catanzaro vs carrarese

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 14 - Domenica 14-04-2013 - CATANZARO - CARRARESE Per la tua pubblicità CHIAMA lo 0961.771879 333.8247197 Per la tua pubblicità CHIAMA lo 0961.771879 333.8247197 www.ilgiallorossonline.it

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Catanzaro VS Carrarese

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 14 - Domenica 14-04-2013 - CATANZARO - CARRARESE

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Il pari racimolato domenica scorsa a Prato, lascial’amaro in bocca, e spieghiamo perché: in tre soleoccasioni la squadra giallorossa si è recata in tra-

sferta in questo campionato con un atteggiamentoutilitaristico e finalizzato al raggiungimento dell’obiet-tivo minimo del pari, ed in tutte le occasioni taleobiettivo è stato raggiunto: a Pagani, ad Andria e, ap-punto, a Prato. Questo dimostra che se il Catanzarofosse stato più “saggio” e avesse affrontato altre gare,perse invece in malo modo, anche in casa, con un at-teggiamento ed un modulo tattico più prudente eda t t e nd i s t a ,forse a questopunto del cam-pionato si sa-rebbero potutiavere quei cin-que-sei punti-cini in più inclassifica chea v r e b b e r oconsentito dilottare ancoraper un piazza-mento in zonaplay off. Manaturalmenteè un ragiona-mento fatto colsenno del poi,ed ormai quelche è stato èstato. Del resto, se si vogliono raggiungere obiettiviimportanti occorre rischiare, lo sappiamo bene. Mi-ster Zeman, ad esempio, per restare fedele al suospregiudicato credo tattico, ha vissuto, e fatto vivereai tifosi delle sue squadre, tantissime gioie ma anchequalche dolore. Certo, considerato l’obiettivo mi-nimo della salvezza cosa quasi raggiunta, quanto av-venuto in questo campionato servirà a mister Cozza

per il prossimo. Del resto, occorre pure fare espe-rienza per diventare grandi allenatori e dopo l’exploitdello scorso campionato, un anno di transizione nonguasta, ed una tranquilla salvezza può essere consi-derato obiettivo gratificante. E veniamo allo stadio.Lo diciamo apertamente: il progetto di ristruttura-zione così com’è non ci piace. Cinque milioni di euronon sono pochi e riteniamo che si sarebbe potutofare di più. A parte la palazzina con annesse sala e tri-buna stampa, spogliatoti e sala Digos, si sarebbe po-tuto prevedere la copertura del settore Distinti, ove

ricavare laT r i b u n ad’Onore, cosìcom’è in quasitutti gli stadid’Italia. Si sa-rebbe potutoravvicinare lecurve al ter-reno di gioco,collegate co-munque allatribuna e rive-dere il piaz-zale antistantelo stadio. Epoi: se si fa ilterreno digioco centralein erba sinte-tica e quindi

sempre utilizzabile, perché non utilizzare i fondi pre-visti per il campo “B”, il cui terreno sarebbe un dop-pione di quello principale, proprio allo scopo diravvicinare le curve? Esiste da tempo un progetto re-datto dalle associazioni giovani ingegneri e giovaniarchitetti di Catanzaro che ci piace molto di più… nepubblichiamo una foto e la sottoponiamo al giudiziodei nostri lettori.

Esperienza è fatta di Claudio Pileggi

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Dopo il buon punto ottenuto al “Lungobisenzio”di Prato, oggi i ragazzi di mister Cozza hannola possibilità di tornare alla vittoria e mettere

una seria ipoteca al discorso salvezza. Al “Ceravolo”scenderà in campo la Carrarese del Presidente ono-rario Alena Seredova moglie di Gigi Buffon. Il nu-mero uno bianconero è un carrarese doc ed hadeciso di acquisire nel luglio 2010 delle quote dellasocietà giallo blu assieme all’ex presidente del PisaMaurizio Mian e al calciatore livornese Cristiano Lu-carelli. Mentre lo scorso luglio ha rilevato tutte lequote societarie diventando azionista unico dellaCarrarese. Ma nonostante una società importante, ilcammino dei toscani non è stato dei migliori. Oggi,infatti, la Carrarese lotta per evitare l’ultimo posto inclassifica e la retrocessione diretta in seconda divi-sione. La squadra di mister Iaconi spera di salvarsiai play out ecco perché quella odierna sarà una verae propria battaglia. Attualmente i giallo blu sono ul-timi in classica con 17 punti assieme a Barletta e Sor-rento. Solo quattro vittorie ottenute in campionato(due nel girone d’andata ed altrettante in quello diritorno) 5 pareggi e ben 17 sconfitte (è la squadrache ha perso di più). Devastante l’inizio di campio-nato con 6 battute d’arresto consecutive interrottasolo dalla vittoria col Prato alla settima giornata. Poi

altre due sconfitte ed una serie di pareggi tra i qualiquello allo stadio dei Marmi col Catanzaro. Una cu-riosità, prima del pareggio di domenica scorsa incasa con l’Andria, quello contro la squadra di CiccioCozza era stato l’ultimo pareggio casalingo (2 a 2 conreti di Fioretti al 13’, Makinwa al 52’, Russotto al 70’e Mancuso all’87’). Dopo di allora, infatti, la Carra-rese ha conquistato due vittorie interne con Noce-rina e Sorrento e ben 9 sconfitte. A rendere menopesante il girone di ritorno c’è stata la vittoria esternaa Gubbio. La squadra di mister Iaconi (terzo allena-tore stagionale dopo Sabatini e Di Costanzo) detieneassieme al Catanzaro di Cozza il triste primato di di-fesa più battuta del girone B con 43 reti, ma rispettoai giallorossi segna molto meno ben 26 gol (33 retiper Masini e compagni). Tra gli ex in campo, oltre aRussotto tra le aquile, c’è Fabrizio Anzalone che vestila maglia giallorossa nella stagione 1997-98 (10 pre-senze e 2 gol). Vista l’importanza della gara i toscanitenteranno di portare a casa almeno un punto gio-cando molto coperti. Iaconi farà giocare la sua squa-dra con un 4-1-4-1: Piscitelli tra i pali Bregliano,Vannucci, Pestrin, Benassi in difesa, Anzalone da-vanti il quartetto arretrato, Orlandi, Corrent, Ma-kinwa, Ciceretti a centro campo con Mancuso unicapunta.

