definizione 1. casa che sorge nellcasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per...

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LA CASA DI CIVILE ABITAZIONE LA CASA DI CIVILE ABITAZIONE DEFINIZIONE 1 Casa che sorge nellambito degli Casa che sorge nellambito degli agglomerati urbani agglomerati urbani 1. 1. Casa che sorge nell ambito degli Casa che sorge nell ambito degli agglomerati urbani agglomerati urbani 2. 2. Casa che sorge in Casa che sorge in aperta campagna aperta campagna ma che ma che non ha le non ha le caratteristiche della casa rurale caratteristiche della casa rurale

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Page 1: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

LA CASA DI CIVILE ABITAZIONELA CASA DI CIVILE ABITAZIONEC S C OC S C O

DEFINIZIONE

11 Casa che sorge nell’ambito degliCasa che sorge nell’ambito degli agglomerati urbaniagglomerati urbani1.1. Casa che sorge nell ambito degli Casa che sorge nell ambito degli agglomerati urbaniagglomerati urbani

2.2. Casa che sorge in Casa che sorge in aperta campagnaaperta campagna ma che ma che non ha le non ha le caratteristiche della casa ruralecaratteristiche della casa rurale

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LA CASA DI CIVILE ABITAZIONELA CASA DI CIVILE ABITAZIONEC S C OC S C O

TipologiaTipologia

Tenore della Tenore della costruzionecostruzionecostruzionecostruzioneEntità e usoEntità e uso

1.1. Case unifamiliari Case unifamiliari 1.1. Case di lussoCase di lusso

2.2. Case signoriliCase signorili2.2. Case plurifamiliariCase plurifamiliari

gg

3.3. Case popolariCase popolari

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L’IGIENE E LE ABITAZIONIL’IGIENE E LE ABITAZIONI

OBIETTIVOOBIETTIVOPrevenzione di tutti i danni che possono Prevenzione di tutti i danni che possono derivare da una vita condotta in ambienti derivare da una vita condotta in ambienti malsanimalsani

MEZZIMEZZIAdozione nella tecnica costruttiva di Adozione nella tecnica costruttiva di

d d ll’ id d ll’ inorme dettate dall’esperienza e norme dettate dall’esperienza e giustificate da rigorose ricerche giustificate da rigorose ricerche scientifiche che tendono ad imprimere scientifiche che tendono ad imprimere agli ambienti confinati caratteristiche agli ambienti confinati caratteristiche funzionali non lesive della salute funzionali non lesive della salute

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ffConoscenze sulle Conoscenze sulle tecnologietecnologieProfessionistiProfessionisti--

progettistiprogettistiDisposizioniDisposizioni

tecnologietecnologie

Scienza dei materialiScienza dei materiali

Criteri progettualiCriteri progettualiDisposizioni Disposizioni tecnicotecnico--legislativelegislative

Criteri progettualiCriteri progettuali

DM 5 luglio 1975DM 5 luglio 1975

Norme: Norme: 11 i dif d l l d ll’ bi ti dif d l l d ll’ bi t

DPR 380/2001 (TU sull’edilizia)DPR 380/2001 (TU sull’edilizia)Regolamenti edilizi comunaliRegolamenti edilizi comunali

1.1. in difesa del suolo e dell’ambientein difesa del suolo e dell’ambiente2.2. centrali sulle acquecentrali sulle acque3.3. in materia urbanisticain materia urbanistica44 sull’emissioni in atmosferasull’emissioni in atmosfera

Contesto economico, Contesto economico, sociale e politicosociale e politico

4.4. sull emissioni in atmosferasull emissioni in atmosfera5.5. per il contenimento del consumo di per il contenimento del consumo di

energiaenergia6.6. sull’inquinamento elettromagneticosull’inquinamento elettromagnetico77 sul rumoresul rumore SOLUZIONESOLUZIONESOLUZIONESOLUZIONE7.7. sul rumoresul rumore8.8. sulla sicurezza degli impiantisulla sicurezza degli impianti9.9. per la costruzione in zone sismicheper la costruzione in zone sismiche10.10. tecniche per le costruzionitecniche per le costruzioni

SOLUZIONE SOLUZIONE MIGLIOREMIGLIORESOLUZIONE SOLUZIONE MIGLIOREMIGLIORE

pp

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ProfessionistiProfessionisti--progettistiprogettisti

cittadinocittadino

1. un'autocertificazione circa la conformita' del progetto allei i i it i l i i il tt i di

D.P.R. 380/2001D.P.R. 380/2001

1) Permesso di costruire1) Permesso di costruire

norme igienico-sanitarie nel caso in cui il progetto riguardiinterventi di edilizia residenziale ovvero la verifica in ordine atale conformita' non comporti valutazioni tecnico-discrezionali.

2. dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato e dagli2) D.I.A.2) D.I.A. opportuni elaborati progettuali, che asseveri la conformita'

delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici adottati oapprovati ed ai regolamenti edilizi vigenti, nonche' il rispettodelle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie

Sindaco/dirigenteSindaco/dirigenteCertificato di Certificato di

abitabilitàabitabilità

Sindaco/dirigenteSindaco/dirigente

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Requisiti generali di interesse igienico sanitario delle case Requisiti generali di interesse igienico sanitario delle case di civile abitazionedi civile abitazione

1.1. Materiali impiegatiMateriali impiegati2.2. Orientamento dei fabbricatiOrientamento dei fabbricati33 Protezione dall’umiditàProtezione dall’umidità3.3. Protezione dall umiditàProtezione dall umidità4.4. Contenimento e allontanamento degli inquinanti interniContenimento e allontanamento degli inquinanti interni5.5. Adeguata illuminazione naturale e artificialeAdeguata illuminazione naturale e artificiale6.6. Dotazioni minime di superfici, altezze, volumiDotazioni minime di superfici, altezze, volumi7.7. Idonei sistemi di aerazione, ventilazione e condizionamento (se necessari)Idonei sistemi di aerazione, ventilazione e condizionamento (se necessari)8.8. Risparmio energetico e controllo e riduzione delle emissioniRisparmio energetico e controllo e riduzione delle emissionip gp g9.9. Dotazione di servizi igieniciDotazione di servizi igienici10.10.Sicurezza impiantisticaSicurezza impiantistica1111 Sicurezza antincendio e protezione da scariche atmosferiche (se prevista)Sicurezza antincendio e protezione da scariche atmosferiche (se prevista)11.11.Sicurezza antincendio e protezione da scariche atmosferiche (se prevista)Sicurezza antincendio e protezione da scariche atmosferiche (se prevista)12.12.Protezione dall’inquinamento da rumoreProtezione dall’inquinamento da rumore13.13.Fruibilità delle persone fisicamente impediteFruibilità delle persone fisicamente impedite14.14.Approvvigionamento idricoApprovvigionamento idrico15.15.Scarichi di acque meteoriche, nere e di processoScarichi di acque meteoriche, nere e di processo1616 Smaltimento rifiutiSmaltimento rifiuti16.16.Smaltimento rifiutiSmaltimento rifiuti17.17.Facilità di evacuazione delle personeFacilità di evacuazione delle persone18.18.Ricovero o sosta in spazio privato di autovetture ed automezzi in genereRicovero o sosta in spazio privato di autovetture ed automezzi in genere

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DECRETO MINISTERIALE SANITA' 5 luglio 1975Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente g g ,all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di

abitazione.

Art 1Art. 1L'altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in m 2,70riducibili a m 2,40 per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i i ti liripostigli.

Nei comuni montani al di sopra dei m 1000 sul livello del mare può essere consentita, tenuto conto delle condizioni climatiche locali e della locale tipologia edilizia, una riduzione dell'altezza minima dei locali abitabili a m 2,55.

Art. 2Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi.Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una persona, e di mq 14, se per due persone.Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14.Le stanze da letto il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestraLe stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile.

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DECRETO MINISTERIALE SANITA' 5 luglio 1975Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente

Art 3

g g ,all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di

abitazione.

