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Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 1
ALLEGATO SUB B)
ATO 2 PIEMONTE
BIELLESE, VERCELLESE, CASALESE
Analisi degli scostamenti
Biennio 2010 – 2011
e
Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 2
Sommario
1 Sintesi dell’analisi degli scostamenti
Premessa
2 La revisione tariffaria: metodologia
2.1 Fasi lavorative per l’analisi degli scostamenti
2.2 Analisi degli scostamenti, adeguamento tariffario nella Convenzione e Disciplinare Tecnico
2.3 La verifica delle componenti tariffarie: costi operativi, investimenti, ammortamenti e remunerazione
del capitale investito
2.3.1 I costi operativi
2.3.2 Il canone di concessione
2.3.3 Gli investimenti, gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
2.3.4 I ricavi
3 Analisi degli scostamenti del Gestore AMC
3.1 Costi operativi
3.1.1 Analisi degli scostamenti
3.2 Gli investimenti
3.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
3.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
3.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
3.4 Il canone di concessione
3.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
3.5 I ricavi regolati
3.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
3.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
3.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
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tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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3.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
4 Analisi degli scostamenti del Gestore AMV
4.1 Costi operativi
4.1.1 Analisi degli scostamenti
4.2 Gli investimenti
4.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
4.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
4.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
4.4 Il canone di concessione
4.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
4.5 I ricavi regolati
4.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
4.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
4.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
4.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
5 Analisi degli scostamenti del Gestore ATENA
5.1 Costi operativi
5.1.1 Analisi degli scostamenti
5.2 Gli investimenti
5.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
5.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
5.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
5.4 Il canone di concessione
5.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
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tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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5.5 I ricavi regolati
5.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
5.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
5.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
5.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
6 Analisi degli scostamenti del Gestore COMUNI RIUNITI
6.1 Costi operativi
6.1.1 Analisi degli scostamenti
6.2 Gli investimenti
6.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
6.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
6.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
6.4 Il canone di concessione
6.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
6.5 I ricavi regolati
6.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
6.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
6.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
6.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
6.8 Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
7 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR BIELLA
7.1 Costi operativi
7.1.1 Analisi degli scostamenti
7.2 Gli investimenti
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7.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
7.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
7.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
7.4 Il canone di concessione
7.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
7.5 I ricavi regolati
7.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
7.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
7.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
7.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
8 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR VALSESIA
8.1 Costi operativi
8.1.1 Analisi degli scostamenti
8.2 Gli investimenti
8.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
8.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
8.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
8.4 Il canone di concessione
8.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
8.5 I ricavi regolati
8.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
8.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
8.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
8.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
9 Analisi degli scostamenti del Gestore S.I.I.
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9.1 Costi operativi
9.1.1 Analisi degli scostamenti
9.2 Gli investimenti
9.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
9.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
9.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
9.4 Il canone di concessione
9.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
9.5 I ricavi regolati
9.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
9.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
9.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
9.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
10 Prospetti complessivi sull’intero ATO2 degli scostamenti 2010-2011
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1 Sintesi dell’analisi degli scostamenti
Premessa
Nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 Piemonte (Biellese, Vercellese, Casalese) operano 7 gestori del Servizio
Idrico Integrato. I gestori sono stati inizialmente salvaguardati, nell’anno 2003, con Atto della Conferenza
d’Ambito n. 55 del 15 Dicembre. Si è successivamente effettuata un’estensione della salvaguardia per i Co-
muni prima gestenti il servizio in economia diretta a favore dei gestori già salvaguardati, con Atto della Confe-
renza d’Ambito n. 105 del 2 Maggio 2005.
L’affidamento definitivo a regime delle gestioni è avvenuto successivamente con Atti della Conferenza
d’Ambito, n. 149 del 13 Marzo 2006 e n. 173 del 4 Dicembre 2006, con i quali si è deciso di affidare agli stessi
gestori la gestione del S.I.I. per il periodo che va dal 01/01/2007 al 31/12/2023.
Il Piano d’Ambito originario ha subito una completa revisione nel 2006, con Atto n. 176 del 21 Dicembre, suc-
cessivamente, dopo l’entrata in vigore del nuovo Metodo Tariffario Transitorio approvato dall’Autorità per
l’Energia Elettrica e il gas, il Piano Economico Finanziario allegato al Piano d’Ambito è stato debitamente ag-
giornato secondo le indicazioni fornite dall’Autorità medesima con Deliberazione 73/2013 ed il documento è
stato approvato dalla Conferenza dell’Autorità d’Ambito con Deliberazioni 24 aprile 2013 n° 436 e n° 459 del
19 dicembre 2013.
La prima revisione triennale della tariffa è stata effettuata in riferimento al triennio 2007 – 2009 ed è stata ap-
provata con Deliberazione della Conferenza dell’Autorità d’Ambito n ° 363 in data 28 settembre 2011 succes-
sivamente modificata con Deliberazione n ° 401 del 14 novembre 2012.
La presente revisione riguarda il successivo biennio 2010 – 2011, precisamente per il restante periodo prima
dell’entrata in vigore del predetto Metodo Tariffario Transitorio approvato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il
gas.
La prima attività da svolgere nell’ambito della revisione biennale è costituita dall’analisi degli scostamenti dei
dati a consuntivo rispetto a quelli pianificati, con i conseguenti effetti sullo sviluppo della Tariffa Reale Media a
livello di Decurtazioni e/o Conguagli che di seguito vengono riportati sinteticamente per ogni gestore - valori in
euro – (l’analisi dettagliata è contenuta nei capitoli successivi):
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Gestore AMC
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 144.000 159.000 303.000
Remunerazione -6.905 -9.411 -16.316
Canone di concessione 40.734 86.163 126.897
Ricavi -256.358 -272 -256.631
Totale -78.529 235.479 156.950
Gestore AMV
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti -11.145 -33.952 -45.097
Remunerazione -8.102 -7.160 -15.262
Canone di concessione 25.808 -16.407 9.401
Ricavi -81.371 -145.152 -226.523
Totale -74.810 -202.671 -277.480
Gestore ATENA
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 11.000 -47.000 -36.000
Remunerazione -35.105 -24.436 -59.542
Canone di concessione -39.410 40.020 610
Ricavi 98.071 166.616 264.687
Totale 34.556 135.199 169.755
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Gestore COMUNI RIUNITI
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 8.713 704 9.417
Remunerazione 16.026 9.683 25.710
Canone di concessione -19.428 -46.707 -66.136
Ricavi 0 0 0
Totale 5.311 -36.320 -31.009
Gestore CORDAR BIELLA
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 3.132 307.611 310.743
Remunerazione -18.305 -45.673 -63.978
Canone di concessione -915.513 -306.478 -1.221.991
Ricavi 39.991 104.349 144.340
Totale -890.694 59.809 -830.885
Gestore CORDAR VALSESIA
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 92.726 279.486 372.212
Remunerazione -13.050 -74 -13.124
Canone di concessione -34.723 -33.103 -67.826
Ricavi 59.306 -184.982 -125.676
Totale 104.258 61.328 165.586
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Gestore S.I.I.
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 91.000 380.000 471.000
Remunerazione 6.306 36.074 42.380
Canone di concessione -52.837 -59.356 -112.193
Ricavi 185.264 130.394 315.659
Totale 229.733 487.112 716.845
2 La revisione tariffaria: metodologia
2.1 Fasi lavorative per l’analisi degli scostamenti.
Nella prima fase di lavoro, sono stati raccolti i documenti ufficiali su cui svolgere le prime valutazioni e sono
stati individuati gli scostamenti tra le previsioni inserite nel piano e l’andamento effettivo con i dati a consuntivo
della gestione nel periodo regolatorio trascorso.
Nella seconda fase, di cui il presente rapporto è la sintesi, è stata compiuta l’analisi degli scostamenti e del r i-
spetto degli obblighi, riguardo a:
gli investimenti previsti e quelli realizzati, con particolare attenzione agli ammortamenti (previsti dal
Piano) ed effettivamente contabilizzati dal soggetto gestore e alla remunerazione del capitale investi-
to;
i costi operativi, confrontandoli con quanto previsto nel Piano d’Ambito;
i ricavi regolati, valutando gli scostamenti dei ricavi realizzati dal gestore attraverso l’applicazione
dell’articolazione tariffaria rispetto ai ricavi previsti dal Piano in vigore; alla luce di questi risultati stabili-
re gli eventuali conguagli da applicare nella revisione tariffaria e ai volumi effettivamente erogati rispet-
to a quelli previsti nei piani stralcio di ognuno dei 7 gestori;
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Una volta effettuati i rilievi relativi all’andamento della gestione, è stato redatto il presente report, in cui si illu-
strano le analisi svolte e si commentano i risultati ottenuti, al fine di poter adempiere ai disposti della Delibera-
zione AEEGSI 643/2013.
2.2 Analisi degli scostamenti, adeguamento tariffario nella Convenzione e Disciplinare Tecnico.
L’AATO 2 Piemonte ha approvato la Convenzione di servizio e il disciplinare tecnico di gestione con Atto Am-
ministrativo n. 160 dell’11/09/2006.
Riguardo all’attività di controllo, in materia di revisione tariffaria e di metodologia per l’analisi degli scostamenti,
l’articolo n. 39 della Convenzione obbliga il Gestore a sottostare al controllo da parte dell’Autorità d’Ambito
del corretto esercizio del Servizio. A tal fine, l’Autorità d’Ambito si riserva d'intervenire in qualunque momento
nel caso di significativi scostamenti dalle previsioni del piano finanziario e dal modello gestionale per assicura-
re che il Servizio sia effettuato nel rispetto della Convenzione e del Disciplinare Tecnico allegato e che nei
confronti degli utenti sia rispettata la Carta del Servizio.
Per ottemperare alle importanti attività di controllo, è necessario un funzionante sistema informativo mediante
il quale reperire tutti i dati utili a tal fine. L’articolo 40 della Convenzione obbliga il Gestore a comunicare tutti
gli elementi indicatori della gestione dettagliati all’art. 35 del Disciplinare Tecnico con le modalità nello stesso
specificate richiesti, entro le date del 30 aprile e 15 luglio di ogni anno.
Inoltre il Coordinatore delle gestioni deve presentare all’Autorità d’Ambito, con le scadenze indicate all’art. 36
del Disciplinare Tecnico i seguenti documenti:
a) Le schede di monitoraggio degli interventi realizzati dai singoli Gestori.
b) La rendicontazione annua riguardante lo stato di attuazione del Piano di Coordinamento delle gestioni
di cui al comma 5) lettera e) dell’articolo 9 della presente Convenzione.
c) Il rapporto consuntivo triennale sulla realizzazione del Programma degli Interventi e corrispondenti Piani
economico – finanziari relativi al passato triennio.
d) L’indagine di customer satisfaction volta a rappresentare il giudizio degli utenti sul Servizio fornito dai
Gestori.
I dati sopra menzionati, sono necessari al fine della verifica del raggiungimento degli Obiettivi Strutturali e Ge-
stionali approvati con il Piano Stralcio Triennale.
Stando all’art. 34 del Disciplinare tecnico, le modalità di controllo sono :
di tipo continuativo, con riferimento principalmente alla gestione operativa, effettuata attraverso siste-
mi informativi;
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di tipo periodico, riferita principalmente al raggiungimento degli obiettivi di Servizio (c.d. Obiettivi Ge-
stionali) e all’effettuazione dei programmi di intervento (c.d. Obiettivi Strutturali), attuata attraverso
l’analisi di una relazione annuale presentata dai Gestori.
I Gestori devono trasmettere all’AATO i seguenti documenti (art. 35, Disciplinare Tecnico):
Entro il 30 aprile di ogni anno:
Relazione sul Programma degli interventi, suddivisi per area omogenea, comprensiva dei dati relativi
agli investimenti, alle manutenzioni straordinarie, al piano di copertura finanziaria, ai tempi di realizza-
zione e ai cespiti ammortizzabili. Consuntivo degli interventi di manutenzione straordinaria e scosta-
mento rispetto al Programma degli interventi dell’anno precedente con indicazione delle motivazioni
degli scostamenti. I dati andranno riassunti anche all’interno del prospetto degli interventi di cui
all’allegato 2 del presente Disciplinare (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);
Inventario dei beni dati in uso ai Gestori, di cui all’allegato 1 del presente Disciplinare, aggiornato
(stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);
Schede di rilevazione di cui all’allegato 3 del presente Disciplinare;
Scheda 3A modulario CIPE (ai sensi del Regolamento 8 gennaio 1997 n. 99 e s.m.i.) modificato;
Scheda 3B contenente: i quantitativi d’acqua mensili e annui immessi in rete per ogni impianto di pro-
duzione e complessivamente (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);
Scheda 3C contenente i quantitativi annui erogati, distinti per la classe tipologica di consumo (dome-
stico, uso pubblico, uso industriale, commerciale, ecc.) (stampe cartacee da fornirsi in formato max
A3);
Scheda 3D contenente i consumi elettrici annui totali, specifici e di punta (stampe cartacee da fornirsi
in formato max A3);
Scheda 3E contenente la rendicontazione degli allacciamenti e dei distacchi nell’anno (stampe carta-
cee da fornirsi in formato max A3);
Scheda 3F contenente la rendicontazione dei danni e degli interventi di pronto intervento eseguiti sul-
la rete (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3);
Scheda 3G contenente i dati riguardanti le sedi operative e gli sportelli (stampe cartacee da fornirsi in
formato max A3);
Scheda 3H contenente l’analisi, la rappresentazione e la codifica dei reclami scritti (stampe cartacee
da fornirsi in formato max A3);
I dati relativi alla Qualità dell’Acqua Potabile Erogata con riferimento a: l’ubicazione dei punti di prelie-
vo e la frequenza dei campionamenti, il numero totale di determinazioni analitiche effettuate nel corso
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dell’attività di controllo interno, numero totale di determinazioni analitiche eccedenti i limiti imposti dal-
le tabelle A e B dell’allegato 1 del D.L.vo 31/2001 e s.m.i., il numero totale di determinazioni eccedenti
i limiti imposti dalla tabella C dell’allegato 1 del D.L.vo 31/2001 e s.m.i., l’indicazione dei punti in cui si
è verificato il superamento dei limiti, le possibili cause e i provvedimenti posti in essere dal Gestore. I
dati andranno riassunti in forma tabellare secondo lo schema delle schede 4A, 4B e 4C dell’allegato 4
al presente Disciplinare (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3).