La Carraresedi Gigi Buffon

di Luigi Conforto

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ASEGNI particolari: professionistaserio. Se alla tifoseria giallorossasi dovesse chiedere di indicare

un calciatore su cui contare ad occhichiusi, in tanti farebbero il suo nome. Arrivato a Catanzaro nell’estate del2011, è stato uno degli elementi a cuiil presidente Cosentino ed il tecnicoCozza hanno affidato il compito di dareil via all’ambizioso progetto di ripor-tare il Catanzaro nelle categorie piùadeguate alla sua tradizione.Salvatore Carboni (Sasà per i suoicompagni di squadra), 34 anni loscorso 11 gennaio, è l’elemento chetutte le squadre vorrebbero nel loroorganico. Educato, professionale, tec-nicamente apprezzabile, è sempre di-sponibile con tutti. Nel corso della sualunga carriera calcistica, iniziata tra iprofessionisti nel campionato ’95-’96,ha vestito la maglia di Pescara, Porto-gruaro, Grosseto, Gela, Monza,Isernia, Sampdoria e Tempio. Nella passata stagione, con lamaglia del Catanzaro, hacollezionato 33 presenze an-dando a segno per undicivolte. Gol pesanti che hannocontribuito alla vittoria finaledel campionato della squadragiallorossa. Oggi, Carboni,dopo un inizio di campio-nato in chiaro scuro(come pure la classificadella squadra giallo-rossa), ha dovutoadeguarsi alle sceltetecniche del mister.Ha accettato senzadire nulla ed in silen-zio aspetta che qual-cuno gli chiedaancora di dare il suocontributo. Carboni, no-nostante tutto, corre,suda e si impegnacome ha sempre fatto.Un atteggiamento che,alla fine, come in tanti siaugurano, lo ricompen-serà. Qual è il tuo più belricordo calcistico?Ad essere sincero ce nesono diversi che miporto dentro. A vo-lerne scegliere più diuno potrei dire il

primo gol segnato tra i professionisti ela vittoria del campionato di C1 con ilGrosseto nell’ultima giornata. Ricordoche vincemmo a Padova per 1-0. Sinoad oggi, credo, il più importante tra-guardo calcistico.

La tua migliore partita dispu-tata? Forse quella gio-cata a Catanzarocontro il Bar-letta nellaprima gior-nata di questocamp iona to .

Una partita in cuiho anche se-gnato due gol.

Quale,invece,

la tua peggiore partitadisputata?Questa è una domandaa cui rispondere nonsarà facile. Non perchénon ci sia una partita incui non abbia giocatobene ma perché di par-tite “no” ce ne sonostate tante e tra letante non ne potrei in-dicare una sola. (La ri-sposta è stataaccompagnata da unsorriso sul volto diCarboni) Qual è stato il

Il calcio mi ha fatto uomo. E’ uno sportche ti mette alla prova giorno dopogiorno, ti fa crescere, ti dà, ti toglie, ti

ferisce... Per me il calcio è la vita.“ “

di Francesco Iuliano

Salvatore “Sasà” Carboni:professionista esemplare

percorso che ti ha portato ad es-sere un calciatore e chi ha credutomaggiormente in te? Mio padre prima di tutto. Poi devomolto a mister Domenicali che voi co-noscete bene, che mi ha voluto con luiper diversi anni. Con lui ho imparatotantissimo. Ho imparato a stare incampo ed a comportarmi Qual è la rinuncia più grandeche la carriera ti ha imposto?Credo che la lontananza da casa,dai miei genitori e dalla mia famigliain generale sia stata la più granderinuncia della carriera. Sono andatovia da casa a sedici anni e non èstato facile aver rinunciato alla loropresenza quotidiana.

Cosa hai imparato dallo sport?Tantissimo. Soprattutto il calcio mi hafatto uomo. E’ uno sport che ti mettealla prova giorno dopo giorno, ti fa cre-scere, ti dà, ti toglie, ti ferisce, ti offrela possibilità di rimediare e di impararequalcosa dagli errori fatti. Per me il cal-cio è la vita.Qual è stata la chiave del tuo suc-cesso: la determinazione, l'umiltà,la fortuna o … cos’altro? Credo che la passione e l’umiltà deb-bano essere due elementi imprescin-dibili per potersi affermare in questosport.C’è una squadra con cui ti piace-rebbe giocare?Sicuramente una squadra sarda. LaTorres ad esempio. Questo è stato dasempre un mio desiderio. Tornare inSardegna è sempre bello per me e nonmi dispiacerebbe poter finire la car-riera proprio nella mia regione.Ora, però, cambiamo argomento. La-sciamo lo sport per passare un pò alSasà Carboni di tutti i giorni.

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CuriositàNome Salvatore cognome Carbonidata e luogo di nascita Bosa(Nuoro), 11 gennaio 1979 altezza1,65 peso kg 61 segno zodiacalevergine.C’è un oggetto che porti semprecon te?No, nessuno in particolare.Qual è il più bel regalo che ti sipotrebbe fare?Il massimo che potrei chiedere é sal-vare il Catanzaro con un mio gol.Ecco, questo credo che sia veramente il più bel regaloche mi si potrebbe fare.Chi inviteresti a cena?Ce ne sarebbero due. Il primo è Del Piero per quelloche ha fatto in carriera e perché è stato un campioneche ho sempre ammirato. Poi inviterei a cena BeppeGrillo. Chissà che non mi potrebbe aprire gli occhi. Il tuo incubo ricorrente? Quello che un giorno tutto questo dovrà finire.Hai un sogno ricorrente?Si. Mi piacerebbe tanto poter aprire una scuola calcioed insegnare questo sport ai bambini. Magari tuttoquesto in Sardegna, con la mia gente.Qual è stato il momento più emozionante dellasua vita? Sicuramente quando, a sedici anni mi sono fidanzatocon Elena, la mia attuale compagna.Hai altri interessi?Si, con i miei fratelli stiamo avviando un’attività com-merciale. L’intenzione è quella di aprire un bar con di-verse opzioni. Speriamo di riuscire a realizzarlo. Attrice preferita?Jessica AlbaUltimo cd comperato?Quello di Renato ZeroGenere musicale preferito?Mi piace ascoltare tutta la musicaCanti mai sotto la doccia?Si, spesso. Canzone preferita?Knoching on heavens door dei Guns and Roses

Vacanza ideale?Venendo dalla Sardegna sicuramenteal mare, ma ultimamente sono an-dato in Spagna ed in Francia. Ora mipiacerebbe andare a New York. Un pregio di Salvatore Carboni?Non saprei, forse l’umiltà. Ma prefe-risco che a dirlo siano gli altri, chi miconosce. Un difetto?Permaloso, molto.Aggettivo per definirti

Non soQualità che apprezzi di più in un uomo.La sincerità prima di ogni cosa e l’umiltà.Qualità che apprezzi di più in una donnaSoprattutto l’umiltà e la bellezza.Sei vanitoso?Un pochino!!!Quanto tempo passi davanti allo specchio ?Abbastanza.Cosa hai imparato dalla tua famiglia ?Tutto quello che sono. Sono fiero di appartenere allamia famiglia. Grazie a loro so cosa è il rispetto deglialtri e, soprattutto, essere umili.Ti ricordi come hai conosciuto tua moglie?Se devo essere sincero è stata lei a volermi conoscereSe la dovessi definire in una parola?Speciale, unica.Cosa ti piace di più di leiPer me è tutto e non so cosa sarei e cosa farei se nonci fosse.Cosa non sopporti di leiLa sua testardaggineDa 1 a 10 quanto conta nella vitail denaro 8l’amicizia 10l’amore 10la salute11la famiglia 11l’onestà 10la bellezza 7il sesso 8

