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Nicola Severino

Censimento delle meridiane della Provincia di Frosinone e

parte del Centro Italia

Itinerario gnomonico laziale e parte del Centro Italia per una guida ad un patrimonio storico-artistico

da scoprire, vivere, preservare.

Roccasecca 1988-1998

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Presentazione

La mia passione per le gli orologi solari, comunemente denominati meridiane, nasce nel febbraio del 1988, nello stesso semplice e singolare modo in cui si manifesta nella maggior parte delle persone che hanno questo stesso interesse: osservando per la prima volta da vicino un orologio solare. I quesiti che prendono piede nella mente di chi medita davanti ad una "meridiana" si susseguono a ritmo serrato, perdendosi in un irrefrenabile desiderio di svelarne tutti i segreti, di penetrarne il mistero cosmico in essa racchiuso, di coglierne l'affascinante ed imperscrutabile senso del tempo che scorre, scivola via nel turbine celeste.

E' così che si resta soggiogati dal fascino di un orologio solare. Ma ciò che si

prova in questa reale meditazione è un sentimento vero e profondo che scioglie le briglie dell'anima, illuminando la mente ed il corpo di una luce profusa che porta benessere e un senso pieno di soddisfazione. Ed è bello poter confrontare e ritrovare questi sentimenti in chi, lontano migliaia di chilometri, avverte le stesse sensazioni come fosse entrato in sintonia con una dimensione naturale che c'è, ma non si vede. E' un po' come ascoltare un pezzo di musica alla radio e condividere la felicità dell'ascolto con tutti quelli sintonizzati e che amano quel pezzo.

Solo qualche anno fa non avrei scritto queste frasi, semplicemente perché

non possedevo ancora il necessario distacco temporale dal punto d'inizio, cioè dai fatidici giorni della scoperta delle meridiane. Ora, guardando ed ascoltando retrospettivamente, posso dire di aver ben vissuto l'esperienza meditativa degli orologi solari, così come penso di aver ben recepito il messaggio benefico in essi gelosamente conservato dal tempo, nel tempo.

E a questo punto sento l'obbligo, oltre che il dovere, di rendere omaggio ad

un amico, Lucio Maria Morra di Fossano, che oltre ad essere attualmente uno dei migliori e più geniali costruttori di orologi solari, è anche un profondo cultore dei rapporti filosofici che intercorrono tra l'uomo, il tempo e le meridiane. Proprio a proposito dei benefici psicologici, oltrechè pratici, che l'uomo può ascrivere alla propria passione per le meridiane, voglio riportare un significativo passo che la mano felice di Morra ha composto non molto tempo fa: i Quadranti Solari hanno l'estensione del Cielo, sono spazi liberi e profondi; sono simboli

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benefici, favorevoli alla consapevolezza e all'unità; pacificano l'animo di chi li frequenta, ed orientano chi li costruisce, nel labirinto dell'esistenza .

Pacificano l'animo di chi li guarda, quindi; ed è proprio ciò che mi accadde quando mi trovai di fronte alla bella meridiana di S. Donato Val di Comino. L'"estensione del Cielo" e la "consapevolezza" della nostra piccola realtà , mi mostrarono la via per il confronto reale tra la dimensione temporale, la dimensione umana e la dimensione cosmica. Tutto ciò mi affascinava, lasciando in me una traccia che si sarebbe poi rivelata indelebile. Così nasce la passione per gli orologi solari. Le parole di Morra sono oltremodo esaurienti e convincenti, oltre che veritiere. E fra tutti i libri di gnomonica che mi è capitato di leggere (antichi e moderni), mai ho trovato frasi con una tale carica emotiva che rappresentassero in tutto e per tutto l'enfasi del primo incontro con un orologio solare.

Per comprendere la difficoltà di espressione in una frase come quella di

Morra, si tenti di dare una definizione di orologio solare al di fuori del gergo tecnico e della mera descrizione pratica. Non è facile.

Ma lasciamo da parte queste elucubrazioni trascendentali, che pur servono per filtrare il significato più recondito che si trova celato nelle meticolose griglie orarie delle meridiane, per occuparci del tempo ciociaro, delle ore dei nostri avi che abitarono queste terre.

La misurazione del tempo per mezzo dell'ombra del sole sarà il filo conduttore dell'argomento di questo libro; le meridiane trovate nel Lazio saranno l'oggetto di discussione principale e, insieme, la "macchina del tempo" che ci consentirà di rivisitare il passato con spirito sereno, di capire come i nostri antenati misuravano le ore, come si regolavano durante il giorno o la notte e quale ruolo rivestiva questa misurazione del tempo solare nei rapporti sociali, perfino nelle comunità religiose, e le attività lavorative.

Questo libro nasce perché diverse esigenze si sono affacciate sulla realtà

editoriale, sia locale che nazionale. Bisogna pur tener conto, in primis, che tale lavoro non è stato mai effettuato prima d'oggi e, di conseguenza, mai pubblicato, né in tempi antichi, né in tempi moderni. E' questa un'opera prima, che come tale si affaccia sul panorama editoriale regionale, per quanto riguarda la catalogazione degli orologi solari del Lazio. La Gnomonica, ovvero la scienza della costruzione degli orologi solari, ha un passato prolifico di pubblicazioni, quando rivestiva una certa importanza addirittura anche in alcuni atenei nazionali. Era l'hobby intelligente degli studiosi, dei colti, di chi si occupava delle cose del cielo.

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Oggi tale materia sta riscuotendo un discreto successo, grazie al lavoro di divulgazione e di risanamento culturale che alcuni appassionati, chi da molti anni, chi da poco tempo, stanno portando avanti con l'enfasi che caratterizza gli animi giovanili. Cosicché, la gnomonica sta vivendo il suo terzo periodo di rinascita da quando, duemilacinquecento anni or sono, fu battezzata materia scientifica in Grecia da Anassimandro e dal suo discepolo Anassimene.

Ci fa piacere, dunque. Ma si è ben lontani dall'aver sufficientemente sensibilizzato gli organi politici competenti preposti alla preservazione e salvaguardia del patrimonio artistico e culturale del nostro paese.

Un orologio solare, da solo, forse potrà fare poco effetto. Ma se si considerano i circa diecimila (!) orologi solari (per ricordare solo quelli murali, cioè realizzati sui muri di case, edifici pubblici e privati), belli e brutti, piccoli e grandi, semplici e difficili, firmati da autori importanti (alcuni recano la firma di D'Annunzio per i motti) e da semplici contadini che abbelliscono gli edifici di tutta Italia, ci si rende conto di trovarsi fronte ad un immenso patrimonio storico, artistico, culturale che ben si integra nel resto della produzione in belle arti che il Paese ha da offrire.

Questo libro vuol presentare al lettore il resoconto di un censimento pensato,

voluto, iniziato e portato in buona parte a termine da un semplice cittadino, ovvero chi scrive, mutatosi per l'occasione e temporaneamente in giornalista-scrittore volendo appagare il desiderio di portare a conoscenza di chi legge dello stato attuale delle meridiane nel Lazio e di coinvolgerlo, se possibile, nell'iniziativa già intrapresa dalla rivista R.L. Regione Lazio qualche tempo fa, sempre a firma di chi scrive, attivamente nella catalogazione attraverso apposite schede di eventuali altre meridiane non censite.

Certamente ci sono vaste aree del Lazio che non sono state "setacciate", per cui non si può ancora parlare di censimento completo. Per questo, si invitano i lettori volenterosi a mettersi in moto, alla scoperta di nuove meridiane, e di segnalarle. Si inizia così a collaborare e a prendere coscienza del bene storico-culturale che rappresentano gli orologi solari della nostra Regione come dell'intero Paese, affinché una fetta della nostra storia non sia calpestata, distrutta e dimenticata dall'implacabile, struggente mano degli insensibili.

Nicola Severino

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Nota:

Nella descrizione delle meridiane qui censite, non faccio quasi mai uso del termine “quadrante solare”, in quanto ritengo che si tratti di un uso improprio nel vocabolario gnomonico. La parola “quadrante”, infatti, di derivazione francese, si riferisce precisamente ad una “quarta di cerchio”, che va ad identificare esplicitamente gli antichi quadranti d’altezza, o clinometri. Il termine “meridiana” è anch’esso affetto da un uso improrio, perché dovrebbe riferirsi più esattamente alle grandi linee meridiane realizzate nelle cattedrali, o a quei particolari orologi che recano solo la linea meridiana. Il termine esatto per ogni “meridiana”, sarebbe, invece, e propriamente, “orologio solare” che genericamente indica tutta la categoria degli strumenti di misurazione del tempo a mezzo dell’ombra del sole. L’uso del termine “meridiana”, per gli orologi solari verticali murali, però si è andato generalizzando nel gergo comune degli esperti e non esperti, per cui esso è giustificato, ma da accettare con prudenza. Con licenza letteraria, quindi, e consapevole di parlare di “meridiane” ad un vasto pubblico di lettori, mi sia concesso di usare impropriamente questo termine che, in fin dei conti, è ancora quello che sta sulla bocca di tutti gli appassionati. Inoltre devo precisare che tale censimento, iniziato nel 1988, non segue le regole stabilite in questi ultimi anni durante i vari Seminari e le direttive prese dal Gruppo Quadranti Solari di Milano, semplicemente perché in quegli anni tali regole erano ancora in fase progettuale.

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PROVINCIA DI FROSINONE

1° ITINERARIO: Valle di Comino

S. DONATO Una perla ai piedi del parco Nazionale d'Abruzzo.

L'itinerario che qui propongo non è "ragionato", nel senso che resta fedele alla sequenza originale che scelsi personalmente, e senza alcuna apparente motivazione, di visitare i vari paesi. Devo premettere, però, che prima di partire alla "caccia" delle meridiane, completai un buon giro di telefonate ai vari comuni, parlando con i tecnici comunali, sindaci, assessori, ecc., affinché potessero darmi le informazioni che cercavo.

Iniziare il nostro viaggio alle pendici del Parco Nazionale d'Abruzzo è un'esperienza almeno entusiasmante. Chi va in cerca di meridiane, comincia a scrutare la forma che certi paesini hanno e come essi sono accomodati alle pendici di colline e monti in relazione ai punti cardinali da cui emergono, prima di arrivare in centro, le prime azzardate previsioni: "Qui sicuramente c'è. E' un paesino esposto esattamente a sud..." e via dicendo. Chi arriva a S. Donato Val di Comino deve per forza pensare la stessa cosa, trovandosi di fronte un paese interamente spiegato verso sud, illuminato dal sorgere del sole al suo tramonto, senza interruzione alcuna per tutto l'anno.

La strada principale che porta al passo di "Forca d'Acero", passa per la piazza principale del paese. Qui è impossibile che allo sguardo sfugga una parete semicircolare di un edificio adibito a sezione di un partito politico, anche perché dà direttamente sulla strada. Nonostante la difficoltà della parete arcuata, un astronomo ( o appassionato di astronomia) della fine del secolo scorso, scelse un punto esatto, corrispondente ad una declinazione della parete di 47' Est (azimut 89° 13' Sud-Ovest che egli ha misurato in senso antiorario da Nord) e vi impiantò una lastra di marmo con su disegnato un orologio solare. "Sembra sia stato un ingegnere o forse un astronomo", sono le uniche informazioni avute da passanti e frequentatori abitudinari

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della Piazza Coletti. L'orologio riporta le ore Francesi dalle 7,30 alle 16,30 con suddivisioni intermedie di 5 minuti e le linee corrispondenti ai quarti e le mezz'ore. Sulla parte alta dell'orologio si legge "Latitudine nord 41° 42' S. DONATO Longitudine Est (Roma) 1° 21' - Declin. Quadrante 89° 13' Sud-Ovest". Le linee orarie corrispondenti alle 7,30 e 16,30 si congiungono con il centro dell'orologio in cui è impiantato l'assostilo. Al di sotto di queste linee si legge MDCCCXCI, cioè 1891 che è l'anno in cui fu realizzato, LEVARE DEL SOLE - TRAMONTO ad indicare a che ora sorge e tramonta il sole nei giorni corrispondenti alle linee diurne di declinazione che sono riportate nello spazio sottostante. Lungo la prima linea, sulla quale è scritto SOLSTIZIO (22 DEC), si legge 7h 31m e 4h 29'. Ovvero il sole sorge alle 7 e 31 e tramonta alle 4 e 29 del pomeriggio. Le stesse indicazioni sono riportate per ogni linea diurna successiva con la data e i segni zodiacali. Sotto la linea equinoziale è riportata la scritta EQUINOZI, mentre sull'ultima curva diurna, più corta, si legge SOLSTIZIO, relativo al 22 giugno. La linea quasi verticale che interseca tutte le curve diurne non è la linea meridiana delle ore 12 vere locali, come si potrebbe credere in un primo momento, ma la linea del MEZZODI' DI ROMA, come scritto in senso verticale. Quando l'ombra dello gnomone (in questo caso il foro di luce della piastra rotonda) tocca questa linea, l'orologio indica che in quell'istante si ha il mezzogiorno vero locale di Roma. Come è evidente, esso si ha circa 5-6 minuti dopo il mezzogiorno solare vero del luogo, per il quale vale la linea meridiana verticale che scende in giù a cominciare dalla curva diurna del solstizio estivo. Infine, attorno alla linea del mezzodì di Roma si estende una lunga curva a forma di otto. E' la lemniscata del tempo medio, riferita al tempo medio di Roma. Attorno a questa curva si leggono i nomi dei mesi. Le foto di questa meridiana le scattai il 19 marzo del 1988 ed è bene evidente la posizione del cerchietto di luce della piastra forata che precede di pochissimo la linea degli equionozi. Stando alle informazioni prese sul posto, tutto il tracciato dell'orologio sarebbe stato ottenuto per mezzo di una colata di piombo fuso in orizzontale. L'assostilo è sorretto da altre due aste, e a breve distanza dal quadro è saldata una piastrina rotonda il cui "foro gnomonico", di circa 1 centimetro di diametro, rappresenta l'indice dello stilo polare. E' un elemento caratteristico della piazza di S. Donato l'antica meridiana, che da oltre cent'anni ha misurato indistintamente all'uomo il tempo del lavoro, il tempo dell'amore, il tempo delle guerre, il tempo delle preghiere, il tempo del dolore, il tempo della pace, il tempo della gioia....il tempo che non ritorna più. PONTE DI TOLLE (Frazione di S. Donato Val di Comino) Chiedendo informazioni agli incuriositi spettatori in Piazza Coletti, ebbi la segnalazione da parte di un gentiluomo dell'esistenza di un'altra meridiana: "...Non è mica come questa qui... è rudimentale, l'hanno fatta i contadini forse poco prima della guerra!". Armati di buona pazienza, io e mia moglie Daniela, riuscimmo a trovare il posto dopo una buona mezz'ora di ricerca. E' un edificio, poco più di un rudere, anteguerra, costruito in pietra, a 2-3- Km da S. Donato e vicino alla superstrada che conduce a Cassino. La località è chiamata Ponte di Tolle.

