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Letteratura cristiana antica (Alberto Camplani)

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Anno accademico 2019-2020
TEMI DI LETTERATURA CRISTIANA ANTICA rivolto al corso di Laurea Magistrale LM-15
Luogo delle lezioni:
Aula C, II piano, Dipartimento di storia, culture, religioni (sezione di studi storico-religiosi) Orario: Lunedì 15-17; giovedì 15-17 Semestre e data di inizio: I semestre. Inizio delle lezioni: 30 settembre Calendario delle lezioni: sono sospese le seguenti lezioni: 7/10; 10/10; 12/12. Programma Il corso intende affrontare i contenuti, la struttura e il linguaggio del Vangelo di Giovanni, collocando lo scritto nel contesto letterario e ideologico del giudaismo e cristianesimo primitivo, con cenni di storia dell’esegesi.
Gli studenti frequentanti studieranno:
2) R. INFANTE, Giovanni. Introduzione, traduzione e commento, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2015.
3) Gaetano LETTIERI, FIAT VERBUM, FIAT LUX. Il Prologo giovanneo come ritrattazione protologica
del battesimo di Gesù e presentazione dell’incarnazione al Giordano (pdf fornito dal docente).
Gli studenti non frequentanti studieranno:
1) uno dei seguenti manuali: a) R.E. BROWN, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia,
2001; b) M. EBNER-S. SCHREIBER, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia, 2012, c) D.
MARGUERAT, Introduzione al Nuovo Testamento, Claudiana 2004.
2) R. INFANTE, Giovanni. Introduzione, traduzione e commento, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2015.
3) Gaetano LETTIERI, FIAT VERBUM, FIAT LUX. Il Prologo giovanneo come ritrattazione protologica
del battesimo di Gesù e presentazione dell’incarnazione al Giordano (pdf fornito dal docente).
Per gli studenti di archeologia e per coloro che non abbiano potuto apprendere la lingua greca (frequentanti o
non frequentanti), il punto 2 è sostituito da quanto segue:
2) (a) Lettura del Vangelo secondo Giovanni in traduzione italiana (cfr. www.laparola.net) o altra lingua
europea; (b) C. Moreschini - E. Norelli, Storia della letteratura cristiana antica greca e latina. I. Da Paolo
all'età costantiniana. Nuova edizione riveduta e ampliata, Morcelliana, Brescia 2019, pp. 173-432.
Anno accademico 2019-2020
L-FIL-LET/07 - Corso di Laurea Magistrale LM-64
Luogo delle lezioni: Aula Buonaiuti, III piano, Dipartimento di storia, culture, religioni (sezione di studi storico- religiosi) Orario: Lunedì 17-19 / Giovedì 17-19 Semestre e data di inizio: I semestre, 30 settembre ore 17 Aula Buonaiuti.
Calendario delle lezioni: Lezioni sospese: 7/10/ 10/10 12/12 Programma: Gli alfabeti. Morfologia. Cenni di sintassi. Lettura di brevi testi. Testi: i materiali saranno distribuiti a lezione. La frequenza è obbligatoria.
Letteratura cristiana antica (Alberto Camplani) 2019-2020
-Storicità di Gesù di Nazareth
-Concetto di Bibbia e Nuovo Testamento
-Concetto di canone e scritti canonici
-Concetto di letteratura cristiana
Il primo testo cristiano: Paolo di Tarso, Prima lettera ai Tessalonicesi (1Ts)
1,1 Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia
a voi e pace! 2 Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere,
continuamente 3 memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità
nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo (μνημονεοντες μν το ργου
τς πστεως κα το κπου τς γπης κα τς πομονς τς λπδος το κυρου μν ησο Χριστο). 4 Noi
ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui (εδτες, δελφο γαπημνοι π [το] θεο,
τν κλογν μν). 5 Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma
anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo
a voi per il vostro bene.
13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi
come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che
Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15 Poiché questo vi diciamo
mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non
precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce
d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi
viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e
così saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
5:1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2 perché voi stessi sapete
molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 3 Quando diranno: «Pace e
sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non
scamperanno. 4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un
ladro; 5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 6 Non
dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 7 poiché quelli che dormono, dormono di
notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. 8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo
rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza. 9 Dio infatti non ci ha
destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, 10 il quale è morto per noi
affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò, consolatevi a vicenda ed
edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate. 12 Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che
faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, 13 e di tenerli in grande stima e di
amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi. 14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i
disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti. 15 Guardate che
nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti. 16 Siate
sempre gioiosi; 17 non cessate mai di pregare; 18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di
Dio in Cristo Gesù verso di voi. 19 Non spegnete lo Spirito. 20 Non disprezzate le profezie; 21 ma esaminate
ogni cosa e ritenete il bene; 22 astenetevi da ogni specie di male. 23 Or il Dio della pace vi santifichi egli
stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la
venuta del Signore nostro Gesù Cristo. 24 Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo.
