esame di stato a.s. 2014 / 2015 documento del … · schema di attribuzione del credito scolastico...
TRANSCRIPT
1
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
ALBERGHIERI DELLA RISTORAZIONE - TURISTICI e COMMERCIALI
“ G. DE CAROLIS”
SPOLETO
ESAME DI STATO
a.s. 2014 / 2015
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V^ ENOGASTRONOMIA SEZ. B
2
INDICE
1. GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTI 3
2. FINALITÀ, CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ 4
3. PROFILO DELLA CLASSE 6
4. LA VALUTAZIONE
CRITERI DI MISURAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
TIPOLOGIA DELLE PROVE
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
7
5. IL PROGETTO DI CLASSE 8
6. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 9
7. I PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI
ITALIANO
STORIA
SCIENZA E CULTURA DELL‟ALIMENTAZIONE
DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA
LABORATORIO DI ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA
MATEMATICA
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SALA E VENDITA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
ALTERNATIVA A RELIGIONE
11
15
18
21
24
26
29
33
36
39
41
42
8. ALLEGATI:
1. Griglia di valutazione della I° prova scritta-Italiano
2. Griglia di valutazione della II° prova scritta - Scienza e Cultura dell‟Alimentazione
3. Griglia di valutazione della III° prova scritta
4. Griglia di valutazione del colloquio orale
5. Griglia di valutazione standard per quarto e quinto anno
6. Griglia di corrispondenza voto numerico-livello di prestazione
7. Schema di attribuzione del credito scolastico e formativo
8. Griglia per l‟attribuzione del voto di condotta
9. Le simulazioni di terza prova
10. Firme Docenti
11. Documentazione riservata
43
46
47
52
53
54
55
57
58
71
3
GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTI
Gli alunni
N. Cognome e nome Comune di residenza
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Gli insegnanti
Materie Docenti
Italiano - Storia Emanuela Valentini Albanelli
Matematica – Informatica Tilde Fabi
Diritto e Tecnica Amministrativa Paola Selli
Lingua inglese Dina Salari
Lingua francese Antonella Tassi
Scienza e cultura dell’Alimentazione Anna Maria Villani
Laboratorio di Enogastronomia Claudio Cesarò
Laboratori di servizi Enog. Sala e vendita Graziano Crispoldi
Educazione fisica Giuseppina Santoni
Religione Iole Francucci
Attività alternativa a religione Paolo Ciri
4
2. FINALITA’, CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ
Profilo professionale
Il Diplomato di istruzione professionale nell‟indirizzo “Servizi per l‟enogastronomia e l‟ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell‟enogastronomia e dell‟ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.
Esso è in grado di:
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l‟organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
applicare le norme attinenti la conduzione dell‟esercizio, le certificazioni di qualità, la
sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al
cliente e finalizzate all‟ottimizzazione della qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle
risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
Nell‟articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare
nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando
le nuove tendenze.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia”,
conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici ed enogastronomici.
5
SAPERE
1. Conoscenza dei concetti essenziali delle discipline
2. Conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere
3. Conoscenza del ruolo, delle articolazioni e delle implicazioni economiche del settore turistico
con particolare riferimento all‟ambito ristorativo e ricettivo
4. Conoscenza approfondita del mercato della ristorazione
5. Conoscenza basilare della struttura organizzativa dell‟impresa ristorativa nelle diverse tipologie
6. Conoscenza delle tecniche operative di base
7. Conoscenza del proprio territorio in rapporto all‟attività professionale
SAPER FARE
1. Capacità di interpretare eventi, problematiche e tendenze del mondo contemporaneo e della
propria professione
2. Capacità di comunicare efficacemente nella propria e nelle lingue straniere oggetto di studio
3. Capacità di utilizzare differenti tecnologie di comunicazione
4. Capacità di collegare e rielaborare individualmente gli apprendimenti
5. Capacità di formulare valutazioni sulla base di criteri espliciti
6. Capacità di redigere progetti a carattere professionale
SAPER ESSERE
1. Essere flessibile e disponibile al cambiamento
2. Essere in grado di impegnarsi a fondo per realizzare un obiettivo
3. Possedere doti di precisione, creatività, comunicazione ed organizzazione
4. Avere un comportamento improntato alla disponibilità, tolleranza, autocontrollo e senso della
misura
5. Essere consapevole del proprio ruolo professionale ed affidabile nello svolgimento dello stesso.
6
3. PROFILO DELLA CLASSE
Caratteristiche degli studenti. La classe è composta da diciannove alunni, quattordici ragazzi e cinque
ragazze. Tutti iscritti al quinto anno per la prima volta e provenienti dalla medesima classe quarta
sez. B. Il consiglio di classe ha predisposto PDP per due studenti con DSA e per una studentessa
con BES.Due alunni, non ammessi alla classe successiva in quarto A, sono stati inseriti in quarto B.
Per quanto riguarda la provenienza degli alunni: tre, residenti nel Lazio (comuni di Vitorchiano e
Guidonia), due nella nostra regione (comuni di Montecchio e Sigillo) , una nelle Marche (comune
di Numana), sono convittori presso il convitto annesso al nostro istituto, sei, residenti in comuni
vicini alla sede scolastica (Gualdo Cattaneo, Foligno, comune di Spoleto, Cascia ) , sono pendolari.
Cinque, provenienti dai comuni di Narni, Nepi,Vitorchiano, Roma, vivono autonomamente a
Spoleto. Due soli studenti risiedono a Spoleto con la propria famiglia.
I rapporti con le famiglie si sono realizzati nei ricevimenti di fine periodo e in quelli mensili, cui si
sono aggiunte le comunicazioni scritte relative alle assenze e/o altre segnalazioni didattiche.
Attività di recupero. Per quanto riguarda la nuova normativa, in conformità ai criteri e alle
modalità stabiliti nel Collegio dei docenti del 2 Ottobre 2014, il Consiglio di classe in data 20
Gennaio 2015, dopo aver proceduto ad un‟ attenta analisi dei bisogni formativi degli studenti e della
natura delle difficoltà rilevate nell‟apprendimento delle discipline, ha deliberato le attività di
recupero per gli alunni che hanno riportato valutazioni insufficienti negli scrutini del primo periodo
articolandole in:
1) orario extracurriculare per un massimo di due discipline per alunno;
2) attività di recupero in orario di lezione;
3) moduli di lavoro personalizzato in modo autonomo e con la supervisione degli
insegnanti disciplinari interessati.
Al termine di tutti gli interventi sopraelencati sono state effettuate dai docenti curricolari prove di
verifica scritte o orali o pratiche per accertare l‟avvenuto superamento delle carenze riscontrate
nelle materie individuate e riportate nei registri individuali.
Stabilità dei docenti. Gli ultimi due anni scolastici sono stati caratterizzati dalla continuità didattica
per tutte le discipline, tranne che per l‟inserimento, in considerazione del nuovo indirizzo
professionale, delle discipline Diritto e Tecnica Amministrativa ( come fusione delle due discipline,
Diritto ed Economia) insegnata dalla prof. Selli, e Laboratori di servivi Enogastronomici settore
Sala e Vendita, insegnata dal prof. Crispoldi. Il prof. Ciri ha inoltre svolto attività alternativa alla
Religione.
7
4. LA VALUTAZIONE
CRITERI DI MISURAZIONE. Nel corso dell‟a.s., per misurare il conseguimento o meno, da
parte degli studenti, degli obiettivi disciplinari e pluridisciplinari stabiliti in sede di
programmazione, è stata utilizzata una griglia di valutazione standard per gli ultimi due anni
scolastici, integrata, dove necessario, da quella di corrispondenza voto numerico-livello di
prestazione, entrambe deliberate in consiglio di classe ed in collegio docenti (all.5 e 6). Sono
state altresì predisposte ed utilizzate griglie di misurazione per lo scritto di Italiano (all.1), lo
scritto di Scienza e Cultura dell‟Alimentazione (all.2), per le verifiche dei moduli
pluridisciplinari (all.3) e per le simulazioni del colloquio d‟esame (all.4). E‟ stata predisposta la
griglia per la valutazione della condotta (all. 8).
CRITERI DI VALUTAZIONE. In sede di valutazione sono stati presi in considerazione
indicatori, quali: interesse, impegno, partecipazione al dialogo educativo e progresso rispetto ai
livelli di partenza.
TIPOLOGIA DELLE PROVE. Prove strutturate e semistrutturate. Interrogazione orale. Caso
professionale. Trattazione sintetica, orale e scritta, di argomenti. Produzioni scritte in base a
tipologie testuali date.
Nel secondo periodo dell‟anno scolastico sono state effettuate due simulazioni della prima, della
seconda e della terza prova d‟esame.
Nei primi due casi le discipline coinvolte nell‟esercitazione sono state Italiano e Scienza e
Cultura dell‟Alimentazilone, che hanno effettuato due prove ciascuna.
La terza prova ha visto impegnati i docenti di Diritto e Tecnica Amministrativa, Laboratorio di
Enogastronomia, Laboratorio di servizi Enogastronomici settore Sala e vendita e Lingua inglese
che hanno effettuato due simulazioni, la cui documentazione è consultabile nell‟appendice al
presente documento.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLATICO E FORMATIVO. Si
rimanda all‟ allegato n. 7.
8
5. IL PROGETTO DI CLASSE
Il Consiglio di classe ha stabilito che il progetto di classe sia finalizzato alla preparazione e alla
stesura dei percorsi pluridisciplinari da presentare in sede di Esame di Stato come tesine in forma
cartacea o multimediale.
LE TESINE PLURIDISCPLINARI
ALUNNO TITOLO/ARGOMENTO TIPO
Il Cacao Cartaceo
La II rivoluzione industriale (La cucina di
una società è il linguaggio nel quale essa
traduce inconsciamente la sua struttura).
Cartaceo
Mangiare è una necessità, mangiare
intelligentemente è un‟arte.
Cartaceo
Etiopia Cartaceo/Multimed.
La scoperta di un piatto nuovo è più
preziosa per il genere umano che la scoperta
di una stella.
Cartaceo
Sicilia e dieta mediterranea Cartaceo
La France! Cartaceo
Ossessioni Cartaceo-
Europa Cartaceo-
Fall out Cartaceo
Igiene e sicurezza Cartaceo
La pasta Cartaceo
Living in America Cartaceo
Slow Food Cartaceo
La storia del calcio italiano (mondiali 1934) Cartaceo
Globalizzazione e industrializzazione Cartaceo
Il Caffè Cartaceo
XX:Secolo breve ma intenso (Piccole grandi
svolte)
Cartaceo
La grande mela: storia di un metafrutto Cartaceo
9
6. ATTIVITÀ DI STAGE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
A cura del tutor Prof. Claudio Cesarò
Il percorso di alternanza scuola-lavoro si sviluppa soprattutto attraverso metodologie basate su: la
didattica di laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi, l‟orientamento
progressivo, l‟analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore ristorativo- ricettivo, il lavoro
cooperativo per progetti, la personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l‟uso delle
tecnologie e del pensiero creativo, la gestione di processi in contesti organizzati.
Gli studenti della classe quinta Enogastronomico Cucina sezione B hanno svolto attività di stage e
alternanza scuola lavoro, arricchimento così la propria formazione attraverso ulteriori conoscenze
e competenze spendibili sul mercato del lavoro. Ha permesso inoltre di realizzare un collegamento
tra l'offerta formativa e lo sviluppo socio economico delle diverse realtà territoriali.
I percorsi in alternanza sono stati progettati ed attuati dall'istituzione scolastica, sulla base di
apposite convenzioni stipulate con le singole imprese, con gli enti pubblici e con privati.
Presso tali enti/aziende, i giovani hanno trascorso periodi di apprendimento in situazione
lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
La verifica del corretto svolgimento dei percorsi e, la valutazione dell'apprendimento degli studenti
impegnati in stage/alternanza, sono state svolte dall'istituzione scolastica con la collaborazione del
tutor formativo esterno, designato dall'ente ospitante, attraverso apposita certificazione (diario di
bordo).
Nell‟anno scolastico 2014/15 la classe ha raggiunto e superato di gran lunga il monte-ore previsto
(66 h), partecipando alle attività di stage e alternanza scuola-lavoro presso strutture ricettive della
Regione e/o nei rispettivi luoghi di residenza: Stage a inizio anno scolastico dal 13/10/2014 al
25/10/2014; Alternanza Scuola Lavoro 1 giorno alla settimana a partire dal 19/11/2014 fino al
29 /05/2015.
