bergamo 13 marzo 2008 rischi e derivati nella gestione d'impresa: la misurazione dei rischi, il...
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BERGAMO 13 MARZO 2008
Rischi e derivati nella gestione d'impresa: la misurazione dei rischi, il pricing dei derivati ed il processo di controllo
2© 2008 KPMG Advisory S.p.A., an Italian limited liability share capital company and a member firm of the KPMG network of independent member firms affiliated with KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved.
Il contesto di riferimentoStrumenti e prodotti derivati
Una delle tendenze che abbiamo rilevato nei servizi di Corporate Banking negli ultimi anni ha visto le principali banche internazionali vendere strumenti finanziari con finalità di copertura ricorrendo alle tecniche di marketing applicate ai prodotti di largo consumo.
Si rileva la differenza tra strumento e prodotto: i primi costituiscono contratti finanziari standard ormai consolidati nella prassi finanziaria, i secondi rappresentano l’opera di ingegno di case di investimento che attraverso la combinazione di due o più strumenti elementari allestiscono un offerta pre-confezionata per soddisfare le esigenze di hedging del cliente.
Ma i clienti finali hanno la capacità di discernere un buon prodotto da un cattivo prodotto?
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Il contesto di riferimentoStrumenti e prodotti derivati – un esempio di catalogo ben assortito
Range Accrual
Snowball
CMS Spread
Twister
Sticky Floater
Atlantic Swap
Convertible Swap
Extra Swap
SInking Fund
Sunrise Swap
Forward Plus
KO-KI Forward
Basket CDS
Basket CDS FTD
Altiplano
Wedding Cake
Reverse Cliquet
Alpine Swap
KO-KI Outperforming 3D Forward Quanto Swap
Alcuni tra i nomi commerciali riscontrati nell’anno 2007:
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Il contesto di riferimentoSono tutti cattivi prodotti?
”Immaginate una roulette che fa vincere sempre il banco grazie ad un gioco appetitoso ma incomprensibile ed un croupier che suggerisce agli scommettitori il numero ed il colore sui quali puntare, sapendo a priori che non vinceranno mai. O quasi”. Da il Sole 24 Ore del 16 Ottobre 2007.
Valore intrinseco espresso in milioni di Euro - Fonte Bollettino Statistico Banca d’Italia
3.000
3.500
4.000
4.500
5.000
5.500
mar-05 giu-05 set-05 dic-05 mar-06 giu-06 set-06 dic-06 mar-07 giu-07
25.000
30.000
35.000
40.000
45.000
50.000
Valore Intrinseco Numero Aff idati
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Il contesto di riferimentoPiccoli grandi drammi
Abbiamo nel tempo rilevato come gli episodi di maggior tensione (e di maggiori perdite) si siano consumati nella difficoltà da parte dei clienti di comprendere la vera natura dei contratti offerti dagli Istituti finanziari.
Il fenomeno è risultato ancora più evidente nel comparto delle imprese di media e piccola dimensione e, recentemente, delle pubbliche amministrazioni che sono state investite dall’azione commerciale degli Istituti Finanziari, sovente senza avere le competenze specifiche per valutare il contenuto dei prodotti loro offerti.
Piccoli o grandi drammi finanziari consumati a volte nell’ombra, a volte nel pieno clamore mediatico hanno iniziato a creare disaffezione nei confronti dello strumento…
Pre Deal Quotazione
(Bid) Ristrutturaz./
RImodulaz.Unwinding
Governo posizione
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Le sorgenti di rischio in aziendaUna possibile classificazione
Le sorgenti del Rischio
Business Risk Market Risk Credit Risk Operational Risk
Vendite Concorrenza Marketing Reputazione Qualità
Tassi di Cambio Tassi di Interesse Prezzo Commodity Rischio Liquidità
Rischio Controparte Rischio Paese Rischio Emittente Rischio Concentraz. Recovery
Controlli Qualità dei dati Sistemi Normativa
Per ogni tipologia di rischio (market risk, credit risk, operational risk) è possibile individuare delle politiche di mitigation volte al presidio degli stessi e quindi al conseguimento della stabilità finanziaria.
