1 lezione 1 introduzione all’economia politica ultimo aggiornamento 28 febbraio 2011
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Lezione 1Introduzione all’economia politica
Lezione 1Introduzione all’economia politica
ultimo aggiornamento 28 febbraio 2011
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Sommario della lezioneSommario della lezione
Indice della lezione
oggetto dell’economia politica costo opportunità
efficienza produttiva
mercato, fallimenti del mercato, ruolo del settore pubblico
distinzione tra microeconomia e macroeconomia
metodo dell’economia politica
funzioni matematiche e grafici
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L’oggetto dell’economia politica
L’economia politica non studia la gestione ottimale delle imprese
La scienza economica si occupa delle decisioni umane in condizioni di scarsità decisioni sia individuali che collettive
chi decide ha risorse limitate e deve decidere fra usi alternative di quelle risorse
Se le risorse sono scarse, ogni decisione ha un costo il costo può essere monetario, ma può anche non esserlo
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Il costo opportunità
Il costo opportunità di una scelta è una valutazione quantitativa di ciò a cui rinuncio per ogni unità in più dell’oggetto della mia scelta il costo opportunità di un pomeriggio al cinema per uno
studente è il costo del biglietto e del trasporto
il costo opportunità per un affermato avvocato è soprattutto l’introito a cui rinuncia spendendo il suo tempo al cinema e non presso il suo studio con i suoi clienti
Il costo opportunità marginale di Y in termini di X è pari al numero di unità di X a cui devo rinunciare per avere y unità aggiuntive di Y
costo opportunità di Y in termini di X= y
x
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Il costo opportunità
L’identificazione dei costi di una scelta non è sempre una operazione banale
alcuni costi possono essere trascurati: è il caso dei costi impliciti, che non implicano un esborso monetario, ma un mancato introito. Per esempio l’affitto figurativo di un immobile di proprietà
altri costi possono essere irrilevanti in particolari decisioni, cioè i cosiddetti costi irrecuperabili. Per esempio, i costi dell’assicurazione RCA nel decidere se compiere un viaggio in treno o in auto
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Il beneficio marginale La scelta ottimale viene identificata comparando i
suoi costi ai suoi benefici
Così come i costi sono stati quantificati anche i benefici vanno quantificati e dipendono dalle preferenze, gli obiettivi del soggetto che opera la scelta
Il beneficio marginale di Y in termini di X è pari al numero di unità di X a cui sono disposto a rinunciare per avere y unità aggiuntive di Y
beneficio marginale di Y in termini di X= y
x
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I campi di applicazione dell’economia politica L’oggetto dell’economia politica è così ampio da
prevedere applicazioni molto varie
Gilbert Cette; Nicolas Dromel; Dominique Méda, 2007, “Opportunity costs of having a child, financial constraints and fertility ”, Applied Economics Letters 14(4): 239-244.
Jan-Emmanuel De Neve, James H. Fowler, Bruno S. Frey, 2010, Genes, Economics, and Happiness, CESifo Working Paper 2946.
Gilles Duranton, Matthew A. Turner, 2009, The Fundamental Law of Road Congestion: Evidence from US cities, NBER Working Paper 15376 (EEE)
Bruce Elmslie Edinaldo Tebaldi, 2008, "So, What Did You Do Last Night? The Economics of Infidelity“, Kyklos 61(3); 391-410.
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L’analisi economica del diritto
Una delle applicazioni più affascinanti e recenti dell’economia riguarda il diritto
L’analisi economica del diritto
concepisce le norme, l’ordinamento giuridico come un insieme di vincoli e di incentivi
studia il comportamento razionale degli individui in presenza di quelle regole
si concentra sul costo sociale delle regole e sui possibili sprechi sociali che le regole possono favorire
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L’analisi economica del diritto L’analisi economica del diritto ha avuto negli
ultimi quaranta anni varie applicazioni
diritto patrimoniale
diritto contrattuale
responsabilità civile
diritto penale
Una volta introdotti i concetti e gli strumenti fondamentali dell’analisi economica, verranno presentati alcuni riferimenti all’analisi economica del diritto di proprietà
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L’analisi dei processi produttivi Ma l’oggetto tipico dell’analisi economica sono i
processi di produzione di beni e servizi
cosa, come e per chi si produce in una società capitalista
Una società capitalista è basata su
diritti individuali di proprietà ben definiti
decisioni indipendenti degli individui e delle imprese nel loro proprio interesse
coordinamento delle decisioni nei mercati sulla base dei prezzi
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L’analisi dei processi produttivi Le questioni alle quali si vuole dare risposta
sono
a quali condizioni l’interazione di soggetti egoisticamente motivati produce un risultato socialmente desiderabile?
come definisco un risultato socialmente desiderabile?
a quali condizioni e in quali circostanze l’intervento pubblico può migliorare l’esito dell’interazione individuale nei mercati?
quale è il ruolo delle politiche economiche?