Art. 3Ferma restando l'altezza minima interna di m 2,70, salvo che per i comuni situati al di sopra dei m. 1000 sul livello del mare per i quali valgono le misure ridotte già indicate all'art. 1, l'alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq 28, e non inferiore a mq 38 se per due personea mq 38, se per due persone

Art. 4l ll d bb d d d ld l dGli alloggi debbono essere dotati di impianti di riscaldamento ove le condizioni

climatiche lo richiedano.La temperatura di progetto dell'aria interna deve essere compresa tra i 18 °C ed i p p g p20 °C; deve essere, in effetti, rispondente a tali valori e deve essere uguale in tutti gli ambienti abitati e nei servizi, esclusi i ripostigli.Nelle condizioni di occupazione e di uso degli alloggi le superfici interne delle partiNelle condizioni di occupazione e di uso degli alloggi, le superfici interne delle parti opache delle pareti non debbono presentare tracce di condensazione permanente.

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DECRETO MINISTERIALE SANITA' 5 luglio 1975M difi i i ll i t i i i i t i li 20 i 1896 l ti tModificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di

abitazione.

Art. 5T tti i l li d li ll i tt ti lli d ti ti i i i i i i di i iTutti i locali degli alloggi, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni,

corridoi, vani-scala e ripostigli debbono fruire di illuminazione naturale diretta,

adeguata alla destinazione d'uso.adeguata alla destinazione d uso.

Per ciascun locale d'abitazione, l'ampiezza della finestra deve essere

proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio non

inferiore al 2%, e comunque la superficie finestrata apribile non dovrà essere

inferiore a 1/8 della superficie del pavimento.

Per gli edifici compresi nell'edilizia pubblica residenziale occorre assicurare sullaPer gli edifici compresi nell edilizia pubblica residenziale occorre assicurare, sulla

base di quanto sopra disposto e dei risultati e sperimentazioni razionali,

l'adozione di dimensioni unificate di finestre e, quindi, dei relativi infissi.

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DECRETO MINISTERIALE SANITA' 5 luglio 1975Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di

abitazione.

Art. 6

Quando le caratteristiche tipologiche degli alloggi diano luogo a condizioni che non consentano di fruire di ventilazione naturale, si dovrà ricorrere alla ventilazione meccanica centralizzata immettendo aria opportunamente captataventilazione meccanica centralizzata immettendo aria opportunamente captata e con requisiti igienici confacenti.E' comunque da assicurare, in ogni caso, l'aspirazione di fumi, vapori ed

l i i i ti di d i ( i bi tti ) i h iesalazioni nei punti di produzione (cucine, gabinetti, ecc.) prima che si diffondano.Il "posto di cottura", eventualmente annesso al locale di soggiorno, deve comunicare ampiamente con quest'ultimo e deve essere adeguatamente munito di impianto di aspirazione forzata sui fornelli.

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DECRETO MINISTERIALE SANITA' 5 luglio 1975DECRETO MINISTERIALE SANITA 5 luglio 1975Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di

abitazione

Art. 7

abitazione.

Art. 7La stanza da bagno deve essere fornita di apertura all'esterno per il ricambio

dell'aria o dotata di impianto di aspirazione meccanica.

Nelle stanze da bagno sprovviste di apertura all'esterno è proibita l'installazione

di apparecchi a fiamma libera.

Per ciascun alloggio almeno una stanza da bagno deve essere dotata deiPer ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei

seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo.

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DECRETO MINISTERIALE SANITA' 5 luglio 1975M difi i i ll i t i i i i t i li 20 i 1896 l ti tModificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di

abitazione.

Art. 8I materiali utilizzati per le costruzioni di alloggi e la loro messa in operaI materiali utilizzati per le costruzioni di alloggi e la loro messa in opera

debbono garantire un'adeguata protezione acustica agli ambienti per quanto

concerne i rumori da calpestio, rumori da traffico, rumori da impianti o

apparecchi comunque installati nel fabbricato, rumori o suoni aerei

provenienti da alloggi contigui e da locali o spazi destinati a servizi comuni.

All'uopo per una completa osservanza di quanto sopra disposto occorre farAll uopo, per una completa osservanza di quanto sopra disposto occorre far

riferimento ai lavori ed agli standards consigliati dal Ministero dei lavori

pubblici o da altri qualificati organi pubblici.

Art. 9Tutta la parte delle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896 incompatibile o,

i t t l ti di i i i d it i b tcomunque, in contrasto con le presenti disposizioni deve ritenersi abrogata.

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BENESSERE MICROCLIMATICOBENESSERE MICROCLIMATICO

Per il raggiungimento del confort microclimatico è necessario in primo Per il raggiungimento del confort microclimatico è necessario in primo gg g pgg g pluogo mettere in atto tutte quelle misure utili a raggiungere lo stato di luogo mettere in atto tutte quelle misure utili a raggiungere lo stato di benessere in benessere in modo naturalemodo naturale contribuendo così anche ad un contribuendo così anche ad un apprezzabile apprezzabile risparmio energeticorisparmio energetico ed in particolare:ed in particolare:

1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto al soleggiamento e Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto al soleggiamento e alla ventositàalla ventosità

2.2. Buon isolamento, in opera, delle pareti e delle superfici che si Buon isolamento, in opera, delle pareti e delle superfici che si affacciano all’esternoaffacciano all’esterno

3.3. Possibilità di schermare l’irraggiamento medianti dispositivi Possibilità di schermare l’irraggiamento medianti dispositivi

4.4. Presenza di Presenza di buoni rapporti aerantibuoni rapporti aeranti e di una loro corretta e di una loro corretta distribuzione sulle diverse pareti per favorire una buona distribuzione sulle diverse pareti per favorire una buona p pp pventilazione naturaleventilazione naturale

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UBICAZIONEUBICAZIONE SCELTA DELL’AREASCELTA DELL’AREAUBICAZIONEUBICAZIONE-- SCELTA DELL’AREASCELTA DELL’AREA

Si devono scegliere terreni edificabili in base:Si devono scegliere terreni edificabili in base:

1.1. alle caratteristiche, fisiche, chimiche, meccaniche alle caratteristiche, fisiche, chimiche, meccaniche

22 ai rapporti con le falde idriche o corsi d’acquaai rapporti con le falde idriche o corsi d’acqua2.2. ai rapporti con le falde idriche o corsi d acqua ai rapporti con le falde idriche o corsi d acqua superficialisuperficiali

33 vincoli particolari (ex discariche siti inquinati cimiterivincoli particolari (ex discariche siti inquinati cimiteri3.3. vincoli particolari (ex discariche, siti inquinati, cimiteri, vincoli particolari (ex discariche, siti inquinati, cimiteri, aree di rispetto a tutela della risorsa idrica)aree di rispetto a tutela della risorsa idrica)

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UbicazioneUbicazione-- scelta dell’areascelta dell’area

Nelle Nelle zone montagnose o collinarizone montagnose o collinari ::gg

1.1. rispettare laddove possibile, il distacco di almeno tre metri tra rispettare laddove possibile, il distacco di almeno tre metri tra costruzione e terrapienocostruzione e terrapieno

2.2. prevedere opportune intercapedini e canaletti per prevedere opportune intercapedini e canaletti per l’allontanamento delle acque meteorichel’allontanamento delle acque meteoriche

Se si è costretti ad edificare su un terreno che non dia buone Se si è costretti ad edificare su un terreno che non dia buone à àà àgaranzie di immunità da cause di umidità si devegaranzie di immunità da cause di umidità si deve

1.1. Usare per le fondamenta materiali idrofughiUsare per le fondamenta materiali idrofughi

2.2. Applicare tutte quelle tecniche atte a difendere gli ambienti, Applicare tutte quelle tecniche atte a difendere gli ambienti, soprattutto interrati e seminterrati dall’umidità proveniente dal soprattutto interrati e seminterrati dall’umidità proveniente dal suolosuolosuolosuolo

Page 16: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

L’umidità nelle abitazioniL’umidità nelle abitazioni

Nelle murature l’umidità può trovarsi sotto tre forme:Nelle murature l’umidità può trovarsi sotto tre forme:

1.1. Acqua di imbibizioneAcqua di imbibizione che può avere origine da: che può avere origine da:

•• Assorbimento attraverso le fondamenta permeabili (umidità Assorbimento attraverso le fondamenta permeabili (umidità ascendente o di risalita capillare)ascendente o di risalita capillare)

•• Infiltrazione dall’esterno di acqua piovanaInfiltrazione dall’esterno di acqua piovana

•• Infiltrazione da rottura di tubazioniInfiltrazione da rottura di tubazioni

•• Dal materiale di costruzione e dalle malte non sufficientemente Dal materiale di costruzione e dalle malte non sufficientemente prosciugate prosciugate

2.2. Acqua igroscopica : Acqua igroscopica : dovuta all’igroscopicità dei materiali usati nella dovuta all’igroscopicità dei materiali usati nella costruzionecostruzionecostruzione costruzione

3.3. Acqua di combinazione chimica: Acqua di combinazione chimica: legata alla calce nella forma di legata alla calce nella forma di calce idrata e che si libera con la trasformazione di quest’ultima incalce idrata e che si libera con la trasformazione di quest’ultima incalce idrata e che si libera con la trasformazione di quest ultima in calce idrata e che si libera con la trasformazione di quest ultima in carbonato di calciocarbonato di calcio

Page 17: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

CCCasa Casa umidaumida

DanniDanni

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UMIDITÀ ASCENDENTE O DI RISALITA UMIDITÀ ASCENDENTE O DI RISALITA CAPILLARECAPILLARE

Macchie e muffe sui muri perimetrali a Macchie e muffe sui muri perimetrali a contatto con il terreno, con intensità contatto con il terreno, con intensità decrescente dal basso verso l'alto. decrescente dal basso verso l'alto.

