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DEPOSITO MUNIZIONIFORTE DI MONTE TESORO(Sant’Anna d’Alfaedo – VR)

Il Forte di Monte Tesoro (45° 35’ 46,67” N – 10° 57’ 48,96” E), nel Comune di Sant’Anna d’Alfaedo (VR) in Località Corrubbio, ideato dopo il 1874, progettato tra il 1880 ed il 1885 per il completamento del settore montano settentrionale della Piazzaforte a campo trincerato di Verona, faceva parte della Fortezza di Verona, Settore Sinistra Adige, fu iniziato a costruire nel 1906 sulla sommità del monte omonimo a quota 917 m, come opera blindata con un andamento su terrazzamenti artificiali, sorge alla testata del contrafforte secondario fra la valle di Prun e la Valpantena, in ottima posizione. Doveva assolvere a funzioni di interdizione nella parte medio occidentale dei Monti Lessini.

Nel 1915 era armato con 6 cannoni da 149/35 A sotto cupola corazzata girevole in pozzi corazzati e da altri 4 cannoni da 87 B che costituivano l'armamento sussidiario con l'aggiunta di 4 mortai da 149 G e 4 mitragliatrici in torretta corazzata a scomparsa.Nella Prima Guerra Mondiale venendosi a trovare in posizione troppo lontana dalla prima linea fu disarmato.

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Fortificazione considerata moderna, dell’ultima serie che pur tenendo conto della aumentata potenza di fuoco è ancora legato ai canoni estetici tradizionali, di cui ricalca gli stili. Era ancora presente una leggera ricerca estetica ed architettonica.L’opera si sviluppa su di un piano terra e altri due piani sempre fuori terra.Un fossato proteggeva il frontale dell’opera, mentre un terrapieno riparava il banco delle cupole.Appena varcato il cancello dell’opera si trova una caponiera (vedi immagine) che sporge dalla costruzione e che proteggeva l’accesso al fossato stesso.Alla destra del fossato si trova l’ingresso ad una galleria blindata per fucileria che avvolgeva parte della zona circostante l’opera. Il campo d’azione delle feritoie era a sud-est verso la Valpantena.Dal primo piano partivano i corridoi d’accesso a tre cupole a scomparsa per mitragliatrice.L’accesso alla quarta cupola a scomparsa era al secondo piano nella parte destra del corridoio della batteria.Praticamente tutti i locali di questo piano erano adibiti a deposito proiettili e quelli posti sotto alle cupole avevano il soffitto con due altezze diverse.Tutti i soffitti erano a volta. I piani dell’opera erano collegati tramite delle scale laterali molto strette, mentre dei montacarichi favorivano l’ascesa dei proiettili che venivano poi

portati verso le cupole da carrelli su rotaia.Lungo la strada d’accesso all’opera, si trovano due ampie casermette-laboratorio su due piani.Di fronte ad esse erano state create due postazioni antiaeree per cannoni.Poco sotto al forte esiste una galleria che porta dapprima a due locali adibiti a deposito polvere e successivamente ad una lunga galleria che conduce direttamente all’interno dell’opera.

Utilizzato come deposito munizioni dall'Esercito Italiano sino a pochi anni fa si è conservato integro in buona parte delle strutture, anche se alcuni anni orsono la copertura dell’opera e le varie parti balconate sono state ricoperte da lastre di granito ricavate dalla zona. Tale intervento è stato motivato dalla infiltrazioni d’acqua che penetravano all’interno della struttura. Tuttavia, questa manomissione, non ha pregiudicato moltissimo l’estetica

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generale dell’opera. La mancanza di manutenzione sta cominciando a farsi notare ed esiste il rischio di un veloce degrado di tutta la struttura se non verrà adibita ad altro uso.La fortificazione in corso di alienazione dall’Agenzia del Demanio non è visitabile ed è tuttora considerata Zona Militare pur non essendo più presidiata.

Per arrivarci dalla città di Verona si prende la direzione della Valpolicella-Negrar. Giunti a Negrar si procede verso Sant’Anna d’Alfaedo e qualche chilometro prima di giungervi, si scorge in alto frontalmente il Forte. Si gira sulla destra e subito si trovano i cartelli indicanti “Zona Militare”. Oltre il primo cancello inizia la strada d’accesso all’opera, che dopo qualche tornante conduce dapprima alle caserme-laboratorio e poi al forte vero e proprio.

Monte Tesoro è un luogo che ha suggestionato chi si occupa di scienze esoteriche. Certamente il colle è ancor oggi luogo di grande spiritualità in una continuità storica che dà spessore al tempo.È sede di una Casa per Ritiri Spirituali molto conosciuta e frequentata.Intorno al colle di Monte Tesoro è ancora visibile il fossato e parte di una fortificazione protostorica (un villaggio d'altura) realizzata con pietre di raccolta. Si parla anche di reperti d'epoca romana (l'ara romana che sostiene la mensa dell'altare dell'antica chiesetta di San Fenzo proviene da questo luogo).I tre villaggi della zona esistenti nell'Età del Bronzo Medio (circa 1500 a.C.): Forte John, Monte Pipaldolo e Monte Tesoro sono stato oggetto di studi condotti prima dal prof. Umberto Grancelli e quindi da Giovanni e Alberto Solinas.


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