Queste esperienze hanno permesso agli alunni di analizzare, in tutte le sue sfaccettature, il mondo
della ristorazione, un mondo in continua evoluzione con numerose possibilità d‟impiego e diverse
realtà, dove l‟esigenza di una preparazione professionale approfondita, unita alla capacità di
adattarsi alle varie esperienze, ha rappresentato l‟elemento caratterizzante delle singole operazioni
lavorative. Nelle esperienze svolte, gli alunni hanno riportato valutazioni positive e in taluni casi
ottime.
La classe ha partecipato alle seguenti attività professionali interne ed esterne:
Progetto Coricelli : partecipazione sia al progetto biennale Olio Coricelli che al concorso indetto
dall‟azienda attraverso lo studio e la presentazione, da parte degli allievi, di ricette inedite per il sito
aziendale.
Progetto “A scuola di cucina con grana padano”: una giornata di formazione in laboratorio con lo
chef aziendale per imparare a degustare e ad utilizzare al meglio questo prezioso prodotto italiano.
Progetto “intercultura in laboratorio”: temperaggio e lavorazione del cioccolato fondente
Lezioni monografiche in laboratorio con esperti esterni di settore:
1) Arte dell‟intaglio di frutta e verdura
2) Macelleria: sezionatura della “pistola”, carré e coscio di vitello
Visite professionali svolte c/o le seguenti aziende:
1 Coricelli
2 Catering & Banqueting “Il Cuoco innamorato”
3 Cash & Carry Metro
4 Perugina Nestlè
10
CONSUNTIVO ATTIVITÀ DI STAGE dal 13/10/2014 al 25/10/2014
n.
Cognome
Nome
A Z I E N D E
01 Dolce Napoli S.r.l. Todi
02 Pizza e Dolci “Nursina” Spoleto
03 Hotel Rist. Miramonti Cascia
04 Rist. “Il Tempio del Gusto” Spoleto
05 Ristorante “Ciccia e Core” Foligno
06 Taverna “La Lanterna” Spoleto
07 Rist. “Corno Rosso” S.r.l. Baschi
08 Andrea e Alfonso Muzzi S.a.s. Foligno
09 Ristorante “Il Tartufo” Spoleto
10 Pasticceria/bar “Dolci momenti” (RM)
11 Hotel “Lido dei pini” Anzio (RM)
12 Locanda Fanfaluca Effebi S.a.s. Trevi
13 Rist. “Al Pallone” Vitorchiano (VT)
14 Mathreex Gualdo Tadino (PG)
15 Ristorante “I Dogi” Spoleto
16 Andrea e Alfonso Muzzi S.a.s. Foligno
17 Bar Ristorante “Canasta” Spoleto
18 Ristorante “Il Pagliaccio” Roma
19 Pasticceria “Natalizi” S.r.l. Roma
CONSUNTIVO ATTIVITÀ DI A. S. L. dal 19/11/2014 al 29/05/2015
n.
Cognome
Nome
A Z I E N D E
01 Bar Pasticceria Arcobaleno
02 Pizza e dolci "Nursina"
03 Hotel Ristorante Dei Miramonti
04 Panificio Santini
05 Ristorante Pizzeria "Ciccia e Core"
06
07 Il Tempio del gusto
08 Andrea e Alfonso Muzzi S.a.s. Foligno
09 Ristorante Apollinare
10 Il Tempio del gusto
11
12
13 Hotel Arca e Ristorante Canasta
14
15
16 Andrea e Alfonso Muzzi S.a.s. Foligno
17 Hotel Arca e Ristorante Canasta
18
19 Panificio Santini
11
7. I PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI
ITALIANO
Classe V B CUCINA a.s. 2014\2015
OBIETTIVI GENERALI
1 conoscenza di cornici storiche per inquadrare i maggiori eventi
2 capacità di interpretare un testo letterario
3 capacità di contestualizzare la produzione letteraria nel contesto storico-culturale attraverso il
riconoscimento delle caratteristiche formali e tematiche dei brani antologici scelti
4 capacità di relazionare oralmente su argomenti culturali e professionali
5 capacità di comporre un testo informativo o argomentativi
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI:
1. IL ROMANZO DEL SECONDO OTTOCENTO IN EUROPA E IN ITALIA
L‟età del Positivismo
Il Naturalismo francese
Il Verismo italiano
2. GIOVANNI VERGA
La vita
I romanzi preveristi
La svolta verista
Poetica e tecnica narrativa del Verga verista
L‟ideologia verghiana
Il Verismo di Verga e il Naturalismo francese
Le opere: L‟amante di Gramigna (prefazione) - I Malavoglia (prefazione) - La Roba (da
Novelle Rusticane)
12
3. IL NOVECENTO: COMPONENTI E ASPETTI DEL DECADENTISMO.
L‟inizio della poesia moderna:
C. Baudelaire.
Da I fiori del male:
a) L‟albatro
b) Corrispondenze
A.Rimbaud
P.Verlaine
Il Simbolismo: la poetica
Il Decadentismo: caratteri generali: gli influssi delle filosofie di fine „800: Bergson, Freud,
Nietzche
4. LA LIRICA DEL PRIMO NOVECENTO: I CREPUSCOLARI; LE AVANGUARDIE
STORICHE
Il concetto di avanguardia letteraria
IL Futurismo: caratteri generali
F.T. Martinetti: a) Manifesto del Futurismo (1909)
b) Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912)
c) Il Manifesto della cucina futurista
I Crepuscolari: caratteri generali
La poesia crepuscolare: principi di poetica e temi con particolare riferimento a Gozzano
4. IL DECADENTISMO IN ITALIA
GIOVANNI PASCOLI:
La vita, le opere, la poetica
Lavandare
X Agosto
Il Fanciullino.
13
GABRIELE D’ANNUNZIO:
La vita, le opere, la poetica
La sera Fiesolana
La pioggia nel pineto
La sabbia del tempo.
5. ITALO SVEVO
Vita ed opere.
Svevo romanziere:
a) Una vita
b) Senilità
La coscienza di Zeno: struttura e temi. Letture
a) Prefazione
b) La vita è una malattia.
6. LETTURA INTEGRALE di un romanzo del secondo Novecento ( a scelta degli studenti)
METODO:
analisi diretta del testo letterario, lezione frontale e dialogata.
STRUMENTI:
libro di testo, partecipazione a concorsi e al progetto di giornalismo “Walter Tobagi”, con lezioni di
professionisti ed esperti.Visite guidate sul territorio.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:
aula ordinaria; quattro ore settimanali.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
a) capacità d‟esposizione orale e scritta
b) conoscenza e comprensione dei contenuti specifici
c) coerenza nell‟esposizione
d) elaborazione di giudizi personali
STRUMENTI DI VALUTAZIONE:
verifiche orali, prove semistrutturate, prove scritte tradizionali e di varia tipologia come previste
dagli Esami di Stato, realizzazione di articoli per il giornale del Corso Tobagi, realizzazione di
tesine per le borse di studio “Angelo Musco”, stesura di articoli per il sito della scuola.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
I 19 alunni della classe hanno dimostrato di aver raggiunto livelli differenziati, quasi tutti sono in
grado di individuare le tematiche fondamentali presentate, la maggior parte conosce gli argomenti
trattati inquadrandoli anche in un contesto storico- culturale mettendoli in relazione tra di loro.
Anche il possesso dei mezzi espositivi- espressivi, nella maggior parte dei casi risulta adeguato,
anche se in alcuni casi permangono incertezze e imprecisioni.
14
Risultati assai positivi si sono avuti quando, in prima persona gli studenti hanno deciso di
partecipare ad attività specifiche. In particolare:
Corso di Giornalismo “W. Tobagi”hanno pubblicato: Borgiani, Cherubini e Biondini,
Ficarra e Gentili.
Borse di studio Angelo Musco: Reggianti-Scoma, Lignini, Pompei, Colonna (2° premio
exaequo), Gentili (2° premio exaequo), Zenobi d‟Errico (1°premio).
Temi storici ANPI: Borgiani, Mignozzi, Monteriù, Quiton.
Articoli sito scuola:Colonna, Pompei, Zenobi, Biondini Cherubini
15
STORIA
Classe V B Cucina a.s. 2014\2015
OBIETTIVI GENERALI:
1) Conoscere, saper collocare e collegare fatti e conseguenze.
2) Capacità di cogliere i nessi tra storia settoriale e storia generale
3) Capacità di problematizzare tenendo conto delle relazioni temporali e spaziali dei f
atti.
4) Approfondire la metodologia storica anche attraverso la ricerca d'archivio
5) Sviluppare il senso critico analizzando i rapporti tra conoscenza del passato e del
presente anche in relazione alla comprensione del presente.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
1. LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Contrasti e alleanze tra le potenze europee
L‟inizio del conflitto
L‟Italia tra neutralità e interventismo
La fine della guerra e l‟Europa ridisegnata
2. LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL’URSS
Un paese arretrato
Le rivoluzioni del febbraio e dell‟ottobre 1917
Nascita della Russia Sovietica: la politica e l‟economia
Da Lenin a Stalin
3 L’ASCESA DEL FASCISMO IN ITALIA
L‟Italia nel dopoguerra
La nascita di nuovi partiti
Mussolini al governo
Il delitto Matteotti
4 LA SOCIETÀ TOTALITARIA DI MASSA
regimi totalitari e consenso di massa
Hitler e il nazionalsocialismo
16
la dottrina nazista
la riorganizzazione del Partito nazionalsocialista
verso la fine della repubblica di Weimar
il nazismo al potere e il Terzo Reich
la propaganda
la repressione e la persecuzione degli ebrei
la politica economica della Germania nazista
lo stalinismo
la politica economica dell'URSS
tensioni e contrasti nel resto d'Europa: la Spagna di Franco
5 IL FASCISMO NEGLI ANNI DEL REGIME
il regime autoritario di massa
sindacati, propaganda e previdenza sociale
la riforma Gentile e la politica culturale fascista
l'antifascismo: emigrazione e opposizione clandestina
la vita economica
la stagnazione dell'agricoltura
la politica estera
la guerra d'Etiopia
l'avvicinamento alla Germania e la militarizzazione del Paese.
6 LA SECONDA GUERRA MONDIALE
il cammino verso la guerra
i caratteri di fondo della Seconda guerra mondiale
la guerra lampo in Europa. Il crollo della Polonia e della Francia
la battaglia d'Inghilterra e la guerra marittima
L'Italia dalla "non belligeranza "all'intervento.
l'Italia in guerra e la sua subordinazione alla Germania
l'attacco tedesco all'URSS
l'attacco del Giappone agli USA e la guerra planetaria
7 LA CONTROFFENSIVA DEGLI ALLEATI E LA LIBERAZIONE
Il rovesciamento delle sorti del conflitto a favore degli Alleati
La caduta del Fascismo
Il crollo della Germania e del Giappone
la Resistenza in Europa
L'Italia dopo l'armistizio
La Resistenza.
17
8 IL MONDO DIVISO
Il bilancio della seconda guerra.
L'ONU:
L'inizio della Guerra Fredda:l'Urss e il campo socialista, la politica Usa.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ E ALLA CONVIVENZA CIVILE
Il modulo verrà affrontato nell'ambito del progetto il Quotidiano in classe, la partecipazione al
laboratorio di storia a Colfiorito in collaborazione con l‟Isuc
MEZZI UTILIZZATI:
libro in adozione, S.Cardini-F. Onorato:Storia &temi, il Novecento", fotocopie,videocassette,
lezioni in archivio.
TEMPI:
due ore settimanali,
METODO:
lezioni frontali, lezioni in archivio, analisi diretta dei documenti, partecipazione a mostre e convegni
sulla Grande Guerra e sulla Resistenza organizzati nel territorio (mostra a Perugia, convegno a
Spoleto sulla Grande Guerra e sulla Resistenza-23 aprile). Concorso ANPI
STRUMENTI DI VALUTAZIONE:
verifiche orali, test.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
sulla base della griglia di valutazione sono stati adottati i seguenti criteri:
a) conoscenza e comprensione degli argomenti trattati
b) capacità espositiva
c) capacità di rielaborare e formulare giudizi motivati e pertinenti.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli alunni conoscono gli eventi principali del periodo storico esaminato; la maggior parte di loro sa
esporli in modo semplice ma sufficientemente corretto, mentre solo alcuni hanno potenziato la
capacità di rielaborazione e d'analisi dei rapporti tra il passato e il presente.
