allattamento in primo piano spazio per le mamme e...
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Inte
rvista
al fa
rmacista
10 Tema Farmacia - Dicembre 2010
�Da dove nasce l’idea di Farmacia Amica del-
l’Allattamento Materno?
Devo innanzitutto precisare che FAAM è un progetto
nato dalla collaborazione tra un farmacista veronese,
Paolo Delaini, e l’associazione Melograno per promuo-
vere e sostenere le madri che desiderano allattare,
in rete con l’ospedale, i pediatri di base e il territorio,
offrendo spazi e personale adeguatamente formato.
Il Melograno, un’associazione nazionale senza scopo
di lucro che si occupa di maternità, nascita e prima
infanzia, promuove una cultura rispettosa dei ritmi
fi siologici, e lavora per garantire la continuità dell’assi-
stenza della donna nell’intero periodo dalla gravidanza,
al parto, al puerperio, ai primi anni di vita. L’idea di
coinvolgere la farmacia nasce dalla constatazione che
le madri che allattano o che vogliono allattare hanno
bisogno di un’assistenza continua, soprattutto nei
primi tempi, in un ambiente ben raggiungibile e pos-
sibilmente familiare. La farmacia per le sue caratteri-
stiche si pone come un ambiente ideale: è un presidio
sanitario sempre aperto e facile da individuare, diffuso
in modo capillare sul territorio nazionale, e dotato di
personale professionale formato e preparato.
�E nella sua farmacia?
L’idea nasce dal mio vissuto personale. Durante la
prima gravidanza avevo letto il manuale de La Leche
League e ne ero rimasta molto perplessa. “Come fa
una donna ad allattare per così tanto tempo? E a
cosa serve un’associazione completamente dedicata
all’allattamento, dal momento che allattare è fi siologi-
co ?” mi domandavo e mi sbagliavo. Non c’è come
l’esperienza per aprire gli orizzonti. Quando è nato il
mio primo bambino, ho capito. Allattare non era così
semplice, soprattutto per me che guardavo troppo
l’orologio e chiedevo a mio fi glio di regolarsi sui miei
ritmi. E poi le ragadi. Se non avessi avuto il sostegno
della consulente de La Leche League avrei smesso.
E’ stato allora che ho compreso che nella maggior
parte dei casi le mamme smettono di allattare non
per mancanza di latte, ma per carenza di informazioni.
Perché si ritrovano sole, proprio nei primi momenti
dell’allattamento quando hanno bisogno di confrontar-
si, di essere aiutate e sostenute. Ho inoltre compreso
che gli studi universitari non mi potevano aiutare: come
farmacista ero ben preparata sull’allattamento artifi cia-
le, ma non sapevo nulla di quello materno.
Allattamento in primo piano
Spazio per le mamme e per i bambini
A Bassano del Grappa, in provincia
di Vicenza c’è una farmacia amica delle
mamme e dei loro piccoli.
E’ la farmacia Pozzi che due anni fa ha
ottenuto il riconoscimento di Farmacia
Amica dell’Allattamento Materno (FAAM),
rilasciato dall’associazione Melograno.
Abbiamo incontrato Chiara Pozzi
Perteghella, che ha trasformato
la sua farmacia in un importante punto
di riferimento per mamme e bambini.
Tiziana AzzaniLa dottoressa Chiara Pozzi Perteghella con il fi glio
11Tema Farmacia - Dicembre 2010
�Come si diventa una FAAM?
I passi da fare sono fondamentalmente 4: formazione
del personale, creazione di uno spazio dedicato all’al-
lattamento e al bambino, allestimento di una vetrina
che promuova l’allattamento e rispetto del Codice
Internazionale sulla commercializzazione dei sosti-
tuti del latte materno. Per quanto riguarda la forma-
zione del personale, è necessario seguire un corso
base di 20 ore. Si affrontano diversi temi nel rispetto
di quanto richiesto dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità: fi siologia della lattazione, consigli per
aumentare la produzione di latte, problemi tecnici,
ragadi, attaccamento scorretto, uso del tiralatte, ali-
mentazione della donna durante l’allattamento e lo
svezzamento. Per la formazione ci si può appoggiare
all’associazione Melograno, oppure, come nel nostro
caso alla ASL o agli Ospedali Amici dei Bambini. Nella
mia farmacia abbiamo seguito tutti la formazione, 14
persone tra farmacisti e commessi, uomini e donne
così da assicurare la massima uniformità di informa-
zione e la massima assistenza. Per quanto riguarda
la vetrina, non esistono regole precise se non quella
di promuovere l’immagine della mamma che allatta.
Noi abbiamo esposto materiale informativo e mani-
festi a tema. Per lo spazio dedicato alla mamma non
servono metrature particolari, basta un angolo dove
poter far accomodare la mamma che ha bisogno
di allattare, cambiare il suo piccolo o parlare delle
sue diffi coltà. A chi deve fare i conti con i metri, si
può sfruttare lo spazio dell’autoanalisi, montare un
fasciatoio a parete, una consolle. Io ho la fortuna di
avere una farmacia molto grande, e di questo ho
approfi ttato per dare una svolta molto decisa, ma ci
tengo a precisare che lo spazio non è un elemento
fondamentale.
