veglia dei santi 2013 - libretto

Caltignaga

dopoDiventi santo.

eglia dei V antiS

PaS o

2013

S aS op Sbeato Giovanni Paolo II

san Bovo

san Rocco

san Giacomo

31 ottobre

_____________ Veglia dei Santi 2013 – Caltignaga ____________

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Cel. Nel nome del Padre... Il Signore sia con voi... Cel. Suscita nella Chiesa, o Padre, il tuo Santo Spirito, che mosse molti

uomini e donne nella storia a dare la vita per il tuo popolo, perché fortificati dallo stesso Spirito, non esitiamo a donare la nostra vita per i fratelli. Per il nostro Signore...

Canto: Tempio vivo

Sei presenza di Dio, Spirito Santo, la sua mano che ci proteggerà. Attraverso di te, ogni vivente, trova la Verità.

Nella prova sei tu la nostra forza, annunciando Gesù parli per noi; nelle difficoltà, se ti ascoltiamo, non siamo soli mai.

Spirito, fuoco di vita brucia in me, parla d’amore vieni in me, cambia il mio cuore rendimi tempio vivente di Dio

Sei disceso tra noi come tempesta: vento, nuvola, tuono, fiamma tu sei: ma la forza in realtà sta in quel silenzio in cui tu parli a noi.

A chi è in cerca di Dio mostri la strada, suggerisci al cuor suo la verità; avverrà grazie a te dentro la storia l’opera di Dio.

Rit.


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Passi e porti con te consolazione su ogni male che Dio perdonerà. Fa' che sappia qual è, per ogni mio giorno, la sua volontà.

Siamo uniti con te intimamente all'amore supremo, la Trinità. Come un'anima sola cantiamo "Gloria, vieni Spirito!"


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1o PASSO : la croce

Rit. Oh, adoramus te, Domine!

San Giacomo L.1. Giacomo è detto il Maggiore per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo figlio di Alfeo. Lui e suo fratello Giovanni sono figli di Zebedeo e Maria Salome, e con il padre pescatori sul lago di Tiberiade. Appartiene, insieme a Pietro e Giovanni, al gruppo dei tre discepoli privilegiati che sono stati ammessi da Gesù a momenti importanti della sua vita, come la Trasfigurazione sul monte Tabor e l’agonia nell’orto del Getsemani. Si tratta quindi di situazioni molto diverse l’una dall’altra: nel primo caso, Giacomo con gli altri due Apostoli sperimenta la gloria del Signore, lo vede nel colloquio con Mosé ed Elia, vede trasparire lo splendore divino in Gesù; nel secondo caso si trova di fronte alla sofferenza e all’umiliazione, vede con i propri occhi come il Figlio di Dio si umilia facendosi obbediente fino alla morte. La gloria di Cristo si realizza proprio nella Croce, nella partecipazione alle nostre sofferenze. Questa maturazione della fede fu portata a compimento dallo Spirito Santo nella Pentecoste, così che Giacomo, quando venne il momento della suprema testimonianza, non si tirò indietro. All’inizio degli anni 40 del I secolo il re Erode Agrippa cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa, e fece uccidere di spada Giacomo fratello di Giovanni (At 12,1-2). Secoli dopo, nascono su di lui tradizioni e leggende. Si dice che avrebbe predicato il Vangelo in Spagna. Quando poi quel Paese cade in mano araba (sec. IX), si afferma che il corpo di san Giacomo (Santiago, in spagnolo) è stato prodigiosamente portato nel nord-ovest spagnolo e seppellito nel luogo poi notissimo come Santiago de Compostela. Come tutti sappiamo, quel luogo divenne oggetto di grande venerazione ed è tuttora meta di numerosi pellegrinaggi, non solo dall’Europa ma da tutto il mondo. E’ così che si spiega


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la rappresentazione iconografica di san Giacomo con in mano il bastone del pellegrino e il rotolo del Vangelo, caratteristiche dell’apostolo itinerante e dedito all’annuncio della ‘‘buona notizia’’, caratteristiche del pellegrinaggio della vita cristiana. Così Giacomo il Maggiore si pone davanti a noi come esempio eloquente di generosa adesione a Cristo. Egli, che inizialmente aveva chiesto, tramite sua madre, di sedere con il fratello accanto al Maestro nel suo Regno, fu proprio il primo a bere il calice della passione, a condividere con gli Apostoli il martirio. L. 2. Dal Vangelo di Luca Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?

