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Valutazioni e misurazione dei rischi specifici

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Valutazioni e misurazione dei rischi specifici

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ASQ Srl è la società del Sistema Cna Roma specializzata nell’ero-gazione dei servizi di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro(D.Lgs. 81/08).

Attraverso un network nazionale, ed oltre 40 tecnici tra inge-gneri, architetti e tecnici per la prevenzione, garantiamo una plu-ralità di competenze in grado di rispondere alle richieste di tuttii nostri clienti su:

• Valutazione dei rischi, DUVRI, POS, PSC, PiMUS, etc• Valutazioni specifiche e misurazione dei rischi• Valutazione e misurazione delle emissioni in atmosfera• Pratiche autorizzative relative ad ambiente, sicurezza,

antincendio, etc.

Tutte le valutazioni seguono la normativa tecnica e tutte le lineeguida definite dal Ministero del Lavoro e dal D.Lgs. 81/08 (NormaUNI, Buone Prassi)

Inoltre, collaborando a stretto contatto con Enti Bilaterali, Orga-nismi Paritetici (Eblart, Edilcassa) ed Istituzioni offre formazionee addestramento dei lavoratori garantendo la massima serietàdei risultati.

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RUMORE 2

VIbRAZIONI 3

ROA RADIAZIONI OTTICHE ARTIfICIALI 4

MICROCLIMA 5

CAMpI ELETTROMAgNETICI 6

RIsCHIO CHIMICO 7

RIsCHIO CANCEROgENO ( pOLVERI IN LEgNO) 8

RADON 9

ATMOsfERE EspLOsIVE 10

IMpATTO ACUsTICO 11

EMIssIONI IN ATMOsfERA 12

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 14

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DESCRIZIONE SERVIZIOIl servizio diValutazione del Rischio Rumore si pro-pone, nel rispetto della normativa sulla sicurezzaD.Lgs. 81/08 e s.m.i, di individuare tutte le figuresensibili intemadisaluteesicurezzasui luoghidi la-voro all'interno delle unità produttive, misurando ilivelli acustici di attrezzature, mezzi e ambienti dilavoro.Il prodotto finale sarà la stesura di una relazionetecnica che deve essere parte integrante del docu-mento di valutazione dei rischi.

APPARECCHIATURE IMPIEGATELe misure saranno eseguite con fonometri integra-tori, compresi microfoni, cavi associati e calibratoricon requisiti di classe 1, secondo le normative tec-niche IEC 61672:2002 e IEC 60942:2003.

CARATTERISTICHE DELTECNICOAi sensi dell’articolo 181 comma 2 del D.lgs.81/2008 e s.m.i. la valutazione dei rischi derivantida esposizioni ad agenti fisici è programmata edeffettuata da personale qualificato nell’ambito delservizio di prevenzione e protezione in possesso dispecifiche conoscenze in materia.

ATTIVITÀ SOGGETTETutte le attività sono soggette alla valutazione delrumore, la valutazione strumentale è obbligatoriase si ha motivo di ritenere superata la "soglia infe-riore di azione" che è stata convenzionalmente fis-sata in 80 dB(A). In alcuni casi si può procedere adun’autocertificazione da parte di un tecnico com-petente.

RIFERIMENTILEGISLATIVI/NORMETECNICHE• D.Lgs.81/08 e s.m.i.TitoloVIII, Capo II• UNI 9432:2011 (Determinazione del livello di

esposizione personale al rumore nell’ambientedi lavoro)

• UNI EN ISO 9612:2011 (Determinazione del-l'esposizione al rumore negli ambienti di lavoro- Metodo tecnico progettuale)

• UNI EN 458:2005 (Protettori dell’udito - Racco-mandazioni per la selezione, l’uso, la cura e lamanutenzione).

RUMOREValutazione del rischio rumore

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DESCRIZIONE SERVIZIOIl servizio diValutazione del RischioVibrazioni Mec-caniche si propone, nel rispetto della normativasulla sicurezza D.Lgs. 81/08 e s.m.i, di individuaretutte le figure sensibili in tema di salute e sicurezzasui luoghidi lavoroall'internodelleunitàproduttive,effettuando monitoraggi vibrometrici su attrezza-ture e mezzi. Il prodotto finale sarà la stesura di unarelazione tecnica che deve essere parte integrantedel documento di valutazione dei rischi.

