corso di geotecnica sismica

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corso dedicato alla "Progettazione geotecnica in campo sismico" si rivolge a liberi professionisti impegnati nel settore della sismica

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  • 1nozioni introduttive

    sismologia

    sistemi a un grado di libert

    rappresentazione del moto sismico

    tettonica a zolle

  • 2struttura interna della terra

    D = 12700 - 12740 kmW = 4.91024 kg

    2850

    6370

    1000

    4000 T (C)

    Prof. (km)

    mantello

    nucleocrosta

    mantello superiore

    mantello inferiore

    0

    650

    2850 km

    40

    5

    aumento tem

    peratura e pressione

    diminuzione viscosit

    moti convettivi nel mantello azioni di trascinamento zone di distensione zone di subduzione

    spostamenti graduali condizioni asismiche spostamenti repentini eventi sismici

    epicentri concentrati in prossimit delle discontinuit tra le zolle

  • 3discontinuit tra le zolle

    epicentri concentrati in prossimit delle discontinuit tra le zolle

  • 4regione mediterranea

    esempio di zona di distensione (dorsale)

    allontanamento margini fuoriuscita e raffreddamento materiale magmatico apporto di nuova crosta terrestre, spessore limitato

  • 5esempio di zona di subduzione

    avvicinamento margini

    immersione crosta terrestre aumento T e diminuzione viscosit nuovo mantello

    massima profondit focale = 700 km (zona di Benioff)

    margini trascorrenti creati da due zonedi distensione sfalsate

    spostamenti relativi senza variazione di distanza

  • 6faglie: definizioni

    piano di faglia

    retta di massima pendenza (dip)

    piano orizzontale

    direzione (strike) rispetto al nord

    angolo diinclinazione

    azimuth: angolo fra la proiezione della retta di massima pendenza (dip) e il nord (in senso orario)

    dip slip: scorrimento lungo la linea di massima pendenza

    faglia diretta o normale faglia inversa (avvicinamento)(allontanamento)

    faglia trasforme: spostamento laterale sinistro

    strike slip

  • 71. movimenti relativi di due blocchi crostali

    2. aumento degli sforzi di taglio lungo la potenziale superficie di rottura

    3. accumulo di energia elastica

    4. quando = f in un punto (fuoco) innesco scorrimento relativo 5. propagazione del fenomeno e

    rilascio dellenergia accumulata

    6. diminuzione lungo la superficie di rottura e nuovo equilibrio

    7. avvio nuovo processo deformativo

    origine di un evento sismico (elastic rebound)

    zone di distensione (accrescimento)

    crosta sottile accumulo di energia scarso temperatura ancora elevata duttilit allontanamento tensioni normali basse f basse terremoti di intensit modesta

    f = c' + ' tan 'zone di subduzione

    crosta spessa notevole accumulo di energia temperatura bassa comportamento fragile avvicinamento tensioni normali alte f elevate terremoti di intensit elevata

  • 8momento sismico

    M0 = G A s [F L]

    A = area superficie di rotturas = spostamento relativo medio

    (misura del lavoro compiuto dallevento sismico)

    direzione di propagazione

    onde in un mezzo continuo indefinito(onde di volume)- onde di compressione (p)- onde di taglio (s)

  • 9individuazione epicentro

    ss v

    dt =p

    p vdt =

    ==

    pspssp

    11vv

    dttt

    =

    ps

    sp

    11vv

    td

    misure dintensit sismicaintensit macrosismica:basata sugli effetti macroscopici di un sismaintensit terremoto danni provocati in Italia:

    scala MCS (Mercalli, Cancani, Sieberg 1930) - 12 gradi di intensit a livelli crescenti di danno nei confronti di persone e strutture

    elementi di classificazione:grado di danno alle costruzioni in relazione alla tipologia delle strutture

    limite:misura indiretta e non quantitativa diversit non trascurabile per diversit strutturale

  • 10

    Grado grandemente catastrofico: non regge alcuna opera d'uomo. Lo scombussolamento del paesaggio assume aspetti grandiosi. Flussi d'acqua sotterranei in superficie subiscono i mutamenti piu' vari: si formano cascate, laghi scompaiono, fiumi deviano.XII

    Grado catastrofico: crollo di tutti gli edifici in muratura, soltanto costruzioni e capanne di legno ad incastro di grande elasticita' ancora reggono. Anche i piu' grandi e piu' sicuri ponti crollano a causa della caduta di pilastri di pietra o del cedimento di quelli in ferro. Binari si piegano fortementee e si spezzano. Tubature vengono spaccate e rese irreparabili. Nel terreno si manifestano vari mutamenti di notevole estensione, dipendentemente dalla natura del suolo: grandi crepe e spaccature si aprono; e soprattutto in terreni morbidi e acquitrinosi il dissesto e' considerevole sia orrizzontalmente che verticalmente. Ne segue il traboccamento di sabbia e melma con diverse manifestazioni. Sfaldamento e caduta massi sono frequenti.

    XI

    Grado completamente distruttivo: gravissima distruzione di circa 3/4 degli edifici; la maggior parte crolla. Perfino cotruzioni solide di legno e ponti subiscono gravi lesioni, alcuni vengono distrutti. Argini e dighe, ecc,, chi piu', chi meno, sono danneggiati notevolmente, binari leggermente piegati e tubature (gas-acqua e scarichi) vengono troncate, rotte e schiacciate.Nelle strade lastricate ed asfaltate si formano crepe e per pressione sporgono larghe pieghe ondose. In terre meno dense e piu' umide si creano spaccature fino alla larghezza di piu' decimetri; si notano parallelamente ai corsi d'acqua crepature che raggiungono larghezze fino a un metro. Non soltanto scivolano pezzi di terra dai pendii, ma incerti macigni rotolano a valle. Grossi massi si staccano dagli argini dei fiumi e di coste scoscese, riviere basse subiscono spostamenti di masse sabbiose e fangose; per cui il livello del terreno non viene notevolmente variato. le fontane variano di frequente il livello dell'acqua. Dai fiumi, canali e laghi, ecc., le acque vengono gettate contro le sponde.

    X

    Grado distruttivo: circa meta' di case di pietra sono distrutte; parecchie crollano; la maggior parte diviene inabitabile. Case ad intelaiatura sono divelte dalle proprie fondamenta e crollano; travi strappate dipendentemente dalle circostanze contribuiscono assai alla rovina.IX

    Grado rovinoso: interi tronchi d'albero pendono inanimi, o perfino si staccano. Anche i mobili piu' pesanti vengono portati lontano dal proprio luogo d'origine e a volte rovesciati. Statue, pietre miliari, in chiese, cimiteri e parchi pubblici ruotano sul proprio piedistallo oppure si rovesciano. Solidi muri di cinta in pietra sono aperti ed atterrati. Un quarto circa delle case e' gravemente leso; alcune crollano; molte divengono inabitabili. Negli edifici ad intelaiatura. gran parte di queste cadono. Case in legno vengono schiacciate o rovesciate. Si sente spesso che campanili di chiese e di frabbriche con la loro caduta provocano purtroppo a edifici vicini spesso lesioni piu' gravi di quanto non avrebbe fatto da solo il terremoto. In pendii e terreni acquitrinosi si formano crepe. Dalle paludi si ha l'espulsione di sabbia e melma.

    VIII

    Grado molto forte: lesioni notevoli vengono provocate ad oggetti di arredamento anche di grande peso rovesciandoli e frantimandoli. Gradi campane rintoccano. Corsi d'acqua, stagni e laghi si agitano ed intorbidiscono a causa della melma mossa. Qua e la', consolidamenti delle sponde di sabbia e ghiaia scompaiono. Fontane variano il livello d'acqua.Danni moderati a numerosi edifici di forte struttura: piccole spaccature nei muri, cadono toppe piuttosto grandi dell'incalcinatura e dello stucco, a volte mattoni; le case vengono scoperchiate. Molti fumaioli vengono lesi da incrinature, da cadute di tegole, da fuoriuscita di pietre; camini gia' rovinati si rovesciano sopra il tetto danneggiandolo. Da torri e costruzioni alte cadono decorazioni mal fissate. Quando la case e' a pareti intelaiate, i danni all'incalcinatura e all'intelaiatura sono piu' gravi. case mal costruite oppure riattate a volte crollano.

    VII

    Grado forte: il terremoto viene notato da tutti con paura, molti rifuggono all'aperto, alcuni hanno la sensazione d'instabilita'. Liquidi si muovono fortemente; quadri, libri e cose simili cadono dalle pareti e dagli scaffali; porcellane si frantumano; suppellettili assai stabili, perfino isolati pezzi d'arredo vengono spostati se non rovesciati; campane minori in cappelle e chiese, orologi di campanili battono. Case isolate, solidamente costruite subiscono danni leggeri; spaccature nell'intonaco, caduta del rinzaffo di soffitti e di pareti. Danni piu' forti, ma non ancora perniciosi si hanno sugli edifici mal costruiti. Qualche tegola e pietra di camino cade.

    VI

    Grado abbastanza forte: perfino nel pieno dell'attivita' giornaliere, il sisma viene percepito da numerose persone sulle strade e se sensibili anche in campo aperto.Nell'appartamento si avverte in seguito allo scuotere dell'intero edificio. Piante e rami deboli di cespugli ed alberi si muovono con evidenza, come se ci fosse un vento moderato.Oggetti pendenti entrano in oscillazione, per esempio: tendaggi, semafori e lampade pendenti, lampadari non troppo pesanti; campanelli suonano, orologi a pendolo si fermano od oscillano con maggior periodo dipendentemente dalla direzione della scossa se perpendicolare o normale al moto di oscillazione; a volte orologi a pendolo fermi possono rifunzionare; molle dell'orologio risuonano; la luce elettrica guizza o cade in seguito a movimenti della linea; quadri urtano battendo contro le pareti oppure si spostano; vengono versate piccole quantita' liquide da aperti recipienti colmi; ninnoli ed oggetti del genere possono rovesciare, eppure oggetti addossati alle pareti, arredi leggeri possono perfino essere spostati di poco; mobili ritronano; porte e imposte sbattono; i vetri delle finestre si infrangono. Quasi tutti i dormienti si svegliano. Sporadici gruppi di persone fuggono all'aperto.

    V

    Grado moderato: delle persone che si trovano all'esterno degli abitati ben poche percepiscono il terremoto. All'interno viene identificato da molte, ma non da tutte le persone in seguito al tremare oppure a oscillazioni leggere di mobili. Cristalleria e vasellame, posti a breve distanza, urtano come al passaggio di un pesante autocarro su pavimentazione irregolare. Finestre tintinnano, porte, travi e assi scricchiolano, cricchiano i soffitti. In recipienti aperti liquidi vengono leggermente mossi. Si ha la sensazione che, in casa, un oggetto pesante (sacco, mobili) si rovesci, oppure di oscillare con tutta la sedia o il letto come su una nave con mare mosso. In generale questi movimenti non provocano paure a meno che le persone non si siano innervosite o spaventate a causa di terremoti precedenti. In rari casi i dormienti si svegliano.