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Le sorgenti di rischio in aziendaLe possibili tecniche di misurazione e mitigazione
Politiche di Mitigation
Market Risk
Credit Risk
Operational Risk
Tecniche di gestione
Strumenti
Strumenti Derivati OTC: tassi VAR : stima perdite potenziali VAR : allocazione del capitale Sensitivity Analysis ALM : gestione attivo/passivo
Credit Derivatives Credit Linked
Notes Titoli Crediti
N/A
Strumenti Derivati OTC: cambi Strumenti Derivati OTC: equity Strumenti Derivati OTC: comm.
VAR : stima perdite potenziali VAR : allocazione del capitale Diversificazione di portafoglio
VAR : stima perdite potenziali VAR : allocazione del capitale
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Gli Strumenti derivatiIl catalogo dei prodotti derivati
SWAP STRUTTURATI
Si tratta di contratti che prevedono lo scambio di flussi di pagamento, di cui uno o entrambi sono indicizzati sull’andamento di prezzi azionari, panieri, indici, spread creditizi, rating, ecc.
equity
currency
credit
interest rate
commodity
equity swap
equity linked swap
domestic currency swap
cross currency
swap
credit default swap
sinking Fund
• minimo garantito
• limiti al rialzo• opz. di rimborso• …
• ind. flussi• ind. capitale• clausole di rimb.• pagam. step-
down, step-up• pagam. zero
coupon• …
• step-up, step-down
• zero coupon swap
• fwd starting swap
• swaption• cap/floor/collar
swap
FORWARD SINTETICI
Replicano strutture di pay-off analoghe a un contratto forward attraverso la combinazione di opzioni call e put; l’utilizzo di opzioni esotiche permette una flessibilità illimitata nella configurazione di clausole di vario tipo.
currency
equity
commodity
• call/put plain vanilla
• call/put barriera• call/put nozion.
diff.• call/put strike diff.• call/put digitale• …• call/put plain
vanilla• call/put barriera• call/put nozion.
diff.• call/put strike diff.• call/put digitale• …
• call/put plain vanilla
• call/put barriera• call/put nozion.
diff.• call/put strike diff.• call/put digitale• …
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Gli Strumenti derivatiGli aspetti connessi alla stima del Fair Value
Asset Class
Equity
Derivati Obbligazioni Stock Option Credits PolizzeFinanza
Straordinaria
Tassi Credito Cambi CommoditySottostanti
• Single stock;
• Basket;
• Indici
• Spread Equity
• Money market (Libor);
• Swap market (CMS);
• CMS spread options;
• CDO, CMO, ABS
• Credit default swap (single name);
• Credit default swap (basket, index);
• Mutui / Crediti;
• Strumenti indicizzati alle valute mondiali;
• Strumenti ibridi tasso/cambio
• Metalli (Alluminio, Rame, Piombo, Oro, ecc.);
• Combustibili (Brent, Gas naturale, Carbone, ecc);
• Elettricità;
• Noli navali
HOTCalcolo valore teorico strumenti indicizzati al
credito
Gestione strumenti
IBRIDI
Calcolo valore teorico strumenti complessi su tassi ad elevato effetto leva (es. spread option
CMS10 – CMS2)
Gestione Prezzo
COMMODITY
HOTHOT
HOTHOT
HOT
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L’approccio Building Block consente di individuare un portafoglio di replica composto da strumenti elementari a partire dalla definizione delle regole di pay-off del contratto.
Scomposizione del prodotto strutturato
nelle sue componenti elementari
REG
OLE
D
I P
AY-O
FF
ApproccioBuilding
Block
DERIVATO OTC STRUTTURATO
SWAP STRUTTURATI
FORWARD SINTETICI
Valorizzazione delle singole componenti elementari
Opzioni/Cap/Floor
IRS
Contratti a Termine
PORTAFOGLIODI REPLICA
…………
Gli Strumenti derivatiGli aspetti connessi alla stima del Fair Value
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L’adozione di un approccio building block si articola in una serie di fasi operative finalizzate al calcolo di un valore teorico di contratto aderente alle condizioni di mercato.
Comprensione della tipologia di contratto edelle clausole all’inter-no del contratto stesso. L’analisi dei termini contrattuali è prerequi-sito per la corretta rap-presentazione dei flussi di cassa.
Comprensionedei terminicontrattuali
Identificazione del pay off a scadenza e repli-cazione del pay off del contratto attraverso un portafoglio equivalente.
Determinazionedi un
metodo di scomposizione
Identificazione dei para-metri che sono alla base dei singoli componenti elementari (es: tassi, cambi, equity, indici proxy rappresentativi del contenuto di credito, ecc.).
