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Alimentazione e salute della donna… … un inizio precoce! Stefano Lorenzetti [email protected] Dept. of Food Safety and Veterinary Public Health Istituto Superiore di Sanità – ISS Convegno «Donna e alimentazione» (BEN… ESSERE) Club UNESCO del Vulture Terme di Rapolla (PZ), 15 dicembre 2014

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Alimentazione e salute della donnahellip

hellip un inizio precoce

Stefano Lorenzetti

stefanolorenzettiissit

Dept of Food Safety and Veterinary Public Health

Istituto Superiore di Sanitagrave ndash ISS

Convegno laquoDonna e alimentazioneraquo

(BENhellip ESSERE)

Club UNESCO del Vulture

Terme di Rapolla (PZ) 15 dicembre 2014

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

Arcimboldo ndash LrsquoortolanoCaravaggio ndash Il canestro di frutta A Carracci ndash Il mangiatore di fagioli

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

ALIMENTI - molecole biologicamente attive

(bioactive compounds) diverse dai micro-nutrienti

e definite come non nutrienti

(pes polifenoli o fitoestrogeni o molecole anti-ossidanti)hellip

Potenziali effetti benefici sulla salute sono ampiamente reclamizzati

Solitamente assenza valutazione rischio-beneficio (supplementazione e fortificazione)

hellip a differenza dei micro-nutrienti non se ne

conoscono malattie da carenza

ALIMENTI - componenti nutrizionali

macro-nutrienti (carboidrati lipidi e proteine)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

Carenze eo eccessi nutrizionali di macro- e micro-

nutrienti hanno ben noti effetti sulla salute umana e

sono spesso associati a ben definite malattie

NUTRIENTI E NON NUTRIENTI

MICRO-NUTRIENTI

European Food Safety Authority (EFSA) - NDA Panel (on dieteticproducts nutrition and allergies) prodotti dietetici integratori hellip Nutrition and health claims ldquoassicurare che i consumatori possano contare sulla veridicitagrave eaccuratezza dellrsquoinformazionerdquo assicurandosi che le affermazioni sulla salute e la nutrizione sianobasate su evidenze scientiche affidabili

httpwwwefsaeuropaeuenin_focusnutrition_healthhttpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Upper levels of intake for vitamins and minerals (Directive 200246EC)Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals ndash Parts 1 2 and 3(EFSA Publications 2006)

Nutrient-based recommendations review dei consigli nutrizionali esistenti (PopulationReference Intakes PRI) per gli introiti calorici e lrsquoassunzione di macro- e micro-nutrienti e di fibrealimentari ed elaborazione di una guida alle corrispondenze tra nutrienti e alimenti (in corso)

ldquoLivelli Assunzione Raccomandati Nutrienti (LARN) 1996rdquo wwwsinuitlarnldquoLinee guida per una sana alimentazionerdquo httpwwwinranit

Dietetic products prodotti alimentari intesi a soddisfare le esigenze nutrizionali di particolaricategorie di popolazione pes infant formulas

httpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Food allergy (Directive 200013EC) assicurare che le etichette dichiarino gli allergeni noti perprevenire allergie o intolleranze

Novel foods un cibo o un ingrediente che non sia stato consumato nellrsquoEU in manierasignificativa prima del 15 maggio 1997

[(EC) 25897 httpeur-lexeuropaeuLexUriServ]

CLASSE COMPONENTE BIOATTIVA FONTE ALIMENTARE

VITAMINE Vitamin D Dairy products

Folic acid Vitamin A Vegetables

Vitamin E (-tocopherol) Vegetable oils

Ascorbic acid Vegetables fruits

MINERALI Calcium Dairy products vegetables

Selenium Cereal grains meat fish

Zinc Meat vegetables

CAROTENOIDI Lycopene Tomatoes

Lutein Dark green vegetables

szlig-Carotene Orange-yellow vegetables

FLAVONOIDI Genistein Soybeans soy products

Resveratrol Grapes red wine

Quercetin Vegetables fruits

(-)-Epigallocatechin-3-gallate Green tea

ISOTIOCIANATI Allyl isothiocyanate Cabbage

Benzyl isothiocyanate Garden cress

Sulforaphane Broccoli

Indole-3-carbinol Cruciferous vegetables

MONOTERPENI D-Limonene Citrus fruit oils

ACIDI FENOLICI Curcumin Turmeric curry mustard

Caffeic acid Fruits coffee beans soybeans

Ferulic acid Fruits soybeans

Chlorogenic acid Fruits coffee beans soybeans

Adapte

dfr

om

H

uan

g

Osa

wa

Ho amp

Rose

n 1994

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

Arcimboldo ndash LrsquoortolanoCaravaggio ndash Il canestro di frutta A Carracci ndash Il mangiatore di fagioli

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

ALIMENTI - molecole biologicamente attive

(bioactive compounds) diverse dai micro-nutrienti

e definite come non nutrienti

(pes polifenoli o fitoestrogeni o molecole anti-ossidanti)hellip

Potenziali effetti benefici sulla salute sono ampiamente reclamizzati

Solitamente assenza valutazione rischio-beneficio (supplementazione e fortificazione)

hellip a differenza dei micro-nutrienti non se ne

conoscono malattie da carenza

ALIMENTI - componenti nutrizionali

macro-nutrienti (carboidrati lipidi e proteine)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

Carenze eo eccessi nutrizionali di macro- e micro-

nutrienti hanno ben noti effetti sulla salute umana e

sono spesso associati a ben definite malattie

NUTRIENTI E NON NUTRIENTI

MICRO-NUTRIENTI

European Food Safety Authority (EFSA) - NDA Panel (on dieteticproducts nutrition and allergies) prodotti dietetici integratori hellip Nutrition and health claims ldquoassicurare che i consumatori possano contare sulla veridicitagrave eaccuratezza dellrsquoinformazionerdquo assicurandosi che le affermazioni sulla salute e la nutrizione sianobasate su evidenze scientiche affidabili

httpwwwefsaeuropaeuenin_focusnutrition_healthhttpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Upper levels of intake for vitamins and minerals (Directive 200246EC)Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals ndash Parts 1 2 and 3(EFSA Publications 2006)

