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Centro Studi C.N.I. - 28 dicembre 2012

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Centro Studi C.N.I. - 28 dicembre 2012

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 28 dicembre 2012

Pagina I

RIFORMA DELLE PROFESSIONI

Professioni in stand-byItalia Oggi 28/12/12 P. 1-31 Benedetta Pacelli 1

SOCIAL HOUSING

Social housing, sbloccati 1,5-2 miliardi CdpSole 24 Ore 28/12/12 P. 6 Giorgio Santilli 3

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Quel perito misterioso per la vendita del Palazzo EnpapSole 24 Ore 28/12/12 P. 11 Claudio Gatti 4

COMMERCIALISTI

Per i commercialisti Longobardi in campoSole 24 Ore 28/12/12 P. 17 Federica Micardi 5

TARIFFE AEROPORTUALI

Con le nuove tariffe torna il dividendoSole 24 Ore 28/12/12 P. 19 6

NUCLEARE

Tokyo, dietrofront sul nucleare. E la Tepco batte ancora cassaSole 24 Ore 28/12/12 P. 29 7

AUTORITÀ CONTRATTI PUBBLICI

Le stazioni appaltanti dovranno iscriversi all'Anagrafe unicaItalia Oggi 28/12/12 P. 29 8

INQUINAMENTO AMBIENTALE

Il carbone risorpassa il petrolio. Aie: inquina, ma entro 10 anni sarà la prima fonteenergetica

Repubblica 28/12/12 P. 27 Luca Pagni 9

INGEGNERI

Cerdà, l'ingegnere che inventò la RamblaStampa 28/12/12 P. 30 Carlo Olmo 11

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ioni in standbyMancano ancora i decreti sulle società tra professionisti, quellosui pararnetri tari f ari e il dpr sa ciò che sopravi'íve alla rii förma

Il regolamento sulle Stp, le Società traprofessionisti, il decreto sui parametri perla definizione degli importi a base d'astadei servizi di progettazione, e il Testo unico(dpr) che dovrà raccogliere tutte le normeche resteranno in vigore dopo l'attuazionedella riforma delle professioni (dpr 137/12)restano in stand-by. E una corsa contro iltempo per cercare di portare a casa i treprovvedimenti nel poco tempo rimasto,visto che una circolare dello scorso 21 di-cembre della Presidenza del consiglio deiministri stabilisce che tutte le norme inavanzato processo di attuazione possonoproseguire il normale iter legislativo.

Paeelli a pagina 31

Riforma delle professioni Pagina 1

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Biforme, corsa contro il tempoDalle Stp ai parametri, attesa per tre decreti

Tipo di provvedimento Cosa è Iter attuativo

Definiscelemodalitàdiconferimento Manca la firma dei due

REGOLAMENTOe di esecuzione dell'incarico da ministeri competenti

SOCIETA TRAE A

! parte della Società, l'incompatibilità (giustizia e sviluppo

TSTI (ATP)»PROFESSIOdi partecipazione ad altre società tra

'economico). Ë stato già

¡; professionisti e l assoggettamento approvato dal Consiglio diG al regime disciplinare di ordini, stato.Definisce i parametri da utilizzare

DECRETO !,,per la determinazione dell'importo Sarà inviato al ConsiglioMINISTERIALE da porre a base di gara nell'ambito di stato dopo il 6 gennaio«PARAMETRI» V, dei contratti pubblici dei servizi di 2013.

1, ingegneria e architettura.E una ricognizione di ciò che L'ufficio legislativo del

DECRETO PRESIDENTE !! sopravviverà in ogni singolo ministero della giustiziaDELLA REPUBBLICA G ordinamento professionale a sta lavorando al testo.

«RICOGNIZIONE» seguito dell'attuazione della riforma Sarà pronto non prima didelle professioni. febbraio 2013.

S

ul filo del rasoio l'approvazione de-gli ultimi provvedimenti in materiadi professioni. Dal regolamento sul-le Stp, le Società tra professionisti,

al decreto sui parametri per la definizionedegli importi a base d'asta dei servizi diprogettazione, fino al Testo unico (dpr) chedovrà raccogliere tutte le norme che re-steranno in vigore dopo l'attuazione dellariforma delle professioni (dpr 137/12). Èuna corsa contro il tempo insomma, percercare di portare a casa i tre provvedi-menti nel poco tempo rimasto, visto cheuna circolare dello scorso 21 dicembre del-la Presidenza del consiglio dei ministristabilisce che tutte le norme in avanzatoprocesso di attuazione possono prosegui-re il normale iter legislativo. E il caso,per esempio, dell'atteso (soprattutto dallecategorie tecniche) regolamento sulle So-cietà tra professionisti pronto, con tantodi modifiche dopo i rilievi del Consiglio distato, per essere firmato dai ministri com-

petenti Paola Severino e Corrado Passera.Del resto è stato lo stesso guardasigilli a«prometterne», più o meno ufficialmente,la firma dopo l'approvazione della rifor-ma forense. Ma ad una settimana dal vialibera di quella legge, il testo sulle Stpgiace ancora nei cassetti dei piani alti diVia Arenula. Strada in discesa, invece, peril dm che definisce i parametri da utiliz-zare per la determinazione dell'importoda porre a base di gara nell'ambito deicontratti pubblici dei servizi di ingegneriae architettura. Il testo, condiviso già contutte le categorie tecniche, sarà inviato alCds dopo la pausa natalizia e al ministerodella giustizia confidano nella pubblica-zione in Gazzetta Ufficiale a fine gennaio.Non sarà pronto invece, per il 31 dicembre(come stabilito dal dpr Severino), il testounico che dovrà fare piazza pulita dellenorme incompatibili con quelle introdottedalla riforma delle professioni.

