composizione dei gruppi di ricerca: a) - ricercatori · 2002. 7. 16. · antonio silvestri hanno...

73
Altri_impegni I II IV V ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Preventivo per l'anno COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI Componenti del Gruppo e ricerche alle quali partecipano: 2003 ALICE_TRAC ALICE_ZDC IPER ALICE Cognome e Nome Qualifica Dipendenti Incarichi Ruolo Art. 23 Ricerca Assoc. Affer. al Gruppo RICERCHE DEL GRUPPO IN % Percentuale impegno in altri Gruppi N. ALICE_GRID Coordinatore: Gruppo 3 CAGLIARI Struttura Corrado Cicalò 1 ADAMO ALESSANDRA 3 50 DIS 2 CICALO' CORRADO Ric 3 50 30 20 3 CUGUSI LEONINO 3 30 50 20 R.U. 4 DE FALCO Alessandro 3 30 40 30 R.U. 5 FLORIS MICHELE 3 40 60 Dott. 6 MACCIOTTA M. PAOLA 3 100 P.A. 7 MASONI ALBERTO I Ric 50 3 20 20 10 8 MUNTONI CARLO 3 60 40 P.O. 9 MURA DANIELE 50 3 50 AsRic 10 PUDDU GIOVANNA 3 50 50 P.A. 11 SERCI SERGIO 3 40 40 20 P.O. 12 SIDDI ELISABETTA 3 70 30 DIS 13 TOCCO LUISANNA 3 70 30 Dott. 14 USAI GIANLUCA 3 50 50 R.U. Mod. G. 1 INSERIRE I NOMINATIVI IN ORDINE ALFABETICO (N.B. NON VANNO INSERITI I LAUREANDI) 1) PER I DIPENDENTI: Indicare il profilo INFN 2) PER GLI INCARICHI DI RICERCA: Indicare la Qualifica Universitaria (P.O, P.A, R.U) o Ente di appartenenza 3) PER GLI INCARICHI DI ASSOCIAZIONE: Indicare la Qualifica Universitaria o Ente di appartenenza per Dipendenti altri Enti; Bors.) Borsista; B.P-D) Post-Doc; B.Str.) Borsista straniero; Perf.) Perfezionando; Dott.) Dottorando; AsRic) Assegno di ricerca; S.Str.) Studioso straniero; DIS) Docente Istituto Superiore 4) INDICARE IL GRUPPO DI AFFERENZA LA PERCENTUALE DI IMPEGNO NEGLI ESPERIMENTI SI RIFERISCE ALL’IMPEGNO TOTALE NELLA RICERCA, ANCHE AL DI FUORI DELL’INFN Ricercatori 1.0 5.1 3.1 4.2 A. MASONI partecipa con un 10% su DOT1 Note:

Upload: others

Post on 27-Nov-2020

5 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Alt

ri_i

mp

egn

i

I II IV V

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI Componenti del Gruppo e ricerche alle quali partecipano:

2003

ALI

CE

_TR

AC

ALI

CE

_ZD

C

IPE

R

ALI

CE

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ricerca Assoc.

Affer. al

Gruppo

RICERCHE DEL GRUPPO IN % Percentuale impegno

in altri GruppiN.

ALI

CE

_GR

ID

Coordinatore:

Gruppo

3CAGLIARI

Struttura

Corrado Cicalò

1 ADAMO ALESSANDRA 3 50DIS

2 CICALO' CORRADO Ric 3 50 30 20

3 CUGUSI LEONINO 3 30 50 20R.U.

4 DE FALCO Alessandro 3 30 40 30R.U.

5 FLORIS MICHELE 3 40 60Dott.

6 MACCIOTTA M. PAOLA 3 100P.A.

7 MASONI ALBERTO I Ric 503 20 20 10

8 MUNTONI CARLO 3 60 40P.O.

9 MURA DANIELE 503 50AsRic

10 PUDDU GIOVANNA 3 50 50P.A.

11 SERCI SERGIO 3 40 40 20P.O.

12 SIDDI ELISABETTA 3 70 30DIS

13 TOCCO LUISANNA 3 70 30Dott.

14 USAI GIANLUCA 3 50 50R.U.

Mod. G. 1

INSERIRE I NOMINATIVI IN ORDINE ALFABETICO (N.B. NON VANNO INSERITI I LAUREANDI)

1) PER I DIPENDENTI: Indicare il profilo INFN2) PER GLI INCARICHI DI RICERCA: Indicare la Qualifica Universitaria (P.O, P.A, R.U) o Ente di appartenenza3) PER GLI INCARICHI DI ASSOCIAZIONE: Indicare la Qualifica Universitaria o Ente di appartenenza per Dipendenti altri Enti;

Bors.) Borsista; B.P-D) Post-Doc; B.Str.) Borsista straniero; Perf.) Perfezionando; Dott.) Dottorando; AsRic) Assegno di ricerca; S.Str.) Studioso straniero;

DIS) Docente Istituto Superiore4) INDICARE IL GRUPPO DI AFFERENZA

LA PERCENTUALE DI IMPEGNO NEGLI ESPERIMENTI SI RIFERISCE ALL’IMPEGNO TOTALE NELLA RICERCA, ANCHE AL DI FUORI DELL’INFN

Ricercatori 1.0 5.1 3.1 4.2

A. MASONI partecipa con un 10% su DOT1Note:

Page 2: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Assoc.Tecnologica

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: B) - TECNOLOGI

Componenti del Gruppo e ricerche alle quali partecipano:

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art.23

RICERCHE DEL GRUPPO IN % Percentuale impegno in altri Gruppi

I II IV V

N.

ALI

CE

_TR

AC

K

ALI

CE

_ZD

C

IPE

R

ALI

CE

ALI

CE

_GR

ID

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Alt

ri_i

mp

egn

i

Coordinatore:

Gruppo

3CAGLIARI

Struttura

Corrado Cicalò

1 ATANASSOV IVAN HRISTOV 80 20I Tecn

2 BOSIN ANDREA 100Univ.

3 CADEDDU SANDRO 20 10Tecn 30

4 SILVESTRI ANTONIO Tecn 10 1010

Mod. G. 2

1) PER I DIPENDENTI: Indicare il profilo INFN

2) PER GLI INCARICHI DI ASSOCIAZIONE: Indicare Ente da cui dipendono, Bors. T.) Borsista Tecnologo

Note:

Page 3: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Alt

ri_i

mp

egn

i

COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: C) - TECNICI Componenti del Gruppo e ricerche alle quali partecipano:

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art.36 Collab.tecnica

Assoc.tecnica

RICERCHE DEL GRUPPO IN % Percentuale impegno in altri Gruppi

I II IV V

N.

ALI

CE

_TR

AC

K

ALI

CE

_ZD

C

IPE

R

ALI

CE

ALI

CE

_GR

ID

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Coordinatore:

Gruppo

3CAGLIARI

Struttura

Corrado Cicalò

ARBA MAURO Cter1 3050

ARTICOLO 15 OFFICINA2 80 20Cter

MARRAS DAVIDE Cter3 3040 30

SIRIGU IGNAZIO4 60Univ.

TUVERI MARCELLINO Cter5 3040 10

Mod. G. 3

1) PER I DIPENDENTI: Indicare il profilo INFN

2) PER GLI INCARICHI DI COLLABORAZIONE TECNICA: Indicare Ente da cui dipendono

2) PER GLI INCARICHI DI ASSOCIAZIONE TECNICA: Indicare Ente da cui dipendono

Note:

Page 4: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Mod. G. 4

PREVISIONE DELLE SPESE DI DOTAZIONE E GENERALI DI GRUPPO

VOCI DI SPESA DESCRIZIONE DELLA SPESAIMPORTI

Parzial i TotaleCompet.

In kEuro

Via

gg

i e

Mis

sio

ni

Estero

Interno

Materialedi Consumo

Pubblicazioni Scientifiche

Spese Calcolo

Affitti e

Manutenzione

Apparecchiature

(1)

Dettaglio della previsione delle spese del Gruppo che non afferisconoai singoli Esperimenti e per l’ampliamento della Dotazione di base del Gruppo

Materiale

Inventariabile

Spese Seminari

(1) Indicare tutte le macchine in manutenzione

Trasporti e facch.

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

8,0

Viaggi del coordinatore 4,0Part. a scuole e congressi 4,0

14,0

Partecipazione a conferenze e scuole 14,0

3,53,5

8,0

8,0

Cassette dati, minuterie elettroniche, materiale vario

TOTALI

Consorzio Ore CPU Spazio Disco Cassette Altro

6,0

7,0

46,0

89,5

Sistema di acquisizione

Manutenzione software cadence2,5

12,0Multimetro di precisione

Manutenzione CALF 35+2 Sun Lab. Elettr. (177 EUR/mese +IVA)1,5

7,0Moduli VME

Licenze LSF

4,02 PC5,0Schede GPIB-ethernet

12,02 Crate NIM e CAMAC

3,0Ristampa lavori e pubblicazioni varie 3,0

3,0

Gruppo

3CAGLIARI

Struttura

Page 5: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

14,0 16,0 10,0 40,0ALICE_GRID

21,0 96,0 27,5 330,07,0 16,5 498,0ALICE_TRACK

9,0 42,0 281,5 23,02,5 5,5 363,5ALICE_ZDC

11,5 36,0 34,0 4,0 85,5IPER

ALICE

Miss. interno

Miss. estero

Mater.di cons.

Trasp. e Facchin.

Spese Calc.

Mater.Invent.

Costruz. Appar.

TOT.Compet.

Mod. G.5

Totali (A+B+C)

PREVISIONE DELLE SPESE PER LE RICERCHE

SIGLA

ESPERIMENTO

RIEPILOGO DELLE SPESE PREVISTE PER LE RICERCHE DEL GRUPPO In kEuro

Pubbl. Scient.

Spese Semin.

S P E S A P R O P O S T A

A)

Esp

erim

enti

o In

iz.S

pec

ific

he

Gr.

IV in

Co

rso

Totali A)

C) Dotazioni di Gruppo

Totali B)

B) E

sper

imen

ti o

Iniz

.Sp

ec. G

r. IV

da

Iniz

iare

Aff. eManut. App.

89,5

1'076,5

14,0 8,0 3,5 3,0 7,0 46,0

204,0 351,0 9,5 7,0 82,03,5 3,0 353,0

8,0

63,5

190,0 343,0 9,5 36,0 987,0353,0

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

55,5

Gruppo

3CAGLIARI

Struttura

Page 6: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

INFORMAZIONI GENERALIIONI PESANTI RELATIVISTICI

CERN

ALICE_GRID

LHC

Fascio di Ioni P6 a 2.7 TeV per nucleoneFascio di protoni a 7 TeV

Urti Nucleo Nucleo ad alta energia.Transizione di fase materia deconfinataFormazione del QUARK-GLUON plasma

GENERAL PURPOSE DETECTOR

BA, BO, CA, CT, LNL, PD, RM, SA, TO, TS

BIRMINGHAM,BRATISLAVA,CALCUTTA,GATCHINA,HEIDELBERG,JAIPUR,MEXICO CITY,NANTES,NOVOSIBIRSK,REHOVOT,STRASBOURG,UTRECHT,WARSAW,ORSAY,SACLAY,CLERMONT-FERRAND

INIZIO PRESA DATI PREVISTO NEL 2007. Durata>10 ANNI

Linea di ricerca

Laboratorio ovesi raccolgono i dati

Sigla delloesperimento assegnata

dal Laboratorio

Acceleratore usato

Fascio

(sigla e caratteristiche)

Processo fisico studiato

Apparato strumentale utilizzato

Sezioni partecipanti all'esperimento

Istituzioni esterneall'Ente partecipanti

Durata esperimento

Mod. EC. 1

Esperimento Gruppo

Ricercatoreresponsabile locale:

CAGLIARI

012 ALICE_GRID 3

S. SERCI

CAGLIARI

Incar. di Ric.ALBERTO MASONI

CodiceISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

[email protected]:

[email protected]

(a cura del responsabile locale)

RappresentanteNazionale:

Struttura diappartenenza:

e-mail:

Posizionenell'I.N.F.N.:

Page 7: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Mat

eria

leC

onsu

mo

Tras

p.e

fac

ch.

Spe

seC

alco

lo

Affi

tti e

man

uten

z.ap

pare

cchi

at.

Mat

eria

leIn

vent

aria

bile

Cos

truz

ione

App

arat

i

PREVENTIVO LOCALE DI SPESA PER L’ANNO 2003 In kEuro

(a cura del responsabile locale)

VOCIDI

SPESA

DESCRIZIONE DELLA SPESA

Via

ggi e

mis

sion

i

Est

ero

Inte

rno

Consorzio Ore CPU Spazio Disco Cassette Altro

Totale

Sist. backup su nastro per farm e 1 TB disco (CFR DATABASE)

Mod. EC. 2

Partecipazione Workshop INFN-GRID e riunioni Testbed (2pers)

Masoni (50%): riun. LHC Comp.Grid+Meet. Datagrid e LHC Comp.

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

Riunioni tech. ed exec. board prog. INGN-GRIDPartecipazione incontri con referee

Mura (50%): DATAGRID meeting Part. Workshop Datagrid (2 x anno x 2 pers, 1 pers x meet.)

IMPORTI

ParzialiTotale

Compet.

A cu ra de l l a Comm.ne S c i e n t i f i c a N a z i o n a l e

10,0

14,0

16,0

10,0

40,0

6,0

8,0

5,03,0

4,04,0

Codice EsperimentoALICE_GRID

Gruppo3012

Resp. loc.: ALBERTO MASONI

Sono previsti interventi di edilizia e/o impiantistica che ricadono sotto la disciplina della legge Merloni?Breve descrizione dell'intervento:

Page 8: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

(a cura del responsabile locale)All. Mod. EC. 2

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

ALLEGATO MODELLO EC 2

VEDI ALLEGATO EC2 ALICE GRID

Codice EsperimentoALICE_GRID

Gruppo3012

Resp. loc.: ALBERTO MASONI

Page 9: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Attività svolta nel periodo luglio 2001 – giugno 2002 L’ attività svolta dalla sede di Cagliari riguarda 3 settori: Management progetti calcolo in ambito INFN e internazionale. In questa attività, la sede di Cagliari ha svolto un ruolo di primo piano attraverso la partecipazione di Alberto Masoni (coordinatore del computing per ALICE Italia) all’ Executive Board del progetto INFN-GRID. Attraverso questo progetto viene gestita la partecipazione INFN sia ai progetti EU DataGrid e Datatag, sia al computing LHC. Per ciò che concerne il Computing ad LHC il 2002 ha visto il lancio dell’ LHC Computing Grid Project, approvato dal Council del CERN a settembre del 2001. Questo progetto gestirà il computing ad LHC come un progetto comune, gestendo anche le interazioni con i progetti Grid EU e US, la collaborazione fra in CERN e i centri regionali di calcolo, lo sviluppo delle applicazioni comuni degli esperimenti. Alberto Masoni svolge un ruolo attivo nel progetto in quanto membro del Project Execution Board. svolta essenzialmente da Alberto Masoni. Sviluppo core software Grid . In questo settore Daniele Mura, Andrea Bosin e Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di ALICE e il software Grid di EDG sviluppando codice specifico di interfaccia . Questo lavoro e’ stato positivamente valutato sia in ambito ALICE sia nell’ ambito INFN-Grid (WP-6, Testbed e WP8, Applications) Detector software a analisi dati. Questo settore vede il contributo di diverse persone, afferenti alle sigle ALICE-ZDC e ALICE-MU. In questo ambito oltre all’ attività di analisi dati relativa ai detector di competenza e allo studio dei canali c-cbar e b-bar sono stati dati importanti contributi al core software del muon arm e dello ZDC. Il ruolo del gruppo di Cagliari e’ ampiamente riconosciuto nell’ ambito della collaborazione: Alessandro De Falco e’ il rappresentante del MUON-ARM nell’ Offline Board di ALICE.

Ruoli e responsabilità Alessandro De Falco: rappresentante MUON ARM nell’ Offline Board di ALICE Alberto Masoni: rappresentante di ALICE nel Project Execution Board dell' LHC Computing GRID Project, chairman dell’ Intenational Computing Board di ALICE, membro dell’ Executive Board del Progetto Speciale INFN-GRID, computing coordinator ALICE Italia

Risorse disponibili e richieste

La sede di Cagliari dispone di 4 PC, assegnati con il ‘Quantum Grid’ all’ inizio del 2002, con i quali svolge l’ attività di sviluppo e test legata alle attività Grid. Inoltre dispone di una farm dedicata al calcolo per ALICE di 7 macchine biprocessore a 1.26 GHz con un disk server da 1 TB. Il disco e’ stato parzialmente finanziato nel 2001 dall’ INFN. La farm e il completamento del disco sono stati finanziati con un progetto MURST. Tale farm viene impiegata per simulazioni e analisi dati relativi allo studio dei canali c-bar e b-bar (rilevati nel MUON-ARM) correlati con la centralità dell’ evento (fornita dalla ZDC). La richiesta di 10 KEUR DI MATERIALE INVENTARIABILE, relativa all’ acquisizione di un piccolo sistema su nastro per il back-up dei dati consentirebbe di completare in modo efficiente la farm che ha gia’ adeguate potenzialità in termini di cpu e storage e, si ricorda, e’ stata realizzata con un costo, per l’ INFN, estremamente ridotto (circa 15 ML). La richiesta di 14 KEUR DI MISSIONI INTERNE E 16 KEUR DI MISSIONI ESTERE

Page 10: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

(cfr tabella) e’ legata alla copertura dei viaggi di Alberto Masoni per i ruoli di management a livello nazionale e internazionale e per i viaggi finalizzati allo svolgimento dell’ attività di Daniele Mura nel Progetto INFN-GRID a livello nazionale e nei progetti Datagrid, Datatag e ALICE-Grid a livello internazionale .

2

Page 11: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

In kEuro

Mod. EC. 3

Note:

PREVISIONE DI SPESA: PIANO FINANZIARIO LOCALE

PER GLI ANNI DELLA DURATA DEL PROGETTO

(a cura del responsabile locale)

Osservazioni del Diret tore del la Strut tura in meri to al ladisponibi l i tà d i personale e di at t rezzature:

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

Codice EsperimentoALICE_GRID

Gruppo3012

Resp. loc.: ALBERTO MASONI

Miss. interno

Miss. estero

Mater. di cons.

Trasp.eFacch.

SpeseCalcolo

Affitti emanut.appar.

Mat.inventar.

Costruz.apparati

TOTALECompetenza

14,0 16,0 10,0 40,0

TOTALI 16,0 10,0 40,0

ANNIFINANZIARI

2003

14,0

Page 12: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Mod. EC. 5

A) ATTIVITA’ SVOLTA FINO A GIUGNO 2002

B) ATTIVITA’ PREVISTA PER L’ANNO 2003

C) FINANZIAMENTI GLOBALI AVUTI NEGLI ANNI PRECEDENTI In kEuro

(a cura del rappresentante nazionale)

AnnoFinanziario

Missioni interno

Missioni estero

Materiale diconsumo

Trasp. eFacch.

SpeseCalcolo

Affitti eManut.Apparec.

Materialeinventar.

Costruz.apparati TOTALE

TOTALE

96 30,9 268,5 107,9 23,7 15,4 446,4

291,6 1'367,9 711,5 558,6 1'425,6 4'355,2

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

97 82,6 309,3 306,7 182,3 247,3 1'128,2

98 74,3 299,0 117,2 45,9 523,6 1'060,0

99 103,8 491,1 179,7 306,7 639,3 1'720,6

Codice EsperimentoALICE_GRID

Gruppo3012

Resp. Naz.: S. SERCI

Page 13: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ricerca Assoc.

Affer. al

Gruppo

Numero totale dei Ricercatori

Codice EsperimentoALICE_GRID

Gruppo

CAGLIARI

3012

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA

RICERCATORI

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ass. Tecnol.

