corso di laurea magistrale in biologia– f005 · corso di laurea magistrale in biologia applicata...

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA APPLICATA ALLA RICERCA BIOMEDICAF006 PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI A.A. 2014/2015 INSEGNAMENTI I ANNO BIOCHIMICA CELLULARE - SCV0158 Docente: MAURO FASANO CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA 9 BIO/10 50 I Italiano Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi Gli obiettivi dell'insegnamento riguardano l'acquisizione di competenze teoriche e operative con riferimento ad aspetti morfologico/funzionali. In particolare, costituisce obiettivo principale la comprensione dei meccanismi di regolazione biochimica della funzione cellulare. All'interno di questo si possono identificare i seguenti obiettivi secondari: - Processi chimici di trasmissione del segnale - Integrazione dei processi chimici a livello dell'organismo umano - Costituenti molecolari delle cellule e dei tessuti. Contenuti e programma del corso Introduzione alla Biochimica della cellula. Descrizione dei contenuti del corso e delle modalità di esame. Membrane e trasporto. Composizione chimica delle membrane. Proteine periferiche ed integrali. Lipid rafts. Controllo della fusione delle membrane. Processi di trasporto. Cooperatività e allosteria nei trasportatori di membrana. ATPasi. Aquaporine. Biosegnalazione. Caratteristiche di un sistema di trasduzione. Meccanismi molecolari di riconoscimento del segnale. Canali ionici attivati dal ligando. Esempi: il recettore nicotinico, segnalazione neuronale. Recettori con attività enzimatica intrinseca. Esempi: regolazione della sintesi del glicogeno. Recettori accoppiati alle proteine G. Esempi: trasduzione dei segnali gustativo e olfattivo. Recettori che associano con chinasi citosoliche. Esempio: il recettore dell'eritropoietina. Attività guanilato-ciclasica e attivazione della NO sintasi. Recettori di adesione. Recettori intracellulari. Citoscheletro. Tre tipi di filamenti che formano il citoscheletro. Actina: tipologia dei filamenti, controllo della polimerizzazione, dinamica dei microfilamenti, ruolo delle miosine, mobilità cellulare. Filamenti intermedi: funzione strutturale, funzione meccanica, struttura. Proteine associate ai filamenti intermedi. Organizzazione e polarizzazione di microtubuli. Proteine che regolano la dinamica dei microtubuli. Centri di organizzazione dei microtubuli. Proteine motrici: Kinesine e dyneine. L'apparato mitotico. Ciclo cellulare. Gli stadi del ciclo cellulare. Cicline e CDK. Attivazione enzimatica delle CDK.

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  • CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA APPLICATA ALLA

    RICERCA BIOMEDICA– F006

    PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI A.A. 2014/2015

    INSEGNAMENTI I ANNO

    BIOCHIMICA CELLULARE - SCV0158 Docente: MAURO FASANO

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    9 BIO/10 50 I Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Gli obiettivi dell'insegnamento riguardano l'acquisizione di competenze teoriche e operative con

    riferimento ad aspetti morfologico/funzionali. In particolare, costituisce obiettivo principale la

    comprensione dei meccanismi di regolazione biochimica della funzione cellulare. All'interno di

    questo si possono identificare i seguenti obiettivi secondari: - Processi chimici di trasmissione del

    segnale - Integrazione dei processi chimici a livello dell'organismo umano - Costituenti molecolari

    delle cellule e dei tessuti.

    Contenuti e programma del corso

    Introduzione alla Biochimica della cellula. Descrizione dei contenuti del corso e delle modalità di

    esame.

    Membrane e trasporto. Composizione chimica delle membrane. Proteine periferiche ed integrali.

    Lipid rafts. Controllo della fusione delle membrane. Processi di trasporto. Cooperatività e allosteria

    nei trasportatori di membrana. ATPasi. Aquaporine.

    Biosegnalazione. Caratteristiche di un sistema di trasduzione. Meccanismi molecolari di

    riconoscimento del segnale. Canali ionici attivati dal ligando. Esempi: il recettore nicotinico,

    segnalazione neuronale. Recettori con attività enzimatica intrinseca. Esempi: regolazione della

    sintesi del glicogeno. Recettori accoppiati alle proteine G. Esempi: trasduzione dei segnali gustativo

    e olfattivo. Recettori che associano con chinasi citosoliche. Esempio: il recettore dell'eritropoietina.

    Attività guanilato-ciclasica e attivazione della NO sintasi. Recettori di adesione. Recettori

    intracellulari.

    Citoscheletro. Tre tipi di filamenti che formano il citoscheletro. Actina: tipologia dei filamenti,

    controllo della polimerizzazione, dinamica dei microfilamenti, ruolo delle miosine, mobilità

    cellulare. Filamenti intermedi: funzione strutturale, funzione meccanica, struttura. Proteine

    associate ai filamenti intermedi. Organizzazione e polarizzazione di microtubuli. Proteine che

    regolano la dinamica dei microtubuli. Centri di organizzazione dei microtubuli. Proteine motrici:

    Kinesine e dyneine. L'apparato mitotico.

    Ciclo cellulare. Gli stadi del ciclo cellulare. Cicline e CDK. Attivazione enzimatica delle CDK.

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000394

  • Depolimerizzazione della lamina nucleare. Fattori di crescita.

    Morte cellulare. Apoptosi e necrosi. Attivazione dell'apoptosi. Caspasi. La via intrinseca. La via

    estrinseca. Le heat-shock proteins.

    Omeostasi proteica. Sintesi delle proteine. Traslocazione post-traduzionale. Sequenze segnale.

    Processi post-traduzionali e trasporto agli organelli e al nucleo. Modificazioni post-traduzionali.

    Controllo di qualità. Degradazione attraverso la via ubiquitina-proteasoma. Pathway secretorio.

    Meccanismi molecolari del traffico vescicolare. Coating proteins e clatrina. Processamento

    proteolitico delle proteine secrete. Endocitosi recettore-mediata. Secrezione sinaptica. Autofagia.

    Stress ossidativo. Specie reattive dell'ossigeno. Controllo enzimatico dello stress ossidativo.

    Omeostasi del ferro. Ossidazione lipidica. Ossidazione proteica.

    Integrazione delle cellule nei tessuti. Interazioni adesive. Proteine di adesione. Biochimica delle

    giunzioni cellulari: giunzioni aderenti, desmosomi, emidesmosomi, giunzioni serrate, giunzioni

    comunicanti. La lamina basale. Proteine della matrice extracellulare.

    Energetica cellulare. Il mitocondrio. Biochimica mitocondriale. Trasporto attraverso la membrana

    interna. Catabolismo del glucosio e degli acidi grassi. Meccanismi di trasporto elettronico nella

    catena respiratoria. Omeostasi del calcio. Controllo dell'apoptosi.

    Regolazione ormonale e controllo del metabolismo. Meccanismi molecolari dell'azione degli

    ormoni. Ormoni peptidici. Catecolamine. Eicosanoidi. Ormoni steroidei. Vitamina D. Retinoidi.

    Ormoni tiroidei. Il sistema neuroendocrino. Specializzazione metabolica dei tessuti: fegato,

    muscolo, cervello e pancreas. L'ipotalamo.

    Regolazione dell'espressione genica. Processi che regolano il livello di espressione. Proteine che

    legano il DNA: helix-turn-helix, zinc fingers, homeodomains, leucine zippers, helix-loop-helix.

    Transforming growth factor beta. Citochine e la via JAK-STAT. La via di RAS. Le vie delle MAP

    kinasi. Fosfoinositolo. Attivazione/rimozione proteolitica (Wnt, hedgehog, notch/delta, NF-kB).

    Metodi post-genomici in biochimica cellulare. Modelli cellulari e animali. Trascrittomica.

    Proteomica. Systems biology. Un esempio sperimentale.

    Testi e materiale didattico

    Bibliografia, dispense, slides ed eventuali altri sussidi didattici verranno messi a disposizione dello

    studente sul sito e-learning.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    L'esame, solo orale, consiste in due domande.

    La prima riguarda l'organizzazione dell'esposizione di un argomento del corso, senza indicazioni

    specifiche, in modo da valutare l'autonomia di giudizio (making judgements), oltre a conoscenza e

    capacità di comprensione (knowledge and understanding).

    La seconda domanda è più specifica ed è rivolta all'analisi di specifiche problematiche all'interno di

    un singolo argomento, per valutare conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying

    knowledge and understanding).