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Sulla facciata rivolta a sud c'è una pietra semicircolare, con uno stilo di ferro per gnomone, sulla quale sono incise alcune linee orarie astronomiche tracciate empiricamente, seguendo l'andamento del Sole in particolari giorni dell'anno. Di queste suggestive meridiane ne incontreremo altre che stanno a dimostrare l'effettiva necessità di conoscere l'ora, agli inizi del secolo, in zone di campagna lontane dai centri dove il suono delle campane degli orologi meccanici non arrivava, e dove la gente non poteva permettersi il lusso di avere un bell'"oriuolo tascabile". PICINISCO "Picinisco sorge tra le aspre e rocciose sbalze degli Appennini, ove il massiccio del monte Mèta divide l'Abruzzo Aquilano dall'estremo lembo della Ciociaria e dove il fiume Melfa scorre rapido e scrosciante". E' la descrizione di Vincenzo Arcari nella sua "Storia di Picinisco". Qui nacque anche l'astronomo Ernesto Capocci, vissuto nel secolo scorso e che fu direttore dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli.

Girando per i vicoli, si può scorgere nell'angolo alto di una casa in Piazza Fucina una meridiana disegnata la prima volta sul muro nel 1910 dall'artigiano e muratore locale Antonio D'Andrea. Successivamente la meridiana è stata rifatta sul marmo nel 1985. E' declinante ad est di circa 35° e segna le ore astronomiche (o francesi) dalle 5 del mattino alle 4 del pomeriggio con suddivisioni intermedie di mezz'ora. E' presente un assostilo parallelo all'asse terrestre ed è in buone condizioni di conservazione. S. GENNARO (Frazione di Picinisco)

La frazione di S. Gennaro (già Ara dei Lupi) a 760 mslm e con 120 abitanti, conserva una delle poche meridiane che testimoniano il potere di Mussolini con il simbolo del "fascio Littorio". Si trova sulla torre della chiesa ed è una meridiana verticale non declinante a forma di mezzaluna, realizzata su marmo. Reca le ore astronomiche con suddivisione dei quarti e delle mezz'ore. Al centro, sotto una decorazione fatta a forma di una stella a cinque punte e di due fiori, si vede il fascio Littorio. In alto, attorno al foro che ospitava lo gnomone, si legge ancora la data 12 - 7 - 1927. Un'altra testimonianza del tempo che fu.

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CASALATTICO

Continua il nostro itinerario gnomonico alla scoperta di meridiane nei caratteristici paesi dell'entroterra laziale, ai confini con il parco nazionale d'Abruzzo. Casalattico è il tipico paese dove regna quel silenzio arcano che viene di tanto in tanto rotto dal miagolare di un gatto, o dal frusciare del vento. Sulla torre civica si trova un quadro di intonaco molto usurato dal tempo e dall'incuria su cui vi è tracciato un orologio solare. Il modo in cui sono tracciate le linee orarie, senza scorniciatura del quadro, con il centro orario a pochi millimetri di distanza dal bordo superiore del quadro, la linea equinoziale, angolatissima, che solca tutte le linee orarie da un bordo all'altro, farebbe pensare ai metodi geometrici, ma è difficile dirlo. Il rettangolo di intonaco è spesso circa 3 centimetri. Le ore sono quelle astronomiche dalle 8 del mattino alle 7 del pomeriggio. Non vi sono suddivisioni intermedie e la linea equinoziale indica una forte declinazione verso Ovest, forse di circa 45°. L'assostilo è andato distrutto. L'unica scritta visibile è CASALATTICO ALT. M. 420. La meridiana versa in un cattivo stato di conservazione e solo un pronto restauro potrebbe salvarla.

2° ITINERARIO: Territorio di Veroli e zone limitrofe

TECCHIENA (provincia di Veroli)

A 800 metri dal bivio di Veroli, sulla strada Frosinone-Alatri, ho trovato i resti di una meridiana sulla parete sud di un edificio del secolo scorso. Il fabbricato è inagibile e forse è attualmente andato distrutto. La meridiana è abbastanza grande (circa 3 metri di base per 2 d'altezza). Si intravedono le linee orarie astronomiche dalle 8 di mattino alle 4 del pomeriggio con suddivisioni di mezz'ora. Dal tracciato orario si può ricavare che le ore sono quelle del tempo medio (la linea meridiana è inclinata verso sinistra) e che la declinazione della parete era abbastanza contenuta. Doveva inizialmente essere ben dipinta, la meridiana, sul quadro d'intonaco e colorata.

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TECCHIENA

Sempre nella zona di Tecchiena, a cento metri dalla strada principale, c'è il grande complesso strutturale dell'ex "Convento di Tecchiena", oggi di proprietà privata chiuso al pubblico. Appena varcato il cancello ed un'arco d'ingresso si scorge, alle proprie spalle, una meridiana incisa su una faccia di una base in marmo . Reca incise le linee orarie astronomiche dalle 7 alle 6, suddivisioni di mezz’ore, ed ha un assostilo con punta a forma di freccia. Potrebbe risalire, con l'intero complesso, al 1875. CERTOSA DI TRISULTI (Veroli)

Nel caratteristico chiostro della Certosa di Trisulti, a circa 7 Km da Vico nel Lazio, si può ammirare un vecchio orologio solare dalle dimensioni di circa 3 x 4 mt. Risale, probabilmente, alla fine del XVIII secolo. Sul grande quadro d'intonaco sono incise e dipinte le linee orarie astronomiche dalle VI alle VII con suddivisione di quarti e mezz'ore. Ogni linea oraria termina con una punta di freccia disegnata artisticamente. Una freccia è anche l'assostilo, sorretto da un'altra asta e conficcato nel muro. Sotto di esso è ben visibile un disegno decorativo con al centro una clessidra. In alto si legge il bel motto "POST TENEBRAS SPERO LUCEM". L'orologio è stato restaurato da pochi anni. Dubito sul suo buon funzionamento, dal momento che l'assostilo presenta molte manipolazioni e curvature. Tuttavia, ho potuto vedere che segna l'ora con buona approssimazione. Questa meridiana è stata restaurata (ovvero è stata solo ridipinta) da un pittore romano su incarico dei certosini, nel 1989.

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Tracce di sole Sempre nel complesso della Certosa, su una parete di un edificio vicino e parallelo al primo, ho notato, nel 1988, una serie di grandi cerchi concentrici il più grande dei quali aveva un diametro di circa 3 metri. Si tratta, probabilmente, di un primo tentativo per costruire un orologio solare. I cerchi erano suddivisi in parti uguali e con qualche difficoltà si riuscivano a distinguere 8 suddivisioni ed il centro verso il quale convergevano le linee. Si tratta sicuramente anche di prove per la determinazione della declinazione della parete. Oggi queste tracce sono state irrimediabilmente perdute con il rifacimento dell'intera facciata dell'edificio. GUARCINO

Scendendo da Collepardo, ove si è visitata la Certosa di Trisulti ed il suo orologio, in pochi minuti di automobile si arriva a Guarcino, vicino al moderno osservatorio astronomico di Campo Catino. A chi arriva nella piazza S. Nicola non può sfuggire un singolare ponticello settecentesco che collega la Chiesa ad un edificio con un'antica fontana. Varcato il ponte, e girandosi alle proprie spalle, si resta stupefatti nel vedere come un tempo, in quell'antica piazzetta, fosse possibile conoscere il tempo per mezzo dell'ombra del sole. Infatti, sopra il piccolo ponticello, si erge un muretto esposto esattamente a sud, probabilmente pensato appositamente per un orologio solare. Ma non si tratta di un normale orologio solare. Come si vede dalla figura, questo è l'unico orologio del Lazio che riporta la sola lemniscata del tempo

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medio locale. E' strano il fatto che non riporti anche la linea del mezzodì di Roma. Senza dubbio essa è stata eseguita da qualcuno esperto. Lo gnomone è costituito da un'asta perpendicolare alla parete sulla cui sommità è saldata una piastra a forma di stella a sette punte e nel cui centro fu praticato un foro gnomonico. La piastra è inclinata rispetto al piano orizzontale. Oltre alla lemniscata sono riportate le date del calendario e i corrispondenti segni zodiacali in cui il sole fa il suo ingresso. L'orologio fu sicuramente eseguito nel secolo scorso. LA FORMA (frazione di Serrone)

Dietro segnalazione di un amico mi sono spinto fino ai confini della provincia di Frosinone, in località La Forma (una frazione del comune di Serrone), dove ho trovato un orologio solare inciso su una lastra di marmo rettangolare dalle dimensioni di circa 2 x 1,5 mt, installata giusto in mezzo alle 4 finestre del 1° e 2° piano di un edificio abitato prospiciente la strada principale. Il piano del quadro declina circa 35° ad Ovest. E' presente un ortostilo, sicuramente rimpiazzato da poco tempo. Le ore sono astronomiche dalle 9 alle 5 del pomeriggio. E' stata probabilmente realizzata verso la metà di questo secolo. FIUGGI

Il passaggio per Fiuggi è obbligatorio, anche perché sappiamo già che ci attende una meridiana. Nella parte alta della cittadina è visibile dalla strada principale, su una casa privata, una meridiana declinante ad Est fatta in uno stile molto simile a quello del famoso Capitano Enrico E. D'Albertis. Su un quadro d'intonaco rettangolare sono riportate le linee orarie astronomiche 5-13 delimitate dalle due curve diurne solstiziali. In alto si legge il simpatico motto SALVE A CHI ARRIVA, SALVE A CHI PARTE, L'ORA VI DO CON VECCHIA SCIENZA ED ARTE. In basso invece è riportato lo stemma

della città e la scritta IN FONTE SALUS. Più in basso si legge ORARIO EUROPEO che dovrebbe indicare forse la caratteristica dell'orologio di indicare l'ora del fuso. Ma se così fosse, la linea oraria delle ore 12 non dovrebbe essere verticale, bensì spostata a sinistra della vera linea meridiana di una quantità pari alla differenza di longitudine tra la località e il 15° fuso. Ciò che viene detta anche costante locale e che in questo caso sarebbe di circa 2 gradi (pari a circa 8 minuti perché 1° = 4 minuti).

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ANAGNI (Abbazia della Gloria - ruderi)

Nel chiostro dell’Abbadia della Gloria, ormai in ruderi, ci sono i resti di un’antica meridiana, forse settecentesca. Si distinguono ancora bene le incisioni sul quadro di intonaco, spesso circa 3 cm., delle linee orarie astronomiche e i fori ai vertici delle stesse in cui vennero conficcati dei chiodi ai quali erano probabilmente attaccate delle funicelle che facevano da guida alla mano dell’artista per tracciare le linee. Le tracce rimaste sono abbastanza chiare da far pensare ad una meridiana tracciata con la massima cura su un intonaco affrescato e ricco di colori. Peccato che sia destinata a scomparire. ABBAZIA DI CASAMARI (Veroli) Nessuno lo sa, ma nell'Abbazia di Casamari ci fu una meridiana posta in un chiostro interno inaccessibile ai visitatori. Nel 1988-89 riuscii ad effettuare una foto che oggi è l'unica testimonianza di quell'orologio perché irrimediabilmente perduto negli ultimi lavori di ristrutturazione. Era un rettangolo di intonaco sul quale si riusciva a malapena a distinguere una o due linee orarie il cui andamento faceva subito pensare al caratteristico tracciato delle linee orarie babiloniche. In effetti il quadro è esposto quasi completamente ad Est, ma non è possibile stabilire se fossero ore babiloniche o un semplice tracciato per orologi orientati ad Est. Rimaneva intatto però un corto ortostilo, tipico degli orologi solari italici e babilonici. SCIFELLI (Veroli)

Nel convento dei Padri Redentoristi di Scifelli, frazione del comune di Veroli, si trova una meridiana un tempo dipinta su un quadro di intonaco. Essa risale alla metà dell''800, ma oggi si vede ben poco delle linee orarie. Al centro dell'assostilo si intravede il disegno del volto di Cristo e in basso si vede parte della numerazione delle ore astronomiche 9-10-11-12-1-2. Sulla stessa parete, a pochi metri di distanza, si vedono le tracce di altri "esperimenti" gnomonici, o forse qualche tentativo per determinare la declinazione della parete.