TECNOLOGI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

N N

2,0

1,0Ricercatori Full Time Equivalent

Numero totale dei TecnologiTecnologi Full Time Equivalent

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 15 Collab.tecnica

Assoc.tecnica

TECNICI N

Numero totale dei Tecnici

Tecnici Full Time Equivalent

MASONI ALBERTO I Ric 5031

MURA DANIELE 503AsRic2

Per

cent

uale

Per

cent

uale

Per

cent

uale

(a cura del responsabile locale)Mod. EC/EN 7

Resp. loc.: ALBERTO MASONI

Page 14: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Codice EsperimentoALICE_GRID

Gruppo

CAGLIARI

3012

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA (a cura del responsabile locale)

SERVIZI TECNICI Annotazioni:

30.09.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Risultati dei test sul prototipo di sistema LV

31.12.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Inizio dell'assemblaggio dei moduli

Mod. EC/EN 8

Denominazione mesi-uomo

Resp. loc.: ALBERTO MASONI

Data completamento

MILESTONES PROPOSTE PER IL 2003 (a cura del responsabile nazionale)

28.02.2003 Ricostruzione di eventi simulati distribuiti sulle farm controllate da Alice e gestite con AliEn

31.03.2003 Prototipo di interfacciamento della job submission di AliEn ed EDG e accesso al DataCatalogue di AliEn da job EDG

30.04.2003 LCG global service available e suo utilizzo per produzioni ALICE con ALIEN (con dipendenza esterna da progetto LCG)

31.12.2003 Raggiungimento dei performance & operability targets del testbed LCG (con dipendenza esterna da progetto LCG)

Descrizione

30.06.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Inizio della produzione delle MRPC "strips"

30.06.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Risultati del test sul modulo "zero"

30.06.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Risultati finali dei test sulle schede di readout (TRM eDRM)

30.06.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Risultati dei test sul prototipo di sistema HV

30.06.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Risultati dei test sul sistema di "cooling"

30.06.2003 TOF-BOLOGNA-Salerno: Risultati finali dei test sulle schede FEA (ASIC/componenti discreti)

Resp. Naz.: S. SERCI

Page 15: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

INFORMAZIONI GENERALIFISICA CON IONI PESANTI ULTRARELATIVISTICI

CERN

ALICE_TRACK

LHC

Fascio di Ioni P6 a 2.7 TeV per nucleoneFascio di protoni a 7 TeV

Urti Nucleo Nucleo ad alta energia.Transizione di fase materia deconfinataFormazione del QUARK-GLUON plasma

General purpose detector

BA,BO,CA,CT,LNL,PD,RM,SA,TO,TS

BIRMINGHAM,BRATISLAVA,CALCUTTA,GATCHINA,HEIDELBERG,JAIPUR,MEXICOCITY,NANTES,NOVOSIBIRSK,REHOVOT,STRASBOURG,UTRECHT,WARSAW,ORSAY,SACLAY,CLERMONT-FERRAND

INIZIO PRESA DATI PREVISTO NEL 2007. Durata>10 ANNI

Linea di ricerca

Laboratorio ovesi raccolgono i dati

Sigla delloesperimento assegnata

dal Laboratorio

Acceleratore usato

Fascio

(sigla e caratteristiche)

Processo fisico studiato

Apparato strumentale utilizzato

Sezioni partecipanti all'esperimento

Istituzioni esterneall'Ente partecipanti

Durata esperimento

Mod. EC. 1

Esperimento Gruppo

Ricercatoreresponsabile locale:

CAGLIARI

012 ALICE_TRACK 3

SERGIO SERCI

CAGLIARI

INCARICO DI RICERCACORRADO CICALO'

CodiceISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

[email protected]:

[email protected]

(a cura del responsabile locale)

RappresentanteNazionale:

Struttura diappartenenza:

e-mail:

Posizionenell'I.N.F.N.:

Page 16: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Mat

eria

leC

onsu

mo

Tras

p.e

fac

ch.

Spe

seC

alco

lo

Affi

tti e

man

uten

z.ap

pare

cchi

at.

Mat

eria

leIn

vent

aria

bile

Cos

truz

ione

App

arat

i

PREVENTIVO LOCALE DI SPESA PER L’ANNO 2003 In kEuro

(a cura del responsabile locale)

VOCIDI

SPESA

DESCRIZIONE DELLA SPESA

Via

ggi e

mis

sion

i

Est

ero

Inte

rno

Consorzio Ore CPU Spazio Disco Cassette Altro

Totale

Sist. posizionam. per taglio PCB (3 camere CCD)

Acquisto Piani Catodici camere tracccianti (seconda metà)

Mod. EC. 2

Contatti con industrie per produzione piani catodici (5vgx3dx2per)

Magaz.CERN (4kE),nastri(0,5kE),licenze CAD (3kE)

Trasporti materiale vario Cagliari-CERN

Run Fascio di test (41dx5pers=6,8M.U.)

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

Viaggi Coordinatore NazionaleRiunioni ALICE ITALIA (3dx4px3vg)Riunioni software con To e CT

Banco alleggerito per incollaggio fili in camera pulita

Produzione chip readout MARC

Upgrade macch. taglio PCB

ALICE WEEK(4vg*3pers.*6g.= 18 kE),vg coor.naz (5vgx3g=7 kE)

Sistema controllo temperatura / umidità locali assemblaggio

Mat. cons. camera pulitaa (1Ke) e stock e trasp. PCB (1,5Ke)

Meet Mu Arm,(1vgx4perx6d),meet tecn elettr SLAT (4vgx3dx3per)

Sistema controllo polvere camera pulita

Filo tungsteno, gas

Riunioni gruppo software (3 vg x 2 pers x 5 gg)

PC controllo sistema alte tensioni

Prototipo camera con piani catodici arrotond. (PCB,pann,spaziat)

Scaler NIM per sisstema controllo camere assemblate

Mat. x assembl. e FPGA e PCB per test MARC

IMPORTI

ParzialiTotale

Compet.

A cu ra de l l a Comm.ne S c i e n t i f i c a N a z i o n a l e

7,5

4,0

210,0

21,0

96,0

27,5

7,0

16,5

330,0

498,0

8,0

7,0

40,0

4,08,01,0

4,0

120,0

25,0

2,5

2,5

23,0

3,0

1,5

8,0

8,0

2,0

5,0

2,5

1,5

Codice EsperimentoALICE_TRACK

Gruppo3012

Resp. loc.: CORRADO CICALO'

Sono previsti interventi di edilizia e/o impiantistica che ricadono sotto la disciplina della legge Merloni?Breve descrizione dell'intervento:

Page 17: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

(a cura del responsabile locale)All. Mod. EC. 2

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

ALLEGATO MODELLO EC 2

VEDI ALLEGATO EC2 ALICE TRACK

Codice EsperimentoALICE_TRACK

Gruppo3012

Resp. loc.: CORRADO CICALO'

Page 18: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Attività svolta nel periodo luglio 2001 – giugno 2002

Il quadro delle attività svolte dal gruppo, coinvolto nello sviluppo delle camere traccianti del Muon Arm di ALICE, ha riguardato principalmente la preparazione alla fase di assemblaggio dei rivelatori definitivi, il cui inizio, previsto inizialmente per la fine di quest’anno, è rinviato alla prima parte del 2003. Ciò a causa essenzialmente del ritardo nell’inizio del funzionamento di LHC e del ritardo nella produzione del chip analogico MANAS, con cui i rivelatori verranno equipaggiati. Come noto, nella fase costruttiva del sistema di camere, il gruppo di Cagliari ha la responsabilità della produzione e test dei piani catodici per le stazioni 3,4,5, del chip digitale di lettura MARC per tutte le camere e dell’assemblaggio di una quota di rivelatori. Nella seconda metà del 2001 è stato sottoposto a test presso il PS un prototipo di camera delle dimensioni maggiori previste (2,4m di lunghezza). Tale prototipo era stato assemblato presso il SUBATECH di Nantes, in collaborazione anche con il nostro gruppo ed equipaggiato con i circuiti da noi progettati e prodotti. Oltre alle dimensioni, un altro aspetto importante di questo rivelatore è che su di esso veniva istallata per la prima volta una versione della elettronica di lettura pressoché definitiva. Se da un lato infatti il chip analogico era ancora il GASSIPLEX 0.7, dall’altro si impiegava la schedina MANU345, che contiene l’ADC e il chip di readout digitale MARC. Purtroppo non è stato possibile equipaggiare tutto il rivelatore dato il limitato approvvigionamento delle schede di readout. I risultati sulla parte sottoposta a test al PS con pioni da 7 GeV sono più che soddisfacenti, con una risoluzione spaziale di circa 70µm, nel piano di curvatura. Questo valore soddisfa le nostre richieste per avere la risoluzione in massa richiesta, alla massa della Y. Nel mese di dicembre del 2001 si è avuta la prima riunione del Production Readiness Review, per il progetto slat (ossia le camere modulari delle stazioni 3,4,5). In sostanza si tratta di un comitato di esperti (Chris Fabjan; Hans Taureg; Vinnie Polychronakos; Olav Ullaland; Jacques Lefrancois) che deve esprimere un giudizio circa la validità del progetto prima dell’inizio della produzione. Il parere di questo comitato è stato sostanzialmente positivo, con una serie di osservazioni, che non hanno riguardato i piani catodici, nella cui produzione siamo direttamente coinvolti. La collaborazione sta ora effettuando i test necessari per rispondere alle osservazioni ed alcune modifiche suggerite dai referee.

Produzione piani catodici, taglio, foratura e test. L’acquisto della prima tranche dei circuiti stampati che costituiscono i piani catodici delle slat è stata finanziata nel 2001. La cifra è stata impegnata alla fine dello scorso anno, ed è stata nominata la commissione per la gara d’appalto. Sono già state individuate alcune ditte in grado di produrre i circuiti richiesti. Nel mese di aprile sono stati completati presso la nostra sezione i progetti dei 6 circuiti “standard” (ossia di forma rettangolare) che costituiranno la maggior parte dei 1300 pezzi della produzione. Un campione di questi circuiti è stato successivamente prodotto ed utilizzato per equipaggiare il prototipo assemblato a Cagliari in maggio e da sottoporre a test a luglio. Si attendono i risultati di questo test e soprattutto quelli con l’elettronica definitiva (chip MANAS+MARC) per avviare la produzione. A questo proposito occorre osservare che l’arrivo in Europa dei primi chip analogici MANAS (che dovrebbero sostituire GASSIPLEX), di responsabilità del

Page 19: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

SINP di Calcutta, è prevista per la metà del mese di agosto, in ritardo rispetto alla previsione originale. Successivamente occorrerà equipaggiare delle schede di readout con questi chip e il chip MARC e sottoporle a test su uno dei rivelatori già assemblati. Questa fase dovrebbe presumibilmente concludersi entro la fine dell’anno 2002. Contiamo di attendere l’esito di questi test, da svolgersi non necessariamente sotto fascio, per completare la gara di appalto ed avviare la produzione dei piani catodici. Si è inoltre provveduto nel corso dell’anno all’istallazione in sede di un dispositivo per il taglio e la foratura dei circuiti stampati. Si tratta di un tool progettato e costruito presso il PNPI di Gatchina, che verrà utilizzato a Cagliari su tutti i circuiti in produzione. I test effettuati hanno mostrato una precisione di 20micron su tagli e forature, assolutamente compatibile con le tolleranze richieste. Come si vedrà nel capitolo richieste, riteniamo sia necessaria qualche modifica per rendere questa macchina utilizzabile su larga scala. In particolare si richiede la sostituzione dei cannocchiali per il centraggio del circuito con delle camere CCD e il rifacimento di alcune parti meccaniche. Anche il sistema di test elettrico per i circuiti stampati, il cui finanziamento è stato ottenuto per il corrente anno, è ormai in fase di completamento. Questo sistema consente di verificare sulle PCB le connessioni elettriche e i cortocircuiti in modo automatico. E’ già stata realizzata tutta la parte elettronica e si prevede il completamento della parte meccanica, differente per ogni tipologia di circuito, entro il 2002. Quest’ultima consiste di una piastra con dei pin secondo il disegno del circuito, da sovrapporre al circuito da analizzare e da connettere al sistema di controllo.

Altri acquisti su fondi CORE. E’ stata acquistata e consegnata nel 2002 la prima tranche di fili di tungsteno per equipaggiare tutte le slat. E’ stato inoltre acquistato, sempre sul capitolo fondi CORE, tutto il quantitativo necessario di connettori da 100 pin da istallare sui piani catodici. Questo item faceva parte della produzione dei piani stessi.

Elettronica di lettura Nel corso della prima parte del 2002 è stato prodotto un campione di chip MARC di circa 100 pezzi. Lo scopo principale e' testare alcune modifiche che sono state apportate nel bus di trasmissione/ricezione dati. E' in fase di realizzazione un nuovo sistema di test/acquisizione per l'elettronica di readout. Tale sistema e' basato sull'elettronica di readout PCI gia' utilizzata con successo nell'esperimento NA60: - una scheda PCI "general purpose" contenente (i) un buffer di memoria (32 Mbyte), (ii) un'interfaccia/handshake col DAQ basato su DATE (iii) un'interfaccia con una scheda mezzanina - una scheda mezzanina che costituisce un layer specializzato che funge da interfaccia con un particolare front-end (cambiando mezzanina e' in effetti possibile adattare il readout a fron-end anche molto diversi fra loro come e' stato dimostrato in NA60). Il chip così prodotto è perfettamente compatibile con il chip MANAS, anche se un test congiunto non è stato ancora possibile a causa del ritardo di quest’ultimo.

2

Page 20: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Come si è detto si prevede di effettuare questi test non appena i MANAS arriveranno in Europa. Nel frattempo il campione precedente dei chip MARC è comunque stato utilizzato per equipaggiare delle schede di readout (MANU345) con chip GASSIPLEX. Queste schede sono servite per il test del prototipo da 2.4m alla fine dello scorso anno e equipaggeranno il prototipo da sottoporre a test a luglio.

Sistema di tracciamento per test in sede. Come si ricorderà lo scorso anno si era proposta la costruzione di un sistema di tracciamento per test in sede con cosmici dei rivelatori che verranno costruiti a Cagliari. Tale sistema è basato su due camere a fili da 10x10cm in grado di scorrere su un piano da parti opposte rispetto al rivelatore da collaudare. Nel corso della prima parte del 2002 è stata portata a termine la costruzione dei due rivelatori, mentre è in fase di completamento la parte meccanica di scorrimento. Sono state acquistate tute le parti richieste e per le quali è stato ottenuto il finanziamento. Sono già stati effettuati dei test con cosmici e con una sorgente beta, da cui si deduce che il sistema ha le prestazioni richieste per sottoporre a test i rivelatori in costruzione a Cagliari. Su questo argomento è stata svolta una tesi di laurea.

Banco assemblaggi. Il banco per assemblaggi previsto è stato regolarmente acquistato presso una ditta italiana. Si tratta di un piano di granito di 2700 x 900 mm2 con una planarità di 11 micron su tutta la lunghezza. La sua foratura è stata realizzata presso la stessa ditta francese (AIRBUS) che ha effettuato le forature per gli altri banchi, ciò allo scopo di garantire la stessa precisione. Il banco è stato istallato a Cagliari nel mese di maggio nella nuova sala per assemblaggi recentemente attrezzata. Tale piano è stato utilizzato con successo nell’assemblaggio del prototipo da 1200mm recentemente conclusosi a Cagliari.

Assemblaggio prototipo 1200mm Fra le attività previste per il 2002 c’era l’assemblaggio a Cagliari di un prototipo di camera definitivo. Un rivelatore cioè costruito con le stesse tecniche e gli stessi tool che verranno impiegati nella produzione di massa, e ovviamente da equipaggiare con l’elettronica definitiva. Questo rivelatore è stato assemblato a maggio-giugno e adesso si trova all’IN2P3 di Orsay per test sull’elettronica. Il suo test sotto fascio è previsto per il mese di luglio e settembre. Per questa costruzione si sono impiegati i fondi originariamente assegnati per la costruzione del prototipo con piani catodici arrotondati. Quest’ultimo verrà costruito e sottoposto a test nel corso del 2003, anche a causa del ritardo nell’inizio degli assemblaggi dei rivelatori standard.

Macchina tendifilo Il gruppo ha ottenuto dalla giunta INFN nel 2001 il finanziamento per lo sviluppo e la costruzione di una macchina per tensionamento di fili di tungsteno. Tale strumento è stato progettato nel corso del 2001 e la costruzione delle parti meccaniche è stata completata nei primi mesi del 2002. Attualmente la struttura è stata istallata e si sta provvedendo al montaggio dei motori e della parte di scorrimento del tensionatore. Anche il quadro elettrico di controllo dei movimenti è gia in sede. I quadri su cui verranno tesi i fili, sono attualmente in produzione a Saclay, assieme a quelli della macchina francese, allo scopo di ottenere una migliore uniformità di questi pezzi. Il completamento della macchina è previsto entro il 2002.

3

Page 21: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Test di irraggiamento alla GIF Il test previsto si svolgerà nel mese di settembre di quest’anno. Si vuole in particolare studiare gli eventuali danni da radiazione della elettronica di lettura e di alcune parti del detector quali le colle, il silicone usato per la chiusura, o il NORYL utilizzato per gli spaziatori.

Simulazioni della risposta della camera. E’ stata completata l’attività di simulazione della risposta di questi rivelatori, anche in relazione alle osservazioni fatte nel PRR. Alcuni risultati ottenuti sono stati inclusi nella tesi di dottorato di E.Siddi.

Software Nell'ambito dello spettrometro per muoni nell'esperimento ALICE, il gruppo di Cagliari collabora allo sviluppo del codice ed alla simulazione delle prestazioni fisiche dell'apparato sperimentale con tecniche Monte Carlo. Finalità principale è l'analisi dello spettro di massa invariante dei dimuoni rivelati nello spettrometro, attraverso l'individuazione delle diverse sorgenti di segnale e fondo, con particolare riferimento ai quarkonia pesanti. Lo studio e' inserito tra le attività legate al Physics Performances Report, in fase di preparazione. L'attività svolta nel 2001-2002 si articola nelle seguenti fasi: Si e' proceduto in primo luogo a una caratterizzazione del sistema di tracciamento, mediante la riproduzione e l'analisi dello spettro di massa invariante generato dai muoni prodotti nel decadimento delle risonanze Y e J/Psi, con e senza fondo combinatoriale, nel framework di AliRoot. La procedura tradizionale di ricostruzione delle tracce si articola nelle fasi di generazione, digitizzazione, clusterizzazione e ricostruzione. Poiché il processo così articolato comporta un notevole dispendio di tempo ( il tempo di CPU totale richiesto varia da 3.4 secondi per evento con un processore Pentium III a 600 Mhz in assenza di fondo a 128 secondi per evento in presenza di fondo nominale), l'insieme di algoritmi preposti all'elaborazione del segnale si rivela inadatto per lo studio di un campione di dati consistente con i tassi di produzione in LHC. Il gruppo di Cagliari si è pertanto impegnato nella progettazione e sviluppo di un codice parallelo in grado di velocizzare la procedura, così articolato: Un algoritmo di ricostruzione veloce permette l'associazione a ciascuna hit di una funzione di distribuzione spaziale in accordo con la risoluzione spaziale garantita dai cluster Un algoritmo di simulazione veloce parametrizza le distribuzioni delle variabili cinematiche P , θ e φ dei muoni generati associando a ciascuno di questi il valore delle corrispondenti variabili ricostruite. L'algoritmo di simulazione veloce riduce i tempi di elaborazione dei segnali a 0.12 secondi ad evento e risulta inoltre del tutto indipendente dalla presenza di fondo. Ciò significa pertanto una riduzione di circa un fattore 30 in assenza di fondo e di circa un fattore 1000 in presenza di fondo nominale Per verificare l'affidabilità dell'algoritmo di simulazione veloce si e' proceduto a una caratterizzazione sistematica dello spettro di massa invariante per le risonanze Y e J/ψ, ottenuto mediante il nuovo metodo di analisi. I valori di risoluzione in massa ed efficienza di ricostruzione così ottenuti riproducono in modo soddisfacente i risultati ottenuti con l'algoritmo tradizionale diffuso dalla collaborazione. Questa attività è stata oggetto nel 2002 di una tesi di laurea. Sono stati svolti inoltre dei confronti tra le risoluzioni spaziali ottenute dalla simulazione delle camere traccianti e i dati ottenuti dai test su fascio. Le risoluzioni

4

Page 22: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

sperimentali non sono ben riprodotte da AliRoot, che fornisce dei valori troppo ottimistici. Nonostante ciò, il deterioramento della risoluzione in massa che si ottiene quando nella simulazione vengono introdotte delle risoluzioni spaziali più realistiche e' inferiore a 10 MeV al picco della Y. Uno dei membri del gruppo, A.De Falco rappresenta il Muon Arm presso il Computing Board di Alice.

Attività prevista per il 2003

Analisi dati raccolti con prototipi. Si prevede di effettuare l’analisi dei dati raccolti con il prototipo da sottoporre a test a luglio-settembre 2002. Questo rivelatore verrà successivamente trasportato in sede per ulteriori test con il sistema di tracciamento.

Produzione Circuiti Stampati La produzione della prima parte dei circuiti stampati per i piani catodici delle camere traccianti è prevista per i primi mesi del 2003. Si tratterà dei circuiti di forma rettangolare, suddivisi in sei progetti di tre densità differenti, tre per il piano di curvatura e tre per quello di non curvatura. I progetti di questi circuiti sono stati completati nell’aprile del 2002. La produzione in serie, originariamente prevista per il 2002, è stata posticipata per poter completare i test sulla elettronica di lettura e quelli sui prototipi finali. Inoltre il ritardo nello startup di LHC suggerisce di far slittare l’inizio degli assemblaggi finali, per ridurre il tempo fra il montaggio dei moduli ed il loro effettivo utilizzo. Nella parte finale del 2003 si prevede di avviare la produzione della seconda parte dei circuiti. Come si è detto i circuiti prodotti verranno forati, tagliati e misurati presso la nostra sezione. Successivamente alla saldatura dei connettori, effettuata presso una ditta esterna, si procederà poi al test elettrico dei circuiti stessi, ed alla successiva distribuzione presso i laboratori coinvolti nell’assemblaggio. Pertanto si intende procedere per il 2002 alla restituzione alla CSNIII della cifra CORE assegnata per l’acquisto della seconda tranche dei circuiti (210keuro) e reiterare la stessa richiesta per l’anno finanziario 2003.

Assemblaggio rivelatori finali Anche l’inizio della fase di assemblaggio in serie delle camere slitta agli inizi del 2003 per i motivi succitati. Il gruppo di Cagliari ha in carico una quota di circa un quarto del totale, ossia circa 40 moduli di differenti dimensioni. In sede sono già operativi i locali che verranno dedicati a questa attività: una camera pulita, una camera grigia per gli incollaggi ed un laboratorio per i test finali. Anche i tool per gli assemblaggi (banco di precisione, sistema di misura, sistema di taglio PCB, tracciatore per test, macchia tendifilo etc.) sono pronti o in fase di avanzato sviluppo. A questo proposito si richiede nel 2003 di poter acquisire un secondo banco per assemblaggi da istallare nella camera pulita in uso alla sezione e finanziata dalla giunta INFN principalmente per la costruzione delle camere di ALICE. Questo banco è di materiale più leggero rispetto a quello già acquistato, e servirà per gli incollaggi dei fili di tungsteno. Per quanto riguarda la manodopera necessaria agli assemblaggi, sono disponibili in sezione tre tecnici meccanici ed un tecnico elettronico con percentuali di tempo considerevoli da dedicare al progetto. Inoltre dalla metà del 2002 collabora per due anni a questa attività un ingegnere elettronico inquadrato nell’INFN con un contratto art. 23.

