

Correttezza delle informazioni e livello di approfondimento e originalità fino a un massimo 3

Livorno, __________________________ I Commissari Il Presidente

SECONDA PROVA CANDIDATO ……………………………………………………………… CLASSE ……..

INFORMATICA

Livorno, ………/2016

* nel caso in cui la somma dei punteggi parziali degli indicatori presenti una parte frazionaria, il punteggio complessivo sarà arrotondato per eccesso all’intero superiore

Il presidente I Commissari

Griglia di valutazione per la Terza prova

ALUNNO/A ________________________________ CLASSE __________ SEZ. _____________ MATERIA ______________________

DESCRITTORI MISURATORI B1 B2 PARZIALE B

DESCRITTORI

C1 C2 C3 C4 PARZIALE C

Trattazione completa, corretta e resa con linguaggio specifico (ottimo: 10_09/10)

4,5

Risposta corretta (1,5)

4,2

Trattazione corretta, ma essenziale nei contenuti e nella forma (Buono: 8_7/10)

3,8

******

3,4

Trattazione accettabile, con qualche imprecisione (Sufficiente: 6/10)

3,0

******

Trattazione solo parzialmente adeguata (Non sufficiente: 5/10)

2,5

******

Trattazione inadeguata nei contenuti e nell’esposizione (Insufficiente: 4/10)

2,0

*******

Trattazione errata o non data (Negativo: 3_2_1/10)

1,5

Risposta errata o non data (0,1)

0,9

0,2

Totale B Totale C

TOTALE/15

Li, ______________________________________________

Firma docenti __________________________________________

10.2 Griglia di valutazione per il colloquio orale

INDICATORI DESCRITTORI Punteggi

o in /30

Punteggi

o

assegnat

o

I FASE

Argomento

proposto

dal

candidato

1. Capacità di

applicazione delle

conoscenze e di

collegamento

multidiscipli-

nare

Autonoma, consapevole ed efficace

Autonoma e sostanzialmente

soddisfacente

Accettabile e sostanzialmente corretta

Guidata e in parte approssimativa

Inadeguata, limitata e superficiale

Da 1 a 6

punti

2. Capacità di

argomentazione,

di analisi/sintesi,

di rielaborazione

critica

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile

Parzialmente adeguata e

approssimativa

Disorganica e superficiale

da 1 a 2

punti

____/8

II FASE

Argomenti

proposti dai

commissari

1. Conoscenze

disciplinari e capacità

di collegamento

interdisciplinare

Complete, ampie e approfondite

Corrette e in parte approfondite

Essenziali ma sostanzialmente corrette

Imprecise e frammentarie

Frammentarie e fortemente lacunose

Da 1 a 10

punti

2 Corenza logico-

tematica, capacità di

argomentazione, di

analisi/sintesi

Autonoma, completa e articolata

Adeguata ed efficace

Adeguata e accettabile

Parzialmente adeguata e

approssimativa

Disorganica e superficiale

Da 1 a 5

punti

3. Capacità di

rielaborazione critica

Efficace e articolata

Sostanzialmente efficace

Adeguata

Incerta e approssimativa

Inefficace

Da 1 a 5

punti

__/20 III FASE

Discussione

prove

scritte

1. Capacità di

autovalutazione e

autocorrezione

I PROVA Adeguata

Inefficace

0,50

0

II PROVA Adeguata

Inefficace

0.50

0

III PROVA Adeguata

Inefficace

1

0

____/ 2

___/30