verbale della ventisettesima assemblea nazionale della societas

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1 Verbale della ventinovesima Assemblea Nazionale della Societas Herpetologica Italica Sabato 20 febbraio 2016 Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Scienze In seconda convocazione, alle 11.00, sono presenti il Presidente Massimo Delfino, il Segretario Dalila Giacobbe, il Tesoriere Stefano Vanni, i Consiglieri Anna Rita Di Cerbo, Mario Lo Valvo e Antonio Romano e 79 Soci (di cui 47 per delega) che firmano il foglio di presenza (allegato A ). Il Vicepresidente Roberto Sindaco è assente giustificato. ORDINE DEL GIORNO 1. approvazione dell’ordine del giorno 2. apertura dei lavori e comunicazioni 3. approvazione del verbale della 28ª Assemblea Nazionale 4. relazione del Presidente 5. relazione del Segretario 6. relazione del Tesoriere 7. relazione dei Revisori dei Conti 8. approvazione del bilancio 2015 e del bilancio di previsione 2016 9. relazione della Redazione di Acta Herpetologica 10. approvazione regolamento del Comitato di Redazione di Acta Herpetologica 11. relazione della Commissione Atlante 12. relazione della Commissione Conservazione 13. relazione della Commissione Tartarughe e Testuggini 14. resoconto sul Save the Frogs Day 2015 ed edizione 2016 15. relazione sull'iniziativa HerpeThon, Herpethological Marathon 2015 16. discussione su protocollo di collaborazione con società erpetofile italiane 17. relazione degli organizzatori dell'XI Congresso Nazionale MUSE Trento 18. varie ed eventuali 1. Approvazione dell’ordine del giorno Il Socio Sebastiano Salvidio chiede di modificare il punto 16 in "discussione e votazione su protocollo....", visto che il Direttivo nella settimana precedente ha inviato una mail a tutti i Soci comunicando che ci sarebbe stata la discussione e la eventuale votazione del protocollo in oggetto. Il Presidente comunica che dopo l'invio della mail in questione diversi Soci lo hanno contattato per far presente che nella convocazione inviata 45 giorni prima dell'assemblea e nell'OdG ad essa allegato non era prevista la votazione e questo può aver condizionato la loro partecipazione all'Assemblea. Il Presidente dunque trova ingiusto modificare l'OdG. Si obietta però che sono state date anche numerose deleghe da parte di Soci che avrebbero voluto che si votasse oggi.

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Verbale della ventinovesima Assemblea Nazionale della Societas Herpetologica Italica

Sabato 20 febbraio 2016

Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Scienze

In seconda convocazione, alle 11.00, sono presenti il Presidente Massimo Delfino, il Segretario

Dalila Giacobbe, il Tesoriere Stefano Vanni, i Consiglieri Anna Rita Di Cerbo, Mario Lo Valvo e

Antonio Romano e 79 Soci (di cui 47 per delega) che firmano il foglio di presenza (allegato A). Il

Vicepresidente Roberto Sindaco è assente giustificato.

ORDINE DEL GIORNO

1. approvazione dell’ordine del giorno

2. apertura dei lavori e comunicazioni

3. approvazione del verbale della 28ª Assemblea Nazionale

4. relazione del Presidente

5. relazione del Segretario

6. relazione del Tesoriere

7. relazione dei Revisori dei Conti

8. approvazione del bilancio 2015 e del bilancio di previsione 2016

9. relazione della Redazione di Acta Herpetologica

10. approvazione regolamento del Comitato di Redazione di Acta Herpetologica

11. relazione della Commissione Atlante

12. relazione della Commissione Conservazione

13. relazione della Commissione Tartarughe e Testuggini

14. resoconto sul Save the Frogs Day 2015 ed edizione 2016

15. relazione sull'iniziativa HerpeThon, Herpethological Marathon 2015

16. discussione su protocollo di collaborazione con società erpetofile italiane

17. relazione degli organizzatori dell'XI Congresso Nazionale – MUSE Trento

18. varie ed eventuali

1. Approvazione dell’ordine del giorno

Il Socio Sebastiano Salvidio chiede di modificare il punto 16 in "discussione e votazione su

protocollo....", visto che il Direttivo nella settimana precedente ha inviato una mail a tutti i Soci

comunicando che ci sarebbe stata la discussione e la eventuale votazione del protocollo in

oggetto. Il Presidente comunica che dopo l'invio della mail in questione diversi Soci lo hanno

contattato per far presente che nella convocazione inviata 45 giorni prima dell'assemblea e

nell'OdG ad essa allegato non era prevista la votazione e questo può aver condizionato la loro

partecipazione all'Assemblea. Il Presidente dunque trova ingiusto modificare l'OdG. Si obietta però

che sono state date anche numerose deleghe da parte di Soci che avrebbero voluto che si votasse

oggi.

2

La richiesta viene messa ai voti con i seguenti risultati: contrari 53, favorevoli 23, astenuti 9.

L' ordine del giorno viene dunque approvato nella sua versione originale.

2. Apertura dei lavori e comunicazioni

Il Presidente dichiara aperti i lavori e invita i partecipanti ad apporre la propria firma sul foglio di

presenza. Dà lettura di un aggiornamento sulla Commessa ISPRA inviato dal Vicepresidente

Roberto Sindaco.

Avanzamento Commessa Ispra

La SHI ha ricevuto incarico da ISPRA per redigere schede monitoraggio ex Art. 17 della Direttiva

Habitat da pubblicarsi in un manuale Ministeriale e testare i metodi di monitoraggio su alcune specie.

Si è costituito un gruppo di lavoro informale per valutare metodologie possibili da adottare a scala

nazionale. E’ stata coinvolta una cinquantina di Soci per la redazione di schede per il monitoraggio che

saranno pubblicate su un volume di ISPRA / Ministero. Le schede sono in fase di impaginazione e

saranno mandate in visione alle Regioni. Le regioni dovrebbero comunicare eventuali commenti entro

fine mese. Le bozze sono previste dopo Pasqua. Per la consegna delle schede estese (disponibili online)

deve ancora essere assemblato il sito e creata la struttura di tutto, quindi non c’è fretta.

Questa primavera tutti i soci saranno coinvolti a testare i metodi di monitoraggio su 8 specie (4 o 5 sul

campo, 3 o 4 tramite dati raccolti su Ornitho.it). Abbiamo una proroga informale da ISPRA

(inizialmente la scadenza era prevista per maggio) per cui c’è tutta l’estate a disposizione. A

brevissimo saranno mandate informazioni su come procedere per le specie selezionate. I volontari

avranno un rimborso parziale (indicativamente € 30 a sessione di monitoraggio). E’ poco ma meglio di

niente.

Il Presidente ricorda che Sindaco sta dedicando volontariamente molto del suo tempo per

seguire la commessa dell'ISPRA per conto della SHI e comunica che lo ringrazierà da parte di

tutta la Società.

Vengono riportate alcune comunicazioni relative agli ultimi mesi

- Contratti con Parchi: grazie alla collaborazione dei Soci Oscar Donelli e Daniele Pellitteri-Rosa si è

concluso il contratto con il Parco Nazionale dello Stelvio; è invece ancora in corso il contratto con il

Parco Nazionale dell’Alta Murgia (Cristiano Liuzzi e Fabio Mastropasqua).

- A margine del congresso di Chieti sulle testuggini e tartarughe era stato attivato un gruppo di lavoro

che si occupa di coordinare e supervisionare il monitoraggio delle Emys all'interno delle oasi WWF. Ne

fanno parte diversi soci SHI: Zuffi, Di Francesco, Di Tizio Oneto e Ottonello. Il CD ha accettato la

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proposta di Di Tizio di formalizzare l'esistenza di questo gruppo facendolo diventare un gruppo di

lavoro SHI-WWF, nell'ambito della commissione Tartarughe e Testuggini.

Si suggerisce di valutare la possibilità di ampliare il campo d'azione del gruppo alle Emys

in generale, anche al di fuori delle oasi WWF. Luciano Di Tizio, coordinatore della Commissione

Tartarughe e Testuggini, concorda.

- Il Socio Vincenzo Ferri ha richiesto la ricostituzione di una Sezione Regionale Lazio. La richiesta,

corredata da una bozza di statuto, è stata accettata. E' opportuno che di tale ricostituzione sia data

ampia notizia a tutti i Soci in quanto si ricorda che è possibile far parte anche di sezioni in cui non si è

residenti.

- Edoardo Razzetti ha comunicato che a breve verrà effettuato un restyling completo del sito web della

SHI. Il Socio Salvo Restivo è stato invitato dal Consiglio Direttivo a collaborare con Razzetti alla

realizzazione del sito e si è già messo a disposizione. Si cercano volontari per tradurre alcune pagine in

inglese.

- Il commercialista della SHI, De Santis (Roma), ha comunicato recentemente di aver cessato la sua

attività professionale. Il CD sta valutando un commercialista di Rho (MI) ma si invitano i Soci a

suggerire delle alternative.

Il Presidente comunica che sono a disposizione dei Soci presenti le copie di alcuni numeri

di Acta Herpetologica che Marco Bologna in passato si era reso disponibile a custodire e fornire ai

soci interessati. Alcuni fascicoli saranno messi all'asta che si terrà al prossimo congresso

nazionale. Coglie inoltre l'occasione per ringraziare Bologna e l'Università degli Studi Roma Tre

per aver ospitato questa assemblea.

3. Approvazione del verbale della ventottesima Assemblea Nazionale

Il Presidente mette in votazione l’approvazione del verbale della 28ª Assemblea Nazionale

ricordando che una copia dello stesso é disponibile da diverse settimane sul sito della Società. Il

verbale viene approvato all'unanimità.

4. Relazione del Presidente

Il Presidente presenta la propria relazione che viene inserita di seguito nel verbale.

Come avete avuto modo di notare nei vari punti dell’OdG di questa Assemblea, la SHI continua ad

essere una Società estremamente vitale e attiva. Alcuni punti sono già stati presentati sinteticamente

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nelle comunicazioni, altri verranno presentati da chi mi seguirà, ma ho preferito dare spazio in questo

discorso ad alcuni argomenti che hanno dei particolari risvolti in termini programmatici.

La prossima settimana, martedì 23 si terrà qui a Roma nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza il

convegno “Le Specie Aliene in Italia: Emergenze e Ri-Emergenze per Ambiente e Salute” organizzato

dalla Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell’Ambiente, federazione a cui afferisce anche la

SHI. Non si tratta del classico congresso a cui molti di noi sono abituati, congressi che, per esempio,

consentono ai membri di una società di approfondire le proprie conoscenze su un certo argomento. Si

tratta di una occasione per presentare un problema, quello degli organismi alieni invasivi, ad un

pubblico il più possibile eterogeneo che include anche i rappresentanti dei ministeri competenti in

materia e il mondo dei giornalisti. L’obiettivo –lungimirante!- è quello di far parlare di organismi alieni

invasivi al di fuori della solita cerchia di addetti ai lavori. A chiusura dei lavori è previsto un tavolo

tecnico in cui verranno discusse le emergenze e in cui verrà siglato una sorta di documento

riassuntivo. Inizialmente avevo capito che questo documento dovesse contenere delle indicazioni

dettagliate (su problemi precisi) fornite dalle singole società, ma il documento si è successivamente

orientato prima su una trattazione generale del problema degli organismi alieni e poi su una versione

sintetica di una sola pagina. La versione estesa ospita anche alcune righe relative all’erpetofauna (non

quella sintetica). Devo quindi ringraziare Luciano Di Tizio e Roberto Sindaco per aver provveduto a

fornire l’integrazione alla versione estesa, ma soprattutto il Gruppo di Lavoro sulle Testuggini

Alloctone, facente capo alla commissione Tartarughe e Testuggini, che ha redatto le proposte per

mitigare il problema dell’introduzione in natura di testuggini esotiche invasive. E’ curioso che nella

locandina compaia un camaleonte: se da un lato non c’è certezza assoluta che si tratti di un taxon

alloctono in Italia (ma sembra essere molto probabile), dall’altro è necessario sottolineare che

certamente fra i rettili e gli anfibi ci sono taxa ben più invasivi dei camaleonti. Ho la sensazione che sia

stato scelto soprattutto per ragioni grafiche. La SHI sarà rappresentata da Francesco Ficetola che

presenterà una comunicazione dal titolo “Commercio di anfibi e rettili e rischio di invasioni

biologiche”. Un titolo molto chiaro che indica esplicitamente che quando si parla di invasioni

biologiche può essere coinvolto anche il commercio e che quindi, almeno in teoria, possono essere

prese delle misure preventive per evitare il problema, o almeno limitarlo. Francesco terminerà la sua

presentazione riprendendo i punti proposti dal Gruppo di Lavoro sulle Testuggini Alloctone. Trovo

l’appuntamento FISNA della prossima settimana perfettamente in linea -in termini di apertura verso il

mondo dei non addetti ai lavori e di assunzione di responsabilità a proposito della pericolosità degli

organismi alieni- con i punti 14, 15 e 16 dell’Ordine del Giorno odierno. Credo in particolare che

l’appuntamento HerpeTHon 2015 abbia avuto le stesse motivazioni anche se evidentemente non tutti i

Soci ne erano consapevoli. Non vi nascondo che nei giorni scorsi ho ricevuto un grande numero di

telefonate a proposito del punto 16 … tanto da rendermi conto che qualcosa deve essere andato

decisamente storto a proposito degli esiti di HerpeThon 2015. Avremo modo di discutere su questo in

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tarda mattinata. Mi preme però chiarire sin da ora che, nonostante il CD abbia deciso a maggioranza

(maggioranza che include il Presidente e il Vicepresidente – lo comunico con la sua autorizzazione)

che era possibile votare a favore o contro il Protocollo di Collaborazione concordato fra CD SHI (su

proposta del Socio Franco Andreone) e i consigli direttivi di 5 associazioni di allevatori, ho maturato la

convinzione che sarebbe necessario accogliere la proposta di chi suggerisce di rimandare la decisione

in seguito a debito approfondimento. Affronteremo i dettagli al punto 16. Sono ovviamente molto

curioso, anzi abbiamo bisogno, di sentire i vostri commenti e conoscere la vostra posizione in

proposito.

