convegno del 4 maggio 2013

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Nutrizione dell’Anziano PROBLEMI E PROPOSTE assi alimentare in alcune strutture per A

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Page 1: Convegno del 4 maggio 2013

La Nutrizione dell’Anziano :PROBLEMI E PROPOSTE

La prassi alimentare in alcune strutture per Anziani

Page 2: Convegno del 4 maggio 2013

L’attenzione per le condizioni di vita delle persone anziane, basata non

solo sul dare le cure, ma, soprattutto, sul prendersi cura di

loro, ha portato alla realizzazione di questa ricerca.

Page 3: Convegno del 4 maggio 2013

Il questionario su “La prassi alimentare in alcune strutture per anziani” nasce, quindi, dall’interesse e dall’impegno a migliorare la qualità dell’assistenza all’interno delle strutture residenziali e ha portato alla realizzazione di un’indagine conoscitiva sullo stato dell’arte della ristorazione sanitaria. Questa prima fase di ricerca tiene conto delle buone pratiche inerenti il cibo, dell’organizzazione della ristorazione, dell’attenzione ai luoghi e ai tempi di somministrazione del pasto e, inoltre, il questionario indaga sulle pratiche di screening e monitoraggio della nutrizione dei pazienti.

L’ i n d a g i n e è s t a t a s v o l t a s u 2 5 q u e s ti o n a r i i n v i a ti a l l e s t r u tt u r e a s s o c i a t e U N E B A .

Possiamo affermare che il risultato ottenuto è stato positivo. La seguente presentazione mostra la sintesi dei risultati che la ricerca ha ottenuto e delle conseguenti riflessioni emerse.

Page 4: Convegno del 4 maggio 2013

Per stagionalità

Menù settimanale

Menù Bisettimanale

Altro

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12

14

9

1

Come viene organizzato il menù in Struttura?

Mensile

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Viene invogliato a lavarsi le mani o se impossibilitato gli vengono lavate

Si accompagna in sala pranzo e si fa assumere una posizione agiata e comoda per alimentarsi

Se allettato si fa assumere posizione semiseduta e si dispone il tavolino sopra il suo grembo ad un’altezza adeguata per permettergli di vedere cosa vi è stato collocato

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

25

21

22

Dal punto di vista igienico come viene preparato l’ospite ai pasti?

Page 6: Convegno del 4 maggio 2013

Il menù presenta varietà

Il pasto viene visto come momento sociale e gradevole senza fretta e confusione

   Si rispettano le abitudini religiose

   I cibi vengono presentati in maniera da stimolare l’appetito esaltando sapori e profumi

Si crea affollamento della portata sul tavolo

Se l’ospite presenta ipovisus ma si alimenta autonomamente, si informa della disposizione di posate, stoviglie ecc.

Si stimola l’ospite a mangiare con la propria capacità residua

0 5 10 15 20 25 30

16

22

17

21

1

20

24

Quali caratteristiche presenta il momento del pasto?

Page 7: Convegno del 4 maggio 2013

Menù Di-abetici

Menù Aproteico

Menù per Disfagia

Altro

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18

10

12

11

La struttura presenta menù speciali per soggetti affetti da patologie?

Menù adattati alle situazioni specifiche

Page 8: Convegno del 4 maggio 2013

Gestita in proprio (dal proprio personale e dalle proprie strutture)

Data in appalto a ditte esterne (specializzate in ristorazione collettiva)

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22

21

4

La ristorazione è :

Page 9: Convegno del 4 maggio 2013

Si, mediante la stima degli alimenti avanzati

al termine del pasto

Valutando il n. di lamentele per qualità del cibo da parte degli

ospiti/operatori

Valutando il n. di lamentele per quantità del cibo da parte degli

ospiti/operatori

0 5 10 15 20 25

17

23

16

L'ospite viene tenuto in considerazione circa il gradimento del menù ?

Page 10: Convegno del 4 maggio 2013

Colazione –Spuntino – Pranzo – Merenda -

Cena

Colazione – Pranzo – Merenda – Cena

Colazione – Pranzo – Cena

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1

23

0

La frequenza dei pasti come viene strutturata ?

Page 11: Convegno del 4 maggio 2013

2 ore

3 ore

4 ore

Più di 10 ore da cena a colazione

0 2 4 6 8 10 12 14

1

12

12

8

Tra un pasto e l'altro quante ore intercorrono ?

