cinema & reti 3° seminario contenuti lineari e non lineari finale
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3° seminario apicinema. CInema e Reti. Aspetti Legali. Contenuti Online.TRANSCRIPT
Contenuti lineari e non lineari: le nuove regole della TV
Avv. Eugenio ProsperettiStudio Prof. Avv. Giulio Prosperetti & associati
www.studioprosperetti.it
Temi e problemi
• Nuove regole televisione su Internet/piattaforme innovative (Nuova Direttiva TV senza frontiere)
• Distinzione contenuti lineari/non lineari• Pubblicità, product placement, sponsorizzazione• Quote di riserva e nuova normativa• Il DRM: evoluzioni del paradigma e principi giuridici
Il cuore del problema
• Rispondiamo a due interrogativi:– Come regolare (regolare?) audiovisivi che transitano su mezzi di
trasmissione atipici?• es. palinsesto di Rai/Mediaset su Internet
– Quali regole per contenuti atipici su mezzi regolati?• es. video-on-demand/podcast trasmesso su set-top-box alimentato
da tv via cavo/sat
• Sinora situazione di obiettiva incertezza normativa
Come si pone il regolatore?
• La risposta viene da Bruxelles: è in dirittura d’arrivo la nuova Direttiva TV senza frontiere
• Le premesse di questo intervento normativo sono buone: risolvere i problemi di incertezza normativa delle nuove piattaforme per arrivare ad un quadro concorrenziale più stabile nella distribuzione di audiovisivo evitando disparità di trattamento
Il perimetro normativo
• complesso minimo di norme che si applicano:– a tutti i servizi media audiovisivi, lineari e non lineari (scopo
fornire immagini in movimento)– principio dello Stato di trasmissione
• norme più articolate per:– i soli servizi lineari
• escludere:– siti internet privati, servizi user generated content, community
(comunità di interesse)– versioni elettroniche di quotidiani e riviste
Cosa sono i servizi lineari
• consistono nella fornitura di immagini in movimento, eventuale audio ed elementi testuali (es. epg, sottotitoli) associati sulla base di un palinsesto organizzato (utente non controlla ora inizio)
• Esempi:– tv analogica e digitale– live streaming– webcasts– video a richiesta in differita (nVod)
• i servizi lineari si distinguono anche perché la finalità principale del servizio è la fornitura per la visione simultanea
Cosa sono i servizi a richiesta/1
• l’utente ne ha il pieno controllo e su di essi ha possibilità di scelta (causa Mediakabel)
• Esempio principale è il video on demand– i servizi a richiesta, evolvendosi, verranno sottoposti a disciplina
opere europee in qualche modo (35)– i servizi a richiesta sono la tv del futuro e, man mano che la
sostituiranno e vi sarà più “aspettativa di regolamentazione” (i.e. meno controllo-utente), le regole aumenteranno (13bis)
Servizi a richiesta/2
• Tali concetti non sempre sono facili da declinare (es. Caso Sky/Coolstreaming)
• in caso lo stesso fornitore trasmetta lo stesso servizio in versione lineare e non lineare, i requisiti dovranno essere soddisfatti solo dal servizio lineare; se i servizi sono distinti chiaramente si porrà il problema di applicare la Direttiva all’uno e all’altro (14-ter)
• la visione semi-simultanea (es. minimo timeshifting) è considerata visione simultanea,
Opere europee
• I contenuti lineari sono soggetti alle quote di riserva
• I contenuti non lineari potranno essere soggetti “ove praticabile e appropriato” (art. 3f), quando saranno veri e propri sostituti, del prodotto televisivo (es. library composta da quota minima di opere europee): al momento vi è esenzione ma la situazione potrebbe cambiare
Product placement
• La Direttiva non vieta del tutto il product placement televisivo, contiene tuttavia alcuni limiti
• Il product placement è qualificato come “"inserimento di prodotti”: ogni forma di comunicazione commerciale audiovisiva che consiste nell'inserire o nel fare riferimento a un prodotto, a un servizio o a un marchio [...] in un programma [...] dietro pagamento o altro compenso
• I limiti sono gli stessi della pubblicità, salvo decisione diversa dello Stato che implementa
Country of origin
• decisioni editoriali prese nello Stato membro; oppure• Stato membro in cui opera una parte significativa della manodopera
impegnata nello svolgimento della [...] attività di servizio di media audiovisivo (sede sociale o, se non è determinabile Stato manodopera, Stato in cui ha iniziato e mantiene legame)
• se [...] un fornitore di servizi di media ha la sede sociale in uno Stato membro ma le decisioni sul [...] servizio di media audiovisivo sono prese in un paese terzo o viceversa, tale fornitore si considera stabilito nello Stato membro in questione purché una parte significativa della manodopera impegnata nello svolgimento della [...] attività di servizio di media audiovisivo operi in tale Stato membro.
• ma... se esiste Stato uplink satellitare, Stato uplink.