APPARECCHIATURE IMPIEGATELe misure saranno eseguite con accelerometri spe-cificiprogettatipereffettuaremisuresuattrezzature(elettroutensili)conesenzapercussionerispondentialle normative tecniche UNI EN ISO 5349-1:2004 /UNIENISO5349-2:2004eaccelerometridedicatiallamisurazione di mezzi per movimento terra o tra-sporto rispondenti alla normativa tecnica UNI ISO2631-1:2008.

CARATTERISTICHE DELTECNICOAisensidell’articolo181comma2delD.lgs.81/2008e s.m.i. la valutazione dei rischi derivanti da esposi-zioni ad agenti fisici è programmata ed effettuatada personale qualificato nell’ambito del servizio diprevenzione e protezione in possesso di specificheconoscenze in materia.

ATTIVITÀ SOGGETTE• COMPARTOEDILIZIA

(elettroutensiliemacchinemovimentoterra)• COMPARTOIMPIANTISTICA• COMPARTOTRASPORTI• COMPARTOLAVORAZIONEDELLEGNO• COMPARTOMETALMECCANICA/SERRAMENTISTICA• COMPARTOAGRICOLTURA• COMPARTOCARROZZERIE/OFFICINAMECCANICA.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHE• D.Lgs.81/08 e s.m.i.TitoloVIII, Capo III• UNI EN ISO 5349-1:2004 – (Vibrazioni meccani-

che - Misurazione e valutazione dell'esposizionedell'uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano.Parte 1: Requisiti generali)

• UNI EN ISO 5349-2:2004 – (Vibrazioni meccani-che - Misurazione e valutazione dell'esposizionedell'uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano.Parte 2: Guida pratica per la misurazione al postodi lavoro)

• UNI ISO 2631-1:2008 – (Vibrazioni meccaniche eurti - Valutazione dell'esposizione dell'uomo allevibrazioni trasmesse al corpo intero.Parte 1: Requisiti generali).

VIBRAZIONIValutazione del rischio vibrazioni meccaniche (sistema mano braccio e sistema corpo intero)

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DESCRIZIONE SERVIZIOTutte le radiazioni ottiche non generate dal Sole (ra-diazioni ottiche naturali) sono di origine artificiale,cioè sono generate artificialmente da apparati.L’intervallo delle lunghezze d’onda considerato perle ROA è compreso tra 100 nm e 1 mm (con lebande spettrali degli infrarossi (IR), del visibile (VIS)e dell’ultravioletto(UV). Se sono presenti ROA, oc-correquantificaretaleesposizione,calcolandoomi-surando i livelli delle radiazioni ottiche. Ove non visianosorgenti di radiazioniottiche(ove nesianomadi potenza trascurabile), il datore di lavoro non haaltri obblighi se non quello di constatare tramite untecnico qualificato l’assenza di rischio. Al contrario,in presenza di radiazioni significative, è necessarioprocedere ad una valutazione quantitativa più det-tagliata.Il prodotto finalesarà la stesuradi unarelazionetec-nica che deve essere parte integrante del docu-mento di valutazione dei rischi.

APPARECCHIATURE IMPIEGATELemisuresarannoeseguiteconunospettroradiome-tro fornito di specifici filtri per distinguere i tre diversicampi di lunghezze d’onda da misurare (UV –Visibile- IR) e software che consentono di effettuare una va-lutazione ROA specifica per ciascuna mansione lavo-rativa considerando ogni fonte di radiazione otticaartificiale presente nell’ambiente di lavoro.

CARATTERISTICHE DELTECNICOAisensidell’articolo181comma2delD.lgs.81/2008e s.m.i. la valutazione dei rischi derivanti da esposi-

zioni ad agenti fisici è programmata ed effettuatada personale qualificato nell’ambito del servizio diprevenzione e protezione in possesso di specificheconoscenze in materia.

ATTIVITÀ SOGGETTE• COMPARTO METALMECCANICA (qualsiasi attività

confasi lavorativedi saldaturae fotoincisione)• FORNIDIFUSIONEMETALLI/VETRO• DERMATOLOGIA/ESTETICA• LABORATORICONLAMPADEGERMICIDA• CARROZZERIE (se inpossessodi lampadeIRperes-

siccazione).

