coldiretti cremona informa 18/2011
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il diario in posta elettronica di Coldiretti CremonaTRANSCRIPT
Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI
NewsLetter
Informazione on line
Venerdì 06/05/2011 – Anno VI, Numero 18
Accordo nitrati. Marini: Passo determinante per salvare gli allevamenti italiani
Accordo nitrati. Coldiretti Cremona: “Battaglia vitale per la nostra zootecnia”
Accordo nitrati. Coldiretti Lombardia: “Risposta importante dalla Regione”
Battaglie. Processo quote latte / Maxi stabilimento a Casalmorano, protesta
Avvisi alle Imprese. Amianto, riapertura bando / Bollettino diabrotica
Campagna Amica. Concorso fotografico / Mercato, gli appuntamenti
In agenda. Coldiretti in fiera / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… …………………
NITRATI, ACCORDO STATO/REGIONI
Marini: “Un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani”
L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e
l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati è un passo
determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la
produzione di salumi e formaggi Made in Italy. E’ quanto ha affermato il Presidente
della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per il lavoro dei Presidenti
e degli Assessori regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente
interessate (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna)
ad elaborare uno schema di accordo che è stato approvato dalla Conferenza Stato-
Regioni. Da parte del Governo un ruolo decisivo - sottolinea Marini - è stato svolto dal
Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e dal Ministro dell’Ambiente Stefania
Prestigiacomo. Si tratta di una posizione chiara e comune per tutte le diverse realtà
regionali che subordina l’applicazione della disciplina alla realizzazione di un’indagine
finalizzata all’aggiornamento della delimitazione territoriale sottoposta a vincolo e a una
revisione più complessiva degli adempimenti previsti a carico delle imprese agricole.
La partita si sposta ora a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l’accordo
raggiunto per evitare - continua la Coldiretti - la chiusura delle stalle italiane gravate
ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive. In attesa di trovare soluzioni
agronomiche adeguate, occorre dunque distribuire il peso dei vincoli in misura
proporzionale tra le diverse fonti di inquinamento, compresa la depurazione civile. Per
far questo, però, è necessario avviare - conclude la Coldiretti - studi analitici con
monitoraggi precisi e aggiornati.
DIRETTIVA NITRATI
L’importanza di dar vita ad un “accordo di programma”
con una nuova delimitazione delle zone vulnerabili
sottolineata dal Presidente Sergio Marini
nella recente lettera ai vertici di Regione Lombardia
“Caro Assessore, come ben saprai l’applicazione
della direttiva europea sui nitrati determina
numerosi adempimenti a carico delle imprese
zootecniche, con evidente compromissione delle
aspettative economiche e di reddito degli allevatori tenuti all’osservanza di una serie di vincoli
che, oltre ad apparire eccessivi, risultano in larga parte insufficienti a dar soluzione ai problemi
di inquinamento in ragione delle diverse e prevalenti cause di vulnerazione delle acque. In
particolare, l’esperienza applicativa e i più avanzati studi ed approfondimenti imputano a fonti
diverse dalla zootecnia il maggior impatto sull’inquinamento delle acque, tenuto conto del
trattamento dei reflui urbani in conseguenza del deficit conosciuto dei servizi di fognatura e
depurazione”. Inizia con queste parole la missiva che il Presidente Nazionale di Coldiretti
Sergio Marini in data 2 maggio 2011 ha indirizzato all’Assessore regionale all’agricoltura
Giulio De Capitani e al Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Con forza Coldiretti, con la sua voce più autorevole, alla vigilia della conferenza Stato Regioni è
dunque tornata a richiamare l’attenzione sulla questione della direttiva nitrati, una norma della
quale da tempo si chiede la radicale riscrittura, evidenziando come a rischio sia il futuro stesso
della nostra zootecnia. “Al fine di avviare a soluzione i problemi evidenziati è stato proposto di
ricorrere alla cosiddetta deroga che sarà oggetto di discussione, presso il Comitato nitrati, il 17
maggio – ha proseguito il Presidente Marini –. Tale strumento non appare, tuttavia, adeguato a
consentire un’assegnazione proporzionale delle responsabilità dell’impatto inquinante e degli
oneri connessi per i settori coinvolti, condizione preliminare per pervenire ad un legittimo
aggiornamento delle zone vulnerabili”.