Benedetta Pacelli

Riforma delle professioni Pagina 2

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Corte dei conti. Dopo il braccio di ferro con le Infrastrutture, registrato il Dpcm che riformale regole applicative del «piano casa»

Social housing, sbloccati 1,5-2 miliardi CdpGiorgio Santilli da Cdp, 888 milioni dagli inve- investendo sono LombardiaPieROMA

Salta il tetto del 40% per lepartecipazioni locali del Fondo sorseinvestire per l'abitare (Fia), il Ilbilancio,visto daCdp, èposi te dei conti prevede, in un artfondo immobiliare chiuso guidato da Cassa depositi e prestiti:si sbloccano così investimenti abreve per 1,5-2 miliardi nel social housing. La Corte dei conti parte privataha infatti registrato, dopo un lungobraccio diferro conilministero delle Infrastrutture, il Dpcm patoche riforma la regola impostaoriginariamente nell'ambito delpiano casa Una vittoria in extremis per il ministro Corrado Passera e il suo vice, Mario Ciaccìa. conl'acquìsizione di 6.2oo allog- cessità di salvaguardare la parInbase aquellaregola, il Fia (det gieto anche «fondo dei fondi») poteva fare operazioni con altrifondi creati in ambito locale mapotendo partecipare fino a un da rispettare, in luogo di quell

del 60% prevista in precedenza, ma una partecipazione privata, sia pur minima, dovrà co

I fondi locali già sottoscritti da Fia

a---

Sottoscrizioni in mgl di euroFondi Target Totali Fia % Fia su Tot.

Polaris Parma Social House 52.900 21150 39,98

Imm. di Lombardia Comparto Uno 213.000 68.000 31,92

Veneto Casa 45.825 18.325 39,99

Hs Italia Centrale 19.000 7.600 40,00

Piemonte C.A.S.E. 37.700 12.000 31,83

Resid.SocialHousing(Mi;ViaVoltri) 20.500 12250 59,76

Erasmo (Residenze Universitarie) 37.500 15.000 40,00

HousingToscano 24.375 14.600 59,90

Emilia Romagna Social Housing 36.000 10.250 28,47

Abitare Sostenibile Piemonte 71.700 28.000 39,05

Totale complessivo 555.500 207175 37,10

munque essere prevista.Anche la relazione del prov-

vedimento spiega la ragioneche ha reso necessario l'inter-vento. La previsione del tettomassimo del 40% «scaturita inun momento in cui il reperimen-to di risorse sul mercato non tro-vava particolari criticità, rischiaora, in un periodo congiuntura-le caratterizzato da una fase dirallentamento economico e dicontrazione delle disponibilitàdi investimento degli attoriloca-li, in un comparto di per sé pocoremunerativo come quellodell'housingsociale, dipregiudi-care gravemente l'operativitàdel fondo nazionale e, conse-guentemente, dell'intero siste-ma integrato di fondi, impeden-do l'avvio di iniziative che, purvalide nel merito, non riesconoa reperire il restante capitale dirischio nella misura del 6o%».

0 R1PR000Z10NE RISERVATA

Social Housing Pagina 3

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.La sede romana dell'ente Psicologi comprata su valutazione di una fantomatica Tekno Engineering

Quel perito misterioso per la vendita del Palazzo Enpapdi Claudio Gatti

ono quasi due anni che viene messo indubbio il fiuto immobiliare del senato-re del Pdl Riccardo Conti, protagoni-

r ....Y sta del più grande-esoprattuttofulmi-neo - affare mái fatto nella vendita di una sin-gola p alazzina romana. Ci riferiamo all'immo-bile traMontecitorio e Fontana diTrevi, al ci-vico 64 di via della Stamperia, che 1131 genna-io 2011 Conti ha comprato nella mattinata erivenduto nel tardo pomeriggio. Con un pro-fitto di 18 milioni. Senza aver sborsato un sin-golo euro. Perché per acquistare la palazzinadal Fondo immobiliare Omega, il senatore haversato un acconto di 5 milioni due giorni do-po averne incassati 7 dall'ente degli psicolo-gi, l'Enpap, con il quale'aveva siglato un com-promesso di vendita. E ha poi concluso l'affa-re consegnando al Fondo i residui 21,5 milionisolo dopo aver incassato irestanti 37,5 concor-dati con l'ente degli psicologi. Insomma, difatto a finanziare per intero la lucrosa opera-zione di Conti è stato lo stesso ente che ha pa-gato 44,5 milioni una palazzina comprata po-che ore'prima dal senatore per 26,5 milioni.Sullatransazione laprocura diRomahaaper-to un procedimento per truffa. Le cose si so-no poi complicate quando gli inquirenti han-no scoperto (e L'Espresso ha pubblicato) chenello stesso periodo Contihapagatounmilio-ne di euro al suo compagno di partito DenisVerdini come penale per la mancata corre-sponsione di un prestito promesso.