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHE• D.Lgs. 81/08 e s.m.i.TitoloVIII, CapoV• UNI EN 14255-1:2005“Misurazione e valutazione

dell’esposizione personale a radiazioni ottiche in-coerenti.Parte1:Radiazioniultravioletteemessedasorgenti artificiali nel posto di lavoro”

• UNI EN 14255-2:2006 “Misurazione e valutazionedell’esposizione personale a radiazioni ottiche in-coerenti. Parte 2: Radiazioni visibili ed infrarosseemesse da sorgenti artificiali nel posto di lavoro”

• UNI EN 14255-3:2008“Misurazione e valutazionedell’esposizione personale a radiazioni ottiche in-coerenti. Parte 3: Radiazioni UV emesse dal sole”

• UNI EN 14255-4:2007“Misurazione e valutazionedell’esposizione personale a radiazioni ottiche in-coerenti. Parte 4: Terminologia e grandezze utiliz-zateperlemisurazionidelleesposizioniaradiazioniUV, visibili e IR”.

ROA - RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALIValutazione del rischio radiazioni ottiche artificiali (ROA)

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DESCRIZIONE SERVIZIOIlserviziosiproponedivalutareil rischio“Microclima”ed effettuare i controlli volti a determinare il confortdei lavoratori o di chi si trova a stazionare in un de-terminato ambiente, secondo quanto previsto dallanormativa in vigore D. Lgs. 81/08 e relative normetecniche.Per l'analisi del microclima si distinguono pertanto:• ambientimoderati,concondizioninontroppodi-

stanti da quelle ideali per l'organismo umano• ambientisevericaldieambientiseverifreddi,neiquali

specifiche ed ineludibili esigenze produttive deter-minanolapresenzadialteobassetemperature.

Il prodotto finalesarà la stesuradi unarelazionetec-nica che deve essere parte integrante del docu-mento di valutazione dei rischi.

APPARECCHIATURE IMPIEGATELe misure saranno eseguite con una centralina mi-croclimatica fornita di specifiche sonde e softwareche consentono di effettuare una valutazione delmicroclima specifico per ciascuna mansione lavo-rativaconsiderando ancheildispendio energeticoela tipologia di vestiario.

CARATTERISTICHE DELTECNICOAisensidell’articolo181comma2delD.lgs.81/2008e s.m.i. la valutazione dei rischi derivanti da esposi-zioni ad agenti fisici è programmata ed effettuatada personale qualificato nell’ambito del servizio diprevenzione e protezione in possesso di specificheconoscenze in materia.

ATTIVITÀ SOGGETTEAmbientimoderati:uffici, cinema, teatri, sale per congressi/riunioni, bi-blioteche, asili nido, case di cura/riposo, autori-messe/garadge, laboratori di vario genere

Ambienti severi caldieambienti severi freddi:forni, macellerie con laboratorio, supermercati conlab. carni, pasticcerie/gelaterie con laboratorio, ta-vole calde, cucine, magazzini interrati o seminter-rati, serre, produzione di laterizi, forni di fusionemetalli/vetro/ceramica.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHE• D.Lgs.81/08 e s.m.i.TitoloVIII, Capo I

Valutazione del Microclima:• UNIENISO7730(2006)benesseretermico(PMV–

PPD)• UNIEN27243(1996)ambientisevericaldi(WBGT).• UNI ENV ISO 11079 (2008) ambienti severi freddi

(IREQ)• UNI EN 7933 (2005) stress termico• UNI 10339 (1995) impianti aeraulici.

Strumenti e Metodi di Misura:• UNI EN ISO 7726 (2002) strumenti per la misura-

zione delle grandezze fisiche• UNI EN ISO 8996 (2005) determinazione del me-

tabolismo energetico• UNI EN ISO 9920 (2007) valutazione isolamento

termico e resistenza evaporativa dell’abbiglia-mento.

MICROCLIMAValutazione del rischio microclima

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DESCRIZIONE SERVIZIOI campi elettromagnetici sono definiti come campimagneticistaticiecampielettrici,magneticiedelet-tromagnetici variabili nel tempo di frequenza infe-riore o pari a 300 GHz.I campi elettrici sono creati da differenze di poten-zialeelettrico,otensioni:piùaltaèlatensione,piùin-tenso è il campo elettrico risultante.I campi magnetici si creano quando circola una cor-rente elettrica in una apparecchiatura elettrica: piùalta è la corrente, più intenso è il campo magnetico.Il servizio si propone di valutare, misurare e calco-lare i livelli dei campi elettromagnetici ai quali sonoesposti i lavoratori ai sensi degli articoli 181 e 209del D.lgs. 81/2008 e s.m.i.