    CONTROLLO FARMACOLOGICO DELLA CRESCITA NEOPLASTICA – SCV0162

    Docente: ELENA MONTI

    CFU SSD LEZIONI ESERCITAZIONI ANNO LINGUA

    6 BIO/13 40 16 I Italiano

    http://elearning2.uninsubria.it/http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000213

  • Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Conoscenza delle terapie farmacologiche in uso clinico per il trattamento dei tumori;

    Comprensione dei meccanismi alla base della trasformazione e crescita neoplastica e del

    razionale che sottende allo sviluppo dei nuovi farmaci; Conoscenza delle principali

    metodologie impiegate nello studio dei farmaci antitumorali e capacità di pianificazione di

    esperimenti in questo ambito; Capacità di effettuare ricerche bibliografiche e di sintetizzare

    le informazioni reperite in forma di presentazione orale e visuale.

    Prerequisiti

    Conoscenze di base per quanto riguarda la farmacologia generale, la biologia/biochimica

    cellulare e il processo di trasformazione neoplastica.

    Contenuti e programma del corso

    A) MODULO FRONTALE

    1) Principi generali di chemioterapia antineoplastica: cinetica della crescita tumorale;

    meccanismi di resistenza; effetti tossici collaterali; aspetti farmacogenetici

  • 6) Terapie bersaglio-specifiche in corso di sperimentazione clinica: modulazione

    farmacologica di p53; farmaci che interferiscono con la progressione nel ciclo cellulare e/o

    con i meccanismi di checkpoint; farmaci che attivano direttamente il processo apoptotico;

    inibitori telomerasici

    7) Nuovi concetti per lo sviluppo di terapie farmacologiche antitumorali: microambiente

    tumorale come potenziale bersaglio terapeutico (ipossia e metabolismo); ruolo del processo

    autofagico nello sviluppo dei tumori e nella risposta alle terapie; la transizione epitelio-

    mesenchimale e il processo metastatico); cellule staminali tumorali (vismodegib)

    B) MODULO TEORICO-PRATICO

    1) Modelli sperimentali per lo studio di farmaci anti-tumorali: modelli cellulari e test in

    vitro; modelli animali (cancerogenesi chimica; animali geneticamente modificati;

    xenotrapianti)

    2) Modelli sperimentali per lo studio di farmaci in grado di inibire il processo

    metastatico: modelli in vitro (test della capacità migratoria e della capacità proteolitica);

    modelli in vivo (modelli “spontanei” e “sperimentali”)

    3) Modelli sperimentali per lo studio di farmaci antiangiogenici: modelli in vitro su

    cellule endoteliali in coltura (modified Boyden chamber, fagokinetic track assay e test della

    formazione di tubi); modelli su espianti di organo (anello aortico); test sulla membrana

    corioallantoidea di pollo (CAM assay); modelli in vivo (vascolarizzazione corneale; matrigel

    plug; dorsal skinfold chamber assay)

    4) Studi clinici nello sviluppo di farmaci oncologici: le fasi classiche della sperimentazione

    clinica; importanza della fase 0 nella sperimentazione di farmaci oncologici; trials clinici

    adattativi.

    Testi e materiale didattico

    Il materiale didattico per questo corso è in continuo aggiornamento e consiste nelle slides che

    vengono presentate a lezione e in articoli inerenti gli argomenti trattati a lezione; tutto il

    materiale è a disposizione sulla piattaforma e-learning.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    L'apprendimento viene verificato mediante colloquio orale sugli argomenti delle lezioni

    frontali del corso, accertando non soltanto le conoscenze acquisite dallo studente a proposito

    delle diverse classi di farmaci, ma anche la sua capacità di pianificare esperimenti appropriati

    per valutarne gli effetti e di ipotizzare nuove possibili modalità di intervento terapeutico;

    inoltre gli studenti, singolarmente o organizzati in gruppi di 2-3, dovranno preparare ed

    esporre davanti al docente e ai colleghi una presentazione PowerPoint sulle terapie dedicate a

    un particolare tipo tumorale (preventivamente individuato e concordato con il docente).

    La valutazione complessiva comporta l'attribuzione di un voto finale, espresso in trentesimi,

    basata sui seguenti criteri:

    http://elearning2.uninsubria.it/

  • Conoscenza delle terapie farmacologiche in uso clinico per il trattamento dei tumori;

    Comprensione dei meccanismi alla base della trasformazione e crescita neoplastica e del

    razionale che sottende allo sviluppo dei nuovi farmaci;

    Conoscenza delle principali metodologie impiegate nello studio dei farmaci antitumorali e

    capacità di pianificazione di esperimenti in questo ambito

    Capacità di effettuare ricerche bibliografiche e di sintetizzare le informazioni reperite in

    forma di presentazione orale e visuale.

    FARMACOLOGIA – SCV0157

    Docente: ELENA MONTI

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    8 BIO/14 64 I Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Conoscenza dei meccanismi molecolari d'azione delle principali classi di farmaci.

    Comprensione dei meccanismi patologici e delle modalità con cui le principali classi di

    farmaci sono in grado di modificarli. Comprensione delle interazioni che i farmaci

    appartenenti alle diverse classi stabiliscono con l'organismo, ad di là delle modificazioni

    terapeutiche dei loro bersagli molecolari.

    Prerequisiti

    Conoscenze di fisiologia generale e fisiologia di organi e apparati; conoscenze di base di

    farmacologia generale e molecolare.

    Contenuti e programma del corso

    1. Basi di Farmacologia del Sistema Nervoso

    1.1. Modulazione farmacologica del sistema nervoso autonomo e periferico

    1.1.1. Modulazione farmacologica dei recettori nicotinici e muscarinici e dell’attività

    acetilcolinesterasica;

    1.1.2. Modulazione dei recettori adrenergici nel sistema nervoso autonomo;

    modulazione periferica dei recettori serotoninergici;

    1.2. Basi di farmacologia del sistema nervoso centrale

    1.2.1. Modulazione farmacologica dei principali sistemi neurotrasmettitoriali

    (colinergico, noradrenergico, dopaminergico, serotonergico, GABAergico e

    glutamatergico);

    1.3. Approfondimenti:

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000213

  • 1.3.1. Terapia farmacologica delle principali patologie neurodegenerative (malattia

    di Parkinson e di Alzheimer);

    1.3.2. Terapia farmacologica delle cefalee e dell'emicrania;

    1.3.3. Anestesia generale e locale;

    1.3.4. Emesi e farmaci antiemetici;

    2. Farmacologia dei processi infiammatori e immunitari e farmacologia d’organo

    2.1. Farmaci anti-infiammatori;

    2.1.1. Anti-infiammatori non steroidei (FANS);

    2.1.2. Inibitori della cicloossigenasi 2 (COXIB);

    2.1.3. Terapie biologiche;

    2.1.4. Farmaci anti-infiammatori steroidei.

    2.2. Farmaci immunosoppressivi;

    2.3. Farmaci anti-istaminici;

    2.4. Modulazione farmacologica della secrezione acida gastrica;

    2.5. Farmaci utilizzati nella terapia dell'asma bronchiale;

    2.6. Farmaci utilizzati nella terapia di disturbi del metabolismo:

    2.6.1. Farmaci anti-diabetici;

    2.6.2 Farmaci utilizzati nelle dislipidemie;

    2.6.3 Obesità e sindrome metabolica

    2.7. Farmaci attivi sull'apparato cardiovascolare:

    2.7.1. Modulazione farmacologica del processo emostatico (antiaggreganti

    piastrinici, farmaci anticoagulanti, fibrinolitici);

    2.7.2. Farmaci anti-ipertensivi e diuretici;

    2.7.3. Farmaci utilizzati nell'ischemia del miocardio;

    2.7.4. Farmaci utilizzati nel trattamento dell'insufficienza cardiaca;

    2.7.5. Farmaci anti-aritmici

    3. Concetti speciali

    3.1. Ormoni sessuali femminili e contraccezione orale;

    3.2. Farmaci e sport;

    3.3. Cenni di nutraceutica.

    4. Chemioterapia delle malattie infettive

    4.1. Chemioterapia antibatterica:

    4.1.1. Concetti generali, resistenza;

    4.1.2. Chemioterapici di sintesi (sulfamidici e trimetoprim; fluorochinoloni);

    4.1.3. Chemioterapici attivi sulla parete batterica;

    4.1.4. Chemioterapici attivi sulla sintesi proteica batterica;

    4.1.5. Farmaci antitubercolari.

  • 4.2. Profilassi e terapia della malaria.

    4.3. Chemioterapia antivirale:

    4.3.1. Farmaci utilizzati nelle infezioni da virus a DNA;

    4.3.2. Farmaci utilizzati nelle infezioni croniche da HBV e HCV;

    4.3.3. Farmaci anti-influenzali;

    4.3.4. Farmaci antiretrovirali.

    Testi e materiale didattico

    Rang H.P. , Dale M.M. , Ritter J.M. , Flower R.J. , Henderson G., FARMACOLOGIA,

    Elsevier, 2012, 7° edizione.