Serve credere in questo progetto e la professionalità,
tutto il resto è lasciato alla fantasia e all’imprenditorialità.
�Entriamo nel dettaglio della sua farmacia.
Come ha organizzato lo spazio dedicato alla
mamma?
Come dicevo abbiamo riservato uno spazio apposta
a mamme e bambini. Oltre alla poltrona per allattare
e al fasciatoio per il cambio, abbiamo collocato un
tavolino con libretti, fogli e pennarelli per i bambi-
ni più grandicelli e uno scaffale con libri dedicati ai
neogenitori. E’ una sorta di piccola biblioteca, nata
quasi per caso, e che nel giro di poco tempo si è
arricchita di numerosi testi ed ora è un punto di
riferimento per il territorio. Come in biblioteca i libri
possono essere consultati direttamente in
farmacia, ma anche portati a casa. E’ uno
spazio accogliente nel quale le mamme
possono fermarsi per tutto il tempo che
ritengono necessario. Vogliamo che que-
sto sia a disposizione di tutte le mamme
indipendentemente dal fatto che debbano
acquistare un prodotto o chiedere una consulenza.
Vogliamo che le donne si sentano libere di entrare in
farmacia per una qualunque necessità legata al pro-
prio ruolo di mamma. Una delle ultime novità aggiun-
te è il parcheggio rosa. Sono posti macchina più spa-
ziosi che tengono conto dello spazio necessario per
far scendere dalla vettura un bambino. E’ un gesto
di cortesia che le clienti hanno molto apprezzato.
�Cosa signifi ca rispettare il Codice interna-
zionale sulla commercializzazione dei sostituti
del latte materno?
Dal punto di vista pratico, signifi ca che la farmacia non
Il farmacista
deve conquistare
il paziente
con la professionalità
Lo staff
della farmacia Pozzi
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12 Tema Farmacia - Dicembre 2010
deve più esporre in vetrina e negli spazi espositivi alla
portata del pubblico confezioni di latte in formula, e gli
accessori come biberon e ciucci. E’ di fatto uno spegni-
mento del marketing, ma non signifi ca interrompere la
vendita. Semplicemente, non promuoviamo l’acquisto di
questi prodotti mettendoli in mostra, né cediamo a logi-
che di marketing e di scontistica. Il progetto FAAM non
vuole colpevolizzare le mamme che passano al biberon
né tantomeno boicottare un’azienda. Se una mamma lo
desidera, noi siamo i primi che come farmacisti dobbia-
mo dare informazioni corrette per un buon allattamento
artifi ciale. A questo però possiamo associare un ascolto
attivo delle nostre mamme per cercare di comprendere i
motivi che le hanno portate a scegliere di non allattare o
che le hanno spinte a comprare un latte artifi ciale.
�Quanto risente di questa scelta il business?
Il rispetto del Codice internazionale è certamente l’e-
lemento più delicato del progetto. Inizialmente può
far emergere perplessità e timori di perdere clienti
e margini di guadagno.
A due anni di distanza, noi, non solo non abbiamo
ridotto le vendite di ciucci e biberon, ma a queste
abbiamo aggiunto quella di tutti gli accessori che
possono aiutare la mamma, come le fasce porta-
bebè, i cuscini per l’allattamento, le magliette adatte
per la poppata ed anche i pannolini amici dell’am-
biente in derivati del mais.
Con questo progetto si valorizza la farmacia e la
fi gura del professionista che si slega da dinamiche
prettamente commerciali così aggressive da svuo-
tare il valore della salute. Come farmacista non devo
fi delizzare il cliente solamente attraverso il prezzo,
perché non sono concorrenziale con la grande
distribuzione, ma devo conquistare il mio paziente
con la professionalità.
�Quale valore aggiunto può dare il farmacista,
per le sue competenze, nel sostegno all’allat-
tamento?
Sostenere l’allattamento non signifi ca soltanto aiu-
tare le donne nelle fase iniziali, ma è soprattutto
nel mantenimento dell’allattamento che il farmaci-
sta può mettere in gioco la sua professionalità. Il
periodo dell’allattamento è molto lungo, secondo
l’OMS dovrebbe essere esclusivo fi no a sei mesi e
poi, associato all’introduzione di cibi solidi, prose-
guito fi no ai due anni e oltre. Ebbene durante questo
periodo le donne possono ammalarsi e quindi aver
bisogno di assumere farmaci.
Quello che riscontriamo è che in molti casi le donne
smettono di allattare per timore di passare con il
latte un farmaco al proprio bambino. Ma non sem-
pre è necessario smettere. Come FAAM e come
professionisti del farmaco ci proponiamo come
punto di riferimento per valutare insieme ai medici
e alle donne le soluzioni da adottare caso per caso,
scegliendo quando possibile farmaci compatibili con
l’allattamento e soprattutto tenendo conto di quello
che la donna si sente di fare.
Smettere di allattare è un momento importante, che
può essere anche molto doloroso per la donna e
non può essere dileguato con semplici parole “ha
già fatto quello che doveva” o interrotto semplice-
mente perché non si sono considerate le possibili
alternative. Per questo è fondamentale lavorare in
rete, insieme con pediatri, ostetriche e ospedali del
territorio.
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Lo spazio dedicato
alla mamma
e al bambino