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Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 – 03 – 2003 Prof. Alessandro De Stefano, Ing. Miriam Pescatore Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL’ORDINANZA 3274 DEL 20 – 03 – 2003 Verifiche agli stati limite in zona sismica

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Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 – 03 – 2003Prof. Alessandro De Stefano, Ing. Miriam PescatoreDipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica

CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICADI CUI ALL’ORDINANZA 3274 DEL 20 – 03 – 2003

Verifiche agli stati limite in

zona sismica

Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 – 03 – 2003Prof. Alessandro De Stefano, Ing. Miriam PescatoreDipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica

Ipotesi di comportamento elastico-lineare: vale il principio di sovrapposizione cause-effetti:

posso calcolare le risposte (tensioni) a singole azioni e poi sommarle

Considerazioni preliminari

Verifiche alle tensioni ammissibili:

Verifiche agli stati limite

Nessuna ipotesi di comportamento elastico-lineare: non vale il principio di sovrapposizione cause-effetti:

Non posso calcolare le risposte (tensioni) a singole azioni e poi sommarle

Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 – 03 – 2003Prof. Alessandro De Stefano, Ing. Miriam PescatoreDipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica

Quali sono le alternative al principio di sovrapposizione cause-effetti?

“Scenari” di azioni combinate !Ogni scenario configura uno “stato” della Struttura. Tale “stato” deve rimanere confinato in un dominio di sicurezza o di limitazione del danno, al cui contorno si trova lo “stato limite”che non deve essere oltrepassato .

Nel caso sismico:

•Sistema di sollecitazioni;•Sistema di spostamenti;•Rapporti spostamento relativo/altezza

di interpiano

“stato”

Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 – 03 – 2003Prof. Alessandro De Stefano, Ing. Miriam PescatoreDipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica

( )∑=

Ψ+++⋅=n

ikiikkId QPGEF

10γ

Gli scenari di azioni combinate

( )∑=

Ψ+++⋅=n

ikiikkId QPGEF

12γ

SLU, SLCO,SLDS

SLD,SLDL

Q

=ΨΨ====

ii

i

kk

I

QPG

E

20 ,

,

γ Fattore di importanza

Azione sismica di progettoValore caratteristico di carichi permanenti e precompressione.

Azione accidentale i.ma

Coefficienti di combinazione risp. “rara” e “semipermanente”

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Tabella dei coefficienti di combinazione per i carichi accidentali

Destinazione d’uso Ψ 0i Ψ2i

Abitazioni, Uffici 0,70 0,30 Uffici aperti al pubblico, Scuole, Negozi, Autorimesse 0,70 0,60

Tetti e coperture con neve 0,70 0,20

Magazzini, Archivi, Scale 1,00 0,80

Vento 0,00 0,00

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Alcune osservazioni importanti• Non è noto a priori lo scenario più sfavorevole;

occorre considerarne più d’uno.• Gli scenari di combinazione sismici NON

SOSTITUISCONO quelli per verifiche statiche, ma si aggiungono ad essi.

• I valori di calcolo sismico dei carichi permanenti, della precompressione e dei carichi accidentali che partecipano alla combinazione si ottengono dai valori caratteristici (pedice “k”, frattile del 95%) SENZA MOLTIPLICARLI PER COEFFICIENTI DI SICUREZZA PARZIALI ɣf , come si usa, invece, nel caso statico. Ciò è tipico degli scenari in cui l’azione prevalente è un evento eccezionale o molto raro rispetto alla vita prevista della costruzione

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STATI LIMITE

Costruzioninuove

Costruzioni esistenti

SLU: stato limite ultimo•“stato” sistema di sollecitazioni;•Condizione di s.l. Danno grave

SLD: stato limite di danno•“stato” sistema di spostamenti;•Condizione di s.l. “drift” interpiano

SLC: stato limite di collasso•“stato” sollecitazioni o spostamenti;•Condizione di s.l. collasso

SLDS: stato limite di danno severo•“stato” sollecitazioni o spostamenti;•Condizione di s.l. danno grave.

SLDL: stato limite di danno limitato•“stato” sollecitazioni o spostamenti;• condizione di s.l. danno riparabile.

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• 1- Stato Limite Ultimo

– Le sollecitazioni Sd(Fd) inposte alle membrature strutturali dalle azioni Fd vengono confrontate con le resistenze Rd dei materiali. Deve essere Sd(Fd) ≤ Rd

– Sia le Sd(Fd) che le Rd sono valutate a partire da “basi di conoscenza”, con criteri probabilistici.

