whitemagazine nr.0
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WhiteMagazine Nr.0TRANSCRIPT
white magazine
The winTer issue
Una carrellata storica degli eventi salienti degli ultimi anni. White si conferma come uno dei saloni più sperimentali e innovativi del panorama italiano.
White Magazine narrerà gli eventi attraverso i protagonisti che grazie alle loro passioni ne costruiscono
sempre più la storia.
whiTe magazine
Team White Magazine
Art director: Enza Morello
Fotografi: Matteo Cherubino, Alberto Segramora, Flavio Mancinelli.
WHITE organized by M.seventy srlvia Giovanni Prati 9
20145 MilanoItalia
Indice:
PresentazionePhilip Colbert aka “The Rodnik band”
Outfit HommeWhite Hunting Surface to Air
Kid’s wear e WhiteWhite and Vogue Introduce
Outfit donnaMasssimo Alba
KitonOutfit KidsArea BeautyArt 4 energy
La moda sta variando volto, quale secondo lei potrebbe essere l’atteggiamento più opportuno da adottare in un periodo
di cambiamento così radicale dettato dai nuovi media?
Il cambiamento è molto grosso e importante, una vera e propria rivoluzione.
Di questo noi dobbiamo prenderne tutti atto, ma anche essere consapevoli che la moda deve
rimanere emozione ed immagine, quindi spero che si trovi un giusto equilibrio, che tuteli la
forza della moda che è l’emozione....
Sostenere i giovani è qualcosa che molti si propongono di fare, ma che spesso sopratutto in un paese come il nostro
si riesce difficilmente a portare avanti. All’edizione di Settembre appena trascorsa
ha portato uno degli stilisti più alternativi della scena internazionale. Cos’è che l’ha
spinta ad una decisione così fuori dal coro? Si è vero in pochi aiutano i giovani e anzi chi dice di aiutarli talvolta li sfrutta, usandone il talento senza scambio equo. Il nostro dna è sempre stato diverso, forse per un motivo semplicissimo: anche noi siamo giovani. I giovani sono il futuro, non capisco proprio
chi non crede e non investe in loro. Penso che qualcosa cambierà a breve, perché i ragazzi di oggi usano i nuovi mezzi di comunicazione in modo fantastico, credo proprio che sia venuto il momento “Dei giovani”, anzi ne sono certo!!!
...Se potesse recuperare qualcosa dal passato
riferito al mondo della moda, cosa le piacerebbe maggiormente riportare in
vita? E del presente cosa le piace?
Del passato, devo ammettere, riporterei tante cose; l’emozione che la moda trasmetteva,
mia madre è una designer e sono cresciuto in questo ambiente, lavoravano divertendosi, i loro lavori lo dimostravano, veniva fuori la creatività. Ora è tutto molto piatto, molto
basato sul quadro economico, prima si sognava e si realizzava, adesso si programma a tavolino.
La moda non può essere programmata, deve partire da dentro, deve essere un’emozione
capace poi di essere trasmessa. La grande cosa che sta succedendo oggi è la democratizzazione
di questo mondo, la globalizzazione della comunicazione credo aggregherà i giovani ad
avere coraggio per esprimersi e a far uscire il loro talento.
Massimilano Bizzi
Abbiamo chiesto una serie di domande al presidente White per avere una visione d’insieme su ciò che muove uno dei saloni più importanti della moda italiana.
whiTe magazine
Presentazione
inTervisTa . PhiliP colberT aka “The rodnik band”
whiTe magazine
Philip Colbert: Ho creato la mia band sia per scuotere le anime che per testare un nuovo approccio di marketing applicato alla moda. Sono sempre stato ispirato da diversi artisti quali Marcel Duchamp, che si interrogava spesso su diversi argomenti e cercava di fare
le cose in maniera diversa. Credo sia arrivato il momento di dare una scossa al modo di
presentarsi, il campo della moda necessita di approcci differenti. Tutto questo si traduce anche nei miei vestiti con chiari rimandi
all’arte di Picasso, Duchamp, Magritte e De Chirico. Mi piace l’idea che The Rodnik Band veicoli la moda attraverso tre forme di media
diversi (arte, moda e musica).Penso che il futuro della creatività si nasconda
dietro la creazione di nuovi linguaggi che oltrepassino i generi e creino nuovi concetti.