Ho appena parlato di “prendersi delle responsabilità” e a questo proposito passiamo alla questione dei

Travel Grant per studenti. Esattamente due anni fa avevo annunciato (lo si può trovare nel verbale

della prima assemblea del 2014) che la SHI si impegnava per 10 anni a favorire economicamente la

partecipazione di almeno uno studente per congresso nazionale. Questo perché il Consiglio Direttivo,

consapevole che una formazione corretta in ambito erpetologico passa necessariamente (o almeno

preferibilmente) attraverso un percorso universitario, ha deciso di creare le condizioni che

consentono ad un giovane studente di avvicinarsi al mondo dei congressi e al mondo dell’erpetologia

in particolare. Il tutto con l’obiettivo di far crescere la cultura erpetologica e di aiutare i giovani

studenti a costruire il proprio CV in modo corretto (la partecipazione ad un congresso è certamente

cosa positiva per un CV; la presentazione di un lavoro o la vincita di un premio lo sono ovviamente

ancora di più). Per questa ragione in occasione del Congresso di Genova sono state offerte due borse di

250 euro. Per il prossimo congresso di Trento ne saranno offerte quattro dello stesso importo. Queste

borse non gravano sul bilancio SHI perché durante l’asta di materiale erpetologico che si è tenuta a

Genova sono stati raccolti circa 1000 euro. Grazie quindi a tutti coloro che hanno donato oggetti per

l’asta e a coloro che hanno rilanciato generosamente. Non dimentichiamo di raccogliere materiale per

la prossima asta che si terrà a Trento. Come nota collaterale, vi comunico con un pizzico di orgoglio

che la Società Paleontologica Italiana ha adottato lo stesso sistema di sostegno ai giovani studenti.

In occasione del Congresso di Trento, fra sette mesi circa, si terranno le elezioni del prossimo Consiglio

Direttivo. Per ragioni di continuità e per garantire la funzionalità della Società mi auguro che almeno

alcuni di coloro che fanno parte del Consiglio attuale, e che sono rieleggibili, diano la loro disponibilità

a fare parte del prossimo Consiglio, magari anche in ruoli diversi rispetto a quello attuale. Al tempo

stesso voglio invitare a candidarsi coloro che pensano di avere del tempo da dedicare, delle energie da

spendere, delle competenze adeguate e delle idee da proporre in ambito SHI. Credo che l’ideale

sarebbe avere almeno tre candidati per ogni carica ma è fondamentale per la salute della Società (e dei

Consiglieri stessi) che chi si candida sia disposto a dedicare un buon numero di ore la settimana, in

alcune fasi anche alcune ore al giorno (!), alla SHI. Le candidature verranno aperte fra qualche mese e

ci attendiamo quindi numerose offerte di collaborazione.

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Con questo termino un discorso introduttivo focalizzato sul concetto di “responsabilità” augurandovi

una buona Assemblea.

5. Relazione del Segretario

Il Segretario presenta la relazione che viene inserita di seguito nel verbale.

Dall’ultima Assemblea Nazionale (Firenze, 7 marzo 2015), il Consiglio Direttivo ha ammesso i seguenti

16 nuovi Soci: Francesco Appignanesi (Macerata), Remo Bartolomei (Potenza), Andrea Bazzini

(Torino), Alex Borrini (Massa-Carrara), Riccardo Cavalcante (Vercelli), Cosimo Corti (Firenze),

Lorenzo De Luca (Roma), Marco Favelli (Torino), Daniele Marini (Roma), Grégoire Meier (Svizzera),

Matteo Oliveri (Chieti), Mirko Pandolfi (Roma), Francesco Ventura (Reggio Calabria), Domenico

Verducci (Lucca), Carlo Volpe (Latina), Carlo Zucchi (Como).

Attualmente, la SHI conta quindi 288 Soci.

Gli iscritti sono 274 Soci Ordinari (228 uomini e 46 donne), 2 Soci Onorari e 11 Soci Collettivi, in

prevalenza musei.

Pagamento della quota sociale: i dati di cui disponiamo (aggiornati al 18 febbraio) indicano che il

54% dei Soci è in regola (39% a marzo 2015), avendo versato la quota del 2016. Il 36% (51% a marzo

2015) ha versato come ultima quota quella 2015 e solo il 10% è fermo al 2014, come nell'anno

precedente.

Solo un nuovo Socio non ha ancora versato la prima quota.

16 Soci, avendo versato l'ultima quota nel 2013, sono decaduti a gennaio 2016 come previsto dallo

statuto. La segreteria ha provveduto preventivamente a contattarli.

Sezioni regionali: tutte le sezioni hanno inviato nei termini le relazioni annuali 2015.

La sezione interregionale Abruzzo-Molise e la sezione Lombardia hanno rinnovato il proprio Consiglio

Direttivo: Francesco Di Toro è stato eletto nuovo coordinatore della sez Abruzzo-Molise, Stefano Scali

è stato eletto nuovo coordinatore della sez Lombardia.

E' appena stata proposta e valutata positivamente dal Consiglio Direttivo l'istituzione della Sezione

regionale Lazio.

Valutazione delle proposte progettuali concernenti anfibi e rettili protetti: Nell'ambito della

collaborazione tra ISPRA e SHI in materia di gestione e conservazione di anfibi e rettili nel 2015 sono

state richieste opinioni tecniche su 34 progetti di ricerca che richiedevano deroghe al DPR 357/97.

Nel dettaglio si è trattato di 22 richieste riguardanti anfibi e 12 riguardanti rettili. Tutti le opinioni

espresse sono state positive tranne in due casi in cui è stata richiesta l'adozione di ulteriori

precauzioni rispetto a quanto specificato nel progetto.

I revisori delle proposte sono stati coordinati dai Soci Antonio Romano ed Edoardo Razzetti.

Il Consiglio Direttivo, successivamente all’ultima Assemblea tenutasi a Firenze a marzo 2015, ha

concesso a seguito di adeguata richiesta i seguenti patrocini non onerosi:

Pubblicazione del volume "Fauna di Sicilia - Anfibi"- richiesto dal Socio Mario Lo

Valvo

Convegno "Il Centro Studi Cetacei: dal 1985 al 2015, trent’anni di attività cetologica in

Italia" - richiesto dal Socio Vincenzo Olivieri

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Pubblicazione del volume "Conoscere i serpenti della Toscana" - richiesto dal Socio

Enrico Lunghi

Nel 2015 la SHI ha ufficialmente supportato la presentazione del LIFE BE ACTIVE riguardante le specie

alloctone, dietro richiesta del Socio Domenico Verducci, e del LIFE HERPETOBASICS dietro richiesta

del Parco naz. dell’Appennino Lucano Val D’agri Lagonegrese. Ha aderito insieme ad altre associazioni

alla "call" per il blocco delle importazioni di salamandre dall'Asia per limitare la diffusione del

Batrachochytrium salamandrivorans.

Non sono stati concessi patrocini onerosi.

6. Relazione del Tesoriere

Il Tesoriere presenta la relazione che viene inserita di seguito nel verbale.

Come da obblighi di legge, viene presentato il Bilancio della Società (più quello relativo al X Congresso

Nazionale svoltosi a Genova nel 2014) all’esame dell’Assemblea dei Soci per la sua approvazione,

nonché una previsione di massima del Bilancio per l’anno 2016.

a) Bilancio 2015.

Il Bilancio 2015 si attesta su un saldo attivo di €. 35.321,15.

Attivi

A fronte di un saldo precedente di € 30.246,30 all’01/01/2015, si sommano le quote sociali, le

competenze liquidazione del conto corrente postale, i proventi derivanti dalle Convenzioni Stelvio 1 e

Parco Nazionale Alta Murgia, il versamento a chiusura del conto del X Congresso Nazionale, Genova e

le donazioni per ricevere un volume degli Atti del X Congresso Nazionale e un fascicolo di Acta

Herpetologica, per un totale attivo di €. 56.780,97.

Passivi

Il totale delle uscite per il 2015 è di €. 21.459,82.

Le spese sostenute corrispondono approssimativamente a quelle riportate nel bilancio previsionale

per il 2015.

L’avanzo a pareggio è quindi di € 35.321,15.

Nel dettaglio il Bilancio 2015 è così articolato:

BILANCIO 2015

ENTRATE € USCITE €

Saldo al 01/01/2015 30.246,30 Spese varie tenuta conto corrente

postale 191,74

Quote Sociali 8.266,00 Rimborsi per attività effettuate da

Soci su incarico della Società 1.948,73

8

Competenze liquidazione ccp 61,36 Quota Ordine Giornalisti 2015 60,00

Convenzione P. N. Stelvio 1 12.295,08 Fattura Commercialista 1.830,00

Convenzione P. N. Alta Murgia

(prima parte) 4.575,00

Fattura FUP stampa fascicoli vol. 9,

2014 Acta Herpetologica 6.980,00

Versamento a chiusura conto X

Congresso Nazionale, Genova 1.272,23 Iscrizione FISNA 2015 e 2016 400,00

Vendita n° 1 volume Atti X Congresso

Nazionale 50,00

Contributo Workshop “Pet trade,

captive breeding e specie aliene” 1.000,00

Vendita n° 1 fascicolo 9 (1) Acta

Herpetologica 15,00

Fattura Sindaco Convenzione ISPRA

1 2.950,00

Fatture Rossi e Pellitteri Rosa

Convenzione P. N. Stelvio 1 3.938,80

Versamenti IVA e contributi fatture

Convenzione P. N. Stelvio 1 2.090,55

Spese per fatturazioni elettroniche

e posta certificata 70,00

Totale entrate 56.780,97 Totale uscite 21.459,82

Avanzo a pareggio 35.321,15

Alcune delucidazioni. Per ciò che riguarda le Entrate, la voce “Quote Sociali” (8.266,00 €) comprende

quote 2015 (+2016) e arretrate versate dai Soci sul solo conto corrente postale.

Della Convenzione P. N. Alta Murgia l’IVA 22%, pari a 825,00 €, è a carico della Società. I restanti

3.750,00 € vanno in gran parte accreditati ai Soci che hanno svolto concretamente il lavoro.

Per quanto riguarda le Uscite, la voce “Spese varie tenuta conto corrente postale” comprende le

effettive spese richieste per la gestione del conto, il costo di accredito dei bollettini (attualmente 0,36 €

ciascuno), le spese di commissione bonifici italiani ed esteri, l’utilizzo dello sportello Bancomat e le

imposte e tasse.

Riguardo alla voce “Rimborsi per attività effettuate da Soci su incarico della Società (1.948,73 €),

quest’anno la cifra è stata più consistente del solito, a motivo dei vari incontri d’interesse della Società

stessa, sia in Italia sia all’estero (Bologna per Odonata.it, Roma per FISNA, Torino per monitoraggi

ISPRA, Berna per tavolo tecnico Convenzione omonima). In tale voce sono anche compresi 93,38 € per

l’acquisto della chiavetta per la firma digitale del Presidente (in quanto Legale Rappresentante della

Società) e le spese postali e per acquisto di marche da bollo (48,00 €; per la partecipazione al bando di

concorso della Convenzione ISPRA) effettuate per conto della Società.

Per ciò che concerne la voce “IVA e contributi fatture Convenzione P. N. Stelvio 1” è ciò che la Società

deve versare con F24, in quanto l’ha trattenuta dal totale delle fatture/notule già pagate a Soci che

hanno svolto il lavoro.

9

La voce “Spese per fatturazioni elettroniche e posta certificata” è relativa a quanto speso per poter

emettere la fattura elettronica agli Enti con cui la Società ha le Convenzioni, in quanto tale

procedimento è divenuto obbligatorio nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni.

b) Bilancio del X Congresso S.H.I.

Dato che il conto bancario aperto per la gestione finanziaria del X Congresso Nazionale S.H.I., svoltosi a

Genova dal 15 al 18 ottobre 2014, fa capo al medesimo Codice Fiscale della Società, per ragioni di

trasparenza viene fornito anche il Bilancio del Congresso stesso dall’ 01/01/2015 al 07/08/2015, data

di definitiva chiusura dello stesso conto bancario.

L’avanzo a pareggio alla data della chiusura del conto bancario(07/08/2015) è di 1272,23 €, al netto

delle spese di chiusura rapporto. Tale cifra è stata versata sul conto corrente postale della Società lo

stesso 07/08/2015, per cui il definitivo avanzo a pareggio è di 0,00 €.

BILANCIO X CONGRESSO S.H.I. (01/01/2015-07/08/2015)

ENTRATE € USCITE €

Saldo al 01/01/2015 6.306,69 Spese tenuta conto, imposte bollo e chiusura conto

137,39

Competenze liquidazione conto bancario

0,11 Stampa atti X Congresso Nazionale

3.680,56

Rimborsi parte quote iscrizione 951,72

Versamento sul c.c.p. S.H.I. a chiusura del conto bancario (al netto spese di chiusura conto)

1.272,23

Spese varie 264,90

Totale entrate 6.306,80 Totale uscite 6.306,80

Avanzo a pareggio 0,00

10

c) Bilancio preventivo 2016.

Si informa l’Assemblea dei Soci sulle voci che presumibilmente entreranno a far parte delle “Entrate” e

“Uscite” per il 2016.

BILANCIO DI PREVISIONE 2016

ENTRATE € USCITE €

Saldo al 01/01/2016 35.321,15 Spese gestione ordinaria 1.500,00

Quote Sociali 9.000,00 Spese per amministrazione: incari-co professionale commercialista e fatture elettroniche per Enti

2.500,00

Convenzione Parco Nazionale dello Stelvio 2 (IVA compresa)

15.000,00 Spese per Redazione Acta Herpetologica

2.000,00

Convenzione ISPRA 2 (IVA compresa)

25.437,00 Iscrizione FISNA per il 2016 250,00

Quota annuale Ornitho.it 1.000,00

Convenzione Parco Nazionale Alta Murgia, parte restante (IVA compr.)