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• 1.1 – La valutazione della resistenza

Sperimentazione distruttiva suimateriali

Modalità “antica”

Macchine in controllo di forza

Modalità “moderna”

Macchine in controllo di spostamento o deformazione

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• 1.1.1 – Macchine a controllo di forza

olio

pompa

provino

Contrappeso a pendolo

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• 1.1.2 – Macchine a controllo di spostamento o deformazione

pompa

computer

Sensore di spostamento o deformazione

Circuito d’olio in alta pressioneServo-valvola

Attuatore reversibile

Segnale

Comando di attuazione

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• 1.2.1 – Prova in controllo di forza

Provino di calcestruzzo

TEN

SIO

NE=

FOR

ZA/ A

rea

La forza applicata dalla macchina cresce, fino al valore massimo. Superato il massimo, il controllo della prova diviene instabile; il provino si rompe apparentemente in modo fragile.

Deformazione=accorciamento del provino / lunghezza iniziale

(Questa è la grandezza che viene controllata dalla macchina)

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• 1.2.2 - Prova in controllo di deformazione

TEN

SIO

NE=

FOR

ZA/ A

rea

Deformazione=accorciamento del provino / lunghezza iniziale

(Questa è la grandezza che viene controllata dalla macchina)

.

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• 1.2.3 – Perchè una simile differenza di comportamento?

tens

ione

deformazione

Nella prova a controllo di forza (tensione) la risposta in deformazione è una funzione a due valori: il ramo ascendente è stabile, il ramo discendente è instabile. Quando la macchina ha raggiunto la massima forza (tensione) cerca di mantenerla, ma al crescere della deformazione la resistenza diminuisce, non sussiste più equilibrio tra sollecitazione e resistenza, la macchina continua a pompare olio per cercare di riportare la forza al valore massimo, il provino viene rotto con grande rapidità in modo apparentemente fragile.

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tens

ione

deformazione

Nella prova a controllo di spostamento la macchina fa crescere gradualmente la deformazione. Ad ogni valore di deformazione corrisponde uno ed un solo valore di tensione. La prova è stabile anche nella parte discendente. La prova a controllo di deformazione permette di seguire la parte non-lineare (post-elastica) del comportamento del provino.

resi

sten

za

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• 1.3 - Resistenza e deformazione ultima

tens

ione

deformazione

resi

sten

za

La resistenza è il valore massimo della tensione. Il provino, però, può raggiungere deformazioni più ampie senza essere rotto. Occorre un criterio per definire rotto il provino. La corrispondente deformazione è detta “deformazione ultima”

Tens

ione

ulti

ma

= 0,

85 re

sist

enza

Deformazione ultima

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•1.4 – Modelli semplificatiIl comportamento dei materiali è spesso rappresentato con modelli semplificati

•1.4.1 Calcestruzzo

Tens

ione

σ

Resistenza fc

Deformazione ε

εu=deformazione ultima= 0,0035 (3,5 mm/m)

(limite per flessione e presso-flessione)

ε = 0,002 (2 mm/m)

(limite per forza normale pura)

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• 1.4.2 Acciaio

Tens

ione

σ

Deformazione ε

Resistenza (snervamento) fy

ε y= 2 mm/mε u= 10 mm/m

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L’azione sismica• Azione sismica scuotimento multidirezionale del suolo

– Azione sismica azione dinamica (le forze inerziali non sono trascurabili rispetto a quelle statiche)

• Rappresentare l’ azione sismica con un sistema di forze statiche equivalenti non ha riscontro fisico, ma è un espediente per semplificare l’analisi strutturale.

• Il terremoto si misura con l’intensità (scale Mercalli) o la magnitudo (scala Richter)

• Il terremoto è un evento di breve durata (la durata è << del tempo che intercorre tra eventi successivi.

• Gli intervalli tra eventi successivi e la probabilità di un evento futuro sono descrivibili come PROCESSO ALEATORIO DISCRETO

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Il terremoto come processo aleatorioDomanda: qual è la probabilità che in n anni si verifichi

almeno un terremoto di intensità superiore o uguale ad un valore assegnato?

Se si assume che:• Il terremoto sia descritto da un processo stocastico senza memoria;• Che i parametri del processo non mutino nel tempo;

la risposta alla domanda viene dalla distribuzione esponenziale:

0

0

con sismi due tramedio intervallo Ritorno) di (Tempo

;1

:ove -1 anni]in[

IITRTR

enIIP t

≥=

=

=≥ ⋅−

λ

λ

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Il problema inversoDomanda: Qual è il Tempo di Ritorno di un terremoto

che ha il 10% di probabilità di verificarsi almeno una volta in n anni?