I dati relativi alla Qualità dell’Acqua Depurata Scaricata con riferimento a: il numero totale di determi-
nazioni analitiche, il numero totale di determinazioni eccedenti i limiti imposti sui parametri dalla nor-
mativa vigente, l’indicazione dei punti in cui si è verificato il superamento dei limiti, le possibili cause e
i provvedimenti posti in essere dal Gestore, nonché i principali scarichi fognari non depurati. I dati an-
dranno riassunti in forma tabellare secondo lo schema delle schede 4D, 4E e 4F dell’allegato 4 al pre-
sente Disciplinare (stampe cartacee da fornirsi in formato max A3).
Entro il 15 luglio di ogni anno:
Conto economico, stato patrimoniale, relazione di accompagnamento redatta dal Collegio dei Revisori
di ciascuna Società, il tutto opportunamente certificato da un revisore esterno ai sensi dell’art. 42 della
Convenzione di affidamento (bilancio certificato di azienda). Le Società multiservizi sono tenute a re-
digere il conto economico e lo stato patrimoniale per la gestione del Servizio, oggetto della Conven-
zione, separatamente da ogni altro esercizio e gestione, anche dello stesso genere in ATO diversi e di
provvedere alla certificazione separata degli stessi. Dovrà essere specificata e dettagliata la voce “altri
ricavi” del conto economico.
Inoltre, le tariffe possono, su determinazione dell’Ente d’Ambito, variare, come previsto dall’articolo 24 della
Convenzione, attraverso l’adeguamento annuale in conformità al Decreto 1/08/1996 “ Metodo Normalizzato” e
in conformità al Programma degli interventi e relativo Piano Economico-finanziario costituenti il Piano stralcio
triennale. L’Autorità dovrà però verificare che :
a. l’esatto importo della spesa per gli investimenti sostenuta per il raggiungimento di ogni singolo Obiettivo
Strutturale e l’esatto importo del totale del capitale investito;
b. il raggiungimento degli Obiettivi Strutturali;
c. il raggiungimento degli Obiettivi Gestionali;
d. l’avvenuto adempimento di tutti gli obblighi di comunicazione ed ogni altro evento suscettibile di penalizza-
zione ai sensi dell'art. 25 ;
e. l’esatto importo dei ricavi del servizio idrico integrato conseguiti nel triennio;
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f. l’entità dei volumi fatturati nel triennio;
g. l’esatto importo dei costi operativi effettivi sostenuti.
L’art. 17 del Disciplinare prevede inoltre l’aggiornamento della tariffa ogni tre anni (Revisione triennale) en-
tro il 30 novembre successivo a ciascuna scadenza sulla scorta dei dati ricavabili dal periodo precedente.
L’AATO in tale contesto procede alla verifica di:
la variazione dei costi operativi rispetto alle previsioni del Piano Stralcio Triennale;
lo stato degli investimenti e ammortamenti in confronto a quanto prospettato dal Piano Stralcio Trien-
nale;
l'incasso effettivo dovuto all'applicazione tariffaria in confronto a quanto previsto dal Piano Stralcio
Triennale;
la valutazione annua dei parametri di misurazione del Servizio ai fini del raggiungimento degli Obiettivi
Gestionali nonché dello stato degli interventi al fine del raggiungimento degli Obiettivi Strutturali fissati
dal Piano Stralcio Triennale.
La Conferenza dell’AATO2 approva la tariffa aggiornata, tenendo conto:
- del recupero di efficienza da determinarsi sui costi operativi dell’anno precedente;
- della valutazione del servizio erogato tramite il livello di raggiungimento degli Obiettivi Gestionali;
- del tasso d'inflazione annua programmata, aggiornando la componente dei costi operativi;
- delle eventuali discordanze tra gli investimenti realizzati e quelli previsti dal Piano Stralcio Triennale.
- dell’applicazione delle penalità.
Stando sempre a tale articolo e in particolare al comma 2, motivo di incremento del valore tariffario pregresso
(e quindi soggetto a conguaglio) può essere una variazione in diminuzione in misura superiore al 2% del vo-
lume idrico erogato e di conseguenza di quello trattato rispetto a quanto programmato, sempre che ciò non
derivi da inosservanza delle strategie d'intervento programmate o inefficienze. In questo caso, su motivata e
documentata richiesta dei Gestori, si procederà al ritocco in aumento della tariffa. Altrettanto, ma in diminuzio-
ne nel caso il volume erogato superi della stessa percentuale quanto programmato.
Per quanto riguarda invece i costi operativi, il comma 3 del suddetto articolo ci dice che minori costi operativi
riconducibili all'efficienza, efficacia e economicità della gestione saranno incamerati dal Gestore a fine bilancio.
I costi operativi del triennio successivo saranno determinati come media tra i costi previsti dal Piano d’Ambito
per quel triennio e gli stessi corretti dal rapporto tra quelli effettivamente sostenuti e quelli previsti nel triennio
precedente.
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Viceversa maggiori costi operativi sostenuti rispetto a quanto previsto dal Piano d’ambito non saranno ricono-
sciuti al Gestore.
Per quanto riguarda invece gli investimenti, il comma 4 del suddetto articolo ci dice che qualora gli investimenti
realizzati siano minori rispetto a quelli previsti dagli Obiettivi Strutturali del Piano Stralcio Triennale, la quota in
tariffa per ammortamenti e remunerazione del capitale nell’anno successivo viene calcolata tenendo conto de-
gli investimenti effettivamente realizzati.
Viceversa qualora gli investimenti siano maggiori di quelli previsti, nulla sarà riconosciuto al Gestore, salvo
una compensazione di pari importo legata alla realizzazione di minori investimenti nell’anno successivo.
2.3 La verifica delle componenti tariffarie: costi operativi, investimenti, ammortamenti e remunera-
zione del capitale investito
La revisione triennale delle componenti tariffarie riguarda in particolare:
a. la verifica dei miglioramenti di efficienza dei costi operativi,
b. la verifica dell’attività di investimento ed, eventualmente, il recupero delle quote di ammortamento e
remunerazione del capitale investito nel caso si rilevino scostamenti,
c. la verifica della corrispondenza della tariffa media rispetto a quella articolata.
2.3.1 I costi operativi
L’art. 13 del Disciplinare definisce le componenti dei costi operativi (COP) ed esattamente tutti quelli per ma-
terie di consumo e merci, per tutti i servizi inerenti il servizio idrico integrato compresi servizi e manutenzioni
ordinarie, tutte le spese per personale tranne per quello adibito a manutenzioni straordinarie o nuove realizza-
zioni che andranno capitalizzati, e tutto quanto previsto dal D.Lgs. 127/91.
2
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previstonpreviston
applicaton
COP
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COP
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Rientrano nei costi operativi i canoni di utilizzazione di acqua pubblica, il costo dell'acqua acquistata da terzi, il
costo per lo smaltimento ed il trattamento dei fanghi eventualmente da terzi operato, gli oneri per la salva-
guardia delle risorse idriche dell'ambito e comunque tutto quanto previsto dal D.M. 01/08/96, punto 3.1 e tutte
le attività ordinarie previste dal presente Disciplinare.
I costi operativi negli anni successivi al primo sono determinati tenendo conto del recupero di efficienza e del
tasso di inflazione programmata.
Sono stati previsti pertanto costi operativi di progetto riconducibili alle categorie di costo consentite dal
D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 (Metodo Normalizzato) e in particolare le seguenti categorie:
B6. Costo per materie di consumo e merci (al netto di resi abbuoni e sconti);
B7. Costi per servizi;
B8. Costi per godimento di beni di terzi;
B9. Costo del personale;
B11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;
B12. Accantonamento per rischi, nella misura massima ammessa dalle leggi e prassi fiscali;
B13. Altri accantonamenti;
B14. Oneri diversi di gestione.
Gli artt. 6 e 8 del D.M.LL.PP. 01-08-1996 – Metodo Normalizzato, impegnano il Gestore, in base agli investi-
menti previsti nel Piano d’Ambito, a perseguire il costante miglioramento dell’efficienza del servizio attraverso
la progressiva riduzione dei costi operativi. L’art. 8 del D.M.LL.PP. 01-08-1996 prevede che l’Autorità di Ambi-
to, ferma restando la verifica triennale, possa in qualsiasi momento rivedere straordinariamente – e quindi an-
che in un momento diverso dalla Fase di Revisione – il livello dei costi operativi a seguito di variazioni struttu-
rali della produzione e della distribuzione come ad esempio in caso di modifica del perimetro di servizio.
E’ sempre escluso in Fase di Revisione, ordinaria e straordinaria, calcolare conguagli a compensazione dello
scostamento dei costi operativi sostenuti dal Gestore rispetto a quelli previsti in sede di programmazione. Per
la revisione della variabile “costi operativi”, l’Autorità è pertanto tenuta a seguire un criterio basato esclusiva-
mente sulla determinazione a preventivo della variabile, svincolandosi dalla logica di partite compensative da
attuare a posteriori a mero titolo di rimborso a piè di lista.
La prima verifica da compiere è l’analisi dell’andamento, nel caso in questione relativamente al solo biennio
2010-2011, dei costi operativi sostenuti dal Gestore da confrontare con i costi operativi determinati in sede di
programmazione. Ciò permette di evidenziare gli eventuali scostamenti della gestione operativa dal budget dei
costi autorizzati dall’Autorità in applicazione dei criteri indicati nel Metodo Normalizzato.
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Prima di eseguire il confronto e calcolare gli scostamenti assoluti e percentuali su ciascun anno, occorre pro-
cedere ad una duplice rettifica dei costi di consuntivo al fine di renderli omogenei con i valori programmatici:
a. Prima rettifica. La prima operazione di rettifica mira a portare in detrazione le voci direttamente colle-
gabili ai costi iscritti a bilancio che rappresentano il dato di partenza su cui articolare la riclassificazio-
ne. Le voci utilizzate per la rettifica si riferiscono a:
i. Servizi non idrici relativi ad attività extra ciclo idrico;
ii. Attività del servizio idrico non regolate dalla Convenzione;
iii. Costi capitalizzati che non rientrano tra i costi operativi bensì tra gli investimenti;
iv. I Mutui dei Comuni, le spese di funzionamento dell’Autorità e il canone d’uso delle reti, rien-
tranti in una voce specifica.
b. Seconda rettifica. La sottrazione diretta delle voci di costo riconducibili alle rispettive categorie è utile
per effettuare un primo confronto sulle singole categorie. Successivamente, occorre riclassificare il va-
lore complessivo dei costi operativi calcolati con la prima rettifica attraverso la sottrazione indiretta del
totale dei ricavi collegati a costi non individuabili in modo diretto, come ad esempio:
i. Rimborsi da parte degli utenti (ad esempio rimborso recupero crediti),
ii. Rimborsi da parte delle compagnie assicurative (ad esempio per risarcimento danni),
iii. Per rettifiche di costi relativi ad attività non regolate (ad esempio ricavi derivanti dagli extra-
flussi o da prestazioni conto terzi);
oppure i contributi in conto esercizio:
i. pubblici da parte di Comuni, Province, Regione, Stato o Comunità Europea;
ii. da parte degli utenti come i fitti attivi;
iii. da parte degli utenti per l’allacciamento all’acquedotto o alla fognatura nel caso in cui il relat i-
vo costo sia considerato di competenza dell’esercizio.
Alla sottrazione indiretta dei costi operativi non partecipano i ricavi in conto impianti considerato che il
loro importo è messo in deduzione degli ammortamenti lordi (Ruzzo Reti adotta la tecnica contabile di
iscrizione al lordo dei contributi degli investimenti e dei risconti passivi) e i contributi di allaccio da par-
te degli utenti (nel caso in cui il relativo costo di realizzazione sia capitalizzato ad investimento).
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2.3.2 Il canone di concessione
Nella voce canone di concessione rientrano costi non sottoponibili ad efficientamento in quanto non dipendono
da scelte aziendali bensì sono ad esse esogeni. Tali voci sono:
a. mutui dei Comuni. L’art. 153 del d.lgs. 152 del 03 aprile 2006, prevede che “le passività relative al ser-
vizio idrico integrato, ivi compresi gli oneri connessi all'ammortamento dei mutui oppure i mutui stessi,
al netto degli eventuali contributi a fondo perduto in conto capitale e/o in conto interessi, sono trasferi-
te al soggetto gestore, che subentra nei relativi obblighi. Di tale trasferimento si tiene conto nella de-
terminazione della tariffa, al fine di garantire l'invarianza degli oneri per la finanza pubblica.”. Dunque,
tali oneri si tengono separati dal resto dei costi operativi per riallinearli, in caso di scostamento,
all’esatto valore di consuntivo che può variare a causa di mutui a tasso variabile.
b. spese di funzionamento dell’Ente d'Ambito.
c. quote a favore delle Comunità Montane per l’attuazione di specifici interventi connessi alla tutela e
produzione delle risorse idriche e delle relative attività di sistemazione idrogeologica del territorio mon-
tano, ai sensi dell’art. 8 comma 4 della L.R. Piemonte n. 13/1997.
d. canone di concessione alle Società Immobiliari.
2.3.3 Gli investimenti, gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
L’art. 14 del Disciplinare ci dice che Il Piano Stralcio Triennale approvato riporta anno per anno l’ammontare
dell'importo delle opere e dei lavori da eseguirsi da parte dei Gestori, in relazione a quanto previsto nel Piano
d’Ambito. Sulla media del capitale investito calcolato al 1° gennaio e al 31 dicembre dell'anno si applica il tas-
so fissato per la remunerazione. Il capitale di fine anno è determinato aggiungendo al capitale di inizio anno gli
investimenti effettuati e sottraendo la quota di ammortamento dell’anno stesso. Il valore del capitale investito è
sempre al netto dei contributi in conto capitale. Quanto investito per manutenzione straordinaria entra nella
presente voce. Qualora nel triennio ci sia una discordanza tra gli investimenti realizzati e quelli previsti dal
Piano d’Ambito, tale differenza dovrà essere recuperata nel triennio n+1.
I costi di realizzazione del catasto delle infrastrutture del servizio idrico integrato di cui al precedente art. 10
rientrano negli investimenti.