13.725,00 Stampa di Acta Herpetologica (fascicoli anni 2015 e 2016)

15.500,00

Contributo spese attività Commis-sioni SHI e attività varie Soci per incarico della Società

4.500,00

Contributi per Congressi, Workshop e altri patrocini SHI

4.000,00

Contributo per la gestione attività di monitoraggio

2.000,00

Contributo iniziative di divulgazione e borse di studio

3.000,00

Spese per incarichi professionali Conv. Parco Nazionale Stelvio 2

10.500,00

Spese per incarichi professionali Conv. ISPRA 2

24.500,00

Spese per incarichi professionali Conv. Parco Nazionale Alta Murgia

13.000,00

IVA e contributi sulle fatture Convenzioni

13.750,00

Totale entrate 98.483,15 Totale uscite 98.000,00

Saldo preventivo 2016 483,15

Vengono fornite alcune delucidazioni sulle voci inserite, alcune delle quali ineludibili:

11

a) Per quanto riguarda le quote sociali in entrata, è stata inserita una cifra in linea con quella incassata

nel 2015. Anche se una discreta percentuale di questa è dovuta al versamento di quote arretrate di

Soci che hanno voluto così regolarizzare la loro posizione, negli anni dei Congressi vi è comunque un

certo incremento degli introiti a motivo del pagamento diretto delle quote da parte di vecchi e nuovi

Soci nella sede congressuale;

b) La previsione di spesa di 3.500 € che figura nel Bilancio Preventivo 2015 era relativa alla prima

Convenzione ISPRA (allora genericamente riportata come “Convenzione ISPRA” e in questa sede

indicata invece come “Convenzione ISPRA 1”). Quando è stata compilata la Relazione del Tesoriere per

l’Assemblea del 7.III.2015, la Società non aveva ancora partecipato al bando per l'assegnazione della

seconda Convenzione ISPRA (ora indicata come “Convenzione ISPRA 2”) e quindi a quel momento vi

era una sola “Convenzione ISPRA”. L'assegnazione della seconda Convenzione (25.437,00 €) è stata

ufficializzata nel luglio 2015 e la fatturazione effettuata nel dicembre 2015. Per ragioni di chiarezza, in

conclusione, va specificato che la dizione “Convenzione ISPRA” del Bilancio 2014 e del Bilancio

Preventivo 2015 corrisponde a “Convenzione ISPRA 1” del Bilancio 2015 e del Bilancio Preventivo

2016.

c) Le spese in uscita previste per l’incarico professionale al commercialista De Santis comprendono sia

la presentazione dei modelli relativi allo status stesso della Società sia alla parziale la gestione delle

diverse Convenzioni (consulenza per le fatturazioni e per altri problemi, approntamento dei modelli

F24 per il pagamento di IVA e trattenute ecc.) (la fattura dell’anno scorso è stata di 1830). in tale cifra

sono comprese anche le spese effettuate per l’emissione delle fatture elettroniche verso gli Enti con i

quali la Società ha convenzioni.

d) Altra spese ineludibili sono la quota annuale Ornitho.it (quest’anno 1037 € con l’IVA, ma forse

leggermente più bassa nel 2016) e, almeno al presente, l’iscrizione annuale FISNA;

e) Le spese riguardanti Acta Herpetologica comprendono la stampa dei fascicoli del 2015, la fattura

relativa ai quali non è stata ancora inviata da parte della FUP, e possibilmente quelli del 2016;

f) Sono presi in considerazione Contributi per le attività delle varie Commissioni della Società, per

attività svolte dai Soci su incarico della Società stessa, per Congressi, Convegni, Workshop e patrocini

vari SHI, per attività varie di divulgazione, per possibili Borse di Studio o simili.

g) Ulteriore spesa ineludibile è il pagamento degli incarichi professionali relativi alle Convenzioni

Parco Nazionale Stelvio 2, ISPRA 2 e Parco Nazionale Alta Murgia.

h) Anche l’IVA/contributi relativi alle fatture/notule presentate nell’àmbito di tali Convenzioni e che la

Società trattiene ma poi deve subito versare all’Erario sono da considerare spese ineludibili.

d) Bilancio preventivo 2016 X Congresso SHI

Come già indicato al punto b), il conto bancario relativo al X Congresso Nazionale S.H.I. è stato

definitivamente chiuso in data 07/08/2015, per cui non sussiste più la necessità di un Bilancio

Preventivo 2016 a tale riguardo.

Edoardo Razzetti chiede se il pagamento di Ornitho sia avvenuto nel 2015 o nel 2016, il

Tesoriere specifica che la fattura è stata ricevuta a fine 2015 ma pagata nel 2016.

12

Salvidio fa presente che il bilancio preventivo 2016 è totalmente condivisibile per quanto

riguarda le voci di spesa, ma chiede all'Assemblea e al Consiglio Direttivo di investire una cifra

considerevole nel monitoraggio previsto quest'anno per supportare adeguatamente, tramite il

rimborso spese, coloro che effettueranno i sopralluoghi, incentivando in tal modo la partecipazione

dei Soci al monitoraggio stesso.

Bologna, essendo componente del Comitato Fauna d'Italia, comunica che il CFI ha

ripreso l'attività con l'editore Calderini/Il Sole24ore, due volumi saranno pubblicati quest'anno e altri

sei sono in preparazione. Da diverso tempo vorrebbe proporre una ristampa del volume sugli

Anfibi, andato esaurito da tempo. Poiché però l'editore chiede al CFI un cofinanziamento per la

pubblicazione dei volumi (variabile in base alle previsioni di vendita di ogni volume) Bologna

propone all'assemblea di chiedere all'editore se sia interessato a ristampare il volume, valutando la

possibilità che la SHI sponsorizzi la ristampa tramite un contributo di 1.000 - 2.000 euro al CFI. Fa

presente che per volumi come i Rotiferi è stato chiesto un contributo di 4.500 euro data la

specificità dell'argomento, mentre il volume dei cetacei è stato totalmente gratuito.

Di Tizio chiede se sia possibile un aggiornamento del volume ma Bologna fa presente che

una ristampa è molto più economica di una riedizione, che comporterebbe la necessità di

impaginare nuovamente il volume.

L'assemblea ritiene che, trattandosi di un volume di grande valore erpetologico e molto richiesto,

pur non potendo effettuare un aggiornamento dell'opera l'ipotesi di richiedere una ristampa a fronte

di un contributo economico da parte della Società sia da verificare e portare avanti.

7. Relazione dei Revisori dei Conti

In assenza dei Revisori dei Conti, il Segretario dà lettura della loro relazione:

Il collegio dei Revisori dei Conti della SHI, riunitosi in data 20 febbraio 2016 a Roma per i compiti

statutari come da vigente normativa societaria, presenta la seguente relazione.

1) BILANCIO 2015

Il collegio dei Revisori dei Conti della SHI, - esaminati i documenti relativi alla relazione del Tesoriere,

da noi ricevuti in data 26.01.2016;

- verificato che la relazione del tesoriere è stata redatta suddividendola in un “Bilancio 2015” ed un

“Bilancio del X Congresso S.H.I.” (01/01/2015-07/08/2015);

- verificato che il “Bilancio 2015” è stato redatto suddividendo le “Entrate” (totale € 56.780,97) e le

“Uscite” (totale € 21.459,82);

- vista la relazione del Tesoriere relativa a detto “Bilancio 2015”, nella quale viene presentato un

avanzo a pareggio pari a € 35.321,15;

- verificato che il “Bilancio del X Congresso S.H.I.” è stato redatto suddividendo le “Entrate” (totale €

6.306,80) e le “Uscite” (totale € 6.306,80);

13

- vista la relazione del Tesoriere relativa a detto “Bilancio del X Congresso S.H.I.”, nella quale viene

presentato un avanzo a pareggio pari a € 0,00;

rileva che

- non sono state riscontrate, sulla base dei documenti visionati, irregolarità nella gestione ordinaria.

Per una maggiore trasparenza e una più efficace discussione del merito, rinnoviamo l’invito al

Consiglio di inviare ai Soci, se possibile contestualmente alla lettera di convocazione dell’Assemblea

ordinaria, una sintesi relativa al bilancio consuntivo e al bilancio preventivo da approvare in sede

assembleare.

2) BILANCIO DI PREVISIONE 2016

Il collegio dei Revisori dei Conti della SHI,

- esaminato il documento relativo al Bilancio preventivo 2016, inviato dal Tesoriere in data

23.01.2016;

- verificato che la relazione del tesoriere è stata redatta suddividendola in un “Bilancio di previsione

2016” ed un “Bilancio preventivo 2016 X Congresso S.H.I.”

- verificato che il “Bilancio preventivo 2015” è stato redatto suddividendolo in due voci principali,

costituite da “Entrate” e “Uscite”;

- verificato che il “Bilancio preventivo 2016 X Congresso S.H.I” si limita ad affermare la mancanza di

necessità di tale bilancio in quanto il conto bancario relativo a detto congresso è stato definitivamente

chiuso in data 07/08/2015;

- vista le relazione del Tesoriere;

- dato atto che il bilancio di previsione in esame è stato redatto, seppure nella sua sinteticità, nel

rispetto dei principi di unità, annualità, integrità e veridicità;

tutto ciò considerato, richiamate le vigenti normative in materia e tenuto conto di quanto evidenziato

dal Tesoriere, l’organo di Revisione rileva che

- le entrate del “Bilancio preventivo 2016”, per un totale di € 93.483,15 sono il frutto in parte

dell’introito presunto delle quote sociali (€ 9.000,00), della convenzione Parco Nazionale dello Stelvio

2 (€ 15.000,00), della convenzione ISPRA 2 (€ 25.437,00), della convenzione Parco Nazionale Alta

Murgia (€ 13.725,00) e per oltre un terzo della liquidità al 01.01.2016 (€ 35.321,15);

- con la gestione economica 2016 si prevede di chiudere l’anno con un leggero attivo (€ 483,15);

- alcune uscite di una certa rilevanza possono essere considerate “fondamentali”, come quelle per la

stampa della rivista “Acta Herpetologica” (€ 15.500,00) e le spese redazionali per la stessa (€

2.000,00), le spese per incarichi professionali nell'ambito della Convenzione Parco Nazionale dello

Stelvio 2 (€ 10.500,00), le spese per la gestione ordinaria e amministrative (rispettivamente €

1.500,00 ed € 2.500,00), i contributi per congressi, workshop e altri patrocini SHI (€ 4.000,00), ), il

contributo per le iniziative di divulgazione e borse di studio (€ 3.000,00), il contributo per la gestione

delle attività di monitoraggio (€ 2.000,00) e il contributo spese attività Commissioni SHI e incarichi

vari a Soci (€ 4.500,00). Da notare il forte aumento delle spese (così come peraltro le entrate) legate

agli incarichi nel quadro della Commissione ISPRA 2, spese che si prevede ammonteranno a 24.500,00

€, e correttamente ed esaustivamente spiegate dal tesoriere nel punto b) del bilancio preventivo;

- è consigliabile, per le future gestioni economiche, la riduzione delle uscite alle sole spese gestionali

interne e la ricerca di eventuali contributi che possano coprire le ulteriori uscite.

A margine di quanto sopra evidenziato, si ravvisa la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile

delle previsioni di bilancio e si esprime parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione per

l’anno sociale 2016.

Per una sempre maggiore attendibilità del bilancio preventivo e per una corretta gestione delle

risorse, si suggerisce al Consiglio Direttivo della SHI, prima di approvare la proposta di bilancio

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preventivo da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea dei Soci, di effettuare una sempre più

puntuale e preventiva ricognizione delle spese che si pensa che possano essere sostenute nell’anno

successivo, auspicando in tal senso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i referenti e i

responsabili delle Commissioni e delle altre strutture costituite in seno alla Società.

Il Segretario fa presente l'incongruità della data riportata nella relazione e dell'invito ad

inviare il bilancio contestualmente alla convocazione dell'assemblea, come già evidenziato in

precedenti assemblee, e comunica che provvederà a far presente tali aspetti ai revisori.

8. Approvazione del bilancio 2015 e del bilancio di previsione 2016

Il rendiconto economico consuntivo dal 01/01/15 al 31/12/15 è messo in votazione e approvato a

maggioranza (il Tesoriere non partecipa alla votazione).

Il bilancio preventivo 2016 è messo in votazione e approvato a maggioranza (il Tesoriere non

partecipa alla votazione).

09. Relazione della Redazione di Acta Herpetologica

Il Direttore responsabile delle pubblicazioni, Sebastiano Salvidio, presenta la propria relazione.

La FUP mantiene molto bene il sito e cura adeguatamente la pubblicizzazione della rivista, che è

molto conosciuta. Dall'elenco degli Editor verrà rimosso Marco Mangiacotti che da luglio 2015 si è

ritirato, dopo vari anni di servizio come editore di Acta Herpetologica, e dunque non opera più

come Associate Editor, pur restando aggiornato su quanto avviene in redazione.

Salvidio presenta l'elenco dei revisori e mostra l'andamento dell'Impact Factor, che per il 2014 è

pari allo 0.603 e dunque diminuito rispetto all'anno precedente (0,812). Il trend è comunque stabile

e la qualità degli articoli è buona.

Nel 2015 il numero dei manoscritti sottoposti alla redazione ha raggiunto il massimo (94

manoscritti) e la diminuzione dell'IF non ha avuto alcuna influenza , anzi le previsioni per il 2016

sono di arrivare a 100 manoscritti sottoposti e questo diventa un onere molto pesante per la

redazione.

Anche quest'anno i primi autori che vengono pubblicati nel fascicolo sono di nazionalità

sudamericana, in particolare 4 argentini mentre i primi autori italiani sono 3. C'è una buona

percentuale di autori di sesso femminile. Ricorda che in Acta Herpetologica si utilizza il sistema a

doppio cieco (gli autori non sanno chi sono i revisori e viceversa).

Infine, come richiesto da un redattore, vengono mostrati il numero di manoscritti affidati ad ogni

Editor. Ai redattori nominati l'anno scorso sono stati inizialmente assegnati meno lavori per

facilitarne l'inserimento. Di solito i manoscritti vengono assegnati in primo luogo in base alle

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competenze e in secondo luogo in base al numero di manoscritti che l'Editor ha già in lavorazione

per non sovraccaricarlo. Conclude ricordando che il suo mandato scadrà il 31 dicembre 2016.

Il Presidente commenta che probabilmente l'IF salirà nuovamente grazie ad articoli come

quello sulla segnalazione di Eryx jaculus in Sicilia, che personalmente ha già citato due volte.

Salvidio conferma che quest'articolo, che riteneva potesse essere solo di interesse locale,

ha avuto risonanza a livello nazionale, e precisa che i redattori scelgono gli articoli in base alla

qualità e alla congruenza con gli scopi di AH e non alle prospettive di citazione.

10. Approvazione regolamento del Comitato di Redazione di Acta Herpetologica

Il Presidente ricorda all'Assemblea che una prima bozza di regolamento era stata discussa durante

l'ultima assemblea nazionale ma si era ravvisata la necessità di apportare delle modifiche al

documento. La nuova versione del regolamento che viene sottoposto oggi ai Soci per la sua

approvazione è stata revisionata da Salvidio e Di Tizio.

Salvidio e Di Tizio spiegano che la finalità del regolamento è garantire in futuro un adeguato

funzionamento alla rivista della Società, al di là di alcuni limiti che vengono dati dallo statuto, nato

in un periodo in cui AH non esisteva e quindi certe necessità non potevano essere previste. Lo

statuto prevede un Direttore responsabile delle pubblicazioni, che per la legge italiana è il

rappresentante legale di ciò che viene pubblicato nella rivista, ma la figura dell'Editor in una rivista

scientifica non necessariamente deve corrispondere a quella del Direttore responsabile. Piuttosto

che modificare lo statuto - operazione più complessa - si è preferito normare la figura dell'Editor ed

il funzionamento della redazione con un regolamento, che potrà sempre essere modificato

dall'Assemblea. Quanto previsto dal regolamento consentirà ad uno degli Associated Editor di

diventare Editor nel 2017. Per il prossimo anno infatti l'unica persona che si è dichiarata disponibile

a coprire il ruolo di Editor è Marco Mangiacotti,, che ha già un'esperienza di vari anni come

Associated Editor. Se il CD e l'Assemblea dei Soci lo approveranno alla prossima riunione

nazionale (Trento, settembre 2016), diventerà Editor dall'1 gennaio 2017. Salvidio ritiene che visto

l'onere di cui Mangiacotti si carica sarebbe giusto che diventi anche Direttore Responsabile visto

l'importante valore legale della carica in Italia. Inoltre viene prevista la possibilità che l'Editor nomini

un Co-Editor, una figura della redazione esperta, che possa supportarlo o sostituirlo in caso di

necessità (malattia, ferie, ecc.).