[ ] λλ 1;

1,011ln1

11ln1

0

=⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛−

=⎥⎥⎦

⎢⎢⎣

⎡⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛≥−

= TRnIIPn

39001950975195TR (P[I ≥ I0] = 5%)

190095047595TR (P[I ≥ I0] = 10%)

n = 200 annin = 100 annin = 50 annin = 10 anni

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PGA/PGA(475 anni)- qualitativo

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1,4

1,6

0 200 400 600 800 1000 1200

TR - Tempo di ritorno

PG

A r

elat

iva

PGA/PGA(475 anni)

Il diagramma mostra, qualitativamente, il legame tra TR e PGA. In questo caso:

• Se il TR passa da 500 a 100 anni la PGA si riduce di 2,5 volte.

• Se il TR passa da 500 a 1000 anni la PGA cresce di 1,4 volte.

PGA=accelerazione di picco al suolo

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Terremoto di progetto (SLU) per le costruzioni ordinarie

Durata della vita attesa di una costruzione 50 anni

Il terremoto di progetto per una costruzione ordinaria ai fini delle verifiche a SLU ha:

• probabilità di occorrenza o superamento del 10% in 50 anni;

• tempo di ritorno (TR) di 475 anni

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Time [sec]4035302520151050

Acce

lera

tion

[g]

0.8

0.6

0.4

0.2

0

-0.2

-0.4

Conseguenze della natura dell’azione

sismica1. Il sisma è uno scuotimento

multi-direzionale del suolo

Time [sec]4035302520151050

Acce

lera

tion

[g]

0.80.6

0.40.2

0-0.2

-0.4-0.6

Time [sec]4035302520151050

Velo

city

[cm

/sec

]

60

40

20

0

-20

-40

Time [sec]4035302520151050

Dis

plac

emen

t [cm

]

151050-5

-10-15-20-25

1

2

3

4

Terremoto di Chi-chi, Taiwan, 1999; Accelerazione massima : 0.8531gVelocità massima : 83.40339cm/secSpostamento massimo : 34.74684cm

•Figg.1 e 2: accelerogrammi in due direzioni ortogonali

•Figg.3 e 4: velicità e spostamentonella seconda direzione

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Azione e risposta• Nel caso statico le forze esterne

sono equilibrate dalle forze di richiamo elastico;

• Nel caso sismico l’equilibrio si stabilisce tra tre sistemi di forze:– Forze di richiamo elastico;– Forze inerziali;– Forze dissipative;

• In una vibrazione forzata la risposta della struttura può essere sensibilmente più ampia della eccitazione, come si sperimenta facilmente con un semplice pendolo;

• L’amplificazione della risposta dipende essenzialmente dalla natura del suolo e dalle proprietà dinamiche della struttura.

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Collasso fragile Comportamento duttilem

Accelerazione

Forza inerziale

Fi=-ma1Collasso fragile

a1

a0

Cerniera plastica

Suolo

Spostamento

d1

d0

t

Spostamenti assoluti

d1

d0

Spostamento rel.ultimo

Max. escursione allimite del collasso

Il collasso fragile avviene Quando Fi supera la resistenza

Nel comportamento duttile è lo spostamento relativo al suolo che governa lo stato limite ultimo

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Scommette di poter scuotere orizzontalmente il vassoio senza far cadere il bicchiere o versare la birra

La duttilità

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Il bicchiere non cade, perchè il vassoio è sufficientemente largo;......

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....... il cameriere vince la scommessa anche se un po’ di schiuma si è versata.

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Se il vassoio fosse più piccolo, il bicchiere cadrebbe!

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• Una struttura duttile è come il bicchiere sul vassoio

grande (azzurro),

• Una struttura duttile è capace di elevate

deformazioni plastiche senza collassare prima che

l’azione del terremoto inverta il suo verso;

• una struttura fragile è come il bicchiere sul vassoio

piccolo (verde). Collassaprima che l’azione del sisma si sia invertita

quiete

Scuotimento: il bicchiere non cade solo se il

vassoio è grande

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Gerarchia delle resistenze:?