Oltre che sull'origine e la natura di quell'ac-cordo così gravoso per Conti, la Procura stada mesi cercando di sapere di più su chi hagestito la vendita della palazzina al senatore.Non ci riferiamo al Fondo Omega, dove sonoconfluiti gli immobili di Banca Intesa SanPao-lo. Da un comunicato dellabancarisultainfat-ti che «la gestione del patrimonio immobilia-re del Fondo Omega, e quindi la definizionedel contratto di compravendita diunimmobi-le, sono di competenza della Sgr che gestisceilpatrimonio del fondo in autonomia, sulla ba-se di principi stabiliti dalla normativa del set-tore». Il riferimento è alla Fimit, la società digestione del risparmio (oSgr) di Massimo Ca-puti, "l'asso pigliatutto" del real estate italia-no. Possibile che un uomo dell'esperienza diCaputi possa aver venduto un immobile nelpieno centro di Roma aunprezzo del40%in-feriore al valore del mercato? Gli inquirentine dubitano. Vuol dire allora che l'Enpap hapagato 18 milioni più del dovuto? «L'acquisto

è stato regolare» ha prontamente risposto achi sollevava questo dubbio Angelo Arcica-sa, presidente dell'ente degli psicologi. An-che perché ha in mano non una ma due peri-zie che attribuiscono alla palazzina un valoretrai 43,7 e i45 milioni.

Il Sole 24 Ore ha cercato informazioni sulledue società che per conto dell'Enpap hannofirmato quelle perizie. La prima si chiamaTekno Engineering Services Srl, è stata costi-tuita circa due anni prima della compravendi-ta in questione, e nel settore è assolutamentesconosciuta. Il suo telefono non funziona e ilsuo sito non fornisce neppure il nome di unmanager, architetto, ingegnere o socio. La se-conda, laIngenium Real Estate, è invece mol-to nota. I suoi soci sono due storici collabora-tori di Massimo Caputi, l'architetto MarcoTamino e l'avvocato Maria Gabriella Manni.

Il primo era a capo del nucleo di progettazio,ne di Grandi Stazioni quando questa societàera diretta da Caputi, di cui è amico e conter-raneo. La seconda era nello stesso periodo re-sponsabile dell'ufficio legale di GrandiStazio-ni.I due si sono successivamente messiinpro-prio costituendo la Ingenium, società di pro-gettazione che ha subito ottenuto da GrandiStazioni un contratto di consulenza da400mi-la curo. Senza alcuna gara. Un contratto evi-dentemente ritenuto superfluo dal nuovo am-ministratore di Grandi Stazioni, Fabio Battag-gia, che ha preferito transare per chiuderlopur di non continuare a pagare del denaroche evidentemente riteneva sprecato. Se so-lo Arcicasa lo avesse saputo, forse avrebbeavuto qualche dubbio in più su quella perizia.

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Previdenza professionisti Pagina 4

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Professioni. Confermata la candidatura per il voto del 20 febbraio -

Per i commercialistiLongobardi in campoFederica Micardi

Gerardo Longobardi cor-rerà perle elezioni del Consi-glio nazionale dei dottoricommercialisti che si terran-no il 20 febbraio. A scioglierela "riserva" lo stesso Longo-bardi che ieri in un incontrocon il suo gruppo ha rimessola sua decisione al voto deipresenti, oltre un centinaio.«Io ho detto ai miei che ero di-sposto a fare un passo indie-tro - racconta Longobardi -ma mi hanno chiesto all'unani-mità di non farlo, anzi mi han-no invitato a fare due passiavanti». Quindi Longobardiha deciso di candidarsi. Diver-sala scelta di Claudio Siciliot-ti che una settimana fa ha co-municato il ritiro della suacandidatura (si veda «Il Sole24 Ore» del 22 dicembre).

La storiaMa come si è arrivati a questopunto? Lo scorso 15 ottobre cisono state le elezioni per il rin-novo del Consiglio nazionale.Quest'anno è ammesso l'appa-rentamento tra dottori com-mercialisti e ragionieri, due li-ste con conteggio dei voti unifi-cato. Si sono presentate duecompagini: «Vivere la profes-sione» guidata da Claudio Sici-liotti, alleata con la lista ragio-nieri di Raffaele Marcello; «In-sieme per la professione» diGerardo Longobardi, gemella-ta con la lista ragionieri di Davi-de Di Russo.