Il Presidente comunica che durante l'ultima riunione del Consiglio Direttivo è stato deciso di

aggiungere l'art. 10.

Viene data lettura del regolamento, riportato di seguito nel verbale:

16

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI REDAZIONE DI ACTA HERPETOLOGICA da approvare

Premesso:

che l’art. 13 Direttore responsabile delle pubblicazioni dello Statuto attualmente in vigore norma

genericamente le pubblicazioni edite dalla Societas Herpetologica Italica ma non esplicitamente il

periodico Acta Herpetologica;

che negli anni la gestione di Acta Herpetologica, svolta a titolo puramente volontaristico, si è

rivelata di notevole impegno e tale da richiedere una apposita normativa;

l’assemblea plenaria dei Soci, riunita in data..... presso ....., approva all’unanimità (oppure con tot voti a

favore, tot astenuti e tot contrari) il seguente regolamento per la gestione di Acta Herpetologica:

Art 1) Il direttore responsabile delle pubblicazioni SHI, nominato a norma del citato art. 13, è anche

direttore responsabile di Acta Herpetologica.

Art 2) la gestione scientifica della pubblicazione è affidata a un Editor, un Socio della SHI che assume la

responsabilità organizzativa dell'attività editoriale della rivista; intrattiene i rapporti con gli autori e con i

referenti scientifici; cura la corrispondenza relativa alle pubblicazioni; riporta in Consiglio Direttivo e in

Assemblea le proposte del Comitato di Redazione. La figura dell’Editor può coincidere con quella del

direttore responsabile.

Art. 3) è prevista la possibilità di nominare, tra i Soci della SHI, un Co-Editor con funzioni di redattore capo

che assume l’onere di affiancare nelle gestione ordinaria della Rivista il Direttore Responsabile/Editor e di

sostituirlo pro tempore in caso di necessità.

Art. 4) Editor e Co-Editor sono nominati dal Consiglio direttivo.

Art. 5) I Redattori delle pubblicazioni SHI, nominati ai sensi dell’art. 13 dello Statuto, assumono anche il

ruolo di Associate Editors di Acta Herpetologica: collaborano col Direttore Responsabile/Editor e con il Co

Editor nella gestione della rivista, in particolare curando i manoscritti a loro assegnati e assicurando la

massima trasparenza nel processo di revisione.

Art. 6) Tutti gli incarichi di lavoro in seno alla redazione di Acta Herpetologica vengono svolti a titolo

gratuito.

Art. 7) Le cariche non esplicitamente normate dallo Statuto sono soggette alla cadenza quadriennale di

validità ma non al divieto di rinnovo oltre i due quadrienni consecutivi previsto dall’art. 8 dello Statuto

stesso. Si raccomanda tuttavia, salvo motivate eccezioni, di rispettare tale norma.

Art. 8) Gli Associate Editors che non abbiano completato l’intero ciclo di otto anni previsto e che comunque

siano rimasti fuori dalla Redazione per almeno 12 mesi consecutivi, possono essere nominati Direttore

Responsabile/Editor o Co-Editor.

Art. 9) Il Direttore Responsabile/Editor e il Co-Editor che abbiano concluso le proprie funzioni e che

comunque siano rimasti fuori dalla Redazione per almeno 12 mesi consecutivi, possono eccezionalmente

essere autorizzati dall’Assemblea dei Soci e continuare a lavorare come Associate Editor per un terzo

quadriennio.

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Art. 10) Il Consiglio Direttivo ha facoltà, dopo le opportune valutazioni, di revocare la nomina delle cariche

di cui all’Art. 4 (Editor e Co-Editor)

Il regolamento viene approvato con la sola astensione di Salvidio e Di Tizio.

11. Relazione della Commissione Atlante

Il componente della Commissione Atlante, Edoardo Razzetti, aggiorna l'Assemblea su alcune

novità del Progetto Atlante.

E' entrato a far parte della Commissione e dei validatori di ornitho.it il Socio Salvo Restivo, che

collabora già da qualche tempo per la validazione dei dati dubbi. In seguito all'ingresso dell'ATIt nel

portale ornitho.it è ora possibile caricare dati su chirotteri, cetacei ed altri mammiferi. Inoltre è stata

inserita la possibilità di caricare le segnalazioni di Popilia japonica, un coleottero invasivo del quale

è stato avviato un monitoraggio su scala nazionale. E' stata inserita la scheda sulla mortalità come

richiesto molto tempo fa, ma va ancora perfezionata in quanto include alcune cause di mortalità

specifiche degli uccelli (elettrocuzione e collisione con pale eoliche).

All'ultima assemblea erano stati inseriti 22.000 dati mentre al 16 febbraio 2016 i dati caricati sono

45.731, dunque poco più del doppio. Inoltre, sono ancora da inserire più di 6.000 dati trasmessi dal

Socio Daniele Seglie e provenienti da un progetto di iNaturalist (tutti dati validati con foto) e tramite

la banca dati naturalistica regionale del Piemonte. La copertura del territorio è aumentata ma non

di molto rispetto all'ultima assemblea ed è evidente che ci sono zone in cui gli erpetologi sono

costantemente attivi e zone in cui i Soci non raccolgono i dati o non partecipano. A questo

proposito, invita tutti i Soci a collaborare alla raccolta dati. Sarebbe utile che i Soci che

effettueranno i monitoraggi per il progetto ISPRA caricassero i dati anche su ornitho.it .

La Commissione richiede costantemente di allegare documentazione fotografica alle segnalazioni

(attualmente circa il 10% dei dati è accompagnato da foto); in particolare per specie rare, con

distribuzione limitata o per segnalazioni a limite di areale viene sempre richiesta una conferma del

dato.

Di Cerbo chiede se si possano caricare le foto tramite l'applicazione per smartphone,

Razzetti conferma che sono caricabili sia le foto scattate in tempo reale che foto archiviate.

12. Relazione della Commissione Conservazione

Il referente della Commissione Conservazione, Raoul Manenti, presenta la sua relazione che viene

riportata di seguito.

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1. ATTIVITÀ SVOLTA NEL 2015

Con questa sintetica relazione viene presentato il lavoro svolto dalla Commissione Conservazione (CC)

nel corso del 2015.

L’attività principale che ha impegnato la Commissione è stata la predisposizione delle schede per la

segnalazione delle nuove Aree di Rilevanza Erpetologica (ARE) e l’apertura di una finestra per la

segnalazione delle stesse nel periodo compreso tra luglio e settembre 2015. Unitamente alla scheda di

segnalazione è stata predisposta una scheda più discorsiva ricalcante lo schema di un possibile

capitolo di volume che possa consentire l’assemblaggio di tutti quelli ricevuti e la produzione di una

pubblicazione da fornire a tutti i Soci.

Tra le diverse segnalazioni di ARE pervenute la Commissione Conservazione ha valutato

positivamente 39 segnalazioni di nuove ARE e 19 di vecchie per le quali vi è stato l’interesse di Soci a

farsene carico in qualità di referenti.

Le ARE sono state suddivise in categorie, sulla base di quanto già discusso e approvato nelle

precedenti assemblee (in particolare quella di Firenze di febbraio 2014), dando maggiore priorità ai

siti privi di particolari meccanismi di protezione e a quelle con le specie più minacciate, in base ai

punteggi stabiliti nella riunione della Commissione Conservazione del 2013.

Per tutte le ARE è stato stilato un elenco completo con i recapiti dei referenti e già indicate alcune delle

azioni che sarebbe utile intraprendere a breve termine per una fattiva conservazione dell’area. Si

auspica che ciò faciliti un contatto agevolato con chi è interessato in prima persona a livello locale alla

tutela dell’area consentendo così alla S.H.I. di avere sempre un quadro aggiornato e una presenza

ramificata su tutto il territorio nazionale. Si allega alla presente relazione l’elenco completo delle ARE

con i referenti e la categoria di assegnazione.

Sarà cura della Commissione di informare successivamente a questa assemblea i referenti delle ARE e

di mantenere con loro un contatto che sia il più regolare possibile.

Inoltre si propone di valutare la possibilità di effettuare, grazie alle schede discorsive compilate dalla

maggior parte dei referenti di realizzare una pubblicazione sulle stesse ARE. Tale pubblicazione,

destinata ad essere inviata a tutti i Soci S.H.I., potrebbe essere realizzata sia semplicemente in formato

pdf, sia in formato cartaceo.

Si prevede inoltre di aprire in futuro ulteriori finestre per la segnalazione di altre ARE che saranno

valutate a cadenza biennale. Anche quest’anno è stata effettuata la consueta riunione annuale della

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Commissione Conservazione. Per la realizzazione della stessa sono state ricevute due proposte da

parte di Soci, ovvero da parte del Socio Jacopo Richard e del Socio Mauro Grano.

Purtroppo, per ragioni organizzative legate al tempo richiesto dall'esame delle segnalazioni delle Are

ricevute, alla fine ci si è potuti organizzare con poco anticipo e ci si è trovati a Roma grazie

all’interessamento del membro della Commissione Vincenzo Ferri, dedicando la maggior parte del

tempo alla definizione della questione.

Inoltre sono stati effettuati diversi interventi sia diretti, sia tramite invio di lettere nei confronti di

alcuni enti, relativamente a tematiche specifiche:

- Lettera di supporto a un gruppo locale che vuole proteggere un’area minacciata da una cava nel comune di Massa, grazie all’interessamento del Dr. Andrea Ribolini;

- Email al Parco Nazionale dell’Adamello Brenta su interessamento del Socio Enrico Romanazzi per chiedere chiarimenti a proposito di interventi di immissione di ittiofauna in ambito montano da parte di Associazioni di pescatori in collaborazione con gli Enti pubblici, presso i laghi di Molveno, Campo, Cima d'Asta, Nero di Cima d'Asta, Forcella Magna, Bus e Aia Tonda;

- Email a supporto dell’attività del Socio Mauro Grano per sostenere la protezione di tre importanti fontanili ricadenti nel Comune di Rocca Canterano (Roma),

- Segnalazione all’ufficio CITES di Napoli di un grave caso di commercializzazione di anfibi tramite Facebook segnalatoci da un erpetologo svizzero attraverso il membro del Consiglio Direttivo Anna Rita Di Cerbo.

Attualmente è in fase di studio l’azione di contrasto ad una centrale idroelettrica che rischia di compromettere gli habitat di Speleomantes strinatii in lunigiana nella valle del Torrente Verdesina, situazione segnalata dal Socio Claudia Corti.

2. ATTIVITÀ FUTURE

Tra le attività che impegneranno la Commissione nel 2016 vi è la predisposizione del volumetto sulle ARE in base alle modalità decise dall’Assemblea. Viste le richieste di Soci di lettere e comunicati di supporto per azioni di conservazione locale che giungono alla commissione durante l’anno, e la difficoltà che abbiamo poi successivamente ad ottenere un riscontro dell’effettiva ricezione delle comunicazioni che inviamo, si è ravvisata la necessità di disporre di un elemento che consenta in modo rapido e tracciabile di mandare le comunicazioni necessarie. Una proposta sarebbe quella di istituire un indirizzo di Posta Elettronica Certificata. A seguito di questa Assemblea provvederemo ad aggiornare lo spazio della CC sul sito che abbiamo un po’ trascurato nel corso del 2015. Altre possibili attività potranno essere legate alla proposta di rendere il più ufficiale e nota possibile l’attività che già spesso numerosi Soci della S.H.I fanno di recupero e salvataggio di serpenti nel corso della primavera e dell’estate. Inoltre si prenderà in considerazione di:

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- predisporre un eventuale gruppo Facebook della Commissione Conservazione S.H.I. di tipo chiuso e con post e commenti filtrati da un amministratore che nel nostro caso è un membro che vi si dedica mensilmente; - riprendere il vecchio progetto “monitoraggio salute anfibi” per mantenere sotto stretta attenzione la situazione di patogeni e della chitridiomicosi. Inoltre contiamo di effettuare anche nel 2016 la nostra consueta riunione annuale, per la quale invitiamo sia i Soci che si erano interessati per l’anno scorso sia chi possa essere interessato per quest’anno a farci pervenire le loro proposte. Infine segnaliamo come i membri della Commissione Liuzzi e Manenti siano già in carica da 4 anni e, terminata la realizzazione del volumetto sulle ARE, manifestino la volontà di dare ricambio nella commissione stessa lasciando spazio ad altri Soci che possano essere interessati alle tematiche.

Restivo suggerisce di contattare anche la polizia postale riguardo alla

commercializzazione di anfibi tramite Facebook.

Il Tesoriere comunica che contestualmente all'attivazione della firma digitale, la SHI si è

fornita anche di un indirizzo pec che potrà essere utilizzato dalla commissione conservazione

13. Relazione della Commissione Tartarughe e Testuggini

Il Referente della Commissione, Luciano Di Tizio, presenta la sua relazione che viene riportata di

seguito

1. PREMESSA Nel 2015 sono state già prodotte due comunicazioni relative all’attività svolta nel corso dell’anno, una illustrata il 7 marzo in sede di assemblea a Firenze, l’altra diffusa via web e aggiornata al 30 aprile. I contenuti di tali documenti sono parzialmente ripetuti nella presente relazione.

2. ARTICOLAZIONE DELLA COMMISSIONE Nella nota approvata dal direttivo e inviata a tutti i componenti la commissione in data 30 aprile si chiedeva di confermare entro il mese di maggio la propria volontà di continuare a operare nei gruppi di lavoro. Alla luce di tale nota e delle relative risposte la Commissione risulta oggi così composta: Coordinatore: Luciano Di Tizio Gruppi di lavoro: TARTARUGHE MARINE: Paolo Casale; Claudia Corti; Mario Lo Valvo; Toni Mingozzi (referente); Vincenzo Olivieri; Pasquale Ventrella. TESTUGGINI ESOTICHE: Luca Brugnola; Vincenzo Ferri; Francesco Ficetola; Mauro Grano; Marco A.L. Zuffi (referente). TESTUGGINI “ITALIANE”: Claudia Corti (referente); Mario Lo Valvo; Antonio Romano.