Effluorescenze saline. Effluorescenze saline.

Distacco dell'intonaco.Distacco dell'intonaco.Distacco dell intonaco.Distacco dell intonaco.

Page 19: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

SOLUZIONI PER COMBATTERE L’UMIDITÀSOLUZIONI PER COMBATTERE L’UMIDITÀ

umidità ascendente o di risalita capillareumidità ascendente o di risalita capillare

COSA VERFICARECOSA VERFICARE COME INTEVENIRECOME INTEVENIRE

La presenza del vespaio aeratoLa presenza del vespaio aerato

L'impermeabilizzazione contro terraL'impermeabilizzazione contro terra

Realizzare il vespaio aerato o verificarne la corretta aerazione.Realizzare il vespaio aerato o verificarne la corretta aerazione.

Isolare le pareti contro terra con guaine impermeabilizzantiIsolare le pareti contro terra con guaine impermeabilizzantiL impermeabilizzazione contro terraL impermeabilizzazione contro terra

L'isolamento delle paretiL'isolamento delle pareti

Isolare le pareti contro terra con guaine impermeabilizzanti.Isolare le pareti contro terra con guaine impermeabilizzanti.

Usare malte macroporose e prodotti isolanti.Usare malte macroporose e prodotti isolanti.pp p pp pIn casi gravi:In casi gravi:

procedere al taglio termicoprocedere al taglio termicointervenire con la barriera chimicaintervenire con la barriera chimicausare il sistema di elettrosmosiusare il sistema di elettrosmosi

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VESPAIO AERATOVESPAIO AERATO

IlIl vespaio aerato è un'intercapedine vuota tra il terreno e la soletta del piano vespaio aerato è un'intercapedine vuota tra il terreno e la soletta del piano terra stesso.terra stesso.terra stesso. terra stesso.

Questo Questo spazio deve essere ventilatospazio deve essere ventilato con griglie o bocchette che permettono con griglie o bocchette che permettono la circolazione e lo scambio dell'aria al suo internola circolazione e lo scambio dell'aria al suo internola circolazione e lo scambio dell aria al suo interno. la circolazione e lo scambio dell aria al suo interno.

Spesso, per quanto ben aerato, il vespaio non basta però a impedire Spesso, per quanto ben aerato, il vespaio non basta però a impedire all'umidità di risalire lungo le paretiall'umidità di risalire lungo le paretiall'umidità di risalire lungo le pareti. all'umidità di risalire lungo le pareti.

In questo caso, il muro perimetrale esterno dovrà essere impermeabilizzato In questo caso, il muro perimetrale esterno dovrà essere impermeabilizzato ll lll lnelle zone a contatto con il terreno. nelle zone a contatto con il terreno.

Ci sono due possibilità per realizzare il vespaio: o scavare al di sotto del Ci sono due possibilità per realizzare il vespaio: o scavare al di sotto del pavimento o realizzarlo sopraelevando il pavimento stesso. pavimento o realizzarlo sopraelevando il pavimento stesso.

Questa soluzione può essere realizzata sia in abitazioni di nuova costruzione Questa soluzione può essere realizzata sia in abitazioni di nuova costruzione Ques a so u o e può esse e ea a a s a ab a o d uo a cos u o eQues a so u o e può esse e ea a a s a ab a o d uo a cos u o esia in quelle già esistenti.sia in quelle già esistenti.

Page 21: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

Altri vantaggi della tecnica del solaio su vespaio Altri vantaggi della tecnica del solaio su vespaio gg pgg paeratoaerato

1.1. smaltimento del Gas Radon attraverso la ventilazione smaltimento del Gas Radon attraverso la ventilazione naturale naturale

2.2. riduzione considerevole della quantità di cemento riduzione considerevole della quantità di cemento utilizzata per la realizzazione del solaio utilizzata per la realizzazione del solaio

3.3. drastica riduzione dei costi relativi alla manodopera drastica riduzione dei costi relativi alla manodopera 4.4. possibilità di agevole alloggiamento nel vespaio di possibilità di agevole alloggiamento nel vespaio di

condotti tecnicicondotti tecnici

Page 22: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

ORIENTAMENTOORIENTAMENTOORIENTAMENTO ORIENTAMENTO

L’orientamento influisce in modo sostanziale L’orientamento influisce in modo sostanziale sullsull’illuminazione’illuminazione e sul e sul regime termico naturaleregime termico naturale degli degli ambientiambienti

Il posizionamentoIl posizionamento orientamento degli edifici deve garantireorientamento degli edifici deve garantireIl posizionamentoIl posizionamento-- orientamento degli edifici deve garantire orientamento degli edifici deve garantire il massimo sfruttamento delle condizioni igienicoil massimo sfruttamento delle condizioni igienico––ambientali ambientali presenti in naturapresenti in naturapp

L’orientamentoL’orientamento eliotermicoeliotermico tiene conto sia delletiene conto sia delle radiazioniradiazioniL’orientamento L’orientamento eliotermicoeliotermico tiene conto sia delle tiene conto sia delle radiazioni radiazioni luminoseluminose che di quelle che di quelle termichetermiche

Page 23: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO

Le esposizioni raccomandabili differiscono a seconda Le esposizioni raccomandabili differiscono a seconda delle latitudini e di eventuali fattori localidelle latitudini e di eventuali fattori localidelle latitudini e di eventuali fattori localidelle latitudini e di eventuali fattori locali

Il progettista nellaIl progettista nella scelta dell’orientamento ottimalescelta dell’orientamento ottimale deve tenere contodeve tenere contoIl progettista nella Il progettista nella scelta dell orientamento ottimalescelta dell orientamento ottimale deve tenere conto deve tenere conto anche della anche della temperatura media, della presenza di montagne, valli e del temperatura media, della presenza di montagne, valli e del tipo di utilizzo del fabbricatotipo di utilizzo del fabbricato

L'orientamento versoL'orientamento verso sudsud è il migliore per due motivi:è il migliore per due motivi:

11 il lato sud riceve il massimo della radiazione in inverno quando è piùil lato sud riceve il massimo della radiazione in inverno quando è più1.1. il lato sud riceve il massimo della radiazione in inverno, quando è più il lato sud riceve il massimo della radiazione in inverno, quando è più richiesta,richiesta,

22 i d il l è l i i i i id d li d il l è l i i i i id d l2.2. in estate, quando il sole è alto, e i suoi raggi incidono ad angolo in estate, quando il sole è alto, e i suoi raggi incidono ad angolo acuto sulla superficie terrestre, l'edificio riceve meno radiazioneacuto sulla superficie terrestre, l'edificio riceve meno radiazione.

ÈÈÈ compito del progettista studiare per ogni edificio la migliore È compito del progettista studiare per ogni edificio la migliore soluzione distributiva al fine di esporre soluzione distributiva al fine di esporre le camere di soggiorno a sudle camere di soggiorno a sud

Page 24: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

UBICAZIONE RISPETTO ALLA DIREZIONE VENTIUBICAZIONE RISPETTO ALLA DIREZIONE VENTIUBICAZIONE RISPETTO ALLA DIREZIONE VENTIUBICAZIONE RISPETTO ALLA DIREZIONE VENTI

Ri t ’i d bbi i tRi t ’i d bbi i t l dif t il dif t iRiveste un’indubbia importanza per Riveste un’indubbia importanza per la difesa termica la difesa termica naturalenaturale dell’abitazione, soprattutto laddove l’entità dell’abitazione, soprattutto laddove l’entità

di d ll t ità è di t ildi d ll t ità è di t ilmedia della ventosità è di una certa rilevanza.media della ventosità è di una certa rilevanza.