L’art. 15 disciplina gli ammortamenti i quali verranno riconosciuti in tariffa mediante le quote legate agli inve-
stimenti effettivamente realizzati e alle spese di manutenzione straordinaria in adempimento alle previsioni del
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Piano Stralcio. Ogni tre anni si effettuerà una verifica tra le quote ammortamento riconosciute in tariffa e
l’ammortamento tecnico di cui al D.M. 31/12/88 per l’eventuale riallineamento.
L’art. 16 invece disciplina la Remunerazione del capitale investito il quale spetta al gestore sulla base del ca-
pitale effettivamente investito secondo il tasso di remunerazione previsto nel Piano stralcio triennale che inci-
derà sulla tariffa. La percentuale di remunerazione del 7% si applica alla semisomma tra il capitale investito di
inizio anno e quello di fine anno secondo il criterio previsto D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 (Metodo Normalizzato)
riassunto nella seguente formula:
Capitale investito → t1 = [ V0 + (I1 - A1)] / 2 = (V0 + V1) / 2
Reddito sul capitale investito (R) → t1 = [ (V0 + V1) / 2 ] ⋅ r
V0= Valore del capitale investito al tempo 0
V1= Valore del capitale investito al tempo 1
I1= Investimenti effettuati al tempo 1
A1= Ammortamenti relativi agli investimenti al tempo 1
r= tasso di ritorno sul capitale investito
R= remunerazione sul capitale investito
In caso di revisione, l’art. 8 del D.M.LL.PP 01 agosto 1996 prevede che l’Autorità verifichi il livello della spesa
investita e provveda, in caso di significativi scostamenti, al rimborso delle componenti di ammortamento e ri-
torno del capitale sulla tariffa. Affinché la verifica degli scostamenti tra la spesa autorizzata nel Piano d’Ambito
e quella sostenuta sia omogenea, si rettifica la spesa investita accertando che questa:
a. si riferisca a interventi autorizzati dal Piano d’Ambito,
b. sia considerata al netto dei contributi pubblici a fondo perduto come prescritto dall’art. 3.3 del
D.M.LL.PP 01 agosto 1996;
c. non si riferisca ai nuovi allacciamenti pagati con contributo da parte degli utenti.
L’analisi degli scostamenti sulla componente tariffaria ammortamenti viene condotta solo sugli investimenti en-
trati in esercizio confrontando per ciascun anno le quote riconosciute nel Piano d’Ambito (già al netto della
parte finanziata con contributi pubblici a fondo perduto) con le quote di ammortamento desumibili dal libro ce-
spiti, dalle quali devono essere sottratti i contributi in conto impianti rilevati nella voce A5 Altri ricavi del valore
della produzione del conto economico.
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Invece, l’analisi degli scostamenti sulla componente ritorno del capitale viene condotta sulla spesa investita
rettificata (comprensiva delle immobilizzazioni in corso) confrontando per ciascun anno il livello riconosciuto
nel Piano d’Ambito (già al netto della parte finanziata con contributi pubblici a fondo perduto) con il livello che
scaturisce applicando alla spesa investita rettificata i criteri prescritti dall’art. 3.3 del D.M.LL.PP 01 agosto
1996.
Per effetto dell’esito del Referendum svoltosi in data 12 e 13 giugno 2011 è stato parzialmente abrogato l’art.
154, comma 1, del d.lgs. 152/06 nella parte in cui includeva, tra i criteri per la determinazione della tariffa del
servizio idrico integrato, l’“adeguatezza della remunerazione del capitale investito” e che tali effetti sono da
considerarsi decorrenti dal 21 luglio 2011.
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI) ha approvato una propria deliberazione, la
273/2013/R/idr con la quale ha disciplinato le modalità di calcolo del valore da restituire agli utenti riguardante
la remunerazione del capitale investito per il periodo 21 luglio – 31 dicembre 2011.
Sulla base dei disposti della Deliberazione AEEGSI sopra richiamata, l’Ente d’Ambito ha già provveduto con
proprio atto n. 446 del 19 settembre 2013, alla valorizzazione dell’onere della restituzione agli utenti della
componente della remunerazione del capitale investito, per il periodo 21 luglio – 31 dicembre 2011.
Su tale atto l’AEEGSI, con propria deliberazione 561/2013/R/idr, ha disposto di non formulare rilievi all’analisi
condotta da questo Ente d’Ambito deliberando che i Gestori dovessero di conseguenza procedere alla restitu-
zione dell’onere calcolato alle utenze. Attività questa attualmente in corso da parte dei Gestori di ATO2.
Pertanto l’analisi degli scostamenti 2010-2011 è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazio-
ne per il solo anno 2011 per il periodo di competenza non coperto dalla Delibera AEEGSI 273/2013, ossia con
il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal 01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011.
2.3.4 I ricavi
Per quanto riguarda i ricavi, vi è il compito di assicurare la corretta applicazione della tariffa del Servizio Idrico
Integrato, accogliendo quanto previsto all’art. 8 comma 1) punto 8) del D.M.LL.PP 01 agosto 1996 secondo cui
l’Ente d'Ambito verifica la corrispondenza della tariffa media rispetto alla tariffa articolata.
Infatti la tariffa media non è altro che il ricavo medio che scaturisce dal seguente rapporto
Costi Totali = Ricavi Totali/volume erogato,
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per cui l’Ente d'Ambito verifica che l’articolazione tariffaria sia in grado di generare esattamente il livello dei ri-
cavi previsti nel Piano d’Ambito. Ciò non sempre accade per effetto di una variazione del volume erogato che
può discostarsi in più o in meno dai livelli previsti e/o da una diversa distribuzione dei metri cubi tra le diverse
tipologie d’uso.
La regolazione del Servizio Idrico Integrato si basa dunque su un meccanismo improntato alla verifica di even-
tuali scostamenti dei ricavi conseguiti da quelli fissati a preventivo (revenue-cap o tetto sui ricavi) e non sulla
base del livello di Tariffa Reale Media applicata (tariff-cap o tetto sulla tariffa). Il meccanismo del tetto sui ricavi
disincentiva il Gestore ad attivare politiche che mirino ad incrementare la domanda di servizio. Tutela quindi la
risorsa idrica considerato che i ricavi eccedenti sono conguagliati a favore degli utenti e, al tempo stesso, co-
stituisce per il Gestore la garanzia di ottenere i ricavi stabiliti in sede di programmazione anche mediante con-
guagli successivi.
3 Analisi degli scostamenti del Gestore AMC
3.1 Costi operativi
Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da AMC nonché
l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-
luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto
e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli
compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.
Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti
dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da AMC.
Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-
zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:
1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;
2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-
late;
3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.
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3.1.1 Analisi degli scostamenti
Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da AMC nel pe-
riodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficienta-
mento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella succes-
siva.
Tabella 1 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi
Analisi degli scostamenti sui costi operativi AMC
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI
Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 156.955 195.861 352.816
Per Servizi 3.873.358 3.253.645 7.127.003
Costi per godimento di beni di terzi 137.653 137.355 275.008
Costi del Personale 1.758.229 1.726.958 3.485.187
Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 9.695 0 9.695
Accantonamenti 0 70.000 70.000
Oneri diversi di gestione 967.906 894.777 1.862.683
Totale 6.903.796 6.278.596 13.182.392
Canoni Immobiliare 0 0 0
Quota Comunità Montane 247.156 248.676 495.832
Quota AATO 123.578 124.338 247.916
Mutui 280.129 278.435 558.564
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 1.235.751 1.177.218 2.412.969
ricavi extra 718.020 619.082 1.337.102
Totale 2.604.634 2.447.749 5.052.383
Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-
che 4.299.162 3.830.847 8.130.009
Totale Costi operativi Piano di Ambito 3.624.226 3.625.666 7.249.892
RETTIFICHE
quota ricavi extra/SII 540.000 440.000 980.000
efficientamento al 2% 72.000 73.000 145.000
costi operativi in tariffa 3.012.226 3.112.666 6.124.892
Tasso d'inflazione (dal 2007) 198.960 248.249 447.209
Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 3.211.186 3.360.916 6.572.101
Scostamento effettivo/previsionale 1.087.976 469.931 1.557.908
percentuale scostamento 30,02% 12,96% 21,49%
NOTA
Tasso d’inflazione :
2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %
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L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi
d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.
Dall’analisi di Tabella 1, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano
d’Ambito. Gli scostamenti sono abbastanza significativi, con circa 1,6 mln. di euro in termini assoluti ed il 21%
in termini percentuali. Tali maggiori costi non trovano adeguata copertura con voci di ricavo se non, solo in
parte attraverso le componenti ammortamenti e canoni riconosciute in tariffa. La categoria dei costi del perso-
nale e dei costi per servizi ha inciso in modo significativo sul livello dei costi operativi del biennio (oltre l’ 80%).
3.2 Gli investimenti
L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-
denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla
normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-
gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%
dell’importo) con una aliquota media del 2,2%.
3.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
Nella seguente tabella 2, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,
considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti
sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.
Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come
effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di
preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno
del periodo 2010 - 2011.
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Tabella 2 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:
GESTORE : AMC
Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI
Investimenti realizzati (a consuntivo) 1.487.141 1.617.505 3.104.646
Totale Investimenti realizzati 1.487.141 1.617.505 3.104.646
RETTIFICHE
contributi pubblici percepiti 291.229 459.481 750.710
mutui comunali 0 0 0
fondi gestore e canoni corrisposti 295.542 358.901 654.443
Investimenti NETTI realizzati
900.370
799.123
1.699.493
Importo investimenti previsti Piano di Am-
bito 1.000.000 1.000.000 2.000.000
RETTIFICHE
contributi in c/capitale 0 0 0
Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati
1.000.000 1.000.000 2.000.000
Scostamento effettivo/previsionale -99.630 -200.877 -300.507
percentuale scostamento -9,96% -20,09% -15,03%
Dalla tabella 2 risulta che l’attività di investimento sia al di sotto delle previsioni, con uno scostamento com-
plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 300mila euro e percentuali intorno al 15%.
3.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi
riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va
ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del capi-
tale.
Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale
investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza
non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal
01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza
annuale.
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3.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
Tabella 3 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:
GESTORE : AMC
2010 2011 TOTALE
Ammortamenti beni presistenti 937.000 928.000 1.865.000
Ammortamenti post affidamento 355.000 401.000 756.000
Totale Ammortamenti effettivi 1.292.000 1.329.000 2.621.000
Totale Ammortamenti Piano 1.148.000 1.170.000 2.318.000
Scostamento effettivo/previsionale 144.000 159.000 303.000
% di scostamento 12,54% 13,59% 13,07%
La Tabella 3 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore AMC per
la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 300 mila di euro in termini assoluti
e 13% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni) nonostante il minore livello di investimenti realizzati
constatabile dalla Tabella 2, per effetto delle aliquote di ammortamento applicate dal gestore. Questo può di-
pendere dalla realizzazione di maggiori interventi che hanno aliquote più alte di quella media prevista dal Pia-
no.
Tabella 4 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:
GESTORE : AMC
2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 554.095 330.361 884.457
Totale Remunerazione da Piano 561.000 339.773 900.773
Scostamento effettivo/previsionale -6.905 -9.411 -16.316
% di scostamento -1,23% -2,77% -1,81%
Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 2, si rileva nella precedente tabella 4,
un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando un
lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa 16 mila euro e per-
centuali dell’ 1,8%.
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3.4 Il canone di concessione
Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:
I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;
I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;
Le quote destinate alle Comunità montane.
Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire
sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-
ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-
renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-
bile, sopravvenute agli atti di programmazione.
3.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
Tabella 5 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:
GESTORE : AMC
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE
spese di funzionamento AATO 123.578 138.721 262.299
quota comunità montane 247.156 277.442 524.598
rimborso rate mutui in essere 280.129 278.435 558.564
canone concessione Soc. Imm. - - -
Totale canone di concessione a consuntivo 650.863 694.598 1.345.461
Totale Canone di conc. da Piano 610.129 608.435 1.218.564
Scostamento effettivo/previsionale 40.734 86.163 126.897
% di scostamento 6,68% 14,16% 10,41%
La Tabella 5 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore AMC per
la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 120 mila di euro in termini
assoluti e 10% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni).
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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3.5 I ricavi regolati
3.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei
costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO e quota comunità monta-
ne), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito.
Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al
tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da AMC,
come evidenziato nella successiva tabella 6.
3.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
Tabella 6 – Analisi scostamenti dei ricavi:
GESTORE : AMC
Anno 2010 Anno 2011 TOTALE
Ricavi da Bilancio 5.786.552 5.756.565 11.543.117
Ricavi da Piano 5.307.008 5.482.377 10.789.385
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 24.226 25.666 49.892
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 198.960 248.249 447.209
Ricavi regolati da Piano rettificati 5.530.194 5.756.293 11.286.486
Scostamento effetti-vo/previsionale -256.358 -272 -256.631
percentuale scostamento -4,64% 0,00% -2,27%
Dalla tabella 6 è possibile notare che il gestore AMC ha ottenuto maggiori ricavi per circa 257 mila euro (2,3 %
in più), che dovranno essere scomputati in fase di conguaglio finale.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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3.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e
decurtazioni (che riducono la tariffa).
Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del
costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri
per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-
rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-
muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono
invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.
Tabella 7 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:
Gestore AMC
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 144.000 159.000 303.000
Remunerazione -6.905 -9.411 -16.316
Canone di concessione 40.734 86.163 126.897
Ricavi -256.358 -272 -256.631
Totale -78.529 235.479 156.950
3.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:
1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-
stamento sugli importi previsti di circa 300mila euro;
2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio positivo per il gestore degli importi degli ammor-
tamenti e una decurtazione della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 303 mila eu-
ro e -16 mila euro;
3. Si è avuto un conguaglio (segno positivo per il gestore) per circa 127 mila euro sul canone di conces-
sione;
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto maggiori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si
rileva una decurtazione di circa -257 mila euro;
5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 157 mila euro
di conguagli a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI
643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.
4 Analisi degli scostamenti del Gestore AMV
4.1 Costi operativi
Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da AMV nonché
l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-
luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto
e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli
compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.
Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti
dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da AMV.
Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-
zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:
1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;
2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-
late;
3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.