...Morethanlove: Il tuo lavoro è stato presentato al White Club, un’associazione creata con lo
scopo di dar rilievo a stilisti di talento, quanto questo sostegno ha influenzato il tuo lavoro?
Cosa ne pensi di questa iniziativa?
Philip Colbert: Il White Club è un grande progetto che mi ha dato molte possibilità. È una grande piattaforma per giovani marchi che aiuta a mostrare il loro lavoro ai buyers e alla stampa, oltretutto è un posto dove poter
incontrare grandi aziende con cui cominciare collaborazioni di lavoro.
...Morethanlove: Quanto dell’ambiente in cui
sei cresciuto è rimasto nel bagaglio
whiTe come Palcoscenico Per l’invenTore delle fashion band
PhiliP colberTFashion designer
The Rodnik band potrebbe non dire molto agli appassionati di musica, ma nel mondo
della moda è riconosciuto come uno dei primi designer ad utilizzare nuovi strumenti per
veicolare passerelle, negozi interattivi, moda, attraverso un gruppo musicale. Philip Colbert,
creatore della band e stilista, ha di recente cominciato una collaborazione con OVS
Industry grazie all’associazione no profit White Club che ha dato supporto al suo lancio nel
mondo dei grandi brand....
Morethanlove: Il tuo modo di interpretare la moda è partito in maniera molto originale rispetto ai classici canoni, sei partito creando una fashion band, un guerrilla marketing per promuoverti in maniera diversa? O un segnale di provocazione per scuotere le anime fashion?
“La storia si crea da sé, pian piano, seguendo il flusso delle sensazioni interiori.”
inTervisTa . PhiliP colberT aka “The rodnik band”
whiTe magazine
di memorie visive e cosa di queste riutilizzi nell’approccio creativo?
Philip Colbert: Sento il mio lavoro molto “British” nel modo di essere. Ci sono molti riferimenti al vecchio stile inglese nei miei
progetti. Questi sono direttamente collegati con lo humor inglese, con la comicità “slap stick”
di Monty python, con le fantastiche avventure dei Beatles, e con le argute liriche
di Noel coward....
Morethanlove: Hai sviluppato un metodo progettuale che segui di volta in volta per
l’inizio di ogni nuova collezione? Hai qualche rito pre-progettuale? Una tazza di tè?
Philip Colbert: Mi piace pensare al processo creativo come all’onda sensoriale che ha l’artista nel creare. Ciò che mi ispira parte più come un processo narrativo piuttosto che lavoro ispirato dagli ultimi trend. La storia si crea da sé, pian piano, seguendo il flusso delle
sensazioni interiori....
Morethanlove: A volte l’ispirazione nasce da intuizioni che se non colte in maniera immediata si perdono in pochi istanti. Tu
riesci a fissare in qualche modo quello che vedi con delle ricerche? Cosa o chi maggiormente ti
influenza nella nascita di nuove idee?
Philip Colbert: Sono convinto che se c’è un concetto forte dietro ad un progetto, questo non abbia bisogno di troppe spiegazioni. Quello che
perseguo è la voglia di sviluppare una nuova veste, più moderna, per il marchio che curo. Non trovo molto senso nell’avere un marchio
stampato su una tshirt a meno che questo significhi qualcosa.
...Morethanlove: Consigliaci tre brand che ti piacciono fuori dal circuito ufficiale e che ti
piacerebbe vedere al White.
Philip Colbert: Vedrei bene alle prossime edizioni White, tre marchi che io apprezzo
molto, creati da tre miei amici: A. Sauvage, Izmaylova, Shipley and Halmos
Morethanlove: I nuovi metodi di comunicazione stanno cambiando per sempre
il volto di come la moda viene fruita dal consumatore finale. In quale modo tu hai utilizzato questi strumenti nascenti e come hanno cambiato il tuo modo di lavorare?