    IV

    Grado leggero: anche in zone densamente abitate viene percepito come tremolio soltanto da una piccola parte degli abitanti nell'interno delle case, come nel caso del passaggio di un'automobile a velocita'elevata, da alcuni viene riconosciuto quale fenomeno sismico soltanto dopo averne ragionato.III

    Grado molto leggero: recepito soltanto da rari soggetti nervosi oppure estremamente sensibili se in perfetta quiete e quasi sempre nei piani superiori dei caseggiati.II

    Grado impercettibile: rilevata soltanto da sismografi.I

    DannoGrado

    Magnitudo : misura strumentale (oggettiva) dellintensit

    1. magnitudo locale ML (Richter 1935):misurata dallampiezza A delle vibrazioni (in m) prodotte dallevento sismico registrata da un sismografo standardposto alla distanza di 100 km

    ML = log A

    misure dintensit sismica

  • 11

    misure dintensit sismica

    2. magnitudo onde di superficie MS - (Gutemberg, Richter 1936)

    terremoti superficiali (prof. focale < 70 km), distanza epicentrale > 1000 kmarrivano onde di superficie con periodi elevati (T 20s)

    MS = log A + 1.66 log + 2.0

    A = max spostamento del terreno in m indipendente dal sismografo = distanza epicentrale in gradi (a parit di A, MS aumenta con )

    energia rilasciata dal sisma (Gutemberg e Richter 1956)log E = 1.5 MS +11.8 (erg)

    E = M0 / 2GKanamori (1977)

    s

    E M0 / 2104

    MW = log M0 /1.5 10.7 (M0 in erg)

    magnitudo di momento sismico

    MW = log M0 /1.5 6 (M0 in Joule)

    s = M0/AG

  • 12

    "saturazione" delle misure di magnitudo

    Mw

    M

    per terremoti di forte intensit l'incremento di M non pi proporzionaleall'intensit del terremoto

    relazione energia - magnitudo

    Mw

    log E

  • 13

    rappresentazionedel moto sismico

    t

    u

    A

    T

    moto armonico

    spostamento di un punto in funzione del tempo)()( += tsenAtu

    A = ampiezza [L] (m)

    T = periodo [t] (s)

    f = 1/T = frequenza [t -1] (Hz = 1/s)

    = 2f = 2/T = pulsazione o frequenza angolare [t -1] (rad/s) = fase [-] (rad)

    = 0

  • 14

    t

    velocitangolare

    u (t))(

    )(

    tse

    nA

    tu

    =interpretazione geometrica:vettore di modulo A ruotante con velocit angolare

    Aciclo completo:T = 2 = 2/T (rad/s)

    =

    =+=0

    00 0)()(

    t

    tsenAtu > 0 (anticipo)

    < 0 (ritardo)

    t

    u

    -/-/

    moto armonico

    spostamento

    velocit

    accelerazione

    )()( += tsenAtu)cos()()( +== tAtutv &

    )()()()( 22 tutsenAtuta =+== &&

    t

    u

  • 15

    serie di Fourier

    una funzione periodica di periodo Tf pu essere espressa come somma di armoniche di diversa ampiezza e fase

    nTf

    n2 =

    === fff 0 nfn0 nfn0f0 )sen(2 )cos(2 )(1

    TTTdtttu

    Tbdtttu

    Tadttu

    Ta

    ( )=

    ++=1

    nnn0 sen)(n

    tcctu

    n

    nn arctan b

    a=2n2nn bac +=moto armonico

    ampiezza fase

    ( )=

    ++=1

    nnn0 sen)(n

    tcctu

    n

    nn arctan b

    a=

    2n

    2nn bac +=

    moto armonico

    ampiezza

    fase

    cn

    n

    n

    n

    spettro di Fourierdelle ampiezze

    spettro di Fourierdelle fasi

    spettri di Fourier

    nTf

    n2 =

  • 16

    t

    u

    0.4 0.8 1.2 1.6 2f (Hz)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    ampi

    ezza

    numero armoniche 1

    0 1 2 3 4f (Hz)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    ampi

    ezza

    t

    u

    numero armoniche 2

  • 17

    t

    u

    0.4 20.4 40.4 60.4f (Hz)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    ampi

    ezza

    numero armoniche 40

    0 4 8 12 16 20t (s)

    -0.4

    -0.2

    0

    0.2

    0.4

    a (g

    )

    0 4 8 12 16f (Hz)

    0.00

    0.01

    0.02

    Four

    ier a

    mpl

    . (g)

  • 18

    k

    c

    m Q(t)

    Q(t)Fk

    FcFi

    Q(t) = Fi(t) + Fc(t) + Fk(t)

    equilibrio:

    )()(i tumtF &&=

    )()(k tuktF =)()(c tuctF &=

    )()( )( )( tQtuktuctum =++ &&&equazione del moto

    oscillatore elementare

    sistema a 1 grado di libert, soggetto a una forzante Q(t)

    k

    c

    m

    ub(t)

    moto alla baseforze dinerzia accelerazione totale

    )()( ti tumtF &&=

    smorzatore velocit relativa)()( rc tuctF &=

    molla spostamento relativo)()( rk tuktF =

    k

    c

    ub

    m

    utub ur

    ut = ub + ur

    ( ) 0 rrrb =+++ ukucuum &&&&&brrr umukucum &&&&& =++

    forzanteequivalente

  • 19

    vibrazione libera (Q(t) = 0)smorzamento assente (c = 0)

    0 =+ ukum &&

    0 =+ umku&&

    0 20 =+ uu &&( ) += tAtu 0sen)(

    20

    202

    0 uuA&+=

    0

    00 arctanu

    u& =

    t

    u

    A

    T0

    u0

    10u&

    mk=0

    mkf 2

    10 =

    kmT 20 =

    pulsazione naturale

    frequenza naturale

    periodo naturale

    k m

    vibrazione libera (Q(t) = 0)smorzamento presente (c 0)

    0 =++ ukucum &&&0 2 200 =++ uuu &&& mk

    ccc

    2

    c== rapporto di smorzamento

    t

    u

    20d 1 =2

    0

    d1

    22

    ==

    dT

    2d0 1/2 = ee T

    ( )tCtCetu t d2d1 sencos)( 0 += moto armonicoesp. neg. k

    c

    m

  • 20

    2220

    )2()1(

    1

    += kQA

    ampiezza:amplificazione spostamenti

    2220 )2()1(

    1

    +== kQAMF

    fattore di amplificazione0 1 2

    0

    1

    2

    3

    4

    5

    6

    MF

    per =0 risonanza

    0.707

    vibrazione forzata - forzante armonica

    tQtQ sen)( 0 =

    0 =

    k

    c

    mQ(t)

    valori massimi della risposta di un oscillatore elementaredi pulsazione naturale 0

    rd max uS =

    ta max uS &&=spostamento spettrale

    accelerazione spettrale d20a SS

    forza nella molla sollecitazione nella strutturadrmax k max SkukF ==

    ad202

    0

    20

    dmax k SmSmSkF == c

    m

  • 21

    -6

    -3

    0

    3

    6

    a (m

    /s2 )

    -6

    -3

    0

    3

    6

    a (m

    /s2 )

    T1 T2 T3 T4

    k1 k2 k3 k4

    0 0.4 0.8 1.2 1.6 2T (s)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    PS

    a (g

    )descrizione azione sismica

    spettro elastico di risposta

    2220 )2()1(

    1

    +== kQAMF

    determinazione dello smorzamento: larghezza di banda

    1 0

    1

    2

    3

    maxMF

    2maxMF

    1 2

    = 10

    11

    12

    12

    +

    =

    += 10

    22

  • 22

    u

    F1

    k

    u0

    k u0

    c u0

    determinazione dello smorzamento: ciclo disteresi

    tutu sen)( 0=oscillatore soggetto a una forzante armonicatkutosuctkutuctF senc)()()( 00 +=+= &

    20

    E20

    E2

    2 uWkkuW ==

    20

    D20D u

    WcucW ==

    0

    E

    D

    c 4....

    2 WW

    kmc

    cc ====

    energia elastica

    energia dissipata

    valutazione rapporto di smorzamento

    [ ] ttag

    I d)(2

    0

    2a =

    parametri sintetici del moto dominio del tempo

    valori massimi istantanei amax, vmax, umax

    quantit integraliintensit di Arias

    duratabracketed (oltre 0.05 g)significativa (5-95 % di Ia)

    0 5 10 15t (s)

    0

    0.04

    0.08

    0.12

    I a (m

    /s)

    95%

    5%

    Te = 4.73 s

    0 5 10 15 20 25t (s)

    -2

    -1

    0

    1

    2

    a (m

    /s2 )

    Td = 4.73 s

    0.05 g

    -0.05 g

  • 23

    =i

    i

    i ii

    Cf

    CT 2

    2

    m

    1

    parametri sintetici del moto dominio delle frequenze

    spettro di Fourier (ordinate Ci)periodo medio (fra 0.25 e 20 Hz)

    spettro elastico di risposta ( = 5%)periodo predominante Tp

  • 1pericolosit sismica

    analisi della pericolosit sismica

    stima delle caratteristiche del moto sismico

    sulla base di:

    eventi sismici pregressi

    sorgenti sismogenetiche magnitudo M distanza D dalla faglia

  • 2bedrock

    superficie

    affioramento rigido(outcrop)

    moto su affioramento

    modifica (RSL) azione di progetto

    leggi di attenuazione

    Ambraseys et al. (1996)Sabetta e Pugliese (1996)

    relazione fra parametri del moto (Y) e

    magnitudo distanza

    parametri del moto:- ordinate spettrali

    0 0.4 0.8 1.2 1.6 2T (s)

    0

    4

    8

    12

    16

    20

    PS

    a (m

    /s2 )

    Yamax

  • 3legge di attenuazione di Sabetta e Pugliese (1987)

    ln amax,h = -1.562 + 0.306M ln (r2 + 5.82) + 0.169S1 0.173 P (g)

    S = 0 in roccia

    S = 1 in depositi alluvionali di spessore H < 20 m

    taratura: 17 eventi 190 registrazioni h, 95 registrazioni v M = 4.6 6.8

    legge di attenuazione di Ambraseys et al. (1996)

    ln Y = b1 + b2Ms + b4log d + bASA + bSSS P (g)

    Y = accelerazione per ogni periodo proprio T dell'oscillatore elementare

    d = (r2 + h02) r = distanza sorgente sito (minima rispetto al piano di faglia)

    SA, SS = 0 1 (in dipendenza dei valori di VS nei primi 30 m)

    b1, b2, b4, h0, bA, bS, = f (T)

    taratura: 157 eventi Europa meridionale e Medio Oriente 422 registrazioni MS = 4 7.9 (valori predominanti 6) profondit focali < 30 km

  • 41. Identificazione e caratterizzazione delle sorgenti: geometria e magnitudo

    2. Distanza sorgente-sito

    3. Calcolo del parametro del moto sismico (es. PGA) secondo una legge di attenuazione

    4. Scelta del massimo valore del parametro tra i diversi scenari ipotizzati generabili dalle varie sorgenti

    analisi deterministica

    Sa

    T

    analisi probabilistica

    probabilit che il parametro del moto yattinga un valore pi svantaggioso di y0

    P [y > y]

    y = f (M, D) caratterizzazione probabilistica di magnitudo e distanza

    in un intervallo di tempo t

    ricerca del valore y del parametro del moto y per il quale la probabilit P [y > y] in t sia minore di un valore prefissato

    se P [y > y] piccola, poco probabile che y sia superato

  • 5analisi probabilistica

    f

    x

    funzione di densit di probabilit (pdf)

    x1 x2

    P [x1< x x1]