La richiesta della prima Organizzazione degli agricoltori è stata chiara ed esplicita: “Si ritiene
irrinunciabile – ha scritto il Presidente nazionale di Coldiretti ai vertici di Regione Lombardia –
subordinare l’eventuale prosecuzione della discussione della richiesta di deroga alla preventiva
stipulazione di un ‘accordo di programma’, da parte delle Regioni interessate e dei Ministeri
all’Ambiente, del territorio e del mare e delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che sia
comprensivo di misure adeguate, partendo dall’avvio di studi ed analisi dirette alla ricerca delle
effettive e concorrenti fonti di inquinamento”. Per Coldiretti “soltanto con una rinnovata
delimitazione dei confini delle zone vulnerabili ottenuta tramite il ricorso a criteri che
dimostrino l’abbattimento delle sostanze inquinanti in ragione della reale imputazione
rispettivamente al carico agricolo e zootecnico, al trattamento delle acque reflue, agli scarichi
industriali e all’inquinamento atmosferico, potrà essere fornita una risposta soddisfacente senza
‘svendere’ il nostro patrimonio zootecnico a compromessi poco lusinghieri”. “Si tratta di
prendere in considerazione la necessità di rendere disponibili quelle risorse finanziarie
sufficienti a figurare gli investimenti strutturali richiesti alle imprese zootecniche per
l’adeguamento dei limiti di stoccaggio richiesti oltre a rimodulare i piani di spandimento
secondo le fasi stagionali imposte dalla modifica dei fattori climatici – ha concluso Marini –. In
ragione di ciò, anche se dovesse aver seguito la discussione della deroga, si chiede che, già nei
programmi di azione in corso di definizione, siano integrate misure di prevenzione
dell’inquinamento in base all’individuazione esatta dei carichi inquinanti finora totalmente
incentrati solo sull’attività agricola”.
Questo il testo della lettera invita dal Presidente Nazionale ai vertici di Regione Lombardia, in
data 2 maggio 2011. Ieri si è giunti ad un importante, atteso passaggio: la Conferenza Stato
Regioni ha raggiunto un accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento
dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati (vedi articolo d’apertura).
Coldiretti Cremona: Battaglia vitale per la zootecnia cremonese,
che vanta circa 300.000 bovini e 1 milione di suini Soddisfazione per l’approvazione dell’accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e
l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati, giunta ieri in sede di
Conferenza Stato Regioni, è espressa da Coldiretti Cremona. “E’, questa, una battaglia vitale per
la nostra provincia, che vanta oltre mille allevamenti con bovini, di cui circa l’ottanta per cento
con vacche da latte. Nel 2010 il patrimonio in provincia era di 151.256 vacche da latte (rispetto
ad un totale di 293.885 bovini), con una produzione di 10.900.890 quintali di latte, vale a dire il
10 per cento del totale nazionale. Si aggiunga un comparto suinicolo con oltre 1.000.000 di capi:
la provincia di Cremona, insieme a Mantova e Brescia, rappresenta il 73% del patrimonio
regionale – ha sottolineato il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. Da questi
allevamenti giungono produzioni d’eccellenza, uniche, indissolubilmente legate al territorio e
alla nostra agricoltura, come il Grana Padano, il Provolone e tutti i lattiero-caseari, le grandi
dop dei Prosciutti, il Salame Cremona e tutti i prodotti della suinicoltura. Produzioni vanto del
vero Made in Italy, che Coldiretti, anche attraverso la determinante azione sulla direttiva nitrati,
intende valorizzare e tutelare”.
Industrie e città nella nuova mappa dei nitrati
COLDIRETTI LOMBARDIA:
“ACCORDO POSITIVO,
RISPOSTA IMPORTANTE DALLA REGIONE”
“Un risultato positivo frutto dell’impegno messo in campo da Coldiretti, dalla
Lombardia e dalle altre regioni d’Italia” così Nino Andena, Presidente della Coldiretti
Lombardia commenta l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni dello
schema di accordo per la predisposizione, entro l'anno, di uno studio sulle zone
vulnerabili da nitrati e sulla definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi
settori civili e produttivi (quindi non solo agricolo).
