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Presenta Un film di Adam Shankman Con John Travolta, Michelle Pfeiffer, Christopher Walken, Zac Efron Queen Latifah e Nikki Blonsky Durata film 117 mins DAL 28 SETTEMBRE AL CINEMA Visita il sito: hairspray.msn.it

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  • Presenta

    Un film di Adam Shankman

    Con John Travolta, Michelle Pfeiffer, Christopher Walken, Zac Efron

    Queen Latifah e Nikki Blonsky

    Durata film 117 mins

    DAL 28 SETTEMBRE AL CINEMA

    Visita il sito: hairspray.msn.it

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    SINOSSI BREVE

    E’ il 1962 e a Baltimora c’è aria di grandi cambiamenti. Edna (John Travolta) è una donna di

    135 kg, strabordante tanto di stazza quanto di personalità, stiratrice e lavandaia è sposata con

    lo stralunato Wilbur (Christopher Walken). La perfida Velma Von Tussle(Michelle Pfeiffer)

    tenta di portarle via il marito, mentre le rispettive figlie Tracy e Amber si sfidano in un

    programma televisivo, il mitico Corny Collin’s Show facendosi notare il più possibile... Ma chi si

    aggiudicherà il titolo di reginetta tra la scatenatissima over size Tracy e la biondissima e

    cattivissima Amber Von Tussle?

    SINOSSI LUNGA

    Edna (John Travolta) è una donna di 135 kg, strabordante tanto di stazza quanto di

    personalità, ha una smisurata acconciatura e un cuore ancora più grande. Stiratrice e lavandaia

    ha una marito Wilbur(Christopher Walken), stralunato e pazzamente innamorato di lei, e una

    figlia Tracy, piuttosto grassa anche lei ma con una grande passione per il ballo. Edna è una

    mamma amorevole e superprotettiva e per questo motivo non perde mai occasione di mettere

    in guardia la figlia che sogna ad occhi aperti ogni giorno guardando il Corny Collins Show, la

    trasmissione televisiva di ballo più alla moda di Baltimora! Ma ciò non basta a fermare Tracy,

    anzi, se c’è una cosa di cui è certa, è che è nata per ballare. E come le dice suo padre Wilbur

    “Provaci! Devi pensare in grande per essere grande.”

    Dopo aver mandato in visibilio tutti quanti al ballo della scuola, Tracy vince inaspettatamente un

    posto nel famoso Corny Collins Show, divenendo all’istante una delle maggiori attrazioni del

    programma. Tutto questo è causa di non poche frustrazioni per la reginetta in carica, Amber

    Von Tussle (Brittany Snow), e soprattutto per la sua fredda e calcolatrice madre, Velma

    (Michelle Pfeiffer) rigida direttrice del canale televisivo WYZT su cui va in onda lo show. La

    non-tanto-allegra vedova Velma Von Tussle è una donna astuta molto bella esteriormente ma

    tremendamente brutta dentro. Ex reginetta di bellezza, la vita per lei è vincere, vincere a tutti i

    costi. E’ così che cerca di portare via il marito alla povera Edna ed è così che gestisce la vita di

    sua figlia, la quale con l’arrivo di Tracy si vede improvvisamente sottratto il suo ruolo da

    protagonista nello show. Ma non è solo il pubblico ad adorare la nuova arrivata.. ancor peggio

    per Amber, anche il suo ragazzo, Link Larkin (Zac Efron), sembra subire il fascino di Tracy.

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    La gara per conquistare la corona di “Miss Teenage Hairspray” diventa così per le due

    agguerrite ragazze una questione sempre più personale.

    La fortuna volterà le spalle a Tracy? Mancherà alla sfida finale di ballo contro Amber, o

    piuttosto, riuscirà ad aggiudicarsi il tanto agognato titolo di reginetta?

    Quando grandi e voluminose pettinature incontrano dei grandi cuori tutto può accadere, come

    succede in questa commedia frizzante, che dimostra come non sia sempre necessario essere

    magri ed in perfetta forma per vincere.

    ****

    Hairspray è un film basato sulla pellicola di culto di John Waters del 1988 e sul famoso e

    acclamatissimo musical di Broadway, vincitore di un Tony Award.

    Hairspray vanta un cast stellare: John Travolta nel ruolo di Edna Turnblad, Michelle Pfeiffer in

    quello di Velma Von Tussle, Christopher Walken nella parte di Wilbur Turnblad, Amanda Bynes

    in quella di Penny Pingleton, James Marsden interpreta Corny Collins e Queen Latifah è

    Motormouth Maybelle; ricordiamo inoltre: Brittany Snow nel ruolo di Amber Von Tussle, Zac

    Efron in quello di Link Larkin, Elijah Kelley nel ruolo di Seaweed e Allison Janney interpreta

    Prudy Pingleton. Nel cast appaiono anche Jerry Stiller, Paul Dooley e per la prima volta sullo

    schermo l’esordiente diciottenne Nikki Blonsky, nel ruolo di Tracy Turnblad.

    Adam Shankman, (Un Ciclone in Casa, The Pacifier- Missione Tata) ha diretto e coreografato

    Hairspray, tratto da una sceneggiatura di Leslie Dixon (Quel Pazzo Venedì-Freaky Friday, Mrs.

    Doubtfire).

    Le musiche sono di Marc Shaiman, vincitore dei premi Emmy, Tony e Grammy e nominato

    cinque volte all’Oscar® (“Hairspray: The Musical,” Insonnia D’Amore, Il Presidente-Una Storia

    D’Amore, South Park: Più Grosso, Più Lungo e Tutto Intero); parole di Scott Wittman, vincitore

    dei premi Tony e Grammy Award, (“Hairspray: The Musical”) e Shaimana. Nella colonna sonora

    del film sono presenti alcune canzoni nuove, create specificatamente per questo adattamento

    cinematografico. Hairspray è tratto dalla sceneggiatura della pellicola del 1988, scritta da John

    Waters, ma anche dal Musical teatrale del 2002, libretto di Mark O’Donnell, Thomas Meehan,

    Musiche di Marc Shaiman, testi di Scott Wittman e Marc Shaiman.

    Il film è prodotto da Craig Zadan e Neil Meron, produttori esecutivi di Chicago, vincitore

  • Page 4

    dell’ Accademy Award® e del Golden Globe, nella categoria Miglior Film; e dei film per la TV

    “Annie,” “Life With Judy Garland: Me and My Shadows,” “Gypsy” e “Cinderella”. Tra i produttori

    esecutivi figurano, inoltre: Bob Shaye e Michael Lynne, Toby Emmerich, Mark Kaufman, Marc

    Shaiman e Scott Wittman, Adam Shankman, Jennifer Gibgot (Step Up, The Pacifier-Missione

    Tata) e Garrett Grant (Il Ritorno della Scatenata Dozzina, The Pacifier-Missione Tata).

    Il Direttore della Fotografia è Bojan Bazelli, ASC (Mr. & Mrs. Smith), scenografie di David

    Gropman, nominato agli Oscar® (Le Regole della Casa del Sidro), montaggio di Michael Tronick,

    A.C.E. (Mr. & Mrs. Smith), costumi di Rita Ryack, nominata agli Oscar® (Il Grinch), arredatore

    Gordon Sim, S.D.S.A., vincitore dell’Academy Award® (Chicago), tecnico del missaggio David

    MacMillan, tre volte vincitore dell’Academy Award® (Apollo 13, Speed, Uomini Veri).

    Hairspray, della New Line Cinema, uscirà negli Stati Uniti il 20 Luglio e in Italia sarà distribuito

    dalla Moviemax a partire dal 28 Settembre 2007.

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    L’ ISPIRAZIONE

    La genesi di Hairspray ha inizio nel 1988, quando il cineasta John Waters insieme alla New Line

    Cinema fanno uscire la versione cinematografica originale di Hairspray. Come per i suoi

    precedenti film, tra cui ricordiamo Pink Flamingos–Fenicotteri Rosa e Polyester, Hairspray è

    scritto, diretto e prodotto dallo stesso Waters. La pellicola ben presto diviene una commedia di

    culto. Nel film recitano l’esordiente Ricki Lake nel ruolo di Tracy Turnblad, Divine (conosciuta

    all’anagrafe come Glen Milstead) nel ruolo della madre Edna, e il veterano Jerry Stiller, che

    interpreta il padre Wilbur. E’ il tipo di storia che solo John Waters avrebbe potuto raccontare e

    il cui cast è stato scelto secondo lo stile bizzarro e inimitabile tipico di questo cineasta.

    “L’ho scritto sul letto, nel mio appartamento nei bassifondi di Baltimora,” racconta Waters.

    “Molto di quello che si vede in questo film l’ho vissuto in prima persona, crescendo a Baltimora,

    all’inizio degli anni ‘60. Vedevo sempre il programma televisivo locale per ragazzi “The Buddy

    Dean Show,” e una volta vi ho anche preso parte. A quei tempi, io, come del resto tutti gli altri

    ragazzini bianchi, ascoltavo la black music. C’erano tre stazioni radiofoniche di musica black.”

    “John ha vissuto sulla sua pelle l’incontro di quelle due culture a Baltimora,” sottolinea Jerry

    Stiller, che nel nuovo film interpreta il ruolo di Mr. Pinky, proprietario del Hefty Hideaway, un

    negozio di vestiti che vende “Vestiti di qualità per ragazze in carne”.

    “Il risultato è una storia che poteva scaturire solo ed esclusivamente dalla sua particolare

    personalità e dalla sua personale visione della vita,” puntualizza Stiller, i cui figli, Amy e Ben, lo

    esortarono ad interpretare il ruolo di Wilbur Turnblad nellla versione del 1988. “John non

    conosce limiti o restrizioni quando si tratta del suo humour, è questo il suo punto forte come

    cineasta. La sua visione della Baltimora del 1962 potrà apparire piuttosto deformata, ma non si

    può certo negare che sia incredibilmente divertente.”

    Waters spiega che questo film rappresenta la visione di una persona bianca del movimento di

    integrazione (si tratta infatti del punto di vista dell’adolescente Tracy Turnblad). “Credo che il

    mio film fosse molto divertente e allo stesso tempo a livello sociale spingeva a redimersi senza

    cadere nella predica morale. La differenza più grande è che nel vero Buddy Dean show non c’è

    mai stata una ragazza grassa. Perciò il personaggio di Tracy è inventato. Secondo me, Tracy, la

    ragazza grassa, rappresenta ogni outsider, mentre il suo sogno di ballare al Corny Collins Show

    simboleggia il sogno di tutti quelli che si scontrano con discriminazioni di ogni sorta.”

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    I sogni di Tracy Turnblad non si sono esauriti con il successo al box office del film di Waters del

    1988. Nel 2002, infatti, per la New Line, ha debuttato a Broadway “Hairspray: The Musical,”

    tratto proprio dal film di Waters, ottenendo immediatamente un notevole successo. Scritto da

    Mark O’Donnell e Thomas Meehan, con le musiche di Marc Shaiman e testi di Scott Wittman e

    Shaiman, “Hairspray: The Musical” è stato nominato a 13 Tony Awards vincendone poi otto, tra

    cui, Miglior Musical, Miglior libretto di un Musical, Migliore Colonna Sonora Originale (Musica e

    Testi), Miglior Attore Protagonista di Musical (Harvey Fierstein), Migliore Attrice Protagonista di

    Musical (Marissa Jaret Winokur), Migliori Costumi (William Ivey Long) e Migliore Regia di un

    Musical (Jack O’Brien).

