catanzaro vs aprilia
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Catanzaro vs ApriliaTRANSCRIPT
OMAGGIO
Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 05 - domencia 23/10/2011
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Anche a Perugia, domenica scorsa, il Ca-tanzaro ha vinto. In silenzio e con la sem-plicità di coloro che hanno vissuto gli ultimi
anni in condizioni di continua difficoltà e che te-mono di doversi risvegliare da un sogno. Ma larealtà oggi sembra diversa e finalmente illuminatada colori vivaci. L’entusiasmo è tornato ad aleg-giare intorno alla squadra e l’allenatore riceveconsensi generali, perché è stato capace di dareun’impronta, un assetto, un modulo di gioco pre-ciso e convincente Le delusioni e le disillusioniche hanno accompagnato i sostenitori del Ca-tanzaro hanno alimentato in questi ultimi anni di-scussioni incentrate esclusivamente sugli intrighisocietari e sul destino del calcio catanzarese ehanno riguardato sempre meno questioni tatti-che o problemi tecnici: oggi sono proprie le que-stioni tecniche ad essere diventate, invece,oggetto dei dialoghi che si ascoltano lungo lestrade della città. Non solo, ma alcuni calciatoristanno diventando popolari e cominciano ad en-trare nel cuore dei tifosi, soprattutto dei più pic-coli, che costituiscono il termometro piùautentico dei sentimenti che si avvertono nel-l’aria. Dopo la parentesi di Corona, che era riu-scito ad incantare l’immaginario collettivo, i coloridel Catanzaro erano passati di moda e i ragazzinisi indirizzavano verso altre preferenze. Ora sem-
bra assistere ad un’inversione di tendenza, per-ché si rivedono i bambini indossare con orgogliola maglia giallorosa e giocare tentando di imitarei calciatori visti sul campo. Come abbiamo fattonoi tutti nella nostra fanciullezza, magari cor-rendo e tirando di sinistro come Palanca o drib-blando come Mauro o caracollando sulla fasciadestra e rientrando più volte, ora verso l’internoora verso l’esterno, come era solito fare Spelta.Anch’io avevo un calciatore preferito, che noncoincideva con quello di mio padre, nonostantelui mi esaltasse tutte le sue qualità. Lui aveva unapredilezione per Ghersetich, mentre io seguivocon attenzione un’ala destra che non sempre eratitolare, Carlo Vanini. Lo guardavo in tutti gli alle-namenti, ne imitavo i movimenti, il modo di cor-rere e di calciare, persino gli atteggiamenti sulcampo. E quale gioia vederlo titolare nella finaledi Coppa Italia del 1966, accanto a Bui, Mar-chioro, Gasparini e Tribuzio! Mi sembrava il giu-sto riconoscimento alla sua bravura. Ed anchealla mia perseveranza. Oggi, però, questi pensierisono venati di malinconia, perché un avveni-mento ha intristito la mia domenica giallorosa.Ciao Tigro. Aspettami lì, sul ponte dell’arcoba-leno.
A. S.
Nel cuore dei tifosi...
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Occhi sempre bene aperti
Voglio essere sincero. Alla vigilia della trasfertaa Perugia nutrivo non poche preoccupazionisulla possibilità dei giallorossi di uscire imbat-
tuti nel primo, vero, confronto tra aspiranti al suc-cesso finale.E tanto, non facendo riferimento alle indubbie qualitàdegli avversari che sembravano navigare col ventoin poppa, assistiti anche da un pizzico di fortuna(vedi successi agguantati nei tempi supplementari),quando per una certa stan-chezza fisica e mentale af-fiorata nelle ultime gare diMengoni e compagni.La partita ad Aversa, infatti,ed anche quella vittoriosasul fanalino di coda Celano,avevano evidenziato qual-che crepa nel gioco dellasquadra, gioco prima fluidoe brillante, da ultimo ap-parso appannato nella co-struzione e nelcontenimento delle azioniavversarie. Perdere ad Aversa rega-lando due reti ad un avver-sario non irresistibile edattendere con qualcheansia il fischio finale dellagara col Celano, testimonia-vano, in effetti, di qualcheproblema dovuto, come di-cevamo prima, ad una fasedi stanchezza generale edinvolutiva.Certo il modulo presceltoda Cozza con la difesa atre, può esporre a qualche cantonata difensiva, matutta la squadra era apparsa frenata ed in qualchemodo incapace di mantenere alti i toni ed i ritmi delleprime gare.Ed invece, a Perugia, ecco tornare il sereno.Non che sia stata una passeggiata, anzi. Nel primotempo si era sofferto non poco e, visti i precedenti,c'era da paventare una ripresa ancora più difficile.E' accaduto, di contro, che proprio nel secondotempo, il Catanzaro abbia saputo reagire alla grande,prendendo in mano le redini del gioco, mancandoanche il vantaggio ancor prima dello splendido uno-due che ha segnato il finale.Cosa è accaduto? Evidentemente, nell'intervallo,Cozza ha saputo trovare le soluzioni giuste a frenarela spinta aggressiva degli umbri ed anche i nuovi ar-
rivati, inseriti al momento giusto (Ulloa su tutti) hannosaputo ridare equilibrio e compattezza alla squadra.Bene così, anche perché le due squadre che oggi ciprecedono in classifica, non hanno ancora osser-vato, a differenza del Catanzaro, il loro turno di sosta.E qui eccoci a commentare quanto Cozza va ripe-tendo da tempo: attendiamo dicembre, se ci trove-remo ancora nei quartieri alti della classifica,penseremo a qualche ritocco per rendere la squadra
ancora più competitiva. Magià oggi è possibile misu-rare l'effetto valore dellesquadre in lotta per la pro-mozione e se qualche ri-tocco (che anche noiriteniamo necessario) è dafarsi, perché non muoversisubito, senza attendere di-cembre?Intanto bisogna dare un im-mediato seguito alla vittoriaa Perugia e la gara casa-linga di oggi contro l'Apriliapuò consentire di allungareil passo. E se il Perugia puòcercare il riscatto a ViboValentia (ma auguriamoogni fortuna ai cugini ros-soblù), la Paganese nonavrà certo vita facile a Ga-vorrano contro un avversa-rio che rappresenta la verasorpresa del campionato,reduce del pareggio di La-mezia e forte del capocan-noniere del torneo.L'Aprilia naviga nel limbo
della bassa classifica. Parecchie sconfitte, qualchevittoria con punteggio eclatante, una immeritatasconfitta col Perugia all'ultimo secondo, riscattatacol pareggia ad Aversa, sul campo che ha segnato,guarda caso, la prima sconfitta del Catanzaro.Come tutte le squadre consapevoli della loro inferio-rità tecnica, verrà a Catanzaro per difendersi col col-tello tra i denti, come ha fatto il Milazzo, come hatentanto di fare il Celano.Ed anche questa volta sembra inutile la raccoman-dazione di tenere gli occhi ben aperti e non illudersiche il successo di Perugia rappresenti, da solo, ilpass partout per raccogliere i tre punti.Bisognerà lottare e sudare anche questa volta.
Gianni Bruni
Ulloa
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L’uomo dai gol pesanti. Cristian Esposito, l’attac-cante italo australiano del Catanzaro segna soloquando serve per far vincere la squadra. Ha si-
glato il 2-1 ad Eboli, dopo una mischia sugli sviluppidi un calcio d’angolo; ha marcato la gara contro ilCelano con un bel tiro angolato dal limite dell’area,ma soprattutto ha portato sei punti importanti per laclassifica del campionato al Catanzaro targato “Cic-cio” Cozza, una squadra che si stà imponendo sem-pre più ai vertici della graduatoria del torneo diSeconda Divisione. Esposito oltre le ottime individualità, ciò che impres-siona di questo Catanzaro è il gruppo. Quali sonole caratteristiche?“Credo che il gruppo sia la vera forza di questasquadra. Siamo davvero un nugolo di ragazziche lotta tutti insieme e si aiuta nei momentidi difficoltà. Le ultime gare non facili contro ilCelano (benché fosse ultimo in classifica, ndr)e soprattutto domenica scorsa a Perugia,hanno dimostrato la compattezza, l’unità el’umiltà di tutta la rosa, anche di quelli chemagari giocano meno durante il campio-nato”.Il Catanzaro ha una rosa ampia, conta infatti bentrentadue giocatori. Bastano per sopperire ai nu-merosi impegni, anche infrasettimanali che pro-pone questa stagione il campionato.“Decisamente si! Siamo apposto sia nume-ricamente, che qualitativa-mente. La rosa allestita è ingrado di sopperire ai tantiimpegni che questo cam-pionato molto lungo cipone davanti. D’altrondereggere tre partite in unasettimana non è cosasemplice, specie per una squadra, come la nostra,che vuole tenere sempre i ritmi alti. Credo comunqueche allenandosi bene come stiamo facendo, c’è lapossibilità di reggere i tempi di questo campionato”.La vittoria di Perugia ha mostrato a tutti la forza del Ca-tanzaro fatta soprattutto di umiltà e pazienza, visto che
si è vinto nei minuti finali dopo una gara sofferta.“Credo che a Perugia sia stato fatto un vero capola-
voro dal punto di vista delgruppo. Ci siamo compattatied abbiamo sofferto e gioitoalla fine tutti insieme. E’ statauna gara davvero emozio-nante, alla quale, sono con-
tento, hanno partecipato tantitifosi, ai quali speriamo diregalare altre giornatecome queste. Intanto in-cameriamo altri tre punti
oggi contro l’Aprilia. Poi…..proseguiremo”.
“A Perugia un capolavoro del gruppo”
di Francesco Calvano
Cristian Esposito
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di Claudio Asta
Col senno di poi, cari amici, peccato per lasconfitta con una Aversa Normanna vera-mente scarsa e assolutamente alla nostra
portata! Ora staremmo a godere come ricci assa-tanati del primo posto in classifica e, uditeudite,visto che abbiamo una partita i meno, di unavirtuale fuga solitaria “a più tre” dalla Paganese. Seproprio dobbiamo ammetterlo, sembrerebbe pro-prio il nostro anno. La prova? Tanto per non diva-gare troppo, ricordo la striminzita vittoria colfanalino Celano e la sofferta vittoria di domenicascorsa in quel di Perugia con il classico gol dell’exe con Mengoni assoluto protagonista dell’incontroe migliore in campo. Che il fato ci aiuti è cosabuona (toccatevi la…ferraglia, cari amici), ma urgeche i Nostri migliorino tanto sul piano della deter-minazione. Amen.
Sapete quanto ami la Curva Capraro e quantoaffetto ho per i magnifici ultras giallorossi. E cisono rimasto male quando le cronache dal-
l’Umbria hanno riportato la notizia che una quaran-tina di ultras giallorossi non sono entrati nel “Curi”perché privi della tessera del tifoso. Francamentenon riesco a giustificare la cocciutaggine di chi, apriori, rifiuta di acquisire tale tessera. Le regole, giu-ste o sbagliate che siano, sono regole e , come tali, vanno rispettate. La tifoseria catanzarese è tra lepiù corrette dell’intero panorama calcistico italianoe tra le più sensibili (rammento lo striscione, nell’ul-tima partita casalinga,che ricordava la tragedia diBarletta). Perché non dimostrare che è anche tra le
più disponibili a rispettare le regole?
Amarcord, cari amici! Tanti anni fa, medicodella squadra di calcio regionale allievi alle-nata da Franco Cittadino, mi ritrovai in quel
di Perugia per un torneo nazionale. Nell’incontroUmbria-Calabria, si presentò un ragazzino di 14anni dai capelli brizzolati e con un fisico da coraz-ziere che ci fece ammattire per tutto l’incontro eche vinse da solo la partita. Al ritorno a Catanzarone parlai con il Direttore Sportivo dell’epoca (la-sciamo stare il nome). Dopo qualche settimana glichiesi notizie e lui mi rispose che il Perugia lo valu-tava quattro milioni di lire, troppi per le casse gial-lorosse. Quel ragazzino si chiamava Ravanelli.
Oggi, al “Ceravolo”, l’Aprilia, squadretta mo-desta e inevitabile vittima sacrificale al co-spetto delle maestose Aquile. Eppure, cari
amici, la temo proprio perché non ha nulla da per-dere e c’è il precedente con il Celano che dimostral’insidia di tali partite. Proprio per questo, è neces-sario che i tifosi tornino ad essere il dodicesimouomo in campo. La partita bisogna assolutamentevincerla e, soprattutto, bisogna convincere. In con-temporanea, c’è un Gavorrano-Paganese che ri-schia di essere una magnifica sorpresa per i Nostri.Perché, allora lasciarsi sfuggire la regina di tutte leoccasioni? Il “Ceravolo” torni ad essere una fossadei leoni e i ragazzi di Ciccio Cozza autentici gla-diatori. Solo così il pubblico si avvicinerà sempre dipiù alla squadra. Ma questo Mengoni e gli altri losanno già! Ad maiora.
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Il quarantesimo anniversario della nascita delcalcio ad Aprilia coincide con quella che èstata l’apoteosi per il popoloso centro dell’hin-
terland romano. Dopo anni vissuti nelle catego-rie dilettantistiche, l’ultima stagione ha regalatol’approdo tra i pro alla società del presidenteLazzarini. Società la cui storia calcistica recente sicontraddistingue per gioie miste a incredibili dolori.Proprio così! Undici anni fa, il primo momento storicoper il football di Aprilia è scandito dall’approdo in serieD. Praticamente l’avverarsi di un sogno. Stiamo par-lando della stagione 1999-2000, con un rush finaleche l’Aprilia si aggiudica su Ferentino e Pomezia, sottola guida tecnica di Paolo D'Este, che, a tutti gli effetti,entra nella storia del calcio biancoceleste con l’allorapatron, Massimo Treiani. Nel 2006, poi, dopo diversicampionati di vertice in D con mister Bindi in panca,accade il “disastro”. La squadra, in lotta per l’ago-gnata promozione in serie C2, arriva all'ultima gior-nata, in casa al “Quinto Ricci”, contro il Monterotondo,da prima della classe. Il 7 maggio però, conla città pronta alla festa, le cose non vannocome dovevano. L'Aprilia perde malamentela partita, il campionato e la testa. Si ac-cende un parapiglio tra giocatori, tifosi e di-rigenti. La Giustizia Sportiva usa la manopesante, retrocede il club addirittura in Ec-cellenza, squalificando il campo di gioco sinoal 30 giugno del 2007. Il club viene così rile-vato dal nuovo presidente Umberto Lazza-
rini, che, dopo tre stagioni di transizione, nel2009-2010 acquista il titolo dell’FC Latina, cam-biando denominazione in FC Rondinelle e con-quistando la serie D. Il ritorno in serie D riportaMassimo Bindi sulla panchina biancoceleste e,dopo un avvio non esaltante, poco prima di Na-
tale, la società affida la compagine al tecnico SergioPirozzi. La squadra cambia totalmente marcia e, daibassi fondi della classifica, compie un’autentica ca-valcata che porta alla conquista del settimo posto.Con l'arrivo dell'estate e quindi del nuovo campionato,la società torna finalmente alla nominazione originale,ovvero FC Aprilia, dando il “la” all’apoteosi, rappre-sentata dall’approdo in seconda divisione. L’avvio dicampionato non è dei migliori e a farne le spese è iltrainer Pirozzi. L’avvento di Ezio Castellucci dà il tantoatteso cambio di rotta, con la conquista della vittorianel torneo di serie D. E adesso l’Aprilia vuol difenderea tutti i costi la categoria, dopo aver allestito un orga-nico di tutto rispetto, composto da gente che la se-
conda divisione la conosce bene del calibrodel portiere Bifulco, del difensore Criaco,degli attaccanti Siclari (tra l’altro ex dell’in-contro), Foderaro e del bomber Ceccarelli.Senza contare poi il tecnico Vivarini che,nelle scorse stagioni, s’è fatto apprezzaresulla panchina del Chieti per il giocoespresso dai neroverdi. Una compagine dibassa classifica, ma da prendere con lemolle. Milazzo e Melfi docet.
L’avversario di turno:
L’Aprilia
di Vittorio Ranieri
Vincenzo Vivarini
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S. MARIA DI CATANZARO - CATANZARO LIDO (P.zza Dogana)CATANZARO - SOVERATO - LAMEZIA TERME
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di Giovanni Bevacqua
Il punto di vista
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Forti, anzi fortissimi. Se è vero che ciò che non tiuccide ti fortifica, l’incredibile sconfitta di un paiodi settimane addietro, in rimonta per mano
dell’Aversa Normanna, sembra aver reso ancora piùtosto, caparbio e sorprendente questo giovane,macché giovane giovanissimo, Catanzaro firmatoCiccio Cozza. Rifilarne due al Perugia non è da tutti,soprattutto davanti al suo rumoroso e numerosopubblico, alieno come quello giallorosso nella quartaserie. Rifilarne due al Perugia e trasformarlo nel girodi novanta minuti in “ex” capolista è soddisfazionerara e gustosa, perciò godibile in diffusi, apparente-mente interminabili, attimi di pura euforia. Un po’come il buon cioccolato, quello doc di scuola peru-gina: si scioglie in bocca non appena inizi a gustarlo,e ne vuoi ancora, ancora e ancora. Rifilarne due aiGrifoni non è da Catanzaro, perlomeno da quellovisto negli ultimi anni. Ma non lo è neanche da quellovisto nella sua lunga e importante storia. Perché seè vero, come è vero, che il Catanzaro è stata la primacalabrese ad approdare nel calcio che conta, c’èanche da dire che le Aquile non sono mai riuscite afare bottino pieno al “Curi”, o meglio non erano. Escusate se è poco… scusate se Ciccio Cozza nellasua sempre più comune quanto affascinante arro-ganza, celata da un’accattivante presunzione, nonriesce a controllare bene le parole nel descrivere l’im-mensa soddisfazione di aver portato a termine
un’impresa per molti, e diciamocela tutta, probabil-mente per l’intera tifoseria, impossibile. E invece,contro tutto e tutti, il Catanzaro ha fatto dell’abnega-zione, dello spirito di sacrificio e del gruppo la propriaforza, infrangendo quel muro di scetticismo che dainizio stagione sta “escludendo” i giallorossi dalle po-tenziali aspiranti al salto di categoria. Che venganoora gli “esperti” del settore a parlare di “un semplicecaso” e continuare a dire che questo Catanzaro,quello che porta sempre più impressa la firma di Cic-cio Cozza, non è da primato, non è da promozione.Il campo sta raccontando tutt’altra storia. E alloraben vengano gli scettici, ben vengano i “sapientoni”,se alla fine la verità sarà a loro estranea e continueràa dare ragione a quel “permalosone” di Cozza. Quelneofita che a suon di vittorie e a ritmo di sfoghi arbi-trali sta facendo del suo Catanzaro la squadra dabattere, sta gonfiando il sorriso sul volto del piccologrande uomo coi baffi che, finanche dalla lontanaCina, non ha potuto fare a meno di dedicare un pen-siero ai suoi ragazzi. E loro non hanno perso occa-sione per ripagarlo con l’unica moneta adisposizione: il massimo impegno sul campo. Maper il piccolo grande uomo coi baffi, a differenza ditutti i tifosi, vincere a Perugia non era cosa impossi-bile, in cuor suo ci ha sempre creduto, ha semprecreduto nei suoi ragazzi. Perché lui ha sempre sa-puto fossero forti, anzi fortissimi.
Un Catanzaro più forte dello scetticismo
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Piccinici di Forlì
AVERSA NORMANNA - PERUGIA
CHIETI - MILAZZO
FONDI - ARZANESE
GAVORRANO - EBOLITANA
GIULIANOVA - APRILIA
L´AQUILA - CAMPOBASSO
MELFI - CATANZARO
NEAPOLIS - VIBONESE
PAGANESE - CELANO
VIGOR LAMEZIA - FANO A.J.
Riposa: ISOLA LIRI
1ª GIORNATA04-09-11 08-01-12
ARZANESE - GAVORRANO
CAMPOBASSO - GIULIANOVA
CATANZARO - NEAPOLIS
CELANO - VIGOR LAMEZIA
EBOLITANA - L´AQUILA
FANO A.J. - MELFI
ISOLA LIRI - A. NORMANNA
MILAZZO - PAGANESE
PERUGIA - CHIETI
VIBONESE - FONDI
Riposa: APRILIA
2ª GIORNATA11-09-11 15-01-12
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APRILIA - CAMPOBASSO
AVERSA NORMANNA - CELANO
CHIETI - FONDI
GAVORRANO - FANO A.J.
GIULIANOVA - ARZANESE
L´AQUILA - VIBONESE
MELFI - PERUGIA
NEAPOLIS - EBOLITANA
PAGANESE - ISOLA LIRI
VIGOR LAMEZIA - MILAZZO
Riposa: CATANZARO
3ª GIORNATA14-09-11 22-01-12
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1-2
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ARZANESE - L´AQUILA
CAMPOBASSO - A. NORMANNA
CELANO - GAVORRANO
EBOLITANA - CATANZARO
FANO A.J. - GIULIANOVA
FONDI - VIGOR LAMEZIA
ISOLA LIRI - NEAPOLIS
MILAZZO - APRILIA
PERUGIA - PAGANESE
VIBONESE - MELFI
Riposa: CHIETI
4ª GIORNATA18-09-11 29-01-12
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APRILIA - FANO A.J.
CAMPOBASSO - PERUGIA
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GIULIANOVA - CELANO
L´AQUILA - CHIETI
MELFI - EBOLITANA
NEAPOLIS - ARZANESE
PAGANESE - VIBONESE
VIGOR LAMEZIA - ISOLA LIRI
Riposa: AVERSA NORMANNA
5ª GIORNATA25-09-11 05-02-12
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A. NORMANNA - GIULIANOVA
CELANO - APRILIA
CHIETI - NEAPOLIS
EBOLITANA - CAMPOBASSO
FANO A.J. - CATANZARO
FONDI - PAGANESE
ISOLA LIRI - GAVORRANO
MILAZZO - L´AQUILA
PERUGIA - ARZANESE
VIBONESE - VIGOR LAMEZIA
Riposa: MELFI
6ª GIORNATA28-09-11 12-02-12
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APRILIA - VIBONESE
ARZANESE - CELANO
CAMPOBASSO - FANO A.J.
CATANZARO - CHIETI
GAVORRANO - MILAZZO
GIULIANOVA - PERUGIA
L´AQUILA - FONDI
MELFI - ISOLA LIRI
NEAPOLIS - A. NORMANNA
VIGOR LAMEZIA - PAGANESE
Riposa: EBOLITANA
7ª GIORNATA02-10-11 15-02-12
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A. NORMANNA - CATANZARO
CELANO - CAMPOBASSO
CHIETI - ARZANESE
FANO A.J. - EBOLITANA
FONDI - MELFI
ISOLA LIRI - L´AQUILA
MILAZZO - GIULIANOVA
PAGANESE - APRILIA
PERUGIA - NEAPOLIS
VIBONESE - GAVORRANO
Riposa: VIGOR LAMEZIA
8ª GIORNATA09-10-11 19-02-12
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APRILIA - PERUGIA
ARZANESE - VIBONESE
CAMPOBASSO - MILAZZO
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EBOLITANA - FONDI
GAVORRANO - CHIETI
GIULIANOVA - ISOLA LIRI
L´AQUILA - PAGANESE
MELFI - AVERSA NORMANNA
NEAPOLIS - VIGOR LAMEZIA
Riposa: FANO A.J.
9ª GIORNATA12-10-11 26-02-12
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AVERSA NORMANNA- APRILIA
CELANO - L´AQUILA
CHIETI - MELFI
FONDI - NEAPOLIS
ISOLA LIRI - ARZANESE
MILAZZO - FANO A.J.
PAGANESE - GIULIANOVA
PERUGIA - CATANZARO
VIBONESE - EBOLITANA
VIGOR LAMEZIA - GAVORRANO
Riposa: CAMPOBASSO
10ª GIORNATA16-10-11 04-03-12
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ARZANESE - VIGOR LAMEZIA
CATANZARO - APRILIA
CHIETI - ISOLA LIRI
EBOLITANA - MILAZZO
FANO A.J. - CELANO
GAVORRANO - PAGANESE
L´AQUILA - A. NORMANNA
MELFI - GIULIANOVA
NEAPOLIS - CAMPOBASSO
VIBONESE - PERUGIA
Riposa: FONDI
11ª GIORNATA23-10-11 07-03-12
APRILIA - EBOLITANA
A. NORMANNA - FANO A.J.
CAMPOBASSO - CATANZARO
CELANO - VIBONESE
GIULIANOVA - L´AQUILA
ISOLA LIRI - FONDI
MILAZZO - MELFI
PAGANESE - NEAPOLIS
PERUGIA - GAVORRANO
VIGOR LAMEZIA - CHIETI
Riposa: ARZANESE
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ARZANESE - MILAZZO
CHIETI - APRILIA
EBOLITANA - PAGANESE
FONDI - PERUGIA
GAVORRANO - CAMPOBASSO
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MELFI - CELANO
NEAPOLIS - GIULIANOVA
V. LAMEZIA - A. NORMANNA
Riposa: VIBONESE
13ª GIORNATA30-10-11 18-03-12
APRILIA - VIGOR LAMEZIA
A. NORMANNA - EBOLITANA
CAMPOBASSO - ARZANESE
CATANZARO - VIBONESE
CELANO - ISOLA LIRI
FANO A.J. - FONDI
GIULIANOVA - GAVORRANO
L´AQUILA - MELFI
MILAZZO - NEAPOLIS
PAGANESE - CHIETI
Riposa: PERUGIA
14ª GIORNATA06-11-11 25-03-12
ARZANESE - A. NORMANNA
CHIETI - FANO A.J.
FONDI - CELANO
GAVORRANO - APRILIA
ISOLA LIRI - CATANZARO
MELFI - CAMPOBASSO
NEAPOLIS - L´AQUILA
PERUGIA - EBOLITANA
VIBONESE - MILAZZO
VIGOR LAMEZIA - GIULIANOVA
Riposa: PAGANESE
15ª GIORNATA13-11-11 01-04-12
APRILIA - ARZANESE
AVERSA NORMANNA - FONDI
CAMPOBASSO - PAGANESE
CATANZARO - GAVORRANO
EBOLITANA - ISOLA LIRI
FANO A.J. - VIBONESE
GIULIANOVA - CHIETI
L´AQUILA - VIGOR LAMEZIA
MELFI - NEAPOLIS
MILAZZO - PERUGIA
Riposa: CELANO
16ª GIORNATA16-11-11 04-04-12
ARZANESE - CATANZARO
CELANO - MILAZZO
CHIETI - EBOLITANA
FONDI - GIULIANOVA
GAVORRANO - L´AQUILA
ISOLA LIRI - APRILIA
PAGANESE - A. NORMANNA
PERUGIA - FANO A.J.
VIBONESE - CAMPOBASSO
VIGOR LAMEZIA - MELFI
Riposa: NEAPOLIS
17ª GIORNATA20-11-11 15-04-12
APRILIA - FONDI
AVERSA NORMANNA - CHIETI
CAMPOBASSO - VIGOR LAMEZIA
CATANZARO - PAGANESE
EBOLITANA - ARZANESE
FANO A.J. - NEAPOLIS
GIULIANOVA - VIBONESE
MELFI - GAVORRANO
MILAZZO - ISOLA LIRI
PERUGIA - CELANO
Riposa: L´AQUILA
18ª GIORNATA27-11-11 18-04-12
ARZANESE - FANO A.J.
CELANO - EBOLITANA
CHIETI - VIBONESE
FONDI - MILAZZO
GAVORRANO - A. NORMANNA
ISOLA LIRI - CAMPOBASSO
L´AQUILA - PERUGIA
NEAPOLIS - APRILIA
PAGANESE - MELFI
VIGOR LAMEZIA - CATANZARO
Riposa: GIULIANOVA
19ª GIORNATA04-12-11 22-04-12
APRILIA - L´AQUILA
ARZANESE - MELFI
CAMPOBASSO - CHIETI
CATANZARO - FONDI
CELANO - NEAPOLIS
EBOLITANA - GIULIANOVA
FANO A.J. - PAGANESE
MILAZZO - AVERSA NORMANNA
PERUGIA - VIGOR LAMEZIA
VIBONESE - ISOLA LIRI
Riposa: GAVORRANO
20ª GIORNATA11-12-11 29-04-12
A. NORMANNA - VIBONESE
CHIETI - CELANO
FONDI - CAMPOBASSO
GIULIANOVA - CATANZARO
ISOLA LIRI - PERUGIA
L´AQUILA - FANO A.J.
MELFI - APRILIA
NEAPOLIS - GAVORRANO
PAGANESE - ARZANESE
VIGOR LAMEZIA - EBOLITANA
Riposa: MILAZZO
21ª GIORNATA18-12-11 06-05-12
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PAGANESE 23 15 6PERUGIA 21 15 10CATANZARO 20 14 6GAVORRANO 18 19 13GIULIANOVA 18 11 8VIGOR LAMEZIA 17 9 5L’AQUILA 17 7 4CAMPOBASSO 16 10 8ARZANESE 16 14 12FONDI 12 9 11CHIETI 11 13 13
EBOLITANA 11 7 8NEAPOLIS 11 11 14AVERSA N. 11 7 12ISOLA LIRI (-2) 9 12 10APRILIA 9 9 10VIBONESE 7 9 15FANO (-2) 6 8 10MELFI (-2) 5 5 9MILAZZO 4 5 12CELANO 4 5 18
LA CLASSIFICA
Squadra Punti Reti Squadra Punti RetiF. S. Fioretti (Gavorrano)
Clemente (Perugia)Orlando (Paganese)
Orlando L. (Paganese)
Morga (Giulianova)
Carboni (Catanzaro), Balistreri (Campo-basso), Berardino (Chieti).
CLASSIFICA MARCATORI
F. S.12 Reti
8 Reti
7 Reti
6 Reti
5 Reti
18
Partita Risultato Arbitro Marcatori
MELFI - CATANZARO 0-0 Strocchia di Nola -CATANZARO - NEAPOLIS 3-0 Zappatore di Taranto Carboni (2), SquillaceEBOLITANA - CATANZARO 1-2 Brodo di Viterbo Carboni, EspositoCATANZARO - MILAZZO 1-1 Illuzzi di Molfetta MasiniFANO A.J. - CATANZARO 1-2 Colarossi di Roma Carboni, MasiniCATANZARO - CHIETI 2-1 Martinelli di Roma Carboni, Masini (rig.)AVERSA NORMANNA - CATANZARO 2-1 Mangialardi di Pistoia MasiniCATANZARO - CELANO 1-0 Albertini di Ascoli Piceno EspositoPERUGIA - CATANZARO 0-2 Ripa di Nocera Inf. Accursi, GigliottiCATANZARO - APRILIACAMPOBASSO - CATANZAROL�AQUILA - CATANZAROCATANZARO - VIBONESEISOLA LIRI - CATANZAROCATANZARO - GAVORRANOARZANESE - CATANZAROCATANZARO - PAGANESEVIGOR LAMEZIA - CATANZAROCATANZARO - FONDIGIULIANOVA - CATANZAROCATANZARO - MELFINEAPOLIS - CATANZAROCATANZARO - EBOLITANA MILAZZO - CATANZAROCATANZARO - FANO A.J. CHIETI - CATANZAROCATANZARO - AVERSA NORMANNACELANO - CATANZAROCATANZARO - PERUGIAAPRILIA - CATANZAROCATANZARO - CAMPOBASSOCATANZARO - L�AQUILA VIBONESE - CATANZAROCATANZARO - ISOLA LIRI GAVORRANO - CATANZAROCATANZARO - ARZANESE PAGANESE - CATANZAROCATANZARO - VIGOR LAMEZIA FONDI - CATANZAROCATANZARO - GIULIANOVA
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Romana Monteverde
Aut. Trib. di CZ n. 60 del 2.9.1988-Anno XXIVTiratura: 8.500 copie
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di Pier Santo Gallo
Il punto sul campionato
Sono stati la Paganese e e il Catanzaro a farela parte del leone nella decima giornata delgirone B di Seconda Divisione. Gli azzurro -
stellati, nonostante ben due rigori falliti, hanno bat-tuto tra le mura amiche il Giulianova (sicuramenteuna delle più temibili concorrenti per la zona play-off), grazie alle reti del bomber Orlando e del“baby” prodigio Siciliano, dando l’ennesima provadi forza alle rivali nella corsa diretta per la Prima Di-visione. Corsa diretta in cui è entrata ufficialmenteanche la formazione di Ciccio Cozza con l’incredi-bile successo conseguito nel big match dello sta-dio “Curi”, dove il Perugia ha creato palle gol aripetizione, ma, vuoi per l’imprecisione di Bueno,vuoi per i clamorosi miracoli di Mengoni (portiereche in questa categoria stà dimostrando di fare ladifferenza), non è riuscito a violare la porta dei gial-lorossi, che invece, con la freddezza da grandesquadra, hanno concretizzato le occasioni avute econquistato tre pesantissimi punti. Gli umbri anchequesta volta, nonostante il risultato sfavorevole,hanno comunque messo in mostra il loro grandepotenziale, confermandosi come una delle piùserie pretendenti per il salto di categoria. Altro risultato a sorpresa della giornata è stato lasconfitta dell’Aquila contro il fanalino di coda Ce-lano, con Cunzi e compagni che hanno ancora unavolta dimostrato di mancare di quel qualcosa in piùper fare il salto di qualità.
Quattro gol, due per parte, hanno invece caratte-rizzato lo scontro diretto play-off tra Vigor e Gavor-rano. Lametini raggiunti due volte dagli ospiti, conil solito Fioretti e nel recupero da capitan Miano.Dopo il capitombolo interno contro la Vibonese,solo uno scialbo pareggio per l’Arzanese control’Isola Liri, mentre risale la classifica il Fondi, checon il 2-1 al Neapolis ha raccolto la seconda vitto-ria consecutiva. Stesso risultato anche a Chieti,dove i padroni di casa, grazie ad un colpo di testavincente di Anastasi, hanno battuto un Melfi sem-pre più giù in classifica, mettendosi alle spalle ilmomento no (sei giornate senza successi). Dopol’exploit con il Catanzaro, secondo pareggio di filaper l’Aversa Normanna, bloccata in casa dall’av-versario odierno del Catanzaro, l’Aprilia del “bom-ber” Ceccarelli. Non è bastato invece il primo gol casalingo stagio-nale, realizzato da Bucolo, per permettere al Mi-lazzo di conquistare la prima vittoria stagionale. Isiciliani sono stati infatti raggiunti dopo quattro mi-nuti dal Fano, che ha così conquistato un punto intrasferta che fa comodo, ma che aggrava la posi-zione dei rossoblu, ultimi in classifica agganciatipure dal Celano. È tornata sulla terra infine la Vi-bonese, sconfitta di misura dall’Ebolitana (per laquale sembra funzionare la cura Giacomarro) in un“Razza” che, come tutta la stagione degli ipponici,sembra sempre più stregato.
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“Quando vai a Palermo non toccare le ba-nane”. Lo diceva il mitico Roberto Benigni nelfantastico Jonny Stecchino. Da domenica
scorsa c’è una nuova massima, l’ha scritta CiccioCozza ed è stata inserita nei baci perugina: queicioccolatini prelibati che ti soddisfano l’animaquando rompi il corpo di fondente e trovi il cuoredi nocciola. Tutta la goduria del palato è subitosmontata da quelle frasi mielose, spesso inutili,che avvolgono il dolcetto. Ma da domenica, final-mente, c’è la frase giusta: quella che si lega be-nissimo alle migliaia di frasi d’amore già in circolo,ma rispetto alle stesse, ha un senso di verità as-soluta, programmata, studiata. Altro che filosofia,altro che amore scritto, altro che poesia spicciola.La frase è di Ciccio di Calabria e recita: “Quandovai a Perugia, il primo tempo falli tirare in porta”.E’ facile. Tutto previsto. Tu li fai tirare a iosa fino afar svenire il tuo portierone, nell’occasione Men-goni, e poi li “posterizzi” al minuto 86 con l’ex diturno che, da copione, fa finta di non esultare main cuor suo è troppo felice di aver messo la sup-posta. Così, con aria spavalda e spiazzando tutti,il nostro Cozza ha scritto la frase e la Nestlè, casaproduttrice dei baci perugina, ha già stampato mi-lioni di fogliettini con la nuova frase del mondo del
calcio: “Quando vai a Perugia, il primo tempo fallitirare in porta”. E così, il fortunato allenatore inna-morato che scarterà lo cioccolatino e troverà lafrase di “Ciccio”, nel dubbio amletico, con que-sta frase così come per altre centomila, che siarispondente al vero o sia una immensa baggia-nata, farà la stessa espressione e lo stesso movi-mento di tutti quelli che nello loro vita hannomangiato un bacio e letto una frase. Ovvero, fac-cia schifata e perplessa e poi partirà un vaffa…Ma nel frattempo, credente o meno, ci sarà pia-cere e speranza. Piacere per la cioccolata, spe-ranza che sia vero. Perché? Perché il Catanzaroli ha fatti sfogare per quarantacinque minuti, Men-goni ha ricevuto tredicesima e quattordicesimadel 2013 compreso e alla fine Accursi, come nellefavole più liete, ha baciato il brutto anatroccolo edè spuntato il principe. Mentre nella curva cheospitava gente del sud si preparava la festa e unapasseggiata all’eurocioccolata (in italiano) ma nelleggere le interviste del dopopartita tutti i presentisi son detti: “Mister, almeno a noi poteva dirceloprima. Sapesse che sofferenza!” Si intende, grazielo stesso!
Gianluigi Mardente
Perugia, Cozza e il bacio perugina
Mengoni
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Volevamo un segnale chiaroe forte? E’ arrivato. Il cam-pionato pretendeva un
(primo) indirizzo di riferimento?Lo ha trovato. Inutile cercare ca-villi e fare le pulci alla partita,come pure – specie in qualchecanale televisivo umbro – si è
tentato di fare. Lo scontro di Perugia fra i nomipiù illustri del girone di seconda divisione è statovinto dal Catanzaro e questo significa una cosaben precisa: vincendo in trasferta sul campo dellacapolista i giallorossi sono stati accreditati di di-ritto tra le formazioni candidate alla promozionediretta. Hanno fatto sorridere alcuni luoghi co-muni del post partita, anche da parte di alcunitesserati biancorossi, a proposito di presunto“dominio perugino”, “portiere ospite migliore incampo”, “risultato bugiardo”. Affermazioni che(vere alcune, del tutto faziose le altre) fannoparte della tipica dialettica calcistica quando èdifficile ammettere la superiorità dell’avversario.Non si spiega altrimenti, ad esempio, come la na-vigata piazza umbra abbia parlato in modo…creativo quanto ridicolo di “gol fantasma” a pro-
posito di una spettacolare deviazione di Mengoniin corner. In ogni caso, lasciando che Perugia si lecchi leproprie ferite, è importante sottolineare la provadi carattere, opportunismo e tenuta offerta daAccursi e compagni. La squadra di Cozza, por-tiere su tutti, ha schivato le “unghiate” dei grifoniClemente e Bueno e colpito in chiusura con unterribile uno-due. Fino alla gara interna col Ce-lano il Catanzaro aveva segnato solo con gli at-taccanti. “E’ questa la nostra strategia” avevasostenuto Cozza in sala stampa. Ma al glorioso“Curi” gli schemi giallorossi hanno dimostrato dipotersi evolversi e adattare. E oltre al valore in-trinseco della vittoria la vittoria di Perugia ha datoulteriori certezze: 1) Accursi (ndr, avete notato lasomiglianza col mago Casanova di Striscia?) saràun perno della squadra. Dopo qualche presta-zione non al top l’ex biancorosso ha pure trovatola via della rete e pure nella gara più improbabile.2) Mengoni ha confermato le sue ottime dotidopo alcune reti consecutive incassate nelle ul-time giornate; 3) il gran gol di Gigliotti dimostrache finalmente anche la panchina è più affidabilee può risolvere parecchie situazioni.
Risponde il giornalista NICO DE LUCA
La “storica” vittoriadi domenica scorsaa Perugia un buon
viatico per il Catanzaroverso la promozione?
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Cara, vecchia, inguaribile tifoseria giallorossa.Nonostante il settore distinti, vero terrore degliallenatori di turno, sia chiuso al pubblico, i
commissari tecnici nostrani non hanno perso il vi-zietto di dire sempre la loro, spesso a sproposito espesso ancora in maniera inopportuna. Ma non solo.Anche in tribuna stampa tra i colleghi giornalisti, mer-coledì scorso in occasione del turno infrasettimanale,abbiamo sentito le prime critiche rivolte all’allenatore,sol perché nelle ultime due giornate la squadra nonsi era certo espressa al meglio. Ecco allora criticareil tecnico perché ad Aversa si è abbassato il baricen-tro di gioco dopo il gol del vantaggio, o ancora, con-tro il Celano perché tardano le sostituzioni. Signori,ma siamo seri per cortesia. Per chi lo avesse dimen-ticato, veniamo da un fallimento e la stagione è par-tita in notevolissimo ritardo. Mister Cozza ha firmatoun contratto in bianco, non sapendo nemmeno inquale categoria il Catanzaro avrebbe giocato. Hacostruito, insieme alla società, una squadra piùche competitiva; ha creato un gruppo compattoed entusiasta, come puntualmente ripete qual-siasi calciatore in occasione delle varieinterviste. Ha impostato un modulo digioco che diverte, in ogni partita giocaper vincere, sia in casa che fuori e fi-nora c’è riuscito ben sei volte su ottopartite (addirittura storico il successo di domenicascorsa al “Curi” di Perugia). Non si è mai nascostodietro un dito o dietro scusanti che sarebbero state
plausibili. A Catanzaro è arrivato per vincere e vuolefarlo sin da subito, senza programmi triennali e viadicendo, perché sa che la piazza ha bisogno di en-tusiasmo e di tornare nel calcio che conta nel piùbreve tempo possibile. E allora, se forse qualche er-rore può averlo commesso o potrà commetterlo infuturo, lo si lasci lavorare tranquillo. A nostro avvisoè allenatore capace non solo sul terreno di gioco, maanche nei rapporti con il suoi ragazzi e con la so-
cietà. Sa scegliere. Ha voluto, ad esempio,a tutti i costi Simone Masini. Stiamo tuttivedendo quanto vale questo calciatore,tecnicamente fortissimo e che potrebberestare alla guida dell’attacco giallo-rosso per anni ancora, offrendo garan-
zie di qualità anche in categoriesuperiori. Non badi a loro, mi-
ster, e pensi solo a riportarciin alto. Tanto qui si è criti-
cato anche un certoCarletto Maz-
zone….
CATANZARO:Viale Pio X, 64 - Tel. 0961.532615
CATANZARO LIDO:V.le Magna Grecia, 197 - Tel. 0961.789275
di Claudio Pileggi
Ciccio Cozza
28
Viale Emilia, 98 - CATANZARO - Tel. 0961.764531e-mail: [email protected]
Via T. Campanella, 103 - 88100 CatanzaroTel. 0961.772418
Via T. Campanella, 90 - Mater Domini (CZ)Tel. e Fax 0961.775370
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Quinta giornata del campionato diDivisione Nazionale C, la PlanetGroup Catanzaro è impegnata
questa sera sul parquet del PalaGiovinocon avversaria il C. U. S. Taranto. Le duevittorie casalinghe firmate a scapito di Be-nevento e Salerno sono il fieno nella ca-sina catanzarese sino ad oggi, le duesconfitte subite a Monteroni e ad Airolahanno come fattor comune le defezionicui ha dovuto far fronte in questo avvio distagione coach Fabrizio Tunno. A Monte-roni era assente Pate; sette giorni fa si èdovuto fare a meno di Cattani, sostanzial-mente non si è potuto contare su Fall, siè avuto lo stesso Pate reduce da stato in-fluenzale. E’ innegabile, a questo punto,che la Planet possa soffrire di tali circostanze e ciòin considerazione del fatto che pur potendo disporredi atleti giovani e talentuosi, non si possa preten-dere da un inserimento “massivo” o quasi nel quin-tetto la capacità di aver la meglio su avversariecomunque superiori, in tali condizioni, dal punto divista dell’esperienza. Contro Taranto, squadra chepresenta roster di assoluto livello, sarà compitoarduo conquistare la terza affermazione. La compa-gine pugliese viaggia con 6 punti in classifica dopola vittoria esterna di Monteroni, solo due punti inmeno rispetto alla coppia Venafro-Pallacanestro Be-nevento, in vetta a punteggio pieno. Ma i due puntinon possono essere mancati dalla Planet nel con-fronto di oggi, anche perché si è attesi dall’insidiosagara esterna di Napoliin programma nel pros-simo turno. CoachTunno analizza il mo-mento attuale dellasquadra: “Taranto èsquadra competitiva,gli esiti delle partite danoi disputate in tra-sferta sono stati inqualche modo compro-messi dalle condizioni
di forma precarie di alcuni nostri atleti dimaggiore esperienza, per non parlare poidell’infortunio subìto da Scuderi propriocontro Airola. Dobbiamo certo migliorare,siamo consapevoli degli errori commessi,conosciamo i nostri limiti, su questo ab-biamo lavorato in settimana per miglio-rare, importante sarà non avere momentidi flessione evidente e prolungati comequello “vissuto” affrontando Salerno dopoaver acquisito un vantaggio 22 lunghezzeal 24’ e rimettendo in dubbio una vittoriameritata; come quello “accusato” controAirola fra prima e seconda frazione e inavvio di terzo periodo, ritrovandoci sottodi 18 lunghezze. Questa squadra ha ca-rattere, qualunque atleta scenda in
campo vuol dare il massimo, motivo per cui si va aspiegare, fra l’altro, la rimonta sfiorata proprio ad Ai-rola nel corso dell’ultima frazione”. Una gara che haevidenziato le prestazioni di Pellicanò e di Saccardo.Proprio Toni Saccardo fa il punto dopo le primequattro giornate, riguardo la squadra e il campio-nato nella sua totalità: “Un campionato equilibrato,co n risultati che ogni settimana portano sorpresee, al momento, solo Venafro e Benevento sembranoevidenziare continuità di prestazioni e risultati. Noisiamo un gruppo che deve crescere, anche noi ele-menti di maggiore esperienza dobbiamo migliorarenel proporre le nostre prestazioni, per essere di va-lido supporto a quanto proposto dai più giovani”.Attende il folto sostegno del pubblico il presidente
Felice Saladini: “Sap-piamo che vi è tanto dalavorare, ma lo spiritodi chi vuol far bene èevidente in tutto ilgruppo. I nostri soste-nitori tanto si aspettanoda noi, da parte dei no-stri atleti vi è tutta la de-terminazione a dare iltutto per tutto per con-cretizzare tali attese”.
di Marino GentileLa Planet Groupattende il C.U.S. Taranto
Antonio Saccardo
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Via A. Turco, 6 - 88100 Catanzaro (CZ)
Tel: 0961745135
mail: [email protected] - www.baramalfi.czweb.it
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Si è conclusa anche la terzagiornata del campionatodi calcio a cinque, serie
C1 e si intravedono già i primiscatti delle squadre più blaso-nate. Sicuramente, quello piùconsistente è stato della Catan-zarese Stefano Gallo, del presi-dente Antonio Alfieri, che siritrova in completa solitudine intesta alla classifica. La consi-stenza del passo in avanti stànel fatto che i “giallorossi”, quin-dici giorni fa, hanno battuto, al“Botteghelle” di Reggio Cala-bria, il quotato Cataforio, squa-dra che, nella stagione scorsa, è risultata essere la“bestia nera” della compagine del capoluogo cala-brese. Una vittoria in cui tutti speravano ma che,anche il più ottimista dei tifosi catanzaresi, non im-maginava potesse arrivare, al termine di una presta-zione particolarmente convincente e con il piglio diuna squadra scesa in campo a dettar legge. Un’altranota positiva da aggiungere è data, sicuramente, dalfatto di essere stata capace di dare continuità a que-sto importante risultato, bissando l’impresa, tregiorni dopo, nel “derby” di Coppa Italia, contro l’altrasquadra cittadina dell’Atletico Catanzaro. Se ciò nonfosse sufficiente, proprio sette giorni fa, ha calato ilpoker di vittorie, nella terza giornata di campionato,in cui ha battuto, tra le mura amiche, un’ostica Cittàdi Fiore. Questo ciclo positivo di risultati le consente,per il momento, di guardare dall’alto tutte le altresquadre. Altro passo in avanti, che vale la secondaposizione in classifica, è stato compiuto dal Krotondi Antonino De Santis che, al termine di una presta-zione impeccabile, ha liquidato, con un perentorio 4a 2, che non lascia spazio alle recriminazioni, il quo-tato Atletico Catanzaro del Presidente Leo. Un cosìprestigioso successo, ottenuto con grande autore-volezza, inserisce la squadra pitagorica tra le preten-denti al successo finale di questo sempre più incertocampionato. E’ arrivato anche il primo pareggio sta-gionale per la “corazzata” Odissea 2000 di LeoTuoto, che si è vista costretta al pari casalingo da uncoriaceo e mai domo Fabrizio. La squadra di misterCimino abbandona, così, l’ultimo posto della classi-fica e riceve un’iniezione di fiducia, non da poco, uti-lissima per il prosieguo della stagione. Riprende la
marcia, dopo lo stop casalingo didue settimane fa, imposto dal-l’Odissea 2000, il forte CalabriaOra, con una vittoria tanto netta,quanto scontata sul Citrarumche, paga un inizio di stagionenon proprio esaltante: è, questa,la quinta sconfitta stagionale (traCoppa Italia e campionato) in al-trettante partite finora disputate.Ora, se vorrà uscire da questomomento nero, dovrà certa-mente cambiare rotta, rimboc-carsi le maniche e, soprattutto,farlo in fretta. Anche il Città diPaola ha avuto la meglio sul
Serra Calcio a 5: netta è stata la vittoria casalingaper 5 a 1, che pone la squadra del giovane tecnicoLattuga al quarto posto della classifica e al centrodelle attenzioni da parte degli addetti ai lavori. A farcompagnia al Citta di Paola, al quarto posto dellaclassifica, c’è il Lokron di mister Alia che, grazie all’eccellente vena realizzativa del suo “bomber” e ca-pitano Alfredo Gnisci, si è sbarazzata, non certa-mente in maniera agevole, di un avversario forte equotato che, però, stenta a decollare: il Cataforio dimister Vazzana. Da sottolineare, infine, la metamor-fosi di gioco e personalità, che sembra aver avuto,rispetto alla passata stagione, l’Amantea Calcio acinque guidata da Claudio Prati, suo trainer storico.La squadra blucerchiata, dopo aver fatto tremarel’Atletico Catanzaro nella gara di due settimane fa, siè ripetuta sette giorni dopo con un’altra splendidaprestazione, ma, questa volta, contrariamente allagara precedente, è tornata a casa con tre preziosis-simi punti, conquistati con merito e personalità con-tro una squadra, quella del Rende di mister Stancati,esperta e accreditata, alla vigilia di questa stagione,tra le pretendenti al titolo finale. E’ ancora presto perdare giudizi, ma sicuramente, guardando l’avvio distagione, questo è uno dei campionati di serie C1più incerti degli ultimi anni, con molte squadre capacidi rivelarsi competitive, in grado di mettere in diffi-coltà quelle squadre partite con credenziali maggiorie attrezzate per fare il salto di categoria. E, siamocontenti nel dirlo, le squadre catanzaresi fanno partedi questa ristrettissima cerchia.
Toni Rotundo
Serie C1: il punto dopo la terza giornata
Derby di Coppa Italia: Atletico / Catanzarese