Nutrient-based recommendations review dei consigli nutrizionali esistenti (PopulationReference Intakes PRI) per gli introiti calorici e lrsquoassunzione di macro- e micro-nutrienti e di fibrealimentari ed elaborazione di una guida alle corrispondenze tra nutrienti e alimenti (in corso)

ldquoLivelli Assunzione Raccomandati Nutrienti (LARN) 1996rdquo wwwsinuitlarnldquoLinee guida per una sana alimentazionerdquo httpwwwinranit

Dietetic products prodotti alimentari intesi a soddisfare le esigenze nutrizionali di particolaricategorie di popolazione pes infant formulas

httpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Food allergy (Directive 200013EC) assicurare che le etichette dichiarino gli allergeni noti perprevenire allergie o intolleranze

Novel foods un cibo o un ingrediente che non sia stato consumato nellrsquoEU in manierasignificativa prima del 15 maggio 1997

[(EC) 25897 httpeur-lexeuropaeuLexUriServ]

CLASSE COMPONENTE BIOATTIVA FONTE ALIMENTARE

VITAMINE Vitamin D Dairy products

Folic acid Vitamin A Vegetables

Vitamin E (-tocopherol) Vegetable oils

Ascorbic acid Vegetables fruits

MINERALI Calcium Dairy products vegetables

Selenium Cereal grains meat fish

Zinc Meat vegetables

CAROTENOIDI Lycopene Tomatoes

Lutein Dark green vegetables

szlig-Carotene Orange-yellow vegetables

FLAVONOIDI Genistein Soybeans soy products

Resveratrol Grapes red wine

Quercetin Vegetables fruits

(-)-Epigallocatechin-3-gallate Green tea

ISOTIOCIANATI Allyl isothiocyanate Cabbage

Benzyl isothiocyanate Garden cress

Sulforaphane Broccoli

Indole-3-carbinol Cruciferous vegetables

MONOTERPENI D-Limonene Citrus fruit oils

ACIDI FENOLICI Curcumin Turmeric curry mustard

Caffeic acid Fruits coffee beans soybeans

Ferulic acid Fruits soybeans

Chlorogenic acid Fruits coffee beans soybeans

Adapte

dfr

om

H

uan

g

Osa

wa

Ho amp

Rose

n 1994

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

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ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

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INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

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ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

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ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

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contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

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NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

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contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

ALIMENTI - molecole biologicamente attive

(bioactive compounds) diverse dai micro-nutrienti

e definite come non nutrienti

(pes polifenoli o fitoestrogeni o molecole anti-ossidanti)hellip

Potenziali effetti benefici sulla salute sono ampiamente reclamizzati

Solitamente assenza valutazione rischio-beneficio (supplementazione e fortificazione)

hellip a differenza dei micro-nutrienti non se ne

conoscono malattie da carenza

ALIMENTI - componenti nutrizionali

macro-nutrienti (carboidrati lipidi e proteine)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

Carenze eo eccessi nutrizionali di macro- e micro-

nutrienti hanno ben noti effetti sulla salute umana e

sono spesso associati a ben definite malattie

NUTRIENTI E NON NUTRIENTI

MICRO-NUTRIENTI

European Food Safety Authority (EFSA) - NDA Panel (on dieteticproducts nutrition and allergies) prodotti dietetici integratori hellip Nutrition and health claims ldquoassicurare che i consumatori possano contare sulla veridicitagrave eaccuratezza dellrsquoinformazionerdquo assicurandosi che le affermazioni sulla salute e la nutrizione sianobasate su evidenze scientiche affidabili

httpwwwefsaeuropaeuenin_focusnutrition_healthhttpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Upper levels of intake for vitamins and minerals (Directive 200246EC)Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals ndash Parts 1 2 and 3(EFSA Publications 2006)

Nutrient-based recommendations review dei consigli nutrizionali esistenti (PopulationReference Intakes PRI) per gli introiti calorici e lrsquoassunzione di macro- e micro-nutrienti e di fibrealimentari ed elaborazione di una guida alle corrispondenze tra nutrienti e alimenti (in corso)

ldquoLivelli Assunzione Raccomandati Nutrienti (LARN) 1996rdquo wwwsinuitlarnldquoLinee guida per una sana alimentazionerdquo httpwwwinranit

Dietetic products prodotti alimentari intesi a soddisfare le esigenze nutrizionali di particolaricategorie di popolazione pes infant formulas

httpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Food allergy (Directive 200013EC) assicurare che le etichette dichiarino gli allergeni noti perprevenire allergie o intolleranze

Novel foods un cibo o un ingrediente che non sia stato consumato nellrsquoEU in manierasignificativa prima del 15 maggio 1997

[(EC) 25897 httpeur-lexeuropaeuLexUriServ]

