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SILVIA CHIASSAI SILVIA CHIASSAI CANDIDATA A SINDACO DI MONTEVARCHI #tuttaunaltrastoria #tuttaunaltrastoria PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2016-2021 Silvia Chiassai Silvia Chiassai Candidata a Sindaco per Montevarchi www.silviachiassaisindaco.it www.silviachiassaisindaco.it SCANSIONA IL QR-CODE E SCARICA IL PROGRAMMA 1. Bucci Luciano Quadro.RFI 2. Bucciarelli Cristina Avvocato 3. Agnolucci Marco Artigiano 4. Allegrucci Lorenzo Studente 5. Becattini Lorenzo Imprenditore 6. Bencini Alessandra Imprenditrice 7. Carbonai Simone Magazziniere 8. Ciapi Stefania Assicuratrice 9. Gostinelli Claudia Impiegata 10. Magrini Consuelo Impiegata 11. Migliorini Flavia Commercialista 12. Monterosso Vito Storico 13. Riccucci Giancarlo Con. Immobiliare 14. Rossi Claudio Impiegato 15. Sacconi Chiara Praticante Avvocato 16. Velotto Arturo Pensionato G.d.F CANDIDATI CONSIGLIERI

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Page 1: CANDIDATI CONSIGLIERI · Il nuovo programma parte da qui, dalla rinascita, per conquistare la crescita e il rilancio di Montevarchi. Un programma che ha identificato le criticità

SILVIA CHIASSAISILVIA CHIASSAICANDIDATA A SINDACO DI MONTEVARCHI

#tuttaunaltrastoria#tuttaunaltrastoriaPROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2016-2021

Silvia Chiassai Silvia Chiassai Candidata a Sindaco per Montevarchi

www.silviachiassaisindaco.itwww.silviachiassaisindaco.it

SCANSIONA IL QR-CODE E SCARICA IL PROGRAMMA

1. Bucci Luciano Quadro.RFI2. Bucciarelli Cristina Avvocato3. Agnolucci Marco Artigiano4. Allegrucci Lorenzo Studente5. Becattini Lorenzo Imprenditore6. Bencini Alessandra Imprenditrice7. Carbonai Simone Magazziniere8. Ciapi Stefania Assicuratrice9. Gostinelli Claudia Impiegata10. Magrini Consuelo Impiegata11. Migliorini Flavia Commercialista12. Monterosso Vito Storico13. Riccucci Giancarlo Con. Immobiliare14. Rossi Claudio Impiegato15. Sacconi Chiara Praticante Avvocato16. Velotto Arturo Pensionato G.d.F

CANDIDATI CONSIGLIERI

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I NOSTRI CANDIDATILA NOSTRA CANDIDATA A SINDACO

www.silviachiassaisindaco.it

Silvia ChiassaiCANDIDATA SINDACO

37 anni, Montevarchina, è sposata e madre di una bambina. Ha frequentato gli istituti scolastici cittadini e conseguito il diploma di scuola superiore presso il Liceo Benedetto Varchi. Successivamente si è laureata in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Uni-versità degli Studi di Firenze per poi specializzarsi in Psicoterapia Familiare. Ha inoltre conseguito i Master di secondo Livello in Nutrizione Umana e in Nutrizione Artifi-ciale, entrambi presso la Facoltà di Medicina e Chirur-gia dell’Università degli Studi di Siena. Dopo il comple-tamento degli studi, oltre ad occuparsi del trattamento dei Disturbi Alimentari, ha svolto Attività di Docenza a Master e Corsi di Perfezionamento dell'università' degli Studi di Siena (Master Universitari di secondo livello in Nutrizione Clinica e Dietetica, in Medicina Estetica ed in Infermieristica Territoriale e per la continuità Territo-rio-Ospedale territorio. Ha inoltre svolto incarichi di Docenza a contratto in Psicologia Generale e Psicolo-gia del Lavoro e delle Organizzazioni sempre presso

l’Università degli Studi di Siena e, recentemente, ha ottenuto la qualifica di Docente CONI in materia alimentare e sportiva. Autrice e co-autrice di pubblicazioni scientifiche, dal 2006 svolge l'attività libero professionale come Psicoterapeuta con studio a Montevarchi e Siena. Attualmente è Presidente dell’Associazione “Sanità in salute” e promotrice di due referen-dum contro la riforma sanitaria regionale che penalizza i servizi ai cittadini. Grazie a questo forte impegno sociale ha collaborato nella campagna elettorale di Arezzo a sostegno del Sindaco Ing. Ghinelli e successivamente è stata candidata indipendente quale consigliere regionale con lo scopo di portare avanti in prima persona la battaglia per la difesa del diritto alla salute. Ha accettato senza indugi la proposta della candidatura a Sindaco di Montevarchi, con-scia della grande responsabilità che questa comporta e del tanto lavoro da fare. Mettersi a disposizione della cittadinanza con umiltà, progettualità e senso del dovere, sono elementi essenziali per poter scrivere Tutta un’altra Storia per Montevarchi e garantirle il rinascimento che merita.

Questo programma è finalizzato, attraverso una nuova e diversa visione della vita politica e dell’azione amministrativa, a conferire un necessario impulso ai vari settori amministrativi, nonché a infondere nei Montevarchini una rinata fiducia nelle potenzialità della propria città, unitamente all’orgoglio di appartenervi.

Il sindaco Silvia Chiassai ha ben chiaro il lavoro da svolgere per ridare nuova linfa alla città, per trasformarla in “Montevarchi città da vivere”, sancendone un vero e proprio tangibile Rinascimento. Il nuovo programma parte da qui, dalla rinascita, per conquistare la crescita e il rilancio di Montevarchi.

Un programma che ha identificato le criticità in essere e che parte da un dato reale inop-pugnabile: il 2015 si è chiuso con un debito di circa dodici milioni di euro.

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I NOSTRI CANDIDATILA NOSTRA SQUADRA

www.silviachiassaisindaco.it

Ciapi Stefania

Becattini Lorenzo Bencini Alessandra

Carbonai Simone

CONSIGLIERE CONSIGLIERA

CONSIGLIERACONSIGLIERE

Bucci Luciano CAPOLISTA CONSIGLIERA

Agnolucci Marco CONSIGLIERE CONSIGLIERE

Bucciarelli Cristina

Allegrucci Lorenzo Ciapi Stefania

LA NOSTRA SQUADRA

Nasce da una famiglia in cui il lavoro e l’amore per la terra è stato trasmesso di padre in figlio. Oggi con suo figlio e il fratello, gestisce una delle più apprezzate e moderne aziende florovivaistiche della zona. La passione per il suo lavoro non è l’unica, in quanto è forte il legame con lo sport cittadino. Dai 10 ai 22 anni ha infatti militato nella società calcistica “Aquila Montevarchi 1902” partendo dai settori giovanili fino alla prima squadra allora in

Montevarchina dalla nascita, si è diplomata in lingue per poi approfondire gli studi con soggiorni all’estero. La sua grande passione per i viaggi, unita ad un forte spirito imprenditoriale, l’hanno spinta a collocare nel settore turistico la propria professione: da oltre venti anni è infatti titolare di un’avviata Agenzia di Viaggi con sede a Montevarchi. Dopo molto tempo passato a seguire da “spettatrice” le questioni politiche e sociali della città,

Residente a Montevarchi da circa 25 anni, si è diplomato presso l'istituto professiona-le Marconi nel 2006. Nel 2014, in parallelo con la propria attività lavorativa, conse-gue la laurea in Storia Contemporanea presso l'Università degli studi di Firenze e durante il periodo universitario svolge attività di ricerca nel territorio Valdarnese. Le sue ricerche verranno successivamen-te trascritte nella propria tesi universitaria basata sulla tematica della crescita e

28 anni, residente da sempre in zona Giglio, dopo essersi diplomata presso il Liceo Scientifico Benedetto Varchi ha conseguito laurea magistrale in Giurispru-denza presso l’Università degli studi di Firenze con successiva specializzazione in consulenza del lavoro. Ha inoltre conse-guito il titolo di Mediatore Civile e Commerciale presso la Camera di Commercio di Arezzo e attualmente si occupa di tutela previdenziale in ambito

Nata a Montevarchi, dove vive e risiede con la propria famiglia, ha frequentato gli istituti scolastici cittadini e successivamen-te conseguito la laurea in Giurisprudenza con tesi in Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha sempre coniugato allo studio l’attività lavorativa svolta presso l’azienda familiare, dove si è occupata di gestione dell’impr-esa agricola e di ricezione turistica. Duran-te la pratica forense si è specializza in

Nato a Montevarchi e residente a Levanella, ha conseguito il diploma di Geometra e successivamente si è specializzato in contabilità e nella proget-tazione di edifici per civile abitazione. Nei primi anni 80, per conto del Comune di Montevarchi, si è personalmente occupato della progettazione della zona industriale di Levanella. Attualmente è Quadro presso Rete Ferroviaria Italiana Spa – Direzione Investimenti –

55 anni, nasce a Montevarchi da una famiglia da sempre molto legata al territorio e alla città. Non è sbagliato definirlo una “pietra miliare” del centro storico in quanto vi lavora dal 1980, anno in cui ha ereditato il negozio di rigattiere del padre situato nella centralissima via Isidoro Del Lungo. Oggi come allora svolge, con la stessa passione trasmessa-gli dal padre, l’attività di restauratore di mobili antichi. Vivere quotidianamente la

Ha 21 anni e risiede a Levane da genera-zioni, vantando un legame molto stretto con la propria frazione. Dagli anni delle scuole superiori ha sentito come sua vocazione quella dell’impegno sociale e politico, ricoprendo da prima la carica di rappresentante degli studenti nel proprio istituto e poi venendo eletto sia nella Consulta provinciale che nel Parlamento regionale degli studenti. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Linguistico,

Nato Montevarchi il 01.06.1961

Nato a Figline Valdarno il 17.02.1995

Nato a Montevarchiil 26.08.1955

Nata a Montevarchiil 08.10.1972

Nato a Montevarchi il 29.10.1956

Nata a Montevarchi il 17.10.1967

Nato a Firenze il 14.08.1986

Nata a Montevarchi il 25.05.1988

e si occupa della progettazione e direzione dei lavori per grandi infrastrut-ture e di accordi con Enti locali. Capogruppo e coordinatore di Prima Montevarchi, segue da anni le vicende politiche cittadine e dal 2001 ricopre la carica di Consigliere comunale. Nel 2011 è stato il candidato a Sindaco per questa coalizione. L’esperienza accumulata negli anni da consigliere lo portano oggi a rappresentare un punto di riferimento fondamentale per quanto concerne il funzionamento della macchina comunale e, nello specifico, in tema di urbanistica. Attaccamento alla città e voglia di scrivere pagine nuove e importanti per la futura vita politica cittadina lo spingono oggi a rinnovare con forza la sua disponibili-tà per Montevarchi.

diritto commerciale e del lavoro, oltre a perfezionare le proprie conoscenze in diritto internazionale dell’impresa grazie a stage presso la Camera di Commercio Italo-Araba di Roma.Ha insegnato diritto del lavoro, legislazione turistica e di agriturismopresso istituti professionali ed agenzie di formazione ed attualmente esercita la professione di Avvoca-to nel proprio studio legale di Montevarchi e Firenze. Nel 2006 è stata candidata a Sindaco per Montevarchi e da tale anno ricopre la carica di consigliere comunale. Le attività cui si dedica l’hanno costantemente portata a confrontarsi con i problemi locali.

realtà del centro lo ha portato ad essere un fino conoscitore delle problematiche dello stesso e delle dinamiche che lo caratterizzano sia dal punto di vista abitativo che commerciale: le porte sempre aperte del suo laboratorio artigiano sono da tempo occasione e luogo di incontro e discussione circa il “da farsi” per il rilancio di Montevarchi. Da oltre 25 annièinoltre tra i principali animatori e promotori di molte delle iniziative volte al rilancio culturale ed economico di questa parte della città, pensiamo ad esempio al Mercatino di Via dei Musei per il quale da tempo rappresenta un punto di riferimento centrale per gli organizzatori.

ha iniziato il suo percorso universitario a Firenze, nella Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri", dove è stato eletto consigliere di corso di laurea con la lista "Azione Universitaria - Fronte Universitario".La volontà di rappre-sentare degnamente i propri concittadini, la necessità di un cambia-mento radicale del modo di fare politica e l'amore per il proprio territorio lo hanno motivato e spinto a candidarsi alla carica di Consigliere comu-nale.

serie C. Dopo un infortunio che lo ha costretto a fermarsiper un certo periodo, ha ripreso a pieno ritmo l’attività calcistica a livello amatoriale per molti anni. Oggi è un apprezzato preparatore di portieri (per 7 anni presso l’Audax di Montevarchi e ora presso la società “Atletico Levane Virtus Leona” sia nei settori giovanili che nella prima squadra). L’altra grande passione? Montevarchi. La sua voglia di rinnovare la disponibili-tà a candidarsi nuovamente per la lista “Prima Montevarchi” è dovuta al fatto che, da vero Montevarchino DOC,desidera fortemente che la sua cittàpossa ritrovare la fiducia e la forza per uscire dalla situazione di stallo presente ormai da troppo tempo.

ha deciso di mettere a disposizione la sua professionalità e competenza acquisita in campo lavorativo accettando, con l’interesse e l'entusia-smo che la caratterizzano, l'opportunità di vivere un'esperienza politica importante per se e soprattutto per il futuro della propria città. L’amore per Montevarchi la spinge quindi ad impegnarsi in prima persona a sostegno della comunità che l’ha vista crescere e della quale si ritiene assolutamente orgogliosa di farne parte.

dello sviluppo della vallata nel trentennio 1920 - 1950. Il suo filone di studio lo portano ad approfondire tematiche che per natura risultano di particolare interesse storico e culturale per Montevarchi ed il Valdarno. Attualmente occupa la posizione di magazziniere presso Valentino Shoes Lab, dove è addetto al controllo giacenze, materie prime e stampa delle documentazioni per il trasporto merce. Da sempre appassionato di musica, nel tempo libero promuove i suoi pezzi e la sua band in giro per l'Italia. Rilanciare Montevarchi è il motivo che lo ha spinto a scegliere Prima Montevarchi per la sua candidatura.

assicurativo. Cresciuta nella comunità parrocchiale della Chiesa del Giglio, è da sempre impegnata e svolge tuttora l’attività di catechista. Proprio questa attività a contatto con i minori le ha consentito di sviluppare particolare sensibilità verso l’individuazione e la soluzione dei disagi giovanili. Questa sua naturale propensione ad essere utile agli altri la porta ad abbracciare e condividere il programma elettorale propo-sto da Prima Montevarchi, convinta che solo l'esperienza vissuta sul territorio può consentire agli amministratori locali di affrontare i problemi della realtà in cui vivono e fornire risposte adeguate alle necessità dei cittadini.