Paolo e Gesù: i testi fondamentali in cui parla di Gesù
1Cor 10,16-17: Il calice della benedizione che noi benediciamo non è forse comunione con il sangue di Cristo? e il
pane che noi spezziamo non è forse comunione con il sangue di Cristo? poiché c'è un solo pane, noi, pur essendo
molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane.
1Cor 11,23-25: Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò
e disse: "Questo è il mio corpo che è per voi; fate questo in memoria di me".
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio
sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me".
•1Corinzi 15,3-7 3 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè
Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno
secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6 In seguito apparve a più di
cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
Gesù della storia in Paolo
Gesù ebreo: Gal 3,16, Rm 9,5; discendente da Davide (Rm 1,3), ha fratelli (1Cor 9,5), uno di questi è
Giacomo (1Cor 15,7; Gal 1,19), predica in Israele (Rom 15,8), dando compimento alle promesse; ha
apostoli (1 Cor 9,5; 15,5.7-9; Gal 1,17-19); Gesù istituisce l’eucarestia (1 Cor 11,23-26), la sua morte
viene causata dallo scontro con il giudaismo (1 Ts 2,15); Gesù subisce oltraggi (Rm 15,3); varie
allusioni ai detti di Gesù.
L’inizio del Vangelo di Marco
1. ρχ το εαγγελου ησο Χριστο [υο θεο]. 2 Καθς γγραπται ν τ σα τ προφτ, δο ποστλλω τν γγελν μου πρ προσπου σου, ς κατασκευσει τν δν σου 3 φων βοντος ν τ ρμ, τοιμσατε τν δν κυρου, εθεας ποιετε τς τρβους ατο –4 γνετο ωννης βαπτζων ν τ ρμ κα κηρσσων βπτισμα μετανοας ες φεσιν μαρτιν. 5 κα ξεπορεετο πρς ατν πσα ουδαα χρα κα ο εροσολυμται πντες, κα βαπτζοντο π’ ατο ν τ ορδν ποταμ ξομολογομενοι τς μαρτας ατν. 6 κα ν ωννης νδεδυμνος τρχας καμλου κα ζνην δερματνην περ τν σφν ατο, κα σθων κρδας κα μλι γριον. 7 κα κρυσσεν λγων, ρχεται σχυρτερς μου πσω μου, ο οκ εμ κανς κψας λσαι τν μντα τν ποδημτων ατο 8 γ βπτισα μς δατι, ατς δ βαπτσει μς ν πνεματι γ. 9 Κα γνετο ν κεναις τας μραις λθεν ησος π Ναζαρτ τς Γαλιλαας κα βαπτσθη ες τν ορδνην π ωννου. 10 κα εθς ναβανων κ το δατος εδεν σχιζομνους τος ορανος κα τ πνεμα ς περιστερν καταβανον ες ατν 11 κα φων γνετο κ τν ορανν, Σ ε υς μου γαπητς, ν σο εδκησα. 12 Κα εθς τ πνεμα ατν κβλλει ες τν ρημον. 13 κα ν ν τ ρμ τεσσαρκοντα μρας πειραζμενος π το Σαταν, κα ν μετ τν θηρων, κα ο γγελοι διηκνουν ατ.
1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Come
è scritto nel profeta Isaia:
Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te,
egli ti preparerà la strada.
3 Voce di uno che grida nel deserto:
preparate la strada del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
un battesimo di conversione per il perdono dei
peccati. 5 Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e
tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare
da lui nel fiume Giordano, confessando i loro
peccati. 6 Giovanni era vestito di peli di cammello, con
una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e
miele selvatico 7 e predicava: «Dopo di me viene uno che
è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi
per sciogliere i legacci dei suoi sandali. 8 Io vi ho
battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito
Santo».
9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu
battezzato nel Giordano da Giovanni. 10 E, uscendo
dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di
lui come una colomba. 11 E si sentì una voce dal cielo:
«Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono
compiaciuto».
12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e vi
rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere
e gli angeli lo servivano.