Vincitrice, di misura, è risul-tatala coppia Siciliotti-Marcel-lo, con 364 voti, contro i 258 diLongobardi-DiRusso. Ivoti se-parati hanno visto vincere tra iragionieri Raffaele Marcello,con 162 voti contro i 129 di DiRusso, mentre trai commercia-listi Gerardo Longobardi, con229 preferenze contro le 202 diSiciliotti. Un risultato sul finodi lana, dove entrambi i conten-denti hanno dichiarato di avervinto. Secondo la lista Longo-bardi, i 16 voti espressi da Baried Enna non andavano conteg-giati perché i due Ordini erano«decaduti» automaticamentea seguito delle dimissioni deiri-spettivi presidenti.

Dall'altra parte Siciliotti e isuoì hanno contestato la cor-

rettezza della lista Longobardiper il trasferimento, ritenuto«amerifini elettorali», del con-sigliere Giorgio Sganga daPao-la (Cs) ad Aosta.

A dirimere la questione,che vede anche coinvolti laProcuradiAosta, quelladiRo-ma e il Tar del Lazio, vienechiamato in causa il ministerodella Giustizia, che ha il com-pito di vigilare sulla correttez-za delle elezioni. Il ministeroricevuti i risultati elettoraliavrebbe dovuto, in tempi bre-vi, proclamare il vincitore. In-vece, il 12 dicembre un comu-nicato stampa firmato dal mi-nistro Paola Severino comuni-ca di aver emanato un decretocon cui commissaria il Consi-glio nazionale e indice nuoveelezioni per il 20 febbraio.

Gli scenariOra si aprono diversi scenari.Gerardo Longobardi si è infattidetto disponibile al dialogo e aconsiderare la possibilità di

una lista unitaria. «È arrivato il'momento di girare pagina - af-ferma Longobardi - la lista chepresento a due soli punti fermi:io alla presidenza e Davide DiRusso alla vice presidenza, ve-dremo se esistono le condizio-niperpoter fare unalistaunita-ria». I tempi sono ristretti, le li-ste devono essere presentateun mese prima delle elezioni,quindi entro il20 gennaio.

Ancora nulla di certo, quin-di, anche se Giorgio Sgangaconta di far parte della futurasquadra: «Già tre anni fa - ri-corda-ho chiesto a Longobar-di di scendere in campo percontrapporsi alla linea seguitada Siciliotti e non credo che lamia presenza o meno modifi-cherà i risultati».

Claudio Siciliotti non com-menta la notizia della discesain campo di Longobardi, cheperò non lo coglie di sorpresa.E sottolinea: «Non capisco chesenso ha invitare tutti afare unpasso indietro per poi non far-lo». E in merito alla lista unita-ria dice: «Visto quanto accadu-

Dal ministero

011 IL TRASFERIMENTOIn merito al trasferimento diGiorgio Sganga da Paola (Cs)ad Aosta il Capo deidipartimento del ministerodella Giustizia EugenioSelvaggi sottolinea in unacomunicazione al ministroSeverino che «dagli attitrasmessi (...) dalla procuradi Aosta emerge un quadrochefa fondatamente riteneredetto trasferimento fittizio,meramente strumentale aifini del raggiungimento delrequisito dellapresenza dicandidati di almeno quattroregioni del Nord».

021 BARI ED ENNANella stessa comunicazionesi legge che «dubbi divalidità pendono anche suivoti espressi il 15 ottobredai consiglieri degli Ordinidi Bari ed Enna, i quantoespressi da organi collegialisciolti ape legis per effettodelle dimissioni dei relativipresidenti».

tofmo ad oravedo difficileunamediazione».

Stupito della decisione pre-sa daLongobardi è, invece, Raf-faele Marcello: «Mi aspettavoche Longobardi facesse unpas-so indietro; cosa che avrebbepermesso di azzerare tutte lecariche e ripartire da capo».Marcello comunque si dice di-sponibile a valutare la possibi-lità di una lista unica e a chia-mare Longobardi già oggi perparlarne: «P& farlo però - so-stiene - bisogna prima indivi-duare un criterio, che potreb-be essere quello,di portareavanti i vincitori dell'ultimaconsultazione elettorale».QuindiLongobardiperidotto-ri commercialisti e Marcelloper i ragionieri.

Una terza via è trovare unleader che prenda il posto diSici lotti. Qualcuno trai candi-dati della lista «Vivere la pro-fessione» ha già dato la pro-pria disponibilità, tra i nomiche circolano ci sono, tra gli al-tri, Achille Coppola, presiden-te dell'Ordine di Napoli, eMassimo Miani; presidente aVenezia.

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Commercialisti Pagina 5

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Adr. Perfezionato l'accordo con l'Enac