APPARECCHIATURE IMPIEGATEVengono utilizzati misuratori di campi elettroma-gnetici portatili ed analizzatori di campi elettrici emagnetici al fine di valutare l’intero intervallo dellospettro 0Hz – 300GHz.

CARATTERISTICHE DELTECNICOAisensidell’articolo181comma2delD.lgs.81/2008e s.m.i. la valutazione dei rischi derivanti da esposi-zioni ad agenti fisici è programmata ed effettuatada personale qualificato nell’ambito del servizio diprevenzione e protezione in possesso di specificheconoscenze in materia.

ATTIVITÀ SOGGETTETra i lavori con fonti di rischio troviamo tutti quelliche utilizzano e si trovano nelle strette vicinanze di:apparati elettromedicali per risonanza magnetica,chirurgia con elettrobisturi ad alta frequenza o dia-termia;sistemipersaldaturadielettricaetrattamentitermici ad induzione elettromagnetica; apparec-chiature scientifiche (spettrografi magnetici); appa-recchiature per la disinfestazione delle granaglie;impiantistica e utilizzo della telefonia cellulare; ap-parecchiature per l’essiccazione della ceramica; ap-parecchiature presenti nelle cabine di conduzionetreni; elettrodotti; antenne/ripetitori radio e televi-sive; forni a microonde; connessioni satellitari.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHELa valutazione, le misurazioni e il calcolo dei livellidei campi elettromagnetici, ai quali sono esposti ilavoratori, viene effettuata secondo le indicazionidel titoloVIII, capo IV del D.lgs. 81/2008 e s.m.i. ed inparticolare secondo le prescrizioni degli articoli 181e 209 del decreto stesso.Le norme tecniche di maggior rilevanza nel settoredella protezione dai campi elettromagnetici e dellacompatibilitàelettromagnetica disupportoallaste-sura della valutazione dei rischi sono le EN 50371,EN50392,EN50400,EN50413,EN50444,EN50445,EN 50500, EN 60745-1, EN 61029-1, EN 62226-1, CEI211-6 e CEI 211-7.

CAMPI ELETTROMAGNETICIValutazione del rischio derivante da campi elettromagnetici

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DESCRIZIONE SERVIZIOIl titolo IX del D. Lgs. 81/08 richiede di effettuare lavalutazione del rischio chimico in ogni attività cheutilizzi a qualunque scopo sostanze o preparati pe-ricolosi per la salute dei lavoratori e per la sicurezzadei luoghi di lavoro.Il datore di lavoro deve effettuare la valutazionedel rischio chimico in modo preventivo all’iniziodell’attività che comportino l’uso di agenti chimicipericolosi.La valutazione del rischio chimico deve essere ef-fettuata secondo i criteri dell’art. 223 del D. Lgs.81/08 e s.m.i. e nei seguenti modi:• stime grossolane del rischio (nelle situazioni ben

definite sia come livelli di rischio che come carat-teristiche del rischio.)

• modelli di calcolo (nei casi in cui non sono noti apriori i livelli di rischio e servono quindi a quanti-ficarli)

• misurazioni ambientali e/o personali (per verifi-care il superamentodeivalori limite,perverificarel’efficacia delle misure di prevenzione e prote-zione messe in atto o per approfondire l’analisidel rischio di situazioni rimaste nell’incertezza).

APPARECCHIATURE/ STRUMENTI/ MODELLIIMPIEGATIIl servizio offerto consiste nella redazione di un do-cumento che indica i livelli di rischio, utilizzando unapposito algoritmo che da pesi diversi alle frasi ri-schio presenti nelle schede di sicurezza

Il documento contiene:• analisi del processo lavorativo• classificazione delle mansioni• identificazione degli agenti chimici pericolosi e

delle loro proprietà attraverso l’analisi delle rela-tive schede di sicurezza

• livello il tipo e la durata dell’esposizione• quantità degli stessi• misure adottate per la salute e sicurezza dei lavo-

ratori.