“Questa intesa è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare
ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy – spiega Andena –.
Credo che così si vada nella giusta direzione: non c’è solo una deroga, come si limitava
a chiedere qualche altra organizzazione, ma un programma completo di intervento per
affrontare il problema in modo globale”. Il piano prevede infatti anche uno studio sulle
zone vulnerabili e sull’impatto che hanno industrie e centri abitati, oltre
all’individuazione di risorse per le aziende agricole e per il riciclo dei reflui.
“Il sostegno e l’adesione della Lombardia allo schema di accordo approvato ieri –
spiega Andena – rappresenta la migliore risposta, rapida e concreta, alle sollecitazioni
poste nella lettera che, proprio sul tema dei nitrati, il Presidente nazionale di Coldiretti
Sergio Marini ha indirizzato nei giorni scorsi al Presidente lombardo Roberto
Formigoni e all’assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani. Credo che il
risultato raggiunto – conclude Andena - sia un ottimo esempio di cooperazione fra
istituzioni e associazioni di rappresentanza. La palla si sposta ora a Bruxelles dove
tocca allo Stato italiano difendere l’accordo raggiunto”.
www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare
E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la
prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un
costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito,
energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni
meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.
COLDIRETTI LOMBARDIA
DIABROTICA
Fra Brescia e Mantova è tornato il killer del mais,
larve pronte anche nel resto della pianura
Il killer del mais è tornato. Ieri gli specialisti del servizio fitosanitario della Regione
Lombardia hanno trovato le prime larve di Diabrotica nascoste nelle radici delle piante
fra Brescia e Mantova, in particolare a Lonato, Montichiari, Cazzago San Martino e
Castelgoffredo. Per adesso si sono schiuse dal 10 al 20 per cento delle uova, mentre nel
resto della pianura padana l’ondata è prevista la settimana prossima.
Il killer del mais – spiega Coldiretti Lombardia - schiude le uova verso maggio e le larve
si nutrono delle radici delle piante che, una volta mangiate, crollano a terra come
fossero state spianate da un’invisibile ruspa. A quel punto gli individui adulti possono
partite all’attacco delle spighe. L’assalto prosegue per tutto giugno e luglio, con la
trasformazione delle larve in farfalle che poi diffondono le uova in altri terreni.
In Italia il parassita è stato segnalato per la prima volta nel 1998 in Veneto, mentre il
debutto dell’insetto in Lombardia risale al 2002 nelle zone di Varese e Como. Da allora
l’invasione è proseguita a macchia d’olio a una velocità dai 40 agli 80 chilometri
all’anno, fino a toccare la maggior parte della fascia centrale e meridionale della
Lombardia, una delle aree più colpite del nord Italia.
Monitorare la presenza della Diabrotica – spiega Coldiretti Lombardia – è importante
perché il mais rappresenta una delle colture principali della Lombardia (oltre 330 mila
ettari di territorio con quasi 9 milioni di tonnellate fra trinciato e granella) alla base
dell’alimentazione delle mucche in una regione dove si munge il 40 per cento di tutto il
latte italiano.
Il bollettino diabrotica ogni settimana
è sul sito di Coldiretti Cremona
Realizzato a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia
Ricordiamo alle imprese agricole che sul sito di Coldiretti Cremona viene puntualmente
pubblicato il “bollettino diabrotica”, a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia, in
collaborazione con l’Ersaf. Il bollettino nasce con l’obiettivo di offrire un costante monitoraggio
della presenza di diabrotica nel territorio, informando gli agricoltori in merito all’evolversi della
situazione nelle campagne della provincia di Cremona e di tutta la regione Lombardia.
Il bollettino odierno è già disponibile. Il nostro indirizzo è: www.cremona.coldiretti.it
COLDIRETTI LOMBARDIA
Processo quote latte, la Regione chiarisca
la revoca della costituzione di parte civile
Processo quote latte a Milano, dopo l’annunciata “scelta processuale” da parte della
Regione Lombardia di revocare la costituzione di parte civile, Coldiretti conferma che
continuerà con coerenza nella scelta di difendere la legalità e tutti gli allevatori che
hanno rispettato le regole.
