azur e asmar 2003
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Progetto Intercultura Anno scolastico 2010-2011
Classe quarta D
1Insegnante Chiara Volpe
TITOLO Azur e Asmar
Regia Michel Ocelot
Durata 97 minuti
Genere Animazione
Redazione francese
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Il biondo Azur dagli occhi azzurri e
Asmar dagli occhi neri crescono
insieme in Francia.
Vivono con il severo padre di Azur e la
dolce Jenan, nutrice di Asmar.
Insieme giocano, litigano, crescono
imparando le loro due lingue madre:
francese e arabo.
Tutto questo fino a quando Azur viene
affidato ad un nuovo tutore, mentre
Asmar e la madre vengono cacciati
di casa e ripartono verso il loro
paese al di là del mare.
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Cresciuti come fratelli, al suono delle stesse canzoni
fiabe e… SOGNI
Gli anni passano e Azur, ormai adulto parte per il paese al di là del mare per andare a
liberare la bellissima fata dei Djinns, imprigionata e che bisogna liberare.
Quando è ormai vicino al paese dei suoi sogni d’infanzia, la sua nave fa naufragio, ma lui
riesce a salvarsi.
All’arrivo sulla terraferma Azur viene respinto per i suoi occhi celesti che secondo la
superstizione di quel paese portano sfortuna. Così decide di fingersi cieco e di non
aprire più i suoi occhi. Lui, che una volta era un bellissimo ragazzo vestito in modo
elegante è ora ridotto come un cieco mendicante, guidato in quel paese sconosciuto
e inospitale dal suo conterraneo Raspù, sgradevole, imbroglione e senza vergogna.
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Dopo alcune peripezie che porteranno
Azur a possedere la chiave rovente il
giovane riesce a ritrovare la nutrice
Jenan, divenuta ora la più ricca
mercantessa della città e si fa
riconoscere da lei cantando la dolce e
melodiosa ninna nanna della sua
infanzia.
A casa di Jenan Azur incontra anche
Asmar, che subito non lo riconosce e
lo accoglie in malo modo.
Decidono però insieme di partire per
liberare la fata, ma non sapendo dove
si trova chiedono aiuto al saggio della
città, che gli indica il percorso da fare.
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SOLO il SAPERE permette di andare oltre la
superstizione
Prima di partire per la missione si
recano entrambi dalla giovane e
saggia principessa Shan Shu
Shabà, che è rinchiusa nel suo
palazzo per non rischiare di
essere uccisa dai suoi nemici
come gli altri suoi familiari.
Lei dona loro diversi oggetti magici
per sconfiggere il leone scarlatto
e un enorme uccello che
troveranno lungo il tragitto.
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<<IO HO CONOSCIUTO DUE PAESI, DUE LINGUE, DUE
RELIGIONI: QUESTO FA SÌ CHE IO NE SAPPIA DUE VOLTE PIÙ DI
TUTTI GLI ALTRI>>.
<<LADDOVE GLI ALTRI SI FERMANO A CAUSA DEGLI
OCCHI BLU O DEI GATTI NERI, IO VADO AVANTI.. E LI BATTO!
>>.
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Prima di partire la vecchia nutrice consegna ai due ragazzi dei piccioni viaggiatori
che dovranno liberare, uno al giorno, per farle capire che stanno bene.
Durante il percorso, nonostante l’iniziale diffidenza di Asmar, i due fratelli si aiutano
e si sostengono a vicenda,
superando molte difficoltà e scoprendo di nuovo la forza che li univa
nell’infanzia: L’AMORE.
Quando ASMAR sta per essere ucciso dai predoni nemici, AZUR non esita di
rischiare la vita per difenderlo e lo porta sulle spalle fino alle porte gemelle.
Le porte sono due, una conduce alle tenebre e lì si muore, l’altra porta diretta alla
fata dei Djinns. I due scelgono la porta di sinistra, anche se pensano sia quella
che li porterà nelle bue tenebre perché causa di sfortuna, invece una volta
entrati trovano la fata, che a questo punto non sa chi dei due fratelli dovrà
sposare, finché in suo aiuto chiama la cugina, la bionda fata degli elfi, ….
TESTO COLLETTIVO IV D
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Il DESTINO separa i due fanciulli,
ma la fede nel loro SOGNO farà in
modo di riunirli.
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Culture diverse Amicizia
Collaborazione Sogni per il futuro (desideri)
Fratellanza, unione e impegno reciproco per superare prove e difficoltà
Superstizioni e pregiudizi L’Incontro tra culture diverse è un fattore
arricchente L’INTERCULTURA nasce dal vivere esperienze
comuni E dallo scambio reciproco
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Nonostante il destino li abbia
separati, i due giovani
saranno uniti dall’unica fede
nel loro sogno d’infanzia e
dalla speranza di lottare per
un mondo migliore, in quanto
consapevoli che la diversità è
una ricchezza. (M.C)
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FRATELLANZA RISPETTO DELL’ALTRO
SOLIDARIETÀ SOGNO
DIVERSITÀ
APERTURA CONDIVISIONE DESIDERI ATTENZIONE CONOSCENZA
Laboratorio interculturale a.S 2010-2011
Febbraio-marzo 2011
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