    Ancora oggi lo show continua ad attrarre il pubblico al Neil Simon Theatre di Broadway e in

    tutto il Nord America, e questo grazie alle sue musiche orecchiabili, ai suoi personaggi simpatici

    e a tematiche come quella del perdente/outsider. In definitiva si tratta di una commedia in

    grado di creare forti emozioni nel pubblico di ogni età. Ma non è tutto, lo show, infatti, è anche

    in procinto di approdare in altri paesi: in Giappone nel luglio 2007 e a Londra nell’Ottobre 2007.

    Per l’attrice Ricki Lake, che nel film originale interpreta Tracy Turnblad, (e che come lo stesso

    Waters e Jerry Stiller, appare in un ruolo cammeo anche nel nuovo film), la storia raccontata da

    John Waters richiama alla mente la fiaba di Cenerentola e non solo in fatto di tematiche ma

    anche a livello personale.

    “E’ stato piuttosto incredibile essere sul set a Toronto il giorno in cui ho girato il mio cammeo,”

    ricorda la Lake. “Sono passati 19 anni dal primo film. E’ surreale pensare che ora sono vecchia

    abbastanza per interpretare la mamma di Tracy! Seriamente, credo che la storia sia ancora

    attuale…sai, le idee di tolleranza e accettazione. E mi piace molto l’idea del perdente che alla

    fine riesce ad avere la meglio. E’ una storia molto positiva sul concetto di rimanere fedeli a sé

    stessi, riuscendo così a realizzare i propri sogni. Come è successo a me. Aver preso parte al film

    originale mi ha aperto tutte le porte e sarò eternamente grata a John Waters per avermi

    scoperta e avermi tolto dall’oscurità, facendomi diventare una stella. Per molti versi, Nikki

    Blonsky indossa oggi le scarpe che io indossai tanto tempo fa, le auguro di avere una carriera

    altrettanto bella e longeva.”

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    LA RE-INVENZIONE

    Oggi, nel 2007, prende forma la terza generazione della storia di John Waters. Ma non si tratta

    né di un remake del film del 1988 né di una versione cinematografica del musical teatrale del

    2002, piuttosto il film rappresenta una re-invenzione basata sullo show di Broadway.

    Nell’autunno del 2004, la New Line Cinema – il filo comune di tutte e tre le produzioni – ha

    arruolato i produttori Craig Zadan e Neil Meron per portare sullo schermo questa nuova

    versione cinematografica, la cui realizzazione ha avuto inizio con la scelta dello sceneggiatore

    Leslie Dixon (Mrs. Doubtfire, Freaky Friday-Quel Pazzo Venerdì). Il duo di produttori è ormai

    veterano del genere del musical: sono stati infatti produttori esecutivi di Chicago, vincitore

    dell’Academy Award® (il primo musical cinematografico a vincere l’ Oscar® come Miglior Film

    dopo 34 anni); hanno inoltre prodotto per la TV “Gypsy,” “Rodgers & Hammerstein’s

    Cinderella,” “Annie,” e “The Music Man.”

    “Tutte e tre le incarnazioni di Hairspray hanno lo stesso DNA in comune, la stessa linea di

    sangue,” spiega Neil Meron. “Sono tutti legati l’uno all’altro, anche se rimango unici nelle loro

    rispettive sensibilità artistiche. Questo film utilizza gli stessi elementi del film originale e li

    combina con l’energia e l’allegria del musical di Broadway, dando vita ad una traduzione

    singolarmente diversa della stessa storia. E’ come avere dei trigemini…non sono

    necessariamente identici, non devono per forza assomigliarsi, ma vengono dalla stessa

    famiglia.”

    “Per tutti noi, la cosa principale era riuscire ad onorare la fonte originale,” spiega Craig Zadan.

    “Che fossero elementi della commedia del film originale, o elementi musicali tratti dallo show di

    Broadway, abbiamo comunque sempre affrontato questo film con grande rispetto e dignità nei

    confronti della storia che John Waters aveva così brillantemente concepito.”

    In seguito la New Line Cinema ed i produttori hanno scelto Adam Shankman come regista.

    Hairspray segna il ritorno alle radici per Shankman. “Questo per me è veramente un sogno

    divenuto realtà, mi sembra di essere tornato a casa,” dichiara Shankman, che ha trascorso la

    prima metà della sua carriera come ballerino e coreografo di successo, per poi dedicarsi alla

    regia di film come The Wedding Planner, I Passi dell’Amore, Un Ciclone in Casa, The Pacifier-

    Missione Tata e Il Ritorno della Scatenata Dozzina, che complessivamente hanno incassato più

    di 600 milioni di dollari.

    “Craig ed io conosciamo Adam da molti anni e lo abbiamo visto diventare un cineasta di

    talento,” spiega Meron. “Quando abbiamo discusso la prima volta sulla possibilità che fosse lui a

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    dirigere il film, lui era molto, molto appassionato. Ci disse che comprendeva questo progetto

    meglio di qualsiasi altra cosa abbia mai fatto nella sua carriera. La storia di Tracy Turnblad, col

    suo spirito indomabile, in qualche modo gli richiamava alla mente alcuni momenti della sua vita

    e il desiderio e la determinazione di lavorare duramente per conseguire il successo. Shankman è

    stato un ballerino professionista inoltre è esperto di musical per il teatro e di film, considerando

    il suo rapporto intrinseco con questo genere di materiale, ha rappresentato la vera forza

    trainante all’interno della produzione.”

    “I film che ho avuto la fortuna di girare come regista, durante gli ultimi anni, non sfruttavano le

    mie doti nel campo del ballo,” spiega Shankman. “Dirgere Hairspray mi ha dato l’opportunità di

    tornare a fare ciò che sentivo di dover fare…e mi è piaciuto davvero molto. Inoltre, sono stato

    contornato da alcune delle persone di maggior talento che abbia mai incontrato. Il cast è ricco

    di talenti ed il loro coraggio nell’accettare di prender parte ad un simile progetto è incredibile.”

    I produttori Craig Zadan e Neil Meron ritengono che la magia di Hairspray derivi dalla

    combinazione dei seguenti elementi: le qualità uniche di Shankman come regista-coreografo, il

    cast stellare di attori veterani e vincitori di numerosi premi e le musiche con dei testi allegri,

    scritti da Marc Shaiman e Scott Wittman, creatori di alcune delle nuove canzoni contenute nella

    colonna sonora del film, (“Ladies Choice” ispirata a Elvis e “Come So Far-Got So Far To Go”,

    cantata da Queen Latifah, Nikki Blonsky, Zac Efron e Elijah Kelley, durante i titoli di coda).

    Marc Shaiman riconosce a John Waters il merito di aver creato una storia senza tempo. “Quello

    che vediamo oggi si basa sulla storia originale di 19 anni fa, ideata da John Waters,” puntualizza

    Shaiman. “L’idea alla base di quella storia è la voglia di realizzare i propri sogni.”

    Shankman aggiunge, “Sono un grandissimo fan dei film di John e del musical di Broadway. E la

    ragione per la quale entrambi abbiano avuto successo è che la storia della ragazza grassa, dalla

    voluminosa acconciatura e con dei grandi sogni, è una favola potente, quale che sia il mezzo

    utilizzato per raccontarla. Perciò, ora, narrare questa storia usando il meglio dei due mondi (il

    cinema e il teatro), offrirà la possibilità ad un pubblico completamente nuovo di vivere allo

    stesso tempo la follia del film originale e la gioia ed esuberanza dello show di Broadway.”

    RE-INTERPRETARE LA TRADIZIONE

    Questa nuova trasposizione di Hairspray non è sprovvista di almeno due elementi che per

    tradizione tutte e tre le versioni hanno in comune: il ruolo di Tracy Turnblad è sempre stato

    interpretato da un’attrice sconosciuta ed il ruolo di Edna Turnblad è sempre stato affidato ad un

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    attore maschio. All’inizio i due personaggi furono interpretati rispettivamente da Ricki Lake e da

    Divine, poi fu il turno di Marissa Winokur e Harvey Fierstein, ed oggi, Nikki Blonsky recita nel

    ruolo di Tracy, mentre John Travolta è Edna.

    “Vieni da Mamma.” Sono state queste le prime parole che John Travolta ha detto a braccia

    spalancate alla protagonista Nikki Blonsky, quando l’ha incontrata per la prima volta nell’agosto

    del 2006.

    “La loro connessione è stata immediata,” ricorda il produttore Neil Meron. “Quel primo incontro

    esemplifica il rapporto che si è poi venuto a creare tra di loro. E’ stato piuttosto sorprendente

    perché era come se queste due persone fossero destinate ad incontrarsi prima o poi. Eravamo

    consci del fatto che stavamo assistendo all’inizio di una delle più grandi relazioni

    cinematografiche ‘madre-figlia’ di tutti i tempi.”

    “Il giorno in cui ho incontrato John Travolta è uno di quelli che non dimenticherò mai,” racconta

    Blonsky, la liceale che lavorava part-time presso un negozio di gelati di Long Island prima di

    ottenere il ruolo da protagonista al fianco di una delle stelle più famose della storia del cinema.

    “Quando ci siamo abbracciati, mi è sembrato di abbracciare la mia vera mamma. Mi ha fatto

    sentire così a mio agio, amata e protetta … proprio come farebbe una mamma.”

    “E’ sicuramente nata una stella ,” dichiara Travolta riguardo alla performance di Blonsky. “Non

    credo che mi rimangerò mai queste parole. Quando vedrete Nikki recitare vi apparirà chiaro che

    possiede la presenza scenica, il talento e il carisma non dissimili da una giovane Barbra

    Streisand o da una Bette Midler. E’ unica nelle sue abilità come quelle due donne lo sono nelle

    loro.”

    La chimica tra Travolta e Blonsky è stata istantanea, il casting di Edna e Tracy Turnblad, invece,

    non è stato altrettanto rapido. Infatti, è stato necessario più di un anno prima che i produttori

    Zadan e Meron riuscissero a convincere Travolta a recitare nel film.

    “John è la più grande stella di musical di questa generazione, ma per un lungo periodo ha avuto

    una serie di reticenze perché era preoccupato di tornare a un genere che lo ha fatto diventare

    una star,” spiega Meron. “Continuava a dire a Craig e a me che se doveva fare un altro musical

    voleva che fosse un progetto fuori dall’ordinario. Beh, noi continuavamo a rispondergli che John

    Travolta nel ruolo di Edna Turnblad sarebbe stato tutt’altro che ordinario.”

    Zadan aggiunge, “Comprensibilmente, John era esitante, per molte ragioni, ma noi

    continuavamo a dirgli che questo era il suo ruolo, che era diverso da tutti i ruoli che aveva

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    interpretato nella sua carriera. John ha sempre continuato a sorprendere il suo pubblico, e gli

    abbiamo spiegato che questa sarebbe stata la sorpresa più grande di tutte.”

    Questa non è stata l’unica volta che Meron e Zadan abbiano proposto a Travolta di recitare in

    un loro musical. Inizialmente speravano che accettasse il ruolo di Billy Flynn in Chicago, ma

    John rifiutò e la parte alla fine andò a Richard Gere.