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I NOSTRI CANDIDATILA NOSTRA SQUADRA

www.silviachiassaisindaco.it

LA NOSTRA SQUADRA

CAPOLISTA CONSIGLIERI

Monterosso Vito

Gostinelli Claudia Magrini Consuelo

Migliorini Flavia

CONSIGLIERA

CONSIGLIERA

CONSIGLIERA

CONSIGLIERE

Riccucci Giancarlo CONSIGLIERE

Rossi ClaudioCONSIGLIERE

Sacconi Chiara CONSIGLIERA

Velotto ArturoCONSIGLIERE

Presso l’Università degli Studi di Siena si è laureato in Diritto dell'Impresa e successi-vamente in Giurisprudenza con speciali-stica in Diritto Privato. Nel 2014 consegue inoltre il diploma per un duplice master specifico per agenti immobiliari, materia nella quale continua la sua specializza-zione ottenendo in seguito anche la qualifica di Estimatore Immobiliare. Dal 2010 svolge anche l’incarico di consulen-te tecnico d’ufficio presso il tribunale di

36 anni, Montevarchino dalla nascita e “Pestellese” di adozione, si è laureato in Scienze della Comunicazione con specializzazione in Marketing del Servizio Pubblico presso l’Università degli studi di Siena. A 26 anni ha iniziato la propria attività come consulente assicurativo e previdenziale ed attualmente si occupa di Marketing, Comunicazione e Formazio-ne dei consulenti a livello nazionale presso una società leader dello stesso

Montevarchina di nascita e Levanese di adozione. Dopo aver conseguito il Diploma di Scienze Sociali con massimo dei voti, nel dicembre 2015 ha ottenuto la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Firenze. Ex ginnasta tesserata Ginnastica Giglio, sportiva da sempre e ambientalista, in concomitanza agli studi ha preso parte ad un corso formativo per volontari internazionali. Montevarchi è luogo di

57 anni, dal 1989 ha scelto Montevarchi come città nella quale vivere e verso la quale oggi sente un forte senso di appar-tenenza. Arruolato nel 1979 nella Guardia di Finanza, dopo aver frequentato le Scuole di Formazione del Corpoha svolto il primo incarico presso il Nucleo Regio-nale della Polizia Tributaria di Milano. Dal 1989 sceglie di trasferirsi in Toscana con l'incarico di ispettore presso il Nucleo Regionale di Polizia Tributaria di Firenze,

Nata a Montevarchi da una famiglia trasferita in città agli inizi degli anni sessan-ta, ha frequentato l’Istituto professionale "Raffaello Magiotti" presso il quale si è poi diplomata.Dopo alcuni anni di tirocinio come consulente del lavoro e addetta all’amministrazione contabile presso lo Studio Tanzi ed una breve esperienza come impiegata presso un ufficio postale privato, approda in Confartigianato dove attualmente ricopre la mansione di

33 anni, vive a Montevarchi da sempre ed è cresciuta in quello che adora definire il “mitico” quartiere del Giglio, luogo a cui si sente molto legata e dove Lei e tutta la sua famiglia hannoforti radici.Dopo aver conseguito il Diploma Tecnico del Turismo è entrata nel mondo del lavoro e ad oggi svolge la professione di consulente presso una grande azienda italiana leader nel campo assicurativo e finanziario.Durante la sua attività lavorativa ha sviluppato

Montevarchina da sempre, ha scelto la città come naturale sede per la propria professione. Nel 1997 ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Firenze e successi-vamente il Master in Diritto Tributario. Dal 2001 esercita la libera professione di Dottore Commercialista, vantando ampia esperienza in gestione di aziende e società private e pubblico-private del settore commercio e industria. E’ inoltre

Dopo il conseguimento del Diploma Linguistico si è laureato in Storia all’Universi-tà degli Studi di Firenze, ed è attualmente laureando alla specialistica di Scienze Storiche e Tutor per gli studenti dei primi anni. In concomitanza agli studi ha svolto varie attività lavorative e il Servizio Civile Regionale al Museo Paleontologico di Montevarchi grazie al quale ha avuto modo di conoscere e approfondire varie tematiche connesse alla gestione del

Nata a Montevarchiil 20.08.1968

Nata a Figline Valdarnoil 12.10.1983

Nata a Montevarchiil 26.10.1971

Nata a Firenzeil 16.08.1990

Nato a Montevarchiil 12.05.1968

Nato a Montevarchiil 06.04.1980

Nata a Montevarchiil 31.05.1989

Nato a Torre Annunziata il 01.09.1959

addetta contabile con funzione amministrativa. Ha pertanto sempre prediletto Montevarchi come suo naturale luogo di vita e lavoro in virtù del forte sentimento di appartenenza alla città e per i tanti legami ed affetti presenti. Per questa ragione, e considerato l’operato delle ultime amministrazioni che hanno lasciato decadere il centro storico e la città in modo così significativo, ha scelto di candidarsi ed impegnarsi quindi personalmente con l’obiettivo chiaro di far tornare Montevarchi il fiore all’occhiello del Valdarno.

importanti rapporti interpersonali, conoscendo quotidianamente nuove persone e toccando così con mano le difficoltà che molti Montevarchini si trovano ad affrontare nel quotidiano. La voglia di superare e risolvere i problemi esistenti la spingono a voler scrivere “tutta un'altra storia” per il suo quartiere e la sua città, per costruire una nuova realtà caratterizzata dal rispetto delle regole e, conseguentemente, da una “casa” più sicura.

iscritta all’albo dei dottori commercialisti ad Arezzo, dei revisori contabili presso il Ministero di grazia e Giustizia e a quello dei revisori degli enti locali. E’ da sempre legata al mondo dello sport ed in particolare del Tennis. Per il suo attaccamento alla città ed ai valori che lo sport rappre-senta ricopre attualmente la carica di Presidente del Cda del Tennis Club Montevarchi Srl.

patrimonio museale cittadino. Impegnato attivamente nell’attività di divulgazione culturale e nella didattica, è curatore di esposizioni temporanee di carattere storico-militare. Vive nel centro di Montevar-chi, luogo caro per le amicizie, la bellezza degli scorci e il rapporto diretto con le persone. Crede fortemente in un insegnamento accatti-vante e rivolto a tutte le classi di età, oltre che nella tutela e promozione del patrimonio culturale della nostra Città.

infanzia, di ricordi e di amicizie, così come Levane alla quale è partico-larmente legata. Ritiene che sia di fondamentale importanza porre fine ai troppi disagi oggi esistenti in città e tutelare in modo adeguato il patrimonio culturale di cui Montevarchi e le sue frazioni sono ricche e depositarie: obiettivi importanti anche per tornare a vivere il centro con entusiasmo e orgoglio. Insomma, lavorare per obiettivi, lavorare per la nostra città!

ove ha conseguito la specializzazione di “verificatore fiscale” e, nel 2006, riceve l’incarico di Comandante della Sezione Operativa presso la Compagnia di Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno. Nel corso dei vari incarichi ha parallelamente conseguito la Laurea triennale in Scienze della Formazione e Organizzazione presso l'Università degli Studi di Torino. Da circa 10 anni, dopo aver conseguito l'abilitazione UEFA B per allenatori di calcio, si è dedicato all’educazione e formazione di giovani calciatori collaborando con società sportive della vallata.È attualmente in pensione.

settore. Nel 2014 è stato promotore e fondatore di “Comitato h2o Monte-varchi” - di cui ricopre attualmente la carica di Presidente – con l’obiettivo chiaro di porre fine ai disagi idrici di Pestello, Ginestra, Levane e Frazioni. La sua iniziativa ha consentito di imporre a Comune e Publiacqua la realizzazione di una serie di interventi sulla rete che hanno significativa-mente diminuitoi disagi esistenti. Questa esperienza, unita all’attaccame-nto e al senso di responsabilità verso la propria città, lo spingono oggi a candidarsi per Prima Montevarchi al fine di portare direttamente in Consiglio Comunale la causa delle oltre 300 famiglie rappresentate e quella dell’intera città sul tema Amianto.

Arezzo per quanto riguarda valutazioni e stime immobiliari. Da 25 anni ha scelto Montevarchi come propria sede lavorativa, gestendo una nota agenzia immobiliare con sede in città e succursali a Terranuova Braccioli-ni e San Giovanni Valdarno.Il proprio percorso di sviluppo professionale e l’esperienza accumulata sul campo in merito al settore immobiliare lo rendono un ottimo conoscitore della realtà cittadina e soprattutto delle specifiche particolarità e criticità dei singoli quartieri. Questo, unitamente all’affetto per la propria città, lo spinge ad impegnarsi in prima persona per la rinascita di Montevarchi.

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IL NOSTRO PROGRAMMA

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IN BREVE....IL NOSTRO PROGRAMMA

POLITICHE SOCIALI Anziani, Edilizia Popolare, fasce socialmente deboli 10 Per le persone diversamente abili 10 La terza e la quarta età 11 Orti Sociali Urbani 11 Politiche Immgrazione e politiche integrazione 12DIRITTO ALLA SALUTE In difesa della Sanità Valdarnese 13

SVILUPPO ECONOMICO Rilancio del turismo e spazio rete imprese 14 Un’opportunità concreta per incrementare il turismo 14RECUPERO E RIGENERAZIONE URBANA Piano particolareggiato dei centri 16 Nuovo piano urbano del traffico 16 Altri interventi 18 Concessione di benefici tesi alla valorizzazione dei centri storici 19 Una proposta per riportare via Roma al centro 20 Valorizzazione del Museo Paleontologico 20 Aree attrezzate per cani 20SICUREZZA E CONTRASTO ALLA ILLEGALITA’ La Rinascita della città 21FRAZIONI Levane 22 Mercatale 22 Rendola 22 Moncioni 23 Ventena 23 Ricasoli 23 Caposelvi 23CULTURA Creazione di una “Fondazione per la cultura 24 Il centro culturale della Ginestra 25 Istruzione pubblica 25SPORT E TEMPO LIBERO E POLITICHE GIOVANILI Sport e tempo libero 26 Politiche giovanili 27LAVORI PUBBLICI La gestione della rete esistente 28 Nuovi Interventi 29 Manutenzione immobili pubblici 29 Teatro Impero 30 Opere di salvaguardia idraulica 30 Ambito collinare 31

PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO Urbanistica 32 Perequazione 33 Assi di sviluppo 33SERVIZI ESSENZIALI Acqua pubblica 34 Corretta gestione dei rifiuti 36LA MACCHINA COMUNALE Riorganizzazione ed efficientamento 37 Spending Review reperimento finanziamenti 38 Tasse e tributi comunali 39 Portale e-governement 39

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POLITICHE SOCIALIPOLITICHE SOCIALI

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POLITICHE SOCIALI

Una crisi globale, da cui il Paese fatica ad uscire, impone una sempre maggiore attenzione alle politi-che sociali, della famiglia, del lavoro.

ANZIANI, EDILIZIA POPOLARE, FASCE SOCIALMENTE DEBOLI

Appaiono inderogabili gli interventi volti:a realizzare un Centro Diurno per gli anziani dove questi possano svolgere attività di socializzazione per valorizzare le capacità, le funzioni motorie, cognitive e creative. In questo modo si aiuta l’anziano a mantenere o a recuperare le proprie capacità psico-fisiche. I centri erogano servizi pasti e trasporto (per chi non può essere accompagnato dai familiari). Il servizio dei centri diurni risponde alle esigenze sia degli anziani non pienamente autosufficienti, che necessitano quindi di un sostegno e di una stimolazio-ne extradomiciliare, sia degli anziani autosufficienti. Il servizio prevederà la partecipazione economica della persona beneficiaria in base al reddito previsto dall’ISEE.Saranno esentati dalla presentazione dell’ISEE e dalla partecipazione economica gli anziani riconosciuti portatori di handicap grave. Ad aumentare i posti nelle RSA a “bassa soglia”, cercando di diminuirne l’attuale costo pro capite. A perseguire politiche di incremento dell’edilizia popolare, affiancando all’edilizia sovvenzionata intera-mente con risorse pubbliche (le cosiddette “case popolari” da affittare a famiglie non abbienti), quella, parzialmente finanziata con risorse pubbliche, per la costruzione di alloggi da destinare alla vendita a famiglie con reddito medio-basso (edilizia agevolata), favorendone così l’accesso alla proprietà. Politi-che del genere debbono trovare attuazione concreta anche attraverso la modulazione di specifiche norme da inserire negli strumenti urbanistici che vadano dal recupero del patrimonio edilizio esistente alla realizzazione del nuovo attraverso una flessibilità normativa degli interventi attuativi che liberino dall’attuale rigidità presente negli stessi, lasciando ampio spazio alla discrezionalità degli attuatori degli interventi. L’aumento della precarietà e del disagio sociale ci impone una sempre crescente attenzione verso le fasce sociali più deboli, con particolare riferimento ai servizi rivolti alla persona, potenziando l’azione generosamente fornita dal volontariato, da affiancare al ruolo chiave della famiglia

PER LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI Compito primario della nostra amministrazione sarà differenziare progettualità e sostegni, soprattutto nei confronti dei soggetti disabili in stato di gravità. L'obiettivo principale è quello di migliorare la qualità di vita di tutti i disabili tanto da poter garantire, laddove ce ne siano i presupposti, la loro indipendenza di vita e di piena partecipazione a tutte le iniziative. È importante un “Pronto intervento disabili” per dare la possibilità di sopperire a semplici necessità prima-rie in tempi reali. Va quindi incentivata l’opera di creazione, in collaborazione con il volontariato e con le associazioni, di una postazione in grado di far fronte a situazioni non prevedibili da parte di chi assiste la persona con disagio psichico e/o fisico grave (“Sportello disabilità”). Questo si concretizza nell'aiuto allo svolgimento di piccole mansioni come l'acquisto di farmaci, di prodotti alimentari o il semplice accompagnamento a visite o passeggiate. Va inoltre attivata ed incentivata una campagna di sensibilizzazione che garantisca sia il rispetto degli spazi riservati (posti auto, ecc.) che il controllo a tappeto dei permessi contraffatti o comunque detenuti illecitamente.