Philip Colbert: Sono senz’altro stato molto ispirato da come le vendite online e i fashion
video abbiano influenzato la moda. Ho pensato di creare i miei video musicali come un nuovo strumento di vendita al dettaglio per la mia collezione, per fondere assieme la filosofia
MTV con lo shopping.
Morethanlove: Nell’era in cui tutto sembra avere una vita molto breve e veloce, quanto la cura dei dettagli e della qualità di manifattura
incide ancora secondo te nella realizzazione delle collezioni? Ha ancora valore
il pezzo originale?
Philip Colbert: Penso che l’importanza della qualità sia sempre più fondamentale, è la sfida
più grande per tutti i marchi di moda. Personalmente credo che le idee abbiano un
grande valore, sopratutto nelle piccole produzioni, i capi dovrebbero essere
considerati come pezzi d’arte da collezionare.
Grazie Philip
ouTfiT homme
whiTe magazine
oUtFithomme
whiTe homme edizione giugno 2010
Impermeabile: Norwegian RainCappello: Bellwood
Borsa: Cornelian Taurus by Daisuke IwanagaScarpe: Alexander Fielden
details
whiTe deTails
whiTe magazine
whiTe homme edizione giugno 2010 Foulard: Homme by Michele R. Spolverino: Sealup Scarpe: Akethon
sezione whiTe hunTing
whiTe magazine
Visti al WhiteIspirazioni di look e volti fotografati
ai saloni White
sezione whiTe hunTing
whiTe magazine
sezione evenTi whiTe . surface To air
whiTe magazine
surface To air balance meeTs bandiTLa presentazione della nuova collezione al White Homme 2010 contornata da un evento musicale dal gusto molto “Surface to air”
sezione evenTi whiTe . surface To air
whiTe magazine
surface To air una “nota” Fashion al white
Per la prima volta in un Salone italiano la realtà nata a Parigi, nei primi anni 2000, come gruppo di creativi uniti da
progetti di fotografia, moda, grafica, musica e film. Tra le loro collaborazioni
Louis Vuitton, Issey Miyake, Dover Street Market. La collezione
di abbigliamento Surface To Air nasce per vestire lo stesso collettivo Surface. Diventa
poi un total look per uomo e donna. “Balance meets bandit”, questa è la
chiave della collezione S/S11 di Surface to Air che si esprime sui temi dell’outdoor e la vita da motociclista, mentre la base rimane il guardaroba maschile senza tempo con la rivisitazione dei capi
classici. Il brand ha presentato la propria collezione in uno spazio riservato che lunedì 21 giugno è stato teatro di un
evento musicale che ha coinvolto molti giovani appassionati del brand.
sezione evenTi whiTe . whiTe and vogue inTroduce
whiTe magazine
il Valore dell’esPerienza Va a FaVore dei gioVani
White e Vogue Italia danno vita ad un importante palcoscenico per promuovere brand emergenti di moda
sezione evenTi whiTe . whiTe and vogue inTroduce
whiTe magazine
whiTe and vogue inTroduce Milano Febbraio 2010
Con l’appuntamento invernale di WHITE si è inaugurata la collaborazione tra il Salone e VOGUE ITALIA in un progetto dal titolo
WHITE AND VOGUE INTRODUCE dedicato al lavoro di una selezione di creativi
emergenti provenienti da Stati Uniti, Giappone, Ucraina, Italia, Francia, Norvegia.
L’iniziativa intende valorizzare l’impegno e l’interesse di WHITE e della testata
nella presentazione e promozione di talenti emergenti:
ALAIN QUILICICOLIAC
CORNELIAN TAURUSFENTON
JULIAN LOUIENORWEGIAN RAIN
TÔ LONG NAMVOZIANOV
Vozianov
Tô Long Nam
Julian Louie
sezione evenTi whiTe . whiTe and vogue inTroduce
whiTe magazine
norvegian rain
una pioggia che non bagna
Il brand nasce dall’intuizione del ventottenne Alexander Helle, ispirato da Bergen
la città più piovosa d’Europa e da un soggiorno a Milano.