    “Onestamente, Chicago è stato il primo progetto di musical che ha rappresentato una

    tentazione a tornare a recitare in questo genere, ed ora rimpiango di non averlo fatto,”

    ammette Travolta. “Perciò, Craig e Neil mi dissero che questa volta non gli sarei sfuggito. Mi

    hanno fornito tutti i dettagli su come avevano intenzione di affrontare il progetto e tutte le

    ragioni per le quali era giusto che interpretassi io questo ruolo. Ciò nonostante, per un po’ di

    tempo, mi è stato difficile afferrare il concetto di essere stato per 30 anni un attore protagonista

    e poi essere chiamato ad interpretare una donna grassa di Baltimora. Ma dopo molti, molti

    mesi di indecisione, sono riusciti a convincermi a muovere il sedere di nuovo, ma questa volta

    nei panni di Edna.”

    Per trasformare Travolta in Edna è stato necessario l’aiuto dell’esperto di makeup Tony Gardner

    e del suo talentuoso team di makeup artist e di professionisti di protesi al silicone. Ogni giorno

    per oltre quattro ore, Travolta veniva infilato in una tuta (pesante oltre 12 chili), per aumentare

    la sua corporatura e indossava cinque diverse protesi di silicone (mento e labbro inferiore,

    labbro superiore, guance, collo e solco del seno). In totale, sono stati costruiti tre vestiti (più un

    mezzo vestito di silicone del peso di 28 chili), 11 paia di gambe, nove paia di braccia e oltre 40

    set di protesi facciali.

    Per quanto riguarda il make up giornaliero, Travolta ha avuto un rapporto di amore\odio nei

    confronti del suo personaggio.

    “Essere Edna è stato divertente, ma diventare Edna non lo è stato affatto,” afferma Travolta.

    “Mi è piaciuto l’effetto che il mio aspetto aveva sulle persone quando mi vedevano sul set

    vestito da Edna, ma non mi è piaciuto dover indossare le protesi e la tuta. Era molto scomoda e

    terribilmente calda. Era come indossare sette strati di indumenti molto scomodi, ricordo di aver

    pensato che non avrei mai voluto essere una donna.”

    “Comunque, è stato emozionante vedermi la prima volta vestito da Edna,” afferma. “E’ apparsa

    così dal nulla, era divertente camminare per il set ed essere salutata come Edna…la gente

    sembrava dimenticarsi che ci fossi io lì dentro, da qualche parte; è stato veramente molto

    buffo.”

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    Se non è stato facile per i produttori convincere Travolta ad interpretare Edna, lo è stato ancor

    meno per Adam Shankman riuscire a trovare la ragazza che potesse interpretare Tracy.

    “Ero sempre intenzionato a trovare un’esordiente per il ruolo di Tracy e Neil, Craig e lo studio

    appoggiavano la mia convinzione al 100%”, racconta Shankman. “Era importante, per il film e

    per il ruolo stesso, che chiunque interpretasse Tracy non influenzasse il personaggio con alcun

    bagaglio personale. Non solo ero intenzionato a scegliere una sconosciuta, ma ho insistito

    affinché l’attrice avesse la stessa età del personaggio. Era una imperativo della mia visione di

    questo ruolo. Il pubblico deve vedere questa adolescente grassoccia per la prima volta e

    innamorarsi immediatamente di lei.”

    “Ad ogni modo,” aggiunge Shankman, “Tracy ha un look distintivo. Noi tutti sapevamo che era

    di fondamentale importanza trovare una diciassettenne adorabile, sovrappeso, in grado di

    cantare, ballare, recitare e di misurarsi con attori come John Travolta, Queen Latifah,

    Christopher Walken e Michelle Pfeiffer. Ma ce l’abbiamo fatta!”

    I cineasti hanno affrontato una ricerca estenuante in tutto il mondo, con casting aperti al

    pubblico in Canada, Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti e per l’occasione è stato creato anche

    un sito internet. I produttori hanno visto oltre 1000 ragazze, prima che la scelta ricadesse su

    Nikki Blonsky.

    “Una volta vista l’audizione di Nikki, l’ho inserita immediatamente sulla mia lista,” ricorda

    Shankman. “Aveva l’età giusta, fisicamente era perfetta per la parte, sapeva cantare molto bene

    e mi fece ridere. Era molto sicura di sé ma era anche sensuale in un modo molto piacevole,

    come Tracy. Col procedere del casting vidi molte altre ragazze e molte registrazioni delle loro

    audizioni. Ma continuavo a preferire Nikki. Ne vedevo altre e poi tornavo a vedere il provino di

    Nikki e così via. Poi alla fine, mi sono reso conto che non riuscivo a dimenticare il fatto che

    questa adolescente grassoccia, appartenente alla classe operaia di Long Island avesse in

    comune con l’adolescente grassoccia della classe operaia di Baltimora gli stessi grandi sogni in

    campo artistico. Questi elementi comuni erano così evidenti dal rendere inevitabile che la scelta

    ricadesse su di lei. Poi alla fine, tutti abbiamo riconosciuto il fatto che Nikki era Tracy.”

    Seguirono altri incontri e riunioni tra i cineasti, poi finalmente fu organizzato uno screen test a

    Los Angeles, dove vennero siglati definitivamente gli accordi. Alcuni mesi dopo, Blonsky arrivò

    sul set per iniziare le prove.

  • Page 12

    “Nikki era come una macchina,” racconta ridendo Shankman. “Era una spugna. Era instancabile

    ed ogni mio consiglio non andava mai sprecato. Senza aver mai preso lezioni di ballo e con una

    preparazione teatrale scolastica, Nikki si è letteralmente immersa nel lavoro. E’ impressionante

    quanto velocemente abbia appreso le coreografie. E’ stata talmente brava che tutti gli altri

    ballerini e attori hanno dovuto dare il meglio di sé per starle dietro.”

    “L’unico momento in cui è stato presente il cast intero è stata una riunione ed una prova di

    canto in agosto,” racconta il compositore\paroliere e produttore esecutivo Marc Shaiman.

    “L’energia e l’eccitazione in quella stanza erano palpabili e contagiose. E’ stato emozionante ed

    eccitante vedere questo incredibile e variegato gruppo di grandi talenti, in grado di cimentarsi

    nel ballo, nel canto e nella recitazione, tutti riuniti nella stessa stanza. Lì in mezzo abbiamo visto

    nascere Nikki come Tracy. E’ stata un’esperienza incredibilmente commovente e

    indimenticabile.”

    “Far parte di un gruppo del genere, durante quella riunione, mi ha fatto venire le lacrime agli

    occhi,” racconta il co-produttore esecutivo Scott Wittman. “Vedere Nikki vicino a tutti quegli

    incredibili attori, quel giorno, mi ha reso il suo più grande fan.”

    “Sono immensamente grata ad Adam,” afferma Nikki Blonsky. “Credo sia stato il mio angelo

    custode e che abbia vegliato su di me durante tutto il tempo in cui stavo vivendo il mio sogno.

    In molte occasioni mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Sentirgli dire che stavo facendo un

    buon lavoro è stata una delle esperienze più gratificanti della mia vita. Mi ha reso la ragazza più

    felice della terra, e avrà sempre un posto nel mio cuore….sempre.”

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    IL CASTING NON FINISCE QUI …

    La stella del cinema John Travolta e l’esordiente Nikki Blonsky sono stati solo i primi due attori

    ad essere scelti per far parte di quello che poi è diventato un cast veramente stellare. In

    Hairspray, infatti, balla e canta un gruppo di talenti senza precedenti: alcuni dei più grandi nomi

    di Hollywood ma anche esordienti giovani e di grande talento.

    Per i personaggi di Motormouth Maybelle e dell’astuta Velma Von Tussle, i cineasti sono tornati

    immediatamente sulle attrici che avevano scelto per prime: Queen Latifah e Michelle Pfeiffer.

    Entrambe sono grandi stelle, oltre che delle donne bellissime e… biondissime grazie alle

    voluminose parrucche indossate nel film.

    “Diventare bionda mi ha fatto scoprire un’altro lato di me stessa,” racconta sorridendo Latifah.

    “Si tratta di una parte di me che non conoscevo. Voglio dire, mi ero già fatta schiarire i capelli

    ma non gli avevo mai avuti così platino prima di allora…è stato divertente…mi sono sentita

    come un supereroe con tutti quei capelli. Mi sono sentita potente.”

    Latifah ha accettato il lavoro senza neanche leggere la sceneggiatura, ma solo sulla base delle

    sue precedenti collaborazioni con il regista\coreografo Adam Shankman (Un Ciclone in Casa) ed

    i produttori di Hairspray Craig Zadan e Neil Meron, che sono anche stati i produttori esecutivi di

    Chicago, film per il quale Latifah ha ottenuto un Oscar®, un Golden Globe ed è stata nominata

    al SAG Award nella categoria Migliore Attrice non Protagonista, per il ruolo di Mama Morton. “Mi

    sono fidata della loro esperienza ed ero sicura che avrebbero mantenuto le loro promesse…e

    così è stato,” racconta.

    Per Latifah, interpretare Motormouth Maybelle è stato molto toccante a livello personale, il tutto

    poi è culminato con la commovente performance di “I Know Where I’ve Been.”

    “Maybelle ed io amiamo entrambe la musica e comprendiamo l’impatto che essa può avere sulla

    vita delle persone,” spiega. “La musica può darti l’energia per cambiare e i cambiamenti

    possono verificarsi, qualche volta però è necessario fare qualcosa in più. Ecco perché la marcia

    di protesta nel film ha un significato speciale per me. Non solo perché ho avuto la possibilità di

    cantare una splendida canzone scritta da Marc Shaiman e Scott Wittman, ma anche perché ho

    sentito che lo spirito di mia madre era lì con me. Lei era un’insegnate delle superiori ed era una

    fonte di ispirazione sia per i suoi studenti che per i suoi figli. Lei incoraggiava molto i ragazzi e

    tutti noi, cercando di convincerci che il mondo era nostro se lo volevamo. Credo che Maybelle

    sia lo stesso tipo di donna. Vede i suoi figli e i suoi amici come una forza molto potente per il

  • Page 14

    futuro ed è convinta che ci sia sempre una vita da vivere e che sia necessario avere la volontà e

    le capacità di trovarla. E’ questo che fanno i ragazzi in questo film…e lo fanno attraverso la

    musica.”

    Non è certo né la musica né tanto meno la voglia di cambiare ciò che determina le azioni del

    personaggio della dirigente del canale televisivo, la non-tanto allegra vedova Velma Von Tussle,

    interpretata da Michelle Pfeiffer, (tre nomination agli Academy Award®, tra cui quella per il ruolo

    della cantante Suzie Diamond, in I Favolosi Baker).

    “Velma è una donna sull’orlo del baratro,” spiega il regista\co-coreografo Adam Shankman.

    “Per l’ex-reginetta di bellezza, la vita è ancora vincere, vincere a tutti i costi. E’ così che dirige il

    canale televisivo e così gestisce anche la sua vita e quella di sua figlia Amber. E’ una donna

    molto bella esteriormente ma orrendamente brutta dentro.”

    “Come grandissimo fan di Michelle, soprattutto per il suo lavoro in Batman Returns e in I

    Favolosi Baker, sapevo che era in grado di gestire sia gli elementi della commedia che quelli del

    canto,” spiega Shankman. “Non c’era dubbio, comunque, che avesse, un compito molto difficile

    nel dover interpretare il cattivo di turno, che essenzialmente è una grande razzista. Michelle, ad

    ogni modo, ha affrontato il ruolo con uno stile ineguagliabile, con energia e impegno. Non ha

    mai cercato di sfuggire a Velma e alla suo essere così orribile…Ha affrontato la situazione e ha

    tenuto duro.”