Con le nuove tariffe torna il dividendoROMA

lmercatofesteggiaper ,énuo-ve tariffe aeroportuàli'ricono-sciute ad Aeroporti di Roma

dopo ]2 annidi attesa e mette le aliin Borsa al titolo Gemina. E gliaziònisti della società, guidati dal-lafamigliaBenetton,sarannopre-sto riconoscenti al mercato, alquale comunque dovranno rivol-gersiper finanziare ilpiano disvi-luppo di Fiumicino. Dal2oi3 infat-ti Gemina tornerà al dividendo,anche se gli azionisti potrebberotrovarselo assieme a quello diAt-lantia. L'operazione di fusione trale due società sta già prendendole mosse e l'obiettivo è quello diarrivare all'operatività già dalla

prossima primavera. Adr ed Enaciërihanno annunciato ilperfezio=namento del- contratto di pro-gramma: quello che è accadutonella realtà è stata la fuma di unaddendum nel qu ale hanno river-s ato leprescrizioni fatte nelle ulti-me settimane dai ministeri delleInfrastrutture e dell'Economia econtenute nel Dpcm firmato ve-nerdì scorso dal presidente delConsiglio Mario Monti. Quelleprescrizioni comporteranno unarivisitazione del piano industria-le, con la cancellazione dello sca-lo di Viterbo, che richiedeva inve-stimenti per circa 24o milioni. Imanager della società hanno inol-tre confermato nel piano il ritor-

no al dividendo apartire dalpros-simo anno, dopo cinque anni di as-senzavisto la cedolaè statasospe-sa dal 2007. Il pay out sembra siaconsistente e dovrebbe attestarsiattorno al4o%, inlinea conlame-dia di settore. Anche se non è daescludere che possa essere pro-gressivamente crescente, per cuisi partirebbe da un pay out inizia-le che potrebbe aumentare in se-guito. La politica dei dividendi diAdr finirà in ogni caso per essereassorbita e rielaborata con la re-munerazione ai soci del gruppoAtlantia-Autostrade.

Tra le novità previste nell'ad-dedum ieri c'è anche l'esito dellamediazione su uno degli aspetti

che aveva alimentato negli ulti-mi giorni il braccio di ferro traAdr e il dicastero dell'Economiae cioè come disciplinare l'ipotesidi una revoca anticipata dellaconcessione e un subentro delloStato e soprattutto come stabili-re l'entità dell'indennizzo a favo-re della società. Ilpunto di equili-brio che ha contribuito a sblocca-re il contratto di programma è sta-to trovato prevedendo il ricorsoa un valut atore internazionale in-dipendente nominato daun'enti-tà pubblica (presumibilmenteun'Authority) con l'accordo del-le due controparti.

L.Ser.® RIPRODUZIONE RISERVATA

Tariffe Aeroportuali Pagina 6

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ù-i ;1a Il nuovo governo pronto a cancellare l'opzione zero

Tokyo, dietrofront sul nucleareE la Tepco batte ancora cassaStefano Carrergso' Nel giorno in cui il nuovoGoverno giapponese ha ufficia-lizzato l'intenzione di abbando-nare l'opzione zero sul nuclea-re introdotta dalla precedenteamministrazione, la TokyoElectric Power (Tepco) tornaabattere cassa per coprire i co-sti crescenti dei risarcimentirelativi all'incidente alla cen-trale nucleare di FukushimaDaiichi del marzo 2011. L'utilityha infatti rilasciato una nuovastima secondo cui glioneri perle compensazioni arriverannoad almeno 3.240 miliardi di yen(circa 29 miliardi di euro): 698miliardi di yen in più rispettoalla precedente indicazione.

Il fondo pubblico-privatoNuclear Damage Liability Fáci-litation Fundprenderà in consi-derazione la richiesta il prossi-mo anno. Si tratta già del terzoincremento delle stime sui dan-ni effettuato dalla Tepco, cheha già ricevuto sussidi per1.500 miliardi di yen e dovràfronteggiare altri ingenti oneri- in un ordine superiore aiiomila miliardi diyen-per il de-commissionamento della cen-trale e il recupero delle aree cir-costanti. Le sue azioni sono sa-

lite inBorsa con il ritorno alpo-tere dei liberaldemocratici gui-dati da Shinzo Abe: dopo le ana-loghe anticipazioni del nuovopremier, ieri il ministro delCommercio e Industria, Toshi-mitsu Motegi, ha ufficializzatoin una conferenza stampa il die-tro-front rispetto agli orienta-menti del precedente governodell'ex premier del Partito De-mocratico Yoshihiko Noda.«Dobbiamo riconsiderare la

Tepco

Andamento del titolo a Tokyo30/12/11 27/12/12

266

236

206

176 11

146

116

politica della precedente am-ministrazioneintenzionata ari-durre a zero il ricorso all'ener-gia nucleare nel corso degli an-ni '30», ha dichiarato Motegi,agiungendo di essere pronto ariattivare impianti nucleari«se la loro sicurezza sarà con-fermata» dal nuovo organi-smo di regolamentazione delsettore. Due reattori (dei 50presenti nel Paese) erano statigià riattivati nel corso dell'esta-te. Non sembra immediata, co-munque, la ripresa dell'attivi-tà in altre centrali, in quanto lanuova Nuclear Regulaiton Au-thority non pare intenzionataavelocizzare i suoi processi divalutazione e la concessionedei relativi permessi. In pro-spettiva, comunque, ci sarà unimpatto di mercato, nel sensoche il Sol Levante potrà conta-re parzialmente sull'energia,nucleare per frenare l'aumen-to dell'import di petrolio egas. Motegi ha anche esclusoche il Giappone possa abban-donare il suo programma di ri-processamento di combustibi-le nucleare spento incentratosull'impianto di Rokkasho,nel nord del Paese.