A ciò vanno aggiunte iniziative ulteriori, quali: 1. abbattimento delle barriere architettoniche nella viabilità cittadina al fine di creare percorsi sicuri. 2. Promozione di progetti, a vario livello, miranti alla formazione e all’integrazione dei soggetti disa bili, nell’ottica dello sviluppo di ogni potenzialità per la vita indipendente. 3. Conferma degli interventi di assistenza domiciliare in favore di disabili. 4. Attività motoria e promozione di attività sportiva vera e propria per persone con handicap. Le associazioni di volontariato con tale scopo avranno diritto di accesso agli impianti sportivi comu nali, con l’assistenza di professionisti del settore. Dovranno essere sviluppati, altresì, percorsi tera peutici individuali da elaborare d’intesa con la famiglia per condividere l’obiettivo di eliminare le marginalità ad ogni livello.

LA TERZA E LA QUARTA ETA’

Come già illustrato nei punti precedenti relativi al centro diurno, abbiamo ben presente che l'invec-chiamento della popolazione ha una forte ricaduta sulle condizioni di vita della comunità e rende necessario e urgente dedicare maggiore attenzione alle esigenze della cittadinanza anziana in termini di assistenza e di supporto specifico. Riteniamo indispensabile che all’interno del servizio sociale sia strutturata una vera e propria anagrafe degli ultrasettantenni, specie quelli con ridotta autosufficienza, che vivono da soli o che non hanno parenti in prossimità della loro residenza, affinché ogni eventuale situazione di disagio possa essere prevenuta e gestita. In tale ambito ci proponiamo di facilitare, finanziandolo anche attraverso ricerca di sponsor, l’accesso al telesoccorso. La creazione presso l’Urban Center di uno sportello dedicato alla popolazione ultra settantenne (“Sp-ortello Anziani”), d’intesa con le associazioni di volontariato, con i CAF locali ed i gestori dei pubblici servizi esternalizzati, consentirà di garantire la necessaria assistenza nell’ambito dei vari procedimenti burocratici e dello snellimento delle pratiche. Attraverso lo strumento del project financing o in regime di concessione, intendiamo realizzare - previo adeguamento degli strumenti urbanistici e d’intesa con la proprietà privata - un ambito per lo svago nell’area attigua al Foro Varchi (dinanzi all’Asp).

ORTI “SOCIALI” URBANI Relativamente agli Orti Urbani, esistono molti esempi di iniziative pubbliche da parte dei comuni: gene-ralmente tali enti mettono a disposizione e assegnano attraverso un bando degli appezzamenti di terreno divisi in parcelle di 40 o più metri quadri situati nei vari quartieri. Il nostro comune, anche con lo strumento della perequazione, è divenuto proprietario di diverse aree che pur avendo destinazione urbanistica designata (parchi, parcheggi, verde pubblico) non sono ancora infrastrutturabili. In realtà come Torino, Udine o Padova esistono Orti Sociali comunali organizzati come “comunità di quartiere”, muniti di attrezzi comuni, finalizzati ad attività di socializzazione e scambio dei prodotti. Una impostazio-ne che si va affermando è quella di usare una parte di ogni parco pubblico per farne orti sociali, anche di poche parcelle, e animarli con attività di socializzazione come feste per piccoli, incontri intergenera-zionali nonni-nipoti-genitori. Gli orticoltori aumentano la sicurezza del parco pubblico e possono guida-re gli utenti a forme di manutenzione e di rispetto, facendo diminuire i costi di manutenzione. A livello paesaggistico è preferibile una integrazione orto-giardino alla solita impostazione a prato costosa da mantenere ed esteticamente discutibile.

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POLITICHE SOCIALI

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POLITICHE SOCIALI

POLITICHE IMMIGRAZIONE E POLITICHE INTEGRAZIONE Montevarchi è interessato da flussi migratori consistenti e ben superiori alla media nazionale. L’immigrazione in senso stretto è competenza nazionale, non lo sono invece le politiche per l’integrazi-one. La priorità assoluta e’ continuare a fare pressione sul governo nazionale e sull’Europa affinché vengano ratificati accordi bilaterali con i paesi di provenienza, onde garantire il rimpatrio dei clandesti-ni. Senza questo presupposto, ogni operazione volta all’eliminazione di distretti paralleli - che spaziano da un’economia sommersa al malaffare - sarà utile ma non definitiva. L’azione amministrativa in senso stretto sarà improntata al Modello Europeo di Integrazione che passa attraverso il trinomio legalità, incontro, educazione. L’istituzione di un Assessorato all’Integrazione ed alla Legalità dovrà, al tempo stesso, garantire l’integr-azione di chi ha un valido titolo di soggiorno e ha deciso di cercare una vita migliore nel nostro Comune - rispettandone le regole e pagando le tasse - e attuare ogni sorta di controllo ed eliminazione delle situazioni di illegalità/irregolarità. Un’azione del genere comporta, preliminarmente e inderogabilmente, un serio e mirato controllo dei flussi in ingresso, ad iniziare dalle residenze: dal carico antropico per abitazione, alle condizioni igienico-sanitarie delle stesse, fino all’interfaccia con i competenti uffici cen-trali dislocati sul territorio aventi competenza sui contratti di locazione. Si rende altresì necessaria l’implementazione del controllo sul territorio attraverso uno specifico Protocol-lo - da stipularsi d’intesa con il Prefetto, le forze di polizia e quella municipale - finalizzato alla prevenzio-ne e alla repressione dei reati e all’individuazione ed espulsione di clandestini e non aventi titolo di soggiorno. Montevarchi al momento non può più aiutare tutti. Le azioni a favore dell’integrazione non saranno iniziative “di facciata” (feste, ecc.) ma caratterizzate da un costante rapporto con le comunità straniere, attraverso la sinergia con istituzioni scolastiche ed associazioni di categoria e del volontariato. L’Assessorato dovrà porsi l’obiettivo di intercettare finanziamenti europei, ministeriali e regionali a fronte della presentazione di specifici progetti.

Anno Residenti Stranieri Residenti Totale % Stranieri

2005 1.791 22.945 7,8%

2006 1.942 23.145 8,4%

2007 2.386 23.495 10,2%

2008 2.833 23.919 11,8%

2009 3.098 24.022 12,9%

2010 3.372 24.166 14,0%

2011 3.339 23.949 13,9%

2012 3.646 24.202 15,1%

2013 3.824 24.502 15,6%

2014 3.829 24.454 15,7%

CITTADINI STRANIERI A MONTEVARCHI

DIRITTO ALLA SALUTE

IN DIFESA DELLA SANITA’ VALDARNESE

I Sindaci come difensori dei diritti e dei servizi alla popolazione! Tutte chiacchiere!! Questo si può dire senza pericolo di smentita dell’azione politica delle Giunte targate PD che ammini-strano la nostra vallata e che anche in campo sanitario hanno ancora una volta dimostrato la loro pochezza! La Legge Regionale di riordino della sanità (L.R. 84/2015), che rappresenta la modifica della preceden-te L.R. 28/2015, ha mantenuto la divisione delle zone distretto del Valdarno aretino da quello fiorentino. Tale suddivisione delle Zone Distretto sanitario, che rappresentano il contenitore nel quale si muove tutta l’organizzazione di servizi socio-sanitari al cittadino di una definita porzione di territorio, penalizza i cittadini del Valdarno. Occorre, quindi, in primis sostenere la riunificazione del Valdarno aretino e fiorentino in una sola zona distretto con lo scopo di raccogliere in un unico contenitore di servizi territoriali ed ospedalieri una valla-ta logisticamente e storicamente da sempre considerata unita. La riunificazione consentirebbe inoltre di salvare gli attuali livelli di prestazioni fornite nel plesso di Figline Valdarno e in quello di Montevarchi da una sicura depauperazione che avverrà nei prossimi anni per non dire dai prossimi mesi: il rischio, infatti, è che l’Ospedale “Serristori” di Figline Valdarno cessi di essere una struttura ospedaliera e che l’Ospedale “Santa Maria alla Gruccia” di Montevarchi perda alcuni dei suoi reparti più importanti (Punto nascita, Pediatria, Rianimazione, Oncologia) come immediato effetto delle norme introdotte con la riforma sanitaria (L.R. 84/2015) del PD. Risulta inoltre parimenti indispensabile che Montevarchi si affranchi anche in ambito locale (Conferen-za Zonale dei Sindaci) dalle logiche imposte dalla Regione che hanno visto abdicare nelle mani della nuova Asl di area vasta le principali funzioni integrate socio-sanitarie, togliendo ogni reale possibilità di controllo ed indirizzo ai consigli comunali e quindi ai rappresentanti dei cittadini. E’ indispensabile che le potenzialità logistiche del Presidio Ospedaliero “Santa Maria alla Gruccia” ospi-tino la sede di servizi di tutela alla salute per i valdarnesi, senza costringerli ad esodi presso altre strutture territoriali. Un bacino territoriale con la consistenza demografica del Valdarno, crocevia delle principali infrastrut-ture di comunicazione e con importanti insediamenti produttivi, deve trovare risposte in loco. Il processo di depauperamento della sanità di vallata deve e sarà fermato ed invertito: una voce non allineata, fuori dal controllo politico regionale, è la sola che può farsi ascoltare. Deve essere garantito un numero di posti letto allineato e dimensionato sugli standard delle altre struttu-re territoriali di area attraverso l’aumento dei letti nelle varie sezioni specialistiche, nella riabilitazione e lungodegenza, per dare risposte ad una popolazione con un forte tasso d’invecchiamento. L’implementazione dell’assistenza domiciliare ad adeguati standard sanitari è una priorità, così come l’ottenimento della massima risposta assistenziale per anziani non autosufficienti, disabili, portatori di malattie croniche e di pluripatologie. Lo stesso dicasi per l’Oncologia per la quale auspichiamo la creazione di un vero Reparto Oncologico, all’avanguardia coi tempi e adeguato alle necessità cittadi-ne e con vera valenza di vallata. Ciò anche quale riconoscimento alle associazioni di cittadini che da anni si impegnano per dotare i locali con i più moderni apparati di diagnostica e cura.

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SVILUPPO ECONOMIC

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SVILUPPO ECONOMICO

RILANCIO DEL TURISMO E SPAZIO RETE IMPRESEFermo restando che il settore manifatturiero - e in particolare il sistema Moda - rimane centrale nella produzione e nell’occupazione del territorio, è necessario riscoprire Montevarchi per le sue potenzialità nel settore turistico, principalmente grazie alla posizione baricentrica tra le città di Firenze, Arezzo e Siena, a forte valenza turistico-culturale. Una gestione manageriale dei Musei e delle istituzioni storiche cittadine dovrà porsi l’obiettivo di contri-buire in maniera non indifferente ad un nuovo sviluppo economico della città in cui ricomprendere sia nuovi percorsi di valorizzazione del turismo culturale ed enogastronomico, sia l’agevolazione all’apertu-ra di nuove strutture ricettive/commerciali (Bed&Breakfast, ecc.) in particolare nelle frazioni collinari, vocate ad offrire ai visitatori un sistema di accoglienza completo. Opportuna appare inoltre la creazione di uno spazio di partecipazione economica imprenditoriale (“Sp-azio rete Imprese”) promosso dall'amministrazione comunale in cui imprenditori e aziende, direttamen-te presenti, possano trovare canali di approfondimento e di relazione con istituti di ricerca, università, maggiori aziende a livello nazionale ed internazionale, nonché con istituti pubblici preposti. Insomma il presidio di un gruppo di servizio intelligente e dotato di tutti gli strumenti di relazione e di comunicazione che monitori le problematiche che ostacolano lo sviluppo delle iniziative imprenditoriali ed elabori solu-zioni efficaci. Tale spazio può essere individuato in una zona centrale della città: nell’ambito della stazione ferroviaria presso i locali già concessi da Ferrovie Italiane al Comune ed in quelli attigui - attual-mente inutilizzati ed in degrado - la cui acquisizione in uso può essere agevolmente ottenuta.Negli altri settori economici, misure sostenibili a favore dello sviluppo potranno essere: l’introduzione di agevolazioni fiscali (nel limite di quanto di compete al Comune) per chi esercita o intenda esercitare l’impresa o il lavoro autonomo nel nostro territorio; lo snellimento delle pratiche burocratico-amministra-tive. Infine, non si può pensare di incentivare l’economia senza l’adozione di misure a favore dei lavora-tori dipendenti, residenti nel nostro Comune, attraverso la improcrastinabile riduzione dell’Addizionale Comunale IRPEF, in modo che la produzione di ricchezza possa essere ridistribuita nella nostra zona.

UN’OPPORTUNITÀ CONCRETA PER INCREMENTARE IL TURISMO: La posizione privilegiata della nostra città rende fattibile l’intercettazione di flussi turistici che possono trovarvi accoglienza per spostamenti giornalieri verso le città d’arte e le innumerevoli e suggestive locali-tà minori del Chianti e della Provincia. Un’area di sosta per camper, adeguatamente attrezzata, può divenire luogo di riferimento regionale. In futuro, il plein air avrà un ruolo primario nell'ambito dell'offerta turistica, ci sarà sempre più integrazione tra i veicoli e le strutture ricettive, che saranno concepite in modo innovativo, organizzate per settori in base al tipo di alloggio e allo standard di servizio offerto. Se positive, queste sensazioni porteranno l'ospi-te a rimanere più a lungo, a tornare e a parlare bene della nuova area. Non è solo una questione di servizi o finiture, quanto piuttosto un insieme di attenzioni che facciano sentire l'ospite come una perso-na “desiderata” e non solo per il proprio portafoglio. L'animo di chi si appresta, con il proprio camper, a visitare una nuova località è attraversato da una commistione di aspettative per le belle cose che si potranno visitare e di timori per la paura di non riuscire a trovare facilmente l'agognato “porto di terra” o per le difficoltà nel raggiungerlo a causa delle ingombranti dimensioni del proprio mezzo. L’area di sosta dovrà evolversi per garantire agli ospiti adeguati standard di accoglienza. .