5

Page 23: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Prototipi con piani catodici arrotondati Come si è detto nella sezione precedente, si è assemblato nel maggio del 2002 un prototipo di camera con i piani standard, cioè rettangolari. Si è deciso di rinviare la costruzione del prototipo con piani arrotondati al 2003. Ciò a causa di ritardi nell’inizio degli assemblaggi standard dovuti in parte al ritardo generale di LHC e in parte alle osservazioni del comitato del PRR che hanno richiesto ulteriori test. Si prevede quindi di sviluppare in sede i disegni dei piani catodici ed effettuare la costruzione di questo prototipo nella prima metà del 2003 per sottoporlo a test nel giugno dello stesso anno. La produzione dei piani catodici arrotondati riguarda solo una minoranza di pezzi e potrebbe cominciare alla fine del 2003 o nella prima parte del 2004.

Elettronica di readout Si prevede nel 2003 di effettuare la produzione della prima metà dei chip MARC necessari per equipaggiare tutte le schede di reaout del sistema di tracciamento. Il chip è stato progettato per essere totalmente compatibile con il chip analogico MANAS, i cui primi pezzi dovrebbero essere disponibili in agosto. Finora MARC è stato sottoposto a test con i chip GASSIPLEX 0.7 con i quali è compatibile, tranne che nella gestione dei segnali di calibrazione. Questo aspetto non è critico per test su prototipo, ma diventa essenziale per un eventuale utilizzo sui rivelatori in ALICE. Sarebbe molto utile prima effettuare la produzione in serie, apportare al chip MARC le modifiche necessarie per assicurare la totale compatibilità anche con GASSIPLEX. Ciò avrebbe il grande vantaggio di poter equipaggiare un numero di schede di lettura sufficienti per i test sulle camere in produzione, senza dover attendere che un congruo numero di MANAS venga prodotto. Senza considerare che se la produzione di MANAS dovesse incontrare problemi, una soluzione GASSIPLEX-compatibile diventerebbe facilmente realizzabile e di cruciale importanza. Peraltro una iterazione finale del chip si rende necessaria anche per effettuare alcune altre modifiche minori riguardanti la soppressione degli zeri operata dal chip stesso. Le modifiche in questione sul progetto MARC sono in realtà già allo studio ed una pre-produzione di qualche centinaio di pezzi potrebbe essere avviata nel mese di novembre 2002. In sostanza quindi, il ritardo nella produzione della prima tranche di MARC rende necessaria la restituzione dei fondi CORE assegnati per il 2002 per questo scopo (210 keuro), e la reiterazione della richiesta per il 2003. Inoltre si ritiene di estrema utilità poter disporre nel 2002 di un finanziamento per una pre-serie di circa 300 pezzi della versione di MARC compatibile sia con MANAS che con GASSIPLEX.

Software Si prevede di proseguire l’attività legata alla simulazione delle prestazioni dello spettrometro per muoni effettuando lo studio dei singoli processi che contribuiscono allo spettro di massa dei dimuoni in funzione della centralità della collisione. Questo studio verrà incluso in una tesi di dottorato in fase di elaborazione. Proseguirà inoltre la partecipazione di A.De Falco al Computing Board di ALICE.

Richieste finanziarie per il 2003.

Missioni Interno Richiesta totale: 21keuro. Si considera in generale un costo del viaggio aereo per trasferta di 0,3keuro, trattandosi prevalentemente di viaggi nel nord Italia.

6

Page 24: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

1. Si richiedono 8 keuro per contatti con le industrie produttrici dei piani catodici, stimando 5 viaggi in Italia per due persone per 3 giorni. Tali viaggi saranno necessari sia per seguire la realizzazione della prima tranche che per definire la seconda tranche di produzione, che comprende anche i circuiti arrotondati, di più difficile concezione. Sarà richiesto un controllo particolare durante la produzione standard che come si è detto partirà alla fine del 2002 e si protrarrà nel 2003.

2. La richiesta di 4 keuro è per i viaggi del coordinatore nazionale S.Serci per contatti con i gruppi italiani di ALICE.

3. Si tengono normalmente tre riunioni all’anno della collaborazione ALICE Italia. Si stima una partecipazione di quattro persone a ciascuna riunione. La richiesta è di 8keuro.

4. Si richiede 1keuro per riunioni del gruppo software con i colleghi di Torino e Catania.

Missioni Estero Richiesta totale di 96keuro. Si è considerato il costo del mese uomo al CERN di 5,9keuro. Questa è la cifra per le missioni al CERN da Cagliari come discusso in commissione secondo la proposta “d’Angelo”. Per le riunioni si considera il costo effettivo della trasferta sommando i giorni di diaria più il costo attuale del viaggio aereo Cagliari – Ginevra valutato in 0,72keuro come da accordo INFN-ALITALIA per i voli infrasettimanali. 1. Si considera una partecipazione di 3 persone ai meeting ALICE WEEK, che

sono quattro durante l’anno. La richiesta è quindi di 18keuro. 2. Si prevedono tre periodi di test sotto fascio al CERN durante l’anno per un

totale di 41 giorni. Si stima una partecipazione di 5 ricercatori per un totale di 6,8m.u., corrispondenti a 40keuro.

3. Si richiedono 23keuro per partecipare a riunioni tecniche fra i gruppi che sviluppano le camere traccianti. Tali riunioni si svolgono a cadenza quasi mensile e richiedono la partecipazione dei responsabili dei vari item, nel nostro caso PCB, elettronica di readout e assemblaggio moduli. Si tratta di riunioni che si svolgono a turno nelle sedi dei gruppi (Nantes, Saclay, Orsay, Cagliari, S.Pietroburgo) o al CERN. Trattandosi di meeting tecnici della durata solitamente di due giorni pieni non è quasi mai possibile cumularli con i meeting di collaborazione di ALICE. Sotto la stessa voce si richiedono anche i fondi per partecipare al meeting annuale del Muon Arm cui parteciperanno almeno 4 persone.

4. Si richiedono inoltre 8keuro per la partecipazione di due persone alle riunioni del gruppo software coinvolto nelle simulazioni sulla risposta del muon arm. L’esperienza di questi anni mostra che almeno tre di queste riunioni sono al di fuori dei meeting generali di collaborazione.

5. Infine si richiedono 7keuro per la partecipazione di S.Serci a riunioni e contatti al CERN con i gruppi del Muon Arm e di ALICE.

Materiale di Consumo La richiesta totale è di 27,5keuro. 1. 4keuro per materiale vario, soprattutto di magazzino al CERN. 2. 1,5keuro per acquisto parti meccaniche per upgrading macchina per taglio PCB 3. 3keuro per acquisto :

• Ar e CO2 per i test in sede dei moduli prodotti e per il sistema di tracciamento.

• Filo di tungsteno per assemblaggio prototipo con piani catodici arrotondati.

7

Page 25: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

4. 1keuro per materiale di consumo per la camera pulita. 5. 2keuro per acquisto materiale di consumo per assemblaggi in sede (colle,

solventi, sostanze per pulizia dei rivelatori) 6. 8,0keuro per l’acquisto del materiale per la costruzione del prototipo di camera

con i piani catodici arrotondati. Si prevede di far produrre i circuiti da più ditte per avere un ulteriore test sulla qualità della produzione.

7. Si richiedono infine 3keuro per il rinnovo delle licenze del pacchetto Allegro per la progettazione dei circuiti stampati e 0,5 keuro per acquisto nastri e memorie di massa per dati test e simulazioni.

8. 3keuro acquisto FPGA e produzione circuiti stampati per sistema di test chip MARC.

9. 1,5keuro per materiale per lo stoccaggio e il trasporto dei circuiti stampati nei laboratori interessati all’assemblaggio.

Materiale Inventariabile Richiesta totale 16,5keuro. La richiesta è dettagliata come segue:

1. 4keuro per acquisto 3 camere CCD per upgrading della macchina per il taglio e la foratura dei circuiti stampati.

2. 4keuro per l’acquisto di un banco in granito alleggerito su cui effettuare la fase conclusiva dell’assemblaggio in camera pulita.

3. 2,5keuro per l’acquisto di tre sistemi di controllo della temperatura e umidità da collegare via rete per il monitoraggio dei tre locali di assemblaggio.

4. 1,5keuro per sistema di controllo della polvere per la camera pulita. 5. 2keuro per acquisto PC da dedicare principalmente al controllo delle alte

tensioni su crate CAEN SY 1527. Con questo PC si intende inoltre interfacciare la macchina tendifilo, per la quale un computer non era incluso nella previsione dei costi.

6. 2,5 per uno scaler per completamento sistema di controllo delle camere assemblate.

Trasporti Si richiedono 7keuro principalmente per il trasporto di materiali da Cagliari al CERN e in Francia durante i run di test e la produzione dei rivelatori e per la spedizione dei circuiti stampati ai laboratori coinvolti negli assemblaggi.

Costruzione Apparati (fondi CORE) La richiesta su questo capitolo è di 330keuro. Si tratta in sostanza delle due voci già richieste per il 2002 e restituite alla commissione nella riunione di settembre 2002. In particolare 210keuro sono per la produzione della seconda tranche di piani catodici e 120keuro produzione di una prima parte dei chip di readout per le camere traccianti (120keuro).

8

Page 26: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

In kEuro

Mod. EC. 3

Note:

PREVISIONE DI SPESA: PIANO FINANZIARIO LOCALE

PER GLI ANNI DELLA DURATA DEL PROGETTO

(a cura del responsabile locale)

Osservazioni del Diret tore del la Strut tura in meri to al ladisponibi l i tà d i personale e di at t rezzature:Nel 2004 la cifra sul capitolo apparati (CORE) è

quella originariamente prevista per il 2003

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

Codice EsperimentoALICE_TRACK

Gruppo3012

Resp. loc.: CORRADO CICALO'

Miss. interno

Miss. estero

Mater. di cons.

Trasp.eFacch.

SpeseCalcolo

Affitti emanut.appar.

Mat.inventar.

Costruz.apparati

TOTALECompetenza

21,0 96,0 27,5 7,0 16,5 330,0 498,0

TOTALI 210,0 53,5 14,0 26,5 699,0 1'042,0

ANNIFINANZIARI

2003

39,0

18,0 114,0 26,0 7,0 10,0 369,0 544,02004

Page 27: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ricerca Assoc.

Affer. al

Gruppo

Numero totale dei Ricercatori

Codice EsperimentoALICE_TRACK

Gruppo

CAGLIARI

3012

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA

RICERCATORI

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ass. Tecnol.

TECNOLOGI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

N N

11,0

5,1Ricercatori Full Time Equivalent

Numero totale dei Tecnologi 4,0

2,1Tecnologi Full Time Equivalent

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 15 Collab.tecnica

Assoc.tecnica

TECNICI N

Numero totale dei Tecnici 5,0

2,7Tecnici Full Time Equivalent

CICALO' CORRADO Ric 5031

CUGUSI LEONINO 303R.U.2

DE FALCO Alessandro 303R.U.3

FLORIS MICHELE 403Dott.4

MASONI ALBERTO I Ric 2035

MUNTONI CARLO 603P.O.6

MURA DANIELE 503AsRic7

SERCI SERGIO 403P.O.8

SIDDI ELISABETTA 703DIS9

TOCCO LUISANNA 703Dott.10

USAI GIANLUCA 503R.U.11

ATANASSOV IVANHRISTOV

80ITecn

1

BOSIN ANDREA 100Univ.2

CADEDDU SANDRO 20Tecn3

SILVESTRI ANTONIO Tecn 104

ARBA MAURO Cter 501

ARTICOLO 15 OFFICINA 80Cter2

MARRAS DAVIDE Cter 403

SIRIGU IGNAZIO 60Univ.4

TUVERI MARCELLINO Cter 405

Per

cent

uale

Per

cent

uale

Per

cent

uale

(a cura del responsabile locale)Mod. EC/EN 7

Resp. loc.: CORRADO CICALO'

Page 28: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Codice EsperimentoALICE_TRACK

Gruppo

CAGLIARI

3012

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA (a cura del responsabile locale)

SERVIZI TECNICI Annotazioni:

Mod. EC/EN 8

Denominazione mesi-uomo

Resp. loc.: CORRADO CICALO'

Data completamento

MILESTONES PROPOSTE PER IL 2003 (a cura del responsabile nazionale)

31.05.2003 Inizio produzione prima tranche circuiti stampati per piani catodici

30.06.2003 Avvio produzione prima tranche chip readout digitale MARC

30.06.2003 Assemblaggio e test prototipo camera con piani catodici arrotondati

30.09.2003 Inizio assemblaggio rivelatori definitivi

Descrizione Resp. Naz.: SERGIO SERCI

Page 29: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

INFORMAZIONI GENERALIIONI PESANTI RELATIVISTICI

CERN

ALICE_ZDC

LHC

IONI PIOMBO

STUDIO DELLA PRODUZIONE DI QUARK-GLUON PLASMA IN INTERAZIONI DI IONI PESANTIRELATIVISTICI

GENERAL PURPOSE DETECTOR

BA,BO,CA,CT,PD,RM,SA,TO,TS

BIRMINGHAM,BRATISLAVA,GATCHINA,HEIDELBERG,JAIPUR,MEXICOCITY,NOVOSIBIRSK,REHOVOT,STRASBOURG,UTRECHT,WARSAW,ORSAY,SACLAY

INIZIO PRESA DATI PEVISTO NEL 2007

Linea di ricerca

Laboratorio ovesi raccolgono i dati

Sigla delloesperimento assegnata

dal Laboratorio

Acceleratore usato

Fascio

(sigla e caratteristiche)

Processo fisico studiato

Apparato strumentale utilizzato

Sezioni partecipanti all'esperimento

Istituzioni esterneall'Ente partecipanti

Durata esperimento

Mod. EC. 1

Esperimento Gruppo

Ricercatoreresponsabile locale:

CAGLIARI

012 ALICE_ZDC 3

SERGIO SERCI

CAGLIARI

INCARICO DI RICERCAGIOVANNA PUDDU

CodiceISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

[email protected]:

[email protected]

(a cura del responsabile locale)

RappresentanteNazionale:

Struttura diappartenenza:

e-mail:

Posizionenell'I.N.F.N.:

Page 30: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Mat

eria

leC

onsu

mo

Tras

p.e

fac

ch.

Spe

seC

alco

lo

Affi

tti e

man

uten

z.ap

pare

cchi

at.

Mat

eria

leIn

vent

aria

bile

Cos

truz

ione

App

arat

i

PREVENTIVO LOCALE DI SPESA PER L’ANNO 2003 In kEuro

(a cura del responsabile locale)

VOCIDI

SPESA

DESCRIZIONE DELLA SPESA

Via

ggi e

mis

sion

i

Est

ero

Inte

rno

Consorzio Ore CPU Spazio Disco Cassette Altro

Totale

ADC VME per test

Acquisto cavi (fondi CORE)

Mod. EC. 2

Riunioni ALICE ITALIA (3per anno*3g*2pers.)

Materiale vario di magazzino CERN

Trasporto Materiale CA-CERN

AL WEEK (3vg*6d*2pers.=11kE)+MNG Board(extraAW)(4vx3d=5kE)

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

Riunioni gruppo ZDC Torino (1per anno*3g*4pers.)gruppo di lavoro per sviluppo logica TRIGGER (1vgx5dx2pers)

1 PC

Contributo ad Alice della componente italiana (MOF+C&I)

assembl.calor. (2perx20d=1,3m.u=8kE)+Test run(14dx4pers=11kE)

Materiale consumo per levigatura fibre

Contatti al CERN per sviluppo logica TRIGGER (1vgx5dx2pers)

Nastri e memorie di massa per analisi test beam

Resources Review Board (extra Alice Week 3vgx3d)

Meccanica per test con fascio

IMPORTI

ParzialiTotale

Compet.

A cu ra de l l a Comm.ne S c i e n t i f i c a N a z i o n a l e

2,5

3,5

23,0

9,0

42,0

281,5

2,5

5,5

23,0

363,5

4,0

2,5

16,0

3,02,0

2,0

19,0

3,0

3,0

1,0

4,0

3,0

272,0

Codice EsperimentoALICE_ZDC

Gruppo3012

Resp. loc.: GIOVANNA PUDDU

Sono previsti interventi di edilizia e/o impiantistica che ricadono sotto la disciplina della legge Merloni?Breve descrizione dell'intervento:

Page 31: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

(a cura del responsabile locale)All. Mod. EC. 2

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

ALLEGATO MODELLO EC 2

VEDI ALLEGATO EC2 ALICE ZDC

Codice EsperimentoALICE_ZDC

Gruppo3012

Resp. loc.: GIOVANNA PUDDU

Page 32: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Attività svolta nel periodo luglio 2001 – giugno 2002 Si è proceduto all’acquisto del materiale pesante per la costruzione dei due calorimetri per neutroni. Si tratta di lastre di lega di tungsteno con densità 17.6 g/cm3, consegnate nei primi mesi del 2002. Si è quindi proceduto alla lavorazione presso la sezione di Torino delle lastre per la costruzione del primo calorimetro. La fresatura è risultata particolarmente difficoltosa ed ha comportato il consumo di numerosi utensili. Per la lavorazione della seconda tranche di lastre si è quindi richiesto ed ottenuto un finanziamento supplementare di 15keuro alla Commissione III per acquisto frese. E’ stato inoltre completato l’acquisto delle fibre di quarzo per i calorimetri per neutroni, finanziato nel 2001. Il materiale è stato consegnato nell’aprile di quest’anno. Si è proceduto inoltre all’acquisto degli alimentatori HV CAEN SY1527 con relative schede e dei crate NIM e CAMAC richiesti per il 2002. Per la lavorazione delle fibre è stato finanziato dalla CSNIII l’acquisto di una lappatrice – lucidatrice, richiesto per il 2002 e poi anticipato all’anno finanziario 2001. L’acquisto è stato effettuato presso la Logitech e la sua consegna è avvenuta alla fine di marzo di quest’anno. L’assemblaggio del primo calorimetro per neutroni definitivo si è concluso nel giugno di quest’anno. E’ stato possibile effettuare la lavorazione delle fibre con la lappatrice una volta assemblato il rivelatore al CERN. Infatti come già evidenziato nella relazione dello scorso anno, l’assemblaggio deve essere effettuato al CERN per evitare la rottura delle fibre durante il trasporto. Si è reso pertanto necessario il trasporto della lappatrice da Cagliari al CERN. La qualità della lucidatura dei gruppi di fibre risulta ottima e consente di risparmiare come previsto il taglio con una lama diamantata. Questa operazione richiedeva estrema accuratezza, un tempo molto lungo e risultati non garantiti. Si utilizzerà la tecnica di lappatura – lucidatura per tutti i rivelatori ancora da assemblare, dopo aver effettuato qualche modifica al sistema meccanico di sostegno dei mazzi di fibre durante la lavorazione. Il calorimetro assemblato è attualmente in fase di test al SPS con fasci di pioni ed elettroni. E’ stata completata l’analisi dei dati raccolti nel test dello scorso anno per la scelta dei fotomoltiplicatori da impiegare. Due modelli sembrano avere caratteristiche equivalenti e per noi soddisfacenti, il Philips XP2020 e l’Hamamatsu R329. La scelta definitiva e l’ordine dei PM saranno effettuati entro il 2002.

Attività prevista per il 2002-2003. Il primo calorimetro per neutroni verrà sottoposto ad un ulteriore test nell’ultima parte di quest’anno con fascio di ioni Pb al SPS. Si prevede di completare la lavorazione delle lastre di materiale pesante per il secondo calorimetro per neutroni entro il 2002. Tale attività si svolge presso la sezione di Torino ma coinvolge anche personale della sezione di Cagliari. Presso la sezione di Cagliari verranno completati alcuni test per il miglioramento della lavorazione delle fibre di quarzo con la levigatrice. Si prevede inoltre di effettuare la lavorazione delle lastre per i calorimetri per protoni nel 2003. Tali lastre sono di ottone e la loro lavorazione risulta enormemente più agevole rispetto alla lega di tungsteno. Il secondo calorimetro per neutroni verrà completato nella prima parte del 2003 al CERN. Come già avvenuto per il primo, si intende effettuare la lavorazione dei mazzi di fibre di quarzo dopo il montaggio delle stesse sulle lastre e quindi necessariamente al CERN.

Page 33: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Anche nel 2003 si prevedono due periodi di test sotto fascio di una settimana ciascuno al SPS, uno con ioni e l’altro con protoni. Si intende in particolare verificare il funzionamento (linearità e risoluzione) dei calorimetri per neutroni. Si intende acquistare nel corso del 2003 i cavi segnale e HV per l’istallazione definitiva dei rivelatori. Si ritiene invece di dover rinviare al 2004 la richiesta dei fondi per il completamento dell’acquisto dell’elettronica, visto lo slittamento temporale dell’entrata in funzione di LHC.

Missioni Interno Richiesta totale di 9 keuro. Si considera in generale un costo del viaggio aereo per la trasferta (prevalentemente Tornio) di 0,3keuro. Nel dettaglio si richiedono : 1. 4keuro per la partecipazione di 2 persone per 3 giorni ai tre meeting annuali

della collaborazione ALICE Italia; 2. 3keuro per la partecipazione ad uno dei due meeting annuali del gruppo

ALICE ZDC di 4 persone (se ne tiene uno a Torino e uno a Cagliari); 3. 2keuro per una permanenza di 5 giorni di due persone a Torino per gruppo

di lavoro sulla logica di trigger del sistema di calorimetri a zero gradi e sulle attività che riguardano la lavorazione delle lastre di metallo pesante.