    Golan D., Tashjian A.H, Armstrong E.J., Armstrong A., PRINCIPLES OF

    PHARMACOLOGY: THE PATHOPHYSIOLOGIC BASIS OF DRUG THERAPY, 3rd

    edition, Lippincott Williams & Wilkins.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    L'apprendimento viene verificato mediante colloquio orale.

    La valutazione comporta l'attribuzione di un voto finale, espresso in trentesimi, basata sui seguenti

    criteri:

    Conoscenza delle terapie farmacologiche in uso clinico per le principali patologie;

    Comprensione dei meccanismi molecolari alla base delle azioni terapeutiche delle principali

    classi di farmaci.

    Capacità di integrare quanto appreso sui meccanismi molecolari dei farmaci con le

    conoscenze pregresse di fisiologia e farmacologia generale.

    INGLESE NELLA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA – SCV0168

    Docente: ALESSANDRA VICENTINI

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    3 L-LIN/12 24 I Inglese

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi necessari per organizzare in maniera

    coerente e logica alcune delle forme di comunicazione usate nell’ambito della ricerca

    biomedica, quali stesura di abstract e di articoli di ricerca per riviste e conferenze

    internazionali. In particolare, lo studente dovrà dimostrare di avere acquisito un lessico

    scientifico corretto e adeguato, le principali strutture morfo-sintattiche dell’inglese

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000591

  • accademico in campo scientifico, di leggere e comprendere testi scientifici (articoli di ricerca,

    abstract etc.) autentici e di avere sviluppato e riuscire ad applicare alcune strategie di scrittura

    accademica. Le abilità linguistiche maggiormente esercitate saranno quelle di scrittura, lettura

    e comprensione, ma si toccherà anche l’abilità del parlato, per cui lo studente dovrà imparare

    a esprimere accordo e disaccordo con tesi e ipotesi, illustrare e comunicare risultati e dati

    contenuti in tabelle, descrivere la propria storia curriculare ed essere in grado di illustrare i

    propri progetti/ambiti di ricerca. Infine, si porrà particolare enfasi sulla pratica di

    consultazione di materiale bibliografico specialistico in ambito scientifico, banche dati,

    dizionari di pronuncia, dizionari monolingui online e cartacei, al fine di supportare

    adeguatamente lo studio autonomo e sviluppare/approfondire le competenze richieste.

    Prerequisiti

    Non sono previsti prerequisiti formali.

    Contenuti e programma del corso

    Il corso verte intorno ai seguenti argomenti:

    1. Lettura e discussione di abstract e articoli scientifici a partire da una dispensa di testi

    autentici assegnata.

    2. Studio del lessico, delle strutture morfo-sintattiche e delle funzioni

    comunicative/argomentative tipiche del discorso accademico in ambito scientifico:

    A) working with academic vocabulary: key nouns (sostantivi che si riferiscono a idee,

    fenomeni, processi, riflessioni e attività), key verbs (verbi per strutturare tipici processi e

    compiti accademici), key adjectives, key adverbs, phrasal verbs, key quantifying expressions;

    B) word combinations: prepositional phrases, verbs/nouns and prepositions, fixed

    expressions;

    C) at academic institutions: academic courses, applications and application forms;

    D) ways of talking about: sources, facts, evidence and data, numbers, statistics, graphs and

    diagrams, cause and effect;

    E) opinions and ideas: talking about ideas, reporting what others say, analysis of results,

    talking about meaning, research and study aims, talking about points of view;

    F) functions: presenting a topic, organising your writing, making a presentation, describing

    research methods, classifying, making connections, comparing and contrasting, describing

    problems, situation, processes and procedures, change, evaluation and emphasis, summary

    and conclusions.

    3.Studio del lessico inglese specialistico della scienza mediante l’analisi testuale e lessicale

    dei testi forniti (vd. punto 1).

    4.Acquisizione e applicazione pratica di note strategia di scrittura accademica per la stesura di

    abstract e articoli scientifici, secondo le funzioni di background, purpose, methods, findings e

    conclusion/discussion.

    Testi e materiale didattico

    Studenti frequentanti

    Il materiale per lo studio verrà distribuito/mostrato in classe durante le lezioni e caricato sulla

    piattaforma e-learning.

    http://elearning2.uninsubria.it/

  • Studenti NON frequentanti

    Gli studenti non frequentanti potranno reperire il materiale didattico sulla piattaforma e-

    learning.

    Ulteriore testo di riferimento: Swales M. John, Academic Writing for Graduate Students, The

    University of Michigan Press, Michigan, 2009.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    L’apprendimento verrà verificato mediante un test finale scritto della durata di 3 ore che consta di 3

    esercizi:

    1) un abstract scientifico da analizzare mediante l’assegnazione delle funzioni comunicative

    (background, etc) (4 punti);

    2) un abstract scientifico a cui assegnare un titolo (6 punti);

    3) scrittura di un abstract o di un breve articolo scientifico sulla base di ipotesi, tesi e dati

    sperimentali assegnati (20 punti).

    Il test permetterà di totalizzare 30 punti. La sufficienza viene raggiunta con il punteggio di 18/30.

    Qualora il punteggio sia inferiore a 18/30, il test non viene superato e lo studente deve ripetere il

    test all’appello successivo.

    MECCANISMI MOLECOLARI ED EPIGENETICI DEL CONTROLLO DELL’ESPRESSIONE

    GENICA – SCV0161

    Docente: NICOLETTA LANDSBERGER

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    6 BIO/11 48 I Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Alla fine del corso gli studenti dovrebbero avere acquisito una buona famigliarità con:

    1) le più moderne e rilevanti tecniche di biologia molecolare utili per lo studio della

    regolazione dell’espressione genica;

    2) i meccanismi di regolazione genetica e epigenetica della trascrizione nelle cellule

    eucariotiche; dovrebbero inoltre avere compreso l’importanza dell’epigenetica per la salute

    umana per nuovi approcci clinici.

    Prerequisiti

    L’allievo che accede a questo insegnamento deve avere una buona conoscenza della biologia

    molecolare di base e delle principali tecniche di biologia molecolare e ingegneria genetica. E’

    inoltre necessaria la comprensione della lingua inglese scritta così da potere leggere le

    pubblicazioni che verranno fornite come materiale didattico e molte delle diapositive che il

    docente utilizzerà a lezione che potranno essere in inglese.

    http://elearning2.uninsubria.it/http://elearning2.uninsubria.it/http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000198

  • Contenuti e programma del corso

    1. Breve ripasso della trascrizione di classe II, della struttura dei promotori di classe II, degli elementi regolativi e dei fattori trascrizionali

    2. Introduzione all’epigenetica e alla sua importanza nella salute umana. 3. Metilazione del DNA: scrittori, lettori e distribuzione nel nostro genoma. Tecniche utili allo

    studio della metilazione del DNA. Metilomica. Patologie umane associate alla metilazione

    del DNA.

    4. La sesta base del DNA: l’idrossimetilcitosina. Stato attuale delle conoscenze e tecniche utili al suo studio.

    5. Struttura e regolazione della cromatina: lettori, scrittori e “eraser”. Patologie connesse. 6. Nuovi approcci di epigenomica. 7. Non coding RNA: sintesi, attività e coinvolgimento nella salute umana. 8. Terapia genica: un riassunto su come è stata implementata negli anni e le problematiche

    epigenetiche connesse.

    9. Riprogrammazione cellulare e iPS: applicazioni, limiti e problematiche epigenetiche connesse

    Ogni argomento verrà analizzato in dettaglio considerando gli approcci sperimentali che

    hanno portato alle attuali conoscenze e che ne permettono lo studio.

    Testi e materiale didattico

    Al termine della lezione gli studenti riceveranno la presentazione usata per la didattica e

    alcuni pdf contenenti le più utili pubblicazioni relative all’argomento affrontato.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    L’accertamento dell’acquisizione delle conoscenze avviene tramite lo svolgimento di una

    prova orale della durata media di 20 minuti. L’esame inizia con domande “di studio” in cui

    vengono generalmente valutate le conoscenze di regolazione dell’espressione genica

    eucariotica e di epigenetica con particolare attenzione alla comprensione dei meccanismi

    molecolari e delle tecniche utili per il loro studio. La seconda parte dell’esame è invece volta

    a comprendere la capacità dello studente di avvalersi delle tecniche di biologia molecolare

    per allestire in maniera corretta esperimenti volti ad affrontare uno specifico problema di

    biologia molecolare inerente il corso.

    METODOLOGIE ED ETICA DELLA RICERCA – SCV0313

    Docente: PAOLO MARINO CATTORINI

    CFU SSD LEZIONI ESERCITAZIONI ANNO LINGUA

    4 MED/43 16 16 I Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Addestrare al ragionamento etico in situazioni di lavoro e ricerca in ambito biomedico. Le

    abilità ricercate come obiettivo e promosse dal corso consistono nelle seguenti: individuare

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000112

  • il problema morale, giustificare la propria valutazione alla luce di princìpi, regole, visioni

    del mondo e teorie etiche, comporre una divergenza in seno all' equipe, riconoscere la

    presenza di fattori storico-culturali all’interno delle pratiche di studio scientifico e

    applicazione tecnica, acquisizione di un linguaggio idoneo allo svolgimento di un dialogo

    costruttivo, comprensione e interpretazione degli eventi narrativi rilevanti in un contesto

    socio-istituzionale.