SVILUPPO ECONOMICO

Questo spazio rappresenta il microcosmo dell'ospite nel periodo di soggiorno e dovrà essere dotato di servizi. Si dovrà incrementare il benessere durante la permanenza attraverso il contatto con la natura e garantendo privacy, senza negare le possibilità di aggregazione. L’area di sosta sarà progettata tenen-do in considerazione gli aspetti ecologici, relativi alla scelta dei materiali da utilizzare e al miglior impie-go delle risorse naturali e nella prospettiva del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente. Riciclare l'acqua piovana per l'irrigazione, produrre elettricità e acqua calda sfruttando l'energia solare o avere la connessione wi-fi in piazzola dovrà rappresentare la normalità nella struttura ricettiva. I proble-mi che si dovranno affrontare sono legati alla destinazione d'uso del terreno e alla difficoltà di reperire i fondi necessari all'investimento. La prima cosa da tenere in considerazione è il legame indissolubile tra l'area di sosta e il territorio che la ospita. E' fondamentale la scelta dell'ubicazione in quanto condizio-nerà inevitabilmente la buona riuscita dell'operazione. Può essere redditizio realizzare una struttura, anche di piccole dimensioni, se collocata in una località turistica dove si possa lavorare tutto l'anno e non solo nei mesi estivi. Prima di procedere con un business plan, è quindi indispensabile analizzare le caratteristiche del terreno, come la sua posizione, estensione e conformazione e questo sarà fatto in fase di revisione dello strumento urbanistico

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RECUPERO URBANO

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RECUPERO E RECOPERO E RIGENERAZIONE URBANA RIGENERAZIONE URBANA

Il nostro programma si propone ogni possibile iniziativa di recupero, avendo come obiettivo primario il non consumo del suolo nel territorio agricolo e privilegiando interventi di riqualificazione urbana.Sarà definitivamente affrontata e risolta la questione della rivitalizzazione dei centri storici, in particolare quello in estrema sofferenza del capoluogo, con l’obiettivo di farlo tornare ad essere il baricentro della città.

Elaboreremo da subito il Piano Particolareggiato dei centri storici comunali ed entro un anno dall’inizio del mandato amministrativo l’approveremo. L’elaborazione del Piano Particolareggiato prenderà le mosse recuperando l’intero patrimonio cognitivo edilizio-urbanistico elaborato fino ad oggi. Tutte le informazioni di base reperibili negli strumenti di pianificazione succedutesi nel tempo costituiranno il substrato che, implementato con l’acquisizione scientifica e documentale dei dati mutatisi nel tempo, consentirà di elaborare la normativa per la città storica. Normativa che, seppure completamente rinno-vata rispetto a quella frammentaria e sclerotizzata abbozzata nella variante generale al Regolamento Urbanistico del 2010, affonderà le proprie radici nella vocazione socio-economico-culturale della città d’impianto. Un primo ed immediato obiettivo del Piano Particolareggiato sarà quello di costituire una sorta di “Codice” della città storica, cioè un corpo normativo organico ed unitario, in grado di consentire ad ogni interessato di operare senza incertezze, disponendo di tutte le regole in un unico documento. Si tratta di un obiettivo che ha poco di “urbanistico” in senso stretto ma che offre all’utenza - tecnici, impre-se e semplici cittadini – l’opportunità di trovare riassunti, in un unico strumento di conoscenza, facoltà, diritti ed obblighi nelle trasformazioni della propria città. In secondo luogo, l'adozione del Piano Particolareggiato consentirà a tutti gli operatori di utilizzare i benefici fiscali derivanti dalla normativa di settore vigente, riferita proprio alle zone di recupero.L’articolazione del processo di pianificazione di dettaglio della città storica in tre tempi (il primo costituito dal piano, e gli altri due costituiti dagli approfondimenti) risponderà ad una precisa esigenza: operare in questo preciso momento storico in cui sono tutt’ora vigenti, ancorché in corso di nuova modulazione attuativa, strumenti urbanistici che affondano le radici nella visione tradizionale della pianificazione urbanistica (ancorché innovata dall’introduzione della perequazione).

PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI CENTRI

Altro passo fondamentale, addirittura accelerato rispetto al Piano Particolareggiato, sarà quello di procedere al rifacimento integrale del Piano Urbano del Traffico. Il vigente è tanto vetusto quanto stravolto dal susseguirsi di modifiche dei flussi di traffico a suon di ordinanze assolutamente avulse dal contesto reale, che hanno caoticizzato la viabilità di transito e quella a servizio dal centro storico del capoluogo, decretandone l’esponenziale isolamento. Il nuovo P.U.T. sarà redatto da tecnici specializzati, selezionati con un bando ad evidenza pubblica e con il preciso indirizzo di partire dalla reintroduzione dei sensi di circolazione preesistenti al 2005 - con l’implementazione degli ambiti di sosta e di interscambio - nonché di sperimentare in concertazione nuovi orari e modalità di apertura delle vie centrali per dare risposte equilibrate alle attività ed ai residen-ti, al fine di incentivare una frequentazione sostenibile

NUOVO PIANO URBANO DEL TRAFFICO

Per perseguire questo obiettivo ci faremo parte attiva nell’iter che dovrà portare a conclusione il recupe-ro del resede di proprietà Enel tra piazza XX Settembre, via Palloni e largo Toti, liberando e rendendo fruibili gli spazi a terra, oggi in avanzato stato di degrado. La stessa piazza XX Settembre sarà liberata dal mercato settimanale (che sarà accentrato all’interno della mandorla, attra-verso la rimodulazione delle concessioni anche dal punto di vista logistico, con nuovi standard espositivi adeguati al tessuto architettonico del contesto ed agli spazi in esso utilizzabili) in modo tale che la sua vocazione a parcheggio di prossimità sia continua. Sarà posta in essere un’adeguata ed efficace azione amministrativa che porti - attraverso l’attività siner-gica con i privati e avvalendosi degli strumenti che la normativa vigente rende disponibili - alla realizza-zione di un’area a parcheggio modulare nella parte iniziale di via Montenero (urbanisticamente a ciò già destinata) e valutandone l’estensione alle contigue. Lungo via della Sugherella saranno modificate le attuali previsioni urbanistiche destinando esclusiva-mente a parcheggio le aree contraddistinte come AT_S19 ed AT_S32 cancellando, rispettivamente, la previsione di nuova autostazione e di edificio per attrezzature pubbliche e ad uso pubblico. Si proce-derà valutando la rimodulazione degli indici di perequazione urbanistica al fine di rendere economica-mente e finanziariamente sostenibile un intervento di project financing od in regime di concessione. Il tutto con l’obiettivo di inserire nel progetto, anche per stralci successivi, la rimozione dell’inutile passerel-la pedonale di collegamento tra via piazza G. Guerra e la Sugherella stessa, fonte di innumerevoli e costose problematiche manutentive e luogo di degrado, sostituendo il collegamento con ulteriore sottopasso ciclo-pedonale che garantirà anche lo scopo di collegare la rete ciclabile interna con quella ad ovest della ferrovia e verso l’attiguo Parco dei Cappuccini, la cui realizzazione è da intendersi come naturale compendio per la vivibilità del centro storico. Con questi interventi sarà garantito alla mandorla storica di essere adeguatamente servita da amplissimi spazi di parcheggio di stretta prossimi-tà. Laddove le condizioni dovessero consentirlo sarà valutata la possibilità di realizzare, anche con una premialità perequativa rispetto alle volumetrie oggi concessionate, un ulteriore parcheggio modulare nello spazio centrale del Foro Varchi. Il buon fine di questa visione amministrativa porterà la città a dotarsi di parcheggi centrali che, non è azzardato stimare, saranno sufficienti per i decenni a venire.

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RECUPERO URBANO

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RECUPERO E RECOPERO E RIGENERAZIONE URBANA RIGENERAZIONE URBANA

Una particolare attenzione sarà rivolta all’ambito della Stazione ferroviaria, dove il Comune ha già in disponibilità una parte dei fabbricati prospiciente la piazza ed il Memorario. Quest’ultimo, compatibilmente con i finanziamenti sovraordinati, sarà completato per fare della città lo snodo del sistema di trasporto su gomma della vallata. Come condizione minima procederemo all’abbellimento degli spazi oggi in totale abbandono dal lato di piazza Mazzini e, d’intesa con F.S., provvederemo a sistemare gli spazi antistanti al fabbricato viaggiatori che allo stato odierno non fanno assomigliare la nostra stazione, neppur lontanamente, a quella di una città con vocazione turistica.

Gli ambiti centrali del capoluogo e delle frazioni saranno dotati di nuovi arredi urbani e, soprattutto, di punti ecologici a cadenza ravvicinata che garantiscano il conferimento di tutti quegli elementi che abbandonati sulla pubblica via (da cartacce, cicche, contenitori di bevande, pile esauste, ecc.) ne acuirebbero il senso di degrado. Come appena detto, la realizzazione a “parco” del Colle dei Cappuccini - di assoluta valenza naturali-stica - garantirà alla città una vivibilità senza precedenti. Uno spazio infrastrutturato (“Arena Cappuccini”) in maniera sostenibile, in diretta connessione con il centro città, garantirà davvero di rendere appetibile la residenza al suo interno, con indubbio giovamento per tutte le attività che vi continuano ad operare, nonostante tutto. Proprio il sostegno a tali attività costituirà la chiusura del cerchio nella rivitalizzazione della città storica.Da subito la nuova amministrazione procederà all’approvazione di un regolamento teso ad incentivare l’insediamento di nuove attività, nonché la rivitalizzazione del centro storico cittadino, disciplinando la concessione di agevolazioni fiscali e tributarie a soggetti che intendano realizzare attività imprenditoriali con sede operativa e/o unità locale nei centri storici del Comune di Montevarchi, intendendo per essi l’area urbanisticamente perimetrata e classifi-cata dal Piano Regolatore Generale (PRG) vigente come “Zona A” di cui il Decreto Ministeriale n° 1444/68. Saranno sostenute con le agevolazioni fiscali e tributarie previste dal regolamento le imprese e/o le unità locali di nuova costituzione, intese come quelle che risultano avviate da non più di tre mesi.Ai fini della concessione dei benefici saranno ammissibili le iniziative finalizzate alla creazione di nuove attività imprenditoriali nei seguenti settori: a) Artigianato; b) Turismo; c) Fornitura di servizi destinati alla fruizione di beni culturali e del tempo libero; d) Commercio al dettaglio; e) Somministrazione di alimenti e bevande al pubblico. Coloro i quali beneficeranno delle agevolazioni avranno l'obbligo di tenere in esercizio l'attività impren-ditoriale nei locali ubicati nella zona “A”, con divieto di trasferire o cedere in affitto l'azienda, per almeno 3 anni a decorrere dalla data di concessione delle agevolazioni, pena la revoca ed il rimborso all'Ente Comunale dell'intera somma dovuta per i tributi esentati. Non incorreranno nella revoca delle agevolazioni i soggetti che nel suddetto periodo trasferiscono l'esercizio in altri locali all'interno della zona A o che cessino l'attività per cause di forza maggiore.Saranno concesse le seguenti agevolazioni rispetto ai tributi comunali dovuti per la sede operativa nella quale si svolge l’attività per un periodo di tempo pari ai primi 3 (tre) anni di esercizio della stessa:

ALTRI INTERVENTI

a) riduzione dalla tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP) nella misura dell’80%; b) riduzione dal tributo dovuto per il servizio rifiuti nella misura dell’80%; c) riduzione dell’ “Imposta Municipale Unica” (IMU), esclusivamente nel caso in cui l’immobile sia di proprietà del titolare o della società che vi esercita l’attività, nella misura dell'80% della quota di compe-tenza del Comune; d) riduzione della “Tassa sui Servizi Indivisibili “ (T.A.S.I.) dovuta nella misura dell’80%. I benefici derivanti dal regolamento per ogni singolo contribuente non potranno in ogni caso superare un tetto massimo da stabilirsi in sede di bilancio ma orientativamente non inferiore 3.000,00 euro annui.Le agevolazioni descritte sono cumulabili con altre agevolazioni disposte da leggi nazionali, regionali, comunitarie o concesse da Enti o istituzioni pubbliche a condizione che tali agevolazioni non riguardino o non siano espressamente riferibili alla medesima iniziativa - avviamento di una nuova attività o di nuova unità locale in centro storico - per la quale vengono concesse con il Regolamento.

Oltre ad incentivare l’insediamento di nuove attività, intendiamo disciplinare la concessione di benefici per interventi migliorativi dell’edilizia abitativa e delle attività produttive già ubicate nel Centro Storico del capoluogo e delle frazioni. Saranno sostenuti con agevolazioni, pari all’abbattimento massimo del 90 % degli oneri dovuti, gli inter-venti di recupero con restauro, risanamento, ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio esistente privato, tesi alla valorizzazione dei caratteri della architettura locale e dell'ambiente urbano da destina-re a: a) residenza di giovani, di età inferiore ai trentacinque anni; b) ricettività turistica alberghiera ed extralberghiera; c) ristorazione; d) produzione e vendita di prodotti tipici dell'artigianato locale; e) vendita di prodotti tipici dell'agricoltura locale; f) attività commerciali, artigianali purché compatibili, direzionali e di servizi; g) attività socio culturali. Per interventi di restauro, risanamento e ristrutturazione del patrimonio edilizio si intendono quelli così defi-niti nella Legge Regionale e nel Regolamento Edilizio vigente. Gli interventi dovranno essere progettati ed eseguiti nel pieno rispetto delle caratteristiche tipologiche, architettoniche e ambientali delle zone interessate, nonché in armonia con le destinazioni, prescrizioni e norme urbanistico/edilizie come definite nel nuovo Piano Particolareggiato del Centro Storico. Il Sindaco revocherà i benefici concessi qualora vi sia accertamento definitivo della non conformità degli interventi ai progetti approvati o qualora non vengano rispettate le destinazioni d'uso del progetto.

Per i seguenti interventi esteticamente compatibili con la struttura del centro storico: - ristrutturazioni o nuove realizzazioni di vetrine; - insegne che siano visibili dall’esterno dei locali; - dotazione di arredi urbani di pubblica fruibilità nelle immediate vicinanze dell’attività; saranno concesse agevolazioni in termini di abbattimento della Tari e della Cosap, secondo la modula-zione prevista in apposito regolamento .

