viaggiamo insieme alla ricerca dell 'isola

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PROGETTO LETTURA Anno Scolastico 2009/10 Scuola Primaria “Federico da Montefeltro” CLASSE TERZA VIAGGIANDO INSIEME… ALLA RICERCA DELL’ISOLA

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Page 1: Viaggiamo insieme alla ricerca dell 'isola

PROGETTO LETTURAAnno Scolastico 2009/10

Scuola Primaria “Federico da Montefeltro”

CLASSE TERZA

VIAGGIANDO INSIEME…ALLA RICERCA DELL’ISOLA

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16 SETTEMBRE. L’INIZIO DI UN VIAGGIOTRA VITA E LETTURA

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Sette Robinson su un’isola matta Di Bianca Pitzorno

Ulisse il re dei viaggi

di Roberto Piumini

L’isola del tesoro di Stevenson

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ITINERARIO DI LAVORO

VIAGGIAMO INSIEME

ALLA RICERCA

DELL’ISOLA…

ASCOLTO DI BRANI MUSICALI: “Quindici uomini” VISIONE DEL FILM: “L’isola del tesoro”

PRODUZIONE ICONICA dei personaggi dell’isola del Tesoro

PRODUZIONE VERBALE testi descrittivi sul protagonista testi narrativi sul proseguo della vicenda

ASCOLTO DEL TESTO NARRATIVO “Sette robinson su un’isola matta” di Bianca Pitzorno

ANALISI DEL TESTO: -protagonista -personaggi -ambiente -trama

ASCOLTO DEL LIBRO “L’ISOLA DEL TESORO” di Stevenson: -lettura scenica dell’insegnante

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L’ANTAGONISTA

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GLI AIUTANTI DEL PROTAGONISTA

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Settimana dei sapericlasse terza

GARA DI LETTURA12 maggio 2010

Caro diario, tutte le terze del plesso dovevano sfidarsi a vicenda per vincere la gara della lettura; il libro si intitolava “Sette Robinson su un’ isola matta . I o e i miei compagni eravamo molto preoccupati il giorno prima. La maestra a scuola ci aveva detto:”Mettecela tutta perché si tratta di VI NCERE denaro !!” I o a casa il giorno prima ho ripassato tantissimo I L MI O CAPI TOLO, da ricordarmelo a memoria. E’ arrivata la mattina del 12 maggio. Noi bambini eravamo eccitatissimi . Gennaro come portavoce , Mattioli , Giovanni, Gaia , Battisti e Giulia come secondi capi . Arrivano delle buste; in dieci minuti bisognava fi nire le risposte. Noi l’aprivamo subito e la fi niamo in dieci secondi . I o ero molto preoccupato, ed ecco che dovevano segnare i punti ; mi agitavo, ero sempre più preoccupato: dodici punti , il massimo! Ma c’erano ancora cinque prove da superare ed io ero molto preoccupato… Noi prendevamo sempre il massimo; e alla fine ho visto il prodotto finale ed era 74: avevamo vinto! Pieno di gioia abbracciavo i miei compagni e saltavo. Ora ti saluto alla prossima . Ciao da ………. LA CLASSE TERZA

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Chi la dura…LA VINCE!!!

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Premiati con un gelato…

CE LO SIAMO MERITATO!!!

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VIAGGIO DENTRO

L’AUTORE: “Roberto Piumini”

VISITA ALLA “MOSTRA DEL LIBRO PER RAGAZZI” DI MORCIOLA

PRODUZIONE ICONICA. Sequenze illustrate del testo “Il viaggio di Ulisse” e realizzazione di un KAMISHIBAY

LETTURA in famiglia di vari testi dell’autrice

ANALISI DEL TESTO “Il viaggio di Ulisse” : -protagonista -personaggi -ambiente -trama

RICERCA SULLA VITA dell’autore

SCAMBIO EPISTOLA- RE con l’autore

PARTECIPAZIONE AL “ FESTIVAL DELLA LETTERATURA PER RAGAZZI”: incontro con l’autore