  • 6analisi probabilistica

    [ ] [ ] ( ) ( ) dmmfdfdmyyPyyP MD d d ,| >=> [ ]dmyyP ,|> ( )mfM( )dfD

    probabilitcondizionata

    pdf distanza pdf magnitudo

    leggi diattenuazione

    per ciascuna sorgente

    m

    d log D

    log Y

    y

    y

    impiego di una legge di attenuazione per la valutazione di P

    analisi probabilistica

    [ ]dmyyP ,|>ln Y = b2Ms + b4log d P

    ,

  • 7analisi probabilistica

    [ ] [ ] ( ) ( ) dmmfdfdmyyPyyP MD d d ,| >=> [ ]dmyyP ,|> ( )mfM( )dfD

    probabilitcondizionata

    pdf distanza pdf magnitudo

    leggi diattenuazione

    istogrammidi frequenza

    analisi probabilistica

    D

    ND/N

    fD

    D

    distanza:probabilit uniforme in ogni cella

  • 8analisi probabilistica

    [ ] [ ] ( ) ( ) dmmfdfdmyyPyyP MD d d ,| >=> [ ]dmyyP ,|> ( )mfM( )dfD

    probabilitcondizionata

    pdf distanza

    leggi diattenuazione

    istogrammidi frequenza

    pdf magnitudo

    leggi diricorrenza

    magnitudo

    ln m = - m

    m : frequenza di superamento

    ln m

    m

    e analisi di regressione di datidi sismicit regionale

    analisi probabilistica

    num. eventi con M > mintervallo temporale

    TR = 1/m : periodo di ritorno

    legge di ricorrenza di Gutemberg e Richter (1944):

  • 9ln m

    m

    analisi probabilistica

    m0 m1

    m0

    m1

    [ ] ( )( )010

    011 ,

    1

    110 mm

    mm

    mm

    mm

    eemmmmMP

    =

    ==> [ ]dmyyP ,|> ( )mfM( )dfD

    probabilitcondizionata

    pdf distanza

    leggi diattenuazione

    istogrammidi frequenza

    pdf magnitudo

    leggi diricorrenza

    per ciascuna sorgente

  • 10

    analisi probabilistica

    frequenza di superamento per tutte le sorgenti

    [ ]0,

    1mi

    n

    iiy yyP >=

    =

    probabilit in un intervallo di tempo t

    [ ] ( )tyeNP 11 =>

    P y

    (modello di Poisson)

    periodo di ritorno

    ( )RVRR PVT

    =1ln

    elevato (evento raro)

    basso (evento frequente)

    intensit prestazione

    altaanche

    modesta(SLU)

    bassa buona(SLE)

    ( )tyeP 1 =

    prescrizioni normative

  • 11

    bedrock

    superficie

    affioramento rigido(outcrop)

    moto su affioramento

    modifica (RSL) azione di progetto

    la normativa fornisce la simicit di base

    vita di riferimento VR = VN CU

    periodo di ritorno

    ( )RVRR PVT

    =1ln

    81SLO63SLD

    di esercizio

    10SLV5SLC

    ultimi

    PVR (%)stati limite

    moto su affioramentoag, F0, T*c

    ag

    ag F0

    T*cT

    PSa

    stati limite probabilit di superamento PVR

    prescrizioni normative

  • 12

    analisi probabilistica

    0 1 2 3T (s)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    Sa

    (g)

    Esempio: UdineSLV VR = 50 anni TR = 475 anni

    ag = 0.22 gF0 = 2.44T*c = 0.33 s

    riepilogo pericolosit sismica

    azioni sismicheMagnitudo Distanza Risposta sismica locale

    sismicit di base studiata separatamente

    analisi probabilistica

    probabilit evento ammissibilit danni(prestazioni)

    eventi poco intensi probabili danni trascurabilieventi intensi poco probabili danni anche rilevanti

  • 1opere di sostegnoa gravit

    opere di sostegno a gravit

    trasferiscono le spinte in fondazione componendolecon il peso proprio

    azioni: spinta in condizioni di equilibrio limite attivoresistenze: carico limite fondazione

  • 2vengono realizzate dopo lesecuzione dello scavo

    possibilit di realizzare interventi di drenaggiopressioni interstiziali assenti

    possibilit di modificare il terrapienoterrapieno omogeneoterreni a grana grossa

    opere di sostegno a gravit

    t

    t

    a0

    A

    ac

    ac

    a0

    t0

    t0 tm

    base

    blocco

    a

    v0B C

    v

    ab

    ur

    a0

    ab

    mac

    Tlim

    mab

    T

    mac = Tlim

    ur

    blocco rigido soggetto a unazione dinamica alla base

  • 3

    SaE R

    WE

    v

    h

    1arctan

    kk=

    khgkvg

    -kvW

    khW

    WE W

    WeR

    SaESaE

    cr

    S

    metodo pseudo-statico di Mononobe Okabespinta attiva

    kvW

    aE2

    vaE )1(21 KHkS = ( ) ,,,,aE = fK

    kh

    Kae

    Ka

    kh

    cr

    ( )( ) ( ) ( )( ) ( )

    22

    2

    aE

    coscossensen1coscoscos

    cos

    ++++++

    =

    K

    ( ) ( ) ( )[ ]{ }( ) ( )

    ++++

    +++++=ba

    abbaacottan tan1

    tancottan1 cottantanarctan 21

    cr

    ==

    ba

    metodo pseudo-statico di Mononobe Okabespinta attiva

  • 4t

    t

    a0

    A

    ac

    ac

    a0

    t0

    t0 tm

    base

    blocco

    a

    v0B C

    v

    ab

    ur

    a0

    ab

    mac

    Tlim

    mab

    T

    mac = Tlim

    a0

    ab

    mac

    Tlim

    Sa(ab)

    Sa(ac)

    mab

    T

    Sa(ab)

    mac + S (ac)= Tlim

    ur

    blocco rigido soggetto a unazione dinamica alla base e alla spinta sismica

    metodo degli spostamenti (Newmark)

    valutazione dellaccelerazione critica ac= kc g (traslazione)

    doppia integrazione dellequazione del moto relativoa

    ac

    vr

    sr

    t

    t

    t

    ac

    a

    v

    u

  • 5ac

    Aitken et al. (1982)

  • 6Terreno in posto:Limo deb. argillosonormalmente consolidato

    = 18 kN/m3 = 27c = 5 kPa

    Condizioni statiche DM 88Ka = 0.26Sa = 53.3 kN/mW = Wm+Wt = 56.8+138.9 = 195.7 kN/m

    3.187.13.53

    27tan7.195tan

    aT >=== S

    WF

    terreno tipo Damax = 0.34 gm = 0.31 kh = 0.105kv = 0

    esempio: muro di sostegno a mensola

    Rinterro: = 19 kN/m3 = 36c = 0

    Condizioni statiche NTC:Kad = 0.331Sa = 68 kN/mW = Wm+Wt = 56.8+138.9 = 195.7 kN/m

    17.168

    2.22tan7.195tan

    ad

    d

    d

    d ===S

    WER

    0 10 20 30 40 50t (s)

    0

    0.01

    0.02

    0.03

    0.04

    0.05

    u re

    l (m

    )

    terremoto dellUmbria(Castelnuovo-Assisi)su terreno deformabileamax = 0.105 g

    scalato a:amax = 0.34 gfattore di scala: 3.2

    0 0.05 0.1 0.15 0.2kh

    0

    0.5

    1

    1.5

    2

    F T

    k c =

    0.1

    48

    umax 40 mm

    0 10 20 30 40 50t (s)

    -0.4

    0

    0.4

    a (g

    )

    0 10 20 30 40 50t (s)

    0

    0.04

    0.08

    0.12

    v re

    l (m

    /s)

  • 70 5 10 15 20 25t (s)

    0

    0.002

    0.004

    0.006

    0.008

    0.01

    u re

    l (m

    )

    terremoto dellUmbria(registrazione di Assisi)amax = 0.15 g

    scalato a:amax = 0.34 gfattore di scala: 2.3

    umax 8 mm

    0 5 10 15 20 25t (s)

    -0.4

    0

    0.4

    a (g

    )0 5 10 15 20 25

    t (s)

    0

    0.02

    0.04

    0.06

    0.08

    0.1

    v re

    l (m

    /s)

    procedure semplificate basate sul metodo degli spostamenti

    4

    c

    max

    max

    2max087.0

    =

    aa

    avu

    Richards & Elms (1979)

    Franklin & Chang (1977)integrazione di 169 accelerogrammi

    =

    max

    c

    max

    2max

    E 4.9exp37

    aa

    avu

    Whitman & Liao (1985)

    =

    max

    c

    max

    2max

    95 66.04.9exp aa

    avu

    c

    max

    max

    c

    c

    2max

    r 12 kk

    kk

    kgvu

    =

    Newmark (1965)

    0.01 0.1 1kc/kmax

    0.01

    0.1

    1

    10

    100

    u st (

    m)

    Franklin & Chang (1977)

    Newmark (1965)

    Richards & Elms (1979)

    Whitman & Liao (1985) media95%

    kmax = 0.5 gv = 0.76 m/s

    gaSSTCaTv == TS

    *CC

    maxC

    max 22

  • 8integrazione database accelerometrico italiano

    Rampello e Callisto (2008)

    0.2 0.4 0.6 0.8Ky/Kmax

    1E-005

    0.0001

    0.001

    0.01

    0.1

    1

    10

    d (m

    )

    0.2 0.4 0.6 0.8Ky/Kmax

    0.35g 0.25g

    0.2 0.4 0.6 0.8Ky/Kmax

    1E-005

    0.0001

    0.001

    0.01

    0.1

    1

    10

    d (m

    )

    0.2 0.4 0.6 0.8Ky/Kmax

    0.15g 0.05gmax

    c

    kkA

    eBu =

    regressionePsup < 90%

    stiff soils

    > 10collassoIV5 - 10 prossimo al collassoIII1.5 - 5riparabileII< 1.5ammissibileI

    u/H (%)livello di danno

    metodo degli spostamenti - valutazione del livello di danno

    esempio precedente:u/H = 0.040 / 4.65 = 0.86 %

    PIANC (2001)

    la scelta dei valori limite di spostamento deve essere effettuata e opportunamente motivata dal progettista

    spostamenti calcolati utilizzando i valori caratteristici dei parametri di resistenza ' = c' = Cu = 1

    Huang et al (2009): u/H < 2 5%

  • 9max

    c

    kkA

    eBu =

    log

    u

    kc/kmax

    u0

    progettando con kh = kc = kmax e con F = 1si otterr (al pi) u = u0

    equivalenza tra metodo pseudo-statico e metodo degli spostamenti

    Bu

    Akk ln1max

    c ==

    periodo di ritorno

    ( )RVRR PVT

    =1ln

    elevato (evento raro)

    basso (evento frequente)

    intensit prestazione

    altaanche

    modesta(SLU)

    bassa buona(SLE)

  • 10

    gak maxmh = NTC

    valori di m

    0.180.20 0.10.240.290.1 - 0.20.310.310.2 - 04

    B, C, DAag/gcategoria di sottosuolo

    valori di m basati su unequivalenza con ilmetodo degli spostamenti

    per muri con spostamento impedito

    m = 1 kh = amax/g

    PVR = 63 % azione sismica meno severa

    stato limite di danno (SLD)

    richiesta una prestazione migliore(spostamenti modesti)

    metodo degli spostamenti

    procedure semplificate

    metodo pseudo-statico con = 1 u = 0

  • 11

    verifiche opere di sostegno a gravit

    verifiche globali (GEO)

    N

    TM

    verifiche locali (STR)

    R1.25 (1.4)1.31.01C22

    1C1

    appr.