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Periodico sportivo indipendente

Anno I° - n. 14 del 14.04.2013 - Tiratura: 5.000 copieReg. Tribunale di Catanzaro n. 15 del 25.10.2012

DIRETTORE RESPONSABILE E COORDINAMENTO GIORNALISTICO

Claudio Pileggi

EDITORELuigi Conforto - info: 333.8247197 - 331.7928935

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀOndaCalabra s.n.c. - Via L. Gariano - Catanzaro - Tel. [email protected]

FOTO: Cosimo Simonetta

PROGETTO GRAFICO E REALIZZAZIONEStudiograficomaio - Via Indipendenza, 4 - 88069 Stalettì (CZ)

info: 0961.918427 - 339.2215585

STAMPA: Graficherre di Francesco RaffaeleVia P. F. Fiorentino, 6 - Catanzaro - Tel. 0961.792692

Catanzaro: Piazzetta Osservanza

Tel.0961.532870

Soverato: Via Risorgimento, 26

Tel. 0967.23933

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E’ormai fuga conclamata quella dell’Avellino. Dopo lavittoria nell’anticpo di Gubbio, per gli Irpini sono bencinque i punti di distacco dalla seconda, e ad aumen-

tare le possibilità dei biancoverdi di certo contribuisceanche la sconfitta del Latina, che è costata addirittura lapanchina al tecnico Pecchia.E’ proprio strano il gioco del calcio: ci sono tecnici che“saltano” a 4 giornate dal termine pur essendo ancorapotenzialmente in corsa per la promozione diretta e coni playoff ormai centrati, un pò quello che successe a Ca-tanzaro tanti anni fa con mister Lavezzini. Tornando alLatina, c’è comunque da evidenziare che la sconfitta nellatrasferta di Benevento, rende meno determinante l’in-contro di oggi con la capolista che ora si trova a 8 puntidi distanza e anzi i Laziali devono stare attenti alle spalle,visto l’avvicinamento di non poche squadre, sia lo stessoBenevento che si insedia nella zona playoff in solitario,ma soprattutto della Nocerina (che con la vittoria sul Via-reggio per 3-1 raggiunge proprio il Latina) e anche il Pisache con i 3 punti conquistati a Sorrento rientra in pienacorsa. A questo punto, sembra evidente che l’unica realeminaccia rimasta sul cammino dell’Avellino verso la serieB attraverso la promozione diretta sia il “super” Perugia,super perchè non ci potrebbe essere altra definizione peruna squadra come quella di mister Camplone che con lo0-1 nella trasferta di Frosinone centra l’ottava vittoriasulle ultime nove gare disputate. Grande merito va al tec-nico Camplone - ricordiamolo ancora una volta, ingag-

giato ad ottobre a seguito dell’esonero di Battistini,il cuiarrivo ha letteralmente trasformato la squadra e di con-seguenza modificato gli scenari di una compagine che alsuo arrivo aveva, tanto per capire, tre punti in più del Ca-tanzaro.Punto importante, direi addirittura prezioso quello con-quistato dal Catanzaro domenica scorsa.E’ un pareggio positivo ma ovviamente non servirà anulla se il Catanzaro non conquisterà oggi i tre punti conla Carrarese, capitalizzando quanto di buono fatto settegiorni fa. Nonostante siamo ancora nel pieno della ba-garre finale con una salvezza ancora da conquistare, cipare impossibile tuttavia sorvolare sulle continue inge-nuità commesse settimanalmente da alcuni nostri calcia-tori, che continuano imperterriti a replicare i soliti errorisenza mostrare alcun segno di miglioramento, con l’en-nesima espulsione di Sirignano. In ogni caso, bravi i re-stanti dieci a reggere la veemenza dei toscani, portandoa casa il punto.Con questo pareggio il Catanzaro allunga di un puntosulla quint’ultima Viareggio che, come detto, ha persoin casa con la Nocerina. A quattro giornate dal termine del campionato, tre puntidi vantaggio sul Viareggio consentono ai giallorossi diguardare con fiducia ai prossimi impegni ed all’obiettivodella salvezza. Ma prima, ovviamente, c’è da battere la Carrarese. Forza Catanzaro!

di Emanuele VartoloL’Avellino va,

ma il Perugia è stratosferico

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- Sig. CiAmBrone frAnCeSCo con punti 5, si aggiudica il primo premioconsistente in un accessorio tecnico GiVOVa.

- Sig.ra SpinoCChio loredAnA con punti 5 si aggiudica il secondo premio consistente in un biglietto di tribuna laterale.

ogni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà ten-tare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà asse-gnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino

entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti.Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0).Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento delsettore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato(“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro).Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Ca-tanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.il-giallorossonline.it” nella sezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i datianagrafici (data e luogo di nascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà con-siderato vincitore chi lo avrà inviato per primo.

NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

Sig. Antonio CArdAmone, ritira il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa.

I VINCITORi DELLA SCORSA SETTIMANA

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Gare del 28-04-2013 PRONOSTICO RISULTATO ESATTO

I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti:

Classifica parziale per le prime dieci posizioni:

ESi LaB, composta da unteam di Tecnici Qualificati,nasce con l’obiettivo di for-

nire servizi su tutti i problemi chele aziende devono affrontare nelsettore ambientale ed agroali-mentare. il laboratorio è iscrittonel Registro Regionale dei Labo-ratori di analisi non annessi alleindustrie alimentari ai fini dell’au-tocontrollo fin dal 2006.il laboratorio è accreditato aC-

CREdia in conformitàalla norma UNi CEi ENiSO/iEC17025 edopera con sistema diGestione per la Qualitàcertificato UNi EN iSO9001:2008. Strumen-tazione all’avanguardiae costante addestra-mento del personalegarantiscono al clienterapidità, affidabilità deldato analitico e consu-lenza sempre aggior-nata.

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BeneVento - noCerinA

1 - CiAmBrone VinCenzo 31

2 - noSdeo leonArdo 29

3 - VArone Angelo 28

4 - CAStAgnA ArnAldo; opipAri pAolo; gAllo StefAno; 25

4 - CiAmBrone frAnCeSCo; modUgno Antonio; gACCettA fortUnAto 25

10 - fASAno rAffAele (1944); de SienA federiCo; torChiA eliSA 24

10 - lAmAnnA flAVio 24

pAgAneSe - froSinone

Sorrento - CAtAnzAro

CONCORRENTE PUNTI

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di Carlo Talarico

CATANZARO

Francesco COZZAAllenatoreGazzetta del Sud25 marzo 2013

Con me forse vogliono scherzare.Non hanno capito che non se lopossono permettere“ “ Il Perugia non ha rubato nulla.