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Nucleare Pagina 7

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Le stazioni appaltanti dovrannoiscriversi all'Anagrafe unica

Le stazioni appaltanti dovranno iscriversi all'anagrafe unica istitu-ita presso la Banca dati dei contratti pubblici, gestita dall'Autoritàper la vigilanza sui contratti pubblici, che dovrebbe essere attivataentro il 1° gennaio 2013; in caso di inadempimento dell'obbligodi iscrizione scatta la nullità degli atti e la responsabilità am-ministrativa e contabile del funzionario responsabile. E questauna delle principali novità contenuta nel testo del decreto legge179 convertito, presentato dalgoverno e sul quale l'aula delsenato ha votato ieri la fiducia.Si tratta di una assolta novitàl'istituzione presso l'Autoritàper la vigilanza sui contrattipubblici di lavori, servizi e for-niture dell'anagrafe unica dellestazioni appaltanti alla qualeobbligatoriamente ogni stazio-ne appaltante dovrà iscriversi.La norma precisa infatti che lestazioni appaltanti di contrattipubblici di lavori, servizi e forni-ture saranno tenute a richiede-re l'iscrizione all'anagrafe unicapresso la banca dati nazionaledei Contratti pubblici istitui-ta ai sensi dell'articolo 52-bisdel codice dell'amministrazionedigitale di cui al decreto legi-slativo 7 marzo 2005 n. 82. Insostanza ciò significa che primadovrà essere attiva la banca datinazionale dei contratti pubblici(che dovrebbe partire il 1° gen-naio 2013, quanto meno per gliaffidamenti di rilievo superiore alla soglia comunitaria, standoad alcune indiscrezioni filtrate nelle ultime settimane) e poi leamministrazioni potranno iscriversi. Sarà l'Autorità di vigilanzapresieduta da Sergio Santoro a dettare, poi, con una propria de-libera, le modalità operative e di funzionamento della anagrafe.Gli obblighi per le amministrazioni non si esauriscono però nellamera iscrizione all'anagrafe, perché esse dovranno anche procede-re, ogni anno, all'aggiornamento dei rispettivi dati identificativi.L'inadempimento di questi obblighi è previsto che dia luogo allanullità degli atti adottati e alla responsabilità amministrativa econtabile dei funzionari responsabili.

Autorità contratti pubblici Pagina 8

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Il carbone risorpassa il petrolioAie: inquina, ma entro 10 annisarà 1a prima fonte energeticaCrollo deiin Cina e IndiaMILANO - Tra gli esperti di in-quinarnento ambientale, qual-cuno lo ha già battezzato, conscarsa fantasia, il "pericolo gial-lo", perché ha origine nelle eco-nomie emergenti dell'Asia. An-che seadeterminarelanuovami-naccia per l'atmosfera sarà l'oronero. Ma non è il petrolio: comein una fotografia sgranata di fineOttocento, il "vecchio" che avan-za ha il colore e la composizionedel carbone, destinato nel volge-re di un decennio a diventare ilcombustibile più usato nel mon-do per produrre energia. Contanti saluti alla lotta alle emissio-ni di C02 e tanti ringraziamenti aCina e India, la cui domanda di

combustibile per sostenere lacrescita è alla base del sorpassotra le due materie prime.

A decretare il sorpasso sul pe-trolio è stata, inunreportdipochigiorni fa, l'Aie, l'agenzia interna-zionale dell'energia, i cui espertihanno calcolato che la tendenzain atto per tutto l'ultimo decen-nio - - in cui la domanda di car-bone è salita del 55 % - proseguiràanche nel prossimo. La doman-dadi carbone è vista salire in tut-toilmondo, sullabasediun3-4%annuo - tranne che negli StatiUniti. Anzi, quanto sta avvenen-do negli Usa è uno dei fattori allabase del fenomeno.

Da tre anni a questa parte, l'A-merica nel Nord ha conosciutoun boom dell'estrazione del co-siddetto shale gas, il metanoestratto dalle rocce e dalle sab-bie. La produzione di gas è salitanell'arco di un triennio del 60%,rendendo gli Usa indipendentidalle importazioni. Contempo-

raneamente, ha fatto crollare ilprezzo del gas sul mercato spot(quello che si rifornisce via nave)e mandando fuori mercato i con-tratti di lungo periodo (quelli chesi riforniscono attraverso i ga-sdotti). Tanto gas a prezzi piùconvenienti ha fatto esplodere labolla dei prezzi del carbone, ren-dendolo an corapiùvantaggioso.

Il costo ridotto del carbone,unito alla domanda in crescita diIndia e, soprattutto, Cina decre-terà il sorpasso sul petrolio: l'Aieha calcolato che già nel 2017 Pe-chino coprirà il 50 per cento del-la domanda mondiale. Sempresecondo l'Agenzia, in Cina le im-portazioni hanno superato laproduzione locale e nel 2011 hasuperato il Giappone, paese lea-der nell'ultimo decennio.

