documento programmatico del circolo legambiente salve - 2013

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Priorità e interventi inerenti il territorio di Salve relativamente alla tutela del territorio e delle risorse naturali costiere, agricoltura ecocompatibile, gestione dei rifiuti, politiche energetiche e salute dei cittadini.

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Page 1: Documento programmatico del circolo  Legambiente Salve - 2013

Documento programmatico del circolo Legambiente Salve

Il gruppo di Legambiente Salve è un’associazione di volontariato che ha l’obiettivo principale di Promuovere la partecipazione dei cittadini alla difesa dell’ambiente ed alla definizione della propria qualità di vita, favorendo una migliore organizzazione sociale ed una modifica dei comportamenti individuali: amare, valorizzare e proteggere il proprio ambiente.

Un’associazione di questo tipo rappresenta ovviamente un riferimento di legalità, uno sfogo, una richiesta di aiuto da parte di chiunque vede sopraffatti i propri diritti o interessi personali. Questi ultimi non coincidono a volte con quelli collettivi o con la salvaguardia del territorio poiché si guarda spesso all’immediato.

Legiferare per la difesa del territori spetta alla classe politica che se ne assume tutte le responsabilità delle scelte fatte. Tali scelte devono essere chiare trasparenti condivise e soprattutto devono essere rispettate o fatte rispettare.

Legambiente crede ad un’economia che valorizzi il patrimonio culturale e ambientale del territorio. Non rappresenta un partito politico anche se oggi una parte sempre crescente di qualsiasi programma di una lista elettorale deve fare i conti con adeguate considerazioni ambientali.

In sintesi riportiamo schematicamente le priorità del territorio:

Crediamo che giunto il momento di dotare anche Salve di un Piano Urbanistico Generale e di un Piano delle Coste Comunali.

Istituzione di un’area SIC per la salvaguardia delle zona di vegetazione tra T.Pali e L.Marini, dei punti panoramici (crinali) serre e colline, delle gravinelle e delle aree adiacenti ad esse per una distanza minima di 150 metri dalle stesse (canale del Fano, Canale Tariano- Fano, Canale Muscio)

Regolamentazione più restrittiva per l’ edilizia rurale Garanzie affinché una spiaggia libera attrezzata non diventi stabilimento balneare Sensibilizzare gli agricoltori alle pratiche produttive rivolte alla tutela del territorio rurale come il

biologico e la lotta integrata; Sostenere tutte quelle politiche agricole legate alla biodiversità produttiva. Tutela delle coste e rispetto delle leggi esistenti Riduzione della TARSU ai cittadini che maggiormente si impegnano nel praticare la raccolta

differenziata, in particolar modo per l’umido. Creazione di almeno un’isola ecologica recintata e sorvegliata nel comune di Salve Promuovere le energie rinnovabili ad uso privato e portare gli edifici pubblici all’autosufficenza

energetica. Dotarsi del piano di localizzazione delle antenne per ricevitoria mobile, (installando le antenne

preferibilmente su suoli pubblici, con adeguate centraline di monitoraggio) anche nell’ambito dell’unione dei comuni legge regionale del 2003

Pubblichiamo il nostro punto di vista su alcune tematiche cui c’è ne siamo occupati in questi 3 anni di vita:

Tutela del territorio Agricoltura Tutela delle risorse naturali costiere Rifiuti, Energia, Salute

Tutela del territorio

Attualmente lo strumento principale di regolamentazione dell’assetto del territorio in Puglia risulta essere il DRAG (Documento Generale di Assetto Generale) . A questo seguono gli obiettivi da perseguire mediante i livelli di pianificazione provinciale (Piani territoriali di Coordinamento), la provincia di Lecce ha approvato tale piano in data 15/06/2007 e comunali (PUG e PUE). Il DRAG determina a) il quadro degli ambiti territoriali rilevanti al fine della tutela e conservazione dei valori ambientali e dell’identità sociale e culturale della regione; b) gli indirizzi, i criteri e gli orientamenti per la formazione, il dimensionamento e il contenuto degli strumenti di

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pianificazione provinciale e comunale, c) i criteri per la formazione e la localizzazione dei piani urbanistici esecutivi (PUE), d) lo schema dei servizi infrastrutturali di interesse regionale.

Nei Comuni della provincia di Lecce solo il 40% sono dotati di un piano urbanistico generale. A Salve vige il piano di fabbricazione del 1977 di cui incominciano adesso a vedere gli effetti a nostro avviso negativo ti per il territorio soprattutto lungo la fascia costiera poiché si prevede senza soluzione di continuità una lunga schiera di unità abitative (zona F2) tra una marina e l’altra. Ha già consentito inoltre la distruzione di diversi ettari di macchia mediterranea, attualmente tutelata dalla regione al pari di un bosco.

Mettere un freno all’edilizia speculativa che impoveriscono il territorio, in particolar modo sulle colline e lungo la fascia costiera. Le costruzioni rurali e le ristrutturazioni si devono integrare nel paesaggio, deve essere rispettato lo stile architettonico locale con uso di materiali idoneo.