    “Credo che chiamarla ‘il cattivo’ sia più che giusto,” afferma ridendo Pfeiffer. “All’inizio ero

    piuttosto riluttante ad interpretarla. Non sapevo bene come affrontare un personaggio così

    odioso. In ogni scena tentavo di renderla più umana e qualche volta proprio non era possibile.

    Ecco perché devo ringraziare Adam. Mi è stato di grande aiuto e mi ha fatto sempre sentire di

    avere tutto sotto controllo, perchè lui aveva tutto il quadro in mente. E’ stato sempre molto

    generoso durante le prove, si accertava che mi sentissi a mio agio nel canto e ogni volta che

    mettevo in discussione le mie motivazioni, Adam diceva semplicemente ‘Tesoro! E’ una

    commedia musicale!’ E così riuscivo ad essere Velma.”

    Pfeiffer ammette che cantare e ballare sia stato molto più impegnativo di qualsiasi altra cosa

    abbia fatto in Grease 2 o I Favolosi Baker. “Le canzoni stesse sono molto difficoltose,” dice. “Mi

    è stato difficile trovare spazio per l’interpretazione perchè le melodie sono così veloci che a

    mala pena riesci a prendere fiato. Una volta superata la fase ‘Oh mio dio, in cosa mi sono

    cacciata’ è stato veramente divertente tornare a cantare. Ed il numero ‘Miss Baltimore Crabs’ mi

    ha spinto oltre i miei limiti, perché erano tante le cose su cui dovevo concentrarmi

  • Page 15

    simultaneamente. Ma Brittany (Brittany Snow, che interpreta la figlia di Velma, Amber) e tutte

    le fantastiche e giovani ballerine mi hanno veramente aiutata a tirarmi su di spirito. Il loro

    entusiasmo e la loro inesauribile energia sono stati contagiosi e mi è piaciuto lavorare con

    ognuna di loro.”

    “Credo che il pubblico rimarrà sbalordito dalla simpatia di Michelle in questo film,” afferma

    Shankman.

    Un ‘altro colpo di fortuna del casting è stato Christopher Walken, un attore conosciuto

    principalmente per le sue pluri-premiate performance principalmente in film drammatici (in cui

    spesso interpreta il cattivo di turno). Non tutti sanno che Walken è originario del Queens e

    canta e balla da quando è bambino. Da ragazzo è stato nel coro di molti musical e compagnie

    teatrali itineranti e per due anni ha recitato in “West Side Story.”

    “Ho fatto molti musical fino a quasi 30 anni di età,” spiega Walken. “Poi ho ottenuto un lavoro

    in una commedia dove dovevo solo recitare ed in seguito ho lavorato nel cinema, è così che è

    iniziata la mia carriera. E’ accaduto tutto per caso.”

    Ma non è stato per caso che il nome di Walken sia venuto proprio da John Travolta, che ha

    spiegato ai cineasti che Wilbur non fosse solo un ruolo per un grande attore, ma anche per un

    buon attore in grado di cantare e ballare. Fortunatamente essi conoscevano bene il passato di

    Walken come interprete di musical, lo ricordiamo ad esempio in Spiccioli Dal Cielo e più

    recentemente nell’apparizione come ballerino nel video musicale diretto da Spike Jonze,

    “Weapon of Choice.”

    “Il suggerimento di John di chiamare Chris è stato fantastico,” afferma il produttore Craig

    Zadan. “E’ il tipo di artista versatile di cui avevamo bisogno per il personaggio di Wilbur, ed

    essendo un grande ballerino, Adam Shankman ha avuto la possibilità di allungare il numero di

    ballo ‘Timeless to Me.’ Nello show di Broadway si tratta solamente di una canzone cantata da

    Wilbur ed Edna, ma Adam ha creato uno straordinario numero di ballo e canto, che è diventato

    uno dei pezzi forti del film.”

    “Chris Walken è una sorpresa continua,” afferma Shankman. “E’ intelligente, originale, e

    sempre pieno di sorprese. Ha reso il suo personaggio molto più insolito. Lui e John erano così

    impegnati e presi dalla loro ‘relazione’ che quasi arrivavamo a credere che si amassero come

    marito e moglie. Perciò nella creazione della coreografia di ‘Timeless to Me,’ sapevo di avere a

    disposizione due dei migliori talenti nel campo dei musical cinematografici, in grado di imparare

    i passi ed aiutarmi a mostrare la grandezza dell’amore tra Wilbur e Edna. Un amore

  • Page 16

    profondamente romantico. E’ tutto piuttosto surreale ma la loro performance lo ha reso uno dei

    momenti più teneri del film.”

    Un’altra sorpresa che i cineasti avevano di riserva era la rivelazione che l’attore James Marsden,

    che interpreta Cyclops nei tre film blockbuster di X-Men, abbia notevoli doti canore. Marsden è

    al suo debutto nei musical, interpreta il ruolo di Corny Collins, il presentatore dello show.

    Hairspray, non rappresenta la prima volta in cui Marsden si è esibito nel canto a livello

    professionale. Durante la stagione 2001-2002, ha recitato in 12 episodi del telefilm per la tv

    “Ally McBeal”, in cui cantava (che per coincidenza è prodotto proprio dal marito di Michelle

    Pfeiffer, David E. Kelley). Alcuni anni dopo, Marsden è stato scelto per prestare la voce nel

    jingle della pubblicità del profumo Lovely di Sarah Jessica Parker, (la cui musica, sempre per

    coincidenza, era prodotta e arrangiata dal compositore e paroliere di Hairspray, Marc Shaiman).

    “Marc e Scott (Wittman) sono miei amici da un paio di anni, come anche Neil Meron, ” spiega

    Marsden. “Sapevano che ero in cerca di un progetto come questo da qualche anno. Spesso mi

    dicevano, ‘Metti da parte i supereroi e canta!’ Perciò quando seppero di questo film, mi dissero

    che c’era un bel ruolo per me, poi tutto è venuto da sé e il resto è storia.”

    “Adam ha una visione così cinematografica. Voleva che tutti questi personaggi così

    apparentemente folli sembrassero reali,” spiega Marsden.

    “Non avevo mai pensato a Jimmy per Corny Collins,” ammette Shankman. “Poi vidi 30 secondi

    di registrazione in cui si esibiva come cantante in ‘Ally McBeal’ e dissi al direttore del casting ‘E’

    lui…è il mio giovane Dick Clark…è il mio Corny.’”

    Oltre che nel numero musicale “Hairspray”, Marsden si esibisce anche nella canzone “Nicest

    Kids in Town”.

    I più simpatici, durante le riprese sono stati sicuramente i ragazzi scelti per interpretare il

    rubacuori della scuola Link Larkin (Zac Efron), la migliore amica di Tracy, Penny Pingleton

    (Amanda Bynes), la figlia di Velma, Amber Von Tussle (Brittany Snow) e i due figli di

    Motormouth Maybelle, Seaweed (Elijah Kelley) e la piccola Inez (Taylor Parks). Durante l’ultimo

    anno, Efron, Bynes, Snow, Kelley e Parks hanno visto le proprie carriere spiccare il volo,

    Hairspray rappresenta per loro il culmine del successo.

    Efron, conosciuto per la performance, lo scorso anno, nei panni di Troy Bolton in “High School

    Musical,” racconta le sue impressioni il giorno in cui per la prima volta lo hanno fisicamente

    trasformato per interpretare il suo personaggio.

  • Page 17

    “Tutto sembrava accadere così velocemente,” spiega Efron. “Sono entrato nella roulotte del

    parrucchiere come me stesso e ne sono uscito con i capelli neri come l’ebano, corti e tirati

    indietro con il gel. Gli ho detto, ‘State scherzando?’ Vi giuro che ho avuto una specie di crisi di

    identità per tutto il giorno. Non riuscivo a guardarmi allo specchio perché avevo paura di chi o

    cosa mi avrebbe guardato dallo specchio. E’ stato uno shock, ma poi finalmente mi sono

    abituato e mi sono detto che sarei stato forte nel ruolo di Link, e che il nuovo taglio di capelli

    era solo l’inizio.”

    Efron racconta che non è stato facile abituarsi ai due mesi di prove di canto e ballo. “Per ‘High

    School Musical,’ abbiamo provato una settimana e mezza e abbiamo girato il film intero in sei

    settimane. E’ meno del tempo che ci è voluto per le sole prove di ‘Hairspray.’ Perciò, sì, è stato

    molto faticoso e diverso da qualsiasi cosa abbia mai fatto. Adam e gli assistenti coreografi, però,

    ci hanno fatto comprendere quanto siano importanti le prove, perchè una volta iniziate le

    riprese non ci sarebbe stato più tempo. E’ stata una lezione importante…comunque, importante

    davvero.”

    Per Amanda Bynes, che ha iniziato a lavorare nell’industria cinematografica all’età di 10 anni e

    che a 12 era già la più giovane artista a presentare il suo personale show di varietà,

    l’opportunità di poter essere in un musical come Hairspray era veramente irrinunciabile.

    “Oh, volevo così tanto interpretare questa parte,” racconta Bynes. “Penny è un personaggio così

    fantastico. Nella storia lei cambia radicalmente e per un attore è così divertente quando il tuo

    personaggio passa dall’essere poco attraente ad apparire così magnificamente affascinante,

    come succede a Penny. Amo i musical e sono cresciuta facendo quanti più musical e commedie

    possibile, perchè far ridere la gente per me è la cosa più divertente del mondo.”

    Bynes ricorda il giorno in cui recitava in una scena insieme a John Travolta e Christopher

    Walken: “Ero così eccitata,” racconta. “Ero così eccitata che ho chiamato i miei genitori e gli ho

    detto che avrei voluto che fossero lì per vedermi. John e Chris sono stati così gentili, per una

    come me che adora i film, loro sono delle grandissime star. Lavorare in Hairspray probabilmente

    è stata uno dei più grandi regali che potessi ricevere.”

    La madre di Penny, Prudy Pingleton, è interpretata dall’attrice, vincitrice dell’Emmy, Allison

    Janney. Janney è stata invitata ad unirsi al cast dai suoi amici Marc Shaiman e Scott Wittman ed

    ha apprezzato l’opportunità di interpretare un personaggio così conservatore.

    “Prudy Pingleton, dice Janney, “non è molto felice della direzione verso cui sta andando la

    società ed è molto protettiva nei riguardi di sua figlia. Ma il ruolo è stato così divertente, perchè

  • Page 18

    è tutto così esagerato. Non mi è stato difficile entrare nel personaggio di Prudy. Indossare quei

    vestiti, la parrucca e gli occhiali, per non menzionare il fatto di dover portare sempre con me

    una Bibbia! Mi piace interpretare dei personaggi un po’ repressi, perciò ho apprezzato molto

    questo ruolo.”

    Prudy è uno dei pochi personaggi principali che non canta né balla nel film. Janney ha

    apprezzato la libertà di improvvisare che il regista Adam Shankman le ha lasciato. “Diciamo solo

    che ci sono un paio di battute che credo diventeranno memorabili,” aggiunge Janney, ridendo.