Definizione parametri relativi aglistrumentielementari
Il pricing è il risultato della somma dei fair value dei singoli ele-menti in grado di repli-care il pay off del con-tratto. Ogni strumento incluso nella struttura è valorizzato sulla base dei parametri di replica.
Pricing
Gli Strumenti derivatiGli aspetti connessi alla stima del Fair Value
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Aspetti gestionaliGli aspetti connessi alla riduzione del rischio
La negoziazione di uno strumento derivato deve rispondere ad una precisa logica di riduzione dei rischi. Tale logica deve soddisfare un principio di coerenza finanziaria definito in rapporto ai propri obiettivi di Risk Management.
Analisi di riduzione del profilo di rischio
Indicatori Fair Value Cash Flow
Profilo di Pay - Off
Analisi di Sensitivity
Misure di Rischio
Analisi di Stress
Valore di mercato a scadenza
Greche, BPV, Delta 1%
Value at Risk, Profit at Risk
Analisi di impatto sul FV a fronte di variazioni estreme sui fattori di rischio
Valore dei flussi a scadenza
Delta 1%
Earnings at Risk (EaR), Earning per Share at Risk (EPSaR), Cash Flow at Risk (CFaR)
Analisi di impatto sul CF a fronte di variazioni estreme sui fattori di rischio
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La valutazione di un derivato non può prescindere dalla sua capacità di ridurre il rischio associato all’esposizione oggetto di copertura. E’ necessario a tal fine utilizzare una metrica di misurazione coerente al tipo di esposizione analizzata.
Aspetti gestionaliGli aspetti connessi alla riduzione del rischio
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Regression method
y = -1,0047x
R2 = 1
(1.000)
(800)
(600)
(400)
(200)
-
200
-200 0 200 400 600 800 1.000
x100
0
x1000Hedged I tem
He
dg
ing
Ite
m
Cash Flows Lineare (Cash Flows)
Molti clienti reputano che l’applicabilità del regime di Hedge Accounting sia un prerequisito fondamentale nell’ambito di una efficiente strategia di hedging.La sua misurazione impone l’adozione di logiche quantitative definite ad hoc.
Aspetti gestionaliGli aspetti connessi alla verifica degli aspetti contabili : gli IAS 39
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L’introduzione degli IFR7 prescrive inoltre talune informazioni minime che devono essere prodotte per valutare la rilevanza degli strumenti finanziari e la natura e l’entità dei rischi derivanti da tali strumenti.
Aspetti GestionaliGli aspetti connessi alla verifica degli aspetti contabili: gli IFRS 7
Selezione dei fattori di rischio rilevanti (mercato, credito, liquidità)
Evidenza del possibile Impatto sulle esposizioni identificate dall’azienda
Scenario testing su una generico fattore di rischio
0,00%
1,00%
2,00%
3,00%
4,00%
5,00%
6,00%
7,00%
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Scadenza (anni)
Tas
so (
%)
No shock-150bp-120bp-90bp-60bp-30bp+30bp+60bp+90bp+1200bp
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Processi relativi alla produzione della reportistica
22%
Processi di Internal Auditing
22%
Processi di Risk Management
13%
Processi di Product Approval
21%
Centri di rischio, responsabilità,
strutture deleghe10%
Gestione Operativa delle
posizioni12%
Scoring Globale
56%
Gap44%
1. Ruoli e Responsabilità, sistema di deleghe
2. Obiettivi del Risk Management
3. Definizione delle esposizioni
oggetto di copertura
Misurazione rischi e Sistema di limiti
4. Definizione degli strumenti eligibili per la
copertura
5. Strategie di copertura in termini di
timing
Metodologia di conduzione dei test di efficacia
Risk Policy
Quantificazione
1. Ruoli e Responsabilità, sistema di deleghe
2. Obiettivi del Risk Management
3. Definizione delle esposizioni
oggetto di copertura
Misurazione rischi e Sistema dei limiti
4. Definizione degli strumenti elegibiliper la
copertura
5. Strategie di copertura in termini di
timing
Metodologia di conduzione dei test di efficacia
Valutazione
L’adozione di check list standard, condivise con le altre practice internazionali, è uno strumento prezioso per effettuare in breve tempo le attività di ricognizione dei processi collegati alla gestione dei rischi e delle strategie in derivati.
Aspetti GestionaliGli aspetti connessi ai processi di governo e controllo delle posizioni