L’esposizione nei riguardi dei venti dominanti permette una L’esposizione nei riguardi dei venti dominanti permette una maggiore possibilità di ricambio d’aria e una maggioremaggiore possibilità di ricambio d’aria e una maggioremaggiore possibilità di ricambio d aria e una maggiore maggiore possibilità di ricambio d aria e una maggiore dispersione di caloredispersione di calore

Page 25: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

VENTILAZIONE NATURALEVENTILAZIONE NATURALE

Con il termine di ventilazione o aerazione naturale sonoCon il termine di ventilazione o aerazione naturale sonoCon il termine di ventilazione o aerazione naturale sono Con il termine di ventilazione o aerazione naturale sono indicati gli scambi d’aria che avvengono tra indicati gli scambi d’aria che avvengono tra un locale e un locale e l’ambiente sternol’ambiente sterno

È influenzata da parecchi fattori:È influenzata da parecchi fattori:

1.1. Differenza di temperatura e Differenza di temperatura e pressione tra interno ed esternopressione tra interno ed esternopp

2.2. Porosità delle paretiPorosità delle pareti

33 E i i i tiE i i i ti3.3. Esposizione ai ventiEsposizione ai venti

4.4. Caratteristiche delle rifiniture degli Caratteristiche delle rifiniture degli infissiinfissi

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VENTILAZIONE NATURALEVENTILAZIONE NATURALE

È importante per:È importante per:

1.1. Il mantenimento della buona qualità dell’ambiente indoorIl mantenimento della buona qualità dell’ambiente indoorqq

2.2. Controllare il valore dell’umidità relativa per evitare la formazione Controllare il valore dell’umidità relativa per evitare la formazione di condensadi condensa

3.3. Favorire gli scambi convettivi ed evaporativi e quindi permettere Favorire gli scambi convettivi ed evaporativi e quindi permettere una buona termoregolazioneuna buona termoregolazione

Le grandezze correntemente usate per descrivere l’aerazione Le grandezze correntemente usate per descrivere l’aerazione naturale sono:naturale sono:naturale sono:naturale sono:

RARA = = rapporto aeranterapporto aerante, cioè il rapporto tra la superficie apribile , cioè il rapporto tra la superficie apribile delle finestre di un locale e la sua area in piantadelle finestre di un locale e la sua area in piantapp

n.n. = = numero di ricambi orarinumero di ricambi orari, cioè la portata specifica per m, cioè la portata specifica per m3 3 d’aria d’aria ambiente. Tale quantità moltiplicata per il volume dell’ambiente ambiente. Tale quantità moltiplicata per il volume dell’ambiente t d t i l tità di i h tt il l l it d t i l tità di i h tt il l l istesso, determina la quantità di aria che attraversa il locale in stesso, determina la quantità di aria che attraversa il locale in

un’oraun’ora

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VENTILAZIONE NATURALEVENTILAZIONE NATURALE

La ventilazione naturale di un ambiente può avvenire:La ventilazione naturale di un ambiente può avvenire:

11 SpontaneamenteSpontaneamente e in manierae in maniera “continua”“continua” attraverso le pareti gliattraverso le pareti gli1.1. SpontaneamenteSpontaneamente e in maniera e in maniera continuacontinua attraverso le pareti, gli attraverso le pareti, gli infissi delle porte e finestre, le fessure dei pavimenti, ecc.infissi delle porte e finestre, le fessure dei pavimenti, ecc.

2.2. In manieraIn maniera volontariavolontaria ee “discontinua”“discontinua” attraverso l’apertura diattraverso l’apertura di2.2. In maniera In maniera volontaria volontaria e e discontinuadiscontinua attraverso l apertura di attraverso l apertura di serramenti o porteserramenti o porte

L’aerazioneL’aerazione continuacontinua è generalmente posta pari a è generalmente posta pari a 0,5 0,5 ÷÷1 ricambi ora1 ricambi ora

L’aerazione L’aerazione discontinuadiscontinua è funzione:è funzione:

1.1. Del numero, dimensione, geometria, dimensioni delle apertureDel numero, dimensione, geometria, dimensioni delle aperture, , g , p, , g , p

2.2. Della pressione che viene esercitata sulla superficie delle aperture che Della pressione che viene esercitata sulla superficie delle aperture che dipende dalle condizioni meteo esterne e dalla distribuzione spaziale dipende dalle condizioni meteo esterne e dalla distribuzione spaziale d ll t td ll t tdelle aperture stessedelle aperture stesse

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VENTILAZIONE NATURALEVENTILAZIONE NATURALE

L’ ffi i d llL’ ffi i d ll i di ii di i è i d lè i d lL’efficacia della L’efficacia della aerazione discontinuaaerazione discontinua è massima quando le aperture è massima quando le aperture sono collocate in sono collocate in pareti parallele ed oppostepareti parallele ed opposte e ad altezze diverse dal e ad altezze diverse dal suolo e dal piano di calpestiosuolo e dal piano di calpestio

Qualora le finestre siano poste Qualora le finestre siano poste sulla stessa paretesulla stessa parete l’efficacia l’efficacia dell’aerazione dell’aerazione diminuisce rapidamente con l’allontanarsi diminuisce rapidamente con l’allontanarsi dell’apertura.dell’apertura.pp

Si può valutare che l’efficacia dovuta ad una finestra è pressochè Si può valutare che l’efficacia dovuta ad una finestra è pressochè nulla per distanze superiori due volte l’altezza del locale.nulla per distanze superiori due volte l’altezza del locale.

Si ha un lieve aumento se le aperture sono multiple o quando la Si ha un lieve aumento se le aperture sono multiple o quando la differenza tra il locale e l’esterno supera i 5differenza tra il locale e l’esterno supera i 5°°CC

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PROBLEMATICAPROBLEMATICA

A seguitoA seguito della crisi delle risorse energetiche mondialidella crisi delle risorse energetiche mondiali, si, siA seguito A seguito della crisi delle risorse energetiche mondialidella crisi delle risorse energetiche mondiali, si , si sono imposti sono imposti nuovi criteri tecniconuovi criteri tecnico--progettualiprogettuali per gli edifici per gli edifici ad uso civile. ad uso civile.

La necessità di contenere i consumi per il riscaldamento e La necessità di contenere i consumi per il riscaldamento e per la ventilazione ha imposto un per la ventilazione ha imposto un migliore isolamento degli migliore isolamento degli g gg gedificiedifici, con conseguente , con conseguente spinta a sigillare gli ambienti spinta a sigillare gli ambienti interniinterni ed a ed a sostituire le modalità naturali di aerazione ed sostituire le modalità naturali di aerazione ed ill i i i tifi i liill i i i tifi i liilluminazione con mezzi artificialiilluminazione con mezzi artificiali

Ciò ha determinato l’ aumento dell'inquinamento dell'aria Ciò ha determinato l’ aumento dell'inquinamento dell'aria negli edificinegli edificigg

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INOLTREINOLTRE

L’edilizia moderna ha uno stile L’edilizia moderna ha uno stile troppo uniformetroppo uniforme indipendente dalle diverse indipendente dalle diverse regioni climatiche e la progettazione avviene a compartimenti stagniregioni climatiche e la progettazione avviene a compartimenti stagnig p g p gg p g p g

Stil if i di d tStil if i di d tStile uniforme indipendente Stile uniforme indipendente dalle regioni climatichedalle regioni climatiche

R ff lR ff lRaffrescamento totalmente Raffrescamento totalmente demandato a macchinedemandato a macchine

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PROBLEMAPROBLEMAPROBLEMAPROBLEMA

BUONA BUONA VENTILAZIONEVENTILAZIONE

RISPARMIO RISPARMIO ENERGETICOENERGETICO

CONFLITTO CONFLITTO

VENTILAZIONEVENTILAZIONE ENERGETICOENERGETICO

SOLUZIONESOLUZIONE

SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICASISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICASISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATACONTROLLATA

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SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATASISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATASISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATASISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA

L’apparato di ventilazione è costituito da un doppio sistema L’apparato di ventilazione è costituito da un doppio sistema di canalizzazioni:di canalizzazioni:

1.1. Uno in entrataUno in entrata, che prende l’aria dall’esterno, la filtra per , che prende l’aria dall’esterno, la filtra per , p , p, p , ptogliere eventuali impurità e la convoglia in apposite togliere eventuali impurità e la convoglia in apposite apparecchiature che provvedono al suo trattamento alla apparecchiature che provvedono al suo trattamento alla

l f l ll’ bl f l ll’ btemperatura voluta e infine la immettono nell’ambiente temperatura voluta e infine la immettono nell’ambiente internointerno

2.2. Un secondo sistemaUn secondo sistema prende l’aria viziata interna e la prende l’aria viziata interna e la espelle dall’edificioespelle dall’edificio

Prima di essere espulsa, l’aria viziata, ancora calda, passa Prima di essere espulsa, l’aria viziata, ancora calda, passa attraverso uno scambiatore ad elevato rendimento neattraverso uno scambiatore ad elevato rendimento neattraverso uno scambiatore ad elevato rendimento, ne attraverso uno scambiatore ad elevato rendimento, ne recupera gran parte del calore e lo cede all’aria in entratarecupera gran parte del calore e lo cede all’aria in entrata

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ILLUMINAZIONEILLUMINAZIONEILLUMINAZIONEILLUMINAZIONE

L’illuminazione in un’abitazione deve essere tale daL’illuminazione in un’abitazione deve essere tale daL illuminazione in un abitazione deve essere tale da L illuminazione in un abitazione deve essere tale da soddisfare esigenze umane fondamentali quali:soddisfare esigenze umane fondamentali quali:

11 buona visibilitàbuona visibilità: per svolgere correttamente una: per svolgere correttamente una1.1. -- buona visibilitàbuona visibilità: per svolgere correttamente una : per svolgere correttamente una determinata attività, l’oggetto della visione deve determinata attività, l’oggetto della visione deve essere percepito ed inequivocabilmenteessere percepito ed inequivocabilmente riconosciutoriconosciutoessere percepito ed inequivocabilmente essere percepito ed inequivocabilmente riconosciuto riconosciuto con facilità, velocità ed accuratezza;con facilità, velocità ed accuratezza;

22 confo t isi oconfo t isi o l’insieme dell’ambiente isi o de el’insieme dell’ambiente isi o de e2.2. -- confort visivoconfort visivo: l’insieme dell’ambiente visivo deve : l’insieme dell’ambiente visivo deve soddisfare necessità di carattere fisiologico e soddisfare necessità di carattere fisiologico e

i l ii l ipsicologico;psicologico;3.3. -- sicurezzasicurezza: le condizioni di illuminazione devono : le condizioni di illuminazione devono

ti i f ilità di i tti i f ilità di i tsempre consentire sicurezza e facilità di movimentosempre consentire sicurezza e facilità di movimento

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ILLUMINAZIONEILLUMINAZIONE

L’illuminazione naturaleL’illuminazione naturale è l’illuminazione che si ottiene è l’illuminazione che si ottiene

ILLUMINAZIONEILLUMINAZIONE

utilizzando la utilizzando la luce diurna.luce diurna.

Essa co isponde alla pa te di ene gia che il sole fo nisceEssa co isponde alla pa te di ene gia che il sole fo nisceEssa corrisponde alla parte di energia che il sole fornisce Essa corrisponde alla parte di energia che il sole fornisce alla terra e che può essere diretta o riflessa dalla volta alla terra e che può essere diretta o riflessa dalla volta celeste e dalle varie superfici dell’ambiente esterno eceleste e dalle varie superfici dell’ambiente esterno eceleste e dalle varie superfici dell ambiente esterno e celeste e dalle varie superfici dell ambiente esterno e interno.interno.

Nell'illuminazione degli ambienti l'impiego della luceNell'illuminazione degli ambienti l'impiego della luceNell illuminazione degli ambienti l impiego della luce Nell illuminazione degli ambienti l impiego della luce diurna è importante sia per la diurna è importante sia per la qualità della visione e le qualità della visione e le caratteristiche di gradevolezza ed accettazione da parte caratteristiche di gradevolezza ed accettazione da parte g pg pdegli occupantidegli occupanti, che per ragioni connesse al , che per ragioni connesse al risparmio risparmio energetico.energetico.

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ILLUMINAZIONEILLUMINAZIONE

La luce diurna è caratterizzata da variazioni nel tempo La luce diurna è caratterizzata da variazioni nel tempo di quantità, composizione spettrale e direzione ed il suo di quantità, composizione spettrale e direzione ed il suo ingresso negli ambienti confinati dipende :ingresso negli ambienti confinati dipende :

-- dalla localitàdalla località-- dall’orientamento dell’edificiodall’orientamento dell’edificio-- dell’orientamento e dalle dell’orientamento e dalle caratteristiche delle chiusure caratteristiche delle chiusure trasparentitrasparenti-- dalla presenza nell’intorno di dalla presenza nell’intorno di edifici od altri elementi del edifici od altri elementi del paesaggiopaesaggio

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ILLUMINAZIONEILLUMINAZIONE

Questi elementi devono essere tenuti presenti nella Questi elementi devono essere tenuti presenti nella progettazione delle abitazioni:progettazione delle abitazioni:

1.1. per utilizzare efficacemente i vantaggi per utilizzare efficacemente i vantaggi

progettazione delle abitazioni:progettazione delle abitazioni:

p ggp ggdati dalla luce diurna dati dalla luce diurna

22 minimizzare gli effetti negativi cheminimizzare gli effetti negativi che2.2. minimizzare gli effetti negativi che minimizzare gli effetti negativi che possono derivarne (eccessivo possono derivarne (eccessivo riscaldamento estivo e una elevata riscaldamento estivo e una elevata dispersione termica nel periodo dispersione termica nel periodo invernale), attraverso scelte invernale), attraverso scelte architettoniche e di materiali compatibiliarchitettoniche e di materiali compatibiliarchitettoniche e di materiali compatibili architettoniche e di materiali compatibili con un buon comportamento termico con un buon comportamento termico dell’edificiodell’edificiodell edificiodell edificio

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ILLUMINAZIONEILLUMINAZIONE

Per una soddisfacente illuminazione di Per una soddisfacente illuminazione di un’abitazione bisogna considerare:un’abitazione bisogna considerare:

1.1. Dimensione delle finestre: Sf/Sp da Dimensione delle finestre: Sf/Sp da / p/ p1/8 a 1/101/8 a 1/10

22 Altezza dell’architrave: tale daAltezza dell’architrave: tale da2.2. Altezza dell architrave: tale da Altezza dell architrave: tale da permettere alla luce diretta di coprire permettere alla luce diretta di coprire metà della superficie interna del locale metà della superficie interna del locale o almeno 1/3 di essa (volta celeste o almeno 1/3 di essa (volta celeste visibile)visibile)

3.3. Presenza di elementi aggettantiPresenza di elementi aggettanti

4.4. Larghezza della stradaLarghezza della strada4.4. Larghezza della stradaLarghezza della strada

5.5. Altezza dei fabbricati antistantiAltezza dei fabbricati antistanti

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Misure di valutazione della quota di illuminazione naturaleMisure di valutazione della quota di illuminazione naturale

Illuminazione direttaIlluminazione direttaIlluminazione direttaIlluminazione diretta

1.1. Angolo di apertura di ForsterAngolo di apertura di Forster

2.2. Angolo di inclinazioneAngolo di inclinazione

3.3. Angolo di massima elevazione o di incidenzaAngolo di massima elevazione o di incidenza3.3. Angolo di massima elevazione o di incidenzaAngolo di massima elevazione o di incidenza

4.4. Angolo spaziale di WeberAngolo spaziale di Weber

Queste misure risultano poco pratiche e incomplete Queste misure risultano poco pratiche e incomplete in quanto viene trascurata la quota di luce naturalein quanto viene trascurata la quota di luce naturalein quanto viene trascurata la quota di luce naturale in quanto viene trascurata la quota di luce naturale

riflessariflessa

Page 39: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI ILLUMINAZIONE NATURALEILLUMINAZIONE NATURALE

I livelli di prestazione che un edificio deveI livelli di prestazione che un edificio deve

ILLUMINAZIONE NATURALEILLUMINAZIONE NATURALE

I livelli di prestazione che un edificio deve I livelli di prestazione che un edificio deve garantire in termini di illuminazione naturale nei garantire in termini di illuminazione naturale nei diversi ambienti vengono principalmente descritti diversi ambienti vengono principalmente descritti d e s a b e t e go o p c pa e te desc ttd e s a b e t e go o p c pa e te desc ttcol col fattore medio di luce diurnafattore medio di luce diurna (FLDm) (FLDm)

Rappresenta il Rappresenta il rapportorapporto in percentuale tra in percentuale tra l’illuminamento medio dell’ambientel’illuminamento medio dell’ambiente e e l’illuminamento che si ha nelle stesse condizionil’illuminamento che si ha nelle stesse condizionil illuminamento che si ha nelle stesse condizioni l illuminamento che si ha nelle stesse condizioni di tempo e spazio, su una di tempo e spazio, su una superficie orizzontale superficie orizzontale esternaesterna che riceve luce dall’intera volta celeste, che riceve luce dall’intera volta celeste, ,,senza irraggiamento solare diretto.senza irraggiamento solare diretto.