CARATTERISTICHE DELTECNICOAisensidell’articolo181comma2delD.lgs.81/2008e s.m.i. la valutazione dei rischi derivanti da esposi-zioniadagentichimicièprogrammataedeffettuatada personale qualificato nell’ambito del servizio diprevenzione e protezione in possesso di specificheconoscenze in materia.

ATTIVITÀ SOGGETTELa valutazione deve essere effettuata in tutte le at-tività e luoghi di lavoro dove sono presenti“lavora-tori” che utilizzano o sono indirettamente espostiad agenti chimici.

RIFERIMENTI LEGISLATIVID.Lgs. n. 81/2008 -Titolo XI - Capo I art. 221 – 232

RISCHIO CHIMICOValutazione del rischio chimico

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DESCRIZIONE SERVIZIOSecondo la ricerca condotta dallo IARC (Agenzia In-ternazionaleper laRicercasulCancro)esistonosuffi-cienti dati per definire le polveri da legno durecancerogene per l’uomo. Questa conclusione è ba-satasull’osservazionediunaumentodell’occorrenzadi tumori dei seni nasali e paranasali nei lavoratoriesposti a questa tipologia di polveri.E’importante ricordare che l’esposizionea polveri dilegno non provoca solo neoplasia, ma è responsa-bile anche di altre patologie non tumorali come adesempio: alveolite allergica, asma bronchiale di tipoallergica, bronchite cronica (aggravata dall’abitu-dine al fumo), irritazione oculare e nasale, dermatiteirritativi etc.A seconda del tipo di lavorazione varia l’esposizioneal potenziale rischio: generalmente l’incidenza èmaggiore nei lavori di finitura che producono pol-vere fine, (per definizione frazione inalabile). Al finedi valutare l’esposizione da polveri di legno duro, siprocede al campionamento secondo la norma UNIEN 689:1997.Praticamentesiconvoglianolepolveri,prelevateilpiùvicino possibile al naso del lavoratore, in un filtro col-legato su una pompa aspirante. Dal calcolo dell’ariaaspirataedalpesodellepolverisi stimal’esposizionedel lavoratore.

CARATTERISTICHE DELTECNICOIl campionamentodeveessereeffettuatodauntec-nico competente.

APPARECCHIATURE IMPIEGATEPer i campionamenti della Frazione Inalabile dellepolveri di legno duro aero disperse, deve essere uti-lizzata la seguente strumentazione:• campionatore personale• “conetti” di campionamento e relativi porta

membrana;• membrane filtranti in esteri misti di cellulosa per

il campionamento personale.Il campionamento viene effettuato posizionandoun conetto porta filtro ad una distanza media di 15cmdallevierespiratoriedel lavoratore.Laduratadelcampionamento varia in funzione del numero diprelievi effettuati ed è indicato nel prospetto A.1della norma tecnica UNI EN 689:1997.La determinazione gravimetrica delle polveri depo-sitate sulle membrane filtranti dovrà essere effet-tuata presso un laboratorio competente.

ATTIVITÀ SOGGETTESono tenuti a tale valutazione tutte quelle attivitàche sono esposte a polveri di legno duro (falegna-merie, carpenterie, ecc).

RIFERIMENTI LEGISLATIVI• D.Lgs.n.81/2008-TitoloIX- CapoIIart.233–245• UNI EN 481:1994 (Definizione delle frazioni gra-

nulometriche per la misurazione delle particelleaerodisperse.)

• UNI EN 689:1997 (Atmosfera nell’ambiente di la-voro - Guida alla valutazione dell’esposizione perinalazioneacompostichimiciaifinidelconfrontocon i valori limite e strategia di misurazione).

RISCHIO CANCEROGENO (POLVERI DI LEGNO)Valutazione rischio cancerogeno da polveri di legno duro

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DESCRIZIONE SERVIZIOIl Radon è un gas nobile, più pesante dell’aria e na-turalmente radioattivo. La concentrazione delRadon in atmosfera è molto bassa, tuttavia in alcuniambienti chiusi può accumularsi costituendo cosìun elevato rischio per la salute.Il Radon insieme ai suoi prodotti di decadimento èstato classificato dalla Organizzazione Mondialedella Sanità (WHO)come agente cancerogeno digruppo1.Il servizio offerto consiste nella valutazione dellaconcentrazione media annuale di gas radon in aria,all’interno dei locali di attività lavorative quali tun-nel, sottovie, catacombe, grotte, compresi i luoghidi lavoro sotterranei, seminterrati (caratterizzati dalalmeno tre lati, al di sotto del piano di campagna).Per lavoro in locali sotterranei o semisotterranei, ènecessaria “deroga” da parte dell’organo compe-tente, la concessione della deroga prevede la valu-tazione ad esposizione a Radon.

