testimonianza di anna rosa di lella_raccontare il museo
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Raccontare il museo
Il progetto “Al museo con..”
Patrimoni narrati per musei accoglienti
21 maggio 2014
Rosa Anna Di Lella
Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
> Sperimentare nuove forme di mediazione
del patrimonio culturale
> Costruire percorsi di avvicinamento e di
apprendimento dei contenuti museali
> Promuovere modalità alternative e
innovative di visita alle collezioni
> Coinvolgere attivamente i visitatori
nell’osservazione e presentazione in forma
narrativa degli oggetti esposti
> ACCESSO per rendere più democratica la
conoscenza del patrimonio
> PARTECIPAZIONE per coinvolgere
pubblici differenziati nelle politiche
istituzionali
> RAPPRESENTAZIONE per la costruzione
e diffusione di narrative alternative e plurali
Musei, luoghi accoglienti?
“Il museo è un paese
straniero”
READ-ME I (2008-2010)
Réseau européen des Associations de Diasporas &
Musées d’Ethnographie
> Progetto Europeo di museografia partecipativa
- Musée Royal de l'Afrique Centrale di Tervuren (Bruxelles)
- Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini (Roma)
- Etnografiska Museet (Stoccolma)
- Musée du quai Branly (Parigi)
> Collaborazione tra museo e diaspora
- Tema:
La maschera quale oggetto transculturale
- Attività:
Atelier scientifici, Colloquio internazionale, Esposizione
“Se guardo alla mia situazione di
negro e africano nel contesto
geopolitico mondiale in cui viviamo
ancora oggi, non posso non
sottolineare che essere invitato a
partecipare a un dibattito sulle identità
e le maschere in un museo etnografico
costituisce per me un invito a danzare
una danza indanzabile”
Lopes, F. – Muzzopappa, G.)
La danza in danzabile. Il museo etnografico e le nuove maschere,
“Studi Culturali”, 2009, Il Mulino, Milano;
Saperci fare
Educazione e comunicazione
interculturale al Museo
5 aprile - 8 giugno 2008
Un laboratorio interculturale articolato in
quattro iperluoghi - Cina, Africa sub-
sahariana, Marocco e Perù.
Presentazione di tecniche e saperi sono
presentati in un contesto urbano diasporico.
Un'esperienza multiculturale finalizzata a
coinvolgere, divertire e meravigliare,
incuriosire il pubblico nei confronti di culture
diverse dalla propria.
Progetto “Mosaico. Melting the Colours of
Europe” - Anno del Dialogo Interculturale
2008 (MiBCT)
Musei, luoghi familiari?
[S]oggetti migranti
READ-ME II (2010-2012)
Réseau européen des Associations de Diasporas &
Musées d’Ethnographie
> Approccio narrativo
- Ricontestualizzare delle collezioni etnografiche
- Familiarizzare con il museo
- (Ri)conoscersi negli oggetti
> Tema:
- la migrazione degli oggetti e delle persone
> Attività:
- Laboratori di avvicinamento alle collezioni
- Progettazione partecipata dell’esposizione “[S]oggetti
migranti. Dietro le cose le persone” (Museo Pigorini))
Cos’è un oggetto senza storia?
Affinché gli oggetti dei musei
divengano i testimoni di una storia, è
necessario che qualcuno li interroghi
come se fossero persone che
parlano non soltanto attraverso la voce
del curatore, ma anche attraverso le
voci di coloro che vi riconoscono le
impronte della propria cultura.
I musei hanno oggetti con storie da raccontare.
Ma le storie non sono immediatamente disponibili ai
visitatori
Rendere gli oggetti “pretesto” per la mediazione e la
comunicazione di molteplici modalità di lettura
Come sia arrivato l’idolo in Italia è un
mistero: non sappiamo se sia stato il frutto
di un furto o di una donazione. È lo stesso
per me….