    Prerequisiti

    Non sono richieste particolari conoscenze.

    Contenuti e programma del corso

    Definizione di bioetica (obiettivi e metodo), di biologia, di ricerca, di applicazione; la verità

    al malato e al soggetto di sperimentazione; segreto professionale (differenza tra trasmissione

    e rivelazione); eutanasia e trattamenti eccessivi; sperimentazione clinico-farmacologica;

    consenso informato; aborto; statuto dell'embrione; procreazione assistita; giustizia nelle

    allocazioni biomediche; trapianti d'organo; definizioni di morte e morte cerebrale; la

    consulenza etica; diritti degli animali; clonazione e test genetici; uso di cellule staminali

    embrionali; il paziente islamico ed ebreo; dialogo etico tra diverse figure professionali

    (biologi, medici, infermieri, odontoiatri, amministratori, psicologi, ecc.); bioetica, narrazione

    e cinema; vaccini e temi di sanità pubblica; il biologo in burn out: etica in psicoterapia,

    psichiatria e psicoanalisi.

    Epidemiologia descrittiva e misure correlate. Misure di associazione. Studi epidemiologici di

    coorte e caso-controllo. Screening. Epidemiologia dei tumori umani

    Le lezioni frontali affronteranno la maggior parte di questi temi, mostrando la metodologia

    d’apprendimento e rinviando lo studente all’acquisizione personale degli altri contenuti,

    lungo vie d’approfondimento consigliate in aula

    Testi e materiale didattico

    Paolo Cattorini, Bioetica. Metodo ed elementi di base per affrontare problemi clinici, Ed.

    Elsevier, Milano, 4 ed. , 2011; Paolo Cattorini, Bioetica e cinema, Ed. FrancoAngeli, Milano,

    2° ed. 2006; P. Cattorini, La libertà del cervello, Neuroscienze, etica e cinema, Bologna,

    Dehoniane, 2013; T.L. Beauchamp – J.F. Childress, Princìpi di etica biomedica, Firenze, Le

    Lettere, 1999; P. Dalla Torre, a cura di, Cinema contemporaneo e questioni bioetiche, Roma,

    Studium, 2010; S. Shapshay, Ed., Bioethics at the Movies, Baltimore, The Johns Hopkins

    Univ. Press, 2009; D. Neri, La bioetica in laboratorio, Roma-Bari, Laterza, 2005; G. Boniolo-

    P. Maugeri, a cura di, Etica alle frontiere della medicina, Milano, Mondadori, 2014.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    Una conversazione orale individuale col docente consentirà di valutare il grado di

    apprendimento sia in ordine al contenuto teorico del corso, sia in merito alla capacità di

    espressione linguistica e di dialogo interdisciplinare, sia in riferimento all’elasticità

    nell’interpretazione di casi e situazioni caratterizzati da criticità.Ad ogni studente verranno

    sottoposte inoltre alcune domande con risposte a scelta multipla sugli argomenti

  • epidemiologici illustrando le risposte preparate e le motivazioni delle risposte giuste e

    sbagliate. Il voto finale sarà espresso in trentesimi

    PATOLOGIA – SCV0156

    Docente: IAN MARC BONAPACE

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    8 MED/04 64 I Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Conoscenza e capacità di comprensione e d’apprendimento. Obiettivo principale è

    l’acquisizione degli strumenti per la comprensione dei meccanismi generali

    dell’eziopatogenesi delle malattie e delle basi biologiche e molecolari dei processi

    patologici. Acquisizione di una visione integrata degli squilibri determinati dallle relazioni

    intercorrenti tra genotipo e ambiente interno (cellula, tessuto, organo, apparato) ed esterno

    (ambiente extra corporeo) e del binomio normale/anormale della condizione biologica.

    Acquisire proprietà di linguaggio specifico e di aggiornamento autonomo attraverso la

    consultazione delle principali banche dati bibliografiche (PubMed ecc.). Capacità di

    partecipare alle iniziative di aggiornamento in ambito formativo e professionale. Capacità di

    applicare conoscenza e comprensione. Capacità di utilizzare e applicare gli strumenti e le

    metodologie appresi per l’esercizio di attività connesse alla tutela della salute umana.

    Autonomia di giudizio. Acquisizione della capacità di esaminare autonomamente i risultati

    di ricerche in ambito patologico, anche attraverso l’approfondimento della letteratura

    scientifica, e di valutare criticamente le procedure sperimentali volte alla comprensione dei

    meccanismi eziopatologici. Abilità comunicative. Essere in grado di spiegare in maniera

    articolata e complessiva le conoscenze acquisite e di preparare autonomamente delle

    presentazioni per attività seminariale sui temi della Patologia Generale.

    Prerequisiti

    Non sono previsti prerequisiti formali, ma è auspicabile che lo studente abbia superato gli

    esami di Biochimica, Biologia Molecolare e Fisiologia prima di sostenere l’esame di

    Patologia Generale.

    Contenuti e programma del corso

    Il corso ha lo scopo di presentare agli studenti le basi biologiche e molecolari della patologia

    generale. Verranno trattati i concetti fondamentali delle alterazioni strutturali e funzionali

    della cellula collegate alle patologie più diffuse ed un’attenzione particolare verrà data allo

    studio del danno cellulare e della risposta infiammatoria. Verranno affrontate le basi

    molecolari delle patologie a base genetica, monofattoriali e polifattoriali, e causate da fattori

    esogeni, quali malattie infettive, ambientali e nutrizionali. Il capitolo dell’oncologia sarà

    approfondito estensivamente a livello cellulare e molecolare, in quanto questa patologia sta

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000404

  • assumendo sempre più le caratteristiche di una malattia che coinvolge ambiti della fisiologia

    cellulare e molecolare tradizionelmente considerati distanti tra loro e perché il suo studio sta

    fornendo importanti risultati anche per altre patologie. Danno cellulare e morte cellulare.

    Danno ischemico ed ipossico. Danno cellulare reversibile ed irreversibile. Danno cellulare da

    radicali liberi e da agenti chimici. Stress ossidativo. Meccanismi della reversione del danno.

    Danno irreversibile e necrosi. Apoptosi: caratteristiche biochimiche. Vie apoptotiche: mediate

    da recettore e da mitocondrio. Risposte al danno cellulare: processi lisosomiali, alterazioni

    mitocondriali e del citoscheletro. Adattamenti cellulari della crescita e del differenziamento:

    iperplasia, ipertrofia, artofia, metaplasia. Accumuli intracellulari: lipidi, proteine, glicogeno.

    Patologie da accumulo intracellulare. Invecchiamento: l’orologio biologico, meccanismi

    molecolari della senescenza. Infiammazione acuta e cronica. Infiammazione acuta

    Modificazioni vascolari: variazioni del flusso ematico e del calibro vascolare; variazioni della

    permeabilità vascolare. Eventi cellulari: mobilità dei leucociti. Processi di fuoriuscita e di

    reazione al focolaio d’infiammazione: adesione e diapedesi, chemiotassi, attivazione

    leucocitaria, fagocitosi. Edema. Amine vasoattive: istamina, serotonina. Mediatori chimici

    dell’infiammazione. Proteasi plasmatiche: sistema del complemento, delle chinine e della

    coagulazione. Metaboliti dell’acido arachidonico: prostaglandine e leucotrieni. Citochine e

    chemiochine, NO, radicali liberi. Fattori attivanti le piastrine e cascata della coagulazione.

    Esiti dell’infiammazione acuta. Infiammazione cronica Evoluzione dell’infiammazione acuta.

    Infiltrazione di cellule mononucleate. Infiammazione grannulomatosa. Il ruolo dei linfatici.

    Infiammazione sierosa, fibrinosa, purulenta e suppurativa. Ascessi. Effetti sistemici: febbre e

    proteine di fase acuta. Aspetti fisiologici della termoregolazione. Le ipertermie febbrili.

    Riparazione dei tessuti Guarigione delle ferite: guarigione per prima e seconda intenzione.

    Resistenza della ferita, fattori che influenzano la guarigione e aspetti patologici della

    riparazione delle ferite. Processi regressivi della matrice extracellulare Struttura e patologia

    del collageno. Malattia di Marfan, Sindrome di Ehlers-Danlos, Osteogenesi imperfetta.

