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AGRICOLTURA E LAVORO SICURO
I luoghi di lavoroe gli ambienti confinati
Cristina Cussigh – SOS Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di Lavoro – ASS 3 Alto Friuli
Indice
Normativa applicabileLuoghi di lavoroObblighi del datore di LavoroLavori sotterranei e semisotterraneiLavori sospetti di inquinamentoRequisiti dei luoghi di lavoro
Focus ambienti confinatiDPR 14 settembre 2011 n. 177
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Ambito di applicazione
La normativa di riferimento è il D.Lgs. n. 81/2008 - Titolo II “Luoghi di lavoro”
Artt. 62 - 68 Allegato IV
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Ambito di applicazioneApplicazione integrale del D.lgs. n. 81/2208
… a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio
… a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati …
Con alcune eccezioni:lavoratori autonomi ex art. 2222 codice civile si
applicano artt. 21 e 26componenti dell’impresa familiare ex art. 230-bis
codice civile e soci s.s. settore agricole si applica art. 21 4
Ambito di applicazioneAi fini del rispetto della normativa è necessario
tenere conto – VALUTARE – di possibili UTENTI o comunque FIGURE PROFESSIONALI che accedono
ai luoghi di lavoro
Spesso c’è promiscuità tra luogo di lavoro e ambiente di vita perché il luogo di lavoro è lo
stesso in cui vive la famiglia
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Ambito di applicazione
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Ambito di applicazione
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Ambito di applicazione
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Prevenzione degli incidenti ai bambini nelle fattorieL’agricoltura è uno dei settori con più elevato tasso di infortuni mortali in Gran Bretagna, ma èanche il solo settore che deve confrontarsi con la presenza costante di bambini. Le fattorie sono luoghi di abitazione oltre che di lavoro ed i visitatori, includendo bambini, possono essere presente nelle fattorie. Bambini e giovani sotto i 18 anni sono regolarmente vittime di incidenti nelle fattorie, sia perchévi esercitano la propria attività lavorativa, sia perché ci giocano. Questa brochure offre una guida pratica a come ridurre il rischio di incidenti per i bambini fino a 13 anni e per i ragazzi in età scolare (normalmente sotto i 16 anni). Include, inoltre, esempi di attività ed operazioni che sono troppo rischiose per bambini e giovani e include esempi di incidenti tratti dalla vita reale – che spesso includono la morte di un bambino causata dal propriogenitore.
Ambito di applicazione
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Si applica a tutte le pertinenza dell’azienda agricola
Eccetto: campi, boschi e altri terreni
Luoghi di lavoro definizioni – art. 62
Ai fini dell’applicazione del D.Lgs. n. 81/2008, si intendono:
i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unitàproduttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda o dell'unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro
Sono esclusi:I campi,i boschi e altri terreni facenti parte di un’azienda agricola o forestale
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Requisiti di salute e sicurezza – art. 63
I luoghi di lavoro devono essere:conformi all’allegato IV
se vincoli urbanistici / architettonici il datore di lavoro -previa consultazione RLS e deroga organi di vigilanza -adotta misure alternative che garantiscano livello di sicurezza equivalente
strutturati tenendo conto, se del caso, dei lavoratori disabili, in particolare per
vie di uscita ascensori e pulsantiere servizi igieniciscale, docce, gabinetti, posti di lavoro
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Allegato IVRequisiti dei luoghi di lavoro
L’Allegato IV stabilisce le principali disposizioni in materia di:
1.1 Stabilità e solidità1.2 Altezza, cubatura e superficie1.3 Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali
scale e marciapiedi mobili, banchina e rampe di carico
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Allegato IVRequisiti dei luoghi di lavoro
L’Allegato IV stabilisce le principali disposizioni in materia di:
1.4 Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi1.5 Vie e uscite di emergenza1.6 Porte e portoni1.7 Scale1.8 Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di lavoro esterni1.9 Microclima1.10 Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro1.11 Locali di riposo e refezione
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Allegato IVRequisiti dei luoghi di lavoro
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Allegato IVRequisiti dei luoghi di lavoro
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Orientamenti per la progettazione di strutture rurali – Linee guida regionali edilizia rurale e zootecniaASL Spezia
Allegato IVRequisiti dei luoghi di lavoro
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Allegato IVRequisiti dei luoghi di lavoro
L’Allegato IV stabilisce le principali disposizioni in materia di:
1.12 Spogliatoi e armadi per il vestiario1.13 Servizi igienico assistenziali
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Allegato IVRequisiti dei luoghi di lavoro
L’Allegato IV stabilisce le principali disposizioni in materia di:
1.14 Dormitori2.1 Difesa dalle sostanze nocive2.2 Difesa contro le polveri3. Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi,recipienti, silos4. Misure contro l’incendio e l’esplosione