“Che cosa vuol dire che non c’è stato alcun arretramento e che è solo una strategia
processuale? Cambia qualcosa rispetto alle revoche e sanzioni adottate fino a oggi dalla
Regione nei confronti delle due cooperative coinvolte nel processo? Si tratta di una
diversa scelta politica? E cosa comporta questa strategia rispetto alla difesa della
legalità e delle regole che Formigoni ha sempre detto di condividere?” si domanda Nino
Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia.
A tutela delle migliaia di aziende agricole lombarde che hanno sempre agito nella
correttezza e nel rispetto delle leggi vigenti, la Coldiretti chiede un chiarimento urgente
al Presidente Roberto Formigoni per un’interpretazione autentica di una scelta che,
secondo la stessa Regione, non vuole essere “un arretramento o una smentita del
comportamento rigoroso fin qui seguito”.
Riapertura del bando
contributi smaltimento amianto,
riqualificazione energetica
e produzione da fonte solare Informiamo le imprese agricole che sono stati riaperti i termini per la presentazione delle
domande finalizzate alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di
interventi integrati di rimozione dell'amianto e riqualificazione energetica e produzione di
energia da fonte solare.
I contribuiti saranno rivolti alle aziende agricole e agli Enti Pubblici e saranno concessi fino ad
esaurimento dei fondi disponibili.
I nostri uffici sono a disposizione per ogni ulteriore informazione. Segnaliamo che il bando per
l’assegnazione dei contributi, il modulo di domanda di contributo e la scheda tecnica possono
essere scaricati dal sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it, nella
sezione “Avvisi alle Imprese”.
Ogni ulteriore informazione è presente anche sul sito dell’Amministrazione Provinciale
all’indirizzo:
http://www.provincia.cremona.it/primopiano/20110417amianto.html
“Scatta la Campagna” Concorso nazionale di fotografia lanciato da
Campagna Amica
“Scatta la Campagna”: è questo il titolo del concorso fotografico nazionale promosso dalla
Fondazione Campagna Amica e La Nuova Ecologia, in collaborazione con Coldiretti e
Legambiente e con il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
La prima edizione dell’iniziativa ha preso il via a marzo e proseguirà fino a luglio 2011.
L’intento è rappresentare la relazione di fiducia, quasi di familiarità, che si stabilisce fra
produttori e consumatori nel contesto dei Farmer’s Market e i Mercati di Campagna Amica.
E’ attraverso il linguaggio fotografico che si propone ai cittadini di ritrarre il colore, il sapore ed
i volti dei mercati di Campagna Amica, per costruire un racconto collettivo della distribuzione a
chilometro zero, presente in moltissime città e comuni d’Italia, per sensibilizzare sempre di più
il pubblico alla salvaguardia della propria salute e dell’ambiente in cui vive, attraverso l’utilizzo
di prodotti agricoli sicuri e genuini provenienti da colture controllate e vicine al consumatore.
Il concorso prevede due categorie, la prima relativa ad immagini realizzate con fotocamere
professionali o semiprofessionali e la seconda per immagini realizzate con fotocamere integrate
all’interno di cellulari (o comunque apparecchi a bassa definizione), ed un premio speciale per “i
volti della campagna”.
I premi saranno prodotti ortofrutticoli e zootecnici offerti da Coldiretti per i primi classificati
delle 2 categorie e del premio speciale.
Coldiretti invita tutti gli appassionati di fotografia (e dei genuini prodotti proposti nel Mercato di
Campagna Amica) a prendere parte all’iniziativa. La locandina, con ogni informazione utile, è
sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.
Mercato di Campagna Amica, il calendario
Ricordiamo il calendario del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti in
provincia di Cremona:
CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13
CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina
SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale
PANDINO. Il 2° e il 4° lunedì del mese, in via Umberto I
VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma
CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi
BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese
CREMA. In via Terni, prossimo appuntamento domenica 8 maggio.