La testimonianza di Giuseppe Flavio sul battesimo di Giovanni ne fa una normale purificazione, che
secondo lui non serve per rimettere i peccati commessi in precedenza (AJ 18.117-119): “Giovanni
detto il Battista, che Erode aveva fatto uccidere. Era un uomo retto, il quale invitava i Giudei a praticare
la virtù, la reciproca giustizia e la pietà verso Dio, e quindi ad accostarsi al battesimo: il battesimo
sarebbe stato accetto a Dio non per ottenere il perdono dei peccati ma per la purificazione del corpo, in
quanto l’anima era già stata purificata dall’esercizio della giustizia” [Trad. M. Simonetti]). Ma proprio
questa negazione da parte dello storiografo giudeo-ellenistico fa pensare che invece circolasse
un'opinione che attribuiva al battesimo di Giovanni la possibilità di rimettere i peccati. Non sappiamo se
questa opinione fosse già quella dei cristiani o di settori giudaici marginali. Bisogna inoltre fare
attenzione a una caratteristica della storiografia di Giuseppe: egli critica tutti quei settori del giudaismo
che manifestavano tendenze apocalittiche, responsabili secondo lui dello scontro con Roma. Può essere
che egli abbia voluto dare di Giovanni e di Banno, altro predicatore giudaico che egli conobbe di
persona, un'immagine positiva, priva di quei tratti apocalittici che invece sembrano caratteristici del
Giovanni Battista dei Vangeli.
4 κα ναβλψασαι θεωροσιν τι ποκεκλισται λθος, ν γρ μγας σφδρα. 5 κα εσελθοσαι ες τ μνημεον εδον νεανσκον καθμενον ν τος
4 Ma, guardando, videro che il masso era già
stato rotolato via, benché fosse molto
grande. 5 Entrando nel sepolcro, videro un
δεξιος περιβεβλημνον στολν λευκν, κα ξεθαμβθησαν. 6 δ λγει ατας, Μ κθαμβεσθε ησον ζητετε τν Ναζαρηνν τν σταυρωμνον γρθη, οκ στιν δε δε τπος που θηκαν ατν. 7 λλ πγετε επατε τος μαθητας ατο κα τ Πτρ τι Προγει μς ες τν Γαλιλααν κε ατν ψεσθε, καθς επεν μν. 8 κα ξελθοσαι φυγον π το μνημεου, εχεν γρ ατς τρμος κα κστασις κα οδεν οδν επαν, φοβοντο γρ.
giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste
bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro:
«Non abbiate paura! Voi cercate Gesù
Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui.
Ecco il luogo dove l'avevano deposto. 7 Ora
andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli
vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha
detto». 8 Ed esse, uscite, fuggirono via dal
sepolcro perché erano piene di timore e di
spavento. E non dissero niente a nessuno,
perché avevano paura.
Codex Vaticanus “B”
κα λγος ν πρς τν θεν,
κα θες ν λγος.
2 οτος ν ν ρχ πρς τν θεν.
3 πντα δι’ ατο γνετο,
κα χωρς ατο γνετο οδ ν. γγονεν
4 ν ατ ζω ν,
κα ζω ν τ φς τν νθρπων
5 κα τ φς ν τ σκοτ φανει,
κα σκοτα ατ ο κατλαβεν.
6 γνετο νθρωπος πεσταλμνος παρ θεο, νομα
ατ ωννης
φωτς, να πντες πιστεσωσιν δι’ ατο.
8 οκ ν κενος τ φς, λλ’ να μαρτυρσ περ το
φωτς.
9 ν τ φς τ ληθινν, φωτζει πντα νθρωπον,
ρχμενον ες τν κσμον.
κα κσμος δι’ ατο γνετο,
κα κσμος ατν οκ γνω.
11 ες τ δια λθεν,
κα ο διοι ατν ο παρλαβον.
12 σοι δ λαβον ατν, δωκεν ατος ξουσαν
τκνα θεο γενσθαι, τος πιστεουσιν ες τ νομα
ατο, 13 ο οκ ξ αμτων οδ κ θελματος
σαρκς οδ κ θελματος νδρς λλ’ κ θεο
γεννθησαν.
14 Κα λγος σρξ γνετο κα σκνωσεν ν μν,
κα θεασμεθα τν δξαν ατο, δξαν ς
μονογενος παρ πατρς, πλρης χριτος κα
ληθεας.
Οτος ν ν επον, πσω μου ρχμενος μπροσθν
μου γγονεν, τι πρτς μου ν.