4.1.1 Analisi degli scostamenti
Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da AMV nel pe-
riodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficienta-
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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mento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella succes-
siva.
Tabella 8 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi
Analisi degli scostamenti sui costi operativi AMV
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI
Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 616.434 645.329 1.261.763
Per Servizi 750.830 809.107 1.559.937
Costi per godimento di beni di terzi 365.839 360.162 726.001
Costi del Personale 1.032.232 1.068.167 2.100.399
Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 4.164 7.036 11.200
Accantonamenti 0 59.659 59.659
Oneri diversi di gestione 324.026 347.565 671.591
Totale 3.093.525 3.297.025 6.390.550
Canoni Immobiliare 230.000 250.903 480.903
Quota Comunità Montane 121.474 117.970 239.444
Quota AATO 60.737 58.985 119.722
Mutui 115.521 105.000 220.521
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 16.206 24.413 40.619
ricavi extra 412.905 327.239 740.144
Totale 956.843 884.510 1.841.353
Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-che 2.136.682 2.412.515 4.549.197
Totale Costi operativi Piano di Ambito 2.274.037 2.293.555 4.567.592
RETTIFICHE
quota ricavi extra/SII 460.000 460.000 920.000
efficientamento al 2% 45.000 45.000 90.000
costi operativi in tariffa 1.769.037 1.788.555 3.557.592
Tasso d'inflazione (dal 2007) 124.395 152.886 277.281
Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 1.893.432 1.941.441 3.834.873
Scostamento effettivo/previsionale 243.250 471.074 714.324
percentuale scostamento 10,70% 20,54% 15,64%
NOTA
Tasso d’inflazione :
2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %
L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi
d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.
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Dall’analisi di Tabella 8, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano
d’Ambito. Gli scostamenti sono abbastanza significativi, con circa 714 mila euro in termini assoluti ed il 16% in
termini percentuali. Tali maggiori costi non trovano adeguata copertura con voci di ricavo. La categoria dei co-
sti del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio con una percentuale
oltre il 50%.
4.2 Gli investimenti
L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto evi-
denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla
normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-
gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%
dell’importo) con una aliquota media del 5%.
4.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
Nella seguente tabella 9, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,
considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti
sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.
Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come
effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di
preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno
del periodo 2010 - 2011.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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Tabella 9 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:
GESTORE : AMV
Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI
Investimenti realizzati (a consuntivo) 361.415 693.163 1.054.578
Totale Investimenti realizzati 361.415 693.163 1.054.578
RETTIFICHE
contributi pubblici percepiti 0 6.937 6.937
mutui comunali 0 0 0
fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0
Investimenti NETTI realizzati
361.415
686.226
1.047.641
Importo investimenti previsti Piano di Am-
bito 600.000 600.000 1.200.000
RETTIFICHE
contributi in c/capitale 0 0 0
Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati
600.000 600.000 1.200.000
Scostamento effettivo/previsionale -238.585 86.226 -152.359
percentuale scostamento -39,76% 14,37% -12,70%
Dalla tabella 9 risulta che l’attività di investimento sia al di sotto delle previsioni, con uno scostamento com-
plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 152 mila euro e percentuali intorno al 13%.
4.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi
riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va
ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-
tale.
Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale
investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza
non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal
01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza
annuale.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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4.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
Tabella 10 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:
GESTORE : AMV
2010 2011 TOTALE
Totale Ammortamenti effettivi 204.855 212.048 416.903
Totale Ammortamenti Piano 216.000 246.000 462.000
Scostamento effettivo/previsionale -11.145 -33.952 -45.097
% di scostamento -5,16% -13,80% -9,76%
La Tabella 10 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore AMV
per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -45 mila di euro in termini as-
soluti e -10% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni) in ragione probabilmente del minore livello
di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 9 e delle aliquote di ammortamento applicate dal gestore.
Tabella 11 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:
GESTORE : AMV
2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 248.898 148.684 397.582
Totale Remunerazione da Piano 257.000 155.844 412.844
Scostamento effettivo/previsionale -8.102 -7.160 -15.262
% di scostamento -3,15% -4,59% -3,70%
Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 9, si rileva nella precedente tabella 11,
un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando un
lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -15 mila euro e per-
centuali del 3,7%.
4.4 Il canone di concessione
Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:
I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;
Il canone di concessione alla Società Immobiliare;
Le quote destinate alle Comunità montane.
Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire
sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-
ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-
renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-
bile, sopravvenute agli atti di programmazione.
4.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
Tabella 12 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:
GESTORE : AMV
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE
spese di funzionamento AATO 60.737 43.867 104.604
quota comunità montane 121.474 87.934 209.408
rimborso rate mutui in essere 115.521 105.000 220.521
canone concessione Soc. Imm. 230.000 250.903 480.903
Totale canone di concessione a consuntivo 527.732 487.704 1.015.436
Totale Canone di conc. da Piano 501.924 504.111 1.006.035
Scostamento effettivo/previsionale 25.808 - 16.407 9.401
% di scostamento 5,14% -3,25% 0,93%
La Tabella 12 evidenzia una quasi completa coerenza del costo realmente sostenuto dal gestore AMV per la
componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 9 mila euro in termini asso-
luti e l’1% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni).
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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4.5 I ricavi regolati
4.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei
costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO, canone di concessione
alla Società Immobiliare e quota comunità montane), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale
investito.
Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al
tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da AMV,
come evidenziato nella successiva tabella 13.
4.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
Tabella 13 – Analisi scostamenti dei ricavi:
GESTORE : AMV
Anno 2010 Anno 2011 TOTALE
Ricavi da Bilancio 2.949.241 3.119.077 6.068.318
Ricavi da Piano 2.731.438 2.807.484 5.538.922
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 12.037 13.555 25.592
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 124.395 152.886 277.281
Ricavi regolati da Piano rettificati 2.867.870 2.973.925 5.841.795
Scostamento effetti-
vo/previsionale -81.371 -145.152 -226.523
percentuale scostamento -2,84% -4,88% -3,88%
Dalla tabella 13 è possibile notare che il gestore AMV ha ottenuto maggiori ricavi per circa 227 mila euro (3,9
% in più), che dovranno essere scomputati in fase di conguaglio finale.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 36
4.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e
decurtazioni (che riducono la tariffa).
Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del
costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri
per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-
rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-
muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono
invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.
Tabella 14 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:
Gestore AMV
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti -11.145 -33.952 -45.097
Remunerazione -8.102 -7.160 -15.262
Canone di concessione 25.808 -16.407 9.401
Ricavi -81.371 -145.152 -226.523
Totale -74.810 -202.671 -277.480
4.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:
1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-
stamento sugli importi previsti di circa 152 mila euro;
2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto una decurtazione per il gestore degli importi degli ammorta-
menti e della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di -45 mila euro e -15 mila euro;
3. Si è avuto un conguaglio (segno positivo per il gestore) per circa 9 mila euro sul canone di concessio-
ne;
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tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto maggiori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si
rileva una decurtazione di circa -227 mila euro;
5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 277 mila euro
di decurtazioni per il Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI
643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.
5 Analisi degli scostamenti del Gestore ATENA
5.1 Costi operativi
Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da ATENA nonché
l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-
luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto
e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli
compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.
Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti
dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da ATENA.
Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-
zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:
1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;
2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-
late;
3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.
5.1.1 Analisi degli scostamenti
Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da ATENA nel
periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficien-
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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tamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella suc-
cessiva.
Tabella 15 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi
Analisi degli scostamenti sui costi operativi ATENA
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI
Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 1.266.000 1.294.000 2.560.000
Per Servizi 4.117.000 4.059.000 8.176.000
Costi per godimento di beni di terzi 2.087.000 1.837.000 3.924.000
Costi del Personale 1.718.000 1.679.000 3.397.000
Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 0 0 0
Accantonamenti 150.000 0 150.000
Oneri diversi di gestione 735.000 743.000 1.478.000
Totale 10.073.000 9.612.000 19.685.000
Canoni Immobiliare 1.692.000 1.430.000 3.122.000
Quota Comunità Montane 340.000 368.000 708.000
Quota AATO 170.000 184.000 354.000
Mutui 295.000 296.297 591.297
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 2.522.000 1.196.000 3.718.000
ricavi extra 413.000 444.710 857.710
Totale 5.432.000 3.919.007 9.351.007
Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-che 4.641.000 5.692.993 10.333.993
Totale Costi operativi Piano di Ambito 5.261.586 5.320.525 10.582.111
RETTIFICHE
quota ricavi extra/SII 450.000 450.000 900.000
efficientamento al 2% 105.000 106.000 211.000
costi operativi in tariffa 4.706.586 4.764.525 9.471.111
Tasso d'inflazione (dal 2007) 307.372 382.812 690.184
Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 5.013.958 5.147.337 10.161.294
Scostamento effettivo/previsionale -372.958 545.656 172.699
percentuale scostamento -7,09% 10,26% 1,63%
NOTA
Tasso d’inflazione :
2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %
L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi
d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.
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Dall’analisi di Tabella 15, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano
d’Ambito. Gli scostamenti sono moderatamente significativi, con circa 173 mila euro in termini assoluti ed il
1,6% in termini percentuali. Tali maggiori costi non trovano copertura con voci di ricavo. La categoria dei costi
del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per oltre il 50%
5.2 Gli investimenti
L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto evi-
denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla
normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-
gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%
dell’importo) con una aliquota media del 4%.
5.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
Nella seguente tabella 16, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,
considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti
sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.
Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come
effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di
preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno
del periodo 2010 - 2011.
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Tabella 16 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:
GESTORE : ATENA
Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI
Investimenti realizzati (a consuntivo) 2.319.759 2.250.040 4.569.799
Totale Investimenti realizzati 2.319.759 2.250.040 4.569.799
RETTIFICHE
contributi pubblici percepiti 0 84.237 84.237
mutui comunali 0 0 0
fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0
Investimenti NETTI realizzati
2.319.759
2.165.803
4.485.562
Importo investimenti previsti Piano di Am-
bito 2.400.000 2.400.000 4.800.000
RETTIFICHE
contributi in c/capitale 0 0 0
Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati
2.400.000 2.400.000 4.800.000
Scostamento effettivo/previsionale -80.241 -234.197 -314.438
percentuale scostamento -3,34% -9,76% -6,55%
Dalla tabella 16 risulta che l’attività di investimento sia al di sotto delle previsioni, con uno scostamento com-
plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 314 mila euro e percentuali intorno al 6,5%.
5.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi
riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va
ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-
tale.
Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale
investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza
non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal
01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza
annuale.
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5.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
Tabella 17 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:
GESTORE : ATENA
2010 2011 TOTALE
Totale Ammortamenti effettivi 735.000 773.000 1.508.000
Totale Ammortamenti Piano 724.000 820.000 1.544.000
Scostamento effettivo/previsionale 11.000 -47.000 -36.000
% di scostamento 1,52% -5,73% -2,33%
La Tabella 17 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore ATENA
per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -36 mila di euro in termini as-
soluti e -2,3% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni) in ragione probabilmente del minore livello
di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 16 e delle aliquote di ammortamento applicate dal gestore.
Tabella 18 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:
GESTORE : ATENA
2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 1.062.895 642.994 1.705.888
Totale Remunerazione da Piano 1.098.000 667.430 1.765.430
Scostamento effettivo/previsionale -35.105 -24.436 -59.542
% di scostamento -3,20% -3,66% -3,37%
Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 16, si rileva nella precedente tabella
18, un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando
un lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -59 mila euro e
percentuali del 3,4%.
5.4 Il canone di concessione
Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:
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I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;
I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;
Il canone di concessione alla Società Immobiliare;
Le quote destinate alle Comunità montane.
Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire
sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-
ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-
renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-
bile, sopravvenute agli atti di programmazione.
5.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
Tabella 19 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:
GESTORE : ATENA
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE
spese di funzionamento AATO 170.000 196.900 366.900
quota comunità montane 340.000 392.120 732.120
rimborso rate mutui in essere 295.000 296.297 591.297
canone concessione Soc. Imm. 1.396.000 1.146.000 2.542.000
Totale canone di concessione a consuntivo 2.201.000 2.031.317 4.232.317
-
Totale Canone di conc. da Piano 2.240.410 1.991.297 4.231.707
Scostamento effettivo/previsionale - 39.410 40.020 610
% di scostamento -1,76% 2,01% 0,01%
La Tabella 19 evidenzia una quasi perfetta corrispondenza del costo realmente sostenuto dal gestore ATENA
per la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 610 euro in termini
assoluti e lo 0,01% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni).
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5.5 I ricavi regolati
5.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei
costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO, canone di concessione
alla Società Immobiliare e quota comunità montane), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale
investito.
Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al
tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da ATE-
NA, come evidenziato nella successiva tabella 20.
5.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
Tabella 20 – Analisi scostamenti dei ricavi:
GESTORE : ATENA
Anno 2010 Anno 2011 TOTALE
Ricavi da Bilancio 8.977.716 9.003.432 17.981.148
Ricavi da Piano 8.726.829 8.744.711 17.471.540
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 41.586 42.525 84.111
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 307.372 382.812 690.184
Ricavi regolati da Piano rettificati 9.075.787 9.170.048 18.245.835
Scostamento effetti-
vo/previsionale 98.071 166.616 264.687
percentuale scostamento 1,08% 1,82% 1,45%
Dalla tabella 20 è possibile notare che il gestore ATENA ha ottenuto minori ricavi per circa 265 mila euro (1,4
% in meno), che dovranno essere conguagliati in fase di analisi complessiva.
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5.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e
decurtazioni (che riducono la tariffa).
Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del
costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri
per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-
rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-
muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono
invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.
Tabella 21 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:
Gestore ATENA
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 11.000 -47.000 -36.000
Remunerazione -35.105 -24.436 -59.542
Canone di concessione -39.410 40.020 610
Ricavi 98.071 166.616 264.687
Totale 34.556 135.199 169.755
5.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:
1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-
stamento sugli importi previsti di circa 314 mila euro;
2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto una decurtazione per il gestore degli importi degli ammorta-
menti e della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di -36 mila euro e -59 mila euro;
3. Si è avuto un conguaglio (segno positivo per il gestore) per circa 610 euro sul canone di concessione;
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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto minori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si ri-
leva un conguaglio a favore del Gestore di circa 265 mila euro;
5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 170 mila euro
di conguaglio a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI
643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.