CLASSE COMPONENTE BIOATTIVA FONTE ALIMENTARE

VITAMINE Vitamin D Dairy products

Folic acid Vitamin A Vegetables

Vitamin E (-tocopherol) Vegetable oils

Ascorbic acid Vegetables fruits

MINERALI Calcium Dairy products vegetables

Selenium Cereal grains meat fish

Zinc Meat vegetables

CAROTENOIDI Lycopene Tomatoes

Lutein Dark green vegetables

szlig-Carotene Orange-yellow vegetables

FLAVONOIDI Genistein Soybeans soy products

Resveratrol Grapes red wine

Quercetin Vegetables fruits

(-)-Epigallocatechin-3-gallate Green tea

ISOTIOCIANATI Allyl isothiocyanate Cabbage

Benzyl isothiocyanate Garden cress

Sulforaphane Broccoli

Indole-3-carbinol Cruciferous vegetables

MONOTERPENI D-Limonene Citrus fruit oils

ACIDI FENOLICI Curcumin Turmeric curry mustard

Caffeic acid Fruits coffee beans soybeans

Ferulic acid Fruits soybeans

Chlorogenic acid Fruits coffee beans soybeans

Adapte

dfr

om

H

uan

g

Osa

wa

Ho amp

Rose

n 1994

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

ALIMENTI - molecole biologicamente attive

(bioactive compounds) diverse dai micro-nutrienti

e definite come non nutrienti

(pes polifenoli o fitoestrogeni o molecole anti-ossidanti)hellip

Potenziali effetti benefici sulla salute sono ampiamente reclamizzati

Solitamente assenza valutazione rischio-beneficio (supplementazione e fortificazione)

hellip a differenza dei micro-nutrienti non se ne

conoscono malattie da carenza

ALIMENTI - componenti nutrizionali

macro-nutrienti (carboidrati lipidi e proteine)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

Carenze eo eccessi nutrizionali di macro- e micro-

nutrienti hanno ben noti effetti sulla salute umana e

sono spesso associati a ben definite malattie

NUTRIENTI E NON NUTRIENTI

MICRO-NUTRIENTI

European Food Safety Authority (EFSA) - NDA Panel (on dieteticproducts nutrition and allergies) prodotti dietetici integratori hellip Nutrition and health claims ldquoassicurare che i consumatori possano contare sulla veridicitagrave eaccuratezza dellrsquoinformazionerdquo assicurandosi che le affermazioni sulla salute e la nutrizione sianobasate su evidenze scientiche affidabili

httpwwwefsaeuropaeuenin_focusnutrition_healthhttpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Upper levels of intake for vitamins and minerals (Directive 200246EC)Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals ndash Parts 1 2 and 3(EFSA Publications 2006)

Nutrient-based recommendations review dei consigli nutrizionali esistenti (PopulationReference Intakes PRI) per gli introiti calorici e lrsquoassunzione di macro- e micro-nutrienti e di fibrealimentari ed elaborazione di una guida alle corrispondenze tra nutrienti e alimenti (in corso)

ldquoLivelli Assunzione Raccomandati Nutrienti (LARN) 1996rdquo wwwsinuitlarnldquoLinee guida per una sana alimentazionerdquo httpwwwinranit

Dietetic products prodotti alimentari intesi a soddisfare le esigenze nutrizionali di particolaricategorie di popolazione pes infant formulas

httpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Food allergy (Directive 200013EC) assicurare che le etichette dichiarino gli allergeni noti perprevenire allergie o intolleranze

Novel foods un cibo o un ingrediente che non sia stato consumato nellrsquoEU in manierasignificativa prima del 15 maggio 1997

[(EC) 25897 httpeur-lexeuropaeuLexUriServ]

CLASSE COMPONENTE BIOATTIVA FONTE ALIMENTARE

VITAMINE Vitamin D Dairy products

Folic acid Vitamin A Vegetables

Vitamin E (-tocopherol) Vegetable oils

Ascorbic acid Vegetables fruits

MINERALI Calcium Dairy products vegetables

Selenium Cereal grains meat fish

Zinc Meat vegetables

CAROTENOIDI Lycopene Tomatoes

Lutein Dark green vegetables

szlig-Carotene Orange-yellow vegetables

FLAVONOIDI Genistein Soybeans soy products

Resveratrol Grapes red wine

Quercetin Vegetables fruits

(-)-Epigallocatechin-3-gallate Green tea

ISOTIOCIANATI Allyl isothiocyanate Cabbage

Benzyl isothiocyanate Garden cress

Sulforaphane Broccoli

Indole-3-carbinol Cruciferous vegetables

MONOTERPENI D-Limonene Citrus fruit oils

ACIDI FENOLICI Curcumin Turmeric curry mustard

Caffeic acid Fruits coffee beans soybeans

Ferulic acid Fruits soybeans

Chlorogenic acid Fruits coffee beans soybeans

Adapte

dfr

om

H

uan

g

Osa

wa

Ho amp

Rose

n 1994

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

ALIMENTI - molecole biologicamente attive

(bioactive compounds) diverse dai micro-nutrienti

e definite come non nutrienti

(pes polifenoli o fitoestrogeni o molecole anti-ossidanti)hellip

Potenziali effetti benefici sulla salute sono ampiamente reclamizzati

Solitamente assenza valutazione rischio-beneficio (supplementazione e fortificazione)

hellip a differenza dei micro-nutrienti non se ne

conoscono malattie da carenza

ALIMENTI - componenti nutrizionali

macro-nutrienti (carboidrati lipidi e proteine)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

Carenze eo eccessi nutrizionali di macro- e micro-

nutrienti hanno ben noti effetti sulla salute umana e

sono spesso associati a ben definite malattie

NUTRIENTI E NON NUTRIENTI

MICRO-NUTRIENTI

European Food Safety Authority (EFSA) - NDA Panel (on dieteticproducts nutrition and allergies) prodotti dietetici integratori hellip Nutrition and health claims ldquoassicurare che i consumatori possano contare sulla veridicitagrave eaccuratezza dellrsquoinformazionerdquo assicurandosi che le affermazioni sulla salute e la nutrizione sianobasate su evidenze scientiche affidabili

httpwwwefsaeuropaeuenin_focusnutrition_healthhttpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Upper levels of intake for vitamins and minerals (Directive 200246EC)Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals ndash Parts 1 2 and 3(EFSA Publications 2006)

Nutrient-based recommendations review dei consigli nutrizionali esistenti (PopulationReference Intakes PRI) per gli introiti calorici e lrsquoassunzione di macro- e micro-nutrienti e di fibrealimentari ed elaborazione di una guida alle corrispondenze tra nutrienti e alimenti (in corso)

ldquoLivelli Assunzione Raccomandati Nutrienti (LARN) 1996rdquo wwwsinuitlarnldquoLinee guida per una sana alimentazionerdquo httpwwwinranit