Le strutture effettuano 4 pasti al giorno

intervallati l’uno dall’altro 3 / 4 ore

Nella struttura in cui si fa anche lo spuntino

Page 12: Convegno del 4 maggio 2013

Si, da parte dei parenti

Si, tramite distributori automatici

Si, al bar

No mangiano solo alimenti forniti dalla struttura

0 2 4 6 8 10 12 14

13

9

4

11

Gli ospiti assumono derrate alimentari differenti da quelle fornite dalla struttura?

Page 13: Convegno del 4 maggio 2013

Si, tutti i giorni

Si, solo in occasioni speciali o durante le

festività

No

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1

18

6

Il pranzo è aperto ai parenti ?

Page 14: Convegno del 4 maggio 2013

Sala pranzo/refettorio

Per soggetti con disabilità a letto

Per gli ospiti che non tollerano confusione a letto

Altro

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24

18

6

1

Il pranzo viene svolto in un luogo preciso ?

Page 15: Convegno del 4 maggio 2013

Mezz’ora

Tre quarti d’ora

  Un’ora

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3

9

13

In quanto tempo viene consumato il pasto ?

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Si , al momento del ricovero

  Si , ogni sei mesi

   Si, una volta l’anno

  No

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8

3

0

La struttura effettua un'accurata valutazione dello stato nutrizionale ?

Page 17: Convegno del 4 maggio 2013

Misure Antropometriche

  Esami Ematochimici

  Esame Bioimpendeziometrico (BIA)

Altro

0 5 10 15 20 25 30

4

24

0

7

Se si , quali metodiche si utilizzano ?

di cui 2 eseguono anche MNA test

Page 18: Convegno del 4 maggio 2013

Listino acquisti

Calcolo dei fabbisogni e richieste specifiche dai reparti o mediante protocolli terapeutici

Gestione ordine acquisti

Carico magazzini con bolla di entrata

 Movimentazione materiali

 Gestioni magazzino

0 5 10 15 20 25

17

16

22

20

16

19

La struttura presenta dei moduli di approvvigionamento e logistica ?

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Dall’indagine è emerso che c’è una buona sensibilità nel mondo sanitario rispetto all’alimentazione dei pazienti come complemento alla cura medica. Il pasto assume un significato che va oltre il soddisfacimento di fabbisogni nutrizionali e diventa un’importante occasione di relazione e di scansione della giornata.E’ di fondamentale importanza identificare, in modo precoce, i soggetti malnutriti o a rischio di malnutrizione, quando vengono ricoverati nelle strutture.Nell’ottica di considerare l’alimentazione parte integrante della cura, si dovrebbe creare una cartella nutrizionale che non è solo un documento infermieristico-assistenziale, ma ha una valenza clinica a tutti gli effetti e , per questo motivo, deve essere visibile a tutto il personale medico e sanitario assistenziale.

Page 20: Convegno del 4 maggio 2013

La cartella al suo interno dovrebbe contenere :

• La valutazione del rischio nutrizionale ottenuta attraverso il MNA (Mini Nutritional Assessment), test di screening validato per la popolazione anziana, eseguito entro 48 ore dall’ingresso e ripetuto almeno ogni 7 giorni nei casi che lo richiedono;• Monitoraggio del peso corporeo ;• BIA (analisi bioimpedenziometrica) ;• Misure Antropometriche ;• Esami Ematochimici ;• Indicazione del tipo di alimentazione.

Page 21: Convegno del 4 maggio 2013

L’analisi della composizione corporea con il bioimpedenziometro (BIA) permette di valutare lo stato idrico e nutrizionale del soggetto, utilizzando le misurazioni delle proprietà elettriche dei tessuti come dati clinici e, con la combinazione del dinamometro, si può valutare e sorvegliare anche l’efficienza motoria.

E’ riconosciuta, dalla comunità scientifica, l’importanza dell’alimentazione corretta e bilanciata nella prevenzione delle malattie e nel mantenimento di un buon stato di salute.

Page 22: Convegno del 4 maggio 2013

Questa regola vale per tutte le età,

ma è estremamente importante

continuare a rispettarla nell’età

anziana, che ha maggiore difficoltà a

mantenere un adeguato equilibrio

idro-elettrolitico, un’omeostasi

fondamentale per la “Vita”.

Page 23: Convegno del 4 maggio 2013

GRAZIE PER LA VOSTRA CORTESE

ATTENZIONE