Componenti strutturali o meccanismi di rottura

fragili

Componenti strutturalio meccanismi di rottura

duttili

La resistenza è sufficiente a trasferire

semprela rottura a

componenti omeccanismi

duttili

Verificati sela resistenza supera le

sollecitazioni imposte dalloscenario della combinazione

delle azioni esterne

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Sistema elastico ad un grado di libertà (SDOF)

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SPETTRO DI RISPOSTA: DEFINIZIONE

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L’azione sismica: Spettro di risposta

• Si definisce spettro ogni diagramma che ha in ascisse frequenze o periodi

• Lo SPETTRO DI RISPOSTA riporta in ordinate le risposte massime in accelerazione, velocità o spostamento di un oscillatore semplice in funzionedel suo PERIODO PROPRIO (T =2π m / k )

• m=massa dell’oscillatore• K=rigidezza elastica

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Costruzione dello spettro di risposta

Risolvendo l'equazione del moto per un assegnato valore di f (f=1/T) si può valutare il massimo valore (umax) dello spostamento relativo u: tale quantità prende il nome di spostamento spettrale e viene usualmente indicato con il simbolo SD. Ripetendo questa operazione per diversi valori di f si ottengono diversi valori di SD che possono essere riportati in un diagramma in funzione del periodo T (o della frequenza f) dove ogni curva corrisponde ad un valore del fattore di smorzamento relativo ζ.

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Relazioni tra spettri di risposta

• Si traccia Sv

• SD = Sv /ω

• Sa = ω2 SD = ω Sv

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0( ) 0g

g

mU cu kum u u cu ku

mu cu ku mu

+ + =+ + + =

+ + = −

&& &

&& && &

&& & &&

Terremoto(accelerogramma sismico al suolo)

Risposta della struttura al sisma.

Sistema elastico ad un grado di libertà (SDOF)

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µ = δ u/ δ e qSa = spettro elastico di

accelerazione

SD = spettro elastico di spostamento

Se la struttura è duttile, è lo spostamento che governa il raggiungimento del

limite ultimo: SD ≤ δu

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SD ≤ δu

SD ≤ μ·δe

SD ≤ δu

SD ≤ μ·δeδu=μ·δe

Sa = ω2SD=(k/m)SD

Sa=kSD/m ≤ μ·kδe/ m

K·δe=Fu

Fu ≥ m·Sa/μ

Fu E; Sa Se ; μ q

E = m·Se/q = m·Sd

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Spettro di progetto SLU, orizzontale, suolo B, Categoria I

0,000,200,400,600,801,001,20

0 0,5 1 1,5 2 2,5

Periodo [s]

Acce

lera

zion

e [g

]q=1q=2q=3q=4q=5DM '96, SLU

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•scelta della azione sismica di progetto•

SLU-LSD

adozione di un modello meccanico della struttura in grado di descriverne con accuratezza la risposta sotto azione dinamica;

scelta di un metodo di analisi adeguato alle caratteristiche della struttura;

esito positivo delle verifiche di resistenza e di compatibilità degli spostamenti;

adozione di tutte le regole di dettaglio volte ad assicurare caratteristiche di duttilità agli elementi strutturali ed alla costruzione nel suo insieme, secondo quanto indicato nei capitoli relativi a strutture realizzate con i diversi materiali.

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SICUREZZA NEI CONFRONTI DELLA STABILITÀ (STATO LIMITE ULTIMO -

SLU)

• Sotto l’effetto della azione sismica di progetto le strutture degli edifici, ivi compresi gli eventuali dispositivi antisismici di isolamento e/o dissipazione, pur subendo danni di grave entità agli elementi strutturali e non strutturali, devono mantenere una residua resistenza e rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali e l’intera capacità portante nei confronti dei carichi verticali.

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Resistenza

Per tutti gli elementi strutturali e non strutturali, inclusi nodi e connessioni tra elementi,

• Fd ≤ Rd• Rd = resistenza di calcolo, secondo le

regole specifiche indicate per ciascun tipo strutturale.

• Rd include gli effetti di secondo ordine• Fd tiene conto della gerarchia delle

resistenze

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Effetti del secondo ordine? trascurati se ad ogni piano:

θ = P dr / V h < 0.1dove:

- P = il carico verticale totale di tutti i piani superiori al piano in esame

- dr = spostamento interpiano- V =la forza orizzontale totale al piano in esame- h =l’altezza del piano

Quando θ è compreso tra 0.1 e 0.2 gli effetti del secondo ordine possono essere presi in conto incrementando le forze sismiche orizzontali di un fattore pari a 1/(1-θ ).

Θ ≯ 0.3.