Siamo riusciti a fare due gol sol-tanto perché gli umbri hanno mol-lato

“ “RESTO DEL MONDO

Carlo MAZZONE - Allenatore

“Guerino GOTTARDI - Calciatore

“Giovanni TRAPATTONI - Allenatore

Partita finisce quando

arbitro fischia

Dicevano: Maz-zone è il Trapat-toni dei poveri.Rispondevo: amicimiei, Trapattoni èil Mazzone dei ricchi

Mi hanno tirato fuoridall’armadio, ero unpo’ impolverato mavado bene lo stesso

Secondo me siamo inun grande pozzo di pe-trolio greggio ma nonsiamo ancora capacidi estrarlo tutto

“ “ “Giuseppe COSENTINOPresidente - Corriere della Calabria27 settembre 2012

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Catanzaro, dove la noiaè bandita

di Nico De Luca *

Non si può dire proprio che qui a Catanzaro si vi-vano momenti di monotonia calcistica! Le ritualidiscussioni sulle scelte e le esternazioni di Cozza,

sulla volontà e la passione di Cosentino e sui contenutidel progetto per lo stadio “Ceravolo” stanno animandoquesta stagione agonistica nata sotto il caldo entusia-smo della promozione epoi entrata via via in unclima più “temperato”. Dicerto, una volta acclarata laimpossibilità di competerein alto, avremmo fatto vo-lentieri a meno di qualcheaffanno in zona bassa. Ma èun rischio che ci può stareconsiderando che siamouna matricola del torneo.L’importante è uscirnefuori al più presto. Il fiatonedelle ultime settimane èspiegabile coi frequenti annunci di cambi di obiettivoche giocatori e pubblico hanno dovuto registrare du-rante il corso del campionato. L’esiguità del numerodi squadre di questo girone ed un po’ di confusionetattica dovuta anche ad una rosa estremamente ampiaper una società giovane, hanno contribuito a perderedi vista quello che era e che deve rimanere il torneoche volge al termine : un buon campionato di transi-zione. Una stagione in cui tutti, ma proprio tutti, po-tessimo testare la rispettiva maturità: dal tecnicoesordiente alla pletora di calciatori, dai giornalisti ai ti-fosi, dal presidente all’impianto di gioco. L’ambientein senso generale è quello che da più garanzie: le tanteesperienze passate – sia belle che negative – hanno in-segnato che migliori soddisfazioni sono state ottenutedopo opportuna programmazione e doveroso assesta-mento. Anche di recente (anno dell’ultima serie B)

abbiamo sperimentato che impennate precoci in avantilasciano profonde ed inguaribili ferite. Oggi più di ierii saldi di bilancio non perdonano e chi non sa fare iconti o li altera o ci lascia le penne, sia in termini di ri-sultati agonistici sia di conseguenze penali. Anche inquesto caso prima di dare giudizi romantici che riguar-

dano solo la sfera del cuore,ricordiamoci di allineareogni tipo di parere - ancheprettamente tecnico – conmotivazioni di caratterecontabile. E’ vero che cisono personaggi nel calcioche continuano a sacrifi-care ingenti capitali. Ma èanche altrettanto sacro-santo che proprio a Catan-zaro abbiamo corso il seriorischio di rimanere senzacalcio. Un invito dunque

alla pazienza ed al rispetto reciproco dei ruoli. Unacosa però sia chiara: il tifoso ha sempre il sacrosantodiritto ad esprimere i suoi giudizi, in modo civile e per-sonale. Chiunque neghi la possibilità di dare un parere- a chi paga il biglietto sugli spalti o a chi formula il pro-prio giudizio libero su una testata – deve riconsideraretotalmente le prerogative legate alla propria funzione.In altre parole: ognuno faccia il suo compito e se nesappia assumere le responsabilità!

* nico de luca – giornalista professionista dal 1989 - Su telespazio Calabria conduttore per 14 anni della diretta cal-

cio e responsabile della redazione sportiva; addetto stampadella pallacanestro Catanzaro femminile in A1; direttore perio-dico il gazzettino del Catanzarese; per 8 anni componente UssiCalabria e assegnatario di tessera Coni; consulente di vari siti

e portali web, direttore di www.catanzarotv.it - profilo professionale facebook: nicodelucapress)

ortoli e Cozza

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Giuseppe Palaia, tifoso DOC

di Dora Dardano

C i apre le porte della sua casa, rigorosa-mente a pochi passi dallo Stadio, GiuseppePalaia. Sposato con la biologa Ada, due

splendide figlie Claudia e Alessia, segue le avven-ture delle Aquile dalla tribuna. Cresce tifandoCatanzaro coi fratelli Rosario detto Domingo,Francesco, Paolo e Massimiliano che al tifo gial-lorosso affiancano quello rossonero per il Milan.Ma il cuoredi Giuseppebatte soloper il Catan-zaro! Grandeestimatore diMerlo, chelui definisce“un grandeP r e s i d e n t econ cui ab-biamo vissutograndi soddi-sfazioni inSerie A, rag-giungendo ri-s u l t a t iprestigiosi emeritandocila fama di essere un campo quasi inespugnabile”.Ha accolto Cosentino come un erede di Merlo:“una persona appassionata che ha ridato alla cittàil suo calcio e anche per questo motivo ha buoneragioni ad aspettarsi maggiore af fluenza allo Sta-dio” ma si sa, a Catanzaro funziona così caro Pre-sidente, quando la squadra zoppica la genteinspiegabilmente se ne allontana, c’è questastrana abitudine di pensare che se la partita pre-cedente si è perso non valga la pena presentarsisugli spalti. Chissa è Catanzaru! Abbiamo tutti sentito o letto inoltre delle dichia-razioni rilasciate a caldo da Ciccio Cozza subito

dopo la partita scorsa col Perugia, sentiamo il pa-rere del tifoso di oggi: “Cozza è stato un bravogiocatore e ora è un bravo allenatore. Certo il pub-blico di Catanzaro è un pubblico competente seguela squadra con passione e se dice qualcosa habuone ragioni per farlo. Da tifoso stimo moltoCozza e se restasse non mi dispiacerebbe af fatto”. Giuseppe da giovanissimo frequenta il corso per

arbitro al-l’AIA sezionedi Catanzaroe tuttora ne èosser vatore.E da buon ar-bitro ci ri-corda unepisodio cheha interes-sato le sortidel Catan-zaro: “Ri-cordo un fattoeclatante chesi verificò inpartita colBologna arbi-trata da Agno-

lin che indubbiamente è stato uno dei miglioriarbitri internazionali, ma che quel giorno fece ungrosso errore che non si può dimenticare. Giudicòvalido il goal del Bologna che aveva segnato men-tre il massaggiatore era ancora in campo. Poi af-frontammo la Lazio che ci strappò letteralmentela Serie A. Fu per noi una grossa delusione”. Einvitando i giovani (ragazze e ragazzi) a intra-prendere la strada dell’arbitraggio che può darela possibilità di emergere, e sperando un giornodi poter vedere un arbitro Catanzarese in SerieA, ci da un risultato secco su Catanzaro-Carra-rese: 2-0. Si!