Missioni Estero La richiesta totale è di 42 keuro. Si è considerato il costo del mese uomo al CERN di 5,9keuro. Questa è la cifra per le missioni al CERN da Cagliari come discusso in commissione. Per le riunioni si considera il costo effettivo della trasferta sommando i giorni di diaria più il costo attuale del viaggio aereo Cagliari – Ginevra valutato in 0,72keuro come da accordo INFN-ALITALIA per i voli infrasettimanali. Il dettaglio della richiesta è il seguente: 1. Partecipazione alle riunioni di collaborazione ALICE WEEK di due degli

otto ricercatori del gruppo, per un totale di 11keuro; 2. Partecipazione del rappresentante nazionale di ALICE, S.Serci alle riunioni

del Management Board (extra ALICE WEEK). Si tratta di quattro meeting che richiedono una permanenza di tre giorni al CERN per un totale di 5keuro.

3. Si richiedono inoltre 4keuro per la partecipazione del coordinatore nazionale S.Serci ai meeting del Resources Review Board, che si riunisce 3 volte l’anno (extra ALICE Week).

4. Si prevedono per il 2003 due periodi di run di test al CERN (vedi attività prevista) con partecipazione di quattro persone per 14 giorni al CERN, 11keuro, più un periodo per l’assemblaggio del rivelatore di 20 giorni al CERN per due persone al costo di 8keuro. Come detto, tale assemblaggio e la successiva lavorazione fibre, non può essere effettuato in Italia dato l’alto rischio di rottura delle fibre durante il trasporto al CERN.

5. Infine si richiedono 3keuro per contatti al CERN con il gruppo che sviluppa la logica di trigger in cui deve essere integrato il sistema di calorimetri a zero gradi. Si stima un viaggio di due persone per cinque giorni.

Materiale di Consumo Richiesta totale 281.5 keuro.

2

Page 34: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Il contributo per il 2003 della componente italiana alle spese generali di ALICE è di 272keuro di cui 170keuro per i Maintenance and Operation Funds e 102keuro per i Commitments and Integrations. Tale cifra viene richiesta dalla sezione dove afferisce il coordinatore nazionale. Si richiedono 2,5keuro per acquisto materiale vario di magazzino al CERN (parti meccaniche, minuterie elettroniche). Si richiedono inoltre 3keuro per acquisto materiale di consumo per il funzionamento della lappatrice-levigatrice per le fibre di quarzo. In particolare occorre il liquido e la polvere abrasiva e un nuovo disco in ghisa per la levigatura. Si è infatti riscontrato un certo consumo durante la lavorazione che può causare danni ai cilindretti di supporto dei mazzi di fibre. Poter disporre di un secondo elemento ridurrebbe ancora i tempi di lavorazione e soprattutto aumenterebbe la qualità della lucidatura. Inoltre viene richiesto un finanziamento per acquisto meccanica di supporto per il test del secondo calorimetro per neutroni di 3keuro. Infine si richiede l’acquisto di nastri e memorie di massa per analisi dati di test di 1keuro.

Materiale Inventariabile Si richiedono su questo capitolo 5,5k. In particolare si vorrebbe acquistare un PC (2keuro) da dedicare principalmente al monitoraggio del sistema di alte tensioni CAEN acquistato nel 2002. Questo sistema infatti è completamente interfacciabile via TCP/IP. Lo stesso PC verrebbe anche utilizzato per test sul sistema di acquisizione al CERN. Si richiede l’acquisto (3,5keuro) di un modulo ADC VME da utilizzare per i test sotto fascio dei calorimetri. La risposta di questo modulo verrebbe così confrontata con quella degli ADC Le Croy attualmente utilizzati. La scelta finale dei moduli sarà infatti con tutta probabilità orientata verso i VME essendo i LeCroy CAMAC non più in produzione.

Trasporti Si richiede un finanziamento di 2,5keuro. Il trasporto di materiali da e verso il CERN è sempre più frequente ed in particolare riguarda le parti meccaniche per l’assemblaggio dei rivelatori, fibre di quarzo per test, modulistica e la lappatrice per la lavorazione al CERN.

Costruzione Apparati (fondi CORE) La richiesta totale è di 23keuro (metà della richiesta complessiva per questo item), per acquisto dell’intero set di cavi segnale e alta tensione completo di connettori. In particolare abbiamo stimato:

• per i cavi segnale una lunghezza totale di 10km al costo di 5.2CHF/m per un totale di 35,7keuro.

• per i cavi dei ritardi sulla linea ADC 3 keuro • per i cavi HV, considerando che i power supply saranno a circa 50m dai

rivelatori, 2,5km di cavo a 1.1CHF/m, per un totale di 2keuro • per i connettori HV, 100 pezzi a 11CHF/pezzo, per un totale di 748euro

e per i connettori segnale, 100 pezzi a 50 CHF/pezzo, per un totale di 3400euro. Aggiungendo gli spare, il totale per i connettori è quindi 5keuro.

Il risultato, 46keuro è stato diviso fra le sezioni di Cagliari e Torino.

3

Page 35: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

In kEuro

Mod. EC. 3

Note:

PREVISIONE DI SPESA: PIANO FINANZIARIO LOCALE

PER GLI ANNI DELLA DURATA DEL PROGETTO

(a cura del responsabile locale)

Osservazioni del Diret tore del la Strut tura in meri to al ladisponibi l i tà d i personale e di at t rezzature:

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

Codice EsperimentoALICE_ZDC

Gruppo3012

Resp. loc.: GIOVANNA PUDDU

Miss. interno

Miss. estero

Mater. di cons.

Trasp.eFacch.

SpeseCalcolo

Affitti emanut.appar.

Mat.inventar.

Costruz.apparati

TOTALECompetenza

9,0 42,0 281,5 2,5 5,5 23,0 363,5

TOTALI 86,0 682,5 5,0 14,0 57,0 862,0

ANNIFINANZIARI

2003

17,5

8,5 44,0 401,0 2,5 8,5 34,0 498,52004

Page 36: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ricerca Assoc.

Affer. al

Gruppo

Numero totale dei Ricercatori

Codice EsperimentoALICE_ZDC

Gruppo

CAGLIARI

3012

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA

RICERCATORI

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ass. Tecnol.

TECNOLOGI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

N N

8,0

3,1Ricercatori Full Time Equivalent

Numero totale dei TecnologiTecnologi Full Time Equivalent

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 15 Collab.tecnica

Assoc.tecnica

TECNICI N

Numero totale dei Tecnici 2,0

0,3Tecnici Full Time Equivalent

CICALO' CORRADO Ric 3031

CUGUSI LEONINO 503R.U.2

DE FALCO Alessandro 403R.U.3

MUNTONI CARLO 403P.O.4

PUDDU GIOVANNA 503P.A.5

SERCI SERGIO 403P.O.6

SIDDI ELISABETTA 303DIS7

TOCCO LUISANNA 303Dott.8

ARTICOLO 15 OFFICINA 20Cter1

TUVERI MARCELLINO Cter 102

Per

cent

uale

Per

cent

uale

Per

cent

uale

(a cura del responsabile locale)Mod. EC/EN 7

Resp. loc.: GIOVANNA PUDDU

Page 37: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Codice EsperimentoALICE_ZDC

Gruppo

CAGLIARI

3012

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA (a cura del responsabile locale)

SERVIZI TECNICI Annotazioni:

30.04.2003 ITS-STRIP-TS: Avvio gara per fornitura alimentatori per moduli SSD

31.05.2003 ITS-STRIP-TS: Completamento prima serie di test-beam presso PS del CERN

30.07.2003 ITS-STRIP-TS: Completati test e certificazione di circa 300 sensori a microstrip

30.07.2003 ITS-STRIP-TS: Completati test e certificazione di circa 100 moduli SSD completi

30.11.2003 ITS-STRIP-TS: Completamento gara per fornitura alimentatori per moduli SSD

30.11.2003 ITS-STRIP-TS: Completamento seconda serie di test-beam presso PS del CERN

Mod. EC/EN 8

Denominazione mesi-uomo

20.12.2003 ITS-STRIP-TS: Completati test e certificazione di circa 600 sensori a microstrip

20.12.2003 ITS-STRIP-TS: Completati test e certificazioni di circa 200 moduli SSD completi

Resp. loc.: GIOVANNA PUDDU

Data completamento

MILESTONES PROPOSTE PER IL 2003 (a cura del responsabile nazionale)

30.05.2003 Costruzione secondo ZN

30.09.2003 Test secondo ZN

31.12.2003 Lavorazione lastre ZP

31.08.2003 ITS-DRIFT-BO: Invio alla fonderia IBM del progetto finale del chip CARLOS; termine del progetto CARLOS-rx; test avanzatodella catena: AMBRA-CARLOS-GOL+TTCrx-link ottico-CARLOSrx-SIMU e/o DDL

Descrizione

31.05.2003 ITS-DRIFT-TO: Sottomissione "engineering run" per i chip Pascal-64 e AMBRA-4

30.09.2003 ITS-DRIFT-TO: Production Readiness Review dei chip PASCAL-64 e AMBRA-4

31.08.2003 ITS-DRIFT-TO: Beam test di un modulo SDD

31.12.2003 ITS-DRIFT-TO: Costruzione meccanica di integrazione

30.04.2003 ITS-DRIFT-TS: Avvio produzione di massa dei detectors

30.03.2003 ITS-STRIP-TS: Completati test e certificazione di circa 120 sensori a microstrip

Resp. Naz.: SERGIO SERCI

Page 38: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

PREVENTIVO GLOBALE PER L'ANNO 2003In kEuro

Note:

Mod. EC. 4

(a cura del rappresentante nazionale)

Alessandria comprende: AL_TRIG,AL_DRIFT,AL_ZDC,AL_GRID

Nel capitolo CA_ZDC Consumo sono inclusi 272 kEuro, come contributo della collaborazione italianaalle spese generali di Alice (MOF+C&I)

A CARICO DELL’ I.N.F.N.

Miss. interno

Miss. estero

Mater. di cons.

Trasp. eFacch.

Spese Calc.

Affitti eManut.Appar.

Mater.inventar.

Costruz. appar.

TOTALECompet.

Acarico di altri Enti

10,0 10,0 51,0 0,0

TOTALI 329,0 1'600,0 1'025,5 58,5 637,0 4'314,0 7'964,0

Struttura

Alessandria 8,0 23,0

0,0

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

NB. La colonna A carico di altri Enti deve essere compilata obbligatoriamente

36,0 10,0 20,0 145,0 393,0 0,0BA_HMPID 16,0 166,072,5 10,0 88,5 145,5 501,5 0,0BA_PIX 38,0 147,0

15,5 40,0 0,0BA_GRID 4,0 20,526,0 10,0 35,0 122,0 0,0BO_DRIFT 10,0 41,0

200,0 5,0 12,0 2'677,5 3'125,5 0,0BO_TOF 15,0 216,08,0 9,5 0,0BO_GRID 1,5

281,5 2,5 5,5 23,0 363,5 0,0CA_ZDC 9,0 42,027,5 7,0 16,5 330,0 498,0 0,0CA_TRACK 21,0 96,0

10,0 40,0 0,0CA_GRID 14,0 16,017,5 27,0 10,0 152,0 0,0CT_PIX 18,0 79,5

53,5 77,5 0,0CT_GRID 8,0 16,014,0 37,0 89,5 0,0LNL_PIX 8,0 30,563,0 137,5 56,5 389,0 0,0PD_PIX 30,0 102,017,0 13,5 9,5 79,5 0,0RM_PIX 8,0 31,5

5,5 22,5 0,0SA_PIX 3,5 13,5

30,0 15,0 169,0 0,0SA_TOF 15,0 109,022,0 3,0 8,5 23,0 138,5 0,0TO_ZDC 14,0 68,012,0 3,0 7,0 160,0 258,0 0,0TO_TRIG 14,0 62,093,0 4,0 40,0 400,0 752,0 0,0TO_DRIFT 26,0 189,0

4,0 32,0 60,0 0,0TO_GRID 9,0 15,070,0 9,0 50,0 299,0 542,0 0,0TS_STRIP 24,0 90,024,0 5,0 20,0 90,5 0,0TS_DRIFT 15,0 26,5

0,00,00,00,0

Codice Esperimento

ALICE

Gruppo

3012

Resp. Naz.: S. SERCI

Page 39: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Mod. EC. 5

A) ATTIVITA’ SVOLTA FINO A GIUGNO 2002

B) ATTIVITA’ PREVISTA PER L’ANNO 2003

C) FINANZIAMENTI GLOBALI AVUTI NEGLI ANNI PRECEDENTI In kEuro

VEDI ALLEGATO EC5 ALICE NAZIONALE

VEDI ALLEGATO EC5 ALICE NAZIONALE

(a cura del rappresentante nazionale)

AnnoFinanziario

Missioni interno

Missioni estero

Materiale diconsumo

Trasp. eFacch.

SpeseCalcolo

Affitti eManut.Apparec.

Materialeinventar.

Costruz.apparati TOTALE

TOTALE

1996 30,9 268,5 107,9 23,7 15,4 446,4

909,7 4'247,3 2'521,8 51,7 1'539,0 9'422,1 18'691,6

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

1997 82,6 309,3 306,7 182,3 247,3 1'128,2

1998 74,3 299,0 117,2 45,9 523,6 1'060,0

1999 119,3 694,1 202,9 415,2 785,5 2'217,0

3'531,8

2001 218,5 894,9 624,4 12,9 508,7 2'745,3 5'004,7

2002 238,5 1'089,0 558,5 28,5 215,0 3'174,0 5'303,5

2000 145,6 692,5 604,2 10,3 148,2 1'931,0

Codice EsperimentoALICE

Gruppo3012

Resp. Naz.: S. SERCI

Page 40: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Attività svolta nel periodo luglio 2001 - giugno 2002

Apparato ZDC. Referee: A. Del Zoppo

Alessandria L'attività svolta dal gruppo di ricerca di Alessandria ha riguardato la partecipazione al run sperimentale dell'autunno del 2001, durante il quale sono stati provati diversi tipi di fotomoltiplicatori in condizione di produzione di luce simile a quella che sarà presente in esperimento. Il gruppo ha inoltre partecipato attivamente alle discussioni sul prototipo finale dello ZDC per neutroni , al suo assemblaggio ed ai relativi test sperimentali in corso al fascio H6 nella Nord Area dell'SPS del CERN. Cagliari-Torino Si è proceduto all’acquisto del materiale pesante per la costruzione dei due calorimetri per neutroni. Si tratta di lastre di lega di tungsteno con densità 17.6 g/cm3, consegnate nei primi mesi del 2002. Si è quindi proceduto alla lavorazione presso la sezione di Torino delle lastre per la costruzione del primo calorimetro. La fresatura è risultata particolarmente difficoltosa ed ha comportato il consumo di numerosi utensili. Per la lavorazione della seconda tranche di lastre si è quindi richiesto ed ottenuto un finanziamento supplementare di 15keuro alla Commissione III per acquisto frese. È stato inoltre completato l’acquisto delle fibre di quarzo per i calorimetri per neutroni, finanziato nel 2001. Il materiale è stato consegnato nell’aprile di quest’anno. Si è proceduto inoltre all’acquisto degli alimentatori HV CAEN SY1527 con relative schede e dei crate NIM e CAMAC richiesti per il 2002. Per la lavorazione delle fibre è stato finanziato dalla CSNIII l’acquisto di una lappatrice – lucidatrice, richiesto per il 2002 e poi anticipato all’anno finanziario 2001. L’acquisto è stato effettuato presso la Logitech e la sua consegna è avvenuta alla fine di marzo di quest’anno. L’assemblaggio del primo calorimetro per neutroni definitivo si è concluso nel giugno di quest’anno. È stato possibile effettuare la lavorazione delle fibre con la lappatrice una volta assemblato il rivelatore al CERN. Infatti come già evidenziato nella relazione dello scorso anno, l’assemblaggio deve essere effettuato al CERN per evitare la rottura delle fibre durante il trasporto. Si è reso pertanto necessario il trasporto della lappatrice da Cagliari al CERN. La qualità della lucidatura dei gruppi di fibre risulta ottima e consente di risparmiare come previsto il taglio con una lama diamantata. Questa operazione richiedeva estrema accuratezza, un tempo molto lungo e risultati non garantiti. Si utilizzerà la tecnica di lappatura – lucidatura per tutti i rivelatori ancora da assemblare, dopo aver effettuato qualche modifica al sistema meccanico di sostegno dei mazzi di fibre durante la lavorazione. Il calorimetro assemblato è attualmente in fase di test al SPS con fasci di pioni ed elettroni. È stata completata l’analisi dei dati raccolti nel test dello scorso anno per la scelta dei fotomoltiplicatori da impiegare. Due modelli sembrano avere caratteristiche equivalenti e per noi soddisfacenti, il Philips XP2020 e l’Hamamatsu R329. La scelta definitiva e l’ordine dei PM saranno effettuati entro il 2002.

Page 41: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Apparato Muon Trigger. Referee: P. Pedroni

Alessandria L'attività svolta dal gruppo di ricerca di Alessandria ha riguardato essenzialmente la progettazione, la costruzione e successivi test di un prototipo di un odoscopio di scintillatori per il test delle camere RPC di grandi dimensioni con raggi cosmici. Tutti i 28 scintillatori sono stati costruiti e su 4 di essi sono stati fatti i test per definire il principio di trigger e i moduli di elettronica da usare. Parallelamente sono proseguite le misure di resistività della bakelite in condizioni climatiche controllate e si e` partecipato ai run sperimentali alla GIF del CERN per le prove di invecchiamento dei rivelatori RPC. Torino La parte principale dell’attività svolta nel periodo indicato riguarda lo studio dell’invecchiamento delle camere RPC. A questo proposito, diversi periodi di test sono stati effettuati alla GIF del CERN su alcuni prototipi di piccola taglia (50×50 cm2). Lo scopo di tali test è quello di eliminare o quantomeno limitare il fenomeno (già riportato nel documento dell’anno scorso) rappresentato dall’aumento dei conteggi in singola e della corrente assorbita dalla camera nel corso di irradiazioni prolungate nel tempo. Le prove effettuate hanno indicato che l’utilizzo di una miscela gassosa con una percentuale di SF6 inferiore a quella inizialmente prevista e un più spesso coating di olio di lino contribuiscono a migliorare la situazione. Più precisamente si è visto che una camera con doppio strato di olio di lino e flussata con una miscela contenente solamente l’1% di SF6 (anzichè 4%) è in grado di sopportare senza perdita di efficienza una corrente integrata di 0.2 C/cm2 , equivalente a parecchi anni-ALICE di presa dati in Pb-Pb e Ar-Ar. Ulteriori test, di recente ultimati ed in fase di analisi sembrano inoltre indicare (molto preliminarmente) che la situazione migliora ulteriormente con un triplo strato di olio di lino, mentre si osserva un leggero peggioramento nei test di invecchiamento con miscela umidificata. Oltre ai piccoli prototipi, anche una camera in scala 1:1 è stata testata alla GIF. Lo scopo del test non era incentrato sull’invecchiamento bensì sullo studio del comportamento di una grande camera (di circa 65×270 cm2) in condizioni ALICE-like. I risultati di questo test, sia pure globalmente soddisfacenti, hanno evidenziato qualche problema di uniformità di risposta, almeno in parte collegato alla meccanica di contenimento. Conseguentemente si è deciso di ridurre la centinatura dei piani rigidificatori delle camere finali e dei prossimi prototipi di grandi dimensioni. Accanto ai test sui prototipi, sono state portate avanti altre attività legate alla costruzione finale dei rivelatori. In particolare, è stato con successo testato il metodo (basato sull’utilizzo di un piano a depressione) con il quale saranno realizzati le strip di lettura. Nel mese di giugno è stato inoltre effettuato alla GIF un test cosiddetto “mini trigger” in cui è stato provato un insieme di 4 RPC di dimensioni ridotte ma in un setup analogo a quello finale per quanto riguarda disposizione geometrica ed elettronica. L’analisi on-line dei risultati ottenuti mostra un funzionamento del sistema di trigger analogo alle previsioni per quanto riguarda selettività, efficienza e rateo di coincidenze spurie in presenza di alto fondo. Infine, nel quadro della preparazione del Physics Performance Report di ALICE e dello Yellow Report del CERN dedicato agli hard probes, si è iniziata una attività di

Page 42: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

simulazione delle performance dell’intero spettrometro per dimuoni al fine di poter stabilire un dettagliato programma di misure.