3. ATTIVITÀ DEI GRUPPI DI LAVORO Tartarughe marine L’attività di questo gruppo di lavoro si è concentrata nel 2015 sul problema del necessario aggiornamento delle “Linee Guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine..." , a cura di Giulia Mo’ et al., pubblicazione edita in forma esclusivamente elettronica nel 2013. Una relazione preliminare elaborata dal gruppo di lavoro con osservazioni migliorative è stata inviata in marzo al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA. Nella mail di accompagnamento è stato specificato che si trattava semplicemente di “alcune prime osservazioni / proposte di modifiche e integrazioni” e, più avanti, che “la Commissione e la SHI” sarebbero state “a disposizione anche per una più approfondita

21

riflessione che vada oltre le prime osservazioni” contenute nella relazione. L’ISPRA con un successivo scambio di mail ha precisato il proprio interesse alla questione e alla nostra collaborazione ma ha ribadito che ogni decisione in merito spetta al Ministero dell’Ambiente. Ho per questo incontrato Eugenio Duprè il 16 aprile 2015, presso il Ministero. Si è concordato che al momento della revisione delle Linee Guida si terrà debito conto delle osservazioni preliminari della SHI e che anzi la Commissione sarà direttamente coinvolta. Bisogna tenere presente tuttavia che le Linee Guida stesse sono soggette a una fase approvativa complessa, che coinvolge anche la Conferenza Stato-Regioni, per cui non è al momento in previsione un loro aggiornamento. Testuggini esotiche La relazione su questo Gruppo di lavoro è affidata al referente Marco Zuffi. Testuggini “italiane” Fatto positivo dell’anno il coinvolgimento della SHI negli incontri (23.2 e 18.4) per la definizione del cronoprogramma e delle attività di coordinamento in relazione alle convenzioni stipulate tra Ministero dell’Ambiente e, rispettivamente, l’Università di Firenze, l’Università di Perugia e il CFS. Un coinvolgimento che conferma il ruolo di consulenza privilegiata nel settore erpetologico ormai acquisito dalla nostra Società nei confronti dell’ISPRA e del Ministero. Alla luce di questo e di altri possibili coinvolgimenti è stato formato, dopo le iniziali proposte emerse durante il congresso di Genova, un gruppo di lavoro sulle Testuggini italiane (Testudo ed Emys) formalizzato durante l’assemblea del 7 marzo 2015 tenuta a Firenze.

4. COORDINAMENTO TRA COMMISSIONE E “CONSULENTI” ISPRA PER PERMESSI IN DEROGA Si ricorda infine la necessità, già evidenziata in precedenti relazioni, di un costante scambio di informazioni e di leale collaborazione tra i “consulenti” ISPRA per le richieste in deroga e la Commissione in tutti i casi che riguardano testuggini e tartarughe.

Marco Zuffi comunica che il gruppo di lavoro Testuggini esotiche ha svolto un controllo

complessivo su chi in Italia recupera testuggini palustri e esotiche e ha redatto in tempi brevissimi

la redazione del documento che sarà presentato al congresso FISNA e di cui si è già parlato nelle

comunicazioni.

Riguardo ai rapporti intrapresi con il Corpo forestale dello Stato, è noto che questo Corpo verrà

probabilmente soppresso e dunque la situazione è attualmente ferma, non sapendo come e da chi

verranno gestiti gli aspetti di nostro interesse come ad esempio il CITES.

14. Resoconto sul Save the Frogs Day 2015 ed edizione 2016

Il coordinatore per la SHI del Save the Frogs Day, Salvo Restivo, presenta la sua relazione.

Il Save the Frogs Day, come ormai i Soci sanno bene, è un'attività divulgativa organizzata a livello

internazionale. L'edizione italiana istituita da tre anni dalla SHI é dedicata principalmente ai non

addetti ai lavori, con il fine di avvicinare le scuole e il grande pubblico alle tematiche erpetologiche.

A quest'edizione hanno partecipato Soci distribuiti uniformemente sul territorio nazionale; inoltre,

l'estensione della manifestazione ad un intero fine settimana e non al solo sabato, ha permesso ad

alcuni Soci di organizzare più eventi e ottenere una maggiore partecipazione da parte delle scuole.

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Sono state organizzate 15 manifestazioni articolate tra conferenze, laboratori didattici, visite

guidate ad aree umide, proiezioni di filmati, escursioni sul campo. Sono state anche date delle

dimostrazioni pratiche su come caricare le segnalazioni di anfibi su ornitho.it. Vengono ringraziati i

Soci che hanno aderito: Ronni Bessi, Marta Biaggini, Mauro Fanelli e Riccardo Cavalcante,

Vincenzo Ferri, Gaia Fior, Dalila Giacobbe e Salvo Restivo, Franco Lavezzi e Fausto Leandri;

Marco Valli e Alessandro Dall'Alpi; Emanuele Biggi, Giuliano Doria e Sebastiano Salvidio; David

Fiacchini; Giovanni Giovine e Anna Rita Di Cerbo; per la sezione regionale sarda Lara Bassu,

Valeria Nulchis e Maurizio Porcu; per la sezione regionale campana Fabio Guarino, Gaetano

Odierna, Orfeo Picariello, Nicola Maio, Marcello Mezzasalma, Agnese Petraccioli e Riccardo

Cipolla.

Si invitano tutti i Soci ad aderire con proprie iniziative all'edizione 2016, che si terrà dal 29 aprile

all'1 maggio.

15. relazione sull'iniziativa Herpethon, Herpethological Marathon 2015

Il Presidente comunica che Franco Andreone ha inviato una lunga comunicazione che viene

riportata integralmente nel verbale ma di cui, per questioni di tempo, si dà lettura da pagina 4 (la

parte letta in Assemblea è riportata sottolineata).

TRE ANNI DI HERPETHON, LA MARATONA ERPETOLOGICA

Relazione in contumacia di Franco Andreone

Buongiorno a tutti i presenti a questa assemblea della Societas Herpetologica Italica. Purtroppo non

sono potuto essere presente (come avrei voluto), causa pregressi impegni coincidenti con questa data,

i quali mi hanno impedito di venire a Roma.

Vorrei brevemente presentare, tramite la lettura di queste mie note da parte del Presidente SHI

Massimo Delfino, l’Iniziativa HerpeThon, Herpethological Marathon.

Iniziata nel 2011, HerpeThon ha avuto una cadenza biennale, ed è giunta alla sua terza edizione, nel

2015. L’idea che stava alla base di questa “maratona” è stata quella di portare l’erpetologia, vale a dire

lo studio degli anfibi e dei rettili (in tutte le sue connotazioni e declinazioni), al grande pubblico. Nel

corso della mia carriera ho sempre rivolto uno sguardo attento ed interessato agli aspetti di

divulgazione, di trasmissione e di mediazione della scienza. È mia opinione che possiamo pubblicare

molti contributi scientifici, spesso in lingue straniere e magari su riviste ad alto IF, ma se non

riusciamo a portare i nostri risultati alla gente comune (con il termine comune fra virgolette, perché di

comune in realtà non ha nulla) allora possiamo dire che la scienza non ha raggiunto lo scopo che si era

prefissato, cioè di favorire il progresso. “Scienza per tutti” si diceva nel periodo del positivismo, e la

cosa è ancora valida oggi nell’epoca di internet.

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Poi, dobbiamo sempre ricordarci che parlare di anfibi e di rettili, spesso, quasi sempre, non è affatto

facile. Molte persone nutrono una vera ripulsione (forse addirittura con basi genetiche) nei confronti

dei nostri amici balzellanti e striscianti. Dunque, promuovere lo studio e la protezione di questi animali

non è affatto facile, o, quantomeno, lo è assai meno che proporre iniziative verso cani, gatti e altri

animali a sangue caldo. Ancora oggi molti anfibi e rettili sono oggetto di insulse barbarie e uccisi per il

semplice fatto di esistere. Rospi vengono massacrati perché brutti o perché non insignificanti, mentre

qualsiasi serpente viene equiparato a una vipera. Pertanto velenoso, e per questo peccato capitale

biologico, ucciso. Non si voglia mai che possa rappresentare un pericolo per i nostri figli.

Dunque, HerpeThon si è sempre proposta come potente azione di volgarizzazione dell’erpetologia.

Raccontare al grande pubblico perché mai noi erpetologi studiamo questi animali, perché questo alla

fin fine e nonostante tutto è comunque un lavoro (talora anche pagato) e perché mai queste creature

devono essere non solo studiate e comprese, ma anche protette. In tutto il mondo, lo sapete meglio di

me, anfibi e rettili sono in drammatico declino. Si tratta di animali fragili perché spesso troppo

specializzati nei confronti dell’ambiente in cui vivono. Con i cambi climatici e con l’avanzamento delle

metropoli e del cosiddetto progresso questi animali non hanno sostanzialmente più un luogo ove

vivere o sopravvivere.

HerpeThon è nata come un’iniziativa congiunta della SHI e del Museo Regionale di Scienze Naturali di

Torino, l’istituzione ove lavoro. Anche in questo ambito, ho sempre ritenuto che una delle azioni

principali e più potenti di un museo naturalistico sia proprio di favorire l’incontro fra scienziati e

naturalisti con il pubblico, in particolar modo con i bambini e con i ragazzi. Rendere la scienza cultura

è imperativo per un museo di storia naturale, perché solo lui è in grado di farlo adeguatamente. La

terza missione dell’università, quella della comunicazione, per un museo di storia naturale è

addirittura la prima missione .

Le tre edizioni di HerpeThon (2011, 2013, 2015) hanno portato molti ricercatori ed appassionati a

parlare di anfibi e rettili, dello loro peculiarità e necessità, in molte occasioni. Esplicitamente sono stati

cercati anche luoghi “inusuali”, in modo da favorire l’incontro con persone provenienti da diverse

realtà e con differenti esperienze. Incontri in università e usi, ma anche all’aperto, in birrerie, durante

festival. Il numero di interventi nel corso dei tre anni è stato assai elevato, comprendendo anche il

programma “Extra-HerpeThon”, che ha consentito di integrare incontri programmati dopo che il

programma annuale “standard” era già stato realizzato. Ciò sta a significare, a mio avviso, che

l’interesse c’è stato da parte di tutti noi erpetologi. Abbiamo capito che è importante parlare alla gente.

Mentre i congressi dell’SHI negli anni pari sono stati occasione per presentare alla comunità scientifica

i risultati del nostro lavoro, gli incontri sono serviti, negli altri anni (quelli dispari) a portare la nostra

opera in giro per l’Italia. Praticamente tutte le regioni italiane sono state coinvolte

Nel 2015 è stata altresì favorita la collaborazione con ben cinque associazioni erpetofile. Questo

perché abbiamo ritenuto che fosse tempo per promuovere un fattivo contatto con persone ed enti che

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si occupavano di anfibi e rettili per finalità di allevamento e/o amatoriali. La realtà della terrariofilia in

Italia e altro rappresenta indubbiamente una notevole porzione dell’erpetologia propriamente detta

ed integra importanti aspetti di conoscenza e di cultura. In altre realtà nazionali, quali per esempio

Germania, Olanda, Belgio, le due componenti, quella propriamente accademica (di ricerca) e quella

amatoriale (di allevamento) trovano spazio all’interno di singole realtà associazionistiche nazionali. In

Italia, per contro, l’SHI ha sempre mantenuto un’implicazione e un coinvolgimento piuttosto orientati

sull’aspetto di ricerca e di conservazione, delegando ad altre associazioni l’interfaccia con gli

appassionati. Purtroppo, aspetti preoccupanti di attualità, quale la diffusione di testuggini palustri e

l’importazione di pericolosi patogeni correlati a commercio internazionale, hanno fatto sì che non sia

possibile ignorare le problematiche (e le opportunità) connesse con la diffusione del mercato di anfibi

e rettili, oggigiorno possibile anche via internet.

Per tale ragione, l’edizione 2015 di HerpeThon ha visto la collaborazione di APAE, Associazione

Linnaeus, Comitato esotici Lazio, Italian Gekko Association e Tarta Club Italia. In settembre è stato

realizzato a Torino un workshop di interfaccia, intitolato “Allevamento e commercio di anfibi e rettili:

fra rischi e opportunità di conservazione”. In questa occasione è stato ribadito che l’allevamento in

cattività presenta pro e contro nell’ambito della realtà erpetologica. L’intervento di diversi erpetologi e

erpetofili ha segnato un successo di non poco conto, con la pubblicazione di un volume di abtsract e

l’impegno a collaborare per ottenere risultati condivisi. Tale intento è stato ribadito nell’evento Extra

HerpeThon intitolato “Tavolo tecnico HerpeThon”, organizzato a Torino nel novembre 2015. Da

questo incontro è nata la proposta congiunta di realizzare un protocollo di accordo fra le realtà

associazionistiche amatoriali / erpetofile e la SHI, con la definizione di alcuni punti limitati e condivisi

di collaborazione. Questo accordo è stato sottoposto al CD della SHI e sarà oggetto di una valutazione /

votazione da parte di questa assemblea SHI.

A conclusione di questa relazione rendo noto a tutta l’assemblea, come già fatto in precedenza al CD

della SHI, di aver rimesso il “mandato” per il coordinamento di HerpeThon. Nuovi impegni mi hanno

convinto a rinunciare a proporre una nuova edizione di HerpeThon. È soprattutto mia convinzione di

non aver diritto ad essere sempre io il coordinatore di HerpeThon. Sia perché si tradurrebbe in un

impegno troppo gravoso per me, sia perché ritengo che HerpeThon – se è stato ritenuto una valida

iniziativa da continuare nei prossimi anni – debba avere un coordinamento alternato da parte di

diverse persone e Soci della SHI. In questo modo, oltretutto, HerpeThon diverrebbe a tutti gli effetti

un’iniziativa permanente della SHI, al pari dei congressi scientifici. Tenuto conto che HerpeThon è, per

quanto mi consta, l’unica iniziativa di divulgazione erpetologica che si è sviluppata per ben tre anni e

tutto il territorio nazionale, auspico che possa continuare e svilupparsi ulteriormente (potrebbe

addirittura diventare un “brand” a livello europeo e diventare un’iniziativa patrocinata/organizzata

insieme alla SEH)

Un grazie particolare a chi ha collaborato in questi anni con HerpeThon:

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Emanuele Biggi, Nicola Bressi, Angelo Cabodi, Massimo Capula, Andrea Dall’Asta, Massimo Delfino,

Daniele Di Rosa, Luciano Di Tizio, Mauro Grano, Mario Lo Valvo, Raoul Manenti, Agostino Montalti,

Roberta Pala, Giancarlo Prono, Marco Sassoé, Emanuele Scanarini, Giovanni Scillitani, Tom

Verbraeken, Marco A. L. Zuffi

Buon lavoro a tutti.