giuseppe palaia

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Quella memorabile finaleCatanzaro-Carrarese

di Aurelio Fulciniti

Tre precedenti in casa fra Catanzaro e Carrarese.Tre partite d’antan, con sessant’anni o poco piùalle spalle, ma soprattutto tre vittorie, di cui una

storica e che ha segnato in qualche modo l’ascesa deigiallorossi verso l’apice del calcio italiano. Il primo diquesti precedenti risale al torneo di IV Serie 1952/53– più o meno l’odierna Serie D – ma per raccontarequella partita è necessario prima iniziare e proseguireil racconto avvincente di quel campionato “a tappe”. Ilcampionato si componeva di 8 gironi da 16 squadre, eil Catanzaro era inserito nel girone H, l’ultimo, con for-mazioni calabresi (Reggina, Cosenza e Crotone), sici-liane (Nissena, Trapani, Marsala, Enna, Igea Virtus eAcireale), campane (Nocerina, Turris, Cavese, Puteo-lana e Palmese) e una sola lucana, il Potenza. Al ter-mine delle canoniche trenta partite, i gironi furonovinti, nell’ordine, da Magenta, Lecco, Pordenone, Car-rarese, Castelfidardo, Carbosarda, Avellino e Catan-zaro. I giallorossi giunsero primi con 38 punti, due divantaggio sulla Nissena e tre su Crotone e Nocerina.Le otto vincitrici si sfidarono a loro volta in due mini-gironi da quattro squadre. Nel primo, eliminato il Ma-genta, si piazzarono al primo posto, a pari merito,Carrarese, Lecco e Pordenone. Non si adottò il criteriodella differenza reti, che sarebbe stata favorevole alLecco, e si optò per un altro mini-girone a tre, in cuiCarrarese e Lecco furono promosse in Serie C. Nel gi-rone B, la meritata promozione tocca al Catanzaro, chevince 5 partite su 6 e si classifica primo con 10 punti,seguito dalla Carbosarda, anch’essa trionfante, con 6.Eliminate: Avellino e Castelfidardo. Le prime classifi-cate dei due mini-gironi, si qualificano in una “finale-scudetto”. L’andata si gioca a Carrara il 12 luglio 1953.Alla mezz’ora del primo tempo, toscani in vantaggiocon Gagliardi. Quattro minuti dopo, pareggia Saverio– per tutti Sasà – Leotta. Dopo altri cinque minuti ar-riva il gol per la Carrarese di Rosina, mentre nella ri-presa, al 71’, D’Avino firma il pareggio. Il ritorno, aCatanzaro, è fissato per il 19 luglio. La gara parte perl’ennesima volta in salita con la rete ospite di Gagliardial 23’, ma nel secondo tempo i giallorossi tirano fuori

l’orgoglio e giunge il pari del bomber Geraci al 70’. Aun minuto dalla fine, quando sembra che la partita siaavviata verso i supplementari o il sorteggio con la mo-netina in caso di parità – di rigori, all’epoca, neanche aparlarne – è ancora una volta Sasà Leotta a firmare ilgol della vittoria. Saverio Leotta, nato a Catanzaro il 31luglio 1934, dopo aver appeso le scarpette al chiodo eaver conseguito il patentino da allenatore di Prima Ca-tegoria, si assumerà in almeno tre occasioni il difficileruolo di “traghettatore”, in Serie A e B, portando a ter-mine stagioni complicate e non sempre assistite dallafortuna. Nel campionato 1972-73 subentra dopo più dimetà torneo a Renato Lucchi e porta il Catanzaro a untranquillo ottavo posto. Nel campionato 1979-80, inSerie A, sostituisce Carletto Mazzone, dimissionario,nelle ultime giornate, non riuscendo ad evitare una re-trocessione che verrà poi riscattata dal giusto ripe-scaggio ai danni del Milan terzo in classifica, madentro fino al collo nello scandalo del “Totonero” e per-ciò retrocesso dalla giustizia sportiva. Alla fine del gi-rone d’andata del campionato di A 1982-83, dopo unacocente sconfitta (5-0) sotto la nebbia, a San Siro, conl’Inter, Bruno Pace viene esonerato e Leotta tenta pertutto il girone di ritorno di rivitalizzare una squadra“spremuta” e per molti versi inadeguata. I risultati sa-ranno a dir poco pessimi – non per colpa dell’allena-tore – e il torneo si concluderà con la retrocessione.Ma torniamo all’epico torneo 1952/53. A guidare lasquadra è Orlando Tognotti. Nato a La Spezia il 24gennaio 1909, dopo una valida carriera di difensorecon Lazio e Genoa, inizia l’attività di allenatore. Arrivaa Catanzaro nel 1952 e vi rimane per altre tre stagioni.Scompare prematuramente a Roma il 7 marzo 1963.Il 7 febbraio 1954, seconda di ritorno in Serie C, il Ca-tanzaro batte in casa la Carrarese con un gol di LuigiZiletti su calcio di rigore al 43’ del primo tempo. Il 27febbraio 1955, quarta di ritorno, i giallorossi vincono3-0, con reti di Corti, ancora Ziletti su rigore e D’Avino.Tognotti, dunque, è stato il primo e unico allenatoredel Catanzaro ad essere sempre vincente contro laCarrarese. Ora aspettiamo con ansia il secondo.