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VEROLI

Stranamente, in un centro storico come Veroli non siamo riusciti a scovare nessun reperto gnomonico interessante. Sarebbe forse meglio parlare delle antichità del paese, come i Fasti Verulani del I secolo d.C., un antico calendario che contiene solo i primi tre mesi dell'anno, o della Biblioteca Giovardiana. Ma Veroli nascondeva ancora un piccolo segreto sconosciuto anche ai più attenti storici locali: la vecchia chiesa di S. Giuseppe, ora dei Cappuccini, possedeva anticamente un orologio solare. Sul lato sud-est dell'edificio, in alto, si riesce ancora a scorgere qualche traccia delle linee orarie astronomiche dalle 12 alle 6 del pomeriggio. Lo stilo, se originale, è stato spostato nel tempo e non si capisce se fosse un assostilo o un ortostilo. Erano tracciate le due curve diurne solstiziali e la linea equinoziale. Potrebbe risalire alla fine del '700. E' stato possibile risalire a queste antiche tracce di tempo grazie al padre cappuccino Don Vincenzo (molto vecchio) del Convento di Alatri il quale ricordava qualcosa di simile dagli anni della sua infanzia! VEROLI Lungo la strada che scende dal centro di Veroli alla provinciale per Alatri, poco dopo aver lasciato il paese, si incontra un fontanile su cui è stata posata una pietra verticale di marmo con una meridiana incisa. Il tracciato orario astronomico è sbagliato e l’ortostilo mal posizionato. Il falso orologio solare è stato installato attorno al 1994.

SANTA MARIA (frazione di Veroli)

Quando si trovano orologi solari lontano dai centri urbani nelle campagne assolate, nelle contrade il cui il silenzio regna sovrano, ci si aspetta sempre di trovare qualcosa di approssimativo, di vago, tracce della necessità di misurare il tempo ovunque. E infatti semplici, rozzi, spartani, a volte erronei, sono gli orologi realizzati dai contadini. Un'altra testimonianza, come Ponte di Tolle, è questa di S, Maria, una frazione vicino a Veroli dove ho trovato l'orologio che si vede in figura sulla casa del sig. Baldassarre Pietro, realizzato a suo

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tempo con l'aiuto di un frate cappuccino. Si scorgono le linee orarie astronomiche con suddivisioni di mezz'ora. SANTA FRANCESCA (Frazione di Veroli)

Nella foto è possibile vedere quanto potente sia la forza distruttiva dell'uomo nei confronti di opere artistiche che hanno testimoniato un'era, un passato. Alla base vi è addirittura la mancanza di rispetto delle proprie radici, delle proprie tradizioni. Come in questa frazione di Veroli, in cui l'evidente gesto barbarico è andato a sfregiare ciò che un tempo era forse la tradizione della piazza del proprio paese, dei propri amici e parenti. La foto non ha bisogno di ulteriori commenti perché si commenta da sola. ALATRI

Alatri è la perla gnomonica della Ciociaria. Nella piazza principale, sulla parete di un antico palazzo ristrutturato nel 1500, fu realizzato, nel 1875, un monumentale orologio solare che porta la prestigiosa firma di Padre Angelo Secchi, noto come il padre dell'astrofisica. Purtroppo, una intera mattinata trascorsa nell'archivio storico del comune con il gentile dr. Di Fabio, non è bastata per trovare notizie relative alla realizzazione dell'orologio. Abbiamo passato a setaccio le pagine dei registri contenenti le delibere dei consigli comunali, dal 1870 al 1875, senza trovare alcuna parola al riguardo.

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Questo orologio è definito da molti come uno dei più importanti d'Europa, probabilmente perchè fu certamente il primo e più "autorevole" strumento solare d'Europa nel segnare il tempo medio dell'Europa Centrale per mezzo di sette lemniscate realizzate per ogni linea oraria. Le dimensioni sono davvero grandi andando a coprire circa una ventina di metri quadri della facciata. Le linee orarie sono astronomiche dalle X alle IV pomeridiane e sono intersecate da sette curve di declinazione corrispondenti al calendario zodiacale. Per ogni linea oraria è tracciata con estrema precisione la relativa lemniscata del tempo medio del fuso, da poco tempo in vigore. Si può dire che questo orologio fu concepito appositamente per la necessità della popolazione di distinguere il tempo medio del fuso da quello vero locale e del mezzodì di Roma. La meridiana di Padre Angelo Secchi è, e resterà, uno dei più bei esempi di alta rappresentazione gnomonica al servizio della popolazione. Lo gnomone è composto da un'asta perpendicolare al muro alla cui estremità è saldata una piastra a forma di stella a 8 punte, con un foro gnomonico al centro. La piastra è inclinata rispetto al piano orizzontale di un angolo pari a circa 45°. Sotto sono riportate le scritte: Latitudine del campanile del duomo di Alatri; Log. Di Alatri (Camp. Del Duomo); Long. Di Roma (Oss. Del Collegio Romano). In alto si legge la scritta: OROLOGIO SOLARE A TEMPO VERO E MEDIO. Il tempo vero è dato dalle linee orarie rette astronomiche. Il tempo medio è dato dalle lemniscate. E' riportata la numerazione delle ore con numeri romani e i disegni artistici dei simboli zodiacali, nonché le relative date ed i mesi. L'ultimo restauro, se da un lato ha ridato colore e freschezza al disegno originale, dall'altro ha danneggiato il tracciato in quanto sono state erroneamente prolungate oltre la curva diurna solstiziale le lemniscate delle ore X e XI. Mentre non è dato sapere se la lemniscata delle ore IV era originariamente così corta. Sarebbe insensato però pensare che Secchi fosse incorso in un errore del genere. Sul quadro, il punto estremo della lemniscata relativa alla linea oraria IV (ammesso che entra nel quadro) si troverebbe sull'intersezione della linea oraria con la linea diurna estiva nell'estremità destra del quadro. Si potrebbe pensare che per motivi estetici, forse durante il restauro, la lemniscata sia stata "chiusa" in fondo (appena sul numero IV), ma un'operazione del genere non ha comunque alcun senso. ALATRI (Convento dei Cappuccini)

Nel chiostro del convento dei padri Cappuccini di Alatri si trovano due meridiane risalenti forse al secolo XVIII. I Padri Cappuccini avevano una vera passione per gli orologi solari e non è detto che questi due esemplari fossero più antichi, se si considera che prima del 1600 nel convento si trovavano le monache benedettine. I due orologi sono stati da poco ritoccati. Uno è a ore astronomiche, l'altro ad ore italiche. Entrambi senza numerazione. Ognuno ha il

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suo motto: in quello astronomico è scritto: TEMPORA TEMPORE TEMPERA, in quello italico: HORAS NON NUMERO NISI SERENAS. FILETTINO

A Filettino ho trovato l'unico esempio nella Provincia di orologio solare murale verticale con la sola linea meridiana delle ore 12 vere locali. Tale linea, della lunghezza di circa un metro, è dipinta su un piano di intonaco rettangolare e scorniciato con angoli ovali, dello spessore variabile da c.ca 0,5 cm a c.ca 4 cm, per rispettare la verticalità del piano. L'ortostilo è lungo circa 30 centimetri. Si presume che sia stata costruita intorno alla fine dell''800.

3° ITINERARIO: la Valle del Liri e il resto della Ciociaria Per quanto mi sia impegnato nel cercare informazioni su eventuali orologi solari nella città di Sora, non ne ho trovato uno solo. E devo dire che la presenza di orologi solari nel Lazio diminuisce bruscamente con l'allontanarsi dalle zone montane, fino a scomparire quasi del tutto nel Lazio meridionale occidentale, fino alla fascia costiera, ove c'è giusto qualche testimonianza di poco rilievo. ISOLA DEL LIRI

Nei pressi di Isola del Liri, su una villa ottocentesca del dott. Miacci, si trova un orologio solare inciso su una lastra circolare di marmo, di colore molto scuro. Riporta le linee orarie astronomiche dalle 7,30 alle 16,30 pomeridiane, con una suddivisione intermedia di 5 in 5 minuti, esattamente come la meridiana di S. Donato. Lo stilo è di pregevole fattura, in ferro battuto lavorato artisticamente, di forma triangolare. Lo gnomone è l'assostilo. Un cerchio interno, concentrico a quello della suddivisione oraria, delimita le linee orarie principali ed al suo centro vi è riportata una rosa dei venti con relative iscrizioni. Alcune particolarità di questo orologio farebbero pensare che fosse stato eseguito dalla stessa mano che realizzò l'orologio di S. Donato. Inoltre, si vede molto bene la caratteristica scelta di unire al centro dell'orologio solo le linee orarie estreme delle 7,30 e delle 4,30, e il

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modo in cui è suddiviso il tracciato orario. Ai bordi della lastra di marmo è stata fatta una scorniciatura circolare con doppio bordo. L'orologio è in perfetto stato di conservazione. ISOLA DEL LIRI

Sul rosone destro della chiesa di S. Lorenzo, ad Isola del Liri, a poca distanza dalla famosa cascata, è stata installata una meridiana dalla ditta Alessandra Galli di Milano in collaborazione con la ditta Trebino di Genova. La meridiana è stata voluta dal parroco, in occasione del restauro del campanile e dell'orologio meccanico. Si tratta di una lastra di marmo circolare, con scorniciatura esterna anch'essa circolare, che reca un tracciato orario astronomico con le ore dalle II del pomeriggio alle VII, con suddivisioni intermedie di mezz'ora. E' evidente che si tratta di un orologio con elevata declinazione occidentale (circa 75°), tanto che la linea meridiana non è presente perché "fuori quadro". La declinazione è stata rilevata dal parroco su suggerimenti inviati dalla ditta costruttrice, seguendo il metodo che prende i punti d'ombra rilevati ogni ora di un ortostilo su una tavoletta adagiata alla parete. L'orologio è stato così abbellito con le sette curve diurne di declinazione e i dodici segni zodiacali e con una rappresentativa lemniscata, molto pronunciata, data l'elevata declinazione, del tempo medio del fuso sulla linea oraria delle II. C'è ,anche una curva diurna punteggiata in rosso, corrispondente al 10 agosto, giorno in cui si festeggia S. Lorenzo. Completano l'orologio le scritte LATITUDINE 41° 41' - LONGITUDINE 13° 34', lo stemma araldico della città, l'anno di costruzione: A.D. MCMLXXXIX, (1989) ed il motto "SINE SOLE SILEO SED VIATOR COGITA QUIA TEMPUS FUGIT ET AETERNITAS ADERIT". Lo gnomone è un ortostilo in acciaio piazzato tra le ore VI e VII. L'ora solare della foto era le 3,40. CAMPOLI APPENNINO

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Da Sora è molto facile arrivare sui luoghi del primo itinerario, servendosi della strada provinciale che conduce a Pescasseroli. Noi l'abbiamo imboccata perché ci fu segnalato, dal geom. Paolo Marcelli di Sora, un orologio nei pressi di Campoli Appennino. Infatti, a circa due km dal paese, proprio sulla strada principale, si trova una sontuosa villa, senz'altro risalente almeno al secolo scorso, con un ampio giardino. Dalla strada si riesce a distinguere bene la meridiana, posta su una facciata dell'edificio, all'altezza del primo piano. Avvicinandosi un po', si scorge che lo strumento è ancora un'opera di pregevole fattura, secondo me, scaturita ancora una volta dalla felice mano dello gnomonista di S. Donato. Anche questa, di dimensioni notevoli, realizzata su una lastra di marmo scorniciata in forma ottagonale. Il tracciato orario, anche qui ad ore astronomiche con suddivisioni intermedie di 5 minuti, è delimitato da un grande cerchio "inscritto" nell'ottagono di base. Anche qui le ore vanno dalle 7,30 alle 16,30 e si nota la comune caratteristica di congiungere le linee orarie estreme al centro dell'orologio. Lungo queste linee si trovano le scritte "LEVATA - TRAMONTO", mentre in alto si legge LATITUDINE NORD 41° 42' CAMPOLI APPENNINO LONGITUDINE EST 13° 37'. Al centro campeggia una bella rosa dei venti. La data riportata è MCMXXIII. Nel 1923, dunque, 22 anni dopo la meridiana di S. Donato che sembra la capostipite. FONTECHIARI

A pochi chilometri da Sora si trova, immerso nel verde, il paesino di Fontechiari. E qui ancora una volta il cacciatore di meridiane è costretto a meditare sullo scorrere del tempo delle meridiane, immerso nel silenzio che domina in questi luoghi. Sulla facciata sud di una casa antica, ex residenza del sindaco, si vede una meridiana tracciata male. Il muro declina di circa 25 gradi ad ovest, ma il tracciato orario è stato eseguito come se il muro avesse declinazione zero. Inoltre, gli angoli tra le linee orarie sono errati e lo gnomone è costituito da un cortissimo ortostilo in ferro. L'autore ebbe modo di tracciare la linea equinoziale prendendo i punti d'ombra nel giorno di uno degli equinozi. Le ore sono quelle astronomiche. Sempre nello stesso paese, ho riscontrato diverse altre "tracce" di esperimenti gnomonici. Tra queste, le più evidenti sono due lunette in pietra incavate nel muro, una delle quali si trova in "Via Scesa". Altre due nel Vicolo Cappella, ma anche in questo caso, il nostro autore non seppe combinare nulla di buono. Oggi sappiamo, però, che un tempo vi fu in questo paese un appassionato di orologi solari!