18
SCIENZA E CULTURA DELL‟ALIMENTAZIONE
CLASSE 5^ ENOG. SEZ. B a.s. 2014\2015
OBIETTIVI GENERALI DISCIPLINARI
1. Conoscenza e comprensione dei principi dell‟igiene degli alimenti e degli ambienti di lavoro
2. Conoscenza e comprensione delle principali tecniche di conservazione degli alimenti
3. Conoscenza e comprensione dei principali concetti della dietetica e della dietoterapia
Le principali finalità sono state quelle di guidare gli allievi ad affrontare criticamente le
problematiche riguardanti l‟alimentazione e le variabili a livello dietetico, in rapporto anche alla
prevenzione o alla cura delle diverse patologie, l‟igiene degli alimenti e la loro conservazione e
l‟acquisizione di un uso più corretto e pertinente della terminologia specifica, della capacità di
sintesi, di analisi e di rielaborazione dei nuclei fondamentali della disciplina.
CONTENUTI DISCIPLINARI
1° MODULO
I LARN E LE LINEE GUIDA
Le raccomandazioni nutrizionali nell‟età adulta
Le dieci linee giuda
2° MODULO
LA DIETA NELLE DIVERSE ETA’ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE
La dieta nell‟età evolutiva- la dieta nel primo anno di vita- l‟allattamento naturale, misto e
artificiale- il latte formulato- lo svezzamento.
La dieta nei bambini in età prescolare e scolare.
La dieta nell‟adolescenza
La dieta nell‟età adulta.
La dieta nella terza età.
Diete particolari: la dieta dello sportivo, fattore quantitativo , qualitativo e cronologico.
La dieta mediterranea- la dieta vegetariana, la dieta eubiotica.
3° MODULO
LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE
Le allergie e le intolleranze alimentari
L‟intolleranza al lattosio
La celiachia nel bambino e nell‟adulto
la dieta del celiaco
le malattie cardiovascolari: l‟ipertensione arteriosa, iperlipidemie e aterosclerosi
le indicazioni dietetiche.
il diabete mellito e la dieta
l‟obesità: classificazione e indicazioni dietetiche
I disturbi gastrointestinali: il reflusso esofageo, la gastrite, la stipsi
19
Alimentazione e cancerogenesi: le misure dietetiche e i comportamenti preventivi.
Disturbi del comportamento alimentare: l‟anoressia nervosa e la bulimia
4° MODULO
Gli additivi alimentari
I conservanti antimicrobici: l‟acido sorbico, l‟acido benzoico, anidride solforosa, i nitrati e i nitriti
di sodio e di potassio.
Gli antiossidanti: i tocoferoli e le lecitine.
Addensanti, gelificanti ed emulsionanti: le pectine , l‟acido alginico,i polifosfati, le lecitina.
I coloranti e gli aromatizzanti.
Gli esaltatori di sapidità.
Gli edulcoranti , i dolcificanti calorici, gli edulcoranti intensivi
5° MODULO
I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE
Le contaminazioni
Le micotossine - le contaminazioni da fitofarmaci:classificazioni dei fitofarmaci, gli effetti
sull‟uomo- gli zoo farmaci.
Contaminazioni da contenitori a da imballaggi
Contaminazioni da sali di metalli pesanti: intossicazioni da piombo, da mercurio, da cadmio.
Contaminazione radioattiva
Contaminazione biologica : le modalità di contaminazione- virus- batteri- spore- crescita batterica-
le tossine batteriche
Le tossinfezioni alimentari: la stafilococcosi, la salmonellosi, il botulismo.
La sicurezza alimentare e la qualità degli alimenti
La qualità totale degli alimenti
L‟HACCP
La qualità controllata
6° MODULO
NUOVI ALIMENTI E BIOTECNOLOGIE
I probiotici e i prebiotici – alimenti funzionali –gli alimenti o.g.m.
METODOLOGIE
E‟ stata privilegiata essenzialmente la lezione frontale e dialogata per agevolare la discussione e la
partecipazione di tutta la classe.
MEZZI UTILIZZATI
Il libro di testo in adozione : SICUREZZA ALIMENTARE E DIETETICA di A. Machado
ed. Poseidonia Scuola
riviste specializzate, ricerche su testi specifici, computer e proiettore
20
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Aula ordinaria e n. 3 ore settimanali per un totale di 83 ore
CRITERI DI VALUTAZIONE
1. conoscenza e comprensione dei contenuti disciplinari
2. acquisizione e uso corretto della terminologia specifica
3. capacità di sintesi
4. capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Test semi-strutturati, relazioni sintetiche, simulazioni della prove di esame,verifiche scritte e orali.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
I contenuti sviluppati durante il corrente anno scolastico hanno privilegiato l‟ampliamento e
approfondimento delle conoscenze acquisite negli anni precedenti, così da permettere agli allievi di
passare da un‟interpretazione educativo alimentare dei contenuti disciplinari ad un‟analisi
sistematica e critica dei nuclei fondamentali , in rapporto alle varie esigenze dietetiche e nutrizionali
e alle problematiche relative all‟igiene degli alimenti.
La classe ha manifestato un discreto interesse per la disciplina, la partecipazione è stata attiva anche
se in alcune situazioni poco ordinata vista la vivacità della classe.
Molti allievi hanno acquisito una buona padronanza dei contenuti, mentre la una parte della classe
si è limitata ad una ricezione alquanto passiva, ad uno studio a volte superficiale e finalizzato solo
alla valutazione, mancando così degli elementi essenziali di spessore dei contenuti e di
rielaborazione personale.
Una parte della classe ha manifestato qualche difficoltà nell‟appropriarsi di un metodo di studio più
critico e analitico e nell‟utilizzo del linguaggio specifico.
Gli obiettivi raggiunti in rapporto alla programmazione sono i seguenti:
- conoscenza delle linee guida per una sana alimentazione nelle diverse età
- saper utilizzare gli strumenti per valutare il peso desiderabile di una persona
- saper utilizzare le tabelle L.A.R.N.
- saper elaborare una dieta razionale ed equilibrata per persone sane e persone in
situazioni patologiche
- conoscenza del ruolo degli additivi alimentari
- conoscenza delle principali tossinfezioni alimentari e della loro relazione con la scarsa
qualità igienica degli alimenti o di un servizio ristorativo
L‟insegnante
Anna Maria Villani
21
DIRITTO E TECNICA AMMINITSTRATIVA
CLASSE V ENOGASTRONOMICO SEZ. B a.s. 2014\2015
Docente:Paola Selli
CONTENUTI:
IL TURISMO: UNA PROSPETTIVA EUROPEA
Unione Europea: breve storia. Le istituzioni.
Fonti del diritto comunitario.
Trattati istitutivi e emendativi dell‟UE.
La carta dei diritti fondamentali.
Le fonti derivate.
Gli accordi internazionali della UE.
Gli accordi tra gli Stati membri. Il trattato di Lisbona e il turismo.
La politica europea per il territorio:
Europa, prima destinazione turistica mondiale.
Le sfide e le opportunità.
Competitività, innovazione, qualità nel turismo.
Diversificazione e sostenibilità. Turismo e risorse.
LA LEGISLAZIONE TURISTICA
Lo Statuto dell’imprenditore commerciale:
L'obbligo delle scritture contabili, iscrizione al registro delle imprese e soggezione al fallimento e
alle procedure concorsuali.
Requisiti professionali e di ordine generale e morale.
Avvio di un‟impresa ristorativa e ricettiva.
La comunicazione unica di impresa: cos‟è e come funziona. (cenni)
Il sistema di gestione della sicurezza:
Il testo unico sulla sicurezza del lavoro:
I soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza. Il documento di valutazione dei rischi ( DVR). La
vigilanza e il controllo.
L’igiene e la sicurezza alimentare:
La strategia”dai campi alla tavola”
I controlli integrati nella filiera
La responsabilità degli operatori del settore alimentare.
La rintracciabilità dei prodotti.
Le informazioni al consumatore: la tracciabilità.
Il sistema HACCP.
Il Codice della privacy:
Concetto di "privacy" e "trattamento".
La disciplina dei contratti di settore:
22
Definizione di contratto e attività ristorativa.
I contratti ristorativi e norme applicabili.
Contratto di appalto di servizi, d'opera, compravendita e somministrazione. (cenni)
Il codice di consumo:
La tutela del cliente-consumatore.
Casi in cui il cliente contesta il conto.
La responsabilità del ristoratore
Casi aziendali: responsabilità per la somministrazione di cibi avariati, per danni a cose del cliente e
per furti subiti dal cliente; vendita e somministrazione bevande e alcoliche a minori.
Il contratto di banqueting.
Il contratto di catering. Gestione di mense, di ticket restaurant; catering sui mezzi di trasporto e
alberghiero.
Prendere in gestione un ristorante: la locazione immobiliare e l'affitto d'azienda.
Legge sui diritti di autore: compensi SIAE e SCF.
Il sistema di qualità . (cenni)
I marchi. (cenni)
I prodotti a Km zero e i presidi slow food. (cenni)
PROGRAMMAZIONE AZIENDALE
Pianificazione strategica e programmazione di esercizio.
Perché programmare; business plan.
L'analisi contesto esterno e interno.
Definizione delle strategie.
I Preventivi di impianto (tecnico, economico, finanziario).
La valutazione dei dati e la fase di start up
Il budget nelle imprese ristorative:
La struttura e contenuto del budget.
Il controllo budgetario (budgetary control).
Vantaggi e limiti del budget.
LE POLITICHE DI VENDITA NLLA RISTORAZIONE
Il marketing; l'evoluzione del concetto.
Customer relationship management.
Il marketing turistico territoriale (micro e macro marketing). App e QR code. (cenni)
Il marketing strategico e operativo:
Il piano di marketing;
Analisi della situazione esterna e interna: le ricerche di mercato e l'analisi e della domanda.
Analisi della concorrenza.
Il posizionamento del prodotto e analisi SWOT. (cenni)
Il ciclo di vita del prodotto.
Gli elementi del marketing mix: politica del prodotto, dei prezzi e la distribuzione .
Le forme di comunicazione:
La pubblicità, la promozione, e pubbliche relazioni. Il direct marketing. Il web marketing (cenni).
Il controllo e la valutazione dei risultati.
23
LE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO ADOTTATE:
La lezione frontale, la lezione stimolo basata sulla tecnica della “scoperta guidata”, la lezione
dialogata allo scopo di richiamare i concetti ed i contenuti considerati prerequisiti del nuovo
modulo, la lezione interattiva al termine dell‟unità didattica o del modulo, allo scopo di riepilogare
i nuovi argomenti affrontati, la strategia del “problem solving” allo scopo di sviluppare la capacità
operativa ed organizzativa, attività di gruppo al fine di sviluppare le capacità relazionali e
comunicative degli allievi.
GLI STRUMENTI DI LAVORO:
Il libro di testo: Diritto e Tecnica Amministrativa dell‟Impresa Turistica, di C. De Luca,
M.T.Fantozzi, Ed.Dea ScuolaLiviana, videoproiettore, partecipazione a convegni e visione in classe
di video pertinenti agli argomenti trattati
VERIFICHE E VALUTAZIONI:
Le verifiche sono state sia formative per il controllo in itinere del processo di apprendimento
(utilizzando esercizi strutturati quali vero/falso, risposta multipla) che sommative per il controllo
del profitto scolastico ai fini della valutazione avvalendosi di domande a risposta aperta e di esercizi
applicativi.
Per i ragazzi con disturbi specifici dell‟apprendimento, (DSA) presenti in classe sono state
adottate le misure compensative e dispensative previste dalla normativa (in particolare
semplificando il quesito con uno schema di aiuto orale nella lettura dello stesso).
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli alunni hanno dimostrato di aver raggiunto differenti livelli di apprendimenti: un ristretto numero
di costoro sono eccellenti nei risultati, altri sono a livelli di sufficienza ed infine alcuni di essi
hanno una preparazione che non è del tutto sufficiente.
Occorre precisare che lo svolgimento del programma è iniziato alla fine di ottobre per il cambio di
insegnante; pertanto alcuni argomenti sono stati svolti per cenni ed altri non hanno avuto un
riscontro esaustivo nell'apprendimento.
24
LABORATORIO DI ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015:
Contenuti
Conoscenze Abilità
1. Tecniche di cottura e
presentazione del piatto.
Caratteristiche di prodotti del
territorio.