    1.3

    1.3

    azioni permanenti

    R1.01.5

    1.01.01.5

    resistenzeproprietc', ' (Cu)

    azioni variabili

    approcci di progetto e coefficienti parziali

    R dipende dal tipo di opera

  • 12

    verifiche opere di sostegno a gravit

    combinazione 1: A1+M1+R1

    combinazione 2: A2+M2+R2

    G1 = 1.3 Q = 1.5 ' = c' = Cu = 1

    G1 = 1.0 Q = 1.3 ' = c' =1.25 Cu = 1.4

    STR

    GEO

    R = 1.0G1 = 1.0 Q = 1.0 in condizioni sismiche

    G1 = 1.0 Q = 1.0 in condizioni sismiche

    APPROCCIO 1

    verifiche opere di sostegno a gravit

    combinazione A1+M1+R3

    G1 = 1.3 Q = 1.5 ' = c' = Cu = 1.0

    GEOR = 1.4G1 = 1.0 Q = 1.0 in condizioni sismiche

    APPROCCIO 2

    carico limite

    R = 1.1 scorrimentoR non compare nelle verifiche STR

  • 13

    muri di sostegno verifica allo scorrimento

    1.431.11.01.3A21.5-1.61.01.251.0A1-C2

    FTRGcombinazione

    1.11.11.01.0A21.5-1.61.01.251.0A1-C2

    FTRGcombinazione

    condizioni statiche (solo azioni permanenti)

    condizioni sismiche

    Luigi Callisto

    Luigi Callisto

    = 18 kN/m3 c' = 0 - ' = 35 Vs = 380 m/s

    = 18 kN/m3 c' = 0 - ' = 28Cu = 150 kPa Vs = 220 m/s

    esempio dimensionamento

  • 14

    Luigi Callist

    A1-C2 A2

    esempio dimensionamento

    t

    t

    a0

    A

    ac

    ac

    a0

    t0

    t0 tm

    base

    blocco

    a

    v0B C

    v

    ab

    ur

    a0

    ab

    mac

    Tlim

    mab

    T

    mac = Tlim

    a0

    ab

    mac

    Tlim

    Sa(ab)

    Sa(ac)

    mab

    T

    Sa(ab)

    mac + S (ac)= Tlim

    ur

    sollecitazioni negli elementi strutturali

  • 15

    esempio: muro di sostegno a mensola

    H = 3.5 m

    B0.6 B

    = 20 kN/m3c' = 0 - ' = 32

    c' = 0 - ' = 24

    amax = 0.25 g

    al crescere di B: aumenta ac

    1.5 2.0 2.5B (m)

    0

    0.1

    0.2

    a c (

    g) u

    r (m

    )

    ac = amax

    H = 3.5 m

    B0.6 B

    = 20 kN/m3c' = 0 - ' = 32

    c' = 0 - ' = 24

    amax = 0.25 g

    1.5 2.0 2.5B (m)

    0

    0.1

    0.2

    a c (

    g) u

    r (m

    )

    ac = amax

    al crescere di B: aumenta ac si riducono gli spostamenti

    esempio: muro di sostegno a mensola

  • 16

    1.5 2.0 2.5B (m)

    0

    0.1

    0.2

    a c (

    g) u

    r (m

    )

    40

    60

    80

    100

    120

    140

    M (k

    Nm

    /m)

    M (amax)

    ac = amax

    H = 3.5 m

    B0.6 B

    = 20 kN/m3c' = 0 - ' = 32

    c' = 0 - ' = 24

    amax = 0.25 g

    al crescere di B: aumenta ac si riducono gli spostamenti aumentano le sollecitazioni

    esempio: muro di sostegno a mensola

    0.08

    1.65 1.85

    valutazione realistica di aca) resistenza interamente mobilitatab) presenza di eventuali vincoli al piedec) reazione del terreno a valled) resistenza di picco

    a) b)

    c)

    sollecitazioni nella struttura da valutare con ac ( a0) Sae(ac)mac

  • 17

    Aitken et al. (1982)

    verifica al ribaltamento combinazione EQU meccanismo poco realistico non si mobilita la resistenza del terreno di fondazione

    meccanismo fragile

    0.0G3favorevoli

    variabili

    1.5sfavorevoli

    0.9G1favorevoli

    permanenti

    1.5sfavorevoli

    0.0G2favorevolipermanenti non

    strutturali

    1.1sfavorevoli

    EQUF (E)carichi

    EQU + M2 ( = c = 1.25)

  • 18

    paratie

    t

    t

    a0

    A

    ac

    ac

    a0

    t0

    t0 tm

    base

    blocco

    a

    v0B C

    v

    ab

    ur

    a0

    ab

    mac

    Rp-lim (ac)

    Sa(ab)

    Sa(ac)

    mab

    Rp

    Sa(ab)

    mac + Sa (ac)= Rp-lim

    ur

    Sa(ac)

    Rp-lim (ac)

  • 19

    SpER

    We

    v

    h

    1arctan

    kk=khg

    kvg

    -kvW

    khW

    We

    W

    SpE

    cr

    S

    metodo di Mononobe Okabe spinta passiva

    kvW

    SpE

    R We

    pE2

    vpE )1(21 KHkS = ( ) ,,,,pE = fK

    kh

    KpeKp

    kh

    cr

    ( )( ) ( ) ( )( ) ( )

    22

    2

    pE

    coscossensen1coscoscos

    cos

    ++++

    +=

    K

    ( ) ( ) ( )[ ]{ }( ) ( )

    +++

    ++++=dc

    cddcccottan tan1

    tancottan1 cottantanarctan 21

    cr

    +=+=

    dc

    metodo di Mononobe Okabe spinta passiva

  • 20

    soluzioni di Chang (1981), Chen & Liu (1990)

    pcpqppE22 NHcN

    HqNK ++=

    khgkvgkg

    minimizzare variando e

    (metodo dellestremo superiore)

    ( ) ( ) ( )

    +

    = tan2v2222PE 1coscossinsincos

    sinsincos

    cos ekK

    ( ) ( )

    +++

    +

    =

    2

    sinsinarcsin

    sinsinarcsin5.0

    v

    h-1

    arctank

    k=

    WE

    WE

    Lancellotta (2007): metodo dellestremo inferiore

    soluzione in forma chiusa

  • 21

    0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5kh

    0

    2

    4

    6

    Kph

    0

    2

    4

    6

    8

    10

    Kph

    ' = 30 = 2/3 '

    ' = 30 = '

    = 0

    = 0

    Mononobe-OkabeChang (1981)Lancellotta (2007)

    confronto fra i metodi di Mononobe-Okabe,Chang e Lancellotta

    = 30- parete verticale

    - KP in direzione ortogonale allaparete

    sabbia addensata

    spinta passivacinematismo rotazionaleRichards & Elms (1992)

  • 22

    Neelakantan et al. (1992)

    prove su tavola vibrante

  • 23

    0 100 200 300 400 500

    t [s]

    -0.30

    -0.15

    0.00

    0.15

    0.30

    a_inp

    [g]

    0 100 200 300 400 500

    t [s]

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    u [m

    m]

    LVDT - z=1.60m

    0 100 200 300 400 500

    t [s]

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    u [m

    m]

    LVDT - z=0.72m

    EQ5

    EQ4

    EQ3

    EQ2

    EQ1static

    100 50 0 -50

    u [mm]

    8

    6

    4

    2

    0

    z [m

    ]

    spostamenti orizzontali

    16 m

    bedrock

    30 m

    L

    1-D

    soi

    l col

    umn

    d

    H

    modello costitutivo non lineare isteretico (FLAC) criterio di resistenza di Mohr-Coulomb terreno a grana grossa = 35 = 20

    -0.04 -0.02 0 0.02 0.04 (%)

    -20

    -10

    0

    10

    20

    (kP

    a)

    0.01 0.03

    G0

    1

    0 4 8 12 16 20t (s)

    -0.3

    0

    0.3-0.3

    0

    0.3

    a (g

    )

    Tolmezzo

    Assisi

    0 4 8 12 16 f (Hz)0.00

    0.01

    0.02

    Four

    ier

    ampl

    . (g

    )

    Vs

    S

  • 24

    200 100 0 -100 -200h (kPa)

    8

    6

    4

    2

    0

    z (m

    )

    Kp = 6.162

    3

    t = 4.30 st = 4.41 st = 4.46 s

    risultati delle analisi mobilitazione progressiva della resistenza incremento delle sollecitazioni sviluppo di spostamenti permanenti

    -0.01 0.01 0.03

    u (m)

    orizzontale - paratia

    verticale - piano campagna

    accumulo di spostamenti00.05

    0.1

    u (m

    )

    0 4 8 12 16 20t (s)

    -0.1

    -0.05

    0

    w (m

    )

    0.01 0.1 1 10(EI) / (EIref)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    u r (m

    )

    deformata finale

    atto di moto rigidomoto rigido def

    . ela

    stic

    a

  • 25

    incertezze inviluppo dei massimi = kc/kh max

    0.2 0.4 0.6 0.8Ky/Kmax

    1E-005

    0.0001

    0.001

    0.01

    0.1

    1

    10

    d (m

    )

    0.35g

    u (m

    )

    ky/kh max

    0 0.1 0.2 0.3us (m)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    us < 0.005 Hspostamento, scelto dal progettista, tollerabile senza riduzioni di resistenza

    integrazione del database accelerometrico italianoequivalenza con il metodo degli spostamenti

    per us 0, 1

    presenza di terreni a grana finecondizioni di drenaggio

    due schemi limite:

    1. evento sismico immediatamente successivo allo scavo: analisi in termini di tensioni totali

    2. sisma dopo molto tempo dallesecuzione dello scavo: analisi in termini di tensioni efficaci

    lim= Cu

    lim = c' + [ u] tan '

  • 26

    u

    2*

    p a, 2KHS =

    cNHCNK u*

    uuu

    2 m=

    ( )

    sen

    senu

    =N cossen1

    uc m=N

    sen 4-sen 2-arcsen *

    u

    *u

    cr HCHC

    ++=

    ( )2v2h* 1 kk +=

    metodo di Mononobe Okabe condizioni non drenate

    W*

    Sa

    N

    TH Sa

    TW*

    N

    senuHCT =

    esempio riduzione azioni per diversi periodi di ritorno

    R

    R

    1 TV

    eP=

    0.100.01059510100.210.00214755010

    ag(g)

    m(anni-1)

    TR(anni)

    VR(anni)

    P (%)

    0.1 1ag (g)