Il FLD (m) è misurato con il luxometroIl FLD (m) è misurato con il luxometro( )( )

Valori ottimali sono compresi Valori ottimali sono compresi tra 0,4 e 6%tra 0,4 e 6%

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MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI ILLUMINAZIONE NATURALEILLUMINAZIONE NATURALE

Molti regolamenti edilizi e d’igiene Molti regolamenti edilizi e d’igiene li i i li lli dili i i li lli dicomunali esprimono i livelli di comunali esprimono i livelli di

prestazione che un edificio deve prestazione che un edificio deve garantire in termini di illuminazionegarantire in termini di illuminazionegarantire in termini di illuminazione garantire in termini di illuminazione naturale con naturale con il rapporto illuminante (RI)il rapporto illuminante (RI)

Rapporto Rapporto tra la tra la superficie finestratasuperficie finestrataprospiciente spazi liberi esterni e la prospiciente spazi liberi esterni e la

fi i i t tfi i i t t d ll’ bi td ll’ bi tsuperficie pavimentatasuperficie pavimentata dell’ambiente. dell’ambiente.

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MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI ILLUMINAZIONE NATURALEILLUMINAZIONE NATURALE

Il metodo di valutazione della prestazione di un edificio Il metodo di valutazione della prestazione di un edificio i t i i di ill i i t l b t l RI èi t i i di ill i i t l b t l RI èin termini di illuminazione naturale basato sul RI è in termini di illuminazione naturale basato sul RI è molto diffuso per la sua facile applicazione ma: molto diffuso per la sua facile applicazione ma:

1.1. presenta dei limiti sulla quantità effettiva di luce presenta dei limiti sulla quantità effettiva di luce naturale che riesce a garantire in molti ambienti naturale che riesce a garantire in molti ambienti gg

2.2. solo in pochi casi particolari è coerente con il calcolo solo in pochi casi particolari è coerente con il calcolo d l FLDd l FLDdel FLDm.del FLDm.

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MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI ILLUMINAZIONE NATURALEILLUMINAZIONE NATURALE

Per ridurre tali limiti, diversi regolamenti locali, hanno introdotto elementi “correttivi” al calcolo del RI minimo.

Da una disamina dei regolamenti di più recenteDa una disamina dei regolamenti di più recente approvazione, i principali fattori “correttivi” da considerare nella valutazione del RI sono:

- per superfici vetrate con ridotto fattore di trasmissione luminosa va previsto un aumento proporzionaleluminosa va previsto un aumento proporzionale dell’ampiezza delle finestrature;

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MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DIMISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI MISURE DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA DI ILLUMINAZIONE NATURALEILLUMINAZIONE NATURALE

-- dal computo della superficie illuminantedal computo della superficie illuminante vanno escluse vanno escluse quelle parti trasparenti poste ad una altezza dal pavimentoquelle parti trasparenti poste ad una altezza dal pavimentoquelle parti trasparenti poste ad una altezza dal pavimento quelle parti trasparenti poste ad una altezza dal pavimento inferiore a 0,60 m;inferiore a 0,60 m;-- la la profondità del localeprofondità del locale, misurata perpendicolarmente al , misurata perpendicolarmente al piano della parete finestrata, non deve superare 2,5 volte piano della parete finestrata, non deve superare 2,5 volte l’altezza dal pavimento al punto più alto della superficie l’altezza dal pavimento al punto più alto della superficie trasparente;trasparente;trasparente;trasparente;-- in in presenza di ostacoli superioripresenza di ostacoli superiori, quali tettoie, balconi o , quali tettoie, balconi o altri aggetti,altri aggetti, la superficie vetrata deve essere aumentatala superficie vetrata deve essere aumentata didialtri aggetti, altri aggetti, la superficie vetrata deve essere aumentatala superficie vetrata deve essere aumentata di di 0,05 m2 ogni 5 cm di ostruzione oltre ad 1 m di profondità.0,05 m2 ogni 5 cm di ostruzione oltre ad 1 m di profondità.

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Valori di RI per diverse tipologie di locali

Tipologia del locale Dimensione RI minimo

1/8Uffici, ambulatori, mense, locali

di riposo, aule, locali di degenza

- 1/8

< 1.000 m2 1/10

Locali adibiti ad attività lavorativediverse dalle precedenti, compresi imagazzini e gli archivi, occupatidurevolmente da lavoratori

1.000 ÷ 3.000 m2 1/12

3 000 2 1/15> 3.000 m2 1/15

Locali occupati temporaneamente da lavoratori* - 1/20

* in questi locali può anche essere ammessa una illuminazione naturale ridotta rispetto al RI indicato neiqu o a può a a a u a u a o a u a do a p o a d a ocasi in cui vi siano impedimenti tecnici (strutturali e/o vincoli urbanistici) od altri ostacoli che rendonoparticolarmente complessa la realizzazione di superfici trasparenti.

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ACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIA

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ACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIA

Lo studio della trasmissione del rumore negli edifici e Lo studio della trasmissione del rumore negli edifici e la caratterizzazione dei materiali con cui vengonola caratterizzazione dei materiali con cui vengonola caratterizzazione dei materiali con cui vengono la caratterizzazione dei materiali con cui vengono realizzati ha assunto una notevole importanza negli realizzati ha assunto una notevole importanza negli ltimi tempi peltimi tempi peultimi tempi per:ultimi tempi per:1.1. l’emanazione di una nuova legislazione cogente l’emanazione di una nuova legislazione cogente 22 l i t ibilità l bll i t ibilità l bl2.2. per la cresciuta sensibilità al problema per la cresciuta sensibilità al problema

dell’inquinamento acustico.dell’inquinamento acustico.

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ACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIA

Un Un ambiente acustico sfavorevoleambiente acustico sfavorevole costituisce una condizione di costituisce una condizione di d b l à d ll d h òd b l à d ll d h òpregiudizio per una buona qualità della vita, condizione che può pregiudizio per una buona qualità della vita, condizione che può

dar luogo ad una serie di effetti, alcuni dei quali immediatamente dar luogo ad una serie di effetti, alcuni dei quali immediatamente manifesti a livello psicologicomanifesti a livello psicologicomanifesti a livello psicologico.manifesti a livello psicologico.

L’esposizione al rumore, in base alle sue caratteristiche fisiche L’esposizione al rumore, in base alle sue caratteristiche fisiche (intensità, composizione in frequenza, ecc.) e temporali, oltre (intensità, composizione in frequenza, ecc.) e temporali, oltre agli agli effetti diretti sull’apparato uditivoeffetti diretti sull’apparato uditivo, può dar luogo a tutta una serie , può dar luogo a tutta una serie di ff i idd i di i i f i lidi ff i idd i di i i f i lidi effetti cosiddetti extrauditivi fra i quali:di effetti cosiddetti extrauditivi fra i quali:1.1. il disturbo del sonno e del riposo, il disturbo del sonno e del riposo, 22 l’interferenza sulla comunicazione verbale el’interferenza sulla comunicazione verbale e2.2. l interferenza sulla comunicazione verbale e l interferenza sulla comunicazione verbale e

sull’apprendimento, effetti psicofisiologici,sull’apprendimento, effetti psicofisiologici,3.3. effetti sulla salute mentale e sulle prestazioni,effetti sulla salute mentale e sulle prestazioni,4.4. disturbo o fastidio genericamente inteso (disturbo o fastidio genericamente inteso (annoyanceannoyance).).