CONCESSIONE DI BENEFICI TESI ALLA VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI

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RECUPERO

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RECUPERO E RIGENERAZIONE URBANA

UNA PROPOSTA PER RIPORTARE VIA ROMA AL CENTRO

Avanziamo una proposta che possa stimolare riflessioni e progettualità ben al di là delle misure contin-genti che pure adotteremo per la rivitalizzazione e la riqualificazione del centro storico e che abbiamo appena indicato sopra. Intendiamo sviluppare un progetto di trasformazione di via Roma in una “galleria”, del tutto simile a quelle realizzate nelle più importanti città italiane, in competizione con quelle dei moderni centri com-merciali. Una galleria non virtuale ma “fisica”, strutturata come tale. Attraverso uno strumento snello come il concorso di idee, aperto a livello internazionale a esperti in architettura, vogliamo portare il dibattito sul centro storico, in visione futura, ad una platea più ampia possibile. Il tutto considerando che in Italia non esistono esperienze simili se si escludono quelle di stampo ottocentesco. Attraverso un concorso di idee con questa finalità, posto in essere anche previa sinergia convenzionale con la Facoltà di Architettura di Firenze e con i giovani laureandi che lì gravitano con il progetto Erasmus, possiamo aprire la città alla conoscenza internazionale. Con risorse modeste rispetto al ritorno prevedibile per manifestazioni di tal genere, otterremo un risultato impossibile da centrare con altre modalità e, nel contempo, potremo dotarci di una progettualità per il medio e lungo periodo.

VALORIZZAZIONE DEL MUSEO PALEONTOLOGICO Una struttura che unitamente all’Accademia Poggiana è vanto per la Città, con una valenza che supera i confini nazionali, deve costituire un polo attrattivo unico e qualificato.Per questo proponiamo, sulla scorta anche di quanto avviene ad esempio a Scandicci, di mettere il nostro museo al centro di una rassegna che divenga appuntamento fisso anche a carattere internazio-nale: una mostra mercato di reperti fossili. Mostra che si può ipotizzare anche nel calendario degli appuntamenti della tradizionale festa del Perdono ed inserire all’interno della convenzione in essere con l’Accademia, in sinergia con la ricostituita Pro Loco, realtà con la quale intendiamo avviare un proficuo rapporto di sinergica sintesi.

AREE ATTREZZATE PER CANI Molti cittadini possiedono un cane che, ai sensi del regolamento comunale, non può essere portato senza guinzaglio nelle aree pubbliche, pena la comminazione di sanzioni. Molti comuni si sono già attrezzati di aree che consentono l’evoluzione, in termini di civiltà, del rapporto che regola gli amici a quattro zampe con il cittadino, contribuendo peraltro a rendere migliori e più puliti gli ambienti pubblici che ci circondano. Per questo, promuoveremo la realizzazione di un’area attrezzata per cani nel capoluogo ed una nella frazione di Levane. Le aree saranno appositamente recintate ed attrezzate dove, sotto la costante vigilanza del proprietario/accompagnatore vincolato al rispetto di uno specifico regolamento, i cani potranno liberamente essere lasciati liberi di correre e svagarsi.

SICUREZZA

Non può prescindere dall’adozione di una seria linea di iniziative in tema di legalità e sicurezza, atte a consentire ai cittadini una più serena qualità di vita. Il programma prevede: - azioni sinergiche tra le istituzioni di ogni livello presenti sul territorio per la lotta alla concorrenza sleale contraddistinta dalla presenza del commercio ambulante abusivo e da quello stanziale non in regola con le norme vigenti. Queste azioni porteranno alla regolarizzazione delle riserve casistiche ed alla repressione degli abusi che porteranno ad introitare somme da trasformare in risorse per iniziative nel campo sociale. - Proseguire l’azione di contrasto all’illegalità, con particolare riferimento allo spaccio di droga, attuan do il modello sopra accennato di coordinamento fra Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine.Istituzione di “zone territoriali a tolleranza zero” in specifiche aree della città, di comprovata pericolosi tà e ad alta densità di immigrati, attraverso regola menti comunali con precisi limiti e prescrizioni. - Lotta alla prostituzione. - Montevarchi laboratorio per la lotta all'illegalità finalizzata anche alla cancellazione della partita IVA delle ditte oggetto di controllo e sanzionate per sfruttamento della manodopera clandestina, lavoro nero ed evasione fiscale. - Creazione di un gruppo interforze destinando una parte degli Ispettori dell'Asl ai controlli nelle abitazioni, altra emergenza in città, per il sovraffollamento e per la presenza di situazioni che rendono difficile la convivenza con altri condòmini. - Creazione di una postazione mobile della Polizia Municipale nel triangolo Piazza Donatori di Sangue,piazza G. Mazzini, Piazza V. Veneto per il controllo di una zona sensibile della città nella quale si ripetono con continuità comportamenti illeciti. Abbiamo piena consapevolezza che promettere, come fece il sindaco uscente, turni di 24 ore del corpo di Polizia Municipale per il controllo del territorio è non solo pura demagogia ma un atto di mera irresponsabilità politica: coprire l’intero arco di tempo comporterebbe una dotazione organica almeno 5 volte superiore a quella attuale. Se è vero che garantiamo, come abbiamo appena detto, l’attivazione di una proficua sinergia interfor-ze riteniamo necessario ricordare che la Legge 7.3.1986, n°65 (Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale) – art. 5 comma C – consente a tal proposito solo funzioni ausiliarie di pubblica sicu-rezza. Nell’interesse dei cittadini intendiamo capitalizzare al massimo questa peculiarità avendo comunque ben chiaro che all’interno del Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, sotto la regia prefettizia, dovranno essere modulate e concretizzate le azioni sinergiche di prevenzione e repressione dei reati che turbano il quieto vivere e la sicurezza. L’attuale sistema di videosorveglianza, messo in opera negli scorsi anni in alcuni ambiti centrali, si è dimostrato di scarsa o nessuna utilità anche per la sua pessima definizione, specie in orario notturno.Ecco che ci poniamo l’obiettivo di realizzare, anche partecipando a specifici bandi regionali e nazio-nali, un impianto di videsorveglianza con un sistema di telecamere di ultima generazione che consenti-ranno la visione sia diurna che notturna, collegate ad una centrale operativa mediante connessione wireless nonché a palmari in dotazione agli agenti sul territorio. Con questa dotazione strumentale sarà anche possibile restituire alla Polizia Municipale una funzione di prossimità (“vigile di quartiere”), in quanto gli operatori potranno agevolmente controllare più agglomerati ed intervenire sollecitamente.

E CONTRASTO ALLA ILLEGALITA’

LA RINASCITA DELLA CITTA’

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FRAZIONI

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FRAZIONI FRAZIONI

Ognuna delle nostre frazioni merita cura e attenzione perché la qualità della vita di chi vi abita dipende soprattutto dalla disponibilità di servizi, dalla sicurezza e dalla manutenzione degli spazi pubblici. Pren-diamo l’impegno, ogni anno, prima di stilare il bilancio di previsione, di individuare insieme ai cittadini le priorità di ogni singola frazione. Faremo in modo che Sindaco ed Assessori modulino i ricevimenti dei cittadini in maniera tale che questi avvengano con congrua cadenza nella frazione stessa.

MERCATALEDovranno essere recuperate le risorse già stanziate dagli enti sovraordinati per realizzare la variante del Crocifisso, eliminando così uno stato di pericolosità nella viabilità di approccio alla frazione. Come detto, vogliamo completare il recupero funzionale interno della scuola elementare e lo faremo.La piazza centrale di Mercatale ha un elevato pregio funzionale che deve essere pienamente valorizza-to con la messa in opera di arredi urbani adeguati.

LEVANECome detto nel punto programmatico relativo alla riqualificazione urbana, la rivitalizzazione di Levane non può prescindere dal rendere nuovamente cogenti le attuali previsioni urbanistiche che, oltre ad agire sul centro, possono far pervenire in proprietà pubblica ed essere infrastrutturate a spazio funzionale di socialità le aree adiacenti allo stadio. Se in via XIV Luglio avverrà la trasformazione urbanistica prevista (giardini e ampi parcheggi) dell’area attualmente occupata dai vecchi opifici, si avrà un tessuto diretta-mente connesso ed accessibile anche dalla principale via Leona. Tutte le attività e le residenze ne trarranno linfa vitale. La messa in sicurezza e l’adeguata manutenzione delle lame dell’Ambra, qui direttamente adiacenti al nucleo della frazione, consentiranno di risolvere i margini di degrado che oggi connotano l’ingresso a Levane. La strada per l’Acquaborra oggi è completamente abbandonata a se stessa e, per la conformazione delle residenze che vi si affacciano, assolutamente pericolosa per i pedoni ed il traffico leggero in genere. Gli spazi laterali non consentono, a meno dell’impiego di risorse assolutamente indisponibili, un allargamento della sezione stradale e l’inserimento di percorsi ciclabili. Occorre quindi intervenire con una segnaletica efficiente di protezione e dissuasione e con la presenza più costante di pattuglie della Polizia Municipale. Percorsi ciclabili possono essere individuati a partire dal ponte sull’Ambra, con colle-gamenti verso lo stadio e da qui verso “Le Caselle” in prossimità dell’Arno, formando il collegamento con gli ambiti spondali (auspicando che la Regione voglia davvero ripensare e realizzare la vera pista ciclabile lungo il fiume).

RENDOLARealizzazione di uno spazio pubblico a verde, con adeguati arredi urbani e parcheggi in prossimità del nucleo abitativo; realizzazione di improcrastinabili interventi volti a garantire la sosta in sicurezza ed il parcheggio a servizio della scuola dell’infanzia.zato con la messa in opera di arredi urbani adeguati.

MONCIONIAnche in questo caso, parzialmente già affrontato nei punti precedenti, occorre procedere alla riqualifi-cazione dei giardini pubblici e dell’area sottostante. E’ necessario dotare piazza Rotondi di arredi urbani consoni al contesto. Non è inoltre più procrastinabile l’intervento di rifacimento della pavimentazione del nucleo storico.Dovranno essere affrontate e risolte le criticità relative allo smaltimento ed alla depurazione dei reflui. Dal Belvedere all’ingresso in Moncioni è necessario garantire un’adeguata illuminazione pubblica anche in conseguenza del dipanarsi del tracciato stradale. Siamo convinti che i locali dell’ex scuola non possono continuare ad essere abbandonati a se stessi ed essere utilizzati poco o niente in quanto rappresentano uno spazio che, previa discussione con i residen-ti, potrebbe essere destinato ad un utilizzo sociale o - in alternativa - immesso sul mercato vincolando il relativo introito all’utilizzo nella frazione.

VENTENARealizzazione di uno spazio verde attrezzato che determini un congiungimento funzionale tra l’edificato storico e le nuove costruzioni esistenti in modo da creare una sorta di belvedere aperto sulla vallata.

RICASOLIMessa in atto di una risoluta azione verso la Regione ed il Governo centrale per risolvere in modo definiti-va le problematiche cogenti di stabilizzazione dei versanti. Messa a regime del Centro di Documentazione delle Missioni militari umanitarie di pace nel mondo, un punto di riferimento di livello nazionale per la ricerca e la memoria sulle missioni militari di pace. Una vocazione, per la frazione montevarchina, nata già nel 1962 con il monumento alla memoria dei tredici aviatori italiani trucidati a Kindu (Congo), nel novembre 1961 durante una missione militare umanitaria di pace per conto dell’ONU. Il Centro, oltre ad una primaria valenza sotto il profilo educativo-culturale, può essere volano per inter-scambi di studio e/o lavoro e flussi turistici. Prevediamo interventi di manutenzione straordinaria sulla pavimentazione in parte dissestata della strada che conduce alla frazione. Infine, anche la viabilità interna alla stessa deve vedere interventi che risolvano le problematiche delle condotte interrate e, a tal fine, il gestore del servizio idrico sarà chiamato alle proprie responsabilità in termini di manutenzione e ripristino delle stesse.

CAPOSELVIMessa in sicurezza della viabilità con adeguati consolidamenti delle scarpate ed installazione di sicurvia eco-compatibili.

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CULTURA

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CULTURA CULTURA

La crescita del sistema culturale della città impone un ulteriore salto di qualità e la costruzione di una più forte rete della cultura quale interlocutore progressivamente sempre più unitario per le politiche di marketing urbano e di promozione della città. E’ necessario consolidare e rafforzare le esperienze che vedono il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, l’attività di individuazione di risorse finanziarie non provenienti dai bilanci pubblici, nonché valorizzare le relazioni nazionali ed internazionali anche attra-verso programmazioni comuni di eventi e di iniziative culturali, coproduzioni, inserimenti in circuiti esposi-tivi. La ricerca di integrazioni operative e di collaborazioni sempre più stabili tra istituzioni culturali è al centro della governance di città italiane ed europee proprio in superamento delle fragilità interne ai sistemi culturali urbani – specialmente di piccole e di medie dimensioni - in risposta alla diminuzione dei trasferi-menti statali, per la necessità di disegnare più forti strategie locali di competizione e di razionalizzazione degli investimenti. Obbiettivo primario dell’Amministrazione Comunale sarà il rilancio del sistema museale civico e la crea-zione di un sistema museale cittadino che vada al di là delle attuali velleità di facciata. Una rete in grado di svolgere un ruolo trainante nella tutela e nella valorizzazione dei beni culturali e nel sistema di promozione della città. Le possibili integrazioni delle funzioni tra le diverse realtà pubbliche e private negli ambiti della promozio-ne, comunicazione, marketing, organizzazione di mostre e di eventi, possono portare a ulterioriprogressi in termini di efficienza, economicità e programmazione, creando una efficace sinergia gestionale. Il modello giuridico cui tendere è quello della fondazione di partecipazione che:- ha come scopo il perseguimento di fini generali e di utilità sociale senza scopo di lucro; - è uno strumento flessibile in grado di attirare e consentire l’aggregazione di risorse a vari livelli (dal contributo al partenariato, fino alla partecipazione agli organi decisionali); - consente il migliore utilizzo e la generazione di risorse per la cultura senza aggravio della fiscalità gene-rale; - consente l’apporto anche dei soggetti imprenditoriali con chiara finalità di utilità sociale;- consente vantaggi sotto l’aspetto fiscale con riguardo ai soggetti erogatori di contributi.La creazione di una fondazione per la cultura costituisce un utile strumento di valorizzazione delle reti culturali nonché di razionalizzazione, integrazione e innovazione relativamente alle politiche connesse, garantendo così un forte controllo ed una regia dell’amministrazione comunale. Questa sarà l’innovativa strategia che la nostra amministrazione porrà in essere operando una vera e positiva rivoluzione culturale in città: basta con le iniziative fini a se stesse, con lo spreco di denaro pub-blico, con la cultura gestita in maniera tale da alimentare esclusivamente rivoli di consenso.Una gestione specialistica della risorsa “cultura” garantirà nuovi impulsi e dirette, positive ricadute sull’economia cittadina.