16 τι κ το πληρματος ατο μες πντες
λβομεν, κα χριν ντ χριτος
17 τι νμος δι Μωσως δθη, χρις κα
λθεια δι ησο Χριστο γνετο.
18 θεν οδες ρακεν πποτε μονογενς θες ν
ες τν κλπον το πατρς κενος ξηγσατο.
1. In principio era il logos,
e il logos era preso Dio,
e il logos era Dio.
2. Egli era in principio presso Dio.
3. Tutte le cose sono avvenute per mezzo di lui
e nulla di ciò che fu fu senza di lui.
4. In lui era la vita
E la vita era la luce degli uomini.
5. E la luce brilla nelle tenebre
E le tenebre non l’hanno afferrata / accolta.
6. Vi fu un uomo, mandato da Dio, il suo nome
era Giovanni.
testimoniare riguardo alla luce affinché tutti
credessero per mezzo di lui
8. Egli non era la luce, ma era affinché rendesse
testimonianza alla luce.
9. Egli era la luce vera che illumina ogni uomo
venendo /veniente nel mondo.
10. Era nel mondo,
e il mondo non l’ha conosciuto.
11. Venne in ciò che è suo
e i suoi non l’hanno accolto.
12. Ma a coloro che l’hanno accolto ha dato il
potere di diventare figli di Dio, a quanti credono
nel suo nome, 13. che non sono nati da sangue, né
da volere di carne, né da volere d’uomo, ma da
Dio.
14. E il logos è divenuto carne e ha abitato tra noi,
e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria
come quella che ha dal Padre il Figlio unigenito,
pieno di grazia e di verità.
15. Giovanni gli rende testimonianza e ha gridato,
dicendo: “Era di lui che ho detto: colui che
viene dopo di me mi è passato davanti perché
era prima di me”,
grazia su grazia.
17. Infatti la legge è stata data per mezzo di Mosé,
la grazia e la verità furono per mezzo di Gesù
Cristo.
18. Nessuno ha mai visto Dio; [il] Figlio unigenito
[che è] Dio, che è rivolto verso il seno del Padre,
costui l’ha fatto conoscere.
Testimonianza di Giovanni
πστειλαν [πρς ατν] ο ουδαοι ξ εροσολμων
ερες κα Λευτας να ρωτσωσιν ατν, Σ τς ε 20
κα μολγησεν κα οκ ρνσατο, κα μολγησεν
τι γ οκ εμ Χριστς. 21 κα ρτησαν ατν,
Τ ον σ λας ε κα λγει, Οκ εμ. προφτης
ε σ κα πεκρθη, Ο. 22 επαν ον ατ, Τς ε να
πκρισιν δμεν τος πμψασιν μς τ λγεις περ
σεαυτο
Κα πεσταλμνοι σαν κ τν Φαρισαων. 25 κα
ρτησαν ατν κα επαν ατ, Τ ον βαπτζεις ε
σ οκ ε Χριστς οδ λας οδ προφτης 26
πεκρθη ατος ωννης λγων, γ βαπτζω ν
δατι μσος μν στηκεν ν μες οκ οδατε, 27
πσω μου ρχμενος, ο οκ εμ [γ] ξιος να
λσω ατο τν μντα το ποδματος. 28 Τατα ν
Βηθαν γνετο πραν το ορδνου, που ν
ωννης βαπτζων.
29 Τ παριον βλπει τν ησον ρχμενον πρς
ατν, κα λγει, δε μνς το θεο αρων τν
μαρταν το κσμου. 30 οτς στιν πρ ο γ
επον, πσω μου ρχεται νρ ς μπροσθν μου
γγονεν, τι πρτς μου ν. 31 κγ οκ δειν
ατν, λλ’ να φανερωθ τ σραλ δι τοτο
λθον γ ν δατι βαπτζων. 32 Κα μαρτρησεν
ωννης λγων τι Τεθαμαι τ πνεμα καταβανον
ς περιστερν ξ ορανο, κα μεινεν π’ ατν 33
κγ οκ δειν ατν, λλ’ πμψας με βαπτζειν ν
δατι κενς μοι επεν, φ’ ν ν δς τ πνεμα
καταβανον κα μνον π’ ατν, οτς στιν
βαπτζων ν πνεματι γ. 34 κγ ρακα, κα
μεμαρτρηκα τι οτς στιν υς το θεο.