Del resto, i numeri che giranotragli esperti lasciano pochimar-gini di dubbio. PrimadiNatale, lasocietà specializzata WoodMcKenzie ha pubblicato un rap-porto in cui rivela come nel 2010il consumo di carbone nel mon-do sia cresciuta del 6%, il doppiodel gas e quattro volte il petrolio.Soltanto le fonti rinnovabili han-no numeri più importanti, mastiamo parlando di fonti che co-prono ancora una percentuale li-mitata della produzione energe-tica. Al momento, il carbone co-preil40% dellaproduzione mon-diale di energia, una percentualeche sale al 70% se guardiamo allasola attività siderurgica.

Il crollo dei prezzi consentel'utilizzo del carbone, nonostan-te il costo aggiuntivo dei certifi-

cati legati all'emissione dellaC02 (periPaesi che hanno aderi-to al protocollo di Kyoto, s'inten-de). Perché il carbone ha questodifetto: è più economico ma an-che più inquinante. Nel 2009, il43%dellaC02 èstataemessadal-la combustione del carbone. E aparità di energia primaria dispo-nibil e, le emissioni sono il 30 percento superiori a quelle del pe-trolio e al 70 % di quelle del gas na-turale.

E in Italia? Secondo Assocar-boni, il nostro paese chiuderàl'anno con un aumento delle im-portazioni del 12 per cento per lopiù destinato ai 12 impianti elet-trici alimentati a coke che contri-buiscono a circa l' 11 per centodella produzione elettrica (maanche al 30% di tutte le emissionidel sistema elettrico nazionale,secondo il Wwf). Siamo, comun-que, molto lontani dai numeridella media Ue, dove il carbonecopre il 20 %del fabbisogno ener-getico. E anche la crescita del2012 èridottarispetto ad altrena-zioni: Gran Bretagna, Spagna eGermania hanno aumentato ladomanda di carbone rispettiva-mente del 40,15 e 10 per cento.

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Produzione mondialedi carbone2001 2.3462002 2.357 milioni di

tonnellate2003 2.521 equivalenti

2004 2.731di petrolio

2005 2.882

2006 3.0352007 3.144

2008 3.336

2009 3.4082010 3.731

2011 3.955

Produzione mondialedi carbone nel 2011

Cina

Usa 557

Australia -31

India 222

Indonesia 200

Russia 157

Sudafrica 44

Kazakhstan 39

Polonia -7

Colombia

Resto delmondo

1.956

nin.ilioni ditar r 211ate

aivak.r tidi petrorio

Principalipaesi consumatoridi carbone nel 2011

Cina

Usa 501

India ?95

Giappone 117

Sudafrica 93

Russia 9-¡

Coreadel Sud '

Germania 77

P®lonial 60

Australia

Resto delmondo

50

1.839

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519

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Cerdà,l 'ingegnereche invento la Rambla

Nel X859 i suoi progetti di ampliamento di Barcellona sedano la nascitadell' banistica e un modo nuovo di pensare le città. Parie oggi lo celebra

CARLO OLMOPARIGI

`', ° urbanistica nasce dav-f vero con il piano urba-i

nistico di Barcellonadel 1859 e con la TeoriaiGenerale dell'Urbaniz-

zazione, testo che esce nel 1867, en-trambi opera di Ildefonso Cerdà?Una mostra singolare per il promo-tore e le scelte espositive, aperta il 14dicembre alla Cité de l'Architecturee du Patrimoine di Parigi che rilan-cia con forza un interrogativo che haattraversato e attraversa la discus-sione, non solo tra esperti, sul gover-no della città. Il suo curatore, il cata-lano Fernando Marzà aveva già treanni fa messo alla prova le sue tesi inun libro: Cerdà, 150 anos de moderni-dad. Ma è singolare che a promuove-re la mostra siail settore diScienze Socialidell'Unesco eche l'obbiettivo,come dichiara iltitolo stesso del-la mostra, Cerdàde l'origine au fu-tur de l'urbani-sme, (un primonucleo fu giàesposto nel 1999proprio nella se-de parigina del-l'Unesco) nonsia solo ripro-porre la biogra-fia e l'opera diquesto ingegnere dei Ponti e delleStrade che ha fatto della Barcellonadella metà dell'Ottocento uno stra-ordinario laboratorio scientifico epolitico, ma il rivendicare il possibileinsegnamento di quell'opera oggi.

La mostra accompagna - conl'aiuto di tecnologie interattive utilie interessanti - il passaggio dal pia-no topografico di Barcellona e deisuoi dintorni del 1855 al Piano di Ri-forma e Ampliamento di Barcellonadel 1859, alla sua rielaborazione nel1863. Sono in realtà tre idee di cittàche maturano progressivamente.

La prima, quella del piano del

1855, è costruita sulla questione del-le abitazioni, in particolare di quellepopolari, e su uno schema infra-strutturale di cui il segno più noto èquello della Rambla che connette econvoglia attività e servizi. La se-conda, quella del 1859, è un pianomorfologico, che tenta, attraverso ildisegno urbano, centrato sull'isola-to, di costruire una città reticolare,aperta, ed egualitaria. Cerdà arrivapersino, da buon ingegnere e positi-vista, a definire una formula che re-golerebbe la nuova morfologia urba-na. La terza viene dallo stesso Cerdàquasi affettuosamente chiamatal'urbanistica o la domestication dellalocomotiva. I punticentrali di questoterzo piano sono laconnessione tratrasporto maritti-mo e ferroviario elo studio di isolatispecifici per integrare officine, de-positi, negozi e abitazioni. Tre ideeche darebbero vita, nell'interpreta-zione del curatore, a un'idea di cittàintegrale, un'idea che, nonostante laformazione e gli interessi di Cerdàper le infrastrutture e le fabbriche,andrebbe oltre la città industriale.