Dietetic products prodotti alimentari intesi a soddisfare le esigenze nutrizionali di particolaricategorie di popolazione pes infant formulas

httpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Food allergy (Directive 200013EC) assicurare che le etichette dichiarino gli allergeni noti perprevenire allergie o intolleranze

Novel foods un cibo o un ingrediente che non sia stato consumato nellrsquoEU in manierasignificativa prima del 15 maggio 1997

[(EC) 25897 httpeur-lexeuropaeuLexUriServ]

CLASSE COMPONENTE BIOATTIVA FONTE ALIMENTARE

VITAMINE Vitamin D Dairy products

Folic acid Vitamin A Vegetables

Vitamin E (-tocopherol) Vegetable oils

Ascorbic acid Vegetables fruits

MINERALI Calcium Dairy products vegetables

Selenium Cereal grains meat fish

Zinc Meat vegetables

CAROTENOIDI Lycopene Tomatoes

Lutein Dark green vegetables

szlig-Carotene Orange-yellow vegetables

FLAVONOIDI Genistein Soybeans soy products

Resveratrol Grapes red wine

Quercetin Vegetables fruits

(-)-Epigallocatechin-3-gallate Green tea

ISOTIOCIANATI Allyl isothiocyanate Cabbage

Benzyl isothiocyanate Garden cress

Sulforaphane Broccoli

Indole-3-carbinol Cruciferous vegetables

MONOTERPENI D-Limonene Citrus fruit oils

ACIDI FENOLICI Curcumin Turmeric curry mustard

Caffeic acid Fruits coffee beans soybeans

Ferulic acid Fruits soybeans

Chlorogenic acid Fruits coffee beans soybeans

Adapte

dfr

om

H

uan

g

Osa

wa

Ho amp

Rose

n 1994

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

MICRO-NUTRIENTI

European Food Safety Authority (EFSA) - NDA Panel (on dieteticproducts nutrition and allergies) prodotti dietetici integratori hellip Nutrition and health claims ldquoassicurare che i consumatori possano contare sulla veridicitagrave eaccuratezza dellrsquoinformazionerdquo assicurandosi che le affermazioni sulla salute e la nutrizione sianobasate su evidenze scientiche affidabili

httpwwwefsaeuropaeuenin_focusnutrition_healthhttpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Upper levels of intake for vitamins and minerals (Directive 200246EC)Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals ndash Parts 1 2 and 3(EFSA Publications 2006)

Nutrient-based recommendations review dei consigli nutrizionali esistenti (PopulationReference Intakes PRI) per gli introiti calorici e lrsquoassunzione di macro- e micro-nutrienti e di fibrealimentari ed elaborazione di una guida alle corrispondenze tra nutrienti e alimenti (in corso)

ldquoLivelli Assunzione Raccomandati Nutrienti (LARN) 1996rdquo wwwsinuitlarnldquoLinee guida per una sana alimentazionerdquo httpwwwinranit

Dietetic products prodotti alimentari intesi a soddisfare le esigenze nutrizionali di particolaricategorie di popolazione pes infant formulas

httpeceuropaeufoodfoodlabellingnutritionindex_enhtm

Food allergy (Directive 200013EC) assicurare che le etichette dichiarino gli allergeni noti perprevenire allergie o intolleranze

Novel foods un cibo o un ingrediente che non sia stato consumato nellrsquoEU in manierasignificativa prima del 15 maggio 1997

[(EC) 25897 httpeur-lexeuropaeuLexUriServ]