Grazie alla collaborazione con lo studio grafico Grandpeople, il designer T Michael
e altri creativi norvegesi, il giovane designer ha trovato un compromesso tra il look sartoriale,
la tecnologia anti-pioggia e l’attenzione all’ambiente, grazie all’uso di fibre riciclate.La filosofia di Norwegian Rain è animata
dalla ricerca costante di un equilibrio estetico e funzionale, dove le linee pulite si ricollegano
al minimalismo giapponese e al gusto del dettaglio colto.
L’obiettivo è quello di «evocare buone sensazioni, anche nelle città piovose».
cornelian Taurus
il Mix tra Moda e tecnica
La prima linea Cornelian Taurus, firmata da Daisuke Iwanaga, designer 33enne di Kobe, viene presentata per la stagione AI 2007/08.La filosofia è quella di creare accessori e borse
divertenti ma sofisticati ed eleganti.L’approccio industriale trasforma animali
animati in oggetti, fondendo l’arte e la cultura contemporanea con la tradizione del Paese del Sol Levante. La scelta dei materiali privilegia
pelle conciata e tinta in Giappone, mixata a particolari inusuali come il rame usato nei
rivestimenti per le barche.
sezione evenTi whiTe . whiTe and vogue inTroduce
whiTe magazine
coliÀc
gioielli dal sangue blu
Originaria di Reggio Emilia, Martina Grasselli studia architettura e arredamento
per poi specializzarsi in fashion e textile design tra Milano e Parigi.
Ha collaborato con Stella McCartney, Angelo Figus, Breil Milano, Jean Paul Gaultier,
Christian Louboutin e, negli ultimi anni, con l’Università di Venezia e con la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, NABA.
Per l’A/I 2009/10 ha presentato la sua prima collezione di bijoux, Coliàc (il nome è ispirato alla famiglia nobile da cui proviene la nonna).
Ora si sono aggiunti guanti e cappelli, e il prossimo step saranno borse e scarpe.
julian louie
dal costruttivisMo alla Moda
Julian Louie è cresciuto a Santa Cruz, in California, prima di trasferirsi in un
appartamento-studio nel cuore di Manhattan.Qui ha studiato alla Cooper Union for the Advancement of Science and Art,
specializzandosi in architettura.La formazione tecnica si riflette nella scelta delle linee e dei volumi delle sue collezioni,
dove neoprene e zip di plastica si abbinano a orli arricciati e spalline incrostate di paillettes
e Swarovski. Il gusto per la ricercatezza nel dettaglio e la cura dell’atmosfera ne hanno
fatto un vincitore del Protégé Project, che lo ha lanciato nel 2008.
TÔ long nam
l’ abito coMe una persona
TÔ Long Nam, 36 anni è un designer vietnamita cresciuto in Germania.
Da sempre appassionato di fashion design, in particolare delle creazioni di Helmut Lang, ha intrapreso un percorso individuale dopo due
anni presso la maison Lanvin.Oggi vive e lavora in Francia con l’obiettivo di cogliere le sfide senza mai sacrificare una
estetica elegante e raffinata.Il designer, per il quale ogni abito è come una persona e può essere compreso profondamente solo se guardato da prospettive differenti, si
ispira al corpo umano e alla natura, e sceglie per le sue creazioni tessuti lussuosi e complessi.
fenTon
una geoMetria tribale
Dana Lorenz, prima di dare vita alla collezione che ha chiamato Fenton, ha lavorato da Gucci e Donna Karan. Nel
2005 l’esperienza maturata, insieme alla sua passione per lo shopping e al suo spirito
immaginativo, si sono trasformati in una linea di gioielli. La collezione rappresenta una sintesi
tra il valore di un gioiello e la sua vocazione di accessorio glamour contemporaneo. Collane e bracciali mixano le pietre preziose dai colori
vivaci al legno, i brillanti alla pelle.Il look etnico incontra i motivi geometrici, il risultato è sorprendente. Michelle Obama ha
scelto una collana Fenton.