Maxi stabilimento a Casalmorano,
la protesta del territorio
Coldiretti Cremona: “Ci sono zootecnia e agro-alimentare d’eccellenza
che vanno tutelati. Le eventuali decisioni da parte di Comune e Provincia
non passino sopra le teste dei cittadini”
Monta la protesta contro il maxi stabilimento che lavora gli scarti del marmo e che vorrebbe
insediarsi a Casalmorano, in provincia di Cremona, in un’area agricola e ambientale di pregio.
“Apprendiamo che la Simpo Spa, azienda che produce carbonato di calcio attualmente situata a
Quinzano d’Oglio, sta valutando la possibilità di trasferire in toto la propria attività produttiva in
un’area in località Cà Magra, una zona inserita nel PLIS, Parco locale di interesse
sovracomunale, dunque un’area di pregio ambientale – spiega la Coldiretti di Cremona –. In
quest’area sorgono, da sempre, decine di allevamenti di bovine che producono latte
d’eccellenza, accanto a varie aziende cerealicole. E’ naturale chiedere all’Amministrazione
Comunale in primis, ma al tempo stesso anche all’Amministrazione Provinciale, di procedere
con grande cautela prima di concedere qualsiasi autorizzazione e di coinvolgere tutti i soggetti
interessati nella decisione, a partire da quanti vivono e operano sul territorio”.
Sono decine le aziende agricole toccate, più o meno direttamente, dall’insediamento che,
secondo la richiesta avanzata dalla ditta in Comune, riguarderebbe oltre centomila metri quadri
d’area, di cui circa la metà occupati dallo stabilimento. Suscita preoccupazione – spiega
Coldiretti - la tipologia dell’impresa, con attività di produzione di mineralizzati quali carbonato
di calcio, con relativa macinazione, insaccamento e immagazzinamento, e poi fosfato bicalcico,
con l’impianto di macinazione e insaccamento, bicarbonato di sodio, bentonite, zeolite ecc.
“La convivenza fra la ditta e la comunità locale già a Quinzano d’Oglio, nel Bresciano, si è
rivelata più problematica del previsto, almeno a quanto risulta dalle cronache dei giornali –
afferma la Coldiretti –. Nessuno vuole censurare il lavoro di questa ditta. Chiediamo però da
parte dell’Amministrazione Comunale la giusta prudenza e la massima condivisione, prima di
accordare l’autorizzazione all’impianto”.
Per questo serve un tavolo che coinvolga tutti i Comuni interessati dal Plis, l’Amministrazione
Provinciale e la stessa Coldiretti in rappresentanza delle aziende agricole coinvolte. “Siamo in
un’area di pregio ambientale dove sono presenti allevamenti che conferiscono a una grande
cooperativa, che fa del legame con queste campagne il suo punto di forza. Sempre qui è presente
un allevamento che riceve visite da tutta l’Europa, con allevatori ed esperti che ne riconoscono il
primato internazionale nella genetica dei bovini. Ebbene, ci aspettiamo che questo territorio, con
le sue eccellenze agro-alimentari, sia tutelato e che ogni decisione tale da cambiare per sempre
le caratteristiche della nostra terra non passi sopra le teste dei cittadini e delle realtà
economiche” spiega Coldiretti Cremona.
“La pianificazione del territorio non può riguardare un unico Comune, soprattutto in una
situazione in cui l’insediamento andrebbe a toccare un’area di interesse per più Amministrazioni
e più comunità – conclude Coldiretti Cremona –. Ci auguriamo quindi che tutto non si riduca a
un calcolo economico sugli oneri di urbanizzazione da parte di un singolo ente locale. Deve
prevalere il senso di un bene generale più ampio, che coinvolge la popolazione intera e il futuro
della terra in cui viviamo”.