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L’analisi dei processi produttivi Un ruolo centrale nell’analisi economica ha il
concetto di efficienza
un sistema economico è efficiente se non produce sprechi
in concorrenza perfetta l’interazione degli individui nei mercati produce un risultato efficiente
tuttavia, è possibile individuare situazioni in cui anche un mercato concorrenziale fallisce e produce sprechi, inefficienze
in quei casi l’intervento pubblico può essere socialmente desiderabile
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L’analisi dei processi produttivi Il ruolo dello Stato nel processo produttivo è
giustificato da la necessità di garantire regole, sanzioni e mezzi di
scambio che permettano il fluido funzionamento dei mercati
i fallimenti dei mercati nel garantire l’efficienza
l’opportunità di garantire non solo efficienza ma anche equità
l’opportunità di rendere socialmente meno costosi i processi di aggiustamento a eventi traumatici per l’intero sistema economica e potenzialmente portatori di disoccupazione e inflazione
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La distinzione tra micro e macroeconomia L’approccio adottato nel corso è di tipo positivo,
ovvero non è normativo
nell’approccio positivo ci si propone di spiegare il funzionamento del sistema economico
nell’approccio normativo si studiano le possibili riforme, cambiamenti, innovazioni al sistema in essere
Il corso è suddiviso in due parti
la microeconomia si occupa delle decisioni dei singoli individui e delle singole imprese, della formazione dei prezzi nei mercati, dell’efficienza dei mercati
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La distinzione tra micro e macroeconomia la macroeconomia si occupa degli aggregati
economici, del sistema economico nel suo complesso
la determinazione del PIL e la sua crescita
la determinazione del livello generale dei prezzi e dell’inflazione
la determinazione della disoccupazione
la determinazione del tasso di cambio
il ruolo della politica monetaria e della politica fiscale nel garantire crescita, bassa disoccupazione e inflazione
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Il metodo dell’analisi economica L’economia politica ambisce ad essere una
scienza sociale una disciplina che applica metodologie scientifiche
all’analisi dell’organizzazione sociale
Una disciplina diventa una scienza quando elabora conclusioni, previsioni, ipotesi che possano essere verificate l’analisi statistica dei dati economici permette di
giudicare se una teoria economica è coerente con l’evidenza dei dati o, al contrario, è in contraddizione con essi
in questo caso si dice che la teoria è stata falsificata
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Funzioni e grafici Una funzione Y = f(X) rappresenta una operazione
che associa ad ogni elemento di X un solo elemento di Y
una funzione definisce e identifica una relazione tra la variabile Y e la variabile X
Ogni funzione può avere una sua espressione grafica
Ma anche una rappresentazione tabellare dei valori assunti da due variabili in alcune unità di rilevazione identifica una funzione
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Funzioni e grafici
Spese in pubblicità Fatturato 2 46 3 49 6 58 7 61
11 73 12 76
Questa tabella, ovvero la relazione tra pubblicità e fatturato indicata, può essere rappresentata in un grafico
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Spesa in publicità (in migliaia di dollari al mese)
Fatturato (in migliaia di dollari al mese)
1
A
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
40
4649
58
76
B
CD
EF
61
731. Le coppie di valori
della tabella si dispongono tutti su una retta
2. Il carattere distintivo di una retta è di avere una pendenza costante
Un grafico della pubblicità e delle vendite
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Misurazione della pendenza di una retta Anche la relazione presentata dalla tabella
precedente aveva una caratteristica interessante Y e X non sono proporzionali, cioè
tuttavia, esiste una proporzionalità degli incrementi: quando le spese di pubblicità aumentano di 1 il fatturato aumenta di 3, quando aumentano di 3 il fatturato aumenta di 9
in termini analitici Y/X = 3
dove Y è la differenza tra qualsiasi due valori di fatturato e X è la differenza tra i corrispondenti valori di spesa in pubblicità
Y/X si chiama rapporto incrementale
aXY
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Spesa in publicità (in migliaia di dollari al mese)
Fatturato (in migliaia di dollari al mese)
1
A
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
40
4649
58
76
B
CD
EF
61
732. La pendenza di una
retta viene misurata proprio dal rapporto incrementale = Y/X.