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Allegato IV Disposizioni relative alle Aziende Agricole6. Disposizioni relative alle Aziende Agricole
Abitazioni e dormitoriDormitori temporaneiAcquaAcquai e latrineStalle e concimaieMezzi di pronto soccorso e profilassi
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Obblighi del datore di lavoro – art. 64
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Obblighi del datore di lavoro – art. 64
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Luoghi di lavoro – pareri e notifiche ASSVerifica da parte dei dipartimenti di Prevenzione della
compatibilità dei piani urbanistici e dei progetti di insediamenti industriali e attività produttive in genere con le esigenze di tutela dell’ambiente sotto il profilo igienico sanitario e di difesa della salute della popolazione e dei lavoratori interessati
Richiesta di parere igienico sanitario ex DPR 380/2001
Prima di costruire
Notifica ex art. 67 D.Lgs. n. 81/2008
????>i tre lavoratori
Notifiche all’organo di vigilanza competente per territorio – art. 67
In caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonché ampliamenti e ristrutturazioni degli esistenti, i relativi lavori devono essere comunicati all’organo di vigilanza
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Locali sotterranei o semisotterranei – art. 65È vietato destinare al lavoro locali chiusi sotterranei
o semisotterranei
Deroga per particolari esigenze tecniche con garanzia di idonee condizioni di illuminazione, aerazione e microclima (cantina per invecchiamento vini o stagionatura formaggi)
L’organo di vigilanza può consentire l’uso di detti locali anche se non ricorrono esigenze tecniche quando le lavorazioni svolte non danno origine ad emissioni di agenti nocivi
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Locali sotterranei o semisotterranei – art. 65Si ricorda che la disposizione dell’ art. 55 “Locali sotterranei” DPR n. 303/1956 che permetteva, pur vietando lavorazioni di carattere industriale o commerciale in locali sotterranei e stalle di aziende agricole,… nelle cantine la preparazione e la successiva manipolazione dell’olio e del vino. In tali casi devono essere adottate opportune misure per il ricambio dell’ariaè stata abrogata a seguito dell’emanazione del D.Lgs. n. 81/2008
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Locali sotterranei o semisotterranei – art. 65
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Concetto di ambiente confinato
Spazio circoscritto, caratterizzato da:limitate aperture di accessoventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di sostanze (es. gas, vapori, polveri) o condizioni di pericolo (es. mancanza di ossigeno)
Definizione INAIL ISPESL “Guida Operativa” anno 2008
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Concetto di ambiente confinato
Luogo totalmente o parzialmente chiuso che non è stato progettato e costruito per essere occupato in permanenza da persone, nédestinato ad esserlo, ma che all’occasione può essere occupato temporaneamente da lavoratori per interventi lavorativi come
ispezioni, manutenzioni, riparazioni, pulizia …
OSHA-NIOSH
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Alcuni ambienti confinati sono facilmente identificabili proprio per aperture di dimensioni ridotte:
cisterne e serbatoi di stoccaggiosilosvasche di raccolta liquamifogne e tombinifosse biologichestive di navi cisterne su autocarri
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Altri possono configurarsi tali in particolari circostanze legate alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa o a influenze provenienti
dall’ambiente circostante:camere non o scarsamente ventilatecamere di combustione nelle fornacivaschedepuratori canalizzazioni variecantine / sottotetti
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Nella definizione di ambiente confinato rientrano, quindi, varie casistiche che interessano le aziende agricole: Ambienti con ricambio d’aria, naturale o forzato, insufficienteAmbienti in cui ristagnano sul fondo gas e vapori pericolosi anche nel caso di locale a cielo aperto (vasca liquami)Cisterne, silos, pozzi, vasche di raccolta (acqua piovana o reflui zootecnici), caldaie, forni, celle frigorifere, tini per la fermentazione, …
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Alcuni esempi di attività a rischio
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Classificazione attività
Tipologia di lavoro Rischio
Industria alimentareAllevamenti
Produzione e conservazione derrate alimentari
CO2
Manutenzione cisterne Trasporti di cisterne di granaglie e farine CO2
Aziende vitivinicole Fermentazione mosti CO2 – Alcol etilico
Celle conservazione della frutta
Magazzini frutta Etilene
Allevamenti Gestione deiezioni animali Gas da reazioni anaerobiche
Azienda ULSS 20 Verona – Rischio di infortunio negli ambienti confinati
Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
I rischi:carenza di ossigeno (asfissia)intossicazione (gas, fumi o vapori tossici)esplosione / incendio
ma anche rischi associati:caduta dall’altoustione da agenti chimici, acqua calda o contatto con fonti di caloreannegamento seppellimentoelettrocuzionebiologicocontatto con organi lavoratori (coclee, viti senza fine, …)…
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
È vietato consentire l’accesso dei lavoratori inpozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie
e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili
senza …