Preghiera in cammino Rit. Ti seguirò, ti seguirò, o Signore e nella tua strada camminerò. L. 3. Sulle tue orme, verso il mio Calvario, verso la città che non mi vuole, verso la città che non vuole Dio, il cammino verso la città Santa che ammazza il profeta. Rit. Sulle tue orme, verso il mio Calvario. Fammi spendere amore a piene mani. Se perdere con Te è un guadagno, con te voglio morire, o Cristo. Rit.


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Sulle tue orme voglio morire, come il seme che muore sotto terra, ma porrò le mie radici in profondità sì che al tempo della mietitura per tutti abbondi il pane sulla mensa. Rit. Sulle tue orme verso il mio Calvario Moltiplicherò l’amore dividendolo, lo regalerò a chi passa, avrò il centuplo in questa vita e pace eterna nel tempo senza fine. Rit. Cel. Non c'è amore più grande di chi dona la sua vita, come fece l'apostolo

Giacomo, sulle orme di Gesù. Rinnoviamo la nostra fede pregando insieme e dicendo: DONACI, PADRE, DI SERVIRE CON AMORE.

L.4.Signore, tu vuoi che la terra sia una casa fraterna: aiuta gli uomini a vivere come amici gli uni degli altri, a preferire l'uguaglianza al dominio, l'umiltà alla prepotenza. Preghiamo:

DONACI, PADRE, DI SERVIRE CON AMORE.

Signore, hai scelto i nostri vescovi come successori degli apostoli; rendili pronti a seguirti, testimoni di Cristo, disponibili a bere il calice della sofferenza e della morte. Preghiamo:


Signore, lo Spirito ci dona di essere veri discepoli di Cristo: donaci la pazienza di costruire il tuo regno. Preghiamo:



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Signore, hai mandato il tuo Figlio non a essere servito ma a servire: conforta quanti si dedicano gratuitamente, per tuo amore, ai piccoli, ai poveri agli ultimi. Preghiamo:


Signore, vuoi che la Chiesa sia una, santa, cattolica e apostolica: santifica la nostra Diocesi, perché sia un segno di salvezza per le nostre città. Preghiamo:

DONACI, PADRE, DI SERVIRE CON AMORE. Per chi, anche oggi, dà la vita per non rinnegare la fede. Preghiamo: DONACI, PADRE, DI SERVIRE CON AMORE. Cel. Padre, che nel sacrificio del tuo Figlio diletto ci hai insegnato a morire perchè altri abbiano la vita, donaci un cuore paziente nel servizio e ardente nella lode. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.


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2o PASSO : l’olio

Rit. Tu sei sorgente viva, Tu sei fuoco sei carità;

Vieni Spirito Santo, vieni Spirito Santo.

San Rocco L.5. Rocco nasce a Montpellier, in Francia verso la metà del 1300. Al momento della nascita Rocco reca sul petto, lato cuore, una voglia a forma di croce che ne permetterà il riconoscimento del corpo dopo la morte. A Montpellier interrompe gli studi di medicina alla morte dei genitori. Dopo il funesto evento distribuisce i propri averi ai poveri e parte in pellegrinaggio verso Roma. Giunge in Italia nel momento di massima virulenza di un’epidemia di peste nera ed interrompe il viaggio verso Roma ad Acquapendente (Viterbo) ove nel lazzaretto di S. Gregorio assiste appestati ed ammalati. Qui si manifestano le virtù taumaturgiche del Santo: il segno della croce praticato da Rocco sulla fronte dei malati procura la guarigione e si diffonde così la fama dei miracoli del giovane pellegrino francese. Giunge a Roma e vi si ferma per tre anni assistendo gli ammalati. Dopo aver lasciato Roma, Rocco è a Rimini, Forlì, Caorso e Cesena ove si prodiga a favore degli appestati. A Piacenza contrae la peste e si ritira in una grotta. Un cane provvede al sostentamento del Santo con una pagnotta che preleva alla tavola del padrone. Questi segue la piccola bestia, scopre la grotta e cura il giovane. Nella grotta al Santo appare un angelo che gli annuncia la guarigione e la facoltà di chiedere una grazia al Signore. Lungo la strada del ritorno a Montpellier, Rocco è incarcerato come spia a Voghera. Riceve ancora una volta l’apparizione dell’Angelo che gli annuncia la morte ormai prossima che giunge nella notte tra il 15 ed il 16 Agosto probabilmente del 1379. Al momento della sepoltura, grazie al segno di croce che Rocco porta sul petto, lo zio materno riconosce il nipote nel misterioso giovane pellegrino che mai aveva voluto rivelare la propria identità.

http://it.wikipedia.org/wiki/Montpellier


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L. 2. Dal Vangelo di Luca «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».