Apparato MUON-Tracking Referee M. Pedroni Il quadro delle attività svolte dal gruppo, coinvolto nello sviluppo delle camere traccianti del Muon Arm di ALICE, ha riguardato principalmente la preparazione alla fase di assemblaggio dei rivelatori definitivi, il cui inizio, previsto inizialmente per la fine di quest’anno, è rinviato alla prima parte del 2003. Ciò a causa essenzialmente del ritardo nell’inizio del funzionamento di LHC e del ritardo nella produzione del chip analogico MANAS, con cui i rivelatori verranno equipaggiati. Come noto, nella fase costruttiva del sistema di camere, il gruppo di Cagliari ha la responsabilità della produzione e test dei piani catodici per le stazioni 3,4,5, del chip digitale di lettura MARC per tutte le camere e dell’assemblaggio di una quota di rivelatori. Nella seconda metà del 2001 è stato sottoposto a test presso il PS un prototipo di camera delle dimensioni maggiori previste (2,4m di lunghezza). Tale prototipo era stato assemblato presso il SUBATECH di Nantes, in collaborazione anche con il nostro gruppo ed equipaggiato con i circuiti da noi progettati e prodotti. Oltre alle dimensioni, un altro aspetto importante di questo rivelatore è che su di esso veniva istallata per la prima volta una versione della elettronica di lettura pressoché definitiva. Se da un lato infatti il chip analogico era ancora il GASSIPLEX 0.7, dall’altro si impiegava la schedina MANU345, che contiene l’ADC e il chip di readout digitale MARC. Purtroppo non è stato possibile equipaggiare tutto il rivelatore dato il limitato approvvigionamento delle schede di readout. I risultati sulla parte sottoposta a test al PS con pioni da 7 GeV sono più che soddisfacenti, con una risoluzione spaziale di circa 70µm, nel piano di curvatura. Questo valore soddisfa le nostre richieste per avere la risoluzione in massa richiesta, alla massa della Y. Nel mese di dicembre del 2001 si è avuta la prima riunione del Production Readiness Review, per il progetto slat (ossia le camere modulari delle stazioni 3,4,5). In sostanza si tratta di un comitato di esperti (Chris Fabjan; Hans Taureg; Vinnie Polychronakos; Olav Ullaland; Jacques Lefrancois) che deve esprimere un giudizio circa la validità del progetto prima dell’inizio della produzione. Il parere di questo comitato è stato sostanzialmente positivo, con una serie di osservazioni, che non hanno riguardato i piani catodici, nella cui produzione siamo direttamente coinvolti. La collaborazione sta ora effettuando i test necessari per rispondere alle osservazioni ed alcune modifiche suggerite dai referee.

Produzione piani catodici, taglio, foratura e test. L’acquisto della prima tranche dei circuiti stampati che costituiscono i piani catodici delle slat è stata finanziata nel 2001. La cifra è stata impegnata alla fine dello scorso anno, ed è stata nominata la commissione per la gara d’appalto. Sono già state individuate alcune ditte in grado di produrre i circuiti richiesti. Nel mese di aprile sono stati completati presso la nostra sezione i progetti dei 6 circuiti “standard” (ossia di forma rettangolare) che costituiranno la maggior parte dei 1300 pezzi della produzione. Un campione di questi circuiti è stato successivamente prodotto

Page 43: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

ed utilizzato per equipaggiare il prototipo assemblato a Cagliari in maggio e da sottoporre a test a luglio. Si attendono i risultati di questo test e soprattutto quelli con l’elettronica definitiva (chip MANAS+MARC) per avviare la produzione. A questo proposito occorre osservare che l’arrivo in Europa dei primi chip analogici MANAS (che dovrebbero sostituire GASSIPLEX), di responsabilità del SINP di Calcutta, è prevista per la metà del mese di agosto, in ritardo rispetto alla previsione originale. Successivamente occorrerà equipaggiare delle schede di readout con questi chip e il chip MARC e sottoporle a test su uno dei rivelatori già assemblati. Questa fase dovrebbe presumibilmente concludersi entro la fine dell’anno 2002. Contiamo di attendere l’esito di questi test, da svolgersi non necessariamente sotto fascio, per completare la gara di appalto ed avviare la produzione dei piani catodici. Si è inoltre provveduto nel corso dell’anno all’istallazione in sede di un dispositivo per il taglio e la foratura dei circuiti stampati. Si tratta di un tool progettato e costruito presso il PNPI di Gatchina, che verrà utilizzato a Cagliari su tutti i circuiti in produzione. I test effettuati hanno mostrato una precisione di 20micron su tagli e forature, assolutamente compatibile con le tolleranze richieste. Come si vedrà nel capitolo richieste, riteniamo sia necessaria qualche modifica per rendere questa macchina utilizzabile su larga scala. In particolare si richiede la sostituzione dei cannocchiali per il centraggio del circuito con delle camere CCD e il rifacimento di alcune parti meccaniche. Anche il sistema di test elettrico per i circuiti stampati, il cui finanziamento è stato ottenuto per il corrente anno, è ormai in fase di completamento. Questo sistema consente di verificare sulle PCB le connessioni elettriche e i cortocircuiti in modo automatico. È già stata realizzata tutta la parte elettronica e si prevede il completamento della parte meccanica, differente per ogni tipologia di circuito, entro il 2002. Quest’ultima consiste di una piastra con dei pin secondo il disegno del circuito, da sovrapporre al circuito da analizzare e da connettere al sistema di controllo.

Altri acquisti su fondi CORE. È stata acquistata e consegnata nel 2002 la prima tranche di fili di tungsteno per equipaggiare tutte le slat. È stato inoltre acquistato, sempre sul capitolo fondi CORE, tutto il quantitativo necessario di connettori da 100 pin da istallare sui piani catodici. Questo item faceva parte della produzione dei piani stessi.

Elettronica di lettura Nel corso della prima parte del 2002 è stato prodotto un campione di chip MARC di circa 100 pezzi. Lo scopo principale è testare alcune modifiche che sono state apportate nel bus di trasmissione/ricezione dati. È in fase di realizzazione un nuovo sistema di test/acquisizione per l'elettronica di readout. Tale sistema è basato sull'elettronica di readout PCI già utilizzata con successo nell'esperimento NA60: - una scheda PCI "general purpose" contenente (i) un buffer di memoria (32 Mbyte), (ii) un'interfaccia/handshake col DAQ basato su DATE (iii) un'interfaccia con una scheda mezzanina

Page 44: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

- una scheda mezzanina che costituisce un layer specializzato che funge da interfaccia con un particolare front-end (cambiando mezzanina è in effetti possibile adattare il readout a fron-end anche molto diversi fra loro come è stato dimostrato in NA60). Il chip così prodotto è perfettamente compatibile con il chip MANAS, anche se un test congiunto non è stato ancora possibile a causa del ritardo di quest’ultimo. Come si è detto si prevede di effettuare questi test non appena i MANAS arriveranno in Europa. Nel frattempo il campione precedente dei chip MARC è comunque stato utilizzato per equipaggiare delle schede di readout (MANU345) con chip GASSIPLEX. Queste schede sono servite per il test del prototipo da 2.4m alla fine dello scorso anno e equipaggeranno il prototipo da sottoporre a test a luglio.

Sistema di tracciamento per test in sede. Come si ricorderà lo scorso anno si era proposta la costruzione di un sistema di tracciamento per test in sede con cosmici dei rivelatori che verranno costruiti a Cagliari. Tale sistema è basato su due camere a fili da 10x10cm in grado di scorrere su un piano da parti opposte rispetto al rivelatore da collaudare. Nel corso della prima parte del 2002 è stata portata a termine la costruzione dei due rivelatori, mentre è in fase di completamento la parte meccanica di scorrimento. Sono state acquistate tute le parti richieste e per le quali è stato ottenuto il finanziamento. Sono già stati effettuati dei test con cosmici e con una sorgente beta, da cui si deduce che il sistema ha le prestazioni richieste per sottoporre a test i rivelatori in costruzione a Cagliari. Su questo argomento è stata svolta una tesi di laurea.

Banco assemblaggi. Il banco per assemblaggi previsto è stato regolarmente acquistato presso una ditta italiana. Si tratta di un piano di granito di 2700 x 900 mm2 con una planarità di 11 micron su tutta la lunghezza. La sua foratura è stata realizzata presso la stessa ditta francese (AIRBUS) che ha effettuato le forature per gli altri banchi, ciò allo scopo di garantire la stessa precisione. Il banco è stato istallato a Cagliari nel mese di maggio nella nuova sala per assemblaggi recentemente attrezzata. Tale piano è stato utilizzato con successo nell’assemblaggio del prototipo da 1200mm recentemente conclusosi a Cagliari.

Assemblaggio prototipo 1200mm Fra le attività previste per il 2002 c’era l’assemblaggio a Cagliari di un prototipo di camera definitivo. Un rivelatore cioè costruito con le stesse tecniche e gli stessi tool che verranno impiegati nella produzione di massa, e ovviamente da equipaggiare con l’elettronica definitiva. Questo rivelatore è stato assemblato a maggio-giugno e adesso si trova all’IN2P3 di Orsay per test sull’elettronica. Il suo test sotto fascio è previsto per il mese di luglio e settembre. Per questa costruzione si sono impiegati i fondi originariamente assegnati per la costruzione del prototipo con piani catodici arrotondati. Quest’ultimo verrà costruito e sottoposto a test nel corso del 2003, anche a causa del ritardo nell’inizio degli assemblaggi dei rivelatori standard.

Macchina tendifilo Il gruppo ha ottenuto dalla giunta INFN nel 2001 il finanziamento per lo sviluppo e la costruzione di una macchina per tensionamento di fili di tungsteno. Tale strumento è stato progettato nel corso del 2001 e la costruzione delle parti meccaniche è stata completata nei primi mesi del 2002. Attualmente la struttura è stata istallata e si sta provvedendo al montaggio dei motori e della parte di scorrimento del tensionatore. Anche il quadro elettrico di controllo dei movimenti è gia in sede. I quadri su cui

Page 45: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

verranno tesi i fili, sono attualmente in produzione a Saclay, assieme a quelli della macchina francese, allo scopo di ottenere una migliore uniformità di questi pezzi. Il completamento della macchina è previsto entro il 2002.

Test di irraggiamento alla GIF Il test previsto si svolgerà nel mese di settembre di quest’anno. Si vuole in particolare studiare gli eventuali danni da radiazione della elettronica di lettura e di alcune parti del detector quali le colle, il silicone usato per la chiusura, o il NORYL utilizzato per gli spaziatori.

Simulazioni della risposta della camera. È stata completata l’attività di simulazione della risposta di questi rivelatori, anche in relazione alle osservazioni fatte nel PRR. Alcuni risultati ottenuti sono stati inclusi nella tesi di dottorato di E.Siddi.

Software Nell'ambito dello spettrometro per muoni nell'esperimento ALICE, il gruppo di Cagliari collabora allo sviluppo del codice ed alla simulazione delle prestazioni fisiche dell'apparato sperimentale con tecniche Monte Carlo. Finalità principale è l'analisi dello spettro di massa invariante dei dimuoni rivelati nello spettrometro, attraverso l'individuazione delle diverse sorgenti di segnale e fondo, con particolare riferimento ai quarkonia pesanti. Lo studio è inserito tra le attività legate al Physics Performances Report, in fase di preparazione. L'attività svolta nel 2001-2002 si articola nelle seguenti fasi: Si è proceduto in primo luogo a una caratterizzazione del sistema di tracciamento, mediante la riproduzione e l'analisi dello spettro di massa invariante generato dai muoni prodotti nel decadimento delle risonanze Y e J/Psi, con e senza fondo combinatoriale, nel framework di AliRoot. La procedura tradizionale di ricostruzione delle tracce si articola nelle fasi di generazione, digitizzazione, clusterizzazione e ricostruzione. Poiché il processo così articolato comporta un notevole dispendio di tempo ( il tempo di CPU totale richiesto varia da 3.4 secondi per evento con un processore Pentium III a 600 Mhz in assenza di fondo a 128 secondi per evento in presenza di fondo nominale), l'insieme di algoritmi preposti all'elaborazione del segnale si rivela inadatto per lo studio di un campione di dati consistente con i tassi di produzione in LHC. Il gruppo di Cagliari si è pertanto impegnato nella progettazione e sviluppo di un codice parallelo in grado di velocizzare la procedura, così articolato: Un algoritmo di ricostruzione veloce permette l'associazione a ciascuna hit di una funzione di distribuzione spaziale in accordo con la risoluzione spaziale garantita dai cluster Un algoritmo di simulazione veloce parametrizza le distribuzioni delle variabili cinematiche P , θ e φ dei muoni generati associando a ciascuno di questi il valore delle corrispondenti variabili ricostruite. L'algoritmo di simulazione veloce riduce i tempi di elaborazione dei segnali a 0.12 secondi ad evento e risulta inoltre del tutto indipendente dalla presenza di fondo. Ciò significa pertanto una riduzione di circa un fattore 30 in assenza di fondo e di circa un fattore 1000 in presenza di fondo nominale Per verificare l'affidabilità dell'algoritmo di simulazione veloce si è proceduto a una caratterizzazione sistematica dello spettro di massa invariante per le risonanze Y e J/ψ, ottenuto mediante il nuovo metodo di analisi. I valori di risoluzione in massa ed

Page 46: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

efficienza di ricostruzione così ottenuti riproducono in modo soddisfacente i risultati ottenuti con l'algoritmo tradizionale diffuso dalla collaborazione. Questa attività è stata oggetto nel 2002 di una tesi di laurea. Sono stati svolti inoltre dei confronti tra le risoluzioni spaziali ottenute dalla simulazione delle camere traccianti e i dati ottenuti dai test su fascio. Le risoluzioni sperimentali non sono ben riprodotte da AliRoot, che fornisce dei valori troppo ottimistici. Nonostante ciò, il deterioramento della risoluzione in massa che si ottiene quando nella simulazione vengono introdotte delle risoluzioni spaziali più realistiche è inferiore a 10 MeV al picco della Y. Uno dei membri del gruppo, A.De Falco rappresenta il Muon Arm presso il Computing Board di Alice.

Apparato: TOF. Referee: S. Bertolucci, F. Cesaroni, A. Longoni Nella seconda metà del 2001 sono continuati i test su fascio della nuova struttura a doppio strato ("double stack") delle MRPC "strips" ed e` stata realizzata la prima preproduzione di "massa" di questi rivelatori; 18 "strips" (2 x 5 "gaps" di 250 microns) sono state costruite ed assemblate dentro 2 prototipi di "modulo centrale". I risultati sperimentali di questa preproduzione (equivalente al 1% dell'intero rivelatore TOF di ALICE) hanno confermato le eccellenti prestazioni dei primi prototipi sia in termini di efficienza intrinseca del rivelatore (99 - 100%) sia di risoluzione temporale (50 - 60 ps). L'uniformità di risposta ottenuta sia sui "readout pads" di una singola "strips" sia sulle diverse "strips" ha dimostrato che le procedure per costruire un grande numero di elementi base del rivelatore sono ormai ben definite. Le proprietà meccaniche del modulo che contiene le "strips" sono state studiate confrontando i due diversi prototipi sia nella parte del "gas volume box" sia nel "central support plate". La "rate capability" della MRPC a doppio strato e` stata misurata presso la Gamma Irradiation Facility (GIF) del CERN ed e` risultato che e` molto migliore (circa un ordine di grandezza) rispetto a quanto richiesto nell'esperimento ALICE, dove ci si aspetta un flussso di particelle cariche di 50 Hz/cm2. E` continuato lo sviluppo del "chip" ASIC HPTDC (High Performance TDC) per il quale il gruppo di Bologna ha fornito un contributo essenziale, in collaborazione con il gruppo EP/MIC del CERN, per il test dei prototipi (dal v1.0 al v1.2). Sono state progettate e realizzate diverse schede con 16 e 32 canali (in alta risoluzione) che costituiscono i primi prototipi del TRM (TDC "Readout Module") proposto per il rivelatore finale. E` stato progettato anche lo schema dei servizi (sistema del gas, sistemi HV e LV, sistema di raffreddamento dell'elettronica) del rivelatore. E` stata aggiornata la simulazione Monte Carlo del rivelatore introducendo la nuova struttura delle "strips" ed e` stato completato l'inserimento di tutto il codice "software" di descrizione ed analisi del TOF nel "framework" generale di AliRoot. Come conseguenza di questi progressi nella progettazione del rivelatore finale, il 24/4/2002 e` stato consegnato a LHCC l'Addendum al TOF TDR (CERN/LHCC 2002-016); il 15 Maggio l'Addendum e` stato presentato nell'"Open session" di LHCC.

Page 47: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Apparato: ITS-Pixel. Referee: E. Focardi Catania Si è installato tutto il software necessario per effettuare il test dei wafer del chip definitivo di Alice. Si è proceduto a un primo test di funzionalità di tutta la catena e si sono effettuate le prime caratterizzazioni su un wafer. Al momento presso la Sezione di Catania opera una commissione, di cui fa parte un membro del gruppo di Catania, per effettuare la gara di acquisto dei sensori. Nel Gennaio 2002 la Sezione di Catania ha organizzato il meeting annuale della collaborazione italiana (ALICE-Italia meeting). Nell'ambito dello sviluppo del software per AliRoot componenti del gruppo di Catania si sono presi carico dei seguenti compiti fornendo durante il periodo su menzionato i seguenti contributi: definizione della geometria dell'ITS. Le ultime modifiche nella struttura dell'ITS (sia per la parte "sensibile" sia per la parte dei servizi) proposte dagli ingegneri sono state introdotte in AliRoot e sia il material budget che l'occupancy attesa nei vari layer dell'ITS sono stati stimati; 2) TPC-ITS matching e tracciamento delle particelle all'interno dell'ITS. È stata raffinata all’interno di AliRoot la procedura per il matching fra (Time Projection Chamber )(TPC)-ITS e tracciamento nell'ITS basata su un algoritmo di Kalman filter. Sono state studiate le performance del rivelatore ITS a diverse molteplicità dell’evento e per diversi campi magnetici (da 0.2 a 0.5 T). In particolare sono state studiate l'efficienza di tracciamento e la risoluzione dei parametri della traccia in funzione dell’impulso transverso per le traccie primarie. I risultati di tale lavoro sono stati presentati da un membro del gruppo a “ 5th International Conference on large scale application and Radiation Hardness of Semiconductor Detectors”, Firenze, Luglio 2001 e sono stati pubblicati su una Nota Interna di Alice (ALICE-Int-Note 2001-39). 3) È stata messa a punto dentro AliRoot una procedura basata su un metodo di rete neurale per il riconoscimento di tracce di alto impulso (buona efficienza per impulso transverso maggiore di 0.5 GeV/c) nell’ITS stand-alone. Le tracce cosi’ identificate sono state poi ricostruite tramite un fit basato sul Kalman filter. I risultati di tale lavoro sono stati presentati da un membro del gruppo di Catania a “VII International workshop on Advanced Computing and Analysis Techniques in Physics , ACAT 2002, Moscow (Russia), Giugno 2002 e sono stati pubblicati su una nota Interna di Alice (Alice-Int-Note-2002-12) 4) Si sta lavorando ad una procedura di tracking “combinato”, in cui parte delle tracce rimaste non identificate dopo la procedura di matching con la TPC (effettuata con il metodo descritto in 2) vengono ricostruite tramite il tracking basato sulla rete neurale descritto in (3). 5) definizione del vertice primario.

Page 48: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

La procedura messa a punto per l'identificazione delle coordinate del vertice primario, sia nel piano transverso che lungo il fascio è stata presentata da un membro del gruppo di Catania a”5th International Conference on large scale application and Radiation Hardness of Semiconductor Detectors”, Firenze, Luglio 2001 e al “LXXVII Congresso SIF”, Milano, Settembre 2001. 6) studio dei vertici secondari per l'identificazione di particelle dotate di stranezza. È stato modificato il programma di tracciamento descritto in (2) in modo da tracciare nell’ITS anche tracce di grande parametro d’impatto e quindi originate da particelle secondarie. È stata messa a punto una procedura per l'identificazione dei vertici secondari. È stato fatto uno studio sugli effetti dei tagli cinematici sul rapporto segnale-rumore per identificare i k0’s nel caso di eventi centrali Pb-Pb a l’energia di 5.5 TeV/c. Sono stati ricavati la risoluzione del vertice secondario e l’efficienza di ricostruzione dell’algoritmo e l’efficienza di ricostruzione globale in funzione dell’impulso transverso del k0’s. I risultati di tale analisi sono stati pubblicati su Alice-Int. Note 2002-16. 7) La procedura di tracciamento basata sul Kalman filter è stata ulteriormente migliorata aggiungendo alle informazioni della traccia il riconoscimento della particella basato sulla sua perdita di energia all’interno delle SSD (Silicon Drift Detector) e SST (Silicon Strip Detector) dell’ITS. Eventi centrali Pb-Pb sono stati simulati e sono stati completamente ricostruiti nella TPC e nell’ITS. È stato cosi’ studiato l’effetto totale della risposta del rivelatore e della procedura di tracciamento sulla distribuzione in impulso transverso e in pseudorapidità di pioni, kaoni e protoni. Risultati del lavoro svolto sono stati costantemente presentati ai vari meeting di Collaborazione e faranno parte del PPR. Legnaro Studio di integrazione interna del rivelatore SPD. Lavoro di progettazione del sistema di supporto meccanico e raffreddamento del rivelatore SPD. Realizzazione prototipi settori di supporto e raffreddamento. Studio dell’integrazione del rivelatore SPD in Alice. Realizzazione e caratterizzazione sistema di raffreddamento evaporativo. Rapporti con l’industria (AMS) per sviluppo tecnica bump-bonding. Messa in funzione sistema di test per pixel chip (Alice1). Studio colle per accoppiamento meccanico e termico tra half-stave SPD e sistema di supporto e raffreddamento. Studio della procedura di assemblaggio SPD. Studio della strategia di analisi per la misura della produzione di charm in interazioni Pb-Pb ad LHC attraverso il canale D0 → K−π+. Studio della strategia di analisi per la misura della produzione di beauty in interazioni Pb-Pb ad LHC attraverso i canali di decadimento semileptonici.