    Controllo della crescita e della proliferazione cellulare Il ciclo cellulare. Le fasi del ciclo

    cellulare. Struttura e funzione delle cicline e delle chinasi ciclino dipendenti. Le ‘pocket

    proteins’: pRb, p130, p107. Fattore di trascrizione E2F. La replicazione del DNA. La fase

    G2/M e le attività chinasiche associate. ‘Maturation Promoting Factor’ e ‘Anaphase

    Promoting Complex’. Fattori di crescita: EGF. La trasduzione del segnale. Le principali vie di

    trasduzione dal segnale extracellulare al nucleo: recettori per fattori di crescita, ‘G proteins’,

    chinasi citoplasmatiche e fattori di trascrizione associati. Controllo della proliferazione e della

    crescita cellulare mediata dall’adesione al substrato. Oncologia Definizione di tumore.

    Tumore benigno e maligno. Criteri per definire una cellula maligna. Classificazione dei

    tumori solidi e delle leucemie. Caratteristiche delle cellule tumorali e delle cellule

    metastatiche. Concetto di origine clonale dei tumori. Abberrazioni cromosomali nei tumori.

    Adesività cellulare e metastasi. Le tappe della diffusione metastatica. La predisposizione

    ereditaria dei tumori. Difetti genetici ereditari. Aspetti molecolari delle neoplasie: oncogeni

    ed antioncogeni. Oncogeni/antioncogeni e ciclo cellulare: Erb-2, Ras, Src, MAPK, Jun/Fos,

    Myc, p53, pRb. Modello di progressione tumorale: il carcinoma del colon. Oncogenesi virale:

    virus a DNA (Adenovirus, papilloma e polyoma) e RNA (retrovirus). Oncogenesi e

    differenziamento: le leucemie. Basi molecolari del processo di inibizione del

    differenziamento terminale nelle leucemie. Patologia Genetica Le basi molecolari della

    patologia genetica: mutazioni puntiformi, mutazioni e abberrazioni cromosomiche. Disordini

    genetici: Disordini mendeliani legati alla trasmissione di un solo gene (autosomici

    dominanati, autosomici recessivi, legati al cromosoma X); basi molecolari e biochimiche dei

    disordini legati ad un solo gene (disordini associati con anomalie delle proteine strutturali, dei

    recettori proteici, anomalie enzimatiche e che regolano la crescita cellulare. Malattie legate ad

    eredita' multifattoriale; il cariotipo normale e disordini citogenetici autosomici e legati ai

    cromosomi sessuali. Trisomie e monosomie. Sindromi di Down, Turner e Klinefelter.

  • Disordini legati ad un solo gene con ereditarieta' non classica: malattie con ripetizione di

    triplette, sindrome della X fragile, mutazioni dei geni mitocondriali. Esempi: talassemie,

    anemia falciforme, distrofia muscolare Duchene; malattie da accumulo lisosomiale,

    gangliosidosi e Malattia di Tay-Sachs. Disordini associati con anomalie del metabolismo:

    Ipercolesterolemia famigliare. Infezioni microbiche Le difese naturali dell’ospite. I fattori

    della virulenza: la capsula batterica, le adesine, la motilità. Patogenesi ed eredità

    extracromosomale. Le tossine batteriche: le esotossine. Le tossine difterica e colerica.

    meccanismi cellulari e molecolari di alcune patologie che faranno parte integrante del corso

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    La modalità d’esame sarà orale e verterà sul programma generale e sui contenuti specifici

    degli articoli di review resi disponibili alla fine del corso. I criteri di attribuzione del voto

    finale si fonderanno su: conoscenza e capacità di comprensione e d’apprendimento, capacità

    di applicare conoscenza e comprensione, abilità di creare connessioni tra gli argomenti del

    corso.

    TECNOLOGIE BIOMEDICHE AVANZATE E TERAPIE CELLULARI – SCV0207

    Docente: CARLO ROSSETTI

    CFU SSD LEZIONI ESERCITAZIONI USCITE ANNO LINGUA

    9 BIO/13 50 12 14 I Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Acquisizione di competenze teoriche e operative con riferimento alle tecnologie alla base

    degli strumenti usati per la ricerca medica avanzata e all'utilizzo delle cellule come farmaci

    biologici.

    Acquisizione di competenze applicative con riferimento: alla ricerca biomedica avanzata e

    alle nuove tecnologie più recenti in uso nei laboratori di ricerca biomedica/farmacologica;

    all'utilizzo delle cellule staminali e non, come farmaci biologici di nuove generazione.

    Acquisizione di consapevole autonomia di giudizio con riferimento, in particolare, agli

    aspetti etici nell'utilizzo delle cellule staminali per la cura di malattia, alla possibilità di

    invertire il processo biologico da cellule mature a cellule staminali agendo sull'espressione

    genica.

    Acquisizione di competenze teoriche e operative con riferimento alle tecnologie alla base

    degli strumenti usati per la ricerca medica avanzata e all'utilizzo delle cellule come farmaci

    biologici.

    Acquisizione di competenze applicative con riferimento: alla ricerca biomedica avanzata e

    alle nuove tecnologie inserite recentemente nei laboratori di ricerca

    biomedica/farmacologica; all'utilizzo delle cellule staminali e non, come farmaci biologici di

    nuove generazione.

    Acquisizione di adeguate competenze e strumenti per la comunicazione con riferimento a

    tutti gli argomenti tratti dal corso, da verificarsi come dettagliato sotto.

    Acquisizione di adeguate capacità per lo sviluppo e l'approfondimento di ulteriori, da

    verificarsi come dettagliato sotto.

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000243

  • Prerequisiti

    Non sono previsti prerequisiti formali.

    Contenuti e programma del corso

    Il corso è organizzato in due parti distinte così strutturate:

    Tecnologie Biomediche Avanzate

    La fluorescenza: Basi teoriche della fluorescenza. Basi teoriche dei meccanismi di Frett. Il

    microscopio a fluorescenza ed il filtro dicromico. Il microscopio confocale il sistema a pilol,

    trasformazione del segale analogico in pixel/livelli di grigio. Spettrometri a "Dual Photon".

    Fluorescenza near red e le misure di farmacocinetica con animale vivente. I fluorocromi e il

    loro utilizzo come flag, l'esempio dei kit elisa con la misura della fluorescenza.

    Spettrometria di massa: Basi teoriche della spettrometria di massa. Ionizzazione ESI e la

    ionizzazione MALDI (Laser). Gli analizzatori: a trappola ionica, quadripolo, tubo di Tof. Il

    deflector e il daily retention Time. L'Orbtrap. L'utilizzo della misura della massa esatta per la

    determinazione della formula bruta.

    I fenomeni piezoelettrici: Basi teoriche del fenomeno piezoelettrico. I cristalli piezoelettrici.

    L'utilizzo dei cristalli piezoelettrici per la ecografia. Basi teoriche delle immagini ottenute con

    l'ecografo. Effetto doppler e le misure del flusso sanguigno.

    La risonanza magnetica: basi teoriche della risonanza magnetica. la legge di Larmor.

    L'applicazione l'NMR e l'analisi molecolare. L'applicazione nella realizzazione di immagini

    con l'MRI. La trasformata di Fourier. Filtri analogici e digitali, principi di analisi del segnale.

    Terapie Cellulari

    Concetti di "Nicchie" e "Microambiente". I recettori e l'interazione della cellula con

    l'ambiente. Recettori associati alle G-protein, Recettori con attività chinasica intrinseca,

    Recettori scafold. I fattori trascrizionali: Myc. NF-kB.

    Le cellule staminali embrionali. Metodi di estrazione e mantenimento. Le caratteristiche delle

    cellule staminali embrionali, la potenza e il differenziamento. Graft-VS-Host.

    Le cellule staminali adulte. Metodi di estrazione e mantenimento. Le caratteristiche delle

    cellule staminali adulte. Le cellule staminali adulte mesenchimali e tessuti utilizzati per

    l'isolamento.

    Le cellule staminali emopoietiche. L'utilizzo delle cellule staminali ematopoietiche nel

    trapianto del midollo osseo e le leucemie.

    Le cellule adulte indotte a proliferare (iPS). I fattori trascrizionali ed i geni coinvolti

    nell'imposizione del differenziamento. Le caratteristiche delle iPS rispetto alle altre cellule

    staminali. L'utilizzo delle iPS per lo sviluppo di farmaci personalizzati.

    I vaccini cellulari, l'esempio delle cellule dendritiche nella terapia antitumorale.

    Presentazione dell'utilizzo delle cellule staminali in terapie rigenerative.