Preghiera in cammino Rit. Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est L. 6. Tu guarisci, tu disperdi, Signore, le ferite del cammino, disperdi e confondi la via dei superbi e dei malvagi, Ma raddrizzi il cammino degli umili, dei piccoli, dei dimenticati, per loro abbatti le montagne e colmi le valli. Rit. Tu mi ami e mi guarisci, mi rimetti in piedi,


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mia la tua via e la tua legge: Amare la giustizia, amare teneramente e camminare umilmente con te, Dio. Rit. Cel. La misericordia del Padre ha rimesso il nostro peccato, ha fasciato le

ferite del nostro cuore e ci ha donato uno Spirito nuovo. Invochiamo il Signore perché ci aiuti a testimoniare l’Amore ricevuto, dicendo:

AIUTACI SIGNORE L. 7 Per il popolo di Dio, perché sia povero secondo il Vangelo, segua il

fratello, piuttosto che le mode e le ricchezze mondane. Preghiamo: AIUTACI SIGNORE.

Per noi cristiani, perché, superiamo l’egoismo e il benessere privato, e ci accorgiamo del fratello che vive nella povertà e nella sofferenza. Preghiamo:

AIUTACI SIGNORE.

Per chi governa gli stati, perché la ricerca del bene comune aiuti a vincere le divisioni e le indifferenze che ancora resistono fra i popoli. Preghiamo:

AIUTACI SIGNORE.

Per chi soffre a causa della fede, perché sull'esempio delle prime comunità riesca ad amare e a perdonare chi lo perseguita. Preghiamo:

AIUTACI SIGNORE.

Per noi qui riuniti, perché alla luce del Vangelo, impariamo ad amare anche i nostri nemici. Preghiamo:

AIUTACI SIGNORE.


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Cel. O Padre, che anche oggi hai fatto sorgere il sole sopra i buoni e sopra i cattivi, dona al tuo popolo di manifestare con la vita il Vangelo che professiamo nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.


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3o PASSO : la bisaccia

Rit. Questa notte non è più notte davanti a te: il buio come luce risplende.

San Bovo L.8. Nasce nel castello di Noyers in Provenza verso il 940 da una famiglia appartenente alla nobiltà feudale. Educato nelle armi e al timor di Dio, fu il prototipo del nobile cavaliere disposto al sacrificio in nome della giustizia e della gloria divina. Santo e guerriero contribuì a liberare la Provenza dai Saraceni, dando accoglienza ai deboli e agli infermi. In arcioni su un cavallo coperto di ferro, chiuso nella sua armatura, pronto a combattere, passava le notti in preghiera, indossando il cilicio e nutrendosi di cibi scarsi e grossolani. Fece voto che se fosse riuscito nell’impresa di scacciare l’invasore, lasciate le armi si sarebbe dedicato solo a opere di carità e devozione, andando ogni anno in pellegrinaggio alla tomba dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Roma. Ma prima di indossare i nuovi abiti di penitente e pellegrino, la prova più dura, rinunciare alla vendetta per l’uccisione del fratello, nell’abbraccio del perdono con l’assassino. Estraniatosi dal mondo, sulla vetta di un colle in una umile cella, impegnato nella preghiera e opere di bene, si recava ogni anno, accompagnato solo da un giumento, verso la città santa, fedele alla promessa fatta. Il 22 maggio 986, durante uno di questi viaggi, di ritorno da Roma, febbricitante e sfinito muore nella città di Voghera. Il corpo venne sepolto fuori dalle mura, lungo la Romera, nel luogo destinato ai poveri.

L. 2. Dal Vangelo di Giovanni Gesù lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. Doveva perciò attraversare la Samaria. Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui


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c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua».

Preghiera in cammino Rit. Di notte andremo, di notte, per incontrar la fonte.

Solo la sete ci illumina, solo la sete ci guida. L. 9. Anche a me tu chiedi da bere Per placare la sete che brucia, che si fa grido dalla croce: ‘‘Ho sete!’’. Ma non bevi acqua, e nemmeno l’aceto, desideri me, Tu vuoi me, tutto di me. Rit. Il tuo chiedere è donare, la tua missione mi invia in missione doni acqua per dare da bere agli assetati.


