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a cura di Sergio Bocchini INSEGNARE IRC NELL’ERA MULTIMEDIALE INTERCULTURALE INTERRELIGIOSA

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a cura di Sergio Bocchini

INSEGNARE IRC NELL’ERA

•MULTIMEDIALE

• INTERCULTURALE

• INTERRELIGIOSA

• “In/segnare” vuol dire sempre lasciare un segno (facciamo in modo che sia positivo)

• “Gli estremisti hanno paura dei libri e delle penne” (Malala Yousafzai)

• La didattica è un’arte … che si può sempre imparare e anche migliorare

Memo

per IdR

•Un buon insegnante è sempre dotato di una grande capacità di ascolto

“Siamo mendicanti del cielo; con

un orecchio incollato alla terra per

cogliere le germinazioni nascoste

e con l’altro in ascolto del cielo”

(J. Maritain, filosofo)

•Non separa mai la testa dal cuore; sa valorizzare l’intelligenza emotiva

Un buon insegnante...

•E’ attento a formare

“teste ben fatte” più che “teste piene”

Un buon insegnante...

•Mette l’alunno al centro … per aiutarlo a crescere (IO, TU, NOI, NATURA, DIO)

Un buon insegnante...

Un buon insegnante...

Sa dare

importanza a

tutte le dimensioni

dell’uomo, ma si

occupa – in

particolare – di

quella spirituale e

religiosa.

• Sa che educare alla dimensione spirituale e religiosa vuol dire dare spazio al cuore e aiutare gli alunni a vedere “oltre” le cose, le apparenze , a non aver paura della solitudine e del silenzio... L’essenziale non si trova su Google né basta un clic...

Un buon insegnante...

•Trasforma

l’ora di IRC

in un laboratorio di umanità

Un buon insegnante...

•Forma dei cittadini responsabili

(di sé, degli altri, del creato)

Un buon insegnante...

Nell’era multimediale,

interculturale e interreligiosa

in cui viviamo l’IdR collabora e

offre il proprio contributo

specifico per educare a valori

oggi fondamentali quali

l’ASCOLTO DELL’ ALTRO, il

DIALOGO, l’EMPATIA,l’ACCOGLI

ENZA, l’APERTURA a idee e

persone nuove, alla RICCHEZZA

DELLA DIVERSITÀ...

Il segreto del buon IdR?

• PASSIONE per la materia che si insegna, nonostante tutte le difficoltà, incongruenze, assurdità...

• PROFESSIONALITA’:preparazione costante e aggiornamento puntuale

• PIACERE di stare con gli alunni e di camminare con loro trasmettendo dei valori

• una “BENEVOLA LUCIDITÀ nei confronti della giovinezza” (Daniel

Pennac)

Quale IRC?

Anche etimologicamente

la parola “religione” richiama

la “relazione”: tra le persone, i

popoli, tra l’uomo e la realtà

superiore...Compito dell’IRC è

far comprendere l’importanza

di questa “RELAZIONE” nella

vita dell’individuo,nella società

e nella storia.

IRC

e

Interreligiosità

Spunti

per una

prima

riflessione

L’IRC nel contesto interreligioso

E’ un argomento importante e complesso che accenno soltanto. Aiutare i ragazzi a a distinguere tra:

FEDE RELIGIONE PATOLOGIE DEL RELIGIOSO

L’IRC nel contesto interreligioso

La FEDE è il rapporto personale

tra il credente e il Trascendente

La RELIGIONE sono le forme storiche in cui la fede, necessariamente si esteriorizza: forme di culto, riflessioni teologiche, produzioni artistiche e culturali, gerarchie religiose...Necessariamente perché l’essere umano è concreto, storico, simbolico.

L’IRC nel contesto interreligioso

Le PATOLOGIE DEL RELIGIOSO si manifestano quando le religioni si irrigidiscono nell’ ideologia; quando diventano uno strumento di potere o una forma di manipolazione del consenso; quando Dio diventa una scusa per legitti mare l’istinto di violenza; quando la vita spirituale diventa manto per le nevrosi, le psicosi, le isterie, le manie di protagonismo...

Quale dialogo?

A quale di questi tre livelli è possibile il dialogo interreligioso? Certamente non al terzo

(patologie del religioso) Sugli altri due si può arrivare a

spiegare le proprie “verità” (senza “rinunciarvi”), cercando di comprendere quelle degli altri, con profondo rispetto reciproco...