6 Analisi degli scostamenti del Gestore COMUNI RIUNITI
L’analisi degli scostamenti tariffari della gestione COMUNI RIUNITI del periodo 2010-2011 ha reso necessario,
rispetto a tutte le altre gestioni presenti in ATO2, un’ulteriore indagine di approfondimento per la corretta ind i-
viduazione dei ricavi tariffari di pianificazione da porre al confronto con i ricavi effettivi da bilancio, non solo per
il periodo 2010 e 2011 oggetto del presente rapporto, ma anche per il periodo 2007-2009 oggetto della prece-
dente revisione tariffaria già approvata da quest’Autorità con proprio Atto n. 363 in data 28 settembre 2011.
Tale necessità di ulteriore indagine è in ragione del fatto che negli anni dal 2007 al 2011 da parte di codesto
Gestore sono state applicate all’utenza tariffe in valore inferiore a quelle approvate da quest’Autorità, conside-
rate, queste ultime, dalla Società, quali tariffe massime applicabili.
Detta questione, che per quanto riguarda questa Autorità d’Ambito, si è appalesata, solo in occasione della
predisposizione delle tariffe 2012 e 2013 con il nuovo MTT approvato dall’AEEGSI, ha messo pertanto in di-
scussione anche i risultati degli scostamenti già definiti e già deliberati per il periodo 2007-2009 che occorre
rivedere, modificare e riapprovare.
Si è reso pertanto necessario, per tutto il periodo 2007/2011, prendere in considerazione, non già i valori di
ricavo pianificati, che hanno quale base di riferimento le tariffe approvate da questa Autorità, bensì i minori ri-
cavi tariffari di pianificazione attesi da codesto Gestore negli anni dal 2007 al 2011 non applicando la tariffa al
suo valore massimo, richiedendo a codesta Società i dati specifici che individuano anno per anno le tariffe ef-
fettivamente applicate all’utenza.
I valori delle tariffe inferiori applicate all’utenza negli anni dal 2007 al 2011, hanno consentito di determinare i
nuovi valori dei ricavi di pianificazione, ovvero quelli attesi dal Gestore e decisi dal medesimo entro i limiti
massimi in sede di applicazione delle tariffe all’utenza, che sono stati posti a confronto con i ricavi effettivi di
bilancio per i medesimi anni, onde determinare il nuovo valore corretto dello scostamento sui ricavi.
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Quanto sopra ha ovviamente avuto implicazioni sulla necessità di rideterminazione non solo degli scostamenti
delle voci di ricavo, ma anche sulla determinazione delle altre componenti dello scostamento - ammortamenti,
remunerazione del capitale investito, canone di concessione – per le quali è stato necessario determinare,
per le ragioni sopra esposte, il nuovo valore di pianificazione rettificato da confrontare con i valori effettivi di
bilancio, sulla base del peso del ricavo atteso dal Gestore e non di quello Pianificato in origine dall’Ente
d’Ambito .
6.1 Costi operativi
Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da COMUNI RIU-
NITI nonché l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati
dell’analisi si valuta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi opera-
tivi di progetto e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di ricono-
scere conguagli compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.
Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti
dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da COMUNI RIUNITI.
Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-
zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:
1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;
2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-
late;
3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.
6.1.1 Analisi degli scostamenti
Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da COMUNI
RIUNITI nel periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado
di efficientamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da ta-
bella successiva.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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Tabella 22 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi
Analisi degli scostamenti sui costi operativi COMUNI RIUNITI
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI
Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 38.287 37.483 75.770
Per Servizi 625.303 699.919 1.325.222
Costi per godimento di beni di terzi 17.870 8.136 26.006
Costi del Personale 263.026 300.849 563.875
Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 0 0 0
Accantonamenti 0 0 0
Oneri diversi di gestione 130.562 122.883 253.445
Totale 1.075.048 1.169.270 2.244.318
Canoni Immobiliare 0 0 0
Quota Comunità Montane 47.360 50.140 97.500
Quota AATO 23.680 25.070 48.750
Mutui 0 0 0
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0 0 0
ricavi extra 0 0 0
Totale 71.040 75.210 146.250
Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-che 1.004.008 1.094.060 2.098.068
Totale Costi operativi Piano di Ambito 1.062.407 1.077.183 2.139.590
RETTIFICHE
quota ricavi extra/SII 0 0 0
efficientamento al 2% 21.000 21.000 42.000
costi operativi in tariffa 1.041.407 1.056.183 2.097.590
Tasso d'inflazione (dal 2007) 73.366 90.202 163.568
Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 1.114.773 1.146.385 2.261.158
Scostamento effettivo/previsionale -110.765 -52.325 -163.090
percentuale scostamento -10,43% -4,86% -7,62%
NOTA
Tasso d’inflazione :
2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %
L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi
d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.
Dall’analisi di Tabella 22, si rilevano complessivamente costi operativi inferiori a quelli previsti dal Piano
d’Ambito. Gli scostamenti sono significativi, con circa 163 mila euro in termini assoluti ed il 7,6% in termini per-
centuali. La categoria dei costi del personale e dei costi per servizi ha inciso in maniera rilevante sul livello dei
costi operativi del biennio per l’ 84%
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6.2 Gli investimenti
L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-
denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla
normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-
gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%
dell’importo) con una aliquota media del 5%.
6.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
Nella seguente tabella 23, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,
considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti
sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.
Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come
effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di
preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno
del periodo 2010 - 2011.
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Tabella 23 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI
Investimenti realizzati (a consuntivo) 483.074 604.017 1.087.091
Totale Investimenti realizzati 483.074 604.017 1.087.091
RETTIFICHE
contributi pubblici percepiti 37.500 21.000 58.500
mutui comunali 0 0 0
fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0
Investimenti NETTI realizzati
445.574
583.017
1.028.591
Importo investimenti previsti Piano di Am-bito
500.000 500.000 1.000.000
RETTIFICHE
contributi in c/capitale 0 0 0
Importo investimenti previsti Piano di Am-
bito rettificati 500.000 500.000 1.000.000
Scostamento effettivo/previsionale -54.426 83.017 28.591
percentuale scostamento -10,89% 16,60% 2,86%
Dalla tabella 23 risulta che l’attività di investimento sia al di sopra delle previsioni, con uno scostamento com-
plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 29 mila euro e percentuali intorno al 2,9%.
6.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi
riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va
ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-
tale.
Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale
investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza
non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal
01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza
annuale.
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6.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
Tabella 24 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
2010 2011 TOTALE
Totale Ammortamenti effettivi 108.914 125.131 234.045
Totale Ammortamenti Piano 117.000 142.000 259.000
Totale Ammortamenti pianificati rettificati 100.201 124.427 224.628
Scostamento effettivo/previsionale 8.713 704 9.417
% di scostamento 8,70% 0,57% 4,19%
La Tabella 24 evidenzia un lieve scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore COMU-
NI RIUNITI per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni rettificate di Piano stralcio (circa 9 mila di
euro in termini assoluti e 5% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni rettificate) in ragione probabil-
mente del livello modestamente maggiore di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 23 e delle aliquo-
te di ammortamento applicate dal gestore.
Tabella 25 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 140.207 92.197 232.404
Totale Remunerazione da Piano 145.000 94.167 239.167
Totale Remunerazione pianificato rettificato 124.181 82.513 206.694
Scostamento effettivo/previsionale 16.026 9.683 25.710
% di scostamento 12,91% 11,74% 12,44%
Come riflesso del maggiore livello di spesa investita evidenziato in Tabella 23, si rileva nella precedente tabel-
la 25, un conguaglio sull’intero periodo 2010-2011 della voce di remunerazione riconoscibile a consuntivo ri-
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spetto al livello previsto dal Piano rettificato, che in termini assoluti è parti a circa 26 mila euro e percentuali
del 12,4%.
6.4 Il canone di concessione
Il Piano della gestione COMUNI RIUNITI prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti com-
ponenti:
I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;
Le quote destinate alle Comunità montane.
Non è previsto tra le voci del canone di concessione l’onere relativo ai mutui contratti dai Comuni poiché gli
Enti locali soci della Società hanno deciso per statuto di non coprire tale costo con la tariffa del servizio idrico
integrato.
L’analisi scostamenti sulla voce canone di concessione, per la sola gestione operata dalla COMUNI RIUNITI
ha dovuto anche tenere in considerazione i “conguagli già effettuati” sulle due componenti di costo per il fun-
zionamento dell’Ente d’Ambito e per le Comunità Montane, operati sui valori effettivi di fatturato dell’anno (n-1)
rispetto alla annualità di competenza degli stessi oneri.
Tale ultima necessità di valutazione aggiuntiva sui “conguagli già effettuati”, si manifesta per la sola gestione
della COMUNI RIUNITI in quanto rappresenta l’unica realtà che si è già vista riconosciuti i maggiori oneri ver-
sati come canoni di concessione.
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6.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
Tabella 26 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE
spese di funzionamento AATO 23.680 13.772 37.452
quota comunità montane 47.360 27.544 74.904
rimborso rate mutui in essere - - -
canone concessione Soc. Imm. - - -
Totale canone di concessione a consuntivo 71.040 41.316 112.356
Totale Canone di conc. da Piano 87.000 87.000 174.000
Totale Canone di conc. di pianificazione rettifica-to 74.508 76.233 150.742
Scostamento effettivo/previsionale - 3.468 - 34.917 - 38.386
Conguagli già effettuati - 15.960 - 11.790 - 27.750
Scostamento DEFINITIVO - 19.428 - 46.707 - 66.136
% di scostamento -26,08% -61,27% -43,87%
La Tabella 26 evidenzia quindi il costo realmente sostenuto dal gestore COMUNI RIUNITI per la componente
canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio rettificate e dei “conguagli già effettuati” (circa
66 mila euro in termini assoluti e il 44% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni rettificate).
6.5 I ricavi regolati
6.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei
costi operativi, del canone del SII (spese di funzionamento AATO e quota comunità montane), degli ammor-
tamenti e della remunerazione del capitale investito.
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Come già indicato nelle premesse per la COMUNI RIUNITI si è dovuto operare una rettifica dei dati di pianifi-
cazione al fine di prendere in considerazione, non già i valori di ricavo pianificati, che hanno quale base di rife-
rimento le tariffe approvate da questa Autorità, bensì i minori ricavi tariffari di pianificazione attesi da codesto
Gestore negli anni 2010 e 2011 oggetto della presente revisione, non applicando la tariffa al suo valore mas-
simo.
I valori delle tariffe inferiori applicate all’utenza negli anni 2010 e 2011 comunicati dal Gestore, hanno consen-
tito di determinare i nuovi valori dei ricavi di pianificazione, ovvero quelli attesi dal Gestore e decisi dal mede-
simo entro i limiti massimi in sede di applicazione delle tariffe all’utenza, che sono stati posti a confronto con i
ricavi effettivi di bilancio per i medesimi anni, onde determinare il nuovo valore corretto dello scostamento sui
ricavi.
Oltre a quanto sopra indicato come per le altre gestioni operanti in ATO2, sono stati ulteriormente aggiornati i
ricavi di pianificazione rettificati al tasso di inflazione programmata del DPEF più recente, per il successivo
confronto con i ricavi ottenuti a consuntivo da COMUNI RIUNITI, come evidenziato nella successiva tabella
27.
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6.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
Tabella 27 – Analisi scostamenti dei ricavi:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
Anno 2010 Anno 2011 TOTALE
Ricavi da Bilancio 1.253.501 1.354.883 2.608.384
Ricavi attesi dal Gestore al lordo dell'infla-
zione e della quota per agevolazione tariffe montane 1.149.489 1.245.455 2.394.944
Ricavi da Piano 1.382.883 1.448.853 2.831.736
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 7.407 7.183 14.590
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 73.366 90.202 163.568
Ricavi regolati da Piano rettificati 1.463.656 1.546.238 3.009.894
Scostamento tra RICAVI ATTESI e RICAVI BILANCIO -104.012 -109.428 -213.440
Scostamento DEFINITIVO (se Scostamento
RICAVI ATTESI/RICAVI BILANCIO <0 e RI-CAVI ATTESI < RICAVI PIANIFICATI; Sco-
stamento DEFINITIVO = 0) 0 0 0
Dalla tabella 27 è possibile rilevare l’impostazione data per l’analisi degli scostamenti delle voci di ricavo in ta-
le caso specifico. Ne risulta che il gestore COMUNI RIUNITI ha ottenuto un valore di scostamento complessi-
vo sui ricavi del periodo 2010-2011 nullo.
6.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e
decurtazioni (che riducono la tariffa).
Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del
costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri
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per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-
rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-
muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono
invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.
Tabella 28 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:
Gestore COMUNI RIUNITI
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 8.713 704 9.417
Remunerazione 16.026 9.683 25.710
Canone di concessione -19.428 -46.707 -66.136
Ricavi 0 0 0
Totale 5.311 -36.320 -31.009
6.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:
1. Il Gestore ha effettuato maggiori investimenti nel biennio 2010-2011 rispetto alla pianificazione, con un
conguaglio positivo di circa 29 mila euro;
2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e
della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di circa 9 mila euro e 26 mila euro;
3. Si è avuto una decurtazione per circa 66 mila euro sul canone di concessione;
4. Per quanto riguarda i ricavi, l’analisi condotta ha determinato un valore nullo per lo scostamento sui ri-
cavi;
6. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 31 mila euro di
decurtazioni per il Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI
643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.
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tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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6.8 Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
Per la gestione COMUNI RIUNITI è necessario, per le ragioni già indicate in premessa, provvedere
all’integrazione e modifica dell’analisi scostamenti tariffari 2007-2009 già approvata da quest’Autorità con pro-
prio Atto n. 363 in data 28 settembre 2011.
Nel seguito sono riportati i nuovi prospetti dell’analisi scostamenti tariffari del triennio 2007-2009, integrati e
modificati in ragione del fatto che codesto Gestore negli anni dal 2007 al 2009 non ha applicato all’utenza la
tariffa al suo valore massimo deliberato da questa Autorità.