    Testi e materiale didattico

    Le slides presentate a lezione sono disponibili sulla piattaforma e-learning.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    La verifica dell’apprendimento prevede: Prove in itinere al corso per ogni modulo, una prova

    scritta per il primo modulo ed una orale per il secondo. Ad ogni studente che frequenterà il

    corso si richiederà di esporre agli studenti del corso e al docente almeno due relazioni di

    approfondimento su argomenti del primo e del secondo modulo. Le presentazioni avranno

    http://elearning2.uninsubria.it/

  • durata minima di 20 minuti oltre a di 10 minuti riservate alle domande del docente. Le

    presentazioni dovranno essere effettuate in Power Point, corredate da immagini e

    Bibliografia. Queste presentazioni saranno parte integrante della valutazione finale. Ad ogni

    studente all'inizio del secondo modulo verrà assegnata una patologia specifica che dovrà

    essere presentata come relazione orale finale contenente i risultati ottenuti, per tale patologia

    con la terapia cellulare, e ove possibile confrontati con le cure farmacologiche standard.

    Esame orale finale ed a scelta scritto.

    La valutazione sarà espressa come voto espressione del raggiungimento degli obiettivi del

    corso sopra descritti.

    Il voto finale terrà conto dell’esattezza e della qualità delle risposte (70%), e della capacità di

    motivare adeguatamente affermazioni, analisi e giudizi (30%).

    INSEGNAMENTI II ANNO

    FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE – SCV0163

    Docente: RICCARDO FESCE

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    4 BIO/09 48 II Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Acquisire una comprensione chiara dei meccanismi cellulari e di rete che permettono al sistema nervoso di elaborare le informazioni e al tempo stesso modificare plasticamente,

    proprio in funzione delle informazioni elaborate, le modalità stesse di tale elaborazione e

    delle conseguenti risposte (plasticità neuronale)

    Comprendere le modalità del controllo e della regolazione dell'omeostasi neurovegetativa, del comportamento motorio, della elaborazione sensoriale ed emotiva.

    Acquisire una conoscenza di base dei substrati neuronali delle funzioni cerebrali superiori.

    Comprendere gli aspetti cellulari e funzionali che sottostanno alle alterazioni neuropatologiche e saper riconoscere le basi neurofisiologiche delle disfunzioni e dei

    disturbi motori, neurovegetativi, cognitivi e psico-affettivi.

    Prerequisiti

    Preparazione di livello Laurea Triennale in Fisiologia Umana.

    Contenuti e programma del corso

    Struttura del Sistema Nervoso Centrale (SNC)

    Differenziamento e sviluppo del SNC

    Sinaptologia

    Neurotrasmettitori del SNC

    Neurotrasmissione e neuromodulazione

    Plasticità neuronale e sinaptica

    Sviluppo e degenerazione neuronale. Glia e neuroni

    Sclerosi multipla (MS)

    Organizzazione della corteccia cerebrale

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000431

  • Sistemi sensoriali ed elaborazione centrale delle informazioni sensoriali

    Organizzazione del controllo motorio

    Sclerosi Laterale Amiotrofica (ALS)

    Fisiopatologia del cervelletto

    Fisiopatologia dei nuclei della base

    Malattia di Parkinson (PD)

    Malattia di Huntington (HD)

    Fisiopatologia della memoria e dell'apprendimento

    Spettro delle malattie autistiche (ASD) e iperattività con deficit attentivo (ADHD)

    Malattia di Alzheimer (AD)

    Il sistema limbico - Disturbi dell'umore: ansia e depressione (BDS)

    Epilessia e emicrania

    Organizzazione delle funzioni superiori - linguaggio

    Disturbi del pensiero - schizofrenia

    Disturbi del comportamento

    Testi e materiale didattico Fondamenti delle neuroscienze e del comportamento, E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel

    - CEA

    Fundamental Neuroscience, L.R. Squire, D. Berg, F.E. Bloom et al. - ELSEVIER, 3a ed., 2008

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    Presentazione di 20 minuti davanti alla classe su una patologia a scelta, dimostrando di essere

    in grado di collegare gli aspetti genetici, biomolecolari, fisiopatologici e farmacologici.

    Valutazione finale dopo colloquio orale.

    NEUROPSCICOFARMACOLOGIA GENERALE E SPERIMENTALE– SCV0164

    Docente: DANIELA PAROLARO

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    6 BIO/14 48 II Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Conoscenza della struttura e dell’organizzazione del sistema nervoso centrale

    Conoscenza dei principali metodi di studio in neuropsicofarmacologia

    Conoscenza e comprensione delle basi neurobiologiche dei principali disturbi affettivi e del

    loro trattamento farmacologico

    Conoscenza e comprensione delle basi neurobiologche delle psicosi e del loro trattamento

    farmacologico

    Conoscenza delle basi neurobiologiche dei disturbi ossessivi compulsivi e della

    gratificazione

    Conoscenza e comprensione dei meccanismi d’azione delle principali sostanze d’abuso e dei

    possibili trattamenti per la dipendenza

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000405

  • Prerequisiti

    Conoscenze di farmacologia cellulare e molecolare, di neurofisiologia e di neuroanatomia

    Contenuti e programma del corso

    1. Cellule del sistema nervoso centrale

    1.1. Organizzazione del SNC

    2. I neurotrasmettitori

    2.1. I trasmettitori classici;

    2.2. I neuro peptidi;

    2.3. I neuro modulatori;

    3. La trasmissione sinaptica e la sua modulazione farmacologica

    4. Metodi di ricerca in Psicofamacologia

    4.1 Tecniche neurobiologiche per lo studio del SNC;

    4.1.1 Tecniche stereotassiche ( lesioni, microiniezioni, dialisi) registrazioni

    elettrofisiologiche, elettroencefalografia

    4.1.2 Localizzazione e quantificazioni di proteine nel SNC ( binding , immunocitochimica,

    immunofluorescenza, RIA);

    4.1.3 Tecniche di imaging

    4.1.4 Ibridazione in situ e microarrays

    4.2 L’ingegneria genetica

    4.3 Farmacologia comportamentale

    4.3.1 Validità e trasferibilità dei tests comportamentali

    4.3.2 Tests di Irwin

    4.3.3 Valutazione attività motoria

    4.3.4 Analgesia

    4.3.5 Tests di apprendimento e di memoria

    4.3.6 Test di ansia e depressione

    4.3.7 Test di valutazione della gratificazione

    4.3.8 I farmaci come stimoli discriminativi

    5. Organizzazione e funzione del sistema serotonergico

    6. Organizzazione e funzione del sistema colinergico

    7. Organizzazione e funzione del sistema dopaminergico

    8. Organizzazione e funzione del sistema noradrenergico

    9. Organizzazione e funzione del sistema gabaergico e glutammatergico

    10. Disturbi affettivi: depressione e disturbi bipolari

    10.1 Caratteristiche dei disturbi affettivi

    10.2 Basi neurochimiche/neurobiologiche

    10.3 Modelli animali

    10.4 Terapia dei disturbi affettivi: antidepressivi classici e stabilizzanti umore di seconda

    generazione

  • 11. Disturbi d’ansia

    11.1 Caratteristiche e basi neurobiologiche dei disturbi d’ansia

    11.2 Modelli sperimentali

    11.3 Terapia dei disturbi d’ansia: ansiolitici e ipnosedativi

    11.4 Trattamento farmacologico dei disturbi ossessivo compulsivi, attacchi d’ansia e disturbi

    fobici

    12. Psicosi e schizofrenia

    12.1 Caratteristiche e basi neurochimiche/neurobiologiche

    12.2 Modelli sperimentali

    12.3 Farmaci antipsicotici

    13” Attention deficit hyperactivity disorders” (ADHD) e suo trattamento farmacologico

    14 Disturbi ossessivi compulsivi e sostanze d’abuso.

    14.1 Il circuito della gratificazione

    14.2 Modelli sperimentali di abuso e dipendenza

    15 Psicostimolanti: cocaina e anfetamine

    15.1. Caffeina e nicotina

    17.Alcool

    18. Marijuana e il sistema degli endocannabinoidi

    19. Allucinogeni PCP e ketamina

    20. Inalanti

    21. Steroidi anabolizzanti

    Testi e materiale didattico

    Come testo di riferimento viene indicato: “Sthal’s Essential Psychopharmacology”

    IVedizione, Cambridge University Press. Autore Stephen M. Sthal

    Tutte le diapositive usate durante le lezioni verranno messe direttamente a disposizione degli

    studenti dal docente stesso. Review recenti verranno distribuite ad integrazione di particolari

    argomenti.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    Gli studenti all’inizio del corso potranno scegliere tra 2 diverse modalità di verifica; una

    basata su 2 prove scritte da effettuarsi durante il corso; l’altra su un esame orale da sostenere

    alla fine del corso.

    Nel primo caso durante il corso verranno effettuate 2 prove scritte ognuna della durata di 90

    minuti contenti sia domande a risposta multipla che a risposta aperta sui seguenti argomenti:

  • I Test: organizzazione e funzione del SNC, i neurotrasmettitori, metodi di ricerca in

    Neuropsicofarmacologia , depressione e disturbi bipolari ( non più di 25 domande a risposta

    multipla e 3 domande aperte)

    II Test: Disturbi d’ansia, psicosi e schizofrenia, ADHD,disturbi ossessivi compulsivi,

    sostanze d’abuso (non più di 20 domande a risposta multipla e 3 domande aperte)

    Ogni prova si considera superata se si riporta una votazione di almeno 18/30 e il risultato

    finale è la media aritmetica delle singole votazioni.