Progettare menu compatibili
con le risorse a disposizione,
elaborati nel rispetto delle
regole enogastronomiche, in
relazione a tipicità e
stagionalità degli alimenti e
tipologia di clienti.
2. Ristorazione tradizionale,
commerciale e industriale.
Tecniche di catering e
banqueting.
Simulare nuove forme di
ristorazione con l‟offerta di
prodotti food and drink e finger
food
Definire menu adeguati alle
tipologie di ristorazione
3. Programmazione e
organizzazione della
produzione.
Criteri e strumenti per la
sicurezza e la tutela della salute
nel luogo di lavoro.
Riconoscere, spiegare e “
raccontare” un piatto, dalla
materia prima alla
realizzazione tecnica
4. Sicurezza e tutela della
salute e dell‟ambiente nel
luogo di lavoro.
Tipologie di intolleranze
alimentari.
Sistema HACCP.
Marchi di qualità, sistemi di
tutela e certificazioni.
Applicare i criteri e gli
strumenti per la sicurezza e la
tutela della salute.
METODOLOGIE adottate:
lezioni laboratoriali e frontali
visione di filmati e documentari a carattere professionale
uso del computer e software di settore.
interventi interdisciplinari
MEZZI ( STRUMENTI) utilizzati:
Libro di testo: “La nuova cucina professionale ” ALMA
esperienze di stage e alternanza scuola lavoro in azienda
Visite professionali
Partecipazione a convegni e manifestazioni gastronomiche
Interventi di esperti esterni
TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO:
N° 4 ore settimanali per un totale annuo effettivo di n° 105 h (al 15 maggio 2015)
25
SPAZI DEL PERCORSO FORMATIVO:
Laboratori di cucina
Aula ordinaria
Aula Magna
PROGETTI VISITE GUIDATE, STAGE, ESERCITAZIONI SPECIALI
Stage Alternanza Scuola Lavoro: dal 13/10/2014 al 25/10/2014
Alternanza Scuola Lavoro: dal 19/11/2014 al 29/05/2015
Visite professionali: Olio Coricelli; Catering & Banqueting “Il Cuoco innamorato”; Cash & Carry
Metro; Perugina Nestlé
Partecipazione al Progetto biennale Olio Coricelli; progetto Grana Padano; progetto “intercultura in
laboratorio”; lezioni monografiche in laboratorio “le carni”
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti.
Padronanza del linguaggio tecnico
Partecipazione ed impegno
Capacità pratiche – operative
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
Verifiche orali
Prove pratiche
Simulazioni Terza prova d‟esame
Ricerche personali e di gruppo (tesine)
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Realizzare piatti con prodotti del territorio.
Organizzare il servizio attraverso la programmazione e il coordinamento di strumenti, mezzi e
spazi.
Progettare menu per tipologia di eventi
Simulare eventi di catering e banqueting
Realizzare piatti funzionali alle esigenze della clientela con problemi di intolleranze alimentari
Simulare un piano di HACCP
Riconoscere i marchi di qualità e utilizzare sistemi di tutela e certificazioni
Applicare i criteri e gli strumenti per la sicurezza e la tutela della salute
26
MATEMATICA
DOCENTE: Prof. FABI TILDE a.s. 2014\2015
1. Considerazioni generali
Gli studenti di questa classe hanno sempre mantenuto un comportamento per lo più corretto
da un punto di vista disciplinare partecipando adeguatamente al dialogo formativo,
mantenendo un atteggiamento d‟interesse nei confronti della materia. Hanno generalmente
rispettato impegni e scadenze concordate raggiungendo un livello medio di apprendimento
soddisfacente. Nella classe, infatti, sono presenti alcuni studenti con buone capacità ma
fanno da contrappeso alcuni studenti con impegno saltuario o con lacune pregresse.
2. Obiettivi didattici
Determinare il dominio delle funzioni
Capire il concetto di limite
Saper calcolare i limiti
Saper operare con le derivate
Riconoscere e determinare i massimi e i minimi
Studiare le funzioni e saperne tracciare il grafico
3. Obiettivi conseguiti
Il rendimento complessivo della classe è piuttosto disomogeneo. La maggioranza degli
studenti ha assimilato in modo completo ed adeguato i nuovi contenuti; tre studenti si
collocano ai limiti della sufficienza per effetto della poca applicazione nello studio
domestico
4. Metodologie
Lezione frontale, dialogo costruttivo e cooperativo con gli studenti, esercizi applicativi
guidati, esercizi applicativi individuali, esercitazioni in gruppi, attività di recupero. La
trattazione teorica di ogni nuovo argomento è stata accompagnata da numerosi esempi e
controesempi in modo da rafforzarne la comprensione. Durante le nuove spiegazioni si è
cercato di far leva sulle capacità intuitive degli studenti che si sono così sentiti coinvolti a
partecipare costruttivamente al lavoro scolastico. Le interrogazioni e i compiti scritti, oltre
ad essere oggetto di valutazione, hanno contribuito al consolidamento delle nozioni studiate
e alla verifica del lavoro svolto. Non sono mancati, nelle ore curriculari e quando è stato
necessario, i momenti di ripasso-recupero dei contenuti e dei metodi risolutivi. Nel secondo
periodo, come stabilito dal Collegio Docenti, alcune ore curriculari sono state destinate al
recupero in itinere per gli alunni con debito formativo al termine del primo periodo e
all‟approfondimento per gli altri.. I compiti a casa sono stati assegnati regolarmente e
puntualmente corretti in classe durante le ore di lezione.
Ore di lezione svolte n°3 settimanali
27
5. Tipologia delle verifiche e criteri di valutazione
Per l‟accertamento della preparazione si è fatto ricorso a:
Interrogazioni orali, almeno due per ogni periodo, che abituano l‟alunno
all‟esposizione corretta delle proprie conoscenze e alla consapevole applicazione
delle tecniche risolutive. In questa fase si è controllato il grado di:
-conoscenza e comprensione dei contenuti,
-capacità nell‟uso di un linguaggio rigoroso, sintetico e preciso,
-pertinenza delle risposte in riferimento alle domande proposte.
Verifiche scritte, tre per il primo periodo e per il secondo, per controllare la capacità
di applicare quanto studiato senza prescindere dalla conoscenza e dalla
comprensione, in riferimento a:
-correttezza del calcolo,
-comprensione del testo proposto,
-precisione e chiarezza nelle parti risolutive in forma grafica,
-capacità di risolvere l‟esercizio in modo consequenziale e con metodo personale,
-grado di difficoltà dell‟esercizio stesso,
-scelta opportuna della strategia risolutiva.
Per la valutazione delle prove sia orali che scritte si sono valutati gli obiettivi in termine di:
conoscenze(40%): acquisizione di contenuti, concetti, regole, tecniche, termini , procedure;
competenze(40%): utilizzo delle conoscenze acquisite;
capacità(20%): utilizzo razionale e personale delle competenze;
nonché si sono tenuti in considerazione anche l‟interesse e l‟impegno dimostrati, il livello di
partenza e i progressi, anche minimi, riportati.
6. Mezzi utilizzati
Libro di testo: “ Nuova matematica a colori” editore Petrini
Lavagna tradizionale, calcolatrice, schemi, appunti dettati dall'insegnante.
7. Contenuti disciplinari sviluppati
Moduli Contenuto disciplinare sviluppato Note
Disequazioni
(ripasso)
Disequazioni di primo grado ad una incognita. Disequazioni
di secondo grado ad una incognita.
Disequazioni di grado superiore al secondo
(Ruffini)
Disequazioni razionali fratte
Le equazioni e disequazioni di
secondo grado sono state scelte in
modo tale che il Δ risultasse un
quadrato perfetto, non essendo
stato svolto, negli anni precedenti,
il calcolo dei radicali.
Funzioni
Concetto di funzione
Ricerca del campo di esistenza di una funzione
Classificazione delle funzioni
28
Limiti
Il calcolo dei limiti e le forme indeterminate
Il concetto di limite è stato
introdotto solamente a livello
intuitivo come mezzo per
determinare il comportamento
della funzione razionale agli
estremi del dominio.
Le derivate
Definizione di derivata di y = f(x) come limite del rapporto
incrementale (cenni)
Calcolo della derivata di:
)(
)(,,,
xg
xfya xya xyay n
La derivata viene indicata con il
simbolo )(' xy o f’(x)
Lo studio delle
funzioni
Massimi e minimi relativi di y = f(x).
Asintoti: verticali, orizzontali, obliqui.
Calcolo del )(lim
0
xfxx e del
)(lim0
xfxx
(come approfondimento)
Per lo studio di una funzione razionale intera si è proceduto in
base ai seguenti punti:
1) dominio,
2) studio del segno
3) intersezione con gli assi cartesiani
4) massimi e mini relativi.
5) Rappresentazione grafica della funzione
Per lo studio di una funzione razionale fratta si è proceduto in
base ai seguenti punti:
1) dominio
2) studio del segno
3) intersezione con gli assi
4) calcolo dei limiti e determinazione delle equazioni
degli eventuali asintoti,
5) calcolo della derivata prima e ricerca degli eventuali
massimi e minimi relativi
6) rappresentazione grafica della funzione
Dal grafico di una funzione alle sue caratteristiche
La ricerca dei massimi e dei
minimi avviene solamente con lo
studio del segno della derivata
prima.
29
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
a.s. 2014\2015
OBIETTIVI DISCIPLINARI
In considerazione delle competenze e delle capacità individuali del” sapere”, del “saper essere” e
del “saper fare” del profilo professionale e nell‟ambito delle finalità generali dell‟acquisizione di un
uso autonomo della lingua straniera, si è lavorato affinchè, al termine del biennio post-qualifica, lo
studente acquisisse, oltre ad una formazione di carattere generale, una competenza comunicativo-
relazionale tale da metterlo in grado di:
- Comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi orali su una varietà di argomenti
inerenti al settore specifico;
- Esprimersi con sufficiente comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano e attinente al
proprio ambito professionale;
- Cogliere il senso di testi scritti con particolare attenzione a quelli di carattere specifico e
professionale, potenziando le abilità acquisite nel corso degli anni precedenti, soprattutto per quanto
attiene alla microlingua;
- Produrre in modo comprensibile e adeguatamente corretto testi scritti di carattere quotidiano e
specialistico;
- Prendere coscienza dei fattori essenziali che caratterizzano la civiltà di cui si studia la lingua.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI (vedi scheda)
CRITERI UTILIZZATI PER LA SELEZIONE DEI CONTENUTI
La selezione ha tenuto conto dei seguenti criteri:
- testi che fossero adatti al livello della classe
- testi che fossero in linea con le indicazioni programmatiche del profilo professionale e con le
attività in lingua ad esso relative.In particolare si é tenuto conto di quanto svolto in discipline
quali:Laboratorio dei servizi della ristorazione, Economia aziendale, Alimenti e Alimentazione -
testi che fossero in sintonia con le indicazioni scaturite dai consigli di classe e coerenti con le
caratteristiche delle prove scritte di esame e del colloquio.
METODI E STRUMENTI UTILIZZATI
Si è partiti dall‟analisi di documenti autentici per richiamare e consolidare le conoscenze
professionali acquisite anche in altre discipline e che sono state spunto per una serie di attività che
hanno veicolato i vari contenuti linguistici e favorito la riflessione linguistica: esercizi di espansione
e reimpiego, soluzioni di problemi e simulazioni.
Sono state alternate lezioni di tipo frontale ad altre che facilitassero un apprendimento per scoperta
Si è fatto uso dei libri di testo, del dizionario bilingue.
Sono stati presentati materiali autentici quali: film in lingua originale, articoli da riviste inglesi.
30
TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Numero 3 ore settimanali .
TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE
Per quanto riguarda le prove scritte si é fatto ricorso a prove non strutturate e semistrutturate con i
seguenti strumenti:
- Quesiti a risposta aperta
- Quesiti a risposta multipla
- Questionario vero-falso
- Completamento di testi con scelta da effettuare fra più proposte
Le verifiche orali, che si sono avvalse soprattutto di procedure di osservazione continua (attraverso
richieste di interventi dal posto) e di momenti più formalizzati (prove di ascolto) si sono basate su
risposte a domande dirette o su semplici conversazioni guidate.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
I parametri osservati nella valutazione hanno tenuto in considerazione la conoscenza
dell‟argomento, la correttezza formale,la fluidità espositiva, l‟uso del registro linguistico.