Obblighi per tutte le piattaforme tv
• I fornitori di servizi media dovranno trasmettere contenuti cinematografici esclusivamente secondo i periodi concordati con i detentori dei diritti
• La comunicazione commerciale audiovisiva dovrà essere chiaramente riconoscibile
• Informazione su nome, indirizzo, e-mail del fornitore di servizi media deve essere facilmente accessibile (per responsabilità editoriale)
Confronto con le norme attuali
• Testo Unico Radiotelevisione:– Fornitore di contenuti:
• “il soggetto che ha la responsabilità editoriale nella predisposizione dei programmi televisivi o radiofonici e dei relativi programmi-dati destinati alla diffusione anche ad accesso condizionato su frequenze terrestri in tecnica digitale, via cavo o via satellite o con ogni altro mezzo di comunicazione elettronica e che è legittimato a svolgere le attività commerciali ed editoriali connesse alla diffusione delle immagini o dei suoni e dei relativi dati;”
Direttiva TV senza frontiere/1
• “fornitore di servizi di media", la persona fisica o giuridica che assume la responsabilità editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo e che ne determina la modalità di organizzazione
• da notare la importanza del concetto di responsabilità editoriale
• la Direttiva la basa sul concetto di “controllo effettivo” (diverso da responsabilità giuridica)
Testo Unico Radiotelevisione
• Operatore di rete: il soggetto titolare del diritto di installazione, esercizio e fornitura di una rete di comunicazione elettronica su frequenze terrestri in tecnica digitale, via cavo o via satellite, e di impianti di messa in onda, multiplazione, distribuzione e diffusione delle risorse frequenziali che consentono la trasmissione dei programmi agli utenti;
Direttiva TV senza frontiere/2
• La Direttiva non si occupa degli operatori di rete • Il soggetto che cura il mero trasporto del servizio media,
in assenza di responsabilità editoriale, non ne è responsabile
• Questi soggetti, se notificati SMP (quindi solo Telecom) sono soggetti ad obblighi in caso di approvazione attuale testo art. 3 comma 10 DDL Gentiloni per i contenuti lineari
DRM/TPM
• DRM non regolati compiutamente• Sono regolate solo le TPM (misure tecnologiche di protezione) e le IGD
(Informazioni Gestione Diritti)
• Art. (art. 102/quater, comma 2, Legge sul diritto d’autore) “Le misure tecnologiche di protezione sono considerate efficaci nel caso in cui l'uso dell' opera o del materiale protetto sia controllato dai titolari tramite l' applicazione di un dispositivo di accesso o di un procedimento di protezione, quale la cifratura, la distorsione o qualsiasi altra trasformazione dell' opera o del materiale protetto, ovvero sia limitato mediante un
meccanismo di controllo delle copie che realizzi l’obiettivo di protezione.”). • Una preponderanza delle misure tecnologiche di protezione potrebbe
produrre essa stessa illeciti• Ma allora quale è l’essenza del DRM e come ci può aiutare?
Creative Commons e DRM
• [DRM come “gestione digitale dei diritti”]
• Creative Commons è uno dei primi esempi
• Diffondere opere assieme al loro regime di circolazione
• Agevolare certezza del diritto d’autore
• ...forse non è vero che iTunesPLUS ha tolto il DRM! (ha tolto le TPM!)
Legalità, DRM, TPM/1
• Pirateria: ne esistono almeno due concezioni:– Comune: (prima di ogni film: “la pirateria è contro la legge”)
– Giuridica: (distinzione tra copia privata e “duplicazione abusiva per trarne profitto” ex art. 171 ter)
• Digital Rights’ Management:– Qualunque politica di “gestione” dei diritti in forma digitale
– Sono l’applicazone della regolamentazione alla tecnologia
– Non è detto che consistano in misure tecnologiche di protezione
DRM/TPM-2
102.-quater LdA, mentre il DRM(anagement) sono le "informazioni
sul regime dei diritti" di cui all'art. 102 quinquies LdA:*
"1. Informazioni elettroniche sul regime dei diritti possono essere inserite dai titolari di diritti d'autore e di diritti connessi nonché del diritto di cui all'art. 102-bis, camma 3, sulle opere o sui materiali protetti o possono essere fatte apparire nella comunicazione al pubblico degli stessi.
2. Le informazioni elettroniche sul regime dei diritti identificano l'opera o il materiale protetto, nonché l'autore o qualsiasi altro titolare dei diritti. Tali informazioni possono altresì contenere indicazioni circa i termini o le condizioni d'uso dell'opera o dei materiali, nonché qualunque numero o codice che rappresenti le informazioni stesse o altri elementi di identificazione."
differenze...
• si tratta del Digital Content Management• inserire informazioni sul regime dei diritti
“machine readable” ma che sono “cristallizzate” e non prevedono un sistema di gestione (rights management)
• la funzione è quella di visualizzare l’autore o di certificare la provenienza
• l’alterazione è severamente punita
Grazie per l’attenzione.
Contact info:
Avv. Eugenio Prosperetti
www.studioprosperetti.it
Blog: tmtlaw.typepad.com