sezione evenTi whiTe . whiTe and vogue inTroduce
5 marchio magazine
vozianov
un insegnante di stile
Nato e cresciuto nella Kiev sovietica, Fedor Vozianov per anni ha coltivato la forte passione
per la moda parallelamente al suo lavoro d’insegnante per farne infine, nel 1999,
il fulcro della sua vita, creativa e professionale.Per le sue collezioni, complete di accessori e
di giocattoli, Atelier Vozianov sceglie le linee pulite in nome di un estetica lontana dagli
eccessi e avanguardistica. Ogni singolo capo viene pensato come parte
dell’ambiente circostante, non come un semplice prodotto commerciale. La sua ultima collezione, Closed Clothes, è spendibile nella quotidianità ma simbolo dell’attitudine che
permette di sognare.
alain Q
la calzatura post grunge
La sua passione per le scarpe inizia in famiglia, dove apprende i fondamenti del settore.Lo stilista toscano firma la sua prima
collezione di calzature a 26 anni, dopo varie esperienze tra Firenze, Parigi e Londra.
L’ispirazione per il suo lavoro, che definisce post-grunge, proviene da un percorso cognitivo che collega ogni forma a una funzione per poi
contaminarsi di visioni cinematografiche.L’essenza delle sue collezioni, infatti, è la
trasformazione; i toni delle (infinite) possibilità dell’evolversi sono per contrasto neutri, oppure
virano tra bianco e nero.
ouTfiT donna
5 marchio magazine
oUtFitdonna
whiTe donna edizione 2010
Vestiti: Moi MultipleScarpe: Nicole Brundage
sezione designers . massimo alba
whiTe magazine
la veriTÀ come chiaved’accesso Per un ProdoTTo miglioreMassimo Alba parla della propria collezione presentata al White Homme di Giugno
sezione designers . massimo alba
whiTe magazine
massimo alba white hoMMe giugno 2010
“Faccio il designer e lo faccio da tanto tempo con una grande passione e adesso in particolare con un sogno diverso rispetto a prima, con un
concept diverso legatoall’idea della famiglia con un senso di
appartenenza che parte da chi siamo, le cose che facciamo, le nostre passioni, cosa ci piace e il nostro senso del colore. Al White ho portato un’idea, un progetto fatto di vestiti e l’idea che si possa immaginare un futuro fatto da una
parola forse la più importante del vocabolario italiano che è verità, verità legata al prodotto,
legata alla capacità, legata all’identità e al saper fare le cose.
A me piace l’idea di sapersi vestire la mattina con allegria e gioia, la mia visione è legata
al colore opaco, stemperato, ammorbidito dai lavaggi, dai fini saggi. Mi è piaciuto molto
White a partire dal marchio, mi piace l’idea che sia a Milano, lo sento legato al design,
lo sento legato alla capacità di scegliere, alla passione, alla capacità di riuscire a parlare
anche un linguaggio che è quello dei piccoli e non semplicemente quello dei grandi. Io credo fortemente in un futuro che è fatto di piccole cose che devono vivere in modo diverso l’uno
vicino all’altra.”
sezione designers . kiTon
whiTe magazine
la Tradizione inconTra il gusToin un binomio TuTTo faTTo a manoKiton porta a Milano il proprio staff di sarti e artigiani per creare uno showcase di puro artigianato in uno spazio molto urban come l’ex Ansaldo. Fotografie Matteo Cherubino
sezione designers . kiTon
whiTe magazine
kiTon white hoMMe giugno 2010
“Kiton è un’azienda di famiglia fondata negli anni ‘60, è un cognome che è da sette generazioni nell’abbigliamento.
La base di partenza sono stati i tessuti, successivamente la confezione, adesso
il nostro prodotto è distribuito in tutto il mondo, completamente realizzato a
mano. Qui al White abbiamo portato le nostre lavorazioni, le nostre maestranze, che sono il nostro orgoglio e l’anima del
nostro prodotto.