Roma, 20 febbraio 2016

Franco Andreone

Il Presidente nota che HerpeThon non è l'unica manifestazione divulgativa della SHI, dato

che anche il Save the Frogs Day viene organizzato dallo stesso numero di anni, ma certamente ha

finora coinvolto il maggior numero di partecipanti.

Il Presidente comunica una proposta avanzata da Di Tizio: le future edizioni di HerpeThon

potrebbero essere organizzate ogni biennio da una sezione regionale diversa. Così facendo, si

distribuirebbe lo sforzo, si favorirebbe un certo grado di creatività come sempre suggerito da

Andreone e si aumenterebbe la partecipazione delle sezioni e dei Soci.

Fabio Guarino chiede se siano disponibili dei fondi, il Presidente fa presente che per

l'ultima edizione l'SHI ha stanziato 1.000 euro.

Di Tizio suggerisce che la sezione di turno possa scegliere un tema (non vincolante) per

l'edizione coordinata e organizzare a chiusura dell'edizione un workshop o un piccolo congresso

sul tema scelto. Fa presente che le spese organizzative sarebbero minime con qualche

accorgimento, ad esempio sostituendo la produzione cartacea del programma con un formato

digitale, certamente più utile per una maggiore diffusione e pubblicizzazione. Conclude

suggerendo di individuare in occasione delle assemblee la sezione organizzatrice di turno.

L'assemblea è favorevole all'idea proposta e ritiene si debbano consultare tutti i referenti delle

sezioni regionali per sentire il loro parere.

16. discussione su protocollo di collaborazione con società erpetofile italiane

Una bozza di protocollo è stata inviata in data 15 febbraio a tutti i Soci. Il Presidente comunica di

aver chiesto ad Andreone di inviare una sua comunicazione scritta riguardo questo punto

dell'OdG, visto che il protocollo in discussione è stato da lui proposto.

Il Socio Mauro Grano legge il comunicato ricevuto

Relazione di F. Andreone, letta da M. Grano o da altro membro SHI presente all’Assemblea Nazionale del 20 febbraio 2016

Cari membri della SHI

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Lo sviluppo e la realizzazione di HerpeThon, cui è stato già riferito, ha portato, come prodotto finale,

alla realizzazione di un protocollo di intesa fra la SHI ed alcune delle maggiori associazioni erpetofile

italiane. Ho ricevuto a tal senso il mandato per la sua redazione e, pertanto, mi permetto di chiedere ad

un membro della SHI (Mauro Grano) di leggere questa mia prima di presentare detto protocollo nei

suoi punti basilari.

Il protocollo che verrà presentato e letto rappresenta a mio avviso un piccolo passo verso un confronto

costruttivo fra la società che è qui riunita e la realtà degli appassionati che si occupano di allevamento

di anfibi e di rettili, una passione generalmente definita in italiano erpetocultura, terrariofilia o

terraristica. Il mantenimento in condizioni captive di anfibi e di rettili rappresenta indubbiamente,

come evidenziato nel corso del workshop che è stato svolto a Torino nel settembre 2015, un campo di

particolare interesse. Spesso molti comportamenti di questi animali sono stati scoperti e descritti

proprio grazie all’impegno di appassionati. Oltre a ciò, grazie alla conoscenza acquisita tramite

allevatori appassionati e professionisti è stato in molti caso possibile allevare in cattività specie altresì

minacciate di estinzione. Penso, per esempio, ad alcune testuggini e a molti anfibi, che sono stati

salvati dal chitridio anche grazie all’allevamento in cattività. In Madagascar, paese dove spesso mi reco

per effettuare ricerche e dove coordino azioni di conservazione, importanti popolazioni di una specie

Critically Endangered, Mantella aurantiaca, sono state salvate dall’estinzione a causa di azioni di taglio

di foresta operate dalla società Ambatovy proprio grazie alla creazione di un centro di allevamento.

Allo stesso tempo, è comunque innegabile che un commercio indiscriminato di animali catturati in

natura possa rappresentare un problema per la conservazione di alcune popolazioni, talora anche di

specie, particolar modo di quelle già in pericolo a causa di alterazione di habitat. Tale commercio

spesso interessa specie rare e in molti casi è anche fra le cause di diffusione di pericolosi patogeni.

A mio modo di vedere è perciò indispensabile che si favorisca una collaborazione fra il mondo

accademico (qui rappresentato dalla SHI) e l’associazionismo erpetofilo, al fine di ottenere un maggior

dialogo e un migliore controllo del commercio e per sviluppare insieme efficienti strategie di

conservazione.

Come potrete apprendere dalla sua lettura, il protocollo non è una prima proposta che tocca alcuni

punti ben specifici e finalizzati, fra cui il recupero di animali deceduti in cattività (utilissimi per scopi

museologi, scientifici e didattici), la redazione di un articolo che “fotografi” la realtà associazionistica

in Italia, la proposta di una moratoria per la dimensione minima delle testuggini esotiche

commercializzabili, nonché commercio di testuggini palustri esotiche e la proposta di un

programma/progetto congiunto di monitoraggio sanitario su esemplari importati di anfibi esotici, al

fine di prevenire/controllare la diffusione del chitridio e altre patologie.

Invito quindi tutti i Soci SHI a considerare positivamente l’accordo e ad approvarlo: Personalmente

ritengo che i punti proposti, se adeguatamente sviluppati, rappresenteranno un obiettivo minimo da

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perseguire, il quale contribuirà a sviluppare un clima di reciproca stima e ad implementare una

proficua collaborazione.

Cordiali saluti e buon lavoro

Franco Andreone

Il Presidente invita i presenti ad intervenire alla discussione.

Grano conclude con una propria considerazione, dicendo di aver partecipato sia ad

HerpeThon, con propri seminari, sia al workshop tenutosi a Torino e di aver trovato quest'ultimo

estremamente interessante. Il workshop ha dato la possibilità ad appassionati allevatori di

esprimere i propri concetti e le proprie esperienze, che hanno suscitato molto interesse anche da

parte del mondo accademico in senso stretto presente in quell'occasione; ritiene quindi sia stato

un incontro estremamente interessante e proficuo e pensa, considerando che questo connubio e

questa possibilità di scambio è già consolidata da anni in tantissime altre nazioni europee, che

instaurare un rapporto di questo tipo sia fattibile anche in Italia; chiaramente è il primo a ritenere

che questa cosa non sia scevra da discussioni e da problematiche importanti da approfondire in

maniera esaustiva, soprattutto per quel che riguarda il problema del prelievo in natura e della

diffusione di patologie (specie negli Anfibi). Il punto della convenzione proposta che ritiene sia

molto interessante per i colleghi che si occupano di conservazione in ambito museale è quello

riguardante il recupero di esemplari, deceduti in cattività, appartenenti a taxa quasi mai presenti

nelle collezioni museologiche italiane; avere la possibilità di reperire quotidianamente esemplari

deceduti è sicuramente un grosso incentivo per tutti i curatori delle collezioni erpetologiche italiane.

Conclude dicendosi consapevole che fra i presenti qualcuno è assolutamente contrario e qualcuno

assolutamente favorevole a stilare questo protocollo, per cui sarebbe opportuno ascoltare le varie

opinioni, ad esempio quella di Alessandro Vlora che presiede una delle associazioni riportate nel

protocollo.

Anche il Presidente incita l'assemblea ad intervenire.

Prende la parola Di Tizio, premettendo di non esser contrario a priori a un approccio di

dialogo con i terraristi, essendo anche stato in passato presidente di una federazione italiana che

raccoglieva associazioni acquariologiche ed erpetologiche: trova però che questa convenzione

così come viene presentata sia del tutto improponibile: per sviluppare molti dei punti avanzati non

è neanche necessario stilare una convenzione, ad esempio per lo studio sugli animali allevati.

Inoltre si chiede chi abbia stabilito che le cinque associazioni con cui si propone di stipulare la

convenzione siano quelle "buone" al contrario delle altre: ad esempio, nella convenzione è scritto

che l'associazione Linnaeus "vuole fare da interlocutore nei confronti delle associazioni che spesso

contrastano l’allevamento in cattività ", la presenza nello stesso documento dei punti proposti e di

questa frase è paradossale. Secondo Di Tizio, la problematica del rapporto tra erpetologi e

terraristi esiste e ci si può ragionare, ma questo documento andrebbe respinto. Personalmente si è

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detto contrario a votare oggi perché lo ha convinto il Presidente dicendo che molti dei Soci assenti

non hanno saputo in tempo che si sarebbe tenuta una votazione in questa sede. Infine, si chiede

quali siano i vantaggi per la SHI e/o per lo studio dell'erpetologia nello stipulare questa

convenzione, non trovandone a suo parere alcuno.

Il Presidente interviene affermando che trova fuori luogo pensare sempre che la Società

debba aver qualcosa da guadagnare in tutto ciò che fa; al contrario la SHI deve investire e

"sporcarsi le mani". Se ci sono delle persone che chiedono aiuto alla SHI, come gli si può dire di

no? La SHI per statuto ha un indirizzo didattico.

Di Tizio rettifica spiegando che non pensa che la SHI debba necessariamente averne un

vantaggio, ma che ritiene che queste associazioni cerchino una legittimazione da parte di una

Società scientifica.

Manenti interviene a nome della Commissione Conservazione, che ritiene sia impossibile

recepire questo tipo di documento. E' vero che la SHI non deve pensare a trarne vantaggi ma deve

comunque pensare all'interesse dei propri Soci e pensare a livello di Società. Anche lui è

perplesso su quale sia il fine di questa convenzione.

Il Presidente ribatte che bisogna pensare all'interesse dell'erpetologia e non dei Soci, lo

statuto della SHI non stabilisce che tutto debba essere fatto col fine di fare un favore ai Soci.

Romano osserva che bisogna però capire se sia nel'interesse della Società o meno

stipulare una convenzione, la stessa domanda che il Consiglio Direttivo si pone ogni volta che

bisogna stabilire se dare o meno un patrocinio.

Delfino dice che la SHI non può continuare a far finta di niente rispetto ad alcuni problemi;

Salvidio e Ferri non sono d'accordo.

Ferri afferma che ci si trova in uno Stato libero e democratico in cui le associazioni

possono convivere senza dover avere obbligatoriamente a che fare l'una con l'altra, per esempio la

SHI non ha una convenzione con l'UZI.

Delfino chiarisce che la Società non è obbligata a far nulla ma se riceve una richiesta non

può ignorarla.

Il Segretario invita a lasciare spazio per far intervenire altri Soci.

Razzetti interviene ricordando che recentemente la SHI ha sottoscritto e inviato una

lettera alla comunità europea per cercare di limitare la diffusione del Batrachochytrium

salamandrivorans congiuntamente a numerose altre società e associazioni europee. Certamente

sarebbe bene che iniziative simili venissero intraprese in Italia coinvolgendo anche le società

terraristiche e anche Legambiente, WWF, Unione Zoologica Italiana e altre società e associazioni.

Dunque non condivide l'idea della convenzione, ritenendo che forse la forma proposta non sia

quella giusta, ma che i contenuti siano condivisibili e che alcune delle cose contenute nel testo

andrebbero fatte.

Delfino concorda che potrebbe essere la forma della convenzione il punto da rivedere.

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Zuffi dice di essere d'accordo sull'avere rapporti con chi alleva e di averne già

personalmente; di essersi trovato in difficoltà più volte a mantenere individui in cattività e aver

avuto bisogno dei consigli di terraristi se non addirittura di trasferire (con appositi permessi)

esemplari a terraristi per poterli mantenere in buono stato durante la cattività. Ritiene che il

protocollo per come è pensato e strutturato non vada bene. Rivedrebbe il modo di considerare

alcuni punti, che possono esser affrontati ma non come lo sono in questo documento, al cui interno

ci sono cose che a suo parere non sono state ben metabolizzate sia da chi le ha proposte sia da

chi le sta leggendo in questa sede. Il problema è sia formale sull'impianto generale, che, in alcuni

punti, sostanziale. Se ne può comunque discutere, è giusto che Andreone abbia proposto questa

convenzione, che rappresenta il risultato di una serie di attività, ed è giusto che il Direttivo ne parli

con l'Assemblea. Andrebbe però rimodulato.

Il Presidente ringrazia per gli interventi ed esprime un parere personale, ritenendo che il

protocollo, per come è strutturato, cioè forse eccessivamente formale, ha un certo impatto e forse

anche questo ha sviluppato una certa diffidenza verso quanto proposto, ma come hanno detto

Razzetti e Zuffi, è necessario distinguere il contenuto dal contenitore e dalla forma.

Bologna interviene con una considerazione: questa discussione va avanti da molti anni in

seno alla SHI e in parecchie riunioni si è parlato dell'argomento. Tralascia di dare il suo parere sul

protocollo, che se troppo formale si può correggere o riscrivere, ma ritiene sia evidente che non

siamo ancora maturi per affrontare questa cosa e certamente è inutile forzare le situazioni

altrimenti si fanno degli atti di prepotenza. Nota però un avanzamento verso il dialogo, un

cambiamento, si sta passando da un categorico negazionismo ad una possibile apertura. Il fatto

che i terraristi cerchino la SHI potrebbe essere utilitaristico, ma forse potrebbe anche significare

altro, per cui Bologna esorta a non chiudere la porta ad un mondo composto anche da studenti

universitari che vogliono allevare animali in maniera rigorosa e con un approccio scientifico, come

viene fatto sperimentalmente all'interno dell'università, e non solo per il fascino dell'esotico. A suo

parere non è evidentemente il momento di votare, ma è necessario prestare più attenzione a

quanto viene chiesto, creare un gruppo di lavoro, cercare un incontro con i rappresentanti di

queste associazioni, magari facendogli capire quali cose non vadano bene secondo gli erpetologi,

evitare di chiudere bruscamente la discussione come invece è stato fatto in passato. Dopo

vent'anni, la Società potrebbe pensare di fare un passo avanti. Se ci fossero delle persone attente

e affidabili, con adeguate garanzie, si potrebbe fare tanta sperimentazione in più, creando una rete

di collaboratori che mettano a disposizione dei terrari ed una attenzione verso il modo di allevare

gli animali. Lascia la parola agli altri.

Il Presidente precisa alcuni punti. Innanzitutto molte di queste persone, alcune delle quali

erano presenti al workshop di Torino, sono consapevoli del loro percorso e del loro ruolo, ma

vorrebbero poter collaborare e contribuire per fare in qualche modo un servizio per la ricerca.