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Con la regoular season verso l’epilogo,l’Assessore allo Sport, con delega allePolitiche Giovanili, Giampaolo Mungo,

sceglie di parlare attraverso le pagine de IlGiallorosso, scandagliando gli aspetti del la-voro che lo attende, con una panoramicasugli obiettivi primari di un’Amministrazioneche si appresta a rialzarsi, ponendo al centrodel suo programma l’ambito socioculturale esportivo.Consapevole delle difficoltà con le qualidovrà misurarsi quotidianamente, l’AssessoreMungo apre questa intervista (in realtà, unapiacevole chiacchierata informale) prendendoin esame la questione relativa all’impiantisticasportiva della nostra città: “Abbiamo una si-tuazione complessa; le nostre strutture al co-perto, PalaGallo e PalaGreco, necessitano dioperazioni urgenti. In questo mio primo mesedi insediamento, ho attivato gli uffici prepostiaffinché si apportassero quanto meno degliinterventi tampone, che però, in quanto tali,sono provvisori. Un’idea potrebbe essereaprire ai privati per un supporto tecnico: at-tualmente, causa la scarsa disponibilità dellecasse comunali dovuti ai tagli del Governo,non potremmo farcela; programmando nel-l’arco della legislatura gli interventi verrannoportati a termine, però il mondo dello Sportvuole delle risposte immediate. Per questovorrei che i nostri imprenditori potessero,anche nel loro stesso interesse, operare degliinterventi. C’è allo studio la possibilità di fareun bando esplorativo sul fotovoltaico: ab-biamo molte strutture sportive le cui areeesterne potrebbero essere idonee al fotovol-taico. L’obiettivo è reperire risorse. Ho ancheinoltrato una richiesta alla Regione Calabriaper un intervento al PalaGreco e sul Boccio-

filo di Mater Domini – continua Mungo- e,a breve, faremo un sopralluogo con la FIDALregionale e provinciale (Federazione Italianadi Atletica Leggera) al Campo Scuola, per ca-pire quali saranno gli interventi per l’omolo-gazione. Da parte mia c’è un’attenzione a 360gradi”. Capitolo Verdoliva: “Negli anni è statooggetto di vandalismo e, tutto ciò, è ascrivi-bile all’inciviltà di alcuni soggetti che calpe-stano il bene pubblico, non certo allanoncuranza dell’Amministrazione che intenderistrutturare definitivamente una così bella eimportante struttura”. Tornando indietro diqualche settimana, ci soffermiamo sull’eventodel 23 marzo, ossia la visita, a Palazzo de No-bili, del Segretario Generale Nazionale FITA(Federazione Italiana TaeKwonDo) AngeloCito: “Questo è un mondo che conosco bene,poiché sono Cintura Nera di Secondo Gradoe ho anche raccolto diversi successi da alle-natore, in ambito regionale e nazionale. Ospi-tare i più alti membri della Federazione pernoi è stato importante, data la tradizione delTaekwondo nel nostro territorio. Sempre intema di tradizioni, lo stesso vale per altri sportche io uso definire “di nicchia”, ma che svol-gono un’azione sociale e, in alcuni casi, di re-cupero: lo sport è fondamentale per i nostrifigli e, gli sport cosiddetti ‘minori’ in questacittà si ritagliano uno spazio importantissimoe io voglio valorizzarli ulteriormente”. Que-stione Ceravolo, senza dubbio l’argomentoche sta più a cuore dei tifosi e della cittadi-nanza intera. Sostiene Mungo: “Vi è unagrande intesa tra noi e l’US Catanzaro; biso-gna rendere merito al presidente Cosentinoper avere avuto il coraggio di investire da soloe per aver riportato in alto i nostri colori”. Tral’altro, per quanto concerne il Curto, l’asses-

sore rassicura circa la “serie di interventi tec-nico – manutentivi che stanno per partire”.Conscio della situazione ereditata in Comune,ma per questo incentivato a far bene, con-clude Giampaolo Mungo: “Ho avuto modo diricoprire diversi ruoli durante la mia espe-rienza politica per la città (dal 2001 in poi);se si potesse stilare una sorta di ‘classificaglobale dei sindaci’, credo che Sergio Abramorisulterebbe primo in ogni categoria! ÈAbramo che ci stimola continuamente;ognuno di noi, giorno dopo giorno, ci mettecuore e fatica. Penso che ‘amministratore’ e‘amministrato’ siano due facce della stessamedaglia e questo, a volte, viene dimenticato:ogni cittadino rappresenta un tassello fonda-mentale nel mosaico di Catanzaro. In questanuova consiliatura sto scoprendo un grandegioco di squadra e, purtroppo, si paga loscotto di non aver avuto la continuità a causadei noti episodi degli ultimi tempi (dimissioniMichele Traversa, nuove elezioni a gennaio):oggi vige un clima di serenità e anche l’Op-posizione sta giocando un ruolo costruttivoed è molto apprezzato; vi è un rapporto siner-gico tra le varie componenti istituzionali: èquesta la novità, anzi, la ‘peculiarità’ dell’Am-ministrazione Abramo, all’insegna della di-stensione e della compattezza. La stessaCommissione Sport presieduta da Luigi Le-vato, lavora sinergicamente con me, il Con-siglio e il Sindaco: questo è l’elemento da cuiripartire. Serve cuore, fiducia, abnegazione epazienza e i frutti verranno. Questa ammini-strazione, per quanto riguarda Sport e Politi-che Giovanili, vuole distinguersi per ilrapporto diretto con la gente”.

Cosimo Simonetta

Mungo: “Distinguersi per il rapportodiretto con la gente”.

L’intervista all’Assessore allo Sportl'assessore allo sport giampaolo mungo

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Ripartire da una disciplina intesa comenobile arte, più che “sport”; concedereun ‘trampolino di lancio’ ai nostri gio-

vani, ripristinando le nostre strutture. In sin-tesi, è questa la chiave di lettura dell’eventodi venerdì 23 marzo, nella Sala Concerti diPalazzo De Nobili. Senza dubbio, non v’è lo-cuzione più adatta a definire la presenza diAngelo Cito, Segretario Generale Nazionaledella Federazione Italiana Taekwondo (FITA),sceso in Calabria per una giornata di aggre-gazione e sport che ha visto la città di Catan-zaro e la sua Amministrazione Comunale,nella figura dell’Assessore allo Sport e Poli-tiche Sociali, Giampaolo Mungo, rendereomaggio all’antica arte marziale orientale. Macome, non è uno “sport minore”? Nossi-gnore! Sui Tre Colli non si vive solo di “panee Catanzaro Calcio”, ma esistono altri ambitisportivi e culturali che, da sempre, rappre-sentano fioriere di talenti. Ovviamente, risul-terà sempre impossibile snaturare l’essenzadel catanzarese medio, sin dalla nascita “al-lattato” ai colori giallorossi e ciò, rappresentamotivo di vanto, sia ben chiaro! Però, è do-veroso andare a stigmatizzare circa quelluogo comune secondo il quale “C’è solo ilCatanzaro e… tutto il resto è noia!” comecantava il compianto “Califfo”. Non è propriocosì: esistono realtà che meritano una posi-zione (anche mediatica) di rilevanza, chepossa quanto meno accostarsi al gradino su-periore detenuto dal nostro amato “pallone”.Un appuntamento imperdibile, proprio per ivalori e per il significato intrinseco che in-clude e, il compiacimento e la commozionedell’Assessore Mungo (evidentemente coin-volto nel personale, data la sua esperienza sulcampo da allievo e da allenatore di taek-