Quale dialogo?

Rimane la visione PROSPETTICA: ciascuno di noi ha una prospettiva sulla verità, ma non la possiede (Parabola dei tre anelli)

E poi il dialogo mistico (scambio di esperienze spirituali) e il dialogo della vita.

Il dialogo delle parole

Anche le parole sono importanti Dire in classe: “Gruppo

terrorista islamico” non è corretto.

L’aggettivo «islamico» è neutro e non ha connotati violenti; mentre «islamista» indica chi fa un uso politico dell’islàm, ma non necessariamente con il mitra in mano. Chi combatte in modo violento è un jihadista, un integralista, spesso solo un terrorista .

Religioni: un dito che indica la luna

Forse è sempre bene ricordare che le religioni – come afferma il detto buddhista – sono soltanto un dito che indicano un “oltre”. Questo dito è importante, necessario, ma spesso è ingombrante, sporco, fuorviante...comunque sempre e solo uno strumento (storico e umano).

Le religioni (non le patologie del religioso!) sono tante strade differen ti che richiamano l’essere umano alla “relazione” con il Trascendente e per questo importanti. Ma la “LUNA” è altro.

Ma non c’è pace senza le religioni

Più le

religioni si

incamminano

verso il centro,

più si

avvicinano

al mistero di Dio

e agli uomini.

La via del dialogo richiede “saggezza”

Una buona conoscenza della tradizione religiosa dell’altro (credo, riti, usi,modi di pensare...)

No ad ingenuità o eccessi di disponibilità

No rinuncia alla propria identità (presepio, canti natalizi, tradizioni, mense ...)

IRC

E

MULTIMEDIALITA’

Riflessioni

a ruota

libera

IRC e MULTIMEDIALITA’ IRC e multimedialità

La frase dello

scrittore Umberto

Eco mette a fuoco

molto bene la

funzione del

multimediale e il

suo utilizzo anche

nella scuola

IRC e MULTIMEDIALITA’ IRC e MULTIMEDIALITA’

Mentre l’insegnante

è insostituibile, il

multimediale è un

sussidio, utile se

adoperato in modo

intelligente; ma

sempre e solo un

mezzo.

La pedagogia del cavallo che non ha sete...

Non si può cambiare l’ordine delle cose: se si vuol far bere chi non ha sete si sbaglia.

Morale …

"Educatori, siete al bivio. Non ostinatevi nell’errore di una "pedagogia del cavallo che non ha sete", ma orientatevi coraggiosamente e saggiamente verso "la pedagogia del cavallo che galoppa verso l’erba medica e l’abbeveratoio”. (Celestin Freinet)

Prima suscitare la sete …

«Se vuoi costruire una nave non

chiamare la gente che procura il

legno, che prepara gli attrezzi

necessari, non distribuire compiti,

non organizzare il lavoro. Prima

invece sveglia negli uomini la

nostalgia del mare lontano e

sconfinato. Appena si sarà

svegliata in loro questa sete, gli

uomini si metteranno subito al

lavoro per costruire la nave».

(Antoine de Saint-Exupéry)

Ma come fare...?

Tre foglie diverse … ma della stessa pianta

Non fermarsi

all’apparenza … dentro le spine c’è il frutto

Lasciare tracce del nostro cammino sulla terra

“Multimedialità” non è la soluzione a tutto, ma....può aiutare

Chiarito che è solo un

mezzo, ma che può

suscitare meraviglia

e accompagnare i ragazzi

nel loro cammino di

crescita, approfittiamo

del digitale per rinnovare la

nostra didattica...

“Se ascolto

dimentico,

se vedo

ricordo,

se faccio

capisco”

La regola d’oro della didattica

I nativi digitali si

muovono con

una facilità

estrema in un

mondo in cui

non tutti i loro

prof. si muovono

con altrettanta

agilità.

Multimedialità: un modo per essere protagonisti

Il Laboratorio multimediale/ Una bella opportunità

Una “comunità

di pratica” per

collegare in

rete le varie

esperienze IRC

in Italia www.oradireligione.it

La rete EDB dedicata agli IdR

L’Atlante multimediale

della religione è uscito nel

2013 per offrire all’IRC un

sussidio digitale polifunziona

le (per la LIM in particolare),

con lo scopo di offrire un

Supporto digitale alle lezioni

e renderle più partecipate.

L’Atlante Multimediale della religione

Grazie dell’attenzione