Sandra Joyce Bellia
Cemì taìno
Grandi Antille, Hispagnola, inizio
XVI secolo
SMNPE
“…la speranza del migrante è come un tamburo a due pelli il cui
suonatore spera sempre che almeno una rimanga intatta per
poter essere suonata”Ndjok Ngana e Godefroy Sankara
Strappi. Le ragioni della migrazione
Tamburo
Africa orientale, Somalia,
XIX secolo
MNPE
Questa statuetta, sottratta al luogo di origine,
requisita dai carabinieri in un campo nomadi e
affidata successivamente al Museo Pigorini,
rappresenta un passato ed un presente sia del
migrante, sia dei patrimoni etnografici. (…)
Maternità clandestina che ha ottenuto un
“permesso di soggiorno” al Museo, essa riflette
allo specchio il migrante che nutre e fa vivere
due paesi, consmandosi senza nessuna
visibilità”
Ndjock Ngana - Godefroy Sankara
Terre di qui
Maternità
Nigeria sud-occidentale, Yoruba, XX
secolo
SMNPE
Musei non accoglienti: le risposte del pubblico
“I musei non ci accolgono. Ho avuto la sensazione che ci si dovesse guardare attorno in
silenziosi ed è difficile farlo con i bambini, che vogliono parlare e fare domane. Ci sono
guardiani che girano e ti seguono, e ti senti costantemente osservato”
(H. G. da Desai, P. Thomas, A., Cultural diversità: attitudes of ethnic minority populations towads museums and
galleries, 1998)
Musei non accoglienti: le risposte del pubblico
“…è anche come te lo fano vivere…devi stare lì in silenzio, devi fare quello che ti dicono”
“in ogni caso (il museo) resta un ambiente di clausura, cioè quando entri in un museo devi
stare zitto, non puoi parlare, devi rimanere tranquillo”
“per avere una guida che mi dice ‘è stato fatto nel 1300…’ non me ne frega niente”
“..Andare lì, camminare sempre, non sedersi mai, sentire una che non smette mai di parlare”
“a me piace capirlo come lo capisco io. è come una poesia, se è la prof che mi spiega cosa
vuol dire non me ne frega niente, io la poesia la voglio come piace a me. Se poi mi devo
confrontare con gli altri sul significato già è un’altra cosa, il confronto mi interessa di più,
ma la spiegazione…”
“quando esci da scuola non hai voglia di pensare, hai bisogno di distrarti, di pensare ad
altro, l’idea di andare in un museo così, comunque è come andare a scuola, perché c’è da
imparare, però non ne hai voglia”
(A. Bollo - A. Garimboldi, Non vado al museo! Esplorazioni del non pubblico degli adolescenti, in “I pubblici dei
musei. Conoscenze e politiche”, a cura di A. Bollo, Franco Angeli, 2008
Chiusura
Normatività
Lontananza
Dati: A. Bollo - A. Garimboldi, Non vado al
museo! Esplorazioni del non pubblico degli
adolescenti, in “I pubblici dei musei.
Conoscenze e politiche”, Franco Angeli, 2008
Funzione sociale
Tempio: 40%
Scuola: 29,9%
Piazza: 15,9 %
Laboratorio: 13,8 %
Dati: L. Solima, Il museo in ascolto. Nuove
strategie di comunicazione per i musei statali,
MiBAC, 2012
Funzione ludica
Studiare: 61 %
Viaggiare: 34 %
Lavorare: 2,7 %
Giocare: 2,4 %
Dati: L. Solima, Il museo in ascolto. Nuove
strategie di comunicazione per i musei statali,
MiBAC, 2012
Il museo verso l’adolescente nell’esagono esperienziale in A. Bollo - A. Garimboldi, Non vado al museo! Esplorazioni del non pubblico degli adolescenti, in “I
pubblici dei musei. Conoscenze e politiche”, a cura di A. Bollo, Franco Angeli, 2008
4 punti per
continuare
PARTECIPAZIONE
come pratica di ascolto del
pubblico
DIMENSIONE
LABORATORIALE
come fucina per la
costruzione di un valore
contemporaneo del
patrimonio
DIMENSIONE
NARRATIVA
come strumento per
avvicinare e comunicare i
contenuti delle collezioni
CONTINUITA’
come modo per
trasformare la
sperientazione in pratiche
museali istituzionali
Ampliamento del
parternariato e del
dialogo con i pubblici
PARTECIPAZIONE
> Museo Nazionale d’Arte orientale
“Giuseppe Tucci”
> Museo Nazionale Preistorico Etnografico
“Luigi Pigorini”
PARTECIPAZIONE
> Associazione Culturale Kel’Lam
> Comunidad Peruana di Roma
> CREI Coop. Soc. Interpretazione - Ricerca - Formazione LIS
> ENS - Ente Naz. per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi
> FOCUS - “Casa dei Dirittii sociali”
> ICOM Italia - Commissione “Accessibilità museale””
> Istituto Comprensivo “Daniele Manin”