wondo, in passato), ne sono la conferma. UnMungo soddisfatto, che nutre la speranza divedere il Capoluogo di Regione sui palcosce-nici che merita; è innegabile la situazione distasi in cui versa la città per quanto riguardail problema legato all’impiantistica e in talsenso, vi è un programma approfondito perriportare alla luce i plessi importanti nel no-stro territorio, per renderli fruibili. Vista lapresenza del Segretario Angelo Cito, Mungocoglie l’occasione per lanciare un messaggiocarico di fiducia (e anche aspettative), in virtùdell’attenzione che si presta nei confronti diquesta disciplina: “Il nostro obiettivo è ospi-tare una gara internazionale”. Scambio di tar-ghe, di simboli e momenti di riflessione adun incontro al quale hanno preso parte pre-

sidenti, tecnici, rappresentanti degli atleti etesserati del settore, oltre ai dirigenti regionaliFITA, Salvatore Chiodo e Salvatore Ursino, ilresponsabile universitario Antonio Amendolae il delegato provinciale CONI, Tony Sgromo,il quale ha voluto rinsaldare con le sue paroleil legame esistente tra il CONI catanzarese, ilTaekwondo e il rapporto sinergico con l’Am-ministrazione Comunale. Angelo Cito, da parsuo, ha ringraziato la cittadinanza per l’ospi-talità invitando tutti a restare uniti nel rispettodelle tradizioni e dei principi che lo sport in-segna (in special modo, al livello locale), perfronteggiare a testa alta le difficoltà del nostropercorso.

Cosimo Simonetta

il segretario fitA Angelo Cito

lo scambio dei gagliardetti

Il segretario FITA,Angelo Cito

ospite a Catanzaro

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top 11 della 26ª giornata

RUOLO CALCIATORE CLUB VOTO M/V GOAL STAG. MIGLIORE STAGIONE

Port. Pisseri Catanzaro 7,5 6,5 43 2012/2013 Catanzaro 1ª div. 22 presenze

dif. Cottafava Latina 7 6,75 1 2005/2006 Treviso serie a 27 presenze

dif. Zappacosta avellino 7 6,75 0 2011/2012 avellino 1ª div. 27 presenze

dif. Conti Catanzaro 7 6,25 0 2010/2011 Como 1ª div. 28 presenze 1 goal

Cent. Nicco Perugia 7 6,5 3 2009/2010 Mantova serie B 26 presenze 1 goal

Cent. Politano Perugia 7 6,75 8 Prima stagione da professionista

Cent. de Liguori Nocerina 7 6,5 1 2011/2012 Nocerina serie B 21 presenze 1 goal

Cent. Favasulli Pisa 7 6,25 10 2003/2005 ascoli serie B 14 presenze 1 goal

att. Caturano Paganese 7 6,5 5 2008/2009 Taranto 1ª div. 29 presenze 5 goal

att. Castaldo avellino 7,5 7 12 2011/2012 Nocerina serie B 42 presenze 10 goal

att. Galabinov Gubbio 7 6,75 11 2009/2010 Lumezzane 1ª div. 26 presenze 8 goal

all. Rastelli avellino 2008/2009 Juve Stabia promozione in Prima div.

Statistiche a cura di Antonio Costantino

LA CLASSIFICA

SquADRE

in CASA FuORi CASA TOTALi GOL RiGORi

Casa Fuori Tot. RF RC

G V n p G V n p G V n p R S R S R S T R T Rpu

nTi

Avellino 54 13 8 4 1 13 8 2 3 26 16 6 4 17 7 25 15 42 22 13 12 0 0

Perugia 49 13 8 2 3 13 7 3 3 26 15 5 6 26 14 15 13 41 27 3 3 2 2

Nocerina 46 13 9 2 2 13 4 5 4 26 13 7 6 27 14 15 13 42 27 4 3 3 3

Latina 46 13 8 5 0 13 5 3 5 26 13 8 5 17 6 16 18 33 24 4 4 4 4

Benevento 41 13 8 1 4 13 3 7 3 26 11 8 7 15 8 19 16 34 24 8 7 3 3

Pisa 40 13 7 4 2 13 4 3 6 26 11 7 8 20 12 14 18 34 30 10 10 4 4

Frosinone 38 13 7 4 2 13 3 5 5 26 10 9 7 23 13 10 10 33 23 6 6 9 8

Paganese 35 13 5 7 1 13 3 4 6 26 8 11 7 14 6 13 17 27 23 3 3 6 5

Prato 33 13 6 3 4 13 2 6 5 26 8 9 9 16 10 12 16 28 26 6 6 6 6

Catanzaro 33 13 7 1 5 13 2 5 6 26 9 6 11 23 22 10 21 33 43 5 5 6 6

Gubbio 32 13 7 2 4 13 2 3 8 26 9 5 12 16 13 10 22 26 35 4 4 5 5

Viareggio 30 13 6 6 1 13 1 3 9 26 7 9 10 23 17 10 23 33 40 2 2 11 11

Andria 29 13 4 6 3 13 2 7 4 26 6 13 7 11 10 9 12 20 22 5 4 4 3

Carrarese 17 13 3 3 7 13 1 2 10 26 4 5 17 16 19 10 24 26 43 2 2 3 3

Barletta 17 13 1 5 7 13 2 3 8 26 3 8 15 9 16 9 22 18 38 2 1 6 4

Sorrento 17 13 1 7 5 13 2 1 10 26 3 8 15 10 16 6 23 16 39 3 3 8 8

Legenda: C=in casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

LE ULTIME TRE GIORNATE

09/12/2012 28/04/201313ª giornAtA

ANDRIA BAT - AVELLINO

BARLETTA - CARRARESE

CATANZARO - SORRENTO

FROSINONE - PAGANESE

LATINA - GUBBIO

NOCERINA - BENEVENTO

PERUGIA - VIAREGGIO

PISA - PRATO

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16/12/2012 05/05/201314ª giornAtA

AVELLINO - CATANZARO

BENEVENTO - PISA

CARRARESE - NOCERINA

GUBBIO - ANDRIA BAT

PAGANESE - LATINA

PRATO - PERUGIA

SORRENTO - FROSINONE

VIAREGGIO - BARLETTA

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da rec.