SORGENTI DI PROVENIENZALa provenienza del gas radon è riassumibile attra-verso tre diverse sorgenti: suolo, materiali di costru-zione (come ad esempi tufo, pozzolana) e acqua.I suoli ghiaiosi favoriscono il suo passaggio attra-versoglispazichesicreanotra lepietre,mentresuoliargillosi, caratterizzati dalla presenza di acqua con-trastanoilsuopassaggioinquantoilgas inessasidi-sperde.

DURATA DEL MONITORAGGIOIl monitoraggio del gas Radon si estende nell’interoarco di un anno.E’ necessario procedere con un’ indagine su unlungo periodo per ottenere un dato rappresen-tativo, in quanto risente del periodo stagionale.

APPARECCHIATURE IMPIEGATEVienedeterminata lapresenzaeconcentrazionedelgas radon, attraverso l’uso di rilevatori a tracce nu-cleari caratterizzati da camere a diffusione, posizio-nati in punti strategici all’interno dell’ambiente damonitorare.

ATTIVITÀ SOGGETTEIl rischio viene valutato all’interno delle attività chesi trovano al di sotto del piano di campagna, comead esempio luoghi sotterranei dove si svolgono at-tività lavorative(palestre, laboratoriartigianali,etc)oche sono caratterizzate da almeno tre lati che rien-trano nella definizione di interrati.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHELa determinazione del gas radon e la sua misura-zione nei luoghi di lavoro, sono predisposti quantoprevisto dal D.lgs.230/1995 e s.m.i..

RADONValutazione rischio radon

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DESCRIZIONE SERVIZIOValutazione dei pericoli di esplosione e classifica-zione dei luoghi con pericolo di esplosione all’in-terno delle imprese artigiane con elaborazione delDocumentosullaprotezionecontroleesplosionise-condo quanto previsto dagli articoli 290, 293 e 294del D.lgs. 81/2008 e s.m.i.

APPARECCHIATURE IMPIEGATEVengono verificate, attraverso l’uso di termoane-mometriafilocaldo, latemperaturaelavelocitàdel-l’aria all’interno delle cabine di verniciatura e deiluoghi con pericolo di esplosione ai fini della loroclassificazione.

ATTIVITÀ SOGGETTEIl rischio viene valutato all’interno dei laboratori chepresentano gas o polveri infiammabili od esplo-denti e sorgenti di innesco quali Falegnamerie, Au-tocarrozzerie e Panifici.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHELa valutazione dei pericoli di esplosione, la classifi-cazione dei luoghi con pericolo di esplosione e l’ela-borazione del Documento sulla protezione controle esplosioni sono predisposti quanto previsto dagliarticoli 290, 293 e 294 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i. (ti-tolo XI) e seguendo le norme UNI e CEI tra cui UNIEN 1127-1, CEI 31-66, CEI 31-30, CEI 31-56, UNI EN12215, UNI EN 1539 e UNI EN 13355.

ATMOSFERE ESPLOSIVEValutazione rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive e documento sulla protezione contro le esplosioni

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DESCRIZIONE SERVIZIOValutazione dell’impatto acustico ambientale, fina-lizzata a verificare la compatibilità dell’attività inesercizio con il contesto ambientale in cui è ubicata.Vengono effettuati rilevamenti fonometrici diurni enotturni ai fini di redigere la relazione di impattoacustico ambientale.

APPARECCHIATURE IMPIEGATEI rilevamenti sono effettuati con fonometri di classeIconformeallespecifichedellenormeCEIEN60804,CEI EN 6065, CEI EN 61672 e CEI EN 60942 per il ca-libratore acustico, in modo tale che il margine di er-rore sia compreso in +/- 0,5 dB(A).

CARATTERISTICHE DELTECNICOLe indagini e le relazioni vengono svolte da TecniciCompetenti in Acustica Ambientale, figura definitadalla Legge Quadro sull’inquinamento acustico n.447 del 26 ottobre 1995 che all’art. 2, successiva-mentedisciplinatodalD.P.C.M.31marzo1998, lade-finisce come “la figura professionale idonea pereffettuare le misurazioni, verificare l’ottemperanza

ai valori di rumore definiti dalla legge, redigere ipiani di risanamento acustico, svolgere attività dicontrollo”.