    0.0001

    0.001

    0.01

    freq.

    ann

    uale

    sup

    eram

    ento

    m =

    1/T

    R

    legge di ricorrenza INGV per Cataniahttp://esse1-gis.mi.ingv.it

    SLV P = 10 % in VR

    la condizione di drenaggio impedito transitoria es. VR = 10 anni

  • 27

    esempio riduzione azioni per diversi periodi di ritorno

    R

    R

    1 TV

    eP=

    0.170.030133235100.210.00214755010

    ag(g)

    m(anni-1)

    TR(anni)

    VR(anni)

    P (%)

    la condizione di drenaggio impedito transitoria es. VR = 10 anni 35 anni

    SLV P = 10 % in VR

    0.1 1ag (g)

    0.0001

    0.001

    0.01

    freq.

    ann

    uale

    sup

    eram

    ento

    m =

    1/T

    R

    legge di ricorrenza INGV per Cataniahttp://esse1-gis.mi.ingv.it

    condizioni drenateeffetto pressioni interstizialianalisi in termini di tensioni efficaci (Matsuzawa et al. 1984)

    EC8

    ( )

    =

    v

    h1

    arctank

    k

    ( )

    =

    v

    hd1

    arctankk

    terreni molto permeabili k > 510-4 m/s

    acqua libera

    terreni poco permeabili k < 510-4 m/sacqua vincolata

    2whwd 12

    7 HkE =

    0wd =E

    problemi: condizioni non idrostatiche terreno stratificato

    wdwspE2

    vpE )1(21 EEKHkS ++=

    zhkzq = wh87)(

    Westergaard (1931)

  • 28

    condizioni drenateeffetto pressioni interstizialianalisi in termini di tensioni efficaci (Matsuzawa et al. 1984)

    EC8

    ( )

    =

    v

    h1

    arctank

    k

    ( )

    =

    v

    hd1

    arctankk

    terreni molto permeabili k > 510-4 m/s

    acqua libera

    terreni poco permeabili k < 510-4 m/sacqua vincolata

    2whwd 12

    7 HkE =

    0wd =E

    problemi: condizioni non idrostatiche terreno stratificato

    wdwspE2

    vpE )1(21 EEKHkS ++=

    zhkzq = wh87)(

    Westergaard (1931)

    z z

    , ' u

    M M'

    '

    '

    zx 'x e

    kh zx 'x

    e

    e cos

    '

    (c)

    tantantan

    v

    v ==

    uzz

    u upE ' / F 'aE0 0

    a,p = (v u) Ka,pE (cos ) + u

    effetto pressioni interstiziali

    f(')

  • 29

    terreni stratificati

    in analogia con le condizioni statiche

    considerando le componenti normali alla paratia

    a,p = (v u) Ka,pE + u

    u upE ' / F 'aE0 0

    S

    (z,t)a

    H

    accelerazione costante nello spazio:vs , moto sincrono

    asincronia

    allaumentare della deformabilit: =vs/f diminuisce moto asincrono S diminuisce

    S

    a (z,t)

    ag

  • 30

    metodo di Steedman & Zeng (1990)

    aE2

    aE 21 KHS =

    Sae

    H

    R''

    W

    hQ

    dQh

    a (z,t)

    VS

    0 0.2 0.4 0.6 0.8 1H/(TVs) = H/

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    K aE

    kh = 0.35

    kh = 0.25

    kh = 0.15

    ' = 33 = '/3

    asincronia

    definizione di unaccelerazione pseudostatica equivalentekh eq = kh maxda utilizzare nel metodo di M.O.

    estensione del metodo di Steedman & Zeng (1990)

    0 0.4 0.8 1.2 1.6

    H/0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    = k

    heq

    / k h

    max

    dipende solo da H/

    asincronia

  • 31

    applicazione a eventi sismici italiani ecategorie di sottosuolo NTC

    0 0.4 0.8 1.2H/

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    asincronia

    0 10 20 30 40 50H (m)

    0.0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1.0

    1.2

    sottosuolo di tipo A

    BCD

    per spinta passiva: = 1

    gak maxh =

    variabilit spaziale del moto (asincronia) prestazioni (spostamenti)

    amax = Sag = SSSTag ag accel. max affioramento rigidoSS amplificazione stratigraficaST amplificazione topografica

  • 32

    verifiche

    paratie

    R1.25 (1.4)1.31.01C22

    1C1

    appr.

    1.3

    1.3

    azioni permanenti

    R1.01.5

    1.01.01.5

    resistenzeproprietc', ' (Cu)

    azioni variabili

    approcci di progetto e coefficienti parziali

  • 33

    verifiche opere di sostegno flessibili

    combinazione 2: A2+M2+R2

    G1 = 1.0 Q = 1.3 ' = c' =1.25 Cu = 1.4GEO

    R = 1.0G1 = 1.0 Q = 1.0 in condizioni sismiche

    solo APPROCCIO 1

    dd RE

    = dM

    kkFd ;; a

    XFEE

    = dM

    kkEd ;; a

    XFEE

    = dM

    kkF

    Rd ;;

    1 aXFRR

    verifiche nei confronti degliStati Limite Ultimi (SLU)

    effetto delle azioni resistenza del sistema

  • 34

    utilizzare la reazione degli ancoraggi determinata da questa combinazione per le verifiche

    G1 = 1.3 Q = 1.5 ' = c' = Cu = 1

    STR

    G1 = 1.0 Q = 1.0 in condizioni sismiche

    G1 e Q applicati direttamente alle sollecitazioni e alle reazioni degli ancoraggi

    solo APPROCCIO 1

    combinazione 1: A1+M1+R1

    verifiche opere di sostegno flessibili

    verifiche ancoraggi valutazione resistenze caratteristiche

    a) da prove di carico su ancoraggi di prova

    b) con metodi analitici o con relazioni empiriche con prove in sito

    =

    2

    min

    1

    mediak ,

    RRMinR

    1, 1 = f(numero prove di carico/verticali dindagine)

  • 35

    verifiche ancoraggi

    A1+M1+R3

    G1 = 1.3 Q = 1.5

    temporaneipermanenti

    R = 1.1

    G1 = 1.0 Q = 1.0 in condizioni sismiche

    R = 1.2

    coefficienti R3

    resistenze caratteristiche

    ancoraggi - criteri costruttivi

    aumento di cr allontanamento del bulbo

    ancoraggi molto inclinati asincronicit concentrazione sollecitazioni

    LE = LS (1+1.5amax/g)

    LE

  • 36

    Sabbia mediamente addensata = 19 kN/m3c' = 0 - ' = 34Vs = 420 m/s

    Limo deb. ariglloso = 18 kN/m3c' = 8 kPa - ' = 28Vs = 75 z (m/s)

    esempio: dimensionamento di unaparatia ancorata

    m/s 294

    754204

    3030

    4

    s30 =+

    = z

    dzV

    Stato limite PVR VR TR ag F0 SS amax umax kh (%) (anni) (anni) (g) (g) (m) SLV 10 50 475 0.16 2.58 1.45 0.236 0.025 0.577 0.136 SLD 63 50 50 0.07 2.70 1.59 0.110 0.005 0.087 0.087

    categoria C

    0 0.1 0.2 0.3us (m)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    0.794

  • 37

    dimensionamento statico: L = 8.5 m

    Paratia ANCORATA GEO

    altezza di scavo: 4.5 mTerreni 'k 'd 'd c'k c'd dimens paratia 8.5 m

    (kN/m3) () rad () rad (kPa) (kPa) d 4.0 msabbie 1 19 34 28.4 0.49 18.9 0.33 0 0 a 1.5

    prof. sup. piez. 3.0 margille 2 18 28 23 0.40 15.4 0.27 8 6.4

    h 1.5 m 1.250 1.284 sovraccarico 5.0 kPa

    Q 1.3

    strato punto z v u 'v v/'v ' Ka 'ha ha risultanti braccio M(m) (kN/m3) (kPa) (kPa) (kPa) (kPa) (kPa) (kN/m) m (kNm/m)

    1 A 0.0 19 6.5 0.0 6.5 1.0 0.000 0.300 1.9 1.91 B 3.0 19 63.5 0.0 63.5 1.0 0.000 0.300 19.0 19.0 31.48 0.41 12.821 B 3.0 19 63.5 0.0 63.5 1.0 0.000 0.300 19.0 19.01 C 4.0 19 82.5 10.0 72.5 1.1 0.000 0.300 21.7 31.7 25.39 2.04 51.842 C 4.0 18 82.5 10.0 72.5 1.1 0.000 0.375 19.4 29.42 P 8.5 18 163.5 47.1 116.4 1.4 0.000 0.375 35.9 82.9 252.63 5.11 1290.35

    strato punto z v u 'v v/'v ' teta-p L Kp 'hp* hp* risultanti braccio M2 F 4.5 18 0.0 0.0 0.0 1.0 0.000 0.506 3.051 22.4 22.42 D 8.5 18 72.0 47.1 24.9 2.9 0.000 0.506 3.051 76.1 123.2 291.05 5.46 1589.65

    VALUTAZIONE AZIONE SISMICA SL amax umax beta kh khmax teta kc u M rib 1355.00SLU 0.236 0.025 0.577 0.136 0.000 0.000 0.204 0.003 M stab 1589.65SLD 0.110 0.005 0.794 0.087 0.136

    Mst/Mrib 1.17

    Paratia ANCORATA GEO

    altezza di scavo: 4.5 mTerreni 'k 'd 'd c'k c'd dimens paratia 12.0 m

    (kN/m3) () rad () rad (kPa) (kPa) d 7.5 msabbie 1 19 34 28.4 0.49 18.9 0.33 0 0 a 1.5

    prof. sup. piez. 3.0 margille 2 18 28 23 0.40 15.4 0.27 8 6.4

    h 1.5 m 1.250 1.284 sovraccarico 5.0 kPa

    Q 1.0

    strato punto z v u 'v v/'v ' Ka 'ha ha risultanti braccio M(m) (kN/m3) (kPa) (kPa) (kPa) (kPa) (kPa) (kN/m) m (kNm/m)

    1 A 0.0 19 5.0 0.0 5.0 1.0 0.135 0.396 2.0 2.01 B 3.0 19 62.0 0.0 62.0 1.0 0.135 0.396 24.5 24.5 39.79 0.43 16.921 B 3.0 19 62.0 0.0 62.0 1.0 0.135 0.396 24.5 24.51 C 4.0 19 81.0 10.0 71.0 1.1 0.154 0.412 29.3 39.3 31.91 2.04 65.052 C 4.0 18 81.0 10.0 71.0 1.1 0.154 0.506 26.8 36.82 P 12.0 18 225.0 82.3 142.7 1.6 0.211 0.576 72.5 154.7 766.23 7.32 5609.12

    strato punto z v u 'v v/'v ' teta-p L Kp 'hp* hp* risultanti braccio M2 F 4.5 18 0.0 0.0 0.0 1.0 0.135 0.398 2.717 21.1 21.12 D 12.0 18 135.0 82.3 52.7 2.6 0.335 0.174 1.913 100.9 183.1 765.86 7.74 5929.09