Tabella 29 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti 2007-2009:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
2007 2008 2009 TOTALE
Totale Ammortamenti effettivi 33.000 55.000 86.000 174.000
Totale Ammortamenti Piano 44.400 93.300 169.200 306.900
Totale Ammortamenti pianificati retti-ficati
38.811 76.854 134.757 250.423
Scostamento effettivo/previsionale -5.811 -21.854 -48.757 -76.423
% di scostamento -14,97% -28,44% -36,18% -30,52%
Tabella 30– Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito 2007-2009:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
2007 su 365 gg 2008 su 365 gg 2009 su 365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 28.000 76.000 111.000 187.000
Totale Remunerazione da Piano 39.046 91.276 170.639 261.915
Totale Remunerazione pianificato
rettificato 34.131 75.187 135.904 211.091
Scostamento effetti-vo/previsionale
-6.131 813 -24.904 -30.222
% di scostamento -17,96% 1,08% -18,32% -14,32%
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Tabella 31– Analisi degli scostamenti del canone di concessione 2007-2009:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
Descrizione Voce 2007 2008 2009 TOTALE
spese di funzionamento AATO 22.000 23.000 34.000 79.000
quota comunità montane 45.000 46.000 49.000 140.000
rimborso rate mutui in essere - - -
canone concessione Soc. Imm. - - -
Totale canone di concessione a consuntivo 67.000 69.000 83.000 219.000
Totale Canone di conc. da Piano 66.900 71.400 81.200 219.500
Totale Canone di conc. di pianificazione rettificato 58.479 58.815 64.671 181.965
Scostamento effettivo/previsionale 8.521 10.185 18.329 37.035
Conguagli già effettuati - 12.213 - 4.752 - 16.929 - 33.894
Scostamento DEFINITIVO - 3.692 5.433 1.400 3.141
% di scostamento -6,31% 9,24% 2,17% 1,73%
Anche per il triennio 2007-2009 l’analisi ha dovuto tenere in considerazione i “conguagli già effettuati” sulle
due componenti di costo per il funzionamento dell’Ente d’Ambito e per le Comunità Montane, operati sui valori
effettivi di fatturato dell’anno (n-1) rispetto alla annualità di competenza degli stessi oneri.
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Tabella 32– Analisi degli scostamenti dei ricavi 2007-2009:
GESTORE : COMUNI RIUNITI
Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 TOTALE
Ricavi da Bilancio 1.063.572 1.041.800 1.145.762 3.251.134
Ricavi attesi dal Gestore al lordo dell'inflazione e della quota per
agevolazione tariffe montane 982.146 1.153.099 1.267.661 3.402.906
Ricavi da Piano 1.189.575 1.354.050 1.527.600 4.071.225
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 6.365 5.995 7.059 19.420
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 20.780 39.799 57.001 117.581
Ricavi regolati da Piano rettificati 1.216.720 1.399.845 1.591.661 4.208.226
Scostamento tra RICAVI ATTESI e
RICAVI BILANCIO -81.426 111.299 121.899 151.772
Scostamento DEFINITIVO (se Sco-stamento RICAVI ATTESI/RICAVI
BILANCIO <0 e RICAVI ATTESI <
RICAVI PIANIFICATI; Scostamen-to DEFINITIVO = 0) 0 111.299 121.899 233.198
percentuale scostamento 0,00% 9,65% 9,62% 6,85%
Tabella 33– Effetti dell’analisi degli scostamenti 2007-2009 – COMUNI RIUNITI:
Descrizione 2007 2008 2009 Totale 2007/2009
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti -5.811 -21.854 -48.757 -76.423
Remunerazione -6.131 813 -24.904 -30.222
Canone di concessione -3.692 5.433 1.400 3.141
Ricavi 0 111.299 121.899 233.198
Totale -15.635 95.691 49.638 129.694
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7 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR BIELLA
7.1 Costi operativi
Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da CORDAR
BIELLA nonché l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati
dell’analisi si valuta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi opera-
tivi di progetto e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di ricono-
scere conguagli compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.
Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti
dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da CORDAR BIELLA.
Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-
zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:
1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;
2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-
late;
3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.
7.1.1 Analisi degli scostamenti
Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da CORDAR
BIELLA nel periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado
di efficientamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da ta-
bella successiva.
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Tabella 34 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi
Analisi degli scostamenti sui costi operativi CORDAR BIELLA
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI
Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 1.244.853 1.277.936 2.522.789
Per Servizi 5.634.616 5.647.940 11.282.556
Costi per godimento di beni di terzi 4.708.043 5.405.284 10.113.327
Costi del Personale 4.818.464 4.434.796 9.253.260
Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 13.982 -1.982 12.000
Accantonamenti 400.000 270.000 670.000
Oneri diversi di gestione 62.622 83.918 146.540
Totale 16.882.580 17.117.892 34.000.472
Canoni Immobiliare 2.470.000 3.124.219 5.594.219
Quota Comunità Montane 596.057 636.162 1.232.219
Quota AATO 298.029 318.081 616.110
Mutui 2.179.035 2.103.988 4.283.023
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 223.215 17.830 241.045
ricavi extra 4.317.918 4.507.221 8.825.139
Totale 10.084.254 10.707.501 20.791.755
Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle retti-fiche 6.798.326 6.410.391 13.208.717
Totale Costi operativi Piano di Ambito 9.690.315 10.136.897 19.827.212
RETTIFICHE
quota ricavi extra/SII 3.900.000 3.900.000 7.800.000
efficientamento al 2% 193.000 202.000 395.000
costi operativi in tariffa 5.597.315 6.034.897 11.632.212
Tasso d'inflazione (dal 2007) 409.370 505.195 914.565
Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 6.006.685 6.540.092 12.546.777
Scostamento effettivo/previsionale 791.641 -129.701 661.940
percentuale scostamento 8,17% -1,28% 3,34%
NOTA
Tasso d’inflazione :
2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %
L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi
d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.
Dall’analisi di Tabella 34, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano
d’Ambito. Gli scostamenti sono significativi, con circa 662 mila euro in termini assoluti ed il 3,3% in termini per-
centuali. Tali maggiori costi trovano copertura solo in parte con voci di ricavo. La categoria dei costi del perso-
nale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per il 60% circa.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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7.2 Gli investimenti
L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto evi-
denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla
normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-
gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%
dell’importo) con una aliquota media del 5%.
7.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
Nella seguente tabella 35, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,
considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti
sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.
Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come
effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di
preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno
del periodo 2010 - 2011.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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Tabella 35 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:
GESTORE : CORDAR BIELLA
Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI
Investimenti realizzati (a consuntivo) 1.556.190 1.791.310 3.347.500
Totale Investimenti realizzati 1.556.190 1.791.310 3.347.500
RETTIFICHE
contributi pubblici percepiti 178.775 701.227 880.002
mutui comunali 0 0 0
fondi gestore e canoni corrisposti 0 0 0
Investimenti NETTI realizzati
1.377.415
1.090.083
2.467.498
Importo investimenti previsti Piano di Am-
bito 2.200.000 2.200.000 4.400.000
RETTIFICHE
contributi in c/capitale 0 0 0
Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati
2.200.000 2.200.000 4.400.000
Scostamento effettivo/previsionale -822.585 -1.109.917 -1.932.502
percentuale scostamento -37,39% -50,45% -43,92%
Dalla tabella 35 risulta che l’attività di investimento sia significativamente al di sotto delle previsioni, con uno
scostamento complessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa - 1,9 mln di euro e percentuali in-
torno al -44%.
7.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi
riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va
ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del capi-
tale.
Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale
investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza
non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal
01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza
annuale.
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7.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
Tabella 36 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:
GESTORE : CORDAR BIELLA
2010 2011 TOTALE
Totale Ammortamenti effettivi 728.132 1.142.611 1.870.743
Totale Ammortamenti Piano 725.000 835.000 1.560.000
Scostamento effettivo/previsionale 3.132 307.611 310.743
% di scostamento 0,43% 36,84% 19,92%
La Tabella 36 evidenzia un significativo scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore
CORDAR BIELLA per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 311 mila eu-
ro in termini assoluti e 20% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni) nonostante il significativo mino-
re livello di investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 35. Questo fatto è presumibilmente dovuto alle ali-
quote di ammortamento applicate dal gestore.
Tabella 37 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:
GESTORE : CORDAR BIELLA
2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 848.695 486.288 1.334.983
Totale Remunerazione da Piano 867.000 531.962 1.398.962
Scostamento effettivo/previsionale -18.305 -45.673 -63.978
% di scostamento -2,11% -8,59% -4,57%
Come riflesso del minor livello di spesa investita evidenziato in Tabella 35, si rileva nella precedente tabella
37, un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando
un lieve scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -64 mila euro e
percentuali del 5% circa.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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7.4 Il canone di concessione
Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:
I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;
I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;
Il canone di concessione alla Società Immobiliare;
Le quote destinate alle Comunità montane.
Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire
sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svol-
ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-
renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-
bile, sopravvenute agli atti di programmazione.
7.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
Tabella 38 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:
GESTORE : CORDAR BIELLA
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE
spese di funzionamento AATO 298.029 318.081 616.110
quota comunità montane 596.057 636.162 1.232.219
rimborso rate mutui in essere 2.179.035 2.103.988 4.283.023
canone concessione Soc. Imm. 2.470.000 3.124.219 5.594.219
Totale canone di concessione a consuntivo 5.543.121 6.182.450 11.725.571
Totale Canone di conc. da Piano 6.458.634 6.488.928 12.947.562
Scostamento effettivo/previsionale - 915.513 - 306.478 - 1.221.991
% di scostamento -14,18% -4,72% -9,44%
La Tabella 38 evidenzia un significativo scostamento del costo realmente sostenuto dal gestore CORDAR
BIELLA per la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -1,2 mln di
euro in termini assoluti e il 9% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni). I maggiori valori di minor
costo riguardano soprattutto il canone corrisposto alla Società Immobiliare.
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7.5 I ricavi regolati
7.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei
costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO, canone di concessione
alla Società Immobiliare e quota comunità montane), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale
investito.
Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al
tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da
CORDAR BIELLA, come evidenziato nella successiva tabella 39.
7.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
Tabella 39 – Analisi scostamenti dei ricavi:
GESTORE : CORDAR BIELLA
Anno 2010 Anno 2011 TOTALE
Ricavi da Bilancio 14.017.469 14.726.201 28.743.670
Ricavi da Piano 13.593.776 14.269.458 27.863.234
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 54.315 55.897 110.212
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 409.370 505.195 914.565
Ricavi regolati da Piano rettificati 14.057.460 14.830.550 28.888.010
Scostamento effetti-
vo/previsionale 39.991 104.349 144.340
percentuale scostamento 0,28% 0,70% 0,50%
Dalla tabella 39 è possibile notare che il gestore CORDAR BIELLA ha ottenuto minori ricavi per circa 144 mila
euro (lo 0,5 % in meno), che dovranno essere conguagliati in fase di analisi complessiva.
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7.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e
decurtazioni (che riducono la tariffa).
Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del
costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri
per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-
rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-
muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono
invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.
Tabella 40 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:
Gestore CORDAR BIELLA
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 3.132 307.611 310.743
Remunerazione -18.305 -45.673 -63.978
Canone di concessione -915.513 -306.478 -1.221.991
Ricavi 39.991 104.349 144.340
Totale -890.694 59.809 -830.885
7.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:
1. Il Gestore non è riuscito ad effettuare gli investimenti preventivati nel biennio 2010-2011, con uno sco-
stamento sugli importi previsti di circa 1,9 mln di euro;
2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e
una decurtazione della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 311 mila euro e -64 mi-
la euro;
3. Si è avuto una decurtazione per circa 1,2 mln di euro sul canone di concessione;
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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto minori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si ri-
leva un conguaglio a favore del Gestore di circa 144 mila euro;
5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 831 mila euro
di decurtazioni per il Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI
643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.
8 Analisi degli scostamenti del Gestore CORDAR VALSESIA
8.1 Costi operativi
Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da CORDAR
VALSESIA nonché l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risu l-
tati dell’analisi si valuta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi
operativi di progetto e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di
riconoscere conguagli compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.
Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti
dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da CORDAR VALSESIA.
Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-
zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:
1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;
2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-
late;
3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.
8.1.1 Analisi degli scostamenti
Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da CORDAR
VALSESIA nel periodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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grado di efficientamento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come
da tabella successiva.
Tabella 41 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi
Analisi degli scostamenti sui costi operativi CORDAR VALSESIA
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI
Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 239.540 267.743 507.283
Per Servizi 2.217.971 1.954.880 4.172.851
Costi per godimento di beni di terzi 2.649 2.520 5.169
Costi del Personale 1.230.087 1.381.776 2.611.863
Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 3.289 16.848 20.137
Accantonamenti 152.931 50.977 203.908
Oneri diversi di gestione 596.676 760.480 1.357.156
Totale 4.443.143 4.435.224 8.878.367
Canoni Immobiliare 0 0 0
Quota Comunità Montane 159.283 160.362 319.645
Quota AATO 79.643 80.182 159.825
Mutui 482.429 498.535 980.964
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 577.470 395.284 972.754
ricavi extra 1.453.971 1.389.742 2.843.713
Totale 2.752.796 2.524.105 5.276.901
Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-
che 1.690.347 1.911.119 3.601.466
Totale Costi operativi Piano di Ambito 3.163.763 3.198.406 6.362.169
RETTIFICHE
quota ricavi extra/SII 1.500.000 1.500.000 3.000.000
efficientamento al 2% 63.000 64.000 127.000
costi operativi in tariffa 1.600.763 1.634.406 3.235.169
Tasso d'inflazione (dal 2007) 115.021 141.061 256.082
Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 1.715.784 1.775.467 3.491.251
Scostamento effettivo/previsionale -25.437 135.652 110.215
percentuale scostamento -0,80% 4,24% 1,73%
NOTA
Tasso d’inflazione :
2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %
L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi
d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 69
Dall’analisi di Tabella 41, si rilevano complessivamente costi operativi superiori a quelli previsti dal Piano
d’Ambito. Gli scostamenti sono di circa 110 mila euro in termini assoluti ed il 2% in termini percentuali. La ca-
tegoria dei costi del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per il
76% circa.
8.2 Gli investimenti
L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-
denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla
normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-
gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%
dell’importo) con una aliquota media del 5%.