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Quindi l’accesso ad uno spazio confinato èconsentito solo dopo
Monitoraggio qualità dell’aria, risanamento
dell’atmosfera tramite ventilazione …
Adeguata formazione degli operatori
Vigilanza durante le operazioni
Dotazione equipaggiamento di sicurezza
Accesso adeguato anche al fine di agevole
recupero37
Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Vasche raccolta liquami
cadute dall’alto
annegamento
infezioni
Intossicazioni / asfissia
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Vasi vinari
cadute dall’alto
annegamento
presenza gas asfissianti
tossici (azoto, anidride carbonica,
anidride solforosa, vapori alcolici)
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Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Celle frigorifere
presenza gas asfissianti
microclima
illuminazione
uscita dall’interno (es. assenza maniglie)
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Alcuni esempi
Alcuni esempi
Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - art. 66
Strumenti di prevenzione
Analisi di rischio (CONDOTTA PRIMA)Identificazione preventiva dei luoghi confinati
Indicazioni normative(D.Lgs. n. 81/2008 – DPR n. 177/2001)
Buone prassi disponibiliISPESL, NIOSH, INRS, SUVA …
Esperienza (SICURA)
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DPR 14 settembre 2011 n. 177
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Circolari che forniscono prime indicazioni operative sul
“Quadro giuridico degli appalti”e prevedono azioni condivise e
coordinate tra Direzioni regionali e provinciali del
lavoro e AA.SS.LL.
n. 42 dd. 09/12/2010n. 5 dd. 11/02/2010n. 13 dd. 19/04/2010
Il decreto, condiviso dalle Regioni e dalle parti sociali, rappresenta il passo conclusivo del dibattito istituzionale
in materia di sicurezza del lavoro nelle attività che si svolgono in ambienti sospetti di inquinamento o confinati
in particolare nell’ambito degli appalti
La sua emanazione è stata preceduta dalle seguenti circolari del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177
disciplina la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che devono operare in ambienti sospetti di inquinamento o confinati
identifica le caratteristiche, relative alla salute e sicurezza del lavoro, che le imprese che vogliano operare in ambienti sospetti di inquinamento o confinati devono possedere
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D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177
Il regolamento si compone di 4 articoli:
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D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177 Ambito di applicazione
di cui al D.Lgs. n. 81/2008
Formazione soggetti art. 21
… il decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177, relativo alla regolamentazione dei lavori nei c.d. “ambienti confinati”, prevede la“integrale e vincolante applicazione anche del comma 2 dell’articolo 21, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nel caso di imprese familiari e lavoratori autonomi”.
Di conseguenza, nel campo di applicazione del DPR n. 177/2011
la formazione dei lavoratori familiari e dei lavoratori autonomi che compiono opere e servizi
è obbligatoriae non facoltativa …“Adeguamento e linee applicative degli accordi ex articolo 34, comma 2, e 37, comma 2 …” Conferenza Stato Regioni - GU n. 192 del 18 agosto 2012
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D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177
Per imprese e lavoratori autonomi Obbligo di specifica informazione, formazione e
addestramento a tutto il personale impiegato compreso il datore di lavoro, con verifica di apprendimento e aggiornamento relativamente ai rischi propri degli ambienti confinatiObbligo di possedere dispositivi di protezione individuale
(maschere protettive, imbracature di sicurezza …), strumentazione e attrezzature di lavoro (rilevatori di gas, analizzatori …) con obbligo di addestramento del personale all’utilizzo di tali dispositiviObbligo di presenza di presenza di personale esperto in
percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza assunta con contratto di lavoro subordinato o altri contratti certificati ex D.Lgs. n. 276/2003
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D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177
Per imprese e lavoratori autonomi Rispetto integrale degli obblighi in materia di Documento
Unico di Regolarità contributiva – DURCApplicazione delle regole di qualificazione dell’impresa
appaltatrice e di qualunque soggetto della filiera, incluse eventuali imprese subappaltatrici (subappalto possibile solo se autorizzato da DLC e certificato ex D.Lgs. n. 276/2003
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D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177
In caso di appalto il DLC deve:Prima dell’accesso nei luoghi di lavoro informare i
lavoratori della ditta appaltatrice, compreso datore di lavoro se impiegato, delle caratteristiche dei luoghi, dei rischi specifici presenti nell’area di lavoro e delle misure di prevenzione e emergenza adottateIndividuare un proprio rappresentante, formato e
addestrato sui rischi dell’ambiente di lavoro, con funzioni di indirizzo e coordinamento
adottare una procedura di lavoro specificatamente diretta a eliminare o ridurre al minimo i rischi propri dell’attività, comprensiva della fase di soccorso e coordinamento con il sistema di emergenza dei VVF e SSN
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