Sono stati tenuti in considerazione anche parametri comportamentali in merito ad interesse,
attenzione,impegno, partecipazione.Costituisce parte integrante del giudizio finale la considerazione
dei progressi rispetto al livello di partenza.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Un numero piuttosto limitato di studenti é in grado di comprendere autonomamente i testi scritti e i
messaggi orali e mostra una buona competenza linguistico-comunicativa.
Un altro gruppo, più numeroso, se guidato, mostra sufficienti capacità sia nelle attività di
comprensione che di produzione (scritta e orale).
Un ultimo esiguo numero di studenti, è in grado, se guidato. di comprendere solo semplici testi
scritti o brevi brani orali, ma ha difficoltà di produzione ed ha evidenziato quindi una competenza
linguistico-comunicativa piuttosto mediocre. Un‟ alunna , in particolare, ha evidenziato difficoltà
sia di comprensione che di produzione anche dei più semplici messaggi in lingua.
31
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Grammar: Revision of Simple Present, Present Progressive, Simple past/ Present perfect, Future,
Conditionals,Comparatives.
Dal libro di testo in adozione: “Shake and Bake”, “e dai testi non più in commercio “Close up on
Catering” e “Gateway to Language and Culture”:
Catering:
Module 5 Close up on Catering)
- History of food
- Healthy diet
- Additives
Module 6 ( Close up on Catering )
- Definizione di “Advertising”
- Analisi della pubbicità della pasta Buitoni confrontata con “ad” della
stessa marca di pasta, tratta da rivista inglese.
Unit 6 (Shake and Bake)-Different types of advertisements
Unit 2 (Shake and Bake)
-Slow Food
Unit 5 ( Shake and Bake)
-Eating and drinking habits and religion
Module 7 (Close up on Catering): New Catering Systems
-Cook-chill (definizione)
-Cook-freeze (definizione)
-Vacuum cooking
-H.A.C.C.P.
Module 8 (Close up on Catering) Experience the pleasure of reading about food
- A lavish dinner party (“The dead”) and J.Joyce‟s biography
- Working with food (“In the beginning”) and K.Dunne‟s biography (cenni)
- Lack of food: a nightmare (“Oliver Twist”) and C.Dickens‟s biography
Unit 6 (Shake and Bake)
-Vegetarian diets
-The food pyramid
-The mediterranean diet (cenni)
32
Civiltà ( Gateway to Language and Culture )
-A panorama of the American History (cenni)
-Immigration
Per una migliore comprensione del brano “ A lavish dinner party”, é stata proposta la visione di
sequenze del film “The Dead” ( in lingua inglese ).
Il docente
Dina Salari
33
LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE
Classe 5B Enogastronomico a.s. 2014-2015
Prof.ssa Antonella Tassi
OBIETTIVI PREFISSATI
- Consolidare ed ampliare le abilità comunicative orali e scritte usandole in modo integrato anche
in ambito professionale.
- Approfondire e consolidare la capacità di comprendere e decifrare testi scritti e messaggi orali
di carattere generale e specifico in ambiti comuni della vita quotidiana e professionale, anche
tratti da mass media.
- Acquisire conoscenze di base e strumenti utili per analizzare ed interpretare vari aspetti della
realtà professionale, sociale, culturale della Francia.
- Acquisire elementi fondamentali di lessico e fraseologia del linguaggio settoriale specifico
dell‟indirizzo.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha raggiunto complessivamente in modo discreto gli obiettivi prefissati, riuscendo ad
acquisire una soddisfacente competenza nelle abilità orali, con una espressione sufficientemente
corretta ed efficace. Per le abilità scritte risulta più agevole la comprensione che non la produzione,
anche a causa di alcune lacune pregresse a livello morfosintattico difficili da sradicare.
Il lavoro in classe è sempre stato collaborativo ed ordinato con una buona partecipazione al dialogo
educativo ed un atteggiamento generalmente costruttivo.
Lo studio personale è risultato per lo più soddisfacente, in alcuni elementi talvolta superficiale e
finalizzato allo svolgimento delle verifiche più che ad una opportuna crescita culturale, ma
comunque adeguato al raggiungimento di risultati sufficienti.
La maggior parte della classe è riuscita a sfruttare in modo opportuno le conoscenze di base e le
abilità di cui era in possesso, riuscendo ad acquisire una buona quantità di conoscenze e ad affinare
le proprie competenze, spendibili anche in ambito professionale, in modo discreto, in alcuni casi
buono.
CONTENUTI
Modulo 1
Potenziamento ed ampliamento delle abilità linguistiche
Revisione di elementi morfosintattici precedentemente studiati.
Approfondimento della tecnica generale di comprensione di un testo.
Il questionario di comprensione del testo.
Il riassunto.
Approfondimento dell‟exposé orale.
34
Modulo 2 Cuisine et Communication
Les émissions culinaires.
La cuisine dans la presse.
La cuisine sur la toile.
Modulo 3
Communication professionnelle
Structure de la lettre formelle, plan de la lettre de premier contact et de réponse.
Le CV et la Lettre de motivation : but et structure.
Modulo 4
La sécurité et l’alimentation
HACCP : définition, but, les 7 règles à connaître.
La maîtrise des points critiques.
Les infections transmissibles et les intoxications alimentaires.
Les aliments à risque.
Les risques et les mesures préventives contre la contamination des aliments.
Modulo 5
La conservation des aliments
Les méthodes physiques.
Les méthodes chimiques.
Les méthodes physico-chimiques et biologiques.
Modulo 6
Régimes et nutrition
Les aliments bons pour la santé.
Les aliments biologiques et les OGM (cenni).
Allergies et intollérances alimentaires.
Le régime méditerranéen (ou crétois).
Les régimes alternatifs : macrobiotique, végétarien, végétalien, crudivorisme, fruitarien,
dissociés.
Modulo 7
Civilisation
L‟organisation de l‟État : la République semi-présidentielle, le Président de la République
ses pouvoirs et ses fonctions, l‟Assemblée Nationale, les Senat, leur méthode d‟élection et
leur durée en charge, l‟Assemblée des Grands Electeurs sa définition et ses fonctions.
Les vins français et leurs appellations.
Le Guide Michelin : storia e descrizione.
Lettura di « Comment bien manger » articolo tratto da Passeportsanté.net.
Descrizione informativa delle due pubblicazioni del Ministère de la Santé francese « La
santé vient en mangeant » e « La santé vient en bougeant ».
35
STRUMENTI
Ci si è avvalsi del libro di testo “Superbe” (ELi/ Pierre Bordas et Fils edit.) e di materiali autentici
opportunamente predisposti dall‟insegnante, ad integrazione ed approfondimento dei temi proposti
dal testo citato.
TEMPI
L‟insegnamento è stato articolato su di un orario di tre ore settimanali che sono state svolte
regolarmente.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica formativa è stata effettuata attraverso procedure sistematiche e continue (conversazioni ,
attività di esercitazione sui temi analizzati).
La verifica sommativa è stata effettuata nel modo seguente:
per le abilità orali le prove utilizzate sono state essenzialmente l‟exposé su un argomento
approfondito in gruppo o singolarmente ed un colloquio su una o più situazioni o argomenti
del settore d‟indirizzo o su altri argomenti trattati, anche di civiltà.
per le abilità scritte sono stati utilizzati essenzialmente questionari di comprensione di testi
relativi agli argomenti svolti in classe, con domande a risposta aperta.
La valutazione dei vari tipi di prova è stata effettuata utilizzando griglie appropriate, in modo
trasparente e condiviso perché fosse il più possibile un momento di crescita.
36
LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE SALA E VENDITA
Docente: Crispoldi Graziano
Classe V° Ristorazione Sezione “ B”
Anno scolastico: 2014/2015
Libro di testo: “ Sala-Bar e Vendita” – Oscar Galeazzi – Hoepli
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Il tecnico dei Servizi enogastronomici articolazione settore sala e vendita sarà in grado di:
- integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando
le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il
coordinamento con i colleghi;
- valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le
nuove tendenze di filiera;
- utilizzare le reti e gli strumenti informativi nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare;
- controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico fisico, nutrizionale e gastronomico;
- predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche;
- adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici;
- utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua Italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali scientifici, economici, tecnologici.
1. MODULI DISCIPLINARI
2. ENOLOGIA
- Il vino: composizione, produzione e classificazione italiana ed europea
- La spumantizzazione
- L‟analisi organolettica
- Gli abbinamenti cibo-vino
Conoscenze Abilità e Competenze
I principali elementi che compongono
l‟acino
La vinificazione in bianco, rosato, rossa
Il vino novello e la macerazione
carbonica
La classificazione italiana ed europea
Il metodo charmat e classico
L‟analisi organolettica di un vino
L‟abbinamento enogastronomico
Saper analizzare e riconoscere e le principali caratteristiche dell‟acino e
del vino.
Saper distinguere la normativa enologica italiana da quella europea.
Essere in grado di effettuare una analisi organolettica completa e un
abbinamento cibo vino con scheda AIS
37
2 .MODULI DISCIPLINARI
3. LA CARTA STRUMENTO DI VENDITA
- La presentazione della carta
- La carta delle vivande
- Il menu per banchetti
- I servizi di catering e banqueting
- Organizzazione di banchetti per eventi (Job description e Check list)
Conoscenze Abilità e Competenze
Conoscere gli aspetti tecnici
e gestionali di una carta
Conoscere le regole per una
corretta stesura
Conoscere l‟organizzazione di
banchetti utilizzando anche la
modulistica di settore
Simulare la definizione di menu e carte che soddisfino anche le
esigenze di una specifica clientela e rispondano a criteri di
economicità della gestione.
Saper utilizzare la modulistica
Saper utilizzare tecniche di approvvigionamento per abbattere i costi.
Essere in grado di progettare “prodotti ristorativi” in senso lato
capaci di collocarsi proficuamente nel mercato e capaci di proporre
offerte ristorative innovative
3.MODULI DISCIPLINARI
4. VALORIZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI
- La tipicità come elemento strategico
- Il valore del prodotto tipico
- La dimensione collettiva
- I marchi di tutela dei prodotti
Conoscenze Abilità e Competenze
I fattori che caratterizzano un prodotto
tipico
L‟influenza del prodotto tipico sul
territorio
Gli attori che contribuiscono a rendere i
prodotto tipico conosciuto a livello locale,
nazionale e internazionale “gli
stakeholder”.
Saper individuare i fattori che rendono il prodotto tipico unico.
Applicare le giuste strategie per la promozione e la conoscenza del
prodotto tipico.
4. MODULI DISCIPLINARI
5. IL BEVERAGE
- Gli aperitivi
- I liquori
- I distillati
Conoscenze Abilità e Competenze
Conoscere il prodotto aperitivo, a
base di vino, vinoso e i bitter aperitivi.
Conoscere la classificazione dei
liquori e dei distillati.
Saper preparare e servire un aperitivo.
Saper riconoscere i liquori e i distillati in base alle loro caratteristiche e
metodi di produzione.
Essere in grado di scegliere i prodotti più idonei tenendo conto delle
caratteristiche del locale e della clientela.
38
METODOLOGIE
lezioni frontali
lavoro di gruppo
conversazione guidata
STRUMENTI UTILIZZATI
libro di testo
video e film di carattere professionale
TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
n°2 ore settimanali
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
conoscenza specifica degli argomenti
richiesti
padronanza del linguaggio tecnico
partecipazione ed impegno
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
verifiche orali
prove scritte
simulazione 3° prova d‟esame
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Riconoscere i marchi di qualità nazionali ed europei.
Simulare eventi di banqueting e catering.
Effettuare l‟analisi organolettica di un vino e l‟abbinamento enogastronomico con scheda AIS.
Riconoscere e classificare le bevande utilizzate come aperitivo.
La classe ha mostrato, nel corso dell‟anno, interesse e partecipazione per gli argomenti affrontati.
Questi ultimi si sono maggiormente evidenziati durante le attività pratiche come le analisi
organolettiche dei vini e gli abbinamenti enogastronomici.
La maggior parte degli alunni ha raggiunti grazie al costante impegno e partecipazione ottimi
risultati.
Pochi elementi, causa assenze ho discontinuità nello studio risultano appena sufficienti.
39
SCIENZE MOTORIE SPORTIVE
a.s. 2014\2015
La classe ha seguito le lezioni di Scienze motorie sportive con regolarità, comportamento serio e
disciplinato, e un‟apprezzabile e diffusa disponibilità a lavorare. Pur nella diversità di attitudini e
capacità, il rendimento della classe è stato positivo. Buoni sono stati anche l‟attenzione e
l‟interesse che gli alunni hanno dimostrato verso gli aspetti teorici della materia.