Il progetto del 1859 verrà appro-vato il7 giugno 1859, mentre la cittàdi Barcellona, in conflitto coni pote-ri centrali, nell'aprile dello stesso an-no indirà un concorso di progettazio-ne dell'intera area interessata dai trepiani (Barcellona e otto comuni vici-ni). Il concorso, che si fonda sul lavorodi Cerdà, vedrà vincitore l'architettoRovira I Trias. Ma il Ministero dei La-vori Pubblici ribadirà, il 31 maggio del1860, che il progetto migliore rimane-va quello di Cerdà. Traccia di un con-flitto quanto mai interessante da stu-diare, perché ha come oggetto chi de-

cide sulla produzio-ne e la costruzionedello spazio.

L'Esposizione con-testualizza e raccon-ta le fasi attuative diquel piano. Forse en-

trambe sono un po' semplificate: lemostre spesso generano scelte ridut-tive. Cerdà, la sua scrittura, i suoi di-segni, il suo impegno civile e politico,

disegnano una figura di intellettualeforse più complessa e con possibili pa-ragoni più stimolanti, in primis con ilcomplesso mondo saintsimonianoche per altro conosceva. Così mancaforse, nell'analisi di come il nucleo-strada-isolato, che è il nodo proget-tuale e generatore di tutta l'urbanisti-ca di Cerdà, veda nel tempo un pro-cesso di saturazione che dipende dadinamiche del mercato fondiario, pri-ma che immobiliare, assenti dal-l'Esposizione.

Un'Esposizione che tuttavia riescea rendere accessibili i principi teorici- la sezione più riuscita è proprioquella più difficile, quella su Cerdà in-staurateur d'une nouvelle discipline:La Science de l'Urbanisation - e leggi-bili, anche per un pubblico non spe-cialistico, quali furono gli strumentiche consentirono a Cerdà di imporreil suo progetto.

La parte più ambiziosa - ed insie-me quella che legittima la mostra -resta tuttavia quella conclusiva dovedalla storia anche successiva allamorte, quasi da dimenticato, di Cer-dà, nel 1876, si entra nella possibilevalorizzazione dell'Eixample barcello-nese oggi. La scelta di FerdinandoMarzà è chiara e, bisogna dire, conse-guente: a governare la complessitàdella città contemporanea non posso-no che essere logiche morfologiche,che il curatore esemplifica nelle se-zioni finali della mostra: la trama de-

LE 1

Il tecnico positivista si poseil problema di una via

per convogliare i servizi

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gli allineamenti, l'isolato che nel-l'Eixample era alla fine arrivato ad undimensionamento di 60X60, il rap-porto isolato strada. Una scelta chegli consente di ripercorrere la storianovecentesca di Barcellona, a partiredal primo vero piano attuativo delmodello di Cerdà, quello del 1907 diAngel Baixeras. Una scelta, quella diMarzà, che aiuta anche a capire la ra-tio del committente. Promuovere unalettura della modernità che passa at-traverso un'idea di città così costrui-ta, risponde all'intenzione di afferma-re un rapporto molto stretto tra cittàe cittadinanza, tra morfologia fisica ecoesione sociale.

Più complessa è invece la rispostaall'iniziale domanda. Questa Esposi-zione che viene dopo quella fondamen-tale dei settembre 1994 di Barcellona,

LA FIGURA

Nonostante avesse ricopertoun ruolo di pÑÑ rno piano

morì nell'oblio nel 1876

aiuta a chiarir meglio se quei piani equel testo rappresentino l'inizio auten-tico di un'urbanistica come scienza delgoverno urbano? Forse proprio il tagliodato all'Esposizione lascia quest'inter-rogativo senza risposta.

Certamente Cerdà, proprio comealtri intellettuali sainsimonisti, CesarDaly per primo, organizza un'elabora-zione e mette a punto un sistema dipratiche progressive e progressiste:non a caso il piano del 1859 lo chiamaProgetto di ampliamento e riforma diBarcellona. Forse il rapporto tra unascienza e l'organizzazione di un mer-cato, sia fondiario che immobiliare - laragione costitutiva dell'urbanisticacome sapere autonomo - rimane anco-ra un'ombra da svelare. Ma le Esposi-zioni che ispirano nuove ricerche co-me questa sono quelle più utili, non so-lo più stimolanti.

Sopra un ritratto di IldefonsoCerdà (1815-1876) considerato il

padre dell'urbanistica. Adestra il suo progetto di

ampliamento di Barcellona edel suo porto. Sotto una vista

dall'alto della città, che soloin parte realizzò le sue idee

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