CLASSE COMPONENTE BIOATTIVA FONTE ALIMENTARE

VITAMINE Vitamin D Dairy products

Folic acid Vitamin A Vegetables

Vitamin E (-tocopherol) Vegetable oils

Ascorbic acid Vegetables fruits

MINERALI Calcium Dairy products vegetables

Selenium Cereal grains meat fish

Zinc Meat vegetables

CAROTENOIDI Lycopene Tomatoes

Lutein Dark green vegetables

szlig-Carotene Orange-yellow vegetables

FLAVONOIDI Genistein Soybeans soy products

Resveratrol Grapes red wine

Quercetin Vegetables fruits

(-)-Epigallocatechin-3-gallate Green tea

ISOTIOCIANATI Allyl isothiocyanate Cabbage

Benzyl isothiocyanate Garden cress

Sulforaphane Broccoli

Indole-3-carbinol Cruciferous vegetables

MONOTERPENI D-Limonene Citrus fruit oils

ACIDI FENOLICI Curcumin Turmeric curry mustard

Caffeic acid Fruits coffee beans soybeans

Ferulic acid Fruits soybeans

Chlorogenic acid Fruits coffee beans soybeans

Adapte

dfr

om

H

uan

g

Osa

wa

Ho amp

Rose

n 1994

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

CLASSE COMPONENTE BIOATTIVA FONTE ALIMENTARE

VITAMINE Vitamin D Dairy products

Folic acid Vitamin A Vegetables

Vitamin E (-tocopherol) Vegetable oils

Ascorbic acid Vegetables fruits

MINERALI Calcium Dairy products vegetables

Selenium Cereal grains meat fish

Zinc Meat vegetables

CAROTENOIDI Lycopene Tomatoes

Lutein Dark green vegetables

szlig-Carotene Orange-yellow vegetables

FLAVONOIDI Genistein Soybeans soy products

Resveratrol Grapes red wine

Quercetin Vegetables fruits

(-)-Epigallocatechin-3-gallate Green tea

ISOTIOCIANATI Allyl isothiocyanate Cabbage

Benzyl isothiocyanate Garden cress

Sulforaphane Broccoli

Indole-3-carbinol Cruciferous vegetables

MONOTERPENI D-Limonene Citrus fruit oils

ACIDI FENOLICI Curcumin Turmeric curry mustard

Caffeic acid Fruits coffee beans soybeans

Ferulic acid Fruits soybeans

Chlorogenic acid Fruits coffee beans soybeans

Adapte

dfr

om

H

uan

g

Osa

wa

Ho amp

Rose

n 1994

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

5 (O 6) PORZIONI AL GIORNO DI FRUTTA E VERDURA

DA ALTERNARE IN BASE AL COLORE E QUINDI

IN BASE AL CONTENUTO DELLE DIVERSE CLASSI DI COMPOSTI BIOATTIVI

I COMPOSTI BIOATTIVI DI ORIGINE VEGETALE

LA REGOLA DEL COLORE

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

LO IODIO

OMS raccomanda il consumo giornaliero di max 5 gr di sale (= circa 2 gr di sodio)in Italia nella fascia di etagrave 35-79 annigli uomini (96 ) consumano 11 gr saledie e le donne (86 ) 8 gr saledie

Consumo raccomandato di iodio I egrave di 150 mgdie per gli adulti(200 mgdie nelle donne in gravidanza e durante lallattamento)

Consumo raccomandato di I in etagrave infantile = 40 mgdie (neonato)70 mgdie (1-3 anni) 90 mgdie (4-6 anni) 120 mgdie (7-10 anni)

Adulti assunzione alimentare giornaliera I senza uso del sale iodato = 55-60 POCO SALE MA IODATO

IODOPROFILASSI SU SCALA NAZIONALE - legge 552005 disponibilitagrave di sale iodato (30 mg Igr sale) in tutti i punti vendita (supermercati

tabaccherie etc) il suo utilizzo nella ristorazione collettiva (pes mense scolastiche e aziendali) e nella preparazione e conservazione degli alimenti (industria alimentare)

Campagne di informazione e sensibilizzazione come emerge anche dallultima indagine condotta sui medici di famiglia non hanno ancora avuto il successo sperato

Accordo firmato nel 2009 tra Ministero della Salute con le associazioni di panificatori e le industrie alimentari per ridurre del 15 il sale nel pane in 4 anni

httpwwwissitosnami

httpwwwsalutegovitimgsC_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_allegpdf

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

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LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

ACIDO FOLICO FOLATI IN ETAgrave FERTILE

I processi di metilazione e sintesi di nucleotidi in cui sono coinvolti i folati

Richiedono lrsquoattivitagrave di una rete di reazioni biochimiche

che necessitano della presenza contemporanea di coenzimi (vitamine B9 B12 B6 e B2)

noncheacute di importanti composti intermedi quali metionina e colina

Fabbisogno acido folico vit B9 nellrsquoadulto 04 mgdie (allattamento 05 mgdie)

Donna in etagrave fertile gravidanza (dal mese precedente il concepimento al primo

trimestre incluso) 06 mgdie

Cibi ricchi di folatilievito di birra cereali - specie se integrali - legumi tuorlo duovo fegato agrumi

vegetali a foglia verde scuro frutta secca

Secondo recenti indagini svolte sul territorio italiano si osserva che attualmente la percentuale di donne

che attua una corretta supplementazione con acido folico (prima di iniziare una gravidanza e durante i

rimi tre mesi di gestazione) si attesta essere soltanto del 20-30

Fra le donne straniere solo il 4-6 assume correttamente acido folico

httpwwwissitbinaryacid2contacido_folico_72pdf

httpwwwissitcnmracidlang=1

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO IN GRAVIDANZA

06 mgdie acido folico (vit B9) in gravidanza

httpwwwissitcnmracidlang=1

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

SUPPLEMENTAZIONE ACIDO FOLICO NELLrsquoANZIANO

Cochrane Database Syst Rev 2008(4)CD004514 Malouf R1 Grimley Evans J

Folic acid with or without vitamin B12 for the prevention and treatment of healthy elderly and demented people

BACKGROUND Folate deficiency can result in congenital neural tube defects and megaloblastic anaemia Low folate levels may be due to insufficient dietary intake or inefficient absorption but impaired metabolic utilization also occurs Because B12 deficiency can produce a similar anaemia to folate deficiency there is a risk that folate supplementation can delay the diagnosis of B12 deficiency which can cause irreversible neurological damage Folic acid supplements may sometimes therefore include vitamin B12 supplements with simultaneous administration of vitamin B12Lesser degrees of folate inadequacy are associated with high blood levels of the amino acid homocysteine which has been linked with the risk of arterial disease dementia and Alzheimers disease There is therefore interest in whether dietary supplementation can improve cognitive function in the elderly However any apparent benefit from folic acid which was given in combination with B12 needs to be corrected for any effect of vitamin B12 alone A separate Cochrane review of vitamin B12 and cognitive function has therefore been published

AUTHORS CONCLUSIONS The small number of studies which have been done provide no consistent evidence either way that folic acid with or without vitamin B12 has a beneficial effect on cognitive function of unselected healthy or cognitively impaired older people In a preliminary study folic acid was associated with improvement in the response of people with Alzheimers disease to cholinesterase inhibitors In another long-term use appeared to improve the cognitive function of healthy older people with high homocysteine levels More studies are needed on this important issue

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

SUPPLEMENTAZIONE FERRO e ZINCO IN PRE-MENOPAUSA

5 Conclusions

The current review has explored the effect of increasing elemental iron or zinc on aspects of mood

and cognition Some evidence has been found to suggest a positive effect of increasing iron status on

cognitive functioning It also seems that this positive effect occurs regardless of whether the

participant was initially iron insufficient or iron deficient with anaemia Results are mixed as to

whether iron deficiency impacts on general mood however further research in this area is warranted