SABATO MATTINA 29 MAGGIO

REALIZZA-ZIONE di giochi sui libri letti

PRESTITO IN BIBLIOTECA di libri dell’autore E LETTURA SCENICA

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Caro Roberto,ti aspettiamo il 29 alla “Mostra del libro” sperando che ci leggerai alcuni dei tuoi libri .Comunque la maestra ci ha letto il libro di Ulisse e noi , dopo aver scritto tutti i riassunti di tutti i capitoli, siamo andati al computer a registrarli.Oltretutto abbiamo fatto anche i disegni e il libro c’ è piaciuto molto.Comunque ti devo dire una cosa per farti contento: anche se sto mollando un po’, a casa ho molti dei tuoi libri nascosti, che ho letto.Ieri ho cercato e cercato sotto letti , mobili , cuscini , e comodini non concludendo niente.Domani forse vado in biblioteca a prendere in prestito alcuni dei tuoi libri .In uno di essi intitolato “Romeo e Giulietta” ho visto un errore : non leggerò mai più i tuoi libri. Scherzo!!!Mi piacerebbe sapere cosa sono i poemi ?! Con la mia fantasia camminerò lungo ponti , sentieri e strade magiche, pur di incontrarti.Vorrei sapere quali sono i tuoi libri preferiti ; sai, la curiosità non ha limiti .Spero di comprare molti dei tuoi libri , anche se sono sempre impegnato Ti racconto questa . Un giorno mia mamma al posto di comprare uno dei tuoi libri , per sbaglio ne ha comprato uno di Bordiglioni : che errore!!Comunque adesso ti devo salutare a presto!!!!!!

Giovanni Sanchini

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INTANTO…ASCOLTIAMO LE LETTURE DEI LIBRI DI PIUMINI IN BIBLIOTECA !!!

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Cara mamma,quest’anno “Adotta l’autore” lo faremo con Roberto Piumini.In biblioteca ci sono tanti libri, ma io dovrei leggere i suoi.Vorrei poi comprare almeno un libro di questo scrittore , così un giorno ,quando lo incontrerò,mi farà un autografo.Sono simpatici i libri almeno aiutano ad essere più fantasiosi, a scrivere i testi più originali.Per adottare un autore bisogna ascoltare i suoi libri a scuola; poi io ti ho scelta come mia lettrice preferita: quindi dovremo leggere insieme un libro di Piumini!Infine io ed i miei compagni lo incontreremo e gli faremo vedere il lavoro svolto in classe e gli porremo delle domande .Allora mamma sei pronta! Spero di sì!

EccoECCO NOI

GENITORI PRESENTI

ALL’INCONTRO CON

ROBERTO PIUMINI

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ASSI STIAMO CON PIUMINI ALLO SPETTACOLO TRATTO DAL SUO LIBRO “IL LEONE

VERDE”

Ecco Piumini

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NOI COME PICCOLI CANTASTORIE GIAPPONESI:

L’espressione giapponese KAMISHIBAI deriva da due termini: il primo KAMI indica il materiale cartaceo e il secondo SHIBAI la storia drammatizzata. Il KAMISHIBAI è infatti una valigetta contenente una storia narrata attraverso immagini e narrazioni. Le illustrazioni hanno una funzione fondamentale perché rendono il giovanissimo pubblico più sensibile al rapporto reciproco tra immagine e parola. Determinante è il ruolo del narratore: egli deve dosare bene la lettura con lo scorrere dei fogli per presentare una fluidità di avvenimenti .

Ma quali sono le origini dell’odierno kamishibai? Era diffuso già negli anni ’20, era molto popolare nei villaggi dove dei narratori ambulanti con carretti, e successivamente con biciclette, trasportavano la valigia contenente le immagini. Si facevano preannunciare da un tintinnare di campanello così che i bambini accorressero da tutte le strade limitrofe; seduti in terra di fronte al carretto dovevano pagare un piccolo contributo per un dolcetto e lo spettacolo. Il narratore iniziava a narrare facendo scorrere le immagini, dando enfasi ai personaggi e variando le caratterizzazioni delle voci; purtroppo si interrompeva prima della conclusione della storia lasciando i bambini col desiderio di sapere la conclusione al prossimo incontro.Questo intrattenimento raggiunse l’apice negli anni ’50, con più di 3000 narratori solo nella città di Tokyo! Fu utilizzato con successo per la propaganda durante il conflitto della Seconda Guerra Mondiale (alcuni esemplari sono conservati al Kyoto Museum).

ECCO IL NOSTRO KAMISHIBAI

LEGGENDO “ULISSE,IL RE DEI VIAGGI”

di Roberto Piumini

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“L’uomo ricco d’astuzie raccontami, o Musa, che a lungo errò dopo

ch’ebbe distrutto la rocca sacra di Troia”

Così inizia il viaggio di Ulisse nel racconto di Omero nel suo libro “L’ODISSEA”.Noi bambini della classe terza

della Scuola Primaria “Federico da Montefeltro”

ci siamo appassionati alla lunga odissea di Ulisse ascoltata attraverso le parole di Roberto Piumini e così, con la nostra immaginazione, la

vogliamo ora raccontare a voi…Buon viaggio!!!