Inoltre, precisa che siamo qui a discutere anche in modo animato perché purtroppo sarebbe stato

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da chiarire meglio un aspetto da chi ha scritto lo statuto (che personalmente ha sempre rispettato -

i Consiglieri lo sanno - e sempre invitato a rispettare perché ritiene sia un ottimo statuto), in quanto

alcuni Soci ritengono che il protocollo proposto vada contro lo statuto della Società mentre non è

così: lo statuto non prevede che un Socio non possa allevare erpetofauna in casa, ma solo -e

invita i presenti a rileggere questo articolo- che non può essere Socio chi svolge qualsiasi attività

commerciale che comporti prelievo diretto e indiretto di anfibi e rettili in natura.

Zuffi però fa presente che questo si apre a diverse interpretazioni.

Delfino risponde che teoricamente anche un commerciante di animali allevati in cattività

potrebbe essere Socio.

Zuffi ritiene che anche se questa idea è condivisibile, forse mettere a protocollo un

documento che può dare interpretazioni sia positive sia negative non è opportuno. Alcuni Soci

approvano.

Il Segretario fa presente che bisogna lasciare spazio ai diversi Soci che stanno chiedendo

di intervenire.

Delfino sottolinea che nel protocollo che le cinque associazioni coinvolte sono disposte a

sottoscrivere c'è scritto chiaramente - e questo è un enorme successo - che il prelievo degli

animali in natura non è positivo per il mondo dell'erpetofilia.

Chiedono di intervenire Salvidio, Grano e Di Tizio.

Salvidio afferma di non voler parlare né a favore né contro il documento ma vuole poter

prendere parte alla discussione, nota che si tratta di un argomento molto divisivo per la nostra

Società e vedere il Presidente infervorato a difendere una delle due mozioni presentate -

qualunque essa sia - non va bene.

Delfino commenta di non essere d'accordo ma accetta quest'affermazione.

Salvidio continua dicendo di star esprimendo il proprio parere in base al suo diritto di

socio e di ritenere che nell'affrontare un argomento divisivo come in questo caso, il ruolo del

Consiglio Direttivo - e ricorda di essere un past-president della SHI - è quello di smussare gli angoli

e non di renderli più acuti, si tratta di un aspetto a suo parere fondamentale,

Delfino ribatte che non è l'obiettivo principale e lo spiegherà quando potrà parlare.

Salvidio obietta che è veramente disdicevole che il Presidente interrompa, e più volte, un

Socio e comunica di non aver più intenzione di proseguire il suo intervento e di voler abbandonare

l'assemblea in quanto tale comportamento è offensivo verso un Socio, perché viola il suo diritto di

chiedere e avere la parola senza essere interrotto.

Romano in qualità di Socio chiede a Salvidio di terminare di esprimere il proprio pensiero,

il Presidente si associa nella richiesta.

Salvidio ribadisce che non va bene che il Presidente si infervori per una o l'altra mozione,

e non va bene che il Presidente interrompa un Socio per sostenere la sua idea. Considerando il

clima della seduta, invita il Consiglio Direttivo a pensare effettivamente a cosa stia facendo nella

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presentazione di questi argomenti, perché qualunque argomento anche meno serio, se divisivo,

non fa bene alla Società, e il Consiglio Direttivo deve riuscire a prendere una decisione che non

spacchi in due l'Assemblea. Conclude ribadendo di non essere né a favore né contro la

convenzione e si appresta ad abbandonare l'aula.

Di Cerbo chiede la parola e Di Tizio fa presente che molti altri Soci stanno aspettando il

proprio turno per intervenire, Delfino dice che però l'intervento di Salvidio va commentato e gli

chiede di non lasciare l'assemblea.

Salvidio abbandona l'aula alle 14:20.

Delfino continua affermando che l'obbligo di un Consiglio Direttivo è quello di regolare la

Società sulla base dello statuto prima di tutto, prima di smussare gli angoli; se c'è qualcuno che

vuole forzare una decisione in opposizione allo statuto, il Consiglio Direttivo non deve pensare a

smussare gli angoli ma a far rispettare lo statuto. Se necessario si può valutare di modificare lo

statuto, per quanto personalmente preferirebbe non cambiarlo e passare al prossimo Direttivo lo

stesso statuto che ha guidato finora la Società, a meno che non ci siano delle cose fondamentali

da cambiare. Conclude passando la parola a Cameli e Brugnola.

Angelo Cameli espone alcune sue osservazioni sul protocollo proposto. Riguardo al

monitoraggio sanitario congiunto, non crede che le associazioni terraristiche siano gli interlocutori

adatti per avviare un monitoraggio di questo tipo, la chitridiomicosi è una patologia nella lista

dell'OIE (Organizzazione mondiale della sanità animale) e dunque ritiene che siano altri gli

interlocutori con cui doversi rapportare, ad esempio il Ministro della Salute.

Il Presidente spiega che questo punto è stato proposto dal Consiglio Direttivo che ha

forzato Franco Andreone e tutte le associazioni ad aggiungere questo punto.

Cameli dice che quello che si può pensare di fare è proporre congiuntamente verso gli

organi preposti un monitoraggio di questo tipo.

Luca Brugnola non entra in merito al contenuto del protocollo ma alle premesse del

protocollo. Chi era presente al workshop di Torino ha potuto sentire la relazione da lui fatta in

quell'occasione, in cui aveva riportato i dati numerici di importazioni di rettili e anfibi negli ultimi

cinque anni per meglio comprendere le problematiche e dunque l'importanza o meno di stilare

questo protocollo. Per quanto riguarda i rettili, in Italia sono stati importati un 1.200.000 pelli a

fronte di 150.000 esemplari vivi, di quest'ultimi il 20% provenienti da cattura e la restante parte da

nascita in cattività o da allevamenti. Per quel che riguarda le pelli di rettile invece, il 75% circa

proviene da esemplari prelevati in natura. Per quanto riguarda gli Anfibi risultano 1.300 esemplari

importati negli ultimi 5 anni, tutti provenienti da allevamenti in cattività. Nella premessa della

convenzione, è riportato che l'allevamento in cattività costituisce talora uno dei pochi strumenti

efficaci per garantire la sopravvivenza di alcune specie, mentre da quanto appena esposto si

evince che per la maggior parte dei rettili il problema più grave riguarda l'importazione delle pelli.

L'attenzione andrebbe spostata su questo aspetto, dunque un punto di riflessione potrebbe essere

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chiedersi perché investire delle risorse per creare delle forme di collaborazione con società

terraristiche quando di fatto il vero problema non è l'importazione di animali vivi prelevati in natura,

che ha un impatto minore, quanto la realtà della pelletteria italiana, verso la quale si dovrebbe

concentrare lo sforzo.

Il Presidente chiede di poter rispondere prima di dare la parola a Grano e approva

l'intervento preziosissimo di Brugnola dicendo che se la SHI si vuole impegnare anche su questo

fronte con un gruppo di lavoro può certamente farlo, ma mentre nessuna delle industrie conciarie

ha cercato un contatto con la nostra Società, queste associazioni lo hanno fatto.

Grano dice di aver apprezzato l'intervento di Bologna, che ringrazia, e risponde al

precedente intervento di Di Tizio riguardo alla "scelta" delle associazioni, affermando che queste

associazioni sono state selezionate tra quelle che sono più rappresentative sul territorio italiano,

operative da tanti anni e che non hanno legami diretti con situazioni commerciali, lui stesso

personalmente ha proposto ad Andreone varie situazioni che hanno analizzato insieme e ci sono

state associazioni che non sono state coinvolte perché legate principalmente ad attività di mostra-

scambio e commercio. Non si tratta di capire cosa loro possano ottenere dalla SHI, ma cosa la SHI

possa ottenere dalle associazioni terrariofile, ad esempio gli specimen deceduti da consegnare ai

curatori dei musei oppure, rispondendo a Cameli, dal punto di vista scientifico forse i terrariofili non

possono contribuire molto al monitoraggio sanitario, ma possono fornire un certo numero di

esemplari deceduti da studiare.

Il Presidente dice che queste associazioni hanno bisogno di una consulenza scientifica.

Di Tizio sottolinea come per i tipi di collaborazione citati finora non sia necessario

stipulare una convenzione.

Romano concorda con Di Tizio e interviene dicendo che nessuno dei punti a suo parere

necessita di un protocollo formale e dunque è in disaccordo con la stipula di un protocollo formale

ma non con il dialogo, HerpeThon e il punto all'OdG di oggi sono la dimostrazione che non c'è una

chiusura al dialogo verso queste associazioni. Ritiene che il Consiglio Direttivo e i Soci debbano

prendere le decisioni con l'obiettivo di capire cosa può essere nell'interesse della Società o quanto

può esser in linea con lo Statuto e trova che stipulare questa convenzione non sia nell'interesse

della Società. Personalmente avrebbe voluto che si fosse votato in questa occasione in modo da

concludere la questione, perché ritiene che si tratti di una questione problematica per la Società.

La politica di "conciliazione a malincuore" in passato è già stata adottata dalla SHI in altri campi e a

volte può essere un approccio sensato per la Società. Ma per gli erpetologi la terraristica è un

metodo, per i terrariofili è un obiettivo e questa è una differenza non da poco: riguardo al tema

della conservazione, ci sono articoli usciti su Biological Conservation che attestano che anche la

terraristica legale contribuisce involontariamente ad un mercato illegale, perché è meno costoso

prelevare certe specie in natura e certificarle come allevate. Stilare un protocollo formale - che non

significa fare delle cose assieme, quelle si possono fare comunque anche senza un protocollo, ad

33

es. dei documenti a firma congiunta ecc - stilare un protocollo dà il senso di un accostamento delle

due realtà e questo potrebbe essere simile ad accostare ad es. la LIPU con associazioni di

falconieri. Romano conclude che teme che non si darebbe una buona immagine di quello che è la

SHI e che questo accostamento lascerebbe perplessi molti degli associati. Con queste premesse è

il caso di fare dei protocolli formali solo se strettamente necessario e se non c'è alternativa e

attualmente trova che non sia necessario, la nostra Società potrebbe non uscirne bene in termini di

immagine.

Chiede di intervenire il Segretario, seguita da Biaggini e Cameli.

Delfino, ribadendo che a suo parere il CD debba far rispettare lo statuto prima di

smussare gli angoli come affermato da Salvidio, sottolinea che questa proposta di convenzione è

legittima ed é giusto ragionarci, mentre per diversi giorni i Soci gli hanno telefonato affermando che

questo punto fosse contro lo statuto. Il Consiglio Direttivo invece ha correttamente deciso a

maggioranza che questa questione andava portata in Assemblea, dove è bene che se ne stia

discutendo.

Giacobbe vorrebbe capire chi tra i Soci ancora presenti (una parte ha lasciato l'aula a

causa del dilungarsi dell'assemblea) sia contrario ad un protocollo di collaborazione ma favorevole

ad avere rapporti con i terraristi e affrontare dei punti insieme e chi invece non sia d'accordo ad

intraprendere un dialogo con quest'ultimi.

Marta Biaggini obietta che non sia possibile inquadrare in questi termini il pensiero dei

Soci presenti vista la delicatezza della questione, certamente nessuno vuole avere dei toni

offensivi o di chiusura totale verso i terraristi, il problema fondamentale è attivare solo laddove

necessario una collaborazione con una serie di terraristi.

Di Tizio ritiene che la larghissima maggioranza sia contraria al protocollo proposto in

questa sede e favorevole a valutare il problema e capire cosa sia meglio fare, non chiudendo a

priori la porta a nessuna soluzione. Concorda con il paragone LIPU-falconieri utilizzato anche da

lui riguardo questa situazione.

Anche Romano afferma che chi non condivide il protocollo proposto, tendenzialmente è

favorevole in linea generale a dialogare, a fare delle cose insieme ai terraristi ma possibilmente

preferisce evitare, se non è assolutamente necessario, formalizzazioni che scontenterebbero una

buona parte dei Soci e che oggettivamente desterebbero qualche perplessità verso

l'atteggiamento della Società agli occhi di persone all'esterno.

Viene data la parola a Biaggini, contraria a stilare un protocollo che ufficializzi in qualche

modo una vicinanza o una collaborazione "obbligata" tra quelle che in maniera un po' avventata

sono state chiamate le due facce dell'erpetologia. Si dice d'accordo con l'attivazione di

collaborazioni su singolo progetto, magari previa un'approvazione della commissione, cercando di

affrontarle in maniera il più prudente possibile. Riguardo al protocollo, le sembra inaccettabile già

solo dalle premesse, dove non si parla di associazioni pronte a firmare per eliminare il prelievo in

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natura, ma si dice che il commercio di esemplari catturati in natura debba essere "adeguatamente

controllato, generalmente ridotto, ecc...." si dice che il percorso di collaborazione è finalizzato ad

"un miglior controllo e gestione del mercato degli anfibi e dei rettili" e si citano anche le "mostre

mercato"; secondo Biaggini la Società non si può far coinvolgere in simili affermazioni, che

comportano una caduta di stile della SHI rispetto a come lei vede la nostra Società. Si interroga

ancora su come siano state selezionate queste associazioni, su quali criteri, visto che molte

partecipano ad esempio al Verona reptiles o hanno foto dei banchetti alle mostre mercato. L'SHI

dia pure dei consigli o delle linee guida, ma non in associazione con questi soggetti.

Delfino risponde che le associazioni in questione sono quelle che si sono fatte avanti,

Grano specifica che una selezione è stata comunque fatta perché sono state scartate quelle che

palesemente avevano solo fini commerciali.

Delfino dice che la SHI si deve muovere entro le leggi dello Stato, può proporre delle linee

guida, delle buone pratiche, ma comunque lo Stato consente di commerciare pelli, di

commercializzare specie prelevate in natura, la SHI può non accettare tra i suoi Soci chi

commercia specie prelevate in natura, ma non può imporre delle norme non previste dalla legge.