CREAZIONE DI UNA “FONDAZIONE PER LA CULTURA” IL CENTRO CULTURALE DELLA GINESTRA

Dobbiamo prendere atto – nonostante la contrarietà di questa parte politica alla delocalizzazione - della trasformazione dei locali della Ginestra in un centro culturale. La nuova destinazione è costata ingenti risorse pubbliche e pertanto deve essere valorizzata al massimo per il migliore e più proficuo utilizzo da parte dei cittadini, in particolare i giovani. Una sua gestione moderna e in chiave efficacemente polivalente, scevra dalla “preoccupazione” di fornire risposte a chi chiede solo per sé in cambio di consenso, la può rendere il fulcro delle politiche giovanili locali. In quest’ottica, riteniamo che se ne debba completare il recupero, rendendo fruibile alla collettività l’intero complesso, comprese quelle parti ancora in degrado. I corpi di fabbrica così recuperati potreb-bero costituire la nuova sede dello storico Istituto Professionale “R. Magiotti”, in un’operazione che vedrebbe la sintesi e l’economia di più sinergie attualmente slegate tra loro.

ISTRUZIONE PUBBLICA Si proseguirà con l’integrazione pubblico-privato che dovrà essere una caratteristica costante nel processo di servizi per la prima infanzia. Verranno destinate ulteriori risorse alla sicurezza nelle scuole ed al loro attrezzaggio logistico partecipan-do a bandi comunitari, nazionali e regionali per intercettare fondi da destinarsi ad implementare tali dotazioni nei vari plessi. Vogliamo porci l’obiettivo di realizzare spazi che garantiscano una efficace e sostenibile gestione del tempo prolungato e che consentano di dare risposte alle diverse attività praticate in ambito didattico ed oltre. Perseguiremo la riduzione dei costi dei servizi a carico delle famiglie numerose e disagiate e facilitere-mo il raccordo fra le varie scuole e le istituzioni culturali della città. A fronte della forte immigrazione realizzeremo un vero progetto di inclusione sia in termini di insegna-mento della lingua che di conoscenza del territorio, delle tradizioni e della nostra storia.Una sinergia stretta con gli altri enti preposti sarà messa in campo per fronteggiare le nuove dipendenze degli adolescenti e il fenomeno del bullismo, non con iniziative di nicchia ma attraverso progetti che investano la totalità del mondo giovanile. Confermeremo una forte attenzione per i bambini con disabilità, ampliando il servizio di operatori socio educativi per le scuole di ogni ordine e grado, compreso le paritarie.

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SPORT E GIOVANI

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SPORT, TEMPO LIBERO E POLITICHE GIOVANILI

Lo sport ha forte valenza sociale ed educativa sui giovani, indirizzandoli verso sani stili di vita e fornendo loro una formazione che protrae i propri benefici effetti anche dopo la loro partecipazione attiva. Offre inoltre l’opportunità per una prevenzione sanitaria nei confronti di tutti coloro che lo praticano.Per queste motivazioni, lo sport avrà per l’Amministrazione una posizione di specifico rilievo.A differenza delle vacue promesse delle amministrazioni fin qui succedutesi, così come del Sindaco uscente, ci proponiamo di implementare gli spazi dedicati alla pratica delle discipline sportive. Lo faremo coadiuvando l’iniziativa privata attraverso la semplificazione degli iter burocratici di realizzazio-ne attraverso l’introduzione di specifiche e snelle norme negli strumenti urbanistici.Nei nuovi insediamenti residenziali e produttivi introdurremo un nuovo modo di gestione degli oneri di urbanizzazione secondaria portando a scomputo la realizzazione diretta di spazi per il gioco, lo sport e lo svago in ambito di quartiere. Una sorta di “playgrounds” sul modello statunitense (spazi di libero accesso, apolitici ed aconfessionali). In questo contesto, si inserisce e si richiama la realizzazione dei due parchi cittadini: quello fluviale dell’Arno (con il recupero degli ambiti spondali e la loro messa in sicurezza previa una forte azione amministrativa di stimolo nei confronti delle varie autorità di ambito) e quello dei Cappuccini che, come detto, per la sua prossimità al centro cittadino sarà il naturale spazio ricreativo di connessione con quest’ultimo. Altra azione amministrativa sinergica sarà quella che ci vedrà impegnati alla messa in rete con istituzio-ni scolastiche, associazioni ambientaliste e tessuto socio-economico dell’oasi naturale di Bandella, della quale il succitato recupero degli ambiti spondali alla pubblica fruizione di Arno e Ambra dovranno costituire il naturale approccio in continuità con l’habitat dell’oasi.Particolare attenzione dovrà essere dedicata anche alla manutenzione in efficienza delle strutture esistenti, prime tra tutte lo stadio comunale “Brilli Peri” ed il palazzetto dello sport di viale Matteotti.Quest’ultimo versa in condizioni pressoché fatiscenti per l’incuria e l’abbandono manutentivo dell’ultimo decennio e, viste anche le attività che vi si svolgono - dal carattere sportivo polivalente fino a quelle didattiche che attraggono numerose frequentazioni anche in ambito nazionale - sarà completamente ristrutturato, reso autosufficiente dal punto di vista energetico e dotato di quella infrastrutturazione logisti-ca oggi assente. Il “Brilli Peri” ha spazi in assoluto degrado come la pista per l’atletica e le pedane per i concorsi: le appendici alla struttura - realizzate negli anni ’70 - sono state completamente abbandonate a se stesse ed oggi, stante il consistente numero di giovani atleti, è urgente intervenire per garantire una logistica dignitosa che consenta loro di poter allenarsi e gareggiare nella loro città.Il CONI offre la possibilità di intercettare finanziamenti a quelle amministrazioni che dimostrino di avere progettualità ed attenzione verso certe discipline che non sono da considerarsi assolutamente minori.Appare un controsenso non sfruttare gli effetti positivi ottenibili anche per l’afflusso turistico cittadino, offrendo opportunità per meeting ed incontri di carattere nazionale ed internazionale che richiamereb-bero molti appassionati.

SPORT E TEMPO LIBERO POLITICHE GIOVANILI

Introdurremo specifici incentivi per i giovani che abbiano interesse a trasformare fondi sfitti in centro in sedi per le loro attività professionali e commerciali (“Officina Giovani”). Elaboreremo uno specifico progetto capace di attrarre in città università nazionali e straniere mettendo a regime il neo realizzato Centro di studio e documentazione sulle missioni umanitarie di pace di Ricaso-li. Nell’ambito del vigente accordo di programma con Prada ed altri enti sovraordinati, piloteremo un progetto che porti a valorizzare lo storico Istituto Magiotti nella formazione dei giovani per il settore moda, ritenendo questo un passo perfettamente in sintonia con la prevista realizzazione dell’Academy. Ci impegniamo a creare aree di Free WiFi in alcune zone strategiche del territorio come ad esempio gli ambiti del centro storico, degli istituti d’istruzione superiore cittadini e delle aree di aggregazione e svago. Presso il realizzando Urban Center organizzeremo un front-office, d’intesa con il mondo del volontariato e dell’associazionismo, per costituire un punto di riferimento in grado di seguire i giovani nelle loro scelte, dall’individuazione del percorso formativo a quello di inserimento del mondo del lavoro.

SPORT, TEMPO LIBERO E POLITICHE GIOVANILI

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LAVORI PUBBLICI

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LAVORI PUBBLICI LAVORI PUBBLICI

Uno dei segni più evidenti della cattiva gestione delle giunte precedenti è quotidianamente visibile sulle strade del nostro comune che sono piene di dissesti. Sul fronte della sicurezza stradale è necessario un lavoro importante, da concepire assieme alla Polizia Municipale ed anche alle associazioni delle vittime della strada. E’ prioritario, tornare ad una adeguata manutenzione delle strade. Cambieremo tutto per ridurre in maniera drastica l’insicurezza dei pedoni definendo uno standard comune in tutta la città per la sistemazione degli incroci e la protezione dei percorsi.Sarà abbandonato il trito ed opaco sistema degli affidamenti diretti, riportando ordine attraverso la creazione di una centrale unica degli appalti. Passeremo da un modello di affidamento basato sulla manutenzione più o meno emergenziale, a un modello fondato sulla gestione, unificando i lavori di natura straordinaria con quelli di natura ordinaria. La ditta vincitrice dell’apposito appalto dovrà diventare responsabile del buono stato della strada per cinque anni e avere tutto l’interesse a realizzare gli interventi a regola d’arte con le migliori tecniche e i migliori materiali per non tornarci sopra. L’appalto comprenderà anche il servizio di monitoraggio e pronto intervento finalizzato alla rapida individuazione di quegli eventi che possono comportare perico-lo per la viabilità o disagio per i cittadini ed alla loro rapida eliminazione. Saranno previste forti penalità e blocco dei pagamenti per chi non rispetta il contratto.Per le strade di nuova realizzazione e per gli interventi “profondi” su quelle esistenti prevederemo che negli appalti sia usato il bitume con polverino di gomma di pneumatico riciclata, come sta avvenendo in altre città italiane. Si tratta di una tecnica innovativa che permette di rendere più duraturi gli interventi e di abbattere i costi di manutenzione, di garantire maggiore aderenza e sicurezza sulle strade e di ridur-re il “rumore di marcia” potenziando la catena del riciclo e riuso dei materiali.Regoleremo gli interventi per il posizionamento delle reti e per la manutenzione delle stesse, vincolando i gestori dei servizi pubblici a interventi congiunti, riducendo i disagi per i cittadini e puntando ad aumentare la qualità del ripristino del manto stradale. Oltre alla prestazione di fidejussioni a garanzia dei ripristini, introdurremo la regola del ripristino esteso almeno alla metà carreggiata onde evitare cedi-menti sulla traccia dell’intervento.

LA GESTIONE DELLA RETE ESISTENTE

Dopo aver assistito ad un ventennio di promesse, di interventi abbozzati e/o lasciati incompiuti, di sper-pero di risorse pubbliche in lavori assolutamente non prioritari, vogliamo fissare pochi ma dirimenti inter-venti che, partendo dalla manutenzione straordinaria delle infrastrutture e degli immobili pubblici, dotino la città delle opere assolutamente indispensabili.

NUOVI INTERVENTI

Per gli interventi di nuova realizzazione della rete stradale, oltre a quelli di attuazione privata previsti a carico delle nuove lottizzazioni, daremo priorità alla rotatoria da realizzare all’incrocio della Villanuzza tra via Aretina e via di Becorpi, sostituendo il semaforo esistente che attualmente è responsabile, in buona parte, della formazione di code all’accesso sud della città. Questo intervento dovrà accompagnarsi a quelli già pianificati come la “bretella” che da Levanella (piazza delle scuole) dovrà condurre verso nord, sia in collegamento con via Piave che con lo svincolo in prossimità del Ponte Mocarini. A proposito di questi ultimi due interventi, è evidente che la loro portata impegna ben oltre le disponibilità economico finanziarie del nostro Ente. Questa realizzazione dovrà essere considerata come il naturale compimento della variante alla S.R. 69 che può assolvere agli obiettivi di progetto solo con la realizzazione del nuovo svincolo di Ponte Mocarini ed il naturale congiungimento con il casello autostradale della A1 e le zone commerciali/produttive di Poggilupi e Valvigna, nel Comune di Terranuova Bracciolini (AR). Per questo, non solo lo svincolo di Ponte Mocarini dovrà essere trattato come opera di comprensorio e conseguentemente finanziato in sinergia da Regione Toscana e comuni viciniori, ma anche lo stesso congiungimento Levanella-Via Piave-zona Nord. Questi ultimi interventi sono gli unici in grado di garanti-re una corretta rete viaria a servizio anche delle consistenti aree di trasformazione produttiva previste in fregio alla variante S.R. 69. Altra opera che consideriamo prioritaria, per il cui compimento attiveremo ogni utile strumento previsto dalla normativa sugli appalti, è il nuovo sottovia in località Tre Case per il collegamento con i quartieri ad ovest della linea ferroviaria e con le frazioni di collina, a vantaggio di un minore flusso di traffico verso il centro città. Tali opere dovranno ovviamente armonizzarsi, quanto al senso dei flussi, con il nuovo Piano del Traffico che ci proponiamo di adottare all’indomani dell’insedi-amento. Nello specifico – prioritariamente - via Trento, via Mochi e via Gorizia vedranno invertito il senso di marcia reintroducendo la possibilità di una sosta longitudinale a rapida rotazione laddove gli spazi lo consentiranno. All’ingresso nord della città, al fine di evitare l’accumulo di automezzi sul viale Cadorna e sul viale Diaz, apriremo il braccio di rotatoria che consente di accedere al tratto di via A. Burzagli com-preso tra l’inizio di viale Diaz (vecchio bar di “Puleggia”) e piazza Giotto (antistante la chiesa di Santa Maria al Giglio). Su quest’ultima realizzeremo una rotatoria che consentirà di accedere al limitrofo plesso scolastico e da questo di ritornare verso nord senza impegnare l’attuale incrocio su viale Diaz. MANUTENZIONE IMMOBILI PUBBLICI Proseguiremo il lavoro di messa in sicurezza degli edifici scolastici e in particolare il loro adeguamento ai nuovi “moduli” che comportano una prolungata presenza all’interno dei plessi. Inoltre, particolare attenzione sarà rivolta all’abbattimento delle barriere architettoniche ed al tema dell’autosufficienza energetica. In quest’ultimo settore sono state perse, dalle passate amministrazioni, importanti occasioni per intercettare finanziamenti comunitari e nazionali specifici.A tal proposito dovrà essere individuata, nell’organico comunale, una figura specificatamente preposta a far partecipare l’Ente ai bandi di finanziamento. Assoluta priorità sarà data alla ristrutturazione dei cimiteri cittadini, in particolare quello del capoluogo, che versa in stato di inaccettabile degrado. Un nuovo Piano Cimiteriale permetterà di intercettare risorse da destinare al recupero, grazie alla realizzazione di un congruo numero di cappelle gentilizie e di nuovi loculi (la vendita degli stessi su progetto assicura di introitare somme rilevanti da impiegare per la costruzione e per accantonare risorse da destinare alla manutenzione). Utilizzando lo strumento del project financing o della concessione, ci doteremo di un impianto di cremazione per fornire alla cittadinanza un servizio sempre più richiesto, evitando di recarsi in altre città.