    Brittany Snow continua a passare dai ruoli drammatici in telefilm come “Nip/Tuck” e “Law and

    Order: SVU” alle commedie per il grande schermo come Il Mio Ragazzo è un Bastardo e

    Hairspray. Nel ruolo di Amber Von Tussle, Snow ha creato una versione unica e memorabile del

    leggendario personaggio.

    “E’ stato fantastico interpretare Amber,” afferma Snow. “Oltre alla stupefacente acconciatura,

    al trucco e ai costumi, il personaggio di Amber è così eccessivo nei suoi comportamenti che un

    attore potrebbe diventare pazzo ad interpretarla. Voglio dire, all’apparenza è tutta rose e fiori, è

    tranquilla e perfetta…proprio come la madre…..e pensa che tutti gli altri siano degli imbecilli. Ma

    è questa la parte divertente: è lei l’imbecille. Non ha idea di cosa sia il mondo reale…proprio

    come la madre. Amber è una di quelle mele che non sono certo cadute molto lontane

    dall’albero della madre.”

    Snow spiega che ha sempre avuto una passione per gli anni ‘60, epoca in cui è ambientato lo

    show televisivo “American Dreams”, al quale ha partecipato per tre stagioni. “Sin da piccola,

    sono sempre stata molto affascinata dagli anni sessanta,” confessa. “Ricordo che per il mio

    ottavo compleanno, abbiamo fatto una festa in piscina il cui tema era proprio gli anni ‘60.

    Bridget Bardot è sempre stata un’icona per me e la moda di allora era così nuova, originale e

    colorata. La gente si sforzava di avere un bell’aspetto e di vestirsi bene, soprattutto all’inizio e a

    metà anni sessanta, perciò una delle cose divertenti del ruolo di Amber è stato il fatto di

    potermi vestire in quel modo per tre mesi di fila.”

    Diversamente da Efron, Elijah Kelley è stata felicissima del nuovo taglio di capelli, necessario

    per poter interpretare il ruolo di Seaweed. “Mio dio, adoravo i miei capelli,” dice Kelley. “Le

    onde dei miei capelli erano una bomba. Ho fatto molte ricerche per quanto riguarda il look dei

    ragazzi a quei tempi, i loro capelli erano lisci e uniformi”.

    Kelley parla della sua performance nel suo numero distintivo, “Run and Tell That,”: “Quella che

    canto è una canzone favolosa,” dice Kelley. “Questa canzone trasporta il pubblico in un viaggio

  • Page 19

    all’interno del mondo dei ragazzi di colore…inizia nella stanza di detenzione per poi spostarsi

    sullo scuolabus, fino ad arrivare al negozio di dischi di Maybelle. Perciò le mie ricerche sui

    Temptations e James Brown sono state utili perchè Adam lo ha coreografato in maniera così

    autentica. E’ un numero molto energico…al pubblico piacerà!”

    La tredicenne Taylor Parks interpreta Little Inez, la figlia di Maybelle e sorella di Seaweed.

    Parks ha fatto delle ricerche per il suo ruolo e non solo per quanto riguarda i vestiti e la musica.

    Ha passato giorni su Internet studiando l’integrazione, la segregazione e le battaglie per i diritti

    civili.

    “Ho sempre tenuto in un angolo della mia mente quello che avevo appreso nelle miei ricerche,

    mentre imparavo le coreografie e le canzoni: Credo mi abbia aiutato ad esprimere non solo

    l’allegria della musica di quei tempi ma anche lo spirito delle persone che hanno fatto sì che

    quei grandi cambiamenti potessero realizzarsi. Credo sia il motivo per cui Hairspray è così

    divertente…per il finale felice del film e per il finale felice nella vita reale.”

    IL LOOK DI HAIRSPRAY

    Creare l’universo visivo degli anni ’60 è stato un compito monumentale, affidato al team dello

    scenografo David Gropman, alla costumista Rita Ryack e alla parrucchiera Judi Cooper-Sealy.

    Tutti loro hanno preso ispirazione dal genio di John Waters… e non solo: hanno anche fatto

    parecchi compiti a casa.

    “La prima cosa che ho fatto è stata guardare l’originale Hairspray,” confessa Gropman.

    “Bisognava iniziare da lì. E’ la fonte di tutto il materiale, la genesi di tutta la storia. Perciò ancor

    prima di iniziare il mio intenso lavoro alla New York Picture Collection e ben prima di andare a

    Baltimora, ho visto il film di John. E’ una pellicola splendida con scenografie favolose e non

    nascondo di aver utilizzato un paio di dettagli, ho messo un paio di cose qui e lì, che fungono

    anche da citazione e da legame con il primo film: il mio modo di rendere omaggio al film

    originale.”

    Gropman e il suo team di art director, scenografi, decoratori, costumisti e falegnami erano

    responsabili del look fisico di ogni teatro di posa e delle location del film, dagli interni ristretti

    dello scuolabus di “Run and Tell That” al costosissimo set delle strade di Baltimora, che fa da

    sfondo a “Good Morning Baltimore” e a “Welcome to the Sixties,” due dei numeri più importanti

    del film.

  • Page 20

    “Senza dubbio, la strada è stata la sfida più grande per l’art department,” racconta Gropman.

    “Abbiamo convertito 60 moderne facciate di negozi, cambiato la segnaletica adattandola al

    1962, riempito le strade di automobili dell’epoca e chiuso un incrocio a tre strade di uno dei

    quartieri più trafficati di Toronto, per quasi due settimane.”

    Come molti altri cineasti e designer, Gropman ha iniziato la sua carriera come designer di set

    teatrali, tuttavia Hairspray segna il suo debutto nell’ambito dei musical. “E’ stato come lavorare

    a teatro o in un musical teatrale, con le lunghe prove e il fatto di vedere molti dei numeri

    coreografici ancor prima che iniziasse la costruzione dei set. Vedere il modo in cui Adam stava

    coreografando e allestendo i diversi numeri mi ha dato la possibilità di conoscere in anticipo un

    gran numero di dettagli che potevo utilizzare nel design, per migliorare i set e farli funzionare

    ancor meglio, secondo la visione di Adam di ogni singola scena, canzone e ballo.”

    Gropman puntualizza che il regista Shankman ha chiarito sin dall'inizio il fatto che non volesse

    che il film assomigliasse in nessun modo a qualsiasi show di Broadway. “Adam non voleva che

    sembrasse teatrale o esagerato in nessun modo,” dice Gropman. “Voleva una Baltimora del

    1962 molto realistica e credo abbia ottenuto ciò che voleva. Sia che fossero i colori della stanza

    di Tracy o l’esterno della loro casa, tutto era simile al ’62. La scuola di Tracy è una scuola vera,

    che ha aperto nel 1962, il retro dei Turnblad è un set dettagliato su scala naturale e lo studio

    televisivo della WYZT abbonda di telecamere, microfoni e luci dell’inizio degli anni ‘60. E’ stato

    molto divertente perché mi sono trovato a combinare tutte le discipline che ho studiato per

    anni.”

    Come succede in ogni collaborazione cinematografica, Gropman, come scenografo, ha lavorato

    a stretto contato con la costumista nominata all’Oscar®, Rita Ryack. In effetti, i due avevano già

    lavorato insieme in La Macchia Umana. Ryack, che è laureata alla Yale School of Drama con

    un Masters in Design, ha trascorso molti anni nei circoli teatrali di New York e ha avuto la

    fortuna di curare il design di alcuni musical di Broadway, tra cui, “My One and Only,” per cui ha

    ricevuto una nomination ai Tony Award nel 1983 per i Migliori Costumi.

    “Ho lottato per avere questo lavoro,” racconta Ryack. “Sono ossessionata dai musical teatrali da

    quando avevo 4 anni. Adoro il genio di Marc Shaiman e Scott Wittman e amo il film originale di

    John Waters. Mi ha dato forza come artista e come persona. Mi sono sentita affermata dal suo

    lavoro. Prende l’anarchia e la mette sullo schermo con grande coraggio attraverso i colori.

    Questa per me, è vera ispirazione e volevo tanto far parte della sua tradizione”.

  • Page 21

    Come Gropman, Ryack e il suo staff hanno passato molte ore studiando i diversi stili e i vestiti

    dell’epoca, sfogliando vecchie riviste come Look, Life e Ebony, guardando vecchi film,

    telegiornali, programmi televisivi e facendo estenuanti ricerche in tutta Los Angeles.

    La parrucchiera e creatrice di parrucche Judi Cooper-Sealy si è concentrata molto su vari

    materiali di ricerca, come le foto negli annuari scolastici degli anni ’60. “E’ prima di tutto una

    commedia sulle cose grandi, perciò abbiamo deciso di darci dentro con le dimensioni delle

    acconciature, per rendere tutto più divertente,” racconta Cooper-Sealy. “Ma non ci siamo spinti

    troppo oltre per non renderlo poco credibile. Le ragazze e le donne a quei tempi avevano grandi

    capigliature e sperimentavano molto le nuove pettinature.”

    Cooper-Sealy racconta che gestire tutte le parrucche e le diverse acconciature è stata una delle

    sfide più grandi. “Certe volte avevamo 300 comparse, 150 ballerini di fila e tutti i nostri attori

    principali e i ballerini sul set nello stesso momento,” racconta. “Nessuno in questo film è

    sfuggito dalla sedia del parrucchiere, ogni singolo giorno di riprese. La parrucca in stile

    Liberace1 di Jerry Stiller, quella bionda, grande e tondeggiante di Maybelle, il look del terzetto

    dei Dynamites o la treccia di Penny: ogni persona che appare sullo schermo ha passato

    parecchio tempo sulla sedia del parrucchiere.’”

    LA FAMIGLIA DI HAIRSPRAY

    Perseguire i propri sogni, impegnarsi per cambiare la società, sono tutti temi ricorrenti in

    Hairspray, tuttavia il film si concentra soprattutto sul valore della famiglia. Che siano i

    Turnblads, gli Stubbs, i Von Tussles o i Pingletons, questa pellicola sottolinea ripetutamente

    l’importanza della famiglia nella vita di ogni persona.

    Questo senso della famiglia può essere esteso anche agli stessi filmmaker: ricordiamo infatti la

    lunga amicizia tra i produttori Neil Meron e Craig Zadan, quella tra il compositore Marc Shaiman

    e il paroliere Scott Wittman (quando Zadan diresse a Broadway “Up In One” nel 1979, il suo

    direttore musicale era il diciannovenne Marc Shaiman). Shaiman, Wittman e il regista

    \coreografo Adam Shankman sono amici da oltre 20 anni. Ma in tutto ciò il miglior esempio è

    rappresentato dal rapporto familiare tra Shankman e la sua aiuto-coreografa e regista della

    seconda unità Anne “Mama” Fletcher. I due amici si sono incontrati nel 1990, quando entrambi

    ballavano nella cerimonia della notte degli Oscar di quell’anno e da allora sono diventati amici e

    collaboratori.

    1 N.d.t Pianista americano noto per il suo stile esuberante

  • Page 22

    “Dopo esserci conosciuti durante gli Oscar, Mama è diventata la mia assistente,” dice

    Shankman. “Quando poi mi sono dedicato alla regia, lei si è occupata delle coreografie al mio

    posto. Poi ha diretto il suo primo film, Step Up, di cui io sono il produttore. Perciò è stato

    fantastico osservarci a vicenda mentre facevamo entrambi carriera.”