ATTIVITÀ SOGGETTESono tenuti a presentare la Valutazione di ImpattoAcustico redatta da un Tecnico abilitato tutte le at-tività quali discoteche, circoli privati, impianti spor-tivi e ricreativi e tutti i pubblici esercizi ove sianoinstallati macchinari o impianti rumorosi, ad esclu-sione delle attività a bassa rumorosità elencate nel-l'AllegatoBalD.P.R.19ottobre2011,n.227, semprechénon utilizzino impianti di diffusione sonora ovverosvolgano manifestazioni ed eventi con diffusione dimusica o utilizzo di strumenti musicali.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHELa documentazione viene redatta ai sensi dellalegge quadro 26 ottobre 1995, n. 447, del D.M. 16marzo 1998, del D.P.C.M. 14 novembre 1997 e te-nendo conto delle delibere dei consigli comunalisulla zonizzazione acustica del territorio.

IMPATTO ACUSTICOValutazione di impatto acustico

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DESCRIZIONE SERVIZIOLe attività produttive ed alcune attività di serviziocomportano l’emissioni in atmosfera di sostanze in-quinamenti. Il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile2006 prevede che la Provincia rilasci a queste atti-vità un’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Esistono diverse tipologie di autorizzazioni in fun-zione del potenziale inquinante:

• Esclusione da ogni adempimento previstodalla ParteV del decreto legislativo 152/2006a proposito di emissioni in atmosfera:

attività commerciali e professionali, attività di servi-zio, bar senza cucina, gommisti, elettrauto etc

• “Attività in deroga”: impianti ed attività pre-visti dall'art. 272 comma 1:

ristoranti,panifici,barconcucina,parrucchieri,este-tisti, officine meccaniche, autolavaggi, piccoli im-pianti termici non ad uso civile, etc.Per tali attività è prevista la compilazione di un mo-dulo da parte del legale rappresentante da conse-gnare alla Provincia di Roma 15 giorni primadell’apertura.

• Attività con dichiarazione di “Non emissionefumi” previste dalla D.C.P. 990 del 3/11/1994della Provincia di Roma:

marmisti, piccole tipografie, saldature occasio-nali, microsaldature, orafi con fusioni metalli, ri-parazione mobili e oggetti in legno, etc.

Per tali attività è prevista la compilazione di unmodulo da parte del legale rappresentante daconsegnare alla Provincia di Roma 1 giorno primadell’apertura, a cui dovrà essere allegata la docu-mentazione dell’impianto di abbattimento adot-tato.

• “Autorizzazione in via Generale”: impianti edattività previste dall'art. 272 comma 2 del de-creto legislativo 152/2006:

carrozzerie con verniciatura con uso di vernici nonsuperiore a 20 kg/giorno, produzione di mobili (fa-legnami) a base di legno con uso di materie primenon superiore a 2000 kg/giorno, tipografie, verni-ciature e laccature, produzione di articoli in gommao vetroresina, fabbri, lavanderie a secco, etc.Pertaliattivitàèprevista lacompilazionedell’istanzadi autorizzazione da presentare alla Provincia diRoma 45 giorni prima dell’apertura corredata dallaseguente documentazione: planimetria del localecon evidenziati i punti di emissione, planimetriadella zona, relazione tecnica, eventualmente rap-porto di prova su impianto similare e schema rias-suntivo in cui siano evidenziati alcuni parametrirappresentativi della qualità e quantità delle emis-sioni.Due campionamenti in giorni non consecutivi, nel-l’arco dei primi dieci giorni di marcia controllata del-l’impianto a regime.Campionamenti analitici con periodicità annualedecorrentedalladatadel rilasciodell’autorizzazioneal fine di verificare che tutti i parametri indicati nella

EMISSIONI IN ATMOSFERAvalutazione delle emissioni in atmosfera

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domanda di adesione all’autorizzazione in via ge-nerale siano rispettati.