Vertenza zootecnia e progetto per il Paese al centro della partecipazione di Coldiretti Cremona
alla Fiera di Grumello
E’ stato un fine settimana nel segno del progetto di Coldiretti per il Paese, quello proposto –
sabato 30 aprile e domenica 1 maggio – a Grumello dalla prima Organizzazione degli
agricoltori, presente con il proprio stand alla 36esima edizione della Fiera Regionale Agricola
di Primavera. Numerosi sono stati gli imprenditori agricoli e i cittadini che hanno fatto sosta
allo stand di Coldiretti Cremona, proseguendo nel dialogo in merito all’azione messa in campo
dall’Organizzazione, tesa a costruire una filiera tutta agricola e tutta italiana, un grande sistema
agroalimentare, che garantisca reddito ai produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad
un prezzo giusto. E’ stata questa l’occasione per illustrare quello che rappresenta un altro
significativo passo avanti, a tutela del vero made in Italy: il recente intervento della
Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, che ha votato a favore dell’obbligo di
indicare il luogo di origine/provenienza per carne, pollame, latte, prodotti lattiero caseari,
ortofrutticoli freschi, tra i prodotti che si compongono di un unico ingrediente, e per quelli
trasformati che hanno come ingrediente la carne, il pollame e il pesce. “Si tratta di un
pronunciamento che riconosce l’importanza della legge approvata all’unanimità dal Parlamento
italiano, che di fatto ha anticipato e sollecitato la norma comunitaria – evidenzia il Direttore di
Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. E’ necessario ora che quanto deciso sia confermato dal
Parlamento Europeo nella seduta plenaria fissata per giugno e fatto proprio dallo stesso
Consiglio Europeo, che sarà chiamato ad esprimersi successivamente”.
In primo piano anche in occasione della Fiera sono state naturalmente le problematiche e le
prospettive della nostra zootecnia. “Coldiretti ha aperto una vera e propria ‘vertenza zootecnia’:
una forte azione tesa a denunciare la pesante crisi che oggi gli allevamenti stanno vivendo, con
l’intento di promuovere una netta inversione di rotta, per dare risposte efficaci alle esigenze
delle imprese – prosegue Solfanelli –. E’ lungo l’elenco dei problemi che pesano oggi sulla
zootecnia: la crescita esponenziale dei costi dei mangimi, la riduzione dell’assistenza tecnica
agli allevamenti, gli insostenibili obblighi previsti dalla direttiva nitrati, la scarsa valorizzazione
delle produzioni, il continuo furto di valore e di immagine. Difficoltà che non stanno
risparmiando alcun comparto, e che nella nostra terra si vivono in modo particolarmente
drammatico sul fronte della suinicoltura”. A fare da detonatore – spiega Coldiretti Cremona – è
stato l’incremento dei costi di produzione degli allevamenti dove, per effetto del rincaro delle
materie prime, si spende il 19% in più per riempire le mangiatoie. Un onere che si è aggiunto
alle difficoltà determinate dagli effetti insostenibili della direttiva nitrati, la quale rischia di
dimezzare il settore nella nostra regione, e che segue i tagli all’assistenza tecnica degli
allevamenti per la riduzione dei trasferimenti pubblici alle associazioni allevatori e il perdurare
del furto di valore e immagine che subisce la produzione Made in Italy a causa delle distorsioni
lungo la filiera e delle importazioni di prodotti dall’estero spacciati come nazionali. Basti dire
che su ogni euro speso dal consumatore per acquistare carne, latte o uova della zootecnia
nazionale, solo una percentuale tra il 13 e il 17% finisce nelle tasche degli allevatori, mentre per
ogni prodotto italiano si sviluppa un finto Made in Italy cinque volte più grande. Partendo da
questa analisi, Coldiretti ha dato il via ad un’azione che intende dare risposte concrete ed
efficaci: 1) la riscrittura totale della direttiva nitrati da parte di Bruxelles; 2) la revisione delle
zone vulnerabili per la direttiva nitrati; 3) la rapida applicazione della legge sull’origine in
etichetta, attraverso i decreti attuativi, a partire dal latte e dai formaggi fino a carne e salumi
derivati dai suini. Risposte vitali per l’agricoltura italiana, e naturalmente per l’agricoltura
cremonese, che ha nella zootecnia una delle sue eccellenze.
www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona
Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di
informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e
a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione
made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.
Caf Coldiretti, prosegue la “Campagna 730”
Caf Coldiretti è il Centro di Assistenza Fiscale costituito
dalla Coldiretti. Opera dal 1993 garantendo assistenza
qualificata nell’intero arco dell’anno a tutti i Cittadini che ne
fanno richiesta. Siamo a disposizione di tutti i Cittadini per
la compilazione e la presentazione del Modello 730.