8.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
Nella seguente tabella 42, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,
considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti
sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.
Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come
effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di
preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno
del periodo 2010 - 2011.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 70
Tabella 42 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:
GESTORE : CORDAR VALSESIA
Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI
Investimenti realizzati (a consuntivo) 1.620.703 1.866.100 3.486.803
Totale Investimenti realizzati 1.620.703 1.866.100 3.486.803
RETTIFICHE
contributi pubblici percepiti 64.557 941.041 1.005.598
mutui comunali 0 30.987 30.987
fondi gestore e canoni corrisposti 91.180 0 91.180
Investimenti NETTI realizzati
1.464.966
894.072
2.359.038
Importo investimenti previsti Piano di Am-
bito 1.000.000 1.000.000 2.000.000
RETTIFICHE
contributi in c/capitale 0 0 0
Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati
1.000.000 1.000.000 2.000.000
Scostamento effettivo/previsionale 464.966 -105.928 359.038
percentuale scostamento 46,50% -10,59% 17,95%
Dalla tabella 42 risulta che l’attività di investimento sia maggiore delle previsioni, con uno scostamento com-
plessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 359 mila euro e percentuali intorno al 18%.
8.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi
riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va
ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-
tale.
Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale
investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza
non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal
01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza
annuale.
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tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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8.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
Tabella 43 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:
GESTORE : CORDAR VALSESIA
2010 2011 TOTALE
Ammortamenti beni presistenti 304.681 463.082 767.763
Ammortamenti post affidamento 447.045 525.404 972.449
Totale Ammortamenti effettivi 751.726 988.486 1.740.212
Totale Ammortamenti Piano 659.000 709.000 1.368.000
Scostamento effettivo/previsionale 92.726 279.486 372.212
% di scostamento 14,07% 39,42% 27,21%
La Tabella 43 evidenzia un significativo scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore
CORDAR VALSESIA per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa 372 mila
euro in termini assoluti e 27% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni), legato al maggiore livello di
investimenti realizzati constatabile dalla Tabella 42.
Tabella 44 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:
GESTORE : CORDAR VALSESIA
2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 352.950 227.359 580.309
Totale Remunerazione da Piano 366.000 227.433 593.433
Scostamento effettivo/previsionale -13.050 -74 -13.124
% di scostamento -3,57% -0,03% -2,21%
Nonostante il maggior livello di spesa investita evidenziato in Tabella 42, si rileva nella precedente tabella 44
un minor livello di remunerazione riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano, mostrando un
modesto scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa -13 mila euro e
percentuali del 2% circa.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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8.4 Il canone di concessione
Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:
I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;
I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;
Le quote destinate alle Comunità montane.
Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire
sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svo l-
ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-
renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-
bile, sopravvenute agli atti di programmazione.
8.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
Tabella 45 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:
GESTORE : CORDAR VALSESIA
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE
spese di funzionamento AATO 79.643 80.182 159.825
quota comunità montane 159.283 160.362 319.645
rimborso rate mutui in essere 482.429 498.535 980.964
canone concessione Soc. Imm. - - -
Totale canone di concessione a consuntivo 721.355 739.079 1.460.434
Totale Canone di conc. da Piano 756.078 772.182 1.528.260
Scostamento effettivo/previsionale - 34.723 - 33.103 - 67.826
% di scostamento -4,59% -4,29% -4,44%
La Tabella 45 evidenzia uno scostamento del costo realmente sostenuto dal gestore CORDAR VALSESIA per
la componente canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -68 mila euro in termini
assoluti e il 4% in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni).
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8.5 I ricavi regolati
8.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei
costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO e quota comunità monta-
ne), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito.
Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al
tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da
CORDAR VALSESIA, come evidenziato nella successiva tabella 46.
8.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
Tabella 46 – Analisi scostamenti dei ricavi:
GESTORE : CORDAR VALSESIA
Anno 2010 Anno 2011 TOTALE
Ricavi da Bilancio 3.437.862 3.854.886 7.292.748
Ricavi da Piano 3.368.383 3.515.437 6.883.820
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 13.763 13.406 27.169
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 115.021 141.061 256.082
Ricavi regolati da Piano rettificati 3.497.168 3.669.904 7.167.072
Scostamento effetti-vo/previsionale 59.306 -184.982 -125.676
percentuale scostamento 1,70% -5,04% -1,75%
Dalla tabella 46 è possibile notare che il gestore CORDAR VALSESIA ha ottenuto maggiori ricavi per circa
126 mila euro (1,7 % in più), che dovranno essere decurtati in fase di analisi complessiva.
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8.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e
decurtazioni (che riducono la tariffa).
Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del
costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri
per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-
rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-
muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono
invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.
Tabella 47 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:
Gestore CORDAR VALSESIA
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 92.726 279.486 372.212
Remunerazione -13.050 -74 -13.124
Canone di concessione -34.723 -33.103 -67.826
Ricavi 59.306 -184.982 -125.676
Totale 104.258 61.328 165.586
8.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:
1. Il Gestore ha realizzato maggiori investimenti rispetto a quelli preventivati nel biennio 2010-2011, con
uno scostamento sugli importi previsti di circa 359 mila euro;
2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e
una decurtazione della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 372 mila euro e -13 mi-
la euro;
3. Si è avuta una decurtazione per circa 68 mila euro sul canone di concessione;
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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto maggiori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si
rileva una decurtazione per il Gestore di circa 126 mila euro;
5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 166 mila euro
di conguaglio a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI
643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.
9 Analisi degli scostamenti del Gestore S.I.I.
9.1 Costi operativi
Si effettua l’analisi degli scostamenti per verificare l’andamento dei costi operativi sostenuti da S.I.I. nonché
l’adeguatezza dei costi operativi di progetto riconosciuti dal Piano Stralcio. In base ai risultati dell’analisi si va-
luta l’eventualità di applicare diverse percentuali di efficientamento da applicate ai costi operativi di progetto
e/o di rivedere il livello dei costi operativi degli anni successivi, escludendo comunque di riconoscere conguagli
compensativi qualora si accertino scostamenti nel periodo 2010 - 2011.
Per compiere l’analisi degli scostamenti occorre prendere a riferimento il livello dei costi operativi riconosciuti
dal Piano Stralcio triennale e confrontarli con i costi operativi sostenuti da S.I.I..
Tuttavia, affinché il confronto sia condotto tra valori omogenei, occorre da un lato adeguare al tasso di infla-
zione programmata e dall’altro lato riclassificare i costi operativi di consuntivo avendo cura di:
1. Rilevare solo gli importi inscritti alle categorie di costo indicate dal DM LL.PP. 01/08/1996;
2. Rettificare direttamente i costi escludendo gli importi non attinenti ai costi operativi o alle attività rego-
late;
3. Rettificare indirettamente, dal lato dei ricavi, i costi precedentemente corretti.
9.1.1 Analisi degli scostamenti
Compiute le opportune rettifiche sui costi operativi previsti dal Piano Stralcio e quelli sostenuti da S.I.I. nel pe-
riodo di riferimento 2010 - 2011, si procede con l’analisi degli scostamenti per verificare il grado di efficienta-
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mento praticato sui costi operativi nonché la congruità dei costi operativi di progetto, come da tabella succes-
siva.
Tabella 48 – Analisi degli scostamenti sui costi operativi
Analisi degli scostamenti sui costi operativi SII
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALI
Per materie prime, sussidiarie, cons. e merci 320.412 348.998 669.410
Per Servizi 3.603.404 3.696.720 7.300.124
Costi per godimento di beni di terzi 304.416 334.144 638.560
Costi del Personale 1.800.007 1.864.220 3.664.227
Var. rimanenze mat. prime, suss., di cons. e merci 20.585 1.650 22.235
Accantonamenti 0 100.000 100.000
Oneri diversi di gestione 2.059.711 1.802.023 3.861.734
Totale 8.108.535 8.147.755 16.256.290
Canoni Immobiliare 0 0 0
Quota Comunità Montane 307.577 344.051 651.628
Quota AATO 153.788 172.026 325.814
Mutui 728.504 685.113 1.413.617
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 139.764 170.496 310.260
ricavi extra 1.354.464 1.418.811 2.773.275
Totale 2.684.097 2.790.497 5.474.594
Totale Costi operativi da Bilancio al netto delle rettifi-
che 5.424.438 5.357.258 10.781.696
Totale Costi operativi Piano di Ambito 6.239.378 6.265.249 12.504.626
RETTIFICHE
quota ricavi extra/SII 1.050.000 1.050.000 2.100.000
efficientamento al 2% 123.000 123.000 246.000
costi operativi in tariffa 5.066.378 5.092.249 10.158.626
Tasso d'inflazione (dal 2007) 342.325 423.254 765.579
Totale Costi operativi da Piano di Ambito rettificati 5.408.702 5.515.503 10.924.205
Scostamento effettivo/previsionale 15.736 -158.245 -142.509
percentuale scostamento 0,25% -2,53% -1,14%
NOTA
Tasso d’inflazione :
2010 : 1,5% ; 2011 : 1,5 %
L’importo derivato dall’applicazione del tasso d’inflazione è dato dal tasso cumulato cioè dal prodotto dei tassi
d’inflazione dell’anno precedente e dell’anno considerato.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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Dall’analisi di Tabella 48, si rilevano complessivamente costi operativi inferiori a quelli previsti dal Piano
d’Ambito. Gli scostamenti sono di circa 142 mila euro in termini assoluti e l’1% in termini percentuali. La cate-
goria dei costi del personale e dei costi per servizi ha inciso sul livello dei costi operativi del biennio per il 67%
circa.
9.2 Gli investimenti
L’AATO 2 Piemonte, attraverso la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, ha potuto ev i-
denziare le criticità del territorio e di conseguenza gli interventi necessari a conseguire gli obiettivi fissati dalla
normativa di settore per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Il calcolo degli ammortamenti è avvenuto ai sensi degli articoli 15 e 16 del Disciplinare Tecnico, sulla base de-
gli investimenti effettivamente realizzati nel biennio (il primo anno di ogni investimento viene calcolato al 50%
dell’importo) con una aliquota media del 7%.
9.2.1 Gli investimenti al netto dei contributi pubblici a fondo perduto e il calcolo degli scostamenti
Nella seguente tabella 49, si riporta l’elenco degli investimenti per anno e progetto come da Piano di Stralcio,
considerato al netto dei contributi pubblici a fondo perduto, al fine di procedere con l’analisi degli scostamenti
sulla base del livello annuale di investimenti effettivamente realizzati.
Individuati gli investimenti lordi, i contributi pubblici a fondo perduto e i fondi gestore e canoni corrisposti come
effettivamente sostenuti dal Gestore, si può procedere con l’analisi degli scostamenti tra valori omogenei di
preventivo e consuntivo dopo aver calcolato per differenza il livello della spesa investita netta per ogni anno
del periodo 2010 - 2011.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
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Tabella 49 – Analisi degli scostamenti sugli investimenti:
GESTORE : SII
Descrizione Anno 2010 Anno 2011 TOTALI
Investimenti realizzati (a consuntivo) 2.308.489 4.361.804 6.670.293
Totale Investimenti realizzati 2.308.489 4.361.804 6.670.293
RETTIFICHE
contributi pubblici percepiti 898.239 561.586 1.459.825
mutui comunali 0 0 0
fondi gestore e canoni corrisposti 172.196 299.994 472.190
Investimenti NETTI realizzati
1.238.054
3.500.224
4.738.278
Importo investimenti previsti Piano di Am-
bito 1.500.000 1.500.000 3.000.000
RETTIFICHE
contributi in c/capitale 0 0 0
Importo investimenti previsti Piano di Am-bito rettificati
1.500.000 1.500.000 3.000.000
Scostamento effettivo/previsionale -261.946 2.000.224 1.738.278
percentuale scostamento -17,46% 133,35% 57,94%
Dalla tabella 49 risulta che l’attività di investimento sia significativamente maggiore delle previsioni, con uno
scostamento complessivo nel periodo 2010-2011 in termini assoluti di circa 1,7 mln di euro e percentuali intor-
no al 58%.
9.3 Gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito
Compiuta l’analisi degli scostamenti della spesa investita, si procede con la quantificazione dei relativi costi
riconosciuti in tariffa, cioè degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito. A tal proposito va
ricordato che non occorre applicare l’inflazione sulle componenti di ammortamento e remunerazione del cap i-
tale.
Per quanto riguarda la sola annualità 2011, l’analisi degli scostamenti della voce “remunerazione del capitale
investito” è avvenuta attraverso il ricalcolo del valore della Remunerazione per il solo periodo di competenza
non coperto dalla Deliberazione AEEGSI 273/2013, ossia con il criterio del pro-die su 201/365 gg. Ovvero dal
01 gennaio 2011 al 20 luglio 2011. Per l’annualità 2010 invece si è svolta l’analisi con periodo di competenza
annuale.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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9.3.1 Analisi degli scostamenti ammortamenti e remunerazione capitale investito
Tabella 50 – Analisi degli scostamenti sugli ammortamenti:
GESTORE : SII
2010 2011 TOTALE
Totale Ammortamenti effettivi 954.000 1.348.000 2.302.000
Totale Ammortamenti Piano 863.000 968.000 1.831.000
Scostamento effettivo/previsionale 91.000 380.000 471.000
% di scostamento 10,54% 39,26% 25,72%
La Tabella 50 evidenzia un significativo scostamento complessivo del costo realmente sostenuto dal gestore
S.I.I. per la componente ammortamenti rispetto alle previsioni di Piano stralcio (471 mila euro in termini asso-
luti e 26% in termini percentuali in più rispetto alle previsioni), legato al maggiore livello di investimenti realiz-
zati constatabile dalla Tabella 49.
Tabella 51 – Analisi degli scostamenti sulla remunerazione del capitale investito:
GESTORE : SII
2010 su 365 gg 2011 su 201/365 gg TOTALE
Totale remunerazione a consuntivo 797.306 493.693 1.290.999
Totale Remunerazione da Piano 791.000 457.619 1.248.619
Scostamento effettivo/previsionale 6.306 36.074 42.380
% di scostamento 0,80% 7,88% 3,39%
Il maggior livello di spesa investita evidenziato in Tabella 51, si rileva nella precedente tabella 46, con un
maggior livello di remunerazione del capitale riconoscibile a consuntivo rispetto al livello previsto dal Piano,
mostrando uno scostamento complessivo sull’intero periodo 2010-2011, in termini assoluti di circa 42 mila eu-
ro e percentuali del 3,4% circa.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 80
9.4 Il canone di concessione
Il Piano prevede come voci di costo da includere in tariffa le seguenti componenti:
I mutui ancora da estinguere dei Comuni contratti per la realizzazione delle opere del SII;
I costi di funzionamento dell’A.A.T.O. 2 Piemonte;
Le quote destinate alle Comunità montane.