    Per gli studenti che sceglieranno di sostenere l’esame in un’unica prova orale al termine del

    corso, il colloquio sarà organizzato su tre domande.

    L’esame si considera superato se si riporta la votazione di almeno 18/30.

    II ANNO INSEGNAMENTO A SCELTA TRA

    BIOCHIMICA STRUTTURALE– SCV0166

    Docente: MAURO FASANO

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    4 BIO/10 32 II Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    1. Acquisizione di competenze teoriche e operative con riferimento a: Aspetti

    Morfologici/Funzionali:

    - Comprensione dei meccanismi strutturali di regolazione della funzione delle proteine.

    2. Acquisizione di competenze applicative con riferimento a: Procedure metodologiche e

    strumentali ad ampio spettro per la ricerca biologica:

    - Metodologie per la determinazione sperimentale della struttura proteica e strumenti

    bioinformatici per la classificazione gerarchica della struttura proteica.

    - Metodologie per lo studio dei meccanismi di regolazione dell'attività enzimatica.

    Prerequisiti

    Non sono richiesti prerequisiti formali.

    Contenuti e programma del corso

    Introduzione alla struttura delle proteine.

    Proprietà chimico-fisiche degli aminoacidi. Gli aminoacidi proteici, proprietà chimico-

    fisiche. Interazioni non covalenti. Aminoacidi non proteici.

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000394

  • Organizzazione strutturale delle proteine. Livelli di organizzazione strutturale. Il grafico di

    Ramachandran. Proteine fibrose (cheratina, elastina, collageno). Proteine globulari.

    Architetture multidominio. Denaturazione e folding.

    Purificazione e caratterizzazione delle proteine. Purificazione: Cromatografia ed

    elettroforesi. Caratterizzazione: Massa molecolare, struttura primaria, struttura secondaria,

    folding/unfolding, struttura terziaria. Metodi di spettrometria di massa.

    Determinazione della struttura delle proteine . Principi di diffrattometria a raggi X. Aspetti

    storici. Analisi delle strutture cristallografiche. Esempi applicativi. Principi di spettroscopia

    NMR. Principi metodologici della strutturistica NMR. Confronto tra strutture raggi X e

    strutture NMR.

    Classificazione strutturale delle proteine e principali motivi strutturali. Il Protein Data Bank.

    Classificazione gerarchica delle proteine (SCOP, CATH). Esempi dei principali fold: elica

    singola, helix-turn-helix, four-helix-bundle, esempi di packing di alfa-eliche, beta-sandwich

    e beta-barrel, beta-propeller, croce greca, Rossman fold, alpha-beta barrels, alpha-beta

    sheets, topologie alfa + beta.

    Strutture quaternarie e cooperatività. Approfondimento dell'esempio classico: l'emoglobina.

    Il quadrato termodinamico e la teoria delle linked functions di Wyman. L'effetto allosterico

    (emoglobina, recettore del GABA, recettori legati alle proteine G). Cooperatività e allosteria

    in proteine monomeriche: l'esempio della sieroalbumina umana. Evoluzione molecolare

    delle proprietà allosteriche.

    Ioni metallici e struttura/funzione delle proteine. Cofattori metallici. Metalloenzimi. Aspetti

    storici di Fe, Cu, Mg e Zn in biochimica. Ruolo degli ioni metallici in biologia. Specificità

    degli aminoacidi come leganti di ioni metallici. Geometrie di coordinazione in

    metalloproteine: Fe, Zn, Cu.

    Enzimi. Richiami di catalisi enzimatica. Vitamine e cofattori. Classificazione IUBMB EC

    degli enzimi. Cinetica allo stato stazionario. Meccanismi di inibizione e metodi per

    determinare il meccanismo. Diagrammi di Cleland.

    Proteine del sistema immunitario . Immunoglobuline. Motivi strutturali. Determinanti del

    riconoscimento molecolare. Variabilità e conservazione strutturale. MHC di classe I e II.

    Analisi delle strutture cristallografiche. Il recettore delle cellule T. I corecettori CD4 e CD8.

    Citochine. Classificazione funzionale delle citochine. Classificazione strutturale delle

    citochine e dei recettori.

    Patologie da aggregazione proteica. Aβ (Alzheimer), α-sinucleina (Parkinson), huntingtina

    (corea di Huntington), proteina prionica (encefalopatia spongiforme, malattia di Kreutzfeld-

    Jakob).

    Testi e materiale didattico

    Bibliografia, dispense, slides ed eventuali altri sussidi didattici verranno messi a disposizione

    a disposizione dello studente sul sito e-learning

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    L'esame, solo orale, consiste in due domande.

    La prima riguarda l'organizzazione dell'esposizione di un argomento del corso, senza indicazioni

    specifiche, in modo da valutare l'autonomia di giudizio (making judgements), oltre a conoscenza e

    capacità di comprensione (knowledge and understanding).

    La seconda domanda è più specifica ed è rivolta all'analisi di specifiche problematiche all'interno di

    un singolo argomento, per valutare conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying

    knowledge and understanding).

    http://elearning2.uninsubria.it/

  • BIOTECNOLOGIE FARMACOLOGICHE– SCV0150

    Docente: TIZIANA RUBINO

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    4 BIO/14 32 II Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Conoscenza delle nuove tecniche di biologia molecolare che hanno portato alla produzione di

    nuove molecole ad attività terapeutica o contribuito alla ricerca farmacologica in generale.

    Comprensione delle potenzialità offerte dalle biotecnologie nella ricerca di nuovi principi

    terapeuticamente validi e delle problematiche inerenti la loro sperimentazione. Conoscenza

    delle principali classi di biofarmaci.

    Prerequisiti

    Conoscenze di Biologia Molecolare e di Farmacologia.

    Contenuti e programma del corso

    Identificazione e sviluppo di molecole farmacologicamente attive nella tradizione e dopo l’avvento

    delle biotecnologie. I nuovi strumenti per la ricerca di un farmaco:

    conoscenze derivate dal progetto genoma umano ed altri genomi bioinformatica; proteomica; genomica; ingegneria cellulare; ingegneria animale.

    Le biotecnologie per l’identificazione di nuovi target farmacologici. Le biotecnologie per lo screening di composti farmacologicamente attivi. I farmaci biotecnologici attualmente in commercio:

    farmaci che agiscono sul DNA: gli oligonucleotidi antisenso e i PNA; farmaci che agiscono sul DNA: gli oligonucleotidi anti-gene, i ribozimi, gli aptameri, i decoy; farmaci che agiscono sul DNA: i siRNA; proteine terapeutiche di prima generazione; proteine terapeutiche di seconda generazione: con attività enzimatica o regolatoria; proteine terapeutiche di seconda generazione: gli anticorpi ingegnerizzati; proteine terapeutiche di seconda generazione: i vaccini terapeutici.

    Testi e materiale didattico

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P031751

  • Durante le lezioni verranno suggeriti degli articoli di approfondimento. Le slides delle lezioni

    verranno fornite agli studenti direttamente dal docente.

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    L’apprendimento viene verificato attraverso un esame scritto ed un colloquio orale.

    La prova scritta consisterà in quattro domande aperte, e gli studenti dovranno dimostrare di

    avere adeguate conoscenze sulle applicazioni farmacologiche delle biotecnologie.

    La prova orale consisterà in una relazione approfondita su uno dei nuovi farmaci

    biotecnologici in commercio o almeno già utilizzato nei trials clinici ed in un’analisi critica

    delle caratteristiche del nuovo farmaco rispetto ai farmaci classici già in uso.

    La valutazione dell’apprendimento comporterà l’attribuzione di voto finale, espresso in

    trentesimi, sulla base dei risultati ottenuti nella due prove.

    PSICOBIOLOGIA – SCV0167

    Docente: RICCARDO FESCE

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    4 BIO/09 32 II Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Acquisire la conoscenza delle metodologie di indagine delle Neuroscienze Cognitive

    Comprendere come informazioni ottenute da tecniche di elettrofisiologia, neuroimaging e imaging funzionale, dall'esame di situazioni neuropatologiche, e da appropriati test e

    condizioni sperimentali, permettano di attribuire specifiche funzioni a specifiche strutture e

    reti nel cervello

    Comprendere, grazie a una conoscenza ragionata e interdisciplinare, come i meccanismi cellulari neuronali e le modalità di elaborazione da parte dei circuiti neuronali permettano

    l’interpretazione dell’informazione, la generazione e l’impiego di sistemi simbolici, il

    linguaggio, il pensiero, la interrelazione tra affettività e attività cognitive, il costituirsi della

    coscienza, le attività oniriche, immaginative e creative.