• “Autorizzazioni Specifiche per le emissioni inatmosfera”: tutte le altre attività produttive:

gestione rifiuti, attività dei punti precedenti perle quali sono superati gli specifici valori di soglia(carrozzerie con uso di vernici superiore a 20kg/giorno, produzione di mobili (falegnami) abase di legno con uso di materie prime superiorea 2000 kg/giorno, attività produttive non elen-cate ai punti precedenti.Pertaliattivitàèprevista lacompilazionedell’istanzadi autorizzazione da presentare alla Provincia diRoma prima dell’apertura dell’attività corredatadallaseguentedocumentazione:planimetriadel lo-cale con evidenziati i punti di emissione, planime-tria della zona, relazione tecnica, eventualmenterapporto di prova su impianto similare e schemariassuntivo in cui siano evidenziati alcuni parametrirappresentativi della qualità e quantità delle emis-sioni. Inoltre dovrà essere allegato il documento digestione dei solventi (documento che attesta il nonsuperamentodellesogliediconsumodisolventi in-dicate nella Parte IIdell’Allegato 3delD.Lgs.152/06).

APPARECChiAtuRE/StRuMENti iMPiEGAtE/iPer il campionamento annuale, delle emissioni, si fariferimento alla norma UNI EN 15259.I parametri utili a caratterizzare l’emissione sono:portata,sezione/diametrodelcondottoallasezionedi prelievo, temperatura media, umidità media, os-sigeno medio, ecc..I parametri saranno stimati attraverso misurazionicon l’utilizzo di strumentazioni varie

ATTIVITÀ SOGGETTEOgniattivitàostabilimentoproduttivocheproduceemissioni inquinanti in atmosfera secondo quantoprevisto dall’articolo 272 e 273 del D.Lgs. 152/06 ess.mm.ii.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHEL’autorizzazione per le emissioni in atmosfera è pre-disposta secondo quanto previsto dagli articoli del-l’art. 269, 272, 273 del D.Lgs. 152/2006.

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DESCRIZIONE SERVIZIOIl servizio diValutazione del Rischio da Movimenta-zione Manuale dei Carichi si propone, di individuaretutte le attività che comportano di: sollevare, de-porre, spingere, tirare, portare o spostare un caricomanualmente. Di individuare e valutare l’esposi-zione dei lavoratori alle movimentazioni menzio-nate.Il prodotto finalesarà la stesuradi unarelazionetec-nica che deve essere parte integrante del docu-mento di valutazione dei rischi.

APPARECCHIATURE E METODI IMPIEGATILa valutazione sarà eseguita con vari metodi a se-conda del tipo di movimentazione (sollevamento,trainoespinta,movimentiripetutidegliartisuperiori).Per il sollevamentoutilizzeremoilmetodoNioshtra-mite una checklist dedicata con l’ausilio di un metroe una videocamera; per il traino e spinta il metodoSnook & Ciriello con l’ausilio di un dinamometro di-gitale rispondente alla normativa tecnica UNI EN10002-3; per i movimenti ripetuti il metodo OCRAche prevede l’uso di una videocamera corredata disoftware dedicato.

CARATTERISTICHE DELTECNICOAi sensi del D.lgs. 81/2008 e s.m.i. la valutazione deirischiderivantidaMovimentazioneManualedeiCa-richi è programmata ed effettuata da personale

qualificato nell’ambito del servizio di prevenzione eprotezione in possesso di specifiche conoscenze inmateria.ATTIVITÀ SOGGETTESono soggette tutte le attività lavorative che com-portano per i lavoratori spostamento manuale deicarichi con rischi di patologie da sovraccarico bio-meccanico, in particolare dorso-lombari.Ad esempio i macrosettori dell’edilizia, carico e sca-rico merci, trasporti e traslochi, lavori di magazzi-naggio, assistenza ai bambini, addetti alle catene dimontaggio, addetti a lavorazioni agricole, etc.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI/NORMETECNICHED.Lgs.81/08 e s.m.i. -TitoloVID.Lgs.81/08 e s.m.i - Allegato XXXIIISO 11228 – (PARTE 1-2-3):1: sollevamento e trasporto manuale di carichi –

metodo Niosh

2: azioniditraino,spintaetrasportoinpiano–me-todo Snook & Ciriello

3: movimenti ripetutidegliartisuperiori–metodoOCRA

UNI EN ISO 6385 (principi fondamentali dell ergo-nomia come linea guida per la progettazione dei si-stemi di lavoro)

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHIValutazione del rischio MMC

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