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Alcuni effetti extrauditivi del rumore, associati all’esposizione quotidiana prolungata con livelli sonori espressi in dB(A)quotidiana prolungata, con livelli sonori espressi in dB(A).

LIVELLO dBALIVELLO dBA EFFETTIEFFETTI

Fino a 55 dBFino a 55 dB

1) Turbe del sonno (alterazioni del ritmo, risveglio 1) Turbe del sonno (alterazioni del ritmo, risveglio precoce, sonnolenza)precoce, sonnolenza)2) Diminuzione delle capacità intellettuali (studio, 2) Diminuzione delle capacità intellettuali (studio, concentrazione, operatività, memorizzazione)concentrazione, operatività, memorizzazione)

Fino a 55 dBFino a 55 dB, p , ), p , )

3) Sensazione di affaticamento3) Sensazione di affaticamento4) Modificazioni del comportamento (necessità di 4) Modificazioni del comportamento (necessità di chiudere le finestre che si aprono sulla strada, chiudere le finestre che si aprono sulla strada, trasferimento verso i locali più interni della casa)trasferimento verso i locali più interni della casa)p )p )

Fino a 65 dB Fino a 65 dB

1) Disagi sulla normale vita di relazione dell’individuo 1) Disagi sulla normale vita di relazione dell’individuo (effetti antisociali, irritabilità, aumento dell’aggressività)(effetti antisociali, irritabilità, aumento dell’aggressività)2) Turbe dell’umore (ansia, insoddisfazione, senso di 2) Turbe dell’umore (ansia, insoddisfazione, senso di impotenza delusione scontentezza = annoyance)impotenza delusione scontentezza = annoyance)impotenza, delusione, scontentezza = annoyance)impotenza, delusione, scontentezza = annoyance)3)Disturbi psichiatrici (aumento dell’ansia, attacchi di 3)Disturbi psichiatrici (aumento dell’ansia, attacchi di panico, aggravamento stati depressivi)panico, aggravamento stati depressivi)

1) Disturbi Psicosomatici1) Disturbi Psicosomatici

Oltre 65 dB Oltre 65 dB

a) Sistema cardiovascolare (modifiche dell’ECG, a) Sistema cardiovascolare (modifiche dell’ECG, ipertensione, aumento del rischio d’infarto)ipertensione, aumento del rischio d’infarto)b) Apparato digerente (aumento della motilità, b) Apparato digerente (aumento della motilità, fenomeni spastici, ecc.)fenomeni spastici, ecc.)c) Apparato respiratorio (dispnea, iperventilazione)c) Apparato respiratorio (dispnea, iperventilazione)2) Aumento del consumo di farmaci2) Aumento del consumo di farmaci

Page 49: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

ACUSTICA IN EDILIZIAACUSTICA IN EDILIZIA

Trattare di acustica in edilizia significa prendere in considerazione Trattare di acustica in edilizia significa prendere in considerazione tutti quegli aspetti che influenzano la qualità acustica all’interno deglitutti quegli aspetti che influenzano la qualità acustica all’interno deglitutti quegli aspetti che influenzano la qualità acustica all interno degli tutti quegli aspetti che influenzano la qualità acustica all interno degli ambienti abitativi.ambienti abitativi.

Si devono considerare:Si devono considerare:1.1. le sorgenti di rumore che possono essere percepite all’interno le sorgenti di rumore che possono essere percepite all’interno

degli edifici;degli edifici;g ;g ;2.2. il tipo di rumore prodotto dalle sorgenti il tipo di rumore prodotto dalle sorgenti 3.3. le modalità con cui si propaga il rumore all’interno dell’edificio le modalità con cui si propaga il rumore all’interno dell’edificio 44 le modalità di attenuazione del rumorele modalità di attenuazione del rumore4.4. le modalità di attenuazione del rumorele modalità di attenuazione del rumore

Tutto questo processo va seguito partendo dalla fase di progettazione Tutto questo processo va seguito partendo dalla fase di progettazione fino alla fase di realizzazione e di gestione.fino alla fase di realizzazione e di gestione.

Page 50: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

Tipologie di rumore nel contesto edilizio

Le sorgenti di rumore, come detto, possono essere esterne o Le sorgenti di rumore, come detto, possono essere esterne o

interne all’edificio stesso.interne all’edificio stesso.

Le principali fonti di rumore nell’ambiente esterno sono costituite daLe principali fonti di rumore nell’ambiente esterno sono costituite daLe principali fonti di rumore nell ambiente esterno sono costituite daLe principali fonti di rumore nell ambiente esterno sono costituite da

1.1. trafficotraffico, ,

2.2. attività produttive, attività produttive, p ,p ,

3.3. centrali termiche ed elettriche,centrali termiche ed elettriche,

4.4. attività commerciali e ricreative di ogni genere.attività commerciali e ricreative di ogni genere.

All’interno delle unità abitative il rumore può essere generatoAll’interno delle unità abitative il rumore può essere generatoAll interno delle unità abitative il rumore può essere generatoAll interno delle unità abitative il rumore può essere generato

1.1. dagli impianti dagli impianti

2.2. dalle attività delle persone.dalle attività delle persone.2.2. dalle attività delle persone.dalle attività delle persone.

Page 51: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

Comportamento dei materiali nei confronti Comportamento dei materiali nei confronti

I materiali fonoassorbenti sono impiegati nei trattamenti acustici degliI materiali fonoassorbenti sono impiegati nei trattamenti acustici degli

dell’assorbimento acusticodell’assorbimento acustico

I materiali fonoassorbenti sono impiegati nei trattamenti acustici degli I materiali fonoassorbenti sono impiegati nei trattamenti acustici degli ambienti per controllare le ambienti per controllare le riflessioni indesiderate, la riverberazione e il riflessioni indesiderate, la riverberazione e il rumore. rumore.

Vengono inoltre utilizzati all’interno delle strutture divisorie per fornire Vengono inoltre utilizzati all’interno delle strutture divisorie per fornire smorzamento ed evitare risonanze, negative per l’isolamento acustico.smorzamento ed evitare risonanze, negative per l’isolamento acustico.

A seconda del loro principio di funzionamento si possono suddividereA seconda del loro principio di funzionamento si possono suddividereA seconda del loro principio di funzionamento si possono suddividere A seconda del loro principio di funzionamento si possono suddividere in tre categorie:in tre categorie:aa) materiali porosi (sfruttano la dissipazione viscosa)) materiali porosi (sfruttano la dissipazione viscosa)) p ( p )) p ( p )b) risuonatori acustici o di Helmholtz (sfruttano la risonanza delle b) risuonatori acustici o di Helmholtz (sfruttano la risonanza delle cavità)cavità)c) pannelli o membrane vibranti (sfruttano la risonanza del pannello).c) pannelli o membrane vibranti (sfruttano la risonanza del pannello).

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NORMATIVANORMATIVA

• Il D. M. 5 luglio 1975 stabiliva all’art. 8 che :”I materiali utilizzati per le costruzioni di alloggi e la loro messa in opera debbono garantire un’adeguata protezione acustica agli ambienti per quanto concerne i rumori da calpestioprotezione acustica agli ambienti per quanto concerne i rumori da calpestio, rumori da traffico, rumori da impianti o apparecchi comunque installati nel fabbricato, rumori o suoni aerei provenienti da alloggi contigui e da locali o spazi destinati a servizi comuni.”

•la Legge 26 ottobre 1995 n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”bili f l’ l l i à di d i i i l i i i istabilisce, fra l’altro, la necessità di determinare in maniera generale i requisiti

acustici passivi degli edifici e dei loro componenti.

•Il successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 05/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” ha portato delle novità rilevanti per quanto attiene al comfort acustico degli ambienti abitativinovità rilevanti per quanto attiene al comfort acustico degli ambienti abitativi costruiti dopo il 5 febbraio 1998 e di tutte le abitazioni che da quella data in poi fossero oggetto di interventi di ristrutturazione.

Il Decreto introduce infatti valori limite ai quali il progettista ed il costruttore devono attenersi.

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NORMATIVANORMATIVA

Questo genere di disposizioni trova normalmente la sua Questo genere di disposizioni trova normalmente la sua collocazione nei regolamenti che disciplinano le attività dicollocazione nei regolamenti che disciplinano le attività dicollocazione nei regolamenti che disciplinano le attività di collocazione nei regolamenti che disciplinano le attività di autorizzazione e controllo. autorizzazione e controllo.