    Prerequisiti

    Una buona conoscenza della fisiologia generale e una ragionevole conoscenza della organizzazione del sistema nervoso e delle basi fisiologiche del funzionamento dei neuroni.

    Contenuti e programma del corso - La nuova disciplina delle Neuroscienze Cognitive e le sue metodologie

    - Cenni di anatomia funzionale del SNC e di di fisiologia neuronale

    - Sensazione e percezione

    - Spazio e tempo

    - Riconoscimento degli oggetti, dei luoghi, dei visi, delle parole

    - Il controllo del movimento

    - Memoria e apprendimento - Condizionamento

    - Emozione e affettività - I sistemi gratificazionali e motivazionali

    http://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000431

  • - Il controllo del comportamento

    - Attenzione e coscienza - Immaginazione e pensiero

    - Controllo cognitivo

    - Coscienza di sé e consapevolezza sociale

    Testi e materiale didattico Cognitive Neuroscience - The Biology of the Mind, M.S. Gazzaniga, R.B. Ivry & G.R.

    Mangun - W.W. Norton & Co., New York - London, 3a ed., 2009

    Fisiologia dell’anima - La metafisica dei neuroni, R. Fesce, Lulu, 2008

    Modalità di verifica dell’apprendimento

    Presentazione di 20 minuti davanti alla classe su una problematica a scelta, dimostrando di

    essere in grado di collegare gli aspetti cognitivi e psicologici alle basi neuronali e funzionali

    sottostanti.

    Valutazione finale dopo colloquio orale.

    TOSSICOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE – SCV0165

    Docente: GIANPAOLO PERLETTI

    CFU SSD LEZIONI ANNO LINGUA

    4 BIO/14 32 II Italiano

    Obiettivi dell’insegnamento e risultati di apprendimento attesi

    Conoscenza della natura e delle modalità di insorgenza del danno a livello molecolare,

    cellulare, tissutale e d’organo causato da tossine di origine naturale (tossine vegetali, animali,

    batteriche e fungine) e antropica (farmaci, pesticidi, prodotti dell’industria chimica, metalli

    pesanti, ecc).

    Comprensione del principio di insorgenza del danno tossico quale fenomeno innescato dalla

    perdita di equilibrio tra meccanismi che favoriscono o ostacolano l’assorbimento, la

    distribuzione al bersaglio, la bioattivazione e l’escrezione di sostanze tossiche.

    Comprensione dei principali meccanismi chimici, biochimici o molecolari con i quali

    importanti tossine (I) provocano alterazioni o danni a livello delle macromolecole biologiche

    (acidi nucleici, proteine, lipidi), (II) inibiscono o attivano vie di trasduzione di segnali erronei

    o patologici, causando alterazioni e danni all’omeostasi cellulare di importanti sostanze e

    molecole (calcio, ATP, ecc.).

    Prerequisiti

    Conoscenze di chimica organica, biochimica, anatomia umana, fisiologia generale e fisiologia di

    organi ed apparati, patologia generale.

    Contenuti e programma del corso

    1. Danni a livello tossicocinetico. Meccanismi che favoriscono o contrastano la manifestazione di un effetto tossico:

    http://www.neuroworld.it/animahttp://www4.uninsubria.it/on-line/home/rubrica/home-page-docente.html?P1_m=P000225

  • assorbimento vs. eliminazione presistemica, meccanismi che facilitano la distribuzione al

    bersaglio (es: danno dell’MPTP alla sostanza nera) vs. meccanismi che si oppongono al

    processo di distribuzione, escrezione renale o biliare vs. riassorbimento.

    2. Danni causati dalla bioattivazione delle sostanze tossiche Bioattivazione: Formazione di elettrofili, di nucleofili, di radicali liberi, di specie redox-

    attive. Meccanismi di formazione di specie radicaliche (reazione di Fenton, ciclo di Haber-

    Weiss; approfondimenti: paraquat, antracicline, nitrofurantoina).

    Bioinattivazione: Danni causati dal malfunzionamento o reversibilità dei meccanismi di

    detossificazione (approfondimento: meccanismo molecolare della cancerogenesi da

    naftilammina.

    3. Danni a macromolecole endogene. Tipi di reazione: formazione di legami noncovalenti (es: saxitossina, stricnina, warfarina) e

    covalenti (addotti al DNA), reazioni enzimatiche (es: veleno di Loxosceles reclusa e

    loxoscelismo, veleni fosfolipasici di rettili), reazioni di deidrogenazione. Reazioni di

    trasferimento di elettroni (es: ossidazione del ferro nell’emoglobina).

    4. Effetti delle sostanze tossiche sulle molecole bersaglio. Disfunzione delle molecole bersaglio (approfondimenti: curari, stricnina, atropina,

    tetrodotossina, saxitossina, alcaliodi della Vinca, colchicina, falloidina, aflatossina)

    Distruzione delle molecole bersaglio (approfondimento: perossidazione lipidica, formazione

    di breaks del DNA e rottura delle proteine causate da specie reattive dell’ossigeno).

    Formazione di neoantigeni (es: aneststici generali).

    5. Danni a specifiche funzioni cellulari (con esempi di meccanismi d’azione di circa 50 sostanze tossiche).

    Alterazioni della regolazione cellulare: esempi a livello dei recettori degli estrogeni e dei

    glucocorticoidi. Sostanze che alterano i meccanismi di trascrizione e traduzione. Alterazioni

    a livello di cellule eccitabili elettricamente. Sostanze che provocano (I) variazioni

    quantitative dei neurotrasmettitori; (II) alterazioni della funzione recettoriale (recettori-

    canale); (III) alterazioni della trasduzione della depolarizzazione (canali voltaggio-

    dipendenti); (IV) alterazione della regolazione negativa/terminazione dei segnali (es: canali

    del potassio, NA-K ATP-asi, ecc.).

    6. Danni all’omeostasi cellulare. Sostanze che alterano l’omeostasi del calcio e loro meccanismi d’azione (inibitori della

    catena di trasporto degli elettroni, degli enzimi coinvolti nel ciclo di Krebs, dell’apporto

    dell’ossigeno ai mitocondri, dell’ATP sintetasi, dell’antiporto ADP-ATP). Sostanze che

    alterano l’omeostasi dei composti fosfati ad alta energia (es: kainato, maitotossina, veleni

    fosfolipasici, falloidina, verrucotossina, ecc., con meccanismo d’azione).

    7. Relazione struttura molecolare-attività (SAR) in farmacologia e tossicologia. Approfondimento: i farmaci antibatterici fluorochinolonici.

    8. Elementi di tossicogenetica . Approfondimento dei meccanismi genetici che predispongono alla manifestazione di effetti

    tossici nelle cellule eucariotiche (approfondimento: la tossicogenetica degli aminoglicosidi).

    9. Meccanismi di mutagenesi e la cancerogenesi Modelli classici di oncogenesi: iniziazione, promozione, progressione, metastasi. Reazioni

    di mutagenesi. I cancerogeni chimici: nitroso-composti, nitrosammine, analoghi delle basi,

    nitrenio, sostanze formanti addotti arilici o alchilici.

    Testi e materiale didattico

    Slides ed altri sussidi didattici (articoli scientifici, ecc.) saranno a disposizione dello studente

    sulla piattaforma e-learning

    Casarett and Doull’s Toxicology (CD Klaassen, Ed.). International edition. Mc Graw Hill.

    http://elearning2.uninsubria.it/

  • Modalità di verifica dell’apprendimento

    La verifica dell'apprendimento sarà basata su un unico esame finale scritto, della durata

    massima di 2 ore, comprendente 2 o 3 domande a tema aperto, con attribuzione del voto

    finale in trentesimi.

    Tale esame sarà valido come verifica dell'apprendimento delle materie trattate nell'intero

    corso, il cui carico complessivo è di 4 CFU.

    Per il superamento della prova finale è necessario che gli studenti rispondano in modo

    soddisfacente alle domande d'esame, dimostrando di essere in grado di trattare in modo

    esaustivo il tema assegnato, e di avere compreso le tematiche proposte in ogni loro aspetto

    (teorico e applicativo). In particolare non sarà ritenuta sufficiente per il superamento

    dell'esame la sola trattazione teorica del tema proposto, ma sarà necessario che gli studenti

    diano prova della conoscenza delle basi chimiche, biochimiche e genetiche dei meccanismi di

    tossicità trattati durante il corso.

    Qualora l'esame comprenda 3 domande, per il superamento della prova sarà necessario che lo

    studente abbia risposto in modo esaustivo a due domande.

    Qualora l'esame comprenda 2 domande, per il superamento della prova sarà necessario che lo

    studente abbia risposto