> Istituto Superiore “R. Rossellini”
> Kiasso - Turismo Internazionale per sordi
> Politecnico di Milano - DAStU
> Scuola Internazionale di Comics
PARTECIPAZIONE
> Direzione e coordinamento: Vito Lattanzi
> Coordinamento per il MNAO: Paola D’Amore
> Servizi educativi: Gabriella Manna, Alessandra Serges
> Servizio comunicazione: Gianfranco Calandra, Antonio
Falcone, Oscar Nalesini, Caterina Paola Venditti
> Ricerca, mediazione e redazione: Rosa Anna Di Lella, Irene Salerno
> Accessibilità, LIS: Miriam Mandosi
> Tutoraggio Laboratori di narrazione e scrittura: Andrea Ciantar
> Sviluppo contenuti multimediali: Alessandro Flemma
> Supporto didattico ai laboratori del MNAO: Serena Autiero
> Supporto al progetto: Lorenza Messina
PARTECIPAZIONE
> 18 Narratori: Claudio, Ndjock, Ghandy, Anna e
Valentina, Soepa, Dechen e Giulia, Sharif e Ali, gli
studenti dell’Istitut Manin
> 2 classi dell’Istituto Rossellini
> 9 allievi dei corsi di Fumetto e di Illustrazione
della Scuola Internazionale di Comics
PARTECIPAZIONE
Ampliamento del dialogo con i
diversi pubblici:
> Cittadini migranti
> Adolescenti (12-14)
> Giovani (20-25)
> Pubblici con disabilità
> Esperti
PARTECIPAZIONE
DIMENSIONE
LABORATORIALE
> Incontri di brainstorming per la
scelta di temi/oggetti
> Ciclo di Laboratori di narrazione
e scrittura
DIMENSIONE
LABORATORIALE
Metodologia:
“Storie in circolo”
Familiarizzazione
con il luogo e con
gli altri
partecipanti
Presentazione
della
metodologia
Incontro con
gli oggetti:
osservare
L’incontro con
gli oggetti:
ascoltare
L’incontro con
gli oggetti:
ascoltare
Dagli oggetti
alle storie:
gli stimoli
narrativi
Elaborazione e
confronto
sugli stimoli
narrativi
Elaborazione
individuale di
storie:
la scrittura
Elaborazione
individuale di
storie:
la scrittura
Elaborazione
individuale di
storie:
l’intervista
Elaborazione
individuale di
storie:
l’intervista
Elaborazione
individuale di
storie:
la ricerca
condivisa
Restituzione e
condivisione
delle storie
Elaborazione
individuale di
storie:
la ricerca
condivisa
DIMENSIONE
LABORATORIALE
Strumenti:
> Stanza / luogo accogliente
> Schede oggetti/tema con spunti narrativi
> Carta e penne
Gli strumenti:
le schede
DIMENSIONE
NARRATIVA
La costruzione dei percorsi narrati
Forte connotazione
auotobiografica ed esperienziale
DIMENSIONE
NARRATIVA
La costruzione dei percorsi
narrati:
> selezione / elaborazione
Elaborazione:
Sharif alle
prese con una
narrazione de
“Il mio Islam”
6 percorsi tematici
MONDI SEGRETI - Al museo con Ghandy e Ndjock
IL SEGNO E LA PAROLA - Al museo con Anna e Valentina
QUESTIONI DI MORTE…QUESTIONI DI VITA - Al museo con Claudio
L’ORIENTE IN ARMONIA - Al museo con gli studenti della Manin
RITORNO IN TIBET - Al museo con Dechen, Soepa e Giulia
IL MIO ISLAM - Al museo con Ali e Sharif
Caratteristiche comuni:
> 3 percorsi a museo
> storytelling caratteriale / tematico
> da 1 a 3 narratori
> da 6 a 8 narrazioni / oggetti a percorso
> da 2’ a 4’ la durata di ciascuna narrazione
> fruizione secondo una logica non lineare
> presenza di approfondimenti extra
DIMENSIONE
NARRATIVA
La costruzione dei percorsi
narrativi:
> sceneggiatura / storyboard
Storyboard:
Mondi segreti
DIMENSIONE
NARRATIVA
La costruzione dei percorsi
narrativi:
> prove in museo
Ghandy e
Ndjock
provano una
scena
DIMENSIONE
NARRATIVA
La costruzione dei percorsi
narrati:
> registrare
La
preparazione
del set
Ghandy e
Ndjock nella
“stanza verde”
Il ciak di una
delle clip di
Claudio
DIMENSIONE
NARRATIVA
La costruzione dei percorsi
narrativi:
> ambientazioni narrative
Al lavoro con gli
allievi della
Scuola di
Comics
Bozzetti per
ambientazioni
DIMENSIONE
NARRATIVA
La costruzione dei percorsi
narrativi:
> passaggio dal testo scritto alla
narrazione orale
CONTINUITA’
Trasformare la sperientazione in
pratiche museali istituzionali
> Dare continuità alla fruzione delle storie
> Costruire un format implementabile
CONTINUITA’
Esperienza di visita interattiva,
immersiva, emzionale
> Applicazione web
>Tablet e smartphone
> Realtà aumentata
Progettazione
dell’interfaccia
dell’applicazione
Progettazione
dell’interfaccia
dell’applicazione
Le prossime tappe?
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