    VALUTAZIONE AZIONE SISMICA SL amax umax beta kh khmax teta kc u M rib 5691.10SLU 0.236 0.025 0.577 0.136 0.136 0.135 0.204 0.003 M stab 5929.09SLD 0.110 0.005 0.794 0.087 0.136

    Mst/Mrib 1.04

    dimensionamento sismico: L = 12.0 mkc = 0.204 u = 0.003 m u/H = 0.025 %

    dimensionamento statico: L = 8.5 mkc = 0.151 u = 0.016 m u/H = 0.18 %

  • 38

    7.0 8.0 9.0L (m)

    0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    a c (g

    ), u

    (m)

    100

    140

    180

    220

    260

    300

    M (k

    Nm

    /m)

    a max

    =0.5

    g

    0.7

    5 g

    H = 4 m

    dL

    ' = 35 = 20

    metodo dellequilibrio limiteanalisi in condizioni critiche (resistenza completamente mobilitata)

    spostamenti decrescenti con Lsollecitazioni crescenti con L

    7.0 8.0 9.0L (m)

    0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    a c (g

    ), u

    (m)

    100

    140

    180

    220

    260

    300

    M (k

    Nm

    /m)

    a max

    =0.5

    g

    0.7

    5 g

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    u r (m

    )

    3.0 4.0 5.0d (m)

    0

    100

    200

    300

    400

    M (k

    Nm

    /m) M y

    M(a c)

    (a)

    (b)

    T - elasticA - elastic

    T - yieldingA - yielding

    T - max - elasticT - final - elasticT - final - yielding

    A - max - elasticA - final - elasticA - final - yielding

    200 100 0 -100 -200h (kPa)

    8

    6

    4

    2

    0

    z (m

    )

    Kp = 6.162

    300 200 100 0

    M (kNm/m)

    t = 4.30 st = 4.41 st = 4.46 s

  • 39

    a. definizione prestazione sismica spostamenti ub. stima accelerazione massima amax

    c. valutazione accelerazione critica necessaria

    d. dimensionamento geotecnico: L ace. calcolo sollecitazioni con a = ac

    f. dimensionamento strutturale

    =Bu

    Aaa lnmaxc

    procedura per il dimensionamento sismico

    spinta sismica su pareti vincolate

    coppia di pareti rigide a sostegno di un mezzo elastico (Wood 1973)

    gaHS h2W =

  • 40

    Younan & Veletsos (2000)

    GtEp Ip

    estensione soluzione di Wood (1973)

    fgaH = hE

    pp

    3t

    p IEHGd =

    H

    0 10 20 30 40 50dp

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    f

    metodo della reazione di sottofondopossibile estensione dei metodi pseudo-statici: variazione dei coefficienti di spinta

    applicazione incrementi di spinta riduzione di Kp

  • 41

    Mmax

    tensioni di contattotrasmesse dal terrenodi monte

    cerniera fittizia

    Mmin

    stato limite passivocondizioni sismiche

    N1

    N2tensioni di contattocalcolate in condizionistatiche

    tensioni di contattotrasmesse dal terrenodi monte

  • 1fondazioni

    fondazioni

    interazionecompleta

    interazione cinematica

    risposta sismica locale

    interazione inerziale

    approccio disaccoppiato

  • 2k

    c

    mQ(t)

    k

    c

    m

    ub(t)

    b)( umtQ &&=forzante equivalente

    )()( r tutu =moto relativo

    interazione inerziale

    moto alla base

    analisi strutturale

    analisi modale (lineare)

    analisi statica di push-over(non lineare)

    analisi dinamica al passo (lineare o non lineare)

    azione sismica

    spettro elastico di risposta

    accelerogrammi

  • 3spettro accelerogrammi

    caratterizzazioneVs30

    caratterizzazione:Vs, prof. Bedrock,decadimento

    RSL semplificataSS, ST

    RSL 1DSHAKE, EERA,

    spettro modificatoper RSL

    accelerogrammimodificati per RSL

    azione sismica di base

    spettro di progetto(SLU: q>1, SLE: q=1)

    spettro di inviluppo(SLU: q>1, SLE: q=1)

    Stato Limitedefinizione azione sismica (spettro)

    spettro accelerogrammi

    caratterizzazioneVs30

    caratterizzazione:Vs, prof. Bedrock,decadimento

    RSL semplificataSS, ST

    RSL 1DSHAKE, EERA,

    spettro modificatoper RSL

    accelerogrammimodificati per RSL

    azione sismica di base

    spettro di progetto(SLU: q>1, SLE, q=1)

    Stato Limitedefinizione azione sismica (accelerogrammi)

    accelerogrammicompatibili

  • 4interazione inerziale - fondazioni superficialianalisi strutturale (STR)

    G,

    Q(t)

    ks

    cs

    mkt

    ct

    steq

    111 kkk

    += 2s

    2t

    2eq

    111 +=

    kskt

    ct cs

    riduzione pulsazione naturale

    aumento smorzamentoeq

    eqeq 2

    mc=

    Q(t)

    interazione con il terreno due cause di smorzamento

    smorzamento isteretico, legato al comportamento meccanico del terreno (es. sviluppo di deformazioni plastiche)

    smorzamento geometrico: fronte donda di dimensioni crescenti

    1

    G

    a

    G a

    aa

    A

  • 5s

    0v

    hs =

    3amm =

    Wolf (1985)

    m

    k

    vs

    h

    a

    - sistema a un grado di libert- fondazione circolare rigida su semispazio elastico

    mk=0

    h/a = 1; = 0.33; = 0.025; g = 0.05

    impedenza dinamica

    w(t)

    tieFtF a)( =)()(

    twtF=K

    F(t) e w(t) non sono in fase K una funzione complessa

    fondazione caricata da una forzante armonica

    ( ) ( ) icK +=K( ) ( ) kKK = rigidezza dinamica

    ,...),,( BEfK =( )k

    impedenza dinamica

    rigidezza statica

    amplificazione

    ( )geometria ,g s,vfc =

    Kc 2i =

    ig ccc +=

    smorzamento geometrico

    smorzamento isteretico

    K

    c

    m F(t)

  • 6Gazetas (1990) Foundation Vibrationsin: Foundation Engineering Handbook2nd edition - Fang ed.Van Nostraind Reinhold, NY, cap 15

    NTC: 7.2.6- Vs < 100 m/s- Strutture alte e snelle

  • 7

  • 8

  • 9soluzioni ottenute nelle seguenti ipotesi terreno = mezzo (visco-) elastico lineare forzante armonica scelta di G e di

    valore medio nel volume significativo(da analisi di risposta sismica)

    frequenzaprima frequenza fondamentale della strutturafrequenza predominante azione sismica(oppure soluzione nel dominio delle frequenze)

    applicazione soluzioni di Gazetas (1990)

    interazione terreno-struttura

    diminuzione sollecitazioni aumento spostamenti

    effetto in genere vantaggioso, tranne che per strutture alte e snelle (effetti del secondo ordine) terreni di fondazione molto deformabili (Vs < 100 m/s)

    7.2.6 NTCnel calcolo dellimpedenza dinamica necessario tener conto della dipendenza delle caratteristiche di rigidezza e smorzamento dal livello deformativo

    modifica analisi sismicadella struttura

    analisi modale

    analisi al passo (accelerogrammi)

    - deformabilit alla base: modifica risposta in frequenza- viscosit: riduzione ordinate spettrali

    - vincoli visco-elastici

    intervallo di variazione rigidezza alla base- rigidezza a piccole deformazioni- rigidezza statica

  • 10

    interazione inerziale - azioni in fondazione - NTC

    Combinazione sismicaE + G1 + G2 + P + 21Qk1 + 22Qk2 +

    i coefficienti G, Q sono unitari, indipendentemente dallapproccio di verifica scelto

    Combinazione fondamentaleG1G1 + G2G2 + PP + Q11Qk1 + Q202Qk2 +

    variano i coefficienti di combinazione

    gerarchia delle resistenze (capacity design) individuazione meccanismi plastici e scelta elementi

    dissipativi elementi da proteggere caricati con resistenze elementi

    dissipativi (sovraresistenza)

    Classi di Duttilit (CD) coefficiente di sovraresistenzaCD A Rd = 1.3CD B Rd = 1.1

  • 11

    duttilit della struttura

    - analisi modale (spettro elastico di progetto)

    - analisi al passo (accelerogrammi)

    duttilit: modifica dello spettro(coefficiente di struttura q)

    duttilit: modifica del legamecostitutivo (non linearit)- redistribuzione

    interazione inerziale - azioni in fondazione - NTC

    Classi di Duttilit (CD) coefficiente di sovraresistenzaCD A Rd = 1.3CD B Rd = 1.1

    azioni in fondazione: valori minimi fra:resistenze elementi strutturali sovrastanti (MR, TR)

    azioni trasmesse in campo elastico q = 1

    azioni trasmesse Rd

  • 12

    interazione inerziale - azioni in fondazione - NTC

    Classi di Duttilit (CD) coefficiente di sovraresistenzaCD A Rd = 1.2CD B Rd = 1.0

    azioni in fondazione: valori minimi fra:

    resistenze elementi strutturali sovrastanti (MR, TR) x Rdazioni trasmesse in campo elastico q = 1

    azioni trasmesse Rdazioni da analisi non lineari

    verifiche

  • 13

    interazione inerziale - fondazioni superficialicarico limite e scorrimento (GEO)

    Q

    B

    Df

    QM

    T Df

    , , caaQ Df

    B'

    Qlim/B' = q Nq Df + c Nc c + N B'/2

    Nq, Nc , N = f()q, c , = f()

    Tlim=c B' + Q tan

    interazione inerziale - fondazioni profondecarico limite (GEO)

    Q

    TM

    effetto di M:incremento - decremento carico assiale

    effetto di T:meccanismo di collasso per carichi trasversali (Broms)

    cerniereplastiche

    reazioneterreno

    Tlim

    My

    My

  • 14

    analisi strutturale (STR)determinazione sollecitazioni negli elementi di fondazione

    fondazioni superficialifondazioni profonde

    terreno:enfasi sulla deformabilites. Winkler, continuo elastico

    interazione inerziale

    R1.25 (1.4)1.31.01C22

    1C1

    appr.

    1.3

    1.3

    azioni permanenti

    R1.01.5

    1.01.01.5

    resistenzeproprietc', ' (Cu)

    azioni variabili

    approcci di progetto e coefficienti parziali

  • 15

    fondazioni superficiali

    valori di R

    1.11.11.0scorrimento

    2.31.81.0carico limite

    R3R2R1verifica

    stati limite ultimi carico limite scorrimento resistenza strutturale

    verifiche fondazioni profonde valutazione resistenze caratteristiche

    a) da prove di carico su pali pilota

    b) con metodi analitici o con relazioni empiriche con prove in sito (' = c' = 1.0)

    c) da prove dinamiche ad alto livello di deformazione, su pali pilota

    =

    2

    min

    1

    mediak ,

    RRMinR

    1, 2 = f(numero prove di carico/verticali dindagine)

    Roma, 24 febbraio 2010

  • 16

    tecnologia

    1.601.601.60lat.traz.1.60orizzontale

    1.551.601.45totale1.451.451.45laterale1.601.701.45base

    elica cont.trivellatiinfissiresistenza

    valori di R

    1.201.251.25lat.traz.1.30orizzontale

    1.251.301.15totale1.151.151.15laterale1.301.351.15base

    A1C2G = 1.0Q = 1.3

    A2G = 1.3Q = 1.5

    R1.25 (1.4)1.31.01C22

    1C1

    appr.