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COLLECARINO (Frazione di Arpino)

Da Isola del Liri è facile arrivare ad Arpino che ho girato in lungo ed in largo, ma senza trovare la benché minima traccia di orologi solari. Nelle immediate vicinanze, però, sul versante sorano, nella frazione detta "Collecarino", ho trovato, su segnalazione, un singolare orologio solare, unico nel Lazio. Si trova in una casa del secolo scorso ed è costituito da una piastra circolare di marmo su cui vi sono tracciate le ore astronomiche dalle VIII alle IV. L'originalità di questo orologio consiste nella sua ubicazione. Infatti, il costruttore pensò bene di posizionarlo sotto il davanzale della finestra al primo piano, in modo che l'ora potesse essere letta con facilità sia con la finestra chiusa che aperta. E' un orologio orizzontale, quindi, sorretto da una staffa di ferro ad U ed è ben orientato. Ha un assostilo in ferro e porta la data del 7 aprile 1907. ROCCASECCA (Borgo Castello)

Nella frazione Castello, sulla strada che collega Roccasecca a Caprile, c'è un vecchio casolare, proprio nei pressi delle due fontane, dove sull'angolo in alto, al primo piano, di fianco al balcone, c'è una meridiana tanto sbiadita che per riuscire a vedere le linee orarie e i numeri occorrono almeno 15 minuti di osservazione continua! Con l'aiuto del binocolo e del teleobiettivo sono riuscito a leggere una data: 1872! Il più antico della Provincia(tra quelli che recano una data). Le linee orarie sono astronomiche e sono rappresentate come delle frecce che vanno dalle 10 alle 8 di sera. Lo stilo è costituito da una lamina triangolare molto inclinata, in quanto il piano del muro declina fortemente ad ovest. Nella foto sono messe in risalto le linee che sono ancora visibili. L'orologio fu tracciato su un quadro di intonaco che sta venendo giù a pezzi. Per questa meridiana ho presentato una ipotesi di intervento di restauro, senza alcun esito, naturalmente. Nel 2006 la meridiana è stata deliberatamente cancellata dal proprietario dell’abitazione.

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CASTROCIELO

Castrocielo è un altro tipico paesino ai piedi di una montagna esposto perfettamente a sud e che riceve i raggi del sole dalla mattina alla sera per tutto l'anno. Paese di meridiane, quindi. Macché, ne ho trovata solo una su un edificio settecentesco, al centro del paese, segnalatami dall'amico Claudio Alfano. Di questa meridiana, di grandi dimensioni, si scorgono bene ancora le tracce delle linee orarie Italiche che si intrecciano con il sistema orario astronomico, della linea equinoziale e della linea meridiana. E' declinante ad est di circa 30 gradi. Essa era originariamente verniciata in blu e il rettangolo della scorniciatura era in stile barocco. Presente un ortostilo in ferro, con punta a freccia. Stato di conservazione rovinoso, forse attualmente scomparsa. Una M gigante contraddistingue la linea meridiana, mentre in alto a sinistra si legge ancora la data di costruzione della meridiana: 1703. La più antica trovata. Vicino a questa meridiana c'è un cerchio di intonaco di circa 50 cm. di diametro nel cui centro si intravedono delle linee. Era una meridiana "rustica", ma molto più recente. CASTROCIELO Sulla facciata rivolta a sud di un vecchio casolare di campagna, sulla strada che dalla Casilina conduce a Pontecorvo, nel comune di Castrocielo, si trova una pietra circolare di cemento con delle linee orarie incise. Al centro della pietra vi è conficcato un ortostilo. Senza dubbio un tempo essa servì a qualche contadino per avere una qualche misura, sebbene molto approssimativa, del tempo trascorso a lavorare nelle campagne. CASTROCIELO

Ancora nel territorio di Castrocielo, in località Fontana del Rio, vi è un vecchio casolare disabitato, con numero civico 98, con un'altra rudimentale meridiana, segnalatami da Carlo Molle di Roccasecca. Lo stilo centrale è stato sostituito da pochi anni con un pezzo di legno. Le linee orarie sono astronomiche, ma riferite al tempo del fuso, con la linea delle ore 12 spostata verso sinistra. Il tracciato è stato ottenuto empiricamente, osservando il movimento dell'ombra dello stilo. Il fabbricato si trova in un punto in cui è impossibile sentire le campane della torre civica del paese (lontano circa 5 km) e la sua condizione di isolamento faceva

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sentire particolarmente la necessità di avere uno strumento proprio per la misura del tempo. Nel giardino dove si affaccia la meridiana vi era un pozzo, un tavolo in pietra, il campo da coltivare, il forno a legna, le rimesse per gli animali, ecc. che racchiudevano la gran parte dell'attività dei contadini che abitavano in quella casa. Rudimentale che sia stata, questo strumento rappresentava sicuramente un bene prezioso per quella gente. La foto fu scattata alle 15 ora estiva (inizio di aprile), e la meridiana segnava, come si vede, le ore 14 per la differenza dell'ora legale. Quindi un'approssimazione più che sufficiente. CAPRILE (frazione di Roccasecca) In una villa secentesca del centro storico di Caprile, più esattamente su un muro che delimita il giardino da un fabbricato adiacente, si trova un orologio solare realizzato su un cerchio di intonaco incorniciato a stucco. Lo stilo, in lamina di ferro di forma triangolare, è parallelo all'asse terrestre. Le linee orarie sono astronomiche e c'è anche la linea equinoziale e le due curve solstiziali. I colori dell'orologio sono da tempo cancellati. Non c'è una data, ma lo stile costruttivo sembra di tipo barocco: potrebbe risalire alla metà '800. AQUINO Sulla facciata di una bella villa ad Aquino, detta Villa Meridiana, si scorge dall'esterno un piccolo orologio solare verticale malfunzionante. Si scorgono le linee orarie astronomiche ed un ortostilo. La meridiana è sbagliata, o rifatta in modo sbagliato. VILLA S. LUCIA Sulla chiesa principale è stata "restaurata" un'antica meridiana. Peccato che essa non tenga conto della declinazione del muro, degli angoli tra le linee orarie, della corretta proiezione ortografica dei circoli della sfera celeste sul quel piano. Nell’intenzione del “restauratore” doveva segnare l’ora dell’orologio da polso, e così pensò bene di tracciare un semicerchio con uno “gnomone” orizzontale al centro di circa 30 centimetri. Dopo aver aspettato lo scoccare delle principali ore del suo orologio, ha segnato i punti d’ombra sul bordo del cerchio e, come se non bastasse, ha pensato anche di fare un cerchio concentrico al primo, ma più grande, riportandovi sopra il prolungamento delle prime suddivisioni. In questo modo, l’orologio avrebbe potuto indicare l’ora anche d’estate! I cittadini sono convinti che la meridiana funzioni bene! CASSINO In via Abruzzi, al n° 1 vi è una villa privata composta da più edifici su uno dei quali c'è una meridiana, appena visibile dalla strada. E’ un quadro di intonaco su cui sono state tracciate incise linee orarie astronomiche come per una normale meridiana su di un piano rivolto perfettamente a sud. Il problema è che la parete è declinante ad Est di circa 30° e l’assostilo è inclinato di un angolo sbagliato. Il proprietario mi ha raccontato che questa meridiana fu

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voluta da suo padre e realizzata attorno agli anni ’60. Egli volle farla dipingere al pittore che si occupava del restauro dell’edificio, esattamente uguale ad un esemplare che aveva visto su una rivista. Ecco spiegato il motivo dell’errata costruzione della meridiana che indica, ovviamente, un’ora completamente sbagliata. E’ in discreto stato di conservazione. CASSINO Sulla facciata sud del ristorante “villa meridiana”, si trova un oblò scorniciato a stucco, sul cui bordo sono stati riportati alcuni numeri corrispondenti alle ore astronomiche medie. Non è presente alcuno stilo, e non si è potuto verificare se la meridiana fosse stata restaurata in modo errato o se fosse stata realizzata proprio così. VALLEMAIO Sulla facciata di una casa prima di entrare nel centro del paese, c'è una meridiana ad ore astronomiche poco visibile dalla strada, a forma di mezzaluna. PICO Sulla facciata di un palazzo di Pico, su una delle strade principali, si vede un'antica meridiana di cui è rimasto solo il quadro d'intonaco e l'assostilo, inclinato verso destra ad indicare la declinazione ovest della parete. FROSINONE

Sulla facciata sud del Liceo Scientifico di Frosinone scalo è stata realizzata una bella meridiana dagli allievi dell'istituto guidati dai professori. Si tratta di un orologio ad ore astronomiche con numerazione X-V. E' stata riportata la linea equinoziale con i due simboli della Bilancia e dell'Ariete, nonché un disegno artistico di Luna e pianeti ed un motto: HORAS NON NUMERO NISI SERENAS. In basso si può leggere la correzione dovuta all'equazione del tempo grazie ad un apposito grafico e la costante locale, pari alla differenza di longitudine del luogo dal fuso principale. ARNARA Sulla strada che dalla Casilina conduce al paese, pochi chilometri prima di arrivare in centro, c'è una villa ristrutturata, visibile sulla sinistra. Dalla strada è visibile un quadro d'intonaco con

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uno stilo. Il quadro d'intonaco è stato lasciato com'era, anziché cancellarlo, ma nessuna traccia di linee orarie è visibile su di esso. BOVILLE ERNICA

Sulla Chiesa "S. Angelo", in Piazza S. Angelo di Boville Ernica, ebbi modo d'intravedere, nel 1988, un assostilo. Unica traccia a testimonianza che un tempo su quella parete c'era stata una meridiana. In seguito ad un incontro con il parroco del paese, il quale aveva consultato appositamente alcuni documenti dell'archivio, emerse che la meridiana ormai scomparsa fu realizzata dal noto Padre Angelo Secchi che soggiornò a Boville negli anni 1864-1865. Se ne deduce che tale meridiana è di circa 10 anni più antica di quella, ben più celebre, che lo stesso Secchi costruì nella piazza di Alatri. Secondo i documenti messi a disposizione del parroco, risulta che la meridiana fu in seguito "ritoccata" dall'astronomo Giuseppe Armellini le cui spoglie sono conservate proprio in una cripta della chiesa S. Angelo di Boville. Tali ritocchi sembra furono effettuati attorno agli anni '50. Nel 1996 mi fu affidato, da parte del Comune di Boville, l'incarico di ripristinare l'antica meridiana, cercando di farla apparire nel modo più semplice, così come doveva essere stata 130 anni prima. Quando ebbi modo di salire sull'impalcatura ed essere a 30 cm dal muro, potei vedere alcune tracce di linee orarie, attorno alla linea meridiana che restava la più marcata e lunga. A malapena si scorgeva un'ombra della linea equinoziale, e qualcosa delle curve diurne solstiziali. Le ore erano quelle astronomiche e l'assostilo, lungo 82 cm, un'asta di ferro appuntita all'estremità e conficcata nel muro. Dai calcoli effettuati al computer la declinazione del muro risulta essere di 28.5°. La costante locale del luogo pari a 6 minuti e 07 secondi. Dai controlli finali è emerso che la lettura dell'ora ha un'approssimazione compresa tra 30 e 60 secondi, a seconda delle linee orarie che sono più o meno rettilinee a causa degli avvallamenti del piano del muro. La soluzione finale prevede un tracciato orario astronomico intervallato dalle mezz'ore. La linea equinoziale e i segni zodiacali relativi agli equinozi ed ai solstizi. Infine, due fasci che hanno lo stesso andamento delle due curve solstiziali dentro ai quali vi sono riportate due numerazioni: sopra quella invernale, relativa all'ora solare locale; sotto quella estiva, relativa sempre all'ora solare, ma spostata in avanti di un'ora per tener conto dell'ora legale estiva, in modo che correggendo la lettura anche per la costante locale e per l'equazione del tempo, si

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ha alla fine l'ora dell'orologio da polso. Completano la meridiana il grafico dell'equazione del tempo, così come riportato da Gianni Ferrari di Modena; un riquadro in cui è spiegato il modo di ottenere l'ora dell'orologio da polso; il motto "NIL SINE SOLE QUAEO TU NIHIL ABSQUE DEO" e le scritte: P. A. Secchi fecit A.D. 1865 - G. Armellini correxit A.D. 1950 - N. Severino restauravit A.D. 1996.