Conoscenze
Schema corporeo - motorio
Collaborazione e rispetto delle regole del gruppo
Coscienza del benessere del proprio corpo
Tecnica e tattica base del: Calcio, Pallavolo, Pallacanestro.
Elementi base dell‟Atletica Leggera
Elementi base della Ginnastica
Postura, sistema scheletrico, sistema articolare e leve del corpo umano
Elementi base di Pronto Soccorso
Struttura base del sistema nervoso, respiratorio, cardiaco, circolatorio, locomotore
Coordinazione, resistenza, forza
Conoscenza delle capacità coordinative e condizionali
Principi e attività base dell‟energetica sportiva
Corretta alimentazione
Competenze-Capacità
Consapevole del proprio schema corporeo - motorio ed elabora adeguati schemi motori
Utilizza in modo corretto gli attrezzi
Utilizza in modo consapevole principi e schemi degli sport praticati
E‟ in grado di applicare i primi soccorsi
E‟ cosciente dei meccanismi fisiologici di base
Rispetta e cura il proprio corpo
E‟ in grado di arbitrare le diverse attività sportive
METODOLOGIA
Largo spazio è stato dato alle attività di gruppo e ai giochi di squadra al fine di far interiorizzare
corretti schemi e abitudini relative alla vita sociale, favorendo il miglioramento delle qualità fisiche.
In ogni attività proposta si è cercato di coinvolgere la classe ad una partecipazione attiva al progetto
educativo, gli alunni hanno dato in tal modo il loro contributo creativo nella realizzazione di
percorsi operativi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi programmati.
Sono state proposte situazioni-problema che hanno comportato l'autonoma ricerca di situazioni
motorie adeguate, nonché l'individuazione e l'autonoma correzione dell'errore.
40
E' stata utilizzata, per il raggiungimento degli obiettivi inerenti le conoscenze e le competenze, la
lezione frontale in classe.
MATERIALI E STRUMENTI
Palestra ed attrezzi in essa disponibili; Spazi adiacenti idonei allo svolgimento di attività motorie;
Libro di testo.
VERIFICHE
Test motori di valutazione psicofisica, circuiti con misurazione delle prestazioni, osservazioni
sistematiche del comportamento e delle gestualità motorie tenendo presenti i punti di partenza
individuali ed i diversi ritmi di apprendimento. Osservazione ed analisi durante
VALUTAZIONE
Nel valutare è stata utilizzata l'intera gamma dei voti in decimi e sono stati presi in considerazione i
seguenti criteri:
partecipazione alle lezioni, impegno, interesse;
rispetto delle regole, autocontrollo;
livello di capacità e competenze acquisite
Prof.ssa G. Santoni
41
RELIGIONE
CLASSE V RIST. B A.S. 2014 - 2015
Docente: Iole Francucci
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
L‟ etica e i valori del Cristianesimo:
A. La coscienza, la legge, la libertà.
La coscienza umana.
Lo sviluppo della coscienza morale.
La libertà: sogno o realtà?
La libertà nell‟adesione al Bene: il Decalogo e le Beatitudini.
B. Le relazioni: pace, solidarietà e mondialità.
La pace, giustizia, carità , solidarietà.
La mondialità.
Il razzismo.
C. L‟ Etica della vita.
La vita.
Il concepimento.
La vita prenatale.
La clonazione: vita alla catena di montaggio?
L‟eutanasia: può essere dolce?
La pena di morte: giustizia è fatta?
METODI
Lettura e spiegazione del testo.
Approfondimento tematico.
Riflessione personale.
Conversione guidata.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Colloqui orali.
Interventi in discussione.
Test.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nel complesso gli alunni hanno lavorato in classe con interesse e partecipazione. Gli obiettivi
raggiunti sono per tutti pienamente soddisfacenti.
42
ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE
PAOLO CIRI
Il lavoro nelle ore di "materia alternativa alla religione" è stato impostato sui seguenti
criteri:
- argomenti attinenti alla mia abilitazione (diritto ed economia)
- argomenti estranei alla programmazione curricolare
- argomenti, quando possibile, di attualità
- finalità connesse alla educazione civica
- finalità di pratica utilità, quando possibile
- taglio della trattazione diversificato a seconda del gruppo, data la sua esiguità
Per il quinto B enogastronomico, composto da quattro studenti ricettivi ed interessati, che
però in varie occasioni sono stati unificati a classi in sostituzione, ho trattato:
- la crisi greca, il debito pubblico e le politiche monetarie internazionali
- nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati
- contratti di affitto
- contratti di locazione
- princìpi del sistema tributario italiano
- diritti umani
- princìpi dell'ordinamento giudiziario italiano
Proseguirò con:
- contratto di mutuo nella pratica commerciale
- intermediazione immobiliare
- diritto del condominio
43
ALLEGATO N.1
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
(tipologia A)
INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE LIVELLI
DI
VALORE
PUNTEGGIO
PER LIVELLO
PUNTEGGIO
PER
INDICATORE
1. Competenza
morfo-
sintattico e
lessicale
A. Esposizione fluida, precisa
e corretta.
B. Esposizione quasi sempre
scorrevole, precisa e corret-ta.
C. Esposizione complessiva-
mente corretta ed appropria-ta,
anche se non sempre sicura
D. Qualche errore ortografico e
grammaticale. Lessico im-
preciso e generico
E. Numerosi errori ortografici e
grammaticali. Lessico
gravemente impreciso e
generico
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
6
5
4
3
2
6
2. Competenza
testuale
A. Comprensione completa e
approfondita
B. Comprensione ampia e arti-
colata
C. Comprensione nel comples-so
puntuale
D. Comprensione superficiale ed
approssimativa
E. Comprensione lacunosa e
frammentaria
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
6
5
4
3
2
6
3. Competenza
culturale e
capacità di
contestualiz-
zazione
A. Elaborazione organica e
coerente di conoscenze in
relazione al quadro di rife-
rimento
B. Elaborazione complessiva-
mente adeguata in relazione al
quadro di riferimento
C. Elaborazione approssimati-va
e confusa di conoscenze in
relazione al quadro di ri-
ferimento
Buono
Sufficiente
Scarso
3
2
1
3
44
(Tipologia B)
INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE LIVELLI
DI
VALORE
PUNTEGGIO
PER LIVELLO
PUNTEGGIO
PER
INDICATORE
1. Competenza
morfo-
sintattico e
lessicale
A. Esposizione fluida, precisa
e corretta.
B. Esposizione quasi sempre
scorrevole, precisa e corret-ta.
C. Esposizione complessiva-
mente corretta ed appropria-ta,
anche se non sempre
sicura. Lessico semplice
D. Qualche errore ortografico e
grammaticale. Lessico im-
preciso e generico
E. Numerosi errori ortografici e
grammaticali. Lessico
gravemente impreciso e
generico
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
6
5
4
3
2
6
2. Competenza
Testuale
Pertinenza alla ti-
pologia testuale ed
utilizzo dei do-
cumenti
A. Completa aderenza alla ti-
pologia testuale e puntuale
utilizzo dei documenti
B. Aderenza quasi completa alla
tipologia testuale ed efficace
utilizzo dei docu-menti
C. Complessiva aderenza alla
tipologia testuale e corretto
utilizzo dei documenti.
D. Parziale aderenza alla tipologia
testuale e superfi-ciale utilizzo
dei documenti
E. Mancata aderenza alla
tipologia testuale e non
corretto utilizzo dei documenti
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
6
5
4
3
2
6
3. Competenza
culturale e
capacità di
contestualiz-
zazione
A. Elaborazione organica e
coerente di conoscenze in
relazione al quadro di rife-
rimento
B. Elaborazione complessiva-
mente adeguata in relazione al
quadro di riferimento
C. Elaborazione approssimati-va
e confusa di conoscenze in
relazione al quadro di ri-
ferimento
Buono
Sufficiente
Scarso
3
2
1
3
45
(Tipologie C e D)
INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE LIVELLI DI
VALORE
PUNTEGGIO
PER LIVELLO
PUNTEGGIO PER
INDICATORE
1. Competenza
morfo-
sintattico e
lessicale
A. Esposizione fluida, precisa
e corretta.
B. Esposizione quasi sempre
scorrevole, precisa e corret-ta.
C. Esposizione complessiva-mente
corretta ed appropria-ta, anche
se non sempre sicura. Lessico
semplice.
D. Qualche errore ortografico e
grammaticale. Lessico im-
preciso e generico
E. Numerosi errori ortografici e
grammaticali. Lessico
gravemente impreciso e
generico
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
6
5
4
3
2
6
2. Competenza
Testuale
Pertinenza alla traccia
e artico-lazione del
con-tenuto
A. Completa aderenza alla ti-polgia
testuale. Argomenta-zioni
coerenti e consequen-ziali.
B. Aderenza quasi completa alla
tipologia testuale. Argo-
mentazioni spesso coerenti e
consequenziali
C. Complessiva aderenza alla
tipologia testuale. Argomen-
tazioni abbastanza coerenti e non
sempre originali
D. Parziale aderenza alla tipo-logia
testuale. Argomenta-zioni
ripetitive e non sempre coerenti
E. Mancata aderenza alla tipo-logia
testuale. Argomenta-zioni
incoerenti e sconclu-sionate.
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
6
5
4
3
2
6
3. Competenza
culturale e
capacità di
contestualiz-
zazione
A. Elaborazione organica e coerente
di conoscenze in relazione al
quadro di rife-rimento
B. Elaborazione complessiva-mente
adeguata in relazione al quadro di
riferimento
C. Elaborazione approssimati-va e
confusa di conoscenze in
relazione al quadro di ri-ferimento
Buono
Sufficiente
Scarso
3
2
1
3
46
ALLEGATO N. 2
SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO A.S. 2014-2015
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON USO DI DESCRITTORI ( IN QUINDICESIMI )
CANDITATO / A………………………………………. CLASSE 5^ RIST. SEZ.B
Indicatori
Punteggio
massimo
attribuibile
Livelli di valutazione
Punteggio per livello
Voto attribuito
all‟indicatore
Conoscenza
specifica degli argomenti
richiesti
7 PUNTI
Completa, approfondita,articolata 7
Corretta e completa 6,5
Corretta e puntuale 6
Corretta ed essenziale 5
Superficiale e frammentaria 4
Scarsa e confusa 3
Gravemente lacunosa 2
Aderenza alla traccia e
organizzazione dei
contenuti richiesti
5 PUNTI
Corretta, approfondita e pertinente 5
Corretta e pertinente 4,5
Pertinente e chiara 4
Corretta con qualche imprecisione 3,5
Parziale e imprecisa 3
Scarsa e confusa 2
Estremamente carente e scorretta 1
Uso della terminologia
specifica
3 PUNTI
Chiaro, coerente e completo 3
Coerente e corretto 2
Corretto con qualche imprecisione 1,5
Inadeguato e confuso 1
Il livello di sufficienza è evidenziato dal carattere in neretto.