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•CAPITOLO I : “Partenza”Ulisse, re di Itaca, vive sereno nella sua isola insieme alla sua famiglia.Un giorno arrivano ad Itaca altri due re greci, Menelao e suo fratello, per convincerlo a partecipare con loro alla guerra contro Troia. Infatti Paride, figlio di Priamo, re di Troia, aveva portato via a Menelao la bellissima moglie Elena. Ulisse però, per non prendere parte ad una guerra che non lo riguardava, si finge pazzo.Chiama Penelope, i servi, le ancelle e tutti quelli della casa e dice loro:“Primo non stupitevi qualsiasi cosa mi vedrete fare. Secondo se vi chiederanno di me non dite altro che sono diventato pazzo. Terzo andate in giro con la faccia triste, scuotendo la testa di qua e di là.”Purtroppo Menelao riesce a svelare l’inganno perché Ulisse, per salvare il figlio Telemaco, è costretto a dichiarare di aver finto la sua pazzia.Non camminando piu’ stortamente, e senza piu’ dire frasi dissennate, va a sollevare Telemaco e dice a Menelao:“Ben fatto glorioso re! Un altro acheo s’ imbarchera’ per una guerra inutile e crudele.”A questo punto il re di Itaca è costretto a partire per una guerra che si protrarrà per dieci anni.

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CAPITOLO II:”Il cavallo di Troia” I gruppo:GIOVANNI-MICHELE –ALESSIO-CLAUDIA-GIACOMONel capitolo intitolato “ Il cavallo di Troia”, a Ulisse viene un’ idea per vincere la guerra contro Troia che durava ormai da dieci anni: costruire un gigantesco cavallo di legno.Il cavallo era vuoto per permettere di nascondere i più valorosi soldati greci al suo interno e così attaccare Troia di sorpresa.Gli Achei decidono di nascondersi fingendo di essere ripartiti, e lasciano uno di loro, Sinone, sulla spiaggia dell’isola come se fosse stato un traditore.Egli racconta che il cavallo era stato donato dagli Dei a Troia e che, entrato nelle mura, le avrebbe dato forza.A questo punto i Troiani decidono di portarlo nel loro territorio.Arrivata la notte, gli Achei, di nascosto, escono dalla pancia del cavallo e bruciano Troia, radendola al suolo.Soddisfatti del lavoro eseguito riprendono poi la loro navigazione verso Itaca, la loro patria.

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•CAPITOLO III: “Polifemo”II gruppo:RANIA-KRISTIAN-ERNESTO-GIUSEPPE-GAIANel capitolo intitolato “Polifemo” si narra che gli Achei raggiungono l’isola dei Ciclopi. Ulisse e i suoi compagni , attraccati sull’ isola, entrano in una grotta e tutto è di dimensioni gigantesche.Gli Achei vedono latte in grande quantità e del formaggio.Ad un certo punto entra un Ciclope che era stato a pascolare le pecore.I Ciclopi sono giganti mostruosi, con un occhio solo al centro della fronte.Ulisse e i suoi compagni si nascondono dietro i recipienti di latte, perché sono impauriti.Polifemo si accorge di quella presenza umana, chiude l’ entrata con un masso ed inizia ad attaccare i compagni di Ulisse mangiandoli. Poi Polifemo si addormenta e gli Achei rimasti cercano di scappare, ma il masso che chiudeva la porta era troppo pesante per loro.Arrivato il mattino Polifemo si ricorda dell’ accaduto e ricomincia a mangiare gli Achei; intanto Ulisse ed i suoi compagni decidono, non visto di realizzare un palo dalla punta infuocata. Quando il Ciclope, ubriaco, cade addormentato, pensano sia arrivata l’ora di agire, quindi si catapultano su di lui e lo accecano infilzandogli il palo nell’occhio. Polifemo si sveglia ed inizia ad infuriarsi per il dolore e cerca, mettendo sottosopra la grotta, di afferrare gli Achei. Non riuscendo a vederli sposta il mass dall’entrata e chiama i suoi compagni dicendo che Nessuno lo aveva accecato. Nessuno era il nome che aveva detto di avere Ulisse al ciclope, ma i suoi amici sentendo ciò non corrono in suo aiuto. Intanto Ulisse ed i suoi riescono a scappare legandosi sotto il gregge che usciva dalla grotta. Gli Achei così tornano alla loro nave e riprendono il viaggio verso Itaca.