35 Τ παριον πλιν εστκει ωννης κα κ τν
μαθητν ατο δο, 36 κα μβλψας τ ησο
περιπατοντι λγει, δε μνς το θεο. 37 κα
κουσαν ο δο μαθητα ατο λαλοντος κα
κολοθησαν τ ησο. 38 στραφες δ ησος κα
θεασμενος ατος κολουθοντας λγει ατος, Τ
ζητετε ο δ επαν ατ, αββ [ λγεται
μεθερμηνευμενον Διδσκαλε], πο μνεις (…)
19. Ed ecco la testimonianza di Giovanni, quando, da Gerusalemme, i Giudei inviarono (presso di lui) sacerdoti e leviti per domandargli: “Tu chi sei?”. 20. Ed gli riconobbe e non negò, e riconobbe: “Io non sono il Cristo”. 21. Ed essi gli chiesero: “Chi sei dunque, Elia?”. Ed egli dice: “Non lo sono”. “Sei il Profeta?”. Ed egli rispose: “No!”. 22. Gli dissero dunque: “Chi sei? È perché possiamo rispondere a coloro che ci hanno inviati! Cosa dici di te stesso?”. 23. Egli disse: “Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Spianate la via del Signore, secondo quanto ha detto Isaia il profeta”. 24. Ed erano stati inviati dai farisei. 25. E lo interrogarono e gli dissero: “Perché dunque battezzi se non sei né il Cristo, né Elia, né il Profeta?”. 26. Giovanni rispose loro dicendo: “Io battezzo nell’acqua; in mezzo a voi vi è colui che voi non conoscete, 27. Colui che viene dopo di me, colui al quale (io) non sono degno di slegare i legacci dei sandali”. 28. Ciò accadde a Betania, al di là del Giordano, là dove Giovanni battezzava. 29. L’indomani, vede Gesù venire verso di lui, e dice: “Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. 30 È colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che è al di sopra di me, poiché era prima di me. 31. E io non lo conosco, ma affinché fosse manifestato a Israele, ecco perché sono venuto, io che battezzo nell’acqua”. 32. E Giovanni rese la sua testimonianza dicendo: “Ho visto, come una colomba, lo spirito scendere dal cielo, ed è rimasto su di lui. 33. E io non lo conoscevo, ma colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi ha detto; Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e rimanere è colui che battezza nello Spirito santo”. 34. E io ho visto e ho reso testimonianza: questi è il Figlio di Dio”. 35. L’indomani, Giovanni stava di nuovo là con due dei suoi discepoli, 36. E dirigendo lo sguardo su Gesù che camminava, dice: “Ecco l’agnello di Dio”. 37. I due discepoli lo ascoltarono parlare e seguirono Gesù. 38. Gesù, volgendosi e vedendo che seguivano, dice loro: “Che cosa cercate?”. Gli dissero: “Rabbi – che tradotto significa: Maestro – dove dimori?” (…: altre chiamate).
43 Τ παριον θλησεν ξελθεν ες τν Γαλιλααν,
κα ερσκει Φλιππον. κα λγει ατ ησος,
κολοθει μοι. 44 ν δ Φλιππος π Βηθσαδ, κ
τς πλεως νδρου κα Πτρου. 45 ερσκει
Φλιππος τν Ναθαναλ κα λγει ατ, ν γραψεν
Μωσς ν τ νμ κα ο προφται ερκαμεν,
ησον υν το ωσφ τν π Ναζαρτ. 46 κα επεν
ατ Ναθαναλ, κ Ναζαρτ δνατα τι γαθν
εναι λγει ατ Φλιππος, ρχου κα δε. 47 εδεν
ησος τν Ναθαναλ ρχμενον πρς ατν κα
λγει περ ατο, δε ληθς σραηλτης ν δλος
οκ στιν. 48 λγει ατ Ναθαναλ, Πθεν με
γινσκεις πεκρθη ησος κα επεν ατ, Πρ το
σε Φλιππον φωνσαι ντα π τν συκν εδν σε.
49 πεκρθη ατ Ναθαναλ, αββ, σ ε υς το
θεο, σ βασιλες ε το σραλ. 50 πεκρθη ησος
κα επεν ατ, τι επν σοι τι εδν σε ποκτω
τς συκς πιστεεις μεζω τοτων ψ. 51 κα λγει
ατ, μν μν λγω μν, ψεσθε τν ορανν
νεγτα κα τος γγλους το θεο ναβανοντας
κα καταβανοντας π τν υν το νθρπου.
Io 2:1 Κα τ μρ τ τρτ γμος γνετο ν Καν
τς Γαλιλαας, κα ν μτηρ το ησο κε