. Roma L’ attività si è concentrata nella istallazione presso il laboratorio di Roma_Alice della Standard Test Set-up chain per lo studio del single pixel electonic chip. Si sono potute cosi’ ripetere in modo sistematico e approfondito le misure già effettuate al CERN con la finalita di poter utilizzare l’uscita analogica del segnale per un trigger di Fast Multiplicity attraverso il SPD di ALICE. I risultati sono stati completamente

Page 49: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

soddisfacenti e il gruppo è in grado di ripetere studi analoghi su 10 chip ( costituenti un half-stave) Salerno Il gruppo di Salerno ha sviluppato negli ultimi anni in collaborazione col gruppo ALICE-Pixel di Bari un modello per la simulazione dettagliata della risposta dei rivelatori a pixel. Tale modello costituisce ora parte integrante di AliRoot, il MonteCarlo ufficiale dell'esperimento ALICE. In seguito al test beam effettuato al CERN nel corso del 2001 le previsioni fornite dal modello sono state messe a confronto con i risultati sperimentali. Alcune discrepanze riscontrate sono al momento oggetto di ulteriore lavoro. In parallelo, il gruppo ha proseguito lo studio sistematico delle grandezze fisiche misurabili a partire dai due layers di rivelatori a pixel. Tali grandezze includono la molteplicità delle particelle cariche nella regione di pseudorapidità centrale, la stessa distribuzione di pseudorapidità e la ricostruzione dell'angolo azimuthale e la conse-guente misura di eventuale anisotropia. Vari algoritmi sono stati testati (conteggio dei clusters, ricostruzione dei "tracklets"), nonchè lo studio della risoluzione sperimentale con determinazione degli errori statistici e sistematici. Il lavoro è stato poi inserito nell'ambito del Physical Performance Report nella sezione dedicata alla ricostruzione delle caratteristiche globali degli eventi. In collaborazione con i gruppi di Roma e Bari è stato inoltre realizzato uno studio di fattibilità per un nuovo trigger basato sulla misura on line della molteplicità e della posizione longitudinale del vertice. Tale studio include la risoluzione dovuta alla fluttuazione in molteplicità, e l'utilizzo di diverse informazioni quali la "Fast Multiplicity" e il "Fast OR", quest'ultima particolarmente indicata per eventi di bassissima molteplicità.

Apparato ITS Drift. Referee: U. Gastaldi, E. Focardi Alessandria L'attività svolta dal gruppo di ricerca di Alessandria ha riguardato sia i test in laboratorio su prototipi delle camere a deriva sia i test su fascio al CERN delle medesime. La caratterizzazione in laboratorio con laser infrarosso focalizzato mediante l'ottica di un microscopio ha portato a una migliore comprensione degli effetti del campo elettrico parassita indotto dalle fluttuazioni di drogaggio. I risultati di laboratorio sono stati confrontati con successo con i dati raccolti sul fascio di test al CERN. La tecnica di mappatura con laser infrarosso sarà usata in produzione per il controllo sistematico delle camere a deriva. Torino Come negli anni precedenti, distinguiamo le attivita’ dedicate allo sviluppo del sistema di rivelatori a deriva, che indicheremo come “ITS-DRIFT”, da quelle di interesse comune per tutto l' ITS, che indicheremo con "ITS-MECCANICA”. Queste ultime, elencate alle voci 1.4.x del Memorandum of Understanding (MoU), sono responsabilita’ del gruppo di Torino sia per la progettazione sia per l' esecuzione, ed includono: la meccanica di supporto, di installazione e di integrazione dell' ITS, il circuito di raffreddamento esterno ad ITS, il cablaggio, l' allineamento con gli altri rivelatori.

Attivita' ITS-DRIFT svolta nel periodo luglio 2001 – giugno 2002

Page 50: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

- In collaborazione con il gruppo ALICE_DRIFT di Trieste, i prototipi dell’ elettronica di front-end PASCAL-32 (rad-tol) ed AMBRA-2 (rad-soft) sono stati collaudati su fascio (π da 7 GeV/c al PS del CERN) con risultati soddisfacenti in termini di risoluzione spaziale dell’insieme elettronica-detector (35µm dopo deconvoluzione del contributo dello scattering multiplo), e probabilmente un poco migliorabili in termini di noise (2.1 ADC counts in media), migliorabili con l’impiego di voltage-regulator interni al chip (v. punto seguente).

- E’ in corso l’ analisi dei dati raccolti con la stessa elettronica ed un rivelatore irraggiato con una dose pari a quella prevista per 10 anni di funzionamento di ALICE.

- Sono stati collaudati con risultati positivi i due voltage-regulator progettati per gli ADC di

PASCAL-64 (in PASCAL-32 i riferimenti per gli ADC erano esterni): entrambi i riferimenti erogano le tensioni previste, sono stabili con il carico capacitivo previsto ed hanno un margine di fase di 90o.

- Dopo la "design review" svoltasi a settembre 2001, sono stati inviati alla fonderia i prototipi finali dei due ASIC di front-end: PASCAL-64 (64 preamplificatori, 64 memorie analogiche da 256 celle, e 32 ADC da 10 bits) ed AMBRA-4 (4 livelli di buffer per 64 canali, al fine di contenere il tempo morto nelle prese dati p-p a L=3x1030 cm-2s-1).

- Il collaudo di questi ASIC ha rivelato un serio problema di “yield”: tre chip parzialmente funzionanti su circa 30 collaudati. Mentre i tre chip citati hanno permesso di verificare che la parte analogica di PASCAL-64 sembra rispondere come da specifiche e che la parte digitale e’ affetta da un paio di piccoli problemi, la bassa resa e’ ancora argomento di indagine. Problemi simili sono stati recentemente riscontrati in altri tre progetti per LHC realizzati presso il CERN con la stessa tecnologia, uno dei quali e’ il chip di front-end per le SSD (strip) di ALICE. Dopo analisi condotte in collaborazione col gruppo di micro-elettronica del CERN (EP/MIC), la causa piu’ probabile del problema sembra essere la presenza di lunghe linee di trasmissione di segnali, presenti in tutti i quattro progetti. Tali linee, di solito assenti in progetti puramente digitali per il modo di operare dei programmi di “place-and-route” automatico, possono creare danneggiamenti ad alcune giunzioni durante una delle fasi di processo. Sembra dunque esistere un problema di “design-rules” incomplete o inadeguate per progetti full-custom, come quelli dell’ elettronica per gli esperimenti a LHC.

- Sebbene non vi sia garanzia totale che la causa sia stata definitivamente individuata, si e’ programmata una ri-sottomissione ad agosto dei progetti relativi ad SSD (strip) ed SDD (drift) con opportune correzioni al problema citato. Ci e’ stato fatto notare che senza il progetto SDD il run multi-progetto non sarebbe proponibile perche’ il costo a mm2 diventerebbe eccessivo e che cio’ condizionerebbe anche la tempistica delle SSD. Il gruppo EP/MIC, vista l’importanza e l’interesse generale alla soluzione del problema e’ disposto a coprire parte dei costi.

- Il problema di bassa resa ha: 1) impedito di effettuare nel modo programmato i tests su fascio con i prototipi a 64 canali nel 2002; 2) ritardato lo sviluppo dell’ ibrido di front-end per i chip finali; 3) ritardato la sottomissione dei relativi dummy chips per la messa a punto dei parametri del TAB bonding con i microcavi finali; 4) reso impossibile la sottomissione dell’ engineering run entro fine 2002. Poiche’ l’ elettronica di front-end e’ ora sul cammino critico per il progetto SDD si e’ ritenuto necessario partecipare alla suddetta sottomissione ad agosto, che, in caso di esito positivo, permettera’ di sottomettere l’ engineering run nel secondo trimestre del 2003.

- Il costo per l’ INFN della nuova sottomissione dei chip PASCAL-64 ed AMBRA-4 e’ stimato in circa 88 kUSD (600 USD/mm2), tenendo conto di un supporto del gruppo EP/MIC. Poiche’ il ritardo sull’ elettronica di front-end ha condizionato lo sviluppo dei microcavi e degli ibridi per i chip a 64 canali, non si prevede di poter utilizzare completamente i fondi di costruzione apparati (CORE) assegnati per la produzione di questi ultimi (tranche ibridi: 56.4 kEuro, microcavi rivelatore-ibrido: 8.2 kEuro, microcavi lunghi: 39.9 kEuro). Si chiede percio’ alla Commissione di voler approvare uno spostamento di 92 kEuro, piu’ 2 kEuro per circuiti stampati di test, dal capitolo Costruzione Apparati (CORE) al capitolo Consumo.

Page 51: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

- Le suddette richieste di finanziamento per microcavi ed ibridi, sul capitolo Costruzione Apparati (CORE), son gia’ state incluse nelle richieste finanziarie per il 2003.

- In collaborazione con il gruppo di Kharkov, e’ stato prodotto un prototipo meccanico dell’

ibrido di front-end per la versione di PASCAL a 32 canali, che ha permesso di mettere a punto i problemi tecnologici degli ibridi per i rivelatori SDD: numero di layers di upilex-alluminio, microcavi anodici (di collegamento con il rivelatore), loro spessore e pitch minimi, fattibilita’ delle procedure di assemblaggio. E’ stata inoltre realizzata la serie completa dei prototipi dei jigs di assemblaggio. La prossima iterazione dell’ ibrido a 32 canali permettera’ di iniziare lo studio delle caratteristiche elettriche di questa tecnologia.

- E’ stato avviato il progetto dell’ ibrido a 64 canali utilizzando il pad-layout dei PASCAL-64 ed AMBRA-4 attuali. La produzione dei prototipi attendera’ i test della suddetta sottomissione del run di fonderia di agosto.

- E’ stato completato il test del chip CARLOS-v1 (tecnologia rad-soft, algoritmo di compressione

unidimensionale) e la sua integrazione con la catena standard di acquisizione, progettata dal gruppo DAQ del CERN. CARLOS-v1 e’ dunque disponibile per il readout di SDD sia in laboratorio sia su fascio.

- In coordinamento con il gruppo ALICE-DRIFT di Bologna, e’ stato progettato, prodotto e collaudato il prototipo rad-hard del compressione di dati CARLOS-v2. Il gruppo di Bologna ha curato integralmente il progetto, il test e l'integrazione con la catena standard di DAQ; se ne da' conto qui solo per presentare un quadro completo sull' ASIC CARLOS. Come annunciato nel 2000, il riprogetto di CARLOS e’ conseguenza delle dimensioni e della limitata resistenza alle radiazioni della SIU (Source Interface Unit, terminale del DAQ verso le elettroniche di front-end, a carico del gruppo CERN). Il riprogetto include il passaggio a tecnologia rad-hard e l’ implementazione di un algoritmo di compressione bidimensionale e a doppia soglia, piu’ efficiente di quello realizzato in CARLOS-v1. CARLOS-v2, sottomesso nello stesso run multi-progetto di PASCAL-64, ha un core di 4 mm2 ed include le interfacce con il sistema di trigger e con il serializzatore rad-hard GOL (sviluppato dal gruppo di micro-elettronica del CERN). I test hanno mostrato una resa di circa il 50%, piuttosto bassa per un chip di questa superficie rispetto all’ esperienza di run multi-progetto precedenti nella stessa tecnologia. Tuttavia, i chip funzionanti si comportano correttamente fino ad una frequenza di 100 MHz (frequenza di lavoro prevista: 40 MHz). Anche per questo chip e’ stata effettuata l’ integrazione con la catena di acquisizione progettata dal gruppo DAQ del CERN.

- In collaborazione con il gruppo ALICE-DRIFT di Trieste si sono definite le caratteristiche finali

degli alimentatori di alta tensione. Ciascun rivelatore sara’ alimentato da due linee floating: una a -2.4 kV, per la regione di deriva, ed una a –40V, per mantenere costante la polarizzazione della zona di raccolta indipendentemente dal valore scelto per il campo elettrico di deriva.

- Dopo un’ indagine di mercato, si e’ affidata ad una ditta esterna la produzione di due moduli-prototipo: uno da 14 canali a –2.8kV floating e 3mA ed uno da 12 canali a –100V floating e 10mA; il ripple massimo richiesto e’ 5mVp-p. La consegna di tali moduli e’ prevista per luglio 2002 e verranno collaudati entro novembre.

- Si ritiene quindi di poter richiedere entro l’ anno in corso lo sblocco del sub-judice di 197kE, deciso dalla Commissione nel settembre 2001, in modo da poter avviare la necessaria gara per l’ acquisto di 260 canali a –2.8kV e di 260 canali a –100V.

- Continuazione della produzione (San Pietroburgo) e caratterizzazione (Torino) delle strutture

meccaniche in fibra di carbonio (ladder) per il supporto dei rivelatori e dell’ elettronica di front-end. La produzione dei 36 ladder strettamente necessari per il sistema e’ prevista concludersi entro ottobre 2002, la produzione dei ladder di riserva si protrarra’ fino a marzo 2003.

Page 52: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

- Avviata a Torino la costruzione dell’ attrezzatura per l’ incollaggio sui ladders degli accessori per il fissaggio dei rivelatori e dei tubi di raffreddamento.

- Progetto, realizzazione e collaudo di un secondo modello in scala 1:1 per la definizione del

circuito di raffreddamento delle schede di end-ladder (partitore di alta tensione esterno, regolatori di bassa tensione per l’ elettronica di front-end, soppressore di zeri ed interfacce ottiche con DAQ e sistema di trigger). Il nuovo modello consente di avere una temperatura di 37oC sui componenti elettronici piu’ caldi rispetto ai 44 oC della versione precedente. Il miglioramento e’ stato ottenuto ottimizzando la disposizione dei componenti, i ponti termici in alluminio e le procedure di incollaggio.

- E’ in corso lo studio del raffreddamento del sistema di end-ladder nell’ ipotesi che i regolatori di bassa tensione siano disponibili solo in package, con conseguenti maggiori problemi per i relativi ponti termici.

- Il collaudo del circuito di raffreddamento del ladder, effettuato in collaborazione con il gruppo di S.Pietroburgo, ha dimostrato che e’ possibile mantenere l’elettronica di front-end alla temperatura di circa 25 oC se la temperatura dell’ acqua di raffreddamento e’ 15 oC, come richiesto per evitare fenomeni di condensa. Un analogo test preliminare, effettuato su un modello di un settore angolare di 10 ladder, ha mostrato che con la sola convezione naturale i rivelatori raggiungono una temperatura di circa 40 oC.

- E’ stata avviata a Torino la realizzazione di un modello in scala 1:1, basato su un ladder SDD fantoccio, per verificare i differenti modelli ed ipotesi considerati nelle simulazioni del sistema di raffreddameno ad aria. Scopo di tale sistema e’ di facilitare lo scambio termico tra i rivelatori ed il sistema di raffreddamento ad acqua nonche’ di uniformare la temperatura nelle vicinanze dei rivelatori onde evitare gradienti di temperatura nella direzione di deriva (nella direzione perpendicolare gli iniettori di carica di cui il detector e’ dotato consentono un’ accurata correzione della velocita’ di deriva).

- Test molto preliminari sul raffreddamento ad aria indicano che la differenza tra la temperatura dei rivelatori e l’aria circostante (a circa 25 oC) e’ di 10oC con un flusso di 0.15 m/s e di 6oC con un flusso di 2.5 m/s.

- La milestone LHCC relativa al completamento dei test sul sistema di raffreddamento e’ stata spostata a gennaio 2003.

Attivita' ITS-MECCANICA svolta nel periodo luglio 2001 – giugno 2002 - Gli studi sui problemi di corrosione dei sottili tubi (40 µm) del sistema di raffreddamento dei

ladder, condotti in ambito ITS e con la consulenza di esperti interni ed esterni al CERN, hanno portato ad individuare due materiali per la costruzione dei medesimi: l’ acciaio inossidablie 316L ed il phynox, una lega a base di cobalto leggermente preferibile al 316L per caratteristiche meccaniche, magnetiche e di resistenza alla corrosione. Contestualmente, visti i risulati degli studi menzionati, i gruppi SSD ed SDD hanno scelto come refrigerante l’ acqua demineralizzata. In collaborazione con le SSD si e’ deciso di far effettuare ad un istituto specializzato (Cetim Cermat) un test di resistenza alla corrosione su una piccola campionatura di tubi. I risultati di tali test sono previsti entro ottobre 2002.

- In conseguenza della scelta del refrigerante, sono stati ricalcolati i diametri dei tubi del circuito SDD interno ad ITS. Relativamente al circuito esterno e alle unita’ di raffreddamento, per ragioni di omogeneita’ di progetto tra i vari sotto-rivelatori di ITS e di ALICE, e quindi anche per economicita’ di manutenzione, si ritiene conveniente affidare il progetto e la costruzione del circuito esterno al gruppo ST/CV del CERN. Le specifiche relative alle SDD sono gia’ state discusse con il gruppo ST/CV ed il progetto sara’ completato entro settembre.

- Il risultato dei due punti precedenti permettera’ di effettuare entro fine 2002 una design review del circuito idraulico.

Page 53: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

- Si richiede lo sblocco del sub-judice per le seguenti voci: cooling pipes (17.1 kEuro), cooling accessories (28.6 kEuro) e produzione cooling manifolds (11.2 kEuro).

- E’ proseguita la costruzione del modello in scala 1:1 della cablatura dei servizi (cavi di

alimentazione e segnale, fibre ottiche e tubi di raffreddamento) di ITS e dei detector FMD, V0 e T0. E’ stata valutata in prima approssimazione la quantita’ di materiale e la dissipazione sulle linee di bassa tensione. Mentre dopo un paio di iterazioni e’ stato risolto il problema di allocazione degli spazi per i cavi dei vari detectors, rimane ancora da definire nel dettaglio l’analogo problema per la disposizione dei connettori sul primo patch-panel, posto in vicinanza dei coni ITS e all’interno dei conmi della TPC.

- Una piu’ accurata analisi degli spazi disponibili attorno al muon-absorber ha invece rivelato che i servizi di ITS possono essere posati in tali spazi e il loro completamento non e’ quindi piu’ su un cammino critico (non e’ piu’ legato alla chiusura delle porte del magnete sul quel lato).

- Il progetto dell' attrezzatura per l' assemblaggio dei ladder SSD sui coni ITS, condotto in

collaborazione con i colleghi olandesi, non essendo sul cammino critico, e’ stato sospeso per altre priorita’ nel 2002. Esso riprendera’ nel 2003.

- E’ stato definito un primo progetto di una struttura meccanica leggera per il supporto e lo

scorrimento su rotaie dei servizi ITS sul lato opposto al muon absorber (RB24). Tale supporto deve essere appeso a sbalzo sulle cosiddette Service-Support Wheels (SSW) della TPC ed e’ in corso una analisi di detto progetto da parte del gruppo competente della TPC. E’ prevista una seconda ed ultima iterazione e la costruzione di un prototipo nel corso del 2002.

- E’ proseguito lo studio del sistema di integrazione con particolare riguardo all’ installazione

della beam pipe (in collaborazione con il competente gruppo del CERN), alla sistemazione dei forward detectors (FMD, T0, V0), e al supporto dei cavi sul lato opposto al muon absorber.

- Sono stati definiti e concordati con il gruppo CERN responsabile della beam pipe i punti di fissaggio della pipe e le loro caratteristiche vincolari. Sono state concordate le “clearances” per il sistema dei pixel (SPD) rispetto alla beam pipe e le relative modalita’ di monitoraggio. E’ stato costruito un prototipo del supporto temporaneo che reggera’ sia la beam pipe sia gli SPD prima che questi vengano fissati all’ ITS.

- Il completamento degli studi della procedura di installazione e’ previsto per fine 2002.

Apparato: STRIP (SSD) Referee: Ettore FOCARDI Nel corso degli ultimi 12 mesi si è completato l’allestimento del laboratorio per i test e la certificazione dei sensori a microstrip, duplicando le stazioni a disposizione ed attrezzandole. Sono iniziati, secondo la procedura definita, i test sui primi sensori da pre-produzione forniti dalle ditte che si sono aggiudicate la gara. Per quanto concerne la parte relativa ai circuiti ibridi e ai moduli SSD, si sono sviluppati gli attrezzi che serviranno per l’allineamento e il montaggio tramite tab bonding, definendo la struttura fondamentale della procedura; si è inoltre delineata quasi completamente anche la procedura per i test di certificazione dei moduli SSD nelle varie fasi della loro realizzazione. È in corso di completamento il collaudo della macchina ad ispezione ottica per i microcavi in Kapton-Al. La gara a licitazione privata per l’assegnazione della produzione dei moduli è ormai avviata e dovrebbe concludersi entro l’autunno del 2002.

Page 54: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Si è anche avviata l’indagine di mercato per i sistemi di alimentazione dei moduli SSD. I primi risultati hanno suggerito di allungare i tempi previsti in modo da ottenere ulteriori e più complete informazioni in merito alle caratteristiche di oggetti ancora in fase parzialmente prototipale. Si è inoltre completato l’approntamento della FARM che nell’ambito di ALICE-GRID sta iniziando a contribuire al lavoro di produzione per il PPR.