Fare chiarezza su strutture che sono autorizzate a sorgere come turistico recettive e poi diventano in corso d’opera appartamenti a vendere

Concentrare lo sviluppo nei luoghi già urbanizzati consentendo eventualmente aumenti verticali di volumetria, renere. Orientarsi verso una riqualificazione dell’esistente rendendo più agevole ristrutturare piuttosto che costruire ex novo salvaguardando per quanto possibile il consumo del suolo

Effettuare regolare servizi di pulizia lungo le strade di campagna anche allo scopo di prevenire gli incendi

Agricoltura

E’ opportuno ricordare che la struttura produttiva agricola locale è costituita da piccole aziende a conduzione famigliare, infatti 87% delle aziende agricole hanno una superficie sotto i 5 ettari. Da qui la necessità di affermare e di far leva proprio sulle caratteristiche originali delle nostre produzioni agricole, esaltando il legame con il territorio, i tratti della tipicità, della biodiversità e della sostenibilità ambientale e sociale. In particolare occorre:

Sostenere e realizzare tutte quelle iniziative che mirano alla valorizzazione dell’economia e della cultura agricola dei nostri territori;

Realizzare incontri con i cittadini/consumatori per riprendere quel filo interrotto di saperi e cultura della tradizione.

Favorire la costituzione di gruppi di acquisto solidali Realizzare un programma di educazione alimentare che guarda alla stagionalità e al consumo di prodotti

agricoli locali; Realizzare una serie di incontri al fine di sensibilizzare gli agricoltori alle pratiche produttive rivolte alla

tutela del territorio rurale come il biologico e la lotta integrata; Sostenere tutte quelle politiche agricole legate alla biodiversità produttiva.

Tutela delle risorse naturali costiere

Le nostre considerazioni sono state ampliamente espresse sul “Dossier spiaggia” del dicembre 2011 e pubblicate sul profilo Facebook di Legambiente Salve

Si è riaffermato il principio del demanio costiero quale bene comune da rispettare e da condividere. Il locale circolo di Legambiente Salve ha più volte sollevato questioni sulla gestione della costa e presentato osservazioni in merito. Le ultime in occasione dello stato fisico e giuridico della costa salvese nel dicembre 2013.

Alcune nostre preoccupazioni ribadite più volte:

camper e auto non possano sostare ai piedi dunali. controlli circa la destinazione delle acque reflue si sia una equilibriata distribuzione dei turisti lungo i 7 km di spiaggia istituendo accessi in

corrispondenza delle aree adibite a parcheggio che la % di spiaggia privata non superi il 20% di fronte mare ci sia una rapida rideterminazione del demanio marittimo si conoscano i criteri e il numero di licenze che s’intende concedere

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si possa contare su un corpo di polizia municipale ausiliaria adeguatamente istruita per meglio interagire con gli altri corpi di polizia giudiziaria e la capitaneria di porto

Rifiuti, energia, salute

Riguardo alla situazione generale della raccolta differenziata c’è ancora da fare molta strada. Salve è al 15,4 % . L’appalto per il ritiro dell’RSU e della differenziata con la ditta GIAL PLAST, è scaduto da quasi 2 anni e si procede con proroghe semestrali. Non c’è nessuna ricetta magica se non quella di puntare sulla sensibilità dei cittadini e sulla raccolta porta a porta. La ditta appaltatrice, con la compiacenza dell’unione dei comuni, continua ad erogare il servizio senza investire un euro in campagne di sensibilizzazione. Altro volano alla raccolta separata dovrebbe essere l’ecotassa che i Comuni versano per il conferimento in discarica degli scarti, che sarà sicuramente rimodulata in modo da favorire le amministrazioni che avvieranno al riciclo più materiale. Riteniamo quindi che si deve fare leva sul premio (riduzione della tassa) ai cittadini dei comuni più virtuosi. Che così vedrebbero riconosciuti i loro sforzi. Il concetto è realistico se si aprisse un ecocentro e la consegna del materiale avvenisse tramite una scheda personale. Chiediamo di rendere noto a tutti il destino della differenziata in modo da sfatare false dicerie sulla medesima destinazione Combattere l’abbandono in strada della spazzatura sia con campagne di sensibilizzazione ma anche con un sistema di videosorveglianza.

Promuovere le energie rinnovabili ad uso privato e portare gli edifici pubblici all’autosufficienza energetica.

Dotarsi del piano di localizzazione delle antenne di ricevitoria mobile, (installando le antenne preferibilmente su suoli pubblici, con adeguate centraline di monitoraggio) anche nell’ambito dell’unione dei comuni legge regionale del 2003

Stimolo alle istituzioni per tutte le iniziative a tutela della salute pubblica e per uno sviluppo ecosostenibile

Creazione di un gruppo laboratoriale – didattico con capacità progettuali

Salve, gennaio 2013

Il Direttivo di Legambiente Salve