The current review also found some evidence to suggest that increasing zinc may have a positive impact

on mood Further study in the area utilizing well-designed randomized controlled designs is needed

in order to strengthen the evidence suggesting a causal relationship Given the risk posed for women of

child bearing age for iron and zinc deficiencies it would be useful to have further research specific to

this population group Given the risk posed for women of child bearing age for iron and zinc

deficiencies it would be useful to have further research specific to this population group Furthermore

research exploring the effectiveness of using dietary approaches to increasing iron and zinc in pre-

menopausal women to improve cognitive functioning and mood states is warranted

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (1)

Il fumo di sigaretta contiene una miscela di piugrave di 4000 sostanze chimiche molte

delle quali bioattive e interagenti in particolare con i micronutrienti assunti mediante

la dieta pes vitamina C acido folico b-carotene Zn++ Se++ etc

Un alto consumo di frutta e verdura e un alto livello plasmatico di β-carotene sono

associati con un minor rischio di malattie croniche quali i tumori in particolare del

polmone

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (2)

Il β-carotene egrave uno ldquoscavengerrdquo liposolubile di radicali liberi le cui proprietagrave anti-

ossidanti in vivo dipendono dal livello di tensione dellrsquoossigeno

Danno lipidico (lipid peroxidation) in polmoni di ratto

Allrsquoaumentare della tensione di ossigeno (pO2 da

15 a 150 mmHg) il β-carotene non previene piugrave il

danno lipidico nel polmone del condensato di

sigaretta (TAR) ma addirittura lo amplifica

Palozza et al 2006 Carcinogenesis 272383ndash2391

pO2 polmone = circa 105-150 mmHg

pO2 altri tessuti = da 5 a 71 mmHg

β-carotene anti-OX

loss of anti-OX properties

β-carotene pro-OX

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

Interazione tra micronutrienti e miscele di xenoestrogeni

il b-carotene (pro-vitamina A) e il fumo di sigaretta (3)

I livelli plasmatici di b-carotene sono inversamente proporzionali alla quantitagrave di

sigarette fumate b-carotene

(μmoll)

b-carotene (μmoll) increase

each 1 mg dietary uptake

Non smokers 072 + 004

Lightiest smokers

(lt 10cigaretteday)

048 + 001

Heaviest smokers

(gt 20 cigaretteday)

037

Ex smokers 058 ---

In vitro e in vivo il β-carotene agisce come anti-carcinogeno ma i suoi prodottiossidati possono facilitare la carcinogenesi

il fumo di tabacco egrave un potente ossidante capace di distruggere o ossidare il β-carotene

a loro volta i metaboliti ossidati del β-carotene stimolano il legame al DNA deimetaboliti del benzopirene aumentando cosigrave il rischio di danno al genoma e quindi ilrischio di tumore

Di conseguenza un eventuale supplementazione di b-carotene in fumatori puograverisultare nociva alla salute

Northrop-Clewes amp Thurnham (2007) Clinica Chimica Acta 37714ndash38

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

Interazioni tra sostanze bioattive

e legami aspecifici con proteine presenti negli alimenti

Total Antioxidant Capacity (TAC)as ferric-reducing antioxidant potential

Mean (-)epicatechin levels

Nature (2003) 4241013

Plasma antioxidants from chocolate

In soggetti umani in buona salute

valutazione della capacitagrave antiossidante totale (TAC)

e dei livelli dellrsquoepi-catechina

confrontando cioccolato puro (DC) cioccolato

puro+latte (DC + MK) e cioccolato al latte (MC)

DC

MC

Risultati

Dopo 1 hr dallrsquoingestione di DC la TAC plasmatica

egrave del 20 superiore a quella di MC e DC+MC

I livelli plasmatici di epicatechina si abbassano di

circa il 46 in DC+MC e di circa il 69 in MC

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

Interazioni tra sostanze bioattive presenti negli alimenti fortificati (o arricchiti)

mantengono lrsquoeffetto biologico

Risultati HPLC analisi

La concentrazione plasmatica di vit C aumentata in maniera analoga

Risultati esperimento DNA damage (dopo vitC intake)

Significativamente diminuito dopo 3 ore dallrsquoassunzione del succo di frutta

drsquoarancia (circa 18 P lt 001) e costante per circa 24 ore (circa 16 P lt 001)

Nessun effetto osservato nella bevanda supplementata

ldquoOrange juice vs vitamin C

effect on hydrogen peroxide-induced DNA damage

in mononuclear blood cellsrdquo

Br J Nutr (2007) 97(4)639-643

In soggetti umani in buona salute valutazione dellrsquoeffetto antiossidante confrontando

lrsquoassunzione di vitC da una singola porzione di succo di frutta drsquoarancia (300 ml contenente

150 mg vit C) e da una bevanda supplementata della stessa quantitagrave di vit C

Effetto antiossidante considerato danneggiamento in vitro del DNA indotto da perossido di

idrogeno in cellule mononucleari del sangue (MNBC)

Effetto protettivo non spiegabile con la sola presenza di vit C

altre sostanze bioattive coinvolte o effetto matrice

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

NUTRIENTI macro-nutrienti (carboidrati proteine lipidi)

micro-nutrienti (vitamine sali minerali)

NON NUTRIENTI (poli)fenoli

DIETARY AND pesticidibiocidi

ENVIRONMENTAL plasticizzanti hellip

CONTAMINANTS

BIOACTIVE

COMPOUNDS

ENDOCRINE

DISRUPTORS

(EDCs)

LrsquoALIMENTO IN TOTO COME FONTE DI

NUTRIENTI amp CONTAMINANTI AMBIENTALI

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

Endocrine Active Substances EASs ldquouna sostanza avente la capacitagraveintrinseca di interagire o interferire con uno o piugrave componenti del sistema

endocrino causando un effetto biologico ma non deve necessariamente causare

effetti negativirdquo EFSA Journal 201311(3)3132

Endocrine Disruptors EDCs ldquouna sostanza esogena o una miscelache altera la funzionalitagrave del sistema endocrino causando effetti avversi sulla

salute di un organismo oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazionerdquoWHOIPCS 2002

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE)

STATE OF THE ART ASSESSMENT OF ENDOCRINE DISRUPTERS

eceuropaeuenvironmentendocrinesummary_state_sciencepdf

In altre parole ldquogli IE sono Endocrine Active SubstancesEASs che causano effetti avversi mediante meccanismi endocrinirdquo

Endocrine Disruptors (EDs) (ie EASs causing adverse effects mediated by endocrine mechanisms)Rovida De Angelis Lorenzetti ALTEX 30 213

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

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ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash COME FUNZIONANO

cytoplasm

nucleus

NR

ligand

NR inhibitory

protein

NR binding NR dimerization

NR translocation

AAAAAmRNA

protein

NR target geneNR-RE

changedcell function

Part of aMechanism of Action

(incl toxicogenomics)

Part of aMode of Action

molecular markersmRNA miRNA proteins metabolites

functional markerscell-specific clinically relevant

endpoints

Adapted from Lorenzetti and Narciso 2012

DOI 1010399781849735353

transcriptional activation

Attivitagrave endocrinahellip un insieme di modi di azione (MoA) che potrebbe condurre a esiti

avversi piuttosto che un rischio (eco) tossicologico in seacute EFSA Journal 201311(3)3132

hellip come insieme di Modi di Azione Un cambiamento nella morfologia la fisiologia la

crescita la riproduzione lo sviluppo o la durata della vita di un organismo che si traduce in

perdite di capacitagrave funzionale o compromissione della capacitagrave di compensare lo stress

aggiuntivo o maggiore predisposizione agli effetti dannosi di altre influenze ambientali Federal

Institute for Risk Assessement (BfR) Berlin workshop 2009

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

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PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

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ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

bull Gli ftalati sono i plasticizzanti piugrave

comuni al mondo

bull Sono anti-androgeni

bull Sono usati principalmente per rendere

morbido e flessibile il cloruro di

polivinile (PVC)

Bencheacute i vari tipi utilizzati oggi

abbiano delle similitudini strutturali

ognuno ha prestazioni diverse e alcuni

particolarmente utilizzati nei

dispositivi medici

bull Sono composti solubili nel grasso e nei

suoi solventi

I bisfenoli sono composti organici

con due gruppi fenolici

Sono Interferenti Endocrini EDCs

con azione estrogeno-simile

Il bisfenolo A (BPA) egrave il

rappresentante piugrave noto ed egrave

ampiamente utilizzato nella sintesi

di plastiche e additivi plastici in

particolare per la produzione del

policarbonato (PCB)

Sono anche utilizzati per la

produzione di epossi-resine e per la

carta termica

Non sono legati covalentemente alla plastica e sono instabili alle alte T e agli urti fisici

e quindi sono facilmente rilasciati nellrsquoambiente

INTERFERENTI ENDOCRINI (IE) ndash I PLASTICIZZANTI

httpwwwissitlife

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

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httpwwwissitlifeindexphplang=2

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ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (1)

bull The phenomenon that adverse environmental exposures in early life are associated with

increased susceptibilities for many adult in particular metabolic diseases is now referred

to developmental origins of adult health and disease or Barker hypothesis

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

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ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (2)

bull Fetal overnutrition and undernutrition have similar long-lasting effects on setting of the

neuroendocrine control systems energy homeostasis and metabolism leading to life-long

increased morbidity

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

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ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

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lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

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LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

+

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (3)

bull There are sensitive time windows during early development where environmental cues can

program persistent epigenetic modifications which are generally assumed to mediate

these gene-environment interactions

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

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+

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ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

bull Most of our current knowledge on fetal programming comes from animal models and

epidemiological studies in humans in particular the Dutch famine birth cohort In

industrialized countries there is more concern about adverse long-term consequences of

fetal overnutrition ie by exposure to gestational diabetes mellitus (GDM) andor maternal

obesity which affect 10-20 of pregnancies

bull Epigenetic changes due to maternal diabetesobesity may predispose the offspring to develop

metabolic disease later in life and thus transmit the adverse environmental exposure to the

next generation This vicious cycle could contribute significantly to the worldwide metabolic

disease epidemics El Hajj et al 2014

DEVELOPMENTAL ORIGINS OF ADULT HEALTH AND DISEASE (DOHAD)

ipotesi di Barker (4)

hellip primi indizi nellrsquouomo

dal peso alla nascita

Fernandez-Twinn and Ozanne 2010

El Hajj et al 2014

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

ESPOSIZIONE IN UTERO A

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El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

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INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

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LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

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Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

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DiabeteObesitagraveCVDCancro

MacrosomiaAnomalie della crescita sviluppoNati mortiHBW

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5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

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LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

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di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

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Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

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WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

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DEGLI EPATOCITI

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(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

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In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

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marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

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INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

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o VITA IN SALUTE

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Il mangiatore di fagioli

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Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

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Geni differenzialmentemetilati metabolismo disordini endocrini

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5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

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DiabeteObesitagraveCVDSchizofreniaInvecchiamento cognitivo

LBWNati mortiAnomalie congenite

Geni IPERmetilatiIGF2 INSIGF

ESPOSIZIONE IN UTERO A

DIABETE OBESITAgrave MATERNA E CARESTIA

El Hajj et al 2014

Jansson and Powell 2007

LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

ESPOSIZIONE IN UTERO A

CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

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ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (7)

lifeedesiaissit

httpwwwissitlife

httpwwwissitlifeindexphplang=2

stefanolorenzettiissit

httpswwwfacebookcompagesLife-Edesia180734252116032ref=stream

LIFE12 ENVIT000633

LIFE-EDESIA project

ACKNOWLEDMENTS amp CONTACTS

IL PRINCIPIO DI SOSTITUZIONE

PROGETTUALITAgrave IN CORSO

+

Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

DiabeteObesitagraveCVD

5000 geni differenzialmentemetilatimetab glucosio infiammazione

MacrosomiaNati mortiHBWAnomalie congenite

GeniIPERmetilatiLocus IGF2-H19

ESPOSIZIONE IN UTERO A

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evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