Voto complessivo attribuito alla prova :……………………………………/15
La commissione Il presidente:
…………………………………. ………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
47
ALLEGATO N. 3
GRIGLIE DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
DISCIPLINE PUNTEGGI
LABORATORIO DI ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA /15
LABOR.DI SERVIZI ENOG.SETTORE SALA E VENDITA /15
DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA /15
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE /15
TOTALE PUNTI
:4
VALUTAZIONE COMPLESSIVA /15
ALUNNO/A
CLASSE…………………………………. DATA
48
ESAME DI STATO 2014-2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA A.S 2014/2015
LABORATORIO DI ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA
Candidato:_______________________________
Classe:__________________________________
IN CASO DI PROVA CONSEGNATA IN BIANCO, IL PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO E‟
1/15
PUNTEGGIO ACQUISITO____________:3
PUNTEGGIO OTTENUTO_____________
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGI 1 d 2 d 3 d
Completa e approfondita 9
Completa 8
CONOSCENZA Completa con qualche imprecisione 7
DEGLI Corretta ed Essenziale 6
ARGOMENTI Superficiale 5
Superficiale e Frammentaria 4
Molto scarsa e confusa 3
Gravemente Insufficiente 2
Nulla 1
Ottima padronanza del linguaggio 6
PADRONANZA Linguaggio complessivamente appropriato 5
DEL Linguaggio non sempre chiaro e appropriato 4
LINGUAGGIO Linguaggio non appropriato 3
TECNICO Linguaggio scorretto 2
Linguaggio molto scorretto e confuso 1
TOTALI
49
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON USO DI DESCRITTORI (IN QUINDICESIMI)
MATERIA: DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA
CANDIDATO/A ______________________________________________
Voto complessivo attribuito alla prova: (Q1 + Q2 + Q3 / 3) ………………………. ./15
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
DESCRITTORI
PUNTI
/15
Quesito
1
Quesito
2
Quesito
3
CONOSCENZE 6 PUNTI
Complete e approfondite 6
Corrette e precise 5
Corrette anche se non sempre precise e
approfondite (essenziali) 4
Superficiali e frammentarie (approssimative) 3
Scarse e confuse 2
Gravemente lacunose 1
COMPETENZE
DISCIPLINARI -
USO DELLE
CONOSCENZE
5 PUNTI
Buona organizzazione dei contenuti con una
sintesi esauriente 5
Discreta organizzazione dei contenuti con una
sintesi esauriente 4
Organizzazione adeguata dei contenuti con
una sintesi non sempre esauriente 3
Organizzazione parzialmente adeguata con
una sintesi non sempre esauriente 2,5
Organizzazione frammentaria dei contenuti 2
Scarsa organizzazione dei contenuti 1
CORRETTEZZA
FORMALE 4 PUNTI
Forma corretta e linguaggio chiaro e
pertinente 4
Forma corretta e linguaggio generalmente
appropriato 3,5
Forma abbastanza corretta e linguaggio
con qualche improprietà 3
Forma poco corretta e linguaggio con diverse
improprietà 2,5
Forma non corretta e linguaggio spesso
inappropriato 2
Esposizione confusa e lessico inadeguato 1
TOTALE
50
ESAME DI STATO
A.S. 2014– 2015
3^ PROVA LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Indicatori
Punti
max
Livelli di valutazione
Punti da
assegnare
Q1
Q2
Q3
comprensione
5
o Assente o frammentaria
o Parziale o superficiale
o Globalmente corretta
o Quasi completa
o Aderente e puntuale
1
2
3,2
4,1
5
Contenuto e
organizzazione
6
o Incompleto e inadeguato
o Superficiale e frammentario
o Adeguato ed essenziale
o Pertinente ma sintetico
o Completo ed approfondito
2
3,5
4,4
5,2
6
Accuratezza
grammaticale e
proprietà lessicali
4
o Confuso e scorretto
o Limitato ed inesatto
o Essenziale ma adeguato
o Scorrevole ma impreciso
o Ampio ed accurato
1
1,5
2,4
3,2
4
* Il livello di sufficienza è evidenziato dal carattere in neretto
NOME DEL CANDIDATO _________________________________________
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA …………………/15
51
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA A.S 2014/2015
Materia : Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita
Candidato:_______________________________
Classe:__________________________________
IN CASO DI PROVA CONSEGNATA IN BIANCO, IL PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO E‟
1/15
PUNTEGGIO ACQUISITO____________:3
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGI 1 d 2 d 3 d
Completa e approfondita 9
Completa 8
CONOSCENZA Completa con qualche imprecisione 7
DEGLI Corretta ed Essenziale 6
ARGOMENTI Superficiale 5
Superficiale e Frammentaria 4
Molto scarsa e confusa 3
Gravemente Insufficiente 2
Nulla 1
Ottima padronanza del linguaggio 6
PADRONANZA Linguaggio complessivamente appropriato 5
DEL Linguaggio non sempre chiaro e appropriato 4
LINGUAGGIO Linguaggio non appropriato 3
TECNICO Linguaggio scorretto 2
Linguaggio molto scorretto e confuso 1
TOTALI
52
ALLEGATO N.4
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE
CANDIDATO/A ……………………………………………………………………………………………
INDICATORI
DESCRITTORI
LIVELLI DI VALORE
PUNT.
PER
LIVELLO
PUNTEGGIO
PER
INDICATORE
Conoscenza
degli argomenti
□ Conoscenze complete,
approfondite ed argomentate
□ Conoscenze complete ed articolate
□ Conoscenze esaurienti
□ Conoscenze semplici e adeguate
□ Conoscenze semplici, non sempre coerenti
□ Conoscenze superficiali ,talvolta incerte
□ Conoscenze parziali e ripetitive
□ Conoscenze limitate
□ Conoscenze frammentarie
□ Conoscenze molto frammentarie e
disorganizzate
□ Non conosce gli argomenti richiesti
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Non pien.sufficiente
Più che mediocre
Mediocre
Insufficiente
Grav.insufficiente
Scarso
Assolut.insuff.
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4/3
14
Padronanza
della lingua e del
linguaggio
tecnico-specifico
□ Esposizione fluida, precisa,
appropriata/pertinente
□ Esposizione chiara, linguaggio adeguato
□ Esposizione quasi sempre scorrevole, precisa
e corretta
□ Esposizione semplice e generalmente
corretta
□ Esposizione semplice ,non sempre corretta
□ Esposizione frammentaria
□ Esposizione scorretta e confusa
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Scarso
7
6
5
4
3
2
1
7
Capacità di
collegare le
conoscenze e
approfondirle in
modo critico e
personale
□ Competenze rielaborative spiccate e creative,
formula osservazioni personali e pertinenti.
□ Collega le conoscenze in modo appropriato
ed autonomo, esprime giudizi pertinenti
□ Collega le conoscenze in modo organico e
autonomo, le capacità critiche sono essenziali
□ Collega le conoscenze in modo semplice ma
corretto,le capacità critiche sono semplici
□ Collega le conoscenze con difficoltà ,la
rielaborazione è carente
□ Non sa collegare le conoscenze in suo
possesso,capacità critiche sono carenti
□ Non sa collegare/rielaborare le conoscenze in
suo possesso,capacità critiche del tutto
carenti
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Scarso
7
6
5
4
3
2
1
7
Discussione degli
elaborati
□ Sa argomentare in modo consapevole,
giustifica e corregge eventuali errori.
□ Argomenta in modo approssimativo, non
riconosce e non sa correggere gli errori.
Sufficiente
Insufficiente
2
1
2
VALUTAZIONE DELLA PROVA TOTALE PUNTEGGIO ………………../30
53
ALLEGATO N.5
GRIGLIA STANDARD DI VALUTAZIONE ADOTTATA DAL
CONSIGLIO DI CLASSE
(da adattare alla tipologia di prova di verifica ed a quella delle singole discipline)
INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE LIVELLI DI
VALORE
PUNTEGGIO PER
LIVELLO
PUNTEGGIO PER
INDICATORE
1. Padronanza della
lingua-
proprietà ter-
minologica
A. Esposizione articolata, precisa,
corretta, varia, fluida
B. Esposizione abbastanza articolata,
corretta, precisa e fluida
C. Esposizione sufficiente-mente
corretta ed appro-priata, anche se
non sem-pre sicura. Lessico
semplice
D. Qualche errore ortografi-co e
grammaticale. Lessi-co impreciso e
generico
E. Numerosi errori ortografi-ci e
grammaticali. Lessico gravemente
impreciso e generco
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
3
2,5
2
1,5
1
3
2. Contenuto e
organizzazione
2.a
Conoscenze e
comprensione
A. Conoscenze ampie ed esaurienti.
Comprensione dettagliata ed
approfondi-ta.
B. Discreta conoscenza degli
argomenti proposti. Com-prensione
quasi sempre puntuale.
C. Conoscenza adeguata de-gli
argomenti ma senza
approfondimenti. Com-prensione
sufficiente
D. Conoscenza generica e su-
perficiale degli argomenti.
Comprensione parziale
E. Conoscenza pressochè nulla degli
argomenti. Mancata comprensione
degli stessi
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
4
3
2,5
2
1
4
2.b
Coerenza e
organicità
A. Argomentazioni coerenti e
consequenziali. Collega-menti
efficaci e significa-tivi
B. Argomentazioni nel complesso
coerenti. Collegamenti semplici ma
adeguati
C. Argomentazioni poco coerenti e
consequenziali. Collegamenti nel
complesso poco appro-priati
D. Argomentazioni incoerenti e senza
consequenzialità. Collega-menti
spesso illogici
Buono/
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Scarso
2
1,5
1
0,5
2
3. Elaborazione
personale
A. Formulazione di giudizi originali ,
motivati e pertinenti
B. Formulazione di giudizi, alcuni dei
quali originali, motivati e pertinenti
C. Mancata formulazione di giudizi
personali
Buono
Sufficiente
Scarso
1
0,5
0
1
54
ALLEGATO N. 6
SCHEMA GENERALE DI CORRISPONDENZA VOTO-LIVELLO
DI PRESTAZIONE
VOTO
NUMERICO
LIVELLO DI PRESTAZIONE
1/3 Lo studente dimostra di non aver conseguito nessuna delle abilità e conoscenze
previste. Per la prosecuzione dl curriculum disciplinare è necessaria una intensa
ed efficace attività di recupero
4 Lo studente dimostra di aver acquisito solo una minima parte delle abilità e
conoscenze previste e di aver conseguito competenze frammentarie e
superficiali, ecc., così che risulta molto difficile la prosecuzione del curriculum
senza una intensa attività di recupero
5 Lo studente dimostra di aver conseguito parte delle abilità e conoscenze
previste. Rimangono tuttavia lacune ed insicurezze significative, recuperabili
attraverso un maggiore impegno personale ed uno studio più organico
6 Lo studente dimostra di aver acquisito le abilità previste e le conoscenze
necessarie alla prosecuzione del curriculum. Tuttavia manca l‟approfondimento
e la rielaborazione è debole. E‟ limitata la possibilità di utilizzazione di tali
competenze in situazioni nuove e problematiche
7 Lo studente dimostra di aver acquisito le abilità previste e le conoscenze
necessarie alla prosecuzione del curriculum. Organizza il proprio lavoro con
diligenza e continuità, rielabora personalmente le conoscenze acquisite, si
dimostra spesso in grado di applicarle in situazioni nuove
8 Lo studente ha pienamente raggiunto tutti gli obiettivi previsti. Sa rielaborare le
conoscenze acquisite in modo personale e critico, approfondisce validamente
alcune tematiche. Può assumere un ruolo positivo nella classe, rispetto alla
quale presenta, comunque, capacità ed interessi evidenti
9/10 Lo studente ha raggiunto livelli ottimi rispetto a tutti gli obiettivi previsti.
Rielabora sistematicamente in modo personale e critico le conoscenze acquisite
sia nel corso del curriculum scolastico che attraverso un‟attività di ricerca
personale. Assume un ruolo propositivo nella classe nella quale si evidenzia per
capacità ed interessi e comportamento
55
ALLEGATO N. 7
GRIGLIA ATTRIBUZIONE CREDITO CLASSI TERZE E QUARTE
MEDIA VOTI PUNTI CREDITO CONDIZIONI
M=6 3 M=6
4 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
6<M≤7
4 6.00<M<6.50
5 6.00<M<6.50 CON TRE INDICATORI SU
CINQUE
6.50≤M≤7
7<M≤8
5 7<M<7.50
6 7<M<7.50 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
7.50≤M≤8
8<M≤9
6 8<M<8.50
7 8<M<8.50 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
8.50≤M≤9
9<M≤10
7 9<M<9.50
8 9<M<9.50 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
9.50≤M≤10
GRIGLIA ATTRIBUZIONE CREDITO CLASSI QUINTE
MEDIA VOTI PUNTI CREDITO CONDIZIONI
M=6 4 M=6
5 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
6<M≤7
5 6.00<M<6.50
6 6.00<M<6.50 CON TRE INDICATORI SU
CINQUE
6.50≤M≤7
7<M≤8
6 7<M<7.50
7 7<M<7.50 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
7.50≤M≤8
8<M≤9
7 8<M<8.50
8 8<M<8.50 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
8.50≤M≤9
9<M≤10
8 9<M<9.50
9 9<M<9.50 CON TRE INDICATORI SU CINQUE
9.50≤M≤10
56
SCHEMA ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO
Alunno Media
voti
Assiduità
nella
frequenza
scolastica
(1)
Giudizio
alternanza
scuola-
lavoro
(2)
Interesse e
impegno
nella
partecipazio
ne al
dialogo
educativo
Crediti
formativi da
attività
complementa
ri e
integrative
(3)
Crediti
formativi da
esperienze
formative e/o
professionali
(4)
Attribuzion
e del punto
nella banda
di
oscillazione
Totale
credito
scolastico
a.s. in
corso
Per avere l’indicatore positivo:
(1) L‟alunno deve aver frequentato almeno l‟80% delle lezioni dell‟a.s. Vengono computati anche gli ingressi in
ritardo e le uscite anticipate.