Apparato Grid. Referee: M. Taiuti L' attività di calcolo di ALICE Italia nel periodo compreso fra la fine del 2001 e la prima metà del 2002 è stata caratterizzata da un importante contributo all' attività di produzione relativa al Physics Performance Report. Le produzioni sono state effettuate nel periodo novembre-dicembre 2001 utilizzando AliEn il software per la produzione distribuita di ALICE. Il contributo italiano e' riportato nella tabella di sotto ed indicato nella figura 1 piu' avanti (sharing of the first physics production). Come evidenziato nella relazione presentata a suo tempo sull' utilizzo delle farm di Catania a Torino il contributo italiano ha sofferto di limitazioni legate alla disponibilità di storage. Limitazioni che verranno superate nelle prossime produzioni con i nuovi disk server recentemente installati a Catania e a Torino. Vi e’ un forte impegno, nell’ ambito della collaborazione Alice per la realizzazione di una interfaccia tra AliEn e EDG che consenta di utilizzare nodi gestiti con un dei due sistemi in modo trasparente rispetto all'utente, che costituirebbe il primo esempio di "GRID interoperability". ALICE-Italia contribuisce per circa il 50% alle risorse di ALICE impegnate nelle attività Grid. In particolare Piergiorgio Cerello coordina a livello internazionale l' attività Grid della collaborazione ALICE. L'attività è organizzata con lo scopo di ottenere un sistema pienamente integrato che comprenda il framework specifico di Alice, basato su AliEn, e gli sviluppi nell'ambito di EDG. In questo contesto, è in corso una collaborazione con il progetto EDT (Datatag), il cui scopo è la "Grid interoperability" tra Europa e US. In particolare, è essenziale poter configurare con AliEn le farm gestite direttamente da Alice (in Europa, negli US, in India, in Sudafrica), pur essendo in condizione di utilizzare i nodi appartenenti al testbed EDG non direttamente controllati da Alice. L'obiettivo finale consiste nella possibilità da parte di un utente Alice di configurare il proprio job ed inviarlo senza sapere a priori se sarà eseguito su un nodo gestito da AliEn o EDG. A questo scopo, è necessario portare a termine il seguente programma: Realizzazione di una interfaccia AliEn-EDG per la sottomissione di job: in pratica, si tratta di configurare un calcolatore in modo che sia contemporaneamente AliEnClient e EDG UserInterface, in quanto la descrizione del job viene effettuata con Condor ClassAds sia in ambiente AliEn che EDG. Configurazione di AliEn in modo tale che consenta ad un job EDG di accedere, sia in scrittura che in lettura, al DataCatalogue, in cui sono registrati sia l'associazione tra LFN a PFN che i "Metadata" associati ad un LFN. Configurazione delle farm Alice su cui sono stoccati dati prodotti da AliEn come EDG StorageElement, per consentire l'accesso fisico da parte di un job EDG. Test e miglioramento dell'interfaccia AliEn/ROOT, attualmente esistente in forma prototipale, per la registrazione e lettura di dati nel DataCatalogue di AliEn direttamente da una ROOT Macro.

Page 55: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Configurazione di un "job prototype" che comprenda scrittura e lettura del DataCatalogue di AliEn, da eseguire su un nodo AliEn e su un nodo EDG. Tutti questi punti, coordinati a livello globale in Alice, coinvolgono ricercatori INFN. Nel corso del 2002, sono state svolte anche attività legate alla partecipazione ai diversi progetti Grid o al mantenimento dell'infrastuttura necessaria (sviluppata nel 2001) per lo svolgimento delle produzioni legate al PPR. Tra queste: Review di Datagrid, superata con un pieno successo e una valutazione molto positiva dei referee EU). Presentazione al Workshop Datagrid di Parigi, di una demo (Roberto Barbera), alla presenza del Ministro Francese per la Ricerca. Partecipazione alla RTAG su Grid Computing del progetto LHC Computing Grid (rappresentante P. Cerello, chair Federico Carminati) Mantenimento e sviluppo dell'infrastruttura per le produzioni ALICE Contributo all'integrazione fra il software specifico di ALICE basato su ALIEN e il software EDG (Catania,Torino) Farm monitoring con interfaccia web (tutte le sedi) Servizio documentazione su web (Bologna, Catania, Torino) Impegno su Datatag (Cagliari,Salerno,Torino) Test applicazioni ALICE e rilevazioni di eventuali problemi col software EDG (Bologna,Cagliari,Catania,Salerno,Torino) Sviluppo portale GENIUS, https://genius.ct.infn.it (Catania) Una menzione a parte meritano le attività, iniziate a maggio 2002, di configurazione e utilizzo delle macchine del Tier-1 INFN del CNAF destinate ad ALICE. Il lavoro è svolto da Catania (R. Barbera) e Bologna (M. Luvisetto) di concerto con lo staff del Tier-1. In meno di 3 settimane è stata definita ed implementata l’architettura dei nodi dedicati ad ALICE, è stato installato e configurato il software di ALICE (AliRoot, Root e AliEn) ed il CNAF è stato inserito a pieno titolo tra i siti di produzione dell’esperimento. Attualmente, più di 100 eventi sono già stati prodotti e conservati sullo Storage Element di AliEn al Tier-1. Appena tecnicamente possibile, cominceranno i primi test di CASTOR installato sulla tape-library attualmente in dotazione al CNAF. Il sito delle attivitá GRID di ALICE si trova su: http://www.to.infn.it/activities/experiments/alice-grid/ Il sito http://www.bo.infn.it/alice/introgrd/mll-introgrd.html raccoglie le informazioni di accesso e utilizzo di Grid (tutorial), l'accesso al database di test di GRID in ambito INFN, lo stato del Tier1 e informazioni correlate al calcolo. Il sito viene mantenuto da Maria Luisa Luvisetto che cura anche la stesura di alcuni tutorial ed e' accessibile anche dal sito di Torino delle attivita' GRID di ALICE al link "Introduction". Il 2002 ha visto il lancio dell' LHC Computing Grid Project, approvato dal Council del CERN a settembre del 2001. Questo progetto ha l' obiettivo di inquadrare, dentro un progetto comune, il computing ad LHC, gestendo anche le interazioni con i progetti Grid EU e US, la collaborazione fra in CERN e i centri regionali di calcolo, lo sviluppo delle applicazioni comuni degli esperimenti. La componente italiana di ALICE svolge in questo progetto un ruolo attivo avendo Alberto Masoni quale membro del Project

Page 56: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Execution Board e Piergiorgio Cerello come partecipante all' RTAG sulle Grid applications. Il contributo INFN all'attivitá GRID di ALICE rappresenta circa il 50% degli FTE impegnati in questo settore nella collaborazione internazionale ALICE ed interessa tutti i campi della sperimentazione di ALICE con i tools di Grid. Piú in generale la partecipazione dei gruppi INFN é estesa a tutto il computing offline con responsabilitá generali, come il contributo al computing effort delle produzioni (cfr figura 44, sharing of Physics Production, piú avanti) e specifiche nell'analisi, legata ai settori in cui i gruppi dei diversi subdetectors sono impegnati. Ruoli di responsabilitá: Roberto Barbera: rappresentante ALICE nel Comitato tecnico del Tier-1 INFN e rappresentante ITS nell'Offline Board di ALICE Piergiorgio Cerello: coordinatore delle attivitá GRID di ALICE a livello internazionale e membro del Technichal Working Group del Progetto Datagrid Nico DiBari: rappresentante RICH nell'Offline Board di ALICE Alessandro De Falco: rappresentante MUON ARM nell'Offline Board di ALICE Marisa Luvisetto rappresentante ALICE nel Comitato tecnico del Tier-1 INFN Massimo Masera rappresentante ALICE nel Comitato di gestione del Tier-1 INFN Alberto Masoni: rappresentante di ALICE nel Project Execution Board dell'LHC Computing GRID Project e chairman dell'Intenational Computing Board di ALICE Enrico Scomparin: rappresentante ZDC nell'Offline Board di ALICE

Attività prevista per il 2003

Apparato ZDC. Referee: A. Del Zoppo Alessandria Nel 2003 verrà costruito il secondo calorimetro per neutroni e verrà costruita la parte meccanica ( lastre del materiale passivo e contenitore) del primo calorimetro per protoni. Nell'autunno del 2002 il prototipo finale dello ZDC per neutroni verrà provato con un fascio di ioni piombo di 20-30 GeV/nucleone, equivalente all'energia di circa 2-3 neutroni in esperimento. Il gruppo di Alessandria parteciperà a tutte le attività. Cagliari-Torino Il primo calorimetro per neutroni verrà sottoposto ad un ulteriore test nell’ultima parte di quest’anno con fascio di ioni Pb al SPS. Si prevede di completare la lavorazione delle lastre di materiale pesante per il secondo calorimetro per neutroni entro il 2002. Tale attività si svolge presso la sezione di Torino ma coinvolge anche personale della sezione di Cagliari. Presso la sezione di Cagliari verranno completati alcuni test per il miglioramento della lavorazione delle fibre di quarzo con la levigatrice. Si prevede inoltre di effettuare la lavorazione delle lastre per i calorimetri per protoni nel 2003. Tali lastre sono di ottone e la loro lavorazione risulta enormemente più agevole rispetto alla lega di tungsteno. Il secondo calorimetro per neutroni verrà completato nella prima parte del 2003 al CERN. Come già avvenuto per il primo, si intende effettuare la lavorazione dei mazzi di

Page 57: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

fibre di quarzo dopo il montaggio delle stesse sulle lastre e quindi necessariamente al CERN. Anche nel 2003 si prevedono due periodi di test sotto fascio di una settimana ciascuno al SPS, uno con ioni e l’altro con protoni. Si intende in particolare verificare il funzionamento (linearità e risoluzione) dei calorimetri per neutroni. Si intende acquistare nel corso del 2003 i cavi segnale e HV per l’istallazione definitiva dei rivelatori. Si ritiene invece di dover rinviare al 2004 la richiesta dei fondi per il completamento dell’acquisto dell’elettronica, visto lo slittamento temporale dell’entrata in funzione di LHC.

Apparato Muon Trigger. Referee: P. Pedroni Alessandria La fine del 2002 e il 2003 vedrà il gruppo impegnato nella prosecuzione della costruzione dell'odoscopio che dovrà essere installato nell'officina INFN di Torino. Torino Cominciamo con l’esaminare il lavoro previsto nella parte restante del 2002. In primo luogo si prevede di effettuare un ulteriore test alla GIF (sorgente + fascio di muoni) su una seconda camera di grandi dimensioni per studiarne l’uniformità dopo le modifiche della meccanica rigidificatrice suggerite dal primo test menzionato sopra. In autunno la stessa camera sarà quindi sottoposta ad un test di invecchiamento che consentirà di verificare su una camera di dimensioni finali i risultati ottenuti su piccoli prototipi, discussi precedentemente. In parallelo, continueranno i test di invecchiamento su piccoli prototipi. Come già detto, i risultati sin qui ottenuti consentono di effettuare il programma previsto per le collisioni nucleo-nucleo. Purtroppo, ulteriori miglioramenti sono ancora necessari per poter affrontare le misure in protone-protone. Infatti, recenti calcoli (ancorchè piuttosto preliminari) sembrano indicare che, a seguito di condizioni di vuoto-macchina meno buone del previsto, il fondo dovuto alle interazioni beam-gas in protone-protone sia ben maggiore del previsto, implicando degli elevati tassi di conteggio sulle camere. Fra i test che si intendono effettuare a questo proposito vi è la prosecuzione dello studio del triplo coating di olio di lino e quello di una ulteriore riduzione dell’ SF6. Altri tipi di test sono inoltre in fase di studio. In autunno ci si attende che sia disponibile il “prototipo 1”: si tratta di una camera con tutte le caratteristiche di quelle finali (dimensioni, segmentazione delle strips, elettronica di front-end). Tale camera sarà provata dapprima con cosmici a Torino, quindi, verso la fine dell’anno, trasferita alla GIF dove se ne studierà (fine 2002-inizio 2003) dapprima la risposta in condizioni ALICE-like, e poi si partirà, presumibilmente nella seconda metà del 2003, con le prove di invecchiamento. Ad aprile 2003 è inoltre previsto (sulla scorta dei risultati ottenuti con il prototipo 1) il Production Readiness Review (PRR) per le camere di trigger. Nel 2003 è inoltre prevista l’inizio della produzione delle camere, che sarà divisa tra l’ultimo quadrimestre dell’anno 2003 e il primo quadrimestre 2004. Entro il 2003 bisognerà inoltre approntare la stazione di test mediante la quale testare a Torino con cosmici le camere man mano che queste vengono consegnate e assemblate.

Page 58: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Apparato MUON-Tracking Referee M. Pedroni

Analisi dati raccolti con prototipi. Si prevede di effettuare l’analisi dei dati raccolti con il prototipo da sottoporre a test a luglio-settembre 2002. Questo rivelatore verrà successivamente trasportato in sede per ulteriori test con il sistema di tracciamento.

Produzione Circuiti Stampati La produzione della prima parte dei circuiti stampati per i piani catodici delle camere traccianti è prevista per i primi mesi del 2003. Si tratterà dei circuiti di forma rettangolare, suddivisi in sei progetti di tre densità differenti, tre per il piano di curvatura e tre per quello di non curvatura. I progetti di questi circuiti sono stati completati nell’aprile del 2002. La produzione in serie, originariamente prevista per il 2002, è stata posticipata per poter completare i test sulla elettronica di lettura e quelli sui prototipi finali. Inoltre il ritardo nello startup di LHC suggerisce di far slittare l’inizio degli assemblaggi finali, per ridurre il tempo fra il montaggio dei moduli ed il loro effettivo utilizzo. Nella parte finale del 2003 si prevede di avviare la produzione della seconda parte dei circuiti. Come si è detto i circuiti prodotti verranno forati, tagliati e misurati presso la nostra sezione. Successivamente alla saldatura dei connettori, effettuata presso una ditta esterna, si procederà poi al test elettrico dei circuiti stessi, ed alla successiva distribuzione presso i laboratori coinvolti nell’assemblaggio. Pertanto si intende procedere per il 2002 alla restituzione alla CSNIII della cifra CORE assegnata per l’acquisto della seconda tranche dei circuiti (210keuro) e reiterare la stessa richiesta per l’anno finanziario 2003.

Assemblaggio rivelatori finali Anche l’inizio della fase di assemblaggio in serie delle camere slitta agli inizi del 2003 per i motivi succitati. Il gruppo di Cagliari ha in carico una quota di circa un quarto del totale, ossia circa 40 moduli di differenti dimensioni. In sede sono già operativi i locali che verranno dedicati a questa attività: una camera pulita, una camera grigia per gli incollaggi ed un laboratorio per i test finali. Anche i tool per gli assemblaggi (banco di precisione, sistema di misura, sistema di taglio PCB, tracciatore per test, macchia tendifilo etc.) sono pronti o in fase di avanzato sviluppo. A questo proposito si richiede nel 2003 di poter acquisire un secondo banco per assemblaggi da istallare nella camera pulita in uso alla sezione e finanziata dalla giunta INFN principalmente per la costruzione delle camere di ALICE. Questo banco è di materiale più leggero rispetto a quello già acquistato, e servirà per gli incollaggi dei fili di tungsteno. Per quanto riguarda la manodopera necessaria agli assemblaggi, sono disponibili in sezione tre tecnici meccanici ed un tecnico elettronico con percentuali di tempo considerevoli da dedicare al progetto. Inoltre dalla metà del 2002 collabora per due anni a questa attività un ingegnere elettronico inquadrato nell’INFN con un contratto art. 23.

Prototipi con piani catodici arrotondati Come si è detto nella sezione precedente, si è assemblato nel maggio del 2002 un prototipo di camera con i piani standard, cioè rettangolari. Si è deciso di rinviare la costruzione del prototipo con piani arrotondati al 2003. Ciò a causa di ritardi nell’inizio degli assemblaggi standard dovuti in parte al ritardo generale di LHC e in parte alle osservazioni del comitato del PRR che hanno richiesto ulteriori test.

Page 59: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Si prevede quindi di sviluppare in sede i disegni dei piani catodici ed effettuare la costruzione di questo prototipo nella prima metà del 2003 per sottoporlo a test nel giugno dello stesso anno. La produzione dei piani catodici arrotondati riguarda solo una minoranza di pezzi e potrebbe cominciare alla fine del 2003 o nella prima parte del 2004.

Elettronica di readout Si prevede nel 2003 di effettuare la produzione della prima metà dei chip MARC necessari per equipaggiare tutte le schede di reaout del sistema di tracciamento. Il chip è stato progettato per essere totalmente compatibile con il chip analogico MANAS, i cui primi pezzi dovrebbero essere disponibili in agosto. Finora MARC è stato sottoposto a test con i chip GASSIPLEX 0.7 con i quali è compatibile, tranne che nella gestione dei segnali di calibrazione. Questo aspetto non è critico per test su prototipo, ma diventa essenziale per un eventuale utilizzo sui rivelatori in ALICE. Sarebbe molto utile prima effettuare la produzione in serie, apportare al chip MARC le modifiche necessarie per assicurare la totale compatibilità anche con GASSIPLEX. Ciò avrebbe il grande vantaggio di poter equipaggiare un numero di schede di lettura sufficienti per i test sulle camere in produzione, senza dover attendere che un congruo numero di MANAS venga prodotto. Senza considerare che se la produzione di MANAS dovesse incontrare problemi, una soluzione GASSIPLEX-compatibile diventerebbe facilmente realizzabile e di cruciale importanza. Peraltro una iterazione finale del chip si rende necessaria anche per effettuare alcune altre modifiche minori riguardanti la soppressione degli zeri operata dal chip stesso. Le modifiche in questione sul progetto MARC sono in realtà già allo studio ed una pre-produzione di qualche centinaio di pezzi potrebbe essere avviata nel mese di novembre 2002. In sostanza quindi, il ritardo nella produzione della prima tranche di MARC rende necessaria la restituzione dei fondi CORE assegnati per il 2002 per questo scopo (210 keuro), e la reiterazione della richiesta per il 2003. Inoltre si ritiene di estrema utilità poter disporre nel 2002 di un finanziamento per una pre-serie di circa 300 pezzi della versione di MARC compatibile sia con MANAS che con GASSIPLEX.

Software Si prevede di proseguire l’attività legata alla simulazione delle prestazioni dello spettrometro per muoni effettuando lo studio dei singoli processi che contribuiscono allo spettro di massa dei dimuoni in funzione della centralità della collisione. Questo studio verrà incluso in una tesi di dottorato in fase di elaborazione. Proseguirà inoltre la partecipazione di A.De Falco al Computing Board di ALICE.

Apparato: TOF. Referee: S. Bertolucci, F. Cesaroni, A. Longoni Per il 2003 si prevede di : -fare il "run" di produzione dei TDC (ASIC - HPTDC) qualora non sia possibile anticiparlo al 2002; -concludere i test sulle schede di FEA (in versione ASIC e a componenti discreti) e prendere una decisione tra le due alternative; -concludere i test sulle schede di "readout" dei TDC (TRM e DRM); -concludere i test sui prototipi dei sistemi di LV (con o senza i DC-DC "converters"), di HV e di "cooling"; -costruire e provare su fascio il modulo "zero"; -organizzare il "production readiness review" per le "strips" ed i moduli; -iniziare la produzione delle "strips" e l'assemblaggio dei moduli.

Page 60: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Continuerà inoltre lo sviluppo del software di simulazione del TOF e del relativo framework di analisi. A tale sviluppo sarà affiancato quello relativo al Geometry Database, importantissimo strumento di gestione che dovrà interfacciare i programmi di ricostruzione e di analisi con le informazioni, costantemente aggiornate, dello stato dell’hardware. Proseguirà anche l’attività di simulazioni Monte Carlo per lo studio di diversi processi fisici di interesse, nonché la partecipazione ai vari working group tematici di ALICE. Sempre nell’ambito delle attività relative all’offline continueranno le attività legate al nodo GRID, pienamente operativo dal maggio 2002. In tale ambito continuerà la collaborazione con il gruppo di lavoro di INFN GRID, con la partecipazione alle attività di progettazione e sviluppo. È inoltre previsto un ulteriore ampliamento del cluster di calcolo con l’aggiunta di altre CPU e memoria di massa.

Apparato: ITS-Pixel. Referee: E. Focardi Catania La Sezione di Catania ha preso l'impegno di effettuare la caratterizzazione dei wafer e di partecipare alla fase di assemblaggio del rivelatore. Nel 2003 proseguirà la “produzione” iniziata nel 2002. Si prevedono quindi soggiorni di 1-2 tecnici ed 1-2 ricercatori presso le altre sezioni italiane e presso il Cern per coordinare e ottimizzare sia la fase di test che quella di assemblaggio. Per il contributo relativo al software si prevedono i seguenti sviluppi

1) Consolidamento programma simulazione/ricostruzione ITS, con particolare cura per il codice di tracciamento, sia Kalman che neurale e particolare

2) cura per il tracciamento dell’ITS stand alone 3) Studio delle caratteristiche del rivelatore ITS . 4) Ricerca dei vertici secondari dovuti al decadimento di particelle dotate di

stranezza all'interno dell'ITS. Legnaro Misure per qualificazione wafer di pixel chip (Alice1). Produzione tooling per assemblaggio. Messa a punto procedura di assemblaggio. Realizzazione prototipi settore. Finalizzazione integrazione. Inizio produzione settori. Studio della strategia di analisi per la misura della produzione di heavy flavour. Roma Si prevede per il 2003 di continuare lo studio di fattibilità di trigger da Silicon Pixel Detector (SPD) per ALICE utilizzando le due uscite veloci presenti in ciascun chip di lettura dei Pixel;

1) Fast Multiplicity (FM) – uscita analogica con ampiezza proporzionale al numero dei Pixel accesi nella matrice di singolo chip ( 32 c. x 256 r.);

Page 61: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

2) Fast Or (FO) – uscita digitale asserita se almeno un pixel risulta acceso nella matrice.