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22/12/2012 12/05/201315ª giornAtA

ANDRIA BAT - PRATO

BARLETTA - BENEVENTO

CATANZARO - GUBBIO

FROSINONE - VIAREGGIO

LATINA - CARRARESE

NOCERINA - SORRENTO

PERUGIA - PAGANESE

PISA - AVELLINO

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Tel. 0961.727788

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Via dei C. Falluc, 62 - S. Maria di CZTel. 0961.61195

BAR SICILIANA di A. FotiVia T. Campanella, 103 - Catanzaro

Tel. 0961.772418

BAR PIETRO TASSONE SNCVia P. Antonio da Olivadi, 69 - CZ

Tel. 0961.724322

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Parlare di FaustoSilipo, significaper me ripercor-

rere anche un pezzoimportante della miavita. La nostra amici-zia nasce addiritturanel 1958 allorquandola mia famiglia si tra-sferisce nello storico“Rione Stella”, dove in-contro tanti ragazzinimiei coetanei appas-sionati dello sport piùbello del mondo.. il cal-cio! Ci si riuniva dopola scuola per daresfogo alla nostra pas-sione, si formavanodue squadre e via!Grandi scontri e botte da orbi, ma già qualcuno dimostravadi avere quel fuocarello dentro chiamato “talento”. Tantinomi, Fausto Silipo, Peppino De Gaetano, Ugo Russo,Marco Giampà, io stesso e altri. Tutti ragazzi che da li apoco passarono dal Piazzale Stella al Campo di Sala e peralcuni come me e Fausto direttamente allo Stadio Militarecon il settore giovanile del Catanzaro. E qui inizia la storiadi uno dei più forti difensori italiani, si, proprio così. Fau-sto, infatti, sotto la guida di Umberto Sacco non tardò amettersi in luce nelle formazioni giovanili, attirando su dise l’attenzione dell’allenatore della prima squadra Remon-dini. Selezionato per la Rappresentativa Regionale Allievipartecipa al Flaminio di Roma alla Finale Nazionale del1966/67 conquistando un eccellente 3° posto. Il suo esor-dio in “B” avrà luogo a soli 18 anni; ma la sua consacrazioneavverrà sotto la guida diSeghedoni che lo pro-muove ben presto tito-lare nell’impegnativoruolo di difensore cen-trale. E Fausto ripagaquella fiducia diventandosubito protagonista econtribuendo in mododeterminate alla magni-fica cavalcata della primapromozione in serie A.Sfiora la Nazionale Mag-giore dopo un ballottag-gio con il juventinoClaudio Gentile ma ri-mane un punto di forzadel Catanzaro con oltre

200 partite disputatecon un rendimentomolto alto e con parec-chi gol all’attivo. La sua indiscussa qua-lità è l’inappuntabile in-terpretazione delruolo, alla quale si ag-giungeva una nitidezzadi gioco molto rara perun difensore, non sfug-girono a Gigi Simoni,allenatore in ascesa,che lo volle nel suoGenoa lanciato verso ilritorno in serie A.Torna al Sud a causa diuna sua difficoltà am-bientale ed esplode nel

Palermo nel ruolo di “libero” diventandone Capitano e ad-dirittura “cannoniere” conquistando il cuore dei tifosi Ro-sanero. Continua la sua attività di calciatore nelle fila delCastrovillari e del Cosenza che lo vollero allenatore-gioca-tore, schiudendogli così la via per una nuova e impegnativacarriera di allenatore. Così, dopo oltre 350 partite da pro-fessionista e dopo aver conseguito l’abilitazione a Cover-ciano, comincia l’attività di allenatore professionista che loporta ad allenare squadre non solo della sua Calabria(Castrovillari, Palmi, Catanzaro,Crotone), ma di tutta Italia(Licata, Acireale, Siena, Cremonese e Matera). Fausto hacambiato vesti, ma rimane sempre uomo corretto, leale edi grande dignità. Il suo modo di vedere il calcio comeespressione di umiltà ed entusiasmo fanno di lui un allena-tore che esalta le singole potenzialità adattando lo schemadi gioco in virtù del materiale umano a disposizione. Su me-

todi e schemi, infatti hasempre sostenuto: “nonho uno schema fisso.Averlo significa non te-nere conto delle caratte-ristiche dei propri atletie delle variazioni tatti-che degli avversari; si-gnifica non tenere contodel fatto che gli uomininon sono delle mac-chine in grado di ese-guire comunquesempre gli stessi movi-menti”. Bastano questeparole a dimostrare lacarica umana di FaustoSilipo.

Fausto Silipo, il capitano

fausto Silipo

di Enzo Minicelli

fausto Silipo con gianni rivera

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“Partita finisce quando arbitrofischia”, citava un vecchiosaggio del calcio qualche de-

cennio fa, e per quanto i campio-nati del Settore Giovanile sianoquasi giunti al termine, corre l’ob-bligo di ricordare che non è an-cora vicino, il triplice fischio, eche bisogna sudare ulteriormenteper concretizzare il buon lavorosvolto finora.Ai Giovanissimi lasciamo il tempodi crescere, ma le altre, ora, sannoche devono profondere un impe-gno massimo. E così, mentre gliAllievi di Mister Procopio, intrave-dono la possibilità di accedere aiplay-off, essendo a soli due puntidalle dirette antagoniste, le qualiproprio la scorsa settimana hannocommesso entrambe un passofalso che si spera per noi bene augurante, la Ber-retti sembra aver perso lo smalto, che tanto avevaentusiasmato sino ad ora. La partita contro il Bar-letta, recuperata nel pome-riggio in cui i Catanzaresisi preparavano a seguirela Naca e chiusa con unbrutto pareggio, specchiodi un altrettanto poco pia-cevole incontro, poteva es-sere interpretata come unbreve momento di pausaprima del rush finale; mail pareggio, conseguito incasa del Milazzo, ultimo inclassifica, evidentementetroppo sottovalutato daiGiallorossi, forse ancoraun pò immaturi ed ine-

sperti, impone una “leggera” ri-flessione.Ragazzi, riprendetevi!!! Avetecombattuto da leoni, avete gioitomolto più che patito, ci avete fattodivertire....forse ci avete abituatomale, ma quel secondo posto,strenuamente conquistato ed oracondiviso con la Nocerina deverestare giallorosso.Senza troppi giri di parole, conti-nuate ad onorare la casacca cheindossate: lo dovete a Cosentino,Giulio, Modestia, Moro, a tuttiquelli che vi seguono e sosten-gono, lo dovete essenzialmente avoi stessi, perché solo voi, più dichiunque altro, avete “assapo-rato” il sale del sudore che vi haconsentito di arrivare fino a qui.Non è finita, ma resta poco, strin-

gete i denti, lo avete fatto quando le zolle di Cala-bricata hanno martoriato le vostre caviglie perchèvoi conoscete bene la fatica, lo avete fatto quando

vi siete confrontati con av-versari tornati a casa conle pive nel sacco. Sap-piamo che potreste averemille alibi, ma non li cer-chiamo, nè li conside-riamo: scendete in campoper vincere, per farci esul-tare ancora, per applau-dirvi come abbiamo fattosino ad ora, per incorag-giarvi, per sostenervi, persalutarvi da campioni, per-ché questo siete e cometali meritate di essere con-siderati.

Una coda brutta da “scorciare” di Gea Brescia

gianluca procopio all. degli Allievi

l’esultanza della “Berretti” dopo il gol alla Salernitana

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