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Mi indichi la tua croce come sorgente, io sono quello che sono con i miei limiti: ‘‘Aumenta, Signore, la mia sete di Te’’. Rit. Cel. Preghiamo, fratelli carissimi, perché chiamati come la Samaritana anche

noi possiamo comprendere il nostro cammino, la nostra vocazione. Rispondiamo: GESÙ DONACI L’ACQUA DEL CAMMINO L.10. Perché le famiglie cristiane vivano il Vangelo, educhino i figli

rendendoli disponibili alla chiamata di Dio, preghiamo: GESÙ DONACI L’ACQUA DEL CAMMINO

Perché i giovani impostino la loro vita come "chiamata", sentano l'esigenza di impegnarsi nel regno di Dio, aperti alla chiamata di Dio anche al sacerdozio e alla vita religiosa, preghiamo:

GESÙ DONACI L’ACQUA DEL CAMMINO Perché i sacerdoti vivano il loro ministero in modo pieno, autentico e gioioso e che la loro vita sia un appello ai giovani a seguire Gesù maestro, preghiamo:

GESÙ DONACI L’ACQUA DEL CAMMINO Cel. Signore, nostro Dio, che guidi il popolo cristiano con la varietà dei

ministeri e le più diverse vocazioni, fa' che quanti hai chiamato siano perseveranti nel servire, nella vita e nella missione secondo il cuore del buon Pastore. Per Cristo nostro Signore. Amen.


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4o PASSO: la conchiglia

Rit. Bonum est confidere in Domino, bonum sperare in Domino.

Beato Giovanni Paolo II L. 2. Dal Vangelo di Matteo Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Breve riflessione LITANIE DEI SANTI Santa Maria, Santa Madre di Dio, Santa Vergine delle vergini, San Michele Arcangelo, Voi tutti santi Angeli di Dio, San Giovanni Battista, San Giuseppe, sposo di Maria, Santi Pietro e Paolo, San Giacomo, Voi tutti, santi apostoli, Santa Maria Maddalena,


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Voi tutti, santi discepoli del Signore, Santo Stefano, Sant’Ignazio d’Antiochia, Sante Perpetua e Felicita, San Lorenzo, San Tommaso Becket, Voi tutti, santi martiri, Sant’Ambrogio, Santi Leone e Gregorio, San Girolamo, Sant’Agostino, San Gaudenzio, Sant’Atanasio, San Martino, Santi Cirillo e Metodio, San Carlo Borromeo, San Francesco di Sales, Beato Giovanni Paolo II, Voi tutti, santi vescovi e dottori, San Benedetto, Santi Giulio e Giuliano, San Domenico, San Tommaso d’Aquino, San Francesco d’Assisi, Sant’Ignazio di Loyola, San Giovanni della Croce, San Francesco Saverio, San Vincenzo de’ Paoli, San Luigi, San Giovanni Maria Vianney, San Giovanni Bosco,


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Santa Caterina di Siena, Santa Tersa d’Avila, Santa Teresa di Lisieux, Beata Teresa di Calcutta, Voi tutti, santi sacerdoti, religiosi e religiose, San Rocco, San Bovo, San Domenico Savio, Santa Chiara, Santa Gianna Beretta Molla, Voi tutti santi e sante di Dio, Padre Nostro Orazione Cel. Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare

in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Benedizione Segno


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Canto: Fonte della vita Risorgeremo in Te Signore, ci hai donato nuova vita, ci hai liberato dal peccato: grande è l’opera di Dio.

Hai riempito i nostri giorni della sola gioia vera e su chi soffre e più non spera brillerà la Luce Tua. Rit. Noi ti lodiamo, crediamo che Tu sei la fonte della vita; avremo fede, speranza e carità verso il prossimo per Te

Per sempre noi annunceremo Te in ogni giorno della vita con questa fede, speranza e carità che lo Spirito diede a noi. Per fede andremo per il mondo a proclamare la Parola; a tutti i popoli diremo che la vita vera sei.

Con fede tutto lasceremo confidiamo nel tuo amore; trova pace il nostro cuore solo se riposa in Te. Rit. Tu sei presente in ogni giorno, sarai con noi fino alla fine; insieme a Te cammineremo


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sui sentieri della vita.

Tu solo accendi la speranza dentro al cuore di ogni uomo; non c’è fede senza amore non c’è amore senza Te. Rit. Vincitore sulla morte, fonte della vita eterna, vero uomo sulla terra, vero Dio sei Tu Gesù.

Ci hai creati per amore, solo amore chiedi a noi: quel che nasce dalla fede è la vera carità. Rit.

nella VITAdi LECTIO

1O INCONTRO

San Marco 30 novembre 2013h 20.45

http://vicariatoborgomanero.wordpress.com/

Blog Vicariato del Borgomanerese

3 G O R N I in

m O N taG N a

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Pragelato (TO)27-29 dicembre

veglia dei santi 2013 - libretto

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