    “Con Adam lavoriamo insieme e ci conosciamo da talmente tanto tempo che abbiamo sviluppato

    un nostro linguaggio personale, che gli altri non capiscono,” spiega ridendo Fletcher. “Per

    Hairspray, siamo tornati a fare quello che facciamo così bene insieme e abbiamo compreso

    quanto siamo fortunati ad aver avuto questa opportunità.”

    Fletcher sottolinea il fatto che questo film rappresenta “l’anima stessa” di Adam Shankman. “Se

    qualcuno dovesse chiedermi, ‘Qual’è il carattere distintivo di Adam come coreografo?,’ sarebbe

    questo film,” e aggiunge, “Hairspray è essenzialmente tutto ciò che Adam è come persona e

    come artista. Se dovessi scegliere un genere, un’idea, una canzone, un musical, una parola per

    descrivere il suo stile, direi Hairspray.”

    Fletcher descrive come le prove di questo film siano state un circo a tre piste. E afferma di non

    aver mai visto Shankman coreografare tanto velocemente e senza sforzo come è accaduto in

    Hairspray.

    “Era come una macchina,” spiega Fletcher. “E’ stato incredibile assistere alla genesi delle nostre

    prove. E’ iniziato con Adam e me, poi i nostri due assistenti coreografi Joey Pizzi e Jamal

    Sims e l’aiuto coreografo Zach Woodlee ci hanno raggiunto nello studio. Hanno iniziato ad

    imparare i passi e le sequenze, a quel punto quando i ballerini e il cast principale sono arrivati a

    Toronto, ognuno di noi conosceva il suo compito. Adam ha sovrinteso il tutto, saltava

    letteralmente da una stanza all’altra. Mentre io lavoravo con Michelle Pfeiffer in una stanza,

    Jamal era nella porta accanto con i Detention Kids, Joey intanto lavorava con John e

    Christopher al loro duetto, e Zach magari era giù nell’ingresso che lavorava con Nikki. E’ stato

    un programma da incubo, ma è stato molto divertente per tutti noi perchè ci muovevamo ogni

    giorno, per tutto il giorno, e lo abbiamo fatto per circa sei settimane prima di iniziare le riprese.”

    “E’ stato un periodo piuttosto folle,” aggiunge Shankman. “E’ stato creativo e divertente, sono

    questi i momenti in cui sono più felice.”

    Shankman e Fletcher sono entrambi d’accordo nell’affermare che se c’è un momento in

    Hairspray che caratterizza l’esperienza collettiva di tutti coloro che hanno partecipato al film, è

    sicuramente il finale del film, “You Can’t Stop the Beat.”

  • Page 23

    “Okay, deve essere la canzone più lunga di tutta la storia dei musical, ma probabilmente è una

    delle migliori coreografie che Adam abbia mai fatto,” afferma Fletcher. “Sono così fiera di lui per

    quel numero. Ci sono così tanti elementi in esso, tutto il cast principale si esibisce in quel

    numero e molti intrecci della storia dovevano risolversi durante quel pazzo spettacolo televisivo,

    ma Adam lo ha mantenuto credibile, logico e incredibilmente divertente.”

    “Si, direi che ‘You Can’t Stop the Beat’ è probabilmente il mio numero preferito del film,”

    afferma Shankman, “per quello che la musica mi ha spinto a fare. La musica e le parole sono

    così potenti, piene di gioia e emozione, fanno da filo conduttore a tutto il film. E’ anche un

    grande esempio della reale collaborazione e dell’impegno di ogni reparto, ogni ballerino, ogni

    attore che abbia lavorato in questo progetto, e sono grato a tutti loro.

    E aggiunge, “Adoro nella maniera più assoluta il finale per la sua veridicità e per il suo humour.

    E’ la celebrazione del potere dei sogni di un’adolescente. E chi è che non ama un finale felice?”

  • Page 24

    IL CAST

    JOHN TRAVOLTA (Edna Turnblad)

    John Travolta ha ricevuto due nomination agli Academy Award®, l’ultima per la sua avvincente

    interpretazione nel ruolo del killer, in Pulp Fiction, diretto da Quentin Tarantino. Per questo

    stesso ruolo ha ottenuto nomination ai BAFTA ed ai Golden Globe, inoltre, è stato nominato

    Miglior Attore dalla Los Angeles Film Critics Association.

    Travolta ha ricevuto ottime critiche per la sua interpretazione del Mafioso - produttore

    cinematografico nella commedia Get Shorty, grazie alla quale ha vinto un Golden Globe come

    Miglior Attore. Nel 1998 Travolta è stato insignito del premio Britannia Award conferitogli dalla

    British Academy of Film and Television Arts; nello stesso anno, ha ricevuto il Lifetime

    Achievement Award del Chicago Film Festival. Travolta, inoltre, ha vinto il prestigioso premio

    Alan J. Pakula Award della US Broadcast Critics Association per la sua interpretazione in A Civil

    Action, tratto dall’omonimo libro best-seller e diretto da Steve Zailian; Inoltre ha ricevuto

    un’altra nomination ai Golden Globe per I Colori della Vittoria, del regista Mike Nichols, nel film

    recitano anche Emma Thompson e Billy Bob Thornton.

    In passato ha recitato in alcuni dei film più celebri della nostra generazione, tra cui quello per

    cui ha ottenuto le sue prime nomination agli Oscar® ed ai Golden Globe: si tratta niente di

    meno che del blockbuster La Febbre del Sabato Sera, che negli anni ’70 ha lanciato il fenomeno

    della disco music. In seguito, è stato il protagonista della versione per il grande schermo del

    celebre e longevo musical Grease e del film di successo Urban Cowboy, una pellicola che ha

    creato una serie di tendenze nell’ambito della cultura popolare. Tra gli altri film da lui

    interpretati ricordiamo i thriller diretti da Brian DePalma Carrie- Lo Sguardo di Satana e Blowout,

    la commedia di successo Senti Chi Parla, di Heckerling e Michael, di Nora Ephron. In seguito,

    Travolta ha recitato in Phenomenon , per poi passare al ruolo d’azione nel film campione di

    incassi Nome In Codice:Broken Arrow, di John Woo. E’ apparso come protagonista in Face/Off ,

    accanto a Nicholas Cage e in La Figlia del Generale, insieme a Madeline Stowe. Recentemente,

    Travolta è tornato ad interpretare il ruolo di Chili Palmer nel sequel di Get Shorty dal titolo Be

    Cool. Inoltre, è stato il protagonista, insieme a Scarlett Johansson, dell’acclamato film

    indipendente Una Canzone per Bobby Long, presentato al Festival del Cinema di Venezia, dove

    sia il film che Travolta hanno riscosso critiche lusinghiere.

    Tra i suoi film più recenti ricordiamo l’action-thriller Squadra 49, con Joaquin Phoenix, The

    Punisher, versione cinematografica del celebre fumetto, la pellicola drammatica Basic, per la

  • Page 25

    regia di John McTiernan, il thriller psicologico Unico Testimone, diretto da Harold Becker, il film

    d’azione Codice:Swordfish, con Halle Berry e Hugh Jackman, diretto da Dominic Sena, il

    fantascientifico Battaglia Per La Terra, tratto dal romanzo best- seller di L. Ron Hubbard, e

    Lonely Hearts, dove recita al fianco di James Gandolfini e Salma Hayek.

    Travolta, più recentemente, ha recitato nella commedia campione di incassi al box office

    "Svalvolati On the Road" e prossimamente lavorerà al fianco di Robin Williams e Kelly Preston in

    "Old Dogs."

    MICHELLE PFEIFFER (Velma Von Tussle)

    Michelle Pfeiffer ha ricevuto tre nomination agli Academy Award® come Miglior Attrice, una delle

    quali per la sua interpretazione nel ruolo di Lurene Hallett, la casalinga di Dallas di Due

    Sconosciuti un Destino, e l’altra per la performance della cantante sexy Suzie Diamond in I

    Favolosi Baker. La sua terza nomination, nella categoria Miglior Attrice non Protagonista, arriva

    grazie al ruolo di Madame de Tourvel in Le Relazioni Pericolose.

    Pfeiffer ha vinto un Golden Globe sempre per I Favolisi Baker ed ha avuto diverse nomination

    ai Golden Globe per film come L’Età dell’Innocenza, Due Sconosciuti un Destino, Paura D’Amare,

    La Casa Russia e Una Vedova Allegra Ma non Troppo.

    Pfeiffer apparirà nella film della Paramount Pictures, dal titolo Stardust, tratto dal libro fantasy

    dello scrittore Neil Gaiman e che sarà diretto da Matthew Vaughn. In questa pellicola, Michelle

    Pfeiffer interpreta il ruolo della strega cattiva “Lamia”, si tratta infatti di una fiaba in vecchio

    stile ambientata nell’antica Inghilterra. Nel cast appaiono anche Claire Danes, Robert DeNiro,

    Sienna Miller, Rupert Everett e Ricky Gervais.

    Nel 2003, Michelle Pfeifer ha prestato la voce nel film animato della Dreamworks Sinbad: La

    Legenda Dei Sette Mari, insieme ai colleghi Brad Pitt, Catherine Zeta-Jones e Joseph Fiennes.

    Nel 2002, ha ottenuto una nomination agli Screen Actors Guild per il ruolo di Ingrid Magnusson,

    la madre omicida in White Oleander, della Warner Brothers.

    Nel 2001, ha recitato nel film di successo di critica Mi Chiamo Sam, al fianco di Sean Penn. Nel

    2000, è stata la protagonista, insieme ad Harrison Ford, del blockbuster Le Verità Nascoste.

    Pfeiffer si impone all’attenzione del pubblico grazie alla sua bellezza e al suo stile ammaliante

    nei panni della moglie di Tony Montana, interpretato da Al Pacino, in Scarface. Da allora è

    divenuta una delle attrici più rispettate dell’industria cinematografica, rivelandosi anche una

    delle star più redditizie ai box office di tutto il mondo. Ha recitato al fianco di stelle del cinema

    del calibro di Bruce Willis, George Clooney, Robert Redford, Jack Nicholson e Sean Connery.

  • Page 26

    Pfeiffer, inoltre, è apparsa in ruoli da protagonista in Storia di Noi Due, Sogno di una Notte di

    Mezza Estate, Un Giorno Per Caso, A Gillian Per il Suo Compleanno, Qualcosa Di Personale,

    Pensieri Pericolosi, Wolf- La Belva è Fuori, Batman Returns, Le Streghe di Eastwick, Tequila

    Connection, Sweet Liberty- La Dolce Indipendenza e Ladyhawke.

    CHRISTOPHER WALKEN (Wilbur Turnblad)

    E’ il 1978 l’anno in cui Christopher Walken vince l’Academy Award® come Miglior Attore non

    Protagonista per la straordinaria interpretazione nel film Il Cacciatore, di Michael Cimino; grazie

    a questo stesso ruolo ha ottenuto anche un New York Film Critic's Circle Award ed una

    nomination ai Golden Globe. In seguito, nel 2002, Walken è stato nominato agli Academy

    Award® come Miglior Attore non Protagonista ed ha vinto un BAFTA ed un SAG per la sua

    performance in Prova a Prendermi di Steven Spielberg, con Leonardo DiCaprio e Tom Hanks.