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LAVORI PUBBLICI

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LAVORI PUBBLICI LAVORI PUBBLICI

Intendiamo convogliare le risorse economiche disponibili per nuovi investimenti nel recupero del Teatro Impero. Siamo chiari ed espliciti su questo punto: non vogliamo creare false attese nei cittadini in quanto le disponibilità sono risicate ed i denari pubblici vanno spesi con oculatezza. Inutile continuare a “vendere” per puri scopi elettorali ciò che è chimera. Diventa quindi opportuno rendere prioritari solo gli interventi qualificanti che possono garantire ricadute positive e di ampio respiro: il recupero dell’Impero ha queste caratteristiche. Restituire alla città il “Teatro Impero” significa dotarla di una nuova agorà, di uno spazio culturale polivalente di aggregazione e di socialità. L’intervento è oneroso ed occorrerà una progettualità intelligente e mirata ad ottenere il miglior risultato con il minor impiego di risorse. Ci auguriamo possano essere ancora disponibili le risorse prospettate nel PIUSS nonostante l’inerzia della Giunta Grasso. Ci faremo parte attiva presso la Regione per ottenere la sua doverosa partecipazione al recupero, così come non tralasceremo di guardare alle possibilità di finanziamento comunitarie ed a quelle di sponsorizzazioni private come sta avvenendo in altre realtà nazionali. Proprio rispetto a questa ipotesi l’inserimento del teatro nella futura fondazione culturale garantirà certe possibilità.

TEATRO IMPERO

Non è più procrastinabile la realizzazione delle casse di espansione del Dogana e di Scrafana che con-dizionano in maniera insostenibile la realizzazione di interventi pubblici e privati a valle, fino all’utilizzazi-one di opere già realizzate. La colpevole inerzia e la farraginosa azione amministrativa della giunta precedente hanno portato ad una situazione di stallo, mettendo a rischio anche i finanziamenti di enti sovraordinati. I denari per garantire l’abbattimento degli indici di pericolosità idraulica per il centro stori-co debbono essere reperiti e lo saranno. Così come si dovranno rivisitare le convenzioni dei piani attuati-vi d’iniziativa privata legati alla realizzazione della cassa di espansione di Valdilago nel quartiere di Leva-nella, che condiziona l’utilizzo del campo sportivo e degli alloggi popolari, entrambi in costruzione.

OPERE DI SALVAGUARDIA IDRAULICA

AMBITO COLLINARE

Le nostre frazioni e borghi di collina hanno peculiarità di pregio meritevoli di assoluta salvaguardia. Salvaguardia che non può limitarsi solo e soltanto alla conservazione dei geotopi ed all’inibizione di nuovi interventi. Il territorio deve innanzitutto essere salvaguardato e difeso nei suoi aspetti idraulici e geomorfologici, per questo il primo problema d affrontare e risolvere è quello della difesa del suolo.L’insostenibile situazione di Ricasoli è assolutamente sottostimata nella sua lapalissiana criticità tanto che fanno sorridere le affermazioni del sindaco uscente circa la soluzione individuata nell’impiego di 700.000 euro. Ci vuole ben altro a livello finanziario e di sviluppo progettuale! Una situazione tanto eccezionale quanto insostenibile per un comune di meno di 25.000 abitanti. I governi centrali e regionali dovranno assumersi le loro responsabilità e pilotare il progetto di risanamento complessivo dei versanti di Ricasoli; lo stesso gestore del servizio idrico integrato sarà chiamato a fare la sua parte intervenendo per il complessivo risanamento delle condotte fognarie e dell’acquedotto che una loro parte hanno nelle criticità in atto. Ci assumiamo l’impegno preciso di intervenire a Moncioni procedendo alla nuova pavimentazione della frazione, attualmente completamente disgregata, valutando a monte la possibilità di ampliare il discorso alla fornitura di calore per la frazione. Attualmente la rete esistente è di proprietà del privato che fornisce il Gpl ed i costi per i residenti sono rilevanti, considerato che non si è neppure riusciti ad ottenere le agevolazioni per l’altitudine. Sempre a Moncioni un discorso di riqualificazione e valorizzazione riguar-derà gli immobili di proprietà comunale assolutamente inutilizzati e gli spazi pubblici circostanti il nucleo della frazione. Anche a Mercatale cercheremo di reperire risorse per portare a compimento il restauro interno della scuola elementare ed interverremo sulla viabilità di collegamento alla frazione andando a concretizza-re la variante del Crocifisso, promessa da un decennio, rispetto alla quale le giunte precedenti sono riuscite solo a perdere finanziamenti già stanziati.

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PIANIFICAZIONE DEL

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PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO

La sostenibilità dell’insediamento urbanistico si verifica con il mantenimento dell’integrità dell’ambiente naturale, con il corretto funzionamento delle reti tecnologiche e con la qualità delle soluzioni spaziali. La nuova legge urbanistica regionale 65/2014 sancisce la necessità di rendere effettivo il principio per il quale nuovi impegni di suolo sono ammessi solo se non sussistono possibilità di riuso degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti con l’introduzione di meccanismi codificati volti a contrastare il consumo di nuovo suolo. In quest’ottica dovrà essere facilitato il recupero di volumi già esistenti e aree compromes-se, vincolando gli oneri ad un’effettiva riqualificazione attraverso un'urbanistica partecipata.La futura amministrazione comunale dovrà istituire un registro unico edilizio, quale quadro conoscitivo di tutte le informazioni sensibili riguardanti la realtà territoriale urbanistico-edilizia-tecnologica.E’ necessario avere un quadro conoscitivo completo dell’organismocittà: uno strumento previsionale altamente efficace e prezioso per intervenire nel tessuto urbano, disponibile sia per il pubblico che per il privato, onde garantire un’adeguata pianificazione di cui ci siamo già occupati in merito al Piano Parti-colareggiato del Centro Storico.Vogliamo una revisione degli strumenti urbanistici per focalizzarli supunti per noi essenziali quali la ristrutturazione e il recupero di edifici ed aree esistenti.Si tratta di proporre nuove forme di organizzazione dello spazio urbano fondate sull’esigenza di contenere il consumo di suolo, promuovendo forme di riuso del patrimonio edilizio esistente e garantendo la massima permea-bilità del terreno, onde evitare fenomeni di dissesto idrogeologico.All’interno del perimetro urbano biso-gna garantire il raggiungimento degli obiettivi globali dei livelli di CO2 (è stato calcolato, ad esempio, che, per garantire il rispetto degli obiettivi del Protocollo di Kyoto, dovrebbero essere piantumati a verde almeno cinquanta metri quadri per abitante insediato).Questo fondamentale approccio urbanistico ha lo scopo di perseguire l’obiettivo dell’autosufficienza energetica del sistema residenziale, con accorgi-menti bioclimatici, ponendo nel progetto stesso le premesse per una utilizzazione massima delle fonti energetiche rinnovabili e l’utilizzo di materiali biocompatibili. Adegueremo gli strumenti urbanistici alle conoscenze moderne che misurano il consumo di risorse (energia, materiali, acqua) e la riduzione dell’inquinamento (aria, acqua, rifiuti) per tendere alla realizzazione di spazi di vita confortevoli e salu-bri.L’organizzazione e la pianificazione territoriale determinano sia la qualità di vita che la ricchezza locale. Risulta pertanto necessario importare e integrare i processi decisionali consueti con quelli più avanzati.Numerosi comuni stanno sperimentando con successo sia il “bilancio partecipativo” che gli strumenti referendari. In gergo si chiamano anche tecniche di “pianificazione partecipata” che consen-tono di prendere decisioni migliori poiché i cittadini sono coinvolti direttamente nel processo di trasfor-mazione del territorio.Per questo sarà utile discutere territorio per territorio, quartiere per quartiere, le problematiche e le aspirazioni per la definizione di nuovi assetti urbanistici.I cittadini devono poter deliberare sulle scelte urbanistiche importanti nel territorio al fine di evitare can-tieri assurdi e infiniti.Gli oneri di urbanizzazione non devono in nessun modo andare a coprire altre voci di spesa del bilancio comunale estranee all’ambito urbanistico (come sempre è successo nella passa-ta amministrazione), ma essere destinati alla realizzazione e al miglioramento degli standard urbanistici previsti per legge e, soprattutto, per garantire la concretizzazione per la concessione di agevolazioni volte alla rivitalizzazione dei centri storici.

URBANISTICA PEREQUAZIONE

Confermiamo l’applicazione dei principi perequativi che devono essere snelliti ed applicati non come plafond unitario ma con opportune differenziazioni a seconda delle caratteristiche delle aree del territo-rio. Meccanismi di “premialità ed incentivazione al riuso funzionale degli spazi” saranno introdotti non solo per il recupero del patrimonio edilizio esistente, specie nei tessuti storici, ma anche per quello degli opifici dismessi in ambito centrale quali l’Ex CIR nel capoluogo ed i magazzini interni a via XIV Luglio a Levane. Stesso principio sarà applicato per concretizzare quegli interventi, in aree pubbliche o destinate a servizi pubblici, attualmente individuate nel regolamento urbanistico come aree di trasformazione per servizi (AT_S), che dal 2003 sono rimasti lettera morta.

ASSI DI SVILUPPO Come detto, è ormai irrinunciabile l’obiettivo del minor consumo di suolo, ma ciò non significa che non si debbano pianificare gli assi di sviluppo della città del futuro. E’ nostra ferma convinzione dover fermare gli interventi di espansione residenziale della città verso l’Arno. Su questa direttrice si è sviluppata la politica cementificatoria indiscriminata degli ultimi 20 anni, i cui nefasti effetti cominciano a palesarsi adesso con l’emergere di criticità ad iniziare da quelle idrauliche connotate dalla difficoltà di smaltire correttamente i reflui. Medesimo ragionamento è applicabile all’espansione residenziale nel quartiere del Pestello dove è necessario garantire la realizzazione degli spazi di quartiere mancanti con la revisione delle aree di trasformazione residenziale oggi previste.Uno degli assi di sviluppo della città già individuato dal PRG del 1929 e poi completamente dimenticato è quello della Chiantigiana. La porta della città verso il Chianti, interessata dai più consistenti afflussi turistici alla città, non può essere connotata da un sistema di case sparse, assolutamente non governa-to ed abbandonato ad interventi di recupero dell’esistente che risultano spesso disarmonici tra loro.Diviene quindi necessario prevedere uno sviluppo residenziale armonico, sostenibile e di elevato pregio edilizio-architettonico, dalla Cinatta fino al Podere della Casina. Trattasi di aree a pericolosità geomor-fologia bassa e già servite dalle reti dei servizi. Questi interventi consentirebbero anche di impiegare gli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione per consolidare il versante di Ricasoli che affaccia su questo lato.

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SERVIZI ESSENZIALI

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SERVIZI ESSENZIALI SERVIZI ESSENZIALI

Il programma sull’acqua pubblica è stato già scritto da 27 milioni di italiani che il 12 e il 13 giugno 2011 hanno sancito il primato del concetto di bene comune sulle logiche del mercato. Proporremo di introdurre la modifica nello Statuto Comunale che deve riconoscere il Diritto Fondamen-tale all’Acqua, confermando il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato che deve risultare privo di rilevanza economica e adotteremo ogni forma possibile di azione nei con-fronti del Gestore al fine di ottenere il rispetto dei principi di Uguaglianza, Imparzialità e Continuità espres-si nella relativa “Carta dei servizi”. La nostra città, come dimostrano i frequenti disagi che interessano sia i quartieri di Pestello e Ginestra che delle frazioni Collinari come Moncioni, si trova a fare i conti con un servizio idrico dotato di impianti non più sufficienti per caratteristiche e vetustà a rispondere all’accresc-iuta richiesta di approvvigionamento e a discapito proprio della continuità del servizio. La rete idrica cittadina, a differenza di altri comuni e soprattutto delle aree più vaste servite dal gestore, è ancora costituita per circa 24 km di tubazioni in cemento amianto potenzialmente pericolose per la salute. Fondamentale sarà l’azione di questa amministrazione volta a far rispettare al Gestore il piano di investi-menti per Montevarchi, nonché i citati principi di Uguaglianza e Imparzialità, intervenendo in modo defi-nitivo sulla rete idrica per la sostituzione e “messa in sicurezza” delle tubazioni al fine anche di limitare i frequenti guasti e conseguenti disagi per i cittadini. Questa amministrazione intende pertanto perseguire i seguenti obiettivi:

Acqua pubblica certificata attraverso la pubblicazione delle analisi delle acque sul portale istituzionale del comune e sulle bollette almeno una volta all’anno. Le analisi dovranno essere distinte per ogni punto di emungimento delle reti idriche e non rappresentate da valori medi, come ci viene proposto oggi.

Impegno a migliorare le qualità organolettiche dell’acqua così come sgorga dai rubinetti attraverso anche un più attento controllo qualitativo sui pozzi di approvvigionamento.

Potenziamento delle rete idrica nelle zone dei quartieri Pestello e Ginestra al fine di risolvere le criticità in atto in via definitiva.

Sollecitare il gestore a realizzare gli interventi necessari affinché le frazioni collinari come Moncioni non abbiano più problemi di approvvigionamento come avvenuto sino ad oggi.

Estensione delle rete idrica pubblica per servire il sistema di case sparse delle campagne che attualmente ne è sprovvisto garantendo costi sostenibili per le famiglie che faranno richiesta di allacciarsi al pubblico acquedotto.

Rappresentare in sede di Autorità Idrica la necessità di sostituire i tratti di rete costituiti da materiali contenenti amianto con richiesta di addivenire alla sostituzione stessa in un congruo periodo di tempo, anche per stralci funzionali. Forte azione politica per ottenere il rispetto del piano degli investimenti sul territorio comuna

ACQUA PUBBLICA

Azione di controllo e monitoraggio sull’operato del gestore perché la rete fognaria sia adeguatamente mantenuta in condizioni di pulizia ed efficienza, nonché per garantire l’obiettivo di far confluire tutti gli scoli di reflui verso il recapito della rete che porta ai depurato ri.

Promozione dell’uso di acqua potabile comunale proseguendo l’installazione, in diversi punti della città, di fontane pubbliche, che distribuiscano acqua depurata liscia e pure gassata. Incentivazione dell’utilizzo di acqua pubblica in caraffa nei locali, nelle mense scolastiche e negli edifici pubblici.