MERIDIANE EXTRA-PROVINCIALI (esemplari trovati nel Centro Italia durante viaggi e tour musicali)

In questa sezione sono compresi tutti gli orologi solari che sono riuscito a trovare nel censimento del 1988-89. E’ da osservare che nella “terra di lavoro” sono davvero pochi gli esempi di meridiane e il più delle volte si tratta di esemplari realizzati in questo secolo da semplici contadini. Gli orologi qui riportati non fanno parte di un censimento generale dell’Italia Centrale, organizzato secondo regole e modi ben determinate. Essi, infatti, sono stati scoperti da chi scrive nell’ambito di percorsi turistici occasionali.

CAMPANIA

SPARANISE (CE) Esistono due meridiane, entrambe realizzate da chi scrive. Una si trova sulla farmacia centrale, in Piazza Giovanni XXIII. E’ stata dipinta su maioliche da una ditta di Vietri sul Mare. E’ ad ore astronomiche ed italiche, fortemente declinante ad Est. L’altra si trova sulla casa di Enzo Severino, in Via Calvi. Realizzata nel 1988, su calcoli eseguiti con i programmi al computer di Alberto Cintio, segna le ore astronomiche. Restaurata dall’autore nel 1995, è stata tutta colorata all’interno delle curve solstiziali e sono stati aggiunti alcuni punti di riferimentio che indicano i compleanni di quattro persone.

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VAIRANO PATENORA (CE)

sull’angolo alto di una casa in Via Paolo A. Carezza, c’è una semplice linea meridiana incisa su intonaco. E’ singolare, perchè testimonianza dell’importanza di determinare il momento esatto del mezzogiorno vero locale. Una meridiana del genere, come quella di Filettino in provincia di Frosinone, doveva servire soprattutto prima dell’entrata in vigore del tempo medio di Roma e del tempo medio del fuso dell’Europa Centrale. Quindi, si suppone che essa sia almeno dell’inizio del secolo scorso. VAIRANO PATENORA (CE)

Ancora sull’angolo alto di una casa in Piazza Libertà c’è una meridiana ad ore astronomiche incisa su intonaco con scorniciatura a cerchio. Vi è ancora impiantato l’assostilo. Si riesce solo a distinguere qualche traccia delle linee orarie che sembrano abbastanza fitte da far supporre una suddivisione almeno in quarti d’ora. Anche questa meridiana sembra essere almeno del secolo XIX. STATIGLIANO (CE) Su una casa di campagna c’è una meridiana dipinta con vernice bianca. Si tratta di un cerchio suddiviso in punti con un tubo piantato nel centro. Indica l’ora media.

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ROCCAROMANA (CE)

Sull’ospedale di Roccaromana c’è una meridiana circolare ad ore astronomiche con assostilo. Ha una suddivisione di mezz’ore e quarti d’ore e la linea oraria delle 12 si trova molto spostata verso destra, di un angolo pari a poco più di 15° rispetto alla verticale. Sembra quasi che tutto l’orologio sia stato ruotato di tale angolazione. La motivazione può essere che il costruttore intendeva avere la lettura dell’ora estiva legale con un’ora avanti rispetto all’ora solare, ma dubito che tale meridiana possa funzionare correttamente. PIGNATARO MAGGIORE (CE)

Esiste una piccola meridiana su una chiesetta del ‘600 abbandonata in periferia del paese. La meridiana però è recente e molto rozza. Realizzata su un cerchio di intonaco, senza linee orarie, ha uno stilo orizzontale al centro ed una numerazione araba dalle 7 alle 6 del pomeriggio. Il numero 12, corrispondente al mezzogiorno, è spostato verso sinistra con un angolo sulla verticale di circa 15 gradi. Se ne desume che l’orologio è stato realizzato quando

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in vigore l’ora legale estiva. Inoltre, la vicinanza dei numeri orari del mattino, rispetto a quelli del pomeriggio, indica che la parete ha una buona declinazione verso Ovest. Completano lo strumento il motto “tempus irreparabile fugit” e la data, 1978. PIEDIMONTE MATESE (CE) Nel convento che domina il paese dall’alto c’era, nel secolo scorso, una stanza con foro gnomonico e una linea meridiana a camera oscura, come usualmente si dice, incisa sul pavimento. La stanza era adibita ad osservatorio meteorologico-astronomico ed era dotata di alcuni strumenti scientifici. Si racconta che nel momento del mezzogiorno solare vero, un monaco si affacciava ad una piccola finestra e, con una bandiera rossa, faceva segno ad un’altro monaco che si trovava su una torre campanaria costruita a picco sul paese sottostante e distante una cinquantina di metri. Appena ricevuto il segnale, il secondo monaco gaceva suonare la grande campana che si sentiva fin giù al paese, annunciando il mezzogiorno. CAPUA (CE) Nel cortile dell’ospedale Palasciano di Capua esiste una meridiana, realizzata forse verso la metà di questo secolo, ad ore astronomiche dalle 4 del mattino alle 3 del pomeriggio. Sotto si legge il seguente motto: “Multium egerunt qui ante nos fuerunt sed non peregerunt”. Ultimamente (1998-99) è stata deturpata durante lavori di “ritocchi” della parete.

VAIRANO SCALO (CE) Nella piazza di Vairano Scalo (Caianello), nel giardinetto antistante una delle prime case della strada provinciale in direzione di Venafro, c’è una piccola meridiana a forma di armilla equinoziale in ferro battuto, impiantata su un pilastro. E’ presente solo il cerchio equatoriale con la suddivisione delle ore, il meridiano e l’assostilo. E’ l’unica del genere trovata durante tutto il censimento. AVERSA (Napoli) - 2 meridiane

In Piazza Vittorio Emanuele si trovano due meridiane. La prima segnerebbe il tempo del fuso specificato dalla dicitura “EUROPEO”, ed ha una suddivisione oraria di mezz’ora. Reca la

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data del 1868, mentre il Italia fu istituita l’ora del mezzodì di Roma nel 1866 e quella del meridiano del fuso nel 1893. La scritta “europeo” non può riferirsi all’ora del fuso, se questa non è esplicitamente indicata per mezzo dell’unico modo in cui essa può essere indicata, cioe il sistema delle “lemniscate” del tempo medio. Tale meridiana non presenta lemniscate, se ne deduce, quindi, che il termine “europeo” è privo di significato o si riferisse a qualche meridiana con lemniscate scomparsa. Oppure, semplicemente, che volesse intendere l’adozione del sistema “europeo” delle ore francesi o astronomiche. La seconda, affianco alla prima, è un semplice cerchio d’intonaco con scorniciatura a stucco, ed uno stilo triangolare in lamina. Non sono presenti linee orarie o altri segni. La direzione del triangolo stilare farebbe pensare ad una elevata declinazione della parete, mentre invece nell’altra meridiana, lo stilo, sorretto da una piastra in ferro battuto mostra una meridiana non declinante. Una delle due è sbagliata. Probabilmente la seconda che, per l’appunto, non è stata mai terminata. AVERSA (Napoli) Un’altra meridiana si trova su un palazzo di fronte al Seminario Vescovile, in Piazza Normanna. Segnalata dal sig. Antonio Stabile, è praticamente uguale alla prima meridiana, con la stessa scritta “europeo” e le ore astronomiche. AMALFI (Salerno)

In Piazza del Duomo c’è una meridiana incisa su una lastra di marmo circolare e scorniciata con un pregevole motivo artistico. Reca le linee orarie astronomiche vere locali dalle 5 del mattino alle 4 del pomeriggio con suddivisioni delle mezz’ore. E’ presente l’assostilo al di sopra del quale è riportata la scritta “EUROPEO”. Vicino all’orologio vi è uno stemma araldico inciso in marmo con la scritta “SOLI DEO A.D. 1898 HONOR ET GLORIA”. Come nel caso dell’orologio di Aversa, la scritta “europeo” dovrebbe dire appunto che l’orologio è stato fatto per indicare anche l’ora europea del fuso (cioè degli orologi da polso), che all’epoca di costruzione dell’orologio era in vigore da cinque anni. Purtroppo, l’immagine che mi è stata recapitata e che propongo qui, non fa vedere la lemniscata del tempo medio, unico mezzo per indicare l’ora del fuso. Però, sono riuscito a distinguere forse una parte superiore di una eventuale lemniscata che probabilmente si è cancellata col tempo (forse non era incisa, ma solo dipinta!). Questi orologi solari con la scritta “europeo” sono una preziosa testimonianza di come la gnomonica, in quei tempi, più di ogni altro, era lo strumento principale per la misurazione del

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tempo con particolare riferimento all’utilità che ogni orologio solare aveva nelle pubbliche piazze per l’intera cittadinanza. Nota: Come è evidente, in questa parte mancano tutti i possibili orologi solari che potrebbero trovarsi a Napoli, Salerno, Benevento, ecc., per censire i quali è necessario che dei gruppi di persone appassionate di gnomonica, o anche associazioni di astrofili in cui vi siano dei responsabili di sezione su questo argomento, prendano a cuore una tale iniziativa, oggi ancora allo stato di programmazione.

MOLISE Inutilmente ho cercato meridiane ad Isernia per una intera giornata, fin quando un prete mi ha raccontato che una c’e n’era e fu cancellata durante un restauro. SPINETE (CB)

Sulla chiesa c’è una meridiana incisa su una lastra di marmo circolare. Riporta le ore astronomiche con le mezz’ore, senza alcuna numerazione, la linea equinoziale ed uno stilo triangolare in lamina di ferro. FROSOLONE (IS)

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Sulla chiesa di S. Rocco c’è una meridiana dipinta su un cerchio di intonaco, declinante ad Est. Riporta le ore astronomiche, le mezz’ore, la numerazione araba dalle 4 alle 2, la linea equinoziale, un assostilo collegato con il vertice ad un ortostilo principale centrale, e la scritta “Disegnata da F. Jorio nel 1879”. FROSOLONE (IS) frazione - Chiesa dell’Annunziata

Si trova una meridiana rudimentale, la cui numerazione oraria è sbagliata probabilmente a causa di un disastroso restauro. BAGNOLI DEL TRIGNO (IS)

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A Bagnoli (non si dispone della Via) si trova nel centro storico una meridiana ad ore astronomiche semidistrutta. E’ su intonaco e presenta un assostilo. Si intravede una numerazione con numeri arabi. BAGNOLI DEL TRIGNO (IS)

Scendendo dal paese, vicino alla strada detta “Trignina”, si trova un casolare con una meridiana certamente arrangiata da qualche contadino colorata a tinte forti. Purtroppo per metà è andata distrutta. E’ ad ore astronomiche ed ha anche il “lusso” delle mezz’ore. Conserva ancora l’assostilo.

ABRUZZO CUPELLO (CH)

Piccola meridiana a forma di mezzaluna dipinta su un muro di una vecchia casa nel centro del paese. Ore astronomiche dalle sette all’una, punti delle mezz’ore e uno stilo orizzontale al centro del semicerchio.

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POPOLI (PE)

nella piazza centrale del paese, al primo piano di una casa, c’è una meridiana incisa su una lastra di marmo. Si vedono le ore astronomiche con suddivisioni in quarti, numerazione romana, e la scritta “Il tempo è moneta”. SULMONA (PE)

In Via Circonvallazione, su una casa privata, c’è una meridiana dipinta su un quadro di intonaco. Vi sono solo le linee orarie astronomiche, senza linea equinoziale e senza numerazione. C’è uno stilo triangolare (piastra di ferro) e il motto “Horas non numero nisi serenas”. INTRODACQUA (PE)

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sulla chiesa c’è una meridiana su intonaco, ristrutturata. Le linee orarie sono astronomiche, dalle 6,30 alle 3. Vi è la linea equinoziale e un ortostilo. La linea meridiana è contrassegnata con il 12 sotto e la M sopra. INTRODACQUA (PE)

su una casa privata, esiste una meridiana con forte declinazione orientale. Reca le ore astronomiche dalle 6 alle 12, la linea equinoziale e un ortostilo. Le linee orarie sono rozzamente dipinte in nero sul muro , afficno al balcone- Ha dimensioni di circa mt. 1 x 2. MANOPPELLO (PE)

nel centro storico di Manoppello, c’è una chiesa del XIV secolo. Sull’angolo sud-ovest, molto in alto, si vede una doppia meridiana. Incise su due lastre di pietra, disposte a 90°, di circa un metro di lato. Su entrambe sono incise le ore italiche.

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TORRE DE’ PASSERI (PE) “Casa di Dante in Abruzzo”, meridiana dipinta su intonaco con doppio riquadro, fortemente declinante ad Ovest. Ore Italiche e linea equinoziale. Riporta 4 segni zodiacali, l’ortostilo e il motto “Nil Preciosius Nel Velocius”. E’ stata certamente restaurata, ma ciò ha portato ad un errore del posizionamento dell’ortostilo che si trova lungo la linea meridiana, mentre è visibile il foro, molto distante dalla linea meridiana a causa dell’elevata declinazione ovest, in cui era fissato. Evidentemente al restauratore, inesperto, è risultato difficile accettare l’idea di posizionare lo stilo così lontano dalla linea meridiana!. TORRE DE’ PASSERI (PE) “Casa di Dante in Abruzzo”. Sullo stesso edificio c’è un’altra meridiana, che è il completamento dell’altra, uguale ad essa, con la differenza che questa è disegnata su un piano rivolto quasi esattamente ad Est. La meridiana conserva le stesse particolarità della precedente, ed anche il motto.