Nello specifico dei eq isiti ac stici degli edifici si t atta diNello specifico dei eq isiti ac stici degli edifici si t atta diNello specifico dei requisiti acustici degli edifici si tratta di Nello specifico dei requisiti acustici degli edifici si tratta di adeguare la disciplina comunale che regola la realizzazione adeguare la disciplina comunale che regola la realizzazione degli immobili perché vi trovino concreta definizione anchedegli immobili perché vi trovino concreta definizione anchedegli immobili perché vi trovino concreta definizione anche degli immobili perché vi trovino concreta definizione anche le attività relative al controllo dell'inquinamento acustico. le attività relative al controllo dell'inquinamento acustico.

Tale adeguamento dei regolamenti comunali è peraltroTale adeguamento dei regolamenti comunali è peraltroTale adeguamento dei regolamenti comunali è peraltro Tale adeguamento dei regolamenti comunali è peraltro

prescritto dalla legge quadro sull'inquinamento acustico prescritto dalla legge quadro sull'inquinamento acustico 447/95 e doveva essere realizzato entro la fine del 1996447/95 e doveva essere realizzato entro la fine del 1996447/95 e doveva essere realizzato entro la fine del 1996 447/95 e doveva essere realizzato entro la fine del 1996 tuttavia poche amministrazioni comunali hanno effettuato tuttavia poche amministrazioni comunali hanno effettuato questa organica revisione delle loro normequesta organica revisione delle loro norme

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Gli ambienti abitativi sono classificati nelGli ambienti abitativi sono classificati nelGli ambienti abitativi sono classificati nel Gli ambienti abitativi sono classificati nel DPCM 5 dicembre 1997 allegato A tabella ADPCM 5 dicembre 1997 allegato A tabella A

CategoriaCategoria DescrizioneDescrizione

AA Edifici adibiti a residenza o assimilabiliEdifici adibiti a residenza o assimilabili

BB Edifici adibiti ad uffici e assimilabiliEdifici adibiti ad uffici e assimilabili

Edifi i dibiti d lb hi i i d tti itàEdifi i dibiti d lb hi i i d tti itàCC Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabiliassimilabili

DD Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e DD assimilabiliassimilabili

EE Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabiliassimilabili

FF Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabiliassimilabili

GG Edifi i dibiti d tti ità i li i il biliEdifi i dibiti d tti ità i li i il biliGG Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabiliEdifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili

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DPCM 5 dicembre 1997DPCM 5 dicembre 1997

Nella progettazione e realizzazione di ambienti abitativi con Nella progettazione e realizzazione di ambienti abitativi con interventi di:interventi di:1.1. nuova costruzione compresi gli ampliamenti;nuova costruzione compresi gli ampliamenti;2.2. ristrutturazione edilizia limitatamente ai casi di demolizione e ristrutturazione edilizia limitatamente ai casi di demolizione e

ricostruzione, e ai casi di ristrutturazione globale;ricostruzione, e ai casi di ristrutturazione globale;3.3. risanamento conservativo con contestuale cambio dirisanamento conservativo con contestuale cambio di

destinazione d’uso;destinazione d’uso;destinazione d uso;destinazione d uso;devono essere preventivamente valutate le caratteristiche dei devono essere preventivamente valutate le caratteristiche dei materiali utilizzati in modo da avere una adeguata protezione materiali utilizzati in modo da avere una adeguata protezione g pg pacustica degli ambienti dal rumore di calpestio, dal rumore acustica degli ambienti dal rumore di calpestio, dal rumore prodotto da impianti o apparecchi installati nell’immobile, dai prodotto da impianti o apparecchi installati nell’immobile, dai

d l f bb dd l f bb drumori provenienti da sorgenti esterne al fabbricato, dai rumori o rumori provenienti da sorgenti esterne al fabbricato, dai rumori o dai suoni aerei provenienti da alloggi o unità immobiliari contigui e dai suoni aerei provenienti da alloggi o unità immobiliari contigui e da locali o spazi destinati a servizi comunida locali o spazi destinati a servizi comunida locali o spazi destinati a servizi comuni.da locali o spazi destinati a servizi comuni.

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RIFERIMENTI TECNICIRIFERIMENTI TECNICI

In pratica, nell'applicazione della normativa di riferimento

sull'acustica edilizia, una concreta difficoltà deriva dalla non

trascurabile complessità tecnica della tematica.

N è l dibil i t t i il i t i iNon è eludibile, in questa materia, il ricorso a tecnici con una

specifica qualificazione sia per coloro che hanno la responsabilità

della progettazione e/o della realizzazione degli edifici sia per ladella progettazione e/o della realizzazione degli edifici, sia per la

pubblica amministrazione che voglia effettuare verifiche e controlli

sui progetti o sulle opere realizzatesui progetti o sulle opere realizzate.

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RIFERIMENTI TECNICI

Questi compiti sono stati recentemente semplificati dall'emissione di Questi compiti sono stati recentemente semplificati dall'emissione di alcuni documenti tecnici che hanno sancito dei riferimenti di buonaalcuni documenti tecnici che hanno sancito dei riferimenti di buonaalcuni documenti tecnici che hanno sancito dei riferimenti di buona alcuni documenti tecnici che hanno sancito dei riferimenti di buona tecnica univoci a cui riferirsi.tecnica univoci a cui riferirsi.

In particolare:In particolare:1.1. le le norme tecniche della serie UNI EN 12354norme tecniche della serie UNI EN 12354, pubblicate in , pubblicate in

italiano nel 2002, che trattano in maniera dettagliata i italiano nel 2002, che trattano in maniera dettagliata i , g, gcomplessi passaggi per valutare le prestazioni di isolamento di complessi passaggi per valutare le prestazioni di isolamento di un edificio una volta note le caratteristiche dei suoi componentiun edificio una volta note le caratteristiche dei suoi componenti

22 la recentissima pubblicazione di un rapporto tecnico UNIla recentissima pubblicazione di un rapporto tecnico UNI2.2. la recentissima pubblicazione di un rapporto tecnico UNI la recentissima pubblicazione di un rapporto tecnico UNI destinato alla loro applicazione in ambito italiano. si tratta della destinato alla loro applicazione in ambito italiano. si tratta della norma: norma: UNI/TR 11175:2005 Acustica in ediliziaUNI/TR 11175:2005 Acustica in edilizia -- Guida alle Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioninorme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioninorme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici acustiche degli edifici -- Applicazione alla tipologia costruttiva Applicazione alla tipologia costruttiva nazionalenazionale

Page 58: DEFINIZIONE 1. Casa che sorge nellCasa che sorge ... · 14, per i primi 4 abitanti, ed a mq 10, per ciascuno dei successivi. ... 1.1. Collocazione dell’edificio nel territorio rispetto

RIFERIMENTI TECNICI

Tale rapporto tecnico fornisce modelli semplificati di calcolo e Tale rapporto tecnico fornisce modelli semplificati di calcolo e l i i i h i lifi il i i i h i lifi isoluzioni tecniche costruttive per una corretta qualificazione soluzioni tecniche costruttive per una corretta qualificazione

acustica di un edificio nel suo complesso. acustica di un edificio nel suo complesso.

Le prestazioni acustiche di un edificio sono espresse in termini di Le prestazioni acustiche di un edificio sono espresse in termini di isolamento, trasmissione e assorbimento dei rumori nonchè di livelli isolamento, trasmissione e assorbimento dei rumori nonchè di livelli e potenze sonore. e potenze sonore. pp

Il rapporto tecnico si applica ad abitazioni costituite da Il rapporto tecnico si applica ad abitazioni costituite da appartamenti in edifici multipiano e ad ogni altra situazione ad essiappartamenti in edifici multipiano e ad ogni altra situazione ad essiappartamenti in edifici multipiano e ad ogni altra situazione ad essi appartamenti in edifici multipiano e ad ogni altra situazione ad essi facilmente riconducibile.facilmente riconducibile.

Tale documento costituisce a livello nazionale il più aggiornatoTale documento costituisce a livello nazionale il più aggiornatoTale documento costituisce a livello nazionale il più aggiornato Tale documento costituisce a livello nazionale il più aggiornato supporto normativo per la valutazione e la progettazione dei supporto normativo per la valutazione e la progettazione dei requisiti acustici degli edifici. requisiti acustici degli edifici.