Diffusione delle fontanelle pubbliche, in particolare nelle aree a grande frequentazione pedonale e ciclabile con pubblicazione di una mappa aggiornata sul portale comunale, supportata da indicazioni stradali ed informatiche Progettazione di una rete di raccolta delle acque piovane in vasche di decantazione e fitodepurazione per uso irriguo, anche di giardini pubblici, lavaggio strade, processi di recupero rifiuti e riciclaggio e processi industriali Incentivazione dell’uso di bacini di contenimento delle acque piovane per attività industriali ed agricole

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SERVIZI ESSENZIALI

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SERVIZI ESSENZIALI LA MACCHINA COMUNALE

Ambiente e Rifiuti sono due tematiche strettamente correlate fra di loro. Gran parte dell’inquinamento ambientale è causata dallo smaltimento dei rifiuti, considerato che nel territorio di vallata ancora si adottano principalmente modalità di gestione altamente inquinanti ed eticamente immorali come le discariche. E’ il caso di quella di Podere Rota, per la quale si paventa un intervento di ristrutturazione e ampliamento! Occorre mirare prioritariamente alla riduzione della produ-zione di rifiuti alla fonte, in ottemperanza alle leggi comunitarie da sempre disattese.I rifiuti devono essere al centro di una visione complessiva che individui il percorso migliore per la loro riduzione, per il loro riuso, riciclo e recupero. L’attuale e parziale sistema di raccolta “porta a porta” può essere esteso ed integrato con un sistema di valorizzazione della raccolta differenziata. Certamente quello del porta a porta, che indubbiamente costituisce la base per la differenziazione, non può costitu-ire solo un aggravio di costi per i cittadini come avviene adesso. Allora da un porta a porta per “numero civico” occorre passare ad uno di prossimità. Intendiamo intervenire per far modificare il contratto di servizio con il consorzio gestore affinché sia incentivata la raccolta differenziata con l’adozione di un sistema premiante che riconosca un “bonus” calcolato in base alle quantità differenziate di rifiuto con-ferite nel corso di ogni anno.Dovranno essere approntate isole ecologiche per agglomerati di quartiere dotate di centraline informatiche che consentano di registrare i conferimenti da parte degli utenti e pesare i rifiuti. A tal fine tutti i soggetti titolari di utenza TARI saranno dotati di apposita tessera personale con cui registrare i conferimenti in relazione alla quantità e tipologia di rifiuti conferiti. Per le utenze domestiche che attuano il conferimento differenziato dei rifiuti presso gli appositi siti in cui sarà attivo il servizio di pesatura ed identificazione dell’utenza saranno previsti bonus, in base alle quantità differen-ziate di rifiuto conferite nel corso di ogni anno, che troveranno applicazione sulla tassa dell’anno succes-sivo. La misura unitaria del bonus economico da riconoscere agli utenti sarà stabilita con deliberazione della Giunta Comunale. I parametri, distinti per tipologie di rifiuto conferito in base ai quali riconoscere i bonus, ed il funzionamento e la disciplina dei siti idonei alla raccolta differenziata saranno stabiliti da apposita regolamentazione approvata dal Consiglio Comunale. L’Amministrazione comunale dovrà presentare bandi di gara per forniture di prodotti di consumo e non solo (anche mobili), seguendo la direttiva dei green public procurement (direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2004/18/CE del 31 marzo 2004, per i cosiddetti “acquisti verdi”), contribuendo a dare un mercato di sbocco ai prodotti da riciclaggio. Green public procurement significa acquistare un bene/servizio tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita, dall’estrazione della materia prima, allo smaltimento del Rifiuto. Proporremo alla media e grande distribuzione l’adozione di macchi-nari per la raccolta di contenitori in plastica ed un servizio per il ritiro dei contenitori in vetro con “vuoto a rendere” e, laddove non sia ancora in essere, per la distribuzione di prodotti alla spina (pasta, sapone, latte, acqua, eccetera).Porremo in essere una forte azione amministrativa per il recupero degli alimenti scartati dalla grande e piccola distribuzione per fini sociali. Il patrocinio ed i contributi saranno concessi solamente ad iniziative a basso impatto ambientale. Per le manifestazioni pubbliche, la concessione del contributo dovrà essere legata ad un'effettiva raccolta differenziata: in caso di sagre e per tutto quello che preveda somministrazione di cibi e bevande dovrà essere reso obbligatorio l’uso di stoviglie, bicchieri e posate di ceramica e metallo oppure in materiale compostabile.Dovrà essere pubblicata, sul portale comunale, la mappatura di contenitori per la raccolta differenziata e per il conferimento di rifiuti speciali, anche tramite applicativo per smartphone. Per finire, il cittadino dovrà avere la possibilità di conoscere il percorso dei rifiuti e come verranno spesi i soldi della tariffa, così come i contributi per lo smaltimento già compresi nel prezzo di acquisto dei prodotti (contributi RAEE, CONAI, ecc).Va resa possibile la tracciabilità via internet per dare informazioni su come e da chi sono riciclati o smaltiti i rifiuti.

CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI

La possibilità di portare a termine il percorso programmatico delineato in precedenza è affidata essen-zialmente alla efficiente ed efficace riorganizzazione della macchina comunale, che attualmente (e non per incapacità dei dipendenti ma proprio per la scarsa attenzione ai problemi del personale e alla ridotta interlocuzione tra amministrazione, personale stesso e delegazioni RSU) lamenta diverse criticità.Si rende necessario procedere con grande sollecitudine ad una revisione generale dell’assetto dei settori e dei servizi comunali, affidandone, se necessario, uno studio ad un consulente referenziato e affidabile nel campo dell’organizzazione del personale, con particolare esperienza nel campo delle amministrazioni pubbliche. Questo periodo di “ascolto” e ristrutturazione prenderà all’incirca i primi sei/otto mesi del mandato, che coincidono poi con il periodo in cui la nuova amministrazione dovrà amministrare con un piano trienna-le delle OO.PP. e un bilancio predisposti dall’Amministrazione Comunale uscente.

Circa i criteri sui quali si baserà la ristrutturazione dell’Ente si intende puntare su: • semplificazione della struttura comunale; • applicazione di un modello a struttura orizzontale e non verticale; • introduzione di rapporti informativi su base settimanale per la creazione di un data-base informativo ad accesso pubblico; • valorizzazione della professionalità dei singoli dipendenti, con il ricorso a consulenze esterne solo in casi di effettiva necessità; • sviluppo e incentivo alla mobilità interna; • introduzione del concetto premiale del “merito”; • valutazione dell’efficienza attraverso un sistema innovativo e non influenzabile dall’esterno;• riduzione del numero dei dirigenti sulla base delle effettive necessità strutturali.

Tale impostazione della macchina comunale comporta anche indirettamente una necessaria mag-gior presenza degli assessori nella pratica gestione delle azioni amministrative e dunque una diretta assunzione di responsabilità degli stessi nei confronti dei cittadini (criterio di responsabilità politica non delegabile). In questo contesto si inserisce appieno il discorso sui servizi associati con i comuni di Terranuova Braccio-lini e Bucine. L’associazione del servizio di “Polizia Municipale” e del servizio “Tributi e Personale” con Terranuova e, quest’ultimo, anche con Bucine, sono i principali interventi che hanno ad oggi evidenziato, anziché i risparmi promessi dalla propagandistica demagogia del PD, criticità e gravi ripercussioni sull’organizzazi-one del nostro apparato comunale. In buona sostanza, Montevarchi ha messo sul piatto l’apparato di un comune di quasi 25.000 abitanti che è stato chiamato a dedicare preziose risorse all’efficientame-nto degli altri enti. La conseguenza è stata quella dell’aggravio dei carichi di lavoro per il nostro persona-le e la distrazione di alte professionalità dai compiti istituzionali del nostro Ente.Questa sorta di sussidiarietà non trova certo ristoro nella mera refusione dei costi del personale per la parziale utilizzazione a Terranuova Bracciolini e a Bucine, peraltro determinati su criteri aspecifici.Ebbene, Montevarchi non può supplire alle altrui deficienze alle condizioni attuali!Se in linea di principio l’associazione dei servizi può essere condivisibile lo deve essere in maniera pon-derata su criteri scientifici e concreti, non in omaggio alle logiche di un partito egemone in vallata ed in Regione che tenta di tappare i buchi con le risorse che si rendono di volta in volta disponibili altrove. Una rinegoziazione delle condizioni è l’obiettivo minimo da perseguire.

RIORGANIZZAZIONE ED EFFICIENTAMENTO

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LA MACCHINA COMUNALE

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LA MACCHINA COMUNALE LA MACCHINA COMUNALE

POLIZIA LOCALE 2012 2015

SPESE 938.000 1.000.000 INTROITI MULTE 437.000 300.000

Risulta semmai opportuno, in una logica di contiguità territoriale, cogliere l’occasione dell’adozione del nuovo Regolamento Urbanistico allargando la condivisone della pianificazione territoriale alle realtà contermini, San Giovanni e Cavriglia, oltreché a Bucine e a Terranuova. Se parliamo di città diffusa, di Valdarno unica realtà, non si può prescindere da dare continuità ed omogeneità alle contigue aree di confine. Una criticità da risolvere dopo anni di chiacchiere e dopo il naufragio delle vacue iniziative del regime è la gestione delle realtà territoriali come Levane e Mercatale, da trattarsi come un unicum amministra-tivo.

SPENDING REVIEW E REPERIMENTO FINANZIAMENTI

Verifica preventiva dei conti - Come prima cosa proponiamo di sottoporre il bilancio comunale alla valutazione di un ente certificatore o società di revisione. Questo passaggio preliminare va nella direzio-ne di verificare le risorse reali e capire cosa e quanto costa ricollocare rispetto alle priorità del nostro programma. Ricerca di finanziamenti extra-comunali - Avvieremo un monitoraggio costante di bandi e finanziamenti offerti da enti sovracomunali quali Regione, Stato, Comunità Europea. L’obiettivo è quello di accedere a fondi per finanziare progetti locali anche attraverso partnership con altre realtà territoriali pubbliche e private. Riduzione dei costi del personale dirigente - I costi del personale sono una delle voci che incide profondamente sul bilancio comunale e sulle società partecipate. Gli elementi che ci impegneremo a valutare sono il numero dei dirigenti rispetto al totale dei dipendenti comunali e la forbice tra gli stipendi dirigenziali e quelli delle altre posizioni. Il nostro intento sarà una razionalizzazione del numero dei dirigenti comunali e una revisione degli impor-ti dei premi di risultato. Transizione verso software open source - Vogliamo la revisione dei costi di licenza dei software in uso presso gli uffici comunali con l’obiettivo di ridurre progressivamente gli applicativi che prevedono licen-za a pagamento. Per attuare un cambiamento di questo tipo sarà necessario censire tutto il software in uso con relativi costi di licenza e valutare i risparmi possibili passando ad un approccio aperto. Revisione dei bilanci e dei contratti delle partecipate - Le società partecipate necessitano di una revisione e razio-nalizzazione dei bilanci e di tutti i contratti di servizio con il comune. La ricognizione non riguarderà esclu-sivamente la riformulazione ed il monitoraggio dei tempi di intervento, delle procedure di controllo, gestione del personale e trasparenza, ma soprattutto le tariffe ed il ripristino delle condizioni di sostenibili-tà finanziaria a medio termine. Efficientamento energetico delle tariffe - Tra le cause dei maggiori sprechi negli edifici comunali vi sono la bassa efficienza energetica e gli impianti datati che incidono sia sull’aspetto economico che su quello ambientale. E’ quindi fondamentale programmare degli interventi migliorativi iniziando da:- valutazione dei consumi degli impianti di riscaldamento gestiti attualmente con affidamento esterno (contratto calore) prevedendo un piano di ammortamento per la riduzione di eventuali sprechi ed ottimizzazione complessiva. - Piano di sostituzione di tutte le lampade negli edifici comunali e nell’impianto di pubblica i

lluminazione con l’introduzione dei LED. Anche in questo caso il progetto verrà sviluppato valutando un piano di ammortamento che preveda che l’investimento sia ripagato nel tempo dal risparmio energe-tico. Ulteriori risparmi potrebbero derivare dalla rivalutazione dei contratti delle utenze e dei servizi dei fornitori. Verranno verificati i costi attuali con quelli più convenienti sul mercato.

TASSE E TRIBUTI COMUNALI Una delle azioni prioritarie che porremmo in essere è quella ispirata al principio di equità sociale che trova fondamento nella Costituzione laddove questa sancisce che ogni cittadino è tenuto a concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva. Se da una parte la determinazione impositiva sarà oggetto di una seria rimodulazione che si fondi su quanto costituzionalmente stabilito e sulle evidenze che scaturiranno da una profonda rivisitazione delle spese, specie di parte corrente, dall’altra, l’azione di accertamento e di recupero delle morosità sarà accuratamente implementata. Per l’imposizione a venire, potrà essere fatto ricorso all’istituto del baratto amministrativo:“i comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da singoli cittadini … Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade … In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere …”.

PORTALE E-GOVERNEMENT UConsiderato che oggi i siti web sono il principale mezzo di comunicazione, oltre che accessibile e poco oneroso, riteniamo opportuno estendere il sistema informativo comunale con procedure che consentano di caricare i dati e renderli disponibili all’esterno. L’utente - cittadino o impresa - previa registrazione, potrà accedere online a molte informazioni che finora hanno richiesto la presenza della persona presso l’ufficio competente. Si dovrà consentire, quindi, il reperimento dei propri dati anagrafici, di stato, tributari, fino alla possibilità di pagare le proprie utenze. I vantaggi offerti da questo sistema di pagamento sono evidenti ed oltre a facilitare l’utente nella gestione delle bollette, della contabilità familiare e/o aziendale, costituisce un metodo di interazione diretto, immediato e sicuro tra il cittadino e l’ente, riducendo oltretutto il lavoro dell’amministrazione.Il servizio permetterà la consultazione della posizione tributaria del cittadino e dell’impresa in riferimento a imposte, tasse, tributi, servizi comunali. Per i pagamenti si potranno utilizzare tutti gli attuali strumenti di pagamento (carte di credito, ecc.). I nuovi applicativi saranno gestibili in front office anche attraverso applicazioni da scaricare sui cellulari.