    1.3

    1.3

    azioni permanenti

    R1.01.5

    1.01.01.5

    resistenzeproprietc', ' (Cu)

    azioni variabili

    approcci di progetto e coefficienti parziali

  • 17

    interazione cinematica

    modifica del moto sismico

    fondazioni superficiali: riduzione del carico limite

    fondazioni profonde: incremento sollecitazioni

    interazione cinematica - fondazioni superficialiriduzione del carico limite (GEO)

    Qlim/B' = q eq Nq Df + c ec Nc c + e N B'/2

  • 18

    interazione cinematica - fondazioni superficialiriduzione del carico limite (GEO)

    q = = (1- kh/tan )0.35c 1(Paolucci e Pecker 1997)

    0 0.2 0.4 0.6

    tan , kh 0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    ,

    inclinazione

    inerzia terreno

    interazione cinematica - fondazioni superficialiriduzione del carico limite (GEO)

    = (1-tan )3 = (1- kh/tan )0.35

    0 0.2 0.4 0.6

    tan , kh 0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    ,

    inclinazione

    inerzia terreno

  • 19

    0 0.2 0.4 0.6

    tan , kh 0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    ,

    inclinazione

    inerzia terreno

    kh = 0.22

    0 1 2 3T (s)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    Sa

    (g)

    Sa = 0.3

    = 0.85

    = 0.34

    = 0.29

    0 0.2 0.4 0.6

    tan , kh 0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    ,

    inclinazione

    inerzia terreno

    kh = 0.5

    0 1 2 3T (s)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    Sa

    (g)

    Sa = 0.08

    = 0.49 = 0.78

    = 0.39

  • 20

    interazione cinematica - fondazioni profondesollecitazioni flettenti aggiuntive (STR)

    deformata terreno

    deformata palo

    pressioni sul palo

    NTC:- ag 0.25 g- terreno tipo D- contrasti rigidezza

    Dobry & ORourke (1983)metodo della costante di sottofondo (Winkler)

    =

    1

    21

    2GGFEIM ( )( )

    ( ) ( )2134

    1 11 1

    ccccccF ++++

    +=

    4

    1

    2

    GGc =

    G e da analisi di risposta sismicao da valutazioni semplificate

    max2211 == GGG1G2

    1

    2

    k

    DGk 3=

    1 10 100G2/G1

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    F

    41

    4DkEI=

  • 21

    D = 0.8mE = 30 GPaEI = 603 MNm2

    amax = 0.3 gH = 20 mrd = 0.7

    = 120 kPaG01 = 200 MPaG1 =0.7 G01 = 140 MPa1 = 0.086 %G2 = 1000 MPa2 = 0.012 %

    0.0001 0.001 0.01 0.1 1 10 (%)

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    G/G

    0

    G1

    G2

    1

    2

    k

    m 55.1441

    ==DkEI 296.0

    1

    2 =

    GGF

    kNm 1982 1 == FEIM

    Idriss e Golesorkhi (1997)

    valutazione semplificata

    mamax

    max

    A

    zamax

    maxmax amA =max

    maxmaxmax azgA

    azAAam ===

    gamax

    vmax = rd

    rd = 1-0.015 z

    amax

  • 22

    fondazioni: criteri costruttivi

    tipologia unica

    armatura pali estesa a tutta la lunghezzaAa-min = 0.3 %

    no plasticizzazioni elevata rigidezza orizzontale

    evitare pali inclinati evitare cerniere plastiche nei pali

    0.3-0.6 N amax/g

  • Prof. Ing. Sebastiano Foti

    Email: [email protected]

    www.soilmech.polito.it/people/foti_sebastiano

    Onde in un mezzo

    continuo

    Corso di aggiornamento professionale avanzato

    GEOTECNICA SISMICA

    Udine, 3-5 ottobre 2012

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Sommario

    Onde 1D (barra)Onde longitudinali Onde torsionali

    Onde in un continuo elastico omogeneoOnde di volumeOnde superficiali

    Onde in un mezzo elastico eterogeneoCaso 1DLegge di SnellRifrazione critica

    Onde in mezzi dissipativi

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde Longitudinali in una barra

    equazione indefinita di equilibrio

    2

    2

    t

    uAdxqAdxAdx

    xA

    =+

    ++

    2

    2

    t

    uq

    x

    =+

    legame costitutivo (elastico lineare): E=

    2

    2

    2

    2

    t

    uq

    x

    uE

    =+

    E

    VB =

    x

    u

    =con:

    2

    2

    22

    2 1

    t

    u

    Vx

    u

    B

    =

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    VB per la barra confinata lateralmente?

    Effetto Poisson per la barra non confinata

    EM)21)(1(

    1

    +

    =

    M

    VB =

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Moto del punto materiale

    t

    uu

    =&

    BV impedenza specifica

    t

    x

    t

    uu x

    =

    =

    &

    Bxx VEt

    x

    t

    uu

    =

    =

    =&

    B

    B

    xB

    xx VV

    VEt

    x

    t

    uu

    2

    ==

    =

    =&

    B

    xB

    B

    xB

    xx

    VV

    VV

    Et

    x

    t

    uu

    ===

    =

    =2

    &

    x

    u

    =

    E=

    E

    VB =2

    BVE =

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde Torsionali in una barra

    equazione indefinita di equilibrio

    2

    2

    tJdxAdx

    x

    TTT

    =

    ++

    2

    2

    tJ

    x

    T

    =

    legame costitutivo (elastico lineare):

    xJGT

    =

    2

    2

    22

    2 1

    tVx S

    =

    G

    VS =

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Soluzione di dAlembert

    tVx B=tVx B+=

    0),(2=

    u

    2

    2

    22

    2 1

    t

    u

    Vx

    u

    B

    =

    Integrando:

    ( )

    Fu

    =

    ),(

    ( ) ( ) gfu +=),(

    )()(),( tVxgtVxftxu BB ++=

    tVx B=tVx B+=

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde Armoniche

    )()( tTxUu =

    2

    2

    2

    2

    x

    UT

    x

    u

    =

    Separazione delle variabili

    2

    2

    2

    2

    t

    TU

    t

    u

    =

    TV

    T

    U

    U

    B

    2

    &&&&

    =22

    22

    2 1

    t

    u

    Vx

    u

    B

    =

    2

    2k

    TV

    T

    U

    U

    B

    ==&&&&

    (=cost)

    = tkx Fase della funzione armonica

    )()(),( tkxitkxi eBeAtxu + +=

    ( ) ( ) ( ) ( )tkxBtkxBtkxBtkxBu +++++= coscossinsin 4321

    ikxAexU

    =)(tiBetT =)( BVk =

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde Armoniche

    Simbolo Grandezza Dimensioni Unit di misura SI

    A Ampiezza varie varie

    frequenza radiale [1/tempo] [rad/s]

    f Frequenza (ciclica) [cicli/tempo] [Hz=1/s]

    Lunghezza donda [lunghezza] [m]

    k Numero donda [1/lunghezza] [1/m]

    V Velocit di fase [lunghezza /tempo] [m/s]

    T Periodo [tempo] [s]

    2=k

    2=T

    BkV=

    f

    VB=

    k

    fVB

    2=

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde di Volume

    equazioni indefinite di equilibrio: iijij uf &&=+ ,

    ijijkkij += 2legame costitutivo (elastico lineare):

    ( )ijjiij uu ,,2

    1+=deformazioni

    equazioni del moto di Navier: ( ) iijjijij ufuu &&=+++ ,,

    o in notazione vettoriale ufuu && =+++ 2)(

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde di Volume

    equazioni del moto di Navier: ufuu && =+++ 2)(

    decomposizione di Helmoltz (componenti volumetriche + distorsionali)

    0, =+= HHu

    0, =+= BBf f

    ( )[ ] ( ) 02 22 =++++ HBH &&&& f ( )

    HH &&

    &&

    =

    =+

    2

    22

    Onda S di taglio

    =SV

    Onda P di compressione 2+

    =PV

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde di Volume

    (Bolt, 1988)

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde P

    ( ) 02 2 =+ &&

    )( tVf p= xn

    2+

    =PV

    Onda longitudinale (successive dilatazioni e compressioni, senzadistorsione angolare): Onda di compressione o di dilatazione o onda irrotazionale o onda Primaria

    =uonde piane I piani di equazione nx=cost sono superfici a fase costante: per un assegnato valore di t, il moto ondulatorio identico su tutti i punti di tale piano. Pertanto londa viaggia nella direzione data dal versore n con velocit di propagazione Vp. Le onde piane rappresentano lunica soluzione per la quale il moto stazionario ossia la forma donda mantiene forma ed ampiezza costante durante la propagazione.

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde S

    02 = HH &&

    )( tVf S= xnH

    =SV

    Onde di taglio ( successive distorsioni angolari, senza variazioni di volume): Onde distorsionali o rotazionali o onde Secondarie

    Hu =onde piane

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Costanti Elastiche

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Relazioni tra le costanti

    ( )( )ME =

    +

    =+

    211

    12

    Modulo Edometrico

    M

    VP =+

    =2

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    P/S

    )1(2

    21

    2

    =+

    =P

    S

    V

    V

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Fronte donda

    Principio di Huygens: ogni punto di una superficie donda si comporta come una sorgente di onde sferiche e, dopo un certo tempo, linviluppo delle onde sferiche definisce una nuova superficie donda.