    La carriera cinematografica di Walken spicca il volo grazie all’indimenticabile ruolo di "Duane

    Hall," fratello del personaggio interpretato da Diane Keaton in Io & Annie, di Woody Allen,

    vincitore dell’Oscar® come Miglior Film. Da allora, Walken è apparso in oltre 50 pellicole, tra cui

    Spiccioli Dal Cielo di Herbert Ross, (nomination agli Oscar®); La Zona Morta di David

    Cronenberg, tratto dal libro di Stephen King; A Distanza Ravvicinata di James Foley, dove recita

    al fianco di Sean Penn; Biloxi Blues–Frenesie… Militari di Mike Nichols, tratto dalla commedia di

    Neil Simon; King of New York di Abel Ferrara; la commedia I Perfetti Innamorati di Joe Roth,

    con Julia Roberts, Billy Crystal e John Cusack; e Man on Fire di Tony Scott, con Denzel

    Washington. Di recente lo abbiamo visto nella commedia di successo 2 Single a Nozze, al

    fianco di Owen Wilson e Vince Vaughn; nel musical corale Romance and Cigarettes di John

    Turturro; e nel drammatico Dietro L’Angolo, con Michael Caine.

    Presto, lo vedremo anche nella commedia Balls of Fury, dove recita insieme a Dan Fogler.

    Walken è riuscito a creare alcuni dei personaggi più memorabili della storia del cinema,

    apparendo in ruoli secondari o in celebri cammeo, nei panni di personaggi come: "Vincent

    Coccotti" in Una Vita Al Massimo di Tony Scott; "Captain Koons" in Pulp Fiction di Quentin

    Tarantino, "Carlo Bartolucci" in Suicide Kings; "Il Cavaliere senza Testa" in Sleepy Hollow di

    Tim Burton; e l’uomo d’affari "Max Shreck," in Batman Returns di Tim Burton.

    Walken ha iniziato a recitare e a ballare sin da piccolo. Ha frequentato i corsi di ballo della

    Professional Children's School di Manhattan, in seguito è apparso in molte commedie e musical

    teatrali. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Clarence Derwent Award per la sua performance

  • Page 27

    nella produzione di Broadway di The Lion in Winter; un Obie Award per The Seagull; un Theatre

    World Award per The Rose Tattoo; e nel 1997 ha vinto il premio Susan Stein Shiva Award per il

    suo lavoro con il Joseph Papp's Public Theatre. Nell’autunno del 1999, ha recitato nell’

    adattamento teatrale di The Dead di James Joyce. Nell’estate del 2001, Christopher è apparso

    insieme a Meryl Streep nel revival di The Seagull di Chekhov, per la regia di Mike Nichols, al

    New York Shakespeare Festival.

    In ambito televisivo, a partire dal 1990, Walken ha presentato sei memorabili e divertentissime

    puntate del Saturday Night Live ed ha regalato una performance indimenticabile ed ipnotizzante

    nel video musicale diretto da Spike Jonze della canzone dei Fat Boy Slim dal titolo “Weapon of

    Choice.”

    AMANDA BYNES (Penny Pingleton)

    E’ nata e cresciuta in California, ha iniziato la sua carriera ad un campo scuola per attori. Viene

    scoperta durante un’esibizione a Los Angeles e in seguito viene scelta per far parte della

    trasmissione del Nickelodeon dal titolo All That. Dopo una sola stagione, riceve una nomination

    ai Cable Ace Award del 1997.

    Bynes lavora ininterrottamente dall’età di 10 anni; ha incantato il pubblico nella commedia di

    successo Big Fat Liar. Una Grossa Bugia A Hollywood, con Frankie Muniz. Nella primavera del

    2003, Bynes ha recitato nel suo primo ruolo da protagonista nel film di successo Una Ragazza e

    il Suo Sogno, con Colin Firth e Kelly Preston. Nella primavera del 2004, ha prestato la sua voce

    nel film animato Robots e di recente ha recitato nella commedia She’s The Man , della

    Dreamworks.

    E’ conosciuta per il suo stile audace. Ha riscosso grande successo all’interno dei programmi del

    Nickelodeon lavorando nella trasmissione All That per ben quattro stagioni. All’età di 12 anni,

    Bynes è diventata la più giovane artista che abbia mai presentato il suo personale show di

    varietà: il The Amanda Show, per il quale ha vinto per quattro anni di seguito il Favorite

    Television Actress, nell’ambito del premio Nickelodeon's Kids' Choice Awards. Nel 2003 e 2004,

    ha vinto il premio Kids' Choice Award per Una Ragazza e il Suo Sogno. Nel 2003, Bynes è

    apparsa sulla copertina di Vanity Fair. E’ stata nominata ai Teen Choice Awards nel 2003 e nel

    2005.

  • Page 28

    JAMES MARSDEN (Corny Collins)

    James Marsden ha dimostrato una strabiliante versatilità in una lunga serie di film,

    costruendosi, in poco tempo, una reputazione più che apprezzabile a Hollywood.

    Marsden, prossimamente, apparirà in Enchanted, di Kevin Lima, distribuito dalla Disney,

    insieme a Susan Sarandon, Amy Adams, Idina Menzel e Patrick Dempsey. Enchanted è una

    fiaba romantica, che unisce live action e animazione in CGI, e che sarà sugli schermi a partire

    dal 21 Novembre del 2007.

    Marsden al momento è impegnato nella produzione di 27 Dresses, una commedia romantica

    della Fox 2000 e Spyglass Entertainment. Il film parla di una giovane donna, interpretata da

    Katherine Heigl, che finisce sempre col fare la damigella d’onore, ma mai la sposa. Marsden

    interpreta colui che si innamora della ragazza e che la porterà finalmente all’altare. La Fox farà

    uscire il film nel gennaio o nel febbraio del 2008.

    Marsden recentemente è apparso in Superman Returns, del regista Bryan Singer. Marsden

    interpreta 'Richard White,' parente del Direttore del Daily Planet Perry White e nuovo rivale in

    amore di Superman. Nel cast del film appaiono anche Kevin Spacey, Kate Bosworth, Brandon

    Routh e Frank Langella.

    Marsden di recente ha recitato in X-Men: Conflitto Finale, per la regia di Brett Ratner. Marsden è

    poi tornato a vestire i panni di 'Scott Summers/Ciclope' nel sequel del film, tratti dalla serie di

    fumetti della Marvel.

    Presto uscirà anche The Alibi: Il Film narra la storia di 'Ray Elliott' (Steve Coogan) il quale

    gestisce un’attività di successo il cui scopo è fornire alibi a uomini e donne che tradiscono il

    proprio partner. Marsden interpreta 'Wendall Hatch,' un uomo che uccide la propria fidanzata

    durante un weekend di vacanza clandestino. Nel cast appaiono Selma Blair, John Leguizamo e

    Rebecca Romijn.

    Di recente è apparso nel dramma romantico di Nick Cassavetes "Le Pagine della Nostra Vita"

    con Rachel McAdams, James Garner, Gena Rowlands, Joan Allen, e Ryan Gosling; in "Heights"

    di Merchant Ivory, con Glenn Close e Elizabeth Banks; e nei blockbuster "X-Men" e "X-Men 2"

    con Patrick Stewart, Rebecca Romijn, Halle Berry, Famke Janssen, Anna Paquin e Ian McKellen.

    Lo ricordiamo anche nel thriller della MGM Generazione Perfetta con Katie Holmes e Nick Stahl;

    in 10th and Wolf; in Gossip di Davis Guggenheim, film drammatico della Warner Bros., in cui

    recita al fianco di Kate Hudson; in 24th Day di Tony Piccirillo; nella commedia della New Line

    Le Insolite Sospette con Mena Suvari e Marley Shelton, per la regia di Francine McDougall; in

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    Interstate 60 con Gary Oldman, Chris Cooper, Ann Margaret, Amy Smart e Christopher Lloyd. In

    ambito televisivo ha recitato nel ruolo di 'Glen Floy' nell’ultima stagione della serie "Ally McBeal",

    vincitrice dell’Emmy.

    Marsden al momento vive a Los Angeles con sua moglie e due bambini.

    QUEEN LATIFAH (Motormouth Maybelle)

    Dotata di stile e sostanza, Queen Latifah è divenuta col tempo un’artista poliedrica. E’ musicista,

    attrice per il grande e il piccolo schermo, presidente di un’etichetta discografica, autrice e

    imprenditrice. Latifah ha semplicemente fatto di tutto e non sembra pronta a rallentare la sua

    inarrestabile marcia.

    Latifah ha ottenuto un successo straordinario ad Hollywood durante gli ultimi anni, divenendo la

    prima artista hip hop a possedere la stella nella Hollywood Walk of Fame, la cerimonia è

    avvenuta il 4 gennaio del 2006. Ha ricevuto una nomination agli Oscar® nella categoria Miglior

    Attrice non Protagonista, una nomination ai Golden Globe e agli SAG Award, oltre alle critiche

    entusiastiche, per l’interpretazione di Mama Morton in Chicago, della Miramax, (i produttori

    esecutivi sono Craig Zadan e Neil Meron, gli stessi di Hairspray). Dopo Chicago, Latifah ha

    recitato nel grande successo di botteghino della Disney, Un Ciclone in Casa, di cui è anche

    produttrice esecutiva, film diretto dallo stesso regista di Hairspray, Adam Shankman.

    Più recentemente, Latifah ha mandato in visibilio la critica nel film della HBO “Life Support,” in

    cui recita e di cui è produttrice esecutiva. In questo film drammatico ispirato a una storia vera,

    interpreta il ruolo di una madre che supera la sua dipendenza dal crack per diventare un

    modello positivo ed un’attivista nella lotta all’AIDS all’interno della comunità nera.

    Tra i suo più recenti successi ricordiamo: L’Ultima Vacanza di Wayne Wang, in cui recita insieme

    a LL Cool J, e Vero Come La Finzione di Marc Forster, dove appare al fianco di Emma

    Thompson e Dustin Hoffman. Ha prestato la voce nel film animato L’Era Glaciale 2, (è proprio

    lei il Mammoth Wooly). Ha recitato nel film Beauty Shop, per la MGM (spin-off di Barbershop),

    che lei stessa ha prodotto. Al momento, è impegnata nelle riprese di Mad Money con Diane

    Keaton e Katie Holmes.

    Molte persone si accontenterebbero di recitare in più film, Queen Latifah, invece non lo ha

    ritenuto sufficiente. Nel 2004, infatti, è tornata sulla scena musicale con un nuovo album, in cui

  • Page 30

    dimostra ancora una volta il suo talento come cantate. Si è unita al produttore Arif Mardin,

    vincitore di un Grammy Award, ed a Ron Fair ed insieme hanno pubblicato il suo primo album

    vocale, intitolato Queen Latifah – The Dana Owens Album, che le ha fatto ottenere una

    nomination ai Grammy. L’album di platino è una collezione di cover classiche scelte e

    interpretate dalla stessa Queen Latifah. Come Latifah ha ben dimostrato sia in Kiss (1998) che

    in Chicago (2002), nella performance che le ha fatto ottenere una nomination agli Oscar®, il suo

    talento musicale è impressionante tanto quanto quello per la recitazione.

    Queen Latifah è anche una dei rapper più rispettati dell’industria. Dal rivoluzionario debutto nel

    1989 con All Hail the Queen, che ha fissato dei nuovi standard per tutte le rapper donne, fino

    ad arrivare alle sue più coraggiose incursioni nell’R&B, Latifah continua a ridefinire ciò che una

    donna dovrebbe essere all’interno dell’industria discografica. Ha ottenuto quattro nomination ai

    Grammy ed ha vinto un Grammy Award nel 1994.