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elementi costruttivi non strutturali

L’ azione sismica su tutti gli elementi non strutturali fonte di pericolo vale Fa (applicata al baricentro dell’elemento non strutturale):

dove: - Wa è il peso dell’elemento- è il fattore di importanza - qa è il fattore di struttura dell’elemento, da considerare pari ad 1 per elementi

aggettanti a mensola (quali ad esempio camini e parapetti collegati alla struttura solamente alla base) e pari a 2 negli altri casi (ad esempio per pannelli di tamponamento e controsoffitti)

- Sa è il coefficiente di amplificazione di cui alla relazione seguente

dove: - ag è l’accelerazione di progetto al terreno- Z = altezza del baricentro dell’elemento rispetto alla fondazione- H =altezza della struttura- g = accelerazione di gravità- Ta = il primo periodo di vibrazione dell’elemento non strutturale- T1 è il primo periodo di vibrazione della struttura nella direzione considerata

aIaaa qSWF /γ⋅⋅=

⎟⎟

⎜⎜

⎟⎟

⎜⎜

⎛⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛−+⎟

⎠⎞

⎜⎝⎛ −=

2

111/13

TTg

HZSaS a

ga

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Lo spettro di risposta elastico:

⎟⎠⎞

⎜⎝⎛⋅⋅⋅⋅=≥

⎟⎠⎞

⎜⎝⎛⋅⋅⋅⋅=<≤

⋅⋅⋅=<≤

⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛−⋅⋅+⋅⋅=<≤

2DC

geD

CgeDC

geCB

BgeB

TTT2.5Sa(T)S ; TT

TT2.5Sa(T)S ; TTT

2.5Sa(T)S ; TTT

12.5(TT1Sa(T)S ; TT0

η

η

η

η

Spettro di risposta elastico per componente orizzontale

Con:

ξ = coef. di smorzamento viscoso

Cat. S TB TC TDA 1 0.15 0.4 2

B, C, D 1.25 0.15 0.5 2E 1.35 0.2 0.8 2

0.55)10/(5 ≥+= ξν

⎟⎠⎞

⎜⎝⎛⋅⋅⋅⋅⋅=≥

⎟⎠⎞

⎜⎝⎛⋅⋅⋅⋅⋅=<≤

⋅⋅⋅⋅=<≤

⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛−⋅⋅+⋅⋅⋅=<≤

2DC

gveD

CgveDC

gveCB

BgveB

TTT3Sa0.9(T)S ; TT

TT3Sa0.9(T)S ; TTT

3Sa0.9(T)S ; TTT

13(TT1Sa0.9(T)S ; TT0

η

η

η

η

Spettro di risposta elastico per componente verticale

Con:Cat. S TB TC TD

A, B, C, D, E 1 0.05 0.15 1

Gli spettri sono applicabili per T ≤ 4 s

Spettro dello spostamento SDe(T):

2

eDe 2T(T)S(T)S ⎟

⎠⎞

⎜⎝⎛⋅=

πDalla definizione di accelerazione

spettrale

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PROTEZIONE NEI CONFRONTI DEL DANNO (STATO LIMITE DI DANNO - SLD)

Le costruzioni nel loro complesso, includendo gli elementi strutturali e non strutturali, non devono subire danni gravi ed interruzioni d’uso in conseguenza di eventi sismici che abbiano una probabilità di occorrenza più elevata di quella dell’azione sismica di progetto

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Stato limite di danno

a) edifici con tamponamenti collegati rigidamente alla struttura che interferiscono con la deformabilità della stessa

dr < 0.005 h

b) edifici con tamponamenti collegati elasticamente alla strutturadr < 0.0075 h

d) edifici con struttura portante in muratura ordinariadr < 0.003 h

e) edifici con struttura portante in muratura armatadr < 0.005 h

dove:- dr è lo spostamento interpiano- h è l’altezza del pianoIn caso di coesistenza di diversi tipi di tamponamenti o struttura portante nel

medesimo piano dell’edificio dovrà essere assunto il limite di spostamento più restrittivo.

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Lo spettro di risposta per S. L. di DANNO:

Spettro elastico

2.5

Elastico Cat. AElastico Cat. E

Elastico Cat. B, C, D

S.L.U. Cat. A

S.L.U. Cat. ES.L.U. Cat. B, C, D

S.L.D. Cat. A

S.L.D. Cat. ES.L.D. Cat. B, C, D

Grafici degli spettri:

Spettri di risposta per:

ξ = 5% ⇒ ν = 1 ; q = 2

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Immagini dal mondo

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