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FTALATI

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DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

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involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

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histo-

amporgano-genesis

F0 F1

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WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

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espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

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di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

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Developmental origins of health and

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metabolic syndrome

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CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

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mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

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involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

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PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

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phase

Weaning

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WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

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ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

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In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

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NATALI

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ADULTA

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NB

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ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

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LA PLACENTA COME UN SENSORE DI NUTRIENTI

de Gusmatildeo Correia et al 2012

Developmental origins of health and

disease experimental and human

evidence of fetal programming for

metabolic syndrome

Ipotesi di Barker (1998)

In utero programming of chronic disease

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CONTAMINANTI AMBIENTALI

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

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involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

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IGF-II KO

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glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

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NATALI

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ADULTA

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Arcimboldo

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NB

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ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

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FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

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in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

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2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

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mgkg bw pro die in mice

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equivalent to 40mgkg bw pro die

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involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

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phase

Weaning

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WT

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Donna e alimentazione (Benhellipessere)

INDICE

ALIMENTI E COMPOSTI BIOATTIVI carenze in Italia

INTEGRARE SERVE

ALIMENTI COME MISCELE fonte comune di (non)nutrienti e

contaminanti ambientali (INTERFERENTI ENDOCRINI)

ESPOSIZIONE IN UTERO ED EFFETTI METABOLICI POST-

NATALI

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA

ADULTA

GLI 11 PUNTI CHIAVE PER LA SALUTE DELLA DONNA ADULTA

LONGEVITArsquo

o VITA IN SALUTE

the difference betweenlife expectancy amp

healthy life expectancyis 115 years for females

Arcimboldo

Lrsquoortolano

Caravaggio

Il canestro di frutta A Carracci

Il mangiatore di fagioli

NB

Lrsquoalimentazione come modulatrice di patologie sesso-

ed etagrave-dipendenti PREVENZIONE PRIMARIA

per la vostra attenzione ehellip

hellip a Voi domande e dubbi

FTALATI

Esteri dellrsquoacido ftalico usati

come laquoplasticizzantiraquo

DEHP

CAS no117-81-7

bull In the The WHO classified DEHP in group 2B (lsquoPossibly carcinogencic to humansrsquo) of agents

in regard to its carcinogenic mutagenic and toxic to reproduction potential in 2000

bull In the current European Union Dangerous Substances Directives DEHP figures in category

2 carcinogens (lsquosubstances that should be regarded as if they were carcinogenic to humansrsquo)

bull - adult humans TDI = 50mgkg bw pro die equivalent to 5 mgkg bw pro die in mice

(EU NOAEL EFSA 2005)

bull - newborns and women in fertile age TDI = 20mgkg bw pro die equivalent to 2

mgkg bw pro die in mice

bull - max DEHP exposure at NICU = 20x newborns TDI = 400mgkg bw pro die

equivalent to 40mgkg bw pro die

bull la dose giornaliera puograve superare anche 20 volte la dose massima giornaliera tollerabile

(20mgkg pc per neonati e donne in etagrave fertile)

bull Salvatore Lorenzetti et al Folia Medica 2008

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (1)

MODELLO SPERIMENTALE MURINO

modified from Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

bull LIVER Histology Glycogen accumulation ndash PAS staining amp hepatosteatosis

bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

bull LIVER Gene expression analysis qPCR AFP PPARs LXRs and other key genes

involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

F0 F1

bull BLOOD circulating alpha-fetoprotein AFP sex steroids

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (2)

RIASSUNTO dati istologici in topi CD-1 (CD-1 F1 PND21)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

Dose-dependent increase hepatocyte vacuolization

Dose-dependent decrease hepatic glycogen accumulation

Dose-dependent increase citoplasmic b-catenin acculmulation

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (3)

WT

IGF-II KO

IGF-2 dependent Insulin-dependent

IGF-II KO mice vs wt glycogen accumulationLopez et al Endocrinology 1999

CD-1 F1 PND21 DEHP100

CD-1 F1 PND21CTRL CTRL + DIASTASE

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

RITARDO DI MATURAZIONE

DEGLI EPATOCITI

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (4)

Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (5)

ple005 ple001 ple0001

Maranghi Lorenzetti et al Repr Toxicol 2010 29(4)427-32

(CD-1 F1 PND21)

ritardo di maturazione degli epatociti

espressione genica di AFP un marcatore molecolare di differenziamento

ESPOSIZIONE IN UTERO A

di(2-etil-esil) ftalato DEHP (6)

In sintesi dalla sperimentazione animale si ipotizza chehellip

bull In assenza di tossicitagrave sulla madre la generazione F1 presenta un ritardo

di maturazione degli epatociti che non sono in grado di accumulare il

glicogeno nel fegato e che invece esprimono livelli piugrave alti di alfa-

fetoproteina (AFP) proteina tipicamente fetale usata anche come

marcatore oncologico nei tumori del fegato sia nei bambini (HB) che

nellrsquoadulto (HCC)

bull Le alterazioni del metabolismo cellulare predispongono ai tumori

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bull LIVER Immunohistochemistry b-catenin localization

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involved in hepatocyte maturation and lipid metabolism

bull LIVER Gene expression

analysis qPCR AFP

PPARs LXRs and other

key genes (hepatocyte

maturation and lipid

metabolism)

GD11 GD19 birth PND2 PND21 PND35PND14End

pre-pubertal

phase

Weaning

Pre-pubertal phaseLactational periodLiver

histo-

amporgano-genesis

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