CORFINIO (PE)

Su una casa privata c’è una vecchia meridiana ad ore astronomiche (sembra). Si vede la linea equinoziale. Conserva un ortostilo, ma è quasi del tutto cancellata. Risale alla fine dell’800.

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L’AQUILA (due meridiane) Sulla facciata della chiesa di S. Vito, di fronte alla celebre fontana delle 99 cannelle, sono state incise nel XVIII secolo e sulla pietra, due meridiane. Una è ad ore astronomiche e l’altra ad ore italiche. Entrambe sono state pennellate in rosso. Lo stile dei caratteri delle numerazioni è proprio quello usato dai meridianisti nel XVIII secolo. L’orologio astronomico è numerato dalle 5 alle 2, è presente la linea equinoziale e i simboli dei solstizi ed equinozi. L’orologio ad ore italiche è numerato dalle 10 alle 22. La declinazione si aggira intorno ai 40° Est. Sono presenti gli ortostili. Entrambe sono in buone condizioni di conservazione. CONVENTO D’OCRE (AQ) Nel convento d’ocre c’è una meridiana. Non ho avuto la possibilità di vederla e fotografarla. CAPESTRANO (AQ) (due meridiane) Sul Convento di S. Giovanni ci sono due meridiane ad ore astronomiche, poste a 90° l’una con l’altra. Sono dipinte su un quadro di intonaco, con colore nero. E’ presente una linea equinoziale, la data del 1880 e i motti “Me Sol Vos Umbra Regit”, e “Horas Non Numero Nisi Serenas”. Presenti due ortostili.

PESCOCOSTANZO (AQ)

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Nel chiostro del convento di Pescocostanzo c’è una meridiana incisa su intonaco. Ha le ore astronomiche ed un ortostilo. Si legge il motto “Cur Petis Horam?....() Ipsa Fugit”. Interrotto dallo staccamento di una parte dell’intonaco. PETTORANO SUL GIZIO (AQ)

In una piccola, caratteristica, piazzetta del paese, si trova una bella meridiana incisa e decorata su un grande quadro di intonaco delle dimensioni di circa mt. 3 x 2. Sui riquadri ci sono belle decorazioni con segni zodiacali dipinti. La meridiana non è all’altezza del quadro che la ospita. Ci sono alcune linee orarie astronomiche dalle I alle V (numerazione romana), con suddivisioni di quarti d’ore, tracciate empiricamente ed un ortostilo. E’ fortemente declinante ad ovest, tanto da far cominciare la numerazione dall’una del pomeriggio! L’autore ha certamente perso molto più tempo a fare le sue decorazioni che non la meridiana!

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ALFEDENA (AQ)

Meridiana incisa su una lastra di marmo su una casa privata. Si legge “Tempo vero del 15° meridiano”, il motto “Aspiciendo senescis”, e dati geografici. Sulla linea meridiana c’è la lemniscata del tempo medio. L’assostilo ha una rondella sul vertice con foro gnomonico per una più precisa lettura del tempo medio sulla lemniscata. Dovrebbe risalire alla fine del secolo scorso.

VASTO (PE) - Frazione dell’Incoronata

Su un lato, in alto, del convento dell’Incoronata c’è una grande meridiana incisa su intonaco che risale forse alla fine del secolo scorso. Riporta le ore astronomiche con suddivisioni delle

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mezz’ore e, sovrapposte, le ore italiche (fino alle 23 e mezzo). Sono presenti le curve dei solstizi, lo stilo triangolare in lamina ed il motto “Sine Sole Sileo”. E’ questa una meridiana molto sofferta, forse fatta e rifatta, o molte volte riaggiustata. Per esempio, la curva del solstizio estivo è stata corretta e si vedono due linee anziché una. VASTO (PE) - Vasto Scalo

Su una casa privata all’ingresso della strada che porta al centro storico, c’è una meridiana ad ore astronomiche con una linea equinoziale. Lo stilo è triangolare e si conserva anche un motto. PACENTRO (PE)

Sulla chiesa c’è una piccola meridiana dipinta su intonaco, ad ore astronomiche. Presente l’assostilo.

PROVINCIA DI ROMA GAVIGNANO

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Esiste una meridiana su una lastra di marmo rotonda sulla chiesa. E’ ad ore astronomiche e c’è l’assostilo, ma non presenta alcuna linea oraria. Inoltre, essa segna il tempo medio locale con le 12 sfasate rispetto alla verticale. GAVIGNANO

Su una casa privata nel centro storico vi è incisa una meridiana del 1864. Ha le ore astronomiche, la linea equinoziale e un ortostilo. GAVIGNANO

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Affianco alla meridiana principale, c’è un’altra porzione di intonaco su sui sembra siano state eseguite delle prove per trovare la declinazione del muro. SEGNI

Meridiana incisa su marmo su una casa privata. Ha le ore astronomiche ed un assostilo triangolare in ferro battuto. Sembra che l’assostilo sia stato rigirato verso destra a causa della declinazione della parete, perché la sua base (substilo) è impiantata lungo la linea meridiana verticale (il che non è corretto ovviamente). SEGNI

Meridiana rudimentale sul Ponte Scarabeo. Ore astronomiche, suddivisioni in quarti, numerazione araba ed ortostilo.

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PALESTRINA (due meridiane)

Convento di S. Francesco. Coppia di meridiane dipinte su intonaco. Sono quasi irriconoscibili per il cattivo stato di conservazione. PALESTRINA

Antichissima meridiana sulla cattedrale di S. Agapito, nel foro della città. Tale orologio risale ai tempi di Varrone e l’archeologo Marucchi pensa di averlo identificato proprio con l’orologio solare che Varrone cita nel suo libro “De Lingua Latina”. Ciò che rimane di questo antichissimo segnatempo sono due fenditure relative alle ore Terza e Nona estive. Per un

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approfondimento si veda N. Severino, Il Solarium di Varrone in Palestrina, pubblicato negli Atti del VI° Seminario Nazionale di Gnomonica, S. Benedetto del Tronto, 1994. OLEVANO ROMANO Meridiana quasi completamente invisibile su una casa privata nel centro storico. SUBIACO (due meridiane)

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Chiostro del Convento di S. Francesco. Ci sono due meridiane molto rovinate, entrambe ad ore italiche e con ortostilo. Risalgono certamente al XVIII secolo. TIVOLI

Villa d’Este. All’entrata, nel chiostro, sopra una delle coperture in tegole, c’è una piccola meridiana che ha tutte le caratteristiche delle antiche meridiane romane ad ore temporarie. E’ in pietra, o marmo a forma di mezzaluna, con un lungo ortostilo centrale, in ferro. Non riporta alcun segno di numerazionem ma una croce sulla sua sommità.

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A Tivoli sono state segnalate altre meridiane, ma non il luogo dove esse realmente si trovano. Inoltre, potrebbero esservi conservati alcuni orologi romani, tra cui quelli citati dall’Antonini nel XVIII secolo.

PROVINCIA DI VITERBO CIVITACASTELLANA (due meridiane)

Piazza centrale. Due meridiane, una ad ore francesci e l’altra ad ore italiche, entrambe con ortostilo. Versano in un cattivo stato di conservazione e, se non saranno restaurate, scompariranno in poco tempo. CIVITACASTELLANA

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Seminario vescovile. Meridiana ad ore astronomiche, molto semplice, su intonaco, scorniciata a rettangolo. Presenta una suddivisione in mezz’ore e una curva simile alla linea diurna del solstizio invernale. Nel seminario aveva vissuto il noto astrofisico Padre Angelo Secchi, ma mi sento si escludere categoricamente che questa meridiana sia stata fatta da lui. CIVITACASTELLANA Arcivescovado, chiostro. Meridiana ad ore italiche molto rovinata, incisa su intonaco. Ha un ortostilo e dei simboli zodiacali. La data riportata sembra essere il 1772. CAPRAROLA Nella piazza c’è una meridiana molto deteriorata ad ore astronomiche. CAPRAROLA (tre meridiane) Palazzo Farnese. Sul bastione ovest ci sono tre meridiane. La prima, frontale, esposta a sud, è ad ore Italiche. Le dimensioni dono di circa mt. 3 x 4. Ogni linea oraria è larga circa 10 centimetri! Sul versante ovest, ci sono altre due meridiane, una ad ore astronomiche, l’altra ad ore italiche con stilo ortogonale. Sul bastione Est, c’è una grande mostra meccanica con numerazione da 1 a 6. Si tratta di un orologio meccanico ad ore italiche. Le meridiane risalgono probabilmente al XVI o XVII secolo e non è dato sapere se furono realizzate su commissione del Sangallo o del Vignola, artisti che fecero risplendere di arte questo stupefacente monumento storico.

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PROVINCIA DI LATINA GAETA

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In un porto marittimo tanto importante, mi dicevo, non possono certo mancare delle meridiane. In effetti, qualcosa ho trovato. Ma, in verità, sono rimasto piuttosto deluso dello scarso bottino. Una meridiana si trova su muretto elevato sul cornicione di un edificio nel centro della piazza vicino al porto (nei pressi dei giardinetti pubblici). E’ fatta in ferro battuto, con linee orarie astronomiche delle ore vere e lemniscata, sempre in ferro batturo, ma molto approssimativa, del tempo medio. E’ presente un assostilo che sembra in posizione corretta. Il muretto declina non fortemente ad ovest. E’ difficile avanzare ipotesi sulla costruzione e storia di questa meridiana. Senz’altro non è antica, ma il muretto sembra sia stato appositamente realizzato a questo scopo e potrebbe, quindi, aver potuto ospitare una meridiana più antica poi cancellata. GAETA

Poco distante dalla prima meridiana, è possibile vederne un’altra di tutt’altro tipo, sulla facciata sud dell’edificio in cui ha sede il Club Nautico di Gaeta. E’ di dimensioni contenute, a ore astronomiche, realizzata su una piastra di ferro o simile colorato di blu. L’assostilo è anche in ferro ed è scorniciata con un motivo artistico. Affianco alla meridiana è stato realizzato, nello stesso modo, il segno del Sagittario. GAETA Sulla spiaggia di Serapo si può vedere una meridiana verticale sul Lido principale. Ha qualche decina d’anni, ma fu realizzata in modo molto approssimativo. SEZZE (due meridiane)

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Nel vecchio convento di Sezze ci sono due meridiane molto rovinate: una ad ore astronomiche ed italiche, l’altra ad ore babiloniche. In una di esse si conserva ancora l’ortostilo. Sono state scoperte e segnalate da Sergio Tresca il quale ne propose anche il restauro che fino ad oggi, però, non si è avuto. Tra l’altro sarebbe estremamente difficoltoso restaurare una delle sue, in quanto è stata ormai distrutta dalla realizzazione di una finestra che la copre per un quarto circa.

SERMONETA

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Sempre il Sig. Tresca, ha segnalato la meridiana orizzontale in ottone nel giardino del castello di Sermoneta. Ha uno stilo triangolare, le ore astronomiche e la lemniscata del tempo medio. Lo stato di conservazione non è buono, ma potrebbe essere recuperata. ROCCAGORGA

Meridiana ad ore italiche su una casa privata. Presenta la linea meridiana ed un ortostilo. Incisa su un quadro di intonaco, è quasi distrutta. SS. COSMA E DAMIANO

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Nella piazza di S.S. Cosma e Damiano c’è una splendida meridiana del 1981 incisa su una lastra di marmo. E’ stata progettata dall’Amm. Ing. Guido Rocco. Indica le ore astronomiche ed il tempo medio per mezzo della lemniscata sulle ore 12. Ha le sette curve diurne di declinazione con i relativi simboli zodiacali e le date del calendario; la suddivisione oraria in mezz’ore (tratteggiate), la numerazione romana, ed una tavola per passare dal tempo vero al tempo civile; la linea dell’orizzonte, i dati geografici e la scritta “MERIDIANA ORTIVA Tempo Vero dell’Europa Centrale”. Un motto che è una frase del X° canto del Paradiso di Dante. Lo gnomone è un assostilo. E’ la meridiana più accurata di tutto il basso Lazio. S.FELICE CIRCEO

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Nella via principale del centro storico è ben visibile ai passanti una meridiana incisa su intonaco delle dimensioni di circa 1,50 per 2 metri. E’ ben funzionante, spartana e si presenta con le sole linee orarie astronomiche con suddivisione delle mezz’ore, la linea equinoziale ed una scorniciatura rettangolare. Si conserva un assostilo in ferro ben piantato. L’orologio declina ad Ovest di circa 40 gradi. S.FELICE CIRCEO (due meridiane)

Sull’attuale caserma dei Carabinieri, nel centro medievale, si vede ancora un’antica meridiana di grandi dimensioni (c.ca mt. 4 x2). Si riesce a distinguere un semicerchio con qualche linea oraria delimitato da una grande scorniciatura e variamente dipinta. Le ore dovrebbero essere solo quelle astronomiche e manca lo gnomone. Sulla stessa parete è ancora visibile un’altra antica meridiana su cui si distinguono alcune linee orarie. Altri riquadri, sulla stessa parete, farebbero pensare ad altre piccole meridiane, o a tentativi di tracciarne qualcuna o semplicemente per la declinazione della parete.

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S.FELICE CIRCEO

Nella piazza centrale vi è una meridiana ad ore astronomiche declinante di c.ca 40 gradi ad Est. Ha dimensioni di circa 1x1 metro. Le linee orarie sono delimitate dalle curve di declinazione solstiziali. Il colore dell’intonaco compreso entro le due curve diurne è diverso da quello del resto del rettangolo contenente l'’rologio solare. Si distinguono alcuni numeri romani delle ore astronomiche. Manca lo stilo che era infisso nel muro in due fori. SCAURI

Nel giardino di Villa Pisani (vicino al mare), c’è una piccola meridiana, con numerazione romana delle ore astronomiche ed uno stilo mal posizionato.

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RIONERO IN VULTURE (PT)

Sul vecchio mulino di Rionero, si trova una meridiana a tempo medio. E’ stata realizzata incollando delle sottili lamine di ferro sull’intonaco (rotondo). Ha un ortostilo e la scritta “tempo medio”. E’ distrutta per metà. LUGNANO IN TEVERINA (Rieti)

Meridiana sfuggita al censimento effettuato attorno al 1994 dagli allievi di molti istituti scolastici umbri, sotto la guida dell’Associazione Astronomica Umbra. E’ una meridiana del 1720 ricavata su un riquadro di intonaco abbastanza grande. Riporta le linee orarie astronomiche ed italiche (quest’ultime quasi cancellate), la linea equinoziale con i simboli zodiacali, la numerazione romana per le ore astronomiche, ed un rtostilo. Si trova nel chiostro del convento di S. Francesco.

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OROLOGI MECCANICI AD ORE ITALICHE

Il Lazio è stracolmo di orologi meccanici ad ore italiche. Essi hanno la forma uguale agli orologi meccanici ad ore astronomiche, ma la numerazione oraria è diversa. In quasi tutti gli esemplari che ho trovato tale numerazione è da I a VI. Probabilmente a VI la campana dava 24 rintocchi equivalenti all'inizio del computo delle ore Italiche. Poi ad I seguivano 4 rintocchi, a II 8, a III 12 rintocchi, a IV, 16; a V, 20 e a VI 24 rintocchi. Ovviamente per questi tipi di orologi servisa solo una sfera o lancetta. Ma tutto ciò è solo un'ipotesi in quanto non ho avuto modo di constatare il reale funzionamento di questi orologi meccanici che suonavano le ore italiche e, per questo, confusi da molte persone con le normali meridiane. Non poche volte, infatti, domandando alla gente comune se conoscessero meridiane nei loro paesi, mi è stato invece indicato questi tipi di orologi meccanici. Per una completezza d'informazione su questo argomento, rimando al mio articolo "Le ore Italiche...Perdute" pubblicato sulla rivista astronomica Orione nel 1990. Oggi posso solo aggiungere che di orologi simili ne ho visti molti altri, uno dei quali addirittura ancora funzionante nel centro storico si S. Felice Circeo, rara testimonianza del passato uso delle ore Italiche per mezzo degli orologi meccanici delle torri campanarie. Di questi orologi ne ho visti a Roma (Palazzo del Quirinale, Chiesa di S. Maria in Trastevere); Subiaco (Palazzo Comunale, Torre Abbaziale); S. Felice al Circeo, Arpino, Castro dei Volsci, Caprarola (Palazzo Farnese), Vico nel Lazio, Certosa di Trisulti ecc.

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FALSE MERIDIANE

ARCE La Chiesa di Arce superiore è dotata di due campanili. Su uno c'è un orologio meccanico. Sull'altro c'è un quadrante con stilo ma senza alcuna traccia di tracciato orario. FALVATERRA (Ceprano) Nell'ambito di un concorso artistico locale è stato impiantato un "orologio solare orizzontale" vicino alla strada principale, all'ingresso del paese, costituito da 4 lamine che rappresenterebbero alcune linee orarie, e da uno gnomone verticale a forma di cono. Tale scultura è destinata a restare insignificante, mentre era facilmente trasformabile in un vero orologio solare (con qualche modifica). POFI Nel centro storico di Pofi, sulla Torre Civica del 1305, mi è capitato di vedere un orologio meccanico ed una meridiana, entrambi situati sul lato che volge a Nord. Dopo una prima occhiata mi accorsi che c'era qualcosa di sbagliato nella meridiana. Poi capii che era stato sbagliato il restauro! Nella relazione tecnica relativa ai lavori di restauro si legge: "E' curioso notare, infine, che la meridiana suddetta è situata in posizione non corretta (lato nord'est) e risulta quindi praticamente inefficace". La meridiana di Pofi, in realtà, era un tempo una vera meridiana ma di tipo boreale, detta anche "settentrionale", che indica le prime ore del giorno e le ultime della sera, in particolar modo nella stagione estiva. Col tempo la vera meridiana è andata quasi distrutta, finchè è stata definitivamente cancellata dalla meridiana sbagliata che vi è stata ridisegnata sopra dalla mano infelice del restauratore (e a quel tempo sindaco del paese), il quale non poteva immaginare che in gnomonica esistono anche le meridiane boreali! E' un peccato, perché la vecchia meridiana poteva essere forse molto antica e sicuramente l'unico esempio della Provincia (ma anche del Lazio e forse dell'Italia Meridionale) di meridiana boreale. CIVITAVECCHIA D'ARPINO Sulle quattro facciate della torre di Civitavecchia d'Arpino si trovano quattro quadri d'intonaco con quattro ortostili, ma nessuna traccia di linee orarie. Evidentemente erano stati presispoti per la realizzazione di meridiane, ma non sono state più costruite. S. ELIA FIUMERAPIDO

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Su una facciata della chiesa principale, da poco ristrutturata, di S. Elia Fiumerapido si trova un cerchio d'intonaco con una numerazione identica ai normali orologi meccanici a lancette, ma al cui centro si trova un ortostilo! Il parroco insiste che si tratta di una meridiana! ARPINO Nella piazza di Arpino, sulla facciata della chiesa, vi è dipinto il quadrante dell’orologio meccanico ad ore italiche, con numerazione da I a VI. Al centro del quadrante vi è una lamina in ferro come gnomone di un orologio solare (per la gente) inesistente. SEGNI Sulla chiesa di Segni, è visibile lo stesso quadrante come ad Arpino, con un ferro nel centro. Anche in quel paese la gente è convinta che si tratti di un normale orologio solare. CAIANELLO Sulla facciata rivolta a nord-ovest di una casa moderna, sulla strada che collega l’autostrada del Sole con la S.S. Casilina, c’è una meridiana affrescata di recente, che si presenta con un notevole stile grafico. Ha uno gnomone triangolare in lamina, ma la numerazione oraria è completamente errata, e così tutta la disposizione grafica della meridiana. E’ solo un inutile “abbellimento” della parete. TABELLA CENSIMENTO (Severino) OROLOGI SOLARI ANNI 1988-1989-1990 Ordinamento per Provincie

Regione Città Prov. Località n° meridiane

Tipologia Stato cons./Liv. qualitativo

Abruzzo L’Aquila AQ Chiesa S. Vito 2 1-2- A - 3

Abruzzo Capestrano AQ Conv. S. Giovanni 2 1 A - 3

Abruzzo Pescocostanzo AQ Convento 1 1 B - 4

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Abruzzo Pettorano sul Gizio AQ Piazza 1 1 B - 4

Abruzzo Alfedena AQ Casa privata 1 1 B - 3

Molise Spinete CB Chiesa 1 1 B - 4

Campania Vairano Patenora CE Via Paolo Carezza 1 1 B - 4

Campania Vairano Patenora CE Piazza Libertà 1 1 B - 4

Campania Statigliano CE casa di campagna 1 1 B - 5

Campania Roccaromana CE Ospedale 1 1 B - 4

Campania Pignataro Maggiore CE Chiesa del ‘600 1 1 B - 5

Campania Vairano Scalo CE Casa privata 1 armilla B - 4

Campania Piedimonte Matese CE Conv. ex oss. met. 1 1 B - 4

Campania Sparanise CE Casa privata 1 1 A - 3

Campania Sparanise CE Farmacia centrale 1 1-2- A - 3

Campania Capua CE Osp.Palasciano 1 1 B - 4

Abruzzo Cupello CH Casa privata 1 1 B - 5

Lazio S.Donato Val Comino FR Piazza 1 1 B - 3

Lazio S.Donato Val Comino FR Ponte di Tolle 1 1 B - 5

Lazio Picinisco FR Piazza Fucina 1 1 A - 4

Lazio Casalattico FR Piazza 1 1 C - 4

Lazio Collepardo FR Certosa Trisulti 1 1 B - 4

Lazio Serrone FR La Forma 1 1 C - 4

Lazio Guarcino FR Piazza S. Nicola 1 1 B - 3

Lazio Veroli FR Casamari Abbazia 1 2 F - 4

Lazio Castrocielo FR Casa di campagna 1 1 B - 5

Lazio Pofi FR Piazza 1 1 B - 4

Lazio Picinisco FR Fraz. S. Gennaro 1 1 B - 4

Lazio Campoli Appennino FR S.S.per Pescasseroli 1 1 A - 3

Lazio Isola del Liri FR Casa Dr. Miacci 1 1 A - 3

Lazio Fontechiari FR Casa ex. sindaco 1 1 D - 5

Lazio Fontechiari FR Via scesa 4 1 E - 5

Lazio Arpino FR Collecarino 1 1 oriz. B - 4

Lazio Fiuggi FR Piazza centro stor. 1 1 B - 3

Lazio Alatri FR Piazza 1 1 A - 3

Lazio Alatri FR Convento Cappucc. 2 1-2 B - 3

Lazio Veroli FR Scifelli - convento 2 1 D - 4

Lazio Veroli FR Conv. Cappuccini 1 1 E - 4

Lazio Veroli FR S. Francesca 1 1 D - 5

Lazio Veroli FR S. Maria 1 1 E - 4

Lazio Veroli FR Tecchiena - ex conv. 1 1 B - 4

Lazio Pico FR Casa privata 1 1 F - 4

Lazio Roccasecca FR Caprile - casa priv. 1 1 B - 4

Lazio Anagni FR Abb. della Gloria 1 1 E - 4

Lazio Arnara FR Casa Privata 1 1 E - 4

Lazio Filettino FR Piazza 1 1 B - 4

Lazio Roccasecca FR Borgo Castello 1 1 D - 4

Lazio Veroli FR Tecchiena 1 1 F - 4

Lazio Isola del Liri FR Chiesa S. Lorenzo 1 1 A - 3

Lazio Frosinone FR Liceo scientifico 1 1 A - 3

Lazio Boville Ernica FR Piazza S. Angelo 1 1 A - 3

Lazio Cassino FR Ristor. La Meridiana 1 1 B - 5

Lazio Cassino FR Via Brazzi - casa priv

1 1 B - 5

Lazio Aquino FR Villa Meridiana 1 1 B - 5

Lazio Villa S. Lucia FR Chiesa 1 1 B - 5

Lazio Vallemaio FR Casa privata 1 1 D - 4

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Lazio Castrocielo FR Casale privato 1 1 B - 5

Molise Frosolone IS Chiesa S. Rocco 1 1 B - 4

Molise Frosolone IS Chiesa Annunziata 1 1 B - 5

Molise Bagnoli del Trigno IS ---- 1 1 D - 4

Molise Bagnoli del Trigno IS Casa di campagna 1 1 E - 5

Lazio S.s. Cosma e Damiano

LT Casa Privata 1 1 A - 3

Lazio Gaeta LT Piazza 1 1 B - 4

Lazio Gaeta LT Club Nautico 1 1 B - 4

Lazio Sermoneta LT Castello 1 oriz. D - 4

Lazio Sezze LT Convento 2 1-2- D - 4

Lazio S. Felice Circeo LT Piazza 1 1 B - 4

Lazio S. Felice Circeo LT Piazza 2 1 D - 4

Lazio Scauri LT Casa privata 1 1 B - 5

Lazio Gaeta LT Serapo - spiaggia 1 1 C - 5

Campania Aversa NA Piazza V. Emanuele 2 1 B - 4

Campania Aversa NA Seminario 1 1 B - 4

Campania Aversa NA Piazza Normanna 1 1 B - 4

Abruzzo Popoli PE Piazza 1 1 B - 4

Abruzzo Sulmona PE Via Circonvallazione 1 1 B -.4

Abruzzo Introdacqua PE Chiesa 1 1 B - 4

Abruzzo Introdacqua PE Casa privata 1 1 B - 5

Abruzzo Manoppello PE Chiesa 2 2 B - 4

Abruzzo Torre de’ Passeri PE Casa di Dante 2 2 B - 4

Abruzzo Corfinio PE Casa privata 1 2 E - 4

Abruzzo Vasto PE Fraz. Incoronata – convento

1 1-2- D - 4

Abruzzo Vasto scalo PE Casa Privata 1 1 C - 4

Abruzzo Pacentro PE Chiesa 1 1 B - 4

Basilicata Rionero in Vulture PT Centro 1 1 E - 4

Lazio Gavignano Roma Chiesa 1 1 B - 4

Lazio Gavignano Roma Casa privata 2 1 C - 4

Lazio Segni Roma Casa privata 1 1 B - 4

Lazio Segni Roma Ponte Scarabeo 1 1 C - 5

Lazio Palestrina Roma Conv. S. Francesco 2 1 E - 4

Lazio Olevano Romano Roma Casa privata 1 1 E - 4

Lazio Subiaco Roma Conv. S. Francesco 2 2 D - 4

Lazio Tivoli Roma Villa d’Este 1 romana B - 4

Lazio Anzio Roma Villa Meridiana 1 1 B - 4

Campania Amalfi SA Piazza del Duomo 1 1 B - 4

Umbria Lugnano in Teverina TR Conv. S. Francesco 1 1-2 C - 4

Lazio Civita Castellana VT Piazza 2 1-2- D - 4

Lazio Civita Castellana VT Seminario 1 1 B - 4

Lazio Civita Castellana VT Arcivescovato 1 1 D - 4

Lazio Caprarola VT Piazza 1 1 D - 4

Lazio Caprarola VT Palazzo farnese 3 1-2 B - 3

Legenda: Tipologia: 1 = meridiana ad ore astronomiche che riporta eventualmente la linea equinoziale, le linee diurne solstiziali e/o la lemniscata del tempo medio. 2 = meridiana ad ore italiche Stato conservativo / Livello qualitativo:

60

A) ottimo 3) ottimo B) buono 4) buono C) scarso 5) scarso, meridiane rozze - approssimative - tracciate male D) pessimo E) quasi scomparsa F) scomparsa

Ordinamento per regioni

Regione Città Prov. Località n° meridiane

Tipologia Stato cons./Liv. qualitativo

Abruzzo L’Aquila AQ Chiesa S. Vito 2 1-2- A - 3

Abruzzo Capestrano AQ Conv. S. Giovanni 2 1 A - 3

Abruzzo Pescocostanzo AQ Convento 1 1 B - 4

Abruzzo Pettorano sul Gizio AQ Piazza 1 1 B - 4

Abruzzo Alfedena AQ Casa privata 1 1 B - 3

Abruzzo Cupello CH Casa privata 1 1 B - 5

Abruzzo Popoli PE Piazza 1 1 B - 4

Abruzzo Sulmona PE Via Circonvallazione 1 1 B -.4

Abruzzo Introdacqua PE Chiesa 1 1 B - 4

Abruzzo Introdacqua PE Casa privata 1 1 B - 5

Abruzzo Manoppello PE Chiesa 2 2 B - 4

Abruzzo Torre de’ Passeri PE Casa di Dante 2 2 B - 4

Abruzzo Corfinio PE Casa privata 1 2 E - 4

Abruzzo Vasto PE Fraz. Incoronata – convento

1 1-2- D - 4

Abruzzo Vasto scalo PE Casa Privata 1 1 C - 4

Abruzzo Pacentro PE Chiesa 1 1 B - 4

Basilicata Rionero in Vulture PT Centro 1 1 E - 4

Campania Vairano Patenora CE Via Paolo Carezza 1 1 B - 4

Campania Vairano Patenora CE Piazza Libertà 1 1 B - 4

Campania Statigliano CE Casa di campagna 1 1 B - 5

Campania Roccaromana CE Ospedale 1 1 B - 4

Campania Pignataro Maggiore CE Chiesa del ‘600 1 1 B - 5

Campania Vairano Scalo CE Casa privata 1 armilla B - 4

Campania Piedimonte Matese CE Conv. ex oss. met. 1 1 B - 4

Campania Sparanise CE Casa privata 1 1 A - 3

Campania Sparanise CE Farmacia centrale 1 1-2- A - 3

Campania Capua CE Chios. Osp.Palasciano

1 1 B - 4

Campania Aversa NA Piazza V. Emanuele 2 1 B - 4

Campania Avesra NA Seminario 1 1 B - 4

Campania Amalfi SA Piazza del Duomo 1 1 B - 4

Campania Aversa NA Piazza Normanna 1 1 B - 4

Lazio S. Donato Val Comino

FR Piazza 1 1 B - 3

Lazio S. Donato Val Comino

FR Ponte di Tolle 1 1 B - 5

Lazio Picinisco FR Piazza Fucina 1 1 A - 4

Lazio Casalattico FR Piazza 1 1 C - 4

Lazio Collepardo FR Certosa Trisulti 1 1 B - 4

Lazio Serrone FR La Forma 1 1 C - 4

Lazio Guarcino FR Piazza S. Nicola 1 1 B - 3

61

Lazio Veroli FR Casamari Abbazia 1 2 F - 4

Lazio Castrocielo FR Casa di campagna 1 1 B - 5

Lazio Pofi FR Piazza 1 1 B - 4

Lazio Picinisco FR Fraz. S. Gennaro 1 1 B - 4

Lazio Campoli Appennino FR S.S. per Pescasseroli

1 1 A - 3

Lazio Isola del Liri FR Casa Dr. Miacci 1 1 A - 3

Lazio Fontechiari FR Casa ex. sindaco 1 1 D - 5

Lazio Fontechiari FR Via scesa 4 1 E - 5

Lazio Arpino FR Collecarino 1 1 oriz. B - 4

Lazio Fiuggi FR Piazza centro stor. 1 1 B - 3

Lazio Alatri FR Piazza 1 1 A - 3

Lazio Alatri FR Convento Cappucc. 2 1-2 B - 3

Lazio Veroli FR Scifelli - convento 2 1 D - 4

Lazio Veroli FR Conv. Cappuccini 1 1 E - 4

Lazio Veroli FR S. Francesca 1 1 D - 5

Lazio Veroli FR S. Maria 1 1 E - 4

Lazio Veroli FR Tecchiena - ex conv. 1 1 B - 4

Lazio Pico FR Casa privata 1 1 F - 4

Lazio Roccasecca FR Caprile - casa priv. 1 1 B - 4

Lazio Anagni FR Abb. della Gloria 1 1 E - 4

Lazio Arnara FR Casa Privata 1 1 E - 4

Lazio Filettino FR Piazza 1 1 B - 4

Lazio Roccasecca FR Borgo Castello 1 1 D - 4

Lazio Veroli FR Tecchiena 1 1 F - 4

Lazio Isola del Liri FR Chiesa S. Lorenzo 1 1 A - 3

Lazio Frosinone FR Liceo scientifico 1 1 A - 3

Lazio Boville Ernica FR Piazza S. Angelo 1 1 A - 3

Lazio Cassino FR Ristor. La Meridiana 1 1 B - 5

Lazio Cassino FR Via Brazzi - casa priv

1 1 B - 5

Lazio Aquino FR Villa Meridiana 1 1 B - 5

Lazio Villa S. Lucia FR Chiesa 1 1 B - 5

Lazio Vallemaio FR Casa privata 1 1 D - 4

Lazio Castrocielo FR Casale privato 1 1 B - 5

Lazio S.s. Cosma e Damiano

LT Casa Privata 1 1 A - 3

Lazio Gaeta LT Piazza 1 1 B - 4

Lazio Gaeta LT Club Nautico 1 1 B - 4

Lazio Sermoneta LT Castello 1 oriz. D - 4

Lazio Sezze LT Convento 2 1-2- D - 4

Lazio S. Felice Circeo LT Piazza 1 1 B - 4

Lazio S. Felice Circeo LT Piazza 2 1 D - 4

Lazio Scauri LT Casa privata 1 1 B - 5

Lazio Gaeta LT Serapo - spiaggia 1 1 C - 5

Lazio Gavignano Roma Chiesa 1 1 B - 4

Lazio Gavignano Roma Casa privata 2 1 C - 4

Lazio Segni Roma Casa privata 1 1 B - 4

Lazio Segni Roma Ponte Scarabeo 1 1 C - 5

Lazio Palestrina Roma Conv. S. Francesco 2 1 E - 4

Lazio Olevano Romano Roma Casa privata 1 1 E - 4

Lazio Subiaco Roma Conv. S. Francesco 2 2 D - 4

Lazio Tivoli Roma Villa d’Este 1 romana B - 4

Lazio Anzio Roma Villa Meridiana 1 1 B - 4

62

Lazio Civita Castellana VT Piazza 2 1-2- D - 4

Lazio Civita Castellana VT Seminario 1 1 B - 4

Lazio Civita Castellana VT Arcivescovato 1 1 D - 4

Lazio Caprarola VT Piazza 1 1 D - 4

Lazio Caprarola VT Palazzo farnese 3 1-2 B - 3

Molise Spinete CB Chiesa 1 1 B - 4

Molise Frosolone IS Chiesa S. Rocco 1 1 B - 4

Molise Frosolone IS Chiesa Annunziata 1 1 B - 5

Molise Bagnoli del Trigno IS ---- 1 1 D - 4

Molise Bagnoli del Trigno IS Casa di campagna 1 1 E - 5

Umbria Lugnano in Teverina TR Conv. S. Francesco 1 1-2 C - 4

Legenda: Tipologia: 1 = meridiana ad ore astronomiche che riporta eventualmente la linea equinoziale, le linee diurne solstiziali e/o la lemniscata del tempo medio. 2 = meridiana ad ore italiche Stato conservativo / Livello qualitativo: A) ottimo 3) ottimo B) buono 4) buono C) scarso 5) scarso, meridiane rozze - approssimative - tracciate male D) pessimo E) quasi scomparsa F) scomparsa

ALCUNI COMUNI VISITATI PER IL CENSIMENTO (ove fuori provincia di Frosinone è indicata la sigla) Abbazia di Fossanova (LT) Abbazia di Valvisciolo (LT) Abbazia S. Vincenzo al Volturno (IS) Abbazia di Montecassino Acquafondata Acuto Alatri Amaseno Ameglio (CE) Anagni Anitrella Antera Aquino Arce Ardea (Roma) Arnara

Arpino Atina Ausonia Barrea (AQ) Belmonte Castello Bisegna (AQ) Boville Ernica Broccostella (FR) Campodimele (LT) Campoli Appennino Carnello (Sora) Carovilli (IS) Casalattico Casalvieri Caserta (CE) Caserta Vecchia (CE) Cassino Castelliri Castello del Matese (CE) Castelnuovo Parano

Castelpizzuto (IS) Castrocielo Ceccano Ceprano Cerro al Volturno (IS) Cervaro Colfelice Colle San Magno Collepardo Colli Conca Campania (CE) Coreno Ausonia Esperia Ferentino Filettino Fiuggi Fondi (LT) Fontana Liri Inferiore Fontana Liri Superiore

Fontanafredda (CE) Fontechiari Fontegreca (CE) Formia (LT) Formia centro storico (LT) Frosinone Fumone Gallinaro Galluccio (CE) Giglio di Veroli Ginestra (PT) Giuliano di Roma Guarcino Isola del Liri Isoletta Itri (LT) Lavello (PT) Lénola (LT) Lettomanoppello (PE Longano (IS)

63

Mafalda (CH) Maratea (PT) Marina di Camerota (SA) Marzano Appio (CE) Melfi (PT) Mercato S. Severino (SA) Mignano Montelungo (CE) Monte S. Giovanni Campano Montenero di Bisaccia (CH) Montoro (SA) Morolo Paestum (SA) Paliano Pastena Pastorano (CE) Patrica Pescina (AQ) Pescosolido Petrulo (CE) Picinisco Pico Pietramelara (CE) Pietravairano (CE) Pietravairano (CE) Piglio Pignataro Interamna Pofi Policastro (SA) Pontecorvo Posta Fibreno

Pozzilli (IS) Pratola Peligna (AQ) Priverno (LT) Raiano (AQ) Rapolla (PT) Riardo (CE) Rionero Sannitico (IS) Ripacandida (PT) Ripi Rivello (PT) Rivisondoli (AQ) Roccad’Evandro (CE) Roccadarce Roccamandolfi (IS) Roccamonfina (CE) Roccaravindola (IS) Roccasecca Roccasecca dei Volsci (LT) Rocchetta al Volturno (IS) Rocchetta e Croce (CE) S. Donato Val Comino Sabaudia (LT) San Andrea del Pizzone (CE) San Biagio Saracinisco San Domenico (Isola del Liri) San Giovanni Incarico San Giuseppe (Veroli)

San Vittore del Lazio Sant’Ambrogio sul Garigliano Sant’Andrea del Garigliano Sant’Apollinare Sant’Elia F.R. Santopadre Santuario della Civita Santuario di Monte Leucio (Pontecorvo) Serrone Sessa Aurunca (CE) Settefrati Sgurgola Sora Sperlonga (LT) Spigno Saturnia (LT) Strangolagalli Supino Teano (CE) Terelle Terracina (LT) Tora (CE) Torre Cajetani Torrice Trecchina (PT) Trentinara (SA) Trevi nel Lazio Trivento (CH) Trivigliano Valle Agricola (CE) Vallecorsa Vallemaio Vallerotonda

Valvori Venafro (IS) Venosa (PT) Veroli Vicalvi Vico nel Lazio Viilla S. Stefano Villa Latina Villa S. Lucia Villetta Barrea (AQ) Visciano (CE) Viticuso Volturno (IS) Zuni (CE)

Conteggio finale censimento

AQ CB CE CH FR IS LT NA PE PT RM SA TR VT

7 1 10 1 45 4 11 4 12 1 12 1 1 8

Totale: 118