Interviene Alessandro Vlora, Socio fondatore della SHI dal 1992 e Presidente del Club

Acquariologico Erpetologico Barese (CAEB), che si dice perfettamente in linea con l'intervento di

Bologna: negli anni si è passati da definizioni quasi infamanti dei terrariofili all'animata discussione

-ma pur sempre una discussione- di oggi, dunque è stato fatto un enorme passo avanti. Resta

perplesso sull'atteggiamento di alcuni Soci che oggi si dicono totalmente contrari alla stesura del

protocollo ma che da giovani sono stati firmatari di molti articoli sull'allevamento in cattività di

alcune specie. Rinnova la disponibilità della sua associazione (fondata anch'essa nel 1992 e priva

di partita IVA, dunque assolutamente estranea all'aspetto commerciale) a collaborare per tutti i

punti riportati nel protocollo e ritiene sia un passo importante essere qui in prima persona e a

proprie spese per discutere dell'argomento e dare la disponibilità del CAEB e dei suoi 80 Soci, un

numero più che dignitoso per una società di tipo associazionistico, locale, che fa capo ad un paio

di città della Puglia. Trova che, sulla base delle informazioni a sua disposizione, ci sarebbe da

discutere notevolmente sui 1.300 esemplari di anfibi allevati in cattività riportati da Brugnola, infatti

uno dei motivi della sua presenza in questa sede è anche quello di far capire che a volte ci sono

dei dati che andrebbero ulteriormente verificati. Riguardo al chitridio, ritiene che né le associazioni

terrariofile né la SHI possano gestire il problema, dunque a questo proposito siamo qui solo per

poter collaborare e mettere a disposizione i dati a disposizione di ognuno. Rinnova sia come Socio

SHI, che come responsabile di una delle associazioni in questione, la più ampia disponibilità a

collaborare su tutti i punti e crede che il primo punto -definire qual è la situazione della terraristica

in Italia- ratificabile o no sia fondamentale: è necessario iniziare a capire quante associazioni ci

siano, quali associazioni vendono e quali no, quali partecipano alle mostre o meno, quali siano

quelle "degne" di essere invitate e presenti in questa sede e vedere quali sono quelle che

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parteciperanno, per poter dopo, successivamente, eventualmente, stipulare un protocollo più o

meno restrittivo a seconda di quello che verrà proposto. A questo proposito ritiene che certamente

la presenza del CAEB in quest'occasione e a proprie spese deve essere sottolineata. Conclude

dicendo che a suo modesto parere sarebbe opportuno cercare di istituire una nuova commissione

nell'ambito della SHI per poter discutere di questo specifico punto.

Di Tizio specifica a Vlora che avendo effettivamente fatto parte in prima persona del

mondo terraristico lo conosce bene e sa essere composto sia da persone valide sia da persone

che fanno collezionismo, per cui ritiene che un confronto sia necessario e dunque ribadisce di

essersi espresso totalmente contro questa stesura del protocollo e non contro la collaborazione

con i terrariofili.

Cameli e Zuffi rinunciano ad intervenire per l'eccessivo protrarsi della discussione.

Il Presidente chiede se ci sia ancora qualcuno che vuole intervenire e ricevendo risposta

negativa, conclude proponendo di non prendere alcuna decisione in questa sede. Si dispiace per

quanto accaduto durante la discussione di questo punto e dice che certamente si scuserà almeno

in parte con Salvidio. Il Consiglio Direttivo analizzerà nuovamente la situazione grazie ai

preziosissimi contributi forniti oggi e probabilmente manderà un'e-mail in cui inviterà i Soci a far

parte di un gruppo di lavoro, che dovrà assolutamente essere misto e possibilmente includere

Salvidio.

17. relazione degli organizzatori dell'XI Congresso Nazionale SHI - MUSE Trento

In assenza di Michele Menegon, Presidente del comitato organizzatore, interviene Anna Rita Di

Cerbo, membro del Comitato Organizzatore.

L'XI Congresso Nazionale della SHI si terrà dal 22 al 25 settembre 2016 al MuSe di Trento. Dal 15

febbraio è stato attivato il sito web - che viene visualizzato - su cui è possibile consultare le

informazioni riguardanti il congresso, effettuare l'iscrizione ed inviare i contributi scientifici. All'inizio

di marzo sarà prodotta la seconda circolare con informazioni più dettagliate anche sulla logistica.

La scadenza per l'invio dei contributi e l'iscrizione senza maggiorazione della quota è fissata al 15

maggio 2016. Di Cerbo fa notare che la quota per i Soci è di 100 euro, grazie all'intervento del

Consiglio Direttivo SHI che ha chiesto di abbassare la quota rispetto a quanto proposto

inizialmente dal comitato organizzatore. Entro il 31 luglio gli autori riceveranno il responso sulla

sottomissione dei lavori. Sono previsti due workshop per cui si invitano i Soci a suggerire tramite la

scheda di iscrizione le tematiche che desiderano vengano affrontate. Inoltre, oltre ai travel grant

per i giovani studenti, il MuSe ha predisposto 5 iscrizioni gratuite per gli studenti di Trento e di

Padova. Conclude invitando a seguire le norme per la presentazione dei lavori, i contributi proposti

saranno sottoposti a referee.

36

Il Presidente ricorda che l'iniziativa di far partecipare gratuitamente al congresso degli

studenti locali fu presa per la prima volta, con molta discrezione, dal comitato organizzatore del

congresso di Chieti e si augura che diventi una prassi per tutti i congressi SHI.

Romano chiede di predisporre il sito con doppia lingua, ma Di Cerbo spiega che non

essendo tecnicamente possibile inserire due lingue il comitato organizzatore ha scelto la lingua

inglese, per favorire la partecipazione di erpetologi stranieri, ma caricando i file delle circolari in

italiano.

18. Varie ed eventuali

Non ci sono varie ed eventuali.

Avendo esaurito i punti all'ordine del giorno e non essendoci altri argomenti in discussione, i lavori

si chiudono alle ore 14:43.

Il Segretario

Dalila Giacobbe

37

ALL. B

Codice Nome ARE Località Provincia Referente TIPO ARE assegnato

Prime attività da intraprendere

ARE1 Monte Guglielmo

Zone, Tavernole, Gardone val Trompia, Marcheno, Pezzaze, Sale Marasino, Marone, Pisogne

Brescia Tiberti Rocco

ARER In risposta ai fattori di minaccia che sussistono nell’aerea del Monte Guglielmo i possibili interventi di conservazione includono: azioni di educazione dedicate ai turisti e alla popolazione locale (e.g. cartellonistica in aree frequentate dell’area); sorveglianza da parte degli organi preposti per contrastare il bracconaggio da concentrare nel breve periodo di riproduzione della Rana temporaria; miglioramenti ambientali delle vasche per la raccolta dell’acqua e nei pozzetti di decantazione (posizionamento di reti di risalita, rimodellamento del fondo delle vasche); eradicazione di pesci alloctoni tramite pesca intensiva; ripristino e pulizia delle pozze d’alpeggio interrate; ripristino di abbeveratoi accessibili per l’erpetofauna.

ARE2 Area tra il Monte Motola e il fiume Calore

Piaggine Salerno Laura de Riso

AREN

ARE3 Loc. il Lago (pianoro carsico) e zone limitrofe con antichi pozzi in pietra

Ottati Salerno Laura de Riso

AREN

ARE4 Ex cava di argilla di Minturno

Minturno Latina Perretta Giovanni Paolo

ARER Recinzione, cartellonistica, monitoraggio, stima tartarughe alloctone

ARE5 Laghi monte rotondo scalo

Monterotondo Roma Mirko Pandolfi/Lorenzo de Luca

ARED

ARE6 Fosso di Riancoli - Rio di Ricetto - Fosso della Peschiera

Collalto Sabino Rieti Pieroni Andrea - Bologna Marco Alberto

AREN Ampliamento dell'area protetta

ARE7 Laghi di Fagnano Olona

Fagnano Olona Varese Viganò Andrea

ARER Gestione del livello dell’acqua per garantire il completamento del ciclo biologico tra gli altri di anfibi, uccelli e odonati. Compromesso con le proprietà, ipotesi di acquisto dei terreni. Sono state condotte due visite guidate per sensibilizzare.

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Scuole e oratori/campi estivi hanno iniziato a visitare l’area, attraversata dalla pista ciclabile della valle Olona.

ARE8 fiume Cerasuolo

Giffoni Valle Piana

Salerno GUARINO Fabio M

ARER

ARE9 Oasi di Castel di Guido

Roma Roma Grano Mauro

AREN Regolamentare gestione fontanili

ARE10 Biotopo Arzarello

Saletto d'Este Padova BEDIN LUCA

ARER Riconoscimento del valore erpetologico

ARE11 Biotopo Guizza

Padova palazzetto

Padova BEDIN LUCA

ARER Riconoscimento del valore erpetologico

ARE12 Bosco Morandi Padova san Belluno

Padova BEDIN LUCA

ARED Inserimento del sito nella Rete Ecologica Provinciale

ARE13 Bosco Vettore Noventa Padovana

Padova BEDIN LUCA

AREN Inserimento del sito nella Rete Ecologica Provinciale

ARE14 Cava Pionca Vigonza Padova BEDIN LUCA

ARED Sito già inserito nella rete ecologica regionale. Necessita garanzia di tutela

ARE15 Parco La Valva

Diamante/Buonvicino

Cosenza Iorio Alfonso

ARER

ARE16 Stagno Artificiale/Peschiera di Cervara

Cervara di Roma

Roma Paolino Giovanni

ARED Evitare prosciugamento del sito costituire altri siti riproduttivi; interessare il Parco dei monti Simbruini

ARE17 Oasi Boji della Ferriana

Rovigo - Loc. Concadirame

Rovigo Micheletti Alessandro

ARED Per impedire la perdita di un ambiente peculiare e ormai estinto su tutto il territorio polesano, bisognerebbe effettuare interventi di manutenzione e conservazione dell’area. Ad esempio periodici interventi di correzione dell’evoluzione naturale, quali il contenimento della canna, del rovo e del deposito di lettiera sul fondo del corpo idrico.

ARE18 Gorghi del Bisatello

Badia Polesine - loc. Villa d'Adige

Rovigo Micheletti Alessandro

ARED In virtù delle specie animali e delle peculiarità ambientali, il sito meriterebbe di essere incluso nel limitrofo SIC IT3210042 Fiume Adige tra Verona Est e badia Polesine. Sono auspicabili maggiori controlli da parte delle autorità competenti per limitare lo versamento di sostanze inquinanti e rifiuti.

ARE19 Gorgo Magherino

Trecenta - loc. Sariano

Rovigo Micheletti Alessandro

ARED Sono sati avviati contatti con il comune di Trecenta per l’inclusione dell’area nel SIC “Gorghi di Trecenta”, dal quale è stato escluso nonostante il gorgo Magherino abbia la medesima origine.

ARE20 Parco Alexander Langer

Rovigo Rovigo Alessandro micheletti

ARER

ARE21 Canale Malopera

Badia Polesine, Giacciano con Baruchella, Trecenta e

Rovigo Alessandro micheletti

ARER

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Canda

ARE22 Cave Ceneselli Rovigo Alessandro micheletti

AREN

ARE23 Fogge Traversa

Alberobello BARI Sandro Frisenda

ARER

ARE24 Laghetto ex-cava di tufo di Civitella Cesi

Blera Viterbo Vincenzo Ferri/Stefano Celletti

ARER

ARE25 ARE di Castel Cerreto

Penna Sant'Andrea

Teramo Baiocco Cesare

ARER

ARE26 Area umida "Le Foppe" di Fornacetta di Inverigo

Inverigo Como Arturo Binda

ARER Ridurre impatto di Procambarus

ARE27 Stagni di Petosan

La Thuile Aosta Raoul Manenti

ARED

ARE28 Bosco di Palo Ladispoli Roma Antonio Pizzuti Piccoli

ARER Evitare chiusura corridoi ecologici, monitorare inquinamento

ARE29 Rio Vallarsa laives Bolzano Ivan Plasinger

ARER

ARE30 Zona Militare di Vadena

vadena Bolzano Ivan Plasinger

ARER

ARE31 Inghiaie Levico Terme Trento Tabarelli De Fatis Karol

ARED Concertare gli interventi di sistemazione del bacino, impedire l'accesso al bestiame

ARE32 Altopiano della Vezzena - Sette Comuni

Levico Terme/Asiago

Trento/Vicenza

Romanazzi Enrico

AREN Ampliamento dell'area protetta, regolamentazione della gestione forestale

ARE33 Stagno di Medea

Medea Gorizia Michele Tofful

ARER

ARE34 Stagno di Verteglia (Monte Terminio)

Montella AVELLINO GUARINO Fabio M

ARER

ARE35 Lago Puzzo Capena/Fiano Romano

Roma Lorenzo De Luca/Mirko Pandolfi/Vincenzo Ferri

ARER

ARE36 Laghetti di Marco

Rovereto Trento Iemma Aaron

ARER Concertare gli interventi di sistemazione del bacino, installare barriere fisse per la migrazione di anfibi

40

ARE37 Lago di Loppio Nago - Torbole, Mori

Trento Iemma Aaron

ARER interventi nei periodi di migrazione degli anfibi, evitare il cambio d'uso dell'area

ARE38 Stagni della Vela

Trento Trento Menegon Michele

ARED Istituzione formale di biotopo, rimozione dei rifiuti, rinaturalizzazione mediante la creazione di stagni

ARE39 Monte Raperello

San Martino d'Agri, Spinoso, San Chirico Raparo

Potenza Antonio Romano

AREN

ITA001 Stagni di Conversano

Conversano Bari Cristiano Liuzzi

AREN

ITA002 Masseria Torricella

Castellana Grotte

BARI Simone todisco

AREN

ITA009 Golena di Po torriccella del pizzo e Motta baluffi

Lodi Vincenzo Ferri

AREN

ITA011 Vallone del Fossato-Lavello

Fara san Martino e Palombaro

Chieti Vincenzo Ferri

ARER

ITA012 Faggeta della Forchetta

PALENA Chieti Vincenzo Ferri

AREN

ITA015 Voltigno e Valle d'Angri

Farindola Pescara Vincenzo Ferri

ARER

ITA016 Campo Imperatore

Assergi, Castel del Monte

L'Aquila Vincenzo Ferri

AREN

ITA018 Sponda sinistra del Lago d'Idro

Idro Brescia Christiana Soccini

AREN

ITA027 Boschi e risaie della Picchetta

Cameri Novara Vincenzo Ferri

AREN

ITA037 Riserva di Monticchie

Somaglia Lodi Vincenzo Ferri

AREN

ITA038 Parco di Villa Sorra

Nonantola Modena Vincenzo Ferri

AREN

ITA039 A.R.E. Torrazzuolo

Nonantola Modena Vincenzo Ferri

ARER

ITA043 Sponda del Fiume Mera

Sorico Como Vincenzo Ferri

ARER

ITA044 Bodri di San Daniele Po in Golena

San Daniele Po Cremona Vincenzo Ferri

AREN

ITA048 Passo e Lago del Mortirolo

Monno Brescia Vincenzo Ferri

ARER

ITA051 Laghetti di Culmine San

Moggio Lecco Raoul Manenti

AREN Creare nuovo invaso a valle di quello esistente che sia più adatto a Bombina

41

Pietro

ITA056 Pantani della Doganella

Roma Roma Vincenzo Ferri

AREN

ITA057 Tratto terminale del Fiume Mignone

Tarquinia Viterbo Vincenzo Ferri

ARER

ITA058 Località Palù di Pozzolengo

Pozzolengo Brescia Christiana Soccini

ARER