Sicuramente tra i nostri prodotti principali c’è la giacca. Il nostro sogno più grande è sempre stato quello di poter far vedere ai nostri consumatori, ai clienti,
come lavoriamo, sappiamo che però spesso non è possibile, abbiamo quindi deciso
di portare a Milano quello che facciamo per trasmettere l’anima dell’azienda
ad un pubblico più ampio.”
whiTe for kids e kid’s wear
whiTe magazine
una maschera svela volTi ilari e sPensieraTiAl White for Kids uno tra i più noti magazine per bambini riprende momenti di
gioco trasformandoli in arte fotografica.
Fotografie dirette da Achim Lippoth
whiTe for kids e kid’s wear
whiTe magazine
kid’s wear scaTTa Per whiTewhite For kids giugno 2010
KID’S WEAR, prestigioso magazine inter-nazionale unico nel suo genere, dedicato alla
moda, alla vita e alla cultura dei bambini, ha realizzato per il Salone un esclusivo progetto
editoriale dedicato a tutti i brand di WHITE FOR KIDS. ll team creativo della rivista
diretto dall’editore nonché fotografo e regista Achim Lippoth, ha curato il lavoro per la pro-duzione di un magazine speciale destinato al
pubblico della manifestazione milanese. I capi più significativi di alcune collezioni esposte
saranno oggetto di uno shooting di baby-moda. La sessione fotografica è stata ripresa per dar vita ad un video del back-stage del progetto.
Link video backstage bimbi
whiTe for kids
whiTe magazine
whiTe for kids
whiTe magazine
sezione evenTi whiTe . arT for energy
whiTe magazine
art 4energy
whiTe for kids
giugno 2010
Lunedì 28 giugno 2010 abbiamo condiviso con voi Art 4 Energy, colori, musica e luce
insieme, nel giardino di White for Kids – Superstudio Più. Abbiamo conversato
bevendo un po’ di Lambrusco fresco mentre Greg dipingeva tra noi e giovani writers
componevano un murales lungo via Tortona. White for Kids insieme ad Alatana, Doxa,
Duepuntozerosearch. Doxapharma, Connexia e Methodos ha voluto questo progetto a sostegno
di world-friends per farvi conoscere il grande lavoro che svolge da tempo negli slums-baraccopoli di Nairobi e chiedervi
di sostenerli insieme a noi.All’ interno dello Spazio Ansaldo abbiamo ascoltato Rockquiem: il Requiem di Mozart in versione rock, suonato e cantato da un
centinaio di ragazzi/e tra i 10 e i 20 anni.
Da destra: RockquiemUno spettacolo cross-over, un’unica combinazione di danza, teatro, musica classica e rock.
Pagina successiva: dall’alto World Friends Onlus (iniziativa benefica) .
Greg ideatore della Movimentart “l’arte in movimento”.
sezione evenTi whiTe . arT for energy
whiTe magazine
ouTfiT kids
whiTe magazine
oUtFitkidswhiTe for kids
edizione giugno 2010
Vestito: Monsieur CucùScarpa: La stupenderia
Borsa: Antik BatikCostumino: Paperuga
whiTe beauTy
whiTe magazine
area BeaUty
whiTe beauTy edizione Febbraio 2010
Giunto alla sua terza edizione, WHITE Beauty ospita alcune new entry tra cui Hanae Mori, Les Arganiers, Maison Des Reves, Meo Fusciuni, Peter Thomas Roth, Vegederma Bio,
Beauty De Clinica Ivo Pitanguy, oltreallo speciale allestimento di Henry Timi.
Timi cresciuto è vissuto tra polvere di legno e sperimentazioni amante della semplicità e
attento ricercatore del bello. “Il mio fare design tende alla purezza, è un fare di pensiero, di forme, di proporzioni è cosa intrigante
perseguire il bello, è cosa intrigante rincorrere il fascino della perfezione estetica”. Il suo
lavoro: progetti abitativi, progetti pubblici, immagine coordinata, consulenza estetica
e di stile pensatore creatore progettista la sua volontà e il suo credo fanno nascere nel 2006
il marchio EXTRA produzione sartoriale Made in Italy dedicato a tutti gli amanti della
semplicità espressiva.
White magazine è realizzato da Mseventy via Giovanni Prati, 9 Milano.