    Flavor Unit Entertainment è il nome della sua società di produzione, che dirige insieme al socio

    Shakim Compere. La società con base nel New Jersey, si sta velocemente imponendo come una

    delle più importanti case di produzione nel panorama dell’industria cinematografica. Insieme i

    due soci sono stati i produttori esecutivi del successo di box office Un Ciclone In Casa, a cui ha

    fatto seguito Beauty Shop della MGM. Inoltre hanno prodotto The Cookout insieme alla Lion’s

    Gate.

    Latifah non è certo sconosciuta al pubblico del piccolo schermo. La sua prima serie televisiva,

    “Living Single,” ha avuto grande successo. Dal piccolo schermo, Latifah è poi passata a recitare

    per il cinema dove le sue doti di attrice le hanno fatto guadagnare lo status di attrice

    protagonista.

    Dal suo debutto nel 1991 in Jungle Fever di Spike Lee la sua carriera ha letteralmente spiccato

    il volo. Ha recitato in Set it Off-Farsi Notare, che le ha fatto ottenere una nomination agli Spirit

    Award, nella categoria Migliore Attrice ed è apparsa insieme a Holly Hunter e Danny DeVito

    nell’acclamato Kiss. Nel 1999, l’abbiamo vista ne Il Collezionista di Ossa per la regia di Philip

    Noyce, con Denzel Washington. Nel 2002, ha condiviso la scena con Taye Diggs e Sanaa

    Latham in Brown Sugar, della Fox Searchlight.

    Queen Latifah è una persona molto rigorosa nel raggiungimento dell’eccellenza, come appare

    evidente dai premi che ha ricevuto sia in campo cinematografico che musicale. E’ una donna

    che si preoccupa sinceramente per gli altri, come dimostra ill tempo e il denaro che ha donato

    alle organizzazioni caritatevoli. Ogni anno, Queen Latifah co-presiede la Lancelot H. Owens

  • Page 31

    Scholarship Foundation, Inc., fondata da sua madre, Rita Owens, per rendere omaggio alla

    memoria del figlio; la fondazione si occupa di fornire borse di studio agli studenti più meritevoli

    ma con limitate risorse economiche.

    BRITTANY SNOW (Amber Von Tussle)

    Brittany Snow è una delle attrici più intelligenti e affascinanti che si sono imposte sulla scena

    negli ultimi anni. Di recente ha ultimato le riprese del film indipendente Finding Amanda, dove

    recita con Matthew Broderick; inoltre è apparsa in un ruolo da protagonista nella pellicola della

    Screen Gems dal titolo Prom Night. Ha da poco completato le riprese del film indipendente On

    the Doll, dove interpreta una giovane prostituta di Los Angeles; il film è diretto dal regista di

    video musicali Thomas Mignone.

    Snow è apparsa nel film della FOX Il Mio Ragazzo è Un Bastardo, che ha segnato il suo primo

    ruolo da protagonista. Ha fatto il suo debutto nel film di grande successo di botteghino The

    Pacifier- Missione Tata della Disney, dove recita al fianco di Vin Diesel. Snow ha recitato più

    volte nel ruolo della ragazza neo-nazista di Matt, nell’ultima stagione di “Nip/Tuck”, della FOX.

    Nativa di Tampa, Florida, Snow ha iniziato la sua carriera prestando la voce in numerosi

    commercial. Si è esibita a teatro in“Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat.”

    In Tv ha recitato come protagonista nel drammatico “Guiding Light.” Nei weekend era solita

    viaggiare dalla Florida a New York City, dove lo show veniva registrato. In ambito televisivo la

    ricordiamo anche in: “Safe Harbor,” “Sea Quest DSV”, nella puntata pilota di “Murphy’s Dozen”

    e nella serie “American Dreams”, della NBC.

    ZAC EFRON (Link Larkin)

    Zac Efron ha lavorato sia in Tv che nel cinema, imponendosi come uno dei migliori giovani

    talenti di Hollywood, la sua carriera continua ad evolvere con progetti sempre più eccitanti e

    stimolanti. Nell’agosto del 2006, Efron ha vinto due Teen Choice Awards (per la sua

    performance in “High School Musical”). Efron si è sempre diviso tra il grande ed il piccolo

    schermo, catturando l’attenzione del pubblico e divenendo la stella di “High School Musical”,

    serie del Disney Channel, vincitrice dell’Emmy Award. Tornerà nei panni di Troy Bolton, capitano

    della squadra di basketball, anche in “High School Musical 2,” che debutterà sul Disney Channel

    nell’agosto del 2007. In ambito televisivo lo ricordiamo anche nella serie della WB

    “Summerland” ; in “The Suite Life of Zack & Cody,” “ER,” “The Guardian” e “C.S.I. Miami.”

  • Page 32

    Inoltre, Efron ha recitato a teatro nel musical “Gypsy” ed è apparso in produzioni come “Peter

    Pan,” “Mame,” “La Piccola Bottega Degli Orrori” e “The Music Man.” E’ nativo della California

    del Nord, al momento risiede a Los Angeles. Ama il surf, lo skateboard, giocare ai video game

    ed uscire con gli amici. Sta riportando a nuovo due macchine, una Delorean ed una Mustang

    decappottabile del ‘65, entrambe ereditate dal nonno.

    ELIJAH KELLEY (Seaweed)

    Elijah Kelley ha interpretato il ruolo di “DJ,” lo studente macho ma introverso in Ti Va di Ballare?

    della New Line Cinema, in cui recitano anche Antonio Banderas e Alfre Woodard.

    Kelley è nato a LaGrange, Georgia, ed è cresciuto con la passione per la recitazione, il canto e la

    musica. Nel giugno del 2004 Kelley si è trasferito a Los Angeles per perseguire il suo sogno di

    diventare attore, accompagnato dai genitori, che si sono lasciati tutto quanto alle spalle pur di

    aiutarlo nella sua carriera. Ha ottenuto diversi ruoli in ambito televisivo, in Tutti Odiano Chris,

    Numbers e The Shield. Inoltre recita nel ruolo di “Leroy Wright” nel film Heavens Fall , nel cast

    ricordiamo anche David Strathairn, Timothy Hutton e Leelee Sobieski, questo film è uscito nel

    Texas al South by Southwest Film Festival nel marzo del 2006.

    Oltre a recitare, Kelley ama cantare, scrivere e comporre musica, giocare a basketball e a

    tennis. Risiede a Los Angeles.

    ALLISON JANNEY (Prudy Pingleton)

    Allison Janney è un’attrice capace di grande versatilità, sia in ruoli cinematografici, che televisivi

    e teatrali.

    Al momento Janney sta ultimando le riprese di Juno di Jason Reitman, con Jennifer Garner e

    Jason Bateman. Inoltre, ha appena terminato di girare Margaret di Kenneth Lonergan, con Matt

    Damon e Anna Paquin.

    Janney nel 2006 ha ricevuto una nomination agli Independent Spirit Award Come Miglior

    Attrice non Protagonista per Our Very Own, che ha debuttato lo scorso anno al Los Angeles Film

    Festival. Inoltre, è apparsa nei film indipendenti Solstizio D’Inverno, Kidnapped-Il Rapimento, la

    cui premiere è stata celebrata al Sundance Film Festival ed in Jim Di Picadilly, proiettato al

    Tribeca Film Festival.

    Precedentemente è apparsa in Strangers with Candy ed ha prestato la voce nella commedia

    animata della Dreamworks’ La gang Del Bosco, (è la voce di è ‘Gladys’). Janney ha recitato

  • Page 33

    insieme a Meryl Streep in The Hours, (nomination ai SAG Award). Ma la ricordiamo anche in

    American Beauty, film vincitore dell’Academy Award (per cui ha vinto un premio SAG Award);

    Alla Ricerca Di Nemo; Betty Love, How to Deal, Bella Da Morire, 10 Cose che Odio Di Te, I

    Colori Della Vittoria, Tempesta Di Ghiaccio, Celebrity, Sei Giorni Sette Notti, L’Oggetto Del Mio

    Desiderio e Big Night.

    Janney probabilmente è meglio conosciuta per il suo ruolo da protagonista nei panni di CJ

    Cregg nella pluripremiata serie della NBC “The West Wing.” Ha vinto ben quattro SAG Awards e

    quattro Emmy per queste serie ed ha ottenuto una nomination ai Golden Globe per quattro anni

    di seguito.

    Janney non è certo estranea al teatro. Mentre studiava recitazione al Kenyon College in Ohio

    fece un’audizione per Paul Newman, ottenendo la parte. Poco dopo, Newman e sua moglie

    Joanne Woodward suggerirono che studiasse alla Neighborhood Playhouse di New York. Seguì il

    loro consiglio ed infatti poco dopo ricevette una nomination ai Tony Award e vinse l’ Outer

    Critics Circle Award e il Drama Desk Award come Migliore Attrice non Protagonista per la sua

    performance a Broadway in “Uno sguardo Dal Ponte” di Arthur Miller. Inoltre, ha recitato nella

    produzione del New York Public Theater di “La Bisbetica Domata,” che faceva parte della

    rassegna “Shakespeare in the Park”.

    JERRY STILLER (Mr. Pinky)

    Grazie al ruolo di Frank Costanza in “Seinfeld,” nel 1997, Jerry Stiller ha ottenuto la nomination

    agli Emmy Award e l’anno successivo il premio American Comedy Award. Per nove anni ha

    recitato nel ruolo di “Arthur”, nella serie di successo della CBS, “King of Queens.”

    Jerry e sua moglie, Anne Meara hanno fatto parte del gruppo musicale The Compass Players (in

    seguito rinominato Second City). Poi come Stiller e Meara, si sono esibiti al David Gordon's

    Phase II nel Greenwich Village. In seguito hanno suonato al Max Gordon's Blue Angel e al The

    Village Vanguard. Hanno girato il paese suonando per i Mr. Kelly’s, i The Hungry i, i

    Crescendo, i Flamingo e per The Sands, hanno lavorato con Count Basie, le Supremes, Billy

    Eckstine e Diahann Carroll. Anne e Jerry si sono esibiti al The Establishment di Londra, e sono

    apparsi 36 volte al “The Ed Sullivan Show.”

  • Page 34

    Stiller ha fatto il suo debutto in “The Silver Whistle” con Burgess Meredith. Hambleton e Norris

    Houghton lo hanno scelto per recitare al Phoenix Theatre, dove è apparso in “The Golden

    Apple” ed in seguito in “Coriolanous” di John Houseman. E’ tornato a lavorare per Houseman

    allo Stratford Festival.

    A Broadway è apparso in “Hurlyburly,” per la regia di Mike Nichols, “The Ritz,” “Passione,” “The

    Golden Apple,” “Unexpected Guests,” “Three Men on a Horse” (con Tony Randall e Jack

    Klugman), “What's Wrong with This Picture?” e “The Three Sisters.”

    Ha recitato nel ruolo di Dogberry in “Molto Rumore Per Nulla”, con Kevin Kline e Blythe Danner.

    Al Lincoln Center, Jerry è apparso in “Prairie Du Chien” di David Mamet, per la regia di Greg

    Mosher. Stiller ha interpretato Nathan Detroit in “Guys and Dolls,” il primo musical prodotto

    pres