Gli uffici del Caf Coldiretti sono a:
CREMONA.
♦ Ufficio Zona di via Ruffini, 28 -
Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940
♦ Sede di via Ala Ponzone, 8 III piano
Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899
SORESINA.
♦ Ufficio Zona di via Matteotti, 12
Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980
CASALMAGGIORE.
♦ Ufficio Zona di via Cairoli, 3
Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970
CREMA.
♦ Ufficio Zona di via del Macello, 34/36
Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925
Agricoltura e Ambiente sono in tv
W l’Agricoltura, la trasmissione tv proposta da Coldiretti Cremona, va in onda:
- ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete
- in replica la domenica, ore 13, su Telecolor.
MERCATI – DA VENERDI’ 29 A GIOVEDI’ 5 MAGGIO 2011
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
FRUMENTO
tenero buono
mercantile Tonn. 238 – 241 n.q. 268,0-271,0
(fino) 265,0-269
GRANOTURCO
ibr. naz.
14% um. Tonn. 247 – 248 259-260 253-255 262,0-263
SEMI di SOIA
Nazionale Tonn. n.q. 403-405 380,0-385
Sorgo nazionale
239,0-242
ORZO naz.
p.spec. 55-60
p.spec. 66-68 Tonn.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
230,0-235,0 237,0-242,0
CRUSCA alla rinfusa
Tonn. 157 – 159 145-146 156,0-159 143,0-144,0
FIENO
Magg. ’10
Agostano Tonn. 130 – 150
101-115 103-113
Magg. 1° taglio
in cascina n.q.
Medica fienata 1° t.
118,0-138,0
PAGLIA press. (rotoballe) ’10
Tonn. 120 – 130 108-120 da mietitrebbia
in cascina
90-95
Paglia di frumento
press. 85-90
SUINI lattonzoli locali
15 kg 3,610 3,600 3,520 3,560
SUINI lattonzoli locali
25 kg 2,640 2,590 2,540 2,620
SUINI lattonzoli locali
30 kg 2,450 2,430 2,350 2,450
SUINI lattonzoli locali
40 kg 2,110 2,110 2,060 2,140
SUINI da macello
156 kg 1,305 1,360 n.q. (da 144 a 156 kg)
1,306
SUINI da macello
176 kg 1,365 1,360 n.q. (da 156 a 176 kg)
1,360
SUINI
da macello Oltre
176 kg 1,335 1,335 n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,330
VACCHE FRIS.
1° qualità (p.v.) kg. 2,30-2,65
MONTICHIARI 1,07-1,17
da macello 1,140-1,240
VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)
kg. 2,00-2,25 MONTICHIARI
0,75-0,90 0,88-0,98
MANZE scott. 24 mesi
kg. 2,20-2,70 Vitelloni da macello
24/30 mesi 1,30-1,40
1,03-1,200
Vitelloni femm. da macello pezz. nere
(kg. 450-500)
1,22 – 1,37
PRODOTTO
Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VITELLI baliotti fris. (p.v.)
50-60
kg. 1,60-2,20
MONTICHIARI
(50/60 kg)
1,80-2,00
(da 46 a 55 kg)
2,20-2,50 (50 kg)
2,00-2,50
VITELLI baliotti pie blu belga p.v
50-60
kg. 3,30-4,50
MONTICHIARI 4,20-4,55
4,30-4,70 (pregiate 70 kg)
3,76-4,80
BURRO
pastorizzato kg. 3,20-3,25
past. 2,80 centr. 3,90
2,80 Zangolato di creme
X burrificaz. 2,45
PROVOLONE
VALPADANA fino a 3 mesi
kg. (dolce)
4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --
PROVOLONE
VALPADANA
oltre 3 mesi kg.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO
12 mesi 11,10-11,40
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg. 8,25-8,55 8,20-8,40 8,45-8,70
PARMIGIANO
REGGIANO
fino a 24 m 12,30-12,60
GRANA scelto
stag. 12-15 mesi kg. 8,80-9,00 8,75-9,15 8,95-9,20
PARMIG. REGG.
30 mesi e oltre 13,40-13,80
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il
primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la
dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il
mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il
martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a
Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui riportati. Il
mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
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