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•CAPITOLO V: “Le sirene”IV gruppo GENNARO-SARA G. - SARA P. -DENISEUlisse nel capitolo dell’ “Isola delle sirene,” con i suoi compagni rimasti, si avvicina ad un’altra isola chiamata “L’isola delle sirene” . Le sirene con il loro canto incantevole attirano gli uomini a sé e li mangiano. Ulisse,re dei viaggi e delle bugie, molto furbo, ordina ai suoi compagni:“Amici miei, la’ vivono le sirene, orribile morte dei naviganti. Io vi tappero’ le orecchie con la cera, perche’ non sentiate la loro voce ingannatrice. Quanto a me legatemi con nodi robusti all’albero della vela e qualunque cosa io dica, gridi, faccia o minacci, non slegatemi, anzi rinforzate i nodi, e cacciate piu’ a fondo la cera nelle vostre orecchie e remate veloci.Le sirene, con quella dolce melodia, incantano Ulisse che si immaginava cantasse la sua mamma. Ulisse cerca di tagliare le corde, ma i compagni, ricordandosi ciò che gli aveva comandato, lo legano ancora più saldamente con altre corde.Ad un certo punto Ulisse urla di tornare indietro,ma i compagni non lo sentono ,quindi remano, remano finche non sono lontani dall’isola. A quel punto i compagni sono felici e le sirene si tuffano in acqua, piangendo tristi, per non essere riuscite a catturarli.

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•CAPITOLO IV: “Circe”III gruppo:GIULIA-FRANCESCA-ALESSANDRO-LORI B.Nel capitolo intitolato la maga Circe, Ulisse, avendo la barca quasi tutta rotta, si ferma su una isola sconosciuta; alcuni insieme ad Ulisse aggiustano la barca, invece gli altri vanno ad esplorare l’isola. Poco dopo un ragazzo torna indietro da Ulisse e gli dice che è spaventato, allora Ulisse va a vedere, con altri due amici, cosa c’è di strano. Scopre che tutti gli uomini dell’ isola sono stati trasformati dalla regina dell’ isola, la maga Circe, in porci. Anche i suoi due amici vengono trasformati in porci grazie alla pozione che ha fatto loro bere la maga. Solo Ulisse beve la pozione, ma su di lui non funziona perché è protetto da un incantesimo. “Gli dei ti proteggono dunque” grida la maga”tu sei Ulisse! Ermes, il leggero dio dei messaggi, mi ha piu’ volte annunciato che tu tornando da troia saresti sbarcato qui!”Circe spiega poi ad Ulisse il perché fa questo a tutti gli uomini che incontra:“Da quando giovinetta, il bellissimo Pico si rifiuto’ di amarmi, ho imparato ad usare il mio potere come una vendetta :trasformo gli uomini che giungono qui in animali obbedienti!Ulisse le dice :“Devi giurare agli dei che non compirai nessun incantesimo su di me o sui miei compagni”Così avviene e in quel castello rimangono poi un anno intero prima di riprendere il viaggio.

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•CAPITOLO V I: “Ritorno”V gruppo: SAMUELE-LORENZO M.-NICOLE-CRISTINAUlisse torna alla sua isola, stanco, debole per il viaggio e per i lunghi anni di guerra.Vedendo che la sua casa era piena di Proci, suoi nemici, per non farsi riconoscere si traveste da mendicante. Solo da suo figlio Telemaco, ormai diventato un ragazzo, e dalla sua balia, racconta la verità, ma dice loro di non svelare il segreto.Intanto la moglie Penelope, che lo credeva morto, era stata obbligata dai Proci a scegliere, fra loro il suo futuro marito. Penelope, ormai senza speranza di rivedere il suo Ulisse, stabilisce che avrebbe sposato chi fosse riuscito a superare una prova:“Principi, questa e’ la prova da superare per avermi in sposa:piegare quest’arco glorioso e scagliare una freccia attraverso i dodici anelli delle scuri”Ulisse, che aveva sentito tutto, fa il suo piano e intanto fa togliere le armi nella sala dove ci sarà la prova e chiudere tutte le porte.Durante la prova nessun Procio riesce a scagliare la freccia, così lo fa Ulisse.Egli esce vincitore e con il suo antico arco sconfigge i nemici, disarmati e bloccati nella sala. A questo punto il re di Itaca ritorna sul suo trono, dopo vent’anni di lontananza, fra la felicità di sua moglie, di suo figlio e di tutti i sudditi che gli erano rimasti fedeli.

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LA LUNGA ODISSEA DI ULISSE ERA COSI’ TERMINATA E

DOPO VENT’ANNI, ALLA SUA ITACA,LA PACE ERA TORNATA !!!

Noi con Ulisse abbiamo viaggiatoe fra Dei e guerrieri fantasticato.

Ma da questo percorso avventuroso un insegnamento abbiam ricavato

e ora ve lo vogliamo lasciare prima di dovervi salutare:

CON LA GUERRA NULLA DI BUONO SI PUO’ RICAVARE SOLO ALLA INTELLIGENZA (come Ulisse)

E NON ALLA FORZA CI SI DEVE AFFIDARE!!!Alla prossima avventura…

anzi ALLA PROSSIMA LETTURA !!!

LA CLASSE TERZA della Scuola Primaria “Federico da Montefeltro” di Montecchio

(PU)