L’utilizzo di entrambi i segnali, FM e FO, permette di generare trigger di tipo complementare, ovvero ottimali per range distinti, rispettivamente FM per molteplicità medio alta e FO per molteplicità medio bassa in Pb-Pb o anche bassissima come nel caso di interazione p-p. Si vogliono realizzare prototipi hardware per entrambi i trigger, utilizzando componenti SMD, FPGA e DSP. La manipolazione di segnali del tipo FM richiede calcoli correttivi della molteplicità apparente misurata on-line. L’algoritmo proposto richiede la determinazione evento per evento, della posizione di interazione lungo l’asse z calcolata dall’asimmetria destra-sinistra dei secondari visti dal SPD. Tale algoritmo si presta ad essere implementato da DSP e FPGA.. In tal caso si prevede una latenza complessiva inferiore ai 5.5 microsecondi. Per la manipolazione dei segnali di tipo FO, la latenza complessiva richiesta è di 800 nanosecondi per cui la realizzazione proposta si basa solo su FPGA. Salerno Nell’estate 2002 è prevista una seconda fase di test beam, in corrispondenza della quale verranno analizzati i dati raccolti e confrontati con le previsioni del modello. Lo stesso modello verrà ulteriormente sviluppato introducendo effetti quali la diffusione dei portatori di carica (ininfluente per i chip “Omega3” in virtù della soglia più elevata), e una più realistica descrizione del “coupling” tra canali vicini. In parallelo si proseguiranno le attività connesse con il PPR, ossia lo studio sistematico delle grandezze fisiche misurabili con i rivelatori a Pixel. In particolare, in collaborazione con il gruppo di Torino-ZDC si studieranno le correlazioni tra molteplicità degli eventi, parametro d’impatto, partecipanti, sezioni d’urto etc… Inoltre si amplieranno gli studi già intrapresi sulla ricostruzione della molteplicità, della distribuzione di pseudorapidità e dell’anisotropia azimuthale, in particolare la dipendenza di quest’ultima determinazione dal campo magnetico di ALICE.

Apparato: STRIP (SSD) Referee: Ettore FOCARDI Si prevede per il 2003 di avviare e completare la gara per la fornitura dei sistemi di alimentazione per i moduli SSD. L’attività di certificazione sui sensori a microstrip, la cui produzione sarà ormai avviata secondo il previsto calendario, proseguirà in modo tale da garantire circa 600 sensori testati entro la fine del 2003. Essendo stata assegnata entro autunno 2002 la commessa per il montaggio dei circuiti ibridi e dei moduli SSD tramite tab bonding, giungerà a regime anche l’attività di test e certificazione sui moduli stessi. Si prevede di essere in grado di assicurare entro il 2003 il test completo di circa 200 moduli. Con la macchina ad ispezione ottica si procederà alla verifica dei microcavi in Kapton-Al che verranno forniti dal gruppo di Karkov. Si prevede di effettuare nel corso del 2003 una serie di test-beam presso PS ed SPS del CERN con alcuni dei primi moduli SSD prodotti. L’attività della FARM si svilupperà e proseguirà secondo le linee già individuate nel corso di quest’anno.

Page 62: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Apparato ITS Drift. Referee: U. Gastaldi, E. Focardi Alessandria Si prevede nel 2003 di continuare i test sulle camere a deriva a silicio sia con la mappatura laser in laboratorio sia con fasci di test al CERN. Inoltre verranno avviati studi di prototipi per la trasmissione dei dati in fibra ottica tra la scheda di end-ladder dei layer 3 e 4 dell'ITS e la sala di controllo, test che verranno gestiti tramite una interfaccia PCI-VME. Infine si prevede di effettuare test di compatibilità sui materiali e di tenuta alla radiazione per l'incollaggio tra i rivelatori e il ladder, in particolare si verificherà la fattibilità dello schema di incollaggio che prevede due colle, di cui una reversibile che permetterà l'eventuale smontaggio del rivelatore dal ladder mediante riscaldamento a circa 100 gradi centigradi. Continuerà inoltre l'attività sulle misure di resistività e la partecipazione ai run di test dei prototipi delle RPC. Torino Il ritardo dovuto ai problemi di yield dell’ elettronica di front-end e la ridefinizione della schedula di realizzazione di LHC fanno si’ che nel 2003 sia necessario e si possa continuare lo studio delle procedure di assemblaggio per la produzione dei moduli e dei ladders SDD. Un maggiore dettaglio delle voci su cui si concentrera’ l’ attivita’ viene dato nei due paragrafi seguenti.

Attivita' ITS-DRIFT prevista per il 2003 - Produzione dell’ “engineering run” per i chip PASCAL-64 e per AMBRA-4 (maschere finali)

nel secondo trimestre del 2003. - Sara' inoltre opportuno, prima di avviare l’ engineering run effettuare test di resistenza alla

radiazione sia con X al CERN sia con particelle lente, per un controllo del tasso di SEU che, comunque, e’ previsto essere trascurabile, sulla base di misure eseguita su questo tipo di tecnologia e disponibili in letteratura.

- Sulla base dei risultati dell’ engineering-run, espletamento della “production readiness review” dei suddetti chip. In caso di esito positivo si prevede di sottomettere la produzione nel quarto trimestre 2003.

- In coordinamento con il gruppo ALICE-DRIFT di Bologna, che ne curera’ integralmente il

progetto ed il test, continuera’ il lavoro su CARLOS-v2 al fine di sottomettere entro il 2003 la versione finale del chip e di realizzare la scheda CARLO-rx per la ricezione dei segnali dalle fibre ottiche, la concentrazione dei dati e l’ interfacciamento con la catena di acquisizione progettata dal gruppo DAQ del CERN. Sara’ effettuato il test avanzato della catena AMBRA - CARLOS - GOL e TTCrx - link ottico – CARLOS-rx – DDL.

- In collaborazione con il gruppo ALICE-DRIFT di Trieste, espletamento della gara per l'acquisto

degli alimentatori di alta tensione. - Completamento del progetto della versione finale dei circuiti ibridi per gli ASIC da 64 canali e

dei relativi microcavi in upilex-alluminio. Avvio della produzione nel terzo trimestre 2003 - Completamento dello studio dei parametri per il TAB bonding e delle procedure di incollaggio

Page 63: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

di chip e microcavi all' ibrido di front-end e di microcavi alle schede di end-ladder. - Completamento dello studio dei problemi di incollaggio e scelta delle colle. - Test su fascio di un modulo SDD completo. - Produzione di un ladder SDD completo. - Completamento della produzione (San Pietroburgo) e caratterizzazione (Torino) delle riserve

delle strutture meccaniche in fibra di carbonio (ladder) per il supporto dei rivelatori e dell’ elettronica di front-end.

Attivita' ITS-MECCANICA prevista per il 2003 - Produzione circuito cooling esterno - Produzione dell’ attrezzatura per il montaggio dei ladders SDD ed SSD sui coni. - Completamento della produzione della meccanica finale di ITS. - Realizzazione della meccanica finale per l’integrazione di ITS in ALICE (il test di tale

meccanica e’ in programma per il 2004). Realizzazione dei supporti temporanei per i servizi (cablatura di cavi, fibre ottiche e tubi di cooling) ITS da usarsi durante la procedura di installazione.

Apparato Grid. Referee: M. Taiuti .Milestones attivita’ 2003 Data prevista per il completamento: 28-02-2003 Descrizione:. ricostruzione di eventi simulati distribuiti sulle farm controllate da Alice e gestite con AliEn Data prevista per il completamento: 31-03-2003 Descrizione:. prototipo di interfacciamento della job submission di AliEn ed EDG e accesso al DataCatalogue di AliEn da job EDG Data prevista per il completamento: 30-04-2003 Descrizione:. LCG global service available e suo utilizzo per produzioni ALICE con ALIEN (con dipendenza esterna da progetto LCG) Data prevista per il completamento: 31-12-2003 Descrizione:. raggiungimento dei performance & operability targets del testbed LCG (con dipendenza esterna da progetto LCG)

Page 64: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di
Page 65: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

In kEuro

Mod. EC. 6

Le cifre comprendono l'apparato TOF, il cui CORE non è stato ancora approvato.

Per il 2004 nel capitolo consumo vengono inclusi 390.5 kE come contributo alle spese generalidell'esperimento (MOF+C&I). Tale stima è peraltro in attesa di essere definitivamente fissata.

Note:

PREVISIONE DI SPESA

Piano finanziario globale di spesa

(a cura del rappresentante nazionale)

Miss.

interno

Miss.

estero

Materialedi

cons.

Trasp.eFacch.

Spese

Calcolo

Affitti emanut.appar.

Mat.

inventar.

Costruz.

apparatiTOTALE

Competenza

329,0 1.600,0 1.025,5 58,5 637,0 4.314,0 7.964,0

TOTALI 588,5 3.248,5 1.933,0 126,0 1.829,0 6.923,0 14.648,0

ANNIFINANZIARI

2003

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

259,5 1.648,5 907,5 67,5 1.192,0 2.609,0 6.684,02004

Codice EsperimentoALICE

Gruppo3012

Resp. Naz.: S. SERCI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

Page 66: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Codice EsperimentoALICE

Gruppo

CAGLIARI

3012

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA (a cura del responsabile locale)

SERVIZI TECNICI Annotazioni:

30.04.2003 MUON-TRIGGER: fine R&D invecchiamento

30.06.2003 MUON-TRIGGER: test (cosmici e GIF) performance generale del prototipo 1

31.12.2003 MUON-TRIGGER: invecchiamento prototipo 1

31.12.2003 MUON-TRIGGER: inizio produzione finale dei rivelatori

Mod. EC/EN 8

Denominazione mesi-uomo

Resp. loc.: SERGIO SERCI

Data completamento

MILESTONES PROPOSTE PER IL 2003 (a cura del responsabile nazionale)

31.03.2003 HMPID: realizzazione del disegno CRADLE

30.06.2003 HMPID: completamento dei radiatori

30.11.2003 HMPID: assemblaggio e test elettronica di readout

30.04.2003 PIXEL-BA: realizzazione prototipo di half-stave

Descrizione

31.12.2003 PIXEL-BA: inizio produzione half-stave

28.02.2003 PIXEL-PD: prototipo settore raffreddamento

30.04.2003 PIXEL-PD: prototipi modulo half-stave

30.09.2003 PIXEL-PD: prototipo settore equipaggiato

30.09.2003 PIXEL-PD: definizione integrazione settori su supporto

30.12.2003 PIXEL-PD: inizio produzione half-stave: 5%

Resp. Naz.: S. SERCI

Page 67: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

INFORMAZIONI GENERALIIONI PESANTI RELATIVISTICI

CERN

NA50

SPS

T6 (p E IONI Pb FINO ALLA MASSIMA ENERGIA FORNITA DALL’SPS)

STUDIO DELLA PRODUZIONE DI COPPIE DI MUONI NELLE INTERAZIONI Pb-PB A 160GeV/NUCLEONE

SPETTROMETRO PER DIMUONI E NUOVI RIVELATORI (ZDC,CONTATORE DIMOLTEPLICITA’...)

CA, TO

CERN,CNRS,IN2P3 (LAPP,LPC,IPN,LPNHE,CNR) FRANCIA,LIP-PORTOGALLO.

3 ANNI (COSTRUZIONE APPARATO E SETUP) + 3 ANNI (PRESA DATI)

Linea di ricerca

Laboratorio ovesi raccolgono i dati

Sigla delloesperimento assegnata

dal Laboratorio

Acceleratore usato

Fascio

(sigla e caratteristiche)

Processo fisico studiato

Apparato strumentale utilizzato

Sezioni partecipanti all'esperimento

Istituzioni esterneall'Ente partecipanti

Durata esperimento

Mod. EC. 1

Esperimento Gruppo

Ricercatoreresponsabile locale:

RappresentanteNazionale:

Struttura diappartenenza:

CAGLIARI

219 IPER 3

E. SCOMPARIN

TORINO

Ricercatore INFNGIANLUCA USAI

CodiceISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

[email protected]:[email protected]:

(a cura del responsabile locale)

Posizionenell'I.N.F.N.:

Page 68: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

PREVENTIVO LOCALE DI SPESA PER L’ANNO 2003 In kEuro

(a cura del responsabile locale)Mod. EC. 2

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

Codice EsperimentoIPER

Gruppo3219

Resp. loc.: GIANLUCA USAI

Mat

eria

leC

onsu

mo

Tras

p.e

fac

ch.

Spe

seC

alco

lo

Affi

tti e

man

uten

z.ap

pare

cchi

at.

Mat

eria

leIn

vent

aria

bile

Cos

truz

ione

App

arat

i

VOCIDI

SPESA

DESCRIZIONE DELLA SPESA

Via

ggi e

mis

sion

i

Est

ero

Inte

rno

Consorzio Ore CPU Spazio Disco Cassette Altro

Totale

PC per analisi

Riunioni con il gruppo di Torino

Cassette e materiale vario

Riunioni di collaborazione NA50 (4vgx1,5 persx3giorni)

Note:

Sostituzione PLU Trigger P1*P2

Riparazioni odoscopio

Run (6week In-In 1,5 pers+ 5 week p-A 1,5pers =3,85 m.u.x6 kE)

Licenze per CAD elettronico

Riunioni di collaborazione NA60 e gr. lav. analisi (6vgx2persx5d)

Sostituzione PMRunning costmateriale elettronico (schede + lavorazione)

IMPORTI

ParzialiTotale

Compet.

A cu ra de l l a Comm.ne S c i e n t i f i c a N a z i o n a l e

2,5

2,0

11,5

36,0

34,0

4,0

85,5

11,5

4,0

2,0

22,5

3,0

9,5

2,519,0

2,0

5,0

Sono previsti interventi di edilizia e/o impiantistica che ricadono sotto la disciplina della legge Merloni?Breve descrizione dell'intervento:

Page 69: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

(a cura del responsabile locale)All. Mod. EC. 2

CAGLIARI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

ALLEGATO MODELLO EC 2

VEDI ALLEGATO EC2 IPER

Codice EsperimentoIPER

Gruppo3219

Resp. loc.: GIANLUCA USAI

Page 70: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Attivita' svolta nell'anno 2002 Per qunto riguarda l’analisi dei dati di NA50, nel primo semestre 2002 sono stati ottenuti in forma definitiva importanti risultati relativamente ai dati raccolti nel 1998, 1999 e 2000. Riguardo all'analisi di molteplicita' carica, basata sui dati del 1998 a 158 GeV/nucleone e del 1999 a 40 GeV/nucleone, i due articoli sottomessi a Phys. Lett. B nel dicembre 2001 sono stati accettati dopo alcune integrazioni richieste dal referee e sono usciti a marzo 2002. E' stato preparato un articolo sui dati protone-nucleo a bassa intensita' (attualmente in corso di sottomissione a Phys. Lett. B) nel quale e' stata determinata la sezione d'urto di assorbimento della J/Psi con precisione superiore a quella precedentemente ottenuta combinado i dati NA38 p-A ed S-U. Infine e' stata portata avanti in modo decisivo l'analisi dei dati Pb-Pb raccolti nel 2000 con bersaglio sotto vuoto, effettuando a Torino una seconda produzione con l'utilizzo del Rivelatore di Molteplicita' per l'identificazione del vertice di interazione e contribuendo all'analisi di soppressione della J/psi in funzione dell'energia a zero gradi e dell'energia in avanti. Il lavoro di analisi svolto dal gruppo di Torino e' stato ampiamente riconosciuto dalla Collaborazione, in particolare per la conferenza Quark Matter 2002 saranno svolti da membri del gruppo sia la presentazione plenaria di NA50, sia la presentazione in sessione parallela dei nuovi dati protone-nucleo. Per quanto riguarda l’attivita’ di NA60, nei primi mesi del 2002 e’ stata finalizzata la preparazione dell’ hardware e del software in vista del run del mese di maggio/giugno con fascio di protoni. In particolare il gruppo di Cagliari, che ha responsabilita’ nell’ambito del read-out del rivelatore a pixel di silicio, ha sviluppato e testato un piano del rivelatore con quattro chip di readout (e relativi sensori bump-bondati). Questo modulo e' montato su un circuito stampato convenzionale che funge inoltre da supporto meccanico e per il sistema di cooling, e porta le linee di dati e alimentazioni a circa 20 cm dalla regione attiva. E’ stata quindi sviluppata una catena completa di readout, interfacciando il modulo con un sistema di due schede di interfaccia, le quali convertono i livelli GTL dei bus dati in LVDS, forniscono le alimentazioni (LV) per i chip di readout e le linee JTAG per la configurazione dei chip di readout e delle tensioni LV. Le due schede sono infine collegate a un sistema di schede mezzanina+PCI alloggiate in un PC. Attraverso il sistema PCI vengono configurati i chip attraverso un controller JTAG hardware controllato via software, e si generano tutti i segnali di controllo del readout quando arriva un segnale di trigger. Il sistema PCI riceve inoltre i dati dal rivelatore, effettua la soppressione degli zeri, formatta i dati e li scrive in un buffer di memoria locale, che viene letto dal sistema di acquisizione dell’esperimento. Il sistema rivelatore + catena di readout e' stato prima testato intensivamente in laboratorio e poi messo sotto fascio nel run di protoni del mese di giugno. Il sistema ha funzionato fin dall'inizio in modo soddisfacente. E' attualmente in corso un'analisi quantitativa dei dati raccolti per caratterizzare accuratamente le prestazioni del rivelatore. Il gruppo di Torino si e’ occupato delle modifiche al read-out del calorimetro a zero gradi, necessarie per l’integrazione del rivelatore nel nuovo sistema di read-out/acquisizione dell’esperimento. In particolare il readout avviene ora attraverso il trasferimento dei dati tramite bus ECL dai moduli di front-end (Fast Encoding and Readout ADC, FERA) verso una scheda PCI alloggiata in un PC. I dati vengono immagazzinati localmente durante il burst, e poi trasferiti nell’interburst verso un secondo PC che funge da event builder. Il gruppo di Torino si e’ occupato inoltre dello sviluppo del nuovo programma di ricostruzione off-line (basato sul pacchetto ROOT), lavorando in particolare all’interfacciamento di generatori di eventi nucleo-nucleo indispensabili per la simulazione.

Page 71: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Attivita' prevista per l'anno 2003 Per quanto riguarda NA50, si prevede di completare entro il 2003 le analisi di soppressione della J/Psi (dati Pb-Pb 2000, dati protone-nucleo ad alta intensita' del 2000), di flow mediante il Rivelatore di Molteplicita' e di fissione, con la stesura degli articoli definitivi. Per quanto riguarda NA60, il gruppo di Cagliari portera’ a termine un upgrade della catena di readout finale del rivelatore a pixel, in cui le due schede di interfaccia tra il rivelatore e le schede PCI saranno sostituite da due chip rad-hard montati direttamente sul circuito stampato di supporto del rivelatore. Questo upgrade e’ necessario, in quanto le schede di interfaccia, a causa delle specifiche del bus usato per i segnali (GTL) non possono essere poste a piu’di 2 m dal rivelatore. A tale distanza, la dose di radiazione prevista durante un run con ioni pone seri problemi per il corretto funzionamento dell'elettronica. Vengono cosi’ alleggeriti inoltre i problemi di cablaggio delle linee su piani di rivelatori molto piccoli (devono essere alloggiati entro i 10 cm che separano le due espansioni del magnete di vertice) semplificando notevolmente molti aspetti "meccanici" del progetto. Il sistema verra’ testato su fascio di protoni nel corso del 2003, in vista della presa dati con fascio di ioni dell’autunno. Nel corso dell’ anno verra’inoltre effettuata una presa dati di fisica, su fascio di protoni. Verso la fine dell’anno si prevede di avere a disposizione i risultati preliminari dell’analisi dei dati relativi a tali collisioni (studio delle basse masse, open charm e della produzione di chi_c).

Page 72: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

In kEuro

Mod. EC. 3

Note:

PREVISIONE DI SPESA: PIANO FINANZIARIO LOCALE

PER GLI ANNI DELLA DURATA DEL PROGETTO

(a cura del responsabile locale)

Osservazioni del Diret tore del la Strut tura in meri to al ladisponibi l i tà d i personale e di at t rezzature:

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

CAGLIARI

Struttura

Miss. interno

Miss. estero

Mater. di cons.

Trasp.eFacch.

SpeseCalcolo

Affitti emanut.appar.

Mat.inventar.

Costruz.apparati

TOTALECompetenza

11,5 36,0 34,0 4,0 85,5

TOTALI 56,0 64,0 6,5 145,0

ANNIFINANZIARI

2003

18,5

7,0 20,0 30,0 2,5 59,52004

Codice EsperimentoIPER

Gruppo3219

Resp. loc.: GIANLUCA USAI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

Page 73: COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI RICERCA: A) - RICERCATORI · 2002. 7. 16. · Antonio Silvestri hanno svolto un ruolo importante nell’ area che costituisce il link fra il software di

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ricerca Assoc.

Affer. al

Gruppo

Numero totale dei Ricercatori

Codice EsperimentoIPER

Gruppo

CAGLIARI

3219

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEAREPreventivo per l'anno 2003

Struttura

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI RICERCA

RICERCATORI

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 23 Ass. Tecnol.

TECNOLOGI N N

10,0

4,2Ricercatori Full Time Equivalent

Numero totale dei Tecnologi 1,0

0,2Tecnologi Full Time Equivalent

Cognome e Nome

Qualifica

Dipendenti Incarichi

Ruolo Art. 15 Collab.tecnica

Assoc.tecnica

TECNICI N

Numero totale dei Tecnici

Tecnici Full Time Equivalent

ADAMO ALESSANDRA 503DIS1

CICALO' CORRADO Ric 2032

CUGUSI LEONINO 203R.U.3

DE FALCO Alessandro 303R.U.4

FLORIS MICHELE 603Dott.5

MACCIOTTA M. PAOLA 1003P.A.6

MASONI ALBERTO I Ric 2037

PUDDU GIOVANNA 503P.A.8

SERCI SERGIO 203P.O.9

USAI GIANLUCA 503R.U.10

ATANASSOV IVANHRISTOV

20ITecn

1

Per

cent

uale

Per

cent

uale

Per

cent

uale

(a cura del responsabile locale)Mod. EC/EN 7

Resp. loc.: GIANLUCA USAI

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE