coldiretti cremona informa 18/2011

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI NewsLetter Informazione on line Venerdì 06/05/2011 – Anno VI, Numero 18 Accordo nitrati. Marini: Passo determinante per salvare gli allevamenti italiani Accordo nitrati. Coldiretti Cremona: “Battaglia vitale per la nostra zootecnia” Accordo nitrati. Coldiretti Lombardia: “Risposta importante dalla Regione” Battaglie. Processo quote latte / Maxi stabilimento a Casalmorano, protesta Avvisi alle Imprese. Amianto, riapertura bando / Bollettino diabrotica Campagna Amica. Concorso fotografico / Mercato, gli appuntamenti In agenda. Coldiretti in fiera / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… ………………… NITRATI, ACCORDO STATO/REGIONI Marini: “Un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani” L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy. E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per il lavoro dei Presidenti e degli Assessori regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente interessate (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) ad elaborare uno schema di accordo che è stato approvato dalla Conferenza Stato- Regioni. Da parte del Governo un ruolo decisivo - sottolinea Marini - è stato svolto dal Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Si tratta di una posizione chiara e comune per tutte le diverse realtà regionali che subordina l’applicazione della disciplina alla realizzazione di un’indagine finalizzata all’aggiornamento della delimitazione territoriale sottoposta a vincolo e a una revisione più complessiva degli adempimenti previsti a carico delle imprese agricole. La partita si sposta ora a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l’accordo raggiunto per evitare - continua la Coldiretti - la chiusura delle stalle italiane gravate ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive. In attesa di trovare soluzioni agronomiche adeguate, occorre dunque distribuire il peso dei vincoli in misura proporzionale tra le diverse fonti di inquinamento, compresa la depurazione civile. Per far questo, però, è necessario avviare - conclude la Coldiretti - studi analitici con monitoraggi precisi e aggiornati.

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il diario in posta elettronica di Coldiretti Cremona

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Page 1: coldiretti cremona informa 18/2011

Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI

NewsLetter

Informazione on line

Venerdì 06/05/2011 – Anno VI, Numero 18

Accordo nitrati. Marini: Passo determinante per salvare gli allevamenti italiani

Accordo nitrati. Coldiretti Cremona: “Battaglia vitale per la nostra zootecnia”

Accordo nitrati. Coldiretti Lombardia: “Risposta importante dalla Regione”

Battaglie. Processo quote latte / Maxi stabilimento a Casalmorano, protesta

Avvisi alle Imprese. Amianto, riapertura bando / Bollettino diabrotica

Campagna Amica. Concorso fotografico / Mercato, gli appuntamenti

In agenda. Coldiretti in fiera / Tabella mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… …………………

NITRATI, ACCORDO STATO/REGIONI

Marini: “Un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani”

L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e

l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati è un passo

determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la

produzione di salumi e formaggi Made in Italy. E’ quanto ha affermato il Presidente

della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere apprezzamento per il lavoro dei Presidenti

e degli Assessori regionali che ha portato cinque regioni del Nord maggiormente

interessate (Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna)

ad elaborare uno schema di accordo che è stato approvato dalla Conferenza Stato-

Regioni. Da parte del Governo un ruolo decisivo - sottolinea Marini - è stato svolto dal

Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e dal Ministro dell’Ambiente Stefania

Prestigiacomo. Si tratta di una posizione chiara e comune per tutte le diverse realtà

regionali che subordina l’applicazione della disciplina alla realizzazione di un’indagine

finalizzata all’aggiornamento della delimitazione territoriale sottoposta a vincolo e a una

revisione più complessiva degli adempimenti previsti a carico delle imprese agricole.

La partita si sposta ora a Bruxelles dove tocca allo Stato italiano difendere l’accordo

raggiunto per evitare - continua la Coldiretti - la chiusura delle stalle italiane gravate

ingiustamente di responsabilità fino ad ora esclusive. In attesa di trovare soluzioni

agronomiche adeguate, occorre dunque distribuire il peso dei vincoli in misura

proporzionale tra le diverse fonti di inquinamento, compresa la depurazione civile. Per

far questo, però, è necessario avviare - conclude la Coldiretti - studi analitici con

monitoraggi precisi e aggiornati.

Page 2: coldiretti cremona informa 18/2011

DIRETTIVA NITRATI

L’importanza di dar vita ad un “accordo di programma”

con una nuova delimitazione delle zone vulnerabili

sottolineata dal Presidente Sergio Marini

nella recente lettera ai vertici di Regione Lombardia

“Caro Assessore, come ben saprai l’applicazione

della direttiva europea sui nitrati determina

numerosi adempimenti a carico delle imprese

zootecniche, con evidente compromissione delle

aspettative economiche e di reddito degli allevatori tenuti all’osservanza di una serie di vincoli

che, oltre ad apparire eccessivi, risultano in larga parte insufficienti a dar soluzione ai problemi

di inquinamento in ragione delle diverse e prevalenti cause di vulnerazione delle acque. In

particolare, l’esperienza applicativa e i più avanzati studi ed approfondimenti imputano a fonti

diverse dalla zootecnia il maggior impatto sull’inquinamento delle acque, tenuto conto del

trattamento dei reflui urbani in conseguenza del deficit conosciuto dei servizi di fognatura e

depurazione”. Inizia con queste parole la missiva che il Presidente Nazionale di Coldiretti

Sergio Marini in data 2 maggio 2011 ha indirizzato all’Assessore regionale all’agricoltura

Giulio De Capitani e al Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni.

Con forza Coldiretti, con la sua voce più autorevole, alla vigilia della conferenza Stato Regioni è

dunque tornata a richiamare l’attenzione sulla questione della direttiva nitrati, una norma della

quale da tempo si chiede la radicale riscrittura, evidenziando come a rischio sia il futuro stesso

della nostra zootecnia. “Al fine di avviare a soluzione i problemi evidenziati è stato proposto di

ricorrere alla cosiddetta deroga che sarà oggetto di discussione, presso il Comitato nitrati, il 17

maggio – ha proseguito il Presidente Marini –. Tale strumento non appare, tuttavia, adeguato a

consentire un’assegnazione proporzionale delle responsabilità dell’impatto inquinante e degli

oneri connessi per i settori coinvolti, condizione preliminare per pervenire ad un legittimo

aggiornamento delle zone vulnerabili”.

La richiesta della prima Organizzazione degli agricoltori è stata chiara ed esplicita: “Si ritiene

irrinunciabile – ha scritto il Presidente nazionale di Coldiretti ai vertici di Regione Lombardia –

subordinare l’eventuale prosecuzione della discussione della richiesta di deroga alla preventiva

stipulazione di un ‘accordo di programma’, da parte delle Regioni interessate e dei Ministeri

all’Ambiente, del territorio e del mare e delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che sia

comprensivo di misure adeguate, partendo dall’avvio di studi ed analisi dirette alla ricerca delle

effettive e concorrenti fonti di inquinamento”. Per Coldiretti “soltanto con una rinnovata

delimitazione dei confini delle zone vulnerabili ottenuta tramite il ricorso a criteri che

dimostrino l’abbattimento delle sostanze inquinanti in ragione della reale imputazione

Page 3: coldiretti cremona informa 18/2011

rispettivamente al carico agricolo e zootecnico, al trattamento delle acque reflue, agli scarichi

industriali e all’inquinamento atmosferico, potrà essere fornita una risposta soddisfacente senza

‘svendere’ il nostro patrimonio zootecnico a compromessi poco lusinghieri”. “Si tratta di

prendere in considerazione la necessità di rendere disponibili quelle risorse finanziarie

sufficienti a figurare gli investimenti strutturali richiesti alle imprese zootecniche per

l’adeguamento dei limiti di stoccaggio richiesti oltre a rimodulare i piani di spandimento

secondo le fasi stagionali imposte dalla modifica dei fattori climatici – ha concluso Marini –. In

ragione di ciò, anche se dovesse aver seguito la discussione della deroga, si chiede che, già nei

programmi di azione in corso di definizione, siano integrate misure di prevenzione

dell’inquinamento in base all’individuazione esatta dei carichi inquinanti finora totalmente

incentrati solo sull’attività agricola”.

Questo il testo della lettera invita dal Presidente Nazionale ai vertici di Regione Lombardia, in

data 2 maggio 2011. Ieri si è giunti ad un importante, atteso passaggio: la Conferenza Stato

Regioni ha raggiunto un accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento

dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati (vedi articolo d’apertura).

Coldiretti Cremona: Battaglia vitale per la zootecnia cremonese,

che vanta circa 300.000 bovini e 1 milione di suini Soddisfazione per l’approvazione dell’accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e

l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati, giunta ieri in sede di

Conferenza Stato Regioni, è espressa da Coldiretti Cremona. “E’, questa, una battaglia vitale per

la nostra provincia, che vanta oltre mille allevamenti con bovini, di cui circa l’ottanta per cento

con vacche da latte. Nel 2010 il patrimonio in provincia era di 151.256 vacche da latte (rispetto

ad un totale di 293.885 bovini), con una produzione di 10.900.890 quintali di latte, vale a dire il

10 per cento del totale nazionale. Si aggiunga un comparto suinicolo con oltre 1.000.000 di capi:

la provincia di Cremona, insieme a Mantova e Brescia, rappresenta il 73% del patrimonio

regionale – ha sottolineato il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. Da questi

allevamenti giungono produzioni d’eccellenza, uniche, indissolubilmente legate al territorio e

alla nostra agricoltura, come il Grana Padano, il Provolone e tutti i lattiero-caseari, le grandi

dop dei Prosciutti, il Salame Cremona e tutti i prodotti della suinicoltura. Produzioni vanto del

vero Made in Italy, che Coldiretti, anche attraverso la determinante azione sulla direttiva nitrati,

intende valorizzare e tutelare”.

Page 4: coldiretti cremona informa 18/2011

Industrie e città nella nuova mappa dei nitrati

COLDIRETTI LOMBARDIA:

“ACCORDO POSITIVO,

RISPOSTA IMPORTANTE DALLA REGIONE”

“Un risultato positivo frutto dell’impegno messo in campo da Coldiretti, dalla

Lombardia e dalle altre regioni d’Italia” così Nino Andena, Presidente della Coldiretti

Lombardia commenta l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni dello

schema di accordo per la predisposizione, entro l'anno, di uno studio sulle zone

vulnerabili da nitrati e sulla definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi

settori civili e produttivi (quindi non solo agricolo).

“Questa intesa è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare

ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy – spiega Andena –.

Credo che così si vada nella giusta direzione: non c’è solo una deroga, come si limitava

a chiedere qualche altra organizzazione, ma un programma completo di intervento per

affrontare il problema in modo globale”. Il piano prevede infatti anche uno studio sulle

zone vulnerabili e sull’impatto che hanno industrie e centri abitati, oltre

all’individuazione di risorse per le aziende agricole e per il riciclo dei reflui.

“Il sostegno e l’adesione della Lombardia allo schema di accordo approvato ieri –

spiega Andena – rappresenta la migliore risposta, rapida e concreta, alle sollecitazioni

poste nella lettera che, proprio sul tema dei nitrati, il Presidente nazionale di Coldiretti

Sergio Marini ha indirizzato nei giorni scorsi al Presidente lombardo Roberto

Formigoni e all’assessore regionale all’agricoltura Giulio De Capitani. Credo che il

risultato raggiunto – conclude Andena - sia un ottimo esempio di cooperazione fra

istituzioni e associazioni di rappresentanza. La palla si sposta ora a Bruxelles dove

tocca allo Stato italiano difendere l’accordo raggiunto”.

www.ilpuntocoldiretti.it Il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la

prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un

costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito,

energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni

meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.

Page 5: coldiretti cremona informa 18/2011

COLDIRETTI LOMBARDIA

DIABROTICA

Fra Brescia e Mantova è tornato il killer del mais,

larve pronte anche nel resto della pianura

Il killer del mais è tornato. Ieri gli specialisti del servizio fitosanitario della Regione

Lombardia hanno trovato le prime larve di Diabrotica nascoste nelle radici delle piante

fra Brescia e Mantova, in particolare a Lonato, Montichiari, Cazzago San Martino e

Castelgoffredo. Per adesso si sono schiuse dal 10 al 20 per cento delle uova, mentre nel

resto della pianura padana l’ondata è prevista la settimana prossima.

Il killer del mais – spiega Coldiretti Lombardia - schiude le uova verso maggio e le larve

si nutrono delle radici delle piante che, una volta mangiate, crollano a terra come

fossero state spianate da un’invisibile ruspa. A quel punto gli individui adulti possono

partite all’attacco delle spighe. L’assalto prosegue per tutto giugno e luglio, con la

trasformazione delle larve in farfalle che poi diffondono le uova in altri terreni.

In Italia il parassita è stato segnalato per la prima volta nel 1998 in Veneto, mentre il

debutto dell’insetto in Lombardia risale al 2002 nelle zone di Varese e Como. Da allora

l’invasione è proseguita a macchia d’olio a una velocità dai 40 agli 80 chilometri

all’anno, fino a toccare la maggior parte della fascia centrale e meridionale della

Lombardia, una delle aree più colpite del nord Italia.

Monitorare la presenza della Diabrotica – spiega Coldiretti Lombardia – è importante

perché il mais rappresenta una delle colture principali della Lombardia (oltre 330 mila

ettari di territorio con quasi 9 milioni di tonnellate fra trinciato e granella) alla base

dell’alimentazione delle mucche in una regione dove si munge il 40 per cento di tutto il

latte italiano.

Il bollettino diabrotica ogni settimana

è sul sito di Coldiretti Cremona

Realizzato a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia

Ricordiamo alle imprese agricole che sul sito di Coldiretti Cremona viene puntualmente

pubblicato il “bollettino diabrotica”, a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia, in

collaborazione con l’Ersaf. Il bollettino nasce con l’obiettivo di offrire un costante monitoraggio

della presenza di diabrotica nel territorio, informando gli agricoltori in merito all’evolversi della

situazione nelle campagne della provincia di Cremona e di tutta la regione Lombardia.

Il bollettino odierno è già disponibile. Il nostro indirizzo è: www.cremona.coldiretti.it

Page 6: coldiretti cremona informa 18/2011

COLDIRETTI LOMBARDIA

Processo quote latte, la Regione chiarisca

la revoca della costituzione di parte civile

Processo quote latte a Milano, dopo l’annunciata “scelta processuale” da parte della

Regione Lombardia di revocare la costituzione di parte civile, Coldiretti conferma che

continuerà con coerenza nella scelta di difendere la legalità e tutti gli allevatori che

hanno rispettato le regole.

“Che cosa vuol dire che non c’è stato alcun arretramento e che è solo una strategia

processuale? Cambia qualcosa rispetto alle revoche e sanzioni adottate fino a oggi dalla

Regione nei confronti delle due cooperative coinvolte nel processo? Si tratta di una

diversa scelta politica? E cosa comporta questa strategia rispetto alla difesa della

legalità e delle regole che Formigoni ha sempre detto di condividere?” si domanda Nino

Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia.

A tutela delle migliaia di aziende agricole lombarde che hanno sempre agito nella

correttezza e nel rispetto delle leggi vigenti, la Coldiretti chiede un chiarimento urgente

al Presidente Roberto Formigoni per un’interpretazione autentica di una scelta che,

secondo la stessa Regione, non vuole essere “un arretramento o una smentita del

comportamento rigoroso fin qui seguito”.

Riapertura del bando

contributi smaltimento amianto,

riqualificazione energetica

e produzione da fonte solare Informiamo le imprese agricole che sono stati riaperti i termini per la presentazione delle

domande finalizzate alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di

interventi integrati di rimozione dell'amianto e riqualificazione energetica e produzione di

energia da fonte solare.

I contribuiti saranno rivolti alle aziende agricole e agli Enti Pubblici e saranno concessi fino ad

esaurimento dei fondi disponibili.

I nostri uffici sono a disposizione per ogni ulteriore informazione. Segnaliamo che il bando per

l’assegnazione dei contributi, il modulo di domanda di contributo e la scheda tecnica possono

essere scaricati dal sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it, nella

sezione “Avvisi alle Imprese”.

Ogni ulteriore informazione è presente anche sul sito dell’Amministrazione Provinciale

all’indirizzo:

http://www.provincia.cremona.it/primopiano/20110417amianto.html

Page 7: coldiretti cremona informa 18/2011

“Scatta la Campagna” Concorso nazionale di fotografia lanciato da

Campagna Amica

“Scatta la Campagna”: è questo il titolo del concorso fotografico nazionale promosso dalla

Fondazione Campagna Amica e La Nuova Ecologia, in collaborazione con Coldiretti e

Legambiente e con il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

La prima edizione dell’iniziativa ha preso il via a marzo e proseguirà fino a luglio 2011.

L’intento è rappresentare la relazione di fiducia, quasi di familiarità, che si stabilisce fra

produttori e consumatori nel contesto dei Farmer’s Market e i Mercati di Campagna Amica.

E’ attraverso il linguaggio fotografico che si propone ai cittadini di ritrarre il colore, il sapore ed

i volti dei mercati di Campagna Amica, per costruire un racconto collettivo della distribuzione a

chilometro zero, presente in moltissime città e comuni d’Italia, per sensibilizzare sempre di più

il pubblico alla salvaguardia della propria salute e dell’ambiente in cui vive, attraverso l’utilizzo

di prodotti agricoli sicuri e genuini provenienti da colture controllate e vicine al consumatore.

Il concorso prevede due categorie, la prima relativa ad immagini realizzate con fotocamere

professionali o semiprofessionali e la seconda per immagini realizzate con fotocamere integrate

all’interno di cellulari (o comunque apparecchi a bassa definizione), ed un premio speciale per “i

volti della campagna”.

I premi saranno prodotti ortofrutticoli e zootecnici offerti da Coldiretti per i primi classificati

delle 2 categorie e del premio speciale.

Coldiretti invita tutti gli appassionati di fotografia (e dei genuini prodotti proposti nel Mercato di

Campagna Amica) a prendere parte all’iniziativa. La locandina, con ogni informazione utile, è

sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.

Mercato di Campagna Amica, il calendario

Ricordiamo il calendario del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti in

provincia di Cremona:

CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina

SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale

PANDINO. Il 2° e il 4° lunedì del mese, in via Umberto I

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese

CREMA. In via Terni, prossimo appuntamento domenica 8 maggio.

Page 8: coldiretti cremona informa 18/2011

Maxi stabilimento a Casalmorano,

la protesta del territorio

Coldiretti Cremona: “Ci sono zootecnia e agro-alimentare d’eccellenza

che vanno tutelati. Le eventuali decisioni da parte di Comune e Provincia

non passino sopra le teste dei cittadini”

Monta la protesta contro il maxi stabilimento che lavora gli scarti del marmo e che vorrebbe

insediarsi a Casalmorano, in provincia di Cremona, in un’area agricola e ambientale di pregio.

“Apprendiamo che la Simpo Spa, azienda che produce carbonato di calcio attualmente situata a

Quinzano d’Oglio, sta valutando la possibilità di trasferire in toto la propria attività produttiva in

un’area in località Cà Magra, una zona inserita nel PLIS, Parco locale di interesse

sovracomunale, dunque un’area di pregio ambientale – spiega la Coldiretti di Cremona –. In

quest’area sorgono, da sempre, decine di allevamenti di bovine che producono latte

d’eccellenza, accanto a varie aziende cerealicole. E’ naturale chiedere all’Amministrazione

Comunale in primis, ma al tempo stesso anche all’Amministrazione Provinciale, di procedere

con grande cautela prima di concedere qualsiasi autorizzazione e di coinvolgere tutti i soggetti

interessati nella decisione, a partire da quanti vivono e operano sul territorio”.

Sono decine le aziende agricole toccate, più o meno direttamente, dall’insediamento che,

secondo la richiesta avanzata dalla ditta in Comune, riguarderebbe oltre centomila metri quadri

d’area, di cui circa la metà occupati dallo stabilimento. Suscita preoccupazione – spiega

Coldiretti - la tipologia dell’impresa, con attività di produzione di mineralizzati quali carbonato

di calcio, con relativa macinazione, insaccamento e immagazzinamento, e poi fosfato bicalcico,

con l’impianto di macinazione e insaccamento, bicarbonato di sodio, bentonite, zeolite ecc.

“La convivenza fra la ditta e la comunità locale già a Quinzano d’Oglio, nel Bresciano, si è

rivelata più problematica del previsto, almeno a quanto risulta dalle cronache dei giornali –

afferma la Coldiretti –. Nessuno vuole censurare il lavoro di questa ditta. Chiediamo però da

parte dell’Amministrazione Comunale la giusta prudenza e la massima condivisione, prima di

accordare l’autorizzazione all’impianto”.

Per questo serve un tavolo che coinvolga tutti i Comuni interessati dal Plis, l’Amministrazione

Provinciale e la stessa Coldiretti in rappresentanza delle aziende agricole coinvolte. “Siamo in

un’area di pregio ambientale dove sono presenti allevamenti che conferiscono a una grande

cooperativa, che fa del legame con queste campagne il suo punto di forza. Sempre qui è presente

un allevamento che riceve visite da tutta l’Europa, con allevatori ed esperti che ne riconoscono il

primato internazionale nella genetica dei bovini. Ebbene, ci aspettiamo che questo territorio, con

le sue eccellenze agro-alimentari, sia tutelato e che ogni decisione tale da cambiare per sempre

le caratteristiche della nostra terra non passi sopra le teste dei cittadini e delle realtà

economiche” spiega Coldiretti Cremona.

“La pianificazione del territorio non può riguardare un unico Comune, soprattutto in una

situazione in cui l’insediamento andrebbe a toccare un’area di interesse per più Amministrazioni

e più comunità – conclude Coldiretti Cremona –. Ci auguriamo quindi che tutto non si riduca a

un calcolo economico sugli oneri di urbanizzazione da parte di un singolo ente locale. Deve

prevalere il senso di un bene generale più ampio, che coinvolge la popolazione intera e il futuro

della terra in cui viviamo”.

Page 9: coldiretti cremona informa 18/2011

Vertenza zootecnia e progetto per il Paese al centro della partecipazione di Coldiretti Cremona

alla Fiera di Grumello

E’ stato un fine settimana nel segno del progetto di Coldiretti per il Paese, quello proposto –

sabato 30 aprile e domenica 1 maggio – a Grumello dalla prima Organizzazione degli

agricoltori, presente con il proprio stand alla 36esima edizione della Fiera Regionale Agricola

di Primavera. Numerosi sono stati gli imprenditori agricoli e i cittadini che hanno fatto sosta

allo stand di Coldiretti Cremona, proseguendo nel dialogo in merito all’azione messa in campo

dall’Organizzazione, tesa a costruire una filiera tutta agricola e tutta italiana, un grande sistema

agroalimentare, che garantisca reddito ai produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad

un prezzo giusto. E’ stata questa l’occasione per illustrare quello che rappresenta un altro

significativo passo avanti, a tutela del vero made in Italy: il recente intervento della

Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, che ha votato a favore dell’obbligo di

indicare il luogo di origine/provenienza per carne, pollame, latte, prodotti lattiero caseari,

ortofrutticoli freschi, tra i prodotti che si compongono di un unico ingrediente, e per quelli

trasformati che hanno come ingrediente la carne, il pollame e il pesce. “Si tratta di un

pronunciamento che riconosce l’importanza della legge approvata all’unanimità dal Parlamento

italiano, che di fatto ha anticipato e sollecitato la norma comunitaria – evidenzia il Direttore di

Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. E’ necessario ora che quanto deciso sia confermato dal

Parlamento Europeo nella seduta plenaria fissata per giugno e fatto proprio dallo stesso

Consiglio Europeo, che sarà chiamato ad esprimersi successivamente”.

In primo piano anche in occasione della Fiera sono state naturalmente le problematiche e le

prospettive della nostra zootecnia. “Coldiretti ha aperto una vera e propria ‘vertenza zootecnia’:

una forte azione tesa a denunciare la pesante crisi che oggi gli allevamenti stanno vivendo, con

l’intento di promuovere una netta inversione di rotta, per dare risposte efficaci alle esigenze

delle imprese – prosegue Solfanelli –. E’ lungo l’elenco dei problemi che pesano oggi sulla

zootecnia: la crescita esponenziale dei costi dei mangimi, la riduzione dell’assistenza tecnica

agli allevamenti, gli insostenibili obblighi previsti dalla direttiva nitrati, la scarsa valorizzazione

delle produzioni, il continuo furto di valore e di immagine. Difficoltà che non stanno

risparmiando alcun comparto, e che nella nostra terra si vivono in modo particolarmente

drammatico sul fronte della suinicoltura”. A fare da detonatore – spiega Coldiretti Cremona – è

stato l’incremento dei costi di produzione degli allevamenti dove, per effetto del rincaro delle

materie prime, si spende il 19% in più per riempire le mangiatoie. Un onere che si è aggiunto

alle difficoltà determinate dagli effetti insostenibili della direttiva nitrati, la quale rischia di

dimezzare il settore nella nostra regione, e che segue i tagli all’assistenza tecnica degli

allevamenti per la riduzione dei trasferimenti pubblici alle associazioni allevatori e il perdurare

del furto di valore e immagine che subisce la produzione Made in Italy a causa delle distorsioni

lungo la filiera e delle importazioni di prodotti dall’estero spacciati come nazionali. Basti dire

che su ogni euro speso dal consumatore per acquistare carne, latte o uova della zootecnia

nazionale, solo una percentuale tra il 13 e il 17% finisce nelle tasche degli allevatori, mentre per

ogni prodotto italiano si sviluppa un finto Made in Italy cinque volte più grande. Partendo da

questa analisi, Coldiretti ha dato il via ad un’azione che intende dare risposte concrete ed

efficaci: 1) la riscrittura totale della direttiva nitrati da parte di Bruxelles; 2) la revisione delle

zone vulnerabili per la direttiva nitrati; 3) la rapida applicazione della legge sull’origine in

etichetta, attraverso i decreti attuativi, a partire dal latte e dai formaggi fino a carne e salumi

derivati dai suini. Risposte vitali per l’agricoltura italiana, e naturalmente per l’agricoltura

cremonese, che ha nella zootecnia una delle sue eccellenze.

Page 10: coldiretti cremona informa 18/2011

www.cremona.coldiretti.it il sito di Coldiretti Cremona

Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di

informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e

a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione

made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.

Caf Coldiretti, prosegue la “Campagna 730”

Caf Coldiretti è il Centro di Assistenza Fiscale costituito

dalla Coldiretti. Opera dal 1993 garantendo assistenza

qualificata nell’intero arco dell’anno a tutti i Cittadini che ne

fanno richiesta. Siamo a disposizione di tutti i Cittadini per

la compilazione e la presentazione del Modello 730.

Gli uffici del Caf Coldiretti sono a:

CREMONA.

♦ Ufficio Zona di via Ruffini, 28 -

Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

♦ Sede di via Ala Ponzone, 8 III piano

Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899

SORESINA.

♦ Ufficio Zona di via Matteotti, 12

Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

CASALMAGGIORE.

♦ Ufficio Zona di via Cairoli, 3

Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

CREMA.

♦ Ufficio Zona di via del Macello, 34/36

Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

Agricoltura e Ambiente sono in tv

W l’Agricoltura, la trasmissione tv proposta da Coldiretti Cremona, va in onda:

- ogni giovedì, ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete

- in replica la domenica, ore 13, su Telecolor.

Page 11: coldiretti cremona informa 18/2011

MERCATI – DA VENERDI’ 29 A GIOVEDI’ 5 MAGGIO 2011

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

FRUMENTO

tenero buono

mercantile Tonn. 238 – 241 n.q. 268,0-271,0

(fino) 265,0-269

GRANOTURCO

ibr. naz.

14% um. Tonn. 247 – 248 259-260 253-255 262,0-263

SEMI di SOIA

Nazionale Tonn. n.q. 403-405 380,0-385

Sorgo nazionale

239,0-242

ORZO naz.

p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

n.q. n.q.

230,0-235,0 237,0-242,0

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 157 – 159 145-146 156,0-159 143,0-144,0

FIENO

Magg. ’10

Agostano Tonn. 130 – 150

101-115 103-113

Magg. 1° taglio

in cascina n.q.

Medica fienata 1° t.

118,0-138,0

PAGLIA press. (rotoballe) ’10

Tonn. 120 – 130 108-120 da mietitrebbia

in cascina

90-95

Paglia di frumento

press. 85-90

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,610 3,600 3,520 3,560

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,640 2,590 2,540 2,620

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,450 2,430 2,350 2,450

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,110 2,110 2,060 2,140

SUINI da macello

156 kg 1,305 1,360 n.q. (da 144 a 156 kg)

1,306

SUINI da macello

176 kg 1,365 1,360 n.q. (da 156 a 176 kg)

1,360

SUINI

da macello Oltre

176 kg 1,335 1,335 n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,330

VACCHE FRIS.

1° qualità (p.v.) kg. 2,30-2,65

MONTICHIARI 1,07-1,17

da macello 1,140-1,240

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

kg. 2,00-2,25 MONTICHIARI

0,75-0,90 0,88-0,98

MANZE scott. 24 mesi

kg. 2,20-2,70 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,30-1,40

1,03-1,200

Vitelloni femm. da macello pezz. nere

(kg. 450-500)

1,22 – 1,37

Page 12: coldiretti cremona informa 18/2011

PRODOTTO

Unità di

misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,60-2,20

MONTICHIARI

(50/60 kg)

1,80-2,00

(da 46 a 55 kg)

2,20-2,50 (50 kg)

2,00-2,50

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,30-4,50

MONTICHIARI 4,20-4,55

4,30-4,70 (pregiate 70 kg)

3,76-4,80

BURRO

pastorizzato kg. 3,20-3,25

past. 2,80 centr. 3,90

2,80 Zangolato di creme

X burrificaz. 2,45

PROVOLONE

VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE

VALPADANA

oltre 3 mesi kg.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO

12 mesi 11,10-11,40

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 8,25-8,55 8,20-8,40 8,45-8,70

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 12,30-12,60

GRANA scelto

stag. 12-15 mesi kg. 8,80-9,00 8,75-9,15 8,95-9,20

PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 13,40-13,80

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il

primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la

dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il

mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il

martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a

Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui riportati. Il

mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI

- INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

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