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Fronte donda e raggio sismico

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Polarizzazione onde S

    (Facciolie Paolucci, 2005)

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde SV e SH

    Onde S polarizzate piano verticale (SV)

    la propagazione in mezzi eterogenei accoppiata a quella delle onde P

    onde P ed SV in presenza di superfici libere danno origine a onde Rayleigh

    Onde S polarizzate piano orizzontale (SH)

    la propagazione in mezzi eterogenei non accoppiataa quella delle onde P

    in presenza di superfici libere e substrati rigidi danno origine a onde Love

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Mezzi eterogenei 1D

    )( 1),(xkti

    ii eAtxu=

    1

    1

    BVk

    =

    )( 1),(xkti

    rr eAtxu+=

    )( 2),(xkti

    tt eAtxu=

    2

    2

    BVk

    =

    ),(),( 11 txuEiktx ii =

    ),(),( 11 txuEiktx rr +=

    ),(),( 22 txuEiktx tt =

    x

    uEE

    ==

    tri uuu =+

    tri =+Allinterfaccia (x=0):

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Mezzi eterogenei 1D

    tri uuu =+

    tri =+Allinterfaccia (x=0):

    con

    tri AAA =+

    tri AEikAEikAEik 221111 =+

    BB

    B

    VVV

    kE

    == 2

    )(221111 riBrBiB AAVAVAV +=+

    i

    B

    B

    B

    B

    i

    BB

    BBr A

    V

    V

    V

    V

    AVV

    VVA

    11

    22

    11

    22

    2211

    2211

    1

    1

    +

    =

    +

    = i

    B

    Bi

    BB

    Bt A

    V

    VA

    VV

    VA

    11

    222211

    11

    1

    22

    +=

    +=

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Mezzi eterogenei 1D

    11

    22

    B

    Bz

    V

    V

    = Rapporto di impedenza

    i

    z

    zr AA

    +

    =1

    1i

    z

    t AA +=1

    2

    1

    0=z ir AA = it AA 2=(stesso risultato si ottiene imponendo tensione nulla allinterfaccia)

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Legge di Snell: Rifrazione

    Animation courtesy of Dr. Dan Russell, Kettering University

    costsin

    =v

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Rifrazione-Riflessione P-SV

    SPSP VVVV

    =

    == 2121sinsinsinsin

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Verticalizzazione dei raggi sismici

    VS=3200m/s35

    VS=2000m/s

    VS=800m/s

    VS=300m/s

    VS=100m/s

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Propagazione ipocentro-sito

    V2

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Rifrazione Critica

    PP

    c

    VV

    =90sinsin

    VP>VP

    r

    Principio di Fermat (tempo minimo) il raggio sismico rifrattocriticamente viaggia lungo linterfaccia con velocit V2

    VP c

    P

    Pc

    V

    V

    = arcsin

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Fronti donda

    Animation courtesy of Dr Jeffrey S. Barker, Binghamton University

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde dirette

    V1

    x

    S

    V1

    X

    G2 3G G4 G5 G6

    offset

    G1

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde riflesse

    V1

    V2

    x

    S G2 3G G4 G5 G6

    offset

    G7G1

    X

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Rifrazione Critica: Head Wave

    V1

    V2

    x

    S

    X

    G2 3G G4 G5 G6

    offset

    G7 GnGn-1G1

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Rifrazione Critica: Head Wave

    Animation courtesy of Dr Jeffrey S. Barker, Binghamton University

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde di Superficie

    (Bolt, 1988)

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde di Rayleigh

    Equazioni del moto di Navier: ufuu && =+++ 2)(

    0per0 == zn

    0)1(16)1624(8 22246 =++ KKK

    Equazione caratteristica:

    S

    R

    V

    VK =

    P

    S

    V

    V=

    ++

    =1

    12.187.0K 96.087.0

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    (after Richart et al., 1970)

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde di Rayleigh in un mezzo omogeneof

    VRR =

    (after Richart et al., 1970)f

    VRR =

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde generate da una sorgente armonica

    verticale agente sulla superficie

    (Da W

    oods, 1968)

    T ipo d i ondaPercentuale d i

    energ ia to ta le

    R ayle igh 67

    Taglio 26

    C ompressione 7

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Comportamento dinamico dei terreni

    Comportamento sforzi-deformazioni per un mezzo elastico lineare

    Esempio di risultato sperimentale terreno (prova taglio torsionale ciclico)

    -8

    -6

    -4

    -2

    0

    2

    4

    6

    8

    -0.03 -0.02 -0.01 0 0.01 0.02 0.03

    %

    kPa

    -8

    -6

    -4

    -2

    0

    2

    4

    6

    8

    -0.03 -0.02 -0.01 0 0.01 0.02 0.03

    %

    kPa

    =G

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    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Dissipazione nei cicli di isteresi

    ( ) ( )( )

    W

    WD

    =4

    1

    Rapporto di Smorzamento

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Onde in un mezzo continuo

    Onde in un mezzo visco-elastico lineare

    &+=G

    e.g. onda di taglio monodimensionale

    Legge costitutiva:

    La soluzione pu essere derivata da quella relativa al caso elastico lineare

    introducendo un modulo visco-elastico complesso )21(* DiGG +=

    ( )iDVDiVDiGGV SSS ++=+

    == 121)21(

    **

    Se D

  • Prof. Ing. Sebastiano Foti

    Email: [email protected]

    www.soilmech.polito.it/people/foti_sebastiano

    Comportamento

    meccanico dei terreni

    in condizioni

    cicliche

    Corso di aggiornamento professionale avanzato

    GEOTECNICA SISMICA

    Udine, 3-5 ottobre 2012

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Colonna Risonante & Taglio Torsionale Ciclico

    Vengono applicate sollecitazioni torsionali

    cicliche utilizzando un sistema

    elettromagnetico che genera una coppia

    oscillante in corrispondenza della base

    superiore del provino.

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Comportamento sforzi deformazioni

    -0.002

    -0.0015

    -0.001

    -0.0005

    0

    0.0005

    0.001

    0.0015

    0.002

    0 200 400 600 800 1000

    Numero di acquisizioni

    (Ishihara, 1996)

    Taglio torsionale ciclico:

    Applicando una coppia torcente ciclica e

    valutando le conseguenti distorsioni

    angolari del provino possibile valutare il

    comportamento sforzi deformazioni in

    condizioni cicliche

    Prova in controllo di deformazioni

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Taglio torsionale ciclico: piccole deformazioni

    (Laboratorio Geomeccanica, Politecnico di Torino R. Pallara)

    6106 =sa

    6109 =sa

    5102 =sa 5105 =sa

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Taglio torsionale ciclico: medie deformazioni

    (Laboratorio Geomeccanica, Politecnico di Torino R. Pallara)

    5102 =sa4101 =sa

    4103 =sa4108 =sa

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Modulo di taglio equivalente

    Variazione del modulo secante in funzione della deformazione

    Nota: Gmax=G0 : modulo iniziale a piccole deformazioni

    G0

    Gsec

    G0

    Gsec

    1.0

    c c

    G0

    Gsec

    Rappresentazione semplificata della risposta non lineare del terreno

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Soglia elastica

    (G/G0>0.99)

    aumenta con pressione

    di confinamento e

    indice di plasticit

    (contenuto fine)

    limite inf.: 5x10-6

    (e.g. sabbia a 20 kPa)

    limite sup.: 10-4

    (e.g. caolinite a 200 kPa)

    (da Lancellotta e Calavera, 1999)

    0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    0.6

    0.7

    0.8

    0.9

    1.0

    106 5

    104

    103

    102

    10

    RC: Colonna risonanteTS: Taglio torsionale

    Prova RC: Argilla del Fucino(Pane e Burghignoli, 1988)

    Prova RC: Argilla fortementesovraconsolidata di Todi(Rampello e Pane, 1988)

    Prova RC: Sabbia del Ticino(Lo Presti, 1987)

    Prove RC: Terreno piroclasticodei Campi Flegrei (Papa et al., 1988)

    Prove TS: Sabbia del Ticino(Giunta, 1993)

    G/G

    0 (-)

    (-)

    Curve di decadimento (terreni italiani)

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    ( ) ( )( )

    W

    WD

    =4

    1

    Rapporto di Smorzamento

    Dissipazione in un mezzo visco-elastico

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    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Curve di decadimento

    Threshold Strain Values

    (Valori di Soglia) (Vucetic, 1994)

    l

    t

    Praticamente relazione

    sforzi deformazioni lineare.

    Poca dissipazione

    Comportamento non lineare.

    Poca influenza del numero di

    cicli (risposta stabile).

    Deformazioni plastiche

    limitate .

    volumetrica

    v

    t

    Grandi deformazioni

    plastiche (deformazioni

    volumetriche permanenti e

    accumulo sovrappressione

    interstiziale). Cicli non pi

    stabili .

    lineare

    (Lanzo e Silvestri, 1999)

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Modelli a Parametri variabili

    (cortesia del Prof. Francesco Silvestri)

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    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Smorzamento Isteretico: criterio di Masing

    (cortesia del Prof. Francesco Silvestri)

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Criterio di Masing modificato

    (cortesia del Prof. Francesco Silvestri)

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    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Colonna Risonante & Taglio Torsionale Ciclico

    Vengono applicate sollecitazioni torsionali

    cicliche utilizzando un sistema

    elettromagnetico che genera una coppia

    oscillante in corrispondenza della base

    superiore del provino.

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Colonna Risonante

    Momento

    torcente

    applicato

    Accelerazioni

    testa provino

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    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Colonna Risonante

    00;0 === tx

    0TT Hx ==

    Equazione del moto per vibrazioni torsionali (vedi prop. Onde)

    2

    2

    22

    2 1

    tVx S

    =

    Assumendo una soluzione armonica nella forma:

    )cossin)(cossin(),( 4321 tAtAkxAkxAtx ++=

    Ed imponendo le condizioni al contorno ed iniziali:

    Base inferiore incastrata

    Torcente applicato base superiore

    =

    SSt V

    H

    V

    H

    II tan Condizioni di risonanza

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Colonna Risonante

    0

    0.001

    0.002

    0.003

    0.004

    0.005

    0.006

    0.007

    0 10 20 30 40 50 60 70 80

    Frequency [Hz]

    Amplitude [V]

    Amax

    rf

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    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Colonna Risonante: Valutazione dello smorzamento

    21max ;

    2ff

    A rf

    ffD

    2

    12 =maxAf r

    Vibrazioni forzate di un sistema con smorzamento

    Frequenza [Hz]

    Ampiezza

    maxA

    2maxA

    21 ff

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    0

    0.5

    1

    1.5

    2

    2.5

    3

    0 20 40 60 80

    Frequenza [Hz]

    Risposta accelerometro [V

    ].

    Prova di Colonna Risonante

    Variando la frequenza delleccitazione e

    monitorando le rotazioni con un

    accelerometro possibile individuare la

    frequenza di risonanza, da cui si risale

    alla rigidezza a taglio.

    Ripetendo la prova con diversi valori di

    forzante possibile ricostruire la curva

    di decadimento in funzione della

    deformazione del provino.

    (Laboratorio Geomeccanica, Politecnico di Torino R. Pallara)

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Confronto Taglio Torsionale Ciclico vs Colonna Risonante

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    1.2

    0.0001 0.001 0.01 0.1 1

    %

    G/G

    0

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    0.0001 0.001 0.01 0.1 1

    %

    D %

    (Laboratorio Geomeccanica, Politecnico di Torino R. Pallara)

    Taglio torsionale ciclico

    Colonna risonante

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Prove triassiali cicliche

    Il deviatore delle tensioni viene

    variato ciclicamente

    generalmente variando il carico

    assiale per valutare linfluenza

    dei cicli sulla rigidezza

    I moderni sistemi di misura

    consentono la valutazione dellla

    curva di decadimento del

    modulo di rigidezza anche da

    prove a rottura

    Nota: dalle prove triassiali si valuta

    il modulo E, che viene poi

    convertito nel modulo G (idem per il

    rapporto di smorzamento D)

  • POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Prove triassiali cicliche

    -0.06

    -0.04

    -0.02

    0

    0.02

    0.04

    0.06

    0.08

    0 20 40 60

    tempo [min]

    a [%]

    -80

    -60

    -40

    -20

    0

    20

    40

    60

    ' a [kPa]

    def. tens.

    -80

    -60

    -40

    -20

    0

    20

    40

    60

    -0.06 -0.04 -0.02 0 0.02 0.04 0.06

    a [%]

    ' a [kPa]

    'a 'h 'a[kPa] [kPa] [kPa]

    300 210 43

    p

    q

    +a

    -a

    POLITECNICO DI TORINOUDINE 3-5 Ottobre 2012 Sebastiano Foti

    Geotecnica Sismica: Comportamento meccanico dei terreni in condizioni cicliche

    Prove triassiali cicliche

    'a '