(2) L‟alunno deve aver riportato un giudizio almeno discreto nella valutazione annuale dell‟alternanza scuola-lavoro.
(3) Le attività complementari e integrative sono quelle effettuate nell‟ambito dell‟istituto e del convitto, compresa
anche la partecipazione agli organi collegiali e agli organismi studenteschi: esse devono essere documentate e
certificate dal Capo d‟Istituto.
(4) I crediti formativi sono quelli riferiti ad esperienze formative e professionali effettuate al di fuori della scuola. Le
esperienze formative devono essere documentate da esauriente certificazione rilasciata dall‟ente o dalla società
coinvolti. Le esperienze professionali devono essere pertinenti al corso di studi svolto e documentate da una
esauriente certificazione(vedi quanto deliberato dal collegio dei docenti)
57
ALLEGATO N. 8
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI
INDICATORI VOTO
CONDOTTA
serio adempimento ai doveri scolastici
scolastiche
10
9
scolastica
tenzione e partecipazione alle attività scolastiche
8
dattica
7
6
ATTRIBUZIONE DI UNA VALUTAZIONE INSUFFICIENTE DELLA CONDOTTA
DPR 22 GIUGNO 2009 N.122 ART.7 comma 2 e comma 3
(…)
2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio
o finale è decisa dal C.d.C nei confronti dell‟alunno cui si stata precedentemente irrogata una
sanzione disciplinare ai sensi dell‟art. 4, comma 1, del DPR 24 giugno 1998, n. 249, e successive
modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell‟art.
2 del decreto legge, dei comportamenti:
a) Previsti dai commi 9 e 9-bis dell‟art. 4 del DPR 24 giugno 1998 n.249 e successive
modificazioni (DPR del 21 luglio 2007 n.235);
b) Che violino i doveri di cui ai commi 1,2 e 5 dell‟art. 3 del DPR 24 giugno 1998 n.249 e
successive modificazioni.
3. La valutazione del comportamento con voto inferiore ai sei decimi deve essere motivata con
riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio
intermedio e finale.
(…)
58
Il presente documento viene sottoscritto dai docenti del Consiglio di Classe:
ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI STATO PER I SERVIZI
ALBERGHIERI DELLA RISTORAZIONE- TURISTICI E COMMERCIALI
“ G. DE CAROLIS ”
SPOLETO
ALLEGATO
AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
V^ ENOGASTRONOMIA SEZ. B
SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA
A.S. 2014/ 2015
59
ESAME DI STATO
Simulazione Terza Prova Scritta
Materia : Laboratorio di enogastronomia settore cucina
CLASSE: V^ SEZ.”B”
Rispondere alle seguenti domande in un max di 5 righe
1) Cosa si intende per rintracciabilità degli alimenti?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2) Cosa si intende per redazione dei diagrammi di flusso?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3 Quali sono i criteri gastronomici di compilazione del menu?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Spoleto, 04/03/2015 Nome e cognome del Candidato
………………………………………………….
60
ESAME DI STATO
Simulazione Terza Prova Scritta
Materia : Laboratorio di enogastronomia settore cucina
Rispondere alle seguenti domande in un max di 5/6 righe
1) Cosa si intende con l’espressione catering industriale?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
2) Quali sono i compiti del Banqueting Manager?
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
3) Nelle moderne tecniche di preparazione e conservazione dei cibi, esistono
diverse soluzioni es.: legame freddo e legame caldo; indicane le differenze
sostanziali.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
Spoleto, 21/04/2015 Nome e cognome del Candidato
…..…………………………………..
61
1° Simulazione di 3° prova
A.S. 2014/2015
Materia : Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita
Classe 5° ristorazione sez. B
1) Elenca gli elementi presenti nella buccia, nella polpa e nei vinaccioli di un acino.
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
2. Quali sono gli aspetti tecnici che vengono presi in considerazione nella preparazione di una carta?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
3. La bevanda Vermouth: cenni storici, definizione e tipologie, lavorazione e servizio in centiletri.
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Spoleto, ____________________ L‟alunno/a
62
2° Simulazione di 3° prova
A.S. 2014/2015
Materia : Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita
Classe 5° ristorazione sez. B
1) Elenco e descrizione dei marchi di qualità europei.
2) Preparazione dei vini dolci aromatici con il metodo charmat.
1) Elenco e descrizione delle sigle indicate sulle bottiglie dello champagne da parte dei produttori.
Spoleto, ____________________ L‟alunno/a
63
PRIMA SIMULAZIONE di TERZA PROVA di ESAMI di STATO
LINGUA e CIVILTA’ INGLESE a.s. 2014-15
Read the text and answer the questions:
MEDITERRANEAN DIET PYRAMID
Oldways, the Harvard School of Public Health, and the European Office of the World Health
Organization introduced the classic Mediterranean Diet in 1993 at a conference in Cambridge,MA,
along with a Mediterranean Diet Pyramid graphic to represent it visually.
This pyramid continues to be a well-known guide to what is now universally recognized as the
“gold standard”eating pattern that promotes lifelong good health.
The pyramid was created using the most current nutrition research to represent a healthy, traditional
Mediterranean diet. It was based on the dietary traditions of Crete, Greece, and southern Italy at a
time when the rates of chronic diseases among populations were among the lowest in the world, and
adult life expectancy was among the highest even though medical services were limited.
The key to this longevity is a diet that successfully resisted the last 50 years of “modernizing” foods
and drinks in industrialized countries. These modern trends led to more meat (mostly beef) and
other animal products, fewer fresh fruits and vegetables, and more processed convenience foods.
Ironically, this diet of “prosperity” was responsible for burgeoning rates of heart disease, obesity,
diabetes, and other chronic diseases.
1- What does the pyramid represent in the Mediterranean diet?
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………................................................................................................
2-How did prosperity change people‟s eating habits?
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………................................................................................................
3-Tell your personal opinion about the new trends in the use of mediterranean products
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………................................................................................................
64
PRIMA SIMULAZIONE di TERZA PROVA di ESAMI di STATO
LINGUA e CIVILTA’ INGLESE a.s. 2014-15
Read the text and answer the questions:
MEDITERRANEAN DIET PYRAMID
Oldways, the Harvard School of Public Health, and the European Office of the World Health
Organization introduced the classic Mediterranean Diet in 1993 at a conference in Cambridge,MA,
along with a Mediterranean Diet Pyramid graphic to represent it visually.
This pyramid continues to be a well-known guide to what is now universally recognized as the
“gold standard”eating pattern that promotes lifelong good health.
The pyramid was created using the most current nutrition research to represent a healthy, traditional
Mediterranean diet. It was based on the dietary traditions of Crete, Greece, and southern Italy at a
time when the rates of chronic diseases among populations were among the lowest in the world, and
adult life expectancy was among the highest even though medical services were limited.
The key to this longevity is a diet that successfully resisted the last 50 years of “modernizing” foods
and drinks in industrialized countries. These modern trends led to more meat (mostly beef) and
other animal products, fewer fresh fruits and vegetables, and more processed convenience foods.
Ironically, this diet of “prosperity” was responsible for burgeoning rates of heart disease, obesity,
diabetes, and other chronic diseases.
1- What does the pyramid represent in the Mediterranean diet?
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………................................................................................................
2- How did prosperity change people‟s eating habits?
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………................................................................................................
3- Tell your personal opinion about the new trends in the use of mediterranean products
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………................................................................................................
65
ELENCO PAROLE UTILI TRADOTTE:
along with=insieme a
visually=visivamente
what is now=ciò che ora è
“gold standard”=sistema (monetario) aureo
eating pattern=modello alimentare
using=usando
rates=livelli
among=tra
the lowest=i più bassi
even though=anche se
led=portarono
fewer=meno
processed convenience foods=cibi in scatola
burgeoning=crescita
66
Seconda simulazione di Terza prova di Esami di Stato
Lingua e Civiltà Inglese classe V Enog.A/B
a.s.2014-2015
Read the text and answer the following questions:
Nutrition Advice From the China Study
Six years ago a small Texas publisher released an obscure book written by a father-son research
team. The work, based on a series of studies conducted in rural China and Taiwan, challenged the
conventional wisdom about health and nutrition by espousing the benefits of a plant-based diet.
The book focuses on the knowledge gained from the China Study, a 20-year partnership of Cornell
University, Oxford University and the Chinese Academy of Preventive Medicine that showed high
consumption of animal-based foods is associated with more chronic disease, while those who ate
primarily a plant-based diet were the healthiest.
Last autumn, former President Bill Clinton even cited the book in explaining how he lost 24 pounds
by converting to a plant-based diet in hopes of improving his heart health. The president gave up
dairy, switching to almond milk, and says he lives primarily on beans and other legumes, vegetables
and fruit, although he will, on rare occasions, eat fish.
1. What is the book “The China Study” about?
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
2. Why did former President Bill Clinton convert to a vegetarian diet?
………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………......................
…………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………..
3. Write about your eating habits focusing on how healthy you think they are.
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
67
Seconda simulazione di Terza prova di Esami di Stato
Lingua e Civiltà Inglese classe V Enog.B
a.s.2014-2015
Read the text and answer the following questions:
Nutrition Advice From the China Study
Six years ago a small Texas publisher released an obscure book written by a father-son research
team. The work, based on a series of studies conducted in rural China and Taiwan, challenged the
conventional wisdom about health and nutrition by espousing the benefits of a plant-based diet.
The book focuses on the knowledge gained from the China Study, a 20-year partnership of Cornell
University, Oxford University and the Chinese Academy of Preventive Medicine that showed high
consumption of animal-based foods is associated with more chronic disease, while those who ate
primarily a plant-based diet were the healthiest.
Last autumn, former President Bill Clinton even cited the book in explaining how he lost 24 pounds
by converting to a plant-based diet in hopes of improving his heart health. The president gave up
dairy, switching to almond milk, and says he lives primarily on beans and other legumes, vegetables
and fruit, although he will, on rare occasions, eat fish.
1. What is the book “The China Study” about?
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
2. Why did former President Bill Clinton convert to a vegetarian diet?
………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………......................
…………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………..
3. Write about your eating habits focusing on how healthy you think they are.
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
E‟ consentito l‟uso del dizionario
68
ELENCO PAROLE UTILI TRADOTTE
Advice=consigli
Publisher=editore
Released=pubblicò
Challenged=mise in dubbio
Espousing=accettando
Plant-based=vegetale
Focuses on=si focalizza sulla
Gained=ottenuta
Showed=dimostrò che
Consumption=consumo
24 pounds=più di dieci kg
gave up=eliminò
switching to=sostituendoli con
69
I.P.S.S.A.R. "G. DE CAROLIS”
Spoleto
Terza prova (DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA)
Candidato/a: ______________________________ Classe: ____________ Quesiti tipologia B
Risposta massimo 6 righe
1. Quali sono gli atti giuridici vincolanti dell’Unione Europea per gli Stati membri?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
2. Quali sono i principali soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza sul lavoro secondo il
TUSL?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
3. Indica i principali obblighi della responsabilità degli operatori del settore alimentare secondo il
cd. “pacchetto igiene”.
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
70
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
MATERIA: DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA DELL'IMPRESA
TURISTICA
QUESITI TIPOLOGIA B
MAX 6 RIGHE
Perché il menu nel contratto ristorativo può essere assimilabile ad una proposta contrattuale? ….............................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
Spiega perché il budget è uno strumento di controllo della gestione. ….............................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
Che cos'è la pianificazione strategica? ….............................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
71
FIRME DOCENTI
Materie Docenti Firme
Italiano – Storia
Emanuela Valentini A.
Matematica – Informatica
Tilde Fabi
Diritto e Tecnica
Amministrativa
Paola Selli
Lingua e civiltà inglese
Dina Salari
Lingua e civiltà francese
Antonella Tassi
Scienza e cultura
dell’Alimentazione
Anna Maria Villani
Laboratorio di
Enogastronomia
Claudio Cesarò
Laboratorio di servizi Enog.
Settore Sala e Vendita
Graziano Crispoldi
Educazione fisica
Giuseppina Santoni
Religione
Iole Francucci
Alternativa a Religione
Paolo Ciri
Spoleto, 15 maggio 2015
Il Dirigente Scolastico
Fiorella Sagrestani