Discorso diverso vale per gli oneri inseriti nella voce canone di concessione, per i quali si è tenuti a garantire
sui mutui contratti dai Comuni l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica. L’analisi degli scostamenti svo l-
ge dunque, in questo caso, la funzione di quantificare i differenziali da recuperare sugli anni successivi, diffe-
renziali che possono dipendere da rinegoziazioni dei mutui e/o da variazioni delle rate dei mutui a tasso varia-
bile, sopravvenute agli atti di programmazione.
9.4.1 Analisi degli scostamenti del canone di concessione
Tabella 52 – Analisi degli scostamenti canone di concessione:
GESTORE : SII
Descrizione Voce 2010 2011 TOTALE
spese di funzionamento AATO 153.788 177.099 330.887
quota comunità montane 307.577 354.199 661.776
rimborso rate mutui in essere 728.504 685.113 1.413.617
canone concessione Soc. Imm. - - -
Totale canone di concessione a consuntivo 1.189.869 1.216.411 2.406.280
-
Totale Canone di conc. da Piano 1.242.706 1.275.767 2.518.473
Scostamento effettivo/previsionale - 52.837 - 59.356 - 112.193
% di scostamento -4,25% -4,65% -4,45%
La Tabella 52 evidenzia uno scostamento del costo realmente sostenuto dal gestore S.I.I. per la componente
canone di concessione rispetto alle previsioni di Piano stralcio (circa -112 mila euro in termini assoluti e il 4,4%
in termini percentuali in meno rispetto alle previsioni).
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 81
9.5 I ricavi regolati
9.5.1 Le previsioni del Piano d’Ambito
Il Piano stralcio prevede per il periodo 2010 - 2011, ricavi garantiti generati dalla somma delle componenti dei
costi operativi, del canone del SII (mutui dei Comuni, spese di funzionamento AATO e quota comunità monta-
ne), degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito.
Ai fini dell’analisi degli scostamenti sui ricavi, occorre dunque – al pari di quanto fatto per i costi - aggiornarli al
tasso di inflazione programmata del DPEF più recente e confrontarli con i ricavi ottenuti a consuntivo da S.I.I.,
come evidenziato nella successiva tabella 53.
9.5.2 Analisi degli scostamenti dei ricavi
Tabella 53 – Analisi scostamenti dei ricavi:
GESTORE : SII
Anno 2010 Anno 2011 TOTALE
Ricavi da Bilancio 8.119.239 8.459.916 16.579.155
Ricavi da Piano 7.922.801 8.127.807 16.050.608
RETTIFICHE
quota agevolazione tariffe zone montane 39.378 39.249 78.626
Tasso d'inflazione sui costi operativi (dal 2007) 342.325 423.254 765.579
Ricavi regolati da Piano rettificati 8.304.503 8.590.310 16.894.814
Scostamento effetti-vo/previsionale 185.264 130.394 315.659
percentuale scostamento 2,23% 1,52% 1,87%
Dalla tabella 53 è possibile notare che il gestore S.I.I. ha ottenuto minori ricavi per circa 316 mila euro (1,87 %
in meno), che dovranno essere conguagliati in fase di analisi complessiva.
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 82
9.6 Riepilogo analisi degli scostamenti e relativi effetti
Compiuta l’analisi degli scostamenti, si procede con l’applicazione di conguagli (che aumentano la tariffa) e
decurtazioni (che riducono la tariffa).
Il D.M.LL.PP. 01 agosto 1996 stabilisce che sono oggetto di conguagli/decurtazioni i ricavi e le componenti del
costo del capitale, ammortamenti e remunerazione. Inoltre, a garanzia del principio di invarianza degli oneri
per la finanza pubblica, previsto all’art. 153 del d.lgs. 152 del 3 aprile 2006 e dell’equilibrio economico finanzia-
rio del gestore del servizio, sono soggette a conguaglio/decurtazione anche le rate dei mutui contratti dai Co-
muni e dall’Autorità d’Ambito riferiti alla realizzazione delle opere del Servizio Idrico Integrato. Non possono
invece essere conguagliati i costi operativi del periodo 2010 - 2011.
Tabella 54 – Effetti dell’analisi degli scostamenti:
Gestore SII
Descrizione 2010 2011 Totale
Decurtazioni (-) / Conguagli (+)
Ammortamenti 91.000 380.000 471.000
Remunerazione 6.306 36.074 42.380
Canone di concessione -52.837 -59.356 -112.193
Ricavi 185.264 130.394 315.659
Totale 229.733 487.112 716.845
9.7 Osservazioni sul risultato dell’analisi degli scostamenti
Dall’analisi degli scostamenti sono emerse le seguenti osservazioni:
1. Il Gestore ha realizzato maggiori investimenti rispetto a quelli preventivati nel biennio 2010-2011, con
uno scostamento sugli importi previsti di circa 1,7 mln di euro;
2. L’analisi degli scostamenti ha prodotto un conguaglio per il gestore degli importi degli ammortamenti e
della remunerazione del capitale investito, rispettivamente di 471 mila euro e 42 mila euro;
3. Si è avuta una decurtazione per circa 112 mila euro sul canone di concessione;
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
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4. Per quanto riguarda i ricavi, avendo il Gestore ottenuto minori ricavi rispetto ai previsti dal Piano si ri-
leva un conguaglio a favore del Gestore di circa 316 mila euro;
5. Il risultato dell’analisi degli scostamenti ha prodotto, pertanto, complessivamente circa 717 mila euro
di conguaglio a favore del Gestore da trattare ai sensi degli artt. 31 e 32 della Deliberazione AEEGSI
643/2013 – Metodo Tariffario Idrico.
10. Prospetti complessivi sull’intero ATO2 degli scostamenti 2010-2011
Prendendo in considerazione tutto il lavoro svolto e i dati a consuntivo pervenuti dai Gestori, è possibile evi-
denziare il quadro complessivo a livello di intero ATO2 degli scostamenti tariffari del periodo 2010-2011:
1. COSTI OPERATIVI:
Gestori 2010 2011 TOTALE
SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo
AMC € 3.211.186 € 4.299.162 € 3.360.916 € 3.830.847 € 6.572.101 € 8.130.009 € 1.557.908
AMV € 1.893.432 € 2.136.682 € 1.941.441 € 2.412.515 € 3.834.873 € 4.549.197 € 714.324
ATENA € 5.013.958 € 4.641.000 € 5.147.337 € 5.692.993 € 10.161.294 € 10.333.993 € 172.699
COMUNI RIUNITI € 1.114.773 € 1.004.008 € 1.146.385 € 1.094.060 € 2.261.158 € 2.098.068 -€ 163.090
CORDAR BIELLA € 6.006.685 € 6.798.326 € 6.540.092 € 6.410.391 € 12.546.777 € 13.208.717 € 661.940
CORDAR VALSESIA € 1.715.784 € 1.690.347 € 1.775.467 € 1.911.119 € 3.491.251 € 3.601.466 € 110.215
SII € 5.408.702 € 5.424.438 € 5.515.503 € 5.357.258 € 10.924.205 € 10.781.696 -€ 142.509
TOTALI € 24.364.519 € 25.993.963 € 25.427.140 € 26.709.183 € 49.791.660 € 52.703.146 € 2.911.486
2. INVESTIMENTI:
Gestori 2010 2011 TOTALE
SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo
AMC € 1.000.000 € 900.370 € 1.000.000 € 799.123 € 2.000.000 € 1.699.493 -€ 300.507
AMV € 600.000 € 361.415 € 600.000 € 686.226 € 1.200.000 € 1.047.641 -€ 152.359
ATENA € 2.400.000 € 2.319.759 € 2.400.000 € 2.165.803 € 4.800.000 € 4.485.562 -€ 314.438
COMUNI RIUNITI € 500.000 € 445.574 € 500.000 € 583.017 € 1.000.000 € 1.028.591 € 28.591
CORDAR BIELLA € 2.200.000 € 1.377.415 € 2.200.000 € 1.090.083 € 4.400.000 € 2.467.498 -€ 1.932.502
CORDAR VALSESIA € 1.000.000 € 1.464.966 € 1.000.000 € 894.072 € 2.000.000 € 2.359.038 € 359.038
SII € 1.500.000 € 1.238.054 € 1.500.000 € 3.500.224 € 3.000.000 € 4.738.278 € 1.738.278
TOTALI € 9.200.000 € 8.107.553 € 9.200.000 € 9.718.548 € 18.400.000 € 17.826.101 -€ 573.899
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3. AMMORTAMENTI:
Gestori 2010 2011 TOTALE
SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo
AMC € 1.148.000 € 1.292.000 € 1.170.000 € 1.329.000 € 2.318.000 € 2.621.000 € 303.000
AMV € 216.000 € 204.855 € 246.000 € 212.048 € 462.000 € 416.903 -€ 45.097
ATENA € 724.000 € 735.000 € 820.000 € 773.000 € 1.544.000 € 1.508.000 -€ 36.000
COMUNI RIUNITI € 100.201 € 108.914 € 124.427 € 125.131 € 224.628 € 234.045 € 9.417
CORDAR BIELLA € 725.000 € 728.132 € 835.000 € 1.142.611 € 1.560.000 € 1.870.743 € 310.743
CORDAR VALSESIA € 659.000 € 751.726 € 709.000 € 988.486 € 1.368.000 € 1.740.212 € 372.212
SII € 863.000 € 954.000 € 968.000 € 1.348.000 € 1.831.000 € 2.302.000 € 471.000
TOTALI € 4.435.201 € 4.774.627 € 4.872.427 € 5.918.276 € 9.307.628 € 10.692.903 € 1.385.276
4. REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO:
Gestori 2010 2011 TOTALE
SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo
AMC € 561.000 € 554.095 € 339.773 € 330.361 € 900.773 € 884.457 -€ 16.316
AMV € 257.000 € 248.898 € 155.844 € 148.684 € 412.844 € 397.582 -€ 15.262
ATENA € 1.098.000 € 1.062.895 € 667.430 € 642.994 € 1.765.430 € 1.705.888 -€ 59.542
COMUNI RIUNITI € 124.181 € 140.207 € 82.513 € 92.197 € 206.694 € 232.404 € 25.710
CORDAR BIELLA € 867.000 € 848.695 € 531.962 € 486.288 € 1.398.962 € 1.334.983 -€ 63.978
CORDAR VALSESIA € 366.000 € 352.950 € 227.433 € 227.359 € 593.433 € 580.309 -€ 13.124
SII € 791.000 € 797.306 € 457.619 € 493.693 € 1.248.619 € 1.290.999 € 42.380
TOTALI € 4.064.181 € 4.005.046 € 2.462.574 € 2.421.576 € 6.526.754 € 6.426.622 -€ 100.132
5. CANONE DI CONCESSIONE :
Gestori 2010 2011 TOTALE
SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo
AMC € 610.129 € 650.863 € 608.435 € 694.598 € 1.218.564 € 1.345.461 € 126.897
AMV € 501.924 € 527.732 € 504.111 € 487.704 € 1.006.035 € 1.015.436 € 9.401
ATENA € 2.240.410 € 2.201.000 € 1.991.297 € 2.031.317 € 4.231.707 € 4.232.317 € 610
COMUNI RIUNITI (*) € 74.508 € 71.040 € 76.233 € 41.316 € 150.742 € 112.356 -€ 66.136
CORDAR BIELLA € 6.458.634 € 5.543.121 € 6.488.928 € 6.182.450 € 12.947.562 € 11.725.571 -€ 1.221.991
CORDAR VALSESIA € 756.078 € 721.355 € 772.182 € 739.079 € 1.528.260 € 1.460.434 -€ 67.826
SII € 1.242.706 € 1.189.869 € 1.275.767 € 1.216.411 € 2.518.473 € 2.406.280 -€ 112.193
TOTALI € 11.884.389 € 10.904.980 € 11.716.954 € 11.392.875 € 23.601.343 € 22.297.855 -€ 1.331.237
(*) Per la Gestione Comuni Riuniti si rimanda ai dettagli di specificazione del cap. 6
Analisi degli scostamenti Biennio 2010 – 2011 e Integrazioni e modifiche all’analisi scostamenti
tariffari triennio 2007-2009 – Comuni Riuniti
AATO 2 PIEMONTE Biellese, Vercellese, Casalese Pag. 85
6. RICAVI :
Gestori 2010 2011 TOTALE
SCOSTAMENTO TOTALE preventivo consuntivo preventivo consuntivo preventivo consuntivo
AMC € 5.530.194 € 5.786.552 € 5.756.293 € 5.756.565 € 11.286.486 € 11.543.117 € 256.631
AMV € 2.867.870 € 2.949.241 € 2.973.925 € 3.119.077 € 5.841.795 € 6.068.318 € 226.523
ATENA € 9.075.787 € 8.977.716 € 9.170.048 € 9.003.432 € 18.245.835 € 17.981.148 -€ 264.687
COMUNI RIUNITI (**) € 1.149.489 € 1.253.501 € 1.245.455 € 1.354.883 € 2.394.944 € 2.608.384 € -
CORDAR BIELLA € 14.057.460 € 14.017.469 € 14.830.550 € 14.726.201 € 28.888.010 € 28.743.670 -€ 144.340
CORDAR VALSESIA € 3.497.168 € 3.437.862 € 3.669.904 € 3.854.886 € 7.167.072 € 7.292.748 € 125.676
SII € 8.304.503 € 8.119.239 € 8.590.310 € 8.459.916 € 16.894.814 € 16.579.155 -€ 315.659
TOTALI € 44.482.471 € 44.541.580 € 46.236.485 € 46.274.960 € 90.718.956 € 90.816.540 -€ 115.855
(**) Per la Gestione Comuni Riuniti si rimanda ai dettagli di specificazione del cap. 6