3. Prendendo per esempio il punto B e il punto C, Y=58-49=9, X =6-3=3, pendenza =9/3=3
4. Il rapporto incrementale è lo stesso lungo tutta la retta. Prendendo per esempio i punti A e F Y/X= 30/10=3.
Un grafico della pubblicità e delle vendite
1. Deve esistere una qualche relazione tra costanza del rapporto incrementale nella tabella e rappresentazione grafica in forma di retta della relazione tra le due variabili nella retta
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Misurazione della pendenza di una retta Quindi una retta ha
pendenza costante
rapporto incrementale costante
Visto la relazione tra pubblicità e fatturato presentata nella tabellla è così stretta, sarebbe utile sintetizzarla la rappresentazione sintetica della relazione renderebbe
superfluo il ricorso alla tabella
In effetti, esiste una semplice rappresentazione analitica della funzione Fatturato = f(Spesa pub.tà)
Fatturato = 40 + 3·(Spesa pubb.tà)
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Rappresentazione analitica di una retta
In generale, la rappresentazione analitica di una retta è Y = a + b·X
Il parametro a corrisponde all’ordinata del punto di intersezione tra la retta e l’asse verticale
Il parametro b, che moltiplica la variabile X, descrive l’inclinazione della retta ed è pari al rapporto incrementale Y/X
Qualsiasi retta nel piano può essere descritta dalla sua corretta rappresentazione analitica
Qualsiasi relazione funzionale tra due variabili con rapporto incrementale costante può essere sintetizzata dall’equazione di una retta
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(a)
0
Y
X
a
b > 0
b < 0
b = 0
Linee rette con diverse pendenze
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0
Y
X
a < 0
a = 0
a > 0
(b)
Linee rette con diverse intercette verticali
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Le funzioni di più variabili La relazione tra la variabile Y e X può essere
influenzata da altre variabili, per esempio da una variabile Z
In questo caso la funzione diventa Y = f(X,Z)
La nuova funzione può ancora essere rappresentata nel piano cartesiano a due dimensioni sotto l’ipotesi di mantenere invariata la variabile Z
Al variare di Z, la curva che rappresenta la relazione tra Y e X sposta la sua posizione nel piano
Se la variazione di Z provoca un aumento di Y, la curva si sposta in alto, altrimenti in basso
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6
58
C''
C'
C
Luglio
Settembre
Giugno
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Spesa in pubblicità (in migliaia di dollari al mese)
Fatturato (in migliaia di dollari al mese)
Spostamenti della retta delle vendite
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Un incremento di Z provoca un incemento di Y per ogni dato valore di X.
Y
X
C
(a)
C'
Spostamenti di curve e rette
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Un incremento di Z provoca una diminuzione di Y per ogni dato valore di X.
(b)
C
C'
Y
X
Spostamenti di curve e rette
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Le funzioni non lineari
La relazione tra due variabili non è sempre lineare, cioè rappresentabile come una retta
la rappresentazione grafica della relazione potrebbe essere una curva
Lungo una curva il rapporto incrementale varia da punto a punto
Come si fa a misurare la pendenza di una curva in ciascun punto?
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1
A
2 3 4 5 6 7 8 9
40
43
46
49
54
B
CD53
H
Spesa in pubblicità(in migliaia di dollari al mese)
Fatturato (in migliaia di dollari al mese) 2. è la pendenza della
linea retta tangente alla curva nel punto B.
3. Lungo la tangente, quando la spesa in pubblicità passa da 0 a 3 unità (ΔX = 3)
1. La pendenza di questa curva nel punto B . . .
4. Il fatturato passa da 43 a 49 (ΔY= 6). Quindi la pendenza della curva nel punto B è = 6/3 = 2.
La misurazione della pendenza di una curva